Sono stati discussi i seguenti argomenti: Calabria, Donna, Interni, Mafia, Ministeri, Ndrangheta, Partito Radicale Nonviolento, Societa'.
La registrazione audio di questa puntata ha una durata di 3 minuti.
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9:00 - Roma
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11:00 - Roma
9:00 - Firenze
10:30 - Lanciano
17:00 - Francavilla al Mare
17:00 - Perugia
10:00 - Capri
10:00 - Napoli
Vogliamo Buongiorno a chi ci ascolta ma o fenomeno da indagare che merita di essere sostenuto e aiutato
Parlo della rivolta di donne che prendono consapevolezza di una realtà in cui sono ingabbiate costrette a subire partire sono donne che dicono parietale feroci logiche a voi nessun potrebbe inesorabilmente condannati e di madri sorelle mogli figlie di delinquenti affiliati alle 'ndrine della 'ndrangheta calabrese le donne che si ribellano fuggono dai paesi della Calabria emigrato
Cambia l'identità rompendo con il passato e con un presente
E un futuro
Che è fatto di violenza di sangue e di sopraffazione e vogliono vivere una vita normale
è una nuova forma di resistenza ha rifiutato le famiglie intesi sia come i nuclei di consanguinei sia come cosca le famiglie malavitose
E può essere un inizio di una slavina diurno Processo per quanto lento con esiti imprevedibili sono già una decina le donne calabresi che hanno fatto questo tipo di salto
Ci sono domande che hanno impugnato chiedo scusa
La sola arma a loro disposizione quella della ribellione non sono considerate collaboratori di giustizia o testimoni tecnicamente per loro c'è un vuoto legislativo
Per loro dunque non c'è una specifica misura di protezione o un beneficio coloniale
è tutta da costruire la cornice che posso assicurare loro una nuova vita per forza di cose deve essere un lavoro paziente discreto capace di essere insieme concreto e con soluzioni aperte fantasiose
Aiuto dal punto di vista economico riservatezza anzi segretezza per evitare che le pugili che possano un giorno essere vittima di vendette o anche solo tra virgolette
Di punizioni esemplari che siano di insegnamento altre donne magari tentate di seguirne l'esempio
è una storia di donne colpevoli di aver un determinato cognome di essere in che conosciute in particolari ambienti e che tuttavia vogliono affrancarsi da una realtà e da un mondo fatto di terrore di volpe e di morti con faide interminabili vendette
Lupari bianche che colpiscono tutti indistintamente al di là dell'età per sesso
E ognuno di loro ha trovato il coraggio di contattare segretamente un carabiniere o poliziotto o magistrato ha pazientemente atteso che venisse costruita
Una rete protettiva in realtà e località completamente diverse da quelle conosciute
è un giorno si è dileguata senza lasciare traccia semplicemente evaporata e ora vivono disseminati in qualche Paese città del nord
Nessuno sa niente di loro anche con l'aiuto di assistenti e di psicologica stanno lentamente a ricostruendo una nuova vita è un percorso lungo il diritto di ostacoli e difficoltà
In cui i conti solo per forza di cose di lenta maturazione
Ma questa è una delle possibili strade da percorrere se si vuole sperare un giorno di sconfiggere e non solo di contrastare la delinquenza mafiosa che con un revolver ANIA che la non poi non vai solo Sicilia Calabria e Campania lo ha un po'tutto il Paese
è un ministro dell'Interno degno di questo nome a fenomeni come le donne di mafia appuntite dovrebbe prestare la massima attenzione e agire di conseguenza
Un ministro dell'Interno degno di questo nome
Uguale già da tempo caduco
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