Rassegna stampa estera

Buongiorno agli ascoltatori di radio radicale mercoledì diciassette aprile questo è l'appuntamento con la rassegna dalla stampa internazionale a cura di David Carretta diversi temi di cui ci occuperemo quest'oggi evidentemente
Torneremo sugli incendi o a Parigi la cattedrale
Di Notre Dame sono molti giornali che pubblicano
Editoriali commenti analisi Dinoi vedremo
Brevemente quello di oggi di le mondo dal titolo la Francia toccata al cuore prima di ritornare anche sull'Italia
Con un breve editoriale di El Mundo quotidiano spagnolo uscito ieri secondo il quale la nostra economia e alla deriva l'Italia si trova in una situazione insostenibile davanti alla quale l'Unione europea
Dovrebbe reagire il più presto possibile scrive tra l'altro nel mondo a proposito di unione europea invece approfondiremo le divisioni tra Francia e Germania con un'analisi di le Figaro può dal titolo tra Parigi e Berlino
Il momento del disincanto poi i la crisi in Libia con il un asciutto nel post che punta il dito contro la rabbia saudita e il principe erede al trono Mohammed Bin Salman per l'offensiva del generale a Starr su Tripoli con il Financial Times invece chiuderemo
Sul Sudan un il nuovo regime in Sudan deve ancora dimostrare la sua sincerità
I manifestanti che hanno portato alla caduta di Omar al-Bashir Tem mono che i militari non siano credibili per sostituire la vecchia guardia scrive il quotidiano della CCTV in un editoriale di ieri
Cominciamo però con un accenno a Notre Dame l'editoriale di oggi di le monde dalla Francia toccata al cuore
La Francia tutta e non solo di parigini non solo i cattolici sono commossi di fronte alle fiamme che hanno devastato la cattedrale la serata struggente di lutto nazionale e planetario non verrà dimenticata per molto tempo
Malgrado la promessa del presidente francese Manuel Marco di ricostruire Notre Dame questo scrive tra l'altro le mondo uno dei tanti giornali ovviamente che dedica una parte dei suoi commenti
A Notre Dame
Vediamo invece Alitalia e ha e il mondo che ieri pubblicava un editoriale molto metto molto duro dal titolo
Italia un'economia la deriva l'Italia si trova in una situazione insostenibile davanti alla quale l'Unione europea dovrebbe reagire il più presto possibile
Scrive questo giornale spagnolo la terza economia della zona euro e diventata fonte di incertezza e potrebbe mettere a repentaglio
La stabilità dell'Unione europea dopo anni di sforzi da parte degli altri stati membri per rimanere all'interno dei criteri di austerità e di equilibrio di bilancio a dicembre ricorda al mondo il governo populiste italiano aveva raggiunto in extremis un accordo con Brussel per farsi approvare conti pubblici impegnandosi a un deficit del due per cento contro il due quattro inizialmente annunciato ed evitare così una procedura per deficit eccessivo
Lunedì sono stati resi pubblici i dati sul debito che ammonta già al cento trentadue virgola due per cento del PIL
L'Italia è in recessione tecnica il Fondo monetario internazionale ha già avvertito che il Paese quest'anno crescerà solo dello zero uno per cento
Insomma si tratta di una situazione insostenibile di fronte alla quale l'Unione europea deve reagire il più presto possibile così
All'avvio del mondo che ovviamente teme che una crisi italiana posta in qualche modo contagiare la Spagna e annullare gli sforzi che sono stati realizzati dal Governo dai governi spagnoli e dagli cittadini spagnoli in in questi anni invece a proposito di unione europea si alimenta il il dibattito sul disamore tra Francia e Germania tre Manuel Marco e anche la Merkel ne avevamo già accennato ieri oggi ci torniamo con le figlia o è un'analisi di Nicola Banorte dal titolo
Tra Parigi e Berlino il momento del disincanto comincia così il quotidiano conservatore francese
L'atto due della relazione Franco tedesca è iniziato
L'euforia che aveva segnato l'elezione di Manuel Marco un presidente europeista Germano offrirò è stata di breve durata
Si è dissipata nelle laboriose discussioni che si sono succedute per arrivare degli Progetti di futuro comune
Il Presidente francese ha strappato misure simboliche come la creazione ancora incerta di un bilancio della zona euro gli impegni di principio sulla difesa europea
Con la cancelliera Angela Merkel ha firmato gennaio il nuovo trattato che celebra l'amicizia franco tedesca
Ma il testo Valle più per quello che c'è un atto europeo che per quello che contiene Francia e Germania hanno riaffermato che i loro destini sono legati poi ciascuno ha ripreso il suo cammino solitario
Le relazioni si sono degradate da diversi mesi spiega
Ballotta Avellino si rifiuta di trarne una lezione generale pure la lista delle divergenze si è allungata la tassa la web tax sui giganti interna insostenibile da Parigi B Berlino ha frenato per proteggere le sue imprese
I progetti comuni sugli armamenti sotto la pressione della Spd il governo tedesco ha irrigidito la sua politica sulle esportazioni di armi
Il rilancio degli investimenti in Europa suggerito dal ministro dell'economia Bruno le Merkel invitato la Germania aumentare la sua spesa beh il suo omologo OLAF Scholes ha fatto sapere che non intende rinunciare al pareggio
Di bilancio l'apertura di negoziati commerciali con gli Stati Uniti nel momento in cui Berlino gli europei sono favorevoli parli Parigi si ritrova da sola a opporsi a questi negoziati
Durante l'ultimo vertice europeo consacrato la Breguet sì
Parigi e Berlino hanno rivendicati in pubblico le loro divergenze cosa che raramente era caduta in passato gli obiettivi dei due paesi sono diametralmente opposti in diversi settori spiega verificavo anche se poi a volte Parigi Berlino riescono a mettersi d'accordo come accaduto sulla direttiva sul copywriter a Parigi si alzano gli occhi al cielo deplora endo l'inerzia tedesca
L'Europa in crisi minacciata dalla paralisi populisti sono in marcia come non comprendere l'urgenza
Del momento a Berlino invece sì ascoltano queste critiche con mansuetudine macro deve trovare un modo per uscire dalla crisi di gira gialli e lo fa criticando la Germania dicono responsabili politici tedeschi
Ma che la Merkel sì guardano l'un l'altro fare politica
Ciascuno perse l'Europa che protegge del presidente francese è innanzitutto uno slogan francese diretto ai francesi la cancelliera a accettato un'inflessione della politica industriale ma solo entro certi limiti
Con la scusa del pragmatismo Merkel continua a promuovere gli interessi del suo Paese quando ride lo ritiene necessario ultimo esempio il progetto di gasdotto Nord Stream due
Insomma per le figlie o qualcosa si è rotto tra Macrone Merkel la cancelliera lasciato alla nuova presidente della Save the one Grete Crumb per Carré Bauer rispondere alla lettera gli europei inviato dal presidente francese quella sul Rinascimento europeo
Come se questa lettera fosse un volantino di un partito politico Allegretti Kram Carramba over ha risposto presentando
Le sue idee moltiplicando le provocazioni come porre fine alla sede del Parlamento europeo a Strasburgo lo scontro ormai il pubblico la speranza di un vero rinnovamento europeo dopo
Le elezioni del ventisei di maggio è magra
Delusioni reciproche ritorno agli egoismi nazionali la relazione franco-tedesca è entrata in una fra fase glaciale il presidente francese
Ha fatto il suo lutto della cancelliera nel due mila e diciassette Merkel era ancora la personalità dominante dell'Europa ma la sua fragile rielezione avviato la lenta fine
Del suo regno insomma non è con Merkel che bisogna fare i conti e allora si può criticare apertamente Berlino l'atto secondo
Del mandato macro non sarà dunque il rinnovamento europeo parallelamente anche a Berlino il sogno maroniano si evaporato
A metà mandato il bilancio del presidente francese resta da completare nella Spd che va verso sinistra nella sede o che va verso destra
Hanno l'intenzione di far nel loro modello Angela Merkel ormai considera Macron come un Presidente francese come tutti gli altri e ne ha visti tanti
Ma dimentica che l'ultimo con il quale potrebbe cooperare così tra l'altro Nicola Barrotta proposito
Del disamore Franco tedesco che viene
Analizzato in questi giorni da molti giornali europei ieri che abbiamo accennato alla alla Financial Times con Bolfa Münchau columnist
Del del lunedì non è nessuno altre anche Libération per esempio aveva un un analisi diciamo casualmente il suo corrispondente da a Bruxelles sta diventando insomma un tema un tema a livello europeo tanto più in vista delle elezioni come rimane un tema la Libia
Non solo sulla stampa europea ma anche su quella americana ieri era a Washington imposta dedicarvi un editoriale dal titolo L'avventato principe dell'Arabia Saudita alimenta un'altra guerra civile
Scrive il post dopo anni di crisi in Libia gli inviati dell'ONU pensavano di essere sul punto di strappare un accordo che avrebbe permesso di riunire le diverse frazioni del paese in una conferenza per trovare un accordo su un governo uniti unificato in un piano per tenere lezioni poi Khalifa Haftar signore della guerra di settantacinque anni che aspira a diventare il prossimo dittatore della Libia lanciato la sua offensiva contro la capitale Tripoli che ha mandato in frantumi il processo di pace e ora potrebbe portare a un'altra devastante guerra civile araba
Cosa ha spinto haftarah concludere che doveva cercare una vittoria militare invece di un compromesso
Negli ultimi giorni la risposta diventata sempre più chiara la sua offensiva è stata preparate sostenuta dall'Arabia Saudita dall'Egitto e dagli Emirati Arabi Uniti
Questi governi arabi e la Russia hanno deliberatamente sabotato uno sforzo internazionale che aveva il sostegno dell'Unione Europea
Dell'Unione africana e degli Stati Uniti oltre che del segretario generale dell'ONU Antonio Gutierrez insomma forse bisognerebbe guardare in un'altra direzione non verso
Nord
Nord Ovest ma verso nord est Mosca e come dire il il sud-est Riad il Cairo
Emirati Arabi uniti
Scrive il post a star per anni aveva beneficiato del sostegno di alcune potenze esterne come per esempio la Francia mentre consolidava il controllo sulla parte orientale della Libia instaurando un regime rivale rispetto al governo sostenuto dall'ONU a Tripoli ma pochi giorni prima del lancio per la sua ultima offensiva il generale ha visitato l'Arabia Saudita dove vi sono stati promessi milioni di dollari di aiuti per pagare l'operazione militare secondo quanto rivelato dal Wall Street Journal
Il denaro che dovrebbe servire a pagare alcuni leader tribali a reclutare nuovi combattenti rappresenta un'altra scommessa sconsiderata del principe erede al trono Mohammed Bin Salman
Che ha già lanciato un intervento disastroso IBM no oltre aver tentato invano di soggiogare i governi del Libano del Qatar
Domenica poi a star ha ricevuto il sostegno esplicito del presidente egiziano Abdel Fattah Al Sisi con cui si è incontrato al Cairo sì sì era tornato pochi giorni prima da una visita alla Casa Bianca con il presidente Trump
Ma non ha mostrato alcuna esitazione nel contraddire le richieste
Statunitensi affinché a star ponga fine alla sua offensiva
Però al tentativo di installare a stare a Tripoli non sembra aver avuto successo l'offensiva ha avuto l'effetto di riunire le altre fazioni libiche generalmente divise
Le milizie di altre città sono arrivate nell'aria per fermare l'invasione
I sostenitori di Haftar dicano che i resistenti includono elementi estremisti che sono sulla lista nera dall'ONU
Ma non va dimenticato che le forze di a stare includono criminali di guerra ed esponenti delle branchie saudite del fondamentalismo religioso
Il risultato più probabile di questi combattimenti saranno ulteriori sofferenze e non erano necessarie per i libici migliaia di persone hanno già dovuto abbandonare le loro case il flusso di rifugiati attraverso il Mediterraneo verso l'Europa potrebbe aumentare
E l'organizzazione dello Stato islamico che gli Stati Uniti hanno combattuto per anni e sconfitto in Libia
Potrebbero potrebbe risorgere tutto questo grazie alle intromissioni di governi arabi che l'Amministrazione Trump descrive come stretti alleati e partner cooperativi nella regione
Tanto spesso si lamenta di alleati degli Stati Uniti in Europa altrove che accettano gli utili a protezione di Washington
Limitandosi a trarne vantaggio i danni dell'America beh se si degnasse di guardare le cose da vicino potrebbe scoprire che l'esempio più evidente lo ha in questo momento in Libia così tra l'altro il Washington post
Per chiudere invece il Sudan con il Financial Times di ieri e un
Editoriale a proposito di quanto sta accadendo dopo la caduta del presidente Omar al-Bashir
Il nuovo regime in Sudan deve ancora diversi dimostrare la sua sincerità i manifestanti tengono che questo nuovo regime non sia credibile per sostituire la vecchia guardia
Scrive il Financial Times ora arriva la parte difficile ci sono voluti quattro mesi di proteste straordinarie da parte dei sudanesi in gran parte giovani per rovesciare il regime geriatrico di Omar Al Bashir c'è una comprensibile euforia nelle strade di Khartoum
Ma l'esperienza dei paesi che hanno attraversato la primavera araba dall'Egitto alla Siria dalla Libia lo Yemen suggerisce che ci sono seri pericoli davanti ai sudanesi
Bacile rimasto al potere per trent'anni lo Stato sudanese è stato organizzato torno ha un unico obiettivo tenere Luigi e i suoi accoliti al potere tutto era sottoposto la sua volontà le elezioni erano truccate l'opposizione comprata c'è stata una guerra in Darfur gran parte della spesa pubblica andava i militari mentre altri servizi pubblici erano abbandonati
Ma l'apparato militare veniva deliberatamente tenuto diviso per assicurarsi che nessuno fosse sufficientemente forte da organizzare un colpo di Stato contro Bashir
Quell'edificio Bashir che crolla la preoccupazione ora è che non emerga nulla di sufficientemente credibile e coerente per sostituirlo
Il primo compito deve essere di smantellare l'apparato di sicurezza di Bashir ma occorre farlo in modo tale da evitare di catalizzare ammutinamenti o scontri interni armati fortunatamente
Finora non ci sono stati grandi episodi di violenza dopo la caduta di Bashir ma questo potrebbe rivelarsi temporaneo
Il Consiglio militare che governa il Sudan è tutto tranne che è stabile secondo l'ordine del Financial Times
Appena ventiquattro ore dopo che il generale Howard Dean uffa annunciato il colpo di Stato anche lui si è dimesso sostituito da un altro generale meno conosciuto Abdel Fattah Al Buran
La cosa forse più significativa è che il capo dei servizi segreti il temuto se l'abbia la gauche è stato sostituito i manifestanti hanno comprensibilmente Giolito per questi sviluppi ma l'associazione dei profitti professionisti sudanesi che è stato alla guida delle proteste ha ragione ad essere cauta
I militari potrebbero essere impegnati in un'operazione di teatro politico per dare l'impressione che tutto cambi per mantenere il loro controllo sul potere
Se invece l'esercito vuole davvero giocare un ruolo di cambiamento deve negoziare con l'opposizione una forma credibile di governo Interim iniziando a incontrare i rappresentanti dei manifestanti
La seconda sfida economica alla fine il pessimo stato dell'economia gestita male colpito da sanzioni privata Direct dei redditi petroliferi del sud Sudan che accusa che ha provocato il crollo del regime le manifestazioni erano iniziate ricorda Frasson Times quattro mesi fa per l'aumento del apprezzo del pane
Se chi e ai comandi ora non è in grado di migliorare rapidamente la situazione economica beh potrebbe essere il prossimo a cadere così tra l'altro i farmaci on Time is in questo editoriale con cui per oggi ci fermiamo da David Carretta una buona giornata con Radio Radicale