Intervista a Massimo Teodori sul suo libro "Controstoria della Repubblica. Dalla Costituzione al nazionalpopulismo" (Castelvecchi)

Radio radicale abbiamo qui ospite dei nostri studi Massimo Teodori storico docente universitario saggista è stato parlamentare radicale per tre legislature i nostri ascoltatori loco conoscono con lui oggi vogliamo parlare
Di un libro uscito o da poco un libro che sarà giudizio di questa intervista come adesso Massimo Teodori utile
E lui diciamo il titolo controstoria della Repubblica dalla Costituzione al nazional populismo edito da Castelvecchi lo trovate in questi giorni in queste settimane nelle librerie
E c'è anche una postfazione di Giuliano Ferrara sul sui temi di cui
Accenna Ferrara pure in questa posta stazione ci andremo è un libro utile perché
Intanto
è un po'un filo ed è un filo molto documentato ecco questo è un libro di storia e che quindi è utile per chi la vuole conoscere davvero è un filo che ci porta a tentare di capire quello che sta succedendo la situazione attuale il contesto che ci troviamo a vivere un contesto difficile da decifrare dove mancano alcuni punti di riferimento probabilmente in questo libro se ne possono trovare alcuni e anche il metodo usato da Massimo Teodori è molto utile perché ricalca in qualche modo non so se tenutosi sarà d'accordo questa mia impressione quello che in Rete su internet è la tecnica dei delle banche c'è un modo che nato da qualche anno è realtà per tentare di rispondere a quella a quel miscuglio di false ipotesi di documenti non scientificamente fondati che stanno costruendo tutta una serie di idee complottisti di di suggestioni anche abbastanza pericolose probabilmente questo libro spiega molti perché nei nei nei capitoli ci sono molti perché eliminerei il capitolo iniziale
è un capitolo che ci porta all'interno di una traiettoria che ben presente nell'archivio di radio radicale nella storia
Del partito radicale in quella di Marco Pannella ma purtroppo è ancora molto esigua fuori e cioè la vicenda
Delle forze liberali laiche
Che hanno agito in questo Paese hanno agito in realtà profondamente a partire proprio dalla Costituente partito la questione dell'articolo sette Consolo sette David accordò vogliamo partire da qui
Sì è stato detto in questa introduzione giustamente
Io riassumerei il il percorso è la chiave
Con una battuta
Storiografica
Oggi gran parte della storiografia sia ufficiale sia di quella pubblicistica
Descrive nella storia della repubblica italiana da almeno cento quarantasei quarantacinque ore sei ad oggi come la storia senza il mente che a due grandi protagonisti protagonista
Comunista e protagonista cattolico
Che naturalmente sono stati importanti protagonisti di questi settant'anni ma sottovaluta invece la l'importanza che hanno avuto le forze che non erano né cattoliche né comuniste e in questo gruppo di forse ne cattoliche né comuniste che sono chiaramente variamente chiamate le terze forze laiche i partiti minori ma anche il partito socialista il Partito Socialista quando si è liberato dalla diciamo dalla sudditanza con il Partito Comunista vale a dire dalla sudditanza con il Fronte popolare Sears che aveva imbracciato nel mille novecento quarantotto e che ha tenuto fino al mille novecentosessantatré quando è nato il centro sinistra
Quindi delle forze che potremmo definire in tre parole
Le forze liberaldemocratiche le forze della democrazia radicale e forse del socialismo riformista queste tre forze che esso erano sono state molto spezzettate molto variegate in realtà hanno ha avuto nella storia d'Italia una importanza e un peso non minore di quello che hanno avuto le forze cattoliche le forze comuniste che invece erano sono state tutte raggruppate essenzialmente in due partite unità
La grande debolezza di questo terzo mondo è stato quello la frammentazione
C'è stato quello del conflitto interno
è stato quello di non aver mai trovato un leader unitario ma tanti leader molte volte in contrasto tra loro ma che cosa perché io dico che hanno ha avuto un ruolo importante riassumiamo anche se in maniera schematica chi vorrà
Leggere in maniera più a analitica questa storia somma nel libro o Albast c'è abbastanza materiale abbastanza analitico oltre avverte tracciato con chiarezza questo filo ad esempio nel centra nella Costituente
Nella costituente queste forze hanno difeso la il mondo laico
Il mondo laico e il mondo diciamo così dei diritti civili carattere liberale se noi andiamo a guardare la Costituente non è vero che la Costituente è stata scritta
Dai i cattolici e dai comunisti ma la se la guardiamo tutta la parte riguarda che riguarda le libertà individuali
Che riguarda l'impostazione essenzialmente
Della giustizia dei dei delle
Della difesa dei diritti della persona e via di seguito sono dichiaro impronta dichiarate re e liberale ma che era anche nella tradizione del la grande tradizione del socialismo libertario del socialismo umanista nel centrosinistra belle centrosinistra quando i socialisti erano legati a doppio filo con i comunisti del del patto d'unità d'azione prima il Fronte popolare quarantotto be'se non ci fossero stati i partiti laici che allora si chiamavano minori che erano partitini che pesavano poco
I socialdemocratici
I repubblicani e i liberali poi nacque nel mille novecentocinquantacinque il primo partito radicale di Pannunzio Ernesto Rossi se non ci fossero state queste forze
E che cosa sarebbe accaduto sarebbe accaduto che la democrazia cristiana
Avrebbe avuto probabilmente una svolta di carattere semi autoritario perché possenti erano le forze che in Vaticano in pratica non c'era Pio dodicesimo
E all'interno della stessa tenuti d'insieme che volevano che in realtà non volevano o un'alleanza con i partiti laici ma volevano fare dopo la grande vittoria democristiana del quarantotto volevano fare un regime simile a quella a Franco e allora e fu Togliatti che si oppose a tutto questo si oppose ad esempio all'operazione Sturzo a Roma in cui doveva essere la prefigurazione di un equilibrio nel Paese con un'alleanza fra Democrazia Cristiana
Monarchici e neofascisti allora
Allora se non ci fossero stati i i partiti minori e probabilmente ma se non ci fossero stati i partiti minori e a a cominciare da da Giuseppe Saragat con la socialdemocrazia distici se nel partito socialista
Le grandi scelte di politica estera italiana non sarebbero state fatte
Con la forza con cui furono fatte e le grandi scelte furono l'ascesa europeista
E la scelta atlantica certe scelte europeiste scelte atlantiche che furono scelte della di mantenimento della democrazia liberale non furono delle scelte
Militari furono le scelte soprattutto di riannodare CIA quell'Occidente delle democrazie liberali che era stato infranto da Bussoli e col centrosinistra che cosa accade accade che i socialisti repubblicani furono quelli che avanzarono quel minimo di riforme la Malfa con la sua nota aggiuntiva i socialisti con la la scuola media dell'obbligo poi lo Statuto dei lavoratori
Poi tutta una serie di provvidenze quel minimo di di di riforme di carattere sociale che avvicinano l'Italia all'Europa e negli anni Settanta che cosa accadde
Ed è che senza il e i radicali i nuovi radicali di Pannella
E insieme ai socialisti insieme in parte i liberali repubblicani che seguirono anche malvolentieri e non ci sarebbe stata la grande svolta dei dei diritti civili che pensarono notevolmente in quel periodi in quel periodo in cui la grande tendenza del Partito Comunista diciamolo chiaramente
Che poi finì in Parlamento
A votare a favore del divorzio povera Bortot assegna ma era
Contrario certi diritti civili cioè era resistente a questi diritti civili oppure rivendicava diciamo ad altre quel sessanta di Venere Rite esso per due ragioni uno per un'impostazione di carattere teorico uno per un perché tutto questo rompeva la direttiva del principale di Berlinguer
Che era quella del compromesso storico questo compromesso storico che doveva arrivare a compimento alla fine degli anni Settanta nel settantotto settantanove che invece poi con con l'affare Moro tutto il sito si interruppe e quindi si interruppe
Questo vecchio corso che era un corso berlingueriana
E dire mi mi mi si lasci dire
Che le responsabilità di Berlinguer
Sono state delle responsabilità gravissime gravissime
Perché in quel momento
Nella seconda metà degli anni Settanta
La società italiana si stava laici Zanda
Si stava svincolandola dalla Democrazia cristiana e dal
Partito comunista tanto è vero che i radicali ebbero un boom allora gli spostamenti erano molto piccoli bus settantanove lungo ma soprattutto le grandi città se vicino al dieci per cento tutte le grandi città e poi negli anni ottanta ancora quando i radicali
Arretrano un po'furono anche i repubblicani furono poi fu fu anche Craxi anche Craxi anche la volta craxiana
Beh in quel momento il Palio comunista che era che pesava oltre il trenta per cento nel Paese crea una grande autorevolezza e un grande peso
E se non avesse intrapreso
La strategia demenziale del compromesso storico che fallì in tutto completamente ma fosse diventato
Avesse fatto una svolta chiamiamola così socialdemocratica che poi era anche diciamo negli umori del del del del della base comunista del popolo comunista se l'Italia centrale dell'Emilia
Ma in fondo anche anche Togliatti aveva in mente aveva in mente un partito italiano di carattere socialdemocratico sei anche se Togliatti
Per me negli anni Cinquanta doveva fare il conto con la chiesa con un Paese che era che era arretrato e quindi il suo compromesso storico di sua mano tesa verso il Vaticano era diversa da quella di Berlinguer in quale invece il quale pensava proprio a a un a un ai ha un rapporto di carattere ideologico la chiede allora la responsabilità dei comuni si fu tanto
E in tutto questo periodo
Come abbiamo visto il mondo liberaldemocratico radicale socialiste riformista è stato quello che ha presidiato che cosa in Italia
La democrazia liberale non facendo la civiltà scivolare da un punto di vista autoritario da un punto di vista come quello dei comunisti che era molto poco liberale i diritti e civili lo Stato di diritto
E quando
Queste forze son finite o sono state ammazzate
Soprattutto Craxi alla fine della Prima Repubblica
Ci sono agitate che le il SISMI di quella antipolitica
Che poi ha prodotto la barbarie che stiamo vivendo in questi giorni
Ecco e arriviamo insomma a comprendere come questi questi questi fatti no ci spiegano poco la situazione in cui viviamo a c'ho un piccolo passo indietro che ci porta anche dal alcune delle riflessioni che Giuliano Ferrara fa nella sua postfazione a queste tackle forse sulle varie nelle diverse forme in cui sono state viste in cui sono state interpretate è venuto sempre è stata sempre rimproverato alla diciamo un anno mancanza di capacità di essere poi una forza numero numericamente
Davvero rappresentativa in Parlamento per esempio però da parte invece dei ridere di queste forze e tra questi naturalmente pensiamo anche Marco Pannella c'è stata la capacità poi di nell'esiguità delle risorse parlamentari riuscire a entrare nell'opinione pubblica smuovere anche le situazioni di immobilismo piccolo borghese non capisco quale c'è anche un passaggio con questo titolo sulla sul partito comunista sulle grandi questioni di libertà negli anni Settanta ecco quindi in realtà c'è stata una a anche una dinamica un modo di fare politica diverso da parte di queste forze che forse non può essere raccontato solo in termini di percentuale parlamentare no
Certo se noi andiamo a a a vedere non soltanto le percentuali parlamentari ma anche le percentuali elettorali se per esempio guardiamo tutto quello che è accaduto negli anni Ottanta mettiamo insieme i i vari gruppi rivali percentuale le sommiamo
Ci accorgiamo che arriviamo sopra a quello del Partito comunista è vicina a quella democrazia cristiana perché così è scritto negli anni Ottanta se noi sogniamo
E i socialisti socialdemocratici i repubblicani liberali i i radicali arriviamo al venticinque ventisei ventisette per cento
Il problema è che erano frammentati
Ma certamente io credo che queste forze che come ho detto prima un trinomio liberaldemocratici radicali e socialisti di riformisti
Certamente hanno avuto questo peso nella storia d'Italia che io cerco di di di di riportare in vigore ma naturalmente
Il le responsabilità
Di queste forze
Sono grandi non io non non sto qui a a esaltare responsabile perché ognuno ha una responsabilità ognuna di queste forze una responsabilità
Craxi
I partiti minori hanno la responsabilità di aver mantenuto
Una versione storica direi risorgimentali liberali contro i repubblicani
I repubblicani contro i socialdemocratici
I socialdemocratici di Saragat e più attenti alla unità socialista che non a quella di di tutti coloro i quali in fondo è erano abbastanza simili stavano al governo insieme facevano le stesse cose via di seguito
La responsabilità di Craxi nel momento in cui il lui ha preso la direzione del periodo socialista è stato di abbandonare alla fine degli anni Settanta
Quella strategia che era una strategia un po'Mitterrand Diana di di raccogliere le forze magari sotto sotto il cappello socialista o accanto ai socialisti per far fronte nel momento della crisi comunista
Perché
Tutti quanti noi dimentichiamo
Che negli anni ottanta il Partito Comunista era in crisi
Il Palio comunista aveva fallito il compromesso storico era stato bocciato nel sulla scala mobile sia in Parlamento sia il Paese attraverso i il il referendum
A alle urne dopo aver fatto per trent'anni essere sempre avanzato ha cominciato a diminuire fino arrivare al sedici per cento del minore centonovantadue sedici per cento l'Unione Sovietica
Scomparsa nell'ottantanove quindi il campo e era aperto per un partito pero una forza laica riformatrice che fosse diversa da dal mondo comunista e quello che io sempre
Detto che Pannella una responsabilità perché Pannella
Nel mille novecentonovantadue
Quando tutti i partiti sono stati
Presi denso a Tangentopoli ha ragione non a torto ma soltanto stadi prede dentro Tangentopoli così come lo poteva essere preso partito comunista esattamente alla stessa maniera solo che loro sono stati additati all'opinione pubblica Craxi sa additata l'opinione pubblica come il responsabile ma il suo famoso discorso alla Camera dicendo
Si alzi qui qualcuno che che non ha preso soldi per il partito eccetera eccetera e fu è stato un discorso storico
Di verità storica
La responsabilità in Pannella e che Loi poteva essere negli anni ottanta e soprattutto al crollo dalla Prima Repubblica poteva essere
Un leader
Capace di raggruppare insieme che aveva aveva i radicali avevano tutte le carte in regola per non essere travolti da da da Tangentopoli eccetera erano tutte le carte in regola per essere avevano la fiducia una grande fiducia il che andava al di là del del del del piccolo partito radicale o di quello che forse la responsabilità di di Pannella è stata quella di di scegliere per se stesso una strada che lui aveva sempre dentro ma che non aveva mai imboccato in maniera così
Unica e che era quello di essere i i leader non violento che in fondo era distante dalla dagli del problema dei grandi equilibri politici
In quel momento
Bisognava incidere sugli equilibri politici perché finiti i socialisti finiti repubblicani finiti gli i liberali e finiti i radicali in termini elettorali almeno il partito radicale era stato sciolto e
Non dimentichiamoci questo che è stato sciolto
Rimasta solo la Lista Pannella che si presentava con con piccolo uno per cento due per cento quindi niente o che si allenava a destra o a sinistra esposero Ray Palmer la
è di non aver voluto scientemente cogliere quello di cui il Paese in quel momento bisogna non solo di un grande leader non violento
Con i suoi di Gioni con le sue testimonianza in difesa dei diritti civili e dei diritti umani in Italia all'estero ma anche di un leader di una forza che si contrappone i settanta è vero che quando
Sono quando
C'è stato il deserto in questo in questo panorama mila centonovantatré novantaquattro che cosa è venuto fuori è venuto fuori prima Berlusconi altro altro inganno perché prima si è presentata come una forza liberale poi tutt'altro è stato meno meno che lì liberale da una parte e dall'altra parte
Il partito democratico il Paese come avvio è stato un'altra
L'ultima versione
Che oggi noi vediamo di carattere fallimentare
Di del compromesso storico fra fra i postcomunisti e la sinistra democristiana perché questo è rimasto il Partito Democratico nonostante che all'inizio si presentasse come quello che voleva raggruppare le forze laiche vero di
Eccetera eccetera in realtà ecco tutto questo è fallito e questo fa questi fallimenti
Di presentare delle forze riformatrici che fossero di carattere liberale o di carattere socialista
Ha favorito molto favorito molto quello che è successo dopo il vuoto che è successo dopo su cui sono inseriti quelli che io chiamo i barbari perché tali sono i Cinquestelle e tali sono
La lega rispetto alla democrazia parlamentare cioè questi innanzitutto sono
I cinque stelle sono degli atti parlamentari inutile che si stia tanto diverso e più di sinistra più di Versace
Nel sito sono degli atti parlamentari tutto quello che che fanno e antiparlamentare come già aveva fatto che dipendono da un da un potere esterno che che che le che li li tratta come come dei dei burattini
E la lega e che che sta rivelando sempre più il suo carattere il testa a testa tra
Quindi se adesso ci sarà un'unificazione
A destra non sarà
Con una un tono di centrodestra come lo era sostanzialmente quello di Berlusconi che univa dal dal la ex DC liberali fino alla destra tenendoli all'alto esso sarà invece la destra destra
Con tutte le sue caratteristiche che annette anche il centrodestra e quindi e queste e il il problema della responsabilità
E io questo libro su questa contrasto della Repubblica purtroppo dico che questa storia oggi è finita perché non vedo da nessuna parte un una luce che possa riprendere i grandi temi
Della democrazia parlamentare della riforma politica e sociale dei diritti civili lo Stato di diritto
E via di seguito io libro lo lo spirito anche per una memoria sul fatto di come ricordiamoci di che cosa è stata la la
La storia della Repubblica che non è stata soltanto quello di chi ce la vuole raccontare come la storia
Del mondo comunista del mondo cattolico ma è stata anche un'altra storia direi gloriosa delle cose che ho cercato qui di raccontare
Stiamo parlando con Massimo Teodori che nei nostri studi negli studi di radio radicale del suo ultimo libro libro dal titolo controstoria della Repubblica edito da Castelvecchi una un paio di domande prima di chiudere chetoni del tu indichi nel mille novecentonovantadue nella cosiddetta fine della Prima Repubblica questo punto di svolta
E parli anche del ruolo delle forze presenti in quel momento nello scenario politico ma ad esempio la contiguità con la barbarie come definisci dunque il richiamo noi oggi non può essere identificata ancora più da lontano perché una delle osservazioni vengono fatte e anche la mancanza di una svolta profonda sia nella società ma anche nel diciamo nell'architettura istituzionale del nostro Paese e una su tutte la questione del codice Rocco che anche tu tratti
Nella parte iniziale del Libano
Non c'è dubbio che una delle
Radici o delle cause
Di quello che stiamo vivendo oggi
è il fallimento Co delle di quella che possiamo chiamare la grande riforma tra
E non per niente la grande riforma è stato un tema molto caro alla a questo mondo perché se noi ci guardiamo indietro
Negli anni Sessanta
Si era per la per una riforma
Dissi
E già allora giudicava che la costituzione doveva essere
Toccata che si poteva toccare la Costituzione che non era un una cosa in balsa mare così dicendo la Costituzione certamente bellissima piazza ma la più bella del mondo da da lasciare l'Iran da non toccare da da toccare perché
Molti i grandi scienziati Politi dicono bene in realtà tutte le costituzioni una volta ogni generazione ogni trent'anni deve essere messa messa
Ammodernata per così dire perché Lecco le cose cambia ma già fin dagli anni cinquanta sessanta per esempio un precursore tanto per farne uno era stato Maranini Bonfanti che negli anni Sessanta aveva detto bigiato Caravà ma soprattutto perché il governo italiano
L'unico tra i governi
Tra le forme di governo dell'Occidente a non aver non essersi riformate in senso forte l'unica democrazia parlamentare perché la Germania a un governo forte grazie assist alla costituzione
E al sistema elettorale che era stato fatto anche con l'aiuto degli americani subito dopo la guerra la Francia ha fatto la qui la quinta Repubblica
L'Inghilterra a quella tradizione di di premiership forte eccetera eccetera non parliamo di Stati Uniti con altre cose ma solo per stare in Europa
Quindi dappertutto perfino la Spagna a una a un governo forte l'unico governo debole per cioè simile a quello
E che negli anni trenta erano caduti di fronte alla facile ai fascismi evasive era l'Italia e quindi molta gente riflessiva sul fatto che occorreva
Avere un po'sì un Parlamento forte centrale ma anche un governo forte un governo forte perché se noi pensiamo soltanto quello che è accaduto in Italia
Per cinquant'anni che ci sono che c'è una media di di governi superiore a uno l'anno allora questa è la è la debolezza italiana che poi ancora oggi tutti ci imputano per dal punto di vista economica e poi il primo che pensò una grande riforma
Fu fu Craxi con Giuliano Amato fu Giuliano Amato ha fra a pensare che occorreva irrobustire
La struttura istituzionale del dell'Italia e poi non per nulla furono istituite tre o quattro Commissioni parlamentari commissione Bozzi con la commissione Iotti commissione D'Alema con il signor De Mita eccetera eccetera
Ma nessuna di queste
Commissione mai arrivato in fondo
Poiché quella Bortot di riforma istituzionale che sta Ri.Rei anziché aveva un'idea giusta ma che non arrivava la stoffa per del proporre qualcosa di forte perderà anche quella sua abolizione del Senato
Era un po'ridicola perché ne ho fatto una specie di dopolavoro del delle degli enti locali insomma
Eccetera certamente questo è stato uno degli elementi il fallimento
Il fallimento del riformismo
Istituzionale e del riformismo politico ha creato quello che ha creato che ha creato oggi
E in più
C'è un altro elemento che non possiamo non ricordare
Che la
Campania giustizialista
Condotta dal
Dal
Va ai postcomunisti da quelli che erano ancora comunisti nel mille novecento novantadue novantatré contro Craxi per distruggere Craxi cioè per distruggere quello
Che poteva che era un un concorrente vero che stava diventando un concorrente meno questa è la è la sostanza perché lo aveva dimostrato appunto con il referendum sulla scala mobile non è dimostrato dal fatto anche anche dal punto di vista elettorale che stava crescendo eccetera eccetera naturalmente implicato nel sottogoverno nel finanziamento dei partiti muta così come erano implicati anche gli altri ma la Campania
Di demonizzazione
Del di Craxi in particolare come leader eccetera eccetera e certamente e demonizzando insieme a Craxi
Tutta la
Tutto il il mondo politico e i partiti tradizionali
Di cui
Restavano o fuori della demonizzazione solo chi i comunisti e missini
Tant'è vero che i comunisti e missini furono gli unici a sopravvivere alla al alla grande grande terremoto del mille novecentonovantatré no novantaquattro
Certamente in queste cose fallimento del riformismo
Giustizialismo antipolitico degli anni della fine Repubblica sono le premesse e le radici di quello che è accaduto dopo
Teodori prima di chiudere perché contro storia è un termine che fa pensare a a modi di raccontare le vicende anche un po'militanti tipici del CNEL
Del periodo del movimento naturalmente idea della della storia o dello storico e via condivisa un'idea ampiamente superata però è questa è proprio una storia raccontato naturalmente da un certo punto di vista
Beh naturalmente i titoli sono anche torniamo Draghi vantare Fat avessi letto qui qui ci ha messo anche anche la la l'editore insomma abbiamo ragionato letto facciamo contro sto
Io forse avrei preferito un vecchio titolo che sia antistorica anti Storia d'Italia che aveva descritto un vecchio storico che si chiama Fabio Cusi M
Naturalmente dov'è un titolo Effetto ma è un titolo ad effetto anche perché io comunque la vi sia amata storia della Repubblica
Repubblica gli scaffali sono pietre grosse quindi voglio arrivare come si faceva destinati a estinguersi
Io originariamente avevo pensato anche anche a un titolo Storia laica la Repubblica ma so che che ormai la parola laica e vista con grande diffidenza allora poi dopo si è pensato mettiamo dalla Costituzione nazional populismo che insomma chi poi c'è voglia di capirne di più anche perché
La mia firma è associata abbastanza con Como le vicende vere
Che io narrò che dai prima di chiudere
è possibile che tutto questo cioè il lascito di questa vicenda che abbiamo cercato di raccontare e sostanzialmente i diritti di libertà i diritti cosiddetti civili male libertà a tutto campo dell'individuo
Delle persone possano passare di nuovo in secondo piano
Io non credo che
Nelle battaglie politiche
Possono essere vinte
Se non ci sono delle forze
Anche piccole che vi siano il propulsore
Il partito radicale
Anni settanta
Hanno il sessanta settanta fino agli ottant'
Era stata come
La batteria come la dinamo
Delle battaglie dei diritti civili
Che naturalmente nona vinto da sono ma ha vinto perché ha messo in moto sia a livello parlamentare quindi senza nessun dispregio del istituzionale sia a livello popolare extra extraparlamentare
Dei movimenti e delle azioni
Che alla fine hanno con hanno coinvolto anche il Partito Comunista diciamo la verità perché comunista è stato tirato per i capelli saprà fare le cose che ha fatto ma che poi alla fine l'ha fatta
Se non c'è un o o o o una manovella una dinamo una forza piccola ma ma seria ma capace che che trascina anche le forze grandi io non credo che che accademie
Con molta franchezza non credo che il Catania
Questo ci insegna la storia ci insegna che il rapporto fra
Fra idee
Progetti e obiettivi e forse e gambe che li sorreggono per piccole grandi e motori che le portano avanti un rapporto assolutamente essenziale
Grazie grazie a Massimo Teodori lo ricordiamo ancora in chiusura in questo spazio della programmazione di Radio Radicale abbiamo parlato del suo ultimo libro dal titolo controstoria della Repubblica dalla Costituzione
Al nazional populismo con una postazione di Giuliano Ferrara edito da Castelvecchi lo trovate in questi giorni
In queste settimane nelle librerie grazie molte domande grazie