Connessioni - Spunti per una economia della conoscenza

L'appuntamento è con connessioni spunti per una economia della conoscenza chi vi parla Valeria Manieri abbiamo in collegamento come di consueto Fabio Pammolli professore al Politecnico di Milano e presidente della Fondazione Cederna bentornato
Ci si chiede Sempre sempre più spesso visti i dati del nostro Paese in termini occupazionali di crescita se questo sia un Paese per giovani quali ISP
Prospettive per Alitalia e quali gli snodi per un ambiente capace di offrire opportunità o forse no professore
La domandina anche oggi allora il punto iniziale è una risposta alla domanda a mio avviso non è un Paese per giovani
O almeno non lo è quanto dovrebbe trogloditi uno è quello dell'istruzione uno è quello del mercato del lavoro e il terzo è quello degli oneri
Sul futuro e quindi gli oneri previdenziali sul primo pilastro pensionistico istruzione
E noi abbiamo la Cina che sta investendo una cifra superiore al due virgola due attorno al due virgola cinque per cento del PLI ricerca
Che ha adottato politiche salariali estremamente competitive devo dire anche aggressive nelle università
Che sta gestendo la diaspora di coloro che sono andati a formarci andare Livia tra mai da molti anni materia sviluppata molto decenni fa che però continua a innervare il sistema nazionale
E puntualmente della scena perché noi non abbiamo un modello definito un altro sistema di istruzione
Se non la replica di un modello nato nella nel secondo dopoguerra anche a un modello di equalizzazione
Cioè di negazione su Balli teoriche preconcetto creano con di ogni diversità di ogni a simmetria all'interno di un sistema quindi anche nel campo universitario abbiamo una settantina gli atenei che sono tutti uguali tra di loro secondo la legge
Con regole allocative relativamente comuni c'abbiamo messo decenni per ascoltarci di qualche punto percentuale dalla spesa storica cioè da a criteri di finanziamento delle università badate
Su quanto avevano ricevuto il prima del mille novecentonovantadue quando iniziare a girare i primi modelli di allocazione consideriamo un grande successo e l'introduzione di piccole differenze tra gli atenei
Ma abbiamo una grande difficoltà oggettive le diversità
Abbiamo anche una grande diversità decreti recita dentro le università cioè ad esempio ad accettare differenze di retribuzione tra docenti certo tipo vicentina questa affermazione della omogeneità del modello educativo specie ma la mano che si va più in avanti nel percorso formativo
Determina paradossalmente un'accentuazione delle asimmetrie negli outlet
Perché quello che accade che università che potrebbero specializzarsi un modello di formazione tecnica professionale non compete a me invece sul mercato della ricerca pago lasciarlo dentro le università tutti i professori sono uguali e questo determina una difficoltà dell'università più indietro anche di quelle più piccole differenziare a sufficienza i propri prodotti educativa in questo significa che il nostro impegno affermando modello di omogeneità crea a fine aprile nell'opportunità di coloro che frequentano l'università e si determina una polarizzazione che vede oggi avvantaggia anche alcune università del Nord
A e chi contribuisce anche a mio avviso perpetuare una difficoltà di alcune zone del Paese
Quindi il primo punto secondo punto limita sul mercato del lavoro le abbiamo avute noi l'approvazione dell'articolo otto del decreto legislativo centotrentotto del due mila undici che approva
Le le relazioni di prossimità una contrattazione collettiva più flessibile adattamento della contrattazione alla alle esigenze diverso e di settori l'impresa di territori
Facciamo con una grandissima fatica anche qui ad accettare le diversità
E facciamo una grandissima fatica a non voler normare per legge aspetti che invece possono essere disciplinati nell'autonomia dei contratti nell'autonomia delle parti dentro cornici di contrattazione collettiva
Perché tutto il cuneo
Circa le contributivo
Oggi noi abbiamo una fortissima competizione internazionale dei nostri giovani entrano sul mercato del lavoro Marino un onere che grava su di loro per un eccesso di contribuzione al primo pilastro pensionistico perché non siamo riusciti anche qui a individuare un sistema di welfare che ER più
Consapevolezza e che sia più consapevole delle cambiamenti dei delle mutazioni che abbiamo sul mercato del lavoro
Questo facili che la differenza tra un salario un letto per i lavoratori e costo ambientale sia oggi troppo elevate
E questo determina checché se ne dica una difficoltà che non è legata al cattivo capitale che scaccia il buon lavoro
Ma è legata alla rieducazione internazionale delle catene di produzione
E quindi implica una decontribuzione per i giovani per coloro che oggi ancora non ce l'ha sul mercato del lavoro al primo pilastro che ci più grande più spazio ai fondi complementare a capitalizzazione
Sono tre esempi in una difficoltà del Paese a porsi dei problemi in anticipo
Nel tempo e invece a continuare la protezione a guardare alle spalle guardare al passato la perpetuazione di modelli di lavoro che non ci sono più questa è la principale difficoltà credo che i giovani del nostro Paese
Ci fermiamo qui davvero grazie a Fabio Pammolli per essere stato con noi l'appuntamento alla prossima settimana ovviamente con connessioni spunti per una economia della conoscenza seguiteci suo internet ovviamente radio radicale punto it Chair Malabo punto it sulle nostre pagine Facebook