Cerimonia in occasione del 74º anniversario della Liberazione

Non sarebbero stati catturati fucilati deportati oppositori politici i lavoratori ed ebrei
Ricordava Arrigo Boldrini per settant'anni presidente nazionale dell'Anpi abbiamo combattuto per la libertà di tutti per chi era con noi per chi non c'era ed anche per chi era contro
La Resistenza ha liberato tutti
Ecco perché il venticinque aprile deve essere una giornata di festa e di unità di tutti gli italiani
Indipendentemente dalle loro convinzioni politiche ideali italiani che credono dell'antifascismo e nella Costituzione repubblicana oggi bussola più che mai della nostra democrazia
A distanza di settantaquattro anni dalla fine della seconda guerra mondiale l'Europa attraversata da una sempre più pericolosa deriva razzista xenofobo e antisemita
L'antisemitismo è vivo e vegeto in Europa e si manifesta con frequenza sempre più preoccupante anche nel nostro Paese
Non accadeva nulla di simile con tale intensità dalla sconfitta del nazismo
E non è più tollerabile che si ripetono con frequenza sempre maggiore nel nostro Paese a Milano capitale della resistenza manifestazioni come quelle di ieri che offendono la la memoria di chi ha dato la libertà contro l'oppressione
Del differenze legate al genere all'etnia alla condizione sociale alla religione all'orientamento se ci sessuale alla nazione di provenienza stanno diventando sempre di più un'occasione per creare nuove persone da segregare nemici da perseguire o in decidui da emarginare ed è ora di dire basta
Bisogna che lo Stato manifesti pienamente la sua natura antifascista
In ogni sua articolazione impegnandosi sul terreno della memoria della conoscenza storica chiediamo a questo stato di sciogliere per legge gli organizzazioni neofasciste e neonaziste
Gli strumenti ci sono sono le leggi Scelba e Mancino è mancata in banca ora la volontà politica di applicarle
Mai come oggi la pace bene prezioso conquistato dalla Resistenza italiana europea che furono guerra la guerra in serio pericolo
Dalle guerre e dalla fame stanno fuggendo centinaia di migliaia di esseri umani che cercano con gli Enza rifugio nel nostro continente ma l'Europa sembra solo capace di erigere muri reticolati e barriere di filo spinato
Non è questa l'Europa sognata dal tiro Spinelli Ernesto Rossi Eugenio Colorni nel Manifesto di Ventotene
Alla vigilia dell'importante appuntamento delle elezioni europee dobbiamo assumere l'impegno solenne a realizzare gli ideali per cui tanti sacrifici sono stati compiuti dai combattenti italiani ed europei per la libertà
è urgente costruire la speranza di un mondo e di un futuro sociale migliore in un'Italia libera e democratica in Europa unita né i valori della pace dell'antifascismo e della solidarietà
Diamo ora la parola al sindaco di Milano Giuseppe Sala
Cioè tutto
Bellissima essere cui
Ma di più è giusto essere qua
è profondamente ingiusto anzi non ci dovrebbe essere altro luogo dove essere oggi anzi io non vorrei essere in nessun altro luogo oggi
E questo perché ritrova in poi il popolo
Di cui sento di far parte un popolo libero democratico
Fiero delle conquisterà i progressi nati da decenni di pace e libertà
Pace e libertà che ci sono state donate dalla Liberazione e questo non dimentichiamolo mai
E a quei politici dalla memoria corta
O dalla scarsa conoscenza dalla storia che mostrano indifferenza
E a volte disprezzo
Verso il venticinque aprile
Io dico voi offendete la democrazia presente e a venire
Quella del nazifascismo è stata la vittoria
Sul nati pazzi ma è stata la vittoria del mondo libero contro la barbarie contro il male contro l'assurdo di chi si fece arbitro dei destini del mondo in nome della purezza della razza
E noi
Non dobbiamo mai dimenticare che il nostro Paese il nostro amato Paese
Fu tre responsabili di quella tragedia
Italia fascista fu responsabile delle guerre d'aggressione
Delle persecuzioni razziali
Della cancellazione della libertà
Ed è una responsabilità che gli italiani hanno pagato con terribili sofferenze ma non dobbiamo neanche mai dimenticare che l'Italia migliore seppe reagire
E risposi a quella tragedia con la Resistenza una delle pagine più gloriose della nostra storia la Resistenza è stata davvero il riscatto di noi italiani
Di fronte i popoli del mondo di tutto il mondo
Perché cari amici e cari amici riflettiamo sulla storia del nostro Paese non è che non abbiamo perso un po'meno dei tedeschi la guerra e non è che possiamo non sapere che la distruzione in Italia è stata terribile
Ma noi abbiamo avuto loro cioè quei partigiani e quelle partigiane che in nome della libertà hanno combattuto e vinto Cohen brutali regimi noi abbiamo avuto loro
E poi ricordiamoci anche del fatto che la Resistenza non era stata solo una battaglia contro qualcosa certo abbatte la dittatura
Vibrare liberare l'Italia dal nazifascismo la nazifascisti è stato il primo obiettivo
Ma non si può capire fino in fondo l'entusiasmo la partecipazione lo slancio ideale delle donne degli uomini protagonisti di quella lotta se non si pensa alla loro fede in un futuro migliore da costruire insieme
Quei partigiani
Quegli oppositori al regime quella volatori quelli intellettuali quei cittadini uomini e donne di tanti orientamenti culturali e politici a volte diversi tra loro
Trovarono la stessa forza di lottare e di sacrificarsi perché erano animati dal sogno di una società nuova e migliore
Dove le cause che avevano portato al fascismo sarebbero state sradicate per sempre
Per sempre
Per cui
Quella stagione di lotta e di speranza ha dato frutti straordinari ci ha dato la nostra bellissima costituzione innanzitutto
Ha diffuso cultura e istruzione ha riequilibrato diritti e doveri ha portato più dignità alle donne più benessere e progresso per i milioni di italiani e soprattutto ha garantito la pace sostituendo agli egoismi nazionali la collaborazione e la solidarietà tra i popoli credo che oggi il senso del festeggiamento del venticinque aprile
Sia proprio nel rivendicare tutto questo
Festeggiare il venticinque aprile è guardare avanti
Nel segno della democrazia
E poi soprattutto festeggiare il venticinque aprile è continuare il lavoro iniziato dai partigiani rete partigiane come vediamo in questi giorni il lavoro non è finito
E quindi festeggiare il venticinque aprile è tradurre alloggi i valori e gli obiettivi della Costituzione quaestor
Quando qualcuno dice che le venticinque aprile non è vivo è vivissimo e voi siete vivi
E quindi a tutti noi a tutti voi
Spetta alla suo merci nella vita quotidiana nelle istituzioni nella vita politica l'impegno continuare su questa strada nel segno dalla memoria
Nel segno dell'equità
E nel segno all'Europa la memoria innanzitutto soprattutto per i giovani
No stanchiamo ci mai mai e poi mai di raccontare ai giovani come e con quali sacrifici la nostra Italia ha conquistato pace e democrazia
I nostri giovani
I nostri giovani vengono spesso descritti come la generazione vuota e priva di interessi politici non è vero siamo noi siamo noi più anziani che a volte abbiamo contribuito a farle disamorato e dalla politica con il nostro cinismo e con i nostri comportamenti i giovani non chiedono altro che di battersi per il loro futuro
Per una società più giusta come quella che animò i padri della nostra Costituzione
Non facciamo sì che le nostre divisioni
Pesa no pesino sulla loro fiducia per il futuro guardate il venticinque aprile lo dicono tutti non è la celebrazione di una parte non è celebrazione di parte ma io aggiungo
Non sarà celebrazione di parte ma non è nemmeno per tutti è la festa di coloro che credono nella libertà e nella democrazia come condizione di civiltà e questo diciamo no non facciamo ti tira dentro in questi discorsi del venticinque aprile I parte la parte interna fa parte di chi crede nella democrazia
E diciamo ai nostri ragazzi e alle nostre ragazze che è sempre possibile purtroppo perdere questo dono prezioso
Facciamo vedere loro che la difesa della democrazia è il terreno fertile dalla nostra comunità e vedremo nascere una nuova possibilità di dialogo e poi la giustizia sociale
Uno dei grandi temi che devono tornare al centro della nostra vita politica
Oggi le diseguaglianze sono sempre più intollerabili
Fasce sempre più parte dalla popolazione vedono crollare le speranze di un futuro migliore per sei per i propri figli e la Società e sempre più cristallizzata la via d'uscita è scritta a chiare lettere nella nostra Costituzione
Che disegna un Paese dove tutti devono contribuire al progresso comune a partire da chi possiede ripido
Dove nessuno deve essere lasciato indietro dove la salute la casa il lavoro devono essere un diritto
Tutti insieme
Giovanni e meno giovani dobbiamo lottare per un mondo dove le ricchezze servano la crescita della società
Nel suo complesso e non siano privilegio di troppi pochi
Dobbiamo lottare per un mondo
Dove i diritti siano riconosciuti a tutti gli individui a partire dalle minoranze e chi da chi non ha i mezzi e le forze per imporsi
E infine è importante rilanciare le in piena d'impegno per tornare a far crescere la nostra comune patria europea
Noi dobbiamo fare innamorare i nostri giovani della prospettiva europea
Di un'Europa unita che riprenda lo slancio ideale della sua fondazione
Perché era qua e sta l'Europa che si trovava nel pensiero dei protagonisti più illuminati della lotta antifascista
Oggi
Il processo unitario europeo sembra esserci inceppata le ragioni lo sappiamo sono tanti e i limiti delle istituzioni europee sono evidenti a tutti personalmente
La cosa che ritengo più preoccupante e la mediocrità di un ceto politico che non riesce ad eguagliare la statura dei grandi padri fondatori dell'ideale europeo
Sono solito ripetere in questi giorni non lasciate la politica e i politici e lo dico da politico ma tutti noi dobbiamo essere parte attiva anche ne discende Ave nel selezionare una politica migliore
Discutere
Dei limiti dell'esperienza europea però non deve mai condurre a negare il valore di ciò che loro OPA è e soprattutto continua a rappresentare ricordiamocelo sempre
E diciamolo con forza chi se lo dimentica troppo spesso in nessun luogo al mondo sono garantite le conquiste civili
E sociali dell'Europa in nessuna luogo al mondo nemmeno negli Stati Uniti provate a vedere quando si ammalano
E per cui in tema di diritti l'intima ma nel welfare in tema di democrazia l'Europa è un valore immenso
In conclusione
Cari amici e cari amici
Viviamo in un mondo complesso che sembra continuamente istante per istante
In grado di consumare
Di sbranare
Qualsiasi pensiero proposta e idea
Sembra il nostro mondo alla continua ricerca di novità istantanee capace di colpire le emozioni senza richiedere riflessioni e memoria
Sembra che a volte sembrano gli stessi che non abbiamo più l'Energia per fronteggiare democraticamente chi nega i valori che hanno visto la rinascita della nostra amata Italia ecco
Noi
Insieme siamo qui per affermare che non utilizzeremo parole a caso
Pur di strappare un fatuo consenso noi siamo il popolo anche nelle nostre differenze che si batterà sempre per il rispetto della nostra storia editti questa storia la costruttivo costruita
Per la difesa e la valorizzazione della nostra Costituzione
E insieme infine prendiamo l'impegno a non diremo e a non fare mai nulla che possano anche lontanamente mettere in discussione la più grande eredità della Resistenza la pace
La pace in cui siamo cresciuti in cui abbiamo lavorato e vissuto
La pace che oggi e purtroppo minacciata dal risorgere dei nazionalismi egoismi identitari che pensavamo relegati ad epoche passate
La pace che la più preziosa eredità che possiamo lasciare ai nostri figli dei vari venticinque aprile e vive la liberazione
E grazie a tutti voi grazie
E Milano farà sempre la sua parte più che mai perché tutti ci guardano e noi siamo chiamati al dovere DS la città più antifascista d'Italia
Della Resistenza
Ringraziano il sindaco di Milano Giuseppe Sala diamo ora la parola ad Annamaria Furlan segretaria generale della CISL
Care amiche e cari amici
Cittadini sindaci associazione dei partigiani degli ex deportati del Comitato permanente antiforni fascista
Cittadini e cittadine di questa bellissima città che è Milano
Grazie grazie di cuore a nome della Cisl della CGIL e della UIL mio di Maurizio di Carmelo per essere così in tanti qua oggi
Sono passati settantaquattro anni da quel giorno il giorno della liberazione un tempo lungo attraversato da diverse generazioni
Le generazioni di chi visse allora di Chicco Nobel l'abisso in cui il nostro Paese resto dell'Europa precipitavano
Di chi scelse di resistere e di battersi per uscirne
Le generazioni successive
Di chi tutto Ceva ha studiato sui libri di storia o lo ha ascoltato dai racconti dei padri dei nonni e grazie a loro che hanno vissuto la pace
Ecco se noi siamo qui a Milano in un giorno di festa nazionale come il venticinque aprile e per tenere vivo il valore di questo racconto
E perché sentiamo forte il dovere della memoria il bisogno di ricordare
Non come il sole semplice celebrazione
Ma come comprensione del presente e costruzione del futuro soprattutto pensando ai ragazzi di oggi e attiverà dopo di nuovo domani
Ce ne rendiamo conto un fatti tutti i giorni
La cultura contemporanea e dominata da una velocità che troppo spesso ci porta a sfiorare tutto senza ascoltare veramente
Senza poter dare il giusto valore alle relazioni agli affetti e ai sentimenti ai disagi diffusi alla sofferenza alla richiesta di aiuto
Senza far caso agli altri senza preoccuparsi di loro di cosa significhi vivere insieme far parte di una comunità
E se ero una persona tra le persone
In questa cultura del virtuale che mette in fasi sono sul presente e che invita consumarlo in fretta senza mai fermarsi senza pensare
Trovavano terreno fa RTL i messaggi pericolosi che semplificano laghi alta e che troppo spesso la distorcono
E anche per questo che oggi noi dobbiamo e vogliamo ricordare
Ricordare da dove iniziò il cammino che il nostro Paese ha compiuto a partire da quel giorno e connesso i sacrifici delle donne e degli uomini che ce l'hanno donato
Ricordare quanti furono duri e dolorosi i passi compiuti per riconquistare e ciò che di più Caco esiste Peroni donne per ogni uomo
Così come per ogni popolo la libertà mai darla per scontata mai
Eppure quando si ha avuto la fortuna la possibilità di nascere liberi quando la libertà è la condizione che si è sempre conosciuta questo rischio può esserci
La libertà è come l'aria ci si accorge di quanto vale quando comincia a mancare
Lo disse Piero Calamandrei una volta i giovani che lo ascoltavano
Augurando loro di non portare mai la stessa angoscia lo stesso senso di asfissia
Che la sua generazione aveva approvato durante i vent'anni del regime fascista
Quando tutela e decise di imposto dall'alto cosa leggere quali parole usare a quali partiti aderire quali sindacati potessero continuare a esistere e quali no
Quando l'Italia fu trascinata
In una folle guerra
Iniziata con proclami e promesse di Claudia
Finita nel modo più tragico umiliante
Condurrà in fuga con le istituzioni distolte con un esercito lasciata allo sbando con metà del territorio nazionale occupato da una forza straniera guidata da un'ideologia fatta di razzismo e di antisemitismo di oggi io e di volontà di dominio
E soprattutto
Conto un'intera popolazione sottoposta privazione esistenti alle sofferenze ai lutti causati dai combattimenti e rappresaglie dai bombardamenti e darle deportazione
Guai a negare la storia a dimenticarne le atrocità di quegli anni
Guai soprattutto a confondere le ragioni e i torti dimenticando da dove nasce la nostra Repubblica su quali basi è stata scritta la nostra Costituzione
Abbiamo fatto da allora tanta strada
E oggi possiamo a vere e giusto farlo un sentimento di pietà verso i morti di quella che fu grande
Una guerra civile perché oggettivamente combattuta da italiani contro altri italiani ma questo non può in alcun modo
Portare a confondere la verità
Da una parte c'era chi scelse con Salò la Germania hitleriana che la collaborazione con lo sterminio degli ebrei delle stragi che insanguinarono
Tante le nostre ragioni dei rastrellamenti dei partigiani degli oppositori politici ma anche di tanti operai e contadini deportati nei campi di lavoro tedeschi
Dall'altra parte c'era chi ebbe il coraggio la modalità di mettere in gioco la propria vita per battersi contro quello nuove c'erano i partigiani c'erano soldati e civili religiosi le ragazze e i ragazzi che scelsero la resistenza
Erano contadini artigiani studenti operai
Erano persone come noi e come i nostri ragazzi
Erano quegli operai che avevano affermato nel modo più concreto il valore del lavoro difendendo le fabbriche i macchinari segnando l'inizio del riscatto della ripresa avevano bandiere di diverso colore di diversi ideali erano comunisti socialisti cattolici azionisti liberali
Tutti però allo stesso modo scelsero di non lasciarsi vivere
Di non pensare all'esistenza con una chiusura in se stessi
Per usare le parole di Vittorio Foa uno di loro
è stato un grande sindacalista Foa
Così come lo è stato un uomo che ha ventidue anni fece la sua scelta lasciò il suo posto di maestro elementare
Per diventare comandante partigiano sull'Appennino emiliano insieme all'amico di sempre
Ermanno Gorrieri
Oggi voglio ricordare insieme a voi con affetto e gratitudine
Luigi Paganelli che al novantasette anni ci ha lasciato pochi mesi fa
Nella sua Modena ai primi di gennaio e che è stata a lungo un nostro compagno di viaggio un protagonista della vita del sindacato italiano ma le pagine della Resistenza non le hanno scritte solo gli uomini
Fu ove o no oltre cento mila le donne che prese va a parte alla guerra di liberazione con le armi essenza proteggendo i partigiani soldati in indagato animando le attività politica clandestina
Donne come la giovanissima staffetta
Che come un nome di battaglia aveva scelto Gabriella
E che percorreva in bicicletta
Più di cento chilometri al giorno tra Treviso dove si trovava al comando della sua pregata Castelfranco dove abita ancora la sua famiglia e Bassano del Grappa dove andava a scuola
Quella donna si chiama Tina Anselmi quella donna è diventata poi il ministro la prima in Italia conoscendo bene il lavoro il lavoro e delle donne
Per essere stata giovane sindacalista per avere difeso ha affermato i diritti prima delle maestre poi delle lavoratrici teste
Quella donna è stata protagonista della nostra vita politica senza mai dimenticare quanta fatica e sofferenza c'era voluta per conquistare la democrazia
E per questo lo sapeva quanta attenzione e quanto compendi occorreva andò io accolgo no oggi per mantenerla ben salda
La nostra storia ha detto una volta Tina ce l'avrebbe ci dovrebbe insegnare che la democrazia un bene delicato
Fu agile deperibile una pianta che attecchisce esso loan certi terreni attraverso la responsabilità di tutto un popolo
Dovremmo riflettere sul fatto che la democrazia non sono non sono libere elezioni
Donne sono progresso economico è giustizia e al rispetto della dignità umana dei diritti delle donne
è tranquillità per i vecchi esuberanza per il film di la democrazia è pace
Ecco io credo che queste parole racchiudono davvero lo spirito profondo della Resistenza il suo lascito più grande contro i mali della guerra dell'oppressione del privilegio
I valori della pace della libertà
E della giustizia sociale
E congressi il valore del lavoro
Che grazie all'impegno di quella straordinaria generazione e il fondamento non so all'economico ma sociale e morale della nostra Repubblica
Ecco l'attualità della Resistenza e di questo giorno di questa festa della Liberazione
Ecco perché siamo qui per non dimenticare il passato i suoi insegnamenti e guardare consapevolmente al futuro
Sapendo che ora dipende da ognuno di noi tenere vivi quelli insegnamenti dipende dalla nostra partecipazione dalle scelte che faremo
Perché di strada da percorrere per affermare davvero quei valori per far rivivere concretamente ce n'è ancora molta pensiamo solo alla crisi in cui è entrata una delle nostre più grandi conquiste se non la più grande ottenuta proprio a partire da quel momento gli ho OPA come grande spazio di pace e di condivisione
E di solidarietà
Non sotto valutiamolo sarebbe un errore pensare che la pace sia un risultato acquisito raggiunto per sempre
Ci sono momenti nella storia
In cui diventa plausibile ciò che non sembrava poterlo essere momenti in cui una certa politica cavalca le legittime paura e l'emotività delle persone momenti in cui diventa facile smerciare logico e l'egoismo
Tra vestendo col delicati e scatto alla difesa a una vita migliore
Troppa indifferenza davanti ai Tampieri il budget i neo fascisti che inneggiavano a quella dittatura sua girandola PD e i cuori violando i luoghi sacri
Descritti così
Dal grande Ungaretti qui vivono per sempre gli occhi che furono chiuse alla luce perché tutti le avesse all'aperti alla luce
E allora per andare avanti
è indispensabile cambiare
Per garantire lo straordinario lascito della stagione che oggi stiamo ricordando per consegnarla di verrà dopo di noi
Dobbiamo operare per allargare i nostri confini costruendo una nuove Oropa
Senza muri e barriere xenofobe unità nei valori della Bove della giustizia sociale
Della sicurezza dell'accoglienza dell'integrazione e della solidarietà del rispetta ed è la valorizzazione innanzitutto della persona umana
E guardate per fare questo dobbiamo recuperare il gioco il giusto ordine
Sono le politiche economiche che devono essere al servizio delle persone delle comunità nomi contrario
Contano innanzitutto le donne e gli uomini in carne e ossa le loro aspettative e i loro bisogni
E non solo i numeri i parametri importo Colli le procedure da seguire costi quel che costi il lavoro e le persone devono tornare al centro delle scelte dell'Unione europea e dei singoli Paesi del nostro continente
Il lavoro è fondamentale è il fondamento della Costituzione della Repubblica è il cuore della democrazia
Della nostra stessa identità nazionale del nostro stare insieme come Paese
Lavoro e libertà stanno insieme così come democrazia e responsabilità Central l'uno non può esserci l'altra
Ma non sono scontate mai soprattutto oggi
Ci troviamo al centro di grandi cambiamenti
E forti squilibri distributivi
Che richiedono nuovamente la capacità ti può gettare Quetta di creare lavoro dignitoso di riannodare i fili spezzati della coesione sociale di offrire speranza a chi l'ha persa e anche atti non l'ha mai avuta
E poi ci sono le zone grigie
Quelle forse più insidiose perché logora non silenzio le comunità
E la democrazia sostituendo il diritto con la concessione la partecipazione attiva e consapevole con l'asservimento del rancore
Non può essere veramente libero un disoccupato un precario un cassa integrato un sottopagato ho sfruttato un lavoratore in nero
Serra istanti ho dato a un po'esente intollerabile inattesa di un futuro è inesistente
Il lavoro e libertà e dignità e autonomia e possibilità di partecipare a creare il futuro
Il buon lavoro completa la persona le permette di esprimersi di costruire il bene comune
Il lavoro costruisce legami sociali fortifica la comunità fatti emergere la società il lavoro per la persona al centro dunque col suo valore fondativo unificante e il sindacato unito per tutelarlo per stabilizzarlo perché negarlo unito sì
Perché la nostra unità è un patrimonio messo non solo da preservare ma da rafforzare costruendo la dal basso e da spendere insieme a tutta la comunità allora io allora serve buon lavoro sembra serve uscire presto da una crisi troppo profonda serve un progetto concreto per il futuro
Il venticinque aprile ci ricorda anche che non si può voltare le spalle
A chi fugge dalla guerra da una dittatura dalla fame dalla povertà e per fare questo si mette disperatamente in viaggio cerca di attraversare il mare alla ricerca di un futuro migliore per sé e per i propri figli anche per questo serve all'Europa federale unità
Quella dei popoli e dello sviluppo
Per non disperdere le nostre tradizioni di accoglienza integrazione
è fondamentale dare risposta a chi da anni vede evadere la propria qualità la propria condizione vi di vita
Senza queste misure i veleni del nazionalismo e del sopra mi sono si diffondono più facilmente
Trovava non telenovele sofferti le dal disagio sociale dall'ansia per il futuro dobbiamo esserne consapevoli
Ecco perché il venticinque aprile sia inibita libertà parcella Bovo giustizia sociale alleanze e fratellanza
Il modo migliore per tener vivi alimentare questi valori oggi è a onda memoria o Perosa che ci riguarda e responsabilizza tutti
E a riprendere un cammino collettivo di partecipazione di rinascita di speranza da realizzare dell'Europa necessariamente nelle Haouam per per l'Europa
Quella che sognavano il padre le madri costituenti e che sogniamo anche noi
Oggi più che mai necessaria nell'epoca delle grandi trasformazioni delle grandi opportunità ma anche delle norme ingiustizie dell'iniquità dell'impoverimento
Il futuro il nostro futuro è lì
è per questo che ha avuto ragione il presidente Mattarella a dire qualche tempo fa parlando più ampio tra le montagne dove è nata la nostra libertà
Che anche oggi
Soprattutto oggi è sempre tempo di resistenza
Per la democrazia per il lavoro per la persona per la solidarietà crea con Italia e per il mondo acqua della speranza dei popoli e della pace viva gli uomini e le donne nel venticinque aprile allora come oggi
Ringraziamo Anna Maria Furlan
Diamo ora la parola Dario venendo Venegoni presidente della Sol dell'Aned presidente nazionale dell'Aned associazione nazionale ex deportati nei campi di concentramento nazisti
Ho l'onore e l'orgoglio di portare a tutte tutti voi
Il saluto e l'abbraccio affettuoso di Liliana Segre
Degli altri oltre cento deportati alcuni sono qua con noi ancora oggi
Che ancora testimoniano quotidianamente dell'orrore dei campi nazisti
Per loro spesso la liberazione non giunse il venticinque aprile anzi in quei giorni
Che in Italia furono di festa nei campi spesso furono giorni di un'autentica carneficina
Mancavano o quei pochi viveri che già faticavano ad arrivare prima e la furia delle se se che stavano perdendo la guerra si scatenava contro i prigionieri anche in quelle condizioni estreme però
Vi fu chi tenne viva la fiamma della Resistenza
Lo può ancora confermare Gilberto salmoni
Il cui nome figura con quello di Ferdinando Zidane tra i membri del Comitato clandestino di Buchenwald che riuscì a liberare il campo prima ancora dell'arrivo degli alleati
A Mauthausen fu Giuliano Pajetta a coordinare la presenza italiana nel comitato clandestino del campo
E a Bolzano furono in grande maggioranza le donne dentro e fuori il campo ad alimentare la vera e propria epopea di un Comitato clandestino di resistenza che tende teste alle SS fino al giorno della liberazione
Erano partigiani e partigiane prigionieri dei nazisti che non rinunciarono per quello a battersi nel porre quando tutto sembrava perduto
Con il loro esempio ci hanno insegnato che non è mai tutto perduto
Che c'è sempre la possibilità di un impegno per chi è determinato a difendere la propria dignità di persona libera
Ricordiamolo anche noi ai nostri amici ai compagni di lavoro io agli scettici ai delusi a chi è stanco e pensa che sia ormai inutile muoversi a impegnarsi
Se i deportati prigionieri delle SS hanno spinto la sfida fin dentro i campi di Tel
Allora forse noi possiamo ogni tanto abbandonare le nostre tiepide case affrontare la pioggia qualche sacrificio
Per difendere le conquiste della generazione che ci ha preceduto
E invece troppo spesso restiamo a guardare
Restiamo a guardare non reagiamo con la dovuta fermezza di fronte alla umiliazione di uomini e di donne persino di bambini
Catalogati di volta in volta come Bray come neri come rom come clandestini
Come immigrati commi islamici
Eppure Primo levi ce l'aveva insegnato
Ce l'aveva detto che dietro l'insulto razzista e discriminatorio anche quello che appare il più banale
Si riapre la strada che conduce al termine di un lungo cammino al campo di concentramento
C'è un nesso che unisce
C'è un nesso che unisce lo sterminio il genocidio di milioni di uomini
Nel Lager nazisti di ieri alle frasi razziste alle discriminazioni di oggi
La nostra città ha dimostrato di capirlo
Infatti è qui che abbiamo vissuto le più grandi manifestazioni recenti contro il fascismo e contro le discriminazioni
Per l'accoglienza per la pace il dialogo tra mondi e culture differenti
Tutto questo caro sindaco Sala fa con evidenza di Milano un obiettivo un possibile bersaglio per le destre eversive
E non a caso ieri alcune decine di neonazisti
Ultras della Lazio e dell'Inter sono venuti a Milano con lo striscione inneggiante a Mussolini
è stato nelle loro intenzioni uno sfregio alla capitale dell'antifascismo alla città dei partigiani dei giovani che difendono la resistenza e la Costituzione
Sono gli stessi gruppi neonazisti
Che con le loro razzismo primitivo utilizzano nello stadio il nome di anni fra anche come un insulto contro quelli delle squadre avversarie
Possiamo dirci orgogliosi di essere considerati agli antipodi di questa gente
Altre provocazioni altre offese alla memoria abbiamo purtroppo conosciuta in questi mesi
E altre certamente ancora ci attendono
Ogni volta ci vorrà una reazione più forte più compatta più democratica più intelligente
Non dobbiamo scendere al loro livello
Combatteremo il solo isole Remo coloro che usano le minacce e le frasi volgari e violente
Come quelle che purtroppo abbiamo sentito anche oggi in piazza San Babila da parte di quel gruppetto razzista e antisemita che si troppe dentro la causa palestinese
E contesta pezzi del corteo del venticinque aprile abusando della nostra pazienza
Abbiamo sentito in quel gruppo
Qualcuno che ci ha gridato di metterci in quel posto i cartelli neri coi nomi dei campi
Sono sessant'anni che l'associazione degli ex deportati porta al venticinque aprile questi cartelli
Mai neanche il più cattivo il più nero dei fascisti aveva osato una sfida simile è ora di finirla con la quiescenza verso un gruppo antisemita e razzista
Perché contrariamente ad alcune caricature molto in voga
La resistenza già altri l'ha detto prima di me non ha avuto un solo colore
è stato un movimento che coinvolse persone di ogni orientamento politico e culturale ideale religioso persone di ogni ceto sociale o professione
Che seppero accampa accantonare per un po'le proprie divisioni
Per unirsi e combattere tutti insieme attorno a due soli obiettivi
La liberazione dell'Italia dall'occupante nazista la fine della dittatura fascista
Magari avessimo oggi un decimò di quella capacità unitaria dei nostri padri
E affrontare insieme i gravi problemi di questo Paese accantonando per una volta le proprie cose di bottega
In poche parole non era un terno bili tra nazisti e comunisti caro signor Presidente per il ministro dell'Interno il derby se proprio dobbiamo scendere al suo linguaggio tra fascismo e democrazia tra fascismo e libertà
Si legga il signor Ministro dell'Interno
Si legga il signor ministro dell'interno le sentenze del Tribunale speciale voluto da Mussolini per condannare i propri oppositori
Si farà un'idea del concetto di libertà sotto quel regime
Due operai triestini per un volantino sulle condizioni di vita e di lavoro nella loro fabbrica furono arrestati deferiti al Tribunale Speciale condannati a un anno di prigione ciascuno
Un altro hanno li prese euro due operai triestini per un volantino che distribuirò nella loro fabbrica cinque anni e sei mesi di prigione
Prese un triestino per aver diffuso un giornale in lingua slovena
Sette anni e sei mesi un impiegato milanese per un volantino sul primo maggio
Sette anni e nove mesi un fattorino della Pirelli per aver diffuso L'Unità in fabbrica
Lasciatemelo ricordare dieci anni a mio padre per aver cercato di organizzare il sindacato la FIAT queste era la libertà degli amici del nostro ministro degli interni
In tutto il tribunale speciale fascista
Comminò oltre ventisette mila anni di prigione
A un gruppo di oltre quattro mila cinquecento antifascisti
Trentuno furono le condanne a morte eseguite tre gli ergastoli i inflitti ad altrettanti antifascisti per motivi politici
Noi oggi
Ci inchiniamo di fronte a questi resistenti a coloro che non si spiegarono alla propaganda e alle violenze fasciste a coloro che hanno saputo dire di no
Che hanno detto no alla dittatura
No alle leggi razziste no alla guerra del Duce
Un no pagato in prima persona
Con lunghi anni di privazione della libertà con la prigione il campo di concentramento il confino l'esilio
Noi siamo qui perché ricordiamo tutto questo ricordiamo quella dittatura e quella cava Viminale alleanza con l'alleato nazista
Non abbiamo dimenticato che solerti servi in camicia nera accompagnarono fin sulla soglia del Lager
Gli uomini e le donne che avevano catturato e che portavano come in tono grazioso agli alleati nazisti a Mount House and a Dachau a Ravensbrück
E ci ricordiamo e non lo dimentichiamo che erano italiani
Volontari della Legione Muti quelli che il dieci agosto del mille novecentoquarantaquattro in piazzale Loreto fucilarono in nome e per conto della Gestapo quindici resistenti italiani
Siamo qui
Per ricordare questo siamo qui perché siamo decisi a difendere la Repubblica nata da quell'immane sacrificio
Perché ci riconosciamo nei principi fondamentali che l'ascolti tutti o le dichiara inviolabili
Non siamo grossolani come veniamo spesso dipinti non gridiamo al fascismo montante
Solo per il temporaneo Successo di qualche organizzazione nazionalista sopranista reazionaria
Ma è innegabile che la democrazia sia minacciata quando dall'alto si mina la libertà di stampa e di opinione
Quando si attacca l'Independent ha della magistratura e delle auto Nick all'autorità autonome di vigilanza e di sorveglianza
Quando si nega a qualcuno la libertà di culto
Quando si varano norme disposizioni valide solo per alcuni ceti e non per altri per alcuni gruppi etnici e non per altri
Quando si comprime fino all'asfissia all'attività parlamentare come avviene in questi giorni
Quando tutto questo avviene un allarme per la qualità della democrazia italiana è giusto lanciarlo
E la qualità della democrazia è in pericolo anche quando non c'è rispetto per le minoranze
Ne tutela per i diritti degli immigrati
Degli omosessuali dei portatori di disabilità di chi professa un credo diverso o a uno stile di vita difforme rispetto a quello di una pretesa maggioranza
Di fronte a tutto questo finalmente si è fatta avanti
Una nuova generazione
Che ha fatto sentire forte anche a Milano la propria voce
Peso veramente con affetto alla manifestazione per il clima del quindici marzo scorso che a Milano ha visto cento mila giovanissimi
Sfilare per chiedere una nuova politica a difesa delle risorse del pianeta
Care ragazze cari ragazzi vi aspettavamo
Benvenuti con noi
I giovani di questo Paese sono stati tra quelli che hanno pagato il prezzo più alto la globalizzazione
E sono quelli che possono ancora pagare in una società che non riconosce il merito che non premia i talenti che si consuma nella correzione corruzione delle clientele e minaccia il futuro spesso del Paese
E del pianeta salutare questo nascente movimento di giovani
Non sembri strano da questo palco in questa giornata mentre ricordiamo le conquiste dei giovani di ieri nati e cresciuti sotto il fascismo e poi protagonisti della Resistenza
Abbiamo più che mai bisogno di una svolta nella gestione delle ricchezze del pianeta
Di una politica di sostenibilità che tenga conto delle future generazioni
Grazie allora i giovanissimi che ce l'hanno ricordato siamo solidali con la loro mobilitazione è ora di imporre una svolta se non ora quando
Ringraziamo Dario Venegoni io voglio solo unirmi alla condanna ferma che Dario Venegoni affatto delle ignobili contestazioni antisemite che ogni anno vengono rivolte alla Brigata Ebraica
Il sultano alla Brigata Ebraica insultò il patrimonio della Resistenza italiana questo lo copriamo di ore con grande forza
E insulta il ruolo degli ebrei italiani che parteciparono alla Resistenza furono Eugenio Curiel Leo Valiani Umberto Terracini i fratelli Rosselli Giulio Bolaffi e tanti altre
Do ora la parola per l'intervento conclusivo cala Nespolo presidente nazionale dell'Anpi
Buongiorno buongiorno
A tutti cari amici e compagni
E ci ritroviamo anche quest'anno come lo scorso anno
E quest'anno commemoriamo il settantacinque il settantaquattresimo anniversario della Liberazione dell'Italia dal fascismo e dall'ex URSS è venticinque aprile
Anche sotto questa pioggia è per tutti noi una giornata di festa una giornata di fraternità e di gioia perché è il giorno della libertà della speranza
è il giorno dei progetti di futuro
E giustamente in tante piazze incontra va bene in questa bellissima piazza male Roma come a Varese mi diceva Ghezzi a a Trieste come nella piccolissima Ventotene per fare solo alcuni esempi noi oggi vi possiamo dire c'è un grande popolo in cammino
è il popolo della Resistenza è il popolo del venticinque aprile è il popolo che sicuro baluardo di democrazia terris nostro paese è fare l'Eurostat
Io penso per sia giusto
Sottolineare in questa presenza corali è viva
Chi ha parlato prima di me lo ha già detto Giovanni e meno giovani insieme in una catena in una catena di fraternità
E di resistenza per dire a chi vuole cancellare questo giorno
Sperando cancellando il giorno di cancellarne il ricordo la funzione storica e il valore non ce la farete perché ci siamo noi
C'è il popolo degli antifascisti dai Democrats
L'ho scelto ligneo
Lo sottolineo con calma perché il fatto che il venticinque aprile sia festa nazionale prevista dalla Costituzione c'è già qualcuno che se lo è dimenticato qualche anno fa
E voleva cancellarlo
Oggi hanno capito che questo non è possibile
Che creerebbe una reazione troppo forte
E allora fanno ciò che i miei amici colleghi che sono intervenuti prima di me già hanno denunciato cercano dirsi BBC this moment sminuire le il ruolo e allora da un lato abbiamo appunto la resistenza ridotta a un contrasto tra opinioni diverse
Ma vogliamo dirlo una volta per tutti chiaro è netto il fascismo non è un'opinione il fascismo è un crimine ce l'ha detto Alessandra
Nella Rete Giacomo Matteotti
Ho cercato
Invischiare
E le carte tentacolare
C'è una frase bellissima un piccolo episodio
è la storia è fatta anche di queste di episodi
Il partigiano Vittorio Foa in Parlamento incontra un parlamentare noto Demis
Si chiamava Pisanò che gli dice ma vede siamo assieme adesso è tutto passato la guerra è finita siamo in Parlamento e Vittorio Foa dice sia in Regione
Siamo in Parlamento tutte e due ma sai perché
Perché abbiamo vinto noi perché essi aveste vinto voi noi saremmo o incalzeremo o al confine o al cimitero e allora ecco questo schema amici e compagni
Il tema diciamo bella conoscenza va riproposto con tutta la sua forza l'ha detto con una forza democratica dirompente
Il Presidente della Repubblica bisogna anche la storia sia conosciuta
E ancora e ha ribadito Liliana Segre i politici devono studiarla la storia prima di aprire la coppa devono studiarla
E allora forse noi non esiste avemmo a un venticinque aprile disertato da tanti ministeri dobbiamo dirlo
E però accanto a questa diserzione che non possiamo non sottolineare noi vediamo con noi tante istituzioni democratiche
I simboli liberty che i i sindaci io ringrazio per tutti il sindaco Sala che ha detto una cosa fondamentale
Milano è una gita antifascista da Milanello è nata e la resistenza noi non vogliamo tornare indietro qui abbiamo una
Grande fiducia in queste istituzioni nei comuni nelle province e nelle regioni guardiamo con fiducia
Perché
Esse sono davvero il cuore democratico del nostro Paese
E a quei ministri
Che hanno
Giurato sulla Costituzione
E poi l'ha tradiscono negando il valore antifascista di queste all'altro Stato noi dobbiamo dire che o erano impauriti allora o sono gli smemorati adesso
E allora bisogna
Riprendere la strada Sindel dialogo amici e compagni certo
Ed è il dialogo convincente e pacifico
Siamo tutti allarmati a proposito di conoscenza della storia
Per quanto è stato cancellato di conoscenza storica nella scuola italiana
Per questo come Anpi come altre associazioni antifasciste partigiani che sono qui con me che hanno parlato oppure no ma siamo tutti impegnati a fare della memoria storica un un ballo guardo un cardine della democrazia e fondamentale sapere
Chi era Muzio Scevola io sono un insegnante di storia e non posso dire di no è il vero
Ma non si può sapere chi era Muzio Scevola e non sapere che è stato Giacomo Matteotti non è ammissibile nel nostro tempo è in una certa più giusta e libera e non basta non basta non basta cambiare il nome e dire educazione alla cittadinanza bellissima frase bellissimo concetto fin da però attuato
E allora guardate non spetta solo
Alle istituzioni vorrei dire quaestor
Rapidamente è perché non vorrei che sì venisse di nuovo un grande diluvio che che c'è un accordo c'è un ancoraggio
Un diluvio perché non e mettere troppo a a approva la vostra attenzione e pazienza
Io dico che c'è un ruolo dicevo prima delle istituzioni delle associazioni partigiane però c'è anche un ruolo nastro dei singoli
Oggi che siamo tutti qui dobbiamo però riproporci nella nostra vita quotidiana dalla famiglia al luogo di lavoro di parlare di quella storia
Sapete perché oggi è una fase così cruciale anche storicamente per tutti noi
Perché fino a qualche anno fa c'erano i partigiani e quando tu avevi ogni dubbio dicevi aspetta un attimo che chiamò nuovi che ce lo dice ora di partigiani ne abbiamo ancora tanti
E io quando un dubbio dico esperta che lo chiedo Pizzinato e sono a posto no
E Pizzinato mi ricorderà sempre tutte le volte
Che dobbiamo essere unitari
Quello che diceva Anna Maria Furlan e che io profondamente condivido se noi vogliamo non solo a parole ma nella sostanza rispettare l'insegnamento partigiano
Noi dobbiamo sapere praticare l'unità e il rispetto tra persone che hanno opinioni diverse ma una base comune l'antifascismo
Terra come
Amicizie Fontanini i partigiani sono sempre di meno
E noi
Noi e voi che siete più giovani
Abbiamo tutti assieme la responsabilità di diventare i partigiani dei partigiani
Guardate che è facile dirlo
Ma farlo è diverso
E allora noi dobbiamo nello stesso tempo fare ricorso a alle risorse della cultura
Della memoria familiare e sociale e nello stesso tempo dei valori umani di cui ciascuno di noi
Assolutamente portato
Non ricordo più chi lo diceva dei miei colleghi che hanno parlato prima di me è giusto ricordare che la Resistenza non è stata fatta soltanto dall'otto settembre del quarantatré al venticinque aprile del quarantacinque nei terribili venti mesi
Che c'è stato una resistenza di tutto il ventennio
Precedenti
E il tribunale speciale di cui parlava Dario Venegoni
Siamo quasi appena passato l'anniversario della nascita di Antonio Gramsci undici anni morto in carcere
Reato d'opinione
Questi sono stati in tribunali speciali nel nostro Paesi e dobbiamo ricordare
La notte delle donne
La rotta anche delle donne
Che sembravano le più lontane dall'esperienza militare o politica diretta dei partigiani ma che ne avevano accolto il cuore
Le donne di Forlì
Di via Verri a Rita per salvare lo dieci ragazzi renitenti alla leva dalla fucilazione perché ebbero il coraggio a mani nude di andare di fronte ai nazisti e di dire di no no uccidete i nostri figli
Quelle donne che parlano di tale etica che se prende le loro manifestazione parlavano di pane e di Marcello emargina è bello sentire anche lì parole autocritiche
è vero degli storici noi non facciamo nessuna recriminazione ma dire bisogna riconoscere il ruolo delle donne
Nella resistenza importante che non lo diciamo e poi non lo pratichiamo ecco qua esto è importante
E allora per riconoscere il ruolo delle donne
Bisogna naturalmente ma non solo delle donne di tutta la democrazia del nostro Paese sempre ricordare che dalla lotta di liberazione da quel venticinque aprile
è derivata come abbiamo tutti detto la costituzione
è una bella Costituzione
Quella che diciamo è stata ricordata anche nel libro di Carlo Azeglio Ciampi un un grande partigiano e un Presidente della Repubblica importante
E però poi libero la intitolato non era l'Italia che sognavamo
Non era l'Italia che segnala Marisa Ombra la nostra vicepresidente nazionale che dice
Di notti al freddo in montagna pensavamo che il mondo nuovo fosse lì no non è stato lui quel mondo nuovo c'è voluto tanto tanto il tempo
Se la prima legge faccio un esempio solo per la parità di salario a parità di lavoro arrivò in Italia tra uomo e donna arrivò in Italia sono ventotto anni dopo
E fatta da un ministro del lavoro che avevo un nome già ricordato D'Anna Maria Furlan
Chi era la partigiana Tina Anselmi e gli esempi gli esempi potremmo fare molti
Oggi c'è un tema però che non è solo quello io vado rapidamente verso la conclusione
Sì è un tema che è quello della difesa della Costituzione noi l'abbiamo già commi antifascisti difesa
Oggi dobbiamo stare molto attenti nella polemica quotidiana c'è chi stava svuotando la dall'interno colluso dei voti di fiducia collusa nei decreti legge
Con la proposta del referendum propositivo con l'idea di contrapporre la democrazia rappresentativa
A quella di retta che può anche essere un diciamo un tema accattivante ma anche fuori voler dire che tu
Popolo cittadino non puoi più conto contare se non su degli slogan su degli sporte
Attenzione teniamo gli occhi aperti
Uno dice ma noi cosa ci possiamo fare e possiamo intanto avvero nella consapevolezza di quello che succede
E io lo trovo devo dire in questi giorni ho trovato
Proprio però sono stata molto contenta
Di ascoltare le parole del presidente della Camera dell'onorevole fico che presentando un libro dell'ampia ha detto la Costituzione dobbiamo applicarla benissimo benissimo
Si lavori il Parlamento lavori per applicarla le istituzioni lo facciano ma per fare questo bisogna combattere bisogna contrastare l'attuale linea del Governo
Questo va detto con molta chiarezza
E molta
Voglio dire fraterna unità però
Questa è la situazione che abbiamo di fronte
Io
Condivido
Quello che è stato detto
Da tanti colleghi prima di me
C'è un'Europa
Un'Europa a cui non si può rinunciare
Perché io oltre settanta anni di pace che abbiamo avuto nascono da quell'Europa ma c'è un'Europa che per essere davvero difesa va cambiata radicalmente
Perché l'Europa della finanza e non dei diritti ha creato Cuesta disaffezione e quindi bisogna ricostruire ora col senso o un punto di vista diverso
Oggi c'è un trucco è stato detto un trucco terribile
Che è quello di far credere che quei poveri immigranti che vengono dal mare
Per problemi di di di farmi per sfuggire alle guerre e così via
Sia dei nostri nemici quelli che ci prendono la casa che ci prendono l'accesso ai diritti sociali e così via
Mi accorsi non è così
In realtà è una società ingiusta perché è una società a dove chi è ricco diventa sempre più ricco e chi è povero diventa sempre più forte è razzismo la base
Di ogni facilissimo e di ogni nazista
Dice ma
Lo facciamo per la patria lo facciamo per difendere l'Italia
Ma l'Italia l'onore di patria
è stato difeso da quelle partigiane ed a quei partigiani di cui oggi qualcuno vorrebbe sui sminuire il ruolo nella lotta di liberazione
Perché quando andò a Parigi
Il presidente del Consiglio di allora alle potenze vincitrici della seconda guerra mondiale
Disse testualmente non posso dire niente a difesa del mio Paese del resto era vero noi per quattro dei sei anni della seconda guerra mondiale siamo stati alleati dei nazisti
Tranne una cosa disse De Gasperi noi abbiamo avuto una delle più grandi resistenze d'Europa
Ecco chi ha salvato l'onore dell'Italia ecco che si può fregiare davvero beh il nome di patria e di prima in Italia e prima da parte
E questo cari amici e compagni
Per un popolo
Che non è solo come vuole la vulgata
Pizza e mandolino
No
Noi siamo stati il popolo degli operai un milione e mezzo che difesero le loro fabbriche
E pagarono con la deportazione con la fucilazione con le persecuzioni delle donne
Siamo stati il popolo
Degli scugnizzi di Napoli delle quattro giornate anche quell'era resistenza anche quella era la resistenza e poi ha trovato il punto di approdo nella lotta partigiana
Ecco tutto questo bisogna che si sappia e bisogna fare in modo che valga no potrà valere però se noi guardiamo solo al nostro Paese se non guardiamo all'Europa e al mondo ci sono troppe ingiustizie
Troppe guerre lo ricordava il Sindaco Scialla
Guerre a volte combattute come nello Yemen come da altre parti
In Libia e getterà con le armi che gli abbiamo venduto noi e poi li ricca siamo in mare perché fuggono dalla guerra inammissibile intollerabile ingiuste
Infine e vi ringrazio
Per la partecipazione e l'attenzione e soprattutto per l'affaire
Per l'affetto che ci unisce per rimasti la di antifascisti
Infine ci sarebbe stato un modo
Un modo giusto
Per affrontare questo tema dell'immigrazione e sarebbe stata Eva l'integrazione
E allora bisognava colpirlo un uomo simbolo come Mimmo Lucano hanno a cui noi come ampi abbiamo dato la tessera ad honorem e mi fa piacere da questo palco di dichiararli
L'austero al sistema la nostra costante per solidarietà
E voglio infine dire
Ma non perché sono la presidente pro tempore dell'ampi qui c'è Carlo Ghezzi membro della segreteria
Accennati al Minelli Italia altri compatta agli enti che non lo vedo
Ha Ardemia insomma tanti in i dirigenti dell'Anpi non lo dico per amore diciamo così egoistico di associazione perché io sono la Presidente nazionale dell'Anpi lo dico perché
Anche queste o è il segno della democrazia e della capacità di comprendere la realtà
Chi pensa di poter celebrare il venticinque aprile prescindendo dai lampi ed alle altre associazioni partigiane dei deportati dei perseguitati politici sbaglia
Se ne facciano una ragione ai prefetti i sindaci
Perché dietro a quell'operazione ce n'è un'altra quella di dire che il sogno
Appunto tutti uguali siamo tutti di fronte alla morte la pietà non si nega a nessuno
Ma le ragioni per cui sono morti sono diverse dei degli antifascisti e dei fascisti e su quelle ragioni noi non facciamo sconti a nessuno
Il primo il film rientrino
Infine
Una
Piccola
Mi perdoni erette per letta anche che ti viene no questa voglia di fare una predica raccomandazione
Ai dirigenti dell'Anpi
Guardate
Predicare l'unità è facile
Praticarla è molto difficile ma se noi vogliamo essere davvero gli eredi gli eredi del del della storia migliore partigiana del nostro Paese dobbiamo fare ogni sforzo
Per essere unitari
Per dialogare sopra con tutti ma soprattutto con le giovani generazioni
Uno splendido partigiano romano di cento anni si chiama Mario Fiorentini dice sempre mi interessano i ragazzi fino a nove anni
Qua io spiegargli coi Sierra la nostra storia impariamo da loro
Impariamo lo per la memoria per la democrazia è per il futuro e allora vi era il venticinque aprile viva la resistenza viva l'Italia
Cioè un mese
Questi elemento è un punto di forza che va a
Va ricordato e che va applicato sempre e la carta costituzionale è il nostro credo e la nostra battaglia applicare la carta costituzionale e il modo perché gli ideali di chi si è battuto per la democrazia vengono applicati e credo che proprio perché siamo a Milano sia inaccettabile lo Stato il Governo debbono intervenire che ci sia qualcuno che inneggia Benito Mussolini
Perché questo è apologia di fascismo queste un reato queste quello che vi è stato dalla nostra Carta costituzionale
E lo stato del governo debbono impedire che questo avvenga questo è il modo di applicare la Costituzione
La lotta alla mafia credo che non bisogna ricordarsi della solo il venticinque aprile sarebbe utile che il governo se la ricorda se tutti i giorni vorrei ricordare a tutti che la mafia c'è da centocinquant'anni e la macchina si era messa d'accordo anche col paziente
E da questo punto di vista credo che sia stupito mettere sullo stesso piano il fascismo e comunismo perché il fascismo è stato combattuto anche dal comunismo insieme a tutte le altre culture che in questo Paese si son messi assieme socialisti
Cattolici e se siamo liberi è perché c'è stata un'unità di tutti e oggi tutti quelli che sono antifascisti
Hanno un obiettivo comune solo quelli che sono fascisti possono essere arrabbiati se ci festeggia il venticinque aprile
Mentre nel nostro Paese la cultura antifascista e democratica che permette a tutti di dire anche delle cose che possono non gradire tutti ma questa è la democrazia e credo che il governo in questo carro sto parlando al ministro Salvini dovrebbe ricordarsi anche Luigi
Che si può dire le cose che dice perché abbiamo cacciato i passisti nazisti dal nostro paese o meglio di anno cacciati i nostri padri i nostri nonni e noi oggi possiamo essere liberi proprio per questo
Dimenticarselo fa male anche perché vorrei ricordare anche il ministro Salvini che lui per vari ministro ha giurato sulla Costituzione e quindi questo governo e Luigi deve dipendere applicare la Costituzione visto che ha giurato sulla Costituzione
Quindi
Io so
Che la libertà e la democrazia oggi va onorata impegnandoci per creare lavoro investire nella scuola
Credere in una buona sanità pubblica aiutare chi investe chi produce essere vicino a chi non ce la fa
I partigiani della Resistenza ci hanno dato la libertà e ci hanno dato la democrazia e oggi onorare quei sacrificio umano vuol dire crederci e quindi creare lavoro e chi non lo capisce lontano dagli italiani che per fortuna
Sa Doria intendo dalla nord al sud delle piazze di tutto il Paese grazie chi non lo capisce sapete già Napoleone
Ecco
Montenegro sì compatta ma fatte facciamo passare
Lato
Ho già detto tutto travolto Lazzaro Ronald ha detto Adriano Pisapia fatto che ancora oggi cinque delle lega facciamola santa
Nel primo giorno quindi dovrebbero essere problemi protagonista oggi bisogna onorare del sedici giugno al sangue che hanno vietato versato i partigiani per regalarci la libertà e la democrazia tutto il resto è noia ed è l'impegno etico e morale per esserne degni a fare in modo che questa democrazia continua ad essere forte per essere forte la democrazia deve essere all'insegna del lavoro della scuola e dell'università ed oggi ancora di più quando in Europa
Tutti sanno di affacciando i nazionalismi non non dimentichiamo mai che tutto inizia da lì dai nazionalismi che poi l'ho portato l'odio quando porta dalle dittature quando porta dalle guerre quando ho portato a tutto ciò che abbiamo conosciuto alle miserie e quindi ancora di più oggi venticinque aprile per non tornare indietro no già dal andiamo
Scusatemi tanto
Riguardano
Probabilmente
E come sempre siamo a misurare una lettura distorta della storia delle idee della nostra resistenza c'è una distorsione del mito resistenziale la resistenza è un fatto di popolo è un fatto di tutti
E invece la Resistenza è stata piegata a una lettura ideologica della storia e noi siamo qui per resistere a questa piegatura c'è stato un tentativo di restaurare la democrazia libertà in Italia a cui ha partecipato
Una parte cospicua del popolo italiano
Con gli americani con gli inglesi e questa è la storia della Resistenza è già stato una parte dalla Resistenza che avrebbe voluto instaurare una dittatura comunista e stalinista in Italia questo secondo tentativo
è fallito e coloro che hanno fallito questo tentativo
Hanno cercato di imporre la loro egemonia culturale sulla storia e sulla società italiana non ci sono riusciti ma continuano ancora oggi
A cercare di imporre questa distorsione è la dimostrazione della debolezza
Delle della cultura dell'identità nazionale italiana e noi dobbiamo essere qui per ribadire e per rafforzare la nostra identità culturale e per rafforzare le le radici deboli dell'identità nazionale per rafforzare la resistenza
L'antifascismo quello vero cioè la lotta per la libertà e la democrazia
Uno due tre
Siamo
Vado e libertà
Dopo tanti anni di presenza politica con i gruppi dei radicali degli amici che hanno consentito negli ultimi dieci anni di andare al cimitero di guerra del Commonwealth di Milano a Trenno
Quest'oggi abbiamo ricordato e celebrato i caduti della guerra di liberazione con una cerimonia ufficiale istituzionale organizzato dal Comune di Milano con il municipio sette municipi otto dove si trova il cimitero di guerra
Inglese tantissime autorità eravamo lì
Abbiamo con la banda i carabinieri abbiamo ricordato questi oltre quattrocento
Soldati persone che inquadrate
Nell'esercito inglese gli oltre nove nazionalità hanno combattuto per la libertà dell'Italia dell'Europa per la fine
Della guerra mondiale esatto momento per ricordare tutti i protagonisti di questa guerra di liberazione riaffermare
I valori della democrazia della pace della libertà dell'antifascismo che sono dei valori fondanti però il nostro Stato per la nostra costituzione repubblicana e che siano dei valori unitari quella di oggi
è una data di festeggiamento nazionale è una data di festa per tutt'Italia per tutti mille componenti democratiche
Delle istituzioni è una data di festa per l'intera Europa perché l'Europa e nata sulle ceneri della seconda guerra mondiale
E nata a Ventotene con Ernesto Rossi con Salvemini con Spinelli con Colorni e in attacco
Dei morti dalle macerie dalla distruzione provocate dal nazionalismo
Quello che è stato creato è stato un'unità europea che ha durato per oltre sessanta anni garantendo il più lungo periodo di pace e prosperità benessere protezione sociale per tutti i cittadini europee è stato particolare ricordare questi valori e questo sacrificio che queste persone del Como e negli anni della Breaks perché è un po'come dimenticare il tributo di sangue delle persone che sono venute finì in Italia per combattere per una fratellanza è un'unità politica dei popoli che garantisse
Appunto che ci fosse la possibilità di convivere nella pace tra i popoli europei oggi si stava percorrendo e noi cerchiamo di impedirlo e di fermarlo un percorso
Verso
Quello che è alla base valore della Breaks detrazione del valore di disunita dei valori di nazionalismo dei valori negano quello che è stato il contributo di di quelle persone di quelle donne di con gli uomini che hanno consentito all'Europa di vivere Ipacem prosperità i nazionalismi creano muri creano contrasti si creano guerre quello che possono portare solo distruzione solo miseria povertà che abbiamo conosciuto e sperimentato durante la seconda guerra mondiale siamo per una un'Europa diversa per un'Europa che affermi proprio i valori che a fuoco affermi la libertà delle persone di affermare la possibilità di creare le proprie possibilità di vita ovunque all'interno di uno spazio comune all'esterno di comuni valori di pace per questo che bisogna unire le istituzioni non bisogna contrastare tra componenti politiche differenti bisogni invece riconoscersi intorno a valori comuni come si fece durante la guerra di liberazione dove comunisti socialisti liberali repubblicani azionisti
Lavorarono insieme per conquistare quella libertà che oggi dobbiamo fortemente difendere come istituzioni ma anche come singoli cittadini perché quello che sta succedendo il ritorno dell'intolleranza del nazionalismo delli di tutti quei fenomeni di xenofobia
Sono possibili non perché ci sono delle istituzioni razziste nelle loro leggi ma perché c'è un consenso popolare o quella che è un'indifferenza che rende possibile tollerare degli episodi che sono assolutamente intollerabili per questo dobbiamo difendere la possibilità di tutti di avere diritto di parola di espressione dobbiamo difendere esperienze democratiche come quelle di radio radicale che ci consentono di conoscere per deliberare di confrontarci per questo che dobbiamo rifugiare nel quotidiano nelle piccole episodi delle nei casi che vediamo ogni giorno di montante intolleranza non dobbiamo assuefarsi dobbiamo essere alti e vigili dobbiamo affermare dei valori democratici dobbiamo essere al fianco di tutti quelli che lo fanno dalla Brigata Ebraica che fu una dei protagonisti all'interno del corpo di spedizione britannica o per la liberazione dobbiamo essere qui oggi come lo siamo stati in tutti gli ultimi decenni e ci fa piacere vedere come questi momenti di celebrazione attraendo nel corte del venticinque aprile con le istituzioni con la Brigata Ebraica con tutti democratici italiani
Stiano prendendo piede siano tanti i protagonisti istituzionali che oggi sfilano al nostro fianco lo dobbiamo ottenere altri questi valori anche nel momento elettorale anche scegliendo di andare avanti col progetto europeo e non di fermarsi girare dall'altra parte disgregando quello che ci ha garantito la pace per tutti questi anni
No
Sì
Dietro dovesse
Ma attraversata dal vento
Andiamo a farlo parlare
Perché
Sì
Il
Se
Dei processi dei sospetti fissi
E il e
Il il
Il pubblico
Quindi
Ma
No la retorica
Molto
A a
Chiama
Ma
Il
Esagonale da una buona volontà allora l'Agcom svela gettone agito ma quattordici milioni e hanno finora arrivato con il nome di confronto secondo o terzo rinnovo russi seconda deporre
Secondo te è corretto
Davanti a prendere quattordici milioni di euro per la città non a me io l'Agcom io l'Agcom Autorità indipendente che ha fatto le sue valutazioni io credo che a quattordici questi è un'autorità indipendente che fa le sue valutazioni io
Delle quattordici
Io non mi metto a giudicare occorre aumentare le decide l'Agcom magico ma anche dichiarato col Movimento cinque Stelle sottorappresentato nei mezzi di informazione non mi sembra che questo tema sia stato rilanciato quindi ripeto quattordici milioni di euro all'anno secondo me sono soldi e se si vogliono gestire per l'informazione forse bisogna fare ed una serie di per
Così come la normativa prevede nuove si danno in maniera discutibile nonostante questa presa di posizione l'applicazione del l rimane questa
Di chiudere il servizio
Ripeto quattordici milioni di euro all'anno sono una marea di soldi magico ma anche di dove
Ma mi scusi l'Agcom ha detto che il Movimento cinque Stelle sottorappresentato nell'informazione ecco anche sguardo bisognerebbe fare un approfondimento che dice dalla non da ragioni io non ho letto le statistiche come non ho letto tutta l'analisi dell'Agip perché non è compito mio c'è chi nel governo ha proposto questo
Vivi
La la propria idea è sempre la stessa ma non è quattordici milioni di euro di soldi pubblici gestiti in questo modo per me sono intollerabili pubblico questo no no dubbi
Picchiato
Critiche
No io ritengo questo credo sia evidente ma il problema è ancora più grave se non è quattordici milioni di euro i soldi pubblici gestiti in maniera senza bando pubblico
Problema radicali ricorda novantaquattro e allora è dal novantaquattro ha chiesto a Berlusconi a Prodi a Renzi a Gentiloni e noi invece siamo biliare
Fare quando
Bisogno credo sia questo il tema in oggetto
Ma credo che non sia questa la purché ci sono altri temi in discussione su di voi ma non credo che sia necessario lei sa meglio di me e disertano gliele rilancia adesso lei lo sa meglio di me sta di fatto che io non tollero che quattordici milioni di euro vengano regalato in questo modo visto che siamo evidentemente a caccia di soldi sprechi
Questo per mantenere costante lei del
Servizio pubblico di radio radicale greca di risvolti risponderebbe lo stesso modo di armi sembra garantiti
Adriana si abbassa ma i liberali i più liberale di tutto voglio di soldi pubblici pestare i piedi quattordici milioni di euro l'anno Osama c'è un po'di di linearità nel modo di un bonus mi sembra corretta ma di preciso rimborsi elettorali per anni
Quattordici milioni di euro all'anno per una radio a me sembra una follia poi posso posso esser libero visto che il venticinque aprile di dirlo nel dire che a fare la ricognizione
Venti
E si deve
Salvini cosa deve deve ricorda le sagre deve ricordarsi quello che già c'è nella RAI già le norme che ci sono dopodiché se si può migliorare si migliora poi seduti esperto di soldi pubblici vuole mettere quattordici milioni per Radio Radicale sostanza