Presentazione del volume a cura del Garante nazionale dei diritti delle persone detenute o private della libertà personale "Norme e normalità. Standard per la privazione della libertà delle persone migranti"

Bene va bene presenta dell'imprenditore proprio nel merito del testo leggermente sì e del
Avvocato Anania
Cioè cioè
Siano
Tanto per
Pubblicità dunque
Grazie giudice dopodiché
Comunque
E non perché
Queste
La
Allora iniziamo dormito
Milioni di euro
Il c.t. azzurro sul
Allora
Non lo so
Emilia
No dicevo
Va bene iniziamo
Allora buona sera se ci accomodiamo dopo il tradizionale quarto d'ora accademico
Diamo inizio a questo incontro
Intanto una buona serata a tutti è un ringrazia tutti gli ospiti per la partecipazione o ringraziamento anche all'enciclopedia Treccani che ha messo a disposizione questa nella sala
Grazie ai relatori che sono con noi qui oggi per parlare di norme normalità standard per la privazione della libertà delle persone migranti
Si tratta di del secondo volume di una serie di cui in cui abbiamo voluto raccogliere sistematizzare le raccomandazioni alle amministrazioni fatte dal Garante nazionale a seguito delle visite
Nei luoghi di privazione della libertà
Questo infatti il nostro mandato visitare tali luoghi in forza del potere di accesso senza autorizzazione e senza preavviso elaborare rapporti su quanto rilevato e formulare raccomandazioni
Il primo volume che abbiamo presentato sempre in questa sala qui alla Treccani si rivolgeva all'ambito dell'esecuzione penale per adulti e in particolare gli istituti di pena questo secondo invece come sapete si rivolge all'ambito della cosiddetta detenzione amministrativa dei migranti irregolari
E pur nella continuità tra i due volumi questo che presentiamo oggi presenta alcune novità
La prima sta nella formulazione per la prima volta in Italia di standard nazionali sulla privazione della libertà e nel caso specifico sulla privazione nella libertà nell'ambito delle persone migranti
Il Garante nazionale arrivato alla stesura di questi standard dopo tre anni di visite nei centri per migranti
Di rapporti scritti su tali visite di raccomandazioni di dialogo e confronto e con le amministrazioni coinvolte e anche abbiamo voluto condividere il testo prima di arrivare alla sua
Definizione finale con le organizzazioni della società civile impegnate nel campo
Questo aspetto importante lo voglio sottolineare perché in un contesto come quello dei migranti in cui mancano le norme regolatrici nazionali della privazione della libertà non c'è l'ordinamento come il corrispettivo dell'ordinamento penitenziario
In cui non è previsto un sistema di reclamo
In cui non c'è la possibilità di rivolgersi a un giudice come accade negli istituti di pena il giudice di sorveglianza in un contesto in cui anche a livello sovrannazionale mancano gli standard del Consiglio d'Europa
I sta scrivendo adesso il garante tra l'altro sta collaborando alla stesura
Non abbiamo ritenuto nostro dovere
Abbiamo ritenuto necessario che l'Italia si dotasse di propri standard nazionali
Standard che nascono come le nostre raccomandazioni
Dall'osservazione diretta dai colloqui con le persone private la libertà con gli operatori che lavorano all'interno dall'analisi dei documenti e degli atti che raccogliamo
Quindi che nascono
Dal basso in qualche modo da un confronto diretto con le situazione con le difficoltà
Garante nazionale un organismo che non ha poteri sanzionatori che agisce attraverso gli strumenti della soft loro le raccomandazioni innanzitutto
E da oggi anche con gli standard
Le raccomandazioni agli standard non siamo convinti che siano degli strumenti potenti perché incidono non tanto sul dover fare con una prescrizione
Ma sull'essere incidono sulla cultura che alla base delle scelte dell'azione perché le so lo devono essere
Interiorizzate devono essere accolte devono essere fatte proprie delle persone e per questo abbiamo voluto confrontarci anche con la società civile organizzata sul testo per questo abbiamo voluto lavorare per tre anni prima di arrivare a definire degli standard
E per questo oggi le mettiamo in circolazione perché possano diventare un patrimonio comune di una cultura dei diritti
Una cultura dei diritti che ha bisogno di essere continuamente alimentati a cresciuta tanto più oggi in una fase in cui una cultura un linguaggio dell'odio sembrano trovare sempre più forza
Non siamo convinti che sono a partire da una conoscenza condivisa
Una conoscenza condivisa con l'istituzione con la società civile che si può costruire insieme una società più rispettosa delle persone
E naturalmente da oggi vigileremo anche sull'applicazione effettiva di questi standard
Quindi la prima novità è la costruzione e la la scrittura di standard nazionali la seconda novità rispetto al precedente volume eh la pluralità di situazioni di privazione della libertà che abbiamo monitorato e che corrisponde a un po'e tre diversi capitoli
Il primo la privazione de iure principalmente i centri di permanenza per il rimpatrio all'inizio Errani CE cioè quei contesti in cui le persone sono sottoposto alla misura su mandato di un'autorità giudiziaria
Se posso anticipare qualcosa due sono le principali criticità che abbiamo individuato né Cpr una merce dai numeri l'abbiamo detto anche nel corso della presentazione della relazione al Parlamento ed è il fatto che in media solo il cinquanta per cento delle persone che vi sono trattenute viene effettivamente rimpatriata
Con dei piccoli può più alti dei pick un po'più bassi il più basso è quello del due mila diciotto con il quarantatré per cento questo significa che l'altra metà quella che non viene rimpatriata è stata trattenuta stata privata della libertà
Senza che la finalità per cui tale misura è stata applicata fosse raggiunta
Va detto inoltre altri due numeri che il ventitré per cento dei non rimpatriati e nell'ultimo anno è uscito dai centri per mancata convalida dell'autorità giudiziaria questo significa che non sarebbero proprio dovuti entrare in quei cent'poi c'è un venti per cento che esce per scadenza dei termini di trattenimento ecco se fosse un'impresa sarebbe un'impresa fallimentare che non raggiunge l'obiettivo
Ma a questo aspetto ne va aggiunto un altro che è la sofferenza delle persone che si sono trattenuti all'interno dei centri quindi c'è un di più
La seconda criticità che Cpr dovuto alle condizioni materiali dei centri in base al decreto legge del due mila diciassette devono essere cito la legge struttura di capienza limitata idonee a garantire condizioni di trattenimento che assicurino l'assoluto rispetto della dignità della persona
Le condizioni materiali geniche che avrà la pazienza di leggere norme normalità lo vedrà in molti di questi centri sono ben lontani da questa prescrizione così come la qualità della vita detentiva ambienti degradati senza spazi per attività senza un tavolo per mangiare in cui le giornate scorrono vuote
Il secondo capitolo si rivolge invece alla privazione del fatto delle persone migranti gli hot spot per cui le persone non possono uscire e in cui nessuno può entrare tutto ciò senza che ci sia un mandato dell'autorità giudiziaria
Navi in cui migranti salvati in mare restano per giorni a largo delle coste o anche ancorati nei porti situazioni che come abbiamo scritto nell'informative inviate alle Procure di Agrigento e di Catania a seguito della visita della sulla nave di Ciotti
Pongono un serio problema di legittimità ai sensi dell'articolo cinque della Convenzione europea dei diritti dell'uomo
E dell'articolo tredici della Costituzione italiana
Il terzo capitolo infine riguarda le operazioni di rimpatrio forzato che il Garante ha monitorato in tutte le fasi compresa quella di volo salendo con i propri componenti a bordo degli aerei
In tutti i rapporti pubblicati abbiamo più volte sottolineato come l'applicazione delle fascette ai polsi di tutti gli stranieri rimpatriati al momento dell'imbarco rappresenti una violazione degli standard europei e internazionali
Che consentono l'utilizzo dei mezzi di contenzione
Solo come misura di ultima istanza in caso di stretta necessità e comunque sempre sulla base di una valutazione individuale del rischio
L'ultimo capitolo ne ha parlato in testa sono gli standard per la privazione della libertà delle persone migranti chiudo questa introduzione parlando di trasparenza
Il Garante nazionale accesso a tutti i luoghi di privazione della libertà senza autorizzazione e senza preavviso cosa che facciamo sistematicamente da tre anni
Nell'ultimo anno abbiamo visitato cento luoghi di diversa tipologia e delle diverse aree di intervento del migrante abbiamo monitorato trentaquattro voli di rimpatrio versato forzato
Per ogni visita scriviamo un rapporto che rimane riservato per trenta giorni per dare tempo alle amministrazioni di rispondere
E poi viene pubblicato sul sito del Garante stesso siamo forse l'unico organismo europeo che pubblica anche rapporti sui fogli
Noi riteniamo nostro dovere rendere pubblici gli esiti delle nostre visite e anche la pubblicazione di norme normalità rientra in questo specifico obiettivo di trasparenza che ci siamo dati come istituzione
Il fatto che ci sia un'istituzione che ha il potere di visitare i luoghi anche quelli che rischiano di rimanere nel buio nell'ombra è fondamentale altrettanto importante però e illuminare tali luoghi
I nostri rapporti alle nostre pubblicazioni sono anche questo una luce nel buio dei luoghi di privazione della libertà soprattutto i più o Scurati come sono i luoghi di privazione di fatto di cui parliamo in questo libro
Io chiuderei qui darei la parola invece a Massimiliano Bagalini che responsabile dell'Unità migrazione libertà L'Unità che ha curato il testo
Che ci aiuterà a entrare un po'di più all'interno dei contenuti nel volume anche del lavoro che abbiamo portato avanti in questi anni come garante nazionale dei privati delle persone private della libertà grazie
Grazie Daniela buongiorno anzi buonasera a tutti
Io ho preparato una piccola presentazione
Per rendere meno noiosa nemmeno noioso il mio intervento
Daniela dello Berra già parlato della strutturazione del volume quindi ha già descritto quelli che sono diciamo i capitoli che sulle sezioni tre sezioni più una sorta di di appendice
Dell'ultima parte siamo particolarmente orgogliosi perché come poi dirò brevemente più avanti si tratta
Nel nello scrivere gli standard di detenzione amministrativa
Diciamo queste linee guida queste abbiamo intrapreso un percorso di condivisione interna ed esterna e interna
A livello diciamo di ufficio del garante quindi hanno collaborato più unita organizzativa e quella in particolare la la mia e quella del durante le relazioni internazionali
E ed esterna perché qui anticipò completamente diciamo la presentazione però mi piaceva insomma
Perché appunto la la raccolta delle raccomandazioni segue un percorso già avviato dal Garante nazionale da più di un anno l'anno scorso abbiamo presentato come ricordava Daniela norme normalità il primo volume dedicato all'Area Penale e quest'anno diciamo siamo riusciti a a varare anche questo secondo volume sui migranti
E abbiamo però arricchito in qualche modo il volume inserendo appunto questi standard queste linee guida dicevo appunto di un percorso di condivisione anche verso l'esterno verso la società civile verso le organizzazioni non governative che abbiamo invitato gli abbiamo sottoposto il testo diciamo in anteprima li abbiamo invitati a discutere
Il testo hanno mandato le loro osservazioni le loro raccomandazioni non abbiamo tenuto conto chiaramente il Garante rimane l'unico responsabile di quanto di quanto scritto
E quindi diciamo la l'ultima parte anche perché diciamo è un processo come ricordava Daniela che il Consiglio d'Europa ampliato proprio a livello diciamo dei paesi del Consiglio d'Europa quindi nel giro di un anno un anno e mezzo avremmo sulla diciamo sull'esempio delle scorte del sud del delle regole penitenziarie europee avremo delle regole europee sulla detenzione amministrativa il Garante nazionale credo che sia un fatto positivo per il per il Paese
Il Garante nazionale ha voluto diciamo fissare degli standard basati peraltro non sulla mera diciamo studio teorico ma basati anche su un'osservazione diretta delle situazioni di privazione della libertà in un ambito così particolare
E volevo darvi un po'anche la dimensione del fenomeno perché come probabilmente poi verrà messo in luce nella tavola rotonda successiva
Il tema dei migranti è un tema spesso sul quale si dicono anche un po'dei numeri a caso magari o che sono sopravvalutato o sottovalutato la situazione
Se parliamo diciamo di detenzione amministrativa all'interno dei Cpr noi parliamo di un fenomeno che tra il due mila quindici e il due mila diciotto e nella tabella vedete diciamo l'elenco dei centri
Che erano attivi o sono attivi tutt'oggi per cui parliamo di un fenomeno con la trattazione amministrativa che riguarda più o meno diciassette mila diciassette mila persone
Come ha ricordato Daniela de Robert il garante fin da diciamo dal suo dall'avvio dalla sua operatività quindi dal maggio del due mila sedici ha cominciato a visitare queste strutture e a pubblicare dei rapporti che sono appunto poi possono essere scaricati dal sito
E abbiamo visitato tutti Cpr
Alcuni li abbiamo visitati anche più di una volta e abbiamo pubblicato due rapporti uno nel giugno del due mila diciassette e uno nel giugno nell'ottobre del Duemila diciotto
Sotto tensione e Natixis esatto sonde rapporti tematici primo era suo hot spot al allora si chiamavano nel due mila diciassette centri come la maggior parte di voi sanno anzi credo tutti centri identificazione espulsione esso sono diciamo ribattezzati centri per il per il rimpatrio
Quali sono diciamo le aree naturalmente nel nel testo nella nel volume voi trovate sintetizzate tutte diciamo le osservazioni e le relative raccomandazioni
Che il Garante
Ha indirizzato alle istituzioni competenti nell'ambito dei propri rapporti abbiamo vogliamo richiamare oggi la vostra attenzione
Tre aree che ci sembrano particolarmente importanti la prima attiene alle condizioni materiali e igieniche delle strutture è chiaro che è un giudizio complessivo ma che poi sconta diciamo realtà anche differenti sono dei Cpr migliorie dei Cpr invece che hanno maggiori carenze però quella delle condizioni materiali geniche è una è questione che li riguarda trasversalmente
La seconda questione e la qualità della vita detentiva non è questione da poco se pensate che per esempio il recente
Decreto legge trasformato in legge sicurezza ha innalzato i tempi di trattenimento all'interno
Decidi pr da novanta se non sbaglio a centottanta giorni e quindi si tratta di più un mese di in cui le persone possono essere trattenute e abbiamo diciamo osservato che la qualità della vita detentiva è una qualità della vita
Medio-bassa nel senso che le giornate trascorrono uguali assegni una qualità uguali a se stesse una dopo una dopo l'altra
In alcuni Cpr i nove intacchi intanto inoltre c'è anche come dire una un rapporto una relazione delle dinamiche relazionali con gli operatori che sono dinamica a nostro avviso non corrette laddove per esempio come sapete i centri sono gestiti da realtà private no la polizia
Di stato
Responsabilità Sicurezza Interna però la vita gestionale è affidata appunto a un soggetto privato a una cooperativa per esempio
Quando il la persona migrante ivi trattenuta e costretta a parlare attraverso diciamo delle sbarre un cancello beh si innescano diciamo delle dinamiche relazionali non corrette l'ultima area per noi particolarmente importante che ad oggi ad oggi i centri non sono dotati di un sistema di registrazione sistematica degli eventi critici gli eventi critici
Soprattutto nelle nostre visite nell'area penale classica quel degli istituti di pena il regista e gli eventi critici registro particolarmente importante
Per la gestione del centro per chi lo deve gestire ma anche per chi con per istituzioni come quella del garante lo deve visitare avere diciamo una situazione aggiornata sugli eventi di autolesionismo sui tentativi di suicidio sulle risse all'interno di un Cipriani tutti quegli eventi diciamo che non tengo la vita normale del centro è importante perché dà il polso della della situazione
Per passare poi come come diceva Daniela de Robert il abbiamo esaminato anche quella che quelle che sono le situazioni di privazione della libertà
De facto quindi che si collocano in in un'area non presidiata da strumenti normativi primati dal dalle dieci ecco qui Yong ha riportato la tabella affinché insomma i numeri siano espliciti è un'area in realtà che riguarda un numero maggiore di persone con dei picchi chiaramente fra il due mila sedici due mila diciassette ma per esempio negli solo negli occhi spot in Italia
Da fra il due mila quindici e due mila diciotto sono transitate circa cento ventiquattro mila persone quindi questa è un'area insomma
Che di particolare attenzione abbiamo visitato undici luoghi di privazione della libertà de facto li vedete elencati abbiamo pubblicato naturalmente abbiamo inviato alle istituzioni competenti i rapporti relativi resoconti e in questi vedete strutture tra loro diverse si va dagli hotspot ma anche per esempio il campo il il Parco Roia
Citata anche diciamo il caso abbastanza famoso credo della diciotto i ma abbiamo cominciato anche una attività di visita e di monitoraggio sulle strutture di frontiera da questo punto di vista anche confrontandoci con realtà omologhe a livello internazionale
E il c'è una grande questione legata alle cosiddette Waiting Room cioè quelli locali degli aeroporti dove le persone che non hanno diciamo i la documentazione in regola per entrare in in Italia vengono trattenute per un per un certo periodo di tempo si tratta comunque di zone in cui non esiste una controllo giurisdizionale sono affidate all'autorità
Di pubblica sicurezza all'Autorità per il blitz della polizia di Stato il problema è che in in alcuni casi possono rimanere anche sei o sette giorni
E diciamo ci sono alcune questioni che attengono per esempio al diritto di reclamo che attengono ad esempio anche al vaglio giurisdizionale a tutta una serie di standard
Sul sui quali
Vale la pena diciamo varrebbe la pena diciamo che legislatore anche potesse in qualche modo intervenire
Quali sono le principali criticità riscontrate in questo ambito beh in alcuni casi effettivamente ci troviamo in presenza di prassi che contrastano
Sì con diciamo l'articolo tredici che pone la riserva di legge assoluta sulla privazione della libertà e anche con l'articolo cinque della Carta europea dei diritti
Fondamentali quindi in alcuni casi abbiamo visto una un'assenza di una base legale per un trattenimento
Altra questione altra area di particolare interesse è quella legata diciamo alla diciamo legittima importanza dell'identificazione
Ma non ci si deve dimenticare che gli hot spot sono luoghi nel quale insieme alla di all'identificazione c'è anche una necessità in dovere di di da assistenza diciamo e di ristoro rispetto a percorsi spesso piuttosto traumatici quindi queste due esigenze vanno contemperate
Altra questione importante naturalmente quella del diritto all'informazione da questo punto di vista
Appunto a seguito delle visite effettuate ci siamo resi conto che in alcuni casi alcune procedure
Di informazione avvengono in maniera un po'troppo standardizzata rispetto diciamo a soggetti appunto che arrivano alla al termine di un percorso migratorio molto
Doloroso e traumatico e quindi non è così scontato che riescano a capire no fin dall'inizio dove si trovano e quali sono i diritti che possono esercitare
E l'ultimo punto che diciamo vale anche un poco per i per i luoghi di di privazione di libertà de iure
è che nonostante nel due mila diciassette sia stata varata una legge molto importante deduttiva
Per la individuazione della minore età alla legge Zampa questa ancora addirittura dalla dalla magistratura pare abbastanza semi sconosciuta
E passando rapidamente ha quindi al terzo pilastro del volume che riguarda l'attività di monitoraggio sui voli sulle operazioni di rimpatrio forzato vi do o un po'il il polso dalla situazione rispetto alle attività compiuta dal maggio del due mila sedici ad oggi il Garante nazionale ha monitorato in questi quasi tre anni trentaquattro operazioni
Di rimpatrio forzato comprensive della fase di volo si tratta principalmente di charter nazionali o congiunti per Tunisia e Nigeria Egitto e cambia e recentemente anche grazie diciamo alla collaborazione instaurata
Con la Direzione centrale per l'immigrazione del Dipartimento della pubblica sicurezza col servizio rimpatri
Vorrei diciamo approfittare per dire che da questo punto di vista il Garante nazionale non è oggetto del volume ma ha ha avviato un percorso anche di formazione condivisa
Che ci che ci sta consentendo come dire di di contaminare prassi
Punti di vista e culture differenti sia rispetto diciamo alla tutela dei diritti ma e e anche rispetto all'applicazione di quelle tecniche necessarie da parte della polizia di Stato nel né nei ruoli di rimpatrio forzato
Abbiamo fatto anche operazioni monitoraggio di operazioni nelle fasi di prevedono quindi a terra non salendo sugli aerei quindici in particolare
E quattro operazioni nella fase di partenza in particolare Fiumicino e Palermo questo grazie ai monitor che sono stati fu sono stati formati all'interno dell'ufficio ma anche grazie alla Rete
Dei garanti regionali che hanno aderito allo specifico accordo e che fanno parte di una famiglia di monitoraggio istituito dal Garante a livello nazionale quali sono le aree diciamo di criticità
Le aree di miglioramento una la ricordata Daniela de Robert poc'anzi a proposito di un uso a nostro avviso troppo intensivo dei mezzi di costrizione in maniera probabilmente più preventiva che preventiva generalizzata sulla sulla quale sicuramente andrà fatto un percorso di come dire di progressivo miglioramento e adeguamento affinché appunto quegli standard per esempio che anche Frontex
Ha emanato sulla sulla necessità di una di un risk assessment di una valutazione del rischio individualizzata e diciamo da rivedere nel corso dell'operazione sia adottata
Un'altra Area di particolare importanza ai fini del garante si tratta anche il Comitato europeo per la prevenzione della tortura ha richiamato su l'attenzione su quest'area
è che deve essere data una compiuta informazione preventiva alla persona che sarà rimpatriata
Perché deve essere perfettamente consapevole del percorso che l'attende perché possa diciamo prepararsi fisicamente materialmente e psicologicamente su questo anche questa qui è un'area di di miglioramento vi sono poi altre cose che troverete diciamo nel volume che vi invito a alleggerire
Arriviamo quindi infine a una cosa che avevo anticipato all'inizio cioè alla alla redazione degli standard delle linee guida come vi dicevo un un percorso ispirato ispirato dal fatto che il Garante nazionale ha partecipato
Al tavolo per il traffico europeo sulle sulla stesura delle regole di detenzione amministrativa
Nel giugno del due mila diciassette e che da quel tavolo attratto un po'l'ispirazione scintillano
Per riuscire a varare un degli standard a livello nazionale ora badate bene non si tratta di standard fissati per sempre
Nel futuro si tratta probabilmente di standard che potranno essere e migliorati rivisti affinati grazie diciamo anche alla collaborazione interistituzionale grazie alla collaborazione della società civile e anche grazie a a alle alle visita monitoraggi che faremo
In futuro
Vorrei concludere
Dandovi semplicemente un conto di quelli che sono stati i principi ispiratori
Quelli che sono i principi ispiratori al di là di quel decalogo di diritti che troverete che probabilmente qualcuno di voi ha già letto la detenzione amministrativa è una misura di ultima istanza siamo in un ambito completamente differente dall'ambito
Penale
Deve essere come dire esercitata nel rispetto dei principi di necessità e proporzionalità
Vi sono delle categorie e da questo punto di vista devo devo dire abbiamo ha preso appunto dalla partecipazione a tavoli internazionali che in altri Paesi la situazione è peggiore
In Italia non è permesso
Avere dei minori all'interno dei centri per il rimpatrio altri paesi si ma ci sono anche altre categorie di vulnerabilità ci sono anche altre categorie che non posso in cui troverete scritto la sproporzione tra il trattenimento e la condizione individuale è intrinseca
La presenza di adeguate garanzie procedurali si può fare di più per esempio rispetto al diritto di reclamo all'interno dei Cpr o anche ad a vere come avviene per la detenzione classica quella penale avere una magistratura di sorveglianza all'interno dei centri di detenzione amministrativa
E naturalmente con modalità esecutive che debbano tener conto che i centri per il rimpatrio non hanno alcun tipo di finalità punitiva
Quindi con questi standard abbiamo cercato di girare una netta linea di demarcazione tra detenzione penale e detenzione amministrativa
Grazie per l'attenzione
Cameretta
Relatori nella seconda parte
Bene gli spuntini che ci sono stati forniti sono sono numerosi
A questo questo rapporto devo dire ma io l'ho trovato molto molto ricco e testimonia la la la ricchezza la la profondità della cultura
Giuridica di questo di questo Paese io faccio la giornalista è in questi ultimi anni m'è capitato di dover raccontare questo Paese come un laboratorio soprattutto di politiche e e di pratiche appunto abbastanza
Tra nuove indicative nella a sperimentali in qualche modo proprio sugli stranieri sulle politiche
Dell'immigrazione e però o contributi come questi il lavoro che è stato fatto in questi anni dall'autorità
A garante che che che testimoniata da questo ora questo rapporto racconta anche appunto una cultura giuridica profonda a che in altri Paesi europei è stato già ha raccontato evidentemente la non è non è ancora così così immatura
Io comincerei con ma chiederà Donatella Di Cesare filosofa autrice di diversi libri importanti uno sulla tortura l'ultimo si chiama stranieri
Residenti un po'la la la la natura stessa Nora che ci aiuti a capire da dove nasce
Un il il tema della della detenzione amministrativa no lo stesso rapporto pone la questione principale Lalla una questione primitiva quasi quanto è lecito detenere qualcuno per il semplice fatto di essere presente in maniera irregolare illegale sul territorio di uno Stato
Straniero quindi chiederei a Donatella Di Cesare di aiutarci a capire come nasce la la prassi la pratica della detenzione amministrativa e lì dove esiste come nel nostro Paese e in altri Paesi europei
In base a quali principi è possibile normarlo appunto regolarla
Sì se
Anzitutto vi ringrazio per per l'invito e devo dire che per me la lettura di questo volume veramente lo consiglio a tutti tra l'altro si legge con facilità
Però contemporaneamente devo dire che anche un pugno nello stomaco perché
Proprio per il grande lavoro fatto tra l'altro sono d'accordo con quello che è stato detto prima
Secondo me in questo brutto l'ultima parte è molto importante
Quello che che io penso in generale voi lo immaginate cioè dietro il linguaggio burocratico forse bisogna togliere questo velo
E dire anzitutto che la detenzione amministrativa naturalmente è uno un'aberrazione è una vergogna nel senso che diciamo soltanto dal Novecento esiste idea che tu sei straniero e gli occhi interno quindi il semplicemente il concetto che siccome se straniero nel territorio nazionale io posso internauti quindi già questo è un concetto su cui secondo me tutti dovremmo dovremmo riflettere io non sto a fare
La storia e soprattutto non sto a ricordare a che cosa porta ha portato nel Novecento questo discorso
Volevo soltanto proprio anche rispetto alla domanda dire che io sono stata nel CE ho visitato tre volte il Cie di Ponte Galeria all'incirca cinque anni fa e e già allora ho detto che a mio avviso i quelli che allora si chiamavano CE e oggi si chiamano centri per il rimpatrio fanno parte dell'universo secondario a tutti gli effetti
E quindi questo ci deve far riflettere detto questo se mi consentite vorrei anche dire che la lettura di questo di questo rapporto così importante per andare più su un discorso anche più politico politico nell'attualità
Mi ha fatto pensare anche un'altra cosa cioè mi ha fatto pensare rispetto appunto Acqui cinque anni mi pare siano passati quattro cinque anni da quando io sono entrata sono entrata tre volte a Ponte Galeria
Mi sembra che la situazione sia peggiorata cioè mi sembra che questo rapporto sia una sorta diciamo di ti racconto di una guerra dello Stato contro i migranti perché di questo si tratta
E e e a questo proposito se mi permettete Parma Gari dopo forse di dire anche qualcosa
Questo ci riguarda
Ci riguarda in quanto cittadini
Riguarda la nostra civiltà riguarda quello che io penso che sia un bene dell'Italia che mi sembra che stia andando perduto e che l'umanità quindi appunto mi sembra che le cifre che sono state già menzionate
Sono danno un po'l'indicazione appunto di una peggioramento perché
Perché
Anzitutto moltiplicazione dei luoghi della cosiddetta detenzione amministrativa
Moltiplicazione perché non sono soltanto i centri per il rimpatrio ma sono diventati anche le navi
E conosciamo tutti gli esempi la di Ciotti di cui si parla qui
E
Non solo moltiplicazione quindi dei luoghi giustamente è stato menzionato l'esempio anche degli aeroporti eccetera eccetera ma anche l'estensione da novanta a centottanta giorni
All'interno dei centri per i rimpatri dove tra l'altro il rimpatrio è assolutamente come dire un fallimento perché circa la metà vediamo le le le percentuali non vengono rimpatriati
Allora io mi chiedo egli chiedendo a che cosa debbano servire i centri per i rimpatri e armi Alison servono soltanto a quella che io ho chiamato phobos Grazia
La Treccani lo ha ripreso cioè al governo della paura
Perché hanno una funzione simbolica va bene una funzione simbolica Esterna perché questo dovrebbe come dire scoraggiare la migrazione e hanno una funzione simbolica
In Terna di politica interna
Perché noi sappiamo naturalmente anche che chi finisce in un centro per i rimpatri è condannato alla in mobilità e alla invisibilità tra l'altro vi chiedo io ho letto e non so se è vero che cioè la riapertura no di Ponte Galeria aggiusto
Vero quesito della sezione maschile che una sezione fatta di gabbie fatta di grate è fatta di completa disse umanizzazione ora io vorrei appunto soltanto ancora dire se mi permettete due parole pressoché facciamo interventi Brevi e magari ci ritornerò
A che cosa serve mi sembra che come dicevo prima abbia un valore
Soprattutto simbolico a che cosa serve temere in ostaggio le persone questa prassi di tenere in ostaggio le persone è una prassi che evidentemente come dire viene esercitata ormai appunto anche sulle navi e io credo che questo sia davvero davvero preoccupante d'altra parte voi sapete qual è il mio giudizio sulla nuovo decreto
Appunto il decreto Salvini è un decreto che criminalizza la migrazione che fa nella migrazione è un problema soltanto di sicurezza
E io e e quindi tratta immigrante come chi ha già colpevole perché colpevole semplicemente perché si è mosso siccome ti sei mosso danze colpevole va bene io credo che questo non sia in modo di affrontare quello che è un problema epocale
E a mio avviso quello che viene detto in questo rapporto molto bene e che questo governo utilizza la detenzione amministrativa come unico strumento per la cosiddetta governance per il governo appunto dei cosiddetti flussi migratori ecco mi fermo qui
Grazie professoressa di Cesare io passerei subito la parola Mario Morcone ex capo di gabinetto del ministero dell'Interno nella lo scorso Governo oggi direttore del CIR la professoressa di cenere sollevava un po'una questione che mi sento di girarle a che cosa servono i Cpr
Io mi ricordo appunto quando nel febbraio a del due mila diciassette con il decreto a Minniti Orlando
A scoprimmo che di nuovo c'era un investimento sui Cpr si decideva appunto di vi estendere la Rete
Dei Cpr nel rapporto ha impariamo che nel frattempo ne sono stati aperti tre
E all'epoca mi ricordo appunto si assicurò che gli standard da a al la qualità appunto all'interno a de della vita all'interno di questi centri sarebbe stata non si sarebbe cercato appunto di innalzare gli standard di qualità ha di questi centri ma nel rapporto si dice che questa questo innalzamento non è avvenuto che cosa
è successo nel frattempo e appunto quale
E il valore di questi Cpr Guardini nel frattempo c'è stato c'è un grande arretramento e sul piano dei diritti sul piano e su questo sono assolutamente d'accordo con
Ma Tories dice
Io provo a immaginare a ricordare gli anni
Due mila sette due mila otto che pure non erano anni entusiasmanti da questo punto di vista
E
Di l'allora CPT poi diventato Cile poi diventata Cpr
In realtà si investiva molto sotto il profilo della socialità sotto il vicino va bene così
Sotto il profilo della socialità si investiva molto sulla formazione professionale
Indipendentemente dal fatto che queste persone dovessero tornare a casa si investiva finanche sull'acquisizione della lingua italiana perché erano tutti strumenti che potevano essere utili anche nel rimpatrio forzato
Tutto questo piano piano diciamo sia andato perdendo e naturalmente poi con il clima che si è determinato a seguito del decreto
Ultimo che io non chiamerei Salvini venti è un decreto che ha provato tutto il Parlamento e il governo quindi direi che decreta dipendente che riguarda tutti questo arretramento si è fatto più forte più marcato
Sottolineo quello che è già stato accennato che a me sembra importante
Il gli attuali centri per i rimpatri non nascono non nascono per punire coloro che servono in Italia non nascono perché creare
In quelli che sono arrivati vitale come si dice illegalmente poi anche questo dovremmo discuterlo che vuol dire
Ma nascono al contrario
Per i pochi giorni necessari a trattenere le persone inattesi che arriva l'aereo di Frontex anziché arriva e pronto il volo nazionale per il rimpatrio
E in quelle situazioni vanno collocate le persone che effettivamente sono destinati al rimpatrio forzato non le persone che prendiamo a caso perché poi dobbiamo fare una statistica e dobbiamo risponde al comando generale
Ora purtroppo tutto questo piano piano è svanito per cui è diventato effettivamente una scelta afflittiva di una persona che ha cercato disperatamente un percorso meno meno drammatico di quello che vive nel suo Paese
Convengo assolutamente trovo molto molto importante il lavoro che è stato fatto e ringrazio il garante dei collaboratori dell'ufficio per questo questo lavoro
Su questo tema che è un tema cruciale sul quale sinceramente ci giochiamo secondo me forse in parte ce lo siamo già giocati un ruolo e un'immagine di cui andavamo abbastanza figli io provo a immaginare a ricordare Mare Nostrum
Che oggi è un disvalore no devo fatto Mare Nostrum un disvalore questo di averlo fatto
Mentre io ne sono orgoglioso come italiano
Che voglio dire ne sono orgoglioso anche per quello che il mio Paese ha fatto pur in un contesto di difficoltà ma un altro tema volevo rapidissimamente toccare il tema degli hot spot anche io sport nascevano esclusivamente su una questione che è comprensibile nel senso che in nessun Paese al mondo tu puoi arrivare senza dire come ti chiami
Da dove vieni lo devi dire e così sono nati gli hot spot per l'identificazione esclusivamente per l'identificazione
Erano quarantotto ore
Qualche quote diventavano settantadue il grande da questo punto di sì c'ha più volte ripresi e sono d'accordo con lui qualche volta era una necessità qualche volta è una nostra perizia qualche potere la resistenza del migrante ma
Oggi
Anche qui un arretramento pesantissimo
Dalle quarantotto che diventavano settantadue siamo passati a trenta giorni
E io ho una preoccupazione molto grande che voglio lanciare sul tavolo perché se ne se qualcuno ha voglia di riprenderla
Questa cosa dei trenta giorni mi sembra un link davvero preoccupante malinconico
Con le procedure accelerate che abbiamo copiato dei francesi e da dai tedeschi con alla lista dei Paesi sicuri che non abbiamo mai voluto fare chiedendo alla Commissione di farla per tutti i Paesi dell'Unione
E non noi
Ecco se metti insieme il tema della lista dei Paesi sicuri che ancora lo voglio vedere dal cinque di ottobre ma soprattutto alla procedura accelerata e che sono quelle che mi preoccupano di più
E all'utilizzo negli occhi Spoto noi saremmo caduti nella trappola di tutti quelli che volevano il nostro Sud destinato no destinato a un'attività francamente che non ci fa come dire guardare dritto negli occhi
Chi poi ha costruito i valori della nostra Costituzione
Grazie prefetto Morcone io chiederei a Mauro Palma al garante di spiegarci quale è in effetti l'impatto da la dottoressa derubata ha spiegato come si tratta tutta questa produzione a soft law no e quindi qual è però la possibilità all'impatto che può avere una produzione di questo tipo a livello normativo
Al sia a livello italiano che a livello europeo perché è stato ricordato io timbro testimonino
Nel mio lavoro di giornalista in altri Paesi europei penso alla Grecia la situazione è ancora più terribile che che quella italiana
Sì due aspetti vorrei sottolineare il primo aspetto è riprendere un attimo ciò che prevede
L'articolo cinque dalla Convenzione europea per i diritti umani che prevede la possibilità diciamo di privare della libertà d'una persona nei irregolarmente presenti uso sempre lì regolarmente diciamo come tipo di di chi definizione delle persone regolarmente presente in funzione di rimandarle altro paese
Qual è il contesto siamo nel mille novecentocinquanta siamo in un contesto delle singole persone la singola persona che ha attraversato una frontiera che sta da un'altra parte c'è un singolo caso da rimandare indietro non può e rimandarlo subito lo trattiene in realtà questa giustificazione che appunto troviamo nell'ultima lettera del primo comma del cinque
In realtà invece è stata bene utilizzata nell'ambito europeo non parlo solo dell'Italia l'Italia è stata in realtà una degli ultimi che ha fatto i centri
Trattenimento diciamo questi concetti queste parole un po'guarda e visto che il siamo qua in un luogo in cui le parole hanno senso trattenimento i locali dove detenzione amministrativa e cioè con qualità versato negli ultimi i Paesi europei hanno di fatto utilizzato quella previsione normativa per le loro politiche migratorie
Per quindi diciamo c'è uno uno soldi politiche ripeto in termini generali in termini europee di uno strumento normativo definito la cui ratio era diversa all'origine
E questo è il punto il primo punto su e poi i nomi
Con cui abbiamo individuato per esempio nell'esperienza italiana dal novantotto in poi
Da quando l'abbiamo costituiti c'entri implicano centri di permanenza temporanea era quel CPP pari centri di identificazione ed espulsione poi tout-court centri per rimpatriavano la il nome un bene via via si modulata sulle tipo e un'Europa che in un contesto TV accentuata globalizzazione a in qualche modo rafforzato il localismo queste uno delle contraddizioni su cui vorrei che riflettessimo noi
Fiat Iacchetti tentavamo ubiqui no attraverso via internet attraverso eravamo in ogni dove in una noi europee di abbiamo contemporaneamente a questo flusso che prima ancora un affronto quello commerciale che poi commerciale monetari ma quello mentale culturale
Quello che farsi che stando qui io so esattamente cosa posso consultare la biblioteca di l'altra parte del mondo diciamo e via dicendo via via che diventava mobili qui abbiamo in qualche modo avuto paura della nostra capacità di in un certo senso di inglobate dei democraticamente il d'Europa che era cresciuta sullo sei Knox Rollo se non sarà anche ospite non era solo strani straniero invece quell'Europa in qualche modo e utilizza gli strumenti che ha questa era la prima riflessione che che mi viene in mente quando andiamo a vedere delle politiche perché poi c'è la politica italiana giustamente che noi voi diciamoci dal vediamoci rammarichiamo ci sono le accelerazioni traccia una politica europea in questa cosa i centri
Migranti io per come dire il dovere di di ruolo passato Leo fissi ah sì quelli che non avevo visto erano in Italia perché sta dell'Europa potevo come dire ispezionare le situazioni italiane per e spezzerà o gli altri quindi diciamo la logica è una logica diciamo europea accento accentuate c'è alla seconda riflessione volevo fare e che avevamo anche discusso nell'ambito del del Garante nell'ampio la nostra
Produzione degli standard questo uno standard sette in una produzione stando a partire da visite e questo per me è un punto molto importante
Perché molto spesso è stato detto già prima vengono fatti a partire da principi invece ovviamente tieni come dire l'asse dei principi però sono le visite anche che tra loro
Intelligenti danno le indicazioni il secondo principio è quello di dire la detenzione amministrativa che io concordo è una quasi non voglio dire un ossimoro però il passivo una cosa che è una contraddizione nella funzione dalla privazione da
Proprio ora
La rafforzi nel momento in cui la definisci con un insieme di di norme queste aree era anch'io il rischio diciamo nel senso che
In certo qual modo inquadrando la da un lato tieni l'elemento positivo
Delli inquadrare il fenomeno e tenerle imbrigliato da un altro lato lo certifichi lordo crollo definisci dagli dai vita esistente alla fine
Abbiamo pressato che realtà
Il a come dire il tessuto di vite e passatemi il termine anche di sofferenza che c'è dietro quelle vite quei e quei numeri che Massimiliano
Prima diceva eccetera imponeva di accettare una contraddizione che è una contraddizione io non sono sempre convinto che le norme debbano seguire ciò che che esiste no ciò che che c'è vedete scusate la l'incursione su un altre altri temi male Alan Dershowitz per questo modo per queste cose ti diceva allora normava anche gli interrogatori devo professioni complessione fisica la rottura cioè non
Quindi questo rischio lo vedo però penso che nel contesto diciamo attuale si è importante sapere che sei discutendo di una contraddizione
E comunque affrontare anche la la contrazione questo è un po'e mi fermo po'al centro dell'attività anche il garante sapere che in qualche modo e esercita un ruolo sapere che i ruoli sono sempre anche contraddittori in un certo senso perché non edificare o delle cose che magari sono un pochettino più senta per ora mi fermo su questo aspetto
Grazie Mauro Palma a Giuseppe Brescia presidente della Commissione diritti umani della Camera affari costituzionali della Camera a ci siamo sentiti proprio mentre stavate approvando il decreto immigrazione sicurezza un decreto che appunto a prevede la possibilità per esempio non importa questo rapporto hadith attenere persone in luoghi Doni
A
Lo non lo diceva appunto il prefetto Morcone introduce la delle procedure accelerate aumenta la distende diciamo la la la detenzione Ctm
Conferma l'estinzione della Rete dieci pianisti si investe moltissimo no a sul rimpatrio abbiamo avuto il discusso moltissimo
Del caso di Ciotti la l'Autorità garante Hassan asservita a bordo a di quella nave ha certificato la privazione della libertà personale di alcune persone la la Camera a alle non ha autorizzato nulla la procedura
Contro il ministro dell'Interno lei all'epoca era abbastanza critico rispetto al decreto immigrazione sicurezza rispetto appunto a questo a questo rapporto che ci presenta oggi
Il garante che cosa come si pone a
Sì grazie nel mille grazie mille per l'invito per l'opportunità soprattutto grazie al garante per il lavoro svolto e per questo rapporto che cita
La possibilità di a fare il punto della situazione di attrarre degli spunti interessanti se importanti per il lavoro che svolgiamo ogni giorno in Commissione
Io credo che sempre accettato questi inviti nonostante sia perfettamente consapevole della condizione della della situazione posto
Diciamo scomoda che mi ritrovo rivestire perché chi mi conosce sa benissimo come la penso su queste tematiche ma essendo il presidente la commissione a fare affari costituzionali espressione di questa maggioranza e questo governo mi ritrovo a a gestire situazioni come quelle del decreto sicurezza che ha gestito in prima persona sembra anche il relatore quindi ovviamente ci sono delle dei punti che sono stati sollevati da tutti voi che
Ritenevo critici allora non diciamo non mi nascondevo assolutamente lo dicevo apertamente anche nelle interviste che ho potuto
Avuto il piacere di di di fare all'epoca e li ritengo critici tuttora perché sapevo benissimo che determinate misure non avrebbero funzionato hanno detto apertamente si è scelto di andare in quella strada
Ora Mammano ne vedremo diciamo le i risulti vedremo i risultati di quelle scelte che sono fatte
Io diciamo quando mi approccio a questo argomento che è un argomento che mi ha per mi appassiona moltissimo
Cerco di rimanere sempre al di fuori della polemica politica perché cerco di avere un atteggiamento sempre il più possibile scientifico per cercare di capire quali sono i problemi analizzarli e e trovare le soluzioni e metterle in campo
E e quindi la diciamo la disamina doverosa in questo senso rispetto alla situazione che noi abbiamo ereditato io prima di essere presidente la Commissione affari costituzionali in questa legislatura ero il vicepresidente della Commissione d'inchiesta che si occupava proprio di indagare sulla gestione del fenomeno migratorio in Italia
In qualche modo senza avere l'ambizione di applicarlo di toglierle il compito anche noi all'epoca andavamo in giro per tutto il Paese a vedere qual era la situazione dei centri era abbiamo raccolto dati abbiamo avuto audizioni anche Mario Morcone è stato audito più volte dalla nostra Commissione abbiamo
Studiato il fenomeno a fondo e la situazione che noi abbiamo trovato era
Abbastanza complessa e abbastanza di difficile gestione perché
Lo voglio ricordare a tutti quanti perché è vero che sta sembra che ci sia stato un inasprimento in negli ultimi tempi molto probabilmente vero rispetto a queste tematiche
Però la situazione pochi anni fa era quella di un territorio prima degli hot spot
In cui arrivavano centinaia di migliaia di migranti in Italia sulle nostre coste molti di questi non venivano identificati più del cinquanta per cento
E arrivavano poi infra in frontiera e a arrivavano nei quindi c'erano quei famosi movimenti secondari che l'Europa ha sempre voluto evitare con il regolamento di Dublino ad un certo punto l'Europa nel due mila quindici ha detto ora basta ora il regolamento di Dublino lo applichiamo veramente
Istituite gli hot spot sul territorio nazionale controllate tutti gli ingressi e tutti quelli che mettono piede nel in Italia vengono gestiti dall'Italia e il Governo italiano ha ottemperato a questa cosa
Quindi si sono istituiti i primi hot spot si sono fatti
Lei si sono fatte le identificazioni arrivando al cento per cento delle identificazioni quindi il problema relativo all'Europa era stato risolto ma il risultato era un effetto imbuto nel nostro Paese che ci vedeva costretti ad accogliere
Tutta tutti i flussi migratori che in realtà erano destinati all'Europa intera ma ce li ritrovavamo nuovi sul nostro territorio e come ricordava Annalisa prima in gran parte erano fermi anche sul territorio greco che vive delle situazioni ancora più gravi ha vissuto negli situazione ancor più grave rispetto alle nostre
Di fronte a tutto questo caos e di fronte alla ad una reticenza da parte dell'Europa a collaborare anche in minima parte con il nostro Paese perché nel frattempo lo si deve alla frontiera austriaca si chiudeva la frontiera
Francese e chi è stato al confine ho visto che avete fatto la visita al Parco Roia a a Ventimiglia ci sono stato anch'io li si porta perfettamente rendere conto di che cosa significasse avere la Gendarmerie francese che respingeva anche i minori e che cosa si creava nel letto del fiume lì è tutto
Il resto quindi c'era proprio una assenza di regole di ordine di
Il dissenso e di gestione di questo fenomeno
Intervento che si è fatto con che ha fatto questo governo e sicuramente un intervento a gamba tesa un intervento forte intervento che per alcuni aspetti è criticabile io ringrazio il garante presso intervenuto nel nei casi della della diciotto egli ha negli altri casi che hanno visto coinvolto questo governo anch'io nel mio piccolo diciamo espresso rammarico per alcune azioni che sono state poste in essere
Però forse era una risposta necessaria che a fronte di tutta quella situazione doveva essere data io spero e auspico e lavoro ogni giorno in questo senso che si arrivi ad un nuovo equilibrio
Che non sia più necessario questo braccio di ferro continua con l'Unione europea e che si arrivi l'abbiamo messo anche nel programma delle prossime europee noi come Movimento cinque Stelle ad una politica comune di gestione del fenomeno migratorio in Europa
Perché è solo così che si può affrontare appunto un problema che è una sfida globale tutti lo sanno che non può essere gestita affrontata e risolta da un singolo stato che è al centro del Mediterraneo come l'Italia
Ma che deve necessariamente essere affrontata
Dall'Unione Europea e che e si vede serve deve munirsi anche di strumenti importanti anche su questo
Io ho cercato di essere da stimolo con il nostro perno e con il Parlamento come il Global Compact per le migrazioni ad esempio su questo noi la abbiamo rimandato a diciamo ad una valutazione a quello che sarebbe stato l'effetto del Global Compact forma Gresham nei paesi che hanno lo hanno adottato hanno deciso di farne parte
E io continuerò a lavorare in questo senso sono stato utilizzato
In uffici della della commissione che ringrazio ancora per a operare la traduzione in italiano di questo di questo testo e lo inviato a tutti i deputati della Camera perché si era avviato un dibattito con un testo ancora non tradotto quindi immagino quanti deputati avessero compreso fino in fondo ciò che c'era scritto nel nel in questo documento
Si è avviato un dibattito in cui si parlava di assolutamente su superamento della sovranità nazionale che firmando questo Global Compact che poi non si firma assolutamente nulla si sarebbe Herring si si si ci sarebbe stata una rinuncia totale alla gestione alla alla da parte degli stati del fenomeno che ci sarebbe stata alle insolita invasione dei migranti da parte dell'ANCI insomma
Quello che invece c'è scritto a nel nel Global compatte ora che leggibile anche in italiano lo comprendono tutti e si può facilmente comprendere che aderendo al Global compatta altro non si fa che avere voce in capitolo perché sedendosi a quel tavolo come paese così importante come l'Italia si possono dare delle indicazioni ne abbiamo un'esperienza incredibile che viene parte da io sono barese di la storia dell'immigrazione in Italia è nata con la flora è arrivata in Italia con il sulle coste baresi
Con dieci mila albanesi che abbiamo trattenuto è stato il primo trattenimento nello nello stadio di Bari
Da lì è poi partito a tutta la normativa sulla stiamo parlando di ventiquattro anni fa io avevo otto anni non sono segnato sbagliare Colico
Avevo otto anni quando è successa questa cosa nel frattempo dall'Ipo esonerati CPP sono nati CE stiamo parlando alla legge Turco-Napolitano che ha istituito i CPT quindi non sono arrivati con Salvini Salvini ovviamente a diciamo
Rincarato la dose con questa vicenda che per me è assolutamente priva di senso perché lo lo dice anche il rapporto del garante il fatto di trattenere per il doppio del tempo in un centro per i rimpatri
Una un gruppo di persone non ci garantisce al fatto che questa queste persone saranno pure rimpatriate e infatti i dati sui rimpatri sono quelli che sono sono sotto gli occhi di tutti e sono
Una pecca assoluta della della politica diciamo Salvini Anna
Io ho sempre pensato e ho proposto anche per iscritto scrisse una lettera all'inizio di questa legislatura ministro Salvini
Invitandolo a pensare ad altre soluzioni ad altre soluzioni per gestire le enorme presenza di irregolari che ci sono nel sul nostro territorio perché parliamo di circa mezzo milione di persone irregolari sul nostro territorio
Se noi pensiamo con una capienza di settecento posti che potrebbe arrivare a due mila di poterli rimpatriare tutti
Lui stesso ha detto che ci vorranno ottant'anni per fare questa cosa se ci se ci si riesce perché poi servono gli accordi bilaterali con i Paesi di origine che non ci sono perché
Difficilmente potranno essere sottoscritti sottoscritti quindi se vogliamo parlare
Di soluzioni reali che devono essere prese dobbiamo pensare ad altro dobbiamo pensare a politiche attive del lavoro adeguata regolarizzazioni a rendere possibile quell'integrazione di queste persone che ci sono sul nostro territorio
E che quando sono brave persone che non delinque è chiaro che c'è tutta quella c'è tutto quel discorso legato alla sicurezza che non deve essere trascurato e va fatto
Ma poi la stragrande maggioranza di queste persone sono convinte che sono persone che stanno qui soltanto per trovare benessere che vogliono lavorare che sono anche utile al nostro Paese dal tessuto sociale del nostro Paese
Chiudo dicendo che il mio impegno in questo senso si concretizza con un atto che è stato approvato ieri dal commissione su mia proposta che è un'indagine conoscitiva
Su questo fenomeno che avrà la durata di un anno e con la quale cercheremo di monitorare tutto quello che sta succedendo relativamente anche gli aspetti che sono di specifica interesse di questo rapporto
Ma a tutto il fenomeno nel suo complesso e quindi ci sarà una stretta collaborazione l'Autorità garante al fine di rendere quelle quegli standard
Reali rendervi magari norma nel nostro paese grazie
Grazie Giuseppe Brescia io son qui che Donatella Di Cesare voleva aggiungere qualcosa magari facciamo un altro giro di discussione di reazione velocissimo
Ma io volevo semplicemente dire questo che
Non sappiamo bene che l'Italia è un paese in questo a una situazione singolare dispetto tutti gli altri anche gli altri Paesi europei perché è un Paese che è sempre stato un paese di e immigrazione ancora fino agli anni Ottanta
E che appunto proprio a partire dal famoso episodio di Bari è diventato un paese di immigrazione
Da allora quindi siamo all'inizio degli anni Novanta
Da allora la politica
Non è stata mai una politica cioè non non è stata mai sviluppata una politica della migrazione
Quando non c'è la politica io dico quando non c'è una politica c'è la polizia quindi c'è stata una gestione a mio avviso poliziesca proprio nel senso etimologico della parola
Dei flussi migratori che ha portato e quindi io condivido assolutamente già dalla Turco-Napolitano e tutte le leggi che sono state fatte sono state legge che secondo me si iscrivono all'interno di questa gestione
Della migrazione dove non c'è mai stata una politica dell'accoglienza
Però però bisogna dire e non abbiamo parlato della questione della Libia non abbiamo parlato dei trattati ecco
Però secondo me secondo me si è posto dire questo io credo che tutto dipende dalla prospettiva in cui noi ci mettiamo allora questo dire continuamente diciamo quello dei freni in per cui comunque l Europa
Che ha la colpa di tutto secondo me è sbagliato nel senso che io si possono fare
Esempi di Paesi europei dove le cose vanno diversamente già a cominciare dalla Germania però a me quello che interessa invece è sottolineare che all'interno quindi io le do atto di quello che lei ha detto all'interno di una assenza di politica dell'accoglienza ed è vero che in quest'ultimo periodo cioè in quest'ultimo anno
La direzione che è stata prevista è una direzione
Sopranista cioè quindi di porti chiusi di frontiere chiuse perché questo è innegabile
Di come dicevo prima criminalizzazione della migrazione e di misure che sono non abbiamo parlato anche delle misure in qualche modo preventive e mi pare che all'inizio è stato fatto un accenno anche a questo
E dove non mi sembra che ci sia una riflessione nel sul fenomeno
Ne sulla politica ma ci sono soltanto appunto misure poliziesche ora io credo che si debba avere anche il coraggio nel momento cioè avere una responsabilità politica di governo vuol dire anche rispondere e si debba avere anche il coraggio in qualche modo di dire sì questo governo ha preso queste posizioni ha fatto questa politica
Per quanto riguarda perché non ne abbiamo parlato per quanto riguarda i centri per il rimpatrio ecco io inviterei ad andare dentro perché
A mio avviso un linguaggio burocratico è un linguaggio che in qualche modo costituisce una sorta di cortina protettiva va bene
Andare dentro significa tra l'altro a me è capitato una volta quando sono entrata di vedere dei minori
Cosa che io ho denunciato
Significa trovarsi davanti delle persone che sono in uno spazio ristrettissimo
Che sono condannate a non far nulla tutto il giorno che sono rimpiazzate di psicofarmaci
Va bene perché non riescono a dormire e perché non capiscono neanche bene perché siano lì dove non ci sono regolamenti di sorta
Dove non fanno niente non possono leggere non ci sono liberi non imparano nessuna lingua stanno lì e basta nel vuoto e nel nulla condannare delle persone perché o si dice apertamente non vogliamo punirli
Oppure altrimenti questa naturalmente dal mio punto di vista è un'aberrazione io credo però e voglio sottolineare quello che avevo detto sin dall'inizio che a mio avviso se è vero il discorso che pare non ci sono state grandi differenze però è vero che in quest'ultimo anno
Come dire è è stato accentuato anche una una teatralizzazione in qualche modo della violenza nei confronti dei migranti una uno fomentare
Questo su questo momento stanno avvenendo a Torre Maura delle cose aberranti fomentare l'odio fomentare la paura
Parlare anche in un certo modo dei migranti semplicemente appunto il traffico di esseri umani quindi come pacchi
Tutto un certo linguaggio ha subito una escalation e questo fa parte
Di un anno politica che secondo me criminalizza immigrati e questo non si può non si può assolutamente negare e secondo me è proprio questo gravissimo ed è fatto in modo strumentale
Strumentale per avere consenso politico per dire prima c'era il caos adesso ci siamo noi e cellule Udine a me non sembra assolutamente che adesso ci sia l'ordine perché anzi il decreto sicurezza
Ha fatto esattamente il contrario ha smantellato quello che funzionava e ha lasciato
E i centri per i rimpatri che non funzionano e che sono violentissime
E quindi io non vedo dove sia l'ordine penso invece che siano tutte misure strumentali semplicemente per un consenso politico e siano dal punto di vista dei diritti umani gravissime
Grazie Sonate la diceria Mario Morcone
Cosimo intanto per ringraziare tutti i colleghi gli amici hanno lavorato il garante
A questo volume che davvero importante in questo momento per ringraziare consesso presenti Brescia perché mi basso devo dire lo voglio riconoscere insomma una qualche problema cita nel suo intervento cioè non non una posizione no di di chiusura rispetto ai temi e ai contributi che possono e nel fuori
è proprio per questo che volevo dire tre cose rapidissime al presidente pesci particolari primo
Brescia citiamo perché bisogna fare i rimpatri forzati e poi con tutte le conseguenze le vicende del Bari forza scusate ma perché non giochiamo la partita i rimpatri volontari assistiti
Allora i rimpatri forzati in tutta Europa in tutte o non solamente ritardi tedesche ne faranno otto mila forse i francesi un numerosi cioè e chiaro che quello è un limite i sei mila e cinquecento i sei mila ottocento evidenti che la strada sulla quale si può spingere se si vuole fare questo tipo di politica e ribatte volontario assistito cioè l'insediamento del proprio Paese
Ma non si sta facendo questo presidente questo lo voglio dirle lo approfondisse perché non ci sta facendo resa pubblica non sa facendo questi che però già finanziate con i soldi europei
Quindi non sono neanche soldi nostri
Prima questione seconda questione guardi tra tutte le cose che non mi piacciono cioè praticamente tutte le del decreto sicurezza ha fatto l'audizione delle lei troverà
Negli atti e la grande ce n'è una che secondo me e quella politicamente più impattante quella che non sono riuscito a capire perché si è fa cioè con tutti i guai che abbiamo passato e come lei ha giustamente ricordato due mila quindici due mila sedici
In realtà si stava costruendo lentamente un'infrastruttura dell'accoglienza come insufficienze che vuole con le vicende anche di illegalità però un infrastrutture all'accoglienza
Concordata tra regioni stato e comuni che nasceva da dalla conferenza unificata il dieci luglio due mila quattordici dall'accordo ANCI ministeri Interno dell'ottobre del due mila sedici esame si stava andando avanti a costruire questa infrastruttura che peraltro è una garanzia per il futuro
Rompere questo fatto
è un ritorno passa e prima o poi immigrazione impatto strutturale non è che finisce qua perché abbiamo avuto pochi sbarchi oggi affrettarsi alle porte di Tivoli
Mi spiego quindi non sappiamo che cosa accadrà nelle prossime settimane al fatto
Questi che io ritengo mi permetto con un po'di supermedi è un errore politico
Secondo me ci espone nuovamente Orvietano passato dovremo nominare quattro otto il commissario all'immigrazione sulla base da duecentoventicinque cioè una cosa abbastanza ricco un'ultima cosa avrei sul tema europeo vero e giusto
Però a questo punto è arrivata in tempo in Europa con pazienza e con tenacia di giocare dalla partita con chi ci sta
Con chi c'è e chi ci sarà su un iter Simba recenti vai francesi tedeschi gli svedesi questi sessanta non ci stanno e gli ungheresi polacchi cioè questo lo sappiamo tutte se lei la domanda uno qua fuori glielo dice
Non riesco a capire perché si continua a a pensare che invece gli ungheresi se non vicino
Bene grazie a molto
Anima nonché poche cosa volevo dire innanzitutto io riprendo un attimo una cosa che preferisce essere diceva come anche come invito notifica e la questo un tempo lo lo si disse anche per il carcere Calamandrei quando il numero del ponte del quarantanove era si intitolava bisogna aver visto bisogna aver visto lui allora diciamo un dopo l'esperienza no alla Costituente quando siti
Discuteva di come poteva essere il sistema detentivo loro l'avevano sperimentato diciamo e questo rispetta i centri bisogna aver visto e qui però allora bisogna anche che si permetta di vedere
Perché in realtà di invece sembra che l'idea è bisogna fare in modo che non si veda
Mi sembra essere l'atteggiamento con il decreto quello del diciassette in effetti viene messo che ma anche i garanti territoriale possa entrare ma presenta alla stampa ma presenta l'associazionismo grandi proprio perché si vuole dimostrare un mondo allora di una necessità allora giochi devono essere dentro questo il primo punto che mi sembra mi sembra importante l'altro purtroppo negativo da parte mia perché e Piero possiamo fare lei l'indagine possiamo anche pensare di cambiare politiche c'era però la sensazione che alcuni danni culturali impiegheranno molto tempo a a torna indietro a cominciare dal linguaggio a cominciare dall'espressione io non ripeto quindi lavora per relazione al parlamento la Regione fa era centrata sulla questione dell'età del danno culturale
A cominciare da quel principio di l'uso simbolico della privazione della libertà detenzione l'uso simbolico dalla sofferenza
In funzione della posizione del consenso questo è un elemento che fronte il tessuto come dire connettivo d'una società anche se domani cambia completamente il la politica
Si citava prima una periferia di Roma era questione rispetto ai rom eccetera emblematico questo tipo di allora qui c'è un problema di come dire di allarme anche maggiore anche qualora tutti questi standard
Venissero rispettati è un problema di allarme secondo me rispetto a quali sono i costrutti culturali entro cui noi facciamo sviluppiamo le relazioni del del presente mi però siccome io cioè mi fermo con una piccolissima citazione perché sempre perché me perché mi piace perché quando c'era c'era la questione diciotto io me la sono andata a ricercare eccetera eccetera e la citazione è il primo libro dell'Eneide
Le ho non prendo anni bancario perché se non si capiscono bene non prendo prendo diciamo una
Delle più novecentesca e traduzioni e quando invio neo farla atti idonei dice ma che consente la tregua
Che partono costume ci impedisce di scendere a terra e di fermarci sulla spiaggia
Perché farci guerra serviti in poco conto il genere umano e le armi degli uomini che mette almeno chiederei che ricordano pregiudicano il bene e il male
Poi nel contesto diciott'Iscoop diciamo pesato Barbaro costume mi in qualche modo mi veniva sempre alla memoria
Grazie amaro Palma
Faccio mia la raccomandazione appunto del garante sulla possibilità di accedere per la stampa per le associazioni è sempre più difficile no e in orario ignoti porta nemici pr ma in questo in questo momento storico
Siano ancora non capisco sinceramente ve lo dico perché accetto tutte le sfide del mondo non capisco perché continuate a dire in questo momento storico è più difficile perché io veramente mi occupo di questi temi da tempo penso anche il Garante
E io da parlamentare nella scorsa legislatura da componente la commissione d'inchiesta che si occupano di questo fenomeno mi recavo certo al cioè verso presso alcuni cas e mi dicevano che non poteva entrare e ho anche denunciato delle persone per questa cosa
Cioè la situazione è sempre stata questa c'è sempre stata quella volontà di nascondere perché si sapeva e si sa di essere grande difetto
Da tanti punti di vista io ho diciamo grazie alle mie denuncio fatto chiudere determinati centri ho fatto chiudere del del l'attività di alcuni enti gestori e non nel profondo sud in Toscana perché avevano fatto della
Del fenomeno migratorio di quel sistema che si stava cercando di
Costruire un Business perché purtroppo si è verificato anche questo nel nostro Paese e anche a quello bisognava dare delle risposte si è cercato di farlo
La storia ci dirà se facendo nel modo giusto o facendo in modo nel modo sbagliato
Io non sono amico degli ungheresi saranno interessate ad amici Sarmi non certo sana amici miei e non mi ritengo neanche tanto amico dei tedeschi e dei francesi perché i tedeschi francesi che le diciamo le stesse intenzioni di risolvere i problemi
Rispetto a questo fenomeno sono quelli che hanno sponsorizzato l'accordo con Erdoğan de la Tour sia bloccare i migranti in Turchia finanziando rincontra miliardi di euro dei soldi dei dei cittadini
Europee quindi non credo che in Europa ci sia questa volontà ho partecipato anche discussioni in consessi europei e purtroppo io registro da parte di tutti quanti questa e dinamica che porta verso il sovrano ISMU
Tutti hanno visto di buon occhio l'accordo il memorandum volto Morando Morando stende in che si è fatto con la Libia perché dopo aver tappato la la la la rotta
Turca si è voluto tappare anche la rotta libica nessuno si è detto contrario loro ha fatto delle delle reprimende rispetto alla situazione libica che tutti quanti conosciamo
Diciamo alla quale tutti quanti dovremmo pensare per cercare di dare delle risposte diverse perché sappiamo benissimo che le persone che vengono respinte lì o che vengono trattenute mi non stanno certo in condizioni umane
Però non c'è in Europa terreno fertile per trattare questa situazione secondo me invece lo dobbiamo dobbiamo cercare della una cooperazione feeling più con i paesi che sono come noi sul mediterraneo quindi con la la Spagna con la Grecia questi sono i Paesi con i quali dobbiamo comunicare e
Assieme ai quali dobbiamo fare delle politiche nuove con i paesi di frontiera nordafricani
A consente cosa difficilissima perché detta parole può sembrare una cosa che si fa dall'oggi al domani sì sì però ripeto le politiche messe in atto poi sono quelle che rispondono e l'accordo con la Turchia
Dice tutt'altro
Accesso a ai centri è un come dicevo prima una situazione alla quale bisogna dare delle risposte
Ripeto non c'è una normativa perché come dicevate prima voi per quanto riguarda carcere il penale c'è una normativa ben precisa imprecise molte volte non ci si faceva ma quella per giustificare il nostro ingresso nei centri di trattenimento dei migranti
De e secondo me è necessario dare una risposta anche a questo e dire in maniera specifica chi può entrare e bisogna dare la possibilità di accesso a tutte quelle categorie che voi avete indicato nel rapporto
E poi chiudo anch'io con la questione del danno culturale io penso che non si debba rimanere inermi rispetto a questo danno culturale che effettivamente la narrativa
Di una certa politica sta creando e ha creato c'è una parte buona del paese che deve creare un altra narrativa che un'altra narrazione scusate gran grazie a politiche che non diano più ardito
A pensare che il migrante sia un problema ma che può diventare un'opportunità se i flussi vengono gestiti in maniera strutturale e non sempre con politiche emergenziali come è stato fino all'altro ieri
Mi fermo qui grazie Giuseppe Brescia e ringraziamo il Garante nazionale dei diritti delle persone detenute private
Della libertà personale per per questo rapporto norme normalità ed è ringraziamo il prefetto Morcone la professoressa Donatella Di Cesare Mauro Palma
E Giuseppe Brescia grazie minore