Rassegna stampa estera

Poggiano gli ascoltatori di radio radicale martedì sette maggio questo è l'appuntamento con la rassegna dalla stampa internazionale a cura di David Carretta in apertura oggi vogliamo occuparci di voi di radio radicale del pericolo sempre più vicino di chiusura per alla fine della convenzione
Con il governo per la trascrizione delle sedute del Parlamento recupereremo un articolo uscito su un subito australiano in Sai gestori e scritto dal direttore di Elle ex che è una agenzia economico finanziaria internazionale
Che conosce bene l'Italia si chiama Agensud Pagni chi e lo vedremo dal testo di questo pezzo conosce bene anche i radicali radio radicale cerca di raccontarli all'opinione pubblica internazionale il titolo e accattivante anche se per molti aspetti drammatico un interrogativo eh la fine per i maestri della semiologia della politica in Italia radio del partito radicale ha preso la trasparenza molto sul serio per più di quattro decenni James Panic chi lo vedremo
Racconta non solo Massimo Bordin ma racconta la missione di servizio pubblico che radio radicale conduce sin dalla sua nascita parleremo anche della politica italiana del Governo lo faremo con un commento uscito su El Pais a firma Herrick Gonçalves
Ex corrispondente dall'Italia che parla di lezione italiana il mondo sta diventando come l'Italia la teoria e che in qualche modo
L'Italia serva da modello da laboratorio politico per tutti gli altri
Faremo ragionamento sul Venezuela con le mondo è un articolo dal titolo L'opposizione venezuelana costretta a constatare il suo fallimento
E poi parleremo degli specifici della Cina della nuova minaccia di dazi di Donald Trump che però appare più come una mossa tattica in vista di un incontro che ci sarà domani a Washington negoziati di alto livello con un possibile accordo
Successivo e una visita negli Stati Uniti del presidente cinese Shi Jinping vi proporremo un editoriale
Per Washington post ieri rimuovere la minaccia di una guerra commerciale con la Cina non basta l'accordo deve prevedere anche
Riforme strutturali da parte di Pechino
Cominciamo però da radio radicale e da questo articolo uscito su un sito australiano inside story e scritto da James Panic i direttore di l'ex e non agenzia economica finanziaria abbastanza importante a livello internazionale l'interrogativo nel titolo è la fine per i maestri della semiologia della politica in Italia
Andiamo a leggere se l'Italia fosse una democrazia normale non ci sarebbe bisogno di radio radicale almeno questo l'argomento che
Viene avanzato negli ultimi mesi dai sostenitori di questa stazione radio basata a Roma
Che senso avrebbe infatti trasmettere i lavori di oscure Commissioni parlamentari registrazioni integrali di discorsi fatti a congressi di partiti minori o udienze giudiziarie di processi chiave se le istituzioni dello stato fossero in salute
Perché fare una campagna a favore della trasparenza finiti a dell'establishment fornissero già all'elettorato tutto ciò di cui ha bisogno per prendere decisioni informate al momento del voto
Gli appelli a salvare radio radicale da Italia Ciatti dal Governo sono dovuti al fatto che il partito radicale la sua radio non hanno mai ceduto al mito della normalità democratica dell'Italia
Giusto o sbagliato che sia la piccola squadra di radio radicale che ha accumulato un archivio on line di mezzo milione di registrazioni dirà tutti che quelle informazioni senza filtri sono il solo in modo non violento di resiste dallo stato di illegalità in cui gli italiani si ritrovano
Solo questo tipo di in una formazione spiegano radio radicale e liberata manipolazioni politiche la guerriglia della trasparenza e la sola speranza della democrazia
Quanto ai media del mense drin
Cioè la televisione di Stato RAI balcanizzato di giornali che sono raramente davvero indipendenti in Italia
Radio radicale vi considera come semplici testi da studiare per indovinare cosa l'establishment politico sta preparando dietro le quinte del potere
Lo scrittore siciliano Leonardo Sciascia a sua volta parlamentare radicale all'inizio degli anni ottanta
Una volta
Descrisse i giornali italiani come una serie di tende o più precisamente un velario
Perché ti permettono di vedere qualcosa che sta dietro ti fanno immaginare gli oggetti che ci sono la scena che viene preparata ma per capire davvero ci vuole un occhio familiare che sia ben addestrato
E quando si tratta di leggere i segni della politica scrive cioè in spariti a Radio Radicale sono maestri della semiologia
Eppure l'avventura di questa radio
Nazionale rischia di finire alla fine di questo mese l'attuale governo populista in particolare movimento Cinquestelle non ha fatto segreti del suo disprezzo per radio radicale e per le inclinazioni politiche del partito a cui fa riferimento
Il governo ha detto a Radio Radicale che il contratto che prevedeva fondi pubblici in cambio della trasmissione delle sedute parlamentari non sarà rinnovato
In una società in cui le divisioni politiche che chiave sono tra non sono più tra sinistra e destra ma tra garantisti e giustizialisti
I radicali l'attuale governo inevitabilmente erano destinati a scontrarsi dell'Italia moderna garantismo il credere nello Stato di diritto e della presunzione di innocenza
Il giustizialismo invece è il credo populista secondo il quale non ci sono abbastanza criminali dietro le sbarre e il lavoro dei procuratori viene ostacolato da forze politiche corrotte
Per radio radicale l'impegno a trasmettere tutti i discorsi dei congressi di tutti i partiti anche quando i partiti non hanno niente in comune con i radicali laici liberali e libertarie pro libero mercato
Può essere definito come meno che entusiasmante
Eppure molti critici di radio radicale
Ammettono che questo impegno ossessivo e senza compromessi e la trasparenza ha fornito all'Italia un servizio pubblico significativo
Gente svaniti a proposito di servizio pubblico ricorda l'esempio di Radio Carcere la sola trasmissione che da voce ai detenuti
Detenuti in cui i diritti umani del paese vengono costantemente violati a causa del sovraffollamento e dei pochi fondi a disposizione delle carceri
Poi
Jack Panic in questo articolo confessa la sua passione per stampa e regime o meglio per Massimo Bordin
Che trascorreva più di un'ora al giorno a leggere i giornali italiani cercando di identificare i tratti comuni degli articoli ricordando costantemente i lettori legami tra gli editori i giornali che pubblicavano quegli articoli
Stampa e regime con Bordin eccelleva nel raccontare le dinamiche del potere opaco e in un Paese in cui le personalità pubbliche in particolare i giornalisti
Sono grigio senza humour Bordin era brillante e divertente
Spesso diceva di non avere alcuna qualifica accademica ma in realtà bordi Nerra un miniciclo PDA vivente della storia italiana del dopoguerra con tutti i suoi intrighi e compromessi politici
Laddove gli intellettuali italiani aspetta usano spesso la loro superiorità culturale per offuscare confondere
La conoscenza veniva usata da Bordin per portare chiarezza rispetto alle macchinazioni politiche che stava descrivendo
Fino all'ultimo giorno ricorda ancora in questo articolo su il saggio storico
Jasper Nichi
Bordin non ha mai ceduto la narrativa popolare secondo cui c'è qualcosa di inerentemente italiano nel malgoverno e che la storia del Paese fa sì che le sue istituzioni non siano in grado di uscire dallo stato di illegalità in cui hanno spesso operato
La posizione radicale che può essere semplice o semplicista è che una soluzione a portata di mano basta basata sull'integrità personale l'impegno politico il meticoloso rispetto per lo Stato di diritto tutto il resto un éscamotage per utilizzare la parola francese preferita da Bordin
Quando Bordin è scomparso in aprile
E stato come la fine di qualcosa l'esperimento di radio radicale che era iniziato nel mille novecentosettantacinque è durato più a lungo di quanto chiunque potesse aspettarsi
Ma subito
Il giornale giustizialista il fatto Quotidiano cioè la nemesi di radio radicale
Napoli approfittato per pubblicare un commento dal titolo liberisti con i soldi degli altri obiettivo colpire la radio dove fare fa male
Che noia i radicali vogliono approfittare della morte del nostro più caro nemico Massimo Bordini iniziando a piagnucolare di nuovo ha scritto il direttore del fatto Marco Travaglio
Si lamentano sempre del regime di cui sono stati parte per cinquant'anni si descrivono come liberisti e libertari e poi chiedono soldi dallo Stato illiberale che
Attaccano dall'inizio dei tempi spariti ricorda
Che la verità è un'altra radio radicale chiede danni che il suo contratto con il governo italiano si è messo a gara
Permettendo così alla radio di competere nel mercato aperto in cui i radicali credono compassione
La dura realtà per i liberali italiani incluso il piccolo partito radicale le sue molte derivazioni inclusa la più recente più Europa
è che non sono amati da nessuno
Le loro campagne progressiste sui diritti sociali hanno alienato i conservatori del Paese
Le loro convinzioni a favore del libero mercato il loro sostegno a Israele gli hanno messo contro molti a sinistra
La loro laicità militante ha portato a scontri ripetuti con la Chiesa cattolica un'istituzione che radio radicale ha seguito in modo meticoloso senza reverenza
Quanto i populisti anche senza il garantismo dei radicali la loro posizione pro Unione Europea
E già di per sé abbastanza per alienare la nuova classe dirigente
Questo isolamento significa che a prescindere dal più ampio significato per la democrazia
Della trasparenza di radio radicale del metodo diciamo radio radicale i fondi pubblici prima o poi sarebbero diventati un problema
L'altro problema i soldi privati sotto forma di sponsorizzazione o pubblicità
Renderebbero la radio come gli altri media italiane con la posizione di tori Ale compromessa da chi mette i soldi per condizionare la vita pubblica così tra l'altro Jamie spariti in questo articolo sugli side Stori nelle cui conclusioni poi si centra uno dei dei punti
Sì certo
Radio radicale può diventare
Una radio privata tutti gli aspetti stare sul mercato pubblicità editore tutto quanto il resto
Però rischierebbe di diventare una radio come tutte le altre
Il servizio pubblico che fa non esserci
Se è così che vogliono così sarà
Invece a proposito del governo italiano El Pais di Repubblica morto un commento di Enric González
Corrispondente in Italia di questo giornale
In cui si evoca la teoria del nostro Paese come laboratorio politico per il resto del mondo la lezione italiana il mondo sta diventando come l'Italia anche se senza la sua capacità di rendere la vita sopportabile
Scrive El Pais o meglio scrive Enric González sa
Ho trovato utile seguire Silvio Berlusconi da vicino nei suoi anni di gloria battute da bar machismo rivendicato parrucchino con impianto trucco e grazia naturale cioè perfettamente impostata per adulare in qualsiasi circostanza qualsiasi interlocutore e sbaragliare qualsiasi concorrenza
Berlusconi è stato il primo populista mediatico contemporaneo il primo dimostrare che si poteva mentire senza limiti se si disponeva
Di un impero televisivo Mediaset di una squadra di calcio vincente il Milan Jon disprezzi ho finito per la magistratura di una comunicazione diretta con il suo pubblico di un partito Forza Italia
Che faceva appello al patriottismo di pancia basilare
Ovviamente non è stato uno spettacolo edificante ma ha permesso di guardare al futuro a Donald Trump palla break Smith ciò che ora quindici anni dopo e immersi nei social media ci sembra normale è quello che è stato un romanzo dell'Italia Italia che
Anche quando percorre una strada improbabile mostra la via
Lo status di laboratorio politico dell'Italia è fuori discussione secondo il paese in Italia è stato inventato il fascismo da Mussolini in Italia all'euro comunismo intrapreso i primi passi verso la socialdemocrazia con Berlinguer in Italia ci sono stati i primi segnali del tracollo dei grandi partiti storici la Democrazia Cristiana i socialisti
In Italia è stata inaugurata all'era delle tensioni secessioniste con la lega nord
In Italia abbiamo visto come da sinistra posso in pochi mesi passare dallo stato solido allo stato gassoso Italia andata al potere l'ultradestra pittoresca di oggi che al contempo riesce a fare il citare in azione a liste di box e Carlo sfuggito al mondo cioè l'ex presidente secessionista catalano
Il quadro istituzionale italiano sembra intatto in apparenza con il suo Presidente della Repubblica la sua costituzione né su due camere ma la strana coalizione di governo tra il Movimento Cinquestelle creato da un umorista messianico
E la lega un tempo Partito separatista diventato nazionalista
E la singolarità di una vice premier e ministro dell'Interno Matteo Salvini che è considerato come il vero uomo forte molto di più del Presidente del Consiglio come neve Jimi di legittima di legittimità incerta
Tutto questo indica una situazione di transizione verso qualcosa
Non sappiamo ancora cosa ma si potrebbe supporre qualcosa di molto inquietante
Meglio dunque seguire con attenzione gli eventi liquidi italiani perché potrebbero trattare del nostro probabile futuro
Vero Italia condizioni molto specifiche
Potenti mafie legate alla politica influenti interessi privati corruzione radicate sfiducia ancient ancestrale nello Stato
Ma queste condizioni sono sempre meno specifiche all'Italia il mondo si sta trasformando nell'Italia
Ma senza la bellezza del paese e la capacità degli italiani di prendere la vita sopportabile in qualsiasi circostanza così
Enrique González su e il Pais ti ieri i temi invece dell'attualità internazionale sono ovviamente
Diverso il e vi segnaliamo il Venezuela come dire per aggiornarci rispetto a quanto abbiamo letto la scorsa settimana
Le mondo articolo di cronaca all'opposizione venezuelana costretta a constatare il suo fallimento quali guai do non è riuscito a convincere l'esercito mollare Nicolas Maduro di crisi in crisi il Venezuela è diventato una posta in gioco quotidiana
Nelle relazioni tra Mosca e Washington
Tema del giorno almeno in parte la nuova minaccia di dazi nei confronti della Cina da parte di Donal Trump
Che però appare più come una mossa tattica in vista di un appuntamento domani a Washington negoziati proprietà tra Pechino e l'amministrazione Trump su un accordo commerciale che potrebbero produrre risultati almeno leggere
L'editoriale del Washington post dal titolo rimuovere la minaccia di una guerra commerciale con la Cina non basta l'accordo
Deve prevedere anche riforme strutturali riforme strutturali da parte di Pechino l'amministrazione Tramper la Cina sembrano essere nelle fasi finali dei negoziati di quello che potrebbe diventare un accordo commerciale maggiore tra i due Paesi
Mercoledì ci saranno nuovamente colloqui di alto livello a Washington con un possibile accordo pochi giorni dopo che dovrebbe essere seguito da una visita negli Stati Uniti del Presidente cinese sci Jinping non è troppo presto per iniziare a definire dunque quelle che secondo Washington post dovrebbero essere le condizioni minime di un accordo accettabile per gli Stati Uniti
E per il posto la parola chiave è strutturale in altre parole la questione centrale non è costringere la Cina importare un po'più di soglia dagli Stati Uniti
Ma mettere fine alle sue pratiche di sportive del con me distorsive del commercio come i sussidi sistemici alle imprese di Stato e il trasferimento di tecnologia forzato imposto agli investitori stranieri
Domenica Trump a minacciare otto di alzare ulteriormente i dazi se non sarà raggiunto un accordo
Non c'è dubbio che tutto il mondo festeggerà un accordo che rimuova la minaccia di una guerra commerciale non foss'altro perché vi muoverebbe anche una fonte di forte incertezza che pesa sull'economia
Ma non basta un accordo per dire che sarà un Successo così tra l'altro e Washington post
Dal New York Times invece vi segnaliamo un editoriale ha proposto di un altro tema l'Iran con tram perché aumenta la pressione su Taher Anna in particolare la decisione di togliere le esenzioni sulle sanzioni ad alcuni Paesi che importavano petrolio tra le altre l'Italia
L'ultima serie di sanzioni contro l'Iran potrebbe però peggiorare una situazione già pessima e soprattutto rischia di spingere Teheran e anche su questo potrebbero esserci novità già domani
A rivedere i suoi impegni
Sulla base dell'accordo nucleare ma ci torneremo però oggi ci fermiamo da David Carretta una buona giornata con Radio Radicale