Presentazione del libro di Marco Fortis "L'Italia non merita una nuova crisi"

Buongiorno sono molto lieto di
Avviare la presentazione di questo volume di Marco Fortis l'Italia non merita una nuova crisi
Innanzitutto il ringraziamento più sentito
Ai tre relatori
Che sono qua per loro gentilezza ma credo anche perché dopo meditata riflessione Marco Fortis ed io abbiamo ritenuto che si tratti come i tre personalità diverse tra di loro
Ma con delle caratteristiche comuni molto precise
Innanzitutto una professionalità marcata fondata su una specializzazione in scienze economiche o scienze giuridiche o economiche ma a mio avviso molto orientata in cui perché io definisco istituzioni ed economia un campo di enorme importanza
In secondo luogo perché ciascuno di loro
Dopo studi nel campo specifico
Di rilievo ha avuto delle esperienze notevoli in tanti della politica campi diversi tra loro
Che sono andati da funzioni consulenziali a ministri nel caso di taluno anche in attività in consigli di enti locali
E in ogni caso in queste esperienze hanno acquisito quella importante capacità di comprendere la politica
Che non può essere stata da improvvisazione
Perché non solo richiede la professionalità di cui dicevo prima ma richiede anche una particolare sensibilità quando io arrivo a fare queste affermazioni non posso mai dimenticare la frase che Luigi Einaudi scrisse in uno dei suoi tanti straordinari contributi
Che latte dell'economista nel stare la politica deve combinare la chiarezza delle idee astratte e l'intuito dei fatti invisibili
è una frase di straordinario rilievo espressa qualità una personalità come Luigi Einaudi che certamente aveva chiarezza di idee a strati e anche intuito dei fatti tipici
Ed infine una loro esperienza ministeriale in in diversi settori
Ma anche con diverse espressioni di rappresentanza politica
Credo dunque che queste tre personalità tutt'oggi rappresenti uno dei punti di riferimento importanti quale che sia
La specifica presenza politica di ciascuno di noi
Da un certo punto di vista usando delle espressioni paradigmatiche che hanno guidato l'azione della Fondazione Edison Marco Fortis il sottoscritto
Io credo che loro sì caratterizzino per essere portatori di un liberalismo sociale
Che può essere di volta in volta più rivolto al profilo liberale e altre volte più al profilo sociale ma tutto collocate in un contesto istituzionale chiaro che è un contesto istituzionale italiano riferito a nulla euro
Da ultimo io ho sempre apprezzato in loro
Come Marco
La capacità di coraggio e anche di impopolarità
In molti casi
Cosa che talvolta non c'è e talvolta diventa arroganza
Talvolta diventa prevaricazione
Talvolta diventa una forma di innamoramento o di impedimento per il ponte quindi grazie per aver accettato il nostro invito
Grazie per essere qui
E due ultime parole sull'autore del libro io non commenterò questo libro fatto una prestazione prevista nel mio commento
Con Marco lavoriamo da tanti anni da vent'anni nel mille novecentonovantanove l'anno che celebra inizio della Fondazione quest'anno
Il ventennale della Fondazione
E nella straordinaria capacità tecniche attiva di Marco ai dati quantitativi rivolti soprattutto all'analisi per funzionamento del sistema produttivo ma anche delle istituzioni e del sistema produttivo abbiamo cercato di non abbandonare mai
Quell'orientamento che il definivo prima di liberalismo sociale
Che comunque non ha mai in qualche modo accettato il dualismo di Stato e mercato talché lo Stato qualche volta
Diventava oppressore del mercato ed altre volte aveva il vice verso cioè il mercato diventava il sovrano dello Stato non so se ci siamo riusciti ci abbiamo provato
E se non ci siamo riusciti non vuol dire che abbandoneremo nei prossimi venti anni col suo c'è ancora nei venti anni successivi questo nostro desiderio di dare un contributo a quello liberalismo sociale
La
Giornata il pomeriggio non vedrà il dibattito che che i relatori devono poi assentarsi per altri impegni
E io chiederei a ciascuno di loro quindi contenerci se possibile in venti minuti
Voi notate che Marco ed io ci siamo posti agli estremi del tavolo
Anche per ragioni di rispetto a questi tre relatori
Ma anche perché in questo modo desidereremmo controllare un po'la dinamica temporale dell'evento perché appunto siamo consapevoli che i relatori stanno degli intesi
Grazie ancora per aver accettato grazie a tutti i presenti molti dei quali sono amici carissimi alcuni hanno seguito la nostra Fondazione per tanti anni Umberto Quadrino eccolo qua
E vi sono particolarmente grazie allora la parola a Renato
Devo dire e grazie
Professor Quadrio Curzio
Mi lega a lui una antica stima non è stato proprio il mio maestro ma lo considero mio maestro spendi fai e a un'antica stima in antico all'antico affetto pur nella diversità
Delle scelte di ricerca delle scelte anche di tipo professionale
Mi lega
Piercarlo Padoan Ea
Giulio Tremonti qualcosa di più
Piercarlo
L'amico e collega
Lo lo posso raccontare che io ho votato come presidente dell'Istat
Che non ha mai fatto
Ma che doveva stare e aveva il mio pieno consenso perché in quello stesso giorno
In cui il Parlamento dava fu indicato
Ha una funzione superiore preda di Melissa dell'economia delle finanze e poi ci toccò nani
Una stagione di maggioranza e opposizione anche anche dura che però ecco questa poi il segno della vita
Si sta riportando adesso tutte e due all'opposizione te a ritrovare la sintonia di una volta quando facevamo battaglie insieme con Giulio Tremonti beh c'è stato
Amore e disamore adesso siamo nella fase di amore
Almeno spero almeno spero e comunque ci ha caratterizzato una una stagione insieme al Governo
Non facilissima
E devo dire però vedendo gli esempi io oggi
Rinviare il corpo pur pur con con difficoltà le difficoltà di allora che però l'intera ecco
Detto questo ho molto apprezzato il libro di Marco Fortis in cui mi riconosco sostanzialmente ma soprattutto mi riconosco nella forza dell'analisi dalla pacatezza del del
Che la concretezza dell'analisi e dei giudizi
E quando un libro bello anche se poi questo è un libro fatto di di chi è una raccolta di gli articoli del pubblicati per una per un giornale straordinario che il foglio con cui anch'io collaboro
Uno ritrova le cose che in parte ha letto il Partenone rimette insieme mette insieme in senso diacronico e questo serve molto pulire la testa
Perché la diacronia serve proprio a questo perché Tweedy del giorno per giorno e ti sembra che tutto ricominci tutti i giorni e invece non è ricomincia tu tutto tutti i giorni c'è una sequenza
E e la sequenza poi anche le sue regole delle sue causalità e eravamo a a Cernobbio con con Piercarlo e uso un argomento perché mi è stato suggerito proprio da una bella indagine sul debito pubblico italiano
Predisposta da
Da Ambrosetti e presentata a Cernobbio sabato scorso
E che è una domanda che rivolgo a me stesso rivolgo all'autore del libro che che che serve per spiegare il titolo forse italiano merita una nuova crisi
Noi abbiamo un debito totale
Che è sotto la media
Dei paesi dell'euro zona
Debito totale c'è debito pubblico debito privato somma di due
Che è uno dei migliori
Nell'eurozona eppure noi siamo a un passo
Da essere considerati spazzatura
Nel ranking internazionale a causa del debito pubblico
Quindi un Paese
Ho
Lo sappiamo tutti basta vedere i marmi di questa sala che che che sono il retaggio di una di una storia antica di industrializzazione di cultura di di intelligenza il vecchio professore diceva se vuoi capire la bontà di una banca guarda il marmo
Di cui son fatti sui banconi per il pubblico quindi
Bene un Paese forte come il nostro
Intelligente forte capace
Che scivola di crisi in crisi
Che scivola di reti in renting si potrebbe dire che scivola di
Da un Rayden da orrende e non lo merita per cui son d'accordo con
Marco l'Italia non meritano la crisi ma forse non ha meritato neanche le precedenti
E io mi riferisco a quello del due mila undici
La fattispecie
Giulio Tremonti se lo ricorderà una crisi innescata
Qualcuno ha detto complotto qualcun altro può dire ma comunque da un insieme di meccanismi che avevano poco a che fare con i fondamentali
Dodici banche che che che vende per ragioni di portafoglio
Sì forma
Un'onda di negativa speculativa il si innesca in quel momento una spirale a vendere con quel che è successo sullo spread sul resto
Quindi son d'accordo con Marco l'Italia non meritano la crisi eppure siamo in crisi
Eppure siamo l'ultimo Paese
In Europa per crescita
Dentro una
Crisi ore allentamento congiunturale comune
Però dentro questo rallentamento noi siamo il fanalino di coda
Perché
Perché questo tenta negativo io attribuisco ma mi sembra che anche Marco lo attribuisca cui salva triennio precedente
Io sul triennio precedente o giudizi un po'più un po'più luci e ombre
Però certamente tenendo precedente è stato un triennio di recupero
Congiunturale e strutturale e così via
Anche se si poteva fare meglio questo lo rivolgo al mio amico Piercarlo
Però certamente da quel maledetto maggiore in cui si è prospettata
Questa questo questa maggioranza di governo e nella relativa politica economica
Beh certamente le cose sono precipitate
E lì son precipitate
Soprattutto su un elemento che spiega poi perché su un partito da questa analisi del debito
Chi sa altrimenti non è spiegabile
E su precipitate sull'isolamento del Paese
Ecco io vedo l'isolamento dell'Italia come il più grande costo che noi stiamo subendo oggi isolamento in politica economica isolamento in politica europea isolamento in politica estera basti pensare a quello che sta succedendo in Libia
Anche se il la china
Viene da lontano anche sanare in fretta quello maledetto due mila undici con i bombardamenti francesi
Su Gheddafi però questo significa un isolamento dell'Italia in politica estera isolamento dell'Italia nella costruzione europea basti pensare al solo a rafforzamento di questi ultimi mesi dell'asse franco-tedesco e della totale inesistenza dell'Italia nel dibattito europeo sulla nuova governance l'Italia è perseguite
E si stanno definendo
Vegan di regole sovrani io non so previsti ventisei di maggio io edizioni europeo non ventisei di maggio a prescindere si sono andate definendo
E in qualche maniera chi conosce l'Europa lo sa quando l'Europa prende delle direzioni poi non si cambia
Si cambiano con grande difficoltà checché ne pensi
Sardini che ne pensino Sir di Nino Di Maio rispetto al loro possibilità di incidere sulla sul sentiero decisionale del dell'Unione Europea bene andiamo sostanzialmente su una linea di
In esistenza irrilevanza
Nei confronti della costruzione europea dall'unione bancaria piuttosto che l'unione monetaria l'unione politica
L'unione fiscale chiamiamolo ma
E questa e la colpa più grande che io rivolgo a questo tipo di governo in nome del suo moralismo noi diventiamo subalterni
Se è stata Alberto una bellissima io lo considero tale produzione di gradi fallita alla Scuola Normale di Pisa mi pare gli hanno dato lauree honoris causa straordinarie prolusione che vi consiglio a tutti sia nella versione scritta che nella versione
Io orale straordinaria e Draghi si poneva questo tema
Analizzando la periodizzazione presidente e più
Eravamo più sovrani con la lira che doveva svalutare semplici compone Draghi ha spiegato molto meglio con la lira che doveva salvare svalutare ogni due anni
Ed eravamo come dire subalterni
Per esempio la Germania al marco tedesco ce lo ricordiamo tutti loro ho dato a pegno
Erano gli anni Settanta mi ricordo
Eravamo più sovrani allora con la lira e con le svalutazioni competitive o siamo più sovrani oggi
Quando l'abbiamo un un unico interlocutore ma almeno ne abbiamo tanti e diamo potere di parola potere di
Discussione
è chiaro che si ci auto escludiamo
Dalla dalla dalla presenza partecipazione per la proposizione
Io mi ricordo che che Draghi è stato
Proposto dal nostro governo e quindi contavamo ancora qualcosa
Contavamo ancora qualcosa quindi da questo punto di vista io dico non ci meritiamo
Una nuova crisi anche se siamo
Nel pieno della crisi
Siamo in recessione
Egli si risponde questa recessione con politiche economiche di tipo redistributivo
Incapaci di fare politiche ed economiche di tipo espansivo
Non il giornalista prima mi chiedeva ma cosa bisognerebbe fare bisognerebbe cancellare semplicemente reddito di cittadinanza e quattrocento prendere quindici miliardi che ne derivano o destinati tutti insieme a l'ha fatta quella vera non quella di gennaio
E o destinati metà e metà a metà fra tax e quindi parziale
Quanto meno di compressione delle aliquote di stimolo degli investimenti
Quello che va dicendo il mio amico tria
Collega anche Luigi
E cioè che ci sono centoventi miliardi di risorse incagliate nei provvedimenti ministeriali e così via è semplicemente una cosa ridicola
Perché se quelli delle risorse sono bloccate
Una qualche ragione ci sarà
Mio amico Mezzago diceva
Riferendosi agli immobili no vendere gli immobili ma si richiamano immobili una qualche ragione ci sarà a sedi chiamano immobili
E e lo stesso per quanto riguarda le le risorse finanziarie che in qualche maniera non sospese sa qualcosa Giulio Tremonti
Una qualche ragione ci sarà dovevamo aspettare un governo come questo ad alta densità tecnica perché questo in un colpo di mano smobilizzo di tutte quei centoventi miliardi incagliati faccio l'ultimo esempio tra vissuto dall'interno i Ristori dei cosiddetti truffati delle banche
Il governo precedente
Con grande difficoltà
Aveva provato legiferato
E con grande difficoltà scattava procedendo con selettività giudizi a valutare posizione per posizione
Questi arrivano la stanza in un miliardo e mezzo
Senza filtri senza selettività
Todos caballeros
Trattando nella stessa maniera posizioni diverso allora chi
Conosce un po'di economia essa la l'operazione impossibile
Perché contrasta con la base giuridica europea
Nazionale ma soprattutto che contrasta con le regole
Finanziarie globali tu non puoi pensare che l'Italia sia un Bengodi
O il paese dei balocchi mi verrebbe da dire
Nel quale anche se un azionista cioè il capitale di rischio perde
Alla fine può recuperare il tutto in parte quello che ha perso questa è contro natura
Contro la natura della della fisiologia della della finanza
Dal mese di dicembre l'Europa aveva detto questo
Al governo il governo ha tirato dritto
E il risultato è che
Siamo nello Stato nero stando più totale
E tutti danno la colpa al povero Tiriac e non firma
Ma questo non proprio prima non può firmare
Prende pena la la procedura d'infrazione ma soprattutto appena la responsabilità in solido dei funzionari che firmassero
Delle degli atti illegittimi di ristoro
Allora sì siamo arrivati a questo voi Bossi potete immaginare i livelli di segnaletica negativa chi viene comunicato al mondo sterro da comportamenti di questo tipo
Bloomberg
Batte di minuto in minuto
Ogni singola dichiarazione ogni singola valutazione ogni singola certa e Bloomberg e sui descritti tutti gli operatori borsistici internazionali quelli che comprano e vendono
I nostri i nostri Tito
Allora e finisco si capisce
Perché nostro paese pur avendo un debito totale sotto la media europea
è un passo dal livello spazzatura junk per quanto riguarda il rating del debito pubblico il giudizio non è
Sull'economia privata
Il giudizio sull'economia
E sulla politica economica pubblica
Per questo io da mesi
Mi mi batto e devo dire in Parlamento una volta
Piercarlo l'altra volta iniziativa ci troviamo perfettamente in sintonia
Nei giudizi nelle valutazioni
E mi fa piacere oggi aderirvi qui rappresentato questo mio malessere
Direi forse qualcosa di più questo mio dolore
Per vedere la nostra politica economica ridotta a questo punto mi chiedo anche e finisco veramente
Se questi che ci governano in fondo
Per una qualche ragione non siano figli nostri
Grazie
Grazie professor Brunetta e per questo intervento
Molto efficace
Che certamente
Non può aggravare le nostre preoccupazioni quantunque gli sia stato molto chiaro perché le preoccupazioni sono davvero molto forti in ciascuno di noi
Forse sperando che questo sia il fondo delle preoccupazioni che non ci sia un passo successivo nelle preoccupazioni stesse
Il professor Padoa adesso a la parola
Grazie buongiorno a tutti grazie per questo graditissimo invito mi scuso se doveva andar via in anticipo riprendere un aereo prima di aggiungere quelle di Renato le mie osservazioni parte mi condividere come ha fatto Renato qualche dotazione personale che mi lega agli altri membri di questo pannello
Ad Alberto io devo moltissimo durante il periodo in cui sono stato ministro perché mi ha sempre dato la possibilità di avere una voce un po'più pacata nel diciamo tirandomi fuori dalla dall'intensità che i miei colleghi conoscono benissimo del lavoro di ministro perché permettendomi di fare riflessioni un po'più distese
A Marco un ringraziamento particolare non solo per questo libro
Che ho apprezzato moltissimo per il suo quotidiano costante impegno a passare sui fatti e non sulla propaganda i giudizi sull'economia politica sulla politica economica di questo Paese anche quando il giudizio era severo giustamente e fatto che ci sia un libro costruito su contributi che si sono stati prodotti in un giorno dopo l'altro una settimana dopo l'altra però racchiusi in una visione d'assieme la dice lunga su come
Il breve periodo il lungo periodo è una somma di brevi periodi ma non basta rilasciano di brevi periodi ci vuole una visione su questo tornerò
Allenato a cui sono molto legato molto prima di fare questo mestiere ricordo con lui lo sa benissimo che quando io ero ministro non passava giorno in cui lui manciate di strani a volte nei miei confronti personali a Volterra veramente la stampa se passare la pazienza soprattutto magari alla fine di una giornata più o meno stressante e quindi questa in realtà non glielo perdona ritaglio perdona perché adesso tutto si è immediatamente rimesso a posto
A Giulio Tremonti un ringraziamento particolare per quello che lui mi ha anche se non lo sai segnato fosse nessuno nota un fatto che io su durante la mia carriera sono stato per molti anni suo diretto dipendente
Nel senso che in quanto direttore esecutivo in rappresentanza dell'Italia a fondo monetario internazionale
I confermato Giulio Tremonti nel momento in cui il governo cambiano diciamo cambiano colore
Io con le volevo ringraziarlo sia pur nella differenza di collocazioni politiche volevo ringraziarlo per la libertà che mi ha concesso mi ha lasciato
Nel fare quel lavoro importante di rappresentante dell'Italia è una soluzione internazionale quindi anche questo mi lega a luglio quindi lo ringrazio
Nel butta giù qualche riflessione per questa conversazione di oggi mi sono detto beh oggi la notizia del giorno sarà forse per il terzo magari anticipazioni del teste comunque un documento che per sua natura siccome si concentra molto sul presente su quello che succede nelle prossime settimane fino alla nota di aggiornamento al che verrà all'inizio dell'autunno fino eventualmente una legge di bilancio quindi se ci si avessi dovuto seguire la cronaca che spesso inavvertitamente ci guida in questo dibattito strano di questo Paese mi sarei dovuto concentrare sul breve periodo sulla cifra di crescita sulla cifra di deficit sulla cifra
Magari che chissà di qualche misura che di solito Albert non fa e viene collocata dopo ma chissà con la creatività che vediamo in questi giorni troppo succederà
Invece mi sono reso conto che questo sarebbe stato ai fini di questo dibattito un approccio sbagliato poi partendo da quello che è contenuto nel libro di Marco che come ho detto prima
è una sintesi di tante fotografie una dietro l'altra fotografate riprese un periodo importante della economia e della politica economica italiana
E mi sono chiesto come è possibile fare lo stesso esercizio riflettendo
Su i mesi che ormai quasi un anno che sono stati occupati dal nuovo governo
E la conclusione a cui sono giunto è che una delle caratteristiche che definiscono l'azione del governo e dell'azione la maggioranza e la assenza di una visione assenza di una riferimento esplicito a lungo termine
E questo nel caso dell'Italia è una carenza particolarmente gravi
Se mi si chiedesse quali sono i problemi di lungo termine dell'Italia non avrei esitazione di dare una risposta se volete banale ma a cui non si può fare a meno la scarsa crescita lo ricordava
è nato prima
E l'elevato debito anche questo lo ricorda e come queste due cose stanno assieme
Gli economisti sanno che queste coclee cosa stanno assieme se c'è poca crescita il debito nell'aggregato
Non non scende più rispetto al PIL anzi probabilmente aumenta
Se c'è troppo debito se c'è un debito eccessivo le risorse per sostenere la crescita si riducono e quindi è facilissimo entrare in un circolo vizioso in cui debito che sale Tito che scende si alimentano insieme tenuti assieme da un elemento implicito in quello anche esplicite quello che diceva in atto e cioè il peggioramento della giudizio sul Paese
Il scarsa fiducia la il rating che va giù continua a scendere che questo si ripercuote sui due sulle due variabili crescite degli
E questo è ce lo dice l'aritmetica ne avrà della crescita della contabilità nazionale è la premessa per il disastro
Di degli economisti quando si occupa di queste cose spesso usano una misura sintetica il confronto fra il tasso d'interesse tasso di crescita
Per avere un debito sostenibile ci vuole un tasso di crescita maggiore del tasso d'interesse che rappresentativo di quello che paghiamo né del debito
In questo momento non sempre ma in questo momento l'Italia è l'unico Paese della zona europea un tasso d'interesse più bassi quarto del tasso di crescita e quindi a parità di altre condizioni
Una situazione di insostenibilità del debito
Questo è il messaggio che ci viene dalla proiezione di lungo termine del dell'economia italiana
Questo messaggio sembra essere del tutto scomparso se mai c'è stato nelle riflessioni del Governo
E questo spiega ahimè l'atteggiamento che il Governo e la maggioranza hanno seguito in questi mesi
Che io vorrei rapidamente ripercorrere per cercare di dare un po'più di sostanza la mia affermazione
Questa maggioranza ha cominciato
A fare affermazioni
Di soluzioni facili Altomonte è un problema di debito elevato o per un problema di crescita troppo bassa usciamo dall'euro
Questo è stato detto a volte a voce bassa a volte all'uso a volte è stato detto esplicitamente a seconda di chi faceva questa affermazione
Ma sicuramente questa idea e cioè che il Paese ai cercasse una scorciatoia di questo tipo si è fatta strada nei mercati e si è fatta talmente stavano i mercati oggi a mio avviso i mercati non l'hanno del tutto eliminata come possibile opzione anzi fosse in qualche modo la stanno riconsiderando
E se così fosse avremmo una risposta alla mia domanda che tipo di visione di lungo termine c'è dietro la politica economica del governo
La risposta sarebbe una visione di politica economica di lungo termine in cui si rinnega o almeno si pensa di poter rinnegare il passato e si entra in un futuro estremamente incerto estremamente pericoloso in cui l'idea di poter disfarsi del problema del debito tramite scocciatori operazioni straordinarie si fa sempre più strada
Ma al di là di questo il governo ha continuato nelle quando ha cominciato a mettere sul tavolo delle misure concrete
Il cosiddetto decreto dignità
In cui almeno inizialmente l'idea era incentivare o per sostenere i lavori a tempo indeterminato cominciamo col proibire i lavori a tempo determinato
Quindi questa strana idea che per ottenere qualcosa non bisogna generare incentivi ma bisogna introdurre divieti è stata presa un po'come simbolo del modo di agire
Del governo o almeno di una parte del governo ed è stata presentata come una grande vittoria contro la povertà
Se si guardano i dati del mercato del lavoro opposte difficili da interpretare ci si rende conto di come la questione sia quanto meno dubbia
Poi col passare dei mesi il Governo è diventato un maestro nel cambiare idea
Quando è stata messa sul tavolo locazione del due punto quattro
C'è stato il famoso tristissimo episodio del balcone
L'episodio del balcone in cui il Consiglio dei ministri o almeno parte del Consiglio dei ministri da quello che si capiva chiedo al balcone
è uscito fuori gridando a parlamentari della stessa parte politica
Che il Paese aveva vissuto l'abolizione della povertà perché si era scelto il due quattro per tre anni che è l'orizzonte temporale della legge bilancio del del quadro macroeconomico
Questo due quattro
In realtà è stato confermato inizialmente per il primo anno e poi si è tradotto in numeri decrescenti non si è capita una cosa allora da chi proponeva questo a questo numero non so chi c'è stato
Che il problema almeno da come l'ho capita io il problema del rapporto con la Commissione europea non è se a un certo punto un Paese mette due quattro perché due quattro insieme un numero ragionevole il problema in quale contesto si può si mette due quattro
La lega domanda e non è quanto deficit fai ma in che direzione stai andando è il messaggio che veniva dal governo era io vado in una direzione opposta a quella che è ragionevole dati i mercati date le regole europee
Tanto è vero che quando si è interpretata questa scelta come la scelta di una direzione pericolosa
Mercati hanno immediatamente reagito con il famoso uscito con la famosa oscillazione dello spareggio che si è proiettato fortunatamente senza arrivare quattrocento punti base
Quindi il governo ha fatto forse anche sotto l'impatto diciamo l'impressione di un qualche asta andasse a vuoto qualche lunedì mattina
Ha deciso di cambiare direzione di passare dal due e quattro dal due punto zero quattro raffinatissima
La scelta di numeri così la gente non capisce bene la differenza questo il modo di fare comunicazione
Quindi una svolta prima nei confronti delle regole europee e poi di nuovo per tornare in linea con le regole europee dopo qualche trattativa sia evitata fortunatamente una procedura d'infrazione
E ci troviamo ci siamo trovati nella situazione passata che adesso deve essere aggiornata dal De con una crescita ancora
Sufficientemente elevata ma con una finanza pubblica in qualche misura che parte dal due zero quattro va a scendere
Ma le la caratteristica del governo che cambi idea non finisce qui
Il cosiddetto decreto per la crescita
Che è stato approvato salvo intese fra l'altro ha detto una cosa una formula che normalmente indica semplicemente qualche problema tecnico minore
Che viene risolto nel giro di ventiquattro unità una Laura i tre livelli dei tecnici del ministero del Tesoro e non significa che c'è un conflitto politico questo lo dico per chiarezza e trasparenza non so se in questo caso il salvo intese è invece di natura più diverso lo vedremo
Quanto tempo questo salvo intese sarà chiuso senza la quale chiusura il decreto non può essere approvato ma dicevo dalla sostanza
Ci sono tantissime cose in quel decreto molte cose erano state introdotte dal governo precedente poi erano state tolte che poi sono state rimesse
Non lo dico per rivendicare qualche particolare misura lo dico semplicemente che se si ragionava un con un po'meno di ideologia è un po'più di virgolette analisi oggettiva
Forse il Paese non perdeva altro tempo
Infine
Misure bandiera che sono state introdotte promettendo al Paese cose che erano quanto meno discutibile sul piano del buonsenso
Faccio due esempi ormai classici reddito di cittadinanza misura miracolosa mi ricordo in campagna elettorale prima delle elezioni del marzo scorso quando a un rappresentante del CIO Movimento Cinque Stelle si chiedeva cosa farete
Per questa cosa
Sì vincerete le elezioni la risposta dei navigabili mente c'è il reddito di cittadinanza
E il reddito di cittadinanza è diventato una sorta di frullatore nel senso che è uno strumento che serve a fare qualunque cosa
Serve a ridurre la povertà ridurre l'esclusione sociale serve a creare nuovi posti di lavoro a diffondere il l'addestramento a tempo determinato tutte cose che si fanno con una misura solo che peraltro ancora deve entrare
In funzione non lo dico tanto per fare la solita critica che sentiamo tutti i giorni ma per dare un esempio concreto per fatto che anche nelle misure che hanno magari qualche utilità in sé sette ben disegnate
Sono invece trattate con a dir poco confusione oppure quattrocento quota cento nel momento in cui è stata presentata è stata presentata come uno strumento di e con di politica del lavoro io pensavo che fosse lo strumento pensionistico invece è stato presentato come meccanismo per permettere a giovani lavoratori di entrare avvolte in un rapporto di tre a uno levarne nell'impresa che si liberava grazie a quota cento di lavoratori anziani
Nella mia ingenuità sono andato a vedere l'evidenza empirica di meccanismi analoghi visto stizzito di forza lavoro in uscita con quell'entrata e nel migliore dei casi arriva un terzo dei lavoratori che vengono che vengono invece incentivati a uscire rapidamente dal mercato del lavoro
Mi avvio a conclusione ha fatto un po'di esempi perché volevo in qualche modo giustificare la mia affermazione che il problema di questa politica economica non sono poi tanto le singole misure ma quanto l'insieme di queste misure che dà l'immagine di un Paese che non sa decidere e che soprattutto ignorati ignorare i problemi di lungo periodo che ci stanno che ci che ci portiamo appresso
Mi rendo conto che la crescita mi rendo conto che cioè interlocutori affermo che la crescita in Italia è un problema di lungo termine
Il che significa che ha aspetti di Offerta come dicono gli economisti per cui servono riforme strutturali ma anche aspetti di domanda per cui servono gli investimenti sono domande nel breve offerto a lungo termine
Occorre una strategia che permetta ai due pezzi
Alle alle due lame di forbice del i marescialli alla memoria
Scusate queste si ricordi da vecchio professore servono tutte e due queste cose lo ricordo perché tutte e due queste cose fatte funzionare bene hanno bisogno anche di un'altra cosa per cui Renato accennato e cioè una politica diversa in Europa
Che dia più spazio a crescita degli a crescita e occupazione il giusto spazio al completamento di quello che già a metà strada e cioè l'unione bancaria magari nel mercato dei capitali
E possa integrare il funzionamento dell'eurozona con meccanismi lasciatemelo ricordare suggeriti qualche anno fa dal governo italiano
Ai tempi della presidenza italiana delle corti in termini per esempio i meccanismi di assicurazione dello Tsukuba azioni ciclica nella zona euro
Perché se non c'è un meccanismo del genere la prossima crisi della zona euro produrrà subito ai suoi danni sul mercato del lavoro
Io ho finito con una richiamo all'oggi
Avendo in mente queste cose bisognerebbe ragionare su come costruire il terzo e soprattutto come costruire un sentiero che ci accompagna la fine della legislatura ammesso che chi vuole scrivere il poi ad anche in mente questa seconda cosa ma questo lo lascio ai politici
Siamo dico vorrei senza fare troppa enfasi sottolineare una cosa
Io penso come diceva Renato calmarlo
Che siamo già in crisi ma dove andrà questa crisi dipende dalla scelta di politica economica a me piace descrivere questa situazione con un termine un po'esploso però usano gli economisti della dinamica siamo in un punto di Sella
Un punto di sella è una situazione in cui o magari di chi va in montagna mi capisce si può andare da una parte o dall'altra e dobbiamo scegliere dove andare
Stai facendo molta attenzione a quale tipo di sentire vogliamo imboccare
Se prendiamo la sella sbaglia tutto di Stella sbagliato rischiamo di scivolare rapidamente e allora in quel caso la crisi diventerà da possibile l'effettiva e non credo recitare Marco che l'Italia romeni grazie
Grazie sofferto
Ma mai a noi i nostri partecipanti attivi alla presentazione del libro di Marco espongono i loro punti di vista
Io trovo il Longo
Quella che è una qualifica
Apprezzate e apprezzabile tuttora salvo forse nel ceto politico attualmente in carica e cioè quello di essere il professore universitario e io vedo in controluce
Il loro grandi riferimenti e gli economisti dei grandi economisti potrei citarne uno per uno i maestri
Non nel senso fattuale dell'Oggiono della tua carriera di ieri ma i grandi economisti che hanno segnato la traiettoria della scienza economica potrei farlo nel caso di Piercarlo Padoan e penso anche nel caso di Giulio Tremonti pur non avendo io una preparazione tecnico-giuridica ma siccome Giulio è sempre stato anche molto molto attento
Agli aspetti ai profili di economia politica credo che potrei farlo anche nel suo caso a te la parola turca
Grazie grazie l'ospitalità grazie per la vostra presenza grazie a voi rimandate meglio ecco se il passo esprimere senza particolari forme di imbarazzo il mio pensiero
Nel senso che io non ho tempo da tutto il tempo che volete nel caso peccato è stato molto con le attese io ricorderò un episodio addizionale
G7 di italiano alle esce per la prima volta all'OCSE viene ammessa al tavolo prima il tavolo era riservato altre istituzioni della i diari italiana era di ammettere l'OCSE perché pensavo si pensava che fosse molto importante anche l'expertise istituzionali giuridica e certamente l'OCSE in quei termini era è un fondamentale il centro di elaborazione tra l'altro ci interessava il Global legal Standard ha portato alla fine d'dall'OCSE e poi interrotto da una sciagurata telefonata da Parigi alla Prefettura di Milano ma
Gatto per questa funzione attribuita all'OCSE un uomo adesso abbastanza diffusa sempre stato di moda Corvia piene e mi dice devo parlarti inizia dicendo Julio convinto distrarmi
Non mi sa piacere sentirmi chiamare Julio in ogni caso Julio tu sei fascista io sono socialista non possiamo nominare
Un comunista come pardon all'OCSE e la risposta e non credo non so se comunista so che è italiano e fu nominato a palle di quell'episodio
Per naturalmente non solo per altri diverse maggiori meriti ma ricordo che le pesa
Del quale non sarei assolutamente non mi sento tenti
Il libro liberisti cominciando dal titolo il manifesto un qualche grado di perplessità sul titolo The Pietro letali andò non merita una nuova crisi
Allora di quale tipo di crisi si sta parlando
Quella globale che inizia nel due mila otto
Il prosegue come diceva della guerra c'è cella non due guerre ma un'unica guerra interrotta da un lungo armistizio io credo che non rimosse le cause della crisi
Del due mila otto solo rinviati alcuni fattori di crisi la crisi continui Possa di nuovo ripresentarsi in una varia e mutevole seno meno logica
Una volta mi è capitato direi con essere dentro un videogame arriva un mostro lo batti arriva un altro mostro più grande dell'altro credo che quella sequenza
Sia in un qualche modo rappresentativa
Delle fasi che abbiamo alle spalle che viviamo che tenteremo quindi se l'idea è una nuova crisi io credo che sia sbagliato anche il termine nuova perché la crisi potrebbe potremmo dire appeso inizia con a prescindere dal nostro merito moderne
Oppure intendiamo crisi con una variante lessicale crisi vuol dire anche congiuntura nella nomenclatura per esempio della nostra banca centrale appaiono le parole
Ulteriore shock quindi crisi nel due mila sette del due mila otto e poi ulteriore sciocca due mila undici due mila dodici non è solo questione nominalistica
Oppure possiamo immaginare che davvero tutto abbia per cesure appunto
Al termine la prima volta la seconda io adesso
Risanato tutto in un qualche modo pacificato stiamo guardando davvero il rischio di una ulteriore sarebbe l'alternanza crisi
Io credo che non sia solo questione di come di nomenclatura di classificazione da mille anni io scrivo tanti anni
Dalla
Mille novecento ottantanove luglio dell'ottantanove sul Corriere bicentenario della Rivoluzione chiesto per un articolo disse inizia una fase politica diversa
E il Corriere intitolò sarà una rivoluzione che svuota il Parlamento come quella era stata una rivoluzione che costruiva le macchine assembleare in questa sala il principio di avvio
Di una fase
Di
Fortissimo intenso cambiamento la ricchezza non è più vincolata fissa sui confini degli Stati nazionali si libera e via via progressivamente prima nella parte più affluente poi in crescendo si libera dai vincoli territoriali nazionali
E ragione per cui ho scritto poi dopo nazioni senza ricchezza ricchezza senza nazioni le dice niente
Nel novantacinque tutti a glorificare
Il
La globalizzazione il fantasma della povertà in Capitalia andando in Asia la ricetta di manodopera a basso costo importa nemo profeta e le nostre televisioni e saranno come dire il veicolo virtuale per un'attrazione delle tele
Via televisione dei delle migrazioni il Presidente Consiglio alla prese molto bene ma adesso ti dicono che le migrazioni sono mosse anche dall'azione
Rischi fatali nel due mila sette ho scritto e qui termino con l'eccezione è un libro che veniva effettivamente intitolato la paura e la speranza lungo una una crisi globale che arriva che si avvicina come poi in effetti è stato all'amico la recessione l'ho vista l'ho avuta su Wikileaks
Nell'ottobre del due mila otto l'ambasciata degli Stati Uniti
Mandava Washington dicendo ha idee strane vuole qualcosa più del G7 infatti ha preso corpo ovvero incidenti regole per la finanza
Ha una filosofia economica eclettica quell'otto addossarsi schianto la settimana successiva con lì mandato allora primo punto realmente non si vuole capire la intensità della crisi c'è inizia come finanziaria poi diventa economica poi sociale infine politica cunei tipico delle fasi di globalizzazione la prima ci fu una Cinquecento
E
L'autore da leggere con riferimento a quegli anni Shakespeare Tajmyr saluto Gian tubi lo hanno tutti oppure parlava della break sette si accentra parlava di lo scisma in realtà diceva l'imputato nel vuoto tutti i diavoli sono qui sanzioni
Non si può comprendere quello che è successo e succede segna un si considera che siamo entrati in una seconda globalizzazione alti senza è la prima quella subito curiosa dunque è stato il venti anni c'ha dato l'illusione della pace e il progresso della prosperità
E e poi anche si è rotta io ricordo tante discussioni fatte configuriamo all'autore era il filosofo di corte della globalizzazione
La fine della storia l'impressione che la storia non sia finita è tornata con il carico degli interessi arretrati accompagnata dalla geografia che non è più la geografia piane mercantile che per un po'
C'è stata attacca
E l'impatto della crisi è dappertutto su tutto credo che sia difficile in questo momento è immaginare parti del mondo che non sono comunque interessate
Da una fase della globalizzazione e dai conseguenti ai venti di crisi che ripeto non sono solo finanziari dozzine son quelle vinceranno quelli economici dove finiscono gli squilibri economici cominciano gli squilibri sociali e poi quelli politici e difficile applicare a un mondo così complesso categoria fatte nel tempo passato ed è un errore tentare di applicarle senza capire che la mutarsi avere un ma è così intensa da bere
In un qualche modo cambiato tutto è ancora essere chiari il vecchio mondo quello comunismo contro democrazia Iraq stabile perché era immobile
Poi è venuta la prima fase della globalizzazione che è stata stabile perché tutto era mobile adesso a instabile per la ragione opposta perché ci sono fattori di scontro e di contrasto che modifica in modo radicale
La struttura ed angiografia del mondo
E non è finita certamente auspichiamo fasi di tregua raccordi forme di di il tra grandi continenti ma come dire non prudente pensare che tutto torni com'era
Che cosa è successo
E questa forse è una un modo per entrare nel dibattito un po'più attuale ma non tanto anzi attualissimo ed è un po'il secondo choc due mila undici due mila dodici
Da qualche tempo da parte di alcuni autorevoli sorgenti autori della cosiddetta troika sì ammette abbiamo sbagliato
Crisi la grata Jean Claude Junker ammettono di avere sbagliato sulla Quercia
Forse siamo stati un po'troppo austeri tolto il forse se qualche anno fa qualcuno avesse visto Atene e avesse visto gli ospedali senza medicine le famiglie disperate russi avrebbe cambiato l'avverbio ma non è solo il fatto della Grecia e non sto parlando di complotti stavo cercando di rappresentare quello che è successo all'ora e quello che poi ha portato anche da noi è venuto meno il principio fondamentale della Europa che va la solidarietà
Non è che la Gray centra e in Europa e mio papà che è entrata in Grecia inondando la De Gennaro a basso costo e poi a un certo punto l'ha chiesto indietro
Quando si è accorta che non poteva dello indietro a di solito quando fallisce il debito è felice anche il creditore non è esattamente così quando il creditore è una banca centrale del centro
E ricordo benissimo la la vicenda vengono e chiedono possiamo usare il fondo salva Stati per salvare le banche
Per inciso io mi ero dimenticato di passare dell'ufficio brevetti ma dal due mila otto l'idea del fondo salva Stati Uniti e Italia
La risposta fu sì ma il criterio di contribuzione non può essere calcolato sul PIL
Come sarebbe se la contribuzione fosse per gli stati deve essere calcolato sul rischio
Sarebbe com'è che voi siete a rischio per duecento miliardi e il mio Paese perdente quindi la storia de de come dire del cioè figlio ha un buon rapporto con Habermas vecchio filosofo disse una volta mi disse un dolce quanto ha destato io ho avuto l'impressione che non fosse così dolce
In ogni caso uno è rimasto alla vecchia letteratura
Il golpe infatti Tecnica del colpo di Stato che vanno a parte si è sanno con meccanismi finanziari come è stato quello una prelazione evidentemente motivata da più complesse ragioni e non solo inventate alla Grecia ma il risultato qual qual era prendiamo i soldi
Degli altri e mascherare la vera ragione della crisi che non era interventi pubblici ma le criticità bancaria
Come adesso mai vi chiedete perché stanno sentiva formula molto interessante venti milioni Anna si dà il caso che da quella parte si intenda Banking Union con me fusione come ostaggi
Quelle ma anche il mio cognato ho l'impressione che la crisi non fosse sui debiti pubblici ma forse sulle situazioni bancaria e credo che forse allora così che sia ancora così
E che il dieci seggi complessivi di quell'operazione come fu in Italia data alla residua presenza del Coni preferisco non parlarne ma certamente c'è una quinta colonna Interna circola invidie e gelosie
Non comprensione dello spessore dei fatti ma quello che è stata è stata la chiamata dello straniero e si è avviata una fase di declino del nostro Paese traumatica dalla quale non ci siamo ancora ripresi
Dice che io credo al Daily cuochi sono saliti al comando della nave trattavasi di cuochi stellati
Ma comunque di gente che non aveva la minima idea della politica che ha
In accordo con Platone lei che bipedi etniche e politiche di riconoscere Lainate
La ciurma
I fondali i venti le stelle tu metti al governo di un grande Paese inglesi uno che non ha mai fatto questo tipo di attività
E invece questo è successa con gli effetti miracolosi che abbiamo visto
La ragione sociale Eva la visse nove sei tu credi che l'abisso appare chiaro che anche l'abisso sul PIL perché nessuna cambia la lavatrice sentivano dire che sta per crollare tutto e poi tutto
Lo posso dire per avere sempre detto queste cose a prescindere da ragioni di ruolo fin dai tempi si crea un equivoco scritte ma votano tutti tranne che in Italia
L'Italia non si vota
Dice sono nuove consentirà di così si muore questo voglio dire che in quell'autunno sia sarebbe stato logico votare in effetti montante
Tante anche altrettanti danno io avevo il governo tecnico e poi sia e fu una chiamata dello straniero voi pensate che la storia non sia seria la storia è una cosa serissima quando l'Italia nel Cinquecento comincia a declinare l'ignizione seicento
E c'è il fondamentale saggio di Benedetto Croce su sei centimetri dice gli italiani che hanno visto grandezze ovviamente al cemento più di prima
Adesso cominciano a consolarsi nella comica e nascono le maschere ogni riferimento alla politica attuale puramente casuale
Ma
Questa è la la come dire la cascata dei fenomeni che c'è stata e che in qualche modo c'è poi tutto si è sviluppato con contributi magari più seri impegnati ma fondamentalmente la rottura del sistema è stata quella come chiudere
Vorrei continuare ma primo
Primo il voto in marzo dell'anno scorso
E quindi in qualche modo De vivo insegnamenti che mi ha dato Marco l'Italia è sempre stato residuale
Dai tempi dell'Unità e anche più il Nord ricco il sud non esattamente ricco ma politicamente omogenea
Italia oscillava da destra a sinistra ma in modo geograficamente omogenea avanzi
Era il sud che essendo intelligente capirà chi avrebbe vinto e lo aiutava vince e quindi pentole davanti a Berlusconi accordi altre queste ultime elezioni hanno marcato la divisione politica di questo Paese in cui il rischio della divisione politica
In questi termini il contratto l'ho anche scritto sul Corriere non era non lo vedevo in sé negativo oggettivamente se fai un contratto
Per cinque anni magari all'inizio due più due fa tre e non invece la continuazione informarli iperbolica elettorale per cui due più due fa otto nove e dieci ottobre questo è per finire davvero Europa allora
L'Europa nasce è un'idea mitica mitologica politica due mila
Diventa una idea politica poi un'entità in quattro luoghi della storia
Una unendo nordafricani
Uno nel pieno del Mediterraneo uno a Roma e uno in Olanda
Algeri e il luogo della principale conferenza internazionale sull'euro
Speculare a Bretton Woods ed è che destino deve avere l'Europa molto in breve si consola fanno due visioni quello che c'era la cella che quella di oggi
Cioè ci voleva un'Europa mercato Roosevelt polentone lotta politica prevale Jean Monnet
Ispirato da Roosevelt comincia all'India devono
Egli al atto ventottenne che è una terrificante utopia perché ventottenne un'assoluta e utopia però è anche ispirata da criteri comunisti
Cioè dire gli stati giaceva hanno ci vorrà un unico Stato dominato dall'altra l'apporto tra le classi dirigenti delle cassette
L'ho mai luogo principale dell'unità europea in assoluto
Sono sei Stati sovrani chi hanno la legittimazione dei popoli ed è un luogo in cui le è lite i popoli si confrontano e si riconoscono a vicenda
I governi si riconoscono dei popoli popoli hanno fiducia nei lontani e nasce una struttura straordinaria l'ultima porta i mastri
Posto in qualche modo sotto un atto anche perché nel segno è morto un'ora d'Artagnan
Per la metà anche gli altri luoghi della storia europea non sono geograficamente ascolto natiche Lisbona e poi l'opera del grande terremoto Nizza il luogo del G7 in cui ci hanno abbattuta come Governo ma lasciamo stare
Ma siete accettò elevata che abbiamo adesso sia pure in gocce la capisce subito essendo
La moneta
Vuol dire che io resto e
Diciamo così la moneta
La
Dal il sistema dei fondi europei
Che funziona benissimo in Catalogna infatti sta testando la Spagna esattamente come voleva Spinelli per e invece per noi è un disastro perché non rispecchia e poi la cosa politicamente più seria e chiudo è la piramide è quella di locale grammi nel normale quella di adesso materialmente invertita per cui tutto si tasso e quasi niente sotto e poi si chiede perché i popoli non apprezzano un Europa disegni e lavandini impianti elettrici regressiva mente reagisce e poi diventa ossessionata dal potere una struttura non più economica ma anche politica e poi tante cose di questo tipo cosa vorrei dire per finire visto che io credo che si debba ridurre la quantità di competenze europee alcune generosamente la Commissione europea ostili prima dell'azione di domanda riunioni debole coi forti forte coi deboli disse Cameron toglie pure un po'di competere
Quello dovrebbe farlo tutti invece sai fare altre cose più serie o più sentite dai popoli se vai al pare dice ci vuole più Mione bancaria che prendono a calci
Se ed è a dire ci vuole una difesa comune che dicono magari ti pago da bere
Grazie
Grazie grazie professor Tremonti
Prima di dare la parola a Marco Fortis considerato che il professor Stato non ci lascia tra poco
Vorrei non tentare una sintesi di quanto è stato detto ma individuare qualcosa che io considero molto importante che a mio avviso unisce il tre interventi a prescindere dalla rievocazione dei loro maestri si attivi e dei loro maestri ideali come dicevo prima poteri tracciare il pedigree di ciascuno di loro
Ritornando indietro gli economisti dell'Ottocento
Vorrei far notare un punto da una ricerca abbastanza recente direi recente
è stato calcolato che il divario di crescita dell'Italia rispetto ad altri paesi europei è dovuto da un lato a questo differenziale tra tasso di crescita e tasso d'interesse che determina l'accumulo invece che la riduzione del debito ma è dovuto anche a quella che si chiama la produttività totale dei fattori perché in termini di incremento di capitale quantità e in termini di incremento di fattore lavoro più o meno siamo allineati quindi quello zero otto che ci manca per arrivare alla Francia alla Germania viene da un fattore efficienza del sistema
Io ho l'elenco delle debolezze sistemi che nel nostro Paese si concentrano su tre punti in questa ricerca la riforma della pubblica amministrazione su cui Renato Brunetta attentato e credo abbia anche conseguito Tei buoni risultati dal poi non so dove sia persa questa vicenda secondo delle fiscalità di vantaggio per il sistema delle imprese affinché facessero sempre più innovazione avendo tempi lunghi per poter ammortizzare o addirittura poter ammortizzare in tempi brevi ma attraverso una possibile deduzione fiscale su questo sia il professor Tremonti che Piercarlo Padoan si sono mossi e hanno dato dei buoni risultati quella che una volta si chiamava la Sabatini che poi è stata potenziati molte altre varianti era un'ottima norma
Quindi Investimenti innovativi
E il terzo aspetto che viene certamente sempre ricordate che l'Italia è un Paese che ha un dualismo territoriale come nessun altro Paese in Europa
Un Nord sorti integrato nell'economia manifatturiera del Nord e un Sud invece che non riesce a decollare
Detto questo io credo che il discorso si è spostato un po'sull'Europa adesso ma noi faremo settembre un altro incontro sull'Europa
Io credo che l'Europa vada ripensata
Intersecando quella corrente di pensiero che viene definita con federalismo una federalismo accentuato oggi non è possibile un considero lirismo probabilmente sta impieghi
Sta in piedi dando una giusta pesatura ai vari Paesi che partecipano al Consiglio europeo ed eventualmente anche alla Commissione europea
Io per esempio non ho mai condiviso e non è una critica ma è un rammarico l'insistenza del governo di cui faceva parte Padovan ma non è certo una scelta sua
Di scegliere come dicastero la politica estera e non un pesante dicastero economico dentro la Commissione europea con tutto il rispetto per la persona che ha indubbiamente è stato molto
La conclusione qual è la conclusione che il il Governo precedente ma anche il governo tornei Giulio Tremonti era ministro Giulio tutti i ricordi che ha avuto la sospensione di un paio di anni
Due mila tre due mila cinque se non sbarco ahimè una e mezzo ecco quelle interruzione è stata molto pesante perché non ha consentito di andare avanti con delle politiche di incentivo agli investimenti che si erano avviate molto bene
Pier Carlo Padoan con Brunetta ha fatto la riforma della pubblica amministrazione è riuscito a strappare dei gradi di flessibilità alla Commissione europea formidabili
Orientando le risorse agli investimenti non orientando le a una spesa corrente più o meno anzi più clientelare
Che ci può non non si può immaginare una spesa più clientelare di questa quindi io credo che i punti di intersezione e nell'ultima riforma che io vedrete alla Commissione europea e anche questa idea molto teologica della concorrenza
Io credo che sia stato un errore gravissimo bloccare
Per esempio la fusione tra come Siemens perché sommati in due c'è una o più piccole della metà
Della più grande impresa cinese quindi altro che concorrenza nel mercato interno che ormai è un mercato per la concorrenza è forte Paola concorrenza di tipo mondiale dove se tu non hai dei colossi
Non poiché soccombere
E quelli che sono dei punti che certamente vanno esaminati
Non vedo troppe differenze tra queste tre persone anche perché alla fine si ritorna indietro nel loro percorso accademico ci ritrovo ad aspettarci ritrovate vite Riccardo ci ritrovo accanirsi evitava Cales di si ritrova con molti altri che hanno fatto quella che la vera economia che si chiama economia politica un grandissimo matematico italiano che prese il premio il quarantacinque anni fa
Parlando della matematica ed economia
Disse che il migliore dei matematici economisti
Era appena appena vicino al peggiore dei matematici appena appena vicino ma che comunque in economia ci voleva molta ma molta più capacità e intelligenza immaginativa che nella matematica non so se sia vero non sia vero ma l'ha detto
Nella lezione conclusiva di un anno accademico dei Lincei e quindi ha fatto una dichiarazione pubblica
Ecco io credo che l'economia debba ritornare a essere l'economia politica che era quella scienza fondamentale per l'arte di governo e non trasformarsi come si è trasformata in una matematica ultima chiosa
Anche Tremonti aveva pensato alla riforma delle banche popolari se ben ricordo che poi è stata realizzata dal Governo Renzi età Piercarlo Padoan riforma che per quanto si vede ha scoperchiato molte situazioni
Alquanto alquanto dedicata
Detto questo se il professor pardon dovrà assentarsi CD Rizzo lo ringraziamo ancora Tor subito la parola Marco Fortis e mi scuso con l'uso un po'anticipato questa breve sintesi ma con Marco siamo amici colleghi da quarant'anni e quindi potevo anche permetterne questa piccola infrazione terra etichetta Marco a te la parola
Vorrei partire dall'osservazione che professor Tremonti ha fatto sul titolo di questo volume che effettivamente come tutti i titoli è una semplificazione
Il fatto che sia un solo una semplificazione e non un errore di analisi di prospettiva si può capire dal fatto che a questo è l'ottavo volume sulla crisi che non si è mai interrotta
Il primo è stato la crisi mondiale l'Italia del due mila nove da me scritto
Era una critica un'analisi oltreché un'analisi anche una critica molto forte quel sistema
I derivati e di eccessi finanziari che ha portato di fatto de banche americane ad essere tutte più o meno paragonabili a una banca popolare di vicenza o giù di lì perché erano tutte esaurite le banche americane a quell'epoca nessuna anche l'assicurazione anche laiche che era la principale
Compagnia assicurativa che era completamente raso al suolo il governo americano
E c'è poi un pesante
Salvataggio pubblico e il fatto che il debito pubblico americano sia passato da poco più del sessanta per cento oltre il cento per cento incorpora anche tutti i costi di quel salvataggio che fatto quelle Secondo libro dentro una crisi due mila nove due mila undici
America europei tardiva del due mila undici terzo libro debite crescita l'equazione della crisi quarto libro l'Europa tra riprese squilibri Eurozona Germania Italia scritto con Quadrio Curzio del due mila quattordici
Poi sempre con quattro punto riforme ripresa rilancio proprietaria del due mila sedici conti pubblici credito competitività d'Italia una svolta punto interrogativo del due mila sedici
Riforme investimenti europei tante ancora con Alberto Patrucco uso del due mila e diciassette quest'ultimo l'Italia non merita una nuova crisi
Vorrei che oggi diciamo andare un po'oltre il volume perché il volume è stato scritto è anche il titolo è stato scelto a fino a ottobre primi di novembre son passati diversi mesi
Purtroppo o se intendiamo per crisi che si riaffacciano i fantasmi che riappaiono rischiano di riapparire in mostre definitivo che ci siamo dentro in pieno
E l'Italia quando iniziano queste crisi e più esposta degli altri paesi a ad attacchi finanziari a anche giudizi negativi sul proprio che influenzano drammaticamente scorretti io non sono molto d'accordo su questi giudizi negativi perché in tutti questi otto volumi c'è una linea di continuità e cioè che noi non riusciamo a spiegare che non possiamo magari qualche
Diciamo non possiamo pretendere di aver la tripla mani anche però di essere solo un gradino sopra alcuni paesi che non hanno niente di quello che Alitalia in termini di robustezza di economia reale e anche di ricchezza privata
Ecco questa crisi ha fatto questa crisi questa fase che stiamo attraversando oltre che
Diciamo tutti descritte che ancora non avevamo rimarginato
Hanno fatto ulteriormente emergere a mio avviso alcune contraddizioni alcuni elementi di squilibrio che sono all'interno del sistema economico italiano da una parte i punti di forza dall'altra punti debole più o meno sì sonori acutizzata essi sono diciamo ulteriormente complicate alcune questioni controversie anche nel dibattito la povertà dei soddisfazione economica la disuguaglianza di cui si parla che cresce in Italia la bassa crescita ne abbiam parlato lungo la scarsa competitività l'inadeguatezza delle politiche economiche la pressione fiscale debito pubblico
Intanto per parlare di questi argomenti bisognerebbe conoscere i dati ammesso che i dati siano poi come nel caso della povertà io ho qualche perplessità su molti di questi dati del che riguardano la povertà però questi sono i dati ufficiali ci dicono che c'è stato un aumento enorme della povertà il numero dei poveri assoluti in Italia soprattutto durante la crisi ma quando soprattutto se vogliamo usare questa terminologia del povero metro durante la fase dell'austerità
Quindi noi in quel periodo abbiamo cercato di mettere a posto i conti pubblici dopo che eravamo stati accusati di aver fuori posto
Dopo che c'era stato un attacco molto forte finanziate sull'Italia e lo spread era andato le stelle la risposta per dimostrare che
Potevamo mettere riequilibrare la situazione tale introdurre delle misure di austerità che dimostrassero la nostra tesi di Enza la nostra capacità di recuperare un certi equilibri finanziari hanno portato però un disastro sotto il profilo
Dell'aumento della povertà perché praticamente
Il sessanta per cento dell'aumento della povertà è avvenuto proprio in quel periodo
L'insoddisfazione degli italiani o la soddisfazione degli italiani per la loro situazione economica paradosso su alla vigilia delle elezioni
Nel due mila diciotto del quattro marzo del due mila diciotto siccome queste rivelazioni vengono fatte nei primissimi mesi dell'anno
Gli italiani non erano mai stati così soddisfatti della loro situazione economica evidentemente non hanno votato in base alla Rocco alla considerazione della loro situazione economica ma tutto sommato volessimo semplificare al Nord c'era un grosso problema un problema sulla sicurezza sull'immigrazione
Al sud appena è stata fatta ventilare l'ipotesi del reddito di cittadinanza c'è stato un voto quasi plebiscitario e nell'altra direzione qui non era certamente la situazione economica in quanto tale che
Spingeva evidentemente ha un voto in ordine a scapito clonati
Sempre per conoscere i dati la disuguaglianza certamente in Italia la disuguaglianza è cresciuta ma la cosa più drammatica per l'Europa per molti Paesi europei e che è cresciuta e sta crescendo molto di più in altri Paesi
Per esempio in Francia la percentuale di popolazione che vive in regioni
Che hanno un reddito pro capite a parità di potere d'acquisto
Più basso della media europea e nella vi dico che ci son dentro la Romania la Bulgaria Paesi dell'Est anche molto poveri
E addirittura il settantadue per cento cioè in Francia c'è Parigi e vede sparso molto ricchi ricchissimi contatti astronomici ma alcuni casi dentro Parigi e poi il settantadue per cento della popolazione francese sta sotto la media europea
E lì ci sono i Gide giardini
Nel Regno Unito c'è stata la Brezzi il sessantasette per cento della popolazione vive sotto la media europea ed è tutta la parte povera dalla Gran Bretagna che pensa che l'Europa li abbia portato via sostanzialmente la ricchezza irretito circa paura che ride di immigrati
Londra invece ha votato per rimanere perché Londra ha tratto enormi guadagni dal stare dentro l'Europa però è minoritaria rispetto e poi anche la Spagna ha un suo perché i vari orbitanti a tutto sommato
Ha soltanto il trentotto per cento della popolazione sotto la media europea come reddito
Praticamente tutto il Nord Italia più Lazio e la Toscana sono sopra la media europea certo non raggiungono se non in Lombardia ed Emilia Romagna in Trentino Alto Adige le punte
Delle zone più ricche della Germania però c'è un reddito molto diffuso grazie a un modello di sviluppo che quello che tutti conosciamo
Del capitalismo italiano del nord centro della piccola media impresa del made in Italy e quant'altro da Germania poi ha soltanto la Germania dell'Est tranne Berlino che sta sotto la media europea
Altro punto la crescita
E ne abbiamo parlato a lungo prima c'è un problema tutti lungo periodo no di crescita da che cosa è successo per esempio negli ultimi quattro anni
Negli ultimi quattro anni abbiamo avuto in realtà una crescita debole e quattro virgola cinque per cento in quattro anni come crescita cumulata rispetto agli altri Paesi e molto poco ma c'è una spaccatura enorme
Tra una parte dell'Italia anche questo un alto divario che si sta accentuando
Che il made in Italy i settori produttivi e commerciali e i sistemi sistema Italia da burocrazie allo Stato i settori infrastrutturali di servizio e anche le banche che hanno avuto una crisi drammatica
Non solo dovuta all'accumularsi dei crediti deteriorati ma anche e lo abbiamo visto per la cattiva gestione di molti istituti che sono stati letteralmente diciamo distrutti dai loro amministratori perché la storia di molti fallimenti insegna questo
Ecco allora che abbiamo un'Italia che cresce dell'otto per cento in quattro anni tardi afferma dall'altra parte ma dentro l'Italia che crescerà otto per cento poi c'è la manifattura che cresce quasi del dodici certo non è più la manifattura del due mila sette due mila otto via Ampère circa un quinto della capacità produttiva ma le imprese che sono rimaste sono oggi del venticinque per cento trenta quaranta per cento sopra i livelli di produzione che facevano nel due mila sette cioè è inutile rimpiangere quel quinto che non c'è più ormai morto per sempre ma il resto della manifattura italiana è cambiata profondamente diventata molto competitiva anche turismo è cresciuto è anche il commercio
Quindi e quando si parla di crescita stiamo attenti a non generalizzare non si può dire di tutta l'Italia capisce poco c'è proprio una spaccatura e norme anche qui come a livello territoriale tra settori che crescono in settori che sono in affanno naturalmente possiamo anche fare una considerazione
Che come sta cresce dello Stato come sa creare valore aggiunto se gli stipendi e dipendenti della pubblica amministrazione sono fermi per i vincoli di bilancio e nello stesso tempo però non sia moderna nemmeno la pubblica amministrazione
Come si fa a fare crescita in questi settori se abbiamo aziende municipalizzate dei comuni che sono costantemente in perdita negli rifiuti viene nell'acqua e quant'altro quando invece in altri Paesi in Francia per esempio ci fanno fior di profitti e crescita confusi settore quindi qui c'è tutto da pensare perché l'Italia non cresce indiano concentrarci su con lo zero per cento della parte bassa perché altrimenti è inutile fare discorsi sulla produttività
Anche legata che non vuol dire assolutamente nulla
Invece abbiamo la parte più produttiva del Paese che sta sempre più dimostrando capacità di resilienza di competitività
Il made in Italy il manifatturiero italiano accento sette miliardi di dollari di surplus commerciale siamo il quinto paese del mondo per migliore bilancia commerciale manifatturiera con l'estero
Come ha dimostrato il nostre ricerche stanno per uscire presso i nostri dati sul due mila diciassette d'Italia su cinque mila e duecento prodotti di cui si conoscono le statistiche a livello mondiale degli scambi internazionali a mille quattrocento prodotti in cui è nei primi cinque posti per surplus commerciale con l'estero
Questi i primi questi mille quattrocento prodotti valgono duecento oltre duecento miliardi di dollari di surplus commerciale connesse come si fa
A dire che non siamo competitivi andare a cercare strani indicatori perché non si annuncia la competitività è riportata dei fatti
E anche quando dialoghiamo con l'Europa dovremmo poter essere capaci di spiegare con questi numeri che non è vero che abbiamo un problema di crescita legato alla non competitività della manifattura perché ci sono articoli che costantemente ci ripropongono questo minestrone che non è confortato assolutamente vietati anzi
I dati dimostrano esattamente il contrario
Allora diamo piuttosto spiegare che certo non riusciamo a crescere perché mentre tutti gli altri e non con il volano della spesa pubblica che possono fare noi non lo possiamo più fare da dieci anni spesa pubblica e possibile con i vincoli di bilancio
Poi c'è un altro fattore che potrebbe rientrare nel cosiddetta
Diciamo questione della produttività no perché no Alloni son venuti a mancare i consumatori oltre tutto in questi ultimi anni c'avevamo avuto una crescita della popolazione di tre milioni di abitanti o di tre milioni di abitanti tra l'inizio degli anni due mila
E due mila quattordici poi dal due mila quattordici ormai abbiamo già anche i dati del due mila diciotto c'è stato un calo di oltre quattrocento mila abitanti unitariamente da altri Paesi Walter l'immigrazione Colter fenomeni comunque migliori dal punto di vista delle dinamiche demografiche interno e c'è stato un ancora una crescita della popolazione
Avere un milione e seicento mila abitanti in più come nel caso della Germania in quattro anni vuol dire un milione seicento mila persone bocche da sfamare che consumano cibo chiedono prestiti che chiedono case per abitare che chiedono servizi sanitari allo Stato tedesco che chiedono servizi anche per la formazione dell'istruzione e quant'altro l'Italia a
Qui
Duecentocinquantadue mila ormai sono né con il due mila diciotto son quattrocento mila abitanti in meno
Nonostante che abbiamo avuto una crescita dell'immigrazione cioè vuol dire che i consumatori autoctoni italiani sono diminuiti molto di più di quattrocento mila vuol dire meno gente che da ai supermercati
Meno gente che fa benzina che confronto nuove questo rientra in quella parte di produttività che non si spiega né con il capitale nei con il lavoro c'è ci mancano i consumatori stanno diminuendo Ventriglia dalle altre parti non calano un aumento hanno ancora tant'è vero che se noi esprimiamo la crescita dell'Italia in termini pro-capite è successa una cosa che non era mai capitata negli ultimi vent'anni negli ultimi due non perché il G7 è cresciuto di meno perché più o meno cresce dell'un per cento annuo medio
Come potete vedere da quando è iniziata la crisi la linea rossa ma l'Italia per la prima volta è andata sopra il G7
Quindi al netto di questo disastro demografico l'Italia senza fare spesa pubblica perché non appare neanche quello rispetto alla Germania e la Francia per esempio è riuscita a crescere più della media del G7 e nell'ultimo triennio a per la prima volta ha avuto lo stesso tasso di Kermit primo treno prima del del due mila diciotto ma anche nel due mila diciotto ancora sta mantenendo questa inerzia e cresce abbastanza similmente alla Germania alla Francia attenzione Sale due mila diciannove che si ci sarà di nuovo una divaricazione
Avete per la prima volta nel triennio quindici diciassette l'Italia cresce il PIL pro capite come quello tedesco è più alto di quello della Francia
Addirittura a livello di consumi pur non avendo più il consumatore ma questo è un dato pro capite quindi qui abbiamo rimesso a posto le cose con la popolazione d'Italia cresce molto di più di mezzo punto il più medio annuo composto rispetto alla Germania alla Francia
Vado veloce io mi concentro proprio su questo punto cioè senza spesa pubblica nel l'ultimo periodo
Delle politiche economiche di sopravvivenza io li definirei visto che non abbiamo tanti soldi da spendere cioè concentrò ottenute più o meno con quella flessibilità di cui si parla nella prima sono state concentrate
In due importanti
Pregherei importanti direzioni la prima riguardato il rilancio dei consumi
Io qui non è che abbia diciamo una un dato che posta correlare strettamente anche perché ci sono stati degli studi della Banca d'Italia e persino della BCE
Che hanno correlato l'effetto ottanta euro al rilancio dei consumi però faccio notare che statisticamente non era mai successo che i consumi privati Digitalia e delle famiglie crescessero così tanto rispetto allo stesso trimestre dell'anno precedente proprio come quando sono entrati completamente a regime di ottanta euro di ottanta euro sono stati presi
In giro deriso eccetera ma sono nove miliardi che di colpo sono stati erogati a undici milioni di persone per un valore medio di ottocentoventi euro pro-capite questi sono i dati del due mila e diciassette metri o meno
Erano simili anche nel due mila quindici sedici
Ecco lì è un primo elemento la secondo elemento e che la crescita dell'occupazione che c'è stata nel periodo due mila sei quindici e sedici soprattutto per la prima volta si è concentrata sulla popolazione italiana
E la popolazione italiana era proprio quella che poteva consumare di più recuperare consumi rispetto a una badante Ucraina o a un un altro diciamo tipologia di immigrato non so perché siamo al senegalese che lavoro e in una fonderia questi rimettono all'estero gran parte dei loro crediti ma non di consumo né in Italia
Viceversa nel periodo di massima
Impulso
Che è stato dato condite contribuzioni per l'assunzione a tempo determinato per la prima volta abbiamo avuto tassi di crescita degli occupati totali di cittadinanza italiana mediante rispetto al stesso trimestre al precedente molto forti
Addirittura se prendiamo quelle a tempo indeterminato vedete si concentrano nel periodo di massima erogazione delle decontribuzione dello stimolo che è stato dato le soluzioni qualcuno dirà pace costato qualche dire qualche euro medio sì però si è tradotto anche in aumento delle popolate la popolazione poteva consumare che aveva un posto di lavoro a tempo indeterminato le politiche economiche servono proprio per perché delle spese generali dei risultati non è detto che Carlo perché bisogna spendere qualcosa per ottenere degli impulsi sulla crescita
Un altro punto cruciale è stata la dinamica della pressione fiscale che purtroppo adesso tenderà ad aumentare questo un indice molto particolare perché l'abbiamo realizzato col sole ventiquattrore una ma è stato fatto prima
E basato sul concetto degli ultimi quattro trimestri scorrevole c'è permette di vedere
La pressione fiscale è data dalla somma dette imposte
Dirette indirette in conto capitale però solo una piccola frazione più i contributi sociali diviso Piva valori correnti
Normalmente dista cita questo dato soltanto alla fine di ogni anno oppure ce lo dà trimestrale ma siccome trimestrale e c'è una stagionalità
Delle entrate fiscali dello Stato si può comparare sono sullo stesso trimestre dell'anno precedente
Questi invece sono gli ultimi dodici mesi scorrevoli
è presto per valutare cosa sa cosa stia facendo il l'attuale governo sulla pressione fiscale è chiaro che da una parte c'è un calo del PIL ma c'è anche il rischio che stiano aumentando parecchie tasse o che possono aumentata in futuro per esempio su togliendo da possibili vincolo alle spese dei Comuni ci sarà senz'altro un aumento di spese varie relative a acqua e quant'altro rifiuti più teatro eccetera
E qui abbiamo un problema perché per poter capire quale sarà l'impatto finale di un aspettare almeno quattro trimestri del per essere corretti del nuovo governo i primi due comunque hanno già mostrato purtroppo un'inversione di tendenza che rischia di
Diciamo intensificarsi nel prossimo periodo da ultimo una aspetto che riguarda il debito pubblico
Su cui vorrei chiudere questo mio breve intervento che è questo allora
Affinché il debito PIL che il parametro cui noi siamo inchiodati in croce
Cioè l'Italia perché è un brutto reti perché ha un debito PIL troppo alto poiché questo debito PIL sia sì sia realmente significativo di una nostra più alta vulnerabilità che sono rispetto al Portogallo con rispetto alla stessa Grecia rispetto all'Irlanda rispetto alla Francia e tutto da dimostrare perché il PD normalmente è un buon parametro per raffrontare il debito pubblico perché più o meno permettete raffrontare il debito pubblico con la grandezza di un sistema economico che quasi sempre
Le dimensioni del PIL sono a loro volta molto simili a quelle del diciamo ricchezza finanziaria privata che c'è dentro in un sistema economico tranne che in alcuni Paesi tra cui l'Italia da noi dà ricchezza privata finanziaria netta lasciamo perdere di immobili doppio del PIL
Ed ora io è da molto che sostengo che è assurdo che si valuti il rating d'Italia sulla base solo del debito PIL tra l'altro abbiamo un deficit PIL più basso di altri paesi e persino nel due mila undici professor Tremonti lo ricorda
L'Italia era l'unica assieme all'Estonia che aveva anche un bilancio primario positivo cioè al bilancio dello Stato prima del pagamento degli interessi e anche quello è un altro parametro
Che le agenzie di rating e la Commissione europea non valuta l'ormai per definire se siamo un Paese pericoloso
Allora qui potete vedere che purtroppo il debito pubblico debito PIL ci condanna a una semplicissimo ma giochetto cioè che se la crescita media annua composta del PIL è più alta su un triennio che può più o meno definire un periodo omogeneo da valutare rispetto a un singolo hanno ma su un triennio se PIL cresce più del debito pubblico a valori nominali come crescita percentuale il debito bensì abbassato elementi purtroppo
E destinato continuare a crescere
Sono più di venticinque anni che il debito pubblico italiano cresce soltanto per colpa degli interessi perché lo Stato italiano è l'unico che è stato in avanzo primario per più di venticinque dal novantadue che siamo in avanzo primario costante nel tempo
Abbiamo accumulato quasi ottocento miliardi di euro a valori correnti DC surplus primario dello Stato
Quasi il doppio della Germania che è l'unico altro paese che è riuscito a fare una cosa di questo tipo mentre Stati Uniti Giappone Gran Bretagna Spagna Francia sono tutti paesi che hanno un
Un diciamo una ancora oggi un deficit primario dei loro Stati cioè non sono in grado di generare un bilancio dello Stato prima dei panieri diversi che sia positivo l'Italia se volessimo fare una semplificazione con il suo avanzo primario può dimostrare tutti gli anni agli investitori stranieri che paga cash gli interessi sud sui prestiti che questi investitori ci stanno facendo purtroppo non è in grado di pagare cash
E gli investitori italiani perché quella è la parte di debito circa trenta miliardi che tutti i piani si incrementa solo per effetto degli interessi che non riusciamo a pagare completamente
D'altro canto qui vedete la situazione settecentoventiquattro miliardi dal novantacinque ma son più di ottocento se partissimo da novantadue per si sono dati confrontabili in base agli ultimi con contabilità nazionali gli Stati Uniti vedete e nello stesso periodo in cui noi vi ha fatto settecentoventiquattro miliardi di euro di surplus primario dello Stato
Hanno fatto cinque mila miliardi di dollari di deficit primario dello Stato
E e come vedete anche Francia e Spagna non sono andate molto bene la Germania è andata molto bene ma soprattutto nell'ultimo periodo quando anche potuto godere dei bassi tassi di interesse generati dal paradosso dell'ultima crisi per cui si limita a citare i sacrifici sono andati
I dati certi sono diventati veramente così bassi da non generare più un effetto di moltiplicazione del debito
Ultima considerazione
Conche denari pagano si paga oggi si finanzia il debito pubblico italiano il debito pubblico italiano finanziato due mila trecento miliardi uguale a quello della Francia esattamente identico ma la Francia paga trenta trentacinque miliardi all'anno di interessi meno dell'Italia perché proprio perché da una parte i precedenti spread accumulati ci fanno pagare di più il debito ma anche perché il debito PIL ci condanna a questo reti in così miserabile e ha uno scarto uno spread sui tassi di interesse rispetto un paese che lo stesso debito pubblico
Che abbiamo noi in termini monetari si dirà sì mandarla Francia UPI più alto
Sì ma perché dobbiamo prendere torno a dire il PIL come riferimento
Oggi settecento miliardi sono finanziati per gli stranieri di altri diciamo mille e seicento miliardi di debito pubblico sono finanziati dagli italiani ma come direttamente solo con centoventi centotrenta miliardi il resto è sostenuto da banche assicurazioni fondi eccetera che soldi utilizzano questi signori per comprare debito pubblico italiano le banche dati usano la ricchezza delle famiglie che deposita tali il problema è che se tu hai la ricchezza delle famiglie le cui banche le precipitazioni possono finanziare il debito pubblico se andiamo a vedere come era messa la Grecia nel due mila undici
La Grecia nel due mila undici aveva un debito pubblico subirli che era centosessanta centosettanta non mi ricordo più esattamente ma soprattutto per con debito pubblico su ricchezza privata che nel quattrocento per cento
Il Portogallo e l'accento e nove l'Irlanda era centosessantaquattro la Spagna ottantasette Italia era come la Germania
Però è stata trattata come se fosse la Grecia nei mercati della Commissione europea dal quindi se noi italiani non riusciamo finalmente ad avere un governo c'avevamo tentato con il professor Tremonti quando piange il piatto di spiegare che avevamo debito privato bastoni e l'abbiamo messo dentro l'indicatore di squilibrio macroeconomico
Io mi ricordo che mi chiamavano dall'Eurostat per chiedere come si calcolato il debito privato
Cioè perché non lo sapeva
è stato tutto un giocatore poi è stato messo tre l'indicatore di squilibrio macroeconomico la quantità di debito privato finanziato dalle banche che non c'era
Se ci fosse stata quattro anni prima avrebbero fermato l'Irlanda prima che si straccia classe un Portogallo una Grecia stessa perché la Grecia aveva anche avuto una crescita del debito privato altissimo non solo del debito
Poi abbiamo fatto mettere un altro paio di indicatori tra cui anche il debito privato allargato le imprese e anche la posizione finanziaria netta sull'estero perché l'Italia ha una posizione finanziaria netta sull'estero certa situazione patrimoniale verso il mondo che ormai è in pareggio
Cioè se va avanti altri due anni così diventiamo come la Germania che veniamo accusati di aver euro un surplus di partito e l'ho messa dentro collettiva volta alla riforma delle pensioni italiane Cempella prelevata lui rallenta appena
Cioè hanno usato una tecnica più efficace non tecnica
Quindi concludo io credo che non solo dobbiamo cercare adesso di non ti sostare ulteriormente questi delicati equilibri economico finanziari che avevamo in qualche modo cercato di rimettere in sesto degli ultimi anni e purtroppo questa crisi ci sta facendo entrare in un tunnel
Con provvedimenti assistenziali adesso si vedrà cosa succederà dopo le elezioni europee ma l'Italia rischia nuovamente di esso
Di essere criticata attaccata per uno spread che sia ma dovremmo anche cominciare ad attrezzarci perché in quella assenza richiamata prima da Brunetta
Assenza dell'Italia di dibattito sulle nuove regole quando diamo discutere qualcuno di questi dati mette però sarebbe utile che i nostri futuri governanti ce li abbia in testa perché ci sentiamo ancora
A starci trattare a pesci in faccia e sulla base del debito Peter deficit-PIL credo che non avremo al sondaggio diventi una cosa la simmetria
Delle regole europee tra surplus e deficit vale a dire nelle regole europee il deficiente e demonizzato il surplus no pur essendoci dei vincoli da non superare il sei per cento in termini di surplus la Germania e i Paesi del Nord superano bellamente da decenni e mentre viene demonizzato anche se poi non sanzionato perché poi si grida al deficit manager sanzione
Massi evitare la Germania e i Paesi del Nord avessero le frazionato in questi ultimi ultimi dieci anni
Molto probabilmente il tasso di crescita dell'intera eurozona sarebbe stato superiore con gli effetti di trascinamento rispetto per esempio all'area sud
Il suo la simmetria nessuno ancora ha dato una spiegazione perché si minaccia la sanzione sui tempi eccetera
Maastricht sex Sparks Tupac fiscal compact e così via e non si attua la stessa faccia feroce chiamiamola così sui suoi
Io comunque mi accontenterei che già ci considerassero con maggiore dignità Sui tattiche possiamo vantare ma che non ci vengono riconosciuti che sono quelli che ci permetterebbero di trattare da posizioni di maggior forza le nuove regole grazie a tutti
Quanti siamo convinti che l'Europa diretta in qualche modo ripensare se stessa ma certamente non cancellare il percorso fatte in questi settant'anni
E forse trattare l'Italia con maggiore disponibilità ecco io non sarei così convinto ma nessuno di noi non è che l'oggi dare maggiore flessibilità di bilancio Alitalia nelle condizioni di governo che abbiamo sarebbe una scelta particolarmente felice
Perché andremmo chissà fare qualche tipo di intervento particolarmente accentuato ma non certo nella direzione del Reich crescita
Come dicevo prima oggi abbiamo iniziato queste riflessioni dei nostri utenti Annesi e continueremo in queste riflessioni in settembre con una riunione appunto sull'Europa
Ce n'era una caratteristica rispetto a quella di oggi che era più di inquadramento
Perché ci sarà anche un intervento di una scienziata italiana che spicca nel contesto mondiale per i temi di intelligenza artificiale e di tutto ciò che caratterizza queste dinamiche travolgenti dell'innovazione tecno-scientifico che ha e poi concluderemo alla fine di ottobre con un convegno l'Accademia dei Lincei sul tema delle infrastrutture
Investimenti innovazione con questo appunto chiudiamo chiuderemo il ventennio e apriremo un secondo ventennio anche per non lasciare questa incertezza sulla categoria del ventennio che non è mai una categoria particolarmente incoraggiante grazie a tutti voi carico