Presentazione del libro di Giuseppe Pignatone e Michele Prestipino "Modelli criminali. Mafie di ieri e di oggi" (Laterza)

Sono molto contento che oggi alla Società Dante Alighieri qui a Palazzo Firenze si discuta con interlocutori così autorevoli come il presidente Mario Monti e mi fa molto piacere è la prima volta che seguire che parli qui e tu sai quanto piacere mi faccia averti qui sopra
Così importante con interlocutori autorevoli come Mario Monti e autorevole Massimo Franco ma più presente alla Dante direi quasi sfrontato anche se c'ha sfruttato nella presentazione del libro di successo e ormai siamo tutti onorati di presentare il libero su Andreotti la biografia di Andreotti presentata anche da Mario Monti
Mi fa molto piacere discutere questo libro e Giuseppe Pignatone Michele Prestipino e do immediatamente la parola Massimo Franco
Grazie ringrazio io la Dante Alighieri e Andrea per quest'invito
E devo dire ringrazio gli autori perché effettivamente questo
è un libro che per un profano come me è qualcosa che
Mi aiuto un pochino a capire cose che noi forse perché come giornalisti noi seguiamo la verità del momento quindi non la verità con la v maiuscola
Vediamo a pezzi ma mai in un quadro più generale e il fatto che questo orrido dia non tanto un'immagine dei modelli criminali ma secondo me anche senza volerlo della cultura criminale
è qualcosa che aiuta a capire aiuta a imparare tante cose
Aiuta a non dare per scontate tante cose
Io ho l'impressione che sia un invito a guardarsi sempre intorno
A non valutare dei gesti che noi consideriamo gesti innocui come tali ma darne un'interpretazione un po'più riflessa un po'più ragionata perché altrimenti credo che sia molto difficile percepire tutto quello che ruota intorno alla criminalità organizzata che ci passa vicino ci passa accanto a volte ci coinvolge anche senza saperlo
E credo che in qualche misura questo saggio
Non dica soltanto qual è la cultura criminale ma in fondo chiami in causa quella che un po'anche la nostra cultura o sottocultura cioè in qualche modo questo ambiente in bilico
è qualcosa che noi incontriamo ogni giorno e che forse senza saperlo oppure sapendolo ma facendo finta di nulla riguarda in qualche modo anche noi
E credo che questo limite tra legalità e illegalità in questo saggio
Emerga in modo molto netto
Fa capire che questa zona grigia di cui parlano il procuratore
Pignatone il sostituto Prestipino sia qualcosa
Che si ingrandisce o si era tratti esce non solo a seconda delle inchieste della magistratura
Della repressione delle forze dell'ordine ma anche dell'approccio culturale dell'opinione pubblica verso questi fenomeni e credo che questo sia qualcosa
Che va sottolineato perché credo che il fatto culturale sia molto importante quando si tratta di combattere
Mafia 'ndrangheta e camorra
Mi ricordo un po'questo saggio le sue continue
I suoi continui riferimenti al Sud al nord alle infiltrazioni qualcosa e mi ricorda un po'l'accenno che fa il Papa Francesco le periferie esistenziali
Cioè se non vengono governate le periferie le periferie conquistano le città i centri ecco credo che ci sia una periferia della legalità che se non viene percepita
Circoscritta governate repressa secondo me rischia di estendersi silenziosamente ma in modo pericoloso
E credo che questo sia avvenuto questo dice questo libro in questi anni in città come Roma Milano
Nella Lombardia che noi tendiamo a considerare sempre Comuna regioni immune da certi di Russo
Cioè proprio questo termine che viene usato dal dottor Pignatone dottor Prestipino della colonizzazione che la 'ndrangheta ha fatto di intere realtà
Una colonizzazione che non è solo criminale ma è anche culturale ritorno su questo mi ha colpito molto leggere
Che in alcune realtà periferiche romane
C'è una criminalità autoctona che ha mutuato metodi e anche rituali da quelli della mafia della 'ndrangheta questo fa capire che evidentemente c'è stato un periodo nel quale in modo silenzioso
E a mio avviso con una distrazione colpevole delle istituzioni politiche ma forse anche della magistratura e dei mezzi d'informazione
Queste realtà si sono potute sedimentare ed hanno potuto scavare in comunità locali che erano già molto colpite dalla crisi economica dalla mancanza di lavoro e forse anche dall'assenza di un controllo sociale
E quindi hanno permesso a queste realtà di diventare forti di radicarsi
Quando penso
A quello che succede tuttora
In queste realtà mi chiedo anche se non ci sia una responsabilità perfino della Chiesa cattolica perché il fatto che ci sia ancora in alcune zone un atteggiamento quasi indulgente nei confronti di fenomeni criminali pericolosissimi e sanguinosi da parte di alcune realtà locali della chiesa
Anche questo fa capire che c'è un altro problema culturale cioè quando ci si trova di fronte a mafiosi e 'ndranghetisti o camorristi
Magari a volte grande a dire sono pecorelle smarrite quindi c'è anche il libro lo spiega bene una sorta di teologia dell'indulgenza che secondo me non aiuta a risolvere questo problema Manzi rischia senza volerlo di aggravarlo e questo spiega certi fenomeni di cui ci sospendiamo in continuazione della processione che si ferma di fronte al portone o al balcone di un boss di provincia per rendergli omaggio ecco credo che su questo tutti si debba fare uno sforzo culturale perché
Nonostante la denuncia che fece nel mille novecentonovantatré nella Valle dei Templi Giovanni Paolo secondo contro i mafiosi ho la sensazione che non ci sia stato
Poi uno sviluppo coerente soprattutto diffuso di questo atteggiamento duro e questo si spiega credo non con fattori giudiziari fattori politici ma si spiega molto con fattori culturali che riguardano il petto tutti
Io credo anche un'altra cosa
Che
Quando i due autori parlano di queste organizzazioni criminali
A parte la sottolineatura anche che si fa sul ruolo delle donne che sono importantissimo la si dice
Perché c'è questa procedura questo rituale di iniziazione incline alla famiglia perché nella famiglia dalla famiglia non si esce più
E quindi riuscirà a scalfire
Noi gli affetti in questo caso ma l'omertà familiare
E qualcosa che toglie prestigio a queste organizzazioni criminali ed è per questo che queste organizzazioni temono tanto soprattutto quando le donne
Tra virgolette tradiscono cioè collaborano con la giustizia e questo credo sia un altro elemento che va sottolineato come fattore culturale da scardinare per riuscire a entrare meglio
Nella logica di queste organizzazioni e toglierà loro il prestigio che loro cerca di costruirsi con l'intimidazione o con l'asso l'omertà negli ambienti in cui prosperano
E credo però che
Ripeto senza conoscerlo riconoscerlo che senso uno Stato quello combatta al meglio
Temo che questi discorsi rischino di restare un po'appesi
E la grande domanda che che viene da farsi in questi anni in cui l'economia va male
Il lavoro soprattutto dei giovani non si trova e obiettivamente si ha la sensazione di uno Stato fragile ed istituzioni in fragilità
Ecco se in qualche modo questa sì è una situazione ideale non tanto per la magistratura e le forze dell'ordine che era di lire ma per queste forze dell'antistato per espandersi silenziosamente perché l'altra cosa abbastanza chiara
E che nell'opinione pubblica
Sta passando l'idea che non c'è più la mafia che in fondo anche la 'ndrangheta chissà se c'è perché sono organizzazioni che molto con grande flessibilità sono riuscite a creare un clima nel quale gli affari si fanno meglio se non ci sono troppi morti o comunque se il morti vengono abbastanza nascosti
Credo che
La cosa molto anche importante che ho notato in questo libro e del quale ringrazio gli autori
E questo fatto di dire
Queste organizzazioni vanno combattute nel rispetto delle regole
Ecco questo credo che sia qualcosa che va sempre tenuto presente regalare a queste organizzazioni criminali
L'idea che le nostre istituzioni nostre forze dell'ordine non rispettino le regole è un grande regalo per queste persone per questi delinquenti e quindi va sempre evitato
Col terrorismo abbiamo vinto facendo questo e bisogna pensare che in questi anni
Si sta facendo lo stesso con la 'ndrangheta la mafia e la camorra
Problema magari e che oggi anche da questo punto di vista io vedo delle grandi opportunità perché la nostra legislazione sul sequestro dei beni mafiosi e qui ha spiegato molto bene e qualcosa all'avanguardia a livello internazionale viene preso anche a prestito da altre da altri stati europei però devo dire che c'è il rischio sempre di una spettacolarizzazione
E di una accento magari troppo indotto su alcune inchieste rispetto ad altri io credo ad esempio che per quanto riguarda la camorra
E soprattutto la 'ndrangheta
Dal libro emerga seppure in modo molto garbato ma mi sembra che dalle sentenze dalle analisi venga fuori chiaramente
Una sottovalutazione della 'ndrangheta
Che non ha permesso di valutarne in pieno l'impatto e la gravità
Per molti anni
E questo concentrandoci tutti su Palermo sulla mafia ha permesso a questo organizzazione di diventare non più semplicemente
Una multinazionale del crimine limitata a Reggio Calabria alcune regioni ma di estendersi a livello nazionale in e internazionale il dottor Pignatone tutto Prestipino parlano di un arcipelago ormai per quanto riguarda la 'ndrangheta arcipelago vuol dire che sono isole per una struttura molto flessibile sparpagliata ma che appartengono a una stessa realtà
Fisica economica e criminale
Finisco soltanto con un'annotazione di carattere un po'più generale
Questo libro ci dice anche che per fare bene il proprio lavoro
Per fare bene i magistrati
Occorrono studio competenza esperienza e anche onestà
Che non ci sono improvvisazioni non ci sono magistrati da sceglierà sorteggio
Che non ci sono professioni che si possono inventare se vogliamo combattere davvero questi fenomeni
E credo anche che l'altra lezione che viene da questo libro
E che bisogna evitare le tentazioni manichea e che oggi vediamo molto diffuse
Molto facili molto popolari tra virgolette
Le quali non producono più giustizia
Ma solo una regressione dei diritti e secondo me la cosa peggiore che non aiutano a risolvere i problemi ma li aggravano grazie
Grazie a Massimo per il tuo intervento che inquadra mi sembra molto bene coglie molto bene lo sforzo Prestipino e Pignatone hanno voluto fare tentando di elaborare il modelli criminali
Ma non in maniera astratta ma narrando c'è una storia io credo che la storia che non è solo la storia del loro lavoro nella storia della loro riflessione su questi fenomeni criminali grazie
Presidente Monti
Presidente sono felice di trovarmi qui di partecipare in questa sede a questo importante dibattito ringrazio molto il presidente Riccardi
Che ricordo sempre con gratitudine come uno degli Amici e dei colleghi più incisivi una breve ma intensa attività di governo che abbiamo condiviso
Sono molto grato ai agli autori
E mi rallegro molto con loro
Proprio per le ragioni che Massimo Franco ha già bene evidenziato questo uno scritto
Istruttivo didattico estremamente utile
Oltre ad essere il distillato di due esperienze formidabili sul campo
Io ho letto questo libro con
Tre gli sguardi
Con gli occhi del cittadino con gli occhi dell'economista
E anche con gli occhi di una persona che ha avuto più lungamente in Europa più brevemente in Italia
Esperienze di governo
Il
Punto focale secondo me del libro
è
Di carattere psicologico
Con l'espansione delle mafie e la penetrazione dei capitali illeciti nell'economia illegale
Fenomeni che come gli autori rilevano mettono in pericolo le basi stesse della vita democratica
Le mafie hanno diffuso la convinzione
Della propria in Finci milita
Che naturalmente un terribile de moltiplicatore di qualsiasi azione di contrasto
Massimo Franco
Ha parlato della teologia dell'indulgenza
Ma ha anche parlato di cultura diffusa nell'opinione pubblica che può essere di ostacolo ad un adeguato contrasto sì perché oltre alla teologia dell'indulgenza che grave per certi aspetti esiste ahimè una cittadinanza dell'indulgenza molto diffusa in Italia
Per cui
Almeno nel piccolo certi comportamenti non sono poi considerati così esecrabili come avviene in altri contesti in altri Paesi
E la
Cultura diffusa nell'opinione pubblica
Con una certa accondiscendenza a questi fenomeni
Determina io credo uno degli ostacoli più severi
Alla allo sviluppo della nostra economia oltre che della nostra società e civiltà gli studiosi di sviluppo economico soprattutto di sviluppo economico sui territori
Del mondo in Italia
Com'è noto hanno sviluppato una visione secondo la quale e il capitale sociale il primo motore dello sviluppo di determinate regioni e territorialità il capitale sociale come
Fitto intreccio di rapporti di fiducia tra le persone tra le persone e le istituzioni
Capitale di Trust
Non certo quello combattuto dall'Antitrust non è che l'Antitrust voglio distruggere o contenere quel capitale che invece è un lievito prezioso per lo sviluppo di un'economia della società
Beh è una mafia un capitale sociale pesantemente negativo agli stessi affetti in negativo
Da un punto di vista di crescita economica
Quindi possibilità di occupazione e quindi alimenta la propria base di reclutamento anche con l'ostacolo che frappone a un fisiologico sviluppo e mi spiace di citare così spesso il mio predecessore Massimo Franco
Ma non lo cito solo perché è l'unico predecessore in questa sequenza di interventi ma precari provate le cose che ha detto molto
Pertinenti dice bisogna sconfiggere le mafie con con le regole e non con scorciatoia istituzionale
Allora io mi chiedo
E qui con gli occhi
Di chi ha sperimentato un'attività di governo
Quante di queste regole vengano viste dalla cultura diffusa nell'opinione pubblica
Come lesive della tranquillità e dell'ordinario vivere che tutti vorremmo poter avrei
Ne cito tre o quattro perché nella nostra esperienza ci siamo imbattuti in questi aspetti
L'uso del contante
Quanto è noioso disciplinare l'uso del contante nelle transazioni e quanto è noioso soprattutto venire disciplinati e nell'uso del contante
Ma sappiamo che una cultura fondata sul contante conto cultura qui in senso molto pragmatico piuttosto che su forme più evolute e moderne di
Moneta
Agevola molto
La economia illegale
E abbiamo visto nel corso del tempo diversi governi
Cercare di spogliarsi il più rapidamente possibile da vincoli sull'uso del contante che eventualmente i governi precedenti avevano assunto
Perché è una cosa molto impopolare che può essere considerata vessatoria
Oppure l'anagrafe dei conti bancari e la definizione dei soggetti che possono accedere all'anagrafe dei conti bancari
Noi ci siamo trovati nella breve esperienza di governo a attivare uno strumento previsto da vent'anni nell'ordinamento italiano quando abbiamo istituito disciplinato l'anagrafe dei conti bancari a fine due mila undici
E abbiamo anche dato la prima disciplina dell'accesso all'anagrafe dei conti bancari da parte dei soggetti istituzionalmente dei diritti alla lotta contro l'evasione fiscale
Poi mi pare che ci sono voluti diversi anni ancora successivamente per dare operatività a quest'altro non simpatico strumento ma nella logica che condivido
Di Massimo Franco dobbiamo comparare la noia e il fastidio che mettere a punto una serie di strumenti efficaci
In fondo ordinari
Può dare rispetto o alla al non sconfiggere le mafie oppure dallo sconfiggere le con strumenti che sono lesivi dell'ordinarietà del funzionamento dei poteri pubblici
L'anticorruzione
Anche qui non ho bisogno di fare la storia delle diverse discipline ma il libro espone molto bene la
La prossimità l'attinenza che esiste tra i fenomeni corruttivi di varia natura
Il fenomeno economico relativo alla mafia e il fenomeno politico elettorale che alimenta un clima di a favore alla mafia
E qui devo dire
Non ci sono punti del libro
Che si avvicinano moltissimo la vita quotidiana e soprattutto alla vita del Paese quando si avvicinano momenti elettorali
Citano gli autori degli esempi di diversi candidati alle consultazioni addirittura amministrative del due mila sedici nei comuni di latte rimetterci di latina e Terracina
Culminata in alcuni episodi di vera e propria compravendita del consenso elettorale
E io qui da non giurista
Sono sempre combattuto
Perché sappiamo che il voto di scambio il voto di scambio in un contesto mafioso scusate mi esprimo con improprietà di linguaggio ma credo che ci capiamo
Costituisce reato eh aggredibile
E il nostro Paese e contemporaneamente confrontato da diffuse fattispecie di quel genere
E fatti sette su fattispecie che non sono esattamente di quel genere e quindi non non incitano o non proteggono comportamenti mafiosi ma hanno conseguenze macro molto più devastanti
Se
Mi votate così assicuro cose che costano x miliardi di euro al bilancio pubblico e più o meno pericoloso del voto di scambio
Certo essere stretti
Dalla coesistenza del
Di fenomeni
Macro pericolose sul piano degli equilibri finanziari e dei fenomeni micro
Pericolosi e repressivi perché più vicini alla
Alla corruzione attinente alla mafia non è un bel vivere e l'ultimo esempio che vorrei fare di uso di strumenti ordinari che possono anche essere potenziati
Grazie alle
Indagini condotte
Dal
L'autorità che questa sera celebriamo perché ha portato la sua carriera
In un una documentazione didattica a vantaggio di tutti noi
Procuratore generale Pignatone grazie al lavoro che aveva fatto a Reggio Calabria
Poco dopo ci siamo trovati
Io ricordo un mattino in cui al dieci minuti prima di un Consiglio dei ministri
Scusate se parlo delle poche esperienze che ho
Ma quelle le conosco è venuto il Ministro dell'Interno cancelliere a vedermi nel mio ufficio
E mi ha detto Mario
Ti porto qualcosa di molto esplosivo
E cioè
Decreto di scioglimento del consiglio comunale di Reggio Calabria
Esiste da vent'anni la legge che consente di fare questo
Ma è la prima volta che un Governo se tu sarai d'accordo
Scioglie un comune
Di capoluogo di regione
Io l'ho chiesto
Sei convinta di questo
Sì
Allora lo portiamo in Consiglio dei ministri e passerà e successivamente mi ha detto che è stata molto sorpresa perché dal punto di vista politico una cosa così esplosiva va effettivamente
Era presidente della regione Calabria allora la persona che era stato sindaco di Reggio Calabria durante i fatti e tutto questo non è stato senza incidenza poi sulle vicende giudiziaria
Ultima considerazione
E quindi e quindi secondo me la riflessione da fare che qual è il rapporto tra il potere esecutivo
E l'attività
Giudiziaria l'attività delle forze di contrasto alla mafia Angelo in genere alla criminalità
Beh che
Terribile se
Nel costo del consenso elettorale dobbiamo contare un forte ammorbidimento di fatto nella messa a punto e nell'uso degli strumenti di contrasto
Perché allora vorrebbe dire che l'esercizio della democrazia intesa in un certo modo
Si esplica in una dichiarazione di tolleranza da parte dei cittadini
Di una forma notevole di decadimento della loro vita collettiva e individuale
Un'ultima battuta a livello europeo
Ci sono degli accenni nel libro al tema del per riciclaggio dei capitali e dell'antiriciclaggio io conosciuto questo tema
Quando
Ero commissario europeo per i servizi finanziari per la fiscalità per le dogane
E poi per la concorrenza dove tra l'altro ho potuto sperimentare nel vivo un'altra cosa che gli autori dicono
Chi altera il mercato con soldi sporchi sconfigge gli operatori onesti questo è un altro grande ostacolo allo sviluppo della nostra economia che le mafie
Apportano ebbene in materia di disciplina antiriciclaggio abbiamo visto recentemente con tre casi di di di piccoli paesi ma Stati membri dell'Unione Europea
Perché sono stati la Lettonia fuori l'Estonia e poi Malta abbiamo visto che i controlli antiriciclaggio sono largamente inefficace nella nostra unione europea
E che anche qui come in altri campi
Ci sono dei limiti a ciò che può dare come efficacia il coordinamento delle attività nazionali di antiriciclaggio
Mentre sarebbe
Arrivato il tempo di considerare una autorità europea di antiriciclaggio come se esiste una banca centrale europea come esiste un'autorità europea della concorrenza e là dove ci sono veri poteri federali le cose che succedono come si vorrebbe e con la tempestività voluta e quindi qui misuriamo così come abbiamo appena accennato ai costi della
Del consenso elettorale sul piano nazionale
Che
Salvo che vengano affrontati con decisione comportano un decadimento della vita civile ed economica
Qui vediamo il costo del potere di veto finché ogni stato membro a il potere di veto certe cose in Europa non succedono e sullo sfondo sullo sfondo
Che cosa può accadere quando la prima potenza economica finanziaria e politica del mondo
Decide di mettere fortemente in discussione il multilateralismo quindi la gestione multilaterale dei fenomeni della globalizzazione
Questo credo avrebbe Setti devastanti su quel poco che finora si è riusciti a fare contro i paradisi fiscali ma anche nella efficacia della lotta al riciclaggio dei capitali sono stato
Ai margini del vostro tema giusto per far vedere
Come la materia che avete magistralmente trattato si salda con altri temi della dell'economia della politica dell'attività di governo
Di cui credo sia interessante
Esaminare sempre le sinergie positive con le sinergie negative grazie
Grazie Mario per il tuo intervento che colloca
La storia che Pignatone e Prestipino ci raccontano in uno scenario vasto perché penso che il tema modelli criminali mafia globalizzazione sia un problema fondamentale e l'orizzonte si sia aperto a scambi e interferenze preoccupanti ma io voglio dire che sono molto contento della discussione su questo libro
Giorni fa Roberto Saviano sull'Espresso parlava di un metodo Pignatone
E io ho visto un po'mi sono immaginato il volto di Giuseppe che sarà stato quanto meno arricciato quando si parlava di un metodo Pignatone e proprio per il suo ruolo
Antiprotagonismo i prodotti l'anti protagonismo strutturale del procuratore
Naturalmente lui parlava del contrasto alle mafie io però voglio dire che c'è un altro aspetto del metodo Pignatone che vorrei sottolineare cioè il rapporto tra magistratura e cultura molto diverso da quello corrente invalso e anche segnato da protagonismi che sono sotto gli occhi di tutti tra magistratura e stampa infatti l'attività di questi due valorosi magistrati
Non è un insieme di eventi che ogni tanto appaiono attraggono la nostra attenzione come fuochi di artifici legati a una dinamica che noi non riusciamo a capire
Ma mi sembra che qui c'è una riflessione non solo giuridica ma culturale e sociale che i individua i modelli criminale
Pensiamo che fino alla metà degli anni ottanta non sapevamo niente della mafia non sapevamo nemmeno come la mafia si chiamava noi la chiamavamo mafia ma non sapevamo niente
E conoscere
è uno degli strumenti la cultura è uno degli strumenti attraverso cui Pignatone e Prestipino vogliono
Come dire condurre la loro lotta alla mafia io penso
Che la connessione tra magistrature cultura scrivendo discutendo partecipando ai dibattiti è rilevante perché le mafie sono segrete e la loro Presa e spesso impalpabile
E poi la cultura e decisiva quando ci sono difficoltà o resistenze a una comprensione reale del fenomeno mafioso io non voglio parlare della Sicilia della Calabria e vero
Rispetto la 'ndrangheta ragione Massimo Franco
C'è una percezione forse nell'opinione pubblica minore una storiografia ridotta
E via dicendo ma io penso a Roma
Al tema delle piccole mafie che sviluppato così bene in questo libro dove si è svolta l'attività dei due magistrati
E io mi ricordo un colloquio tra Giuseppe Mele è un bravissimo intellettuale romano alla vigilia dell'annuncio di Mattia capitale quando quest'ultimo affermò che a Roma la mafia non può esistere
Per le caratteristiche proprie della capitale
Quindi parlare di mafia Roma era un éscamotage
Serviva a facilitare l'azione processuale ai sensi dell'articolo quattrocentosedici bis o addirittura era una spiegabile distorsione di due valorosi magistrati che essendo stati sempre in trincea vedevano dall'altra parte un nemico che a Roma non c'era
E qui invece
Ci sono due capitoli importanti dedicati ai grandi interessi mafiosi che arrivano a Roma Cosa Nostra e soprattutto 'ndrangheta ed è Lazio e alle mafie autoctone
In cui si dimostra come queste mafie autoctone corrispondano all'associazione mafiosa non è un fatto non è un éscamotage giudiziario
Ma come è possibile che le mafie arrivino a Roma vuol dire la meridionali Zazie oneri di Roma come qualcuno ha detto
Ma non è così
Non è così
Certo Roma non è dominata dalle mafie scrivono i due autori mostrando di non essere ossessionati e non vedere mafia ovunque ma eccitata
La dichiarazione al telefono di un mafioso che dice intercettato Roma è il nostro futuro
Roma accerto ci spiegano bene non è un mercato a vocazione monopolistica ma è una città aperta non è una città aperta che ho studiato io quarantatré quarantaquattro occupata dai tedeschi
Ma è una città dove si manifesta la convivenza tra vari organizzazioni la fusione tra autoctoni e meridionali
E mafie che qui fanno la politica classica di controllo del territorio
E qui dice la storia delle mafie a Roma ci dice molto di come si è trasformata la condizione umana e sociale di questa città
Perché sono convinto questo libro la lettura di questo libro me l'ha confermato studiare la mafia
Non è studiare un tumore mai studiare
E affrontare la storia di una società e non limitarsi ad analizzare il fenomeno criminale
E allora richiesti di Pignatone e mi soffermo un attimo su Roma
E hanno rivelato una Roma che non volevamo vedere quella del vuoto delle periferie quella dell'immenso di solitudini e queste periferie debbo dire non sono quelle di Pasolini quelle che io ho conosciuto all'inizio di Sant'Egidio
Che erano abitate nella loro povertà da reti sezioni di partiti sindacati forze extraparlamentari comitati parrocchie quello che volete ma corpi intermedi
Oggi l'uomo e la donna vivono nel vuoto
E gli autori mostrano bene come le mafie sintesi si inseriscono come un paradossale collettivo in un tessuto disgregato
Alimentando sì di consenso offrendo percorsi rassicuranti offrendo protezione
Chi conosce Tor Bella Monaca uno dei quartieri più drammatici di Roma dove non c'è niente di bello dove non c'è niente di bello
E dove scendere le scale di un palazzo rappresenta qualcosa che devi fare in fretta bene
Bruno un criminale a Tor Bella Monaca
Rifai Prato la piazza
Fa la spesa a chi non ce la fa pulisce la strada e poi dice la gente a me Michele voler bene altrimenti qua non mi fanno bere è molto bello e molto bello perché mostra un rapporto col territorio della periferia
Che non c'è più nessuno
Perché Bruno ha bisogno di consenso conta il consenso talvolta il consenso di un quartiere altre volte di un ambiente
E qui su Roma alcune osservazioni mi paiono di Pelù molto puntuali Gabriele De Rosa avrebbe detto servono a fare la storia sociale servono a fare la storia sociale di una città
No le presenze criminali non sono su dimensioni enormi
Ma prendiamo un caso Ostia cento mila abitanti duecento mila il municipio
All'antico lidio di Ostia si sono aggiunti i quartieri come Nuova Ostia dove sono stati spostati negli anni settanta e ottanta i baraccati creando a piazza Gasparri un'aggregazione un po'esplosiva
Lì c'è un deserto umano e quindi Spada dopo che hanno addomesticato in Fasciani mi sembra
Se sbaglio correggimi di
La scorsa scusami ma il libro è talmente paritetico che non lo so
Non si sa cos'è Prestipino le cose Pignatone sono fuso nessuna nessuna
Quegli Spada gestiscono lo spaccio della droga ma non solo controllano le case popolari e le assegnano come con un'intermediazione rispetto alle autorità comunali e con un rapporto con le famiglie che è interessantissimo
Possiedono una palestra e sono fatti segno di consenso popolare e allora
Questo libro
Ci porta nel cuore di un mondo discarica
Terreno di cultura della mafia
E mi sembra che Pignatone e Prestipino concordino che la lotta alla mafia non può essere solo quella coraggiosa delle forze dell'ordine e della magistratura
Ma ci vuole qualcosa d'altro e manca qualcosa dalla nostra società
Quando noi conosciamo alcuni aspetti della periferia per esempio Ostia per esempio le mafie che organizzano nella pineta di Ostia le lotte
Tra un tra neri e bianchi tra un'africana hanno e un polacco
Io ho parlato una volta con questo polacco che un etilista che vive ormai così cioè delle cose disumane tipo lotte tra cani
E queste periferie sono un vuoto ma queste periferie sono sempre più Roma una città che ha meno ceto medio una città che non ha più il centro
Ma l'altra le altre due storie molto interessanti non voglio andare per le lunghe e quella zona esterna quella classica dei Casamonica
E questa l'abbiamo letta più sui giornali abbiamo visto le foto degli splendidi salotti di casa Monica diciamo che non andrebbero bene nemmeno in alcune dimore arabe diciamo così un po'di cattivo gusto e qui mi sembra c'è un'altra notazione importante che attraversa questo libro il ruolo della famiglia come modello di una cosca
Dice un uno dei tanti Casamonica noi siamo uniti perché siamo una famiglia
E qui è una domanda e non si può non dire che c'è stato una svolta segnata dalla presenza di Pignatone
Nello Trocchia in un bel libro sul caso a Monica dice che fino a un certo punto in vent'anni c'erano stati mille seicento procedimenti contro i Casamonica
Ma che dei Casamonica non si parlava non erano un problema per Roma
E loro hanno vissuto nel vuoto tanto che nel due mila e quindici mentre tutti eravamo in vacanza
Attraversando la città comunque Olten lo nel burro hanno celebrato nella grande chiesa di don Bosco una specie di cattedrale nella zona esterna
Il funerale di Vincenzo Casamonica
Mentre la circolazione si fermava e mentre un elicottero volava sopra il corteo
Con l'esibizione del potere
Ma non è il problema del momento è il problema di un processo sa hanno
Celebrato suonando il padrino Vincenzo Casamonica come il re di Roma e qui nonostante le proclamate scomunica la mafia
Ormai ogni due mesi c'è una scomunica la mafia e qui le mie conoscenze di diritto canonico mi fanno dubitare della validità di queste scomuniche il parroco dichiara
Dopo che papa Francesco parlava di chiesi in uscita il parroco dichiara che lui ha celebrato solennemente il funerale ma non aveva visto quello che era successo fuori della chiesa perché non lo riguardava
Cioè sul corpo di una Roma addormentate addormentata
I Casamonica si proclamano come un grande corpo interventi
Quindi lo choc della vostra inchiesta su Roma era necessario perché Roma è apparsa come luogo di riciclaggio attività di mafie in una struttura complessa l'altro caso emblematico che conoscevamo un po'di più quello di mafia capitale e qui dobbiamo molto a voi che avete riscontrato in questo fenomeno
Non senza contrasto l'attività mafiosa
Perché qui c'è stato un sistema di intermediazioni così diverso dalle altre mafie mi sembra di capire da un lato l'attività di Carminati che era l'attività criminale e dall'altra quella di Buzzi
Che era un detenuto modello fondatore di cooperative presentato come un esempio di redenzione sociale ad altri detenuti
E tuttavia ed ha creato un sistema di intermediazione decisivo in una città
Un sistema di intermediazione avvinghiato al Campidoglio decisivo in una città in cui come dicono alcuni operatori del settore diciamo così sociale educativo
Non ci si capisce niente loro ti aiutavano a trovare le strade giuste per operare e per capirci
Tirando in mezzo anche tanta gente buona e ingenua
Bene
Ma leggendo questo libro mi sono maturate delle idee che sono banali rispetto alle cose che Mario Monti ha detto sono da provinciale romano ma
Questa mafia
Non è tanto il prodotto dell'arretratezza della società della società meridionale che arriva a fine anno voi ma il prodotto della città globale
E lo vediamo nella capacità di affrontare le sfide tu lo dicevi del mondo globale a modo suo in maniera negativa
E qui c'è tutto l'aspetto che io non non ho nemmeno la competenza di affrontare del follow the money dei del problema del problema dell'aspetto economico patrimoniale
Io penso che
Che ci sono degli elementi preziosi in questo libro io voglio concludere
Sottolineando lì due
Uno la cultura tradizionale che fa da sfondo alle mafie una cultura tradizionale che la famiglia che la religione perché la religione impasta le mafie la religiosità impasta alle mafie e lei basta anche come una visione totale della vita
Giovanni Falcone nel famoso libro intervista Marcel Padovani diceva entrare a far parte della mafia equivale a convertirsi a una religione non si cessa mai di essere preti né mafiosi beh dico questo sfondo tradizionale che però non teme la modernità che non teme gli strumenti più attuali che non teme i giochi più complessi
Che non è solo la seconda generazione dei mafiosi o la terza e qui lo sfondo rituale religioso
Non so
I capi 'ndrangheta che si incontrano per la Madonna di polsi in cui si presta pubblico obbedienza al capo
Lo sfondo rituale di iniziazione
E la grande religiosità popolare meridionale
Con i suoi contenuti emotivi in cui si inquadra in cui si inquadrano le manifestazioni mafioso naturalmente la famiglia qui c'è questa storia di Giuseppina Pesce che ha una storia bellissima patetica e di questa donna che collabora che tradisce e dei figli che scrivono
Tour tradisce il tuo sangue e via dicendo
La religiosità popolare meridionale le processioni
Ma questa tesi
Che viene un po'dall'intellighenzia cattolica siciliana che la mafia è attivissimo ma dove è atteso io direi e troppa religione certo la mafia disumana non è cristiana alla mafia e anche religiosa e guardati in tutto il mondo le mafie hanno bisogno di una legittimazione ideologica
Chi le Marche messicane hanno inventato il culto della Santa muerte
Che è una una loro religione
E allora avere risposta da questo punto di vista che tu citi e pugliesi
Che Brancaccio
Io
Quando collaboravo col Presidente Monti
Andai a Palermo non mi ricordo per cosa
Ma fece una visita a Brancaccio la cosa che più mi colpì e l'oratorio di padre Puglisi
Perché in quell'oratorio mi spiegarono fecero vedere i ragazzi dice Michela vittoria di pugliesi questa perché quelli sono i figli dei Graviano cioè ci sarà anche aveva ucciso pugliesi la sua vittoria e che dia
Portati all'oratorio e li ha sottratti
Diciamo da una logica mafiosa
Bene
Io sono convinto che questa
è l'occasione che questo libro ci preoccupa ci preoccupa perché se la città globale genera le mafie
Essendo la globalizzazione i flussi economici e la globalizzazione
Sono il terreno di crescita questo ci preoccupa molto
E questo non c'è in una certa misura ci richiede ci richiede di non isolare le forze dell'ordine la magistratura perché a me sembra che in questo libro c'è l'idea correggetemi se sbaglio
Noi non possiamo arrivare a tutto noi abbiamo toccato una parte una percentuale di questo mondo mafioso non possiamo arrivare a tutto
E allora
E allora io credo che però oggi c'è anche una grande speranza che è quella che le mafie possono essere battute
Ma forse c'è una necessità di ritrovare diciamo una passione civile per riempire i vuoti della nostra società
L'ultima parola è una gratitudine io credo a Giuseppe Pignatone che è arrivato a un punto della sua carriera
Ma io non lo volevo dire la fine perché noi siamo tutti un po'meridionali e dire che un arriva la fine non è mai ben augurale fra ma quindi ringraziare Pignatone ringraziare Prestipino il dottor Prestipino e anche ringraziare le forze dell'ordine che con loro
In tanti scenari combatto le piccole e grandi mafie Grazia
Mica
Grazie davvero due battute pochissimi minuti intanto per ringraziare compreso nel cuore di tutti
Le persone presenti i vertici delle istituzioni gli amici colleghi tanti
Tutte le persone che son voluto essere qui stasera ringraziare ovviamente
Massimo Franco il presidente Mario Monti Andrea Riccardi per le parole che hanno spesso fin qui
Non solo per questo libro
Credo che
Solo una brevissima considerazione e credo che il racconto dei modelli criminali
Non soltanto ci aiuta a capire a comprendere fenomeni complessi come sono
Le mafie
Ma ci aiuta anche a capire a comprendere come debba essere il modello legale come debba essere oggi l'antimafia come nella dobbiamo
Costruire
Le mafie coltivano
Innanzitutto il loro profilo identitario
Ci tengono molto alla loro identità e ne dobbiamo capire come ricostruire il nostro senso dell'identità il senso dell'identità dell'antimafia
Che da un po'di tempo da parecchio tempo per la verità mostra limiti opacità criticità e qualche volta purtroppo anche serie patologie
Insomma ne dobbiamo fare un'operazione che è quella di ricostruire la categoria del noi perché questa che oggi manca soccorrono le pagine bellissime di un saggio di qualche tempo fa l'in signor Vincenzo Paglia che siano il crollo del nome
Dove non parlo ovviamente dell'antimafia ma dove riguarda quel quel quell'analisi quel crollo del noi ha riguardato anche ha riguardato anche l'Antimafia allora come ricostruirla che cosa dobbiamo fare
Io credo che noi abbiamo ci sono due aspetti molto importante il primo credo che riguarda il nostro lavoro
Il lavoro degli apparati repressivi degli apparati di sicurezza dello Stato io credo che non abbiamo fatto grandissimi passi avanti nella nostro esperienza
C'è come dire una grande capacità di affrontare il tema delle mafie di analizzarle di contrastarle però credo che nel corso degli anni tutti quanti insieme abbiamo imparato
A fare squadra cioè anch'capire iniziare a capire
Che le ragioni dello Stato debbono sempre prevalere sulle ragioni delle singole componenti dello Stato credo che ognuno debba Dinoi debba saper rinunciare
Come dire accedere un pezzettino della propria del proprio io della propria sovranità perché è importante aveva il senso del far parte dell'essere squadre dell'essere stato lo abbiamo cominciato a fare noi
Ci sono tante cose credo di cui lo posso dire anche per Giuseppe insomma di cui noi siamo stiamo vanto e credo che la cosa una delle corse più importanti è quella che noi abbiamo qualche volta diciamo persuaso diciamo così molte forze di polizia collaborare tra di loro pur di raggiungere il risultato importante
Conseguire il risultato è la la cosa importante poi come ci arriviamo con la collaborazione del coordinamento anche dal punto di vista degli uffici giudiziari questo
Come dire diventa un metodo un metodo di lavoro ma diventa qualche cosa che precede di fronte all'importanza dell'obiettivo ed è risultato dicevo le ragioni dello Stato sono prevalenti sono più importanti delle ragioni delle singole delle singole sue componenti su questo io credo che ancora qualche sforzo in più non lo possiamo fare lo possiamo fare come magistratura va fatto come apparati repressivi
Però io sono anche convinto di un'altra cosa
E ascoltavo
Come dire posso dire estasiato quello che diceva Andrea Riccardi estasiato nel senso ne parliamo a volte in termini positivi di cose terribili
E io sono uno di quelli che sono sono convinto che ovviamente nella lotta nell'azione di contrasto alle mafie la parte che compete alla depressione agli apparati repressivi la massa alla stessa magistratura sia una parte probabilmente importante ma non certo la più importante non certo quella prevalente
Perché l'antimafia che dobbiamo ricostruire il senso dell'identità che dobbiamo ridare a questo antimafia ovviamente deve riparte ripartire anche dal sociale
E Andrea Riccardi aveva coglie nel segno d'altronde lui ha scritto bellissime pagine sulle periferie
Coglie nel segno quando dice che la vera partita noi oggi la giochiamo in questa città dalle periferie di solito le periferie diventano marginale nel centro della città che tende ad espandere e a marginalizzare le periferie qui sta avvenendo esattamente il contrario
Ed è questa una cosa che a me preoccupa molto
Non scritte ma delle ferite delle verifiche significa ricostruire a partire dal territorio dal sociale
Ciò che ridà identità e sottrae consenso territorio spazi alle mafie cioè ricostruire quei corpi intermedi che sono crollati che sono spariti
Che non svolgono più e non riesco più a svolgere quella importantissima
Funzione sociale che prima svolgevano d'allora
Periferie
Corpi sociali intermedi
Organismi sociali
Azione sociale in questi territori secondo me è il punto cruciale lo snodo fondamentale di una sfida è una sfida complicatissima
In cui credo che ognuno abbia debba fare la propria parte ma è una sfida che oggi noi dobbiamo saper affrontare grazie
Sì
Anch'io naturalmente mi unisco
Al ringraziamento Michele Prestipino Amber tutti presenti interne ieri tra il presidente Monti per Massimo Franco grande
Anch'sì di più perché visto che sono alla fine la carriere queste cose vengono attrezzate in modo maggiore
E
Naturalmente sono state dette molte cose importanti e vi ringrazio innanzitutto io per vorrei dire perché abbiamo scritto questo libro
Il
Mi sono tornate in mente le parole di Paolo Borsellino
Paolo Borsellino ha lasciato pochissime interviste pochissime
Scritti
Veramente pochi
In una di queste lui dice
Parlate di della mafia parlate ma in televisione parlatene sui giornali per l'Atalanta radio ma parlate
Ecco io penso che la nostra esperienza in tanti anni e quello che voi peraltro avete detto stasera
Che innanzitutto da queste mafie perché ormai non è più mammaria sono tante mafie
Bisogna innanzitutto conosce
E su questo sono preziosi libri degli storici ogni volta che io leggo qualcosa di Salvatore Lupo di Enzo Ciconte vico ma avevano capito che hanno saputo tutto
Però sono i beni storici
Sono importanti rifrazioni sociologiche che fece imitare ce n'ho tanti però io credo che sia utile forse indispensabile il contributo non dei magistrati ma delle carte dei processi
Perché siccome alle mafie sono associazioni segrete
Una gran parte delle conoscenze viene dal dichiarazioni di collaboratori intercettazioni sentenza
Difese degli avvocati e così via
E questo mi è confermato questa convinzione che ci ha spinto o a mettere assieme le nostre esperienze parlando in gran parte con carte atti per processuali o facendo riflessioni su
Su sentenze mai sul requisitorie o su richiesta dei pubblici ministeri per tengo a sottolineare
Ripensando che negli anni settanta quando io ero il giorno giovedì Palermo giovane sostituto a Palermo si diceva in perfetta buona fede da parte di persone perbene
Che la mafia come ha ricordato prima Andrea neanche si sapeva che si chiamava Cosa Nostra perché lo dice Buscetta nell'ottantaquattro i c'era una banda
Di Pecorari e da lì si diceva ma perché qualcuno si deve mettere da qualcuno c'è il politico funzionario l'imprenditore e così via magistrato si dovrebbe mettere raccordo guardando di Pecorari
Poi l'abbiamo ritrovato nel due mila otto a Reggio Calabria i venti quel ragionamento c'erano stati erano passati trent'anni Ceraso e per le stragi in mezzo
Centinaia di libri Vimar Geologia Valier le sentenze maxiprocessi eccetera
Dice stesso identico ragionamento ma perché il notaio il politico il magistrato il fumo pubblico funziona si devono permette d'accordo con la banda di sequestratori qua era cambiato soltanto
Il nome ma vaso il concetto rimaneva lo stesso
Quindi direi che imparare studiare cercare di capire
è la premessa per potere contrastare le mafie
Poi siamo arrivati a Roma
E Andrea ricordato la scena allucinante mi posso permettere fine due allucinante
Che abbiamo vissuto io lui è un altro terza persona superiore a entrambi nove certamente come a livello culturale direi anche come onestà come assolutamente stimabili Italia esterna e interna
Scusate tetto candidamente come abbiamo detto verbalmente imperativi di dire che forse bisognava cercare di capire se ha detto due concetti il primo è campo rom le mafie non ci possono essere per ma questo è forse il DNA io mi sono sentito un poco discrimina Tritto razzi aumenta da da siciliano orgoglioso di essere circa la seconda è sì Cetto la corruzione è un poco c'è ma non c'è niente da fare perché c'è sempre stata da che siete che Roma sia corrotta lo stanno tutte e tutte le sere a discutere di questo
Ora siccome a me lo Stato mi pagano lo stipendio fino al prato lo stipendio fra poco pagherà la pensione tagliata debitamente per fare questo lavoro io ho la testa dura e e quindi siamo andati avanti
Però da questa esperienza ripeto allucinante che abbiamo vissuto
Il ricavo la seconda cosa che è una mia fissazione che tra pochi leggerà il libro troverà più volte
L'approccio laico i problemi
Cioè
Una cosa è la fede cattolica che accomuna fu mio molti di quelli seduti a questo tavolo ed è una cosa ma sui problemi dell'Amati della corruzione et similia
Ci vuole un approccio laico può darsi che l'Amati a Roma ci fosse potersi che non ci fosse potersi che c'è stata potersi che scomparirà domani mattina è così tante altre cose
Può darsi che Tizio o Sempronio ecco colpevole può darsi che non sia colpevole se non si fanno indagini e processi sentendo le difese sentendo i pubblici ministeri anzi dei pubblici ministeri dopodiché e arrivando a sentenze con i limiti che le sentenze hanno non lo sapremo mai
Semmai diciamo
Che una è sicuramente colpevole tante volte noi specie in Sicilia e in Calabria abbiamo sentito dire da fonte autorevole compresso i nostri Coppelia matto dice colpevole lo sappiamo essere magari siamo stati oggetto di polemiche perché diciamo a prima cerchiamo le prove
E il rispetto delle regole è stato pure richiamato vero qualcuno di voi
Oppure viceversa ma quello non può essere colpevole quelle certamente innocente non c'è bisogno di indagare di fare indagini un poco di approccio laico in questa materia ci sei
Altra cosa che è stata detta ma io lo ripeto con altre spese ma che mi ha creare
Il penale non esaurisce per la lotta alla mafia e di questo dobbiamo essere convinti lasciamo perdere se è la parte maggiore la parte minore questo non ha messo in porta certamente da solo è è indispensabile per il motivo che ho detto all'inizio sono associazioni segrete
Non si scioglieranno certo con un decreto del ministro dell'interno del Presidente del Consiglio dal presentarle al gruppo
Però
Il penale non solo da solo non basta c'è di più
Che è un'altra cosa cui io di cui io sono convinto
Il penale il primo momento
Cioè lo scopo del proprio
Del del Processo fino al processo delle indagini degli arresti quando ci sono dei sequestri quando ci sono delle condanne quando ci sono
E di creare spazi di libertà spazi di libertà politica spazi di libertà economica spazi di vita democratica di vita civile
Io penso questa è evidente e nei piccoli paesi della Sicilia dove abitavate malvivente nelle periferie alcune periferie romane di cui avete parlato
Allora può darsi che veramente esse arrivano polizia carabinieri Guardia di Finanza arresta venti trenta persone queste venti trenta versa quaranta persone dieci persone restano in carcere alcuni anni
Quello è il momento decisivo parente il processo avrà la sorte che avrà secondo le regole del Codice di procedura penale
E senza mai deflettere da questi
E decisivo se c'è una società civile economica dei partiti che che si presentano alle elezioni del Comune sciolto per mafia delle industrie che prendono il posto degli operatori proprio per me al posto di quelli e che noi abbiamo dico mai stata d'apparato repressivo abbiamo arrestato dei beni che abbiamo sequestrato se tutto questo non avviene
Ma due anni tre anni torneremo al punto di prima
E con questo io mi avvio veramente a chiudere con due cose
Cioè appunto mi perdonerete un poco anche perché a fine carriera
Sono la prima pagina è l'ultima pagina del libro
La prima pagina e la dedica lo ha già detto in altro modo Michele ma io ci voglio tornare
Questo libro è volutamente ha dedicato a tutti quelli che hanno lavorato insieme a noi
Ecco
Noi siamo convinti sia io che Michele naturalmente
Che la figura dell'eroe solitario in questo campo forse anche negli altri ma ognuno parla di quello che conosci non non solo non serve ma è controproducente
L'eroe solitario serve a scaricare la coscienza degli altri a dire lui quant'è bravo ci pensa lui
E quando poi però il solitario fatalmente viene sconfitto perché non può che essere sconfitto al di là del suo Della sua singola fortuna individuale può anche fare prestigiose carriere può fare ottenne il premio Nobel lo titoli sui giornali che poi vengono buttate l'indomani come diceva Churchill anzi in certi diceva per incartare il pesce lindo ma
Però è solitario
è destinata alla sconfitta in queste cose serie
Che durano anni del centro ecco mai abbiamo sempre cercato di ceramiche
Di lavorare in squadra
La squadra comprende i magistrati io ringrazio quelli che ci sono oggi comprende soprattutto il giudice ringrazio vedo presidente panzer presenta la corte presente del tribunale fra Francesco Maspero
Comprende tutte le forze di polizia comprende il personale amministrativo comprende una miriade di persone perbene a cui nessuno di noi pensa presi poi dai nomi
In pochi team girano alcuni commenta molti senza merito
Ed è questa squadra dello Stato che poi di vincere la partita ed è quella qui noi dobbiamo crea di tutte noi dia Michele ringraziamo tutti quelli che da decenni hanno lavorato
E questa è la prima cosa l'ultima e l'ultima pagina
Anzi l'ultimo rigo nel libro
Perché noi abbiamo scritto
è stato e sarà sempre più forte lo Stato con la S maiuscola
Qui c'è un fatto quasi comico perché in realtà va abbattuta l'abbiamo rubata perché succede anche questo la a Massimo Carminati venduti una tantum abbiamo
Abbiamo utilizzato le parole di Massimo Carminati che dopo la sentenza per riportate dai giornali non sono intercettate sono riportate già del giornale
Che parlando col suo avvocato dopo la lettura la sentenza dice su questa volta è stato più forte allo Stato
Secondo noi non è questa volta è stato più forte sta lo Stato è più forte
Che Michele
No percorso certo in tempore Valentina anche nelle nostre vite si sono in qualche modo sovrapposte
Prima sono costate diverso lui è stato a Roma io sono stato in Sicilia
Sono ho visto
Troppe cose
Ciò
E Falcone e Borsellino sono
Come dire gli eroi eponimi
Qui ho visto battere
Pistola torto ho visto dalla Chiesa
Visto molti altri
Giuliano
Colonnello Russo
Chinnici tanti troppi
Di alcuni ho portato a Bari ad altri ho partecipato
Alle veglie fonte
Ad altri sono state il funerale
Fissa anche poi tante cose brutte
L'ex al fronte dell'antimafia
Che non voglio riportare ma ecco però dopo tutto questo
Quella procura di Palermo distrutte
Quel palazzo di giustizia definito dei veleni
Quelle forze di polizia che avevano perduto
I loro uomini migliori
Quelle
Decine di cancellieri segretari lavorava non senza
Computer senza benzina nelle macchine e così via
Quei cittadini di Palermo che hanno esposto i lenzuoli nel merito Strata
Quella palle policy
Chechi disperato ha detto
L'aspettava
E poi
Le famiglie di tutti questi
Rispettando rigorosamente verso regole
Non c'è stata una vicenda Bader Meinhof non ci sono state cose di questo genere
Hanno sconfitto la mafia corleonese
Hanno sconfitto la macchina da destra
è successivamente
Sono stati raggiunti risultati in Calabria
In Campania approva
E oggi no io ogni giorno leggiamo che nel Nord
Quell'arte che pareva dovesse essere immune anche lì per virtù del DNA
O di chissà quale mutazione genetica
Vengono arrestate fatti però i cessi alcuni saranno assolte alcuni saranno condannati e io penso che lo Stato quello con la S maiuscola sia e sarà sempre più forte dello Stato lo so che ci sono momenti che voi proprio non se lo fa anche il presidente avete messo in in rilievo
Le difficoltà del momento
Ci sono momenti più favorevoli altri meno favorevoli
Le mafia insistono a duecento anni hanno avuto i loro alti e bassi
Io ripeto avendo il privilegio chiamiamolo così di avere cominciato
Il cinque febbraio settantaquattro fare questo lavoro vi dico lo Stato è più forte grazie
Grazie Giuseppe quest'applauso così intenso esprime la nostra gratitudine
Non solo per questo libro ma la gratitudine per tutto il tuo il vostro lavoro e per quello di quelli a cui tu dedichi libro quelli che hanno lavorato insieme a noi che non sono solo i magistrati
Ma sono le forze dell'ordine e alla fine anche i cancellieri e le segretarie
Del palazzo dei veleni e di altri palazzi
Penso che ha cambiato nome ora le cose che tu hai detto sono state molto toccanti se si fa un'edizione bisogna aggiungere alla fine come testimonianza personale
Grazie grazie a tutti