Presentazione del libro «Il tesoro più grande. Come gli italiani pensano, tutelano e valorizzano il patrimonio culturale» su iniziativa editoriale della Fondazione Enzo Hruby e a cura di Salvatore Vitellino

Giorno e Benvenuti il direttore di Smith ci sta raggiungendo a mano in intanto iniziamo questa questa presentazione vi ringrazio tutti della Possa presenza un ringraziamento particolare lo devo al comandante generale dell'Arma dei carabinieri generale ministri
E è un ringraziamento particolare perché la nostra Fondazione delle molto Luís quando comandava il comando tipici dei carabinieri noi avevamo avuto l'idea di realizzare un volume che parlasse del rapporto tra gli uomini e le tecnologie per quanto riguarda la protezione dei beni culturali e l'ha presentato una fondazione che la neonata non conosciuta ecco e il generale Nistri ci ha dato subito il massimo supporto
Nella realizzazione di quella che è stata la prima iniziativa editoriale della nostra fondazione il Lido
In cui uomini e tecnologie per la protezione dei beni culturali e pensando a questo volume non possono ringraziare anche il il colonnello della Guardia di Finanza
Dossi che aveva contribuito anche lui perché quando parliamo di uomini noi abbiamo diverse diciamo colpi che si occupano della protezione dei beni culturali e abbiamo poi
Vedo qui tanti amici
Il presidente deve Lepore il presidente Londei tutte persone che in qualche maniera hanno segnato dei momenti importanti nella vita della nostra fondazioni l'altra Fondazione nasce dodici anni fa e si occupa di protezione dei beni culturali nel concreto noi
Ci impegniamo diciamo in prima persona perché noi ogni anno sosteniamo dei progetti di protezione di alcuni esempi del nostro patrimonio quando parlo di protezione intendo contro gli episodi criminosi quindi l'utilizzo delle tecnologie per proteggere contro furti sottrazioni ma anche vandalismi che sono diciamo spesso purtroppo allora agli onori della cronaca
E su questo argomento noi cerchiamo anche di fare molta attività di formazione con convegni ma in particolare con una a azione che ne facciamo di formazione nelle scuole quindi con i ragazzi delle scuole superiori noi andiamo insieme ai carabinieri del Comando Tutela patrimonio culturale andiamo a spiegare
Come importante conoscere
Amare e proteggere il nostro patrimonio conoscere perché la conoscenza e la base fondamentale signor due non possiamo avere una sensibilità adesso il nostro patrimonio se prima non sappiamo che cosa rappresenta per noi per la nostra storia
Direi anche per il nostro futuro
Amare perché è la nostra ricchezza il nostro tesoro ma è anche un pezzo della nostra storia e protegge perché io sono convinto che la protezione di questo tesoro sia la base per qualsiasi altra attività di valorizzazione di restauro quindi la protezione e una cosa che comporta una responsabilità di tutti nuovi e dopo questo primo libro che ho citato noi abbiamo voluto fare un secondo libro che era un capolavoro chiamato Italia che andava a riportare dalla viva voce di quali che sono i gestori del nostro patrimonio quello che era la loro esperienza
Per quanto riguarda il rapporto tra Totti azione e valorizzazione è un libro che in qualche modo rappresenta un un viaggio attraverso il patrimonio del nostro Paese e ci fa capire quanto è diffuso quanto è variegato e quindi anche quanto è difficile dato il peggio
E e il volume che presentiamo oggi è in qualche modo il completamento di questo capolavoro chiamato Italia perché il tesoro più grande è un un libro che riporta i risultati di una ricerca inedita
Per la prima volta abbiamo voluto sentire dalla viva voce degli italiani
Quello che è la loro percezione riguarda il nostro patrimonio quindi non il dato oggettivo mai dato soggettivo come gli italiani dicono al pub di patrimonio come lo lo dipingono come lo pensano come pensano che potrebbe essere valorizzato e come pensano che sia per il testo dovrebbe essere tra testo quindi sappiamo che alla fine la percezione e quella che guida i comportamenti delle persone e quindi questo volume rappresenta il completamento del di quello precedente perché dopo aver ascoltato i gestori andiamo ad ascoltare chi fruisce di questo patrimonio
E cerchiamo di capire quali sono diciamo un pochettino e lei il sentimenti come gli italiani vivono e vorrebbero vivere questo questo patrimonio abbiamo arricchito questo volume con da i commenti di alcuni dei principali Esperti nel mondo dei beni culturali ciascuno con un campo specifico di competenza che hanno riportato i loro commenti sul volume che oggi sono qui
Insieme insieme a presentare questo volume ma poi avremo modo di sentire e di conoscere ciascuno di loro
Io diciamo può dare a questo punto che portarsi saluti il generale Fabrizio fasulli che è il comandante del comando tipici dei Carabinieri tutela patrimonio culturale abbiamo una bellissima collaborazione che era nata con il volume che ho citato in precedenza ma che prosegue oggi in questa attività capillare sul territorio dove vendiamo incontrare gli studenti di scuole superiori
E tra l'altro a ciascuno di loro che regaliamo una copia del libro sperando che ne facciano buon uso che sia diciamo un un inizio di un corso di sensibilizzazione che ci deve vedere tutti coinvolti fino da da dal
Detti giovani generazioni piatti
Ringrazio la Fondazione Ruby per questo invito in particolare il dottor Carlo Covi per avermi voluto coinvolgere in questa bellissima iniziativa iniziative che vede il Comando Carabinieri tutela patrimonio culturale al fianco di una fondazione che hanno come scopo come suo sua finalità appello proprio di diffondere e la cultura della sicurezza ma io direi anche di diffondere e proprio la cultura quindi diffondere anche quello che è un un concetto quello che noi tuteliamo come comando carabinieri tutela patrimonio culturale da cinquant'anni
E in comando che stanno nel nel maggio del due mila diciannove
Compirà cinquant'anni di vita un compleanno importante cinquant'anni di attività
Rivolta appunto alla tutela del patrimonio culturale con non soltanto le classiche attività di una forza di polizia di una quella specializzata dei carabinieri che appunto in maniera visionare cinquant'anni fa qualcuno ha pensato di istituire quelle classiche appunto attività di prevenzione purtroppo di repressione quando vengono commessi dei reati ma un comando che ha impostato nella sua attività sin da tanti anni e il dottor Karrubi lo sottolineava anche proprio quando il nato il generale da poi da ministri che ringrazio per la sua presenza il onorato di parlare
E di fronte a un illustre predecessore di questo comando comando il cui onoramento l'onore e privilegio di essere comandante dal luglio del due mila e sedici
E dicevo che svolge una funzione estremamente anche importante quella della consapevolezza per la diffusione proprio del concetto di essere consapevoli di questo immenso patrimonio di cui siamo pattisti cui abbiano che abbiano aspettiamo a disposizione questo grande tesoro e quindi va ecco in questa direzione anche la nostra attività quello di diffondere il concetto della tutela della cultura del nostro patrimonio culturale diffondere anche un concetto che è quello della restituzione della cultura oltre che quello di
Riportare in Italia nostra cultura e siamo stati proprio oggi con il sono già venisse con il comandante generale
Presso il ministero dei Beni culturali dove la presenza del ministro con i soli del ministro della cultura messicano abbiamo restituito
Circa seicento ex voto provenienti dal dal Messico dalle e dei piccoli centri dalle piccole chiese sparse su questo vasto bellissimo territorio messicano che sono state portate via quindi
I legalmente importato in Italia
Questa grossa
Questo grosso Ricupero che abbiamo effettuato nei giorni scorsi il per cui qualche giorno addietro ha consentito di poter riconsegnare al patrimonio culturale punto messicano del importantissimo
E questa attività sì collega anche con quella che la sensibilizzazione dell'opinione pubblica svolgiamo questa funzione grazie anche alla presenza dei nostri carabinieri all'interno degli istituti di formazione
Nelle scuole nel nel sita dove svolgiamo ecco insieme a struttura istituzioni a fondazioni come per l'appunto della e insolubili un'attività di sensibilizzazione dell'opinione pubblica cerchiamo di diffondere né ragazzine giovani questa necessità di capire di comprendere quanto sia importante questa temono che abbiamo quanto sia necessario e importante tutelarlo che la responsabilità nostra come i carabinieri ma di qualsiasi cittadino qualsiasi cittadino a questo compito e soprattutto i giovani devono essere cosciente di questa importanza di questo compito per un domani
Lo facciamo partecipando attivamente insieme con la fondazione a interventi in gli istituti di formazione abbiamo fatto anche presso e teatri come il teatro la Fenice plumbeo state Venezia abbiamo fatto a Genova l'abbiamo fatto a Torino l'abbiamo fatto ammonta l'abbiamo fatto in più parti in giro per l'Italia e lo continueremo a fare
Che prossimamente e per cui veramente va il mio plauso questa iniziativa che ci vedrà ancora al fianco della Fondazione gruppi per il prossimo futuro grazie
Grazie grazie al generale Allulli e soprattutto grazie alla collaborazione che ne abbiamo dal tutti i comandi locali dei nuclei del Tutela patrimonio culturale questo libro dicevo aggruppa era imposta i i risultati di una ricerca che abbiamo commissionato proprio perché abbiamo voluto sentire la percezione che gli italiani hanno del proprio patrimonio
E la ricerca è stata condotta da Astra Ricerche ne abbiamo qui oggi l'ingegner Cosimo Finzi
Che pregherei di riportarci in estrema sintesi i dati più significativi tenendo presente che poi per ciascuno di voi è disponibile una copia del volume per poter poi vedere anche i dati in maniera più approfondita
Grazie buona sera tutti una presentazione brevissima una ricerca quantitativa non abbiamo svolto
Più di mille interviste a persone tra i quindici e i sessantacinque anni di età di solito queste ricerche si presentano con molti numeri stasera facciamo una cosa diversa forse anche più gradevole raccontiamo i concetti fondamentali
Beh partiamo da braccano appresi dai passiamo cosa un po'più serie all'inizio abbiamo voluto chiedere in questo questionario qual è quella elemento delle bellezze dei tesori italiani che più hanno nel cuore che più rappresenta in qualche modo
Appunto il la ricchezza del dei tesori italiani
E visto che qui siamo è anche corretto e giusto e piacevole dire che Roma stravince perché il Colosseo da solo al sessanta per cento delle citazioni e Roma è assolutamente prima staccando notevolmente le altre città
Naturalmente noi troviamo anche Venezia dobbiamo Firenze ma troviamo nella parte altissima la classifica due città forse meno attese come Pisa e anche la stessa Milano
Molto interessante devo dire la la ricerca nel suo sviluppo perché da una parte mostra quella che è la percezione come si diceva prima degli italiani sulla diffusione della bellezza in Italia l'abbiamo chiesto faccio una domanda molto diretta molto secca
Sì italiani percepiscono di vivere in quello che spesso viene definito il paese più bello del mondo abbiamo ottenuto una risposta che per tre persone su quattro essi io percepisco che l'Italia è il Paese più bello del mondo
L'altro aspetto interessante che questo non è un santo nell'insieme ma percentuali appena più bassi e di qualche punto percentuale più bassa
Vengono riscontrate quando noi chiediamo se se ne accorgono anche nel loro specifica Regione quindi è vero sia nel complesso sia a livello un po'più locale
Certa arrivando sui piccoli Comuni magari questa almeno percepito ma comunque più della metà italiani anche nel proprio Comune percepisce di vivere nel Paese più bello del mondo
A questa si collega un sentimento abbiamo pestato con i suoi sentimenti colora sfociato il sentimento fondamentale quello dell'orgoglio
C'è una percezione e questa bellezza è qualcosa di cui essere orgogliosi di quel dare
Un altro aspetto in qualche modo collegato a questo è il valore sociale
La bellezza intesa all'Italia vengono considerati qualcosa che tiene insieme il Paese
Come diamo indicato noi il questionario che fa parte del nostro DNA
Non ci aspettavamo che una parte italiani lo riconoscesse non ci aspettavamo percentuali così elevate viene indicata come una di quelle cose che effettivamente caratterizzano l'Italia e caratterizzano in questo sito specifico italiani
C'è una necessità quindi di valorizzazione valorizzazione diffusione di di quello che la fruizione teniamo conto che circa il sessantaquattro per cento italiani afferma di fruire modo intenso né da un trentasei per cento che non lo fa in modo così intenso
Nonostante moltissimi italiani quasi la metà dichiarino in un dover neanche fare uno sforzo per Julia delle nostre bellezze ci si imbattono cammina nominare loro normale vita trovano tutto ciò
D'altra parte la ricerca mostra anche che c'è un po'di esterofilia
Circa metà di italiani di fatto conferma quello che ci aspettavamo
Tenga ambaradan all'estero
Per vedere delle bellezze a volte lo dichiaro grazie a queste Mario perché li considero meglio valorizzate meglio tutelate meglio conservate oltre semplicemente perché c'è un riconosciuto spirito di passione per ciò che è lontano
Magari appunto perdendo d'occhio la straordinaria quantità e qualità e varietà di quello che c'è invece finita
Se questa è il valore sociale c'è per un valore economico sul valore economico italiana hanno le idee molto chiare gruppo di esperti ma mostrano d'avere idee molto chiare
La potenzialità e gigantesca anche a livello economico dell'indotto diciamo in modo sintetico che può creare impressione che non sia sfruttato appieno quello che l'arte la bellezza può dare in Italia che negli ultimi anni si sia anche investito di meno sotto questo aspetto
L'altra preoccupazione e con questo siamo già verso la fine del nostro breve racconto e quella relativa alla protezione di questi beni
Perché gli italiani percepiscono in maniera sostanzialmente uguale due grandi pericoli quelli dovuti al patto romano né quelle dovuta fattore ambientale
Se andiamo a vedere la classifica troviamo sostanzialmente a pari gli atti di vandalismo i furti da una parte ad esempio e deperimento motivato dai fattori ambientali decreto semplicemente del passare del tempo il fatto che un grande parte del nostro patrimonio
Esposta al sole al vento e agente accolte
E c'è una proporzione molto forte su questo c'è la richiesta che si investa Rancati dall'economico di più e che ci sia un investimento maggiore in quella che è la sicurezza invece di cui parlava dottor pubbliche pochi minuti fa quindi quella legata all'attività umana all'esito al vandalismo al furto appunto
Anche qui in pensione che si stia facendo qualcosa ma non abbastanza
E forse gli argomenti più interessanti che l'abbiamo rilevato è che molti italiani che sappiamo non amano perder tempo ad esempio con le file le code ad esempio in un museo o in altri luoghi pubblici accetterebbero invece qualche disagio in più pur di avere un maggior livello di sicurezza di protezione di quelli che sono questi questi beni
Per finire nella loro mente non di Esperti e cose la sicurezza come dobbiamo garantire protezione ai nostri beni con un mix sostanzialmente di una parte tecnologica che ha una rilevanza effettivamente molto alta ma anche di componente umana quindi stanziamenti una tecnologia accompagnata da una presenza in qualche modo umana
E ci si aspetta che la tecnologia possa fare davvero molto per quello che così da tutelare così di valore per noi come singoli e come pulita grazie
Ringrazio l'impegno affinché
La ricerca prima di tutto che sappia effettuata e poi anche per questa sintesi che ci ha portato
Sintesi che mi faceva venire in mente una cosa che è una battuta ma e come tutte le battute hanno sempre un fondo amaro di verità
Non stupisce più di tanto che il Colosseo tira al primo posto sia alla meta la prima meta turistica italiana
Stupisce che la seconda sia l'output per Laura outlet di saper fare la valle apprezzare un papavero AN
Quindi questo ci deve far riflettere anche un pochettino qualcuno e qualcosa adesso io lascerei la parola a Lucca Nanni piedi critico d'arte e giornalista che introducendo un pochettino oltre ad aver contribuito sulle idee
Non è un onore e un privilegio poter coordinare questo incontro organizzato dalla Fondazione rubli accompagnarlo passo passo fino alle sue conclusioni finali
Ascoltando gli interventi illustri relatori che adesso vado così brevemente e sinteticamente a presentare il mio intervento lo farò conclusione tirando un po'le somme di
Di tutti loro spunti e riflessioni tutte le loro argomentazioni cercando quindi di arrivare a un equilibrio di fondo che in qualche modo approfondisco ancora i risultati usciti fuori da questa presso il sistema ricerca
Commissionato dalla Fondazione Lupi ad Astra Ricerche i relatori accanto a me e a cui però adesso la parola sul
No anche Smith direttore della Galleria degli Uffizi
Evelina creste Lenna
Che è presidente della Fondazione delle antichità egizie di Torino Pier Luigi Vercesi inviato speciale del Corriere della Sera Tiziana Martelli presidente i commi Italia carrubi che avete già ascoltate interverrà anche lui
Senta
Presente oltre che come promotore anche come un suo approfondimento specifico sulla sicurezza all'interno del volume che avete tra le mani e Andrea Harry direttore della Fondazione del Teatro tutta la Fenice di Venezia
Come detto poco fa
Mi limito adesso ha una funzione puramente notarile lasciando però alcuni piccolissime suggestioni agli interventi che andrò ad ascoltare suggestioni che escono fuori
Dalla dalla con dalla ricerca commissionata ad Astra Ricerche
Quando si dicevano cose interessantissime che il sentimenti che vengono fuori da dagli italiani dalla percezione di italiani sono nei confronti del patrimonio storico artistico sono orgoglio ammirazione
E senso d'appartenenza repressa è un è una cosa molto curiosa
Ma anche molto problematica perché direttore e noi siamo un popolo diviso essenzialmente su quasi tutto
Critichiamo sulla politica li picchiano sulla sui vaccini sulla TAV su giornali sul nucleare eppure paradossalmente il patrimonio storico artistico risulta essere quel collante civile in qualche modo tutti
A parole o poi anche nei fatti si dicono orgogliosi
Tutti si dicono orgogliosi del non dei nostri monumenti nei nostri musei ecco noi professionisti la spinse fino ai professionisti anche del pubblico attento che qui partecipa quello poi di tradurre questa concordia nazionale in operativamente in politiche e anche Progetti tali da non rendere questa concordia un puro flatus vocis c'è una voci senza importanza
Se un un dire degli italiani che si è tutti
D'accordo sulla bellezza del patrimonio storico artistico se tutti orgogliosi ma poi non si riesce poi a tradurlo in qualcosa di operativamente stringente in Progetti avanzati una valorizzazione dei Musei non solo quelli acclamati è fisiologicamente visitati ma anche in quelli minori nel disseminate stratificato patrimonio storico artistico delle nostre città dell'altro punto interessante che viene fuori anche da specie che farle varie altre cose e che quando si chiede agli italiani in che cosa può consistere il tesoro d'Italia
Prima di musei mettano gli edifici storici e il paese dei paesaggi naturali e poi le singole opere d'arte solo per qualche posizione se non sbaglio i Musei questo è anche interessante perché ci dice forse che alla fine idee gli italiani pensano che anzitutto avvertono come patrimonio storico artistico quello che loro vedono e frequentano quotidianamente incontrandolo
Camminando ci a fianco nel loro cita nei loro Paesi nel loro borghi più che il piccolo grande museo che vanno a visitare una per una volta nella vita quando fanno la vacanze ecco questa prossimità che già anche capre Mer de Quincey nella a fine Settecento individuava come il vero tesoro d'Italia se ne vede diceva il vero tesoro di Roma non è soltanto la il il colonnato il capitello il museo la la collezione allora ma è la tessitura di tutti questi tesori ecco
Questa classifica della percezione italiani quando dicono
Prima gli edifici storici cioè prima le cose che noi stiamo incontriamo tutti i giorni sono il il tesoro di Italia che più riconosciamo ci sembra e mi sembra uno spunto di riflessione su cui spero anche questo nostro dibattito questo nostro convegno a Fossa
Approfondire io però non mi dilungo altrimenti e con queste suggestioni lascerei prima la parola alla direttore delle delle Gallerie degli Uffizi che e qui accanto a me ai crismi
Grazie lucano Micheli grazie soprattutto a Carlo cui alla Fondazione rubli per l'invito di partecipare ecco io saluti ai allarmare Cavaglieri al sarà il comandante al generale del tipici che ora che stanno appunto tanti auguri fra pochi poche settimane per il cinquantesimo compleanno quindi Cats che con il quale tra l'altro noi collaboriamo molto strettamente è questo un modello per molti altri Paesi al mondo dove non esiste
Nessuna forza del del genere e nessuna col collaborazione interna inter istituzionale
Tra forze civile eccetera forse militare di questo genere che però qui vediamo quotidianamente
Quanto questo ci aiuta a risolvere tanti problemi che in altri paesi non vengano risolte ora il fatto che non sono proprio i musei ma i beni i beni paesaggistici il ai saggio il sedi edifici storici che sono più noti i più ammirati più nel cuore degli italiani attivamente
Era esattamente così anche per lolite quando venne in Italia la fine del Settecento che andava a vedere qualche chiesa che poi a molti edifici storici templi greci poi andava proprio nelle montagne anche per cercare Dei
Criterio permetterà anche un grande naturalista e quindi cercava anche tosto ma testimonianze geologiche soprattutto ammirava però e questo verrà fuori anche lei soli delle sue poesie che scrisse durante il suo viaggio in Italia ben più lungo del tipico creato dei turisti oggigiorno che per il paesaggio
Italiano e quindi credo che questo è molto molto importante perché e l'Italia anche oggi caratterizzato non soltanto come altri paesi da alcuni grandi musei ma proprio da una distribuzione capillare e territoriale dei beni artistici e questo distingue l'Italia per esempio dall'Inghilterra e ancora di più da tra gli Stati Uniti d'America anche fino a un certo punto dalla Germania perché comunque in Italia c'è anche una conoscenza Bella popolazione dei loro tesori e questa per esempio in Germania e mancano i tedeschi sicuramente conoscono lavori Museo un senso di Berlino conosceranno la chance che era di discutere quindi dei Musei che prova rimangono isolati
In Italia comunque chi viene da un paese del piccolo da un borgo addirittura sa benissimo quali tesori i vari le varie Chiese che le varie Palazzi ancora contengono oggi è questo
E infatti rende anche il ruolo del museo diverso da altri paesi in genere altri Paesi anche europei museo si basa su una collezione dinastica
è che poi a un certo punto diventato la Repubblica ma soprattutto altrimenti di collezioni molto territoriali
Che questi che furono poi formati tra Otto e Novecento rende in molti casi soprattutto i grandi musei furono formate tra Otto e Novecento mentre qui abbiamo praticamente l'intero paese che museo è quindi ha anche bisogno di una difesa del patrimonio diverso
Non si può difendere niente che non si conosce quindi di un acconto conoscenza del territorio dei beni del territorio diverso e quindi è fondamentale di educare i bambini
Per quanto riguarda gli Uffizi abbiamo istituito un programma che porta a tutti i bambini fiorentini agli Uffizi il giorno di chiusura di lunedì e quindi già nelle scuole medie vengono a vedere
Questi spazi
Fantastici unici al mondo che contengono anche grandi capolavori ma molto importante e l'insieme di tutto quanto degli affreschi con le grottesche del Cinquecento di allori altri artisti negli anni Ottanta del Cinquecento dei detestato romane ricordo che meglio Tiziano la collezione più che importante di scultura romana al nord
Di Roma che poi naturalmente quadri e tutto quanto i bambini
Già vedono che loro sono i vip principe i principi e le principesse di ordini perché sono loro che sono proprietario di questi tesori
Per questo è importante che e vedo che addirittura una bambina venuta qui sono molto che molto contento e faccio i complimenti
Che se è venuta che qui a questa presentazione perché appunto il testo patrimoni opere il tuo praticamente e della tua generazione noi siamo soltanto custodi temporanei di questa di di questo immenso patrimonio
E il museo ha nel proprio questa nel questa funzione per questo motivo abbiamo al proprio aumentato fondamentalmente le iniziative dedicato ai bambini delle scuole ragazzi
Abbiamo ma programma per le scuole per al quale partecipano oltre mille duecento studenti della trascorre superiore ma abbiamo altrettanto ma più di ottocento seminario per i bambini con una crescita dalla rata di crescita oltre il quindici per cento e queste iniziò tutto tutto qui perché soltanto sentendo
I questo patrimonio proprio si può pure andare a difendo infatti c'è la necessità tutti dico lavorare non non si può dire che si devono essere distorce l'arte devono essere i carabinieri cioè tutti quanti devono partecipare alla da non soltanto dal punto alla fruizione ma proprio alla protezione e alla ricerca alla conoscenza del patrimonio questo si può fare soltanto facendo le visite non solo appunto ai musei ma anche a ai bordi ai alle chiese ai palazzi storici ai siti archeologico una abitudine
Almeno settimanale se non tu più di questi che io personalmente sono fortunata per non c'è giorno la settimana che non smettono per un museo ma e questo è un'altra storia grazie
Grazie direttore
Prendo pienamente prendiamo tutti noi il il suo invito a considerare il patrimonio storico artistico non soltanto materia per gli specialisti in marchi tutti devono concorrere partecipare
Alla conoscenza alla fruizione di Enzo ed è per questo e anche sul problema del di come riuscire a colmare determinate disparità
Sociali o d'integrazione
In Italia e all'estero attorno alle bellezze che abbiamo nella nostra città che tu manca questo focus se vorrà che dò la parola
A Evelina Crispi il presidente della Fondazione Museo Egizio di Torino grazie
Grazie ora non altera tutti
E grazie per l'invito ormai sono diventate un'affezionata cliente il ponderazione rubriche ringrazio in primis tutto quello che ha fatto per noi e per il Museo Egizio certe caratteristiche erogati dopo il direttore degli Uffizi e come dopo il primo della classe cui mi farò una figuraccia di sicuro ma qualche cosa vi racconto
E grazie al generale Nistri qua naturalmente ci onora moltissima la loro presenza
Ma dunque che cosa facciamo noi noi cerchiamo di proprio riferendosi alla ricerca di aprano esporre singolare notare come questa mi sembra che si descriva proprio un processo a imbuto
Cioè la grande accettazione orgoglio affermazione dell'Italia come Paese
Con il massimo patrimonio artistico il numero più alto di siti UNESCO cinquantaquattro coi lacci inaccettabile poi quando si scende più nel dettaglio nel particolare questo tipo di affezione poi ho visto che proprio sul Nordovest che la mia regione addirittura più basso che altrove in sembra mi sembra il tema al Sud ma al Nord Ovest gioca malissimo in questo caso e poi effettivamente noi lo vediamo al Museo egizio che tre quarti dei nostri visitatori arrivano da fuori dal Piemonte e addirittura il venti per cento sono stranieri
Allora che cosa vuol dire ci siamo interrogati con il direttore greco che proprio oggi è a Washington aprire una nuova mostra del Museo Egizio
E che saluta e ringrazia comunque anche lui
E ci siamo interrogati proprio su questa dimensione che il museo doveva vere diventando per quanto possibile il più possibile un museo per tutti e di tutti cioè non essere una creatura lontana che ospita una bellissima collezione ma rimane un po'una monade fuori dalla città io ricordo che quando arrivai l'allora sindaco passino mi disse sembra di essere sull'isola di Tonga ora con tutto il rispetto per l'isola di Tonga
Bisognava cercare di diventare un po'più prendi o insomma di dialogare sia all'interno sia all'esterno quindi
Lei si si riferiva prima le politiche di integrazione questa è stata una delle prime cose che abbiamo messo in campo da quasi subito
Perché ritenevamo proprio quel museo dovesse dialogare con tutta la città con la desse un senso di comunità porte a che ci stava intorno quindi suscitando anche a volte alcune polemiche ma non ci sto a rivangare sopra
Abbiamo aperto per quanto più possibile anche a comunità di altre lingue di altre etnie di altre religioni
E come dire consapevoli del fatto che noi comunque ospitiamo una collezione
Che arriva da lontano che non è nostra nessuna collezione nostra ma quella egizia in particolare appartiene per tradizione per storia per cultura
Alla dimensione egizia ovviamente e poi molti anni molti secoli dopo araba per cui con una particolare attenzione a una grande comunità di lingua araba piace comunque sul nostro territorio
Poi abbiamo cominciato a dialogare oltre a fare formazione alle donne di lingua araba che adesso sono in buona parte le nostre guide e quindi anche avere tutta la segnaletica del museo anche in lingua araba
E ripeto non è una questione politica una questione di costruire ponti non barriere
Andiamo con i nostri curatori nelle carceri appare laboratori con me alcuni carcerati che sono comunque iscritti ai licei locali ora ovviamente a delle sezioni in carcere
E con loro abbiamo ricostruito buona parte degli oggetti della tomba di Kakà forse il pezzo più famoso del Museo Egizio ora questi pezzi hanno costituito una parte di questi pezzi
Ricostruiti perfettamente hanno costituito una prima mostra a ingresso libero che abbiamo fatto al Museo egizio adesso questa mostra è diventata itinerante ed è ospitata nientemeno che nel palazzo di giustizia
Cioè nel tribunale della città di Torino altra cosa che abbiamo fatto con loro è dare la gestione della nostra caffetteria questa cooperativa che si chiama libera mensa e che è gestita dai carcerati e che adesso gestisce anche la caffetteria
Del tribunale di Torino
E come poi da cosa nasce cosa perché di questi oggetti comunque ne sono stati fatti molti alcuni sono in mostra gli altri li portiamo negli ospedali Pantile soprattutto nei reparti oncologici dove ci sono i bambini che non possono uscire non possano venire Museo magari se intorno alle storie leggono anche dei libri così siamo interessati a vedere che cosa siano questi oggetti glieli portiamo noi facciamo lezione
Con i nostri curatori o nominata spesse la parola curatori quindi questi progetti diciamo di integrazione abbiamo organizzato anche l'anno scorso non ridete ma io faccio parte anche dal mondo del calcio
Non lo nascondo sono consigliere della pipa ma insomma abbiamo fatto abbiamo organizzato con il Museo Egizio cena a questi ragazzi immigrati tutti regolari tranquilli un campionato del mondo all'Egizio di fu vuol Valon mondiale dello no avuto trentadue squadre maschili dieci squadre femminili che hanno partecipato quindi non è detto che sia sempre e soltanto la cultura alta che scende dalla Suma si possono fare tante cose per parlare con chiunque poi magari appunto l'agente MOSE ci tiene ma non è questo
Lo scopo principale
Quindi questa dimensione verso l'esterno appunto di partecipazione di apertura Apple però detto tante volte la parola curatori occorre avere qualcuno che lavoro lo faccia all'interno
Quindi noi quando io sono arrivata c'è stata questa splendida fortunati scegliere un direttore come Christian greco la lo staff scientifico non esisteva il Museo Egizio pur essendo un ente di ricerca riconosciuto dallo Stato adesso abbiamo spetta agli Uffizi facciamo ridere si capisce ma insomma abbiamo comunque ventidue curatori che sono quasi la metà del nostro organico siamo completamente auto sostenuti per cui non prendiamo contributi però questi ragazzi hanno studiato la collezione l'anno digitalizzata basta fare un clic sul nostro sito e tutte le nostre opere d'arte nostre fotografie i nostri documenti d'archivio sono a disposizione
Questo ci ha dato la possibilità anche di organizzare delle mostre parlavo prima di Washington oggi della Cina Avedon agli amici che ci hanno aiutato che continua ad aiutarci ne abbiam fatti cinque in Cina una l'Ermitage che c'ha un po'aperto le porte per il mondo internazionale quindi questa dimensione internazionale per non è diventata sempre più importante ed è sia in una dimensione di ricerca sia in una dimensione a proposito della cultura c'era un bel pezzo di Paola Dubini ieri sul Corriere mi sembra con la cultura ci si può anche avere dei ricavi perché non queste mostre
Le vendiamo anche all'estero è una produzione culturale totalmente propria perché abbiamo uno staff scientifico a quello può fare che abbiamo una collezione straordinaria
Quindi adesso possiamo permetterci di perdere dei longevi e magari di vivere anche oltre che con la nostra biglietteria
Quelle mostra che organizziamo fuori però naturalmente affonda e infatti alla alla radice di tutto questo c'è un lavoro di ricerca enorme la prima missione di un museo è quella di aprirsi di aprirsi all'esterno ma anche di fare ricerca perché se no un museo una cosa morta immobile
Ci vai una volta e non ci torni più e che probabilmente che i dati anche un senso di disagio disaffezione e di lontananza quello che noi cerchiamo di fare invece appunto declinare queste due dimensioni cercare di bastare a noi stessi
E cercare di essere un qualche cosa che venga percepito come
Un patrimonio della città che l'effetto imbuto Chimenti un modo per girare invece l'imbuto al contrario di farlo bello largo e che ci arrivino tutti grazie
Grazie presidente sappiamo che saranno molto dovrà ora no io finanza e un quarto quattro da porta Fini volete ancora
Beh molto piacere
Ah sì prendo veramente il suo invito a me una cosa molto importante che ha detto la presidente quella che attorno i musei
Per vivere nel nostro tempo non possono vivere come realtà statiche ma come realtà dinamica in continuo mutamento e per permettere questo mutamento che si anche in qualche modo vicino a alle persone a trenta per le persone devono in qualche modo amano essere costantemente attorniati da
S'era stata di ricercatore di sotto il profilo con un approfondimento specifico
Indubitabile questo nei grandi musei un vanto nei piccoli musei un problema e su questo vorrei parlare anche con Pier Luigi Vercesi
è un collega molto
Più illustre di me come detto prima la sera del inviato del Corriere della Sera dopo aver diretto con il magazine Sette sempre del quotidiano di via Solferino
E appunto anche vedendo il i risultati delle ricerche
Ne viene fuori che quanto maniera sacrosanta diceva Evelina Christillin poco fa dei team di grande ricerca di approfondimento che permetta uno sviluppo trasversale di progetti di interazioni di sperimentazioni questo è è vero è attivo in alcuni musei pilota che sono un faro per l'Italia mentre molto carente
In varie altre parti italiani spesso nei piccoli Musei territoriale dove invece la stasi le esporrà e per le spore invece ahimè finora il il tratto più considerevole io comunque vorrei lasciare la parola
A leccesi grazie grazie soprattutto la Fondazione rubriche mia coinvolto in questo bellissimo bellissimo lavoro sono proprio le le cose di cui ruberò poco tempo ma di cui vorrei parlare io parlo come osservatore o conservatori informato prima appunto come per molti anni come direttore giornale adesso come inviato che si occupa presente prevalentemente di cose culturali
E che da un paio d'anni va in giro per l'Italia e osserva
Innanzitutto volevo spendere una parola che non perché qui abbiamo dei dei degli importanti gestori di di di di di musei e quindi non sono loro stessi a dovere dare giudizi ma il giudizio do io negli ultimi negli ultimi quattro cinque anni si è visto
Un cambiamento notevole
Nel nella gestione di di alcune eccellenze italiane e nasce questa è la dimostrazione che in Italia quando parlando di cultura parlando di gestione del proprio patrimonio culturale ne e anche ambientale
Sembrava che che che in Italia si potesse il solo gettare la spugna perché crollava tutto perché non si riusciva a gestire perché rubavano nei musei perché tantissime altre cose quando
Chi era tenuto a prendere decisioni a voluto risolvere i problemi sono stati risolti il generale Nistri forse non si ricorderà ma quando io dirigevo sette e lui era a a Pompei
Gli ho dato il tormento infinite volte per raccontare il lavoro
Di grande cambiamento che era in atto
Questo per dire che si può fare che non è che l'Italia l'Italia indubbiamente ha un problema infinitamente più più grande rispetto agli altri Paesi perché gli altri Paesi come è già stato detto hanno delle eccellenze quelle eccellenze se ne curano negli Stati Uniti se hanno una capanna di un di un padre fondatore ne fanno una cosa e e loro Colosseo noi ad ogni passo di nuove cose l'Italia è un museo culturale e e ambientale diffuso qualsiasi passo c'è qualche cosa quindi tutelarlo e valorizzarlo de diventa sempre più complicato però è anche e dico qualcosa che ci ripetiamo di continuo poi però ci riempiamo ce ne siamo riempiti spesso la bocca senza fare nulla
Questo e anche il principale di principale il nostro motore economico in un mondo globalizzato è vero ne siamo anche grandi esportatori tecnologie non lo diciamo ma siamo soprattutto esportatori
Di di valori culturali di bellezze in quindi importatori di persone che vengono a a capire Olmo visto di recente una un una ricerca realizzata dalla dalla Dante Alighieri in cui si chiedeva perché gli stranieri studiano italiano e e la risposta che veniva dalla gran parte di coloro che studiavano l'italiano e non erano italiani in una zona parentele nera per migliorarmi quindi l'idea della percezione di cui noi spesso non siamo consapevoli che né all'estero soprattutto e nelle nelle fasce già insomma che hanno un minimo di conoscenza della storia e della cultura
Mondiale il fatto di studiare l'italiano e di fare un viaggio in Italia è un'esperienza per migliorarsi ecco
Io come dicevo nel negli ultimi negli ultimi tempi o mi sono mosso spesso per per per raccontare delle dei pezzi d'Italia che mi sono trovato a riflettere su cose che forse non erano politically correct che forse non lo sono tuttora però guardando riflettendo questi temi venivano Elio Elio anche scritte in questo libro faccio un esempio
Quest'estate raccontando un pezzo di Sicilia mi sono trovato a Gela
Mi hanno portato a vedere il dei resti archeologici rivela il il il il Museo archeologico al chiuso e all'aperto di Gela dove c'erano dalle colonne diceva
Guarda che che che scempio in fondo si vedono si vedono le ciminiere eccetera eccetera
Poi guardavo per per e vedevo che queste queste colonne stavano cadendo a pezzi c'erano erbacce che non consentivano di vedere nulla
Il museo era pieno di di cose meravigliose accatastate non c'era un un un visitatore
E chiedendo di un paio di cose i guardiani mi ha detto a deve dirlo al direttore perché non erano in grado di darmi alcun'indicazione
E allora io mi sono mi sono scandalizzato non tanto per lo sfondo quanto per quello per quello che vedevo che vedevo in primo piano
E mi sono trovato anche a riflettere su un altro argomento
In fondo quelle ciminiere non mi danno fastidio mi dava fastidio il fatto che quelle ciminiere potessero inquinare che quelle ciminiere potessero fare i rovinare l'altro pezzo del nostro patrimonio c'è quello ambientale ma
Anche su questo esistono delle regole esistono delle leggi che se applicate come sì sì si ci si è si è lavorato per per far funzionare meglio i musei e i centri archeologici anche quelli se sottostanno alle leggi non dovrebbero inquinare o comunque dovrebbero inquinare entra i limiti tollerati
Devo dire che non mi dava fastidio il vedere le colonne doriche con quelle ciminiere se quelle ciminiere sono fatte ad arte perché così come quando si costruivano
I palazzi rinascimentali era comunque per mostrare qualche cosa cioè non era quando i i chili Signori del Rinascimento costruivano una torre più alta dell'altro oppure facevano venire i più grandi pittori per affrescare le loro colpe
Non lo facevano per puro amore per l'arte ma per dimostrare la loro potenza quando il Re Sole costruiva versare il lo faceva vedere perché tutti dovevano capire che quello quindi e i monumenti avevano un ruolo economico politico lo hanno sempre avuto allora perché nella modernità non devono averlo anche le costruzioni e le fabbriche che sono comunque delle mandarli dei modi per rappresentare l'uno sviluppo il lavoro l'impronta di un Paese
Se vengono vengono stilate le regole quindi io la droga sono arrivato addirittura in questo libro a dare una provocazione un paradosso
Quando mi si dice a che orrore vedere le navi che passano dentro Venezia
Che io rifletto e dico che orrore se quella nave
Rovina il fondale se crea problemi se fa sei sei sei se crea problemi a Venezia ma visivamente
Non lo trovo non nutro con orrore nutro un orrore perché e un modo
Parlo soltanto da un punto di vista estetico e quindi non è una è una provocazione estetica è un modo per far capire che quella Venezia
Antiche e a Venezia e moderna
Possono convivere sono sono qualcosa perché deve convivere e il il la nostra cultura la nostra tradizione nostra classicità non può essere qualcosa che rimane sotto una campana se la lasciamo sotto una campana se continueremo esclusivamente in una politica conservativa e non il Napoli ha conservativa e e di di far rivivere le cose e di promuoverle ecco forse allontaniamo il pubblico forse in momenti come questi che vediamo
Il mettere sotto accusa spesso lei lite eccetera eccetera tutto questa questa cosa
Può a un certo punto in alcune situazioni addirittura innescare dei meccanismi negativi
L'unica cosa che mi consola e che credo perché non si giungerà a questo è che mentre qualcuno ha già ha già pensato di poter vendere i lingotti
Della Banca d'Italia ancora nessuno ha pensato di vendere di far vendere un'opera da un'opera d'arte dopo un monumento italiano grazie
Grazie Vercesi
Forse il motivo di spunto per un prossimo convegno il l'ultima sua
Riflessione sulle navi da crociera a Venezia
Che non sono un mostro tarda allontanare ma una contemporaneità con cui in qualche modo fare i conti presso un grosso tema su cui quotidiani e televisioni devo dire poco la politica si è se interrogate si continua a interrogare giacché è un problema di voce come gestire il l'arrivo i milioni di di turisti in una città che deve pur sempre continuare ad essere città e non soltanto metà destinazione turiste quindi a centrato un un tema oltre agli altri assolutamente vivo esperti le sue che aprirebbe molti altri scenari ma sempre sul luogo dove sul loro ruolo
Dei musei e anche sul ruolo di una tutela non non statica non puramente conservativa vorrei sapere riflessione dell'ANMIL chiuderà Maffei veramente da presidente i comma a avrà le sue regioni cioè approfondimenti datati
Grazie buonasera a tutti grazie
Perché sempre piacevole incontrarsi su temi che ci sono a cuore ringrazio il nodo di portare la perché prendo spunto proprio dalla parola consapevolezza tra l'altro con un po'di tutela i comma un accordo da tempo devo dire che proprio il percorso di consapevolezza è una delle cose che ha distinto quest'attività perché la consapevolezza è un po'è un rapporto particolare con la percezione questa Italia bella e fragile che percepisce percepiamo tutti come in pericolo ma nello stesso tempo apprezziamo e ma poi questa percezione deve diventare veramente consapevolezza conoscenza delle delle situazioni
La cosa bella di questo nostro patrimonio per quanto è vero che ci siano delle dei grandi punti monumentali che sono riconosciuti forse più proprio come icona di divinità di orgoglio di italianità
è proprio questo quello che noi definiamo paesaggio culturale perché la nostra fortuna è quello come ci ha ricordato Finzi Dean batterci in questo patrimonio diffuso perché questa la la la particolarità di questo Paese così tanto
Antropizzato anche a livello naturale quindi questo paesaggio culturale che può essere rurale nel molto spesso rubando solo Minosse stoccate le nostre città e l'assidua nella nostra quotidianità
E su questo passo saggio culturale sappiamo spaventosi possa essere Kundera bene la questione delle navi vedi da crociera sono felliniana sono stupende vederle però poi sono effettivamente l'elemento di grande rischio di una bellezza fragile come quella di e di Venezia e allora questa consapevolezza è la costruzione proprio da parte della comunità perché per quanto si voglia in questa ringrazio punti perché posso privato in qualche modo si mette continuamente in gioco per ricordare l'importanza della tutela non è solo una tutela che si può fare attraverso dei percorsi istituzionali bisogna ricostruire un rapporto stretto tra Stato e comunità perché lo sappiamo bene per quanto la prevenzione fatta come
Ci ha ricordato
La Puglia è fatta di consapevolezza da parte di chi vive questi nuovi quindi l'imbrattamento l'atto vandalico distruggere anche attraverso delle trasmissioni inadeguati i nostri paesaggi mettono in campo
Noi che ci viviamo tutti noi poi quando diventiamo addetti ai lavori che realmente
Ne abbiamo coscienza quando diventiamo amministratori ne abbiamo responsabilità
Però il vero tema è proprio questo rapporto tra istituzioni e comunità perché la tutela diventi qualcosa di attivo perché se la bellezza di questi nostri luoghi tale e perché li abbiamo vissuti trasformati
E sono solo espressione del mestiere dell'uomo nella loro vita quindi molto spesso sono produzioni non nata come capolavoro d'arte marchio Gucci industriale nera di veramente che il tempo ha reso tale perché anno di valori perché il valore non è un qualcosa di riconosciuto solo economico ma perché appartiene Propata identitarie rendiamo patrimonio in questa sede tra l'altro così vicino al Senato
Inganni penetrato costruire questo patto tra
Istituzione Cometa
In noi abbiamo a che fare con ha una convenzione quadro europea la convenzione faro che riporta con forza questo necessità di sì diritto alla cultura ma dietro ogni diritto c'è sempre un dovere quindi il dovere che deposita oltre il diritto di tutti noi di accessibilità piena beni e patrimoni c'è anche la responsabilità e il dovere di il mantenerlo quindi speriamo anzi ospitiamo colgo proprio questa occasione per ricordare che Celli
Un qualcosa che l'Europa ci sta sollecitando che è stata sottoscritta nel due mila e tredici approvata qua posto nel due mila a farlo nel due mila cinque ma ancora non sottoscritta perché metterebbe anche in chiaro la necessità che questo Paese nonostante leggi di tutela importantissime e fondamentali
Debba in qualche modo costruire rapporti istituzionali con le comunità diverso affinché siano le stesse popolazioni ad Fabio allora a questo punto quale il cuore di questo museo perché effettivamente è vero come i comma siamo dei osservatori privilegiati di questi musei ed è un momento come è stato riportato molto favorevole per i musei
Perché non sei sono tali in questo grazie al fatto che ci sono persone che ci lavorano con grande qualità e grande professionalità e arrendono quel patrimonio accessibile
Ma come dicevo e accessibile
A condizioni che ci sia una grande consapevolezza non solo come visita cioè vado a visitare il museo confuse un paziente un passato all'opera no lo vivo quotidianamente allora a questo punto il ruolo del museo contemporaneo ricco ma una sua definizione di museo approvata e condivisa
Lascia centotrenta Paesi del mondo da oltre quaranta mila professionisti intenzionati sono il museo istituzione al servizio della società del suo sviluppo quindi è qualcosa che portato a ad accrescere la cultura svolge funzioni fondamentali come ricerca acquisizione disposizione comunicazione ma per funzioni precise che stavano la finalità del museo sappiamo tutti diretto da studio ed educazione
A questa però il comma da un po'di anni sta lavorando affinché questo tema dei paesaggi culturali diventa un elemento della nuova definizione dimostra perché il rapporto tra Perseo e contesto territoriale e consapevolezza che la comunità deve diventare è un elemento del museo contemporaneo e quindi grazie anche a un documento che vendita leggera convenzione
La la la carta di Siena
Con forza l'Italia ha posto sul tavolo della musicologia internazionale per la crisi chiaro il patrimonio diffuso musette starci culturale il museo come luogo di principio di tutela attiva perché il museo può essere uno strumento di grande consapevolezza da parte delle comunità di conoscenza
Per sicuramente per una questione affettiva ma anche di conoscenza per sapere come vivere dei propri territori io vengo da una terra martoriata come le Marche colpita dal sisma tsunami
E è ancora oggi noi viviamo questa bestia del sisma come qualcosa di diverso così come chi vive nella nella zona del Vesuvio come qualcosa che non ci appartengono invece parte da noi
La responsabilità e la coscienza di vivere invochi fragili fragili anche rispetta e contesti ambientali quindi quel senso di percezione della stele lavorato poi affinché ci si preoccupi anche di fare degli interventi per la messa in sicurezza
Delle dei luoghi che noi abitiamo siano esse calze ma anche il patrimonio diffuso presso significa anche spingere affinché si pazzi tuteli dal punto di vista strutturare
Il nostro patrimonio e questo il museo può farlo perché un'altra cosa che può fare proprio comunicare la cultura della sicurezza Pera cultural sicurezza attraverso tra l'altro delle professionalità museale quello che ci permette di poter far crescere una diversa cultura della procura
Perché forse il tema importante quando parliamo della tutela è la pura una cura intesa come preoccuparsi di ciò che ci circonda preoccuparsi di noi in una logica di prevenzione e museo a in questo in questa fase particolare della nostra società del nostro sviluppo delle responsabilità in grandi è vero i musei grandi musei che c'hanno citato fanno sicuramente molto attrattive molto
Più attenti hanno grandi possibilità
Di a vere grandi con fatica trovano le proprie professionalità penso a fare lo sforzo fatto dal Museo Egizio però in questo momento c'è anche una fase molto positiva che la riorganizzazione che il sistema museale nazionale
L'abbiamo circa cinque mila musei
Molto piccoli perché sono l'espressione del patrimonio diffuso ricordo che in alcuni Paesi questi Burchi splendi c'è a volte non c'è più la scuola ma c'è un museo quindi c'è un istituto con di cultura sul quale si può far leva il lavoro tornando in un sistema dirette
Potremo lavorando con la moglie con anche l'uno con l'obiettivo comune di Stato Regione provincia anche se per quanto così malmesso i comuni e comunità locali poter costruire vere reti di aggregazioni ed istituti culturali come nel quale per lavorare
Dei professionisti che possano poi svolgere portare avanti delle proposte per quel museo signor Rocco vivace un luogo dove la nostra quotidianità perché non c'è niente di più bello di poter entrare un museo passare un quarto d'ora di tempo Pagotto uscire
Tranquillamente perché lo troviamo un luogo che non e non ci divide che non ci respinge
Perché quando diciamo che il sessantotto per cento così come risulta dagli studi dell'Istat non frequenta i musei non perché gli italiani sono ignoranti perché probabilmente c'è anche una grande difficoltà è una grande barriera di accessibilità già affidata all'ingresso
Quindi Annoni c'è la responsabilità di lavorare affinché questo patrimonio sia un patrimonio alla portata di tutti e distrutto anche con quella quotidianità che ci raccontava Smith rispetto ai ragazzi rispetto alle operazioni che vengono fatte e nello stesso tempo sia il luogo riconosciuto come come l'uomo dove poter costruire una consapevolezza culturale nel poter vivere poi questo paesaggio culturale che la vera nostra forza io ringrazio irridendo a fondazioni umbri perché tra l'altro sto facendo le operazioni importanti proprio anche con le scuole
Con le scuole dove è vero che diventa più facile costruire dei percorsi di formazione perché è quella la strada però è anche vero che con le scuole si può sperimentare non si possono sperimentare veramente delle
Benigno obiezioni nominano gli indifferenti
Quindi grazie augura tutti queste La sette stanno a questa è la settimana della cultura di poter visitare oggi in questa settimana almeno tre mosse è improprio come diciamo così come fioretto perché penso che a sua volta possa essere questo il modo di dire a ho fatto qualcosa che mi ha reso mi ha massaggiato il cuore perché nello specchio d'acqua del e quando arrivò al tetto grazie
Significativo la riflessione
Della non tanto della tutela come azione conservativa ma della cura io anche appena ho avuto modo di leggere il saggio
Sa che non una parola che anch'io nel utilizzo spesso la cura perché la tutela sembra un'azione riservata a degli specialisti della tutela mentre la cura allarga lo scenario a una platea di attori e di persone che curano quindi che si prendono cura che mostrano amore nei confronti del patrimonio storico artistico ogni non soltanto i soprintendenti e direttori di musei ma anche tutte quelle associazioni quei comitati quelle fondazioni quei Consorzi quelle aziende che in maniera diversa dall'azione conservativa proposta alla dalla Soprintendenza lavorano appurare cioè a dare memoria
E speranze vitalità e luoghi monumentali al patrimonio storico artistico trovato discorso molto significativo questo
E adesso vorrei dare la parola sempre
Seguendo questo tracciato le sembriamo che ciascuno possa affrontare discorsi riversi in realtà se noi sappiamo vederli entrambi sono legati da un filo rosso che forse alla fine cercheremo di tracciare adesso vorrei lasciare la parola Andrea Herrick che direttore della Fondazione Teatro la Fenice di Venezia ma siccome anche professore
Di economia e beni culturali all'università Ca'Foscari di Venezia Nintendo intendevo approfondire con lui se lo vorrà
Ora che abbiamo parlato della cura anche l'altra Sperto che è quello appunto dell'economia che si può generale che si può generare che si può attivare da una fruttuosa valorizzazione del patrimonio diffuso di cui finora abbiamo parlato
Buonasera a tutti
Allora gli stimoli sono stati bellissimi da parte di chi mi ha preceduto e volevo così abusarne poi gli interessanti stimoli e suggestioni date dal dottor Vercelli quale ottimizzata delle provocazioni che ha utilizzato parimenti enti all'interno del mio saggio perché dovete sapere che ho definito un po'la prospettiva della vita delle nostre istituzioni culturali quasi come una prospettiva da Ruini Anna e quindi mutuando questo concetto della lotta per la sopravvivenza che tutti noi abbiamo come ricordo della secondo tartàre delle scuole superiori e applicandola a quelle che sono le organizzazioni in realtà
E forse in alcuni casi è proprio così
E se noi andiamo a vedere il rapporto tra il prodotto in termini di servizi di un'organizzazione come le organizzazioni culturali
E il modo attraverso le quali essi si Procacci hanno le risorse possiamo vedere nel corso del tempo una serie di dinamiche evolutive affatto trascurabili per molto tempo si è pensato che le istituzioni culturali
Vuoi anche forte di una prospettiva diciamo di economia classica che vedeva le istituzioni culturali come
Prete o soggette o vittime
Di una malattia che veniva chiamata da un economista francese che si chiama Bobo Mogol malattia dei costi
Quasi come se nulla subitissimo come gestori delle istituzioni culturali questa malattia che era endemica e difficilmente anzi impossibile potere
Debellare no sembrerebbe così strano in un ampio
In un panorama in cui sempre più e si individuano medicamenti e farmaci porto per debellare le malattie più strane invece in realtà le istituzioni culturali soffrono
Di questa malattia di costi perché se dovessero mettere sul mercato a Pracchia appunto di mercato e dovendo anche arrivare all'equilibrio economico con i propri servizi sicuramente
Tenderebbero fuori la stragrande maggioranza di propri fornitori e quindi per così dire per poter venire incontro a quelle che sono le esigenze sociali però è come se le istituzioni culturali creassero i propri servizi e li commercializzasse ero eternamente sottocosto un grande supermercato in cui il sottocosto dura trecentosessantacinque giorni all'anno
E questa è la prima considerazione la seconda considerazione
è quella che molto spesso il concetto di conservazione è stato considerato in maniera antinomiche rispetto a quello di valorizzazione e quindi se vogliamo una conservazione con un grande alibi perché perché la cosa più economica almeno di primo acchito o quella più facile se vogliamo quando non si vogliono prendere decisioni anche difficili e anche impegnative e molto spesso anche impopolari è quella di chiudere razionali servizi
Tenere le opere all'interno di materie prime
E perché perché così si proteggono
Dall'incuria si proteggono dalla da questi visitatori che molto spesso vengono considerati possono venire considerati come di corpi estranei la mia una voluta provocazione non la penso assolutamente naturali e so che non è così però con una prospettiva invece diciamo più moderna possiamo individuare e i miei predecessori mi pare abbiano dimostrato come questo possa essere assolutamente possibile come conservazione valorizzazione non possano essere considerate per forza antinomiche è possibile trovare delle soluzioni
Per poter gestire le nostre istituzioni contemporaneamente conservando quindi con un grande attenzione a quella che è la tutela e la conservazione ma anche creando disservizi che che grazie anche alle nuove tecnologie nuovi modi per così dire inclusivi che abbiamo a nostra disposizione creare sempre più occasioni di contatto culturale con pubblici che molto spesso non sono stati esclusi
E io ora veniamo alle risorse
In ambienti munificenza signori nessuno si domanda mai
E nessuno si mette mai in discussione
Perché quando l'ambiente Monk ecco i soldi non mancano io recentemente di contrasto sono andato in archivio io son sempre arrivato nelle istituzioni quando ormai il il pranzo era stato consumato io dovevo sparecchiare
E raccogliendo raccogliendo le briciole che erano rimaste però di confesso che andando a vedere in archivio storico perché mi servivano di documenti amministrativi mi ero messo in testa che riuscivo a trovarlo sull'olio
Con questa supponenza sapete che è sempre dei cosiddetti meningea
Ho trovato
Copia dei le documentazioni con cui avvenivano diciamo tutte quelle e ricerche in termini moderni si chiama fundraising all'interno dei teatri d'opera negli anni settanta negli anni Ottanta bene
Voi credevate a gennaio
Una serie di memorandum
Di missioni a Roma
In cui venivano coperte ad ogni gennaio tutti i buchi di gestione dell'anno precedente incontro con onorevole XY incontro con ministro assicura la copertura del buco dell'anno precedente
E oggi gli l'ambiente non è più questo
Non è più munifico dobbiamo essere tutti più attenti attraverso meccanismi di gestione e la visione ma leggere al può essere un'altra le tante risposte che noi possiamo dare
Attenzione però che tornando così all'osservazione del dottor Vercesi
Con una gestione più efficace più efficiente delle organizzazioni significa che oltre agli aspetti per così dire di natura tecnica quindi costruire un piano strategico per quello che noi vogliamo anche nei confronti del nostro pubblico le politiche le tattiche gli strumenti attraverso il cui noi vogliamo gestire però se il signori miei secondo grande aspetto è un aspetto forte che di tipo organizzativo basato sul concetto di responsabilità
Nel momento in cui io accetto come direttore di un'istituzione che ci siano erbacce immondizia all'interno del mio giardino ecco quello è il vero scempio perché io ho citato lavorare e quando gestisco
Devo gestire con un'ottica di responsabilità facendosi che indica i visitatori che ignari spettatori si sentano accoglie ben voluti e non di corpi estranei
è una terza dimensione quelli del processo e cioè l'avvicinamento per consentire a a modelli più efficace efficienti avviene attraverso una serie di tappe e noi dobbiamo porci però mi EK quelli che sono gli obiettivi e una serie di indicatori rispetto ai quali dobbiamo cercare di essere il meno autoreferenziali possibili e cioè non fissarci obiettivi comodi e dirci poi alla fine quanto siamo stati bravi ma cercare invece di così di essere coinvolti e motivate all'interno del di una spirale chiedete la qualità dei nostri servizi come un processo per così dire senza fine in cui non giorno noi possiamo dire non cosa possiamo migliorare e trovare delle risposte
Mi pare tra finito e minuti a disposizione cercherò solo di chiudere dicendo un'altra cosa importantissima è quella che la cultura viene sempre considerata all'interno del nostro panorama nazionale
Come un soggetto assorbitore di risorse ma che non crea mai niente
E beh questo è frutto se vogliamo
Di un approccio legato a come vi ho detto alla malattia di costi di cui vi ho detto prima ma anche di pochi contatti della cultura con gli ambienti viciniori
Se cioè entriamo all'interno di quelli che sono i contesti di creazione del valore per esempio inserendosi a tutto campo all'interno della filiera turistica e di tutti quei soggetti che poi fanno della cultura il proprio valore aggiunto capace di motivare a e e e punge così da da Pulcro attrattore e da parte del territorio secondo me può essere una delle strade possibili e con questo chiudo scusate
Sarebbe stato interessante se fossero
Stati anche politici al tavolo tra di noi sentire anche le loro reazioni ma
Come ultimo intervento lascerei la parola a Patrone di casa dell'o meno di questa iniziativa Galluppi
Avendo però anch'io ho un compito che è quello di ringraziare non l'ho fatto prima il comando dei Carabinieri per la tutela del patrimonio culturale giacché anche personalmente tramite il compianto il generale Roberto Conforti ho avuto moto
Di seguire alcune intatte del recupero di vari capolavori una rubrica su RAI uno ONU mattina che si intitola capolavori rubati ecco alcune di queste passati sono state costruite seguendo il preziosissimo percorso di ricerca e al recupero che i carabinieri per la Tutela quotidianamente svolgono sul nostro territorio in mani anche a livello internazionale con la sinergia con altri corpi di sicurezza spesso anche non riconosciuti
Da dalle persone che non conoscono questa specifica qualifica all'interno delle forze dell'ordine e che invece come diceva prima il direttore degli Uffizi una veramente un'eccellenza del patron del nel panorama italiano se confrontata agli altri
Organi di forze dell'ordine a livello internazionale c'è in questo siamo veramente campioni e dunque ringrazio il il Corpo dei Carabinieri il comando carabinieri per darci quotidianamente stimoli di riappropriazione di un patrimonio che ci sembravano Perasso perduto ormai sotto traccia che loro grazie alle loro ricerca riesco invece riporre all'attenzione nostra se non sbaglio ero
Circa un mese fa e qui chiudo lasciando la parola al vicepresidente della della Fondazione rubi Aero la Galleria dell'Accademia di Firenze insieme con la direttrice a vedere il
Diciamo la donazione la messa in esposizione dei due bellissimi Fondi Oro
Se era il bellissimi fondi oro che adesso potete continuare a vedere che erano Masi dispersi per vari anni che ora potete vedere nella collezione del galleria dell'Accademia però sul rapporto tra opera d'arte sicurezza e propensione
Sicuramente meglio di me può dire Carlo Rubbia
Grazie
Io saluto l'onorevole Mario Pittoni e il presidente della commissione cultura del Senato e Cercone della soap inventa quindi nella hit
Cedo volentieri alcuni dei miei minuti al all'onorevole Pittoni che ci porta un saluto
Dovete scusare ma abbiamo delle votazioni in corso in aula contro in questo momento proprio sulle cure oncologiche per quel qualcosa particolarmente importante
Però
Portato via giusta qualche minuto perché ci teneva s'è presente ha preparato anche due vecchie due propria
C'è opposizione del patrimonio culturale
La consacrazione alla valorizzazione del patrimonio culturale del nostro come tutti i Paesi del mondo aveva come obiettivo lo sviluppo della civiltà e miglioramento nella qualità della vita
Il tesoro che taglia possiate immenso Sardegna caotici a quella che cattolici pitture e sculture di biotech e volumi preziosi partiture musicali nel Medioevo e nel Rinascimento accanto al bancone
Perciò ad avere costituire il primo impegno agli organi istituzionali dallo Stato alle regioni e agli enti locali dall'associazione culturale ad aziende pubbliche e private coinvolte nel pazza sia di gestione e manutenzione
A riguardo ricordo che rientra nel programma dico governo adottare misure per facilitare incentivare la passata sessione del patrimonio culturale rendendolo fruibile a tutti i cittadini ma evitando che episodi
E criminosi dal piccolo vandalismo alle grandi strategie della criminalità organizzata aveva il sopravvento
Scusate mi fermo qui
Prete importante accade anche in altre
Grazie all'onorevole Pittoni io volevo concludere questa diciamo questa presentazione del volume
Tornando un attimino a parlare di sicurezza né che c'è molto lì il fatto che partendo dalla sicurezza partendo dalla protezione si vada ad affrontare tutti gli aspetti ed i relativi beni culturali la valorizzazione della le dita del museo quelli che sono gli aspetti economici
Qui mi piace riportare ma veramente in poche parole è quella che la mia esperienza in dodici anni ormai di attività della nostra fondazione che sostiene i costi per la messa in sicurezza di esempi del nostro patrimonio organizza convegni seminari ricerche come quella riportata in questo libro e lo dicevo già prima facciamo un'attività anche didattica con gli studenti dove andiamo a parlare di quello che il nostro patrimonio ma la conclusione a cui io sono arrivato in questi dodici anni e che noi abbiamo oggettivamente un patrimonio che è sterminato non voglio darvi dei numeri ma abbiamo veramente un patrimonio che è molto ampio molto diffuso sul territorio e quindi molto difficile da proteggere
Ma
Unico al mondo ma abbiamo grazie al cielo le tecnologie
C'è stata un'evoluzione molto forte nella nelle tecnologie che oggi sono strettamente legati all'informatica
Per cui noi oggi abbiamo la possibilità di fare cose che fino a pochi anni fa neanche si immaginavano con l'utilizzo delle tecnologie faccio solo un esempio
Noi siamo abituati a vedere come la video sorveglianza di soldi o permette di risolvere molti episodi criminosi molti avvenimenti che ci sono stati ma è sempre una ricostruzione a posteriori di quello che è successo
Bene la tecnologia oggi non è più la video sorveglianza non parliamo più di videosorveglianza ne parliamo di video sicurezza cioè i sistemi di videosorveglianza di per sé sono stupidi nel senso che lo guardiano delle immagini le registrano e magari dopo
Possono essere utilizzati per capire che cosa è successo
La sfida che è stata già vinta dalla tecnologia è quella di anticipare questo momento oggi esistono i sospetti siano di analisi video che permettono di dotare il sistema di videosorveglianza e di un'intelligenza quindi di capire quando succede qualche cosa di anomalo e di segnalarlo all'operatore faccio un esempio banalissimo in una sala di musica abbia parlato in lei
Pur in presenza di persone che camminano e si muovono all'interno dell'ambiente il sistema in grado di vedere se un oggetto viene rimosso o se un oggetto viene lasciato vuota inetto una borsa quindi una funzione di oggetto di mosso ad oggetto lasciato e in grado di vedere se una persona si muove in maniera anomala all'interno della Sala mi viene in mente il abbia parlato di Venezia mi viene in mente il culto di Palazzo Ducale nelle immagini della videosorveglianza si vedono le due persone che sostano intorno alla teca si muovono ecco senz'altro un sorta di analisi video sa ed è stato in grado di di rilevarlo quindi non voglio entrare troppo nei dettagli tecnici però abbiamo il problema rappresentato da un patrimonio molto ampio e difficile da Totti abbiamo una soluzione
E non abbiamo l'alibi del pezzo il costo perché le apparecchiature oggi hanno ho avuto una riduzione drammatica dei costi Licata un popolo che il mondo dell'informatica io poi ho elaborato una teoria che più che nel corso della sicurezza dovremmo parlare del costo della non sicurezza
Perché se noi pensiamo a
Cosa ci costa teniamo un caso alto un un altro caso Celebre che è quello del furto del Museo di Castelvecchio
Non entro nel merito dei sistemi di protezione che erano palesemente inadeguati perché non pensiamo che oggi ci sono gli accelerometri gattino perché sono quelli che tutte le abbiamo nel telefonino per quello che ci permette di vedere l'immagine già orizzontali o verticali cioè un sensore di movimento di spostamento ecco applicata la sicurezza è un sensore che è grande ma direi meno di una scatoletta di fiammiferi
Senza fili che viene posizionato su un quadro dopo-voto sentito nella cornice di un po'atto all'interno di un oggetto da da proteggere non richiede cablaggi
Qual è il costo di questo sensore di listino centodieci euro centoventi Euro vola sì si tratti a proteggere quadre del valore di qualche milione di euro fosse non possiamo parlare di un costo eccessivo ma oggi abbiamo qui il comandante detta Lulli che presenta il comando tipici dei carabinieri che svolge un'attività encomiabile penso che tutto il mondo non penso sono sicuro che tutto il mondo ci invidia questo il pacchetto tant'è vero che noi facciamo scuola gli altri Paesi su quello che è la protezione beni culturali e l'archivio
Del del comando tipici è consultato dal da tutti i Paesi quando si tratta di molti i beni culturali ecco ma cosa costa a noi come Paese il recupero di queste opere d'arte l'anno scorso del due mila e diciassette parliamo degli ultimi dati sono stati recuperati più di cinquantasei mila
Demi se non sbaglio ecco
Allora se noi guardiamo il costo della non sicurezza queste rappresentato dal costo vivo che noi abbiamo per recuperare le opere sottratte
Dal mancato guadagno all'università si parlava del lucro cessante c'è il fatto che non posso avere dei visitatori Maga il museo in una in una istituzione perché non c'è più una certa opera che la gente sarebbe venuta a vedere
E poi c'è un costo che più difficile da quantificare ma forse più pesante che l'impoverimento culturale che noi abbiamo da tutto questo
Quindi abbiamo il problema abbiamo la soluzione non abbiamo la il costo eppure eppure quando io in questi dodici anni sono andato a vedere diversi luoghi legati son quelli che sono deputati a conservare nel nostro patrimonio come di quella cacche quando facciamo gli incontri ho visto cose che voi umani non potete neanche immaginare
Ecco perché veramente abbiamo visto delle situazioni che veramente cioè da da mettersi le mani nei capelli abbiamo visto sistemi di videosorveglianza con le telecamere a colori monito in bianco e nero
Abbiamo visto dei sistemi di video sorveglianza perfetti
Peccato che le macchine di registrazione erano impostate non sovrascrivere quindi una volta riempita la memoria del disco della discarica macchina non registrava più
E
Poveracci le persone neanche lo sapeva macerie le mille i responsabili non Milano
A conoscenza ma potrei andare avanti con questi in questi casi non è non è la totalità dei casi di a Pechino ci sono delle eccellenti lo deboli
Ma devo dire purtroppo che questa e e la maggioranza dei casi allora quale il problema né io credo che il problema sia un discorso carente di sensibilità quel purtroppo il tema della sicurezza lo contiamo sento dei
Sull'onda dell'emergenza succede un folto fonti in quando succede un punto importante scusatemi ma sono contento perché fila l'occasione di parlare di questi temi perché altrimenti dopo un po'di tempo questi temi non vengono più
Affrontati e vengono o se vengono affrontati dico senza contatti nell'ottica delle nel centro di qualche cosa che è successo mentre manca una adeguata diciamo pianificazione di questi di questi interventi dei neri e
Io sono anche un imprenditore e la mia esperienza di imprenditore mi porta a conoscere il fatto che in qualsiasi realtà media anche ma anche i media esista una figura che si chiama il Security bene cioè secreti ne emerge è una figura che visita le mostre si informa sulle tecnologie che sommi rapida evoluzione non possiamo chiedere un'istituzione museale di occuparsi o persone che hanno una formazione diversa occuparsi di questi aspetti
Ma ci sono nelle aziende delle figurazioni Security Ménez che si occupa proprio di questo quindi di di valutare le tecnologie valutare quali applicare alle proprie necessità alle necessità di protezione delle strutture che il di di in qualche modo su cui hanno la responsabilità
Bene
Io non credo che sia normale che in un Paese come il nostro che ha questo tesoro non esistano delle figure del Security ne emerge nel mondo dei beni culturali
Cioè delle figure deputate interamente a questo scopo con la competenza purtroppo oggi la tecnologia è così
Avanzata che ci vuole una competenza molto approfondita
Ecco e noi oggi abbiamo molte difficoltà in questo senso perché parliamo con interlocutori che difficilmente hanno una competenza in grado di capire quello di cui stiamo parlando ecco perché
Esiste la Fondazione dubbi ecco perché andiamo a fare attività nelle scuole ecco quello che portiamo avanti
In tutte le formule anche con questo Lido il tema della protezione che non mentis giunto da tutti gli altri argomenti di cui parliamo
Ed ecco perché con soddisfazione vedo che qualche cosa comincia a muoversi credo che se non altro siamo qui oggi in una sede che rappresenta le massime istituzioni del nostro Paese e siamo a parlare di questo tema e quindi questa per noi è una grande soddisfazione ed è un motivo per andare avanti con sempre più determinazione su questa strada
Mi scusi ma devo andare a prendere un aereo
Arriviamo alle conclusioni
Pilastri o con una alcuni stimoli che ci vengono da questa da questo confronto che abbiamo avuto in fondo
Abbiamo capito attraverso questi vari interventi così come potete leggere dal libro che opportunamente gli è stato dato che
Il patrimonio storico artistico non è una realtà statica una realtà di relazione
Guai pensare o soltanto come già detto molte prima di me
Come un monumento la cui conservazione lo cui fissità vale il fatto di avere garantiti i turisti che vengono a vedere dagli artisti
Museo monumento una pierre un patrimonio storico artistico è vivo nel momento in cui viene sentito vivo
Come si fa per farlo sentire vivo ecco appunto occorre soprattutto il nostro tempo una agire su degli stimolatori che sono quelli di cui abbiamo parlato qui gli stimolatori dell'accessibilità
Cioè della raggiungibilità
Della godibilità
Patrimonio storico artistico
Tra i rovi
Non è possibile
Il il concorso sembra strano ma l'esperienza estetica non ci piacerebbe viverla
In un in una rovina dove impenetrabile dove difficile arriva
Ci piace Venezia ci piacevano esercizio ci piace degli Uffizi perché una certa idea di comporta nella nel raggiungere la nel nell'entrare nel seguire nella vere la possibilità di vedere le opere
è indù se fosse disagevole quell'esperienza estetica debbo davanti anche a quello stesso capolavoro e non sarebbe tale oppure o per lo meno sarebbe diverso l'altra è la narrazione di cui parlava anche sia ma pay che la presidente del Museo Egizio che ci ha lasciato
Già in musei il siti archeologici del patrimonio storico-artistico riuscirà a essere attraente nel momento in cui sapranno attrarre di più se stesso narrare all'altezza del tempo in cui viviamo
E poi la protezione come diceva Carlo Ruby
Noi entriamo in un museo e ci appare tra ente anche in proporzione a questo stimolatore il fatto di di che sia protetto
Che le opere siano in qualche modo tutelate a dovere
è attraverso questi appunto come dicevo prima stimolatori Complessi
Avviene
La valorizzazione efficiente del patrimonio storico artistico italiano finora purtroppo ahimè questo devo dire quasi da cronista
Ancora molto da da fare ecco mi sarebbe piaciuto
E un'attenzione da parte delle istituzioni della politica più attiva ma da professionisti del della cultura
A volte registriamo una non voglio dire una sono lenza però non un'attenzione all'altezza del compito e dell'importanza che il patrimonio a nei confronti del destino d'Italia
Quindi sono contento che la Fondazione Ruby svolga attività di sensibilizzazione verso i bambini e ragazzi perché poi saranno loro la futura classe dirigente saranno loro anche lettere con la futura classe dirigente che vorremmo essere più attenta e attiva
Nella comprensione della complessità perché alla fine il il patrimonio storico artistico e complessità
E ed è complessità torno a questi stimolatore di cui dicevo prima ciascuno di essi apre un mondo si va dalla sicurezza alla narrazione all'accessibilità guardate che interessante la ricerca quando dice quale sono le città per voi il patrimonio o comunque individuate la prima
Roma la seconda Firenze la terza ex aequo Pisa e Milano ora lo dico da Pisano
Dico ma Urbino
Mantova
Sienna ma terra presentiamo in caserma materia in meno bella meno tesoro di tale di Pisa
No e allora perché viene individuata avvertita più Pisa lo dico da Pisano perché paradossalmente Pisa oltre va bene all'icona della Torre pendente
è anche una città che rispetto a Matera rispetto ad Ascoli Piceno rispetto a Trani è più facilmente raggiungibile in fatto di servizi infrastrutture gli eredi treni
Sapete bene tutte le peripezie che servono tuttora per arrivare nella capitale della cultura europea
Matera attualmente ed è appunto questo che ed è con questo che voglio concludere l il passo successivo che ci dovremmo porre noi come professionisti la cultura e anche ce ne sono molti altri del pubblico sarà quello di stimolare sempre più le istituzioni e l'apparato politico governativo a che siano all'altezza di del del della complessità e del compito
Che il patrimonio storico artistico richiedano nazione come l'Italia non stiamo parlando di una cosa secondi al stiamo parlando del fulcro di un di uno dei settori strategici di un di un paese come il nostro
Per cui sollecito sono contento che la presenza del che c'è stata
Del del presidente la commissione cultura del Senato sollecito un'attenzione che ci possa essere sempre più un'attenzione viva anche per capire come modificare il Codice dei beni culturali
Come modificare il ruolo del ministero come variare il ruolo degli appalti e delle Soprintendenze c'è come trasformare questo grande problema che la cultura in qualcosa anche di dibattito civile politico cosa che finora non è o o lo è molto marginalmente basta vedere come si riempiono i giornali e le televisioni
Di dibattiti politici ecco nel momento in cui arriveremo a questo obiettivo cioè rendere attenti i politici della centralità del patrimonio storico artistico non solo a parole ma nei fatti di e la proposta di legge nelle discussioni
Secondo quanto anche dice l'articolo nove della Costituzione nel momento in cui raggiungeremo questo obiettivo saremo sicuramente nella condizione di poter dare garanzia affinché i bambini e ragazzi
Crescendo possano non solo vedere l'immensa torte del nostro patrimonio storico artistico ma anche farne motivo di lavoro e di occupazione per loro i loro figli grazie
Cosa ci sono degli interventi delle domande da fare
Io desidero comunque rivolge un mio particolare ringraziamento a tutte le persone che sono qui oggi in questo tavolo ma sono qui presenti in questo libro
Questo libro soprattutto loro un ringraziamento che lamenta da Astra Ricerche che ci ha fornito il materiale ma a queste persone che dedicano il loro tempo le loro energie
Le loro esperienze per contribuire insieme a noi a portare avanti questi discorsi credo che siano loro ripeto tesoro nel nostro Paese finché abbiamo persone così possiamo avere speranza per il futuro grazie