Nel luglio 1979, l'Ufficio di Presidenza della Camera decide di chiudere Montecitorio, per le ferie estive, in concomitanza con la crisi di governo

L'Almanacco del giorno di radio radicale
Buona giornata da Radio radicale l'Almanacco di quest'oggi nove luglio ci riporta indietro nel tempo di sei anni i radicali stazionano davanti all'entrata per Ale della Camera dei deputati a Roma in piazza Montecitorio protestano contro la decisione presa dalla neo eletta presidente della Ca'Almera Nilde Iotti dopo le elezioni del giugno del mille novecentosettantanove di chiudere la sede istituzionale in concomitanza con la crisi di governo i debutta atti non possono assolutamente avere a disposizione gli spazi dei loro gruppi parlamentari per discutere ma poco importa tanto le decisioni importanti
Vengono prese dalle segreterie dei partiti riascoltiamo Marco Pannella e Franco De Cataldo davanti a Montecitorio sei anni fa neri perfino il Senatur
Dico perfino
La crisi è scadente
Annunciato delle convocazioni
Del comportamento sicure ma
E anche per sapere
Per il pube
L'uomo è sintomatico di lei che l'ufficio di per
Era stato aperto un su seconda ognuno si tratta si tratta
L'inizio dove c'è ci sono una postazione di polizia oltre tre commessi che sono lì come
Hanno appartamento
Quindi questi innesti servizio sarebbe o comunque a tempo adesso ecco di questo è
Ingresso aperto comunque anch'
Anche il giorno in cui decidessimo di chiudere
Commessi entrare
La la chiusura del portone
Di accesso principale del Palazzo di Montecitorio in periodi di crisi
Nel nel passato non si verificava quando c'erano crisi di governo ai tempi della presidenza Pertini per esempio ed anche prima
Il portone restava aperto sia per dimostrare che le istituzioni erano presenti
I momenti particolari
Nella vita politica del Paese sia perché evidentemente i deputati i giornalisti gli uffici funzionavano dovevano funzionare proprio dati i momenti che si attraversa
Procedura di chiusura del portone anch'durante i periodi di crisi quando questi periodi comprendevano il sabato
E la domenica credo che sia iniziata con il presidente Ingarao è un provvedimento del presidente
Della Camera il quale per la verità secondo la mia opinione dato che si tratta un provvedimento abbastanza incidendo
Sì sulla
Sulla sul lavoro dei parlamentari sulla
Sulle reazioni dell'opinione pubblica eccetera avrebbe potuto consultare riunendo l'ufficio di presidenza non lo ha fatto e e perché credo ecco che si sia da già del presidente o la presidente Iotti ci si è adagiata appunto sui precedenti
Gli uffici della Camera il segretario generale i suoi collaboratori
Hanno forse fatto presente
Presidente Iotti a qual era l'
Alta la situazione
Che si era verificata in precedenza ora è vero
Un ingresso del Palazzo di Montecitorio quello del passo carrabile di via della missione
Toh e aperto e consente l'accesso ai parlamentari ed ai giornalisti per però credo che anche oggi che è domenica l'accesso ai giornalisti sia consentito ieri certamente perché sono dei ecco ma giustamente Marco dice che un ingresso e quindi una soluzione indecorosa perché il portone dal quale entrano poi il le automobili
Dell'ufficio di presidenza del di Montecitorio ma ecco io sottolineerei più che il fatto di per sé grave importante
Di della Camera dei deputati chiusa
In periodo di crisi degli uffici che non funziona una differenza questo forse non è stato detto
è stato detto abbastanza a differenza del Senato oggi ecco ieri il Senato è stato aperto fino alle ventuno oggi non lo so per la verità ma è importante che
La gente si renda conto che pubblico tutto quello che si dice e si scrive sui giornali la gravità la delicatezza del ma
è tutto politico la possibilità o meno di formare un governo di trovare un Presidente del Consiglio sia esso laico o poi democristiano in questo momento non ci interessano tutte queste cose
Che vengono giustamente proposti in maniera drammatica alla opinione pubblica non trovino
Una eco di di i silenzi di disinteresse da parte di chi rappresenta le istituzioni a qualsiasi livello i parlamentari dove su i deputati e i senatori seicentotrenta deputati e trecentoquindici senatori e possibile che nessuno salvo uno devo dire la verità ieri il collega Costa del Partito liberale anche Lulli componente dell'Ufficio di Presidenza della Camera è intervenuto chiedendo con una lettera credo al segretario generale chiedendo la convocazione dell'Ufficio di Presidenza
Quindi tolti i radicali e tolto costa mi pare che seicento e dieci deputati stiano tranquillamente nelle loro case voglio dire al mare ma le loro collegi elettorali
Con una con un interesse epidermico alla ai problemi di di questi giorni i problemi della della crisi della soluzione della crisi ma ecco la verità è forse un'altra e che costoro non hanno la possibilità di incidere in alcuna misura su questi problemi perché essi davvero rappresentano dei numeri dei portatori di voto in aula questo l'abbiamo detto durante la campagna elettorale l'abbiamo detto nell'aula di Montecitorio l'abbiamo detto ma spessissimo ecco che cosa sono i deputati davvero rappresentano la nazione come la Costituzione dice possono quei peones come vengono chiamati alla al novantacinque per cento i quali non hanno nessun potere di incidere sulla volontà e sulle decisioni del
La delle segreterie dei partiti dei vertici letta dei partiti nelle stanze dei bottoni come amava chiamarle il
Il il caro Pietro Nenni dico ecco questo è emblematica la chiusura di Montecitorio perché e la rinuncia dei deputati dei parlamentari singoli dei rappresentanti del popolo dei rappresentanti della nazione a dire Ugo la loro a dire una sola parola di esprimere il loro pensiero su come va questo nostro Paese su quello che succede sulla crisi
Sulla formazione del governo ad esprimere sia pure una speranza si chiude qui almanacco del giorno di quest'oggi vi abbiamo riproposto Marco Pan
Nel Franco De Cataldo esattamente sei anni fa davanti alla portone chiuso di Montecitorio dopo la decisione della neo letta allora presidente della Camera dei Deputati Nilde Iotti comunista di chiudere le istituzioni in concomitanza con la crisi del governo una buona giornata da Bruno Luverà
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