Per la vita di Radio Radicale: servizio del Tgr Basilicata sullo sciopero della fame di Maurizio Bolognetti

Maurizio Bolognetti prosegue il suo sciopero della fame per scongiurare la chiusura di radio radicale dalla mezzanotte fino al ventotto aprile assumerà solo acqua David Marchand un lo ha incontrato nella sua casa di Latronico
Stiamo difendendo un diritto un diritto
Umano e civile poter conoscere per deliberare
è una questione di democrazia quindi non stiamo ricattando nessuno
Lo sciopero della fame andrà avanti ad oltranza
In quasi due mesi Maurizio Bolognetti ha perso quattordici chili
La sua lotta non violenta per salvare radio radicale sta facendo molto rumore e non solo in Basilicata dove addirittura cinque amministrazioni comunali tra cui materie Melfi diversi sindaci fra cui quello di Potenza
E persino il neo governatore Vito Bardi hanno mostrato solidarietà per la sua battaglia per la storica emittente
Anche nel resto d'Italia si parla di lui l'ex parlamentare Rita Bernardini ha preso anche lei a scioperare da una decina di giorni ma visto che si avvicina il ventuno maggio quando radio radicale perderà i fondi della convenzione con cui si sostiene
Bolognetti intensifica la sua lotta fino al ventotto aprile non prenderà più nemmeno i tre cappuccini giornalieri con cui va avanti da cinquantacinque giorni verrà soltanto acqua voglio provare a trasferire ancora più energia consapevolezza
Ai miei interlocutori il ministro Di Maio il sottosegretario Crimi da cinquantacinque giorni sono Sordi
A qualsiasi tentativo di dialogo radio radicale fra meno di un mese potrebbe essere costretta a chiudere per la revoca della convenzione con la quale trasmette le sedute del Parlamento
Con la chiusura a rischio fra le altre cose decine di posti di lavoro è un archivio quarantennale di registrazioni di convegni
Processi congressi di partito cosa festeggiamo quando festeggiamo la liberazione della Repubblica
Se non la democrazia e quando parliamo di democrazia non parliamo di diritto alla conoscenza