Migranti: intervista a Marco Impagliazzo sui corridoi umanitari e sulle politiche di integrazione

Radio radicale siamo in collegamento con Marco Impagliazzo presidente della Comunità di Sant'Egidio benvenuto bentornato su radio radicale nel frattempo grazie Marco
Grazie allora il ventotto marzo del due mila e diciannove quindi ieri sono arrivati a Fiumicino più di cinquanta profughi siriani dal Libano donne bambini uomini hanno la mente attraversato le vicissitudini della guerra e grazie alla Comunità di Sant'Egidio sono giunti in Italia con un corridoio umanitario su diciamo lui cinquanta
Profughi siriani saranno accolti da altrettante famiglie questa è forse ancora di più la dimostrazione che i corridoi umanitari servono fondamentalmente sia diciamo per bloccare la la tratta e per dare diciamo una soluzione di continuità a queste storie e queste vicende allora raccontaci di questo corridoio umanitario Marco
Sì la sua necessità la sua utilità e è veramente importante perché oggi il Mediterraneo anche per le notizie che ci giungono
Fermare in cui i problemi non si sono risolte anche qui ci sono aggravanti per la scienza radicalmente for Shabab Nencini
Il fatto che la missione Sofia testata rinnovata ma senza forze navali soltanto aeree
Perché pensato alla situazione in Libia non si risolve e quindi il corridoio umanitario ha un grande valore perché continua salvare persone da queste tratte che sono diventate diventano ogni giorno più più pericolose
è un corridoio che come sappiamo sta coprendo le necessità dei profughi siriani che sono in Libano e anche qui bisogna prima nota dolente film direi che e ci sono persone che vivono da anni in campi profughi in cui praticamente non c'è nulla
E non c'è nessuna possibilità di futuro di ritorno in Siria e ancora molto difficile se non impossibile perché la guerra non è finita
E stiamo parlando di una sofferenza che dura da otto anni
Stiamo parlando di bambini personalità di ieri che non hanno mai visto una scuola in vita loro ci hanno conosciuto soltanto privazioni stenti e quindi le edizioni sia più vicino
è la è la gioia e la felicità di queste famiglie denotavano appalto
Che queste persone boliviana cercano giustamente un futuro che Gorrini umanitari vi possono dare perché come è stato dimostrato dalle mille cinquecento e più persone che sono già arrivate in questi anni
Non si tratta solo di accoglienza ma anche di integrazione e quindi chi è arrivato prima di loro oggi è già integrato in Italia e dà dimostrazione che corridoi funzionano veramente bene
Ecco parliamo appunto dell'integrazione perché oltre le politiche emergenziali sembra questo il vero nodo il vero diciamo discrimine tra diciamo costruire un futuro e al tempo stesso diciamo tamponare le varie emergenze umanitarie
Ecco si parla sempre più di vicende legate agli sbarchi ieri insomma si è risolta con lo sbarco e l'arresto la la la di di e di alcuni componenti appunto della nave
La vicenda del appunto il mercantile dirottato a Malta le cronache del Mediterraneo ci restituiscono sempre e comunque cioè una sorta di bollettino di polizia più che di bollettino umanitario e allora quali sono i rischi che intravede i in questa
Deriva che potremmo dire culturalmente securitaria insomma sempre più l'immigrazione vista come una problema di ordine pubblico più che una risorsa di tipo sociale
Air bag il rischio diciamo e certamente mondare il futuro alle persone da una parte dall'altra
Sostanzialmente che le nostre società diventa non più dure
Perché non si commuovono più e non capiscono più non il qual è il dolore di persone che sono state costrette da un giorno all'altro a lasciare il tutto perché c'è una guerra terribile come quella quella vera incivili a persone che hanno studiato che avevano un lavoro a casa che è una famiglia trovarci da un giorno all'altro senza nulla dobbiamo ancora tornare a commuoverci
Lasciarci colpire da queste situazioni e creare delle politiche in cui tanti vergogna militari possono essere aperti precondizione produzione umanitaria dall'altra
Io credo che l'Europa non può andare avanti così però non può andare avanti così chiudendo ci tengo su chiudendo i ruoli al Sandro messo un piede non dando più visti praticamente Petrarca mobili per motivi di lavoro perché c'è una pressione tale che a un certo punto diciamo qualche sfogo questa professione come vediamo dovrebbe volare purtroppo trova per canali sbagliati e quindi la gente
No aumenta adesso delle proprie sofferenze se non se non muore in questi percorsi tragici
Ecco cambiamo argomento Marco perché come come sa insomma se il nostro ascoltatore i nostri ascoltatori ti conosco insomma la nostra emittente seria non momento delicato vista Italia della scorsa legge di bilancio che hanno visto il dimezzamento della convenzione tra la nostra radio e il ministero dello Sviluppo economico unito boia tutto il riassetto del settore editoria allora e in chiusura di questa conversazione così importante
Ti chiedo un po'di raccontarci che cos'è per te radio radicale che cos'è anche per la Comunità di Sant'Egidio radio radicale
Per me personalmente è una compagnia
Da più di quarant'anni io ho conosciuto radio radicale quando frequentavo il liceo Visconti che non è lontana che non era lontana cioè quelli di Radio Radicale abbia dov'è argentina
Non sono sono stato ministro conoscendo la liberazione stiamo parlando della metà degli anni settanta ed è stato da allora una grande compagnia è un grande aiuto un grande strumento diciamo di formazione
Ma non soltanto politica soprattutto culturale con le sue dirette con la sua bisogna citare il palco i suoi approfondimenti per l'abbiamo un universo antiaging io è uno strumento fondamentale
Tanto più in questo periodo in cui si parla di emergenza e migratoria i grandi è profondamente che puntualmente ictu personalmente a altri colleghi hanno fatto su questi temi sono di grande aiuto perché fanno conoscere al pubblico italiano quali sono le reali necessità
Di queste persone non è una questione ideologica
E l'adozione di informare perché oggi il grande problema della nostra società e che
La percezione supera la realtà
Radio radicale ci riporta alla realtà e questo oggetto è fortemente necessario per il futuro del nostro Paese
Bene allora noi ringraziamo ancora Marco Impagliazzo presidente della Comunità di Sant'Egidio per questa conversazione per il lavoro che quotidianamente svolge insieme alla comunità grazie ancora per essere stato con noi
Grazie a voi è uno dei