VI Festival di Limes - Il mondo visto dall'Italia

A tutti benvenuti dire anche ben tornati perché ormai per la sesta volta consecutiva ogni anno Limes è qui a Palazzo Ducale quindi ci conosciamo
E vorrei insieme a voi ringraziare di cuore il il nostro presidente del Consiglio dei ministri professor Giuseppe Conte
Per averci onorato con la sua partecipazione con la sua presenza questo incontro di Limes grazie presidente
Abbiamo intitolato questa sesta edizione del Festival di Limes
Alla idea di discutere sulla strategia dell'Italia un titolo molto ambizioso che corrisponde anche al contenuto del volume di Limes
Che oggi comincia a essere distribuito e che presuppone alcune precondizioni
Per ragionare di strategia dell'Italia servono innanzitutto Italia poi gli italiani
E poi la volontà degli italiani di parlare di strategia
A noi possono apparire dei dati quasi di natura non lo sono
Sono delle conquiste come vedremo anche questa sera quando dedicheremo una serata alla figura del conte di Cavour
Sono delle conquiste relativamente recenti
E che vanno consolidate garantite ogni giorno
Alcuni indicatori negli ultimi anni ci rendono meno tranquille o quanto meno rendono meno tranquillo
E riguardano per quanto riguarda il primo punto l'Italia il fatto che stiano risorgendo antichi o nuovi localismi municipalismi
Idee piuttosto strampalate di città-stato
Regioni che vedono nell'autonomia quasi una forma di tre il separatismo
Per quanto riguarda gli italiani dato più preoccupante o invece è un dato di realtà e cioè il fatto che per la prima volta dall'Unità d'Italia negli ultimi quattro anni questo Paese perde popolazione
Malgrado la presenza di migranti quindi al netto dei migranti perderemo ancora di più e questo è purtroppo un fattore di lungo periodo perché come sappiamo la demografia non è molto flessibile
E e che ci deve far riflettere su come ovviare che ha questo dato di realtà è come cercare di sopperire a una crisi così rilevante come quella demografica per quanto riguarda riguarda la volontà io invece sono più ottimista nel senso che per quanto le possiamo vedere anche dal nostro piccolo osservatorio c'è voglia di discutere voglia di immaginare lo abbiamo visto anche stamattina visitando il liceo Doria a Genova magnifico liceo classico
Con studenti molto vivaci se voglia di immaginare il futuro perché strategia vuol dire pensare lungo pensare in grande pensare a partire dalla esistenza e dalla migliore convivenza nel nostro Paese un modo per contare di più nel mondo per sentire di più questa unità che ci garantisce quelle dimensioni e quelle prospettive che altrimenti non avremmo avuto ma io profittando della presenza del presidente Conte entrerei subito su un tema di lei centrale lo abbiamo visto anche presidente adesso danno un'occhiata alla mostra cartografica di Laura Canali e cioè la competizione centrale in questo momento dal punto di vista geopolitico nel pianeta che riguarda gli Stati Uniti d'America potenza numero uno
Di cui noi siamo in qualche misura anche in qualche modo cliente in una dimensione imperiale in Europa e la Cina che è il principale sfidante sulla scena mondiale degli Stati Uniti e che aspira magari fra qualche decennio a prenderne il posto
Noi siamo toccati da questa sfida perché dovremo prendere alcune decisioni che riguardano molto da vicino americani e cinesi penso le vie della seta e le chiedo quindi presidente visto che siamo a Genova
In questa meravigliosa città che fra l'altro anche il principale porto italiano
Quali sono dal suo punto di vista le ragioni che possono portare il nostro Paese ad aderire ed eventualmente come alle vie della seta anche considerando la prossima visita del presidente si fin qui
Grazie direttore grazie per l'invito e un saluto a tutti
E per me è un gran piacere e un onore tornare a Genova e poi questa occasione
Ritengo molto stimolante per uno scambio per quanto riguarda la domanda la Via della Seta si dice questa questo importante progetto di connettività infrastrutturale che ormai noto a tutti balzano rotte che propone sicuramente un grande disponibilità da parte della Cina a coltivare uno scambio commerciale non solo allora riproporsi quindi come un attore globale nel campo economico e commerciale
Ritengo che seppure con molte colte lei anche nel dibattito politico non sono emerse ritengo che con tutte le quote le
Necessarie questa possa essere una opportunità una chance per il nostro Paese
Non lei ha citato la visita del presidente Xi Jinping
Se alla prossima in questo mese sarà sicuramente l'occasione stiamo lavorando anche per sottoscrivere un memorandum nuova Understanding
Ovviamente è un accordo quadro non significa che il giorno dopo saremo vincolati alcunché però sicuramente questo ci consentirà di entrare di poter dialogare nell'ambito di questo progetto
Io la vedrei come un'opportunità per il nostro sistema Paese
Direi anche nell'Unione europea in generale
E anche come un'occasione proficua
Per introdurre perché noi saremo sicuramente latore di questa istanza di questa premura
Per introdurre i nostri criteri nostri Standa in termini di stabilità sostenibilità finanziaria e sostenibilità economica ambientale quindi rispetto ai nostri standard parametri anche giuridici legali all'interno di questo progetto che vogliamo trasparente più ampio possibile
E sicuramente vedrete che potremo confidiamo dar questo nostro contributo qui piuttosto che rimanerne fuori
Stiamo studiando lo stiamo realizzando nel dettaglio confidiamo di finalizzare questo questo incontro di questo dialogo
Lo annuncio anche pubblicamente ho dato la mia disponibilità anche a partecipare al forum che si svolgerà in Cina secondo forno solare Beltrame oltre
A fine aprile ecco questa è una notizia
Insomma stiamo progredendo parecchio nel rapporto con la Cina perché vorrei ricordare che questa storia delle vie della seta non è che nasca oggi non nasce nemmeno così Jinping
Parlavo prima di localismi quando i cinesi hanno cominciato a occuparsi di Via della Seta ed è quindi di immaginare le rotte marittime
Che dovrebbero naturalmente favorire il nostro Paese in quanto centrale nel Mediterraneo in quanto la sua portualità è più vicino al suo ex sbarcarono a Taranto e uno dei più importanti esponenti di una grande compagnia cinese bussò alla porta del sindaco il quale lo fece aspettare sei ore e quindi se ne tornò a casa
E
Io mi domando e le domando Presidente ma noi abbiamo la capacità di aprire una regia centrale quando affrontiamo questi temi o li lasciamo ai singoli poteri locali alle autorità portuali che per carità
Nessuno delegittima ma qui si gioca veramente la geo politica italiana a trecentosessanta gradi e non vedo ancora una voglio una capacità una sensibilità di affrontare questo tema nazionalmente non solo localmente
Le assicuro che su questo dossier ci stiamo lavorando da con molta attenzione
E io come lei ha detto qui non si tratta soltanto di accordi commerciali specifici non si tratta di coinvolge il singolo impresse ancorché importanti delle volte di grandi dimensioni qui si tratta veramente di una scelta strategica per il Paese e quindi potete immaginare che in un quadro diciamo geo politico strategico
E tra l'altro una scelta che coinvolge anche i rapporti con i nostri partner tradizionali
Quindi sicuramente quando si fanno scelte del genere bisogna non solo lavorarci in modo interdisciplinare con un coordinamento centrale
E se mi permettete il coordinamento non può che essere presso la Presidenza del Consiglio
Ma ovviamente son passaggi che vanno ben comunicati ben diciamo così coordinati anche con i partner tradizionali
Tanto per non girarci intorno con gli Stati Uniti per esempio il dialogo e costante l'aggiornamento è costante e potete immaginare che chiaramente anche su questo dossier ci confrontiamo continuamente
Abbiamo anche spiegato che è sicuramente una scelta che ha un rilievo strategico sul piano più ampiamente geopolitico però per me è una scelta interni rapporti economici commerciali
Cioè il fatto di esser collocati comodamente
Nell'Alleanza atlantica all'interno del sistema integrato europeo non ci impedisce poi di fare delle scelte squisitamente economico commerciali che ci consentano anche di avere delle maggiori opportunità
Prima poco fa abbiamo visitato la mostra cartografica diciamo così sindaco Bucci di Genova voi immaginate ecco con corridoi infrastrutturali del genere una città come Genova
Saluto il Sottosegretario x
Una città come Genova da un lato ma anche Trieste dall'altro potrebbero effettivamente essere due sbocchi portuali importantissimi per tutti i corridori dell'Europa centrale verso il nord e quindi
Rimanere fuori da questo contesto per quale ragione
è un pregiudizio non so ideologico
Per una cautela generica no noi le cautele le abbiamo tutte le affrontiamo studiamo
Ma poi abbiamo ben chiaro quali sono qual è l'interesse del nostro Paese quali sono i nostri interessi commerciali le prospettive di crescita economica
La ringrazio di essere così esplicito presidente perché questo è un tema ovviamente fondamentale e quindi approfittò della sua chiarezza cioè del fatto che si tratta di un rapporto strategico
Anche perché diversamente non potrebbe essere la Cina non è semplicemente un mercante ma è una potenza geopolitica a tutto tondo
E le chiedo ma c'è oltre la questione strettamente commerciale la questione internet e cioè parlo altri particolare della presenza di aziende come Huawei e Zte che già da tempo sono installate in Italia
E che da qualche tempo provocano una notevole esplicita irritazione anche pubblica immagino privata da parte americana perché si teme da parte americana e che i cinesi possano penetrare
Nel nostro sistema nelle nervature più delicate del nostro sistema di internet con delle tecnologie molto avanzate e che l'Italia possa diventare quindi un campo di raccolta di informazioni di Intelligence per la Cina questo per gli americani
Lo sappiamo tutti lei più Dinoi è un problema serio che cosa diciamo agli americani quando ci contestano questo
Ma questo lo possiamo dire a tutti non solo dagli americani
E cioè LEA sta toccando un tema molto specifico
E come ha ricordato ha parlato di due aziende Huawei e Zte che operano già da anni in Italia con risultati anche proficui con sono anche molto integrate con i nostri operatori nel settore delle info telecomunicazioni
Quello che posso dire e che io sono anche responsabili dell'Intelligence
Nono delegato queste prerogative seguo direttamente quindi questo comparto quindi anche questo mi serve ad avere una visione complessiva di tutte le problematiche esista un problema di sicurezza informatica Esiste senz'altro
Esistenti perché ZTE è una società di Stato
Huawei è una società invece che non definiremo propriamente statale ma è chiaro che uno quando si rapporta
Con un contesto diverso dal proprio economico deve tener conto delle peculiarità di quel contesto quindi sicuramente dal fatto che il governo cinese diciamo così esprime una diciamo vista altra cattiva nei confronti delle aziende statali è norma molto diretto a una capacità diciamo d'instaurare
Un canale di comunicazione molto diretto quindi dobbiamo senz'altro adottare tutte le cautele è la ragione per cui stiamo lavorando anche in questa direzione
Saranno anche questa edizione presso il ministero dello Sviluppo economico peraltro verrà in attuazione della direttiva Anis
Istituto chiuderci VCM è un centro di certificazione che sicuramente sarà un ulteriore strumento oltre ad altri che abbiamo predisposto per evitare ecco che queste partnership di carattere commerciale possano come dire
Pregiudicare minare le nostre esigenze di sicurezza e devo dire la verità che anzi queste sono occasioni per agire con maggiore determinazione anche in funzione preventiva
E allo studio da quando mi sono insediato a piovere iniziato a farlo ho sollecitato il nostro comparto dell'Intelligence perché sia definito non solo ovviamente in termini di strumenti operativi e di cautela quindi di protezione ma anche proprio in termini definizione del perimetro di sicurezza nazionale
Che avesse molto complessa
Che abbiamo subì abbia subito convenuto che non può riguarda ad esempio come uno potrebbe immaginare delle sterno
Le autorità e i la pubblica amministrazione ma deve riguardare anche ovviamente tutte le aziende che hanno essendo poi molto integrati anche con il sistema pubblico
Hanno ovviamente un rilievo strategico quindi ne dobbiamo assolutamente oggi in un sistema in cui l'interconnettività ovviamente espone anche a minacce informatiche concrete dobbiamo e stiamo lavorando per definire un perimetro ampio di sicurezza informatica nazionale
E per mettere al sicuro il nostro sistema
Beh credo che saremo tutti molto sorpresi se la Cina andasse avanti ZTE Huawei senza utilizzare queste risorse anche per prendere qualche informazione su di noi d'altronde lo fanno tutti i Paesi del mondo a cominciare dagli Stati Uniti d'America ovviamente
Quindi aggancio alla nostra pertinenza all'insieme a Atlantico guida americana a partire da questa sfida che ci tocca da vicino per dirle Presidente è a tutti noto che anche ben prima che lei assumesse la guida del nostro governo gli Stati Uniti d'America hanno appoggiato non solo retoricamente il nostro Paese
Nelle fasi più critiche della gestione dell'euro quando abbiamo avuto più problemi per esempio con con la Germania o anche con Paesi a bordo della Germania che non guardano con molta simpatia
Alla al nostro Paese
Lei non teme che ci possa essere da parte americana nel caso in cui gli americani non fossero soddisfatti del tipo di accordo che stiamo per fare con la Cina ci possa essere qualche rappresaglia
Magari non dichiarata non visibile su questo fronte che per esempio le agenzie di rating che proprio neutrali non sono molto americane sono possano dare qualche segnale meno positivo o meno
Attento ai nostri interessi di quanto hanno fatto finora
Escludo scuse nel modo più assoluto guardi nona questa preoccupazione per quanto riguarda non esiste affatto non ci sono davvero elementi di preoccupazione in questa direzione
No assolutamente e ripeto il dialogo con l'amministrazione Trump con la vistosa gli Stati Uniti e costante a tutti i livelli del livello massimo livello di funzione
C'è uno scambio continuo mi rappresentanti sono stati gli Stati Uniti qualche giorno fa riceviamo costantemente loro informative insomma non non sia veramente la possibilità di creare fraintendimenti addirittura ritorsioni di quello del tipo di quelle che immagino
Sì offerta non è che le immagini solo io ma insomma io conto su questa prospettiva
Restando al tema delle grandi sfide globali poi arriviamo in Europa infine a noi
Cioè un terzo grande protagonista della scena internazionale diciamo il numero tre del mondo che è la Russia che in questa fase o meglio a partire dalla guerra in Ucraina
Si è almeno apparentemente molto allineata sulle posizioni cinesi conoscendo i nostri amici russi non credo che l'abbiano fatto spontaneamente
Noi abbiamo un rapporto speciale con la Russia
Tra l'altro domani sera dedicheremo una serata a Puškin
Grande grandissimo poeta e scrittore russo che pur non essendo mai stato in Italia amava terribilmente il nostro Paese quindi voglio dire questa nostra Simpatia anche ricambiata prescinde dai regimi dalle epoche spesso alcuni alleati della NATO ci fanno notare che forse sarebbe il caso di moderare queste passioni lei vede il rischio o l'opportunità secondo dei punti di vista di una eccessiva vicinanza tra noi e Mosca
Nove nove non vedo rischi del genere
Semplicemente con Mosca noi coltiviamo quella che è una nostra tradizionale inclinazione al dialogo io l'ho detto sin dall'inizio mi son subito dopo la fiducia su un volatone lì incanala Charleroi per il G7
Eh sì da allora riso confrontato quindi col problema sia delle sanzioni sia del convitato di pietra perché insomma G7 G8 San vicino
E l'ho detto subito l'ho detto e l'ho detto anche avevo di fronte Theresa May che come sapete
Per il noto caso di cronaca era particolarmente sensibile a un atteggiamento di particolare particolarmente severo nei confronti della Russia paletto per carità non rinunciamo ai nostri principi nostri valori a perseguire le nostre strategie
Ma cerchiamo di mantenere sempre un dialogo aperto perché detto se questo momento ci fosse fosse seduto al nostro tavolo stavamo cenando
Anche Putin il presidente Putin potremmo affrontare delle crisi globali su scenari di crisi internazionali che adesso non ha senso affrontare oppure le affrontiamo ma con minore efficacia quindi il problema e assolutamente che le sanzioni non possono costituire ma con cinema costituiscono un mezzo
Mantenere un dialogo con la Russia e opportuno e per noi diventa anche necessario diciamolo anche perché abbiamo un uno scambio commerciale intenso e come tanti Paesi coltivano voglio dire loro interessi nazionali anche noi dobbiamo proteggere gli interessi nostri economici e quindi l'interesse nazionale
Lei parlava della signora May ma lei di questo ha parlato anche con il Presidente Ciampi che vi siete detti
Col presidente Trump sono abbastanza noto abbiamo anche un rapporto di simpatia personale è un una comunicazione molto dirette Franca comprende perfettamente questa posizione non mi ha assolutamente fatto alcun rilievo
Anzi su questo voglio dire ci intendiamo ma vorrei ecco far notare che comunque anche le due amministrazioni non rivelò nulla di segreto si parlano costantemente cioè siamo livello per cui verticalità poi come dire ci si protegge anche insomma si assumono per esempio c'è stata la denuncia del Trattato INF che peraltro riguarda noi come sistema Italia direttamente stiam parlando i ricordati i vecchi euromissili
Ma al di là delle strategie poi nazionali internazionali politica resta che ciascun Paese persegue
Comunque stiamo sempre parlando di sistemi e quindi amministrazioni che necessariamente si confrontano costa
Questo vuol dire che noi dal punto di vista di posizione di principio siamo per levare le sanzioni alla Russia
Le stavo lavorando per arrivare a questo obiettivo ovviamente non è un obiettivo che possiamo raggiungere domani mattina ma sicuramente dobbiamo tutti lavorare per questo obiettivo e quindi sicuramente e questo come dicevo un fine
Perché perché questo significherebbe ovviamente
Allentare le tensioni favorire anche il dialogo anche a protezione di quei paesi che sono nell'ambito anche sistema europeo più esposti alla influenza russa
E viceversa o attraverso la porta russa entriamo in Europa nel senso che come lei diceva ci sono dei paesi che sono più esposti geograficamente storicamente alla presenza di questo grande paese di questo impero
E che diciamo non coltivare una speciale simpatia nei confronti della Russia e che si attrezzano sempre di più specialmente dopo la guerra in Ucraina anche dal punto di vista militare a fronteggiare quella che considerano una minaccia
Ecco ci sono ovviamente oggi in in Europa diverse linee di faglia una di questa riguarda il rapporto con la Russia vi è tutta una fascia di Paesi che va sostanzialmente dal Baltico fino al Mar Nero imperniata sulla Polonia con il sostegno americano inglese dietro che appunto sembra rinverdire anche dal punto di vista dello schieramento militare
Una sorta di contenimento della Russia noi italiani abbiamo inviato per la prima volta che io ricordi nella storia anche un drappello militare
Nei Paesi baltici lei vede che ci sia un rischio a diciamo all'estero che ci sia anche il rischio poi di una divisione di una spaccatura all'interno dello schieramento NATO ed Europa su come affrontare quella che alcuni percepiscono quasi come una minaccia esistenziale e che noi invece non percepiamo tale
Va è evidente che la nostra collocazione nel Mar Mediterraneo ci rende come dire naturalmente più sensibili verso altri scenari
E la ragione per cui nel vertice del luglio scorso due mila diciotto nell'ambito della NATO abbiamo ottenuto la creazione della
Al Napoli non regionale della NATO perché perché non siamo più protesi ovviamente verso lo scenario mediterraneo siamo al centro del Mediterraneo questo non significa che siamo insensibili
Evidentemente verso il fronte est
è verso le preoccupazioni di molti paesi chiese mai hanno anche una comunità russa all'interno
Più o meno cospicua e che quindi anche per ragioni come dire storiche vivono questa vicinanza questa prossimità
Con la Russia con molta diffidenza con con molta preoccupazione ma infatti non mi sono mai opposto
Anche al rafforzamento come dire delle strategie difensive che sono sul fronte esterno però ovviamente ognuno fa e coltiva anche le sue proprie prospettive io noi ci siamo battuti per avere l'altra Napoli che significa anche ovviamente un grande indotto ma soprattutto ecco al di là degli interessi nazionali
Ha contribuito e su questo tutti ci hanno dato merito ha contribuito a comunicare all'interno della NATO
Quelle che poi sono bisogna che ecco aggiornarsi storicamente oggi il fronte mediterraneo o fronte veramente dal punto di vista geopolitico di grande prospettiva
Quindi noi con la nostra sensibilità dire che abbiamo offerto a tutti
Gli alleati della NATO la possibilità di guardare in termini completamente diversi a uno un quadrante che è fondamentale per il Medio Oriente è fondamentale per il continente africano per la prossimità
Ho scelto questa carta per tenere presente il quadro della interdipendenza energetica che esiste fra la Russia e l'Europa fra la Russia e noi
Noi a parte questo gas che importiamo dalla Russia abbiamo l'Algeria Dio salvi l'Algeria perché se salta come qualcuno immagina anche l'Algeria dopo la Libia non so che cosa potrà significare ma restiamo a questa a questa dimensione
In questa carta
Laura Canali ha disegnato anche il famoso famigerato dipende dai punti di vista gasdotto russo-tedesco Nord Stream
Dieci miliardi di metri cubi che dove entrano venti quando verrà messo in opera anche il gas nostri in due i polacchi lo chiamano gasdotto molto Freiberg troppo
Perché salta la Polonia e i Paesi centro europei per connettere
Germania e Russia
Noi come vediamo questa connessione diretta al russo tedesca questa connessione diretta che ricordo è sempre stato e a mio avviso rimane l'incubo degli americani cioè una connessione fra la principale potenza europea e la principale potenza è un'asiatica
Beh gli americani sono molto pratici soprattutto il presidente Trump il quale molte ossessioni anche di incontri nella misura dalla società molto chiaramente affronta il tema e dice ma insomma non ha alcun senso
Che come nato noi impieghiamo un sacco di risorse per costruire un sistema nato e perseguire una strategia di difesa
Soprattutto nei confronti della Russia ecco invece dal punto di vista economico andiamo come fa la Germania alimentare lo scambio commerciale arricchire la Russia insomma quello che secondo me la testa con la sinistra e diciamo una visione
Chiaramente diciamo la la visione più complessa e più articolata
Noi non siamo evidentemente contro questa soluzione che è stata la serie realizzato nel tempo che si sta rafforzando con corridoio due
Dico semplicemente che chiaramente la Germania sa fare i suoi interessi questo cosa dimostra
Dimostra che quando si sta in un sistema anche integrato con come l'Unione europea è anche giusto perseguire riuscire nel quadro diciamo così di un sistema unitario sovranazionale
Comunque perseguire anche non perdere completamente i propri interessi nazionali
Questo è il vero discorso forse qualcuno ma parliamo di un europeismo
Delle volte un po'fideistico
Un po'declamato in termini di principio confonde il fatto
Che pur nell'ambito di una famiglia comune di un edificio comune uno non rinuncia anche come fanno gli altri ripeto a perseguire i propri interessi
Se li persegue diventa eh ma allora non si europeista no si può essere europeisti
Anche evidenziato profili di criticità deficienze del della casa comune
Ripulendo rimanere in Europa volendo offrire un contributo critico e nell'ambito di un contributo critico quindi di un principio di responsabilità condivisa
Solidaristico però far valere i propri interessi nazionali
Quello che lei ha descritto prima come europeismo fideistico religioso a dir la verità è quello che l'Italia fino a pochi anni fa considerava normale cioè l'idea che interessi italiani interessi europei fossero uguali ove decisamente un po'ingenuo se mi permette no assolutamente ingenuo anche perché gli altri Paesi lo consideravano i loro interessi uguale quegli europei quindi somma eravamo un po'a giocare a Ramiro mentre gli altri giocavano a poker ma in questa carta che maniera anche volutamente provocatoria rappresenta un'ipotesi una base di discussione anche che riprenderemo nel corso di questo di questo nostro incontro con alcune idee e proposte su quella che potrebbe essere una strategia di medio lungo periodo per l'Italia e l'abbiamo messo in evidenza questa sorta di parallelogramma
Parigi Bruxelles Berlino Francoforte sul Meno che vuol dire le due principali potenze europee le istituzioni europee la Banca centrale europea
Così come una sorta di quadrilatero determinante oggi sullo scacchiere europeo noi in questo momento a chi siamo più vicini a Parigi o Berlino
Poi noi siamo nell'Europa stavo vicino a Bruxelles
Nel senso che
Ben sapete c'è stata questa questo piccolo passaggio un po'critico male ho detto subito con la frase con con Parigi con la Francia ma trattasi di un singolo episodio
Avete visto subito come il rapporto è ritornato alla piena normalità
Perché non può essere diversamente
Stiamo parlando di due Paesi
Molto integrati tra di loro che condividono una grande lunghissima consuetudine e tradizione culturale di rapporti con personali un un scambio intensissimo ricordiamoci sempre che la Francia e secondo il nostro Paese per l'export in Europa il primo è la Germania
Da questo punto di vista sono entrambi i due partner fondamentali possiamo anche avere qualche nell'ambito di un dibattito che con i mezzi attuali anche di comunicazione con la tensione cresce anche mediatica legittimissima diventa un dibattito pubblico enfatizza molto anche alcuni passaggi le vecchie diplomazie sapevano tenere
Come dire
In contenere via molto riservata no tutti quei passaggi Caroppo più critici oggi veloce è anche giusto oggi l'abbiamo più solo un dibattito nazionale oggi abbiamo un dibattito pubblico europeo
Io l'ho detto da subito
Guardate queste elezioni forse segneranno anche una svolta c'è un dibattito politico un dibattito pubblico europeo ed è giusto
Se ragioniamo di un quasi europeo che si ragioni di cittadini europei sì ci sono ancora le lingue
E le tradizioni linguistiche in qualche modo costituiscono come dire delle piccole fratture vede piccoli diaframmi perché non tutti parliamo la stessa lingua ma mediamente sono anche con le nuove generazioni vedrete che avremo sempre più dibattito pubblico europeo ed è giusto che ci si confronti a questo livello quindi Francia e Germania sono hanno i prossimi entrambe è sicuramente al di là poi di alcuni passaggi
Dove ci sono evidentemente delle prospettive politiche dice allontanano critici vedono supposizioni
Diversificate
La e sistema rimane integrato sicuramente
Fra le consuetudini del rapporto franco italiano cioè l'idea francese che l'Italia non deve mettere troppo piede in Nordafrica e ce l'hanno dimostrato anche in maniera palese per eseguire una giornalista parla molto più brutalmente
E ce l'hanno dimostrato
Semplicemente come è normale che sia facciamo due mestieri diversi presidente
Ma come abbiamo ricordato per esempio del due mila undici l'intervento in Libia
E quindi un po'comprendendo questa carta invece che i lettori di Limes conoscono molto bene perché l'abbiamo ripetuto fino alla noia la carta di caos Nadia cioè l'idea di una sorta di bipartizione del mondo quello privilegiato cui voi fortunatamente apparteniamo e quello molto più caotico e purtroppo anche pieno di guerra e di crisi che quello compreso nello spazio lilla ecco qui vediamo come l'Italia sia proprio a alla faglia
Il canale di Sicilia divide in realtà due mondi forse era una delle faglie più ripide del pianeta insieme a quella fra le due Coree forse per certi versi anche a quella del Rio Grande
Bene Presidente noi abbiamo di fatto una posizione diciamo scomoda è importante
Che è stata vissuta negli ultimi anni in maniera a mio avviso anche un po'enfatica sotto specie di invasione da sud migranti terrorismo e quant'altro
Negli ultimi anno e mezzo diciamo praticamente i flussi da cara e Sicilia sono quasi finiti lei pensa che questa emergenza migratoria sia un'emergenza passata
O che non sia un'emergenza sia un dato strutturale con il quale dovremo confrontarci
No io penso che l'emergere l'emergenza sia sempre dietro l'angolo sicuramente abbiamo dei risultati abbia conseguito risultati notevoli
Forse anche sperati se vediamo quelli che erano i flussi dei alcuni anni fa
Però non bisogna mai adagiarsi sugli allori da questo punto di vista perché perché
La Libia per esempio che il Paese che a noi più prossimo in Africa e in Nordafrica è un Paese ancora instabile ci sono tanti focolai di tensioni ma dire che questo riguarda sia l'immigrazione sia il terrorismo se voi pensate a esempio in Siria
Alla ragionevole trasferimento di tanti fuori Fighters che sicuramente si orienteranno si sposteranno verso le regioni nord africane
Ogni presidenza le quindi Livia eccetera noi non possiamo mai abbassare la guardia sia sul terrorismo Kessel sull'immigrazione
In questo momento in virtù anche del grandissimo lavoro che stiamo facendo e attenzione
Quello più visibile ovviamente e quello che si evidenzia quando c'è una ONG nel Mediterraneo Barco nel Mediterraneo perché scattano ovviamente
Abbiamo un sistema massmediatico che accende i riflettori se ne parla per giorni tutti i telegiornali tutti i giornalisti che parlano allora sin dall'inizio abbiamo iniziato con una strategia integrata multilivello
Un grandissimo lavoro nei paesi di origine nei Paesi di transito
Abbiamo lavorato per i rimpatri stiamo lavorando per i rimpatri movimenti primari secondari
Cioè pensare che l'immigrazione pensare che sia soltanto ecco il i migranti che so di mare significa non avere Paolo contezza
Della complessità di questo fenomeno
E in questo momento sicuramente la rotta del Mediterraneo centrale è una rotta che in qualche modo e sotto controllo
Però ci sono ad esempio le rotte del Mediterraneo orientale del Mediterraneo occidentale
E poi ripeto sono i flussi migratori vanno anche di pari passo con gli scenari di crisi e si possono scatenare crisi o stabilizzazioni in qualsiasi momento e poi bisognerà portarli anche i flussi demografici
Quindi io lo dico sempre anche ai capi di Stato ai miei colleghi omologhi non so e Paesi anche dell'Est dell'Unione Europea
Dico voi avete dei confini terrestri oggi si Disetti abbastanza tranquilli ma se analizzate e trenta i flussi democratici demografici un domani il problema dell'immigrazione
Come l'abbiamo vissuto noi potrebbe essere vostro ecco perché dico un meccanismo condiviso basato sulla responsabilità e sulla solidarietà non può essere interesse solo di chi in quel momento vive un'emergenza ma di tutti
Sì diciamo il vantaggio di avere la cortina di ferro invece del Canale di Sicilia certamente notevole
Mai mi tolga una curiosità presidente ma lei come spiega il fatto che fino appunto un circa un anno e mezzo fa arrivavano centinaia di migliaia adesso arrivano se va bene a centinaia cioè dipende dal fatto che noi diamo diciamo così affittato alcuni capitribù che in qualche modo bloccano il traffico DAT che cosa dipende questa
Sì sì beh come le anticipavo dipende da una complessità di fattori da una sommatoria di fattori cioè bisogna io avrà notato sto viaggiando tantissimo in Africa
Addirittura anche nel Corno d'Africa sono stato già tante volte sono stato in Algeria Tunisia Niger Ciad c'era e chiaro che sono non crea
Rapporti con questi Paesi la cooperazione allo sviluppo e fondamentale comma presidente lei sta citando in vari Paesi di questo grande continente che fra l'altro raddoppierà presto la sua popolazione ma una delle caratteristiche la Libia il caso forse più evidente di di questo continente che gli stati diciamo così sono piuttosto vaghi nel nella loro consistenza istituzionale
Come si fa a trattare con realtà che effettivamente non sono degli Stati o quanto meno lo sono in modo molto diverso da lui cioè quali sono gli interlocutori veri
Be'il Livia gli interlocutori sono vari
Ormai ne parliamo così tanto che fosse anche il grande pubblico poco presso la complessità di uno scenario come quello libico
Abbiamo vari attori varie autorità bisogna parlare con tutti
In passato ad esempio abbiamo concentrato il dialogo con le autorità della Tripolitania quindi la Libia occidentale
Da quando abbiamo iniziato questa esperienza di governo abbiamo subito compreso che eravamo come dire sguarniti sul fronte orientale e sul fronte me meridionale
Quindi abbiamo completato la cintura del dialogo e oggi parliamo con tutti
Ma attenzione parlare con tutti significa parlare che non solo con tutti ma a tutti i livelli sfruttando tutte le capacità del sistema Italia a qualsiasi latitudine mi spiego meglio
Non so se passate successo ma io comunque ho viaggiato personalmente ho incontrato più volte va più volte adesso pochi mesi di governo ma per tanti errori anche di dialogo il famoso generale a star serra il presidente serraglio Aguilera al Berchet dei io
Qualche giorno fa erano a Roma son venuti i Mighty di Sciacca due ministri che hanno visitato ovviamente gli omologhi e quindi voglio dire intelligenza l'Intelligence e aspra esprime e devo ringraziare anche loro un efficace operativa incredibile le nostre forze di sicurezza di polizia la Guardia costiera cioè non si possono raggiungere ottimi risultati pensando che un singolo ministro o anche solo il Presidente del Consiglio si muova così stringe una mano bisogna operare con una strategia articolata verso lo stesso obiettivo tutta mirata verso medesimo obiettivo
Si è forse apro e chiudo parentesi bisogna considerare che è vero che il transito Libia Sicilia si è quasi dissecato notavo negli ultimi mesi addirittura nelle ultime settimane è una intensificazione del traffico Algeria Sardegna
Che ha delle caratteristiche anche dal punto di vista della sicurezza piuttosto antipatica nel senso che l'Algeria come sua costituzione geopolitica quella di mandare il più possibile lontano dal suo territorio i jihadisti Imago stare tranquilla in casa
L'Algeria secondo lei vive oggi una crisi seria oppure si tratta di qualche effervescenza ed eventualmente che cosa può significare una destabilizzazione dell'Algeria per noi
Beh significherebbe tanto è una destabilizzazione dal giudicarlo e basta per il momento la Libia e lavoriamo perché gli altri scenari siano molto stabili
Questo vale per la giuria vale per l'Egitto voi immaginate insomma a non avere un Egitto stabile in un'area strategica come questa quindi confido davvero che sia come l'ha chiamata lei un'effervescenza un'effervescenza transitoria
E sicuramente insomma siamo molto interessati acché ci sia la massima stabilita
Dobbiamo incoraggiare tutti quei governi che in questo momento in particolare anche quelli
Diciamo del fronte arabo che hanno una come dire una vocazione moderata
Per cui è inutile nasconderlo ma in questo momento per noi sono strategici ad esempio Paesi come l'Egitto gli Emirati Arabi e altri ancora e non è un caso parlando di Libia che nei giorni scorsi l'avrebbe saputo il vertice lettera selvaggio e affittare quelli che in questo momento potremmo tra virgolette definire due uomini di riferimento dello scenario libico sia avvenuto ad Abu Dhabi
Ad Abu Dhabi
Quindi è chiaro che non solo bisogna operare
Ma bisogna muoversi anche sempre ovviamente nel quadro delle Nazioni Unite perché noi abbiamo una traiettoria sempre lineare altrimenti iniziamo come dire a operare a zigzag con grande confusione
Però e in una prospettiva che quella delle Nazioni Unite bisogna perseguire evidentemente degli obiettivi di stabilizzazione
Avvalendoci anche nell'Ostilio dei paesi limitrofi che dimostrano una particolare sensibilità su questi risultati
Poco fa
Prima di partire io ho parlato con il rappresentante dell'ONU in Libia
Hassan Salameh
Col quale abbiamo avuto una lunga conversazione telefonica mi aggiornato sullo stato dell'arte sull'ipotesi di accordo che è stata proposta traslocare alla strage affittare
Vedremo se riusciremo a a concludere questo accordo se potrà essere sottoscritto e condiviso
Si sta lavorando a una conferenza nazionale
Ecco questa è un'altra notizia
Che posso dare in anteprima dovrebbe svolgersi alla fine di questo mese e potrebbe contribuire a delineare un percorso sarebbero i soggetti di questa conferenza
Ma la Conferenza nazionale è stata concepita in termini innanzitutto andrebbe riservata agli attori libici quindi un po'diverso dal formato di Palermo la conferenza di Palermo
Che non abbiamo organizzato in cui abbiamo invitato tutti gli attori internazionali anche che hanno un qualche ruolo in Libia o comunque un'influenza diretta e indiretta questa sarebbe riservata alle agli attori libici
Ovviamente con ampiezza di considerazione quindi ne farebbero parte
Anche esponenti di milizie di tante famiglie tanti club eccetera che ancorché comunque hanno una qualche rappresentatività nello scenario di piccoli lentamente quando parliamo di attori libici parliamo anche di noi visto che la Riviera diano intentata noi
Presidente allora io concluderei questa conversazione riservando gli ultimi dieci minuti al nostro Paese
E proprio partendo da qui perché al di là dei flussi migratori e quant'altro è evidente che questo Paese avrà Sempre nelle forse sempre di più in futuro una forte presenza di popolazione allogenica
Quindi ci si pone il problema di seri come quanto integrare questi nuovi italiani specialmente per quanto riguarda poi le seconde e le terze generazioni cioè normalmente i ceppi su cui si lavora quando si vuole integrare ecco quello che mi pare mancare presidente in Italia sia al di là delle emergenze una strategia di integrazione che poi significa anche Investimenti
Che cosa lei immagina possa debba fare il nostro Paese anche in ragione dei dati demografici di cui parlavo prima
Per integrare per produrre in futuro nuovi italiani che non necessariamente discendano da Dante Alighieri
Guardi nella mia visione
Nella strategia diciamo che intravedo
C'è sicuramente un percorso di integrazione da riservare a chi ovviamente si ritrova legalmente nel nostro territorio
Consigliere che se ne guardiamo i numeri del passato
Avendo subito il fenomeno dell'immigrazione in quei termini non era lo dico la verità neppure per incapacità di chi mi ha preceduto ma era impossibile elaborare perseguire una politica di integrazione
Oggi invece che i numeri sono ridotti noi possiamo iniziare a ragionare una prospettiva completamente diversa e quando vi sono
Abbiamo ancora molti problemi nel senso che movimenti primari li abbiamo contenuti abbiamo il problema dei foglietti secondari è ancora di molti rimpatri
Che non so ancora efficaci perché voi sapete perché i rimpatri possano funzionare
Occorrono accordi bilaterali e non tutti innanzitutto molto spesso è difficile identificare la nazionalità e secondariamente molto spesso i Paesi io viaggetto in Africa ho scoperto tante cose perché sono uno che tocca con mano
Ho scoperto addirittura che ci sono dei governi che incentivano queste partenze perché sapete perché incentivano perché sono banalmente persone che vengono nel nostro Paese e le rimesse qual contribuiscono incrementare il PIL
Perché uno stipendio ovviamente anche qui il più modesto significa ricchezza nel loro Paese
Quindi allora prima di come dire intervenire bisogna un po'sistemare le cose oscene
Dovremo lavorare a mio avviso sui rimpatri Intel intensificare cominciare mi dissero Salvini sta facendo questo
L'efficacia dei rimpatri dobbiamo poi porci il problema con gli altri Paesi ci sollecitano sui movimenti secondari gli ho detto sempre risolviamo il problema che il pre movimenti primari e poi li risolviamo quello dei movimenti secondari
Dobbiamo anche riconoscerlo ci sono molti paesi evidentemente che si ritrovano con migranti che non sono entrati direttamente al loro Paese Massud sono arrivati per per via secondaria
E poi quindi rimane sempre il solito discorso è un problema di affrontare tutti gli aspetti con una strategia complessiva altrimenti il singolo aspetto non ci porta a nulla
Presidente come dicevo all'inizio noi abbiamo deciso di dedicare questo numero di Limes e questo Festival a una strategia per l'Italia il che presuppone l'esistenza di questo paese che ovviamente c'è e noi speriamo duri al lungo
Tuttavia in si è anche anch'
La Costituzione
Stiamo perseguendo non dobbiamo nasconderci che una star quindi non è un discorso di scarsa volontà politica è una strada tecnicamente complessa
Tanto è vero che io pubblicamente aveva annunciato e vi posso assicurare Tindari consigli dei ministri molto spesso sollecitato tutti i ministri a lavorare sul questo dossier competenze perché chiaramente si tratta di trasferire competenze legislative e amministrative molto è un discorso molto articolato
I ministri del sonno ha detto no non ci sto lavorando però obiettivamente qualche ministero alcuni settori sono avanzati altri no
In più si è aggiunto però sono siamo tutti
Vitale scusate non voleva essere stato frainteso adesso siamo siamo siamo arrivati alcuni prima alcuni vantava siamo in dirittura finale si è aggiunto anche un nel dibattito politico giuridico costituzionale un altro profilo di complessità che supereremo stiamo superando
E cioè come interloquiamo con il parlamento perché insomma si trovano di fronte anche a un precedente non non c'è voi sapete che a livello costituzionale si parla sempre di prassi che hanno contribuiscono le prassi cioè le pratiche e il percorso già tracciato già seguito consente come dire di affrontare più speditamente il problema il fenomeno
Qui invece non abbiamo una prassi consolidata un problema Ronaldo dobbiamo applicare il centosedici terzo comma e ci chiediamo ma allora il Presidente del Consiglio che fa incontrerà il presidente del Veneto il governatore del Veneto
Di Lombardia e via discorrendo
Raggiungere un'intesa alla luce dei dossier che i singoli visto ed hanno preparato sottoscrive questo interesse a quei vandali tesa al Parlamento parlamento che fa con legge deve approvare approva o meno quel testo dell'intesa con motivi io senza modifiche
Attenzione serve facenti eravate io sono il Presidente una volta che ho sottoscritto accettato l'intesa del Parlamento può accettare e non è emendabile
Non è così scontato
Perché attenzione c'è una prerogativa parlamentare Parlamento trasferisce proprie prerogative competenze legislative alle Regioni chiedere ai parlamentari guardate o accettate o rifiutate prendere o lasciare un po'complesso
E quindi stiamo pervenendo a una modalità di coinvolgimento del Parlamento un po'più articolata cioè anche prima di sottoscrivere la intesa definitiva vorremmo coinvolgere quanto meno le Commissioni competenti parlamentari in modo da poi offrire al Parlamento un testo che in qualche modo già conosce
Sì io credo che comunque ci sia una linea rossa presidente che è quella della pedagogia nazionale in questo numero di Limes ne pubblichiamo un'intervista al governatore del Veneto il quale ci spiega che la scuola dei vini
Parlarvene FIAT diventa insegnare la storia della Serenissima
Ecco io quando sento questo mi preoccupa perché penso a cosa può accadere magari a Napoli dove si parlerà di Carlo terzo noi di tutti parlino i romani e così via cioè il rischio è che si perda un po'il filo della nostra unità nazionale lei pensa che la scuola debba essere una scuola nazionale ognuno si fa la spoletta sua
Prima la cultura contribuito anche storicamente a radicare delle specifiche identità
E questa è una ricchezza non può essere quindi qualcosa che viene percepita come in termini negativi
Il problema sarebbe studiare sulla storia locale non quelle nazionali se si studiasse anche Ras locale per me sarebbe senz'altro la ricchezza io coriacea raccoglie
Vai a scuola la sanatoria si riscatta senz'altro allora io come Presidente del Consiglio lo scudetto e sono garante del fatto che comunque verrà assicurata alla commissione nazionale la questione sociale e nazionali quindi non potrò mai
Mai sottoscrivere un'intesa che possa compromettere quello che l'interesse nazionale e anche su alcune materie alcune prospettive alcuni settori di attività
C'è comunque da conservare una un interesse nazionale strategico da preservare
Presidente siccome noi prima ancora di essere una rivista di geopolitica non siamo una rivista di politica avrà pensato che non gli ho chiesto nulla sulla tappa ma se lei vuole aggiungere qualcosa infelice
Ravioli al felice
Ricordo che e alle ventuno civili