Lo scontro sulle Province ed il futuro di Radio Radicale: intervista al sottosegretario agli Interni Stefano Candiani

Radio radicale siamo con Stefano Candiani sottosegretario all'interno con la delega che riguarda le Province per a parlare appunto di questo tema oggi c'è stata una polemica con con Di Maio che ha detto che non fa parte del programma delle Telit il governo a fare rimettere lì rimettere le Province come erano un tempo allora qual è oggi la la situazione qual è il vostro progetto soprattutto i disagi che avete incontrato dopo
La fine tecnica delle politica delle Province
Partiamo innanzitutto al dato reale noi oggi non non dobbiamo fare una teoria dobbiamo semplicemente prendere atto che la riforma del rio ha fallito nel suo obiettivo che era quello di abolire le Province perché in effetti le Province continua ad esistere e sono scritti in Costituzione
Ma sono degli organi in questo caso che esorbita anche rispetto al controllo dei cittadini perché i cittadini non leggono più in questo momento chi le governa ma continua ad esistere con delle funzioni che sono ambigue alcune
Ma come è stato soppresso alcuni trasferite alcune addirittura persistenti ma senza finanziamenti
Tant'è che questo governo è il primo governo ad avere sostanzialmente ripristinato con cinquecento milioni di euro trasferimenti alle Province per fare fronte alle esigenze legate alle scuole piuttosto che le manutenzioni delle strade o a questo eravate d'accordo
Ci mancherebbe sono avremmo potuto fare non stiam parlando di cose che sono già avvenute
Ora il tavolo il tavolo che si è costituito il tavolo tecnico che si è costituito presso la Conferenza Stato-città sta elaborando da mesi sta lavorando in maniera molto proficuo e anche con un buon lavoro assieme cinque stelle sta facendo questo lavoro insieme
Rania delle province italiane insieme ad ANCI insieme ad altri rappresentanti anche delle regioni
Una proposta che consenta di fare funzionare le Province perché questo è l'obiettivo daremo dei cittadini poter essere sicuri che se passano su un ponte c'è chi vi fa la manutenzione che se devono percorrere una strada non casca in una buca perché la strada è stata sistemata piuttosto che sia ragazzini
Vanno in una scuola superiore che dipende dalle Province questa dei necessari manutenzione per essere agibile
Ecco a fronte di questo buttare in una polemica che ha molto sapore elettorale poco sapore concretezza mi sembra sbagliato
Noi dobbiamo lavorare per ripeto rimediare a un buco un baco che è stato inserito dalla legge del rio ridare le Province sostanzialmente la capacità operativa
Dopodiché se lo si vuole fare con un presidente con un piccolo consiglio di amministrazione o meglio con un piccolo una piccola giunta con una grande giunta con un piccolo consiglio provinciale o con un grande consiglio provinciale che adesso non c'è neppure parlato
Quindi non c'è proprio oggetto le contende
E mi piace anche ricordare questo e lo dico ma veramente con grande rispetto che chiamare i cittadini a scegliere chi poi chi deve governare sempre un buon esercizio certo
Voi ritenete che questa polemica si esclusivamente legata visto che siete al governo da un anno esclusivamente al al diciamo a dei fini elettorali
Ma credo che chi va a leggere le carte chi conosce il lavoro che è stato fatto in sé alla conferenza stato città dove c'è
Il viceministro Castelli con il quale si sta lavorando ripete in maniera silenziosa in maniera molto proficua non può che trovare una una sincronia tra lavoro che si porta avanti in quella sede e quelle che sono le polemiche di queste ore
Peraltro sollevate anche probabilmente senza conoscere le carte lo sviluppo del del lavoro
Vorrei però evitare anche ulteriormente rimettere diciamo un fascino a su questo fuoco un po'anche delle vanità politiche e pensare al merito quindi dopo le elezioni europee torneremo a lavorare su questo tema
E nell'interesse dei cittadini dobbiamo dare una fisionomia alle alle Province che consenta a tutta la catena dei rapporti con istituzionali quindi i comuni alle Province e alle regioni e le città metropolitane
E ribadisco a maggior ragione sono inseriti in Costituzione di funzionare certo
Senta io so che lei insomma stima radio radicale insomma che con lui non è come ha avuto sempre un buon rapporto che ne pensa della situazione di radio radicale ho visto che anche Radio Padania dei problemi
Ma se non avessi stima non sarei qui a parlare insomma questo è è in re ipsa e il fatto che ci sia una voce che poi quanto magari per qualcuno possono essere comoda da sempre la voce possibilità di parlare a tutti mi sembra un un esempio di democrazia che nel nostro paese non può essere rinunciato
Ecco con questo dico tutto cioè quindi qualsiasi forma che consenta al dibattito politico era a conoscenza dei cittadini di arricchirsi va tutelata
E tutto il resto come secondo piatto che lei auspica che Radio Radicale continua svolge il suo servizio
Auspicherei certamente che radio radicale come anche le altre radio Radio Padania stesse piuttosto che altri
Altri organi di informazione politica possono continuare a dare voci dissonanti magari rispetto a quella del Grande Fratello che vorrebbe magari sentendo unica voce
Panico la ringrazio molto della sua disponibilità politica ed umana ringrazio Stefano Candiani sottosegretario all'Interno
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