L'Italia in Europa. Integrazione e interesse nazionale

Smette mia
Troppo Catania
Buonasera a tutti grazie di essere qui così numerosi stiamo diciamo aspettando l'arrivo del Presidente Gentiloni io darei subito la parola al professor Andrea Giardina anche direttore della Scuola Normale
Direttore facente funzione che in modo che civili via un po'il quadro un'introduzione
Poiché appunto i suoi saluti l'istituzione che ci ha aiutato insieme alla Scuola Sant'Anna fin dal primo momento è qui con noi anche la professoressa Sabina Nuti che è stata eletta da pochissimi giorni direttrice della scuola e nonostante punto essere appunto così fresca di elezione ha comunque raccolto con molta con molto entusiasmo l'invito ad essere qua con noi e quindi la ringraziamo
In questa occasione ringrazio anche molto il professor Amato che ci ha sempre sostenuto in questo nostro Progetto
E vorrei ringraziare soprattutto la l'Istituto dell'enciclopedia Treccani che ci ospita che ospita le nostre attività ormai un anno e mezzo
E che la insomma l'ente l'Istituto che ci permette di andare avanti in questo periodo con tutte le risorse anche umane che ci mette a disposizione che ci aiutano
Costantemente ci sopportano
Ora lascio subito la parola al professor Andrea Giardina e poi subito dopo farà una piccola introduzione anche se è un po'più utili per spiegarmi che cos'è questo questa associazione tinte anche di cui facciamo parte che organizza l'evento grazie a tutti
Grazie sono dico che uno dei tanti meriti di agenda è quello di aver fatto sì che ho proprio qui ci incontriamo
La professoressa Nuti che faceva anche Guglielmo lavoro io che rappresento interamente la Scuola Normale e ci siamo incontrati a Roma che una pista pur stando a qualche centinaio di metri ma insomma avremmo fatto nei prossimi giorni
Sì Giorgio normalmente porgere i saluti della istituzione che si rappresenta
Dobbiamo riconoscerlo insomma tra noi siamo tanti ma tra noi possiamo dire S spesso un rituale un po'un po'stanco non poco un po'oscurato diciamo giusto avamposto Anco
Presto devo dire è uno dei rari casi che mi sia capitata in cui questo compito istituzionale non svolgo davvero con una con entusiasmo e lo dico davvero con molta sincerità con molto con grande entusiasmo
Perché riguarda appunto una serie di iniziative
Che hanno avuto inizio credo un paio di anni fa siamo nel due mila diciassette sempre anni fa quindi agenda e sì se così possiamo chiamarla è un istituto che una cosa è un'istituzione no giovane ma con all'attivo una se le attività importanti e che hanno che che una una una appunto un'iniziativa che ha da caratteristiche di essere promossa
Da studenti e da giovani ricercatori già questo segnala l'importanza della cosa in questo quadro
E in fatto di associare la Scuola Normale superiore e la scuola Santana nel sostegno a queste attività con la collaborazione certamente dell'Istituto Treccani che spunta quasi lei sempre ospitato questi incontri vero sì
E questo naturalmente si collega certamente a questo caso parte in questo caso particolare
A ragioni di diciamo di interessi comuni per le perché nostro problema Europa problema in senso positivo speriamo ma anche naturalmente nel quadro dei rapporti io mi auguro siano sempre più forti alla Scuola Normale Superiore e la Scuola Sant'Anna che sono istituzioni
Non bisogna dire sorelle diversi tempi perché non porta fortuna la la sorellanza soprattutto nel quadro della politica europea mai siamo istituzioni se così si può dire fraterna insomma amiche insomma
La Scuola Normale è sempre stata molto sensibile particolare gli ultimi anni a discutere tematiche riguardanti l'Europa e il posto dell'Italia in Europa sotto il profilo economico politico sociale e culturale visitare appena un mese fa
Un evento che spero sia pubblicato meccanizzato presso la scuola sul tema Europa tra politica e filosofia
Su centrato sulle due relazioni di Federico Worms che importante filosofo
Massi tra le altre cose il massimo specialista di persone e out direttore responsabile della del l'unica edizione critica delle opere di Braxton sul tema ricordo male il CELTA soluzioni l'Europa democratica
Di Roberto il collega Roberto Esposito su Europa e filosofia il progetto Agenda
Ah è molto importante per molti aspetti a perché ha un un risvolto civile dico mi pare i nostri giovani amici sono sono fieri che giustamente non nascondono che sono loro orgoglio
Importante in questo risvolto perché mette insieme lei ha una rete di giovani che sono sono Italia lavoro operano Italia studiano in Italia ma anche per le vicende che spesso accadono hanno hanno avuto necessità lavoro poiché il desiderio di greca di dico compì Restelli esperienze all'estero e attraverso l'agenda
Mantengono rapporti
Ma amicizie collaborazioni internazionali e scambi di idee il programma anti l'attività di agenda io credo che Abel molte caratteristiche crolla in dello straordinario il fatto che non è un contenitore non è una sigla perché già comunque già di questi tempi organizzare un bel contenitore culturale è una cosa non facile apprezzabile però questo è un contenitore di un progetto perché se si guardano le in i temi che agente affrontata negli ultimi anni si coglie soprattutto di cogliere in maniera evidente lo svolgersi di questo progetto attraverso le varie iniziative nel settembre due mila e diciassette queste sono state le prime i primi passi
Agenda partecipato alla alcun alla Scuola normale organizzazione della giornata in ricordo di Carlo Azeglio Ciampi
In quel caso anche con l'apporto del centro archivistico della Scuola Normale che ha messo a disposizione alcuni documenti molto interessanti
E a un anno di distanza poi nel non pochi mesi di distanza nel dicembre due mila diciassette
Ha organizzato un'altra iniziativa
Spazi politici idee in Europa un itinerario del del mondo al mondo moderno al mondo globale poi un altro evento a un anno di distanza sempre ricordo Ricardo del Serio Ciampi
E poi il ventotto marzo marzo dello scorso anno proporrei poco in questa sede la presentazione diciamo formale delle think thank finché io prima di muoversi con le conclusioni semper presidente Amato
E poi nel nel dicembre due mila e diciotto da ultimo il seminario università e sistema paese quali politiche per la riforma del sistema universitario e da quanto ho detto è evidente che la giornata di oggi con le sue caratteristiche
Che appunto riguardano l'Italia in Europa e quindi l'interesse nazionali e l'integrazione rappresenti al tempo stesso la capacità l'intelligenza con cui si colgono argomenti ritti emergenza culturale e politica e civile e al tempo serie nel e direi in niente così imperfetta diciamo
Sintonia con Filippini che anima iniziativa rappresentano ha uno svolgimento di questa di questa questo progetto che ha comunque nei suoi via anguee anni di vita accomuna presenta già posso dirlo una realtà interessante nel panorama culturale del nostro Paese quindi e con questi questi manifestazione somme di prezzo di apprezzamento e di incoraggiamento
Che porto da parte dello Sco normale che auguro a tutti un buon lavoro grazie
Grazie mille professore Giardina per questo suo intervento per averci per portate saluti appunto di un'istituzione che c'era più che accudito negli anni pisano insieme alla Scuola Sant'Anna questo molti di noi c'era cospirato abbiamo studiato li abbiamo dormito
In questa struttura quindi diciamo siamo figli di un po'di queste scuole ed è un legame che abbiamo sempre tentato di preservare
Vorrei appunto parlare di di come nasce un po'quell'iniziativa di oggi e che cos'è qual è un po'il senso di del think-tank agenda anche se il professore giardinaggio raccolto molti lati fondamentali
Nasce un po'dalla boia dalla dall'amicizia come ha detto anche il professore con dei colleghi della nostra generazione
E perché ne abbiamo notato una forte tendenza centrifuga
E questa generazione di sparpagliata città giro per il mondo quindi di persone che dopo aver studiato per vissuto aveva vissuto esperienze insieme trovano poi a vedersi dispersi un po'e difficilmente ad essere e Avvenire essere appunto connessa al servizio del nostro Paese che poi le ha formate noi appunto quindi abbiamo pensato a questa a questa questo ti intente a per tenerli collegati nelle collegati
E ci siamo resi conto che il nostro Paese molto spesso avrebbe davvero bisogno del nostro con coraggio della nostra le nostre idee delle nostre competenze anche dell'entusiasmo che abbiamo che però a volte questo Paese sembra fare di tutto invece per per farci andare via per non attenerci legati assieme e pronta a far scendere via in modo avvolte permanente senza appunto poi tornare questo è un po'uno dei temi e per questo nuovi vogliamo allora
Studiare approfondire e noi domani saremo qui tutto il giorno ad approfondire proprio tema anche dal punto di vista scientifico della fuga dei cervelli ma vorremmo anche essere un contributo fattivo alla vita politica di questo Paese portare delle competenze e andare ad abitare la politica come luogo nobile impegno e di attività
E ci sembra invece che il dibattito molto spesso il nostro Paese sia polarizzato su grandi assi con contrapposizioni molto spesso sterili che non colgono alla radice
I problemi che non vanno ad affrontare in odi nel nostro Paese
Ma che appunto crea delle contrapposizioni di principio si pensi élite contro il popolo si pensi identità contro l'accoglienza e invece noi ecco vorremmo proprio per questo tentare un po'di scardinare questa logica e scendere un po'più nel profondo e il tema che abbiamo immaginato che è proprio questo parlare dell'Unione Europea a parlare questo che dibattito che è stato molto spesso fuori centro rispetto ai reali contenuti delle politiche europee ci ci chiediamo
Dopo che si dirà terranno le medie di questi dibattiti di questi mesi se avremo fatto effettivamente i passi avanti o se invece saremmo rimasti
Nel con diciamo con poco poco contenuto poco progresso fatto
Per questo abbiamo pensato a degli ospiti indubbiamente molto competenti sul sul nell'ambito che tra poco vi presenterà Myrta Merlino che abbiamo voluto invitare per tra l'altro è stata nominata penso oggi o ieri domato mai ci sarà la nomina ufficiale ad ambasciatrice della dell'Unicef
E quindi proporci tra l'altro di sui temi collegati a l'accoglienza anche dei minori chiedere fasce più giovani tra popolazione appunto migrante
E e l'abbiamo punto invitate scelta per la sua grande vicinanza che testimonia devo dire in moltissimi quasi tutta l'attività che fa nelle trasmissioni che conduce proprio ai problemi la nostra generazione e agli interessi della nostra generazione quindi la ringrazio particolarmente la ringrazio per essere qua ringrazio tutti voi e con lasciamo la parola della tavola rotonda i nostri ospiti grazie
Grazie Faure no sono molto contenta in effetti di essere qua perché interlocutori sono di un livello altissimo
Da appunto le eccellenze italiane come la Scuola Normale di Pisa al Sant'Anna a Michele Valensise che è stato segretario generale ministero degli esteri per molto tempo fa
Guidato la nostra politica estera a Paolo Gentiloni che naturalmente non ha bisogno di presentazioni perché adesso il presidente del Pd ma come ben sapete è stato ministro degli Esteri e poi il presidente del Consiglio del nostro Paese
Diciamo che davanti a con tanti interlocutori parafrasando De Gasperi tutte contro di me tranne la vostra personale cortesia sono qui veramente così imbucata
E però preme molto importante perché io invece vengo da un dal dibattito quello corrente sull'Europa che in questo momento come giustamente diceva Paolo molto forte siamo in prossimità delle elezioni europee si vota il ventisei di maggio quindi il tema europeo
E strattonato da una parte e dall'altra la sensazione che io tutte le mattine conducendo per due ore e mezza un programma che parla di attualità politica economica sociale
E che davvero si fa fatica a uscire da lì slogan slogan contrapposti ma secondo me altrettanto inutili da una parte la Grandi accusare tutta colpa dell'Europa tutto quello che non funziona tutto Vola colomba tutte le nostre attese disillusi e dall'altra parte c'è che però chi continua a dire
Frasi del tipo ce lo chiede l'Europa ecco adesso somma senza punto sta andando un po'terra terra diciamo che dopo la scusa della ruota che si è bucata nel morto il nonno la terza scusa per levarsi la colpa di qualcosa che si è fatto è ce lo chiede l'Europa lo sento sento tanto ripetere in questi anni come fosse un mantra in realtà questo però dato all'Europa questo incredibile ruolo il capro espiatorio
Prima di ho fatto una chiacchierata con Giuliano Amato perché appunto non era sicuro di farcela a venire qui oggi con noi penso che insomma si deposita giungevano una sessione abbastanza complicato che la Corte costituzionale quindi può darsi che non riuscirà ad arrivare e quando le ho posto questo problema come si è trasformata in Europa da sogno per un'intera generazione certamente la mia io sono stata forse la prima generazione che ha fatto Erasmus per non era una cosa meravigliosa abbiamo siamo quelli che hanno vissuto il passaggio dal fatto che lui prima di fare un viaggio verte cambiare i soldi adesso viviamo con l'euro in tasca voi ragazzi non sapete nemmeno cosa voglia dire addirittura verso i telefonini sono cambiate paese parate con lo stesso cellulare c'avete tutta una serie di conquiste che per me sono state straordinari per voi sono ormai Paolo diceva c'è la forza centrifuga
Da un lato il vero ed è un problema ed io penso che luoghi come agenda siano molto preziosi perché giovani invece possano condividere dall'altro però è anche meraviglioso il fatto che ognuno di voi io ho dei figli che si sono appena laureati due figli gemelli
Per loro è normale pensare al passo dopo ad andar fuori onda strati fuori prima quel patto di scambio per fatto l'Erasmus tutte cose che sono assodate eppure questo sogno europeo che era meraviglioso per la mia generazione improvvisamente diventa un incubo
E e Giuliano mi ha detto fa il problema qual è che non è il sogno europeo che è diventato un incubo e la realtà che è diventata un incubo perché questo grande meccanismo che la globalizzazione anche per un sacco di tempo se ha visto vincitori né che non ci fosse ma del ramo quelli che andavano bene con la con la globalizzazione riuscivamo ad avere tutti i vantaggi tra globalizzazione c'era invece gente che veniva sfruttata che faceva una vita terribile
Piano piano si sposta questo meccanismo perché appunto sembra parlare con un cinese accantonato ma lui spedisce che ce la globalizzazione ed è molto meno di quanto vivesse dieci anni fa prende tutto l'Occidente
Sviluppato e ricco ha sentito all'improvviso di essere diventato il grande perdente di questo di questo gioco globalizzazione perché ci sono intere generazioni come le vostre questo un caso un po'particolare Santi seduti ragazzi
Particolarmente dotati con una istruzione molto alta però insomma ci sono tanti ragazzi giovani che hanno la certezza di stare peggio il future propri genitori e questo naturalmente è un meccanismo terribile ecco a questo punto quando cambia la percezione da realtà attorno a noi diceva Amato e la realtà diventa nemica
Bisogna cercare il colpevole il capro espiatorio e dell'Europa è diventata ricco è colpevole più facile Dante additare
Quindi diciamo che insomma il dibattito in corso deve consigliarci ragionare un po'più profondità mente di uscire da lei gli estremismi opposti e tra l'altro questo consesso è particolarmente interessante lo dico sì a Michele Valensise Capurro Gentiloni stamattina ho letto con grande interesse
Un'analisi su Repubblica di tipo di amanti che diceva che l'unico antidoto all'euro cinismo sono i ragazzi giovani dato che qui siamo ospite di giovani ragazzi Samp
Secondo me interessante partire da quello cioè sono proprio le nuove generazioni che hanno ancora voglia di scommetterci su questa Europa
Pensate che nella nel due mila uno io feci un programma in televisione si chiamava Mister Euro con Allan Friedman era il primo programma che raccontava l'avventura la moneta unica
In quel momento i sondaggi dicevano che l'ottantotto un per cento delle italiani erano fieri e felici di essere entrati nell'euro oggi
I sondaggi ci dicono che siamo al trenta per cento di chi ancora e contento di questa scelta quindi pensate quante cambiato in soli diciott'anni la percezione dell'Europa eppure quanto invece io Orrico riguardato il libro di Paolo Gentiloni la sfida in populista prima di venire qui abbiamo presentato assieme in trasmissione da me è una sfida non sono polista ma anche impopolare in questo momento parlare dell'Europa in un altro modo provare a spiegarlo in un altro modo
Però forse l'unica sfidare vale davvero la pena fare perché il
Queste elezioni europee saranno il signor pay unica nella storia adesso non so sentiremo il parere su questo se Michele Valensise che di Paolo Gentiloni ma certo
Non c'era mai successo di votare così tanto da te lo per l'Europa in passato l'Europa era poco fuori dalla campagna elettorale non sempre lezione che ora a che fare con un test nazionale l'Europa era una scusa per pur per misurarsi per contarsi in questo caso l'Europa è il grande tema e per stare dentro l'europea davvero convintamente proseguire in un sentiero di
Maggi ulteriore ravvicinamento prestati europeo invece fare esattamente la la cosa opposta come dicono di voler fare sovrani stipa anche lì
Ci arriveremo perché è tutto da capire anche quel tema perché poi ogni sopranista sopranista a casa sua quindi ora palle sopra Nisticò se nella perché ognuno guarda in cagnesco l'altro anche quello è interessante da capire
Ma partire con Michele Valensise perché nicaraguensi se non solo come vi dicevo è stato un personaggio chiave c'è il nostro ministro degli Este per moltissimo tempo insomma chiunque si è occupato di politica estera
Sa quanto cruciale è stato il suo ruolo ma in questo momento presiede un Istituto di cultura italo tedesco e opposte volevo partire proprio da quello Michele perché la verità che se l'Europa il capro espiatorio l'Europa è la cattiva
Dentro l'Europa c'è una cattiva per eccellenza no che la Germania la Germania insomma ci semplici saprà sensazione che ci sia qualcuno che è più quale dell'altro in Europa la Germania abbia avuto più vantaggi da questo Europa che chiunque di comunque alto il tono altri dati che oggi città Sergio Rizzo in un bel pezzo
Sembrano quasi confermarlo perché quando eravamo all'ottantuno per cento euro ottimisti in Germania preciso era un po'sopra il quaranta per cento
Piano piano questa cosa è cambiata cioè mentre l'opinione pubblica tedesca ha cominciato ad apprezzare ad amare in Europa riprende ce le faceva paura perché annacquare loro marco nell'euro era una cosa che un po'loro temevano che facciamo una cosa si è ribaltata quindi incuriosisce sia appunto una tua opinione complessiva su questa grande sfida
Europeisti paese sempre se possiamo chiamarli ancora europeisti contro contro diciamo sopra misti perché poi bisognerà anche declinare bene cosa vuol dire essere europeisti oggi
E però dall'altro anche il ruolo della Germania che tu forse conosciuta non posizione privilegiata prego
Buonasera a tutti grazie
Myrta Merlino innanzitutto grazie alla scuola normale saluto il presidente Gentiloni
è stato mio autorevolissimo e anche pazienti Simo capo fino a tre anni fa e quindi sotto il cui controllo io parlerò ancora questa questa sera io vorrei cominciare
Prendendo proprio lo spunto da quello che diceva Myrta Merlino
Da un dicono dato di fatto voi avete sicuramente presente l'immagine della signora Merkel e delle sue multicolori Giachetti cambia
Abbastanza frequentemente ma sono l'Italia sempre uguale
Nella tasca di queste già anche c'è sempre un bigliettino e nel bigliettino ci sono tre numeri i numeri sono sette il venticinque cinquanta non vi dico di giocarli al lotto ma di fermarvi un attimo su quel discorso che lei fa ricordando estraendo sempre questo
Bigliettino che ormai conosce a memoria
Sette è il è la percentuale della popolazione europea nel mondo l'Europa a USA il sette per cento della popolazione mondiale
Venticinque e il venticinque per cento del PIL mondiale che espresso dal dall'Europa
Invece il cinquanta per cento il cinquanta per cento del welfare che nel mondo viene prodotto dall'Europa
Allora se mettete insieme se mettiamo insieme questi questi tre numeri
Vedete e questo è il messaggio che la signora Merkel
Ripete in maniera molto molto sistematica dovunque con molti interlocutori se mettete insieme questi tre numeri
Credete forse che l'Europa non è poi tanto da buttar via perché è un Europa fatta di assistenza di diritti di produzione di di beni e di servizi anche a fronte di una popolazione come sappiamo si sta
Costantemente riducendo in rapporto ai tassi demografici di tutto il mondo basti pensare ad una Regione come come l'Africa allora in questo contesto ricordando che consente penso dell'Europa nel mondo
La Germania ha buon gioco a a a parlare ad una opinione pubblica mi fermo un attimo per rispondere ad una domanda sul sulla Germania ha buon gioco il governo d'autorità a parlare di un'opinione pubblica
Oggi maggioritariamente a favore della costruzione europea
C'è un
Uno studio che è stato fatto nelle settimane scorse e che corrisponde in in gran parte a quello che Diamanti ha scritto stamattina è uno studio della Tecne e della Fondazione Di Vittorio
Che spiega che tra Italia e Germania la differenza è molto semplice oggi i numeri sono questi Paci fermiamo con i numeri non abbiate paura ma questi me li sono ricordavi me li ricordo perché sono secondo me significativi allora in Germania c'è un sessanta per cento della popolazione l'opinione pubblica che considera vantaggiosa l'appartenenza della Germania all'Unione Europea
A fronte di un ventinove per cento sessanta contro ventinove che considera la partecipazione all'Unione Europea uno svantaggio
In Italia c'è oggi apparentemente sulla base di questa ricerca il trentasette per cento dello dal punto dell'opinione pubblica che considera un vantaggio l'Unione europea ma c'è un quarantasei per cento
Dell'opinione pubblica che la considera uno svantaggio
E allora siamo in presenza di un un problema
Per di un problema di rapporto perché venivamo esattamente da da da una situazione capovolta negli anni scorsi ne siamo stati campioni dell'europeismo anche un po'un po'fideistica un po'un po'assoluto mentre i tedeschi basti pensare come qualcuno di voi ricorderà non forse i ragazzi più giovani quando si trattò di passare dalla dalla moneta nazionale cioè dalla Marco all'Euro
Fu necessaria tutta la autorevolezza tutta la convinzione morale prima che politica di Helmut Kohl per passare
A quel sistema nuovo abbandonando quello che per i tedeschi era stato per decenni non solo una moneta di riferimento ma quasi un un'icona identitaria il marco tedesco quindi le cose sono evolute in in meglio diciamo per la Germania e in senso opposto per per l'Italia allora
Integrazione e interesse nazionale bellissimo tema ne ne dibatteranno gli gli studiosi ricercatori anche domani
Ma che cosa vuol dire questa espressione è interesse nazionale un po'può abusata oggigiorno ne sentiamo parlare così spesso dal dalla politica dei giornali
Sta diventando quasi un'espressione un po'un po'retorica
E l'interesse nazionale la somma del delle considerazioni che dobbiamo tener presente per realizzare gli obiettivi legittimi che abbiamo come Società nazionale
Ma il punto che io vorrei inserire subito che è un punto che ci collega ancora una volta al resto dell'Europa particolare la Germania
Come è possibile parlare di in è possibile chiedo io parlare di interesse nazionale
Non insieme all'interesse europeo e cioè interesse nazionale e interesse europeo devono essere quasi in contrapposizione all'uno con l'altro ovvero c'è un modo di ragionare un modo di agire a mio avviso più sano
Che è quello di esplorare tutte le possibilità di far coincidere tutte le occasioni le situazioni le congiunture nel nelle quali guarda caso l'interesse nazionale non è antagonistico
Ma è complementare
Se lo sicuramente convergente con con l'interesse europeo e in fondo noi italiani che sia un Paese fondatore del
Dell'unione europea
Ricordo ancora
La
Bellissima celebrazione i sessant'anni del della firma del Trattato di Roma che il presidente promosse e e organizzo nella primavera del del due mila diciassette a sessanta anni dal dal marzo cinquantasette cioè da quando fu firmato furono firmati i Trattati di Roma ma in fondo noi italiani abbiamo tutte le premesse per per essere
Ancora non solo storicamente dei
Non sono dei buoni europei ma degli europei intelligenti dico abbiamo tutte le premesse perché penso
Ad esempio solo a quello che noi siamo stati in grado di immaginare dieci anni prima che fu che nascesse il Unione Europea quando abbiamo scritto la Costituzione del mille novecentoquarantotto e abbiamo scritto un articolo l'articolo undici di questa Costituzione
Bellissima e bellissimo anche l'articolo undici che dice che l'Italia consente a limitazioni di sovranità in condizioni di parità con gli altri Stati
Nella promozione di politiche che servano gli obiettivi della pace e della giustizia quindi c'è in nuce una base piuttosto
Importante
Della nostra vita pubblica che ci autorizzarsi CIN coraggiosa a delle cessioni di sovranità nei confronti di organismi sovranazionali che abbiano le caratteristiche che indicava Mina la Costituzione e allora
Da dove viene questa disillusione nei confronti dell'Europa siamo partiti bene abbiamo continuato con entusiasmo nella prima fase abbiamo creduto in maniera anche anche un po'a critica nei confronti nel nell'Europa da dove viene questa questa disillusione
Certamente il mondo è cambiato mi mi riconosco molto nella nella spiegazioni al presidente Amato
Il mondo intorno a noi è cambiato le sfide sono diventate più drammatiche c'è stata una crisi economica che è durata dieci anni che non ha precedenti nella nostra storia recente
C'è stata anche qualche scivolata a mio a mio avviso da parte di coloro i quali pur non essendo contrari non essendo affatto contrari all'idea e all'ideale dell'Europa
Ne hanno in qualche modo preso le distanze hanno relativizzare atto hanno incominciato
Come si dice gergo cincischiare un po'troppo
Hanno tolto qualche bandiera quando bisognava invece mantenerla
E insomma c'è stata qualche qualche raffreddamento un po'un po'strumentale a mio avviso che ha avuto una serie di effetti anche quello ma qui ripeto parlo sotto controllo presidente Gentiloni ha avuto anche l'effetto di tirare un po'la volata ai veri
Oppositori degli avversari
Dell'Europa il che forse ci ha nuociuto un pochino
Ma questo non ha solamente un fenomeno italiano c'è stata una un effetto di disillusione in altri Paesi basti pensare a quello che abbiamo visto
In questi ultimi tre anni
Nel Regno Unito
In un Paese che ha le sue caratteristiche non era così entusiasta sin dall'inizio di di appartenere all'Unione Europea però anche lì la disillusione e anche lì un certo ammiccamento al all'antieuropeismo un po'di comodo
Ha prodotto quel gran pasticcio che vediamo ancora non risolto e cioè una Breaks hit di cui ancora oggi non capiamo se come sarà realizzato ma l'Inghilterra è un caso è un caso a sé
Non è non è
Solamente una situazione italiana perché non nella stessa Germania ci sono stati ci sono degli elementi dei fermenti
Antieuropei oppongono decisamente contro l'Europa ma con una differenza che è bene anche qui tener tener presente e cioè lo schieramento
Avverso al progetto europeo in Germania non solo eh radicalmente minoritario è confinato in un settore
Limitato circoscritto dello spettro politico tedesco ma è anche parte di una zona di questo spettro politico
Dove gli altri non si avventurano e dove non c'è possibilità allo stato attuale di contatto di convergenze di alleanza neanche neanche tattiche noi invece siamo in una situazione un pochino diversa quindi la particolarità dell'Italia cioè
Evidente allora sì ho ancora due minuti
E siccome siamo in un auditorio prevalentemente giovane
Anzi
Esclusivamente giovane
Io vorrei fare è stato di una piccola esperienza che con i colleghi del giornale la Stampa
E dell'Istituto affari internazionali eccome villa Vigoni abbiamo realizzato con un piccolo esperimento tutto del tutto artigianale che ci siamo ripromessi qualche mese fa proprio davanti al presidente Amato quindi presidente lo lo ricorda bene ci incoraggia ad andare avanti
Ma dopo l'ennesimo convegno in cui si parlava di Europa nel centro di Roma
Qualcuno cioè il sottoscritto propose di andare a fare una passeggiata nelle periferie
Delle grandi città per cercare di di di vedere come sono orientati i ragazzi delle periferie cosa in cosa ne pensano
E per instaurare un dialogo aperto con loro sui temi europei detto fatto abbiamo organizzato degli incontri che sono ancora in corso con ospite che portiamo come come di scarsa ante per facciamo un giochino anche con i telefonini per vedere all'inizio come sono rientrati ragazzi e poi alla fine per vedere se è quello che abbiamo detto abbiamo ascoltato cambia un po'in in più o in meno l'orientamento di questi giorni bene è stata una bellissima esperienza
Alcune volte anche catastrofica perché abbiamo visto che dopo i nostri discorsi degli antieuropei addirittura aumentavano ma si impara sempre si impara sempre e quello che vorrei condividere con con voi tutti
è che mi sembra che guardando le giovani generazioni a quelle che voteranno per la prima volta il ventisei maggio
Ci sia
Ci sono due problemi da tener d'occhio un problema di contenuti cioè di che cosa parliamo nudi che temi europei parliamo noi
Per invogliare le giovani generazioni a credere nell'Europa costruire l'Europa a a contribuire all'Europa di che cosa di parliamo
E guardate quando si comincia come abbiamo fatto noi qualche volta in maniera innocente non dalle guerre puniche ma quando si comincia alla seconda guerra mondiale
Dalla risposta dei Paesi europei in termini di pace di condivisione del destino contro viceversa la guerra
Questo è un argomento lo dico in maniera molto sbrigativa e un argomento che purtroppo non vale più nulla poteva valere per la mia generazione essendo nato io poco dopo la terza guerra di indipendenza ma non dopo ma non per i ragazzi che oggi hanno diciott'anni i quali considerano a torto o a ragione secondo me a torto ma io devo rispettare quello che loro pensano considerano l'eventualità di una guerra l'ipotesi di una guerra o di una tensione internazionale come qualcosa di remoto come io considero l'impero romano musica bello ma è lontanissimo non mi può non può influenzare la mia ditta allora primo prima cosa di che cosa si parla con i giovani
Seconda cosa da tener d'occhio
Come si parla con i giovani con che linguaggio noi parliamo con dei ragazzi
Che non leggono un giornale neanche sotto minaccia del armi
Che nelle cui case non entra se non rarissimamente un giornale
Che non guardano un telegiornale neanche per sbaglio per errore
E la cui prevalente fonte di informazione sono non i social media ma alcuni social media perché altri sono già considerati auto sono già considerati sorpassati per esempio parla di Facebook con un ragazzo di diciotto anni
Come parlare con Mele della carrozza anzi chiederla dell'auto allora vista parametro alle foto giuste Carola insiste allora tutto questo
Serve a dire che c'è del del lavoro da fare c'è un lavoro che
Spetta alla politica che spetta ai ai nostri ai nostri dirigenti
Spetta ai nostri comunicatori che spetta alla società più responsabile
Però però però c'è a nostro avviso a mio avviso a mio modestissimo avviso
Anche una tesa finalmente di dati che siano fattuali di informazioni che siano oneste e veritiere trasparenti non informazioni come e ne sentiamo spesso buttate lì un po'un po'alla rinfusa
Credo che poi i giovani che oggi viaggiano si muovono comunicano molto di più di quello che faceva la generazione precedente generazioni precedenti e per finire abbiano
Una
Debbano avere dovrebbero avere una sensibilità anche i meno avvertiti politicamente
A quello che noi siamo nel mondo e qui ritorno ai tre numerini della signora Merck da soli siamo veramente insignificanti sei insignificante il primo Paese
Devo però parla già domani figurate di un Paese con qualche piccola ammaccatura quale qualità quindi abbiamo bisogno dell'Europa non perché ce lo chiede all'Europa come diceva mia età ma perché nel nostro interessa ultimo flash a titolo di di esempio voglio concludere
Solamente citando l'attualità di questi giorni di queste di queste ore
Noi abbiamo un del terremoto a un'ora di aereo dalle nostre coste in Libia sta succedendo qualche cosa di di grave e sotto gli occhi di tutti
Ci sono delle dinamiche interne che vanno studiate approfondite piuttosto complessa c'è però anche il risultato di una incapacità dell'unione europea dell'Europa a lavorare in maniera coesa
A far sentire come potrebbe fare in un mondo ideale la sua voce in maniera forte la voce di un di un gruppo di cinquecento milioni di abitanti che fanno possono fare la differenza soprattutto di fronte a casa nostra
Ed è uno di quegli esempi non il solo ma uno di quegli esempi che secondo me dovrebbe far ragionare bene tutti quanti anche i più distanti e questi problemi
Sulla necessità di lavorare in maniera coesa in Europa di superare degli antagonismi che veramente fanno parte della storia
Non del secolo scorso ma di due secoli fa ormai del del
Diciannovesimo secolo e invece di lavorare per un'Europa che parli effettivamente con autorità e con efficacia con una voce sola credo che sia un esempio da tenere presente ma ripeto non è il solo grazie mille
Grazie Michele è stato perfetto con i tempi l'antica Torre ma davvero alloggio febbrilmente ma se è stato perfetto non abbiamo nessuna lamentela hai detto molte cose interessanti e molte delle quali vorrei proporre un pochino il ragionamento anche a Paolo Gentiloni perché partendo alla sfida in populista ma anche impopolare di Parr vi affezionare all'Europa
Gli italiani in vista di questa scadenza elettorale il ventisei di maggio secondo me tratto nel libro di Paolo Gentiloni il tema degli errori canta ma molto alto il tema della rincorsa con i populisti è un tema molto trattato solo individui esattamente quali sono stati i momenti che prima Michele Valensise definiva con i momenti più abbiamo sbracato diciamo rispetto invece a una nostra identità
Europeista ma intelligentemente europeista quindi non tutte cose che Gentiloni ha analizzato profondamente però io penso che in questo momento la cosa interessante sia focalizzati su queste tre cose che ha detto mica contenuti messaggio e linguaggio perché sono le tre cose molto difficili secondo me per chi deve far passare
Perché far passare l'Europa comune ancora come una grande occasione perché appunto turisti la guerra in Libia ma io ti posso o rispondere essendo molto ferrata diciamo sui temi che gli antieuropeisti sono realisti
Ogni giorno frequentano perché vi vengono a raccontare il mio studio che noi ci siamo entrati molto bravi Ahtisaari un'unica misura per le zucchine in tutta Europa ma non siamo recita fa una politica estera comune dunque spetta la Libia andiamo in ordine sparso e scopriamo che un premier oppure l'altro il contratto al TAR così per puro caso
Da qualche
In qualche inchiesta giornalistica quindi il tema si pone fortissimamente anche su questo per la politica estera
Il contenuti in un messaggio del linguaggio Massimo Cacciari l'altro giorno ha detto una cosa che mi ha colpito dritto
La lista era fatto Carlo Calenda il tuo amico Paolo Carlo Calenda ha un titolo sbagliato perché siamo europei non è quello che serve nel senso che non entro la mano e ne siamo l'OPA AN più Europa mai nuova Europa dobbiamo spiegare agli italiani come vogliamo cambiare questo la quale così come non c'ha dato risposte che volevamo ora Cacciari noto per essere d'accordo solo con se stesso quindi mi rendo conto che l'obiezione tua e facile però
è anche vero che è un tema Salamone che centra un problema c'è mentre dall'altra parte dicono l'Europa ci ha delusi ci siamo rotti le scatole smontiamo la così come ricominciamo a fare debito ricominciamo a stampare momenti moneta
Diamo più soldi in tasca agli italiani prima gli italiani sul fronte europeista qual è il messaggio forte e semplice diretto che può passare in un dibattito così
E reso essenziale dall'uso appunto del sociale delle macchine degli slogan perché questo e il grande tema che secondo me il Pd ma insomma tutti quelli che hanno a cuore il futuro paste uno porre urgentemente in vista elezioni europee Paolo Gentiloni
Carla scusa
Ma a me non dispiace tanto questa roba siamo europei però non l'abbiamo messa anche nel nel simbolo del elettorale del Pd quindi se dicessi che mi che mi dispiace farei farei ma ci sono spot
No tocca con il niente
Io penso
Diciamo sono un po'più ottimista è un po'più pessimista rispetto alle chiose che ho sentito da Myrta e che da Michele Valensise
Più ottimista perché in fondo i sondaggi vanno sempre guardati
Ci vuole sempre la la controprova no se noi chiedessimo oggi agli italiani
Se vogliono uscire dall'Unione Europea uscire dall'euro
La grande maggioranza degli italiani risponderebbe Dino
Se noi chiedessimo in un sondaggio gli italiani qual è il il grado di fiducia che hanno nei confronti della democrazia parlamentare
Della chiesa o della di poter recitare molte istituzioni sulle quali noi non nutriamo alcun dubbio
Vedrete che il livello di fiducia se chiediamo hai fiducia nella democrazia parlamentare non è altissimo se poi la domanda
Sulla Girelli chiedi ma tu rinunce resti alla democrazia parlamentare per un un regime autoritario
C'è sempre un quindici venti per cento a cui piace sto regime autoritario però alla fine sarebbe
Cambia
Quindi io non sto dicendo naturalmente sarei matto che non c'è stato nel corso degli ultimi quindici vent'anni
Un percorso di disillusione sulle grandi
Speranze la grande passione europeista che ha avuto l'età discorso che peraltro anche delle basi materiali
Perché effettivamente
Il modo in cui l'Europa ha influito
Nella tenesse nella crescita economica dei diversi Paesi è stato abbastanza asimmetrico ma questo ormai è un discorso per per gli storici o per gli economisti no
I tedeschi si sono effettivamente decisi all'unità
Dall'unione europea scusate alla moneta unica
Perché in qualche modo era poi un'evoluzione della riunificazione tedesca in un certo senso
La moneta unica di nuovo chiediamo agli italiani volete uscire dalla moneta unica alla grande maggioranza dirà non vogliamo uscire
Però certamente la moneta unica avvantaggiato ha avuto un impatto diseguale tra un'economia come l'economia tedesca
Il surplus più alto di un singolo Paese nella storia dell'umanità del dopoguerra non c'è nessun Paese nel dopoguerra che ha mai avuto un surplus alto come l'attuale surplus economico tedesco
E è un Paese che Michele Valensise è stato a lungo ambasciatore italiano in Germania ce lo potrebbe spiegare bene a una
Religione ossessione sul sui temi del debito
Che apparentemente
Infrangibile no pensate al paradosso in cui noi siamo oggi di un'economia tedesca che rallenta molto conto seriamente
In un Paese con un surplus economico stratosferico
Che tuttavia con una riluttanza a dar vita politiche più espansive di Investimenti Infrastrutture crescita e posti di lavoro perché comunque prima di tutto il il occhio sul debito
Ma è alto il debito dell'Unione Europea dell'eurozona no è bassissimo
Se voi paragonate il debito dell'Unione europea o dell'eurozona al debito dei grandi player economici globali
Intendo dire Stati Uniti Cina e Giappone il debito dell'eurozona e dell'Unione Europea
Che è ridicolo no all'incirca tra il settanta e il settantacinque per cento questa è la media e il debito medio debito italiano molto alti no pur essendo più basso di di quello dei dei grandi Paesi che ho citato prima ma quelli battono moneta c'hanno i loro eserciti ci hanno c'hanno un contesto che certamente più solido del nostro quindi è comprensibile che ci sia una certa disaffezione comprensibile che si viva anche un po'contraddittoriamente il rapporto con l'Europa
Tuttavia io non credo che ci sia una maggioranza contro
L'Unione Europea
L'Italia assolutamente penso che la grande maggioranza degli italiani favorevole europea è favorevole alla permanenza nella moneta unica
Il problema è se la domanda gli viene rivolta in modo chiaro netto e radica
Lo dico in un altro modo
Ma c'è qualcuno che contro l'Unione europea
Che mette a rischio l'appartenenza dell'Italia all'Unione Europea e alla moneta unica
O siamo tutti d'accordo perché se siamo tutti d'accordo
Parte in uso gira qualche gruppuscolo che rivendica di voler uscire dall'Unione europea dalla moneta unica
E allora quest'argomento argomento Cacciari no che è inutile dire siamo europei un argomento inesistenti no se invece la questione è una questione di attualità
Come io penso e cercherò di dire molto rapidamente abbastanza dirimente il voto che avremmo il ventisei maggio ed è abbastanza dirimente persino un'affermazione apparentemente così banale come quella siamo europea
Perché a mio avviso la cosa non è affatto scontata
Perché io non credo che culturalmente il nazional populismo i nazionalisti e populisti italiani
Abbiano abbandonato la loro tendenza alla loro spinta la loro intima convinzione contro l'Unione Europea
Che hanno che esplicita atto fino a
Due anni fa tre anni fa
Uno dei più importanti esponenti del Governo italiano quello che indossa spesso divise magliette eccetera indossava fino a due o tre anni fa una maglietta con su scritto fuori dalle non vent'anni fa
Cioè era lo slogan portante di quello che secondo i sondaggi oggi del nostro partito di maggioranza relativa
L'altro partito che partito invece di maggioranza relativa in Parlamento
Quello dell'altro vicepremier
Sosteneva fino a un anno fa
Di
Che non forse qualcuno diceva bisogna Rossella euro comunque bisognava sottoporre quesito
In un referendum che voi sapete la Costituzione italiana non consente ma lascia fare no agli agli italiani
Fuori o dentro
L'Unione Europea
Devi Cameron voleva uscire dall'Unione Europea
Non credo
Non credo né con la macchina la verità
E tanto meno con le dichiarazioni ufficiali il punto è che David Cameron
Passerà alla storia per questo ha innescato un meccanismo che sposarsi perché non c'è così chiaro dopo due anni e mezzo porterà il Regno Unito catastroficamente Perillo niente del Regno Unito molto negativamente all'ingresso nell'Unione Europea fuori dall'Unione Europea
Si potrebbe dire magre lui
Ma magre lui fino a un certo punto perché il meccanismo la innescato lumi
Non è che gli è stato gli è arrivato da fuori
Quindi io penso che
Le politiche di delle due forme di populismo quella più nazionaliste quella dei Cinquestelle che oggi sono al Governo in questo Paese primo abbiano già conseguito un risultato che io considero molto allarmante cioè di isolare
Il nostro Paese nel contesto dell'Unione Europea
Non credo
Adesso l'ambasciatore Valensise ha un'esperienza molto più lunga
Il più diretta ma io così tra osservatore esterno non credo che negli ultimi cinquanta sessanta anni l'Italia sia mai stata così isolata
Nell'Unione Europea nei suoi diversi formati siamo partiti con sei e adesso siamo ventisette o ventotto ma comunque noi siamo sempre stati molto mainstream molto impegnati molto ascoltati dell'Unione Europea
In fondo il paese più ascoltato dopo i due Paesi si considerano e in parte sono l'architrave dell'unione stessa no
Adesso siamo il terzo Paese più ascoltato mi ha colpito qualche giorno fa
Hanno fatto hanno fatto un pensate un vertice pre vertice ventisette sub exit il vertice hanno partecipato il Belgio l'Olanda la Spagna la Francia che la Germania
Quindi
Se non sbaglio i Paesi fondatori
Tranne l'Italia con l'aggiunta alla Spagna
No manca a Lussemburgo
Non è e piccoli
Quindi un risultato già c'è
Non un risultato un frutto di queste politiche è il nostro isola
Isolamento in politica estera il sipario
Vogliamo fare un accenno alla Libia
Io condivido pienamente gli obiettivi politici che il nostro governo
Espone sulla Libia no
Cessate il fuoco negoziato
Soluzione diplomatica sostegno alle Nazioni Unite ok
Il piccolo problema è che per fare queste cose ci vuole la forza forza diplomatica intendo dire non la forza milita
E questa forza diplomatica da che cosa ti può venire principalmente da due fatto rapporto con gli Stati Uniti
Noi abbiamo ripreso in mano la situazione in Libia nono le esitazioni a dirlo
Al cinquanta per cento forse al settanta per cento grazie agli Stati
Che si sono prestati fare una cosa molto difficile per loro perché Barack Obama ha definito l'accodarsi americano all'intervento in Libia con il suo peggiore ore di politica estera
Qualche tempo dopo l'ambasciatore americano
Stevens fu ammazzato a Bengasi danzare al seria voi capite che per quel Paese tornare a impegnarsi come ha fatto Obama con il suo Segretario di Stato
In Libia è stato molto impegnati però hanno fatto e l'altra condizione e l'Unione europea
Perché è chiaro che noi abbiamo una dialettica con un Paese noi molto vicino ed amico da
Quindici anni vent'anni Libia abbiamo interessi geopolitici
Non coincidenti tra Giorgio politici petroliferi di influenze quello che volete
Ciò nonostante siamo in grado di gestire questi rapporti con questo Paese c'è la Francia a condizione che ci sia un contesto europeo ci sia europea ci sia Germania e ci sono gli Stati Uniti
L'isolamento si fa si paga sulla Libia si paga in termini economici
Io mi auguro che non riparta il treno di una parte della dei paesi membri dell'Unione europea
Sulle questioni relative al debito
Relative a alla ponderazione dei titoli sovrani nelle banche
Tutte partite che da anni si giocano in Europa
In Europa danni si gioca tra una parte del mondo europeo
Esattamente il reciproco di quello che accade in Libia i nostri potenziali alleati sono diversi rispetto gli altri rispetto a quelli che abbiamo sulla partita libica c'è un pezzo di Europa l'Europa insegnati che all'Europa
Nordica in parte l'Europa dell'Est e dietro le quinte un pochino riluttante mentre la Germania che spinge molto sulle partite economiche in una direzione contraria ai nostri interessi
E però diciamo quasi sempre ce la siamo cavata un po'perché la Germania ci tiene nel rapporto con l'Italia è un po'perché ci sono altri paesi paesi mediterranei quelli che un ministro delle Finanze tedesco definisce club me d'prima Valensise citava alcune statistiche vi aggiungo questa statistica questo Club Med fatto da questi sette Paesi dopo Breaks città rappresenta il cinquantatré per cento del PIL
Europee quindi non è proprio messo marzo club mentre no intendo dire Francia Spagna Italia Grecia Portogallo Malta e Cipro questi sette Paesi sono più della metà dell'economia dei ventisette
E anche demograficamente sono bella bimba il gruppo di Paesi quindi l'isolamento è un risultato a cui noi già siamo pervenuti con queste politiche per questo io dico
Ok bisogna discutere di come deve cambiare l'Unione europea
Però bisogna questo almeno quando tu parli di linguaggio messaggio bisogna anche essere molto radicali
Se è vero quello che io sto dicendo può darsi che non sia vero ma se è vero che per la prima volta ci sono forze minoritaria in euro
Ma non così minoritarie in Italia
Che più o meno esplicitamente
Parlano di
Fine del progetto europeo
E sono forze che hanno identità e interessi molto diversi tra loro questi nazionalisti europee
Qualcuno al filo Putin qualcun'altro penso che Putin non ci andiamo
Qualcuno è un contributore netto del dell'Europa come santini o la signora le Pen altri sono beneficiari netti come Orban o Kaczynski quindi
E si potrebbe continuare idee molto diverse tra loro no un punto in comune
Il punto in comune è la distruzione del progetto europeo in base a un'idea per l'attuale
La sovranità oggi coincide con lo Stato nazionale e non
In parte che in parte a mio avviso rilevante con il contesto europeo
Gli inglesi hanno prodotto questa roba nello slogan con il quale
Di Brezzi Tiziano ho vinto referendum
Che era Take Back contro
Ma perché abbiamo perso il controllo noi cioè le buche di Roma se ne occupa all'Unione europea nel
Le nostre scelte sulla magistratura si sarebbe le nostre scelte
Io quello di quando ogni volta che la dico chiese se qualcuno fortuna del PC
Se lo chiede lo chiediamo al
La maggior cioè
La la sovranità nazionale c'è Beckett l'abbiamo persa per Bruxelles
Il punto è che oggi
Se pensiamo a come il mondo sta andando e vogliamo un'autentica sovranità o abbiamo anche la dimensione dell'unione europea
Oppure se riportiamo tutto ai giochi delle piccole patrie non avremo una sovranità
Non avremo una sovranità sul sulle questioni economiche chi tutela l'economia i posti di lavoro le industrie
Ogni singolo Paese in competizione con la Cina e e con gli Stati Uniti
La sovranità dal punto di vista della difesa dal punto di vista geopolitico
Chi la tutela
Con una posizione dell'amministrazione americana che di maggiore
Disimpegno diciamo così no
C'è molto da fare noi abbiamo due milioni di militari in nell'Unione Europea
Che fanno
Si fanno la guerra tra loro nei prossimi
Trent'anni
Ho magari parte danno vita a un esercito europee
Visto che affidarsi a qualcun altro non è detto che sia la strada unica
Da perseguire
Ci vuole certamente la NATO ma la difesa europea
Importante quindi alla fine Mirta io credo che
Ho scherziamo quando parliamo del pericolo
Del nazionalismo del sopra Nismo
Hai capito
Riteniamo che sia fatto
Troppo evasione
Incidentale cioè o scherziamo quando parliamo di minaccia sopranista nazionalista
Oppure
La prendiamo sul serio prenderla sul serio non vuol dire accreditare l'immagine che in Italia ogni tanto cercano di accreditare
Che ci sarà un ribaltone a Bruxelles perché non ci sarà ribattono sì
Il ribaltone può essere l'isolamento del nostro Paese
E il mettersi del nostro paese in una condizione una volta isolati nella famiglia europea di essere un pochino ai margini
Di allegre come amici i nostri nemici
E di non avere
I nostri amici che ci danno una mano perché
Noi con chi stiamo ieri sono state le elezioni in Finlandia
Chi se ne frega della Finlandia è però
è un partito che sia nel partito dei Veri finlandesi
Che il partito alleato del
Partito secondo i sondaggi attualmente in Italia di maggioranza relativa
Ma voi pensate che i veri finlandesi siano a favore
Dei veri italiani del di una politica economica espansiva dell'Europa
Di una politica comune sull'immigrazione nove Luiso squilli sui veri finlandesi il fisco a favore scritte sono esattamente contro tutti tutte queste cose come sono contro basta
Uno fa fa venti chilometri al confine verso la Svizzera e vede i i i nazionalisti sopranista gli svizzeri cosa pensano
Non dei calabresi ma devi arrivato a farti un'obiezione è uguale viene detto una cosa razionalmente perfetto provetto Tisci e che
L'effetto di queste elezioni europee potrebbe essere una cacofonia sopranista assolutamente realistico cioè l'Italia ognuno cerca di fare il meglio per sé
E quindi se tutti siamo sorpresi prima primati italiani per prime romane poi primi delegate dal centro stava prima io a un certo punto questa roba
Sempre di più si riduce e non esiste più il tema della comunità
Dall'altra parte però
Il punto è
L'Europa deve cambiare come te lo chiedo perché la sensazione molto forte che sia anche questo l'OPA diventata un vincolo puramente un vincolo e quando i sovrani istinti scendono altre volte anche delle delle corbellerie straordinario ne sono cosciente
Dicono cose tipo bisogna riprendersi la posa e stampare moneta bisognerebbe doveva fare debito il rapporto deficit-PIL chi se ne frega sforiamo questo vuol dire per i soldi intascare italiani creare posti di lavoro fare più investimenti se non abbiamo più questa camicia di forza
Possiamo fare di più
E molto complicato a questo messaggio come dire replicare con e la razionalità bisogna trovare un messaggio uguale e contrario che passi l'altro giorno
Su questa storia è venuta nel mio studio una signora che si chiama tornato che ha una avvocatessa che forse avete incrociato in televisione che c'è un'associazione che si chiama Grexit e lei dice che il dramma questa Europa che ci ha imposto questa euro non possiamo più stampare moneta non possiamo più fare debito e questo ci ha detto più poveri
Mi sono ricordata che in un mio libro che scrisse nel due mila uno
Riportare un discorso meraviglioso che fu fece Guido Carli non so quanti di voi si ricordano esattamente chi fosse me solo un personaggio straordinario in questo Paese
Che dopo aver firmato rimasti al Tesoro fece una conferenza stampa si presentò davanti hanno il giornalista era uno dei primissimi le cose che facevo avevo vent'anni ero una Giovan giornalista con un libro incredibile che era il Faust ridete
E disse questo libro qui si spiega perché abbiamo fatto
Masse te perché dobbiamo fare la moneta unica perché il diavolo Mefistofele sussurrava continuamente all'orecchio dell'imperatore stampo Monica stampo volete lo si può fare quello che vuoi ed è sempre stata la grave tentazione tutti i potenti della terra
La moneta unica e massicci impediranno impediranno ai potenti di stampare moneta discapito poi del benessere generale per l'economia però questa cosa come tutti come prima di chi lo diceva la cosa era guerra dicevi tu come la guerra sembra lontana se non lontano anche questa cosa qui cioè io me la ricordo e mi torna in mente Carle mi torna in mente quella generazione per tanti ragazzi toni questa roba non esiste né per tempo gli si dice
Non ci sono i soldi per fare questo non ci sono i soldi per dare le pensioni ci sono i soldi per fare investimenti per il lavoro e quindi questo tema del dello strutturare
è un tema molto forte nell'opinione pubblica non trovi Maio della
Continuo a rivolta la Mirta cioè
Ma quanti italiani vogliono tornare alla lira pochissimo
Dopodiché se c'è uno che va in televisione dice dobbiamo tornare alla lira può darsi anche che Bettino applauso tratto gli applausi gratis in televisione molto spesso sapete una partono non partono perché c'è qualcuno che li darà
Che tali dà il via
Però
Diciamo
è una minoranza
Molto piccolo anche nei sondaggi quelli che vogliono tornare alla lira c'è anche una minoranza anche per fortuna piccola che vuole la reintroduzione della pena di morte
Va benissimo no io rispetto le opinioni di tutti siamo in un Paese libero ed è possibile che ci sia una
Piccola minoranza che dice torniamo alla lira
Il punto vero secondo me è esattamente l'opposto è che
E su questo che dobbiamo lavorare e che siccome l'Italia ha una specificità purtroppo e la specificità e che queste posizioni che nel resto d Europa sono a diversi gradi molto minoritarie
E che quindi oscillano tra il dieci e il venti per cento dei consensi poltroncine quel venti per cento dei consensi negli altri paesi europei
Noi anche per colpa del del mio partito figurarsi euro
Per tante ragioni che sarebbe troppo lungo qui discutere ci troviamo nel singolo Paese oltre al Regno Unito con caratteristiche diverse
Referendum Breaks città e oltre agli Stati Uniti per qualche per per certi versi ma che comunque non fanno parte della questione europea in cui queste posizioni non sono minorità
Sono ampiamente maggioritari
Il punto di queste elezioni europee è che se in un Paese importante come l'Italia posizioni che portano all'isolamento in Europa a mettere in discussione
Il futuro dell'Unione Europea invece di essere espresse da
Il dieci per cento il quindici per cento il dodici per cento degli elettori minoranza sono posizioni sommandosi di maggioranza e di governo questo è un grande rischio per il nostro Paese
Il rischio non è che l'Italia si è si sia disamorato da dell'Unione Europea il rischio è che sulla base delle difficoltà della nostra economia delle contraddizioni degli errori fatti anche da noialtri abbiamo governato in questi negli ultimi metri precedenti cinque o sei anni
Ci siano delle posizioni politiche molto forti molto rilevanti che ci portano ai margini e punto di domanda rischio
Addirittura fuori da questo meccanismo
E siccome io penso che la grande maggioranza degli italiani sia consapevole del fatto che andare fuori da questo consesso europeo che è un rischio enorme per il nostro Paese
Penso che dobbiamo fare uno sforzo di andare alla radice di questo problema e dire le cose come stanno
So benissimo che oggi loro risponderebbero no ma noi non vogliamo
Ho visto uno dei padri dei partiti di che non fa parte del del Governo uno di questi partiti un po'nazionalisti ieri che ha fatto una riunione
Dicendo non vogliamo cancellare l'Oropa vogliamo trasformarla in una confederazione di Stati in cui ogni Stato però possa decidere tutto per conto suo
Ok Gorla questa è la fine del progetto europeo
Progetto Europa è una cosa meravigliosa
Che tra l'altro ci viene ammirata e invidiata in tutto il mondo in cui gradualmente in questa che è una delle aree più ricche più acculturate
Con in quella quella quota di spesa sociale mostruosa rispetto alla popolazione che ci contraddistingue & nato un progetto comune
Questo progetto comune è stato utile solo alla generazione di Valensise è mia e quindi indirettamente a settant'anni niente guerre il progresso bla bla bla no è fondamentale per le generazioni future
Altrettanto fondamentale
Perché le cose che sono in gioco si chiamano
Un cambiamento climatico vedete un altro attore proprio vale
è capace di fare qualcosa sul cambiamento climatico chi la Cina l'India
Il Brasile gli Stati Uniti ce n'è uno solo
Con tutti i suoi limiti e l'Unione europea l'unico soggetto globale che può dare un contributo positivo sul cambiamento climatico e l'Unione europea
Lo stato sociale
Dove abbiamo
Pensate che in America un terzo dei dei lavoratori
Guadagna meno di dodici dollari l'ora e non ha nessuna forma di assicurazione sanitari un terzo sono quarantacinque milioni di persone
Quindi prima seconda cosa importante l'Europa è
Garanzie di servizio universale
Poi Kurtz funziona non funziona la scuola funziona non funziona il sistema sanitario e noi ci occupiamo soprattutto Mietta insomma diciamo anche noi politici e anche i giornalisti tutti i giorni del di come non funziona servizi ma ce l'abbiamo
E potremmo non averci se scegliamo un altro sistema
Udite udite il tema della pace nei prossimi venti trent'anni
Mi è capitato qualche mese fa in un in una conferenza in India
Un generale americano molto importante
Generale Petraeus che l'ambasciatore ricorderà
In un panel di fronte trecento persone
Insomma voi da che parte state la nuova guerra fredda tra Stati Uniti e Cina chiede al sottoscritto
è naturalmente mi nera cavalla europea no Harvard appena il multilateralismo pareri ma il broker della pace
Che in inglese è più facile testé parole così però
Poi effettivamente il problema è ma se il soggetto europeo
Deve avere una sua
Consistenza una sua forza sono neanche l'accordo dentro il governo da che parte stare quindi è durissima demolirlo top bocca lite faticò a sua firma quegli argomenti quelli che salgono no
Proprio con il discorso torniamo a riprenderci il controllo delle nostre cose non hanno mai un passo in quella direzione
Però io credo che i Paesi europei più rilevanti si siano convinti in cui
Quarto esempio faccio solo cinque quarto esempio
I miei i i colossi
Dell'UE
Che facciamo no non ce l'abbiamo di colossi due in euro
Pensate che la più importante azienda riguarda in Europa e
Un'azienda sudafricana
Che si è
Che ha avuto un un non spin-off raccontato lo spin-off ad Amsterdam
In pancia Charlie il trentadue per cento di tensione perché uno dei colossi cinesi del web
E con questo solo fatto è diventata la principale e più grande di sputi fai più grande di XP Miriam la principale azienda digitale d'Europa
è una roba sudafricana solo perché c'ha in pancia un terzo di una
Delle più grandi multinazionali cinesi
Che facciamo
Web tax
Far pagare i dati a questi colossi
Non solo web tax perché il diritto di stabilimento quando non c'è lo stabilimento fisico comunque è un'esigenza
Ma più in generale noi abbiamo lavorato molto come europei sulla strada della privacy
Può darsi che nei prossimi anni dobbiamo passare dalla privacy alla monetizzazione
Per cento siano stati sì perché visto che non riescono venisse non riusciamo con la privacy perché chiunque comincia a tempo e dice cookies proprio cupi se va che e andiamo avanti no forse potremmo dire in America ci sono le proposte molto se da questo punto di vista tutto quello che che viene ricavato dai dati che sono di nostra proprietà sulle reti le reti interne che sono dei beni comuni perché sono state costruite non
Da dal signor Alphabet dal o del signor atto sono stati costruite prima dall'esercito e poi dalla nostra comunità
Quindi digitale infine
Pensate un po'le libertà
Democratiche la democrazia liberale
Era una roba che dieci quindici anni fa ci sembrava scontato no la discussione alla fine del secolo scorso era se la democrazia liberale che comunque si sta si espandeva in modo continuo era giusto esportarlo a con le armi o era meglio una gradualità pacifica no e tutto il dibattito sulla guerra in Iraq
Bush senior
Adesso
C'abbiamo delle esagerazioni eccetto c'è un politologo americano
Che forse conoscete per per il suo libro più famoso che era quello Marte Americhe Venere Europa siamo Robert Kagan nel suo ultimo libro
Parla della democrazia liberale come di un giardino che è stato costruito sulla base della vittoria militare degli alleati
Nella seconda guerra mondiale circondato dalla giungla e negli ultimi anni la giungla dice cambiando si sta rimangiando il jazz di forse un po'tragica perché poi in Slovacchia vinto alla alla alla appunto va perché poi vedremo come andrà a finire in Algeria chi lo sa Franz però non c'è dubbio che
L'idea che noi abbiamo avuto per cui l'espansione della democrazia e della libertà che era inevitabile
Un grande premio Nobel Amartya Sen c'ha scritto un libro vent'anni fa in cui teorizzava riferendosi alla Cina l'impossibilità del successo economico senza la democrazia e la libertà
E invece la Cina è un esempio vivente ed attrattivo per il mondo
Del fatto che senza democrazia e libertà e coautrice del successo
Sotto semplice e questo modello della cosiddetta democrazia illiberale
Si affaccia anche
Nella nostra nella nostra zona quindi l'Europa non va data per scontata non è vero che sono tutti europeisti i nazionalisti
Ci portano non non prenderanno il potere a Bruxelles come racconta no mamma de che cioè i sondaggi si fanno tutti sanno che sarà una minoranza influente vocale
Attorno al dieci quindici per cento il prossimo Parlamento europeo
Ma rischiano di essere molto forte in Italia e la loro forza Italia rischia di mettere il nostro Paese ai margini dell'Unione europea è un'Italia immagini dell'Unione europea non è che si mette a battere moneta e in un mare di guai
Geopolitici di sicurezza economici sull'immigrazione io Nemi cioè può sposò fare un elenco infinito quindi è dirimente la questione siamo europee in naturalmente siamo romena siamo anche italiane adesso non c'è Giulia la sua Fondazione siamo italiani ed europei non a caso no io ci aggiungerei Roma siamo romani
Siamo italiani siamo europee di di nuovo Amartya Sen l'identità plurale ognuno di noi
Non ha una sola identità che gestiamo euro presi feci dimentichiamo il tricolore e l'inno di Mameli le Repubbliche marinare il Rinascimento e Roma ma niente perso
Ma quella dimensione oggi chi parla di sovranità
In termini nazionalistici e non ti europei prende in giro gli elettori
Allora ci chiedono di cui abbiamo fatto molto tardi comunque sono due appunto il due argomenti molto forte secondo me sono quelli rispetto a un a un messaggio fallace perché ha ragione Paolo su questo Mom
Uno è l'Europa non vogliamo abolirla vogliamo cambiarla in realtà in effetti poi tanti sono invece segnali di qualcosa di più radicale e profondo da qui fin qui da cui guardarsi
E la seconda e arriviamo in Europa e vinciamo non è così nel frattempo però l'Italia è un caso prima di andar via come sempre spazio per una domanda so che c'è già una pronta perché tempo stringe prego
Grazie mille agli ospiti per questi interventi così pregnanti grazie professor giardino parole gentili dell'inizio
Io ho una domanda che si ricollega un elemento che non è emerso in primo piano la discussione ma che è stato presidente è stato citato
Cioè gli Stati Uniti ed è legato un po'lavoro che facciamo con la redazione con la rivista che ospita il sito di Treccani cioè quello degli spazi politici e da loro trasformazione
L'ambasciatore Valensise diceva che questa narrazione dell'Europa che emerge come soggetto che porta pace dopo la seconda guerra mondiale
E ormai anche un po'datata non fa più non trova più riscontro i giovani generazioni un elemento di quella nazione che si ritrova in qualsiasi manuale di storia dell'integrazione europea il ruolo degli Stati Uniti
Senza gli Stati Uniti senza il consenso senza il supporto americano
L'Unione Europea così come non sarebbe mai nato almeno nei primi decenni del progetto
Ora che il rapporto dell'Alleanza atlantica è soggetto a una pressione così forte che sono emerse presente Gentiloni citava Kagan
Ma anche insomma la la la ritrosia del suo del degli degli Stati Uniti a intervenire ad essere presenti più sullo scacchiere globale
Ora che sono emerse delle spinte delle pulsioni che pervadono il dibattito americano almeno da gli anta fin dalla fine degli anni Ottanta del mondo conservatore
E possibile ripensare l'Europa come spazio siamo pronti insomma a portare più illa il progetto europeo e a sganciarlo anche da un collegamento atlantico che è stato invece uno dei pilastri fondamentali senza cui non sarebbe stato possibile immaginare l'Europa così come grazie
Chi chi a chi vuole Riley rivolta era aperta prego Michele sardo affatto essere belli perché mi dicono che siamo un po'in ritardo
L'Europa
è nata in collaborazione non in antitesi con gli Stati Uniti
Storicamente
All'epoca siamo stati incoraggianti dagli Stati Uniti a
Intanto a rimetterci sulle nostre gambe dopo la seconda guerra mondiale e poi via perseguire una politica di di unità a livello a livello europeo
In maniera telegrafica alla mia impressione
è che nella rapporto con gli Stati Uniti con questi Stati Uniti in particolare ma in generale con gli Stati Uniti ne dobbiamo mantenere una condivisione di ideali profondi che ci collocano e in maniera netta nel mondo occidentale
Ma dobbiamo anche essere capaci di far valere le nostre ragioni
E per farlo abbiamo proprio nell'Unione europea di oggi degli strumenti che si chiamano politica commerciale comunitaria la cito perché la politica commerciale dell'Unione Europea
è una di quelle cose della unione che funziona
Che funziona con con successo a vantaggio di tutti i soci della società
Europea e perché funziona perché è una politica comunitaria non è una politica intergovernativa cioè non è una politica come quella che sogna la signora alla quale il presidente Gentiloni faceva riferimento poco fa è l'esatto contrario
Cioè una politica che è costituita da una cessione di sovranità
Mirata razionale ragionevole all'Unione affinché essa Unione negozi di nostri rapporti commerciali con con gli Stati Uniti questa è una delle contraddizioni dei sovrani iscritti
La vediamo non solo sul piano commerciale ma ancora in maniera più più evidente sul piano della della sicurezza per esempio a me ha sempre colpito e finisco l'affermazione secondo la quale
Affermazione dei sovrani secondo la quale noi dobbiamo fare di tutto per
Tutelare meglio i nostri confini esterni della unione europea il che è una cosa giusta sacrosanta
Ma allo stesso tempo sono gli stessi sovrani visti che contestano quei meccanismi di funzionamento dell'Unione Europea che con che consentirebbero viceversa di avere una politica comune anche sulla tutela dei confini
Allora se mettiamo insieme a tutela i confini
Capito completamente diverso una politica commerciale abbiamo una spinta ulteriore per lavorare insieme e non come vogliono i sovrani
Bene grazie ci siamo un attimo distratti Paolo Gentiloni Dio perché le immagini arrivano a Parigi sono abbastanza impressionante ed è stato questo in scendono tra dame si vede il petto in fuori in fiamme quindi insomma
Speriamo che non sia doloso non si capisce a Varese o le impalcature del restauro pare di no
Grazie ragazzi di essere stati con noi grazie al professor Giardina grazie a Paolo Gentiloni grazie a Michele Valensise spero davvero essere primo di una lunga serie di incontri su questi temi grazie a tutti