Le culture della Repubblica per l'Europa

Ecco qua
Dunque noi saremmo pronti a parlargli anche quaranta minuti a testa però abbiamo fatto un accordo parliamo solo dieci quindi non è che non siamo impegnati
è una cosa questo per lasciare ovviamente terzo anche se
Dunque grazie a tutti
Per essere intervenuti a questa iniziativa di riflessione
Sulla difficile condizione che in cui vive la Democrazia europea unitamente alla democrazia dei nostri paesi e nel nostro paese è un'iniziativa che è stata ispirata e coordinata dal nostro amico Valdo Spini
Ora presidente dell'associazione delle istituzioni di cultura italiana ed è stata promossa da varie
Da varie fondazioni o istituzioni culturali non solamente quello che voi vedete che avete visto sul sul sull'invito
E allora istituzioni fondazione culturale del Paese che si stanno chiedendo da un po'oggi lo fanno in maniera diciamo unitaria Sieni maniera comune
Cosa significhi questa urgenza dunque un fondo interno ed esterno sulle soste sulla sua sulle sorti della nostra Europa
Ed è la nostra e della democrazia europea
Perché si fa questo io chiedo non solo per fedeltà ai Padre nostro della nostra democrazia e quali sono intestati intestate le varie sigle coinvolto in questa iniziativa
Ma anche
Io credo per fedeltà alle ragioni sociali che abbiamo in comune
Ragioni sociali che possiamo sintetizzare come preservare e sviluppare sul piano culturale quei principi e quelle regole sui quali si è fondata la nostra Costituzione e che hanno indirizzato la storia democratica della nostra Repubblica
Diciamo principi fondamentale delle nostre istituzioni
Una repubblica
Che bisogna sempre ricordare nata come resistenza dal resistenza
Ma le pubbliche che da quando si è affermata sulle macerie materiali e morale ereditate dal fascismo
Si è aperto e ha collaborato immediatamente la costruzione di quell'Europa unita che oggi noi tutti e non sono vediamo versare una contezza in una condizione di sofferenza
Una condizione in cui l'attuale che pare non abbia perlomeno annebbiata annebbiati quindi alcune conquiste di pace di solidarietà di giustizia diciamo pure di prosperità
Sui quali la cosiddetta picco o Paola vecchie troppa di Carlo Magno aveva avviarsi sul cammino dall'inizio del Gianni cinquanta agosto dello scorso secolo
Noi
Ci stiamo interrogante inizia ma interrogarci consapevole che il tragitto dell'Europa dagli anni cinquanta dall'inizio degli anni cinquanta fino ad oggi fino ad oggi è stato un tragitto fatto di stop and go
Ci
Con incendi fasi alterne di accelerazioni e di frenante
Oggi però dobbiamo abbiamo avvertito che da poco più di un decennio parecchio la nostra unione abbia perso addirittura il filo della sua storia
Creando anche il meglio papisti più convinti uno smarcamento
O come direbbe Manuel recante un disorientamento
Al quale al quale corrisponde sta corrispondendo simmetricamente lo smaltimento di fronte la crisi contestuale delle democrazie nei singoli Paesi
Sappiamo tutti leggiamo tutti i
Quei termini abbastanza preoccupanti chiamano non chiamo no non sono più il sostantivo democrazia ma parlano di post democrazia contro democrazia Dead democrazia sono le novità lessicale di quest'ultimo invece
è abbastanza chiaro a mio avviso che tali smarrimenti interni esterni i nostri paesi
Possono farsi possono farsi risalire al non più di quindici anni fa
Forse si possono far risalire al due mila quattro
Quanto naufrago contro l'oggetto che era il trattato testi adottare una Costituzione per i cittadini europei
è un trattato che in sé
è una sorta di ossigeno un trattato che fondò una Costituzione
Mi sembra che giuridicamente sia un po'discutibile
Piero un trattato farraginoso lungo ma che pure il rapporto tentavo di dare una identità politica avevo
Non sono i metodi ma anche diciamo nelle nelle nelle prospettive
Ma dopo il due e il quattro la crisi la quale assistiamo e per la quale siamo smarriti e quella del due mila otto
è citata anche nel documento e da allora è divenuto giorno ogni giorno più urgente discutere della democrazia europea
Perché viviamo un processo di trasformazione non solo degli assetti formali dalla democrazia per europea bensì dagli stessi principi che la regola qualche anno fa uno ufficio filosofo sociologo europeista come yoga Number mass scrissi ha scritto
Noi stiamo misfatti vivendo per la prima volta nella storia dell'Unione europea uno smantellamento della democrazia una denuncia grave
Fatto da una persona consapevole di se stesse e di quello che credo che
Infatti proprio in quell'anno intanto mi aveva otto scoppiava perché la grave crisi finanziaria ed economica globale di cui tutti abbiamo patito e che forse non da ancora esserlo esaurito i suoi effetti nefasti
Contestualmente all'inizio di questa crisi sparivano i miraggi egualitarie di pacificazione
E di benessere promessi dai profitti della globalizzazione altro tema che emerge dal documento con conseguenze ancora non perfettamente conosciute non solo sul piano finanziarie ma in modo meno noto e più penetrante nei costumi individuali e nelle consuetudini delle relazioni sociali e politiche da quelle internazionali a quelle nazionali da quelle fino a quelle interpersonale
Di fronte ai grandi eventi
E sostenere esploso ingigantiti sì nel decennio trascorso
L'Unione europea non è riuscita a colmare le fratture sistemiche vecchi e nuove non li novantotto non è riuscita a rinnovare l'assetto istituzionale
Proposto preposto a gestire i processi decisionali in onda rinnovato la governance se no
Parte per nazione
Comunque alcune reazioni reciproche tra tra le istituzioni europee
E di conseguenza sta vedendo sfumare la sua giustificazione a sua giustificazione la sua contabili più non solo tra i Paesi membri ma soprattutto su sul piano globale
A molti eventi l'Unione europea ha reagito in modo parziale
Sua attenuando i profondi danni economici della crisi finanziaria affrontando Marco Monte divisioni interne le sofferenze prodotte quotidianamente dagli ancora incontrollati flussi migratori
Non sviluppando politica adeguata e per mitigare gli esiti nefasti della disoccupazione vediamo quello che è successo è successo in Italia
Non dotandosi ancora ad una politica estera unitaria ed efficace sia per contrastare le crisi insorte nel Mediterraneo e sia per riuscire a aderenti a siccome global player nel repentino nel repentino modificarsi dell'assetto educarlo
La risposta tradizionale alla quale noi non vogliamo più ricorrere è stata quel di dire di richiamare i successi dei passati decente
E forse è vivo e si è imboccata lungo
Lo slogan del più Europa era lo slogan della presidenza Barroso se non ricordo male
In realtà proprio sulle questioni ecco appena elencato è sempre più verde vigoroso appello posto meno ero
E questo ultime l'appello dei movimenti dei partiti populisti
Noti più per l'etichetta che ti diamo che essi stessi danno avevo che per le ragioni sociali e politiche che vi hanno determina
Populismi che come sappiamo si sono intersecati osservando intersecando con i sovrani sino
E da tale mescola emerge prepotente l'avventura denuncia una crisi funzionava identitario che non sortendo oscurare il carattere
I modelli istituzionali e culturale dell'Unione Europea ma chiaramente questi nuovi attori protagonisti populisti sopra ministri
Quasi depositari di quello che un socio come cornerback ha definito un nazionalismo metodologico che significa il rifiuto della modernità ed saldarsi ammissioni particolaristiche degli interessi degli Stati nazione senza tener conto dei fenomeni sociali economici e politici nella loro valenza globale e planetaria
Tornano come vediamo come apprendiamo giorno dopo giorno e quindi Quaggio corrente termini stilemi di altre durissime stagione da Vito europea
I legittimi egoismi nazionali
Le visioni territoriali
I confini da difendere il Comune di vario tipo
Quando i confini erano diventati dei passaggi storiche europee
Si patisce senza dare soluzioni comuni essere al traino di economia più forte
Da quella statunitense quelle emergenti Cina India e Russia
Ma non si auspica nuove regole
Comuni per affrontare insieme le grandi questioni economiche
A me appare chiaro che in campo costituzionali tradizionali processi di approfondimento di allargamento ovvero le cosiddette integrazione verticale orizzontale non possono più essere perseguiti attraverso l'armonizzazione
Devo legislazioni o di registrazione anche profondamente diverse tra loro bensì che occorre un democratico mutuo riconoscimento tra legislazione degli Stati individuando soprattutto obiettivi province comuni
Con il rispetto dell'identità nazionale senza regole regolamentazioni invasi occorre trovare direbbe cantanti ho citato all'inizio alcune stelle che ci aiutino a orientare cioè riorientare ci dopo e disorientamento
E quando si parla di obiettivi comuni diviene necessario non solo utile
Tornare a discutere di quell'orrore di orientamento che sono state sono il patrimonio culturale dell'intero per faccio solo degli esempi distinguere la giustizia dalla pure per gravità potendo fare le norme e le procedure della legalità stesse
Declinare la solidarietà non come atto parziale di buona volontà a bontà ma applicando ora raro solidarietà alla costante difesa dei diritti di tutti e di ogni
Occorre dare il popolo veri e non solo in vista
Un potere di indirizzo e di controllo politico determinante sul piano sovrannazionale
Diversamente se non riusciamo questo obiettivi dovremmo chiederci molto prossimamente nei prossimi due o tre decenni
Al corpo porci alcuni interrogativi essenziale cosa succederà quando per popolazione europei la numerosità dei cittadini europei
Sì Scalera vistosamente di fronte alle popolazioni emergente d'Africa quel cinese
Cosa avverrà quando la nostra produzione dove industriale quella dell'Europa intera
Da essere sparate ad essere ancora sud rappresentando ancora il trenta quaranta per cento dalla produzione industriale mondiale scenderà al quindici venti per cento
Che cosa faranno i nostri infine faranno i nostri nobili
Ma davvero limitati i processi di integrazione che abbiamo avviato quando le nostre Società non saranno più multiculturale o non riusciremo più ad attivare alcun processo intercultura
Credo che di questo tutto il e di altre questioni bisognerà iniziare a parlare oggi e io sono contento che si inizi qui
All'Istituto Sturzo
Pensando semplicemente che
Un uomo che non ha partecipato al processo di integrazione europea come è stato Luigi Sturzo
Già nel mille novecentotrentasei parlava Henry ineludibile
Destino dell'Europa come Stati Uniti devono
E lo diceva dalle Siro diceva da lontano
Senza gli Stati Uniti non saremo una piccola cosa
In Baviera delle grandi forze si codici nel trentasei nel due mila diciannove forse dovremmo essere più preoccupati grazie passo la parola
Ma già devono
Grazie
è stata un'iniziativa
Diciamo io ne siamo venuti a conoscenza attraverso Spini non so chi è stato l'iniziatore iniziale cosa di questa che una ideali eccellente
Importante e sfortunatamente tardiva perché avremmo dovuto fare questo ragionamento sette sei mesi fa un anno fa in maniera da portare avanti
Ho lo riflessione culturale che potesse può aiutare a impostare la campagna elettorale delle elezioni a chi fa gola l'elezione europea cioè siamo troppo sotto l'occasione elettorale
Per i suoi esiti per poter influenzare come sarebbe giusto uno delle frecciate attraverso
Questi valori
Lo Lori URS e chiaro quello che diceva ammutoliti l'Europa e lo sfondo della della democrazia nei Paesi dell'euro la garanzia
Dei diritti civili io avevo la ringrazio di cui le pongo di democrazia e quindi
è evidente che la battaglia di organizzazioni culturali come solo le fondazioni qui indegnamente rappresentiamo deve essere una battaglia molto forte
Perché la crisi dell'Europa sotto gli occhi di tutti
Rimane il traguardo e rimane anche la cornice entro la quale si può svolgere la vita democratica nei nostri Paesi
Basta farlo sarà un problema molto difficile perché
Gli spostamenti dell'opinione pubblica sono stati molto molto gravi e drammatici vanto leggi
La crisi è venuta nel due mila e quattro
Perché non è stato approvato il trattato di costituzione un'opinione
Oppure luglio due mila otto perché non siamo stati in grado di rispondere in modo
Efficace la grande crisi internazionale
Ciascuno di noi può riflettere
Su questi temi
Per esempio io attiro l'attenzione sul fatto che Altiero Spinelli
Continuano le trattative di Roma cinquantasette del cinquantasei che
Perché argomentava che il la via lunga immaginata da monnezza cioè il gradualismo
Non sarebbe mai ribalta al nocciolo della questione il nocciolo politico al quale faceva riferimento Antonietti cioè che il superamento delle sovranità nazionali richiedeva una rottura di carattere diciamo così rivoluzionari
E che aveva accettato
Per il gradualismo non sa non ci avrebbe portato
In realtà se noi seguissimo questa questa riflessione la crisi del processo d'integrazione europea risale col voto del Senato francese cinquantaquattro c'è cioè questo io personalmente colloqui invece la la l'inizio della crisi al di là della questione di fondo sollevata da da Spinelli io considero l'inizio della crisi del dell'Europa in quello che è stato il più grande trionfo dell'Europa mille novecentottantanove
Cioè nel momento stesso in cui
L'unione dei paesi democratici europei
Ha la meglio sull'alternativa
Che era costituito da da da tentativo socialismo del comunismo del quando la la NATO ha la meglio sul Patto di Varsavia all'Unione Europea
Sì dimostrato di vista economico delle libertà in quel momento
Viene meno il processo di unificazione politica dello
Perché il mille novecentottantanove ha reso meno impellente una delle ragioni per le quali Francia Germania recezione ovale del nei corridoi del Parlamento europeo tentativo ci sono stati c'è questa vergognosa protervia di Adenauer e decoro e decoro che capitano vanno della uomini anziani mano nella mano sorprende si capisce soltanto il superamento dello scontro fra francesi e tedeschi si capisce lo Stato perché gioca minacce esterne
Che prevale e che li induce quando nell'ottantanove il successo della della del mercato comune successo dell'Europa
Fa venire meno quel con quella ragione invitato viene meno anche il più grande collante politico
Del di
E subito dopo si apre il problema dell'allargamento a cui faceva riferimento a Giolitti
C'è stata una discussione molto diffondono in Europa
Qualcuno ritiene che sia stato un errore l'allargamento anzi imputa all'allora presidente della Commissione europea arriva Prodi leggo che nell'allargamento quando invece commovente Ave più importante d'approfondimento io sono sempre stato convinto che Prodi avesse ragione nell'allargamento perché in quel momento la missione più importante
Che avevamo loro come democrazia dell'Occidente era consolidare la democrazia
E solo nella misura in cui si dava loro una prospettiva di ingresso nelle nuove regole d'Europa noi garantivamo quei processi sono stati molto importante
I parametri gli attentati quelli che dicevo si può entrare solo se i diritti civili eccetera
E del resto la la la la tragedia dei Balcani si è attenuata solo quando noi abbiamo aperto uno spiraglio all'epoca
Credo sia stato un errore chiudere la porta alla Turchia
Come hanno voluto erroneamente francesi e tedeschi perché quell'avrebbe dato la possibilità di di evoluzione diversa da quel Paese
E tuttavia nella misura in cui noi allarghiamo noi non possiamo ovviamente intensificare il processo perché il processo di unificazione monetaria e così via poteva essere fatta assai forte protesta papà muove a ventisette aprile
E nell'ottantanove
Nasce per così dire
La quella che secondo me il maggiore elemento di crisi dell'Europa che la moneta unica
Dobbiamo stare molto attenti su questo problema cioè la moneta unica che il segno dell'unione politica applicata una realtà che vede allontanarsi nei decenni l'unificazione politica diventa un elemento di contraddizione
E elemento che poi del resto a insieme con l'immigrazione fenomeno molto molto più ampia globale è quello che allontanato più consensi verso l'Europa perché la contraddizione tra un'unificazione monetaria e l'unificazione politica che non c'è drammatica
Quindi diciamo gli elementi di crisi
Solo secondo me molto troppo che sono elementi che possono rischiare vicino dove il santone posso come dice il ritorno sul documento
Possono rischiare tardi latina del processo di integrazione dell'inizio della disintegrazione cioè se alle prossime elezioni Dini i le in Europa si afferma i santini diciamo così i in tutta Europa definito naturalmente perché
Chi chi vorrebbe fare unificazione europea con con dei nazionalismi di quel di quella qualità di quella natura quindi è chiaro che non siamo di fronte a una sfida e le la cultura italiana deve rispondere a questa sfida ma deve sapere deve saper che sarà molto difficile
Creare le condizioni per un'Europa per continuare il processo di integrazione quando ci sono degli elementi di disaggregazione così forte del processo questo è mi pare il quadro quindi meno male che ci siamo mossi mi mi riflettendo sul nostro documento mi domando
Dato il carattere culturale nella nostra attività sebbene dovremmo far partire da adesso per esempio ritiene nostre fondazioni collaborino in una serie di volumi
In cui si possono affrontare gli aspetti dei diritti civili gli aspetti incostituzionali gli aspetti economici e dare come contributo Longari prossime settimane non serviva a niente ma per i prossimi anni
Nel senso che le fondazioni che hanno un rapporto con la storia politica i giovani del nostro Paese
Cerca di dare un contributo all'orifizio sul luogo potersi chiede a questa nostra prima iniziativa passatempo ancorché cosa il preposto dal verbale dei giovani degli universitari
Degli studenti avviare dall'intuizione del più di fondo che pulizia
Giorgio Armani ha iniziato dicendo che tardi potere Danzica facciamo così importante io credo che l'auspicio vada conto adesso tocca signora Paciotti e tutto conosciamo presidente sottopasso
Grazie mi a me ma io non è Pipitone senza perciò io lui non c'era non è sereno perché fa io ringrazio dell'invito di avermi dato la parola anche perché quanto a parità di genere in questo non siamo molto europea Emma sono
Devo dire che condivido analisi dei relatori che mi hanno preceduto
Grazie
E ancorché anche il documento che viene presentato oggi ampiamente condivisibile perché King nell'ambito delle culture politiche che sono rappresentate dei nostri istituti può non condividere le preoccupazioni per l'impasse della democrazia rappresentativa per la sofferenza dell'integrazione europea del suo consenso popolare
Chi di noi potrebbe negare che l'Unione europea è una realtà indispensabile per pensare al futuro del nostro Paese e perciò ritenere che la retorica anti europea che ha invaso il discorso politico sia francamente autolesionista
Una sola frase c'è la Palazzo inaccettabile nel testo che originariamente c'era stato proposto quella che chiedeva con un certo disprezzo di smetterla con il ministro degli Stati Uniti d'Europa
Perché questa è una posizione ideale che fa parte dei valori delle culture fondatrici dell'Europa e sebbene appaia francamente utopistica non solo non crea nessun ostacolo alle possibili e auspicabili difformi da sostenere
Ma indica anche la strada da percorrere basta considerare affidate la condivisibilità o meno dei singoli politiche
Che l'Unione europea è stata in grado di adempiere i compiti fissati dai trattati e rispettarne i principi nei settori
Affidati Allegheny decisioni che le sue istituzioni federali possiamo di tipo federale cioè il parlamento Pompeo la Commissione alla corte di giustizia la Banca centrale europea e sia sostanzialmente bloccata invece allorché le decisioni dipendono dal consenso di tutti i governi rappresentati nel Consiglio
Ci si deve domandare però quali sia oggi il compito degli istituti di cultura politica della nostra tradizione democratica qual è il rapporto che possono fornire al di là della condivisione di enunciazioni generali quelle formulate nel documento
A me pare che il compito nostro sia quello di darci carico della complessità dei problemi da affrontare
Di analizzarli specificamente alla luce dei valori che condividiamo di formulare possibili soluzioni da affidare l'iniziativa della politica
Che oggi più che mai sembrarlo
Priva dei necessari strumenti culturali all'altezza delle sfide che abbiamo davanti dedica verità pericolose semplificazioni che ottengono facili consensi ma poi non trovano mai adeguate soluzioni secondo me occorre contrastare le attuali modalità di confrontarsi con l'Europa quanto sei sempre più spesso qualche autorevole politico dire in materia per esempio come l'immigrazione che l'Europa non fa queste non fa quello io vorrei poterli domandare ma quando i nostri governi i nostri paesi hanno conferito all'Europa il potere di fare questo e quello
E tu quando hai proposto che il nostro Paese rinunciasse a gestire in proprio quella cosa su quote di sovranità perché legato alla gestione sovranazionale dell'Unione Europea
C'è una grande confusione
Sappiamo bene che i governi europei tendono ad attribuire all'Europa la mancata soluzione dei problemi dei loro paesi e la responsabilità dei loro familiari
Ma alla cultura politica spetta il compito di distinguere da analizzare approfondire e poi diffondere i curricula i risultati delle proprie ricerche abbiamo di fronte e molti problemi istituzionali e politici sarebbe sommamente utile se decidessimo discuterne insieme come al tatto appena proposto provare a indicare possibili stati per i soldati
E prima ancora cercare di rendere comprensibili le ragioni le implicazioni delle diverse questioni perché si possa formare un'opinione pubblica democratica informata come in seta necessari ciascuno dei nostri istituti ha riflettuto organizzato ricerche dibattiti su diversi aspetti che riguardano il possibile futura dell'Unione Europea
Su questi io credo che sarebbe utile confrontarsi per tentare di individuare soluzioni inutile a rilanciare la più straordinaria
Impresa politica della fine del secondo millennio il tentativo di unificare il Vecchio Continente sotto le bandiere della pace e la democrazia la difesa dei diritti fondamentali
Beh in questa ottica la Fondazione Basso è disponibile a mettere in comune i frutti delle sue riflessioni ed elaborazione degli ultimi anni gran parte del nostro lavoro ha riguardato la il tema dei diritti in Europa
Un lavoro svolto nuova attraverso l'Osservatorio in tre lingue sul rispetto dei diritti fondamentali in Europa che ormai attivo da dodici anni fa anche attraverso conferenze internazionali sui temi generali come la costruzione dello spazio
Di libertà sicurezza e giustizia o su temi specifici come l'istituzione del procuratore europeo con la nuova normativa comune
Sulla tutela dei dati personali
Si tratta fra l'altro questo di un ambito di competenza della nuove dell'unione europea nel quale sono stati fatti significativi passi avanti verso una maggiore integrazione
Grazie al fatto che quello che era il terzo pilastro dell'unione europea estati in buona parte sottratto almeno controllo e accordo intergovernativo
Per diventare oggetto di interventi legislativi che hanno avuto visto il voto decisivo del Parlamento europeo
Naturalmente resta il fatto che in materia di sicurezza interna ed esterna e assai deboli tuttora il controllo democratico il controllo giurisdizionale
E che sproporzionate esigenze securitaria il mio Piso Daniele impediscono qualsiasi ragionevole gestione comune dei problemi legati all'immigrazione alla sinistra Roberto e peraltro approfondita anche temi istituzionali come quello cruciale dell'integrazione differenziata che tocca fra gli altri il problema fondamentale della governance economica
Come rimediare al peccato originale di Mastro che ha deliberato l'introduzione di un'unica moneta sopranazionale senta introdurre un governo sovranazionale dell'economia con la conseguenza che sia governata attraverso regole sostanzialmente imposte dei Paesi più forti
Anziché attraverso decisioni politiche condivise democraticamente avallate
Sappiamo per quali ragioni politiche storiche sia caduto tutto quello giusto e quali gravi conseguenze che siano derivati in tempi di crisi economica globale come è uscirne
Come completare l'Unione economica e monetaria è possibile come progredire verso un'unione bancaria un'unione fiscale un'unione economica infine addirittura unione politica
Da tempo abbiamo dedicato un particolare impegno al tema delle migrazioni le violazioni dei diritti umani delle persone migranti sono stati pubblicamente documentate incensurate nel corso di sessioni del tribunale permanente dei popoli che si sono svolte
Nel l'anno scorso a Palermo a Parigi a Barcellona Londra specifici seminari hanno analizzato le provenienza dei migranti le ragioni che li spingono a partire come viaggiano guardando al retroterra l'intreccio di cause che li spingono
Qui in un recente volume dal titolo quale futuro per la politica migratoria europea abbiamo pubblicato le relazioni presentate da numerosi studiosi è un saggio introduttivo che offre una concreta prospettiva di una credibile politica europea dell'immigrazione
Completano questi studi le analisi pubblicate nel volume la cooperazione allo sviluppo dell'Unione europea e che l'Italia è il caso dell'Africa
Infine in un recente volume dal titolo verso il pilastro sociale europeo la Fondazione ha raccolto le osservazioni dodici studiosi sul testo proclamato solennemente dal Parlamento Consiglio e Commissione nel novembre del due mila e diciassette la dichiarazione di dette bon quali pilastro europeo dei diritti sociali
Che mira a rafforzare i diritti sociali in Europa mediante strumenti legislativi e meccanismi politici e finanziari che dovrebbero riguardare tutti i paesi che partecipano al mercato unico
Sì parrebbe utile che su questi e altri temi di grande rilevanza per l'integrazione europea in primo luogo il rispetto dello Stato di diritto dei diritti fondamentali delle persone del principio di non discriminazione
Il lavoro i lavori degli istituti culturali offrissero un contributo alla comprensione della importanza di una più avanzati integrazione europea fondata sulla partecipazione democratica
Sì è recente avanzare
I movimenti sopranista in tutta Europa sembra calare nell'opposta direzione del rifiuto di condivisioni di sovranità e quindi di accentuazione di un sistema intergovernativo già rivela rivelatosi inefficace e favorevole solo agli Stati economicamente più forti
Tuttavia qualche voce che rivendica maggiori poteri al Parlamento europeo sembra provenire anche da movimenti populisti e potrebbe essere presi in considerazione
Noi non abbiamo sottoscritto il documento che ci è stato presentato perché non ci è stato consentito di discuterne i contenuti dei di modificarla sulla piccola ma signora si apre un effettivo confronto sul futuro dell'Unione europea sulle sue istituzioni
Sulle sue politiche ne saremo ben lieti di partecipare
Ma io direi davvero che su forma e sostanza di questo incontro saranno in quella direzione vendite
Mi sento di rassicurare dottoressa Paciotti adesso sparse audace
Passo la parola pioppo
Grazie presidente
A nella
Preparazione di questo appuntamento del documento
Che è stato sottoscritto e che
Personalmente considero work in progress naturalmente cioè
Scrittura che può o cambiare forse anche cambiare che può modificarsi con ulteriori apporti
Credo tutti siamo stati consapevoli dei dei nostri limiti dei limiti diciamo in cui possiamo effettivamente esercitare l'influenza però questa consapevolezza non ci ha affermato e non ci crede
Mare
Anche di fronte all'apparente
Più che apparente diciamo evidente difficoltà di risolvere
Molti dei problemi alla costruzione europea soprattutto i problemi relativi il in molteplici problemi che sono alla base della sua la sua crisi ma e proprio questa difficoltà questa complessità problematica
Che ci porta a pensare che non non sia tanto il caso di formulare l'ennesimo appello al al cambiamento dal fatto che si recuperino oppure al fatto che si recuperino valori originari e così via rischia di essere una retorica semmai più che un cambiamento a una riforma ma non è questo neppure questo secondo me il compito degli istituti culturali
Il nostro compito è forse di contribuire per quello che riusciamo a quello che possiamo a una cultura le riforme europea e transnazionale e questo è un un grande problema mio parere di tutta la politica europea che continua a essere chiusa come sappiamo ci sono validi motivi per questo naturalmente nel perimetro degli Stati-nazione
L'implicazione essenziale di quello che sto dicendo ore
Esista o possa essere coltivata possa essere perlomeno diciamo
Portata nel discorso pubblico riportato discorso pubblico una memoria collettiva della storia europea della dell'unione europea che sia qualcosa di diverso dal da quello che chiamerei dagli USA pur pasti
Nel quale sono stati spesi molti molti soldi diciamo sono arrivati molti finanziamenti dall'Unione Europea cioè mi riferisco a una ricostruzione può apologetiche ed edificante dell'integrazione del Continente
Spesso presentata come una va via progressiva certo magari lenta e graduale ma destinata ha una sua inevitabilità in un certo senso questa era un po'la cultura di Maastricht
Non a caso stava dentro un momento giustamente dall'altra ci ricordava che era stato ottantanove il primo momento di crisi ma questa cultura non riconosceva assolutamente una crisi anzi diciamo la la fine del comunismo
Dava luogo ad una visione che poiché retrospettivamente
Non può che essere definita a mio parere come un'illusione di della globalizzazione come occidentalizzazione del mondo
Famoso momento della fine della storia e così via insomma loro
Ecco probabilmente è questa cultura che va che va ripensata su questo noi possiamo dare un contributo naturalmente sapendo assumendo recuperando elaborando
Tutto quello che c'è di importante che è già stato ricordato i precedenti relatori non metterò anch'io diciamo ricordare la fine della guerra civile europea il l'integrazione tra Francia e Germania
L'idea che che appartiene già alle origini a pregare grandi figure dell'europeismo naturalmente che l'unione la comunità europea europea non può essere soltanto una zona un possa essere soltanto una zona di libero scambio una somma di identità nazionale no ma una nuova sintesi che cambia la storia del vecchio continente la cambiata in realtà questo è il punto no
La l'integrazione europea
Ha avuto non soltanto il momento della fine della guerra civile europea più assicurare quella mondiale ma anche il grande momento appunto della riunificazione del continente dopo la caduta del muro di Berlino questo ha cambiato la storia di europei e ha dato un senso di progresso
Diciamo e dei fondamenti forti a stare nel mondo globale che però non implica la cultura necessariamente la cultura trionfalistica a cui mi riferivo a cui mi riferivo prima
Questa forza che è anche lo sforzo della cultura europea deve essere difesa sapendo che
Probabilmente noi la la grande difficoltà di fondo sotto il profilo storico e culturale al di là di tutte le declinazioni che noi possiamo e dobbiamo discutere sulla visione europea e che l'intero processo della
Dell'unificazione dell'Europa dopo la seconda guerra mondiale in Europa occidentale poi d'Europa
Nel suo complesso
E avvenuta nel contesto di quello che è stato il secco America cioè avvenuta nel contesto di un sistema di valori humour modelli sociali i di nessi tra democrazia e la prosperità in particolar modo che nel nuovo secolo si stanno disgrega
Il diciamo alla base della rischia di disgregazione dell'europea io vedo innanzitutto questo problema
Poi questo problema cioè la fine dell'ordine liberale ma non del neo liberalismo io non credo a queste etichette
Che si appiccicano ogni tanto sulla certo esiste un'ispirazione ordo liberale naturalmente dalla Germania la sua centralità nell'Europa ma non è questo intendo la fine dell'ordine liberale nato col presidente Guizot insomma con tutte le sue difficoltà e poi emerso definitivamente dopo la seconda guerra mondiale noi siamo nel periodo della fine di questo e abbiamo Presidente americano che ce lo ricorda quasi tutti i giorni diciamo se se qualcuno avesse bisogno di essere convinto ci ci pensa a Torino
Allora ecco credo che alla luce di questa
Riflessione il problema di capire perché come si è logorato se logorata
Si è logorata all'area di consenso forte che c'è stata nel nostro Paese
In altri Paesi attorno alla prospettiva europea prospettive europeista sia uno dei nostri compiti fondamentale e la l'altra faccia della dell'elemento profondamente critico storicamente critico che ricordavo prima la che avevamo alla fine del secolo americano è la rinascita dei nazionalismi europee
Noi Gini CID insomma sul sul sulla stampa e la pubblicistica anche nella saggistica più avvertita troviamo interminabili discussioni sui populismi su cosa sia un populismo e così via
Adesso ognuno ha la sua ricetta da storico devo dire che io vedo molto bene i nazionalismi cioè vede riemergere i nazionalismi e poi ci sono come devo dire forze posti ideologiche che si inventa le identità sincretica e come è spesso successo nei periodi di crisi per esempio con la prima guerra mondiale e non hanno portato bene diciamo così
Ma il dato forte politicamente identitario forte
Minacce l'Unione europea oggi l'avversario europeo cioè il nazionalismo
E e da questo punto di vista ritrovo permettetemi di dirlo
Particolarmente preoccupante che ci siano delle comunità politiche tradizionali è ancora molto forte in Europa per fortuna
E continueranno ad avere spero la maggioranza nel prossimo Parlamento europeo dopo le elezioni che
Che però tengo al loro interno delle figure dei personaggi delle tendenze inquietante
Tanto per non fare nomi parlo di Orban è venuto ieri quando la comunità politica che dentro il se un legame con una capo di Stato che dichiarano democrazia illiberale
Vuol dire che è una comunità che sta perdendo il senso di se stessi
Va bene ma parlo di questo potrei parlare anche gli altri tradizioni politiche
In Europa che sono altrettanto in crisi stanno scomparendo addirittura in un Paese come la Francia
Perciò è il nazionalismo diciamo il il vero il problema su cui noi ci dovremmo confrontare anche sotto il profilo cultura fido Poli
In una e concludo dicendo che ma questo avviene a partire da una fondamentale debolezza
Delle culture politiche tradizionali che con cui occorre fare i conti noi ci troviamo davanti ad una come devo dire un'assenza di idee forza
Sconcertante ma dobbiamo vederla e dobbiamo lavorare su questo
Io non so se adesso si fa un gran parlare di sovranità europea
Già il fatto che ne parlino tutti sinceramente un po'mi inquieta perché da Juncker alla Merkel ai socialisti tutti Parodi
Sovranità europea non so se questo è abbastanza per so una cosa però anche per il nome della Fondazione che rappresento diciamo lei per forza deve egemoniche
Per Gramsci erano idee concrete molto concrete perché riguardavano no non semplicemente la sfera dell'ideologia
Ma riguardavano la concretezza di prospettive di fatto di dare come devo dire delle prospettive nella sfera delle relazioni economiche azioni produttive la sfera della formazione di un di nuovi di nuove i ordinamenti economici e sociali questo era Gramsci naturalmente ma
Il il il problema di fondo che io credo e questo e allora anche in termini di sovranità europea potrà potrà essere una buona
Un buon motivo discussione ma dovrà essere riempito di di contenuti dobbiamo sapere bene vorremmo sapere ed è necessario sapere diciamo che cosa questo significhi
Anche perché deve diventare qui mi ma devo dire una dico una cosa un po'controcorrente ma penso ma insomma deve diventare un in qualche modo un elemento divisivo
Cioè se se questa idea fu divisivo lo dico non tra le culture politiche fondamentali che sono i pilastri che devono capire che devono interagire diciamo tra di loro necessariamente ma se ci sono dei dei paesi dei capi di Stato delle forze politiche che come devo dire non si riconoscono in una certa idea di Europa sovrana
Ma dobbiamo sapere qual è questa idea
Questo deve diventare una forma divisione di di di di conflitto politico del pianeta polizze non si crea questo noi continueremo a stare nel prossimo processo diventa disgregazione quello che noi possiamo fare molto poco ma già avanzate idee e un dibattiti come questi credo che sia utile
In mente una cosa che un nostro collega anche illustrato qualche anno fa iniziale va
Dei convegni sono stato definendo lo Stato il participio passato del verbo essere
è stato d'allenamento no no sì ma troppo so che il
Preziosi invece adesso purtroppo quindici anni fa la sovranità conservatore niente improvvisamente la sono entrato ho sparato è tornata ad essere
Con quei temi eterni diritto individuate nel nazionalismo su cui poi si il grande conflitto mondiale nelle due fasi della prima e della seconda guerra mondiale adesso a Valdo Spini
Il colpevole di questa regione si
Colpevole confessa
Io comincerei naturalmente cercando di fare qualche ringraziamento perché è sempre un buon inizio innanzitutto a radio radicale perché Radio Radicale qui presente consentirà a tutti di potere di vedere
Poi questo dibattito anzi Nicola mi di sussurrava prima che potremo visto che ha registrato farne un già un primo quaderno di questo dibattito che potrebbe servire per alimentare e quello che viene successivamente
Però io se essendo stato come anche molti dei presenti parlamentare vorrei salutare due parlamentari in carica che sono l'onorevole Nardelli l'onorevole Buratti il fatto di averli qui certamente estremamente positivo vuol dire che
C'è un'attenzione in questa direzione
E infine a parte le fondazioni proponente in questo documento
Ci sono state delle personalità che hanno dato una mano a stenderlo Alessandro Barbano Pierluigi Ciocca Biagio Di Giovanni Ugo Intini Ugo Intini anche qui e anche loro vorrei ringraziare naturalmente insieme a tutte le fondazioni che sono qui elencati
Veniamo un attimo a noi
Noi ci troviamo in questa condizione che per molto tempo
La maggior parte delle funzioni culturali qui rappresentati si sono combattuti con molta durezza si sono affrontati nella Prima Repubblica con un grande sforzo intellettuale politico sociale
Per una forte contrapposizione
Se noi siamo qui oggi tutti insieme credo che ci sia un motivo
E il motivo adesso qui io non riesco a spogliarmi del fatto di essere un ex politico e che noi vorremmo fare una fusione a caldo di queste culture non la vorremmo fare a freddo
Il motivo è che o noi siamo capaci di reinterpretare quel terreno comune che ci consentiva anche di litigare
Ma che sembra venir meno perché viene meno questo terreno della democrazia rappresentativa perché incardinato oralmente perché viene meno la condivisione dell'ideale di fondo della Costituzione e così via
Uno e siamo in grado di ripristinare in termini nuovi ovviamente un terreno comune o anche il confronto politico diventa evidentemente più difficile
In una situazione in cui come è stato detto molto bene da tutti che li chiamano preceduto siamo un po'fra due fuochi
Ci sono due avvenimenti che hanno dimostrato il limite della situazione
Se c'era un Paese che poteva e doveva uscire da poteva uscire dall'euro era la Grecia e non è uscita perché sarebbe stato troppo costoso per la Grecia e troppo costoso per l'orgoglio nero del per la zona euro e l'Unione europea
La Gran Bretagna ha deciso di uscire dall'Unione Europea com'è noto la Gran Bretagna non è nell'euro e insomma ma Levine coglie perché mi sembra che le difficoltà sia di fronte a tutto cioè rispetto al dibattito di qualche mese fa di quando appunto Giorgio lamentava che non ci siamo mossi Ripetta qualche dibattiti qualche mese fa c'è questa novità
C'è stato un periodo in cui si proponeva con una certa facilità la ricetta dell'uscita ora se notate la ricetta dell'uscita brutalmente
In arretramento
Viceversa però la crisi come è stato giustamente detto è veramente di fronte al nove quindi se non c'è una iniziativa la prospettiva di una sorta di disgregazione e di ripiegamento dell'Europa rispetto ai suoi diari sui principi informatori
Ed è stato giustamente ricordato da Nicola Antonelli Sturzo io potrei ricordare Rosselli mille novecentotrentaquattro pure lo scrittore localismo fascismo Rosselli dice attenzione i nazisti e fascisti hanno ideale forte
Non li si può contrapporre solo la difesa dell'esistente si deve contrapporgli qualcosa di più avanzato e queste anche ovviamente qui oggi la nostra intenzione non siamo qui e questo forse anche la frase sbagliata che è stata poi tolta
Diciamo ma credo che al fondo di questa frase credo ci fosse questo quella cioè che smettiamo di parlare di esodi di Europa non perché sia giusto smetterà di parlare ma ci fosse questo sia chiaro
Che le tendenze attuali che sono tendenze forti tendenze dure non si può opporre semplicemente la retorica dell'organismo perché se si fa questo rimaniamo un gruppo di simpatici amici ma che non riescono a incidere
Si tratta di andare al questioni sul tappeto e come è stato detto anche dice Giorgio proponeva una serie di incontri diciamo anche negli anni e affrontarli
Fortemente primo punto che abbiamo di fronte a noi è indubbiamente e poi risentiamo dell'aspetto italiano e quello economico sociale e in particolare della zona euro
è vero quello che è stato detto la contraddizione fra mancato unità politica unità monetaria a un certo punto si è manifestata
Per giustizia storica io devo ricordare che all'inizio non sembrava così
Io sono testimone personale avendo l'idea avendo Blair ha avuto la la l'usanza di ricordare di passare le vacanze in Toscana ho avuto a volte la fortuna di essere invitato a cena a pranzo quando lui aveva e lui era assolutamente favorevole all'entrata nel della sterlina pensate cosa sarebbe stato è stato il cancelliere dello scacchiere di allora poi successivamente Primo Ministro che era contrario ma quando siamo partiti in effetti sembrava che l'euro avrebbe soppiantato queste dello dollaro qui o là come moneta di riserva per l'altro cioè diciamo le lacune che c'erano
E gli squilibri che c'erano le difficoltà che c'erano sembrava potessero essere superate per una certa visione ottimistica della situazione
Che si è andata indubbiamente su questo a a scontrare con la crisi due mila sette due mila otto
Crisi forte anche negli Stati Uniti
Ma che gli Stati Uniti hanno poi affrontato in parte rovesciato in Europa
Perché malgrado tutto gli Stati Uniti avevano la febbre la Fed ha potuto fare una politica quello che la Banca centrale europea non ha potuto fare e o ha fatto solo nella misura in cui Draghi è riuscito a imporre una politica di questo genere
Non c'è dubbio che la crisi si è spostata ma è questa crisi che ha provocato queste vicende a catena
Stati Uniti il gli Stati cosiddetti blue collar s'cioè caratterizzati dalla presenza forte di tute blu di sindacato di di lavoratori dell'industria e quindi dell'industria
Poi il Francia le zone socialiste che diventano le tenniste penso a Marsiglia penso lecita pensano della Francia fino arrivare a Roma
Dove se non erro il partito democratico ha vinto solo il collegio dei Parioli che non risulta essere particolarmente proprietario o particolarmente o partita depauperato cioè in questa vicenda
C'è stato uno gigantesco spostamento elettorale
Che ha di cui si sono stati danneggiati tutti
Ma paradossalmente un po'meno i centristi ma è soprattutto il centrosinistra e la sinistra
Da qui il punto che noi vorremmo accendere fra i vari punti che dovremo accendere quello della politica economica che è decisiva dello con Elena Paciotti ho fatto parte della convenzione europea
Di questo che sembrava lo spirito molto bello che agitava in quel momento la convenzione che era articolato in vari gruppi di lavoro
Per esempio con la difesa andava abbastanza bene
Il gruppo più in arretrato era quello dell'economia
Dove il combinato disposto dei Paesi ostili all'allargamento delle dico delle hanno fatto sì che le stesse soluzioni trovate
Sia nel nel documento della Costituzione sia poi in quello che è stato il trattato di Lisbona finale
Erano forse il punto su cui siamo rimasti più indietro per cui come diceva Elena Paciotti avanti quei diritti avanti col procuratore europeo avanti molte cose ma il nocciolo duro non affrontato è stato proprio quello dell'economia
Ed è un caso che il nostro documento cerca di dire ma possibile che il Governo esso io lo dico per le parole così perché il governo italiano si concentri nell'accattonaggio sui decimali di deficit e non sappia porre i problemi di riforma fondamentale e lì tutto lì il problema se tu fai l'accattonaggio sui decimali di deficit ma mai poi l'autorevolezza per dire dovete fare come qui sono diciamo la verità sono tesi di sciocca che sono state in parte ripresi da questo da questo da questo documento perché non riesce a fare un governo comune o comunque una coordinamento una sintesi una sussistere sono sotto parole frusta comunque un momento di coordinamento dell'uso del della politica della domanda a livello europeo
Perché non riesce a porre il problema di togliere dai parametri di Maastricht l'investimento produttivo tutti sappiamo poi qualcuno vi può essere maestro qui che l'investimento sanno quello veramente produttivo moltiplicatore di una nove e cose di questo genere il consumo in sé e per sé se va bene una uno Magnificent dovuti muovere un moltiplicatore di una nove
Perché non si riesce anche a coordinare la politica sociale europea anche nuovi Fondazione Rosselli in collaborazione con la Fondazione Astrid ci siamo dedicati a uno studio in questo periodo
Questo studio è un'analisi comparata di delle varie politiche di contrasto alla povertà in Europa cioè a dire redditi minimi redditi di inclusione di cittadinanza tutta la destinazione di queste cose
Intanto quello che emerge che l'Italia e la cresce sono arrivate ultime a fare interventi in questa il che forse spiega anche perché lo stiamo facendo un po'così ma nel senso che del reddito di inclusione non ci siamo resi ben conto
Io ho parlato con molti operatori sociali sul campo e sono prede ma comunque ho parlato con molti operatori sociali sul campo e pare che radio dell'inclusione parlo anche di organizzazioni ecclesiastiche Pedio dell'inclusione è stata una cosa che poteva funzionare
Molto più molto più complessa e difficile questo meccanismo è stato messo in campo comunque
Anche lì
Assolutamente impensabile che non ci sia un certo coordinamento delle politiche sociali
Così pure
Io questo è un terreno più complesso e difficile
Ma per quanto riguarda la liberalizzazione degli scambi a livello internazionale forse il tema del dumping sociale l'abbiamo sottovalutato l'abbia un po'sottovalutato
Io ricorderò tutta la vita giacché si è parlato bene di Prodi
Vi devo questo episodio gli industriali di Prato come noto un settore tessile mi chiedono di essere portati da Prodi presidente della Commissione europea
Facciamo l'appuntamento andiamo partiamo e industriali di Prato una volta tanto fare un discorso serio lei ci deve dire nota tante sfiziose
Lei ci deve dire presidente se stessi da un futuro sia un futuro bisogna fare ABCD alcune delle cose che si è tentato di fare ora in extremis quando era troppo tardi
Se non ha un futuro forse è bene che ce lo diciate cercheremo di riconvertire ma bisogna prendere una pur così è stato per tanti settori noi abbiamo tutto sommato pensato che la forza della globalizzazione fosse tale che anche settori condannati sarebbero stati compensati da settori nuovi che sarebbero aperti per cui va be se se per questo per quel settore le cose erano in qualche modo superate ci si accede e così non è stato e questo poi il problema che abbiamo di fronte
Allora io credo che noi dobbiamo portare avanti questo lavoro ma anche se possibile anche europeizzare cioè trovare testimoniale trovare dei momenti di dialogo anche in altre fondazioni anche a livello europeo perché se loro deve ridiventare non movimento di freno per i cittadini
Ma l'elemento di sviluppo economico e sociale io ricordo forse mi fa velo la vecchia appartenenza politica ricordo il piano dello cautelare era molto ambizioso in questo senso
E come sapete fu bloccato dal veto dal veto britannico oltre dal fatto che pare che del loro abbia fatto costato critica io l'ho proposto ai ministri delle finanze solo i ministri delle Finanze e con ciò o sono scivolato giudice da Maria Joao Pires l'altro giorno si avessi invece allargato il discorso forse potremmo riuscire ma comunque il vero punto e queste
Io al di là delle frasi sul passato eccetera se d'Oropa ridiventa un elemento in cui le cittadine e cittadini possono guardare con fiducia e con speranza dal punto di vista di una ripresa occhio quando diciamo parliamo degli altri che noi veniamo considerati quelli nella situazione politica peggiore in questo perché in effetti in Sardegna al governo a parte Orban non è che ci sia da molte da molte parti
E allora questo mi sembra veramente uno stimolo anche drammatico muoverci forse ci siamo mossi tardi
Certamente documento ha bisogno nuda ma se noi tra l'altro altre fondazioni stanno aderendo mi sembra che ci sia una un atteggiamento molto spontaneo di disponibilità io credo che se noi cerchiamo di dire
Che queste nostre fondazioni con questi nomi illustri che riguardano tutti i nomi importante della storia della Repubblica
Sono capaci di non guardare il passato dis contemplare il loro passato
Ma di porsi questi problemi credo che sia realmente un grande passo avanti ricorderò Ugo la Malfa vi ricordate Luís ammoniva sempre a guardare anche al di là delle altri no dicevano guardate solo Mediterraneo come guardate voleva dire guardate all'Europa
E è veramente insopportabile
Che ci siano dei dialoghi sulla riforma europea fra tedeschi e francesi e l'Italia non ci sia che quel che queste e che quest'le proposte possono essere più o meno discutibili
Più o meno valide quelle che fanno gli uni che fanno gli altri però perlomeno all'aperto il dibattito noni il nostro atteggiamento e da un lato vittimistica dall'altro lato
Io ho detto di accattonaggio ma insomma per capire di di di di richiesta di di di di
Sussidi oppure di di far dividi venir meno rispetto di venir meno rispetta nere
Allora io credo che veramente proprio fatta al fatto del confronto reciproco posa già venire un elemento di forza
Una ripresa rigorosa se è vero quel che ha detto all'inizio che parli che ormai mi sembra apparato che dall'Europa non si esce se non a prezzi tipo quelli che dal dell'euro zona non si esce
Allora noi dobbiamo cercare qui è il punto forse dobbiamo lanciare anche altri aspetti del settore civile noi in questa o sede parliamo come pezzi di società civile cioè a dire il volontariato culturale non sa dire le fondazioni sappiamo benissimo che ci sono altri pezzi della società civile economica produttiva italiana che sanno che l'Europa non si può fare a meno
Ognuno svolga il suo ruolo ma certamente se non ci poniamo da questo punto di vista che va un po'al di là anche del conteggio dei voti quello sarà dice ognuno di noi si augura qualche cosa di buono ma insomma essere ma dal punto di vista di ricostruire un tessuto di Società civile italiana
Che si propone di stare in Europa di starci chiedendo in una riforma concreta di effettiva io credo che stiamo facendo un buon lavoro è un bel lavoro ed è per questo che siamo qui
Della fondazione Di Vittorio saper notato per un intervento
Ecco
E poi c'è Rosa Fioravante dei pettirossi tre nove Feltrinelli Feltrinelli
Preferirei designato le procedure la diciamo ma
C'è un podio
Alberto Panaro
Chi vuole iscriversi è bene che si faccia avanti e
Ringrazio per la
Accettazione dalla mia richiesta di parlare subito ma purtroppo come può capitare a molti di voi o un impegno
La Fondazione Di Vittorio e naturalmente più qui sensibile
Ai temi che sono stati proposti
Le tematiche sociali economiche
Sindacali ovviamente solo uno dei pilastri del ragionamento sull'Europa
E la Fondazione Di Vittorio come accennavo alla Presidente in un colloquio telefonico è molto interessata a proseguire mi pare assai come già detto da la Malfa questi incontri specificando le tematiche dandogli concretezza
Cioè io
Tuttavia vorrei dire un due o tre cose
Forse non in sintonia perfetta con
Quanto è stato detto
Bella di aiuto l'inizio di la Malfa diceva che siamo arrivati tardi
Io pertanto intendo però una cosa dire
Pertanto intendo che noi dobbiamo capire veramente a che punto è l'Europa
E a che punto siamo noi con l'Europa
Perché noi volevo roba storicamente abbiamo dei grossi problemi il nostro fascismo storico è nato dalla disarmonia tra lui e all'Europa
Fascismo non è che nasce solo all'interno era che del dopoguerra il nostro modo di uscire dalla guerra produce un nazionalismo che è sostanzialmente antieuropee
La terza via il fascismo è qualcosa che attiene non alla metodologia politica e appartiene alle disarmonia della storia noi quando alla storia si stringe
E diventa storia con Francia e Germania abbiamo grandi difficoltà e le abbiamo risolte con il fascismo
Questo è un nodo che richiama sì problema del nazionalismo
Ma
Come dire quello di Macrone nazionalismo e non ci voleva molto a capirlo eh quello rosso
Populismo cioè c'è il nazionalismo trazione ha detto un politico che oggi non si può revocare
Peggio
Se non facciamo chiarezza
Nella gerarchia che si è determinata agli Stati nazionali e non capiamo perché ci sono quelli a sovranità parzialmente piena e quelli senza sovranità
Che l'azzurro con la con il populismo
Voi lo sapete la sovranità e fissata dei quattro vincitori diversi Faglia ce l'hanno soltanto tre paesi la Cina e gli Stati Uniti e la Russia
Gli altri ce l'hanno c'erano tre quelli che fanno alla grande come la Germania il Giappone
E a manca un pezzo significativo
Noi non siamo tra acquisti e noi non siamo tra questi spigliata e c'è una sovranità fungibile in cui noi e la Germania siamo la stessa cosa è un'illusione
Al punto tale che le ultime prese di posizione dei tedeschi
Sono fatti in funzione di favorire il nostro alla nostra uscita
E non è quella di recuperare non siamo nella fase in cui la comunità politica che conta in Europa cioè la Germania vi è la Francia
Considerano l'Italia un possibile interlocutore da recuperare al possibile tavolo altri non c'è tavolo altri
Cioè il tavolo ardue da cui sei esclusivo questo è il dato cereo economico e geopolitico
Questo chiaramente ci crea dei problemi
Però il dato realistico va messo in campo
Secondo punto
Ma noi siamo sicuri che c'è stata la globalizzazione o abbiamo preso un grande abbaglio ed era semplicemente l'interdipendenza economica che è cosa diversa dalla globalizzazione che è un'entità metafisica cattolica
Che nasce da una visione medievale la reductio ad unum
Non era così la crisi dell'otto assegnato l'inizio della frattura in cui i Paesi dovevano scomparire sono andati a tasso di sviluppo del dieci per cento se noi abbiamo attraversato la crisi che globalizzazione e interdipendenza con realtà del vincolo e realtà che perdono
L'Europa è stata una realtà che ha vinto nella fase iniziale solo per la Germania
Questo è un dato è un dato da cui non possiamo elevati
Solo perché c'è stato il tranello della Germania e in quella fase non li abbiamo remato contro
Sei volte non si dimentica non è una storia
Adesso che siamo tutti con lamentele perché ci porta in un'Europa dignitosa ma qualche anno fa aveva detto che ho dato interessante l'abbiamo messo l'olio
E allora io credo che il tema del rapporto tra l'Italia e l'Europa e non è un tema non è un tema facile che si può risolvere come dire con più o meno Europa
La frattura la frattura che ci sta e che chiaramente non è interpretata da Salvini e dagli altri ma la frattura e va esaminata per quella che ad esempio altro tema
Come si definisce l'interesse nazionale
Perché senza definire di interesse nazionale tu non ci sei Europa perché l'Europa ragiona sulla base del principio dell'interesse nazionale sempre funzionato così
Sei prepuzio solo che gli interessi nazionali sono graduali sono gerarchizzati non sono tutti uguali e non c'è compensazione
Non c'è risultato alla parte
Per cui la Germania cede il di più che c'hanno che c'abbiamo di meno è una concezione che non ci possiamo permettere
Andare avanti con riflessioni di questo tipo ci porta nel punto esatto che un sacche per cui con loro inutili esclude perché comincia a diventare inutile discutere a questo livello di scambio
C'è una gerarchizzazione
E qual è la geografia che si delinea
Ma la conoscete tutti
è una geografia nella quale l'Europa ci al nocciolo duro che essi dovuto alla all'ottantanove ma alla riunificazione tedesca che per la prima volta vi è crea pivot centrale dell'Europa e li risolve il problema con la Francia
Eh ma questo che cosa significa
Lino diventa mento dell'Europa
Scegliere andato Pirelli a Pechino quando noi non sapevamo niente per creare quella che poi sarà la grande Via della Seta che non a caso finisce a Duisburg
Tai l'Opel Corsa che è stato a Berlino tanti anni se n'è accorto adesso Graglia Della Seta riuscire a Duisburg
E ma qui si sono sono elementi piuttosto seri
Non ci siamo accorti dell'Europa che al centro in Germania nel frattempo si è allargata agivano nominalmente all'Europa dell'Est e c'è il grande spazio oggi devo economico dell'Est
Che è una realtà che politicamente tesa
La Francia ha tentato di entrarci ma non ci entri in quello spazio perché quello è uno spazio dalla Polonia in via generale per produrre è strettamente dipendente dal nono al decimo giro economico tedesco
E poi c'è l'Europa asiatica
Che ha un suo perno che non è nazionale mai geo economica
E noi
Noi Spagna Grecia come siamo messi
Siamo messi di ognuno va per sé e l'arrivo di Pechino
è divisivo
Sì Pechino mette il piede con la via della seta o a Trieste o a Palermo Italia si divide non solo dalla Spagna e dalla Grecia ma tra il Tirreno e l'Adriatico perché questa è la logica dell'aria della siccità
Questo ci impone un problema serio
Si può discutere in Europa devi avere un peso di questo tipo
E di avere un peso di questo tipo ed è qui naturalmente che il discorso sugli attuale Governo è un discorso chiude deprimente
Perché naturalmente siamo lontani mille miglia siamo appunto all'accattonaggio per un verso e alla pressappochismo dall'altro chiaramente gli americani c'hanno subito richiamati dicendo signori vapore Devilman memorandum nell'aria della sera mettiamo il G7 la Cina ma non avete capito ma loro che sono accattoni il Sud non lo possono risolve con reddito di cittadinanza
E penso nove cinese che ha investito in Africa ci risolleva pure il Sud
Mai Sudden risollevato dalla Cina ci porta in rotta di collisione dall'America
E allora la frattura transatlantica dove la portiamo fino in fondo
Perché c'è una frattura transatlantica
Terza cosa
E noi c'abbiamo in Europa un discorso che non è più sovrano
Chi può immaginare dell'Europa può decidere da sola tra Bruxelles e Berlino e forse Parigi
Ci sono in vendita di Biella che ora sono dentro
La Cina e dentro l'Europa
La Russia dentro l'Europa
Oggi a Berlino si discute della triangolazione tra Germania Russia Ricci questo sta dietro il discorso de I dei campioni dei grandi complessi campione questo è il problema non è Italia scusate non è la Grecia
Problema è come stai nella triangolazione geo economica che ormai è dentro l'Europa
Nell'album petizione con gli altri due grandi attori il de tradotto con un altro linguaggio significa che configurazione diamo all'Europa
è la periferia dello Spazio Euro asiatico o in qualche modo l'Europa può reagire
Così come ha gettato il ponte verso Pechino riesce ancora oggi ad avere un ruolo in questa triangolazione geopolitica estremamente delicata
E io credo che se le fondazioni in qualche modo libere perché la ripartirli riferimento non ci sono
E intanto il punto il punto è che noi con i nostri discorsi e questa specie di sopra animismo populismo e guiderà il Paese non so fino a quando e come beh sì noi siamo per così dire in qualche modo svincolato
Da questa urgenza
Siamo come un po'l'antifascismo dei primi anni Trenta quando si capiva che avevamo di fronte un periodo piuttosto lungo
Sì questo è io credo andiamo fino in fondo
Diciamocelo abbiamo la con una serie di volumi con convegni abbiamo ora una riflessione sull'Europa e sul rapporto tra l'Italia e l'Europa che metta al centro
Effettivamente gli inutili hanno determinato questa doppia situazione di un'Europa che si riorganizza su un motore che euro asiatico e di un'Italia che non riesce a stare
Coerentemente dentro uno schema europeo così costruito per questo tipo di riflessioni di analisi noi siamo più che disponibile grazie
Buon viaggio sì certo il peso discorso internazionale fondamentale ovviamente per l'Europa e spero che lo capisca anche la Germania anche assieme alla Francia cosa contano che spesso hanno all'interno della globalizzazione che non è tantissimo
Mi hanno certo molto di più in Europa
Finanziamento spinge gli amici che hanno organizzato questa occasione che c'è una grande ricchezza in questa questa discussione perché è una ricchezza che si forma
Da sorgenti diverse che effettivamente oggi hanno non hanno più ragione di confliggere perché qualcuno ha detto molti dei partiti di riferimento sono venuti meno
E perché poi la battaglia culturale
E più attenta a trovare i momenti di di sintesi e di le cose sui quali siamo d'accordo piuttosto che doversi estinguere differenziare c'è un aspetto che mi mi è molto a cuore perché io credo che in questo caso debba continuare
Debba continuare ben oltre l'appuntamento elettorale delle europee perché questa ricchezza deve deve percolare nel Paese
Oggi una dibattito così non si trova più
Non si trova più modo più assoluto
Mi ha molto anche suscitato una una reazione l'intervento di Ponzoni
Non c'è dubbio che qui bisogna essere immanente ancora per usare un'espressione gramsciana cioè e trovare degli argomenti mi colpisce e credo che questo potrebbe essere un primo quaderno una prima iniziativa il tema della difesa europea
Cioè noi abbiamo un indebolimento del ruolo dell'Inghilterra che tradizionalmente rappresentato un freno all'integrazione della difesa europea
E non è stiano approfittando cioè se c'è un argomento che ha una natura economica organizzata industriale
E c'è e ha una connotazione politica molto rilevante proprio la difesa europea cioè qui ci sono impresa ci sono aziende ci sono tecnologie ci sono sforzi
Che rischiano di riporterà al nulla
E non è soltanto la battuta che c'abbiamo quaranta carri armati in Europa gli Stati Uniti ne hanno uno e concludo su questo ma il tema della difesa europea è un tema è un tema che consente quel contrasto di opinioni che qualcuno invocava prima se non c'è un contrasto di opinioni
è chiaro che il nazionalismo o il populismo come lo vogliamo definire si trova ha travolto diciamo così nel sistema
Allora questo tema secondo me è un tema della dobbiamo riportare all'attenzione
Sono passati molti anni dal fallimento lascia questo tema che ha una valenza economica una valenza industriale tecnologica e politica secondo me deve consentirci si può posto in maniera corretta di fare uscire allo scoperto quelle posizioni che ho visto sono assolutamente senza senso senso sono e non sono neanche ideologiche
Dice siamo contro l'F trentacinque tra l'altro sono inutili e chiudo tra l'altro qualcuno lo ha detto
L'ultimo intervento la Fondazione Di Vittorio c'è una frattura con gli Stati Uniti vogliamo ragionare su questo
Può essere un'opportunità può essere un enorme danno ma certamente un tema sul quale la politica italiana ed europea deve discutere confrontarsi e trovare una sintesi grazie
Allora
No no no no greca
Va be'giovanissima quindi potrebbe
Grazie innanzitutto per quest'incontro Kjaer
Ritengo preziose per i motivi che già sono stati evocati alla discussione di questo tipo non si sente spesso e parto incominciò con cui chiederò cioè l'importanza del ruolo che hanno le fondazioni culturali
In questo panorama storico e politico Chierico ha sempre che per riassumere il momento punto storico politico nel quale viviamo
Uso questa citazione di un film di BP sorta la grande scommessa che uscito qualche anno fa che raccontava i giorni della grande crisi gli raccontava dal punto di vista degli speculatori di Wall Street
E alla fine di questo film anche una sorta di spoiler mare godibilissimo lo stesso uno di questi operatori della finanza nel momento in cui scoppia la crisi
Chi viene revocata nel nel documento che oggi che oggi abbiamo fra le mani
Nel momento in cui scoppia la crisi c'è il crollo di Lehman Brother e uno di questi speculatori chiamo un suo collega edilizie
E finito il capitalismo le cose non saranno più come come le abbiamo conosciute prima
E l'altra gli risponde vecchia realtà io credo che le cose andranno come sono sempre andate quando l'economia inizierà davvero fare schifo le persone se la prenderanno con i poveri e con gli immigrati
E questo credo che sia in qualche modo veramente il paradigma nel quale viviamo e perché dico paradigma perché vedete ormai si sprecano anche gli autori che Cira gli autori di discipline economiche non solo che ci dicono
Che quella che stiamo attraversando non è più una crisi nel continuiamo a chiamare crisi qualcosa che si protrae talmente tanto nel tempo
Che dovremo possa iniziare a concepirla come un vero e proprio cambio di paradigma c'era uno striscione è stata revocata la questione della Spagna durante le proteste degli indignato s'nel due mila undici a Madrid che lo ha sintetizzato a questi diceva questa non è una crisi che io non ti amo più le cose in politica e la percezione politica del sistema economico e del sistema nel quale siamo immersi
E radicalmente mutata e io penso per farla breve che ci sia una questione economica come veniva revocato prima che in fondo che cos'è se non il grande dibattito che stiamo attraversando dal mille novecentoquarantaquattro da quando uscivano le opere di von Hayek quella di Polani il grande dibattito sul serio economia debba essere inserita all'interno della società
E la politica e la società debbano decidere dell'economia possenti eccessi all'economia ad essere sovrana appunto con il termine che veniva prima di avvocato e poi c'è una questione c'è una questione culturale legati scontiamo il fatto che abbiamo una debolezza incredibile da questo punto di vista vedete nel mille novecentonovantuno oggi a me piace ricordarlo vi dirò anche perché a sbarcavano gli albanesi a Brindisi migliaia e migliaia di persone migliaia e migliaia di persone che non venivano tenute su una nave come si sarebbe fatto oggi come vediamo fare oggi in violazione di diritti umani che può essere davamo anche per scontati ma migliaia e migliaia di persone che venivano accolte che in qualche modo si sono integrate
Lo dico perché io sono originaria di un piccolo paesino un piccolo paesino Arbëreshë nella profonda Calabria e quando sento direi prima gli italiani
Quello che mi viene subito in mente che quando ne diciamo prima gli italiani diciamo anche prima gli albanesi diciamo prima i greci prima i normanni spagnoli gli arabi e oggi non c'è nessuna voce autorevole nel panorama italiano che ricordi questa cosa
Che riguarda il fatto che noi siamo il frutto di secoli e secoli di scambi culturali che anche le nostre la nostra stessa costituzione in fondo è basata sull'incontro fra culture politiche diverse che a loro volta erano stratificazioni di memoria di popoli che si sono incontrati
E perché la cultura è così debole in assenza della politica su questo vado vado veramente a chiudere
Perché apparati io riserve raccontavo prima a qualcuno e io sono nata nel mille novecentottantanove a pochi a pochi mesi dalla caduta del muro di Berlino
E noi oggi viviamo in quella che è stata un'epoca qui è stata ideologica tra settimana prossima in Fondazione Feltrinelli sarà Francis Fukuyama e sappiamo tutti come quella narrazione ha sancito letteralmente un prima e un dopo nel modo di concepire il dibattito politico
Ebbene nel documento che oggi ci è stato proposto si legge che i problemi le fondazioni Filippo distinte su cui si interrogano sono ad esempio cito alla delegittimazione delle classi dirigenti le risposte nazionaliste la globalizzazione l'impasse della democrazia rappresentativa
La sofferenza dell'integrazione europea del consenso popolare
Io penso che tutti questi problemi tutte queste questioni siano attraversate da un filo rosso
Il filo rosso sta in questo ora nei abbiamo vissuto trent'anni che ci hanno trenta quaranta ormai buoniste che ci hanno consegnato il divorzio lo dico con uno slogan perché il tempo è poco fra alto e basso
Oggi le giovani generazioni che sono nate dopo il crollo del muro di Berlino non concepiscono più la politica in termini di destra e di sinistra ma in termini di alto e basso
Perché la crisi economica e tutto quello che abbiamo rievocato ha dato l'impressione che esistesse questa polarizzazione da una polarizzazione alla quale non possiamo arrenderci
Perché nel momento in cui alto e basso si separano drammaticamente e si è bloccato l'ascensore sociale che portava il passo in altre non esistono più i partiti i corpi intermedi
Tutte quelle intermediazioni che consentivano al passo agli operai contadini a coloro che erano analfabeti di capire il mondo
E di arrivare nelle istituzioni e governarsi no Lelio Basso diceva il popolo non vuole avere governanti migliori ma governarsi da sé c'è uno scarto concettuali importantissimo in questo e non possiamo arrenderci al divorzio tra alto e basso così come non possiamo arrenderci all'analfabetismo funzionale dell'élite permettetemi di dirlo pensiamo sommersi dal dibattito sulle fitti Mus-e su quella che chiamiamo disintermediazione realtà nuova intermediazione perché sotto al media sono degli intermediatori e anche di un certo tipo e ne siamo sommersi da questo genere di dibattito e ci scordiamo che troppo spesso le stesse classi dirigenti sono stati vittima quelle che abbiamo agito il divorzio tra sapere potere c'è un'Accademia che stesse chiusa in se stessa che tra l'altro a prediletto il sapere tecnico e specialistico
Sopra che prediligendo non rispetta le materie umanistiche che sono quelle che consentono di creare cittadini chiudo
E non solo dei lavoratori specializzati in un determinato ambito e le fondazioni culturali hanno un ruolo di prima di primaria importanza nel riconnettere questo divorzio che sia stato fra sapere e potere e soprattutto io dico anche per consegnare un patrimonio alle giovani generazioni che non aspettano altro che qualcuno così de davano per passare il testimone perché la politica non lo farà e in mancanza di altri punti di riferimento iniziative come questa sono veramente di enorme importanza grazie
Presente
Io sono Lorenzo Franchini oggi rappresento la Fondazione Collodi ma però queste Beretti osservazioni da storico del diritto sono allievo del professor Casavola che mi portò con sia la Treccani anche fra l'altro a laici perfetto il suo scansavo accorse quale lavorare anche a è stato suo predecessore ormai ahimè tanti anni fa tanti anni fa quando allora
è stata evocata da un lato dall'onorevole Spini è anche dal presidente Spini e anche da in un intervento precedente la Bex
Ora labbra exit
Rappresenta riflettiamoci anche un po'cinicamente i dati europei una straordinaria opportunità
Non solo dal punto di vista della difesa dal punto di vista militare ma anche dal punto di vista del diritto ora se si parte dal presupposto da cui parto io e cioè chi li diritto ogni diritti civili
Hanno le loro ragioni che la politica non conosce io faccio osservare che tutti quei tentativi di uniformare diritto europeo il diritto civile europeo
Che erano risultati tanto ostici anni addietro perché l'Inghilterra aveva un sistema di diritto civile la common law
Che è intrinsecamente estraneo diciamo la Repubblica verità a quello dei Paesi continentali che sono di comune Tradizione romanistica
Questo problema non esisterà più
Questo queste sono questioni tecniche apparentemente tecniche ma che in realtà sono di portata storico radicale si sia riguardo alla memoria europea di cui i giornali non parlano
Ma oggi teoricamente l'obiettivo di uniformare il diritto dei contratti diritto delle obbligazioni e altre importanti branche del diritto civile questo obiettivo diventa
Di di più facile realizzazione questo va detto
E il diritto alla sua politica a le sue ragioni che la politica che non conosce
E concludo con una un infinito
Io negli ultimi mesi mi sono occupato di suo grandissimo partecipato anche a dei convegni organizzati sul suo perbenismo e anche da studiosi sovrani
Cerchiamo di applicare i dei distinguo anche fra di loro perché ve ne sono anche di a seconda dei dei punti di vista dei meno ottusi io più illuminati io penso che
Come potrei dire uno una sintesi possibile interessante foriera di
Forse impensabili
Convergenze in prospettiva possa essere rappresentata dalla nozione forte di identità europea di sovranità europea
Che forse se intesa appunto e non solo in termini economici
L'Europa delle banche dell'Europa delle lotte ma termini culturali culturali con la C maiuscola quest'idea di identità europea forte di sovranità europea potrebbe mettere d'accordo non dico tutti ma molti più di quanto non si possa pensare grazie
Grazie sono Brando Palmieri presidente del Circolo Fratelli Rosselli di Roma volevo cogliere questo invito che ha fatto Valtor creare questo ricostruire un tessuto dalla società civile per comunicare che il Circolo Rosselli anche un'iniziativa del circolo
Sull'Europa che abbiamo in programma sedici aprile qui a Roma che sarà costruita da una prima parte dove molti circoli i Rosselli ritagliata Roma Milano Firenze Veneto Pietrasanta un biglietto Umbria Messina parve Market si riuniranno per mettere insieme un documento comune sull'Europa e dove il pomeriggio sarà la tavola rotonda dove ci sarà anche Balto che discuterà questo documento ma lo dicevo perché no per comunicare anche qual è il nostro approccio fondamentalmente questo non c'è alternativa all'euro
L'episodio è avvenuto lo comunichiamo in un modo un po'ai cittadini
Cioè
Noi dobbiamo dire che cosa può fare l'Europa ora per rispondere ah quindi bisogni che l'Europa ma soddisfatto finora che ha portato alla disaffezione e i cittadini verso l'Europa pensiamo che l'Europa che potrà rinnovare e agire nel contesto annuale potrà farlo su attuale potrà farlo soltanto se sarà capace di porre alla base delle sue scelte
Una
Un criterio che affonda le radici nella sua cultura per trovare nuove risposte la cooperazione alla solidarietà alla democrazia
Per i propri cittadini pensiamo anche per esempio che sulla base di un approccio culturale L'uomo il potere dovremmo prima di tutto correggerlo ma attuali strabismo che c'è tra il nostro modo di concepire
L'Europa da parte del nostro Paese la presidente Paciotti ha ricordato poco fa come le istituzioni integrate siano più funzionari di quelle intergovernative perché i governi sono sono purtroppo presi tra le preoccupazioni e nazionali non si sulla base di questa cultura noi potremmo correggere questo grande sbaglio che è stato fatto di attribuire all'Europa questa sul ruolo così
Di controllo di di diciamo che cc ce lo chiede l'Europa io mi vergognerei sicuri come capo di governo dire ce lo chiede l'Europa quando noi abbiamo soltanto trasferito il luogo dove esercitare le nostre sovranità anziché sì però poi potrò quell'Europa c'abbiamo soltanto in un momento diverso non è non non sia non proponiamo gente non proponiamo programmi non seguiamo non abbiamo imparato niente degli esempi degli altri paesi che hanno risolto con politiche europee i programmi di procurarvi loro pensiamo alla Germania e via di seguito per esempio su questa base noi potremmo anche trovare una risposta alla cultura della cooperazione che ha perso terreno rispetto a quella e e via di seguito insomma
Il sedici aprile vi faremo questa iniziativa e
Penso che appunto e era importante comunicarlo per le e cercare di mettere insieme tutte le forze in questo lavoro che sarà un lavoro che andrà avanti in futuro grazie
Buonasera sono Paolo Moraschini rappresento nessuna fondazione ignorare una reazione dal pubblico
La cosa che mi colpisce dal pubblico perché quando si parla della crisi europea se cercano sempre delle cause delle spiegazioni in qualche modo Esterne la crisi dell'ottantanove il voto del cinquantaquattro maestri o altre eventi che fanno da carte come dire da trarne imponente da cui poi deriva la crisi successiva perché siamo in Italia secondo me mio modesto parere uno dei grossi problemi che l'Italia ha rispetto all'Europa
Le responsabilità della classe dirigente che ci ha lasciato questa eredità
Probabilmente l'Italia paga il prezzo di un euro aprissimo non finanza non totalmente convinto e soprattutto non totalmente operativo
Perché se la memoria
Avendo la barba bianca denuncio una certa età se la memoria mi soccorre per anni per decenni e si è detto che gli italiani nelle istituzioni europee e internazionali erano dei livelli rappresentati a livello bassissimo
Mi ricordo il ministro Andreatta che lancio un concorso internazionale per rimpinguare con delle nuove una nuova leva di giovani formati laureati le istituzioni internazionali e quelle europee
Perché c'era un problema di rappresentanza dell'Italia nelle quindi mai paghiamo anche il prezzo di questa non politica non operatività secondo aspetto che viene sempre dimenticato che l'Italia è stato un Paese molto europeista però non ascolto gli europei al suo interno faccio un esempio
Ovviamente oggi abbiamo dei problemi con la Francia e la Francia non è più forse un modello per l'Europa per l'Italia però in Francia hanno eletto un presidente che si chiamava Nicolas Sarkozy che era figlio di un immigrato ungherese
E questo secondo me è una cosa che in Italia non sarebbe mai successa perché l'Italia non ha mai integrato nelle sue élite per gli stranieri se voi guardate in tutte le Little bancarie e finanziarie economiche culturali gli stranieri sono pochissimi gli europei sono pochissimi mentre in altri Paesi in Inghilterra in Germania in Francia
Sono molto rappresentati quindi quello probabilmente è stato anche un elemento di debolezza questo per quanto riguarda la via per quanto riguarda il futuro
Sono venuto attratto da tre parole del titolo cultura Repubblica Europa unite nello stesso titolo quindi bel titolo
Faccio solo una considerazione non è la prima volta che delle forze culturali cercano di allearsi per fare un discorso paneuropeo
C'è l'esempio per esempio di una rivista internazionale che si chiama euro Sienna
Che propone il meglio della cultura europea delle migliori riviste europee federate tra di loro con articoli tradotti in varie lingue on line disponibili per tutti eccetera quindi il mio suggerimento è uno non limitarsi alle fondazioni due trovare un meccanismo per per raccogliere dei singoli individui delle singole persone appassionate che possano dare qualcosa terzo non sottovalutare la forza delle riviste europee
Quarto porsi il problema della traducibili ITA del punto di vista italiano che questo tavolo intende rappresentare
Perché rappresentare il punto di vista italiano solo in Italia non ci farà fare un passo in avanti in Europa noi oggi abbiamo bisogno di due stratificazioni una sul territorio italiano è una sul territorio europeo grazie
Sono Adriana Martinelli e faccio parte della Fondazione Modigliani
Che
Che in questo momento a difficoltà speriamo di risolverlo
Una delle secondo me delle cosicché i motivi che queste fondazioni prestigiosissimi
Si devono porre secondo me è quello dell'antisemitismo che si sta diffondendo Europa
In Francia si sono stati dei casi abbiamo visto molto dal gilet Giannini a a persone aggredite accezione che non possono andare in giro con la città perché vengono aggredite e questo piano piano si sta diffondendo anche in Italia abbiamo casi gli antisemitismo e si sta diffondendo un po'in tutta l'Europa e sicuramente in tutto il mondo allora io pongo questo problema che queste fondazioni che hanno tutto questo hanno messo tutte queste motivazioni importantissime si pongano questo un grossissimo problema grazie io ho finito
Tra
Allora buonasera a tutti io mi chiamo Giulia prigioniero insomma la la segretaria di una delle associazioni che insomma ha voluto partecipare a questa iniziativa che si chiama i pettirossi perché non ci sono e si sommano associazioni che fa di funzioni
Informazione di cultura politica non nascondo le mie diciamo emozione per difendere oggi a questo tavolo che come dire
Che si fa carico di una tradizione antisindacali lista antifascista
E e forse qualche emozione mi viene anche un po'dalle mie origini umili Santilli agli artigiani che però grazie proprio la tradizione che viene da questo tavolo ha ha saputo no arrivare formarsi sviluppare la propria coscienza arrivare viene qui oggi quindi un grazie alle persone che insomma hanno costruito la fratelli di questa paese io diciamo faccio parte di quella generazione troppo giovane per ricordare gli ideali che hanno portato alla nascita
Della comunità europea sono diciamo era abbastanza cresciuta da ricordarne la nascita e adesso sono abbastanza adulta da di verme la crisi le contraddizioni e le estreme conseguenze
A
Diciamo che in questa nella mia generazione nella l'aggressione secondo me è stato un passaggio importante proprio perché ha segnato la svolta di una coscienza politica per i ragazzi della mia età c'era tutto il discorso sul si pranza sugli struzzi rissa
E ha fatto un po'un nodo così come anche secondo me la Gran Bretagna Berto un grande discorso riguardante la funzione della democrazia
E eventualmente alla sua crisi legata anche al mondo dell'informazione
Con le associazioni in questi anni ci siamo impegnati molto a sviluppare dei contatti con altre associazioni giovanili europee
Con lo Youth Symphonic giovani che Viero PRI gonne ai socialisti con i giovani socialisti francesi con gli svizzeri e di questo e ricordo anche alcuni ricordi particolari come per esempio il segretario dei giovani verdi che si dichiarava marxista con mio caro amico e dei giovani socialisti che si dichiarava
Convintamente gramsciano
Serate passate con i giovani ragazzi di si evita che si sono trovati a deve risolvere il conflitto tra la perdita di un'utopia e il confronto coi con con una con la realtà io credo che anche a livello giovanile sia importante sviluppare questi rapporti transnazionali e e portare questo tipo di dibattito
In Italia soprattutto perché la mia generazione non solo in Italia ma in tutta l'ha fortemente Spolli chi citata e in questo penso che Rifondazione di istituzioni di cultura debbano far le forze uno sforzo in più anche per coinvolgere le realtà più giovani che pure cercano di sopravvivere di attivarsi nel Paese
Diciamo che
Se a far parte dell'Europa è comunque è stata una scelta e fare una battaglia per rimanerci e è una scelta che qui oggi è stata qualche riportate di cui la mia generazione e poi dovrà farsi carico nel nel lungo periodo io mi auguro che sa sapremo essere in grado di sfruttare tutte le situazioni potere portare questo dibattito in tutte le sedi politiche possibili
E che l'Europa sappia
Anche
Risolvere questo problema legato alla delegittimazione delle delle classi dirigenti perché se questo è un tema molto forte a livello nazionale lo è ancora di più a livello sovranazionale per i giovani come nelle oracolare
Ho il il controllore che applicabile piene o l'entità da cui ricevere Diversi è by ministro essi io
Fondi
E quindi Sante proprio un problema di conoscenza dell'Europa di che cosa di quali possano essere le possibilità allora io credo che la mia generazione ampi di un'Europa più democratica né Papi nella misura in cui sia più rappresentativa
Delle delle persone dei cittadini e che sappia farsi tramite anche di un processo di ridistribuzione dei profitti e delle ricchezze non economia globalizzata anche quella delle nuove piattaforme
Che
A dei nuovi attori e demoni poteri appunto forse dorata è una di quelle istituzioni penso ad esempio a una riforma fiscale europea o a tutti quegli strumenti che permetterebbero a livello transnazionale di offrire degli strumenti
Per appunto e di ridistribuire questa questa ricchezza perché forse lo Stato nazionale non basta più e e penso possa essere una sede importante io l'ultimo ha chiesto venendo qui su un autobus di quelli romani strapieni vieta la periferia romana gli atti tolti al Tufello perché di Roma
Ti porta verso il centro in questo viaggio della speranza verso il centro e Starling sentì una canzone
Diciamo pop degli anni ottanta che in una frase citava il campo dell'amore campo della ragione allora io credo che questa sia un tempo delle grandi passioni perché abbiamo bisogno di una grande passione soprattutto nei Giovani per uscire da questa parte ma anche della ragione perché non possiamo come dice stessero saputa recante il cuore oltre l'ostacolo ma dobbiamo in quanto anche giovani studiare fornirci degli strumenti di comprensione e di analisi
In questo nuovo ma anche un po'ancora vecchio mondo in questo insomma rivolgo un appello alle fondazioni qui presenti grazie
Dibattito sussulta Kabul finito non ho
No cioè dove si
Certamente un cenno conclusioni da fare non so se valga davvero magari non ho io credo semplicemente che
Sia venuto da tutti soprattutto il coloro che sono intervenuti un invito ad andare avanti ad approfondire da realizzare un lavoro comune
E cercheremo di sperimentare come tutte le cose si sperimenta un oggi a me pare che sia andato bene insomma può salire Nicola interesse diverso
Naturalmente posso assente degli appuntamenti fare del gas se avete le proposte e questo organizzatore Ettore rispetto
Acceso
Buona Valona già dato le istruzioni e nella dovesse ha detto un'altra di queste riunioni prima dell'estate mise in un obiettivo ragionevole magari certamente
C'è il dobbiamo evitare di del tenente i giorni di campagna elettorale per ovvi motivi ma credo che se sia giugno mettiamo su una cosa più mirata
Forse sarebbe il caso per il resto io non posso che esprimere veramente il compiacimento e anche per la mescolanza di queste di questa riunione di un po'insistito fra le altre cose anche perché ci fossero dei giovani mi fa piacere che siano giovani così colmiamo anche un problema un problema di genere ma a parte questo non c'è dubbio che su questo terreno europeo non ci giochiamo il futuro italiano ma è evidente se non ce lo nascondiamo non andiamo lontano ecco perché ci sembra molto giusto ricostruire qualcosa
E anche un dibattito che si possano stato molto molto apprezzato bisognoso di al signore che parlava delle Colozzi in diverse cose
Che questo dibattito noi dobbiamo cercare di allargarlo alcuni testimonial che dobbiamo scegliere a livello europeo perché una delle cose che abbiamo denunciato qui e la mancanza di prese di proposta italiana nel dibattito europeo che si sta svolgendo
Pertanto non ci sentiamo promossi non non ci sentiamo bocciati ci sentiamo rimandate a giugno
Alessandro