Un ricordo di Mino Pecorelli. Intervista a Gianni Scipione Rossi, già collaboratore della redazione del settimanale OP (Osservatore Politico)

Radio radicale il venti marzo del mille novecento settantanove veniva assassinato Mino Pecorelli direttore di OP Osservatorio politico
è stata Mino Pecorelli è stato senza dubbio uno dei giornalisti più controversi ma nello stesso tempo più coraggiosi del del del secondo dopoguerra il suo impegno col settimanale osservatore politico e prima ancora con l'agenzia Oppi
Ha contrassegnato molti dei dei misteri politici
Italiani noi vogliamo ricordare con Gianni Scipione Rossi saggista e giornalista
Della della de della RAI che ha iniziato proprio a collaborare con il settimanale Oppi quando iniziò le sue uscite
Periodiche nelle nel marzo del mille novecentosettantotto come conobbe Mino Pecorelli ma in maniera del tutto casuale per la recita come come lavora come si cominciarono a fare i giornalisti e ho fatto qualche cosina prima
Insomma l'amico dell'amico l'amico si si scopre che a UPI cercano qualcuno qualche giovane a votare io arrivai nell'autunno nell'ottobre del settantotto quindi dopo il caso Moro diciamo è un'esperienza purtroppo che è durata poco per ovvi motivi è stato ucciso direttore ed editore
Che ricordo ricordo di una come hai detto tu giornalista coraggioso innanzitutto cento ero molto giovane vettore cose con gli occhi
Di uguaglianza o che cominciava il voleva cominciare a fare il giornalista
Io ci sarei rimasto volentieri voglio dire se non fosse il se non ci fosse fosse scaduto il dramma lo ricordo come un signore come è una persona molto precisa che ti aiutava chi spingeva e con una
Non fissazione una diciamo con un punto fermo cercare le notizie ecco la sua la voleva fare un giornale come era stato con un'agenzia che io non conoscevo se non perché poi io ho visto diciamo qualche raccolta
Dovevamo trovare notizie che non era così facile semola cosa dice va be'troverà notizie no notizia retrovie trovandolo evidentemente lui aveva molte fonti le aveva molte relazioni cosa che io non potevo avere
Ecco perché è cominciata così ripeto purtroppo è durato poco io o me o grande ricco
La quante quante persone eravate in redazione
Se c'è c'era lei Patrizi la la compagna di Mino Pecorelli e la la signora Mangia Aka volevo sapere che mi diciamo voi quanti giorni a settimana lavoravate soprattutto con quale con quale tipo di intensità e stop e seri nella redazione di osservatore politico incontravate qualche qualche politico anche giornalisti di altre testate che magari
Non avevano piacere a far sapere che frequentava non era non era una grandissima struttura ramo cinque sei persone non non non non vi diamo in correità diciamo ha fondato la situazione sembrava avere a ricordare
I colleghi lo ricorda con piacere
Era molto cinque sei persone e moltissimi collaboratori esterni io per la verità non conoscevo insomma si qualcuna passava ma perché non è che allora non conoscevo i colleghi quindi non potrei dirmi potrei dire e chi fossero insomma qualcuno lo sconosciuto dopo il fulcro del giornale del settimanale era era indicato era lettore e poi vanno valorizzate con grande capo ad approfondire è stato veramente lei maestro imparare era leggo in cui debutta con i pezzi ricomincia da capo boutade oggi non si potrebbe fare più ma realtà all'epoca è sbagliato attacco ricomincia la Gazzetta è stato una grande scuola di giornalismo
Ecco che compito aveva in redazione che tipo di notizie doveva doveva trovare che tipo di pezzi venivano affidati
All'inizio appena entrato semplicemente mi si diceva Bayern appunto scrivi questo spiriti civiche scrivimi civiche le strade sono stati i primissimi indizi anche perché era un settimanale un po'particolare dubbio avrei chiesto quanto si lavora lavorava come le settimane che vuoi fare dei insomma dalla mattina alla sera si lavorava tanto
Non è che le notizie all'inizio ricercarne cercassi io non avevo la possibilità nemmeno le fonti per trovarle quindi all'inizio cominciava cominciava così
Poi piano piano parlo di fine settantotto e il settantanove
Il settimanale
Meglio Pecorelli tentò in qualche maniera di renderlo tra virgolette normale cambio anche la grafica vinse al settantanove e si comincia con la schiena bisogna proporre fece una riunione settimanale che cercare avere ridesse proponente
Dire che mi ricordo di essermi occupato ritorna all'inizio del settantanove del problema dell'immigrazione che oggi sembra un problema attualissimo e realtà io ne parlavo solo io magari però non voti che parlavano va
Quaranta anni fa oppure ricordo un'intervista sui boat people insomma tante cose bisogna farsi delle idee come accade nei giornali e poi intervistato al penso si facevano a interviste anche a cura indici sì sì
E era un mondo un po'particolare faceva un po'riferimento mondo di riferimento diciamo non era la sinistra italiana
Era piuttosto diciamo il centrodestra in senso ampio quindi la signora Lanza democristiana i liberali
I repubblicani niente
Va era si avvale anche di dare spazio a quel tipo di quello che era un po'il momento molto particolare della storia politica italiana non solo ricordare io ma stiamo parlando appunto degli anni Settanta stiamo parlando della solidarietà nazionale
Negli anni Settanta non sono stato in quel periodo adesso possiamo dirlo durante gli anni voglio dire ricordiamocelo stratificate Rosa tutto modo tutto quello che è accaduto che accadeva in un mondo un po'particolare in quel mondo pericoloso particolari Pecorelli cercava
In qualche modo io credo anche a distanza di tanti anni di dare voce alla maggioranza silenzio cioè all'epoca la maggior silenziosa non nacque peraltro in Italia a marzo ma in Italia che ebbe un momento particolare via via di attivismo diciamo
Un mondo che era stanco
Del malaffare della cattiva gestione della cosa pubblica
Ricordiamo che Pecorelli tira fuori gli scandali le passi da partecipazioni statali oppure voglio parlare del petrolio molti traffici internazionali da
C'era secondo me è un mondo molto stanco
A quale Pecorelli tentò di dare voce trasformando semplice notiziario diciamo un'agenzia ciclo stilata con notizie per addetti ai lavori in un giornale popolare
Se non c'è riuscito semplicemente perché lo hanno ucciso ecco voi in redazione sentivate un clima
Di ostilità nei vostri nei vostri confronti del del tipo di giornalismo che voi facevate io ho raccolto qualche opinione in in sala stampa qui a Montecitorio devo dire con mia grande sorpresa me ne hanno parlato quasi tutti male di Mino Pecorelli
Eppure se devo dire la mia la mia opinione tenete in tutta trasparenza io ho trovato il suo modo di fare giornalismo del tutto geniale allora voi che che sensazione avevate lavorando con colui lo lo dicevate apertamente oppure non c'era nessun tipo di imbarazzo
No non c'era imbarazzo per la verità o almeno non certamente non da parte mia che punta avendo cominciato in quei mesi era seriamente fare il giornalista ero felice perché ognuno Pasqua sarò onesto insomma parliamo da venti quaranta anni fa
No questo non c'era questo primo almeno non in un loro ispirava
Dopo magari viene è venuta fuori questa questa
Narrazione di Pecorelli come tanto per essere molto chiari parlar chiaro il ricattatore
Non è vero c'è così come non è programma è stato vero era un giornalista d'inchiesta era un giornalista che voleva fare allora di notizia Enrico Rizzi alle cercato comparissero appunti come tutti noi però perché fa parte del nostro mestiere certo poiché aveva una brutta fama separava i servizi segreti si è parlato del in realtà non meritata questa è la mia opinione veramente sincera quarant'anni dopo e comunque non era questo il clima in cui lavorava anzi
Sentivamo in qualche maniera di partecipare a un progetto positivo sotto il profilo civile
Avevo a voi che faceva delle riunioni di redazione con Mino Pecorelli avete mai l'avete mai visto diciamo
Preoccupato per qualche non dico per qualche minaccia ma comunque per qualche critica che aveva ricevuto per qualche denuncia in particolare si è parlato anche del e del fatto che insomma lui si era occupato dello dello scandalo Ital caste
Che aveva diciamo attaccato alcuni settori della della Banca d'Italia ecco quale ricorda diciamo che era il tema che lo preoccupava di più
No io questa preoccupazione si
Chiaramente lui
In qualche maniera trasmetteva un clima sempre non dico di preoccupazione c'era di una cosa la preoccupa però di pagare gli stipendi per la verità pare una cosa banale ma è così
Stringe questa preoccupazione gestionale si percepiva però debbo dire che venivo sempre bravi regolari cioè oggi non è più così quindici
Regole civili sotto questo profilo non sono un bravo direttore ma anche bravo di trovare nel senso però che sicuramente mi fosse sempre preoccupato
Questo è vero però non posso dire se fosse preoccupato per questo quel tono naturalmente possenti non era al mio livello non era il mio livello per conoscerne diciamo quindi lo di questo non posso essere testimone io ricordo
Debbo un direttore che faceva direttore tirava indicazioni di spiegare cosa fare e diceva come voleva le cose posso ricordare una un
Veramente l'episodio di sabbia forse mi avrebbe cambiato la vita professionale giorno accadde pochi giorni prima del dell'omicidio
Un giorno venisse russi
Venga con me dava delle come si usava all'epoca non lo chiamavamo direttore
Il governo dove andiamo venga venga del tracciato al Giro d'abbiamo in tribunale mi porta a piazzale Clodio
E mentre andavamo venisse dura di una lei dove d'ora in avanti si oppose giudiziaria
Ma è una bella responsabilità perché significa che c'è la fiducia ma infatti ne fui contento purtroppo come mai caduto io non mi sono mai occupato di giudiziaria dalla mia vita professionale
Però io lo presi da un segno di grandi visti ma insomma verso verso un giovane mi presento a tanti magistrati che non che non ovviamente non conoscevo e non ricordo
Però era il suo modo per avviare un giovane collaboratore un giornalista in un settore particolare del mestiere nel mio computer di rimanere in contatto e Ligabue e notizie da dove si hanno notizie sui processi griffato
Magistrati anche magari non solo ma anche dei magistrati se lo avrebbe dovuto essere il mio compito futuro purtroppo non lo è stata ecco lei si ricorda se nel periodo precedente alla alla morte quello di cui mi ha parlato
Lei si aspettasse un salto di qualità del settimanale si aspettava qualche finanziamento particolare di cui diciamo si è parlato per far fare al settimanale salto di di di di di di qualità in quei giorni lui aveva ricevuto tante persone
Io ricordo perfettamente e ripeto che nel ma questo è agli atti insomma sta vedrebbe con la collezione sarebbe del settimanale nel se alla fine al settantotto decise di trasformare un prodotto molto artigianale in un prodotto finale professionale coi cambio la grafica cambiano le copertine del cambio anche leggermente la testa pur rimanendo identica ad apprezzare confronto è evidente io credo anche se non sono testimone di questo in maniera diretta credo per cui che aveva cominciato senza pubblicità e ancora non aveva pubblicità come come prodotto
Cercasse di trovare su un prodotto un po'rinnovato
Diciamo soprattutto del la pubblicità in realtà non so se altro tipo di finanziamento ma questa era era sicuramente l'obiettivo cioè di diventare un po'più tra virgolette normale come produttore di consumo non al di là dei consegno i contenuti sarebbero rimasti
Gli stessi credo
Quando ha saputo del del dell'assassinio di di Pecorelli la sera stessa il giorno dopo come ha appreso la notizia è insomma
Ma io ero uscito dalla redazione di via Tacito intorno alle diciotto e trenta perché avevo finito la mia giornata oneri chi poteva mai immaginare cosa sarebbe accaduto
Stiamo parlando di quarant'anni fa sul telefonino non esistevano finora data in giro io l'ho scoperto
Di notte insomma ho saputo di notte tornando a casa perché
è stato uno choc chi poteva immaginare una cosa del genere è vero che eravamo abituati
Anche a Roma a un periodo particolarmente duro non ricordo perfettamente perché abitavo da quelle parti le sirene del rapimento Moro intorno alle mille Mario oggi viviamo in fondo in un mondo più tranquillo diciamo abbiamo molti problemi e molto più tranquilli
Quindi però no ex potesse accademico potevo immaginarlo è stato uno choc Stati non so più giorni tutti chiaro NATO serie siamo continuato andare in redazione per per un po'di tempo per vedere lo sottolineo caduto ma che cosa poteva accadere ricordo ancora piste funerali
Oltre vicino avverare già credo
Sette otto azione sono sette otto persone al funerale sì almeno questo è il mio ricordo è il mondo del giornalismo Romano rimaniamo non non partecipo le sette non non ci fu una partecipazione nei confronti di un collega
Perché l'ha visto che un collega strano perché era un pubblicista e non un professionista come noi ed era avvocato ad avvocato diventato giornalista ha scelto un altro mestiere io non credo che lo meritasse né come giornalista ecco per la sua storia
Regole di raccontavano spesso diciamo almeno mi è capitato di ascoltarlo con grande piacere il suo ricordo chiedeva giovane approvato sulle folate agganciati in Italia lo riteneva un ancora un partigiano per certi versi partigiano bianco cortigiano filo occidentale partigiano di un certo tipo e non di un altro tipo però ecco un uomo del genere credo ha depositato
Maggior rispetto
L'ultima questione le ha mai raccontato abbia mai raccontati irritazione
Noi sappiamo che diciamo le sue note d'agenzia
E anche alcuni suoi articoli molto ammiccanti che lasciavano pensare che sarebbe successo qualche cosa sono stati considerati diciamo premonitori di quello che poi è accaduto soprattutto sul caso Moro
Vi aveva mai detto se aveva ricevuto qualche soffiata particolare o comunque se sapeva
In antichi non dico in anticipo ma che comunque come sarebbero andate determinate cose no questo non l'ha mai detto la sensazione che non sapesse molto più di quello che raccontava al nord ma questa che Joseph
Va bene io la ringrazio molto per la sua disponibilità soprattutto per averci ricordato la la figura di di Mino Pecorelli a nei giorni in cui ricorre il quarantesimo anniversario del del suo assassino vorrebbe aggiungere qualche cosa per dire qualcosa che non è stato detto su Mino Pecorelli su quello che è stato ricordato su di lui
No credo che sia qualcosa da dire cioè il punto è che non è mai stato studiato cioè la figura di Pecorella si è sempre ha parlato nei processi debba e questo se ne è parlato tantissimo se n'è parlato tanto male eccetera si è parlato poco per la verità molto poco quello che era il suo giornalismo ma quando le inchieste le faceva l'Espresso erano buone doti se le inchieste le faceva avvenuta il dicono PD erano cattive inchieste se le notizie di Poe indiscreto uscivano un'altra formato giornale erano belle notizie di scadenze sedentaria Petrelli erano che accusano K se noi abbiamo una sensazione da quattro anni da ben poco possiamo dire no citando Dagospia cosa fa Dagospia
Insieme a tante altre cose ci sono anche discreti e questo Pecorella Pepe il tabù diciamo qualche
Nemmeno inventato perché lo faceva anche L'Espresso facevo anche altri ma insomma e la qualche il tempo per
E a parecchio tempo precisa diciamo ed oggi ci sembra tutto abbastanza normale allora la molto vi dichiaro a questo tipo di giornalismo questo lo voglio ricordare noi come Fondazione Ugo Spirito Renzo De Felice io sono sono il vicepresidente il ventotto a Roma cercheremo di ricordare Pecorelli non come celebrazione ma per studiare cos'era quel tipo di giornalismo che fa parte dalla storia del giornalismo italiano
Bene naturalmente è radio radicale seguirà questo questo appuntamento ci siamo presi questo questo impegno noi la ringraziamo per la sua disponibilità per ci può spiegare o chi era
Mino Pecorelli al di là di quelli che sono i retroscena della sua attività giornalistica ringraziamo per Gianni Scipione Rossi