Tra gli argomenti discussi: Alimentazione, Alimenti, Commercio, Concorrenza, Consumatori, Economia, Esercizi Commerciali, Libro, Prezzi, Tariffe.
La registrazione audio di questa puntata ha una durata di 20 … minuti.
leggi tutto
riduci
Rubrica
15:00
09:30
11:00 - CAMERA
16:30 - SENATO
15:00 - Roma
10:00 - Roma
10:30 - Roma
11:00 - Roma
11:30 - Roma
17:00 - Roma
17:00 - Roma
leggi tutto
riduci
giornalista, direttore generale dellassociazione ambientalista Terra!
giornalista, scrittore
Radio radicale bentornati al nuovo appuntamento delle parole le cose sono tornati a trovarci Fabio Ciconte e Stefano Liberti bentornati a Radio Radicale
Grazie ciao buongiorno ciò Bongiorno se vogliamo tra tutti gli ascoltatori allora siamo qui per parlare del vostro ultimo libro edito da Laterza il grande carrello chi decide cosa mangiammo LeBron molto interessante perché
Diciamo anzitutto prosegue un filone di giornalismo narrativo barra investigativo che state portando avanti sui temi relativi appunto alla al cibo alle filiere produttive e e qui diciamo CD raccontate un po'quello che avviene all'interno della nostra quotidianità sono alcuni semplici gesti a determinare un grande processo industriale nel prologo c'è un inizio che che vorrei insomma ascoltare un po'da voi perché tutto inizia in un garage di noiosa che questo è molto interessante allora raccontiamo come inizia questa lunga storia del carrello
Sì è lunga diciamo è relativamente lunga perché il supermercato sodo creato il primo supermercato è nato un po'per caso
Negli anni trenta negli orti e quando un signore ha pensato in qualche modo di stravolge il meccanismo del seduzione cioè di non fare più in modo ciò sono le persone che tenevano le cose ma di mettere a libero servizio quindi ha affittato un garage
All'I accumulato accatastato moltissimi prodotti alimentari e li ha proposti al pubblico ad un prezzo molto a un prezzo un po'più basso di quello corrente ne sa un successo straordinario così diffuso in America
Molto rapidamente e che poi è arrivato in Italia invece un po'dopo dopo la seconda ora mondiale
Alla fine degli anni cinquanta c'è un momento in cui stavano in sulla scia del boom economico stavano anche iniziando a cambiare i consumi c'era un processo di industrializzazione che si stava portando avanti e quindi il Paese si stava trasformando il primato del mercato è nato nel mille novecento cinquantasette a Milano ed era un sul mercato sia supermarket commesse lunga fondato appunto dai fratelli Caprotti insieme ad altri imprenditori e che poi appunto successivamente un decennio dopo ha assunto il nome di di Esselunga e lì è viziato una grandissima capovolgimento e rivoluzione del modo di di consumare anche dire degli usi e dei costumi di è di tutti non è oggi siamo abituati al fatto che i supermercati sono un po'ovunque sono pervasivi hanno anche un po'distrutto quello che era il libro dettaglio di quegli il piccolo il piccolo commercio ce ne sono più o meno ad ogni angolo
Di vediamo tutti ma non vediamo mai quello che c'è dietro cioè dietro alla scaffale c'è tutto un mondo di
Fornitori di produttori di imprenditori agricoli riduzione trasformatori che devono portare pronti a scaffale che non abbiamo constatato girando per l'Italia interi parlando con tutti loro
Spesso e volentieri soffrono hanno difficoltà perché hanno un potere contrattuale
Molto basso rispetto ai grandi giganti nella distribuzione organizzata ecco proprio quello che avviene all'interno della Gdo della grande distribuzione organizzata
Ha diciamo il la traccia che anima questo libro il settanta per cento racconta all'interno di questo volume del dello scambio commerciale che avviene sull'alimentazione appunto passa per di supermercati un trenta per cento per altre fonti ma i supermercati fondamentalmente rappresentano un doppio
Diciamo una doppia rappresentazione la prima alla presentazione di beni di consumo e sono diventati da particolari a Generali e quindi soggiace ha condotto a un cambio repentino delle nostre abitudini del nostro modo di mangiare ma dall'altra parte anche dalla affiliazione da da la fidelizzazione del cliente perché questo è un aspetto su cui spesso non ci soffermiamo allora ad esempio che cosa c'è dietro una tessera fedeltà
Ma c'è un mondo fatto di competizione fra tutte le insegne della grande distribuzione organizzata e dei discount che gioca una partita per fare in modo che più clienti possibile arrivano dentro loro supermercati perché oggi i consumatori da una parte sono più attenti perché il loro potere d'acquisto sta diminuendo ancora negli ultimi dieci anni diminuisce di anno in anno
E quindi l'altra matrice questa tendenza dei supermercati a fidelizzare i propri clienti lo fanno con carte fedeltà perché la carta fedeltà cosa vuol dire costruire un'anagrafica del cliente studiandone poi il PIL il proprio comportamento per cui se io ho una carta fedeltà il la il supermercato sa che cosa vado a comprare
E quali sono i miei gusti e su quell'Oriente accoglienti nei consumi
In questo mondo molto variegato esistono diverse decine di catene di supermercato in una in guerra costante di competizione fra fra di loro dove la tendenza qual è è quella di fare in modo che i comincia il consumatore andare sul prezzo sempre più basso
Perché noi vediamo che negli ultimi anni i discount
Crescono e aumento le loro quote di mercato pensiamo al Lido loro Spina che ho ma al momento di fatturato dieci podi con dieci punti percentuali
All'anno e i le catene più tradizionali tento di giocare la partita sullo stesso campo c'è quello della scontistica senza senza fine per cui non abbiamo un'invasione
Di sconti sotto cose siamo invasi da volanti nostre caselle del Della Posta pensate che le vengono stampati ogni anno dodici miliardi su una cifra impressionante e in tutti questi volantino troviamo sempre ogni prodotto che ex super scontato
E quindi prova la traccia Into quella singolare da supermercato
Ecco il meccanismo del tre per due anche qui
In qualche modo significativo di come ad un certo punto
Per la grande industria il punto sia esclusivamente la quantità e non la qualità perché il meccanismo tre per due su un genere alimentare su un genere di consumo ovviamente non si predilige la varietà ma anche Lila fidelizzazione statica su una Marche su un prodotto leggendo questo libro mi è venuto anche in mente che questo a un punto di approdo nel futuro prossimo abbastanza incerto perché chiaramente le formule di consumo cambiano anche all'interno di del mercato globale e se diminuiscono sempre di più i piccoli produttori i piccoli negozi si il cosiddetto fruttivendolo di quartiere piuttosto che l'alimentari di quartiere sono ormai in deflazione sì specializzano una sorta di ricerche di lusso rispetto al a quello che vendono
E dall'altra parte il digitale potrebbe andare a toccare anche questa industria allora come immaginate che questo settore che infidi colti e florido continua
A ad alimentare diciamo anche i centri commerciali le nuove costruzioni perché poi intorno al supermercato sempre nella città di Roma sostantivo storici dei quartieri
Quindi anche questo ci fa ci fa comprendere come sia ormai non solo un elemento commerciale ma addirittura uno già turba mistico
Ma parte dalla constatazione del perché comunque tutti noi continuano a mangiare e che quindi ci sarà necessità di approvvigionamento detto questo è interessante osservare supermercati e non l'abbiamo osservabili diciamo nel corso dei nostri studi in modo quasi ossessivo compulsivo andando a vedere come mettevano le merci a scaffale eccomi cambiavano e sono incredibilmente come dire sono incredibilmente flessibili nel senso che i se tu vai al supermercato a distanza di un mese cambia la disposizione delle merci vedi la crescita di certi tipi di consumo insomma seguono in modo molto preciso l'evoluzione di consumi in parte anche la orientano quindi rispetto a quel dicevi che Massimiliano sicuramente io penso ci sarà un cambiamento
Ci sarà una forte cresce digitale come già sta avvenendo un po'in altri paesi negli Stati Uniti sull'Italia ancora siamo indietro diciamo sulla gli acquisti via digitale del cibo perché c'è una c'è una forma di resistenza culturale ma che cambiano verrà vinta
E i supermercati io credo che si trasformeranno in delle specie di almeno quelli che non rincorro necessariamente modello discount e quindi non fanno soltanto un discorso di prezzo si trasformeranno in delle specie di e grandi centri in cui saranno come dire raggruppati quelli che una volta erano i negozi di quartiere quindi sarai la il fruttivendolo però che vende delle cose
Ben precise che Teresa anche raccontare voci riparto gastronomia
Prosciutto formaggio cedeva reparto carni
E via dicendo di parlare la pescheria che saranno probabilmente anche ed è a quello sulle materie non anche cominciato a farlo saranno esternalizzati all'esterno
Saranno dati a delle persone che sono specializzati nel fare quel tipo di di lavoro e questa evoluzione che nelle grandi città sta in parte avvenendo nelle insegne più diciamo più innovative
In Italia che avvenuta molto anche all'estero
E che credo avverrà sempre di più un altro tema sì o no è importante che i supermercati stanno cercando sempre di più di come dire
Di
Incontrare la necessità dei consumatori di avere maggiori informazioni rispetto al cibo che mangiamo in Francia c'è una una una uno un'iniziativa interessantissima hanno fondato questa marca del consumatore in cui sostanzialmente una una piattaforma mette in connessione consumatore produttori e consumatori dicono ne vogliamo il latte fatto in questo modo
Quindi con mucche che non sia che siano leva dalla Peart mangino foraggi francesi che non consumino GM siamo disposti a pagarlo di più e questo allo smaltimento di marketing per cui nell'ultimo negli ultimi due anni
Otto milioni di francesi hanno comprato questo questo tipo di lattine questa cosa avverrà sempre di più i supermercati sono in qualche modo costretti a rincorrere questa questa tendenza è questa necessità di trovare una maggiore informazione rispetto ci poi si mangia
Ecco soprattutto la filiera dei supermercati poi ci ha abituato dei cambiamenti anche rispetto al nostro modo di vivere ad esempio i supermercati h ventiquattro anche quello diciamo
Un orizzonte molto interessante cioè noi pensiamo che sia in più un una grande opportunità che l'azienda offre ai consumatori in verità diciamo una cosa che conviene molto anche all'azienda perché un tempo c'erano delle squadre specializzate che entrava Inter un supermercato lo sistemavano negli orari di chiusura lo rifornivano
Con dei costi che variavano tra i cinque seicento euro a al giorno e oggi invece con dei lavoratori subordinati di una cooperativa fu trentacinque quaranta euro a notte
Si riesce ad avere il supermercato Alberto quindi quel minimo di di introito perché poi diciamo che ancora fortunatamente le file alle tre di notte al Carrefour qualsiasi altra parte non le vediamo però al tempo stesso il lavoratore a trenta quaranta euro rifornisce i banchi della spesa
E e di questi modelli insomma del cosiddetto sottoposto nel pieno un po'tutto il il mondo del della della grande distribuzione cioè il capitolo che molto interessante cui punto chiedo Fabio di parlarne che si intitola il vero costo del sottocosto le aste on line
Ecco il sottocosto sembra essere servire la linea direttrice di tutta la grande distribuzione
Non solo per pagare meno le materie prime ma proprio per rendere massimizzando di i guadagni sia del personale che della merce allora raccontaci questo costo del sottocosto ovvero le aste on line
Se partiamo dal presupposto che il grande carrello cioè tutto il mondo i supermercati un mondo in un in continua evoluzione sia proprio la raccontava di questi modelli
Di queste esperienze come quella del a come quella francese
Qui siamo nella fase ancora in Italia nel nella fase delle delle della marca del distributore cioè il i supermercati che un fanno solo più distribuzione del cibo ma diventano essi stessi
Fintamente produttori di cibo perché ci mettono applicano il marchio
Su una serie di prodotti e questo fenomeno sta aumentando così a dismisura con
La conseguenza che le produzioni locali produttori gli agricoltori perdono sempre di più la loro identità
Diventano sempre di più invece fornitori del della grande distribuzione
Dentro questo fenomeno evolutivo una cosa che non abbiamo
Denunciato il contiamo denunciare questo fenomeno delle a saldo più ribasso che permette ad alcuni gruppi
Soprattutto Tiscali unto della grande distribuzione di acquistare norme partite di di prodotti per lo più conservati come il le passate di pomodoro
Ha un prezzo
Irrisorio lo fa su prodotti al loro marchio per poi venderli a a pochi centesimi abbiamo visto quelle passata di pomodoro venduto a quarantanove centesimi da parte di un gruppo di industriale che come come Eurospin
E questo che cosa che cosa serve serve a come dire attrarre il cliente del supermercato attratto da quello stato di quarantanove centesimi con l'idea che io consumatore vado al supermercato per prendere quella passata di pomodoro a quarantanove centesimi e me ne torno a casa magari con un altro paniere di prodotti che ho trovato sempre in quel supermercato
Ma che cosa
Che cosa porta questo quali sono le conseguenze di questa danza dottore in basso che chi produce il pomodoro in questo caso chi lo trasforma poi non ci sta dentro con i costi quindi partecipa a questo meccanismo perverso delle delle aste in cui deve rilanciare la profferta al ribasso
Poi ti accorgi che non ci Seganti costi di produzione è l'unica alternativa che RAI e quella di tagliare il
I costi gli unici diciamo costi mettiamola così variabili dentro un un meccanismo produttivo sono il costo del del lavoro e la qualità la qualità evidentemente la la bassi perché di aumentare la resa di produzione del prodotto quindi aumenti da parte chimica
Sul campo il costo del lavoro
Loro conosciamo tutti cosa succede con i campi del pomodoro quando troviamo lo lo sfruttamento e il il caporalato
Nei campi del della Puglia in questo in questo caso perché succede questo perché evidentemente l'agricoltore non ce la fa più allora andiamo a pagare un prodotto venduto a quarantanove centesimi ma dietro c'è una filiera produttiva schiacciata è che non non ce la fa
E c'è un altro elemento molto preoccupante
Che poi queste aziende chiudono non conquistarono abbiamo incontrato e dici decidono e tutti gli anni e non ci dicono così non andiamo avanti né così chiudiamo
Ecco una riflessione interessante che si trova all'interno del libro è anche la
Descrizione dei consumatori
C'è il cacciatore il prudente il brand fanno l'esperto il pragmatico che sono tutte queste categorie anche molto molto simpatiche perché poi io sono un fan della stesa a fare la spesa andare al supermercato al mercato mi diverte molto proprio che si incontrò queste che ha dei cori umane che sono diventate poi anche all'interno del cinema del teatro diciamo anche delle delle delle delle macchiette dei dei volti insomma però tutti quanti questi personaggi tutte quante queste idealità di consumatori hanno al centro un un solo obiettivo negli ultimi tempi ovvero il cibo più sano possibile senza qualcosa davvero senza olio di palma senza grassi idrogenati senza tutta una serie di elementi che un tempo magari leggevamo in etichette ci facevano sorridere
Ma che invece oggi sembrano essere diventati motivo del contendere ed era rotta commerciale insomma anche qui la lotta del cibo senza o del biologico Woody tutto questo diventato anche qui
Un business il supermercato scrivete voi Elia rassicurare il consumatore che il suo senso di appartenenza la sua identità la sua volontà di rimanere all'interno noi di un di un ambito salutisti corsia poi rispettato allora
Questa è un po'la domanda conclusiva come è stato per voi anche osservarli questi consumatori e come è stato fare anche questo per me raffronto importante che c'è nel libro ovvero che in verità un consumatore non è nient'altro che un
Cittadino estremizzato su alcuni aspetti e quindi il cittadino incattivito diventa anche un consumatore incattivito
Quello delle dell'olio di palma e tu citavi sono esempio forse più interessante quello che sta accadendo nel supermercato in questi anni c'è un certo punto il l'opinione pubblica si accorge che l'olio di palma
Siamo dall'olio di palma deriva buona del parte la deforestazione del nostro nel nostro pianeta a questo si aggiunge un elemento c'è un certo punto si dice Dario Di Palma fa male alla salute ora diciamo senza entrare in dettagli del del se è vero o non è vero ma quello che succede che emerge viene fuori una campagna politica molto forte su questa cosa il la grande distribuzione cioè da una parte abbiamo la politica si che si interroga su l'olio di palma
Come fare sette agire a livello politico la grande distribuzione in pochissime settimane invece
Cambia sugli scaffali dei supermercati di prodotti diventano molti moltissimi centinaia diventano sensali e Di Palma questo senza olio di palma non diventa però un elemento come dire
Vero ma diventa un elemento di di marketing su cui si giocano partite importantissime una delle partite forse più interessante è quella della della Ferrero di di Nutella Cesco rossore assoluto della crema spalmabile al cioccolato che invece dice
No a me non interessa perché
Continuiamo Sandro Di Palma perché abbiamo una di Parma se sensibile e lo fanno
Da un punto di forza che il loro c'è un prodotto che nei fatti è insostituibile quindi come dire giocano su questa partita sulla forte su quello vanno
No vanno avanti e questo determina come dire equilibri industriali fra grande distribuzione industria consumatore politica che sono molto molto interessante che non appunto vediamo oggi in tutti gli scaffali qua troviamo i senza olio di palma che sono ormai ovunque
Allora il tempo a nostra disposizione è terminato non mi rimane altro che ringraziare Fabio Ciconte Stefano Liberti per essere stato con noi grazie grazie veramente ancora per questo approfondimento e e vi ricordo il grande carrello chi decide cosa mangiamo edito da la terza grazie a voi che ci avete ascoltato in seguito fino a questo momento rimane dicono perché continua le trasmissioni su Radio Radicale
Salvo dove diversamente specificato i file pubblicati su questo sito
sono rilasciati con licenza Creative Commons: Attribuzione BY-NC-SA 4.0