L'Associazione 21 luglio e Amnesty International presentano i dati relativi alla condizione delle comunità rom in insediamenti formali e informali in Italia e nella città di Roma

Stiamo comunque prima della fine ci sarà anche l'onorevole Riccardo Magi
Perché interverrà anche lui in questa conferenza stampa congiunta di associazione ventuno luglio e Amnesty International in occasione della Giornata internazionale per i diritti Deroma
In questa occasione presentiamo tra le altre cose tra le molte cose il rapporto annuale che è questo rapporto qui che ogni anno nuovi presentiamo in Senato veniamo da una conferenza da da un incontro in Senato in cui lo abbiamo presentato la presenza del sottosegretario Spadafora
Tra l'altro anche Mattarella con un messaggio e con una medaglia riconosciuto il valore di questo rapporto
Questo rapporto che è diviso in due parti la prima parte riguarda la condizione delle comunità rom in Italia attraverso lo studio un'analisi durato un anno e la seconda invece che riguarda le comunità rom a Roma procediamo in questo modo illustro brevissimamente la situazione attuale dei romeni Italia per poi la parola ai disabili per i ricercati riceve l'ufficio regionale per l'Europa di Amnesty International e poi andremo invece a scendere sulla realtà romana
Per quanto riguarda la realtà italiana oggi in Italia insistono
Centoventisette insediamenti formali abitati da venticinque mila persone
Un numero estremamente esiguo pari allo zero virgola zero quattro per cento e per la prima volta assistiamo a una contrazione numerica dei delle persone quindi ci sono dei rom che stanno andando via dai campi ma non è detto che vadano via nelle case
Stiamo assistendo all'inizio di un processo molto interessante da osservare che però potrebbe essere anche molto grave di ritorno in patria di Roma comunitari
A causa del mutato clima politico
Venti questi venticinque mila quindici mila vivono in campi formali come detto circa dieci mila in campi informali esiste in teoria sulla carta una strategia nazionale di inclusione due mila e dodici due mila e venti che purtroppo non avendo a disposizione neanche fondi non è stata mai pienamente attuata
Abbiamo nuovi campi costruiti nel due mila e diciotto nel comune di Afragola però un fenomeno molto interessante
E qui approfitto per salutare l'assessore al Comune di Moncalieri e che diverse amministrazioni stanno cercando stanno tentando con successo anche di superare i campi superare i campi possibile si può fare
Due ore fa abbiamo illustrato la in una narrazione del superamento dei campi le storie di Moncalieri Sesto Fiorentino Palermo ma c'è anche Lamezia Terme che stanno superando i campi con percorsi inclusivi senza ruspa
Questo dimostra che è possibile fare
Una piaga a livello nazionale sono gli sgomberi forzati novanta nel no no novanta nel nord Italia parlo del due mila e diciotto ottanta nel centro e venticinque nel Sud per un totale di centonovantacinque sgomberi forzati ecco
Quindi siamo siamo né situazione diciamo di congiuntura favorevole c'è un decremento Domenico delle famiglie nei campi ci sono fondi europei
Ci sarebbe l'occasione la possibilità di chiudere i campi non sempre c'è c'è la volontà per farlo adesso lascio la parola Elisabetta ENI e poi scenderemo a parlare della realtà romana grazie
Ringrazio associazione ventuno luglio per questa
Per questa opportunità di parlare del reclamo collettivo che amnistia presentato al Comitato europeo dei diritti sociali a tutela del diritto dei rom alla ad un alloggio adeguato
Se non procedure queste che raramente interessano in media e dunque questa occasione per noi particolarmente chiosa
Il comitato europeo dei diritti sociali fa parte del Consiglio d'Europa è istituito da un protocollo addizionale alla Carta sociale europea
Che l'Italia ha ratificato e che contiene una serie di obblighi in materia di diritti economici e sociali è costituito da quindici esperti indipendenti eletti dal comitato dei ministri del Consiglio d'Europa
La procedura che di natura semi giudiziale diciamo prevede che organizzazioni non governative ma anche sindacati organizzatori di datori di lavoro
Possano presentare dei reclami che sono definiti collettivi perché sono presentati a favore degli interessi dei gruppi e delle collettività che queste organizzazioni rappresentano chi tutela no
La procedura consente di chiamare per così dire in giudizio lo Stato portando prove che dimostrino il mancato rispetto di obblighi della carta
Prevede una fase di ammissibilità anche quella in cui siamo adesso i l'Italia a tempo fino alla fine di maggio per presentare delle considerazioni sul fatto che il recavano debba essere ha colto dal comitato
Se come speriamo si passerà alla fase di merito
L'Italia dovrà portare argomenti che neghino i contenuti del reclamo
Dopodiché ci sarà una fase di Mantini dibattimentale scritta i al termine di questo Comitato si pronuncerà sulla conformità o meno del dell'operato e delle leggi dello Stato rispetto alla carta
Le decisioni e conclusioni del comitato devono essere rispettate in quanto vincolanti per gli Stati parte della carta non sono però invocabile i in un procedimento domestico
Tuttavia possono e devono ed è il motivo per cui abbiamo fatto questo reclamo costituire la base di sviluppi legislativi Ida anche giurisprudenza giurisprudenziali positivi in materia di diritti economici e sociali
Dal punto di vista del contenuto nel nostro reclamo che si basa su un decennio di ricerca sul campo che ammessi ha fatto in Italia
Sosteniamo che l'Italia sia in violazione dell'articolo trentuno della Carta sociale europea in combinato disposto con l'articolo e della stessa Carta che contiene il principio di non discriminazione
L'articolo trentuno afferma che ogni persona ha diritto all'alloggio i al fine di assicurare l'esercizio effettivo del diritto all'alloggio obbliga gli Stati a primo promuovere l'accesso ad un alloggio di standard adeguato secondo prevenire e ridurre la situazione dei senza casa per eliminarla gradualmente terzo rendere il costo dell'alloggio accessibile a quanti non dispongano di risorse adeguate
Nel reclamo i cui contenuti sono aggiornati diciamo al due mila diciotto includono lo sgombero di campi in ritardo
Noi identifichiamo tre aree di non conformità dell'Italia rispetto agli obblighi della Carta e cioè l'uso frequente degli scontri forzati sia di insediamenti formali che di campi autorizzati che spesso lasciano le persone senza casa gli sgomberi forzati è importante ricordarlo costituiscono una violazione grave dei diritti umani questa è un è un principio che è stato stabilito dalla Commissione europea e dalla Commissione dell'ONU per i diritti umani
La segregazione etnica dei rom nei campi o in centri mono etnici
In alloggi praticamente sempre sotto standard rispetto ai requisiti internazionali per l'abitabilità e gli ostacoli discriminatori all'accesso alle case popolari e ad altri sussidi per l'alloggio
Mi risulta che riteniamo l'Italia in violazione di ogni aspetto del diritto all'alloggio come descritto nella carta per quanto riguarda insomma
Allora i dati che emergono dal rapporto di ventun luglio di quest'anno confermano le nostre preoccupazioni
E vorrei anche sottolineare quanto sia importante che ventuno luglio raccolga questi dati in maniera puntuale cosa che lei e i meccanismi internazionali e le organizzazioni internazionali richiedono all'Italia danni e e che l'Italia dal punto di vista ufficiale le le le le autorità non fanno per cui il l'operato di ventuno luglio che minutamente documenta quanto avviene sul territorio particolarmente preziosa
Per quanto riguarda gli sgomberi in Italia non vi sono disposizioni legislative che vietino gli sgomberi forzati di in violazione degli standard internazionali né enorme neppure linee guide ufficiali
Che chiariscano quali siano le garanzie minime che devono essere presenti affinché uno scontro sia fatto illegalmente
A fronte di un decennio di Contini sgomberi forzati documentati dalle nostre penetrazioni è evidente per noi che centinaia di famiglie rom non abbiano la benché minima tutela del possesso delle loro povere abitazioni
Una circolare del ministro dell'interno dello scorso settembre in materia di scontro di di proprietà occupate sembra ridurre ancora di più le tutele delle famiglie e degli individui funerari lì e non in grado di provvedere al proprio mantenimento
La circolare infatti sembra dare la priorità alla tutela del diritto di proprietà su altri diritti ed ignora ogni obbligo delle autorità in materia
Si tratta di una circolare non di una legge ma il messaggio che è stato lanciato alle autorità sul territorio e inequivocabile
In materia di segregazione abitativa l'Italia era e resta il Paese dei campi che continuano ad esistere nonostante la cosiddetta emergenza nomi e di sia stata dichiarata illegale nel due mila e dodici e nonostante gli impegni assunti dall'Italia anche attraverso la strategia nazionale di inclusione dei rom
è sconcertante come nonostante un generale consenso sulla necessità di superare i campi rom le autorità locali e nazionali non sempre in grado di trovare soluzioni diverse per i rom
E molto spesso continuino a cadere nel circolo vizioso dell'offerta dell'ennesimo campo centro segregato a seguito di una sgombero
Mi ha fatto immenso piacere ascoltare questa mattina le buone pratiche che abbiamo sentito eliminiamo Callieri
E i tentativi che ci sono a Sesto Fiorentino a Palermo però dobbiamo ricordare quello che è avvenuto a Napoli con lo sgombero di della comunità di Jan turco di chiama che è risultato in alcune delle famiglie
Il alcune delle cui famiglie sono state figli alloggiate in un campo segregato in via del riposo e molte altre sono rimaste completamente senza casa
Allo stesso modo abbiamo sentito quella che che è accaduto a Campin vivere in cui molti sono rimasti appunto senza casa
Da ultimo e con particolare ma non esclusivo riferimento alla situazione di Roma lamentiamo chiarirò ma sia negato per almeno sia stato negato per almeno un decennio accesso in condizioni di eguaglianza all'edilizia popolare
E ad altri sussidi materia di alloggio come abbiamo denunciato sin dall'epoca dell'emergenza nomadi la disparità di trattamento fra chi è sottoposto ad uno scontro attraverso le procedure di legge e chi viene sgomberato forzatamente
Ha conseguenze che si protraggono al di là dello sgombero spesso ad esempio nei punti che vengono concessi nel primo caso e negati nel secondo per accedere all'alloggio popolare
Inoltre vi sono criteri come la residenza continuata sul territorio la prova di lavoro continuativo sul territorio che continuano a discriminare i rom e non solo di Roma
Nell'accesso all'edilizia pubblica e che richiedono a nostro avviso una revisione complessiva in chiave non discriminatoria del sistema di accesso all'edilizia residenziale pubblica questa mattina abbiamo sentito
L'esperienza di Sesto Fiorentino in cui la la legislazione tutte le dell'edilizia residenziale pubblica in Toscana presentava proprio delle delle problematiche che non erano superabili neppure dalla dalla
Dal comune di Sesto Fiorentino
è naturalmente naturalmente l'elefante nella stanza del mancato adeguati investimenti in edilizia residenziale pubblica da parte dell'Italia per decenni che alimenta le tensioni sociali e che sono sotto gli occhi di tutti
Sulla base di ricerca condotta sul campo per quasi dieci anni in particolare a Roma Milano e Napoli crediamo di avere raccolto riscontri sufficienti di violazioni diffuse e sistematiche del diritto all'alloggio adeguato dei rom in Italia abbiamo chiesto che il Comitato non solo concluda che l'Italia è in violazione della Carta ma anche che raccomandi l'adozione di misure quali norme contro gli gli sgomberi forzati un meccanismo o un'autorità che possa investigare una denuncia di sgombero forzato e portarle all'attenzione delle autorità anche giudiziarie
L'elaborazione di piani nazionali e locali per il superamento dei campi che prevedano la consultazione delle comunità coinvolte e l'offerta di una serie di alternative adeguate
La revisione del sistema di accesso e assegnazione degli alloggi popolari per eliminare ogni ostacolo e discriminatorio
La creazione di un sistema di monitoraggio dell'accesso e dell'assegnazione che consenta anche di raccogliere dati disaggregati in materia per evitare discriminazioni future
Naturalmente l'Italia è stata già ripetutamente criticata da svariati meccanismi internazionali per il trattamento che riserva ai Roma
Soprattutto in materia di alloggio lo stesso Comitato europeo dei Ritossa dei diritti sociali ha condannato l'Italia per la politica della segregazione nei campi nel due mila e cinque
A seguito di un reclamo dello ognuna piano Roma mai senta e successivamente per gli effetti dell'emergenza nomadi nel due mila dieci
Noi abbiamo raccolto il testimone delle organizzazioni che hanno fatto questi reclami prima di noi e documentato per il Comitato un altro decennio di violazioni di politica fallimentari e di omissioni da parte di tutte le amministrazioni che si sono avvicendate a livello nazionale e locale
Non ci facciamo illusioni il problema dell'abitare dell'inclusione sociale di Roma resta complesse non è di rapida soluzioni ma le esperienze di questa mattina ci offrono un un po'di speranza e ci auguriamo che con la Prestige con diciamo con l'apertura di questa procedura si offra un'altra piattaforma in cui lo stato italiano debba presentare dei programmi concreti per il superamento delle violazioni all'abitare dei rom
E che questo contribuisca complessivamente superare i campi così come abbiamo visto è possibile a livello locale
Grazie disse dei premi adesso facciamo un focus su Roma Marco Zanni illustrerà in in pochi minuti la situazione del due mila e diciotto perché rapporto parla del due mila e diciotto e poi con con il sottoscritto con loro da Soldini con Riccardo Magi parleremo dei le grandi e importanti novità delle dei primi tre mesi e quali sono le pericolose e preoccupanti tendenze verso le quali ci stiamo muovendo grazie
Poi giorno a tutti
Innanzitutto ringrazio miei colleghi attraverso la parola
Proverò a essere molto schematico è veloce
Innanzitutto un po'di dati alla fine del due mila diciotto risultavano essere sei mila e trenta rom e sinti in emergenza abitativa nella città di Roma
Pari allo zero virgola venti per cento della popolazione romana secondo la seguente divisione rom e sinti presenti in sedici insediamenti informali comprensivi dei degli insediamenti tollerati pari a una presenza complessiva di quattro mila ottanta persone
Ci sono se villaggi attrezzati a Roma che ospitano tre mila novanta persone e dieci insediamenti tollerati che ospitano novecento novanta persone
Vi sono poi la vi è poi la micro galassia Micromega galassia di trecento insediamenti informali che complessivamente ospitano circa mille trecento persone
Io non invece presenti un'occupazione mono esplica acqua a Roma sono circa seicentocinquanta questi sono i dati parziali chiaramente del diciamo del due mila diciotto che vanno confrontati rispetto al due mila diciassette
Per poter comprendere come gli è stato effettivamente una decremento delle presenze all'interno degli insediamenti
Rispetto al due mila diciassette anno in cui la polizia locale di Roma Capitale aveva con censito tre mila quattrocentosessantanove persone messe villaggi attrezzati e poco meno di due mila persone all'interno degli undici insediamenti tollerati
Si riscontra un ulteriore calo delle presenze pari all'undici per cento nei villaggi attrezzati e dieci per cento nei campi tollerati
Le due principali ragioni di tale calo e sono il reperimento di soluzioni alternative autonome e l'accesso a all'housing sociale
Focalizzando ci soltanto ora sui sei villaggi attrezzati di Roma noi abbiamo a Lombroso centocinquanta persone a Candoni circa settecento persone
Allora nel campo di Cortiani duecentoquaranta a Castel Romano circa mille persone Ansalone cinquecento e alla Barbuta altri cinquecento
Chiaramente il detti i dettagli più specifici saranno sono ho presente all'interno del rapporto annuale due mila diciotto quindi io vi vi rimando per i dettagli più specifici al al rapporto fisco avvisi scaricabile dal sito
è importante citare nel due mila diciotto anche le evoluzioni relative al progetto di inclusione sociale per quanto riguarda i due campi i due insediamenti istituzionali ovvero barbuta e monetina
Per quanto riguarda il villaggio la Barbuta abbiamo un situazioni in cui il Progetto di per sé è partito ufficialmente il primo febbraio due mila diciotto
Il Comune di Roma infatti in tale data comunica di affidare all'associazione Croce Rossa comitato Area metropolitana di Roma la realizzazione di percorsi di inclusione sociale economica e abitativa il lavoro si sviluppa in tre macro fasi la mappa la mappatura del capitale sociale la prima fase che si è conclusa il trenta giugno due mila diciotto
I colloqui individuali che sono stati svolti nella seconda metà dell'anno due mila diciotto e la firma del patto di sponsor visita solidale
Per quanto riguarda monetina
Il sedici ottobre vengono avviate le azioni promesse per superamento della l'insediamento tollerato la monetina
L'équipe dell'associazione di Croce Rossa Italiana vincitrice del bando e pertanto affidataria del Progetto del superamento ha completato la mappatura del capitale sociale dell'insediamento negli ultimi mesi del due mila diciotto dunque le restanti fasi saranno chiaramente da completare da eseguire nel due mila diciannove
Importante e anche citare il tentativo sulla carta attualmente del superamento del villaggio di Castel Romano
All'interno del decreto del presidente della regione Lazio nell'otto maggio dell'otto maggio due mila diciotto e riportato un allegato
Risposto l'acume di Roma e avente come oggetto leggo Progetto per il superamento del villaggio attrezzato di Castel Romano novembre due mila diciassette dicembre due mila ventuno
Con tale atto chiaramente si sancisce la volontà da parte dell'autorità comunale di a voler superare chiudere e superare il campo di Castel Romano entro dicembre due mila ventuno
Chiaramente vi è un all'interno allegato via un crono programma questo prono crono programma presenta il rapporto annuale attualmente non è stato rispettato in tutte le sue parti
Passando rapidamente alla scolarizzazione dei minori from
Negli insediamenti formali si può rilevare come nel novembre due mila e diciotto in riferimento ai dieci insediamenti presso i quali il Comune di Roma organizza il servizio di accompagnamento scolastico
Risultavano iscritti novecentoquaranta alunni con un calo dell'otto per cento rispetto all'anno precedente
è importante evidenziare quanto questa sede come tali dati si riferiscono esclusivamente ai minori rom iscritti e non ai frequentati con regolarità
Questa importante in quanto se dovessimo nuovo calcolare il numero di frequentanti
In base ai dati disponibili degli anni precedenti si avrebbe un calo ulteriore di effettivi minori rom frequentanti la scuola
Ovvero si andrebbe a dovrebbero non superare il venti per cento di tale dato ovvero circa duecento persone duecento minori
Un altro capitolo dolente per la città di Roma sono gli sgomberi forzati solamente nel due mila diciotto a Roma associazione ventuno luglio a registrato quaranta operazioni di sgombero forzato insediamenti informali e non solo
Come a abbiamo come abbiamo posto abbiamo posto l'attenzione soprattutto su un aumento esponenziale che c'è stato
Di sgomberi forzati infatti rispetto all'anno precedente vi è stato un aumento pari al ventuno per cento delle operazioni di sgombero
I miei colleghi che seguiranno poi parleranno evidenzieranno che questo trend perché in aumento in effetti negli affetti
Chiaramente il rapporto annuale evidenzia anche ulteriori aspetti ma per lasciare la parola ai miei colleghi chiudo qua
Ecco rapporto annuale fino al trentuno dicembre due mila e diciotto quando sembrava che comunque sia negli intenti la tendenza di questa amministrazione fosse quella di andare verso il superamento dei campi nel rispetto minimo dei diritti umani realtà negli ultimi tre mesi
Abbiamo osservato degli elementi che preoccupano fortemente che sembrano indicare un'inversione di tendenza
Sono cinque i temi quindi che maggiormente ci preoccupano il primo e quindi approfondiremo adesso in questa sede non troverete però nel rapporto annuale che fino al trentuno dicembre la presenza dei militari in alcuni insediamenti
Le conseguenze del decreto cosiddetto del cosiddetto decreto Salvini gli sgomberi forzati in questi tre mesi
La costruzione di un nuovo centro di raccolta a Roma e poi il tema dei focolai d'odio dopo Torre Maura lascio la parola Aurora Soldini per trattare appunto il tema della presenza dei militari delle conseguenze del decreto Salvini
Allora è importante precisare che rispetto al due mila otto nel due mila diciannove probabilmente si sta ricreando lo stesso clima emergenziale
Che portò nel due mila otto allora ministro Berlusconi a decretare l'emergenza nomadi
E questo non lo chiamo per tutta una serie di decisioni implementate sia a livello nazionale sia a livello locale dal Comune di Roma
Quella più eclatante e quella più recente il due mila diciannove è stata proprio il ventisette febbraio del due mila diciannove quando il ministro dell'Interno Salvini
Ha ha annunciato l'incremento delle forze militari per Roma all'interno del programma sarà di sicure
Allocando trentanove elementi della Brigata Sassari a Roma e destinandole alla sorveglianza dei campi
Forse non tutti sapete queste trentanove questi trentanove i militari saranno allocati a cui sono già allocati in via Salviati e altri verranno allocati all'entrata dei campi di Castel Romano e di salone attualmente al salone viene a un H ventiquattro da parte dei vigili urbani che controllano le entrate e le uscite quindi già questo è un primo elemento emergenziali vi ricordo che durante l'emergenza nome di lo stesso elemento della presenza dei militari nei campi era prevista insieme la video sorveglianza al controllo dei documenti e al Censimento Censimento o che era stato già annunciato da Salvini e il due mila diciotto poi prontamente controbattuto la nostra associazione da altre organizzazioni internazionali vi ricordo che il censimento su base etnica è stato già dichiarato o discriminatorio da un tribunale italiano del tribunale di Roma e per il quale nonostante ciò nell'estate del due mila diciotto ci sono effettuati Decensi menti almeno dal monitoraggio come come voluto si è rilevato un monitoraggio nei campi di Castel Romano e sporadicamente o comunque dei tentativi non proprio così massivi anche nell'insegnamento di via di Salone
Altro elemento un molto che fa presagire un ritorno all'emergenza purtroppo e anche sono anche i fatti Torre Maura che poi approfondiremo nel secondo tempo
Il richiamo all'odio alla pericolosità sociale dei rom alla irregolarità agli sgomberi forzati senza assoluzioni continuità portano tutto o a far pensare a far presagire alla necessità di intervenire con mezzi straordinari come avvenne già e il due mila otto
Altro elemento invece in netta discrepanza con le dichiarazioni della Giunta raggi per il superamento dei campi e quindi del del Piano rom
è invece il decreto Salvini il decreto centodiciotto due mila diciotto convertito in legge lo scorso cinque ottobre
Questo perché perché per l'inclusione per dei processi di inclusione non si può prescindere dalla regolarizzazione amministrativa delle delle persone che devono essere beneficiari delle misure di inclusione e qui emerge un un una discrepanza con l'abolizione del permesso di soggiorno umanitario
Si prevede che nei prossimi mesi o comunque entro la fine del due mila venti circa mille persone di origine rom di provenienza dell'ex del Paese di provenienza ex Jugoslavia si ritroveranno senza permesso di soggiorno
Perché attualmente il permesso di soggiorno umanitario non esiste
Verrà convertito né in alcuni casi in casi speciali che per quello che potrà permettere la convertibilità nella stragrande maggioranza dei tra casi non sarà possibile provvedere al alla conversione
E quindi porterà mille persone in situazioni di irregolarità in amministrativa in estendibili e quindi anche qui saranno di nuovo motivo di sicurezza nazionale così sicurezza locale
Altro tema di preoccupazione sono gli sgomberi forzati abbiamo sentito alcuni numeri citati prima cioè nel due mila e sedici ventotto operazioni di sgombero nel due mila diciassette trentatré nel due mila e diciotto quaranta
Dal primo gennaio abbiamo un'impennata di sgomberi nei primi tre mesi abbiamo già raggiunto il numero di venti sgomberi forzati vuol dire che se questo è il trend arriveremo nel due mila diciannove con ben ottanta sgomberi forzati quando parliamo di sgombero forzato
Non intendiamo lo sgombro fatto con le forze dell'ordine ma lo sgombero che non rispetta le garanzie procedurali previste dal Comitato per i diritti sociali economici e culturali delle Nazioni Unite che prevede alloggio adeguato
Alternativa di alloggio adeguato prevede possibilità di fare di corso presenza di assistenti sociali
Tutto questo noi non l'abbiamo riscontrato nei nei già venti sgomberi forzati abbiamo operato un focus particolare nessuno sgombero forzato che è quello di Collatina
Dove è emersa una modalità ancora più preoccupante di quella paventata dalla ruspa
La Collatina c'era una un gruppo un piccolo gruppo di comunità rom che non è stato sgomberato con la ruspa se voi andate lì troverete ancora le macerie abbattuta dai abbattute ma non le ruspe
Da Collatino in poi sembra invece rivivere una modalità molto particolare che è quella di recarsi presso l'insediamento minacciando in maniera ripetuta la sottrazione di minori qualora i killer persone non si allontanano e quando le persone si allontanano la distruzione
Arbitraria delle distruzioni da parte delle forze dell'ordine rendendo quindi inservibili le abitazioni
Questa è una modalità fortemente preoccupante e quindi su questo diciamo lanciamo un forte allarme
Quarto punto il punto dei centri di raccolta rompo
Centri di raccolta Roma sono delle strutture ideate come campi di ultima generazione dal sindaco Alemanno ne costruì ben tre durante la sua amministrazione via Salaria via Amarilli via Visso
Centri raccolta nome che altro non sono che campi in muratura dove le dinamiche sono le stesse cioè su base etnica collocare ammassare delle persone a fronte di un grosso dispendio economico
Coco nel retro diciamo nelle storie di Torre Maura è sfuggito ai più il fatto che quella struttura altro non è che il frutto di un bando
Lanciato dal Comune di Roma il ventotto maggio due mila e diciotto in cui si cercava
L'affidamento per l'appalto il reperimento gestioni di strutture di accoglienza in favore di persone Rom e Sinti e cammina anti quindi chiaramente rivolto ai rom esclusivamente Roma
A fronte di una spesa di uno virgola due milioni di euro si cercava in questo bando un ente disponibile a raccogliere per ventisette messa in do persone sufficiente una piccola divisione per fare il conto e capire che ogni persona al mese a Torre Maura sarebbe costata quattrocentocinquanta euro
Se pensiamo una famiglia di cinque sei persone capite bene la cifra
Così alta quindi questo segnale della costruzione di un centro della realizzazione di un centro di raccolta nome e assolutamente preoccupato perché preoccupante perché in controtendenza a fronte di un'amministrazione che attraverso un piano ha sempre dichiarato
Che i campi vanno superati
E certo non si può passare un centro di raccolta Roma come lo strumento di superamento dei campi visto che a tutti gli affetti altro non è che un in campo ma semplicemente al posto di contare in era a delle stanze dove dove ammassare le persone
Infine abbiamo l'ultimo punto
Che riguarda riguarda a Torre Maura e riguarda
Il pericolo che Torre Maura possa rappresentare solamente una scintilla mi riferisco non tanto all'episodio dello spostamento dei rom o del centro di raccolta Roma quanto il fatto che a Torre Maura si sia tollerato
Che una strada non venisse chiusa per motivi di sicurezza si sia tollerato che esponenti dell'estrema destra senza autorizzazione facessero un presidio
Al di fuori delle struttura si fosse tollerato che queste persone stessero a pochi metri dalla struttura per tre giorni lanciando frasi razziste minacciose verso gli abitanti della struttura
Questo che costituisce un precedente assolutamente pericoloso per questo né nel comunicato stampa abbiamo paga parlato esplicitamente di di focolai di di odio verso i rom che potrebbero come successe
Prima dell'emergenza nomadi quindici sono veramente delle delle tantissime affinità
Dei focolai d'odio portati avanti dai gruppi di estrema destra nei confronti di comunità rom che magari passeggiano per strada sono nei campi sono in centri d'accoglienza proprio questa mattina in queste ore a Casal Bruciato
A Roma è successo un fatto analogo se andate insomma sulle cronache romane vedete che stanno stanno succedendo cose molto simili quel qualcosa che guardate una scintilla che fa fa prestissimo a propagarsi soprattutto se ci sono
Esponenti del Governo che come ieri che affermano che i campi rom vanno chiusi includendo gli italiani spedendo ricollocando
Come se la ricollocazione volesse riguarda cittadini comunitari ricollocando i cittadini stranieri nei campi quindi il lento in questo momento in questa fase il linguaggio politico è fondamentale perché altro che non può essere che benzina
Che può andare che può appunto può essere sparsa su questi focolai che poi farebbero presto poi diventare degli incendi
Questo aspetto lo voleva approfondire lo vuole approfondire Riccardo Magi che sta venendo da Ancona posta però adesso direi di lasciare lo spazio che c'era ressa per eventuali domande da parte vostra
Sì Mauro Favale Repubblica io volevo capire dal vostro punto di vista che significa esattamente la dichiarazione di emergenza nomadi o il rischio che possa essere riproposto l'emergenza nomadi tecnicamente anch'
Be'tecnicamente l'emergenza in Italia si dovrebbe proclamare si proclama quando ci sono alluvioni
Terremoti
Calamità naturali
Quando c'è un'emergenza di questo tipo sì nomina lo Stato deve rispecchiare lo stato d'emergenza si nomina un commissario straordinario si può operare in deroga alla legge
E ci sono tantissimi fondi
Questo è stato per l'emergenza nomadi quando è stato di fu dichiarata nel due mila otto ventuno maggio
Dal mini dal presidente Berlusconi ministro Maroni
In cinque regioni italiane dove si disse una cosa gravissima cioè i dodici mila rom presenti nelle cinque regioni italiane rappresentano un'emergenza
Rappresentano un pericolo sociale sanitario questo si diceva quindi anzitutto la premessa è di una gravità assoluta quindi a parità di un terremoto a parità di un'alluvione quei rom in quegli insediamenti sono un pericolo
Fu nominato un prefetto per ogni regione e si dettero tantissimi soldi circa cento milioni di euro trentadue solamente per il Lazio ovvero la città di Roma in deroga alle leggi e quindi per esempio il campo la Barbuta fu costruito la Barbuta non potrebbe essere costruito su un posto dove c'è una falda acquifera dove ci sono anche reperti archeologici fu fatto proprio in nome dell'emergenza quindi l'emergenza significa da una parte come come premessa considerare Ironman un pericolo al pari di un terremoto e quindi far passare l'idea generale alla cittadinanza italiana che delle persone sono pericolose quanto un'alluvione
E quindi pericolose dall'altra attivare un sistema un sistema amministrativo
Che consente di andare al di sopra della legge
E quindi estremamente lesivo dei diritti umani oggi noi che abbiamo vissuto da da e di segreteria ora su ordini la passata agli anni passati non son più tanto giovani
Vediamo veramente che ci sono le stesse premesse manca solo il furto del bambino fatta è fatta solo le premesse per poter dire non basta e non si può più continuare così dobbiamo agire in emergenza
Abbiamo con noi Riccardo Magi che ringraziamo abbiamo accennato Riccardo alla situazione di Torre Maura e al caso di Casal Bruciato di oggi che quindi abbiamo detto come il rischio di focolai
Di odio sia molto forte e come espressioni di esponenti politici come quella di ieri dei due vice premier non sono altro che benzina che si può essere gettato sul fuoco lasciate la parola in proposito
Sì grazie un saluto a tutti
Intanto io voglio ringraziare Amnesty International e l'Associazione ventuno luglio l'associazione ventuno luglio già presentato il suo rapporto annuale che danni
Svolge anche un ruolo di supplenza rispetto alle istituzioni in termini di raccolta dati e quindi di conoscibilità di quella che è una realtà sociale nel nostro Paese nella capitale del nostro Paese purtroppo da anni
La vicenda è una vicenda di mancanza di volontà politica quella del superamento dei campi rom o meglio del mancato superamento dei campi Roma o di incapacità politica
Però io ci tenevo ad essere qui ho fatto una corsa per esserci
Per sottolineare un aspetto in particolare che è collegato a quello che stava dicendo Carlo sta solo lavorare in in chiusura del suo intervento
Sul fatto di Torre Maura io credo che ci sia un aspetto che non è stato sufficientemente
Sottolineato stigmatizzato valutato e sul quale credo che le istituzioni invece debbano fare
Chiarezza
C'è stata una critica per non dire pessima gestione dell'ordine pubblico
Io da attivista da militante mi sono trovato negli anni decine di volte
Negli uffici della questura per fare un preavviso di manifestazione questo è quello che prevede la legge sul diritto di manifestare che evidentemente è un diritto costituzionalmente garantito
Nel nostro Paese vi posso assicurare che c'è una attenzione giustamente scrupolosa da parte dei funzionali del gabinetto della Questura
Nel valutare l'esatta collocazione di una manifestazione quanto questa possa interferire con altri eventi con altre manifestazioni e sì autorizzano manifestazioni che sono almeno a centinaia di metri se non almeno un chilometro di distanza da appunto dalla vicinanza con altre situazioni che possono creare una criticità
Noi a Torre Maura abbiamo visto per giorni
Per due giorni almeno a ridosso del cancello di ingresso di un centro di accoglienza
Esponenti politici di di formazioni di estrema destra ma questo è secondario
Urlare minacce
Tutte videoriprese mandate le hanno potute vedere milioni di di spettatori i telespettatori minacce
Del tipo virgolettato ragazzino ti taglio la gola
Questo sotto gli occhi delle forze dell'ordine
Erano lì
Questa cosa non è ammissibile in un Paese democratico
In un Paese democratico questa cosa viene perseguita come un reato come quello che
Una minaccia
Le forze dell'ordine devono al contempo reprimere interrompere e perseguire i reati che sono in atto e al contempo garantire il diritto di manifestare io credo che nel caso di Torre Maura questo non sia avvenuto ci sia stata una pessima gestione dell'ordine pubblico su questo ovviamente
Faremo tutti gli atti di sindacato ispettivo rispetto al ministero dell'Interno perché si renda noto anche se ad esempio nei confronti di questi manifestanti non autorizzati devo ritenere ci siano state delle identificazioni ci siano stati l'apertura di di procedimenti però ritengo che questo aspetto sia un aspetto cruciale perché la democrazie fatta di equilibri e è fatta della capacità delle autorità pubbliche di mantenere di garantire questi equilibri
Li abbiamo avuto uno squilibrio netto abbiamo avuto quindi e lo dico in forma dubitativa
Una indulgenza rispetto
A un certo modo violento e che di per sé costituisce reato perché le minacce sono un reato secondo il nostro codice penale un'indulgenza da parte delle forze dell'ordine grazie
Altre domande
Chiaramente quello che come organizzazione noi dopo questo rapporto chiediamo alla sindaca raggi è quella di una revisione completa e totale del piano Roma
Ripartire cioè dal vedere tutto ciò che che ha funzionato e quello che non ha funzionato mettere sul tavolo cosa che non sembra fatto organizzazioni comunità
Assessorati e cercare di ripartire visto che diciamo come purtroppo abbiamo previsto la stessa chiusura di Barbuda Monai inerisca il clamoroso naufragio coi trattandosi tra l'altro di fondi europei c'è anche il rischio che oltre alla alla alla beffa del del non chiudere il campo c'è anche il dover ridare indietro i soldi all'Europa per per i per per un impegno preso che quello del superamento del campo e non ha realizzato
Vogliamo chiudere qui vi segnalo che in fondo vestita di rosso celasse dice l'assessore di Moncalieri e che oggi era intervenuta al Senato il comune che nel due mila e diciotto uno dei comuni che ha chiuso c'è stato l'unico ma di fatto è diventato speriamo diventi virale e quindi anche ai Comuni altri Comuni stanno stanno seguendo la chiusura dei campi quindi è possibile chiudere i campi non è è un'utopia
Se cioè buona volontà se ci sono risorse risorse oggi ci sono per fare questo
Se c'è competenza in seno la macchina amministrativa possibile fanno quindi approfittando anche della sua presenza grazie