Speciale Giustizia - Processo d'appello Bagarella ed altri (trattativa Stato-mafia)

Buonasera a tutti da Lorena dorso benvenuti all'ascolto dello Speciale giustizia dunque ormai lo sapete il ventinove aprile è scorso lunedì scorso ha preso il via davanti alla Corte d'Assise d'appello di Palermo il processo di secondo grado sulla presunta trattativa passato o mafia una dibattimento che arriva a un anno dalla sentenza di primo grado che lo ricordiamo
Condanno tutti gli imputati fatta eccezione per Nicola Mancino che era accusato di falsa testimonianza i giudici avevano condannato a dodici anni di carcere gli ex vertici del Rosso Mario Mori
Antonio Subranni accusato di minaccia a corpo politico dello Stato le stessa pena per l'ex senatore Marcello
Dell'Utri è Antonino Cina medico fedelissimo di Totò Riina otto gli anni di detenzione inflitti all'ex capitano dei carabinieri Giuseppe De Donno
Ventotto quelli per il Bosso Leoluca Bagarella prescritte Como richiesto dai pubblici ministeri
Le accuse nei confronti del pentito Giovanni Brusca
In sintesi la tesi accusatoria si basa sulla convinzione che dopo la strage di Capaci e dove perse la vita Giovanni Falcone la moglie gli uomini della scorta
Gli uomini del rosso intavolare una trattativa con Toto Rina usando come intermediario don Vito Ciancimino l'ex sindaco mafioso di Palermo secondo i pm palermitani questa interlocuzione non solo rafforzo Rina nella convinzione che le stragi pagassero portandolo ad accelerare la successiva strage di via da meglio per eliminare Paolo Borsellino ma in un determinato momento sfociò una implicita minaccia contro l'allora ministro della Giustizia Giovanni Cozzo
Inducendolo nel novembre del mille novecentonovantatré a non prorogare oltre trecento decreti di quarantuno bis
Quanto alla posizione di Dell'Utri secondo la Procura di Palermo tra la fine del novantatré e i primi del mesi del novantaquattro in Bosso Leoluca Bagarella Giovanni Brusca contattarono l'ex stalliere di Arcore Vittorio Mangano per chiedergli di riferire a Dell'Utri che se non avessero ottenuto qualche vantaggio legislativo le stragi
Sarebbero riprese a sua volta Dell'Utri trasformandosi in Cindia
Di trasmissione tra corleonesi e pezzi delle istituzioni avrebbe veicolato la minaccia fino a Silvio Berlusconi costringendolo di fatto a a varare provvedimenti favorevoli a Cosa Nostra come il famoso decreto bionico essa appunto nella tesi accusatoria
Inaugura lunedì scorso erano presenti Lezze generale Mario Mori e l'ex colonnello Giuseppe
De Donno ai vertici del rosso dei carabinieri come dicevamo al al tempo della presunta la trattativa con Cosa nostra che hanno chiesto alla Corte d'Assise d'Appello di acquisire i documenti negati nel giudizio di primo grado e di ascoltare nuovi testimoni tra questi
E gli ex magistrati Antonio Di Pietro Pietro Grasso Giuseppe Ayala insieme a il da Boccassini
Marcello Dell'Utri invece che a questo dibattimento non ha mai voluto partecipare vorrebbe far testimoniare Silvio Berlusconi a cui secondo la condanna trasmise come dicevamo
Le minacce mafiose nel mille novecentonovantaquattro quando sedeva
A Palazzo Chigi
Intanto il presidente del della corte d'assise
D'appello Angelo Pellino lo abbiamo già ascoltato nella prima parte della sua relazione introduttiva lunedì scorso nel corso dello Speciale giustizia
Ha ricordato come il primo verdetto affrontato vicende complesse lungo un basso arco temporale che va dagli anni sessanta fino ai giorni nostri e non ha nascosto che dietro certe vicende
Si annidano non pochi punti oscuri della storia del nostro Paese con il materializzarsi di strutture occulte massoniche para massoniche ed esponenti infedeli della pubblica sicurezza
Questa relazione a con una questa premessa diciamo insolita da parte del del Presidente
Pellino nella sua relazione a evocato di fatto le critiche le critiche di in molti i giuristi in questi anni in cui è si è svolto il giudizio di primo grado che durato oltre cinque anni e in particolare le critiche di un giurista come il professore Giovanni Fiandaca che proprio di recente in un articolo cioè sulla Rivista italiana di diritto e procedura penale
Ha ha ribadito le proprie perplessità sull'inchiesta sul verdetto denunciando e le ambizioni storiografiche esplicitamente perseguite dai giudici di primo grado insensibili diceva Fiandaca
Alle differenze che intercorrono tra le lenti del giudice e quelle dello storico d'altra parte lo ricordavamo anche lunedì scorso qualche anno fa in piena bufera mediatica quando quello sulla trattativa Stato-mafia veniva definito il processo del secolo
Fiandaca usò parole molto dure bollando l'atto di accusa della procura di Palermo come una boiata pazzesca
Le perplessità di Fiandaca erano tutte rivolte al reato ipotizzato e cioè la minaccia a corpo politico dello stato
Il ragione tutto del professor Fiandaca sostanzialmente era questo il governo italiano non è un organo o politico ma costituzionale
E la tutela degli organi costituzionali è assicurata da un'altra norma del Codice Penale l'articolo duecentottantanove che peraltro è stato modificato nel due mila sei
E la nuova formulazione non parla di minaccia ma di atti i violenti ed è questo il motivo per cui la Procura
Alla fine ha ripiegato sull'articolo trecento trentotto resta il il nodo di fondo la pressione sul governo da parte della mafia e dei concorrenti ipotizzata dall'accusa ricade solo nella previsione dell'articolo duecento ottantanove
E quindi appunto secondo il professor Fiandaca la scelta del reato per questo processo dunque sbagliata
Una curiosità a presiedere la Corte d'Assise di appello dicevamo il giudice
Angelo Pellino il giudice a latere Vittorio Anania pubblici ministeri gli ex PM della Procura di Palermo Giuseppe Fici
E Sergio Barbiera già impegnati entrambi a sostenere l'accusa nell'appello del processo trattativa stralcio all'ex ministro Calogero Mannino assolto in primo grado
Angelo Pellino aderente alla al corrente di Unicost la corrente di centro della magistratura associata una carriera professionale spesa interamente nella giudicante negli ultimi vent'anni si è occupato di quasi tutti i processi sui più importanti delitti eccellenti
L'omicidio di padre Pino o pugliesi dell'ex imprenditore antiracket libero o grassi dell'ex militante di Democrazia proletaria e Peppino
Impastato del cronista del Giornale di Sicilia
Mario Francese del sociologo Mauro Rostagno la scelta del suo nome è stata determinata dal rituali criterio automatico e ponderale delle sezioni
L'alternativa era il collega Mario Fontana presidente della prima Corte d'Assise e d'appello soluzione
Tecnicamente non incompatibile ma ritenuta poco opportuna dal momento che Fontana
A presieduto il processo di primo grado amori e al suo collaboratore Mauro Obinu per la mancata cattura del Bosso provenzale quindi appunto a presiedere la corte
D'assise d'appello come dicevamo sarà il consigliere Angelo
Pellino
Un'ultima notiziare alla Corte d'assise ha dato uno che ha dato il via libera al processo di secondo grado sulla presunta trattativa Stato-mafia ha anche programmato fino al ventidue luglio
Nove udienze al ritmo di tre al mese per arrivare a svolgere i primi adempimenti più importanti tra cui è soprattutto la decisione sull'eventuale riapertura del dibattimento chiesta dagli imputati è per alcuni aspetti anche dalla Procura generale e dalle parti civili
In maggio le udienze che potrebbero essere estese anche al pomeriggio fino alle diciassette sono state programmate per i giorni nove tredici e ventisette anche se in realtà il nove maggio c'è lungo sciopero è stato indetto lo sciopero
Degli avvocati penalisti e quindi molto probabilmente l'udienza del nove
Salterà a giugno si terranno nei giorni dieci diciassette ventiquattro e al luglio nei giorni otto undici e ventidue ma riprendiamo dunque l'ascolto dell'udienza del processo d'appello cioè sulla presunta a trattativa stato mafia partendo sostanzialmente da dove c'eravamo fermati lunedì discorso
Con lo Speciale giustizia e cioè con la relazione introduttiva del consigliere Angelo Pellino
Angelo Pellino che come mia dicevamo a ricostruito la sentenza di di primo grado nel corso di tutta l'udienza
Un'udienza molto lunga che durata oltre cinque ore noi appunto lunedì scorso abbiamo ascoltato le prime due ore adesso proseguiamo nell'ascolto
Un un altro collaboratore il quale viene spesso un giudizio sostanzialmente positivo
Albania Filippo cui dichiarazioni poi vedremo anche a proposito di nella prova di una
Di una riunione a livello di Commissione regionale
Per Messina Leonardo appunto viene invece
Messina appartiene a quella categoria di soggetti che tengono infatti Zare
Il il proprio ruolo il bagaglio di conoscenze potevano rea accesso e quindi anche le sue dichiarazioni che comunque hanno inciso poco nell'economia poi della della motivazione
Si va
Una sentenza rassegna la prudenza nel valuta nella verosimiglianza
Pure
Monti ciò Giuseppe pur riconoscendo l'importanza del suo contributo su una serie di in vicende
E in particolare i suoi rapporti appunto sul ruolo dei fratelli Brusca
Anche le dichiarazioni Monti Ciolo sono vagliate con estrema prudenza dalla dalla corte ma non tanto per ragioni di merito ma perché perché si dà atto che la collaborazione Monticiano soprattutto all'inizio è stata di grandissima utilità e attendibilità
è uno di quelli che insomma hanno consentito di ritrovare
Il famoso o comunque di Jan basso
Verso dichiarazioni sulla la vicenda nel piccolo di Matteo sui tanti altri delitti però poi ci sono stati una serie di episodi che hanno fatto venire fuori aspetti di le criticità lo stesso Monti ciò l'ha ammesso
Di non avere sempre riferito tutto ciò di cui era a conoscenza allorché è stato chiamato a deporre in particolare dinanzi all'autorità giudiziaria di Firenze
è stato è stato protagonista di un esperto non autorizzato che addirittura determino per violazione degli obblighi inerenti al
Accordo di protezione
La revoca nel programma di protezione e anche in questa sede la sentenza non nasconde
Che ha manifestato inspiegabili neri serve a parlare in determinati argomenti in particolare i rapporti tra mafia e politica sostenendo di avere ancora timore
Ad affrontare
Quindi
La la sentenza distingue per le dichiarazioni non resse nella immediatezza niente quelle concernenti argomenti per i quali lo stesso propalante ha riconosciuto la sua almeno parziale Vicenza si impone la ricerca di adeguati riscontri
Un giudizio particolarmente positivo espresso nei confronti del collaborante in animo Rosario
Cui viene apprezzata una genesi della collaborazione perché si costituisce spontaneamente quando tra l'altro non versava in una dal punto di vista della situazione giudiziaria
Non non aveva
Grossi motivi di preoccupazione in relazione al rischio di poter essere individuato come autore di
Grandi delitti
E al di là ovviamente per la ricostruzione dell'Agenzia la collaborazione rimando alla alla scheda della sentenza
Ma il mo'o diciamo viene in rilievo nella vicenda che ci occupa in particolare
Confidenze che sarebbe
Raccolto Darina da da Cina
Rammento brevemente Riina che colloca tra l'altro in una certa fase di diciamo intorno a uno all'autunno poco prima della del mille novecento novantadue
Dal Cina
Cinta il Cynar avrebbe colto appunto una momento di di profondo turbolento in cui era impegnato in qualcosa che lo
Che lo turbava dal Riina nello stesso periodo si raccoglie ma confidenza secondo cui linea molto preoccupato a sua volta che
Il Cina mettesse in atto l'intenzione preannunciata di andare negli enti andarsene medie negli Stati Uniti perché
C'era un discorso che si doveva chiudere per alcuni
Da qui si aspettava grossi vantaggi in particolare a quelli detenuti mafiosi e per cui era studente necessaria la presenza la partecipazione di
Vicina quindi
Sono ovviamente
Frammenti che si inseriscono nella ricostruzione della vicenda relativa alla interlocuzione che sarebbe stata avviata per iniziativa degli ufficiali in rosso
Con i vertici di Cosa Nostra attraverso il canale di Vito Ciancimino che avrebbe avuto a sua volta come proprio diretto referente per veicolare diciamo questa
Invito a a dialogare a trattare bene avrebbe avuto Cina appunto come referente quindi sono frammenti e si incastona hanno in questa ricostruzione
Gli anche qui ne va detto che la sentenza
Sottolinea che la credibilità del nanismo non può ritenersi dalla inficiata dalla circostanza che solo di recente ha raccontato l'episodio
Concernente vicina questi episodi in effetti non vi è traccia nel verbale illustrativo dei contenuti della collaborazione che risale al diciotto aprile due miliardi undici
Ma rimarca la sentenza che la notizia in effetti non non può farsi rientrare
Diciamo nella nella nella previsione l'articolo sedici quadri Fernando non non venne interrogato specificamente sul Cina
E in quella fase l'episodio riferito per quel poco che tra l'altro aveva potuto riferirne il Cina non era riconducibile per quel poco che poteva averne capito lo stesso dichiarante
Non era
Riconducibili direttamente hanno specifico delitto quindi non poteva assumere carattere di
Gravità e allarme sociale
Si era trattato di acqua sino all'incontro colloca sino al colloquio
Avuto tra il nylon cucina uno dei tanti che gli stessi hanno avuto perché sottolinea la corte legati dando un grande frequentazione questa è una circostanza
Riferita da mai mai smentita dal Cina in occasione di una questo Colombo appunto in Cina gli avrebbe manifestato di essere sotto stress ma senza neanche specificare per la verità le ragioni di tanta
Preoccupazione quindi l'importanza di questo frammento si può cogliere solo
Adesso ma certamente Nine non non non era in grado di percepirne la sua rilevanza come fatto di particolari privi gravità Anna riferire quindi spontaneamente
All'autorità giudiziarie
E lo stesso vale per la periferica intenzione del Cina di recarsi negli USA che il nano avrebbe appreso questa volta dal colloquio avuto con Salvatore Riina nell'ottobre del novantadue anche neanche in questo caso non si trattava di un fatto Nietzsche delittuoso che imponesse immediato
Un immediato ricordo e quindi la conclusione
La Corte perviene è quella di una sicura attendibilità intrinseche del dichiarante
Tralascio
Anche la scheda relativa a onorato Francesco calcoli
Vedremo nella così ricostruzione dell'omicidio Lima Sino Angelo
Di cui la sentenza rimarca come le sue popolazioni siano state a suo tempo preziose stellare nel mondo delle cointeressenze tra mafiosi ed esponenti politici una spartizione degli appalti pubblici Spatuzza Gasparri
Nei cui confronti la sentenza spende in giudizio molto
Molto positivo perché valuta la collaborazione di Spatuzza alla luce di una ricostruzione della Genesi
Ed era tormentata genesi di questa collaborazione come il frutto di una sincera scelta di vita
Cosa
Che che non sente o non sovente accade diciamo nella nella storia e nei percorsi di molti collaboratori il che lo accredita di una elevatissima attendibilità intrinseca che
Gli è stata già riconosciuta
Una in altre sedi processo quindi
Il rinvio anche qui alle penetranti molto articolate argomentazioni con cui la sentenza motivato questo giudizio estremamente positivo
Di parere Ciro già accennato sì ma Antonino Giuffrè un altro
Teste
Noto come collaboratore di giustizia
Sul quale questa parte introduttiva
La sentenza si sofferma diffusamente per la rilevanza che oggi possono assumere alcune sue dichiarazioni Villani
Consolato già appartenente alla 'ndrangheta anche concorrono direttivo ancora
Detenuto i reati
Per cui è stato
Condannato quando ha iniziato la sua viene collaborazione
Le dichiarazioni nuova ovviamente non non rammento
Più brevemente prossima sancite mente possibili
Le dichiarazioni che più specificamente interessano per questo processo sono quelle relative agli attentati commessi in danno dei carabinieri due dicembre novantatré il diciotto gennaio novantaquattro
L'uno febbraio novantaquattro
Secondo le dichiarazioni rese dal dal Villani
Non si sarebbe trattato affatto di episodi del tutto occasionali conflitti a fuoco accaduti per ragioni del tutto
Per
Per essersi incontrato scontrati con delle pattuglie dei carabinieri in realtà e questi erano veri e propri attentati programmati nel quadro di una più complessiva strategia che coinvolgeva sia la 'ndrangheta che Cosa Nostra
Siciliana
Poli avremo modo di ritornare sulla rilevanza di queste dichiarazioni il problema per la credibilità del collaboratore è che in realtà aveva messo queste le proprie responsabilità per la partecipazione a questi gravi episodi
Omicidiari
Un danno di carabinieri quando ancora non era stata definitivamente accertata la sua posizione perché pendeva il giudice di Cassazione ma ne aveva messo peraltro solo dopo che era stato chiamato in correità dal nel suo covo però
Però
L'aveva messo in termini completamente diversi e cioè mi aveva detto di avere partecipato ma aveva diciamo avallato la versione
Minimalisti gamma offerta dal chiamante in correità secondo cui si era trattato di Bisoli assolutamente occasionali senza alcuna implicazione un rilievo di tipo Strategy perché ovviamente una differenza enorme nella tra le due le due l'inversione la giustificazione che ne ha dato appunto il brillante effettivamente in quel momento
Lui niente temeva di con se avesse rotto ogni indugio e rivelato fino in fondo tutto quello che sapeva su quegli episodi
Prignano oltre a contraddire diciamo a smentire il suo intimante in corretta avrebbe aggravato eccessivamente la propria posizione personale
Visto che eran con inattesa diciamo della pronunziate definitiva questo tipo di diremo una è venuto meno una volta che è passata in giudicato comunque la sentenza di condanna a trent'anni di
Motivo che la corte valga come sufficiente quanto meno a escludere una pregiudiziale valutazione di inattendibilità della dichiarazione
Dando atto che comunque no anche in altri processi
Gli è stata riconosciuta la speciale attenuante nella né collaborazione
Di
Ci sono come elementi di criticità che la sentenza evidenzia dei mancati riscontri se non abituati alle smentite per esempio con riferimento all'esclusivo che sarebbe stato utilizzato per le stragi di Capaci che secondo i Villans sarebbe stato provocato le cosche calabresi ma in realtà il Villani non ebbe sono tizi che lui ha raccolto mi sono dichiarazioni assolutamente de relato non non sono fatti a cui Julia partecipato non è d'altra parte via certezza sulla prova in una certezza tale da che possa suonare come minimi smentita delle dichiarazioni che ha reso riguarda fatti appresi soltanto da
Era soltanto de relato
E e in ogni caso l'eventuale smentita anche laddove vi sia non si estende legge nella sentenza impugnata non si estende automaticamente
Alle dichiarazioni rese dal dichiarante su fatti direttamente vissuto
Tra nel novero dei collaboratori di giustizia la sentenza deliberatamente
Non annovera
Massimo Ciancimino
Perché
Da fosse sulla posizione di Massimo Ciancimino
E la
La corte di primo grado e pervenuta una posizione estremamente Stich
Cioè ha ritenuto che fermo restando già una difficoltà di tipo processuale legata alla coesistenza di più vesti
Perché
Imputato di concorso esterno in associazione mafiosa anche in relazione
Al fatti buona parte dei fatti che interessa in questo processo quindi ai suoi rapporti cinque sei contatti diretti con Provenzano anche in relazione
Al fare altre ricevere fare avere con comunicazioni perdita Beppe il padre in relazione alla trattativa
Era imputato anche di calunnia in pregiudizio del dottor De Gennaro
Per la parte però relativa proprio
Alla trattativa diciamo chiamiamola così avviata
Per iniziativa di rossa attraverso il canale di suo padre inibitori Ciancimino poteva anche riconoscersi niente una prevalente teste
Di testimone ed è esattamente quello che lui nelle sue alluvionale dichiarazioni ha sempre cercato di accreditare cioè in una veste addirittura lì fonte privilegiata per la ricostruzione dei fatti ma la corte questo interviene a un giudizio stronca ante di assoluta inattendibilità assoluta inaffidabilità
Non perché tutto quello che ha detto non è vero
Ma perché nelle sue dichiarazioni assolutamente impossibile per quanti sforzi si possano profani profondere discernere l'intero dal falso e nelle migliori le manipolazioni la caratteristica delle migliori manipolazioni delle più insidiose è proprio quello di mescolare elementi di falsità con elementi di verità e quando si arrivi a questa conclusione l'unica l'unico esito possibili
Tapparelle apporti di primo grado
Non tenere alcun conto del del
Del contributo testimoniale perché non c'è alcuna possibilità di recuperare neanche quelle parti che poi magari trovano riscontro boh non in altre in altre fonti se i fatti riferiti sono veri non non lo si può stabilire sulla base di quello che ha detto Ciancimino quindi che le dichiarazioni di Ciancimino questa è la conclusione drastica della della corte
Le non è possibile fare alcun uso probatorio né in un senso né nell'altro queste dichiarazioni sono stanco non è non essere e non possono e difatti non non incidono minimamente nell'economia della motivazione neanche per quella parte
C la quale
Dovrò spendere ancora qualche parola con riferimento appunto alle dichiarazioni diciamo Cimino
Neanche per la parte che riguarda il nel famoso papello che pure è stato prodotto è stato bensì di tutto da da Ciancimino acquisito prodotto dalla pubblica accusa come documento storico che conterrebbe la consacrazione appunto della della della trattativa e nel contenuti della trattativa
è avviata attraverso il canale Ciancimino e dello stato a cui era arrivata per questa trattativa oltre quella della formulazione di specifiche richieste quali sono i dieci punti che sono indicati sommariamente appunto in questo documento denominato insomma come il Appello facciamo una breve
Pausa di cinque minuti
Ecco perché attacchiamo
Insomma secondo
Presidente scusi sono l'avvocato Cianferoni
Come buongiorno cialtroni mi sono già costituito da dove arriva perché lo scudo la corte
Del ero comunque sostituito dall'avvocato Anania
Io avrei una mo'mozione chiamiamola questa parola importante Presidente d'appoggio dalla corte che poi su di essa le parti interverranno e diranno ovviamente proprio perché nella circa settantina di minuti che ho potuto avere la fortuna di ascoltare la relazione della Corte mi pare particolarmente pregnante
Meritevole di attenzione avrei una proposta per tagliare i tempi del processo come in altre corti h se vi fosse una relazione scritta stessa per le parti ne potessero disporre parliamo via tante udienze no che sono quelli penso nel primo grado con il tema dei verbali di altri processi cercato in ogni modo di
Di mediare la durata del processo
Poi capì che il processo aveva una sua questo processo aveva una sua valenza anche simbolica non ci fu verso le le udienze sono state quelle la residente a ricordare qui secondo me se ci fossero e l'azione scritta
Sarebbe molto utile per l'economia processuale in tal senso comunque Facci stanza perché la corte prenda in esame la questione
Sì apprezziamo anzi lo spirito di del del suggerimento che ci riserviamo diciamo di prenderlo in considerazione
Fermo restando che allo stato
C'è una traccia di relazione
Proprio
Dicevo signor presidente e mi taccio già sono stati spesi concetti giuridici di importante significato se il processo ha da essere cosa giuridica e su di essi che bisognerà confrontarsi no non su storia più o meno fondato e allora per questo la relazione scritta ha molta ragion d'essere
Intanto
Proseguo
E prima Nunzio che
Faremo un'interruzione
Alle tredici e trenta massimo alle quattordici
E riprenderemo alle quindici
La
La corte di primo grado assume come Pacifico incontestata
L'esistenza della trattativa intesa come una serie di reiterati contatti tra rappresentanti delle istituzioni ed esponenti mafiosi
Mediati da emissari dei secondi
Provato che
Questi contatti vi siano stati in frangenti non solo temporalmente diversa controversa
L'identificazione del ruolo degli intermediari l'esatta collocazione temporale il loro inizio che secondo l'originale prospettazione accusatoria risalirebbe all'epoca dell'omicidio Lima
E soprattutto ragioni e finalità di tali contatti
La corte la sentenza
Avverte subito del rischio che
Incombe
Perché fin dall'inizio ha pesato su un sereno giudizio cioè quello del di sovrapporre valutazione etico politiche rispetto a giudizi e valutazioni di tipo strettamente giuridico che sono i soli che possono trovare ingresso in un processo penale tuttavia proprio in avvio di motivazione non rinunzia prende una posizione netta nitida in ordine alla vexata quaestio della liceità o meno di una
Trattativa che pur mettendo in conto la possibilità di concedere benefici straordinari non previsti dalla legge dice vigenti
Agli autori di crimini efferati e facenti parte di organizzazioni criminali particolarmente temibili
Per spietatezza ed efficienza sia finalizzato a salvare vite umane a prevenire la perpetrazione di ulteriori gli ancora più coerenti delitti
Secondo la Corte la via maestra per una corretta impostazione della questione quella indicata dalla disciplina varata nel mille il mio centonovantuno
Sui collaboratori di giustizia già da questa disciplina contrario si ritroverebbe l'inammissibilità di una trattativa da parte di rappresentanti delle istituzioni statuali
Non eventualmente con singoli compartecipi in un'associazione mafiosa nei limiti delle concessioni che lo Stato con riconoscere forse le disposizioni di legge dettate con finalità premiali
La collaborazione con la giustizia bensì con soggetti che si pongano in rappresentanza dell'intera associazione mafiosa e richiede non l'interesse di queste benefici che e sull'uno dei perimetri normativi
O anche interventi che alterano libero formarsi di una discrezionalità politico amministrativa e quindi comporti un riconoscimento della stessa organizzazione criminale il suo conseguente inevitabile rafforzamento
Al di fuori in un
Solido è chiaro perimetro normativo in assenza di copertura legislativa in uno Stato democratico non vi possono essere lecite concezioni
Ora i conoscenti di sorta che proprio perché diretti non a favorire singoli soggetti che si dissocia Mondello negazione mafiosa
Ma in sostanza l'effetto di favorire l'associazione mafiosa stesse nel suo complesso sia pure contenta di prevenzione stabilmente la rafforzano come potere alternativo contrapposto a quello dello stato
E comportano inevitabilmente un esercizio distorto della discrezionalità amministrativa a conclusione
Della corte e quindi nel senso che non si può equiparare cori condurre una trattativa con un'organizzazione criminale a una attività di governo rimessa al potere esecutivo
La concessione di benefici al di fuori delle regole normative sia che avvenga per iniziativa unilaterale di organista attuali sia che ha vinto avvenga perché sospinta dall'intervento da specifiche richieste l'organizzazione criminale
Finisce saltare di fatto la forza stessa dell'organizzazione mafiosa e quindi nessuna attività che produca un simile effetto diretto e indiretto può ritenersi lei cita la corte poi sciorina una serie di argomenti di taglio tecnico giuridico
Sul filo della delle categorie del vizio di legittimità per eccesso di potere e sviamento di potere la concussione che viene ribadita in uno stato di diritto ancorato al principio di legalità nessuno dei poteri sovrani e leggi Buzzi solutus e quindi in assenza di copertura legislativa
Una valutazione di stretta opportunità politica non è autorizzato a strappi alla legge quindi l'omissione di un atto dovuto quale può essere la ricerca la cattura di pericolosi latitanti
Restano a condotte illegittime elemento mente suscettibili assume rilevanza penale e così per gli atti discrezionali una determinazione attori autoritativa che sia adottata per finalità di convenienza e di opportunità politica ma che si discostano significativamente addirittura espongano in rotta di collisione con pieni di interesse pubblico cui preordinato il potere nel cui esercizio sia stato adottato il provvedimento in questione e anche se legittima perché viziata sviamento discuterne
Sarebbe anche questo
Il caso
Il provvedimento di mancata proroga pervenire ai fatti diciamo interessano questo processo di mancata proroga del regime penitenziario
Il cosiddetto quarantuno bis adottato solo per taluni soggetti e fondato non già sulle ragioni che secondo la legge debbono essere considerate ovvero anche più semplici ragioni umanitarie connesse a una non condivisione dell'istituto bensì esclusivamente su sollecitazioni criminose pro momenti da un'organizzazione mafiosa quand'anche veicolate attraverso una trattativa
Non potrebbe imbucarsi qui la discrezionalità politica amministrativa a fronte di un'evidente violazione di legge sia per eccesso di sviamento di potere sia per contrasto quel principio dell'articolo novantasette intenso
Come
Anche come regola suscettibile di immediata applicazione che pietra trattamenti
Preferenziale
Ma
Fatte tutte queste considerazioni assolutamente introduttive
Preliminari la sentenza avverte che sono in realtà questioni che esigono dallo spettro di quella che da affrontare in questo giudizio
Più che mai necessario circoscrivere queste questioni
All'oggetto del giudizio che non riguarda la problematiche appunto della Di Centa della trattativa per una semplice ragione che comunque la si pensi sulla legittimità o illegittimità liceità o illiceità
Comunque in sé non è un reato e non e non lo è neppure se lo ritenga nel suo insieme illegittima per tutti gli aspetti
Vero è che poi nel concreto svolgimento
La trattativa tra rappresentanti delle istituzioni esponenti mafiosi o loro intermediari può avere germinato atti e comportamenti sussumibili sotto varie fattispecie di reato ma neppure queste ultime ove ravvisabili sono
L'oggetto principale del presente in giudizio se non o sono caso mai in via incidentale perché non è oggetto di contestazione in questa sede
La condotta
Per gli esponenti delle istituzioni che avrebbero tratta un alcuni esponenti dell'associazione mafiosa Cosa Nostra
Ne la legittimità o l'illegittimità di eventuali provvedimenti conseguentemente adottati dal potere esecutivo quanto la condotta che costituisce l'antecedente fattuale
Di questa trattativa o che avrebbe cattolici prime alimento poi dare questa improvvida iniziativa gli esponenti delle istituzioni
Che potevano far ritenere che vi potesse essere un'apertura dello Stato verso talune richieste provenienti dall'organizzazione criminale che aveva scatenato la guerra contro lo Stato vedersi questa condotta al secondo la prospettazione accusatori in larga parte fatta propria
Dalla corte è stata accertata
Ed è sussumibile si legge nella sentenza la previsione dell'articolo centotrentotto che la condotta costitutiva del reato di minaccia a corpo politico
Sostanze anch'essi
Da un lato nella minaccia che taluni esponenti dell'associazione mafiosa avrebbero rivolto nei confronti del governo la Repubblica governo Amato Ciampi prima e poi Governo Berlusconi
Con la finalità di ottenere benefici nei confronti di un numero indeterminato di appartenente a quell'organizzazione criminale e quindi in sostanza di quest'ultima nel suo complesso
Dall'altro la condotta di taluni esponenti delle istituzioni quali prima di fatti spiegando la poi farsi tramite Italia minaccia
Quindi quale che sia la modalità presso la quale si Labieno
Recepita nell'ambito di una trattativa per altra via verso il potere esecutivo e dunque agevolando avrebbero secondo l'accusa concorso nella commissione del mandato del medesimo reato quindi la sentenza affronta insieme le caratteristiche strutturali del reato di minaccia a corpo politico dei requisiti costitutivi
A partire dalla controversa definizione di corpo politico come organismo politico
Pubblico collegiale contattato dall'essere investito di funzioni i politiche definizione no nella quale ritiene non possa esservi dubbio
Cioè
Sia da includere anche il Governo della Repubblica
Il
Nel si comprende altrimenti quali organi potrebbero rientrare nella dizione di corpi politici posto che gli organi assemblee regionali sono già nella previsione dell'articolo duecentottantanove i consigli comunali sarebbe in realtà forti amministrativo
Nel procedere a all'individuazione dei tratti essenziali costruttive la condotta incrimina incriminata la sentenza affronta il profilo della elemento discretivo rispetto alla fattispecie di cui all'articolo duecentottantanove attentato a organi costituzionali delle
Dello Stato
E lo individua essenzialmente nell'esser la violenza la minaccia contemplato all'articolo trecentotrentotto necessariamente rivolto in modo diretto e immediato all'organo di cui su o impedire otto Marco il funzionamento mentre invece nella previsione dell'articolo duecentottanta no
Il reato
Servono i giudici e integrato so che si ponga in essere con modalità violente una qualsiasi condotta che sia dirette idonea a produrre quell'effetto ancorché non investa direttamente l'organo si fa l'esempio del disordine piazza che impediscono materialmente componenti e l'ordine di tenere la seduta già programmato
Altrimenti opinando si dovrebbe ritenere che alla luce l'attuale formulazione l'articolo centottantanove che non prevede più l'ipotesi la minaccia
Ovvero di un comportamento diretto sempre intatto il bar il funzionamento dell'organo costituzionale la minaccia Governo sarebbe stata depenalizzato mentre sopravvivono la minaccia generica come un cittadino i reati di prudenza private fattispecie Conti
Neanche la minaccia consigli come una comunali conti debba costituire reato in quanto prevista e punita come tale ai sensi dell'articolo trecentotrentotto
E sempre in ragione dell'elemento discretivo così delineato si giustificherebbe appare nella corte di diverso ambito di applicazione delle due no e la maggiore severità dell'articolo trecentotrentotto con riferimento all'ipotesi agli atti violenti che compare nella nuova formazione
Dell'articolo duecentottantanove che sarebbe cosa diversa rispetto a quell'usare Fiorenzo corpo politico
Di cui parla l'articolo trecentotrentotto perché rustici usare violenza corpo politico si sottintende che questo debba essere questo una sua rappresentanza del messa il diretto destinatario della violenza McKenzie
Mentre gli atti violenti cui si riferisce l'articolo duecentottantanove sono distinti da quelli che attingono direttamente norma costituzionale le persone però costituiscono e comprendendo piuttosto tutti quegli atti oggettivamente violenti che comunque pur senza colpire direttamente l'organo costituzionale
Hanno il le e quindi impedirne
L'esercizio delle attribuzioni
La Corte precisa poi anche sulla scorta dalla più recente mi spensi legittimità che la minacce fosse portata nei confronti del singolo
Componente dell'organo con un singolo ministro invece che il Consiglio dei ministri riuniti nella sua interezza o essere comunque al singolo componente pericolante purché sia scelto che queste il presupposto imprescindibile che l'organo nel suo complesso che sia noto nel suo complesso il destinatario dell'effetto intimidatorio correlato alla minaccia
Si confronta con la sentenza con le le modifiche introdotte con la legge centocinquanta mila diciassette che ha introdotto l'inciso i singoli componenti includendo quindi adesso espressamente il singolo componente come soggetto passivo nella minaccia
E ritiene che è questa novità
Normativa in realtà non smentisca l'interpretazione accolta dalla dalla corte perché avrebbe soltanto comportato un'estensione nell'ambito di
Con i Bilica aggiungendo la punibilità della aggiungendo la punibilità della minaccia per la violenza rivolta al singolo componente sempre
Come componente di organo collegiale
Di
E anche l'introduzione dopo il primo comma dell'articolo trecentotrentotto di un comma in forza del quale
Alla stessa pena soggiace commette il Patto per ottenere ostacola non per il rilascio l'adozione di un qualsiasi provvedimento anche legislativo ovvero causa l'avvenuto rilascio adozione dello stesso anche in questo caso ritiene la corte di primo grado che le condotte contestate abbiano acquisito cioè non è non è vero che le condotte così contestate abbia questo soltanto adesso rilevanza
Penale perché si tratterebbe semplicemente di una ristrutturazione della fattispecie comporta anche un ampliamento della rete punibilità
Già coperta dalla commissione del primo comma
La Corte affronta poi questioni di legittimità costituzionale che sono state sollevate
Dalla nel periodo inflazione alla all'articolo trecentotrentotto in subordine alla richiesta di riqualificazione del fatto
In subordine la richiesta di riqualificare il fatto ai sensi dell'articolo duecentottantanove evidenziarla manifesta infondatezza sotto duplice profilo qui rimando appunto alle argomentazione stesse
Nella sentenza
E quindi
Si passa a esaminare l'origine e i prodromi della e strategia mafiosa che Ippolito
Si sarebbe condensata nella condotta contestata al capo a
Quello che certamente provato e che alla fine del mille novecentonovantuno fu varata una vera e propria strategia di attacco allo Stato questo dopo
Periodo piuttosto prolungato di voluta sommersione in attesa della conclusione del maxiprocesso sia pure interrotta
Nell'agosto novantuno dall'omicidio Scopelliti
Deciso e attuato prova al fine di evitare
Non perché fu decisi attuato però in Calabria per evitare
Che venisse ricollegato immediatamente a una organizzazione Cosa Nostra
è una strategia che avrebbe visto scatenare una violenta offensiva contro le istituzioni dello Stato
Tra il mille centonovantadue del mille novecentonovantatré Happy specificamente c'è la sentenza contro rappresentanti di queste che o avevano tradito aspettative promesse oppure così timone puntelli amanti
L'azione di contrasto a Cosa Nostra
Nel percorso di costruttivo della
Sentenza sì
Evidenzia le risultati evidenziano risultanze che proverebbero come questa strategia riparata al più alto livello deliberativo
Di cosa nostra cioè
Un attraverso riunioni una riunione della Commissione provinciale di Palermo rognone la commissione regionale entrambe convocate da Salvatore Riina che all'epoca era capo indiscusso dell'organizzazione
Entrambe riunione sarebbero servite a fare recepire ratificare agli organismi collegiali la sua volontà di reagire sferrando un violento attacco allo Stato e ponendo in essere punizioni esemplari ai danni gli uomini
Politici e di
Il che non avevano fatto quanto da l'organizzazione si attendeva questo però una volta acquisita la consapevolezza che il maxiprocesso nonostante le rassicurazioni ricevute a più livelli anche istituzionali politici ma quanti avrebbero dovuto adoperarsi per favorirli non avrebbe avuto quell'esterna al quale tanti affiliati avevano riposto le proprie speranza di queste riunioni
Le le la prova di queste riunioni emerge da alcune fonti dichiarativa in particolare collaboratore di giustizia
Di cui
La la corte ritiene comprovata l'affidabilità
Giuffrè ha partecipato lui stesso per la carica di capo mandamento che rivestivano unione nel mese di dicembre novantuno
E in quell'occasione appunto
Marina avrebbe comunicato a tutti i capi mandamento mandamento riparte la commissione provinciale
La la nuova strategia
E tutti l'avrebbe accolta nel più assoluto Silenzio
E poi la la sentenza evidenzia una passaggio delle dichiarazioni
Poi si ricava dalle dichiarazioni di gli Giuffrè
Riina voleva arrivare
A questa sorta di di resa dei conti
Perché era ormai consapevole che in realtà causa un intervento attribuito co-conduttore Pascone con la sentenza la Corte di Cassazione che ancora da venire sarebbero state confermate le condanne all'ergastolo ingenti e dei giudici di merito
Quindi quella riunione del dicembre novantuno sempre secondo Giuffrè penne esplicitato dal crinale esclusivamente un intendimento di vendetta solo in una seconda fase quindi avrebbe preso corpo
Il diverso propostogli
Minacciare lo Stato se non fossero state accolte
Richiesta di Cosa Nostra quindi in pratica di ricattare lo Stato a quella riunione
In prossimità delle festività natalizie non partecipo provenzali
Anche se nessuno dei presenti aveva il dubbio del fatto che fosse pienamente consenziente che avesse condivisi iniziativa di Prina
Sempre a dire che gli offre in occasione di quella riunione non si parlò di rivendicare gli omicidi che sarebbero stati commessi hanno della Falange armati
Giuffrè non esclude anzi ritiene probabile che possa essere stata tenuta anche una commissione una opinione di commissione regionale però lui non non vi ha partecipato
Giovanni Brusca che anche lui partecipo a diverse riunioni in quel periodo e ne ricorda appunto anche lui una il periodo in prossimità delle tristi vita natalizie nel novantuno ha confermato insoddisfazione che montava in Salvatore Riina per l'andamento del maxiprocesso ancora prima
Che venisse emessa la sentenza definitiva della corte di cassazione e l'ha ripetuta manifestazione della minaccia di uccidere l'onorevole Lima su cui di Mandarina aveva fatto affidamento per aggiustare il maxiprocesso
La questione del maxi processo era stato oggetto di più riunioni nella con della commissione provinciale appartiene al Novecento novanta
In cui si era preso atto della evoluzione della vicenda sino a quell'intervento
Dirimente attribuito al dottore Falcone finalizzato a fare sostituire il presidente Carnevale sul quale la gli affiliati Cosa Nostra riponevano molta parte delle loro aspettative
I
A per la riunione che si tenne nel dicembre novantuno
Ad essa parteciparono quasi tutti del capi mandamento tra i quali anche Giuffrè
Anche se c'è un disaccordo tra le due fonti sul luogo di questa riunione
E in questa sede Rina senza alcuna opposizione presenti manifesto intendimento Ducci ridotto di Falcone e Borsellino in quanto nemici storici
I Cosa Nostra di alcuni politici che avrebbero tradito Cosa nostra tre quali Lima di forse Mannino
Anche Brusca esclude che in quella riunione si sia parlato di falange
Armata
Neanche lui è a conoscenza di una una Commissione di una riunione di Commissione regionale che sarebbe tenta AN sulla quale invece hanno reso dichiarazioni altri collaboratori di giustizia segnatamente Filippo montagna
Che però non partecipo a questa unione ma mi ha preso soltanto dallo zio Pulvirenti Giuseppe che a sua volta ne era stato informato da Benedetto Santapaola invece
Gli avrebbe né partecipato in qualità di capo della provincia di Catania
E in quella riunione il secondo quanto riferito al mobile mia Riina avrebbe pronunciato una frase
Emblematica di quale fosse va strategia che cominciava a delinearsi
Ci avrebbe detto qua bisogna prima fare la guerra per poi fare la pace
Anche in quella Berlino e Vienna Salvatore Riina si era lamentato delle promesse dei politici che non sono state mantenute e aveva prospettato che a quel punto bisogna muoversi
Alla maniera dei libanesi V-Day colombiani quindi con una strategia di attacco frontale con azioni idoneo anche eventualmente a confondere la matrice Nicchio mafiosa o a far pensare
Ha una matrice terroristica degli attentati compiere e quindi in questo contesto Rina avrebbe invitato a rivendicare le azioni che sarebbero state compiute con la sigla Falange armata sino all'ora a tutti loro dice in montagna
Nel sconosciuti su questo punto la sentenza annota che effettivamente tutti i principali fatti delittuosi da lì in poi sarebbero stati commessi da Cosa nostra nel biennio novantadue novantatré
è iniziata l'omicidio Lima con effetti ente rivendicati con questa anzi la
Anche montagna conferma che già alla fine del mio centonovantuno a a anche a Catania
Gli affiliati a Cosa Nostra ma consapevole che il maxi processo nel quale erano imputati anche importanti esponenti della famiglia e Catania comandamento Santapaola Carletto campanelli avrebbero avuto UNESCO diverso da quello da loro sino a sino quel momento sperato
E a vola Maurizio la cui attendibilità però e valutata con riserva alla nuca dalla corte
Soprattutto perché nell'evoluzione della sua collaborazione si è reso protagonista di Muri fatti delittuosi ha fatto anche un infarto riferimento a una riunione avente a oggetto la strategia decisa da carina una risonanza definita a Messina
Alla quale lui non avrebbe partecipato ma li avrebbe accompagnato Marcello D'Agata consigliere della famiglia catanese e poi una riunione con Riina tenutosi a Enna di cui egli fu informato di primizie novantadue da Enzo
Galleria
Nel racconto
Dieci Avola sia noto in sentenza non c'è nessuno specifico riscontro né vi sono elementi certi che consentano di identica alla riunione a cui si riferisce a volo
Con quella di cui ha riferito mantovana
Ma ulteriore conferma
Che è una riunione a livello di Commissione regionale di comunque viene tra le dichiarazioni di baracche Ciro Vara che ha dichiarato di avere incontrato Pd Madonia capo della provincia di Caltanissetta
Il ventitré dicembre novantuno e il PD Madonia
In questa occasione gli disse che contrariamente a quello che era solito fare nel periodo festività natalizie non poteva allontanarsi la Sicilia perché a breve vi sarebbe stata una riunione la commissione regionale di Cosa Nostra in vista della sentenza
Che da lì a poco avrebbe bocciato la cassazione maxiprocesso d'altri esponenti mafiosi con lo stesso va
Ebbe poi conferma che la riunione si era effettivamente tenute che la stessa erano state decise le stragi gli attentati gli omicidi la complessità lì apposta
Ma
A questa piena convergenza
Del
Queste fonti dichiarative nucleo centrale della della questione
Annota la sentenza che
Sono venute importanti confermi anche dal giudicato sulla strage di Capaci e dalle intercettazioni a carico di prima
Così all'esito del processo la strage di Capaci da cui emerge una condanna passata in cosa giudicata di Benedetto Santapaola per quel delitto
Dato indicativo questo del coinvolgimento dell'intera Cosa Nostra siciliana nella deliberazione per cui era scaturita la spiaggia individui capaci così come emersa la prova della riunione della commissione regionale più impressi tra la fine del novantuno inizio del novantadue gli altrettanto per quanto riguarda vale la prova della originario intento di Salvatore Riina maturato già prima della pronuncia della sentenza del
Della della corte di cassazione ma strettamente collegato alla previsione ormai certa di un esito infausto per questo avrebbe avvenuto intento che fu recepito senza alcuna opposizione all'interno dell'associazione Cosa Nostra perché era quello di scatenare avrebbe con l'intento
Evidentemente ritorsivo vendicativo uccidendo i giudici Falcone Borsellino come nemici storici l'Amati
Responsabile del dell'esito che si preannunziata catastrofico del del maxi processo e bisogna cominciare da alcuni politici partirà Salvo Lima che hanno tradito le attese
Messi di poste dallo stesso Rina
Ultimo in ordine di tempo ultimo riscontro che la la Corte ritiene di poterlo ricavare
Dalle parole dello stesso Salvatore Riina intercettata nel due mila tredici all'interno del carcere
In cui brevetto era detenuto esaminate poi in dettaglio in altra parte della motivazione la parte quinta
Della sentenza con riferimento alle intercettazioni del sei delle otto diciotto venti ventinove trentuno agosto due mila tredici ventiquattro del ventisette settembre due mila tredici del ventisette ottobre due mila tredici
Quello che la sentenza sottolinea questo passaggio
Importante per la affluenza sull'accertamento dei fatti in contestazione è che in questa prima fase quindi diciamo fino a strage di Capaci almeno non c'era alcun intendimento da parte di Riina quindi neppure da parte dei suoi
Sodali
Di trattare contropartite di sorta ovvero di subordinare l'inizio o uno prosecuzione programma delittuoso già comunicato
Nelle riunioni
Premette a eventuali cedimenti da parte del istituzioni dello Stato e tuttavia avuto riguardo a quel frammento che si coglie in dichiarazioni di montagna Filippo
Come è probabile che cominciasse a farsi strada l'idea che è una manifestazione eclatanti l'impotenza di ferocia distrutti gli aveva avrebbe potuto indurre costringere lo Stato a venire a più miti consigli cioè ripiegare su un atteggiamento
Di non belligeranza invece che il risoluto contrasto come del resto era sempre stato almeno prima che sulla scena
Il rompessero gli irriducibili antagonisti del potere mafioso come erano stati magistrati quelli chimici costa Falcone Borsellino e gli altrettanto validi investigatori che lì affiancato
The già mento cui poteva ricondursi in dal punto di vista mafioso l'esito di molti processi conclusi che si erano conclusi con assoluzioni magari insufficienza di prove a differenza di quanto sarebbe avvenuto col maxi processo
In ogni caso in questa strategia la sentenza ritiene di poter ravvisare alcuna duplice finalità sufficiente a esaurire
Il problema dell'individuazione della causale con riferimento alla le stragi di Capaci e quindi alla
Strategie in atto fino a giugno del del novantadue
Le condanne che giocarono all'esito del primo maxiprocesso evidenziare un indebolimento dell'associazione mafiosa e anche della leadership di Salvatore Riina per non essere più riuscita
Con
Con pletora di politici
Soggetti che più o meno indirettamente facevano tramite ad aggiustare quel processo e quindi ottenere
Un risultato che è di per sé sarebbe stato l'indice della potenza incriminatrice della mafia ma anche della sua capacità di tessere una ragnatela di rapporti capace di assicurare assenti asse
Convenienti e coinvolgente una fetta non indifferente società civile e allora Salvatore Riina non poteva non reagire subito e assumono a questo indebolimento che avrebbe intaccato anche la sua
Leadership e opta per una reazione preventiva cioè senza neanche attende la sentenza definitiva la corte di cassazione
Che avrebbe potuto scatenare l'insoddisfazione del popolo di Cosa Nostra anche il sentimento anche nei confronti del capo incontrastato che di fatto si era che si era fatto garante di un
Risultato fatto favorevole finanza dei politici che sino allorquando sempre assecondato quando ancora è il suo potere era saldo ma c'è anche l'altra finalità
Che era l'interesse di Rina coinvolge i vertici di Cosa Nostra da qui lei
La la scelta di delle riunioni ha svolto consesso deliberativo di Cosa Nostra coinvolge i vertici dell'intera organizzazione in questa strategia di attacco frontale allo Stato che avrebbe segnato un punto di non ritorno e quindi avrebbe costretto chiunque avesse gli dei Liberti ci avesse approvato quella strategia non potere più procedere da quella decisione quindi avrebbe impedito che altri emerga
Magari già segretamente vien aspiravano potessero tentare di conquistare la guida di Cosa Nostra in opposizione altre dimensionato Salvatore Marina
Ecco perché già all'indomani della sentenza la Corte di Cassazione prima che gli fosse il tempo di riflettere sulla débâcle di Cosa Nostra
E quindi di Riina inizia un'attività preparatoria per l'esecuzione dell'omicidio Lima poi effettiva interiorizzato il dodici marzo novanta due avrebbe fatto seguito a breve distanza di tempo l'omicida maresciallo Guazzelli a coronamento di quella prima fase la più eclatante le stragi per modalità esecutive e valenza simbolica cioè quella di capaci che non a caso fu voluta e portata a termine con tecnica libanese proprio in Sicilia nonostante sarebbe stato più pastine probabilmente colpire
Il dottore Falcone
A Roma dove pure risiedeva ragioni di lavoro io avevo una vigilanza più attenuata
All'omicidio Lima quindi alla uccisione del maresciallo Guazzelli la sentenza dedica una riflessione specifica per la loro refluenza sulla ricostruzione dei proprio nella vicenda sull'omicidio Lima
Diciamo oggetto del
La specifica imputazione a carico di Bernardo Provenzano
Che però poi è stata stralciata
Per le condizioni di salute dello dello stesso Provenzano
è stata svolta nonostante appunto
La lo stralcio della posizione del Provenzano un'ampia istruttoria dibattimentale perché secondo la prospettazione accusatoria
Questo
Episodio micidiali avevo avuto una incidenza fondamentale
Nell'evoluzione delle successive vicende che hanno dato luogo alla cosiddetta trattativa Stato-mafia perché era stato il primo atto di questa strategia
De d'istruttoria dibattimentale si è avvalsa dell'acquisizione delle dichiarazioni numerosi collabora collaboratore di giustizia che hanno riferito sul tema
Compresi alcuni degli esecutori materiali dell'omicidio e sono state acquisite le sentenze divenute definitive con cui sono stati condannati alcuni esponenti grillini di Cosa Nostra per quali Salvatore Riina come responsabili dell'omicidio in questione quindi in particolare
La sentenza Corte d'Assise da di Palermo nei confronti Riina Salvatore P. trentuno
Delle quindici luglio novantotto a sentenza la Corte d'Assise d'appello di Palermo in data ventinove marzo due mila la sentenza la Corte di Cassazione in data ventisette aprile due mila uno e dopo successivamente la sentenza la Corte d'Assise d'appello di Palermo il dieci maggio due mila due di contro il Madonia Francesco e del cinque maggio due mila quattro confrontarmi Aglieri Pietro e altro
Quindi nella ricostruzione del fatto si non può che rimanda a Siena tutte queste sentenze
Definitive ma nella sentenza
Qui impegnata puntualizza che già il primo parziale esito ha avuto sì con la sentenza della
Del ventisette aprile due mila e uno
Sentenza la Corte di Cassazione sette prime due mila uno e Stato diciamo influenzato dall'assenza di conoscenza di tutta la sedia elementi di fatto che saremmo stati acquisiti solo successivamente grazie a
Importanti sopravvenute collaborazione giustizia come quelle appunto con la giustizia nel come quelle di Giuffrè e di Barbara che fino a quel momento che in effetti
Di una riunione della Commissione provinciale di Palermo precedente all'omicidio il ma aveva riferito soltanto Brusca Giovanni e quindi sul
Su queste dichiarazioni queste rivelazioni di Brusca non c'erano alcun riscontro specifico solo successivamente interverranno le collaborazioni di Giuffrè dopo il suo arresto avvenuto il sedici aprile due mila due e di Ciro Barak tuttavia già da quella sentenza della Suprema Corte che cui aveva una visione riduttiva nella nella della vicenda e si ricavano elementi di di certezza sull'esistenza di risalenti rapporti tra organizzazione mafiosa Cosa Nostra
E l'onorevole Lima
E sul ruolo della commissione provinciale si era espressa ancora prima che sopraggiunge se la collaborazione di Giuffrè la sentenza pronunziata successivamente dalla Corte d'Assise d'Appello inserire quindi il dieci maggio due mila
Due che concludeva nel senso che ferma restando la necessità di individuare le responsabilità individuali di componenti la commissione provinciale
La regola che assegnava quest'ultima decisioni simili delitti era all'epoca il dei prima ancora pienamente attuale ma soprattutto annota la
Sentenza qui impugnata si confermava la causale dell'omicidio individuate anche sentimento nutrito nel vecchio nei confronti di quell'uomo politico accusato di inerzia riguardo alle loro aspettative con particolare riguardo all'estero il maxiprocesso
All'esito dell'istruzione dibattimentale che è stata svolta questo processo di non dibattimento di primo grado
E sono stati anzitutto conferma ulteriormente confermato i rapporti tra gli esponenti di Cosa Nostra
Per i quali specifica Salvatore Riina per il tramite dei cugini Antonino Ignazio saldo e l'onorevole Salvo Lima e che il generale il ruolo di questi ultimi referente dell'associazione mafiosa per i rapporti di questa con gli ambienti politici alle dichiarazioni sul punto dell'imputato Brusca Giovanni si sono aggiunte quelle di mentre Antonino
Quindi rimando qui ovviamente al
Excusatio su nella sentenza sul contenuto delle dichiarazioni di offre e ancora contatti addirittura personale sono stati riferiti da Siino Angelo netta Di Carlo Francesco di primo in particolare
Nel corso di sull'esame ha riferito che per l'attività concernente la gestione degli appalti per conto di Cosa Nostra e gli aveva come costante referente politico proprio l'onorevole Lima peraltro
Ha precisato che
I rapporti con con rapporti personali degli incontri collima erano agevolati pure dalla sua militanza politica su quali
Il Siino per quindici anni è stato consigliere comunale a San Giuseppe Jato per la democrazie cristiane siano via via intensificate mantenuti sino al suo arresto nel mille novecentonovantuno
Tanto che proprio l'onorevole Lima in quell'anno gli aveva consegnato copia d'una copia del rapporto mafia e appalti
Dopo averne parlato per la prima volta alcuni mezzi prima nella sua arresto
Aggiunge il Sina che sino fin dalla lettura di quel rapporto così si legge in sentenza comprese che pur essendo lui il sentore del suo ruolo nella gestione degli appalti per quote
Conto di Cosa Nostra in quel rapporto orme almeno non c'era una piena consapevolezza o non si dava notizia delle reali dimensioni economiche del enorme
Di Carlo Francesco ha parlato anche lui di tanti incontri avuti con l'onorevole Lima incontri a cui sarebbero stati presenti tra gli altri anche generale Santovito l'avvocato guardarsi nel Nino Salvo
Giuffrè Antonino a ancora riferito della insoddisfazione montante all'interno di Cosa Nostra per il più recente operato onorevoli ma il gioco di mesi prima della riunione comici in vicende duecentonovantuno
Nella quale Verin avrebbe ufficialmente comunicato la decisione di uccidere gli altri anche Salvo Lima
Egli era stato informato cioè Dutra era stato informato da Bernardo Provenzano quel proposte malumore Vastato pure in precedenza la scelta di e noi per candidarsi ad elezioni europee perché era stato interpretato come un tentativo di sganciamento in un volere più curare gli interessi di Cosa Nostra
Nei e conferma altresì che la decisione di uccidere onorevole Lima matura alla vigilia la sentenza la Corte di Cassazione maxiprocesso quando ormai chiaro con la sostituzione presente Carnevale per l'Expo sarebbe stato negativo periti mafiosa
E su questa causale
Espressamente indicata da da Brusca a causare l'omicidio Lima non hanno il minimo dubbio altri due collaboratori di giustizia provenienti dalle file
Lo schieramento corleonese come Di Matteo Mario Santo peraltro non sa nulla in realtà del il fatto specifico Gioacchino la Barbera che anche lui richiamato la medesima
Causa è un'indiretta conferma della riconducibilità dell'omicidio Lima al volere della commissione ma
La corte di primo grado ritiene e per lo specifico movente premetto ritiene di poterlo ricavare anche dalle dichiarazioni trentina Fabio
Colombo del giustizia proveniente dalle dalle piene del mandamento di Brancaccio che chiamano in causa il coinvolgimento anche di Giuseppe dei Graviano
Il quale ricorda il Tranchina che lo avviso rimandare a Mombello proprio qualche giorno prima dell'omicidio perché sarebbe accaduto fatto grave
E naturalmente sono state raccolte le dichiarazioni di Onorato Francesco reggente all'epoca la famiglia importante fatta nel reggente della famiglia Partanna Mondello fin dal mille novecentottantasette e chi ha iniziato a collaborare del mille novecentonovantasei
Di Giovan Battista
Ferrante
Quindi
Anche in questo caso
Rimando ovviamente alle excursus nella sentenza sul dichiarazioni i due collaboratori che convergono nella individuazione della causale
Del dell'omicidio prima
Quello che in una volta stralciata ovviamente la l'imputazione di cui al capo b che riguardava soltanto la posizione di Bernardo Provenzano quello che residua
Ai fini della ricostruzione dei fatti che interessano questo processo nota
La la sentenza e l'aspetto di antecedente fattuale rispetto alle vicende più propriamente riconducibili all'imputazione di formulate segnatamente a quella di cui al capo a e dalla dalle risultanze acquisite all'estero l'istruzione dibattimentale esce comunque confermata sul piano probatorio
La conclusione che l'omicidio nove quell'immagine è stato voluto da Salvatore Riina con decisione ratificata dalla commissione provinciale Cosa Nostra nell'ambito di una strategia che ancora era dominata da finalità prevalentemente per
Ricorsi unire una serie di soggetti ritenuti vicini all'associazione mafiosa che comunque a vario titolo avevano beneficiato
Di del suo operato e però non erano riusciti a ottenere il risultato dell'aggiustamento del maxiprocesso ONU avevano fatto quanto era in loro potere per assicurare quello risultato dall'altro
Vendicarsi di alcuni magistrati che storicamente hanno assunto il ruolo di Dominici proprio in quanto artefici di quel maxiprocesso che per la prima volta va prodotti riconoscendo definitivo di Cosa Nostra le sue regole e le condanne all'ergastolo i suoi carte
Ma l'omicidio Lima
E beh come immediata ripercussione con una sentenza affronta il tema degli affetti
Dell'omicidio Lima ebbe come immediata ripercussione quella investita da un crescente diffuso timore sia nell'ambito di istituzioni si in alcuni soggetti principalmente colleghi di partito dell'onorevole Lima
Viene citata menzionata tra le tante una dichiarazione della figlia l'onorevole Lima Susanna Lima sentita all'udienza del ventiquattro ottobre due mila tredici e non tutti preoccupato perché era una vento che non si aspettava nessuno era atteso
Almeno così ho percepito preoccupazione non sapendo che cosa stava succedendo si era in piena campagna elettorale non si aspettano nulla del genere
Quindi diversi esponenti politici concretamente percepito a quel punto i pericoli poter essere a loro volta vittime di punizioni odi vendette mafiosa
E ne furono ecco e conferma gli allarmi diramato il proprio partire nei giorni immediatamente successivi al diritto dal capo della polizia dal ministro dell'Interno Scotto
Le tra gli esponenti politici che maggiori preoccupazioni e brani piene per la propria sorte figura proprio la l'onorevole Calogero Mannino all'epoca il segretario regionale della DC e ministri in carica dell'ultimo governo Andreotti anche uno dei più importanti esponenti della politica siciliana dell'epoca
Secondo la prospettazione accusatoria in sostanza l'onorevole Mannino avrebbe creato le premesse di quella che sarà poi la trattativa avviata avviata dagli ufficiali del ROS con i vertici dell'organizzazione mafiosa attraverso Vittor Ciancimino perché spinto dal timore
Di essere ucciso così come avvenuto per l'onorevole Lima avrebbe sollecitato alcuni ufficiali dell'Arma dei carabinieri con i quali aveva pregressi rapporti personale conoscenza
Adottare iniziative che potessero salvarla vita sondando gli intendimenti di Carlo dossier la possibilità eventualmente di negoziare una conforto
E questa effettivamente la condotta che viene descritta nella prima parte dell'imputazione che è stata formulata nei confronti del del Mannino perché ho richiamato all'inizio però la sentenza
Ritiene di dovere puntualizzare che di quello che si addebita al Mannino come condotta penalmente rilevante e di essersi ha detto adoperato per agevolare lo sviluppo della trattativa anche dopo che la strategia sanguinaria dei corleonesi era proseguita mietendo altre vittime gli assumendo connotati stragi regista cioè dopo le stragi
Del novantatré in particolare di essersi adoperato per favorire la disapplicazione mafiosi dei decreti di sottoposizione al regime del quarantuno bis
Ovvero per aver esercitato in relazione anche se di Cosa Nostra indebite pressioni finalizzate cioè quello che ho letto prima della della imputazione del capo di imputazione
Ma una volta stralciata la posizione dell'imputato Mannino in sede di udienza preliminare ha chiesto di essere giudicato con rito abbreviato
A differenza degli altri coimputati per il reato di cui al capo a è stato assolto con sentenza pronunziata dal giudice per l'udienza preliminare in data quattro novembre due mila quindici non ancora irrevocabile perché è nel giudizio d'appello
Promosso dal Pubblico ministero quella che qui viene in rilievo
In quanto avrebbe innescato poi successivo svolgimento degli eventi sfociati nell'avvio della trattativa è solo la prima parte della condotta ascritta ormai in questa prima parte
Che atterrebbe esclusivamente al ruolo come dire gli promotore
Della presunta trattativa a parere della Corte di primo grado non può ravvisarsi alcun profilo illecita per penale tanto meno sarebbe possibile configurare il concorso in un reato quello di minaccia a corpo politico dello Stato che non aveva ancora preso corpo neppure negli intendimenti
Degli autori creato in contestazione quindi ma condotta dell'onorevole Mannino relativamente a questa prima fase è stata esaminata alla corte di primo grado solo ed esclusivamente quale ulteriori eventuale antecedente fattuale la cosiddetta trattativa è stato ma che in sé non configura il reato per cui si di procede che la condotta che rileva e mi ha verificato
E quella appunto della prevista dall'articolo trecentotrentotto non certo quella
Di chi abbia eventualmente per propri fini o investigativi o personali
Nel caso del Mannino cercato contatti diretti o indiretti con la mano e neppure quella di colui che tali contatti abbia coltivato al fine di ottenendo la cessazione di quella nuova strategia mafiosa che già omicidio non è la prima lasciavano intravedere
Prevede ha condotto ad accertare se solo ed esclusivamente quella è consistita nel specifiche minacce rivolte
Dai esponenti mafiosi nei confronti del governo la Repubblica per ottenere terminanti Dini benefici e la condotta o a scrivere ascriversi Hutter sì che abbia non prima stimolato sollecitato l'iniziativa dei vertici mafiosi come abbiano rafforzato di proposto criminoso già maturato e successivamente si siano fatti carico
Anche lì recapitare le minaccio di agevolare tale recato al destinatario così consente consentendo ai mafiosi il raggiungimento dell'oroscopo relativamente alla
Condotta
Criminosa di di in questione
L'iniziale intervento sollecitatoria di possibili contatti con i vertici mafiosi finalizzati alla propria esclusione come vittima dal programma criminoso omicidiario già adottato corrisponde propone la prima parte
Della condotta nel ascritta al Mannino come descritta nel capo d'imputazione può essere un comportamento eticamente discutibile ma non non avrebbe alcun secondo appare nella corto in primo grado alcun alcuna rilevanza penale con quale conseguenza coi pratica processuale
Che sempre appare della corte di primo grado non può esserci alcuna interferenza Comit separato giudizio ancora pendente per il medesimo reato
A carico di Calogero Mannino se non con riferimento a uno dimmi spicchio diciamo della fase successiva
Della della della vicenda
è una porzione molto limitata che quella delle pressioni cui avrebbe riferito il teste di cui ha riferito il teste Cristella che Mannino avrebbe fatto dottore Di Maggio
In relazione alla questione del quarantuno bis
Parte queste premesse introduttive la corte passa
Rassegna le fonti di prova
Creative e documentali che comprovano l'origine e la vera natura causa delle preoccupazioni che certamente l'onorevole Mannino ebbe a nutrire per la propria personale incolumità a partire dalla prima metà dell'anno almeno cento novantadue
Ovvero il timore subito dopo l'uccisione di Lima di subire anche la punizione alle o la vendetta di Cosa Nostra per non essere riuscito a raggiungere risultato preteso nei confronti di Salvo Lima
O per avere voltato le spalle a Cosa Nostra in momenti di particolare difficoltà per l'organizzazione criminosa e questo dopo avere per molti anni
Intrattenuto con alcuni suoi esponenti rapporti che seppure in concreto non avevano avuto una rilevanza causale a fini della conservazione di un rafforzamento delle capacità operative l'associazione mafiosa l'onorevole Mannino
Una fronte agli comprovate relazioni con esponenti mafiosi quelli rispetto alla sentenza pronunciata nei suoi confronti comunque è stato assolto dal reato di concorso esterno nell'associazione mafiose lo stesso Pubblico ministero prodotto le sentenze all'udienza del ventidue settembre due mila diciassette erano comunque relazioni
Tra virgolette pericolose e che ai mafiosi potevano apparire come di buona convivenza si legge
Nella sentenza impugnerà
E in secondo luogo l'intervento del di Calogero Mannino nei confronti di alcuni ufficiali dell'Arma coi quali erano N stretti rapporti affinché verificassero quanto concreto forza quel pericolo che gli appariva estremamente
Immanente imminente potessero adottare
Opportune contromisure anche questo è appunto il l'oggetto che
Interessa alla Corte d'
Accertare accertare
E le prove tra le prove dichiarative Merkel sono state rassegnate dal dalla corte
Sì
Si annoverano le dichiarazioni di
Brusca Giovanni
Che
Al di là della conferma appunto nel sentimento di Salvatore Riina nei confronti di Mannino per non essersi questo interessato per aggiustare il maxiprocesso processo
Conferma che era stato deciso di uccidere Mannino tanto che lui stesso personalmente ne aveva ricevuto incarico dopo la strage di i capaci incarico poi revocato improvvisamente alla vigilia della strage di via D'Amelio
Che suscitò in lui l'impressione che avessero fatto molto presto a confronto con l'attività di preparazione per la strage di di capaci
Ricordo soltanto
Rimando naturalmente alla esposizione dettagliata di questa parte delle dichiarazioni di Brusca esposizione dettagliata anche nella nella sentenza comunque rammento soltanto che lo stesso Brusca ottenuto però a precisare che lui ci sarà un altro dei temi trattati nel percorso il costruttivo della della sentenza
Lui non ha mai avuto contezza che ci sia stata un'accelerazione però degli l'impressione che mia ricavato e che la la preparazione sia stata molto più affrettata rispetto a quella della strage di capace Giuffrè
Antonino che ha confermato
Che nella lista dei soggetti che in intendeva uccidere e di cui si parlò in sede di Commissione provinciale nel dicembre novantuno c'era l'onorevole Mannino
Dei onorato Francesco
Appunto
Una fonte particolarmente
Privilegia
Sì
Sì
Senza
Ho lavorato Cesco
C'è al di là delle conoscenze dirette a indica come sua fonte del Salvatore Biondino braccio destro Salvatore mia Rina sì ma tra le prove dichiarative però c'è anche un'altra
Diciamo tipologia di di fonti bene c'è del guardia Riccardo Guazzelli figlio del maresciallo ucciso il quattro aprile del novantadue
Che ha riferito delle preoccupazioni manifestate dall'onorevole Mannino l'occasione di incontri col padre addirittura prima che l'onorevole Lima fosse ucciso
Allorché ebbe a riferire Guazzelli temere che la mafia potesse uccidere onorevole Lima ovvero lo stesso Mannino preoccupazioni poi riprese in occasione di un incontro successivo
Al all'omicidio dell'onorevole Lima quando l'onorevole Mannino disse espressamente Guazzelli temere che sarebbe stato lui
La vittima successiva il generale Taormina Giuseppe che all'epoca era c'è stato designato a capo della linea ancora in fase di diciamo ogni allestimento di costituzione dal punto di vista della capacità operative che proveniva dalle fila dell'arma venne carabinieri anche dalla liberazione ancorché sofferte perché
Solcate da continue contestazioni per frequenti
Inizia insomma accusate dal dal dichiarante si ricava definitiva conferma nelle forti preoccupazioni che l'onorevole Mannino in un clima in conseguenza dell'omicidio Lima e anche di contatti
Che sono che vennero intraprese all'indomani dell'UPI sì domicilio Lima dal Mannino con ufficiali dell'Arma
Dei carabinieri
A questa deposizione si ricava anche lo stesso Taormina aveva conosciuti tutto già nei primi anni Ottanta onorevole Calogero Mannino euro va rivisto anche negli anni successivi ogni qual volta Mannino di chiedeva di incontrarlo proprio niente non aveva nulla in contrario
Ha incontrato anche se erano incontri di cortesia non non essendo già Taormina più ufficiale di il polizia giudiziaria ha confermato la conoscenza di conoscerli generale Subranni
E ha confermato anche in un rapporto all'esistenza di un pregresso rapporto di conoscenza però Mannino il generale Subranni
Così come ha confermato seppure al seguito di contestazione
Che procura generale Subranni Taormina ebbe a parlarmi di minacce riguardanti Mannino perché era arrivata
Si è avuto sentore l'abbia avuto sentore addirittura detto niente attentato
Che avrebbe dovuto avvenire per un fine settimana in cui l'onorevole Mannino doveva recarsi in Sicilia e ad Agrigento ma alla DIA non aveva ancora una struttura a Palermo in grado di operare allora Taormina ne parlo con Subranni che era a capo del della Rossa
Non ricorda incontri avuti insieme al generale Subranni con il Mannino presso la segreteria di quest'ultimo Roma
Però ammette che forse si era recato con Subranni presso un altro ufficio del Mannino diverso da quello di via Borgo Borgogno non era a conoscenza però come gli è stato diciamo mi ha rappresentato tre il generale Subranni un altro processo aveva dichiarato di avere avuto più incontri con Mannino alla presenza del generale torna proprio presso l'ufficio di via Borgognone non ricorda le ragioni degli incontri con Mannino ma certamente ebbe a parlare con Subranni
L'occasione delle minacce ricevute dal Mannino
E nell'occasione di apprendere per la prima volta che
Anche Subranni
Cioè l'idea ha detto il generale Taormina di avere appresso non è la prima volta nel Dino al dibattimento che Subranni ha riferito di averlo che gli aveva già parlato delle accuse che il collaboratore di giustizia Spatola rivolto nei confronti di Mannino
Ammette che probabilmente era stato l'unità o Mina chiederà Subranni e recarsi insieme a incontrare Mannino metti conferma che Mannino era alquanto preoccupato perché gli erano arrivati segnali uno tizi che quotazione esserci per lui di rischi personali soprattutto quando lasciava Roma per tornare a Palermo
E quando Mannino gli manifestò per le sue preoccupazioni in questo il suo ricordo
C'era già stata la sentenza del maxiprocesso c'era già stato l'omicidio Lima e quindi questo sarà avvenuto nei primi mesi del novantadue quando lui era da poco direttore della DIA
Non ricorda se Mannino fece riferimento a concreti beh atti intimidatori a specifiche minacce ricevute
Però era convinto con di essere destinatario di minacce
Riconducibili alla sua attività politica Sicilia aggiunge questi atti intimidatori minacce non era uno oggetto di indagine della DDA ma forse se ne stava occupando il rosso
Poi però ha confermato quello che aveva detto in precedenza e cioè che grosse imprese molto sul serio le notizie di quelle minacce e avrebbe intrapreso non meglio precisati
Iniziative a tutela della personalità non verificò non si curò di verificare se Mannino avesse formalmente denunciato queste minacce circostanza comunque
Risulta non essendo mai avvenuta e di non sapere neppure se questa verifica fu fatta dal rossa ammette di avere conosciuto personalmente il maresciallo Guazzelli in un primo tempo momento ricorda di avergli parlato per telefono soltanto
Una volta poi conferma quello che aveva dichiarato in precedenza cioè che ebbe un incontro personale alcuni giorni prima anche l'equazione di fosse ucciso quando venne a trovarlo
A Roma però non non ricorda le ragioni di quel di quell'incontro il set in occasione di quell'incontro si parlò anche delle minacce a Mancino di ha riferito poi dei suoi rapporti con come direttore della DIA si rapportava con una struttura
Del ministero dell'Interno altri riferimenti diretti a Roma il prefetto Parisi e la struttura del gabinetto ministeriale
Non è in grado di precisare con maggiore esattezza il periodo in cui Mannino ebbe a riferirle delle minacce e quindi non ricorda neppure se l'incontro con Guazzelli fu precedente o successivo a quelli con Mannino
E ruolo conferma che
Sandwich generale Subranni valutarono che le minacce Merlino potessero avere reale fondamento
E
Certamente poi le preoccupazioni di Mannino espressero Mannino erano riferite all'omicidio Lima
Perché
Giusta l'ipotesi che si collegava tale delitto hanno furiosa reazione di Cosa Nostra Ligresti del maxiprocesso
Se c'era da fare una correlazione con altro politico di riguardo sullo stesso filone contestualmente ha dichiarato
Genere Taormina del pensiero andava proprio Calogero mandano di non avere avuto notizia allora anche il rischio di un possibile attentato ai danni del ministro andò che conosceva personalmente
Già cioè di aver avuto notizia del rischio un possibile attentato ai danni del ministro Ando e di averne parlato con De Gennaro per sensibilizzare il ministro degli interni del Dipartimento di pubblica sicurezza
Conferma che quando ma niente a farla minacce ricevute rivestiva la carica di ministro non ricorda se ebbe a parlare nelle minaccia Mannino anche con i suoi collaboratori alla
Dia
Ora
La corte rammenta che in effetti già nei giorni immediatamente successivi all'omicidio Lima vennero chiamati allarme nei quali si faceva espresso riferimento anche al ministro Mannino
Quali possibili e in misura minore presente Consiglio Andreotti al ministro Vizzini quali possibili successivi obiettivi dopo l'omicidio per le
Fa riferimento agli allarmi davanti al capo alla polizia miscredente non già al dodici marzo novantadue quanto al nome di Mannino in particolare dal sedici marzo novantadue uno dei documenti prodotti dal Pubblico ministero
Tenuto conto della carica allora rivestita dal Mannino
Ritiene la corte che non possa avvitarsi anche lo stesso ne sia stato messo a conoscenza come d'altra parte ritiene che sia avvenuto il ministro dell'interno dell'epoca Vincenzo Scotti che
Ha espresso tale convinzione a specifica domanda su questo punto e poi
La esposizione del Mannino un pericolo concreto di un attentato mafioso si ricava da un pronunciamento da una da una nota ufficiale del Raggruppamento operativo il grosso dei carabinieri indicizzata al comando generale dell'Arma in data diciannove giugno
Mille centonovantadue sottoscritte proprio dal generale Subranni
Cioè uno degli ufficiali carabinieri cui Mannino si era rivolto dopo l'omicidio Lima in questa nota si fa espressamente il nome di Mannino quale possibile futura vittima di Cosa Nostra anche questo documento è stato acquisito
E nel documento si parla tra l'altro di pressioni in forme indirette su esponenti politici bianca deflazionare l'impegno dello Stato contro la criminalità
Si parla dell'eliminazione fisica di alcuni inquirenti evidenziati sulla recente proficua attività
Di repressione svolta nei confronti di Cosa Nostra e si è appreso che gli onorevoli Calogero Mannino salvando potrebbero essere future vittime di Cosa Nostra anche il dottor Paolo Borsellino cornerback seri pericoli eccetera
Eccetera la difesa meno annota la sentenza che la difesa in particolare difesa dell'imputato Subranni aveva sostenuto
Che in realtà queste notizie erano riconducibili a precedenti confidenze fatte da Girolamo danno al maresciallo lombardo
Comandante della stazione terrazzini e che ebbe può importanti un'attività info investigativa all'epoca
Ma mia replica la la sentenza che il danno avrebbe rotta fatto riferimento solo a un possibile attentato ai danni
Il dottore Borsellino non anche nessun cenno invece all'onorevole Mannino onorevole hanno almeno così
Avrebbe riferito il maresciallo lombardo reduce dal dall'incontro con la sua ponte secondo quanto si è appreso dalla deposizione resa dal test Testini con l'udienza del dodici maggio due mila e diciassette quindi la conclusione a cui arriva la Corte è che non possa deve ritenersi provato che generale Subranni incontrando a più riprese non regole Mannino anche privatamente
Abbia avuto modo di parlare con l'Ulivo del pericolo che la fonte dell'origine di questo pericolo cioè insomma incombeva
Su di un e la sentenza evidenzia anche la nuova condotta del minacciati dato per provato
A Parma concretezza della della minaccia
Evidenzia l'anomalia nella condotta del minacciato The pur essendo perfettamente consapevole e molto allarmato e preoccupato pericolo correva non si rivolse a a funzionali della Polizia di Stato
O alle gerarchie superiori nonostante alla Polizia di Stato fosse affidata alla sua tutela edito da un certo momento dopo la strage di di Capaci quindi tra la strage di Capaci
Il primo giugno
Nel mille novecento novantadue avrebbe addirittura rinunziato alla scorta come si ricava l'alternanza Vincenzo Scotti tiene rimanda a la rassegna stampa ufficiale del ministero dell'Interno insignita mancano articolo la Gazzetta del Mezzogiorno che è intatto
Nella richiesta era stata avanzata lo stesso Magnoni rinunciare alla scorta d'inchiesta respinta dallo stesso ministro che lo rese noto con un apposito
Comunicato
Sì sostenuto anche pietà un'altra fonte documentale acquisite che sogna gente induttore Bruno Contrada si vincerebbe perché ci furono diversi incontri col ministro Mannino
Che però riguardavano la questione dell'anonimo denominato corpo due che era pervenuto poco prima
Non non si sarebbe parlato delle Randy preoccupazioni nel Mannino per lei minacce o per il pericolo alcuni si sentiva esposto però singolare si replica né che almeno in un'occupazione il venticinque giugno mille novecentonovantadue si annota nella nell'agenda appositi uniti di uno di questi incontri
Come unico innanzi specifico oggetto di uno di questi incontri minacce e pericoloso in cui si trova
La sentenza poi tra
Come fonte particolarmente probanti
Della situazione anche psicologica in cui versava il l'allora ministro Calogero Mannino
Almeno fino all'insediamento del nuovo governo quindi fino al ventotto giugno mille novecento novantadue
Annota una fonte che insieme documentale e dichiarativa la testimonianza cioè la la la il reperto è l'intervista che Calogero Mannino avrebbe concesso nel luglio all'otto luglio del mille centonovantadue ad Antonio Padellaro allora giornalista del fatto
Quotidiano
L'intervista che ha formato poi oggetto
Intervista che in realtà come tale non fu mai pubblicata non non fu subito pubblicata
Per le regioni indicate dallo stesso Padellaro ha dedicato grande parte nella sua deposizione propone la ricostruzione di questa vicenda perché anche se era stata concordata nell'intervista era stata già predisposta la pubblicazione sul settimanale L'Espresso
Era stati pure indicativi i temi su cui come no per tenere l'intervista alle al momento di tirare fuori il registratore quadernetto degli appunti il ministro il Mannino
Che non era più ministro a quella a quella data avrebbe richiesto espressamente al giornalista
Di non pubblicare l'intervista di anzi sarebbe riservato di effettuare una vera e propria intervista solo in un secondo momento in quel momento poteva soltanto vuol concedere delle trivellazioni confidenziali
Sui vari temi che interessavano al giornalista cioè sulle vicende susseguenti alla strage di capaci e su quello che stava succedendo nella politica italiana politica siciliano in particolare in relazione a questi sconvolgenti avvenimenti
Ma non intendeva assolutamente che venisse fatto il suo nome
Poi rimando naturalmente sentenza impugnata per tutta la ricostruzione del
Dell'episodio
Frammento non soltanto che
Nella nel corso di questa
Chiacchierata informale
Che però lo stesso Padellaro definisce una conversazione a cuore aperto
Per la sincerità alla genuinità con cui il suo interlocutore si espresse nel capo da questa conversazione a cuore aperto proprio l'impressione che si sentisse addirittura braccato tre
Avvertisse un pericolo imminente di vita
Mannino differisce un'analisi accurata del contesto in cui siano svolte le stragi muovendo dalla divisione in due diverse fasi dei rapporti tra democrazie cristiane la mafia una prima fase quella dalla vecchia DC
Di Bernardo Mattarella e di gioia durante la quale con Cosa Nostra
Poi perché viveva in connessione con gli altri poteri si era creato un certo equilibrio una specie di compromesso tra la politica e Cosa Nostra una seconda fase in cui invece
Cosa nostra economicamente molto più forte e potente era diventata feroce soprattutto sempre più avida e quindi aveva rotto i vecchi gli equilibri il maxiprocesso aveva costituito anche in un'occasione per rinegoziare i termini di un accordo per trovare un nuovo equilibrio con la politica in quanto Cosa Nostra offriva uno Stato l'opportunità di cambiare definitivamente e chiudere i conti con la mafia cosiddetta perdente mentre neanche qualcuno della mafia vincente poteva essere consegnato a una giustizia che era divenuto inviso ai vertici della
Dell'associazione in cambio però ci si aspettava che la sentenza con sentenza la Cassazione
Venissero assolti o venissero drasticamente ridotte le pene inflitte a tutti gli altri imputati che appartenevano allo schieramento in quella fase prevalente in Cosa Nostra
E Mannino aveva analizzato anche le conseguenze prodotte dalla legislazione antimafia approvata dal governo Andreotti e poi le conseguenze dell'omicidio minima che era stato effettivamente le testualmente l'ambasciatore della politica
Presso Cosa Nostra che era stato ucciso perché i patti non erano stati rispettati cioè perché già prima dell'esito maxiprocesso
Il governo Andreotti aveva addirittura ha varato una serie di leggi repressive dell'accanita mafiosa nel senza precedenti fino a quel momento e che poi saranno state ulteriormente inasprite ma dopo Mastrangeli capaci ma soprattutto in Mannino raccontò al giornalista
Di essere stato avvicinato
Affinché si spendesse in favore di una morbo di memento della legge del regime del quarantuno bis in questo intervento intervento Depero lui avrebbe rifiutato dimenando per questo inviso a Cosa Nostra ed esposto a possibili ritorsioni
E a proposito dei timori esternate Linda Mannino il teste Padellaro
Ricordati una Gelmini non ci parlo li fece cenno di un colloquio che ho avuto con il questore di Palermo che gli aveva confessato candidamente di non avere né uomini né mezzi sufficienti per garantire
La sua in comunità riferendosi sia alla polizia che ai carabinieri quindi quella la lotta contro l'organizzazione mafiosa in quella fase storica era una volta impari
La Padellaro ha confermato poi
A ha precisato che molte delle espressioni usate dal Mannino
Duilio aveva trascritte fedelmente subito dopo per l'incontro appuntando da
E poi questo documento lo aveva questo documento lo aveva anche Dattilo lavora redatto al al computer infatti ne
Non sarà traccia questo documento è stato pure acquisito è proprio per effetto della sua relazione al computer se ne ricava
La data certa che è quella appunto della dell'otto luglio e appuntare l'ha confermato che Manni non li aveva espressamente detto che non sta di carabinieri ha suggerito di non esporsi
Perché era nel mirino della mafia lui avrebbe avuto però aveva voglia di raccontare molte cose
Riteneva che l'avrebbe
Fatto iscritto sempre in quell'occasione un rapporto riservato nell'Arma dei carabinieri che indicava proprio Mannino quando Borsellino neanche due ufficiali dei carabinieri quali obiettivi della della mafia
E gli dissi anche che i carabinieri ritenevano di poter individuare uno dei degli
Potenziali autori dell'attentato di cui si era avuto sentore come progettato ai suoi danni
La al di là del dichiarazioni sul tono la sincerità diciamo di quella conferma quella
Conversazione
C'è il riscontro documentale appunto del nel documento che riproduce testualmente alcune delle dichiarazioni che il giornalista si era annotato
E poi in realtà il contenuto i contenuti salienti di quella conversazione furono pubblicati senza fare però il nome del Mannino con riferimento a quella parte
Della a a quei contenuti
Un articolo pubblicato in data ventisei luglio mille novecento novantadue in cui sostanzialmente si riporta in sintesi il contenuto del colloquio informale che c'era stato con Mannino senza indicarne la fonte perché questa era stato l'impegno concordato con lo stesso Mannino
Comunque venivano citati anche altri esponenti politici sulla base di informazioni acquisite da appaltare
Fonti ma quindi l'articolo che venne pubblicato in realtà non era solo la trasposizione del colloquio con mandolino ma un mero proporre porte dell'inchiesta giornalistica che era stata curata su quei temi dallo stesso
Padellaro
La conversazione è questa l'ha pubblicata nel mille novecentonovantacinque a seguito dell'arresto del
Nel Calogero Mannino nel procedimento a suo carico per la imputazione di concorso esterno in associazione mafiosa perché a quel punto data la la rilevanza della della vicenda e anche il fatto che poteva ritenersi ormai tramontato l'accordo che era stato preso con le mani non si decise di pubblicare in sostanza quella conversazione ovvero il contenuto integrale del colloquio che era stato notato negli appunti del del Padellaro
La la Corte
Ritiene
Che non possano nutrirsi alcuni dubbi
Alcun dubbio sull'effettiva attribuita all'onorevole Mannino delle affermazioni riportate dal giornalista Padellaro come annotate nel documento redatto la sera stessa dell'incontro che aveva avuto
E questa nota
Rispecchia
Fedelmente l'intreccio appunto dell'inchiesta su cui Poli ha riferito Padellaro all'udienza del nove gennaio due mila e quattordici
In inchiesta che ebbe da effettuare appunto per conto del settimanale L'Espresso dopo la strage di
Capaci
E nell'annotazione del colloquio avuto Padellaro col mandolino vi sono tutta una serie di riferimenti a circostanze di fatto soltanto il Mannino avrebbe potuto riferire che e una ammesso che vi sia motivo permette indubbi non vede alcun motivo l'attendibilità del teste Padellaro comunque anche questo è un riscontro
Di tipo logico fattuale
Alla sua assoluta
Attendibilità
Anche riferimenti alla carriera universitaria un progetto di carriera universitaria che Mannino avrebbe voluto intraprendere ai colloqui col questore
E altri e altri elementi che sono rassegnati nella nella sentenza
Quindi quello che può ritenersi accertato bruciando queste diverse fonti di prova dichiarative documentali e che
Annota la sentenza all'onorevole Mannino dopo l'omicidio di Salvo Lima temeva fortemente chiesta a sua volta ucciso dalla mafia dopo l'omicidio di Salvo Lima ebbe certamente contatti con esponenti dell'arma dei carabinieri
Di quali ebbero riferì in un progetto di attentato ai suoi danni assolutamente concreti tanto da ipotizzare il potere pervenire alla individuazione all'arresto di almeno uno dei sicari
Può ritenersi a provato con certezza che il Mannino
Era consapevole che Lima era stato ucciso per non essere riuscito a garantire l'impegno nello stesso assunto anche per conto all'onorevole Andreotti sull'esito non traumatico per le coste del maxiprocesso
Provato che il Mannino aveva ricevuto delle pressioni per adoperarsi in favore di una legislazione antimafia non repressiva e che il medesimo aveva respinto tali pressioni
Che il Mannino ancora accertato che il Mannino era stato in qualche modo minacciato
Che esponenti dei carabinieri avevano invitato Hermanin hanno esporsi con pubbliche dichiarazione
Quindi da questo punto di vista la
Queste risultanze
Smentirebbe la tesi
Coltivata dai difensori degli imputati Subranni e Maureen secondo cui non avevano Mannino Mitrotta in quel periodo non aveva ricevuto minacce di non temeva
Di essere a sua volta ucciso
Per quanto si è acquisito non risulta invece che il Mannino avesse riferito di avere avuto sentore
Dei pericoli che lo sovrastano ogni futura di minacce specimen velate voi esplicite nei suoi confronti al
Di avere ricevuto sentore di queste minacce
Dalmi dal ministro dell'interno
Tant'è vero che
Raccontò Padellaro che il ministro dell'interno in carica sino a pochi giorni prima cioè l'onorevole Scotti non nuove mai contattato dopo l'omicidio Lima neppure con una telefonate
Allora
Quello che la Corte ritiene niente provato in relazione
A questa
L'intervento del
Dell'onorevole Mannino
Non era da Mannino consapevole Della vendette che Cosa Nostra intendeva attuare anche nei suoi confronti per non essere riuscito a garantire nel sito del maxiprocesso spiccato né mafiosi si è rivolto non a coloro che avrebbero potuto rafforzare le misure già adottate per la sua sicurezza anche perché non prima alcuna fiducia
Sulla capacità sull'efficienza queste misure ma da alcuni ufficiali dell'Arma amici comunque lui vicini innanzitutto al generale Subranni in cui lo legava
Anche come conterranno un rapporto di risalente conoscenza il generale Subranni a capo del cross che non aveva in realtà competenze specifiche per adottare concrete misure diretta preservare l'onorevole Mannino da eventuali attentati non risulta che si sia adoperato direttamente quale comandante del ROS o intervenendo su coloro che avevano con le competenze per migliorare rafforzare
Misure di protezione per l'onorevole Mannino da tutto questo la corte impedisce quale logica inevitabile conclusione che l'intendimento dell'onorevole Mannino allorché per rivolgersi al generale Subranni non fosse quello di ottenere un miglioramento un rafforzamento
Delle misure di protezione sulle quali non prima lui stesso alcuna
Fiducia che potessero realmente salvarlo salvarlo
Ho proteggere la sua incolumità ma quello diverse
Cioè attivare un canale che attraverso diciamo un canale di tipo info investigativo che potesse sicuramente acquisire più dettagliate notizie su quali fossero gli intendimenti
E i movimenti di Cosa nostra nei suoi confronti quindi anche eventuali progetti diciamo Bini gli attentati ma anche
Verificare la possibilità di operare gli affinché questi intendimenti nei suoi confronti potesse essere
Carmine
E allora
La Corte ammette che così si legge in sentenza non è dato sapere Non è approvato perlomeno come sia stata recepita gli attuata da Subranni quella sollecitazione del Mannino
Anche perché nel frattempo venne lanciato da Cosa Nostra un altro segnale che poteva essere interpretato un altro accadono altre vento che poteva essere interpretato come un segnale che toccava più direttamente in rosso personalmente lo stesso Subranni sull'omicidio del maresciallo Guazzelli ma ritiene comunque provato che dopo la strage di Capaci
Tra la fine di maggio inizia il turno nel dieci giugno mille novecentonovantadue
Un ufficiale del ROS l'odierno imputato del nonno
Si legge in sentenza autorizzato ma più verosimilmente sollecitato dai suoi superiori Subranni e morì contatta Vito Ciancimino inizia a porre le basi di quel discorso che
E poi si racchiude nella in una frase
Che fu pronunciata lo stesso colonnello rumori nel corso della deposizione resa
Alla Corte d'Assise di di Firenze
Quindi questa iniziativa costituirebbe comunque un approccio perché è assolutamente coerente e conforme con l'intendimento più o meno chiaramente esplicitato da Mannino per comportamento concludente
Che obiettivamente quali potessero essere le intenzioni che potevano animare inizialmente di De Donno nei suoi e ai superiori nei muri Subranni labbro l'approccio con il Ciancimino nella sua qualità di possibile referente dei vertici mafiosi
Perché questa era secondo la corte la vera finalità del contatto dei contatti intraprese all'indomani della strage di capaci
Costrittiva un aggettivo invito all'apertura di un possibile dialogo con i vertici Massimo mafiosi e con i vertici della mafiosi e quindi una possibile accantonamento
Quella strategia di Cosa Nostra nell'ambito dalla quale rientrava anche il Progetto di uccidere l'onorevole
Quindi conclusione sul punto che non c'è prova che Subranni
Comprendendo il senso della perché sta gli aiuto dell'onorevole Mannino abbia addirittura incaricato i suoi sottoposti di avviare già subito
Quindi subito dopo l'omicidio Lima è quel tentativo di contatto con i vertici dell'associazione mafiosa anche nell'interesse del cioè l'interesse preminente nel suo diretto interlocutore
E non può non certamente trascura arsi che nel nel frattempo tra l'omicidio Lima e l'inizio di questi contatti sono avvenuti altri fatti comincino Guazzelli ma soprattutto un fattore dirompente tragicità come la strage la strage di Capaci
E tuttavia nella una valutazione logica dei fatti come accertati
Non può audizioni dell'accordo di primo grado che condurrà alla conclusione che anche le preoccupazioni dell'onorevole Mannino non siano state estranee allo sviluppo della iniziativa cioè quantomeno
Generale il Subranni si sarebbe
Adoperato
O per suggerire o comunque per avallare subito senza riserve iniziativa proposta dai suoi sottoposti perché vi intravide
Gli avrebbe intravisto no spiraglio per potere arrivare anche alla all'adozione di quelle contro misure a tutela della incolumità del Mannino che non gli era stato possibile
Diciamo
Esplorare nella fase precedenti
La la sentenza quindi
Si sofferma anche tranne comunque ai fatti
Come ha fatto intermedio tra l'omicidio Lima
La strage di Capaci
Si sofferma anche sull'omicida maresciallo
Giuliano Guazzelli assassinato il quattro aprile mille novecento
Novantadue
Sì molto brevemente sull'omicidio Genova Guazzelli stimando ovviamente alla sentenza che sono state acquisite per quanto riguarda la ricostruzione del
Dell'omicidio
Mi è stata definitivamente accertata la Pina riconducibilità alla organizzazione mafiosa Cosa nostra in particolare lo stile all'articolazione operante nel territorio di Agrigento sopravvenuto l'agguato mortale
E si sofferma la sentenza sulla figura del maresciallo Guazzelli sui rapporti con i colleghi sull'attività che nel periodo immensamente antecedente alla successione stava conducendo anche al fine di scavare non passato oscuro dell'attività politica nel Mannino le sue relazioni pericolose per ricavarne elementi utili sempre individuare
La causale delle preoccupazioni lo stesso ma ognuno per la propria incolumità causale che comunque la sentenza ritiene già accertata sulla base già delle prove in precedenza
Scrutinati e questa né ricostruzione alla corte lo fa assemblando le informazioni che si ricavano dalle dichiarazioni di Riccardo Guazzelli del generone Taormina e di Angelo sì
Sino che da naturalmente la sua lettura dei rapporti tra
Il
Il Calogero Mannino
Il maresciallo Guazzelli nello stesso Subranni
Molto brevemente
Bando alle conclusioni
Sul punto
La corte
Rimarca
La coincidenza
Accertata che certo non può ritenersi causale
Diciamo appurata crociano punto risultanze che emergono dalle fonti più appena citato la coincidenza che il maresciallo Bruno Guazzelli che ben conoscete il Mannino e di cui aveva raccolto personalmente le esternazioni sul pericolo che riteneva sugli incombente sia prima che dopo l'omicidio Lima abbia poi incontrato pochi giorni prima di morire entrambi i generali dell'Armata culmine Subranni quello stesso Mannino si era rivolto per le medesime preoccupazione esternata Guazzelli
Ed è stato lo stesso teste Taormina che pur non avendo un ricordo preciso a non escludere che nell'incontro avuto Guazzelli si sia parlato di Mannino le conclusioni cui perviene la la corte
E che ovviamente non non c'è motivo di escludere o di mettere in discussione una causale dell'omicidio Guazzelli che sia legato a specifiche indagini sul territorio
Ma anche ha una sua non ci sono motivi per escludere una sua diretta riconducibilità alla strategia di attacco frontale allo stato varato sul finire del novantuno perché le due causali possono benissimo
Convergente
Ma in ogni caso quel delitto poteva essere interpretato in particolare da chi come Subranni
Era a conoscenza di certi proscenio comunque segnala di ulteriore minaccia rivolta al Mannino è rivolta anche all'Arma perché suoi autorevoli rappresentanti si stavano occupando del caso
Quindi Subranni
Questa è la conclusione
Che ritiene la Corte di poterne la corte di primo grado di poterne cavare Subranni ne avrebbe tratto ulteriore stimolo ad adoperarsi con tutta la circospezione la delicatezza
Il caso richiedeva nel senso di avviare una possibile negoziazione per questo motivo fare benché con l'agiato suggerito o comunque avallato prontamente
Iniziativa poi concretamente intrapresa dei suoi diretti sottoposti Mori e De Donno all'indomani della strage di capace
Una conferma di questa
Chiave di lettura si trarrebbe secondo quello che si legge ancora nella sentenza impugnata dalle indicazioni contenute in una le agende sequestrate dal colonnello Riccio
In merito nell'annotazione ero andata per il tredici febbraio Mino centonovantasei in merito a confidenze che gli avrebbe fatto il collega Sinico proposito
Della preoccupazione suscitata mi Subranni la notizia dell'assassino maresciallo Guazzelli in quanto vicino all'onorevole Mannino
Sarebbe stato peraltro lo stesso Ricci a provocare quella confidenza memore delle informazioni confidenziali della fonte Ilardo sul fatto che è uscito Guazzelli era in realtà molto più grave di quanto si possa compreso perché nascondeva verità scomode
Inoltre gli aveva confidato
Il la fonte Ilardo che l'onorevole Mannino era nelle mani di Cosa Nostra agrigentina
Il signor Sinico mi confidò che avevamo fatto rientrare di corsa di il capitano De Donno perché emergono che avrebbe potuto fare la stessa fine
Rimango ovviamente alle considerazioni con cui la sentenza
Replica alle argomentazioni difensive che mettono in dubbio l'affidabilità di quelle annotazioni anche in relazione alla diversa penna con cui puoi diversi caratteri con cui risultano redatti quelle annotazioni del
Nel
Colonnello Riccio lo stesso Riccio in realtà viene
Ampia giustificazione di queste apparenti anomalia
Sempre nella delle rivelazioni di Riccio la Corte avrebbe una sentenza annota
Che Riccio prese dalla fonte di l'arma che mammina effettivamente aveva stretti rapporti con Guazzelli così come Sinico gli parlò degli stretti rapporti sempre del Mannino con il promosso
Teste Sinico citato dalla difesa degli imputati Subranni morbida ne ha smentito categoricamente di avere avuto quel colloquio oggetto dell'annotazione di Riccio
Però la la corte ha ritenuto di non potere credere a questa generica
Negazione
Perché a prescindere da ogni valutazione sul rapporto sul legame diciamo di fedeltà oggetto di conoscenza legga il teste Sinico all'imputato nuovi che tra l'altro che amo ha spesso disse al al SISDE
Quando fu nominato a capo del del SISDE nel sì taglia la la precisione di quella
Annotazione è la coerenza con l'intero contesto delle risultanze concernenti la vicenda Mannino nell'omicidio del maresciallo Guazzelli quindi la corte in questione ribadisce
Il proprio convincimento che anche tale omicidio si pone come antecedente logico fattuale dell'iniziativa che di lì a poco Subranni unitamente a morte
Avevo deciso di intraprendere per tentare di avviare un contatto interlocuzione con i vertici dell'associazione mafiosa personaggi sui capi assoluti Salvatore Riina e Bernardo Provenzano
Facciamo la pausa che avevano preannunziato
Scusi Presidente sono
Chiaramente se possibile al rientro il calendario delle prossime udienze sì
Daremo il cane nero perché c'è qualche novità tanto prendiamo atto che il nove il nove maggio era calendario udienze ma che probabilmente salvo diverso
Avviso quindi scritta alla successiva udienza Calipari il tredici maggio
Tredici maggio
Il ventisette maggio non si potrà ottenere udienza ma la recuperiamo
La recuperiamo il trentuno
Trentuno già un venerdì è un po'fuori
Sì no mica per nulla perché chi li ha vissuto dopodiché non avete
Ecco
Calenda
Insomma il calendario funzione se viene accolta l'istanza di fare la relazione il cammino queste
No io dall'inizio obiettivo cent'anni di storia il successo il giovanissimo stabiliscono il processo di Verona impediamo tempo grossi si va trentuno maggio queste sono le rispetto al calendario che avevamo
Chopin vinsero queste se non le uniche variazioni quindi salta quella del nove e slitta al tredici maggio
Salta quella del ventisette viene recuperata il trentuno maggio
Poi le udienze di giugno e di luglio sono quelle che avevamo già
Indicato
Dieci diciassette ventiquattro
Poi
A un momento al momento
Oltre
Poi lo vediamo in base esce
Allora
Senza
E allora possiamo riprendere alle quindici
Grazie presidente
Comodi
Grazie
Prego
Allora riprendiamo
La relazione
Spero che non ci siano problemi di acustica
La strage di Capaci
La sentenza nella sua ricostruzione la colloca tra gli antefatti logico fattuali
Nella
Vicenda
Denominata trattativa Stato-mafia
è un fatto dirompente
Naturalmente per la ricostruzione del fatto anche qui si rinvia
Alle sentenze irrevocabili Inter imminente che sono state tutte acquisite
Agli atti
Ma l'insieme di queste sentenze quindi lei processi ormai consacrati come cui risultanze sono ormai consacrata con forza il giudicato emerge
Con chiarezza parere della Corte
In particolare per quello che interessa
Ai fini della ricostruzione la vicenda che qui ci occupa
Che in quel momento che quella quella quella strage in particolare
Era assolutamente predominante l'intento vendicativo nel punitivo
Nei confronti del dottore Falcone
In forza ovviamente di una condanna a morte che risaliva già a molto tempo prima ma che comunque diventava
Ancora più attuale per l'esito del maxiprocesso che si imputava proprio un intervento e il dottore Falcone
Al contempo la scelta è una scelta precisa quella di
Optare perdonava uccisione con modalità eclatanti
Sicilia invece che eseguire il delitto in Roma proprio per
Dare una dimostrazione di terribile potenza di Cosa Nostra
E per dimostrare con messaggio rivolto verosimilmente anche all'interno dell'organizzazione
Che il suo capo manteneva intatte le capacità di offese
L'altro punto che la sentenza sottolinea come risultanza che emerge
Dalle
Ai processi sulla strage di Capaci
è la certezza che non fosse ancora maturato in Salvatore Riina l'intento di formulare richieste nei confronti di istituzioni dello Stato
La
Sentenza motiva questa certezza
Con una considerazione di carattere logico
Cioè altrimenti opinando sarebbe stato più utile non portano lo scontro nel strane conseguenze con una strage così eclatante
Che avrebbe chiuso sul nascere qualsiasi possibilità di dialogo e avrebbe verosimilmente scatenato come in effetti fu una reazione senza quartiere da parte dello Stato
Invece lo scopo esclusivo preminente fu solo quello di dimostrare la forza
E l'ineluttabilità della
Reazione della capacità di reazione di Cosa Nostra
All'attacco che era stato sferrato dallo Stato con le condanne inflitte all'esito del maxiprocesso dunque la conclusione sul punto nella sentenza e che non era ancora leghiste il progetto criminoso di ricatto allo stato quindi non era ancora in atto la condotta criminosa
E che è oggetto specifico dell'imputazione di cui al capo
Ci fu un soltanto questa esplosioni di furia vendicatrice di Salvatore Riina con finalità strategiche i interne ed esterne ma che non avevano ancora anche vedere con questo proposito di di ricatto proprio allo stato
Ora nel mosaico costruttivo della sentenza
Come
La
Strage di Capaci
Le preoccupazioni dell'onorevole ma mi Mannino per la propria sorte
La l'omicidio spesso nel maresciallo Guazzelli sono
Inquadrati come
Antecedenti logico fattuali della vicenda che più specificamente ci occupa come oggetto di questo processo così
Anche altri successivi avvenimenti vengono inquadrati nella stessa
Nello stesso contesto logico per costruttivo e sono in particolare
La vicenda dell'avvicendamento del ministro interno Scotti secondo l'ipotesi accusatoria si inserirebbe nell'ambito di paralleli iniziative intraprese dall'onorevole Mannino all'interno del suo stesso partito della Democrazia Cristiana
E quindi nelle istituzioni per il peso politico che all'epoca tale partitocrazia ricco prima
Per lanciare in qualche modo ai vertici mafiosi un segnale di distensione
In quanto il ministro Scotti si era distinto e si era persino sopra esposto nell'assumere atteggiamenti di assoluta intransigenza non so nella
Imparare azioni efficaci iniziative efficaci di contrasto aveva nell'organizzazione mafiosa venga Cosa Nostra ma anche nel
Nello sbarrare la via qualunque possibilità di
Derogare dalla linea della d'una risposta assolutamente afferma da guerra senza quartiere alla dove organizzazione mafiosa quindi l'avvicendamento della
Il ministro Scotti poteva essere eletto effettivamente come un segnale che si volesse ricucire il filo di un possibile un potenziale
Dialogo
E tra l'altro qualche appunto pubblicamente il ministro Scotti si era iniziato a favore del sì possibili un ulteriore irrigidimento della normativa antimafia all'indomani della strage di Capaci sì dietro l'idea la prima per il varo del decreto legge ogni venne promulgato l'otto giugno del mille novecentonovantadue
E poi difendere sempre con esternazioni pubbliche la validità delle misure così
Adottate
L'avvicendamento poteva esporre da costituire o comunque poteva essere interpretato all'esterno come indice di nell'intento di favorire
Possibile percorso di alleggerimento delle misure di contrasto alla criminalità mafiosa questa la prospettazione accusato l'altro avvenimento
Sempre in questo contesto logico ricostruttivo rileverebbe come antecedente fattuale della vicenda della trattativa
Sarebbe l'accelerazione serve è stata impressa da Cosa Nostra all'esibizione nella
L'omicidio già programmato
Già deciso fin dalla fine del mio centoventuno ma in realtà anche nel caso del dottor Borsellino erano a condannarlo a morte che era stata già decisa da diverse fonti di prova emergono
Elementi che attestano oggetti di uccisione per i salmoni tu al periodo in cui era procuratore a messa a Marsala comunque ci sarebbe stata da parte di Cosa nostra un'accelerazione del Progetto già in cantiere uccide il dottore versi Borsellino proprio
Quando erano già iniziati erano già stati intrapresi i contratti di contatti dei carabinieri attraverso
Vito Ciancimino
E naturalmente secondo no aspettazione accusatore per questa parte viene fatta propria dalla dalla corte
Per il fatto che
Marina aveva avuto sento di
Del di questi contatti di questi tentativi di approccio
Allora sulla vicenda della vicenda sui nell'avvicendamento del ministro interno Vincenzo Scotti o davvero
Inviterei a poche
Battute rammento solo che la vicenda è stata ricostruita con l'acquisizione di una messe davvero cospicuo di documenti e con numerosissime testimonianze
Praticamente di tutti i protagonisti dell'epoca appartiene al diretto interessato tra il ministro dell'Interno Vincenzo Scotti
Quindi
Diciamo che
Rimando a questa rassegne
Ricordo soltanto che la versione ufficiale
Che circolò
Fu che questa vicenda mentre era stato
Incriminato dal fatto che
Ministro Scotti
L'onorevole Scotti
Non intendesse soggiacente alla regola che era stata riesumata proprio alla vigilia del varo del nuovo governo
Della incompatibilità tra mandato parlamentare e incarichi di governo
Pizza posto la corte annota
Che non ci vuole molto a comprendere come questa verità ufficiale fosse sei poco attendibile perché in realtà il ministro Scotti non fu subito estromesso dal governo ma semplicemente non fu confermato nell'incarico di ministro interno fu spostato ad altro incarico peraltro assolutamente prestigioso rilevanti qual è quello di ministro degli esteri
E naturalmente anche col ministro degli Esteri dovrà valere quella regola della incompatibilità quindi
C'era qualcosa che non che non funzionava in quella verità ufficiale ed effettivamente dalla rassegni tutte le testimonianze sono state raccolte
L'unico dato certo
Che emerge che non ci sono due dei protagonisti dell'epoca che diano la stessa spiegazione
Ecco ci fermiamo qui con questa udienza questa prima udienza davanti alla Corte d'assise d'appello di Palermo del ventinove aprile
Scorso di lunedì scorso udienza per il un processo di secondo grado
Sulla presunta trattativa stato mafia
Un'udienza che ha avuto un prologo irrituale per un'aula di giustizia
Infatti il presidente Angelo Pellino il presidente della corte d'assise e d'appello
Di Palermo ha detto nella sua relazione introduttiva di ricostruzione della sentenza di primo grado ha detto fra l'altro non faremo un processo alla storia qualcuno ha detto che non si può riscrivere la storia guardandola dal buco della serratura del processo penale ma può accadere che la riscrittura di un pezzo di storia di un Paese possa essere un effetto inevitabile dei temi trattati è il riferimento era alle critiche rivolte in questi anni da intellettuali soprattutto giuristi e giuristi come il professore Giovanni Fiandaca che è docente di diritto penale
Con le sue critiche sia alla Procura che ai giudici e di primo grado accusati di aver usato la sede processuale prescrivere
Una verità storica su eventi tragici del paese lo scopo del processo d'appello ha detto ancora il presidente Angelo Pellino e verificare la tenuta della decisione di primo grado sotto la lente di ingrandimento dei motivi d'appello gli imputati e sono persone che saranno giudicate perciò o che hanno o non hanno fatto questo è l'impegno o della corte
La relazione introduttiva in realtà durata oltre
E cinque ore e mezza da parte del presidente noi questa sera
Abbiamo ascoltato ancora la la seconda parte ci riproponiamo lunedì prossimo nel corso dello Speciale giustizia di sentire l'ultima parte intanto la Corte d'Assise
D'appello di Palermo ha programmato fino al ventidue luglio nove udienze al ritmo di tre al mese per arrivare a svolgerle i primi adempimenti più importanti tra cui soprattutto la la decisione sull'eventuale di apertura del dibattimento chiesta dagli imputati per alcuni aspetti anche dalla procura generale dalle parti civili
La prossima udienza si terrà il tredici in maggio prossimo naturalmente a radio radicale come sempre
Sarà presente con i suoi microfoni è venerata acconto intanto termina qui anche per questa sera la puntata dello Speciale giustizia a tutti grazie da Lorena dunque sono buon ascolto dei successivi programmi