Salone del libro di Torino: le polemiche sulla presenza della casa editrice Altaforte, vicina al movimento neofascista Casapound. Intervista ad Emanuela Rossini

Radio radicale ci occupiamo del Salone del libro lo facciamo con Emanuela Rossini del del Pat
Per capire un po'qua quali sono le le le sue valutazioni su cui lo scontro che c'è stato sulla presenza di una di una di una casa editrice che che diciamo è stata considerata di
Di estrema destra e a questa alla questo salone allora lei cosa ne pensa di questa polemica di questo polverone che ha indotto qualche autore a non andare alla alla al Salone del libro
Ma innanzitutto a una casa editrice che si dichiara profondamente esce fascista e quindi sta portando un messaggio che non è solo pericoloso ma estreme è offensivo per la nostra storia come Repubblica e per quello che che che che ci riporta indietro queste affermazioni io credo che sia importante esserci è importante essere al Salone del libro doppino sostegno tutti gli autori a tutto il pubblico che vorrà esserci e per dichiarare e dimostrare che la lettura la conoscenza la letteratura una deve essere quel veicolo di conoscenza di consapevolezza innanzitutto di chi siamo e del nostro della libertà che come esseri umani noi abbiamo bisogno e non c'è nulla da altro da dire
E commentare rispetto appunto alle affermazioni che fanno i rappresentanti questa casa editrice neutralizza siamo tutto ciò che va a inquinare il nostro spazio democratico e libertario di libertà con la presenza con la nostra voci di tutti noi quindi sostegno al Salone del libro
Allora per quanto per quanto riguarda questa questa casa editrice
Lei ritiene che diciamo al di là del della differenziazione di idee che e che hanno manifestato alcuni che sarebbe stato negativo ancora più negativo diciamo negare la presenza più di una casa editrice per quanto per quanto le sue idee possono essere contrastate
Ma
Io credo che su certe
Afferma azionisti dovrebbe anche farà assumere delle responsabilità cioè soprattutto quando diventano
Pubbliche ma anche quando si si si vogliono abrogare un diritto di di rileggere la storia o addirittura di negarla la storia quindi come dicevo deve essere più forte la voce di chi la storia la portella incarna tutti i giorni e che che vada a neutralizzare io proprio farlo di questo con una presenza viva
Forse dovremmo riflettere su come anche Tareq tre arrivi gli argini ecco a a delle derive che sono derive culturali
Ringrazia grazie Manuela Rossini del fatto