Dove va l'economia italiana e gli scenari geoeconomici

Allora buongiorno a tutti
Dando luogo alla presentazione della rapporto del Centro studi di Confindustria su doveva all'economia italiana e gli scenari già economici questo rapporto inaugura un nuovo ciclo nei nostri rapporti di previsione
Faremo due rapporti all'anno quello di primavera cioè oggi
Si focalizzerà prevalentemente sugli scenari Jo economici su cosa succede in giro per il mondo come questo impatta sull'economia sull'economia italiana sapere che le nostre export prevale più o meno un terzo del PIL quindi è evidente che quello che fanno gli americani cinesi
Cosa succede in Medioriente ha un impatto sulla nostra
Economica il il rapporto di autunno che abbiamo già fatto a ottobre
Si chiama dove va l'economia italiana e gli scenari di politica economica quelle rapporto che faremo a alla vigilia della legge di bilancio e si focalizzerà di più invece sulla sulla politica economica nazionale
Dovrebbe funzionare questo costo
Ma non funziona
E io ho spinto avanti
C'è un computer
Quali la può manovrare
Intanto
Volevo dirle ci siamo spostati in questa sala rispetto alla sala Pininfarina facciamo sempre la porta che abbiamo avuto più di cinquecento iscrizioni a questo incontro ovviamente non vengono cinquecento persone ma rischierà di lasciare fuori dalla sala troppe troppe persone
Ringrazio i colleghi Confindustria che son riusciti a gestire in poche ore questo questo cambio in particolare Patrizia barboni che veramente si è data ha da fare
Presento anche questi due signori che sono lì soli Sonetti al tavolo che saranno le persone con cui io dialogo le dialoghino dopo la presentazione
Resa morì ad Anna il dice
C'era mamma per sopra in ufficio nei siti Visions di Morgan Stanley quindi uno dei delle delle delle persone di vertice della banca americana ha lavorato per più di vent'anni al Fondo monetario internazionale dove dirigeva tra le altre cose nell'ultima nell'ultima sua fase al fondo il dipartimento europeo
Durante la crisi dell'euro zona quindi è la persona che ha
Guidato la risposta del Fondo monetario e direi l'impostazione e poi l'applicazione dei programmi di aiuti ai Paesi dell'eurozona durante la crisi finanziaria
Globale è un profondo conoscitore delle gli sviluppi economici e geopolitici mondiali contribuisce al dibatto internazionale ogni tanto potere leggere su farmaci al Times qualche suo articolo Maurizio Molinari forse ha bisogno invece di meno presentazioni qui qui a Roma
Giornalista e lo scrittore il direttore della Stampa
Nel quale lavora dal mille novecentonovantasette è specializzato in politica estera e questioni internazionali destato corrispondente da Bruxelles a dallo Yorker da Gerusalemme Ramallah
A chi è capitato di leggere su interviste
Veramente uno di quei giornalisti che ha parlato con tutti da Barack Obama a Shimon Peres ad Arafat a Gheddafi degli il motivo per cui abbiamo voluto oggi Maurizio Molinari perché parlando di questioni internazionali e di scenari già economici la persona adatta a fare questo iniziamo con la nostra presentazione sperando che questo aggeggio funzioni e funziona
Il partiamo dal due mila diciotto e il due mila diciotto è un anno a due velocità
Ha chiuso come sapete allo zero virgola nove per cento in media d'anno la crescita del PIL ma abbiamo chiaramente sei mesi positivi che sono i primi sei mesi e sei mesi
Negativi guardate il dato sull'occupazione l'occupazione cresce di quasi duecento mila unità nel primo semestre cala di ottantaquattro mila unità nella nel secondo
Semestre
L'attività industriale già da inizio due mila diciotto calava ma è soprattutto nell'asta nella seconda parte dell'anno dire nell'ultimo trimestre che vediamo un crollo la produzione industriale fa meno uno
Nel quarto trimestre del due mila diciotto
Ed erano diciassette trimestri che la produzione industriale italiana non aveva un tale un tale crollo
Il livello del PIL era sempre cresciuto per quattordici trimestri negli ultimi due come vedete nel grafico invece diventa negativo è sapete bene che siamo in me la cosiddetta recessione tecnica
Quali sono gli elementi sfavorevoli che si sono determinati da metà due mila diciotto
Viene individuiamo due principali il primo è lo spread di rialzo dei rendimenti soprani
Fino ad aprile-maggio più o meno viaggiavamo con uno spread del cento intona centotrenta punti base rispetto ai titoli tedeschi questo valore schizza il ventotto maggio a sopra i trecento al ventotto maggio il giorno in cui viene dato l'incarico a Cottarelli di fare il governo qui i mercati possa aver avuto due interpretazioni o sta arrivando la troika e quindi ci dobbiamo preoccupare oppure c'è una crisi politica e quindi ci dobbiamo preoccupare lo stesso fatto sta che da allora lo spread rimane più o meno ai trecento punti base
Cava un pochino verso la fine dell'anno quando si risolve in qualche modo la la legge
Di bilancio ma chiaramente è un indicatore della fiducia dei mercati internazionali quindi la fiducia estera nei confronti dell'Italia l'altro elemento la fiducia delle imprese italiane vedete qui un grafico in mostra gli indici di fiducia di del manifatturiero
Un indice composito di fiducia delle imprese e delle famiglie gli indicatori sull'impresa iniziano a essere negativi
Nella prima parte già del due mila diciotto ma è direi da marzo aprile che prendono una chiara direzione verso il basso le famiglie sono un po'più fiduciose
Forse solo in quest'ultima parte si stanno accorgendo diciamo
Delle condizioni economiche del Paese sicuramente non aiuta il complesso sterno questo va detto del molto importante
In particolare quello che succede in Germania la produzione manifatturiera tedesca è calata del due per cento nella seconda metà del due mila diciotto e l'Italia è fortemente legata alla Germania la Germania il nostro primo partner commerciale siamo integrati nella a nelle catene globali del valore in questa questa mappa che vedete qua facciamo vedere quale illa quanto quanto valgono le esportazioni delle regioni italiane sul valore aggiunto manifatturiero quello che vedete è che ci sono una serie di regioni
Il cui
In cui buona parte del loro prodotto va in Germania le tre grandi regioni industriali del Nord
Che sono Piemonte Veneto e Lombardia tra il ventiquattro al ventisette per cento del valore aggiunto manifatturiero va in Germania cioè un bene su quattro che producono queste regioni
Va a finire in Germania che poi va a finire spesso alle all'estero non sono beni che finiscono creditizi
Non sono beni di consumo per la Germania quindi molto importante il contesto esterno noi individuiamo anche una serie di altri fattori cioè con omicidi rilevanti che si sono realizzati nel corso del due mila diciotto
I dazi americani ovviamente la crisi dei Paesi emergenti e Turchia e Argentina
La disdetta dell'accordo con l'Iran sul nucleare da parte degli americani l'andamento dei prezzi dell'Energia che son stati più alti e instabili durante il due mila diciotto e Lennon riforme europea
Se pensiamo alla Turchia l'Argentina ad esempio sul due Paesi che hanno debito estero denominato in dollari tra il novanta novantacinque per cento il loro debito estero
Evidente che l'aumento dei tassi della Federal Reserve che avvenuto nel corso soprattutto la prima parte dell'anno ha portato una vulnerabilità in questi Paesi l'Argentina oggi il più grande programma di assistenza finanziario
Che mai abbia attivato il Fondo monetario
Internazionale
E son paesi per noi rilevanti l'export verso la Turchia
E è crollato nel due mila diciotto del tredici per cento l'export verso l'Argentina è crollato del quattordici per cento quindi quello che sta succedendo in questi Paesi è importante
Per la nostra economia pensiamo ad esempio anche all'accordo sul nucleare con l'Iran l'Iraq nel terzo fornitore di petrolio per l'Italia ma nel due mila diciotto le importazioni dall'Iran si sono dimezzate e a novembre ci sono addirittura fermate
Questo è ovviamente problematico per l'approvvigionamento di di idrocarburi ma l'Iran è anche importante per gli investimenti italiani
Su cento Euro di capitali europei investiti in Iran quarantacinque sono italiani cioè circa un investimento su due dei Paesi europei in Iran è
Capitale italiano quindi vi rendete conto quanto è rilevante quello che succede le decisioni
Dell'amministrazione Trump per l'economia italiana un terzo aspetto che voglio sottolineare sono le non riforme europee
Il due mila diciotto doveva essere in qualche modo l'anno della conclusione di una serie di riforme affiliate
Nel corso diciamo di questi anni di Commissione Parlamento europeo e in realtà che cosa abbiamo visto abbiamo fisso che non c'è stata la riforma del meccanismo europeo di stabilità non c'è stata la riforma del bilancio all'eurozona
Jack la creazione di un bilancio l'euro zona non c'è stato il completamento dell'unione bancaria non c'è stato il completamento del mercato unico soprattutto in campo energetico del digitale
E dei capitali visto che noi in Europa esportiamo circa un miliardo di Euro di beni al giorno
Vi rendete conto che un mercato unico che non è completo che non è pienamente funzionante è problematico per la nostra economia
Chiudiamo il due mila diciotto e passiamo alle previsioni per il due mila diciannove due mila venti
Che cosa osserviamo
Il primo elemento sono i consumi consumi sono lenti in Italia
Avevano iniziato a rallentare già nella seconda parte del due mila diciannove
Sostanzialmente avevano fatto zero nei vari tre negli ultimi tre trimestre zero zero uno per cento i consumi rappresentano il sessanta per cento il nostro Pilla quindi la mancanza di consumi evidentemente ha un impatto forte sul PIL gli indicatori che abbiamo a inizio di quest'anno immatricolazioni
E ordini sono coerenti ancora con un andamento fiacco e un elemento da sottolineare che sta crescendo la propensione al risparmio
Nel due mila diciassette la propensione al risparmio era al sette virgola otto per cento del reddito disponibile risale all'otto virgola uno per cento nel due mila diciotto cioè la gente in qualche modo a paura e quindi
Mette da parte risorse per motivi precauzionale
Sui consumi possiamo dire c'è qualche speranza Itala così da reddito di cittadinanza
E quota cento in questo grafico abbiamo provato a a spiegargli quali sono i meccanismi attraverso i quali questi due strumenti potrebbero impattare su PIL e anche deficit pubblico
Considerando due tipologie di di di impatti un impatto annuncio e un impatto implementazione
L'impatto annunciò cioè tutto ciò che è stato dalla formazione del governo al contratto di governo la formazione a leggi bilancio la decisione di fare questi interventi a deficit ha determinato un aumento dello spread sovrano e un calo della fiducia delle imprese
Queste due cose hanno da una parte aumentato la spesa pubblica per interessi e quindi deficit pubblico ma anche reso il credito
Più difficile e quindi ridotto gli investimenti privati che insieme al calo della fiducia alle imprese può determinare una riduzione del Pil
Dall'altro il mio delle dell'impatto implementazione sappiamo che c'è un trasferimento di reddito ai beneficiari del re di cittadinanza questo ancora una volta un impatto sul deficit pubblico perché lo fa aumentare
Ma un impatto positivo sui consumi
Delle famiglie
Consumi delle famiglie che però al dobbiamo forse anche un altro elemento cioè l'aspettative di maggiori tasse poiché questi interventi sono stati fatti a deficit se con il consumatore razionale si aspetta in futuro un aumento delle tasse e quindi quello che poi pioggia visto nei dati aumenta la propensione al risparmio quindi magari consuma meno quindi l'effetto finale diciamo sul PIL e incerto
Bisognerà vedere come dire quanto pesa l'aspettativa di maggiori tasse quanto pesa il trasferimento
La parte quota cento ha un impatto positivo sull'occupazione legato ma mentale assunzioni nei centri per l'impiego comunque quelle son persone che non lavoravano lavoreranno e quindi creeranno maggiori consumi
E un po'il ricambio occupazionale dei quotisti che sappiamo sarà uno a uno ma metterà in circolo probabilmente un po'più di occupazione e un po'più di consumi
A nel la conclusione è che abbiamo stimato nostro modello econometrico
Un certo impatto positivo del sub Pilla soprattutto quest'anno ma nel medio termine non vediamo degli impatti significativi di queste misure
Terzo elemento che osserviamo che vogliono anzi il secondo elemento dove i consumi e l'occupazione l'occupazione e attese afferma per buona parte del due mila diciannove
Questo grafico fa vedere la composizione tra tempo determina e indeterminato e a termine quello che si osserva e che c'è un arresto della crescita dell'occupazione
Dipendente
Senza una vera ricomposizione al suo interno cioè quelle in quella termine ha smesso di crescere ma quella tempo indeterminato non ancora compensato questi questi fenomeni nei dati disponibili fino a gennaio due mila diciannove non si vedono anche qui grandi inversioni di tendenza per la terza componente che è quella della occupazione indipendente che invece
In calo da molto tempo in Italia
Altro elemento particolarmente importante di questa previsione sono gli investimenti privati gli investimenti privati sono ma probabilmente la componente più criticate le nostre previsioni
Al netto della componente della componente costruzioni
Abbiamo un segno fortemente negativo sugli investimenti privati per quest'anno il blocco atteso dovuto numerosi fattori che qui sono elencati la fiducia ovviamente l'incertezza sull'andamento della domanda anche estera
Il basso sostegno derivante dai provvedimenti dell'ultima manovra di bilancio la mancata conferma del super ammortamento di cui per ora si parla di reinserirlo e le condizioni in meno favorevoli
Alla alla al credito
Negli anni precedenti gli investimenti privati al metodo costruzioni hanno cresciuti del cinque virgola sei per cento del due mila sedici dell'otto per cento nel due mila diciassette
E del quattro virgola nove per cento nel due mila diciotto la nostra stima per il due mila diciannove un meno due virgola cinque per cento quindi vi rendete conto come dire il forte cambiamento
Di passo
Il credito eh in deterioramento le condizioni di accesso al credito che vengono rilevate con un'indagine dalla Banca d'Italia ci fanno vedere come l'impresa e percepiscano più difficoltà a ottenere credito la dinamica dei prestiti divenuta un pochino negativa
A gennaio i tassi ancora rimangono i minimi ma c'è una restrizione diciamo dal lato a dell'offerta ovviamente questo elemento si somma a tutti quelli che abbiamo detto precedentemente
Per non farci essere particolarmente positivi
Nel corso di questo anno l'unico elemento che vediamo positivo è l'export
All'export nel due mila diciannove e poi ancora nel due mila venti dovrebbe riprenderà a crescere a crescere soprattutto quest'anno più della domanda mondiale
Naturalmente c'è il rallentamento all'eurozona che è un elemento importante per capire queste dinamiche
Siamo fiduciosi sul fatto che il mercato cinese con questo pacchetto di stimolo globale duecento miliardi di dollari potrebbe alimentare un po'la domanda interna e quindi potremmo beneficiarne anche noi
In qualche modo diciamo sì non ci sono grandi eventi negativi che si realizzano nel corso dell'anno
La domanda estera sosterrà un pochino il PIL italiano e allora queste son le nostre previsioni arriveremo a una crescita zero per il due mila diciannove questa crescita zero è il numeretto per cerchiato in giallo
è il risultato di una domanda interna fermo negativa di una domanda esterna che invece un pochino regge i numeri rosso in verde sono le differenze rispetto alle previsioni che avevamo fatto ottobre vedere che abbiamo fatto una revisione di zero virgola nove sul PIL due mila diciannove questa revisione per tre quarti è dipesa
Dalla minore domanda Interna rispetto a quella che ci aspettavamo per un quarto dalla minore domanda estera rispetto a quelle che erano le attese attenzione
Come dire è vero che la revisione forte ma vi ricordo che in quei giorni la Commissione europea dava all'uno virgola due per cento e il Governo dava l'uno e mezzo per cento quando lo mettevamo zero nove quindi in qualche modo già vedevamo questo rallentamento l'altro numero su cui vorrei focalizzare la vostra attenzione che abbiamo messo in giallo quel due virgola sei nel rapporto deficit PIL per il due mila aventi quel numero e costruito assumendo che l'IVA aumenti così come previsto dalla legislazione vigente USA vede che ci sono ventitré miliardi l'uno virgola tre per cento
Del PIL di clausola di salvaguardia la previsione che noi abbiamo fatto assume la legislazione vigente quindi poi se le scelte saranno diverse
Lei valuteremo è ovvio che se però l'Iva non aumentasse di rapporto deficit PIL andrebbe ampiamente oltre il tre per cento
Noi valutiamo e che potrebbe arrivare al tre virgola cinque percento
Ritornando al tema della crescita e ampio il divario con l'eurozona
Quindi quando l'euro zona rallenta noi rischiamo come sta succedendo adesso di andare in recessione questo grafico mi fa vedere la differenza tra i tassi di crescita l'economia italiana che sono lei barre gialle
E i tassi cresce l'eurozona al netto dell'Italia quello di vedere che c'è un gap strutturale con l'euro zona ma questo che è passista va chiudendo negli anni precedenti
Eravamo partiti con una differenza di uno virgola cinque per cento nel due mila quattordici era diventata zero virgola nove nel due mila diciotto
Diciamo diciassette adesso il gap si Sarri aprendo nuovamente questo ci preoccupa ovviamente perché il rallentamento all'eurozona sennò non finiamo questo gap ci porta a questa a questa recessione detto questo
Come e qui ci sono fattori strutturali su cui bisogna ovviamente lavorare
Sulla finanza pubblica dicevo cioè questo tema degli aumenti Iva per ventitré virgola uno miliardi
Se l'Iva aumentasse avrebbe degli effetti negativi sulla cresce ai massimi a meno zero virgola tre punti
E il miglioramento del saldo strutturale sarebbe limitato solo zero virgola uno quindi come dire non basterebbe aumentare l'Iva per far sì che i nostri compiti conti siano come dire
Rispettosi degli impegni condivisi con i partner europei e voi sapete dobbiamo fare un aggiustamento strutturale dello zero virgola sei per cento l'anno che vale altri più o meno nove miliardi comunque abbiamo due alternative di fronte o fa scattare l'l'aumento dell'Iva e quindi avere effetti recessivi o annullare ha descritte le clausole portare il deficit altre piccolo cinque per cento il PD con tutta una serie di conseguenze ovvie
Questo schema fa vedere che cosa succederebbe quali sono i canali di trasmissione di un aumento delle aliquote Iva ovviamente migliore conti pubblici perché aumenta le entrate
Ma sul PIL dipende molto cosa succede dall'alto dei prezzi nel senso che se c'è la traslazione sui prezzi dell'aumento dell'Iva
Questo determina una riduzione delle salario reale e quindi una riduzione dei consumi privati e quindi una riduzione del PIL se invece non si trasla sui prezzi immediatamente in genere nel nel medio periodo questo avviene ma se non avviene subito si riducono i margini per le imprese calare ulteriormente gli investimenti privati e quindi ancora una volta cala illa il PIL quindi come dire siamo in una situazione non facile da gestire quello che è importante e e che gli investimenti pubblici le risorse stanziate vengano veramente specie
Qui vedere in questo grafico anzi qual era la stima che i governi avevo che il Governo faceva di spesa per investimenti pubblici
A settembre diciamo collana adesso poi con la legge di bilancio dicembre poi qual era il consuntivo successivamente prendiamo ad esempio il dato della due mila
Diciotto per capire come si legge questo grafico a settembre due mila diciassette il governo aveva stimato nell'annata F la nota aggiornamento al Def una spesa per investimenti pubblici in Torre trentasette miliardi
Nella legge di bilancio ne scriveva più o meno sì tra i trentasette e trentotto ma a consuntivo marzo due mila diciotto diciannove quindi i dati di consuntivo ci mostra una spesa per investimenti pubblici intorno ai trentadue trentatré miliardi
Cioè c'è un gap di quattro cinque miliardi e questo vedere avvenuto sia nel due mila sedici che nel due mila diciassette cioè rispetto a quello che viene scritto nella legge di bilancio ex post si spende sempre meno ecco perché è importante
E invece avere come dire le norme che ci permettano di spendere questi soldi
Un'ultima osservazione sulla finanza pubblica
E che l'Italia è l'unico Paese in cui la differenza tra il costo del debito il tasso di crescita dell'economia
è un numero positivo positivo che però un fatto negativo nel senso che questa è l'elemento che determina la riduzione del debito pubblico se un Paese cresce di più di quanto paga
Per il debito pubblico questo automaticamente di permette al debito di scendere qui vedete Germania Span chatta Spagna Francia e l'euro zona letto l'Italia hanno tutti un differenziale negativo cioè la crescita è più alta
Del tasso d'interesse l'Italia è l'unico Paese che in queste condizioni diciamo negative quindi la riduzione del debito è molto difficile
Allora che cosa servirebbe servirebbe a vere taxi spagnoli e PIL francese due cose in qualche modo possibili
I tassi spagnoli perché abbiamo tutte le condizioni diciamo di fondamenta economia per avere tassi interesse sul debito ha in linea o quelli spagnoli se non migliori e un tasso di cresce il PIL nominale come quello francese
Questo caso due virgola cinque per cento è alla nostra portata se riuscissimo a vere tassi spagnoli e crescita francese ecco il quel differenziale annullato e col nostro avanzo primario il debito
Scendere
Gli scenari già economici contano come dicevo all'inizio un terzo del nostro PIL sono esportazioni quindi quello che succede in giro per il mondo è rilevante non abbiamo elaborato e lo abbiamo fatto quest'anno per la prima volta vorremmo farlo tutti gli anni un indice di rilevanza già economica
Abbiamo preso cento Paesi nel mondo abbiamo visto sulla base di una serie di indicatori che sono i legami finanziari interscambio commerciale l'interscambio di investimenti diretti esteri importazioni idrocarburi
La cooperazione in ambito otto tecnologico Illy dinamiche di crescita di mercato abbiamo cercato di capire quali Paesi sono per noi importanti che quindi sono da monitorare con attenzione questo è un ranking dei primi sette Paesi
Gli Stati Uniti sono il principale partner già economico dell'Italia sono i primi per cooperazione
Tecnologica ma importanti in tutti i canali e rappresentano ancora il mercato e destinazione più grande del mondo e il secondo più dinamico
L'Europa nel suo complesso ovviamente l'area strategica di riferimento per l'Italia
La Francia in particolare principale parla dell'Italia in campo finanziario la Germania in campo commerciale per l'Energia l'Italia divenne prevalentemente dalla Russia
Ma e quindi è un Paese ovviamente importante
Da molti entrare per quanto riguarda l'espansione della domanda non si può fare a meno della Cina che l'economia mondiale più dinamica quindi noi dobbiamo monitorare cosa succede in questi paesi perché sono i Paesi per noi
Di assoluta ha rilevanza
Per il due mila diciannove ho detto l'economia crescerà grazie a una domanda estera che tiene
Ma ci sono una serie di fattori Jo economici che dobbiamo tenere sotto osservazione ne abbiamo individuati sei realtà volerò individuarne cinque
Cinque riguardavano due mila diciotto cinque guardavano al due mila diciannove ma sul due mila diciannove non abbiamo potuto non potuto oggi aggiungere la nuova via Della Seta e gli accordi che il Governo italiano ha stipulato questi sono i sei Fattori
Attenzione non stiamo dicendo che qui si si realizzeranno
Lo stiamo attaccando delle probabilità a questi rischi ma stiamo dicendo che sono cose da guardare
Quindi dobbiamo essere pronti a capire che tipo di reazioni mettere in pista se c'è una recessione nell'eurozona o se c'è un'escalation di attacchi cibernetici o se si inceppa la locomotiva americana che cresce da dieci anni il rapporto va a con delle schede abbastanza agile il dettaglio di questi sei fattorie
Bene mostro solo uno che è quello come dire
Più di attualità che la via della seta diciamo maneggiare con cura riteniamo che sia importante dialogare con la Cina perché l'export italiano verso la Cina è ancora limitato circa il tre per cento
Del totale ma è ovvio che l'Italia si trova in una posizione geografica privilegiata
Nello sbocco della via della seta marittima
E non riesce però a intercettare i traffici che passano per il canale di suo ex oggi è al decimo posto era al secondo nel due mila otto per flussi di merci intercettati dal Canale di Suez
E vedete in questo grafico che gli scambi di beni per mare i verso l'Europa sono prevalenti sono la barra la barra blu nella media europea al sessanta per cento dei beni che arrivano dalla Cina o nell'interscambio con la Cina
Passano per il mare quindi assenso utilizzare i porti italiani piuttosto che fare arrivare le merci a Rotterdam e ad Amburgo cosa che oggi avviene però diciamo anche attenzione il modo in cui la Cina opera Della Berta euro di Michel Debré è spesso attraverso prestiti
Cioè sono prestiti che le banche di Stato cinesi concedono a agli Stati
E poi vengono incaricati imperiese di costruzioni cinese di fare l'opera questo sistema di prestiti spesso non è trasparente e a condizioni che possono creare dei problemi
Il Pakistan che si è messo diciamo in questa in questa direzione ha dovuto chiedere un programma di aiuti al Fondo monetario internazionale asce Lanka c'è un porto importante che si stava costruendo
Con questo sistema di prestiti alla fine il governo dell'isola non è stato in grado di ripagare i prestiti ai cinesi
E la conclusione è stata che la Cina ha preso il porto la terra intorno si è fatto dare una concessione per novantanove anni fame sulla base militare
Quindi attenzione a come si fanno questi pressi sarebbe utile coinvolgere organismi internazionali banche multilaterali di sviluppo pensava banche europee gli investimenti la Banca mondiale ma anche laici hanno infrastructure investment bank
Concludo
Con quattro principali messaggi il primo è che l'Italia ferma e solo la domanda mondiale può sorregge la quindi firmasse la domanda mondiale regge altrimenti rischiamo di andare recessione durante quest'anno ci sono molti fattori esterni di rischio e il materializzarsi anche solo uno di questi potrebbe farci poi scivolare
In recessione la guerra dei dazi con la Cina è ovviamente quello più rilevante
è necessario attivare rapidamente la domanda interna soprattutto gli investimenti privati e pubblici e il quarto messaggio attenzione ai conti pubblici questo è veramente il rebus della prossima legge di bilancio grazie
Lo show non finisce qua Khamis posto ma continuo a in qualche modo a fare il il il cerimoniere
Come abbiamo fatto le altre volte
Invitiamo un paio di esperti di persone che ci possono aiutare attraverso come dire una serie di domande e risposte
A capire che cosa sta succedendo a commentare i nostri i nostri risultati ho già presentato Maurizio Molinari resa mogano anche ringrazio ancora ne parleremo in italiano resa parlerà in inglese c'erano comunque le cuffie per per ralla traduzione per chi ne aveva bisogno inizierei
Da una prima domanda Perra per entrambi
Sull'Italia vediamo indicatori di fiducia che stanno scendendo lo spread ancora alto almeno cento punti base più di quello che era la scorsa primavera un'economia che non vediamo fondamentalmente afferma
La mia domanda per voi due e quanto quanto c'è il rischio che l'Italia di venti un rischio sistemico per le economie internazionali per l'economia internazionale per la sua rilevanza al suo peso
E per la percezione che c'è in giro per il mondo e anche nei mercati e quali potrebbero essere come dire i fattori economici e politici che potrebbero determinare
Questa questa situazione inizierei forse da Maurizio
Grazie Andrea grazie di questa occasione di questo invito al confronto su dati straordinariamente importanti come quelli che abbiamo appena ascoltato io credo che ci sono tre elementi
E ci portano a dire
Perché la risposta alla domanda il positiva cioè perché l'Italia costituisce ancora un rischio sistemi il primo sicuramente economico l'elemento di maggiore preoccupazione all'interno del quadro che anche questa mattina è stato tratteggiato probabilmente e la diminuzione del consumo interno ma anche degli investimenti interno
Il nostro Paese sta registrando non solamente l'allontanamento di capitali stranieri ma anche un crescente minore volontà degli investitori italiani investire nel loro paese quindi questo elemento di carenza di fiducia
Che porta i nostri imprenditore le nostre aziende a investire di meno nel nostro Paese e uno dei campanelli d'allarme credo più seri che dobbiamo ascoltare questo è il primo elemento
Il secondo elemento e più politico è a che vedere con le scelte del governo se noi ricordiamo la trattativa fra il governo e la Commissione sulla manovra finanziaria la realtà vera e che nel verbatim della commissione
L'interrogativo costante quello più gente era sulla volontà politica
Questo è un Governo che ha la volontà politica chiedeva la Commissione di essere protagonista della costruzione europea o no
Il punto è che dopo oltre un anno di governo l'interrogativo si estende alla modalità con cui l'Italia sta nelle nuove alleanze
E la percezione che trasmette una percezione di incertezza
Da dove nasce questa incertezza dal fatto che in realtà negli ultimi venti anni
La nostra nazione è stata protagonista di primo piano delle alleanze a cui appartiene siamo stati protagonisti dell'allargamento all'estero dell'Unione Europea
Siamo stati protagonisti delle guerre nei Balcani
Siamo stati protagonisti durante l'amministrazione Obama delle professioni sulla Merkel per chiedere più crescita nemmeno Austriae è ostruita
L'Italia costantemente che si trattasse dell'Unione Europea della NATO clou del G7
è stata un altro degli uni sta di altissimo profilo nonna seguito a guida rispetto a questa alleanza questi elette a questo altissimo profilo realtà nell'ultimo anno noi abbiamo visto un Paese che costantemente affianca affermazioni di condivisione dei principi della visione le alleanze
Cosciente
Titubanti
Siamo titubante sulla costruzione europea
Non è chiaro se vogliamo il Trattato dell'Eliseo non lo vogliamo se vogliamo aderire ad Aquisgrana non o non vogliamo non è chiaro che tipo di nato non voglio desideriamo l'incertezza sull'acquisto degli F trentacinque non ha a che vedere con il numero degli F trentacinque ma con la necessità che i Paesi dell'Alleanza atlantica abbiano un'unica grande aviazione perché questa è la scelta che gli alleati hanno fatto se noi non vogliamo far parte di un'unica grande aviazione dell'alleanza che cosa vogliamo
C'è un progetto militare alternativo
E se noi non vogliamo una costruzione europea accelerata come quella che e Berlino e la Francia in questo momento stanno succedendo nella quale stanno lavorando ne abbiamo un'altra
E le esitazioni di fronte alla realizzazione dell'oleodotto East mente perché sollevano dubbi anche al Quirinale semplicemente perché questo è un progetto che l'Italia fino a poco tempo fa alto volo coscientemente sostenuto ha fatto pressione affinché si realizzasse nell'ambito della necessità della diversificazione delle fonti energetiche
Per non parlare ovviamente dalla questione della TAV che ha trasmesso negli operatori politici economici europei l'impressione di un Paese ripeto tentennante anche quando le cose le vuole fare
Ma questi due elementi
L'elemento della diminuzione degli investimenti interni italiani e link e l'elemento dell'incertezza politica che il Governo nostro governo trasmette nelle alleanze cui appartiene sono d'importanza minore rispetta alterazione
Che è quello più strategico e che ha a che vedere con il fatto che il nostro Governo espressione di un voto rivoluzionari
Il quattro marzo del due mila e diciotto l'Italia è diventata il primo Paesi dell'Europa occidentale essere guidato da forze della protesta il punto è che questa protesta nasce da due motivi due regioni due ragioni molto concrete
Una H vedere con le diseguaglianze economiche e l'altra con il timore dei migranti
L'interrogativo strutturale
E se questo Governo nelle sue azioni sta ponendo rimedio ai due problemi che l'hanno generata
Questo il punto e questo è il vero rischio sistemico
Perché se il Governo nelle sue azioni sta lavorando per sanare le due ferite le diseguaglianze emigranti allora l'Italia anche all'interno di una logica di partiti di protesta e destinata a essere portatrice di stabilità
Se invece le azioni del governo tendono a non risolvere i problemi che hanno generato la protesta la protesta continuerà e genera protesta sempre maggiore a dispetto del decisioni del governo medesimo e perché è legittimo chiedersi se le azioni del governo vanno a sanare le ragioni e questa è l'ultima osservazione e chi della protesta perché le diseguaglianze come tutti noi sappiamo sono un tema che investe intero ceto medio e la risposta che governa ha dato con il reddito di cittadinanza in realtà va nel caso migliore
A premiare solamente una Space dritta minoranza dei più poveri fra i poveri non la maggioranza dei cittadini che appartengono al ceto medio e quindi a fronte dei disagio della maggioranza dei cittadini
Abbiamo rimedio economico che tocca investe solamente una minoranza della popolazione e perché sul fronte dei migranti
Manca ancora una ricetta non per quanti ne entrano per quanti ne escono ma per quanti eccome noi ne vogliamo integrale
E l'assenza di queste due risposte strategiche a due questioni di fondo da cui si genera l'attuale coalizione che pone il maggior rischio sistemico alla tenuta dell'Italia e che in Italia rischia di spot in euro
Grazie a voi insomma
Resa tra l'altro
Tu hai seguito all'Italia diciamo dal dal Fondo monetario per molti anni a cui sarebbe anche interessante
Dal punto di vista serviti come direbbe cambiamenti io eh
Business as usual per l'Italia può è sempre un po'caotica mandiamo avanti
Grazie
è un vero piacere essere qui questa mattina
Innanzitutto vorrei congratularmi con voi qui in Confindustria per questa relazione
E siete stati molto gentili perché mi avete fornito un riassunto in inglese cioè un'analisi veramente eccellente contenuta
In questo riassunto una relazione molto equilibrata e anche molto costruttiva dire per quanto riguarda le raccomandazioni economiche che esprime quindi congratulazioni un aspetto di questa relazione con gradito in modo particolare e che voi avete inserito queste tematiche in un contesto globale
In questo contesto globale mondiale molto importante poi ritornerò poi anche al contesto italiano ma con quel consesso mondiale è importante ha delle implicazioni per quanto riguarda le politiche attuate in Italia
L'ambiente economico mondiale molto fragile
E la debolezza che noi riscontriamo in tutto il mondo dal punto di vista dell'economia del mercato e direi che molto capillare questa debolezza qui in Europa le cifre sono ben note
E le vostre posizioni per quanto riguarda l'Italia sono abbastanza sconfortanti non si prevede una crescita quest'anno e altre proiezioni sono abbastanza diciamo pessimiste preventivi e non addirittura un declino ma questo vale per tutti i Paesi europei
Vediamo queste previsioni che vengono corrette al ribasso indicarono crescita i tassi di crescita molto bassi che si parli dell'Italia settentrionale
Anzi è scusate nella Germania settentrionale oppure l'Italia meridionale lo spagnolo Portogallo quindi vi è una debolezza economica non solo in Europa ma anche al di fuori dell'Europa e questo è molto importante per quanto riguarda le vostre previsioni
Ancora
Non è che chiaro termiche l'economia i cinesi stia riprendendo vi sono dei segnali positivi di stabilizzazione tuttavia ancora non sono diventati radicati questi segnali positivi
Lo stesso vale per gli Stati Uniti gli Stati Uniti sono cresciuti molto l'anno scorso ma è chiaro che adesso l'economia americana stia rallentando
E dobbiamo chiederci fino a che punto sta rallentando l'economia e se si stabilizzerà abbastanza rapidamente
Quindi l'ambiente che noi dobbiamo affrontare molto fragile
I decisori politici è chiaramente stanno si stanno attivando in tutto il mondo
I cinesi stanno facilitando il credito la circolazione del denaro
E hanno qui abbiamo questi pacchetti di stimoli fiscali gli Stati Uniti la sedia e la Banca centrale europea si sono attivati tutti quanti questo un aspetto positivo però bisogna ancora vedere se e queste misure non siano sufficiente oppure se decisori politici dovrebbero andare oltre e questo vale anche per l'Europa
Quindi il contesto politico anche e fragile peritale molto importante perché come avete evidenziato giustamente nella relazione l'Italia dipende molto dall'ambiente esterno
Però che è un problema ulteriore questo problema ulteriore è che e lo spazio per le politiche no in Italia per reagire a questa situazione molto limitato la politica monetaria ovviamente a livello della Banca centrale europea ormai e giustamente lei ha affermato che a causa delle procure preoccupazioni che il mercato a nei confronti dell'Italia il premier molto alto questo pone una sfida particolare a
E per la sostenibilità del bilancio in Italia e quindi lo spazio di manovra risulta molto ristretto
Il punto allora è che cosa dovremmo fare no considerando quest'ambiente con appena descritto francamente secondo me la risposta è presente non alle vostre tabelle alla pagina pagina quarantatré mi pare che fosse la diapositiva tredici dove l'italiana spicca rispetto agli altri Paesi
E che i tassi di interesse rispetto alla crescita tasso di crescita nominale l'ingresso troppo alti
Ciò significa che dovete avere un avanzo primario molto elevato allora cosa possiamo fare per ridurre
E questo premio del mercato per me queste l'occhiale
Per poi avere una flessibilità dal punto di vista politico dello spazio di manovra e questa è la domanda che dovremmo porci perché i mercati attribuiscono dei premi così elevati
Ai buoni del Tesoro italiani
E da un punto di vista del mercato lei giustamente ha affermato
E io lo spread aumentato molto rapidamente
Nella seconda metà dell'anno scorso poi si è ridotto leggermente ma non abbastanza
E per poi passare alla tabella che lei ha presentato a pagina quarantatré le dinamiche italiane per quanto riguarda il tasso di interesse e rispetto poi alla crescita che insomma questa dinamica della se positiva per ridurre questa situazione per imitarla
Quali sono le preoccupazione del mercato riguardo a questo innanzitutto la coesione politica in Italia questa una preoccupazione
Un altro tema importante secondo me è l'incertezza e dello scenario politico
Perché il problema per l'Italia
Non è solo se no l'economia o anche la legge di bilancio quest'anno uno non basta quest'anno come quale sarà l'evoluzione bisogna avere una visione di medio periodo per valutare le politiche anche la risposta fiscale no
E direi che fondamentalmente è una questione di crescita
E nelle poste tabelle di nuovo l'Italia spicca
Per la propria mancanza di crescita rispetto invece a tutte le altre economie per cui la domanda è
Che cosa possiamo fare per migliorare al potenziale di crescita e anche la crescita concreta nell'economia italiana magari possiamo esaminare alcuni questi aspetti ma secondo me questi sono i due temi principali su cui dobbiamo concentrarci cosa possiamo fare di ridurre il premio di rischio cosa possiamo fare opere migliorare anche la crescita
Nella situazione italiana altrimenti la risposta alla sua domanda è per l'Italia rimane molto molto vulnerabile
Se posso subito chiederti
Sulla parte diciamo fiducia e spread
Le misure per la crescita son troppo complesse dovevo parlare troppo ma sul sul tema tassi e spread ecco
Ciò non il tuo punto di vista i operatori di mercato che vive a Londra quotidianamente queste questioni che cosa dovrebbe fare l'Italia
Vengono Hitzfeld benché tartare di tonno al tema molto difficile da affrontare
Perché gli episodi che sono avvenuti nella seconda metà dell'anno scorso
Hanno chiaramente colpito molto il mercato e questa creato un'incertezza per quanto riguarda la parte politica no quando gli spread aumentano
Vanno su facilmente come reazione aperti con l'aria venti quelli all'incertezza politica ma poi molto più difficile ridurre lo spreco
Allora perché adesso sono bloccati questi spread
Perché persone guardano al futuro
Gli investitori cercano di capire che tipo di coesione politica ci sarà in Italia in futuro le risposte non sono chiare al momento
E poi guardano al futuro
Perché i mercati hanno visto i mercati non si concentra nuovo sulle cifre precise nord del deficit quest'anno e le misure e specifiche il mercato si concentra però sul rapporto con la Commissione
I e anche le discussioni che avvengono a livello europeo e ovviamente l'anno scorso la discussione è stata molto ardua
E l'esito è stato ragionevolmente positivo ma è stato un dibattito difficile quindi le investiture pensano al futuro allora l'anno prossimo per la legge di bilancio questo dibattito sarà ancora più difficile
Allora qualcosa cosa succederà investitori
Si concentrano su quello che viene riportato pagina quarantatré cioè la dinamica del debito perché il debito in tanti Paesi dell'eurozona
Però se si sta riducendo in maniera sostanziale pensiamo ad esempio alle cifre
E che si riferiscono al Portogallo di recente no
Questo purtroppo non avviene in Italia
Purtroppo in Italia non c'è una riduzione decisa del rapporto tra debito e PIL
E lei ha affermato che la crescita è un tema difficile di cui parlare ma è un importante conversazione che dovremmo avere invece proprio sulla crescita come mai la crescita media nell'eurozona
è stata più debole in Italia e perché anche la Performance della produttività italiana è stata debole abbiamo bisogno di risposte a queste domande
E abbiamo bisogno di un programma di politiche che affrontino tutti questi temi che ho citato per poter ripristinare la credibilità da parte del mercato che è necessaria per far scendere il premio lo spread
E quindi
Ma c'è stato dopo una volta che c'è una certa stabilita allora forse ci sarà una la riduzione del premio però questa riduzione non sarà marcata a meno che non si affrontino questi temi che ho citato il modo migliore per farlo
Di avere un una percorso fiscale di medio periodo
Non solo misure politiche per quest'anno o l'anno successivo bisogna avere una visione no su come ridurre il rapporto debito PIL quali sono le misure sul giacenti per farlo
E questo deve essere concordato con la Commissione e quali sono anche le misure da introdurre nel mercato del lavoro no al costo del lavoro in Italia è molto elevato
Ancora una volta per affrontare i problemi della produttività no alle prospettive legate alla crescita quindi c'è bisogno di una strategia variegata
Che è necessaria prescindere da poi delle prescrizioni della mercato globale considerando le vulnerabilità interne
Citato un poco nel contesto internazionale quindi piacerebbe adesso discutere con voi
Degli scenari che abbiamo
Evidenziato nel rapporto abbiamo provato a fare questo esercizio ci siamo chiesti cosa può succedere nel due mila diciannove che come eventi diciamo quasi dirompenti
Che possono poi avere un impatto sull'economia italiana e abbiamo patto fattuali saputo di sei Fattori le elezioni europee e l'apprezzi e quindi tutto ciò che riguarda la politica europea
Una possibile recessione nell'eurozona
Che non si può totalmente escludere anche se non è che la stiamo provvedendo
A
Un aumento degli attacchi cibernetici
Ci sono venti miliardi di computer nel mondo collegati tre ogni pub di tante
E sono costi che sono che crescono in modo esponenziale su cui non siamo preparati noi Pirelli europee in genere
Un quarto fattore quello che anche resa citava gli Stati Uniti Pettini tedesco da dieci anni continueranno a crescere così o possiamo immaginare una caduta di Wall Street
Un quinto elemento allo sviluppo della i rapporti tra USA e Cina con le conseguenze che possono avere un accordo sull'Europa perché fare un accordo con la Cina può significare poi lanciare le tariffe sull'automotive tedesco quindi trovare un altro bersaglio
E il sesto elemento e la belga ordini scelte e il coinvolgimento dell'Italia come primo paese della G7 alla vorrei chiedervi se adorare da Maurizio quale la vostra valutazione sulla rilevanza di questi fattori che non abbiamo individuato se ce ne sono altri che voi vedete in giro come potenziali
Rischi e quali sono in genere i possibili come dire sbocchi di questi di questi fattori in positivo o in negativo
Le aziende io di attirare l'attenzione diciamo soprattutto su due elementi di rischio il primo a vedere con l'Europa
Per l'esito della Brezzi perché in realtà ancora non conosciamo sovrapposto con l'esito delle elezioni europee
Perché le elezioni europee di fine maggio sono un elemento di rischio potenziale
Perché c'è la possibilità realistica che l'orientamento di una parte consistente del Parlamento europeo
Sia a espressione di partiti della protesta
In una in un numero consistente di paesi europei quindi diciamo la possibilità che mai avremo il venticinque trenta per cento dei deputati almeno espressione dei partiti della protesta quando la Commissione europea invece sarà ancora espressione degli attuali governi
Quindi il vero rischio anche qui sistemico che l'Unione europea quello che aveva va incontro per la prima volta e di avere un'assemblea parlamentare con un forte orientamento protestatari Rio
A fronte invece di una commissione espressione dell'attuale sostanzialmente stato scopo litigo quale potrà essere l'impatto di questo e se i numeri dovessero essere diversi
Anche perché
In realtà i sondaggi per quello che possono contare
Ci descrivono un Parlamento europeo che offrirà sostanzialmente al Partito Popolare Europeo due opzioni
Quella di creare una grande coalizione con i socialisti vive dei liberali oppure quella di allearsi
Con il fronte dei partiti sovrani spinte populiste
è chiaro che in ultima istanza la decisione sarà del Partito Popolare Europeo
Ma è evidente che se il Partito Popolare Europeo dovesse decidere di fare una coalizione con i partiti sono realisti
L'impero le conseguenze sulle istituzioni europee e nei singoli Paesi sarebbero sensibile
Noi questo lo sapremo solamente dopo il voto ma gli interrogativi sono talmente reali e talmente numerosi e di spessore da suggerirci
Una prima considerazione rispondendo ad una domanda che in questo momento
Il posto più imprevedibile del pianeta pedinata dall'Europa
E guardate questo da credo Nista
Uno se ne accorge giorno dopo giorno perché ahimè siamo abituati a vedere scenari di instabilità in affitto in Medioriente ma quando uno si accorge che nell'arco di dieci giorni fra Madrid Barcellona
Avvengono azioni reciproche che evocano quanto di peggio avvenuto in una stagione vicina nei Balcani
Tutto ciò lascia intendere quanto in realtà sia quanto avviene in casa nostra
Nei nostri Paesi all'interno dell'Unione Europea riservare i maggiori possibili rischi a cominciare dalla Brezzi et perché naturalmente il fatto che a pochi giorni di distanza dovrebbe l'ultima data possibile dovrebbe essere a questo punto il dodici aprile gli inglesi per primi ma noi tutti non sappiamo che cosa avverrà significa che noi tutti oggi quindi non sappiamo che cosa aveva il tredici aprile fra calmi e dove
Detto quindi questo che è il principale
Elemento di incertezza internazionale in questo momento eh
L'Europa e l'Unione europea il secondo
Un elemento di rischio e l'aumento di conflittualità fra gli Stati Uniti la Cina e la la vera dinamica del due mila e diciannove come si presenta
Bene una dinamica di conflitto di interessi fra queste tre grandi Potenza
Che hanno interessi che confliggono in alcune regioni e che si sovrappongono invece che tendono a coincidere in alto
Non bisogna dare per scontata il fatto che ci sia un'alleanza di interessi fra Mosca e Pechino contro Washington assolutamente come sarebbe errato pensare che Putin e Trump possono riuscire ad armonizzare le loro mosse su altri scenari come sono riusciti fino a questo momento affari viene in Siria
Il punto vero è che la dinamica fra queste tre grandi potenze di competizione ed e di competizione crescente competizione strategica
Fra l'Occidente guidato dagli Stati Uniti e la Russia competizione economica fra l'Occidente guidato gli Stati Uniti che la Cina ma anche competizione economica e strategica cioè a Mosca e Pechino basta guardare che cosa avviene in Siberia in questi giorni sui il diritto dei cinesi di potersi insediare del potere svolge attività economiche in quei territori
La conflittualità fra queste tre grandi Potenza e destinata apporre tutti noi europei di fronte crisi di nuova tipologia
Lì dove la dinamica dei dazi nel caso della Cina
O la dinamica degli sconti strategici nel caso del Venezuela fra Washington e Mosca possono porre improvvisamente a con breve preavviso gli alleati di fronte a situazioni inaspettato
Quindi sostanzialmente questi sono credo i due maggiori rischi che noi abbiamo di fronte
Anch'io
Io sono concordo
Meno preoccupata delle Ande lezioni parlamentare europea
La probabilità di avere delle coalizioni ampie che governa nove il parlamento e quindi le nomine il sulla forma della Commissione per la probabilità che questo tipo di coalizione
Fossa
Avvenire non sono preoccupato invece vedo le preoccupazioni menzionate da Maurizio
Una quello che mi preoccupa di più in Europa
Il coordinamento del politica economica che garantendo degli esiti migliori in Europa
Una bancarotta la a o poco spazio di manovra
è stata molto importante per stabilizzare l'eurozona durante l'ultima crisi crisi con azione molto forte bene quello hanno meno spazio di manovra per cui occorre avere una coordinamento e azione
Da parte dei governi europei se vi è un rallentamento dell'economia e questa è qualcosa di più difficile
Da avviare in Europa non sono completamente pessimista perché per il motivo che ho menzionato prima cioè rallentamento in Europa
Presenti in tutti i paesi europei e quindi anche non sono pessimista però più difficile e la politica della ragione le elezioni potrebbero aumentare le difficoltà in questo senso
Le questioni internazionale che mi preoccupano di più
Sono riguardano la Cina se ci sarà un cambiamento in Cina per quanto riguarda gli Stati Uniti quando per l'attacco dei nostri clienti negli Stati Uniti
La comunità finanziaria imprenditoriale
Ha fiducia nelle prospettive economiche del degli Stati Uniti nonostante la rallentamento non ritengono che vi possa essere vi possono essere dei risultati indebolimento
Le loro attività vanno bene con risultati soddisfacenti considerando le azioni intraprese dalla fretta
Anche anche le previsioni per quanto riguarda il i posti di lavoro e positivo che i rischi sono inferiori rispetto a quelli dell'Europa pittura Cina anche in uno scenario positivo
Laddove le azioni per lunghi perché le azioni del intraprese dalla Cina
Potranno far portare ad una ripresa economica anche in questo scenario avviene un riequilibrio che si sta verificando nell'economia cinese
Che significa che fanno meno affidamento all'ambiente dell'ambiente esterno e dipendono di più dal ambiente interno e questo potrebbe non essere negativo per gli esportatori di prodotti e i mercati emergenti Emma i produttori di bene i di con alto valore aggiunto
Come per esempio l'Europa e i Paesi asiatici ecco questo potrebbe essere una causa di notevoli difficoltà
Dal punto di vista dell'impatto del rischio comportato dalla Breaks setta
Noi a Londra
Abbiamo a che fare con questo tutti i giorni
E già si vede l'impatto di questa dal punto di vista delle decisioni sugli investimenti nel Regno Unito quindi già vi è un esito negativo ma anche qui non sono completamente pessimista
Il processo è piuttosto difficile ingombrante ma c'è un anche un e cioè c'è un processo per esempio un voto importante che verrà preso oggi
E data la natura anti questa questione importante che il processo democratico si prenda il tempo necessario
E penso che prima o poi for condurrà ad una conclusione vi è un dibattito molto attivo tra vivace tra di politici e la società nel Regno Unito è questa e questo ha bisogno di tempo
Per poter giungere a delle conclusioni
Che potrebbero essere più positive più positivo rispetto a quanto non teme l'Europa però questo richiede tempo e pazienza
Sette secondo te
Questo significa secondo te la data del dodici aprile non è ancora definitiva perché Time non sono certo due settimane
A questo punto non è chiaro potrebbe essere sufficiente il processo che di oggi in Parlamento potrebbe condurre
A un qualche compromesso e ad un consenso mentre nel però vede questa improbabile date data la difficoltà delle questioni in gioco ma è possibile lo vedremo alla fine di oggi
Però penso che sia più probabile che il processo possa richiede l'ulteriore il dibattito politico ulteriori analisi e quindi bisogna che questo processo democratico possa avere il suo corso
Avere impazienza da parte del dei ventisette dell'Europa è comprensibile ma penso che l'Europa dei ventisette abbia durante tutto il processo
è stato sia paziente costruttiva e mi auguro che possa continuare così
Vorrei chiederti qualcosa al proposito il memorandum tra Italia e Cile
Philip questo come un rischio o un'opportunità per l'Europa questa mossa dell'Italia lo loro l'Italia può giocare una sorta di
Un ruolo di punta nell'ambito europeo nelle relazioni economiche con la Cina oppure la nostra come dire una fuga in avanti che non porterà nulla l'Europa chissà allori e poi
Pensi che Fossa avere qualche impatto sulle relazioni bilaterali tra Italia e Stati Uniti oppure quelle al di là di un po'di rumore protesta dal lato americano Oppo e la cosa si si si spende
Ma io credo che è il memorandum di intesa in Sesia un fatto positivo
E avere maggiori e più intensi rapporti economici con una grande potenza è un grande mercato per le nostre imprese per i nostri beni come la Cina sicuramente un fatto positivo
Anche perché il nostro anch'come il rapporto tra illustrato è un paese che si basa sull'export
E sulla competizione noi abbiamo prodotti imprenditori in grado di competere con chiunque e se il memorandum aiutare si basa sulla valorizzazione di questo potenziale sicuramente può essere positivo da un punto di vista economico per il Paese il punto e che noi apparteniamo anche a delle alleanze
E queste alleanze l'Unione europea e la NATO in questo momento hanno due grandi preoccupazioni che concernono la sicurezza collettiva le interferenze maligne cioè si Bernetti cibernetiche da parte della Russia
E la possibilità che la Cina gestisca in maniera più efficace Dinoi l'intelligenza artificiale egli le reti di telecomunicazioni
Assumendo un vantaggio strategico rispetto all'Occidente queste sono le due maggiori preoccupazione
Gli alleati vedono nell'Italia
Un partner serio e stabile nel confrontare il rischio di interferenze maligne
Da parte di attori russi nei nostri sistemi democratici e i recenti consigli della NATO lo hanno dimostrato il probabilmente se ne parlerà ancora il quattro aprile a Washington
Gli alleati invece europei e americani hanno dubbi sulla possibilità che la Cina riesca a trovare in Italia una sorta di testa di ponte all'interno dell'Occidente
Per creare una rete di telecomunicazioni in grado di impossessarsi dei nostri dati
Per capire di che cosa stiamo parlando bisogna partire da un dato che la tecnologia del cinque g è considerata Transformation ovvero che non si torna indietro è una tecnologia che una volta realizzata sul terreno modifica in maniera in universi vile il sistema delle comunicazioni
E se a realizzarla sono compagnie cinesi
La valutazione del Governo degli Stati Uniti come anche dei partner francesi tedeschi e britannici e che si assegna alla Cina un vantaggio strategico destinato a durare nel tempo l'obiezione
Che il nostro Paese ha portato gli alleati e la possibilità di realizzare nel nostro Paese un i tempi con tecnologia equipaggiamento cinque giri ad esclusione delle zone di interesse strategico questa è la tesi della quale non ci siamo fatti portatore ed è una tesi che però solleva molto dovuti dubbi negli alleati
Ovvero la possibilità che la Cina realizzi in alcune zone del nostro Paese anche limitati una vite a cinque giri ma che questa rete non vada toccato investire infrastrutture strategiche è una possibilità tecnica sulla quale molti hanno dei dubbi
Ma non è solamente questo perché qui tutto ciò si lega allo sviluppo dell'intelligenza artificiale ovvero la possibilità di sviluppare l'esame dei dati in maniera più efficiente
Da parte dei cinesi rispetto agli occidentali questo vantaggio
Tattico si deve al fatto che l'intelligenza artificiale nasce da la sperimentazione costante su dati
I dati di cui hanno a disposizione i cinesi sono infinitamente maggiori dei dati che possiede qualsiasi attori occidentali
Per il motivo molto semplice che in Cina ci sono un miliardo e quattrocento milioni di persone in gran parte consumano e producono dati e tutti i dati Ri vengono gestite da un'unica rete
Che in ultima istanza rispondo non il dottor che il Partito Comunista cinese
Quindi la realtà vera è che nessun attore economico in Occidente dispone di una quantità tale di dati disporre di una quantità tale di dati ventiquattro ore al giorno e avere la possibilità di esaminarla
Significa aprire la possibilità di accelerare
Lo sviluppo dell'intelligenza artificiale come nessun Paese occidentale tecnicamente potrà mai avere perché noi abbiamo limitazioni c'abbiamo un sistema delle aziende i governi hanno lo Stato di diritto che pongono dei confini precisi
Quindi sommando
La disponibilità da parte dei cinesi di tecnologia cinque g sicuramente competitivo sul mercato rispetto a quello occidentale alla loro possibilità di accelerare lo sviluppo dell'intelligenza artificiale più di quanto gli occidentali stanno facendo pone un rischio strategico ai Paesi occidentali
Il dubbio che molti Paesi alleati hanno e che la consapevolezza da parte italiana di questo rischio strategico
Sia inferiore a quella
Di altre capitali
Io vi ringrazio è stata una discussione interessante
Chiede lei a questo punto a resa demolizione di lasciarci inviterei sul palco il Ministro degli esseri che nel frattempo ci ha raggiunto Enzo Moavero Milanesi il presidente di Confindustria Vincenzo Boccia grazie ancora
Signor ministro a lei la parola
Grazie devo dire una occasione importante questa perché prende spunto da un
Rapporto un rapporto molto ben fatto con
Su punti importantissimi riguardo ai dati che produce alle considerazioni che sviluppa
Fra le quali devo dire sente interessante questo indice di rilevanza
Gesù con omerica che permette di analizzare anche da una prospettiva diversa la situazione del Paese situazione del paese che
Come devo dire
Accade sovente da numerosi anni quando viene analizzata in contesti consessi come questo
Presenta come al solito luci e ombre ma si tende a sottolineare come anche giusto fare con senso di autocritica
Gli elementi di ombra e ho seguito anche con attenzione e il la parte del del dibattito che abbiamo che abbiamo appena ascoltato partirei da un paio di spunti poi sviluppare qualche considerazione più organica il primo punto che ci terrei a chiarire
Mi capita spesso di farlo ma come segnavano gli antichi repetita iuvant tra il governo italiano si riconosce
Assolutamente nella triade di riferimenti del caratterizzano la storia della Repubblica nazioni unite alleanza atlantica processo di integrazione europea
Siamo attivi cercando di fare quanto meglio possibile
Conobbi margini di miglioramento ma chi di noi non ha margini di miglioramento
In entrare in tutti e tre i consensi e siamo parte anche di organismi chiave nell'ambito delle Nazioni Unite ricorderei quello relativo ai diritti umani nel cui consiglio siamo stati eletti con una maggioranza di voti estremamente lusinghiera
Naturalmente vediamo
Come membri attivi elementi di riforma abilità e migliorabili ITA del modo di funzionamento di questi tre
Assi di riferimento
Nell'ordine
Laddove c'è più necessità di riformare i meccanismi e assetti istituzionali è senz'altro l'Unione europea
Seguono per certi versi le Nazioni Unite direi che tutto sommato funziona piuttosto bene nei suoi obiettivi e scopi fondamentali l'alleanza atlantica
E anzi atlantica che vede naturalmente per noi Italia perno il governo credo per tutti gli italiani un riferimento essenziale nella amicizia con gli Stati Uniti e qui ci accomuna
La preoccupazione per la sicurezza
Stata evocata nelle discussioni e ripresa
Molto nel dibattito mediatico delle ultime settimane la preoccupazione per la sicurezza è un dovere verso i cittadini è un dovere verso gli alleati è un dovere verso il partner
La preoccupazione della sicurezza
è un arco al di sotto del quale poi si possono declinare varie situazioni anche varie tipi di relazioni
Non è che la preoccupazione e la sicurezza varia
A seconda del contesto del tema o dell'interlocutore occupazione per la sicurezza deve essere una costante e a questo fine che nel due mila e dodici
Fu adottata in Italia una legge
Piuttosto avanzata possiamo dire per quel momento che poi è stata appresa
Anche a modello da altri Stati europei che sostituiva il tram vecchio tradizionale e contestato a livello di Unione Europea sistema detto della golden share con le sue varie configurazioni la più frequente delle quali era il gradimento per investimenti dall'estero nei vari Paesi un estero inteso di volta in volta come estero Unione Europea estero al di fuori dell'Unione Europea
Ed è stata sostituita dalla legislazione cosiddetta dei golden power che prevede la necessita di rendere noti Investimenti acquisizioni di aziende o di partecipazioni azionarie
Questa normativa efficace l'efficacia è stata dimostrata anche in alcuni casi che sono saliti alla ribalta mediatica mai dimostrata da costanti punti presenti all'ordine del giorno
Del Consiglio dei ministri che riguarda l'applicazione di questa normativa in questa normativa è stata
Recentissimamente integrata attraverso un decreto per includere
Queste verifiche questa possibilità di intervento da parte dello Stato in casi di acquisizione per contratto o quant'altro di mercati di gestione di fornitura
Con l'interessante elemento ma questo forse è una divagazione eccessivamente giuridica ma tanto vale
Farle condividerla
Che laddove nel caso di acquisizioni di partecipazioni o di aziende parliamo di libera circolazione dei capitali che a livello di sistema dell'Unione Europea
E applicate in eguale maniera all'interno dell'unione e verso l'esterno quando parliamo di mercati di aggiudicazioni di forniture di servizi di gestione stiamo parlando di circolazione di servizio diffrazione merci
Che vale soprattutto per interlocutori all'interno del sistema dell'Unione Europea quindi rispetto a interlocutori esterni
Gli Stati possono intervenire con maggiori margini di manovra
Quindi dissi per lei un punto importante delle preoccupazioni e delle considerazioni emerse anche nel dibattito la il nostro apparato legislativo
è forte e può consentire tutti i vari interventi a tutela della sicurezza nell'interesse dei nostri cittadini della Repubblica e dei nostri alleati
Seconda considerazione riguarda il dove va l'Unione Europea è vero che l'Unione europea e l'Europa più in generale
Rappresentano in questo momento un fattore nel mondo globale di preoccupazione preoccupazione perché
Gli assetti istituzionali i meccanismi di funzionamento dell'Unione
Sono progressivamente invecchiati la modernizzazione dei medesimi
Ha subito numerose sclerosi e difficoltà se n'è parlato molto ma alla fine si è fatto molto meno
E l'appuntamento elettorale che per la prima volta si presenta come un appuntamento elettorale genuinamente europeo non un testa
Per gli equilibri nazionali in occasione delle elezioni del Parlamento europeo presenta una notevole divaricazione delle proposte politiche sul tavolo
Vedo però un elemento comune
Ed è che nessuna delle forze politiche che nei vari Paesi europei sembrerebbe destinata ad avere una presenza se non alcune in misura minoritaria contesta
L'idea stessa dell'esistenza dell'Unione
Ci sono visioni molto diverse
C'è chi parla di riportare competenze in sede nazionale c'è chi parla di smettere di trasferirle in sede europea c'è chi ne vuole trasferire di più c'è chi parla dell'Europa federale
Ma sostanzialmente e qui credo abbia contribuito
L'incredibile passatemi l'espressione vicenda break Seat nessuno
Propone esplicitamente agli elettori o maniera subliminale un'uscita dall'Unione
Ho un dissoluzione dell'unione stessa e questo è un punto estremamente importante è un punto estremamente importante
Perché se c'è un dibattito in occasione delle elezioni anche a spron anche duro transfrontaliero noi entriamo per la prima volta nello spazio pubblico europeo che tale che illustri pensatori come Habermas hanno teorizzato
è un'arena che diventa europea magari lo diventa
Nel modo più brusco ma la politica è anche Brusca la politica è asprezza di dialettica
Anche se personalmente ritengo che si dovrebbe sempre rimanere entro Toni garbati ma la politica anche questo
Elezioni europee per la prima volta porteranno allo scenario che è stato pensionato poco fa anche in particolare da Maurizio Maurizio Molinari
In un Parlamento europeo che accanto a una probabile maggioranza di forze politiche che potremmo chiamare tradizionali di posti e politiche che si inseriscono nella grande corrente tradizionale
Della degli ultimi decenni europei ne presenterà altre con idee
Diverso e con idee anche a volte profondamente diversa la domanda è
Questa probabile stando ai sondaggi naturalmente poi la parola è agli elettori
Maggioranza di chiamiamola di tipo tradizionale si troverà di fronte una minoranza come è sempre accaduto nei decenni di storia del Parlamento europeo o si troverà di fronte un'opposizione
E diverso
Parlamento europeo ha sempre avuto una grande coalizione popolari socialdemocratici
Che però di volta in volta sulle grandi questioni aggregava di più
Non c'è mai stata se non infrange limitate naturalmente
Determinate forze politiche presenti al Parlamento europeo erano portatori di un progetto antitetico a quello del di altre ma non c'è mai stata una vera opposizione
Il punto interrogativo non è di politica astratta né di politica molto concreta perché il Parlamento europeo eletto a fine maggio
Dovrà esprimere prima un presidente della commissione sulla base di un'indicazione che arriva dal Consiglio europeo quindi da una sede intergovernativa
Tenuto conto lo dice il trattato del risultato delle elezioni europee quindi c'è un incrocio risultato delle elezioni pronuncia intergovernativa dei capi di Stato e di governo
Voto di fiducia al presidente da parte del Parlamento
E a valle di questo il presidente designato e a quel punto ho votato che viene chiamato presidente eletto insieme a ciascun governo degli Stati ma anche in contatto
Più orizzontale dovrà individuare i componenti della Commissione e qui nasce la domanda ulteriore
Se nel Parlamento europeo ci sarà una più netta distinzione tra maggioranza minoranza forse tra maggioranza e un'opposizione in senso stretto del termine
Laddove alcuni governi in alcuni Stati
Fossero parte della minoranza vuoi opposizione come si comporrà la Commissione europea
Quale elemento prevarrà la maggioranza che vota nel Parlamento e che dovrà poi votare la fiducia all'intera Commissione europea una fiducia collettiva una fiducia collegiale
Ho
La volontà
Di un governo che magari non si riconosce nella maggioranza del Parlamento per intero parzialmente di a vere
Una determinata persona di propria totale sintonia e questa può essere una dinamica nuova
Che può anche allungare molto i tempi di insediamento della nuova commissione con tutte quelle incertezze politiche che derivano che sono state menzionate dalle situazioni di instabilità politica allora lì forse noi come Italia potremmo riprendere quel ruolo guida perché in fondo chi più di noi ha un know how di gestione dell'instabilità politiche
Delle coalizioni delle difficili Amalgam Infracom forze che corrono la campagna elettorale contrapposte che poi magari si ritrovano in sede di governo insomma abbiamo di che dare consulenze tenere corsi seminari dibattiti e quant'altro e secondo me potremmo anche immaginare di portarlo
In sede virtuosa produrre il PIL consimili attività e magari innestare un ente un interessante spirale
Di crescita quindi abbiamo un'incertezza europea che potrebbe cumulare assi
E a crescere l'incertezza già attualmente esistente l'incertezza già attualmente esistente
A livello europeo è legata al fatto che malgrado tutti concordino sull'idea che bisogna riformare l'Unione economica e monetaria rendere più efficace la zona euro
Rivedere alcuni processi nel rapporto si suggerisce in maniera molto esplicita un'accentuazione del ritorno alla cosiddetta metodologia comunitaria che vede nella triade commissione Parlamento Consiglio il le decile Brick punto decisionale il baricentro decisionale dell'Unione in antitesi al gli accordi fra i governi
Sono tutti i temi sul tavolo ma da quanti anni
Io direi una ventina
Ma forse vado per difetto
Teniamo conto che se n'è incominciato a parlare a valle del Trattato di Maastricht
Mille novecentonovantadue perché ci si è resi conto che la nuova Europa non c'era più la cortina di ferro si allargava si erano introdotte nel Trattato delle politiche di carattere non economico
Affari Interni Giustizia Difesa e politica estera bisognava trovare una nuovo meccanismo di governo
Dell'unione stessa
Se n'è continuato a parlare nel corso delle conferenze intergovernative per i trattati di Hans Adam per il Trattato di Nizza per il trattato Progetto di tre attentati Ivo di Trattato costituzionale
Per il Trattato di Lisbona ma i problemi sono ancora tutti sul tavolo
Ma direi sono sul tavolo
Con una sorta di e degrado del tipo di risultato raggiungibile
Se noi guardiamo anche solo la realtà delle proposte Pla nate a livello europeo negli ultimi dell'ultimo paio di mesi non nata
Non dobbiamo né ho bisogno di arrivare al fatidico trimestre
Noi vediamo numerose affermazioni della positività
Del metodo intergovernativo
In involontario dissenso dalla rapporto che oggi abbiamo qui sul tavolo
Leader di importanti Paesi leader anche in crescita di importanti Paesi ritengono che il meccanismo dell'accordo fra i governi tutto sommato
E qui valga e in alcuni casi sia preferibile in altri addirittura ineludibile rispetto al metodo con caratura più comunitarie
E non sono forse metodologie intergovernative per di più divisive
I rafforzamenti dei rapporti e degli accordi bilaterali fra Paesi
L'accordo di Aquisgrana è nell'assoluta libertà naturalmente dei nostri amici
Tedeschi e francesi rinnova l'accordo dell'Eliseo che nel mille novecentosessantatré non nacque proprio sull'onda dell'entusiasmo sfrenato del governo francese di quel momento con
Con il trattato per la Comunità economica europea che era stato firmato pochi anni prima
E di conseguenza il binomio
Franco tedesco che è nel DNA dell'Unione Europea rappresenta un punto di riferimento importante molto coeso non necessariamente
Aperto ad altri ingressi o fiancheggiamento che e con cui si ha a che fare ci sono poi i gruppi di Paesi
E i Segrate abbiamo imparato a conoscerlo dovremmo imparare a conoscere bene gli asiatici che sono un gruppo di Paesi nordici che includono però anche l'Olanda
Esisteva anche un gruppo che si occupa di questioni molto precise fra i Paesi mediterranei e allora questo Europa di geometrie molto diversificate di geometrie perché ricorda il termine Gruppe Tare
è un'Europa che va coesa verso un'unica direzione le proposte ultimamente messe sul tavolo particolare da Francia e Germania per la riforma dell'unione economica monetaria
Mandano in dissolvenza molti degli elementi che erano state in passato
Esaminati studiati anche messi per iscritto nel ricordo il rapporto dei quattro presidenti nel due mila e dodici quello cosiddetto dei cinque nel due mila e quindici molte cose si sono ci sono perse per strada
Stiamo parlando di bilancio della zona euro ma il bilancio della zona Euro che nasceva con obiettivi di stabilizzazione
Rispetto agli sciocca simmetrici oggi si concentrerebbe secondo l'ultime idee che sono state esposte
Dai e ministri di Francia e Germania essenzialmente sul sostegno delle riforme quindi abbiamo una
Europa che tutti vogliono riformare
Con ricette diverse
E che dovrà trovare inevitabilmente una strada di riforma più
Organica e più consensuale a valle delle elezioni il momento in cui si dovrà adottare di nuove istituzioni e auguriamoci che sia una stagione riformatrice
Perché con le attuali meccaniche la cosa che si riesce a gestire di gran lunga meglio e non è affatto secondaria è il mercato unico mercato unico che alla fine
Resta il più grande fattore di crescita per i Paesi che fanno parte dell'Unione noi inclusi il più grande acceleratore di dinamiche positive
Ma che altro non è la mutazione l'evoluzione
In senso positivo del Mac di quel mercato comune che fu la grandissima e fondamentale intuizione
Dell'inizio dell'avventura e qui c'è un paradosso che proprio la Gran Bretagna che fu lo grande stimolatore della
Completamento del mercato comune all'inizio degli anni Novanta si trovi oggi a lasciare
Vogliamo dire forse quest'unione
Che vede ancora in questa pietra angolare il suo elemento di grande Successo io credo che dobbiamo avere
Fiducia nella possibilità di riformare l'Unione europea
Così come dobbiamo avere fiducia nella solidità
Dell'alleanza atlantica e della
Sua funzione deterrente in un mondo globale che sta cambiando dove i Paesi emergenti i cosiddetti e sette secondo
Rapporto con PricewaterhouseCoopers citato anche qui nel rapporto che oggi stiamo vedendo
Sopra Banzer hanno i paesi dell'attuale disse G7 prima della fine della metà del secco
E soprattutto
I Paesi emergenti e qualcuno dei Paesi già presenti nel disco nel G7 formeranno
Le prime sette economie del mondo fra le quali non ci sarà nessun Paese europeo e questo ci dà la bussola
Tutti ricordiamo l'Italia del Cinquecento la sua floridezza la sua bellezza la sua ricchezza finanziaria tutti sappiamo cos'era successo
Nel mille quattrocentonovantadue il baricentro si sposta e quell'Italia magnifica decade e l'Europa non deve fare lo stesso errore ma l'Europa oggi pesa meno
Molto meno di quanto pesasse qualche decennio fa e se non trova una via di miglior governo del proprio sistema istituzionale dei propri meccanismi istituzionali rischia di non riuscì a rimanere competitiva e con la minore competitività dell'Europa ci sarà anche una minore competitività dei Paesi che ne fanno parte noi abbiamo e concluderei su questa considerazione che
E analizzata con assoluta chiarezza
Sia di cause che di potenziali rimedi dal rapporto noi abbiamo come Italia
Alcune sfide supplementari indubbiamente e da svariati decenni cresciamo meno della media degli altri Paesi dell'Unione europea rispetto ai nostri concorrenti più diretti
All'interno dell'Unione perdiamo terreno è in quest'ottica che va anche a letto
L'intesa quadro l'intesa cornice il memorandum of understanding con la Cina per recuperare un divario che si è accumulato rispetto ad altri Paesi europei
Dobbiamo cercare di vincere questa sfida dobbiamo cercare di vincerla insieme riguarda naturalmente le riforme del governo riguarda naturalmente l'impegno a ridurre il debito riguarda naturalmente la necessità di avere una spesa pubblica intelligente il più possibile vocata agli investimenti riguarda però anche il dovere di assumersi alcune preoccupazioni sociali in un Paese che ha visto aumentare il divario tra poveri meno poveri e ricchi e abbiamo anche il dovere e di essere attivi a livello di sistema imprenditoriale per migliorare la nostra capacità di investire la nostra capacità di intraprendere la nostra capacità di produrre questo e naturalmente è l'auspicio e e l'augurio al mondo
Delle imprese qui rappresentato con l'impegno da parte mia di fiancheggiare questo sforzo al meglio
Anche con quelli indispensabili silenzi che la gestione della politica estera spesso richiede grazie
Grazie grazie al ministro Moavero Milanesi lascerei la parola al presidente di Confindustria per le conclusioni grazie
Se Andrea ringrazio il ministro per essere qui i relatori del Centro Studi Confindustria parto
Dalle analisi che ma Espresso Montanino su quelle che sono le macro causa del rallentamento indicava nello spread nella incertezze nel calo di fiducia
Nel fatto che il contesto esterno chiaramente non ci aiuta
Nella consapevolezza di una filiera industriale europea integrata da un lato con la Germania legata prevalentemente al settore della meccanica dell'Automotive e dall'altro direi con la Francia legato all'agroalimentare alla moda l'Italia al centro seconda manifattura dell'opera al centro tra queste
Due potenze industriali a cui si aggiunge
Un'altra riflessione che ci fa Montanino al centro studi e cioè i dazi americani e la politica cinese e qui c'è un punto
Che è nelle conclusioni del ministro cioè qual è la visione europea in chiave di risposta di reazioni a questo contesto di rallentamento economico e alle sfide con questi giganti Stati Uniti d'America e Cina
E una delle considerazioni e fa centro studi è appunto la le mancate riforme europee
A cui si aggiunge un altro elemento che deve farci riflettere cioè nel due mila diciannove ci dice il centro studi e ciò apre penso una propensione maggiore al risparmio che non è un fatto positivo perché chi risparmia paura del futuro quello un altro elemento di piccolo allerto su cui costruire
Un'attenzione a quella che possiamo definire la fiducia
Questo che significa che evidentemente dobbiamo riportare un'attenzione a partire dall'Italia e non solo
Al lavoro all'occupazione
Consapevoli di cosa sta vivendo il tessuto industriale italiano di cui un sessanta per cento è ancora in una fase di transizione un venti per cento ha superato da tempo
La fase di transizione e questo comporta evidentemente una questione italiana ed europea da affrontare a partire dall'Italia
Proprio per reagire al rallentamento dell'economia su tre grandi assi
Infrastrutture credito
Crescita intendendola come riattivazione degli investimenti privati
Perché questo significa recuperare quella differenza dei tassi di crescita tra Italia ed euro di Zola e quindi ridurre anche quel divario tra noi e gli altri significa reagire al rallentamento
Aderire però ben chiaro due step che dobbiamo realizzare con un Paese il primo e come viaggiamo
A questo dato di previsione ci porta come dire a un tendenziale zero per cento della crescita e quindi come facciamo a crescere
Per cui non c'è un'idea dopo le segnaliamo e il secondo è come affrontiamo la prossima legge di bilancio
è evidente che
La questione temporale diventa determinante cioè se
La centralità dell'attenzione il Paese lavoro occupazione e la precondizione la crescita attivare investimenti pubblici a partire dall'apertura dei cantieri
Pone una questione temporale determinante cioè in quanto tempo lo faccia
Una operazione Shock massiva con risorse già stanziate che non farebbero ricorso al deficit e che
Atti verrebbero immediatamente un'operazione sciocca reattiva del Paese sarebbe un bel messaggio all'interno del Paese perché recuperiamo fiducia al
E all'esterno di Cuneo reagiamo il secondo punto è il credito
La maggiore selettività del credito comporta la rischiosità
Che una parte di quel sessanta per cento di imprese in fase di transizione potrebbero come dire
Avere delle crisi che si acquisiscono anziché portarla verso il venti per cento di imprese d'eccellenza e qui evidentemente il potenziamento del Fondo di garanzia l'uso dei pc e dei flussi dei PIL cioè anche per aziende non quotate
I pagamenti dei crediti della pubblica amministrazione altri aspetti possono essere tutti elementi di politiche a costo zero con effetti rilevanti sull'economia reale il terzo chiaramente è l'attivazione degli investimenti privati allora
Forse è arrivato il momento di fare un salto nel rapporto con il governo cioè passare da quello che il contratto di governo e lo dico chiaramente
Ma al ministro il messaggio rivolto ai due partiti della coalizione
E al governo del Paese chiaramente in patto per lo sviluppo e l'occupazione cioè fare un salto
Il primo anno è stato il contratto di governo due grandi assi del dito di cittadinanza riforma pensioni un po'di fluff tax per gli autonomi oggi il rallentamento globale ci impone di fare un salto di qualità
E mentre ascoltavo Montanino
Mi è venuto diciamo in mente un momento importante della vita del Paese
Che riguardava chiaramente la politica post-bellica in questo caso riguarderebbe la priorità del rallentamento economico quindi la capacità di reazione
Cioè all'epoca
Si realizzò un patto dei produttori con di Vittorio Costa De Gasperi
Nella sostanza
Il messaggio era prima le fabbriche poi le case bisognava ricostruire il Paese
Prima le fabbriche non era una questione legata agli industriali dell'epoca ma era l'idea della centralità del lavoro che diventava la precondizione per poi realizzare un paese coeso senza divari da ricostruire
Evidentemente vite ritornando a quei tempi e usando tra virgolette
Il messaggio del rallentamento dell'economia
Nella logica della reazione della priorità del Paese ritornare un patto di quel tipo forse come dire le parti sociali sono sicuramente
In linea con questo aspetto
E aggiungo addirittura nel dialogo con le Confindustrie europee ci ritroviamo addirittura a quel mondo che ha una visione globale europeista perché sa che le sfide sono tra Europa e mondo esterno e non tra Paesi d'Europa
Se è vero come è vero che appunto i giganti che abbiamo di fronte sono quelli che abbiamo citato questo significa però quell'aspetto che sottolineava Molinari
Che la consapevolezza della fase delicata che il paese di se non abbiamo questa consapevolezza evidentemente non possiamo fare il secondo passo che quella della necessità
Di non dividerci ma di unirci di recuperare il senso di comunità di non individuare alibi e colpe ma lavorare a soluzioni
L'altro punto è avere una visione di medio termine cioè delle chiare politiche delle mission quelle che abbiamo di definito già da febbraio due mila diciotto in occasione delle assise generali di Confindustria
Che significa una visione dell'Italia per noi centrale tra Europa e Mediterraneo non periferia d'Europa non politicamente non già economicamente
Che significa
Anche un'Italia protagonista proprio in funzione dell'effetto Breaks spara sembra un paradosso ma non lo è
Perché l'Italia non ha interesse alcuno ad essere emarginata ne deve farsi emarginare quindi sono due aspetti uno riguardano voi uno riguarda gli altri e potrebbe determinare quel protagonismo che ha determinato nella storia del nostro Paese in chiave europea
Perché in realtà
In funzione dell'appoggio Francia o Germania essendo il terzo Paese può determinare qual è la linea di direzione
Ma prima di arrivare a una questione tattica del nostro Paese che già di per sé come determinante
Forse è il caso di fare un passo indietro cioè prima delle governance prima dell'Europa
Federale prima della commissione dell'Europa intergovernativa e opportuno sarebbe opportuno nel dibattito che si apre per la prossima campagna elettorale europea
Di superare la stagione delle tattiche e delle alleanze di arrivare la stagione dei fini cioè cosa vogliamo fare
Da cui derivano le alleanze e i modelli di governance esempio vogliamo immaginare un'Europa che abbia come centro della sua politica occupazione lavoro giovani infrastrutture imprese
Inter nostro punto di vista possono essere altre le priorità ma se questo è come
A questa Europa può costruire all'interno delle alleanze tra governi che vanno distinte dalle piattaforme dei partiti che hanno loro alleanza e quale posizione l'Italia in questo Europa intende realizzare
O su quali commissari futuri intende puntare
E qual è il futuro della BCE post Draghi e quali Alleanza servono all'Italia per avere una politica monetaria che sia all'altezza di una politica della crescita che nella visione di questa Europa dell'Italia
Sono aspetti determinanti di strategia di tattica ma sono aspetti determinanti su un punto essenziale che dice il ministro
E che ci ha ricordato anche a Bolzano in occasione dell'incontro con la Confindustria tedesca
Negli anni futuri due mila trentacinque chi dice due mila cinquanta ma la sostanza non cambia nel G7 nessun Paese d'Europa ci sarà nemmeno la Germania
Come Europa saremo tra i primi
Questo ci dice
Che appunto la sfida e troppe mondo esterno lontra Paesi d'Europa ci dice anche che i Paesi che scriveranno le regole del futuro saranno i Paesi economicamente forti la sfida si sposta sul mondo dell'economia
Le rotte della seta non a caso arrivano nel cuore d'Europa mercato più ricco del mondo primo importatore al mondo primo esportatore al mondo terza popolazione più grande del mondo questo è un altro elemento di consapevolezza che dovremmo prendere che non significa costatare chiederò per bella così
Ma significa capire che l'Europa se diventasse un gigante politico oltre ad essere un gigante economico
Potrebbe determinare sciocco positivi nell'economia non solo subito ma questo vale anche per l'Italia
La sfida che il mondo dell'industria pone alla politica italiana al governo del paese e che è arrivato il momento di diventare un gigante politico oltre che essere un gigante economico essendo nove la seconda manifattura d'Europa
Per essere un gigante politico devi superare come dire delle questioni particolari e avere una visione laica di medio termine darsi grandi obiettivi spiegarli
E costruire diciamo anche un'idea in cui il famoso bilateralismo non può essere il bilateralismo dei singoli paesi d Europa con questi grandi giganti ma appunto tra Europa
Questi Paesi
E allora ritornare ai fondamentali di Europa che sono le tre p pace protezione prosperità per declinare l'invito in una logica di soluzione
Con una strategica diventa un elemento importante i cui modelli
Come dire devono seguire i fini
L'errore che facciamo anche nel messaggio all'opinione pubblica europea e italiana è quella di a volte parlando da addetti ai lavori di una complessità che la gente non percepisce
Allora forse
Porre la questione si Fini e su gli Obiettivi diventa determinante faccio un esempio
Quando abbiamo incontrato la prima volta la Confindustria tedesca inizio del mio mandato mi ricordo che i nostri di Brussel ci dissero mi raccomando non parlavamo non parliamo di deficit per i tedeschi accenti invitiamo soltanto e mi ricordo che il confronto che ne facemmo all'epoca ponemmo la questione della dotazione infrastrutturale transnazionale tra cosa diversa della questione del deficit se tu condividi l'obiettivo macro e cioè di una Europa competitiva
Che ha bisogno di una dotazione infrastrutturale transenne nazionale la conseguenza o o o è l'eurobond
Ho una come dire possibilità di far ricorso a maggior deficit per investimenti pubblici che però ha un fine dedicato e non ha un fine da saldo contabile
Cosa vogliamo dire con questo
Che una delle ipotesi di riformismo di Europa e superare la cultura contabile dei saldi di bilancio e ribaltando la sulla cultura dei fini e degli obiettivi sull'economia reale
Più crescita più occupazione se questo è l'obiettivo allora fai delle politiche coerenti individui strumenti e governance
Risorse e poi intervieni sui saldi di bilancio non intervieni sui saldi di bilancio prescindendo dagli effetti sull'economia reale
Stiamo ponendo una questione di primato della politica
Italiana ed europea che deve rendicontare chiaramente quegli obiettivi ma deve porsi quegli elementi in questa logica di confronto con la Confindustria tedesca
Abbiamo realizzato delle convergenze non solo divisione valoriale dell'Europa del futuro ma sostanziale
Perché non abbiamo chiesto uno scambio di maggior deficit per l'Italia e quindi maggior debito pubblico in funzione di una questione italiana
Ma abbiamo posto una questione molto più complessi che nell'interesse della Germania e dell'Italia e della Francia chiaramente si pone in modo infrastrutture si pone anche la soluzione sulla TAV che realizzeremo come Paese
Perché è vero che un'opera simbolo ma diventa un elemento essenziale dirimente
Di come l'Italia vuole costruire una dimensione europea di quel tipo
Questo significa
Trasformare il Patto di stabilità e crescita impatto di crescita e stabilità definire delle priorità e chiaramente uscire da questa visione contabile in poche parole usare le constatazioni che oggi abbiamo visto senza come dire andare a individuare le colpe di qualcuno ma partendo dal fatto che è in lui il rallentamento come dire è maggiore di quello che immaginavamo e questo ci obbliga a reagire e trovare soluzioni e chiudo con una bella frase che cito spesso ultimamente che ha mi ha colpito molto e che ha citato presento Mattarella quando si è rivolto a tutti noi italiani un messaggio di fine anno
Ed ha detto che parole come sogno Esperanza non devono essere confinati alla sola stagione dell'infanzia io penso che volesse dire a tutti in Italia la politica noi attori sociali
Che è arrivato il momento di guardare al futuro e di darci speranza esso perché se continuiamo a guardare indietro
A individuare colpi Ali bene e alibi senza avere una visione di futuro evidente quella fiducia che il centro studi di Confindustria ci dice che sta arretrando non recupereremo mai
E qual era il punto di caduta
Di quella momento storico che ho citato di Vittorio Costa De Gasperi che quella generazioni aveva un elemento in sé che noi dobbiamo recuperare come Paese Como comunità come loro la certezza del futuro pur avendo le macerie
Se non recuperiamo la certezza del futuro con speranza visione con il primato della politica dandoci grandi obiettivi evidentemente la fiducia si ricostruisce e questo è un messaggio come dire di proposta di metodo
Per il merito diciamo chiedere alla dottoressa Panucci molto preparata sulla piattaforma di Confindustria ma non voglio come dire rovinare la stagione Montanina quindi chiudo qui diciamo sulla questione di confronto con il governo
Grazie il
Grazie
Il quattordici maggio presentiamo in Assolombarda il nostro rapporto sull'industria e poi inizio autunno le prossime previsioni grazie ancora