Per la vita di Radio Radicale: intervista al giornalista, Gad Lerner

Radio radicale siamo in collegamento con Gad Lerner che ringraziamo per la disponibilità ben trovato per ritornato sulle frequenze di Radio Radicale innanzitutto
Allora siamo qui per parlare di radio radicale un po'pleonastico però stiamo appunto nell'arco di queste settimane difficili raccogliendo pensieri parole insomma di tutti quanti coloro che ci ascoltano i ci seguono nell'arco di questo lunghissimo tempo e allora la domanda che faccio a Gad Lerner e che cos'è per lui radio radicale
Dice riporterò molto indietro nel tempo
Mi scuserete ma il mio ricordo indelebile dei radicali e della radio non è a Roma non è dentro alla sede di Radio radicale di Roma
è un po'più a Nord quando accompagnavo Alexander Langer
Alla sua prima esperienza elettorale in Trentino Alto Adige Südtirol come lui ci teneva ci chiamasse con il nome completo
E ad appoggiarlo stiamo parlando del mille novecentosettantotto
Era avvenuto Marco Pannella Emma Bonino Adelaide Aglietta tutta la pattuglia la piccola pattuglia radicale
Che in quelle valli del Norditalia aveva come dire impiantato la radio diventando uno strumento all'epoca completamente innovativo le radio libere le chiamavamo non le chiamavamo radio private
Anche Radio Popolare di Milano era appena nata Radio città futura un di Roma ma divenne il primo strumento attraverso il quale all'ex che lasciava
Il suo mestiere d'insegnante a Roma anche la redazione di Lotta continua
Passava alla militanza ambientalista laica contro le discriminazioni etniche nella terra in cui era nato fu una campagna elettorale ieri spicca in cui la radio
Aveva una funzione
Veramente sorprendente e nuova
Mi ricordo con Marco Pannella staccato a quel microfono dal mattina alla notte fonda e Alex che andava in giro e si collegava con la radio per me è un ricordo bellissimo
Ecco questo ricordo insomma che fa parte ricordiamo anche del del nostro archivio l'archivio che racconta la vita
Democratica la vita delle istituzioni dal mille novecentosettantasei ad oggi è messo a rischio da una la legge di bilancio che ovviamente ha visto come ben sanno i nostri ascoltatori il dimezzamento dei fondi però forse quello che che più preoccupa oltre ai destini individuali e collettivi di ognuno di noi è il panorama nel quale questo taglio all'editoria e a radio radicale agisce allora il silenziamento
Indiretto possiamo dire di tante voci perché ovviamente nessuno arriva qui a chiuderci e mettere i sigilli però chiaramente chiederà radio radicale di stare sul mercato è praticamente diciamo
Equivale a farla chiudere rispetto a quello che è oggi il mercato è quello che oggi il mercato dell'informazione che cosa rappresenta per il Paese che cosa quale deriva nasconde questo atto
Una involuzione democratica una deriva illiberale che
I punti di riferimento dell'attuale governo e già dichiarata come situato tale mi riferisco arricchito da Urban all'Ungheria
Che rivendica la possibilità anche la necessità del passaggio a una democrazia illiberale non più liberale
Che in Italia pratica di fatto
Legata alla affermazione
Una autorità del capo con il suo pugno di ferro
Che esprime la rappresentanza del popolo la condensa tutta dentro alla sua persona e alla sua Energia perché
Spaccia come senso comune le sue posizioni reazionarie
Ne parla come buon senso la parola che in piedi più la bocca l'accompagna a forme di sarcasmo di derisione
Dei nemici nemici del popolo naturalmente
Che siano i poveretti che soffrono nel Mediterraneo che siano i finanzieri banchieri possibilmente con naso adunco sono meccanismi di costruzione di una omogeneità intorno alla figura del campo in cui voci come quella di Radio Popolare di scusa voci come quelle di radio radicale sono esattamente l'eresia sono la differenza il pluralismo
L'eccentricità
Basterebbe confrontare radio radicale e Radio Padania
Capire qual è la differenza quale
La pluralità di voci che si possono esprimere attraverso Radio Radicale e la plumbea uniformità
Nel dileggio nel sberleffo a volte anche nella falsa ironia
Che
Portato
Linguaggio di Radio Padania diventare purtroppo senso comune diffuso nel Paese non più solo nelle regioni in cui la lega Cannata
Ecco in conclusione Gad c'è un diciamo non è fatto anche riferimento Tullio c'è la politica ci sono le parole della politica che in questa stagione si mescolano sempre di più con le parole dell'odio tu stesso se è stato qualche giorno fa vittima di un di un attacco vile all'interno del diciamo di questa grande manifestazione che c'è stata a Prato manifestazione colorata viva liberale insomma che chiaramente poi ha visto la contrapposizione di un piccolo drappello di aderenti a Forza Nuova
E c'è stato il dissestato apostrofato insomma quale ebreo come si ebreo oggi nell'Italia e nell'Europa e nel mondo
Fosse ancora un insulto allora questa involuzione lessicale possiamo scorgeva anche facendo una passeggiata per l'Inter il nostro archivio vedere come è cambiato
Il Lessico della politica ma dall'altra parte a diciamo in quello che dovrebbe essere un fronte progressista e ampio si sta cercando secondo de di invertire questa lotta semantica lessicale di buone pratiche oppure in qualche modo c'è il rischio dell'emulazione dell'altro quindi di utilizzare parole forti slogan forti
Diciamo Twitter tranchant
Diciamo ha voglia di poca liberalità anche nei confronti dell'avversario insomma questo momento così di di crisi può essere un momento veramente rifonda tv in cui le forze diciamo anti sopranista e tutte quelle che insomma abbiamo raccontato fino adesso riescono ad avere un lessico veramente democratico che mostri il si può di volta in volta lucchetto a regime
Il guaio è che anche fra di noi anche fra le stive sei voci liberali democratiche
Libertarie vado diciamo socialiste
Anche nell'opinione pubblica democratica si è diffuso il timore Panico di rimanere prigionieri del linguaggio politicamente corretto orrore raccapriccio non parliamo più come il popolo
Perché caschi chiamo il nostro linguaggio certo censuriamo
Non usiamo le parole scomode per offrire gli argomenti scomodi
Per cui che cosa è successo che
Lo ricordiamo tutti quando radio radicale apre i suoi microfoni e mi giunse anche un'inondazione del blasfema
Di imprecazioni di insolenze di scurrilità di turpiloquio di rivolta in questa chiave contro linguaggio paludato della politica che cosa è successo che quella operazione culturale che forse c'è
Uno choc nel nostro Paese stiamo parlando ormai di più di trent'anni fa vende assunta chi faceva politica e chi faceva giornalismo
Come una necessità di imitarli specie oggi io la gente parla così allora anche noi classe dirigente dobbiamo adeguarci dobbiamo far vedere che siamo davvero
Liberi davvero coraggiosi perché anche noi parliamo con la pancia la metafora gastrica intestinale particolarmente disgustosa nei suoi esclusi
Non soltanto olfattivi
Ha trovato lì come dire
La prima indulgenza rivolta a chi sarebbe tutto atto come già avveniva nel novecento negli anni venti e trenta del Novecento a farsi propagandista incita attore del disprezzo dell'odio razziale
Trasmissioni come la zanzariera che vanno in onda su un'emittente Radio ventiquattro di proprietà della Confindustria dell'associazione degli industriali si compiacciono tutte le sere con la scusa l'irrompere del politicamente corretto reti e mandare in onda quelli che auspicano il ritorno delle camere a gas perché prende ogni Tringale ci vuole Hitler e bisogna sterminarli tutti
Bambini compresi e i negri si dividono fra Negrita fatiche negri da cortile e gli ebrei Ciano stufati con loro Pagni Spey sulla shoah guai diventa censura se non lo prendi come una simpatica provocazione questo ha aperto la strada
Poi al linguaggio intimidatorio sarcastico delle autorità oggi abbiamo un ministro dell'Interno che parla come uno scaricatore di porto e che usa questo spesso linguaggio minatorio
Bene allora noi ringraziamo innanzitutto Gad Lerner per la vicinanza per averci fatto anche fare una passeggiata all'indietro ricordando nostro Marco Pannella ricordando Adelaide Aglietta
Alex Langer insomma tutte figure che sono veramente diciamo centrali nella nostra storia democratica la nostra memoria collettiva e per la vicinanza e per l'impegno contino su questi temi grazie ancora e a presto risentirci gruppo