Presentazione del libro di Carlo Verdelli "Roma non perdona. Come la politica si è ripresa la RAI" (Feltrinelli)

Quand'è sera benvenuta bende notti
Come noi facciamo spesso questo incontro di questa sera sarà una trasmissione radiofonica quindi avrà dei tempi
Vedremo se ce la facciamo anche ad avere delle domande del pubblico
Io sono molto felice di essere qui perché vorrei in da lì subito iniziare a festeggiare il nuovo vecchio presidente della Dante Alighieri che è stato rieletto la scorsa settimana Andrea Riccardi che come primo atto ci ospita per questa bella rappresentazione
Perché non conosce questo posto la Dante Alighieri che a quattrocento sedi nel mondo e che nasce alla fine dell'Ottocento è in realtà in qualche modo un al nostro ministero degli esteri nel mondo e quindi sostiene tutte le iniziative che parlano di comunicazione di lingua
Esposto più giusto per presentare il libro di Carlo Bertelli che abbiamo qui con noi insieme a Loris Mazzetti appunto ospiti tutti dal presidente Andrea Riccardi
è
M. emozionante e presentare oltre che Riccardi due colleghi di questo livello Carlo Verdelli e Loris Mazzetti
Ma soprattutto io sono una che ha imparato tutto quello che sa dalla RAI e armo Beraj sono entrata in RAI nel mille novecentottantuno
Proprio tanto tempo fa un'era geologica fra e quindi ancora di più credo che sia giusto analizzare i lati oscuri e la luce di questa azienda che pure ha dato tanto e gli italiani e il dibattito sul servizio pubblico non è nuovo risale a metà degli anni settanta quando le grandi imprese pubbliche radio televisive europee cambiarono sotto le spinte innovative che provenivano dalla società
E le risposte del governo di allora portarono alla caduta dei monopoli
Ha un ruolo prevalente del Parlamento negli organi di governo delle imprese pubbliche alla nascita dell'emittenza locale quelli che hanno la mia età l'hanno vissuta
In Italia sino agli anni Settanta il consiglio di amministrazione della RAI era nominato da un accordo tra i ministeri
Poi la competenza passa al Parlamento dopo la legge Mammì degli anni novanta e la Gasparri del due mila e quattro l'ultima riforma del Governo Renzi affidare all'amministratore delegato
Una forte autonomia di governo riduce da nove a sette i membri del consiglio di amministrazione qui ce n'è uno dei nove Alessio Gorla del passato che salutiamo
E quattro scelti dal Parlamento con un meccanismo di salvaguardia delle minoranze due dal Governo uno dai dipendenti RAI grandi novità e soprattutto soprattutto è una cosa che interessa tutti noi
Perché la nave la Rai la finanziamo noi
Stabilisce di far pagare il canone
Nella bolletta elettrica per ridurre l'evasione
E qui arriva il cambiamento
Il cambiamento dovrebbe arrivare il libro di Carlo Bertelli che è stato già presentato in varie occasioni poi avete visto in televisione quindi un'idea ce l'avete un po'tutti racconta proprio che i cittadini italiani sono gli azionisti di maggioranza della RAI che è una delle più grandi televisioni pubbliche d'Europa io vi ricordo che la RAI ha tredici canali televisivi dieci canali radio undici sedi all'estero per circa tredici mila tredici mila dipendenti
Ebbene purtroppo tutta questa enorme realtà
Ha perso colpi sul mercato e non si è rinnovata come i tempi avrebbero richiesto e oggi addirittura i conti in rosso nonostante il canone in bolletta
E noi comunque continuiamo a finanziarla io passerei subito la parola ad un collega un amico ma anche un uomo che ha vissuto nella Rai noi abbiamo più o meno la stessa età Luís con altri ruoli rispetto ai miei ma ha avuto la possibilità come me
Di lavorare con una personalità che sono stati i giganti di questa azienda a cui noi dobbiamo tantissimo si tratta di Loris Mazzetti che qui alla mia destra
E che è citato più volte in Roma non perdona di Carlo Bertelli il libro che noi questa sera presentiamo edito da Feltrinelli l'avesse
Grazie e buona sera io sono citato dall'amico Carlo Bertelli perché ho fatto parte della squadra dei nove che
Hanno lavorato insieme a Carlo a produrre e a tentare di realizzare questa questo tentativo di
Permettetemi di di usare questo termine di piccola-grande rivoluzione dentro la nostra azienda
Devo dire anche che io sono abituato a lavorare con dei marziani
Perché prima ho lavorato con per tanti anni con Enzo Biagi
E pensavamo di essere
Completamenti mortali televisivamente parlando perché facevamo ascolto
Tanto ascolto eravamo amati dalle dalle persone dalla gente
Pensavamo al pubblico
E non al Palazzo
Portavamo tanti soldini alle casse della della RAI il fatto
Con l'invito all'ascolto con due gli inviti all'ascolto in testa e in e in coda
Sedici secondi
Nelle nostre cento centoventi puntate che facevamo all'anno portavamo all'elmetto su pagando tutti i contratti eccetera otto miliardi di lire perché allora c'è un'etica
E dico marziano perché si pensava esclusivamente al lavoro a quello che dovevamo mettere in onda
Con una presunzione
Ma di
Farci seguire il giorno dopo dai giornali
Cioè i giornali dovevano raccontare quello che noi avevamo realizzato e messo in onda la sera prima perché dovevano essere notizie in esclusiva e dovevano essere iroso i racconti dei fatti del giorno o del fatto del giorno
Poi ci siamo trovati a un certo punto che avevamo
La nostra redazione
Enzo Biagi aveva fatto un uso criminoso della televisione e ci siamo trovati chiusi
Poi io sono passato a Rai tre per tanti anni a Rai tre come capostruttura
E ho quando l'amico Carlo Verdelli mi ha proposto di lavorare e di partecipare a questa meravigliosa avventure che rifarei anche domani anche con questi risultati
Bene ho incontrato un secondo marziano
Perché perché anche lì abbiamo pensato esclusivamente al lavoro a produrre
A tentare di cambiare ad Anna analizzare quello che stava succedendo
In in Europa nel mondo nella degli nella nelle grandi televisioni nei grandi telegiornali per capire dove eravamo
Dove aveva dove si era interrotto il percorso all'interno della ai
E come vedete non sto parlando di politica
Perché la politica se noi abbiamo sempre considerato con grande rispetto tutti i partiti e il Governo
Ma anche lì il nostro punto di riferimento erano i telespettatori
Abbiamo lavorato tanto abbiamo della realizzato un piano editoriale ma immagino che del piano editoriale ne parlerà poi dopo Carlo der Belli ma soprattutto abbiamo scoperto
Delle sacche di spreco economico no al di là del contenuto
Noi abbiamo venti sedi anzi ventidue anzi il ventiquattro sedi regionali e in queste sedi regionali abbiamo scoperto andando a incontrare
Tutti i lavoratori giornalisti direttori di sede gli impiegati eccetera per poter fare un rapporto e per poter costui R il piano editoriale che me mi permetto di dire siccome sono vecchio dell'azienda al contrario di altri
Che hanno lavorato e costruito i piani editoriali restando a tavolino noi prima ci siamo abbiamo voluto conoscere l'azienda e poi abbiamo cominciato a lavorare su che cosa
Potevamo cambiare all'interno dell'azienda
Quindi contenuto da una parte
E discorso economico dall'altra pensate ne parlavamo prima
E avevamo scoperto che quei quattro minuti di telegiornale regionale in onda a mezzanotte e dieci più o meno
Hanno un costo di straordinari ditta tre milioni di euro all'anno
Cioè ovviamente nulla di che nei confronti dei colleghi che fanno le redazioni regionali però se ognuno di noi a un po'di esperienza e guarda la televisione vediamo che quei quattro minuti generalmente se non è successa una cosa gravissima durante la la notte sono è la replica di notizie che sono già andati in onda al telegiornale regionale delle diciannove e trenta
Tre milioni di euro abbiamo scoperto che ci sono delle sedi regionali che non hanno operatori che lavorano all'interno perché negli anni quelle quegli operatori son diventati tutti i giornalisti e a parte qualcuno hanno smesso di fare le riprese e fanno costruiscono i testi costruiscono il testo lavorano con degli operatori che non essendoci significa che devono dobbiamo usare delle truppe in appalto e quindi ci son delle sedi regionali che hanno anche cinque o sei Tupi in appalto tutti i giorni per dei costi che vanno tra le migliori media e i due milioni di euro l'anno
Poi vi cito un altro esempio
Carlo lo scrive molto bene sul nel suo libro
I giornalisti inviati che vengono mandati sugli eventi
Sprechi di truppa
Tanti giornalisti tanti microfoni
Sotto il naso dell'intervistato del personaggio
TG uno TG due TG tre
Una delle prime battaglie che abbiamo fatto con con Carlo era quello di dire basta TG uno TG due TG tre mettiamo nel microfono RAI perché noi siamo un'azienda lavoriamo tutti in quell'azienda basta divisioni TG uno TG due TG tre
Vi dopo anche dei
Delle cifre
Quando fu noi ci siamo interessati
Alle elezioni americane quando fu eletto
Obama la prima volta esisteva ancora RAI Corporation
Due studi lo studio di RAI Corporation dove
Trasmette la bottega di Lindy negli il corrispondente del momento e uno studio che veniva costruito ad hoc a generalmente al New Yorker
Vicino alle sedi dei dei due partiti
Più o meno dieci giorni di lavoro ininterrotto con speciali eccetera costo di quelle lezioni oltre il milione di euro
All'esatta la seconda nomina seconda volta di Obama
Non esisteva più RAI Corporation quindi tutto veniva gestito dati alle Mazzini dalla direttamente dalla sede della RAI
Sempre più o meno i due studi più o meno dieci giorni puntò di speciali
Sui settecentocinquanta mila euro
Quando abbiamo gestito nuovi e quindi questi lo dico non perché noi eravamo bla bravi e perché i conti
Dovevano andare pari passo con i contenuti
Abbiamo cominciato eliminare un tecnici eliminare giornalisti e quindi tentare di di far lavorare in modo univoco
E gli inviati
Per una testata per l'altro eccetera abbiamo aumentato lo sto gli studi per la prima volta abbiamo creato uno studio a Washington
Con Antonio Di Bella che trasmetteva per la prima volta nessuno c'aveva ancora pensato in tutti in questi tutti questi anni quindi avevamo tre studi uno a New York una Washington e lo studio di corrispondenza del della RAI annui Orca
Abbiamo lavorato per un mese
Perché le lezione che ha portato a Tampa alla nomina di Taranta abbiamo seguito per un mese abbiamo raddoppiato le ore di speciale bene i costi
Sono stati inferiori seicento mila euro
Quindi la De dimostrazione che
Si può risparmiare i costi si possono risparmiare i costi dell'azienda senza i cosiddetti soltanto con i soliti tagli lineari
Che da diverso tempo da diversi direttori generali
Quando si deve sistemare un po'il conto dell'azienda RAI va be allora quanto a RAI tre io quando sono andato a lavorare RAI tre il Budget di RAI tre ed era di un po'meno di settanta milioni di euro oggi il Budget di RAI tre posso sbagliare di qualcosa ma siamo un po'meno di quaranta milioni di euro
E questo significa per una Rete
Che quello che metti in onda lo produce al novanta per cento quando dico produce al novanta per cento intendo noi non abbiamo non abbiamo le fiction sono rare le partite eccetera eccetera
Cioè noi ci avevamo posto posti anche il problema il problema economico poi mi permetto di dire ancora una cosa
Carlo aveva pensato
Noi l'avevamo assolutamente condiviso
Che uno dei telegiornali dovesse andare a Milano
Bene
Una delle ragioni
Che non so io diciamo il consiglio di amministrazione
Anche perché sinceramente questo piano editoriale non è mai stato realmente discusso nel dettaglio
è è hanno detto che questo è un piano editoriale che non
Spazio sballare i conti
E poi soprattutto il trasferimento di un telegiornale a Milano
Bene trasferimento il telegiornale a Milano era una cosa semplicissima
Avevamo già il e la palazzina del del tecnico del TG due che era l'attuale sede di Rai Pubblicità
Che come avrebbe voluto l'amministratore delegato voleva più un un palazzone un piano d'un palazzo centrale dentro a Mila no rispetto alla marginalità dell'attuale palazzo della della Sipra
Palazzo già completamente cablato cioè questo significa che noi che oggi in questo momento se noi volessimo trasmettere dal palazzo della Sipra che dista
Da corso Sempione i che è in via Po in corso Sempione che dista
Non lo so mezzo chilometro
Dalla dalla dal palazzo della RAI l'antennone di Milano
Tutti i cavi sono diciamo sotterranee è già stato tutto cablato e quindi è sufficiente accendere attivate collegare poi chiaro vanno costruiti gli studi vanno costruiti che sale di montaggio eccetera eccetera
Poi potrebbe poteva essere anche una un'idea sbagliata
Però le ragioni portate per la bocciatura di quell'idea
Non erano assolutamente anche perché non abbiamo avuto la possibilità di potere discutere di tutto di tutto questo
Io penso che
è stato una una grande occasione buttata al vento io sono molto grato a Carlo Verdelli di aver fatto questa esperienza sono molto grato a Carlo Verdelli per aver fatto questo libro perché come ci siamo detti un giorno al telefono anzi come lui ha detto de somma c'è l'attacco lasciamo un abbraccio del nostro del nostro lavoro io non lo so il adesso a parte quello che abbiamo noi
Non lo so e in azienda se il nostro lavoro è stato archiviato se esiste da qualche parte se è stato messo dentro avevamo una bacheca questo non lo so
L'ultima cosa
Noi a un certo punto abbiamo preso i contatti con l'Osservatorio di Pavia
E facendo una riunione con l'Osservatorio di Pavia abbiamo scoperto che l'Osservatorio di Pavia
Non lavorava soltanto perché anche il bilancino dell'intervento dei partiti all'interno dei telegiornali o
Quanti minuti quell'esponente politico era stato presente in quel telegiornale rispetto ad altri politici abbiamo scoperto che che vento a quel cassetto dell'Osservatorio di Pavia
C'era un lavoro meraviglioso di analisi nel dettaglio sui telegiornali e in particolare sul TG uno confrontò tra il TG uno
Telegiornali e numero uno del servizio pubblico italiano cornetti telegiornali numeri uno di altri paesi europei analisi lati positivi e devo dire anche lati negativi
Che se tutto documenta una documentazione che poteva servire se portata alla luce non tenuta dentro a qualche scarse etto di qualche
Direttore generale dell'azienda del passato poteva diventare strumento per costruire ancora al meglio la nostra la nostra informazione
Per questo mi sono permesso di di di aver io ho avuto l'onore e il piacere di lavorare in questa azienda con con con due personaggi
Con due marziani prima Enzo Biagi per tanti anni e Porto pochissimo tempo con purtroppo con Carlo con Carlo Bertelli ecco io auguro a chi verrà io auguro a questi ai vertici aziendali oggi
E a chi verrà dopo questi vertici aziendali di leggere questo libro per farsi una cultura perché chi viene dall'esterno la RAI devi imparare a conoscerla e per conoscere l'azienda
Deve incontrare le persone che lavorano dentro l'azienda
Carlo Verdelli è stato un po'accusato di aver lavorato col suo gruppo con le sue nuove nove persone
E non aver comunicato molto all'interno dell'azienda è una balla
Carlo Bertelli ha incontrato tantissime persone ha incontrato quei colleghi in che dentro l'azienda negli anni precedenti non aveva un'udienza dei vertici aziendali
Ecco
E quindi Carlo è stato veramente un piacere è un onore lavorare con te Grassi
E anche col no per noi è un piacere e un onore sentire quello che dice Loris Mazzetti
Prima di passare la parola il presidente della Dante Andrea Riccardi
Io vi cito un brano dei libero di Bertelli che per chi si fosse messo ora l'ascolto è Roma non perdona come la politica
Si è ripresa la RAI edizioni Feltrinelli
Vice Verdelli se la prima parola chiave dunque cambiare la seconda includere cioè disegnare una RAI che sappia meglio intercettare i bisogni di un Paese dove aumenta fortemente il sentimento di esclusione
Al centro di questo ragionamento c'è un soggetto solo e cittadino che paga il canone
Sull'informazione soprattutto quella del servizio pubblico a tre i diritti più uno il diritto di non sapere e Bertelli dice per esempio che cosa e lo spread
Il diritto di non capire mi avete spiegato lo spread ma io resto confuso il diritto di non ricordare quando ha dette spiegato lo spread
E poi trovi un quarto diritto conquistato di recente diventato inalienabile il diritto di dialogare che significa poter interagire con la fonte dell'informazione
Ed essere ascoltato oltre che ascoltare
Andrea Riccardi non è soltanto il paladino ma è anche il protagonista di una stagione dell'inclusione di questa nostra città
Prima del incontro di questa sera abbiamo fatto due chiacchiere come normalmente si fa per mettersi d'accordo chi dice che cosa
E l'ordine degli interventi e lui ha fatto una riflessione molto importante sia sul ruolo pedagogico
E io sono ancora convinta che la RAI deve sporgere che sulla situazione di mancanza di legami sociali che oggi ci troviamo a vivere
E io questo chiedo ricca inspiegabile grazie ad altro Grazie Paola Severino io sono stato contento di presentare questo libro ma mi sono a corto
Che nella mia vicenda personale riflessione la mia cultura io c'ho un buco sulla RAI
Perché so così poco sulla RAI
E in realtà un po'analizzando mi mi sono reso conto e avete avuto un istinto essermi tenuto fuori
Pur vivendo appassionatamente alla vicenda di Roma pur avendo studiato Roma la sua storia le periferie il suo pur tenuto fuori dall'universo RAI
Ciò di essere andato sia alla RAI ma di essere stato un passo oltre
L'universo RAI aveva regole proprie
Un certo fanatismo con cui si vivevano ma questo da decenni le battaglie i problemi bande in cui non era facile orientarsi bene
La mia ignoranza corrispondeva all'istinto di tenerci fuori bene questo libero è la storia di un piano di riforma
Elaborato in tempi rapidi e che è stato divorato in tempi ancora più rapidi
Però è anche un viaggio attraverso la Rai ti spiega che cos'è la RAI a Roma cos'è stata la RAI cosa potrà diventare
Innanzitutto la RAI come bolla a Roma e in Italia
Una bolla abitata da tribù in lotta anzi come dice Bertelli da tribù di separati in casa
E poi il rapporto con la politiche con i politici che nella stagione Campo Dall'Orto Bertelli
Avrebbe potuto in qualche modo essere risolto perché loro erano mandatari di Renzi
Ma questo rapporto con la politica e i politici
Che è un rapporto che non si risolve una volta per tutti che non si risolve con una delega ma resta un gioco quotidiano in cui ci sono alcune pagine gustose perché questo non solo è un libro drammatico
Di un fallimento con successo dico con successo perché come diceva lei il piano Restelli idea resta ma è anche un libro di costume
E con degli aspetti abbastanza divertenti le descrizioni della commissione di vigilanza e del rapporto con la commissione di vigilanza insomma sono partito dicendo il mio Bucco la mia ignoranza
Però
Anche la RAI gli eroi umana tanto che direbbe Verdelli non perdona
Io non ripeto abbiamo ascoltato la vicenda di questo piano di riforma
Che era un piano di buon senso di risparmio e di lotta allo spreco e al Mandarin atto
Uso il termine manda rinato perché la RAI in queste pagine ci appare Comuna Città proibita Roma
Viale Mazzini via Teulada Saxa Rubra viale Mazzini con i suoi cavalli strani un mondo da città approvi invita però dalle mura molto molto scritto latte
Ebbene
Questo questo mondo della Città proibita è stato lambito
Da un'idea di riforma un piano di riforma che è stata elaborata in tempi abbastanza rapidi è stata la Borat da da un gruppo di nove ma anche in un contatto con la gente stamani facevo l'intervista alla faccio un'intervista per un canale televisivo detto va da presentare oggi pomeriggio il libro di Bertelli e il funzionario che Vieri ma ha detto Bertelli è uno che ma chiamato e m'ha detto tu cosa pensi della Rai
E quindi questo conferma quello che diceva Mazzetti l'ascolto della gente
Visto che Paola Severino Alletto qualcosa vorrei leggere qualcosa anch'io come finisce questa storia
Basta con questa patetica finzione scrive alla fine che la RAI sia una vera azienda
Lo fosse in porterebbe qualcosa per esempio i recenti buoni ascolti ma la RAI è solo un giocattolo dei partiti quindi se la giochino tra loro
Senza più ipocrisie Roma padrona il passaggio delle consegne e poi nella stessa pagina Bertelli ci racconta che la riunione in cui si decide che Campo Dall'Orto se ne vada a casa si fa
A Palazzo Caetani a via Michelangelo Caetani che sarebbe meglio non fare riunioni lì perché allena già in quel palazzo rispetto al caso Moro qualcosa
Di oscuro
Ma
Questa storia che ci viene raccontata
Non è solo la storia della RAI ma in un certo senso la storia di una stagione politica quella di Renzi del volontarismo riformista di Renzi che si proietta anche sulla RAI in maniera diciamo molto seria Campo Dall'Orto lei lo chiama il Celeste questo mi resta evidente il dubbio perché io credevo solo che era un presidente della Lombardia il Celeste invece abbiamo più celesti
Ma
Che è la storia
La storia di una delega importante politica a un gruppo dirigente
Ma cos'è la riforma e qui mi sembra
Che ne la visione di Renzi e la visione che elabora Barbelli siano molto differenti
Perché la visione di Renzi è sì cambiare far vedere di cambiare fare qualcosa che si veda presto
Allora c'è per esempio la storia di tagliare il carcere operai
Da cento a novanta anche se poi si paga con la bolletta elettrica duecento milioni per la Rai non è una cosa diciamo da quattro soldi
Ma qui il verbo del riformismo è
La vostra RAI mi pare un po'lenta Renzi
Dice Giacomelli di Renzi la vostra RAI mi pare un po'lenta per i gusti
Di Renzi scusi ma come lenta la RAI e questo una bella definizione oltre quella di bolla è un transatlantico in panne
E qui c'è c'è tutta la la storia del dell'incrocio tra chi vuol fare una riforma seria
Ha ragione Paola dire cambiamento è la parola chiave e diciamo un riformismo chiamiamolo pirotecnico
C'è questa pagina molto divertente della colazione
Tra verde Campo Dall'Orto che
E Renzi a villa Doria Pamphilj della palazzina dell'Algardi
In cui emerge questo io politico di Renzi che si confronta con quello che vuole essere un processo riformista tanto rapido quanto deve essere realmente riformista e qui abbiamo un piccolo spicchio di una vicenda politica più generale perché questa vicenda politica più generale è stata in parte una occasione per tutta è stato un'occasione perduta di un fallimento con successo alla RAI ma forse è stata un'occasione è perduta a tanti altri livelli
Sembra quasi
Che la politica che fuori una politica che nemmeno nell'epoca Renzi rinuncia a essere quella di influenze scomposte
E il manda rinato interno
In un loro gioco sì alleno la storia del piano e il cuore di tutto il libro
Un piano che arrivato in porto alla mitica sala del Consiglio che compare che compare sullo sfondo in cui Verdelli qualche volta ammesso mi sembra è qualche volta messo
Now Fraga come diceva lei prima di essere discussa perché esce sull'Espresso
Io non parlo del piano se dovessi dare una sintesi un titolo direi
Da tribù a burla a casa comune e e quindi tutto il progetto di unificazione di diciamo di risparmio di una presenza nuove diverso sul territorio più diffusa ma anche l'abolizione delle serie di regionali e via dicendo insomma
Io ho la sensazione che questa storia la storia che qui viene raccontata non è solo un problema RAI è un problema Roma ed è un problema Italia allora
Questa Roma dai tanti mondi
Uno di essi dalle tante isole dalle tante bolle la RAI poi c'era il cinema l'arte pensiamo all'arte al tempo di Argan e Di Palma Bucarelli e poi il bel libro di foto che ci fa vedere qual era un altro mondo
Ma la RAI Città proibita
Sotto il controllo di una politica chiamiamola forte o egemonica quella democristiana era stata un'altra cosa mi sono ripreso in mano
Il libro intervista di Ettore Bernabei con Giorgio Dell'Arti e che si vede il rapporto che c'era con con la politica Bernabei dice
Io volevo fare
Alla RAI gli interessi del Paese anche della DC
E poi dice
Un linguista di Area marxista così definisce il nostro amico Tullio De Mauro
Ha sostenuto molte volte che l'unificazione del Paese avvenuta negli anni Sessanta grazie al fatto che la tv diffuse tra gli italiani una lingua comune
E poi gli chiede mai come faceva a cui partiti si dice il rapporto dei partiti è molto importante
Ma anche l'appoggio della chiesa e l'appoggio dell'opposizione di sinistra
Quindi bisognava che il quadro politico fosse favorevole e che le manovre interne per neutralizzare mi venissero sub intatte e che la classe dei mandarini tacitato
Già al tempo di Bernabei non era facile ma sicuramente era tutto molto molto scomposto molto più composto di oggi
Sullo sfondo di questa storia RAI cioè Roma
Realtà e metafora della situazione italiana
E c'è
Il Progetto che io trovo interessante qui arrivo a quello che dicevi tu Paola
Che cosa deve essere la RAI
E qui lo spiega
Verdelli lo spiega Renzi nella famosa colazione alla Palazzina dell'Algardi che mi sembra chiama il pranzo corre sole
E e gli dice
Abbozzò un discorso non preparato sull'Italia sempre più sbagliata e su un compito storico che potrebbe avere la RAI di riannodare un po'dei tanti figli sparsi
Dico che sono saltate tutte le cinghie di trasmissione che tenevano unito il Paese sparite le sedi dei partiti storici la DC il PGT diminuite le parrocchie
Meno cinquantacinque negli ultimi cinque anni quasi una al mese che sono costrette a fondersi tre in una per mancanza di sacerdoti cosa resta sul territorio a parte i centri commerciali
Giusto le stazioni dei carabinieri o gli uffici postali che però non sono esattamente dei luoghi di aggregazione questo mi sembra che il grande disegno
Disegno della Rai servizio pubblico ma qui è un tema cari amici che abbiamo affrontato tante volte la settimana scorsa
Discutendo il libro di Pignatone sui modelli criminali il problema delle periferie e il problema di un tessuto umano e urbano lacerato nella nostra società
E qui nelle periferie non ci sono più le reti di ieri la gente e sola in un mondo di tanti io web rafforza il mondo delli io
E l'idea
Della RAI è un'idea l'idea
Del Piano Verdelli è l'idea di una RAI
Che può con lettere che riprende ascoltare il paese e questo io lo trovo uno dei figli più interessanti di tutto il libro
Ripristinare scrive un dialogo effettivo con la Società trasformate frantumata di oggi implica un cammino complicato e pieno di insidie il cuore del problema è questo
Decidere se prendersi carico di questa sfida e delle infinite resistenze complicazioni che comporterà
Oppure rassegnarsi e gestire al meglio l'esistente sapendo però in piena coscienza che con questo assetto la RAI sarà inevitabilmente spinta ai bordi del mercato cioè
Un'azienda che funziona che esiste che cambia che però a una funzione nazionale
La RAI dice è l'unico grande presidio culturale in Italia
E quindi alle sue responsabilità per metterci nella condizione di affrontare questo norme carico civile servono scelte coraggioso
Io credo
Non posso non condividere non sentire la drammaticità di questa vicenda
Mazzetti ne ha parlato dall'interno con molta passione e anche con affetto per venderli io vedendo la dall'esterno ne sento la drammaticità
E una delle reti una delle ultime reti che unisce questo Paese a pezzi
Che
Non è all'altezza della sua vocazione che non è stata logorata come tanti altri periti dalla vita sociale che avrebbe potuto rilanciarsi e quindi cosa resta resta un mondo Dio
Un mondo
Di persone instabili
Legate a quella che Bossi chiama la geografia dei sentimenti che si compone e si ricompone
In un mondo globale dove ci vorrebbe più cultura più pensiero più informazione in cui invece tutti sono più spaesati e più
Spauriti vorrei concludere
Qualcosa su Roma
A un tratto ho pensato che Roma fosse un po'un titolo Effetto
Un po'un titolo Effetto e forse ci si poteva mettere rari no ma Roma è la sintesi tra la città la RAI e la politica
In questo senso Roma non perdona
E Roma e sullo sfondo di questa storia
Una città tanto cambiata non è più un luogo di sintesi
Roma
è stata l'unica città italiana non regionalizzata per l'afflusso di persone diverse della storia ha fatto sintesi ma oggi
Roma si va come dire napoletani Zandonà nel senso che una città Rizzi a Dini chiede di tutti i tipi di palazzi del potere
Di periferie dalle grandi solitudine in cui si insinuano le le mafie anche nicchie di eccellenza e qui
La colpa di Verdelli
Forse
Lui dice
Se così si può dire essersi concentrato sulla RAI e sul paese essere stato poco l'uomo di alcune nicchie romane lui scrive
Roma ci sono due
Tanta bellezza è una pagina anche struggente è un'aggravante perché rasoterra la capitale ridotta come i peggiori bar di Caracas
Scontri a senza sicurezza senza trasporti decentrati né decorosi senza un marciapiede che non sia dissestato senso un parco ben tenuto
Forse senza sicurezza hanno perché gli omicidi a Roma sono bassissimi anche se poi quest'anno sono morte sono morte tredici persone per strada di Trento
E poi dice
Tra il Cellule suolo c'è la terza Roma quella del Palazzo
Nel raggio di questo palazzo rientrano nei salotti
I giardini pensili che ospitano le cene dove si fanno e disfano le relazioni e le carriere le ascese ardite e le risalite le vite degli altri sbagliando ho preferito evitare sbagliando perché passi per uno che può fregarsene delle regole della casa il nuovo bando Lele deride e con le regole le persone che li incarnano
Un arrogante razza insopportabile
La verità è che là dentro e là sopra mi sarei sentito un pinguino
E poi dice
Wichita Arrigo Sacchi e dice non perdere mai di vista la differenza tra conoscenza e conoscenze
E dopo la presa di Roma
Quando Mondsee in chiedeva angosciato a Quintino Sella ma voi liberali voi italiani cosa volete fare di Roma
A Roma non si vive senza idee universali sella gli rispondeva noi faremo di Roma la città della scienza e della conoscenza ragione
La Roma che oggi emerge non è la città della scienza della conoscenza non è la città dei propositi universali è la città invece delle conoscenze
Ma credo che per fare un piano
Rapito e incisivo come quello di perdendo i suoi amici
Non ci si poteva perdere e forse non ci si devo doveva anche per scelta personale perdere nella corrette della città delle conoscenze
E allora sì questa una RAI riformata avrebbe fatto bene all'Italia
Per quello che ho detto prima avrebbe fatto bene a Roma ma in un certo senso la politica e Roma se la sono rimangiata
In quel compromesso tra mondi di cui vive la nostra città è la nostra politica e che ci porta in basso dispiace
Dispiace molto caro Verdelli mai fatto bene a scriverlo perché resti perché si può sempre tornare indietro e perché una storia coraggiosa ci dà coraggio grazie
E adesso arriviamo al nostro uomo dopo che Andrea Riccardi ci ha ricordato che una volta c'era l'editore di riferimento come bis Bruno Vespa
E che oggi gli editori di riferimento sono tanti forse sono troppi e quindi la confusione tanta sotto al cielo
E il nostro uomo Bertelli che ha avuto un grande coraggio perché riflettere sui sulle proprie sconfitte sui troppi fallimenti eh cosa degna di uomini coraggiosi avrebbe potuto chiudere la partita oggi ahilui è uno dei padroni di Roma perché è il direttore di un giornale importantissimo
Avrebbe potuto anche fare i conti in altra maniera
Ha deciso di dire la verità e questo è davvero apprezzabile quindi non ci aspettiamo dell'UI come direttore di Repubblica che continui per questa strada perché abbiamo bisogno di giornali io di Vaio chiedere tante cose
La prima noi abbiamo la stessa età Bertelli e di abbiamo fatto in tempo a vedere la televisione che arrivava nelle case
A casa mia arrivata prima in frigorifero che non c'era me lo ricordo perfettamente avevo tre anni c'erano i pezzi di ghiaccio nella nella ghiacciaia non c'era il frigo di ora e poi la televisione
E e io mi sono sempre sentita molto legata alla televisione anche perché mio papà prima di innamorarsi di mamma mia era il fidanzato di Nicoletta Orsomando che è stata presente nella nostra vita per cui proprio una parte fisica di chi alla nostra età non non c'è soltanto il sentimento è proprio una parte di noi che la televisione infatti del Belli dedica il libro alla sua mamma suo papà in Olanda precedente presentazione ho sentito dire Dario Zambelli vi leggo le dedica mia madre a mio padre che non si perdevano una puntata di lascia o raddoppia con Mike Bongiorno
Era in bianco e nero è andata in onda sulla neonata Rai Radiotelevisione italiana ma berberi ha detto probabilmente i miei genitori si sarebbero separati se non ci fosse stata la televisione che la sera in qualche maniera di riuniva come riuniva tutti noi
Quella televisione non esiste più
Ce n'è un'altra ce ne sarà un'altra ancora però quello che vogliamo chiedere a lui Bertelli
Forse forse ha ragione anzi ha certamente ragione Riccardi
Roma non è solo quella cosa negativa che noi ci siamo immaginati Roma e fatta di tanta solidarietà
Di incontri dove la gente edita in razza da quella che nei palazzi fai disfare le carriere e insomma quell'altra parte di Roma forse i cartelli non ha fatto in tempo a conoscerla magari adesso come direttore di Repubblica avrà tempo e modo di conoscerla
Spezza anche una lancia sul fatto che ha incontrato tutti io sono un Esterna Rai era interna tanti anni fa adesso sono una collaboratrice esterna
Tre mesi dopo dell'insediamento di perderli ho chiesto di essere ricevuta mi sono presentata con Carlo Albertazzi che il caporedattore del GR Parlamento
E l'UCI ha sopportato un'ora e mezza tutte le nostre lamentele sulla radio che non funzionava
Dai mi sembra di avere la macchina del tempo se si va a Saxa Rubra in radio ci sono dei telefoni degli anni settanta si potrebbe girare un film sempre rotti
La la Rai è sporca è sporca
Ci sanità
E però è sempre la RAI che ci ha insegnato tutto e che ci ha dato persone come Loris Mazzetti che ci ha dato Enzo Biagi
E che ci ha dato tanta tanta solidarietà nel periodo di perderli ricordo soltanto Onna programma incredibile
Che era albergo a sei stelle qui c'è Giovanni pare Pini che ha seguito con attenzione e responsabilità comunicazione istituzionale
Un uomo buono e generoso va detto che ha seguito con attenzione questa trasmissione che parlare di ragazzi down
Che cominciavano a lavorare era prima opera primo reality veramente sociale che ho visto Annoni Grande Fratello no queste cose orribili che sono proprio della televisione commerciale ma le buone pratiche urbane esempio allora Verderio ti vorrei chiedere tante cose ma partirei dai pinguini io la sola storia ma il nostro pubblico soprattutto quello radiofonico non la conosce
Perché tu citi così tanto i pinguini e perché c'è un pinguino che scivola nella copertina di Roma non perdona cos'è questo amore per i pinguini
Verso il suo amore per i pinguini né per altri animali me semplicemente mentre ho vissuto la mia esperienza a Roma scusate grazie
Mentre ho vissuto un'esperienza a Roma la sera leggevo
Tra altre cose un romanzo di Daniele Del Giudice che si intitola Orizzonte mobile che è l'ultimo romanzo che ha scritto prima
Che una malattia degenerativa che impedisse di scrivere di pensare di parlare quel romanzo dedicato all'Antartide che il il cuore freddo del mondo gli unici esseri viventi sono in Antartide sono i pinguini ludica alcune pagine i pinguini
Con la sua scrittura molto asciutta
Che lo fa considerare non da me che conto poco ma come il vero erede di Calvino purtroppo ha smesso di scrivere troppo presto sua descrizione dei pinguini a un pochino più di partecipazione
Del del solito in del giudice e vi racconto come degli esseri goffi con la faccia con l'espressione sempre un po'a sorpresa che non sono riusciti a diventare che pesci ne uccelli son rimasti in mezzo e pattino scivolando sul pack
Questa descrizione in qualche modo mi sembrava la cosa più adatta per sdrammatizzare una storia che vi è stata in qualche modo raccontata da alle persone che hanno parlato fino adesso
Nessuno è un eroe in questa storia non ci sono i buoni non ci sono i cattivi
C'è
Proprio per evitare di entrare nella parte della
Scrive un libro così difficili da trovare il tono il tono della voce del linguaggio io ho scelto di non fare un saggio sulla RAI
Ho scelto di non fare un romanzo sulla RAI ho scelto di fare una cosa un po'diversa che se mi capiterà di leggere mi fa piacere
Dove tutto è vero è un libro onesto
Meno tutto è vero secondo la mia interpretazione ma solo per i fatti ho sentito che a un certo punto Renzi da qualche parte ha detto sì a quell'episodio al a villa Pamphili anch'egli un bel respiro un po'macchie turistico ci sono degli altri testimoni d'
Eviterei di misurarmi con me sul fronte della verità sì sì c'era qualcun'altro che purtroppo sosterrebbe al la vi racconto così come l'ho fatto e però per evitare appunto un tono
Diciamo da arrivano i nostri e poi troppo i cattivi vincono scelto il pinguino e tante altre immagini prese dalle fiabe dal mondo letteratura
Per rendere più diciamo così meno personale anche se molto personale racconta tutto in prima persona ma
Meno uno tragica la storia che l'astro di una sconfitta poi
Bello simbolo di Riccardo sconfitti i successi non so come sia successo da parte di successo non lo so soccorsa scusa sconfitte da sconfitte sconfitta bisogna ammetto nella marcatura questioni sconfitta personale euro dei beati proprio disperati pochi che hanno lavorato insieme a questa avventura però resta il fatto che noi siamo arrivati per cambiare la RAI la RAI è cambiato noi va detto con molta onestà i pinguini almeno io che dei pinguini e responsabile
Goffamente se ne sono andati senza colpo ferire dimettendosi che non è una cosa così diffusa fa soltanto alla RAI ma neanche per le altre aziende
Il pinguino perseguiva queste questi sono sostanzialmente rispondo su un'altra cosa che diceva Paola cioè su Roma Roma certamente tante cose bella brutta
Orrenda sciupata meraviglioso solo Roma è una scenografia di questa non c'è questo sull'attribuzione particolare
è un concentrato di potere insensato su questo secondo giudizio sulla città potrebbe essere Barrio potenza o Avellino Trento de a Roma si concentra per qualche ragione
Dicevo sarebbe lungo approfondire tutto il potere politico
Tutta l'informazione della RAI
Ora la RAI però non è un servizio pubblico romano non non c'è questo nella nella non è qui non è previsto dalla costituzione dell'azienda dice servizio pubblico nazionale tuttora una delle domande che ci poniamo che mi pongo nel libro anche animano questo fantomatico per l'informazione poi fantomatico mica tanto perché sono cinque volumi che sono stati redatti diciamo da questo gruppo di pinguini io Bianconiglio di come sono raccontati nel libro molto rapidamente
Facendo sì un discreto mazzo che poi sono rimasta Sidibé scusate si è un bel mazzo perché che sostato in RAI un anno e non hanno oltre a fare centottantanove ore di informazione straordinaria cioè oltre TG cento ottantanove di ore straordinarie
Faccia una delle persone sulle persone che ho mi finito che ce li vedere in sala
Alcuni tra l'altro come come Pino Corrias e Giovanni Papini che ed è stato con me responsabile delle relazioni esterne della RAI citato una grande vanno a proteggersi già sei Kantor me che ha permesso che molte di queste centottantanove euro andassero in onda perché ha messo in sicurezza dagli inviati che andavano nei posti più caldi della terra oltre a fare tutto questo e a studiare l'azienda
Sì e laboratori compiano nonostante romane c'era come sedici danza politica eccetera eccetera ma la mano che le cose andavano avanti
Mostrava di non gradire questo lavoro di questo piano però tornanti al concetto perché Roma non perdona perché il fatto che il servizio pubblico nazionale sia tutto concentrato a Roma
Fatte salve le venti sedi regionali su cui non mi annoio perché meriterebbero un discorso da parte
Non ha molto senso e come se un editore
Decidesse di aprire diciamo quattro giornali
Mi facesse tutti nella stessa città
Che festicciole uscire tutti uguali l'unica cosa a differenza
E che di fucile a qualche Commerz ora di ritardo uno dell'altro questa situazione dell'informazione della RAI tre TG nazionale più Rainews ci mettono anche i GR allora
L'idea di incominciare a concepire la RAI per quello che un servizio pubblico nazionale
Ci sono alzati
Con lance in resta come se avessimo bestemmie atti in chiesa dicendo portiamo un TG a Milano ma perché il TG due a Milano e facciamo un TG sud a Napoli perché perché nazionali
E dove fai un telegiornale dove fare informazione e molto influente
Il posto dove la fai
Una delle differenze fondamentali tra Corriere e Repubblica contro la storia eccezioni e ce Cece e Cure viene fatto a Milano e una delle fatta a Roma
Che il posto dove fare un giornale influenza il modo in cui lo fai
Quindi era normale è una sorpresa che non si fosse ancora fatto
Di portare un TG a Mila no il tu perché il due
Se leggerete avrete la pazienza uno solo di voti leggere attentamente il libro c'è una spiegazione perché il due non perché abbiamo tirato i bussolotti ma perché la missione editoriale che la Commissione di vigilanza aveva dato la rete due
Era quella di intercettare il pubblico più giovane il pubblico della RAI diciamo che con tutto rispetto ma va verso metà avanzata ecco docente più più verso quello però è giusto che la RAI cerchi di recuperare un rapporto con il pubblico più giovane e qual è la Rete alla quali era stato dato il mandato di fare questo esperimento
La rete due
E quindi il TG della Rete che doveva acquistare i giovani doveva essere almeno in teoria un TG più giovamento però può fare un TG per giocare in una città che certamente per numero di università Pera vicinanza all'Europa per lo rappresentava di più e quindi per ecco il TG due portato Milano
Perché il Sud deve essere raccontato sotto il Sud è tanta parte d'Italia non soltanto nelle sue se nel Sud ma perché molte città italiane
Sono piene di persone del Sud e quindi un'informazione sul Sud che fosse purché sia fabbricata al sud al di là della del TG regionale della Campania
Ha molto senso innovativo anche perché il Sud e molte cose esattamente come Roma e molte cose come ogni persone molte cose
Anche il Sud può essere raccontato in molti modi diversi era un modo per allungare la RAI alla sua funzione originale
Che quelle di servizio pubblico nazionale
Questo non è stato permesso
Il piano non è stato neanche bocciato non è stato votato cioè non è una sconfitta dice abbiamo perso tre zero non abbiamo perso s'perché hanno annullato la partita
Peggio che una sconfitta sconfitta prova a casa riflette dice dove avrò sbagliato certamente fa tutti gli errori del mondo però non può non si può neanche dire che una sconfitta e umiliazione
Il tuo il piano rispondo a Loris
Dov'è finito il Piano dei dei pinguini ci deve dov'è finito è rubricato
In un nel consiglio di amministrazione della RAI ancora esistente ancorché ridotto però
Attivo
Come contributo Di Carlo Verdelli ecco se io ho scritto questo libro
E l'ho scritto prima di accettare l'incarico che mi è stato poi offerto ma e poco importa si sovrappongono le due cose
A mente sì ho scritto questo libro se volete proprio saperlo ragione che l'ha scritto che mi ha spinto a farlo perché è vero vero hanno chiesto appena sono uscito e più volte ma per quando ho saputo che tutto il lavoro di questi popoli Christie di pinguini con forza altro per quanto era stata veniva rubricato c'è un mediazione su ulteriore come contributo di Carlo vedremo almeno un contributo di Carlo Verdelli esisteva per la prima volta nella RAI una struttura messa e non è ancora stata abolita che mi risulti struttura di coordinamento dell'offerta informativa
Di cui meritatamente meritatamente il direttore ma chi se ne frega preesisteva quello struttura il culto tra il cui compiti tra i suoi compiti c'era quello di lavorare un piano di riforma dell'informazione RAI che fosse più razionale che costasse di meno che evitasse di sprechi da principi leggi e soprattutto portasse l'informazione RAI nel terzo millennio dove abitano i cittadini che la RAI deve servire e non nel nel Novecento dove l'informazione si trova appunto
Ora Piano giusto piano sbagliato
Legittima qualsiasi interpretazione io sostengo affatto che quella fosse Lalla tavole dieci comandamenti né nessuno
Dinoi pinguini lo pensa anche nei momenti più diceva di maggiore entusiasmo però quel piano conteneva una carica eversiva cioè di cambiamento rispetto alle abitudini che è stata considerata troppo pericolosa quindi non è stata una sconfitta per non si è giocata la partita e ho scritto quel libro proprio perché quello mi sembrava ingiusto
Ho scritto questo libro perché ne restasse una traccia
Non tanto nella storia della RAI ma quanto nostra di questo paese c'è perché questa non è una strada che riguarda soltanto la RAI è una storia italiana
è una storia riguarda un'azienda importante per noi perché come ricordava Paolo quella dedica possono farle tutte le persone la Rai è stato tanto nella vita è tanto nella vita di ciascuno di noi
Ma tra una star italiana perché quando si è alla vigilia di un cambiamento e lì c'era un governo che premeva molto per i cambiamenti
Poi qualcosa impedisce che questo accada ecco questa è la storia di un cambiamento
Spinto dal Governo perché allora governava perché accadesse
In qualche modo da molte forze comprese le forze che ci governano
Interrotto
Mentre stava accadendo
Roma non perdona è questa storia qua quello che viene dopo è una storia un po'appunto con i pinguini di Bianconi gli Harry Potter ce n'è di raccordo qualunque cosa che lo rendesse
Fruibile leggero e senza i toni della denuncia lo nel Perugia accusa non è questo
è una storia mesta onesta dove io non ci faccia gran figura per dire la tutta la verità
E dove ho cercato di proteggere le persone che hanno lavorato con me quelle che ancora lavorano in RAI come è giusto perché io venivo da fuori fuori sono tornate molte avevano una lunga storia dentro la RAI giusto che ci siano restate
Ognuno ha il suo destino
La cosa che mi pare invece interessante da segnalare che lei lo vedeva anche sui giornali l'esperienza di Campo Dall'Orto che è stato un diretti direttore centrale per quella stagione poi dopo la fine di questa avventura
Te la nostra avventura della struttura per il coordinamento della l'offerta informativa noi
Di fatto nessun dimesso a gennaio Campo Dall'Orto si è dimesso a fine maggio agli inizi di giugno diciamo quell'esperienza si è conclusa con la caduta dei pinguini diciamo così
Capo dall'alto approvato porterà avanti un pezzo di quel piano importante
Che la parte digitale dove la RAI non esiste mentre voi capite che non esistere sul digitale è un problema non da poco per un'azienda pubblica di cui voi siete i proprietari più che legittimi visto che con il cane la finanziate per due terzi
E poi cerca di portare avanti almeno la parte digitale che indispensabili insieme a Milena Gabanelli che è una delle più grandi firme credo del giornalismo italiano vent'anni conduttrice animatrice
Volto è anima di report quindi voglio dire un calibro un pezzo da novanta del giornalismo italiano neanche quella parte soltanto con la parte CRA veramente indispensabili che non toccava niente
Apparire la Rai seriamente al digitale ma per fare quel digitale l'informazione digitale era indispensabile andare toccare le varie tribù compongono la bolla della RAI e costringerle
A fare sintesi a mettersi insieme per produrre qualcosa che avesse senso sul digitale
Per neanche quella parte è passata c'è un capitolo al quale io tengo più di qualunque altro che non è quello del Re Sole di Renzi che è divertente io posso divertirmi più scrive russe ventitré meno leggero ma questo fa parte delle cose della vita facile però il capitolo cui tengo di più è quello che si intitola l'abolizione del passato prossimo noi viviamo un tempo al di là della RAI tutti quanti noi vediamo un tempo dove tutto è estremamente accelerato
Dove la memoria di quello che c'è stato l'altro ieri
Chiede cancellate rapidamente perché siamo invasi essendo nato in un'altra civiltà che la civiltà digitale da una tale mole di informazioni sugli esiti sollecitazioni pecche
Si cancella
Il l'immediato passato e si vide soltanto un eterno presente continuamente sottoposto un bombardamento di notizie vere e false che far dimenticare fa perdere la memoria
Ecco l'abolizione del passato prossimo questo inutile giallo libro con un pinguino dentro è un tentativo di ripristinare un pezzettino del nostro passato prossimo perché la RAI appunto in tutti noi grazie alla sera
Chiederei questo incontro è piuttosto difficile
Allora io mi sono andata a leggere l'altro libero che ha scritto Garbelli perché Verzelli ne ha scritti sotto soltanto due nonostante abbia biglietto sette vanity fair la Gazzetta dello Sport è stato per sette anni vicedirettore del Corriere della Sera
è stato vicepresidente esecutivo editoriale letti Condé Nast perché ha scritto solo due libri cosa particolare per un giornalista uno scrittore e il libro precedente a questo è intitolato i sogni belli non si ricordano
E qui mi sono anche chiesta con me l'uomo Verdelli perché voi lo avete sentito questa sera ha parlato dei pinguini
C'è un pezzettino di un collega che gli scrive da un amico dei pinguini non può essere vero non puoi essere tu
E invece è andata così risponde dove la cosa peggiore che sono rimasto zitto è una vicenda con la Maggioni ma raccoglie la vicenda di tutto libero
E l'amico gli dice l'amico dei pinguini tu comandi giornali da una ditta sai come farti rispettare
Dentro di te c'è un cavaliere oscuro che mette soggezione non ti vedo arrossire impaurito davanti a una provocazione è successo ti dico e nemmeno io so perché non ho avuto la forza di replicare
E allora lascia perdere non scriverlo allora la risposta secondo me poi magari mi sbaglierò sta nei sogni belli non si ricorda no abbiamo capito che la RAI non è la BBC non sarà mai da BBC
Il libro di verde lì è un libro che parla di bambini disse ogni di favole e avete visto come lui le interpreta di ricordi
E questo è e capitoletto che piace di più a me è un un dialogo tra un bambina una pecora
E il bambino sembrava perplesso anzi lo era per la prima volta la pecora sorrise mostrò i suoi Dentoni gialli
E gli disse imparare a guidare i sogni quando il sonno e leggero serviranno al brutto tu li corregge al bello e se diventi bravo il bello non ha confini
Ma come si fa a rispose il bambino la pecora semplice si prende la patente per guidare i sogni vale oro
E accetta ci si può iscrivere per prenderla alla tua pidocchio io credo che Bertelli ancorata voglia di sognare di cambiare le cose e quindi ma non perdona però noi tutti qui abbiamo visto due sognatori ma son due sognatori pratici Andrea Riccardi
E Loris Mazzetti che pensano invece che Roma può cambiare quindi aspettiamo il prossimo libro
Bertelli che scriverà tutti i giorni dirigendo Repubblica
Su Roma che cambia perché Roma può cambiare perché il nostro Paese può cambiare perché la RAI può cambiare è lo specchio di questo Paese quindi cambieremo nome insieme con lei grazie