Rapporto "Space": l'Italia è agli ultimi posti in Europa sul sovraffollamento delle carceri. Collegamento con Rita Bernardini

Mi diceva ne parliamo con Rita Bernardini della presidenza del partito radicale Rita Bongiorno
Buongiorno in realtà i dati oggi e perché questo rapporto si riferisce ai dati alle trentuno gennaio due mila e diciotto quindi più di un anno fa sì i dati si sono ulteriormente aggravati tant'è vero che si allora
I detenuti erano cinquantotto mila ottantasette oggi al trentuno marzo due mila diciannove i detenuti sono sessanta mila seicento undici quindi sono aumentati da Aurora di due mila cinquecentoventiquattro unità ma non sono aumentati i posti disponibili che sono rimasti sempre gli stessi
Sì la situazione del sovraffollamento si è molto aggravata e voglio ricordare che come partito radicale
Nelle mese di dicembre insieme all'Unione delle camere penali avevamo mandato un rapporto completo
E che riguardava il sovraffollamento penitenziario al comitato dei ministri del Consiglio d'Europa quello che ha il compito di vigilare sulle sentenze di condanna avute dall'Italia
E avevano fatto troppo in fretta dichiarare superato il problema segnalato dalla sentenza Torregiani
Fortunatamente abbiamo potuto agganciarci ad un nuovo caso sfortunatamente per lui
Però era un detenuto che aveva avuto ragione a presso la Corte europea dei diritti dell'uomo che ha perché aveva denunciato
Di non essere stato curato si chiamava Cirillo e stava nel carcere di Foggia e quindi abbiamo potuto agganciare CIA questo caso che ancora
Aperto denunciando proprio il sovraffollamento diffuso in tutti gli istituti penitenziari italiani
In realtà il dato reale del sovraffollamento in Italia intorno è superiore al centoquaranta per cento
Se teniamo conto anche delle e dei posti non disponibili perché per vari motivi perché ci sono lavori in corso
Trova perché le celle sono inagibile e questa è una tua sottolineatura o se vogliamo una tua battaglia nella battaglia e fra perché
No voglio ricordare anche qui Torre questa recente visita che abbiamo fatto incontro con il ministro Bonafede si quando era presente
Anche il capo del Dap
Valentini perché è stato importante perché lì è venuto fuori con chiarito fra almeno da parte del ministro
Il il riconoscimento di un dato preoccupante di sovraffollamento perché avevamo letto le dichiarazioni
Del capo del Dap Basentini che invece sosteneva che era una Facchini oltre che anzi noi potevamo ospitare molti più detenuti almeno su questo è stata fatta chiarezza con l'incontro è ancora più cari chiarezza fa il consiglio d'Europa anche che i dati non sono aggiornati tra l'altro voglio segnalare che poiché stiamo mandando lo faremo ammetta
Aprile il
Del dossier che avevamo mandato al Comitato dei ministri scaduto anche in inglese
Ecco in quell'occasione faremo anche un aggiornamento dei dati del sovraffollamento in quel rapporto noi segnalavamo
Anche altre questioni per esempio
Soprattutto il funzionamento della magistratura il Ciarlo scarso funzionamento della magistratura di sorveglianza dovuto a tutto una serie di ragioni soprattutto di personale
E segnalavamo la scarsa presenza di detenuti con le piante organiche che sono state dei degli educatori con le piante organiche che sono state notevolmente ridotte e e anche tutti i problemi con gli assistenti sociali che ai problemi del sarà reinserimento della rieducazione poi del reinserimento una volta scontata la Pina
Che è il caso dei tossicodipendenti
Che viene segnalato in in modo molto serio si da parte di questo questo report del consiglio d'Europa
Perché noi naturalmente qui vinciamo in Europa diciamo in senso negativo
Perché il detenuti tossicodipendenti
E cioè che sono stati anzi non tossicodipendenti condannati per reati legati alla droga condannati per reati legati alla droga in Italia sono oltre il trentuno per cento
Rispetto ad una media europea che del qui dieci virgola otto per cento aveva c'è qualcosa di strano c'è un accanimento evidentemente qui in Italia essendo grosso modo le legislazioni europeo è più che mai gli tutti proibizionista e diciamo sì però evidentemente i negli altri paesi c'è un sistema di se non altro di riduzione del danno che qui in Italia non c'era
Senti un'altra cosa che sottolinea questo rapporto la quantità di detenuti inattesa di giudizio qua io mi ricordo quando perché non dimentichiamoci che il sotto il governo
Gentiloni
Con la presenza no anzi era sotto il governo Renzi ma ministro della giustizia era Sempre Andrea Orlando e comparata una riforma no della della custodia cautelare e il problema è che però non è servita a niente perché la percentuale dei detenuti in attesa di giudizio continua a rimanere la spessa
Tra il trentaquattro e il trentacinque per cento
Quindi in Italia c'è rispetto alla media europea che mi pare che sia intorno al dentro e dice il rapporto il ventidue siti di il ventidue virgola quattro per cento c'è questo fatto ciò che non è sicuramente degno di un Paese democratico e civile dell'amministrazione della giustizia dove si fa scontare e prima della condanna buona parte della pena ma la cosa più preoccupante
E chi è statisticamente dimostrato che molti di questi che scontano una condanna preventiva
è una custodia cautelare cautelare in carcere e poi all'esito del processo saranno riconosciuti non colpevoli e quindi giustamente chiederanno risarcimenti allo Stato italiano risarcimenti che però
Anche se perché ero quando sono riconosciuti non vengono erogati Rita di queste e di altre voi tu parlerai questa sera Radio Radio Carcere diamo questo appuntamento
Importantissimo voglio sottolineare quanto è grave che radio radicale si trovi
E nella situazione che tutti sappiamo con la convenzione per il servizio pubblico fornito che scade a maggio il ventuno maggio
Quante grave cui sono anche per le informazioni e le lotte che facciamo
A proposito dell'esecuzione penale nel nostro paese l'appuntamento con radio carcere è naturalmente seguitissimo e negli istituti penitenziari italiani
E sarebbe veramente ecco bisogna immaginare che cosa è la democrazia che cosa
Nello Stato di diritto senza a Radio Radicale bisogna metterci in quelle condizioni perché aprire come ha giustamente detto Paolo vigevano per capire che cosa dobbiamo fare in
In questo periodo che ci separa da quella parte e allora appuntamento questa sera con Rita Bernardini e Riccardo Arena naturalmente con radio carcere alle ventuno grazie grazie aggrappati