Radio Radicale. Informazione, Memoria, Ricerca scientifica

Non le azioni
Sì
Allora
Buongiorno a tutti
Io mi chiamo Stefano Consiglio sono il direttore del dipartimento di scienze sociali dell'Università Federico secondo
E prima di iniziare questa mattinata di riflessione su radio radicale non posso negare che la spinta ad organizzare questo incontro
Sia stata dettata principalmente da una motivazione direi affettiva anche all'università andiamo come dire sentimenti sarà e da quando ho diciassette anni ascolto radio radicale le rassegne stampa i congressi i lavori parlamentari veniva un po'preso in giro dai miei amici per questa passione diciamo così
A volte convegni soprattutto recentemente registrati sotto forma di poter casta che si ritrovano all'interno di questo enorme patrimonio che l'archivio di di radio radicale
O senza dubbio radio radicale e mi ha aiutato a formarmi come persona come cittadino e devo dire in parte anche come studioso nel senso che soprattutto recentemente ho avuto modo di utilizzare l'archivio di radio radicale anche per motivi legati a ad attività di ricerca
Nel senso che soprattutto o le norme archivio sui processi di mafia o tutta la documentazione delle Commissioni antimafia
Che ritroviamo su sull'archivio di radio radicale è stato molto importante per portare avanti studi che come Dipartimento stiamo facendo in particolare proprio sui temi della corruzione e della criminalità organizzata
Abbiamo pensato che come Dipartimento di scienze sociali di uno diciamo degli Atenei
Più antichi d'Europa il più antico come università laica di Europa e che ospita uno un osservatorio sui linguaggi multimediali e del giornalismo che si occupa di media di comunicazione di storia
Di Sociologia non potesse o trascurare essere distratto e silente in un momento così delicato della della momento storico del nostro Paese
Un momento in cui si rischiano di spegnere delle voci e lasciare alla proprio destino trent'anni di memoria venendo qui ci confrontavamo con chi in qualche modo è stato parte della costruzione di questo archivio
Ricordavamo insieme
Le le tantissime testimonianze sia di storia nazionale ma anche di storia locale che fanno parte dello sterminato archivio di radio radicale
E quindi organizzare questo incontro
Ci è sembrato il minimo che come università e come Dipartimento potessimo fare
Siamo ovviamente a disposizione per per ragionare o su come in ogni caso garantire la funzionalità dell'archivio e il suo costante aggiornamento
Ringrazio veramente tanto il direttore Alessio Falconio che proprio ieri sera tardi
Ci ha comunicato di non poter partecipare suo malgrado a questo incontro per un importante appuntamento Romano che spero via sia foriero di buone notizie
Ringrazio in ogni caso la vicedirettrice del finasteride che e qui con noi
E che compro cui stimo preavviso è riuscita ad essere qui con noi ringrazio Maurizio Turco editore di di radio radicale e Guido Misiti che il responsabile dal novantuno mi diceva della dell'archivio di radio radicale a cui faccio
IMI e sentiti complimenti per lo straordinario lavoro fatto fatto in questi anni
Ringrazio moltissimo Stefano D'Alfonso che perché Grazia Luís siamo riusciti ad organizzare
In tutta fretta questo questo evento e con cui ho condiviso l'ho l'opportunità e la necessità di organizzare questo questo incontro ringrazio epica maturo che è la responsabile di quell'osservatorio sui linguaggi del giornalismo multimediale che è un una struttura da poco costituita all'interno del nostro dipartimento
Ringrazio Paolo Perrotta e tutta la segreteria del dipartimento per il supporto che ci ha dato nell'organizzazione di questa mattinata
Ringrazio altresì tutti gli amici i colleghi che oggi riusciranno a passare nonostante come dire la mattinata lavorativa tantissimi mi hanno manifestato la il dispiacere per non poter essere qui insieme a noi
Ho riscontrato come dire una un'enorme affetto nei confronti di di radio radicale che è considerato realmente un patrimonio della del nostro Paese da tantissime da tantissime persone
O ringrazio moltissimo Alfredo De Dominicis nell'editoriale scientifica per l'ospitalità in questo presidio culturale all'interno di uno dei palazzi storici più belli della città
Quindi termini termino qui il mio breve saluto o ci organizziamo in questo modo in primo luogo sentiamo un po'un una introduzione da parte di di Guido Misiti sul ruolo di radio radicale come informazione memoria e e ricerca scientifica
Dopodiché ci fa piacere ascoltare le testimonianze dei colleghi che
Docenti giornalisti professionisti
Che nell'arco diciamo della prossima oretta riescono a passare qui a lasciare una loro testimonianza sul ruolo di questa fondamentale strumento di di democrazia in Italia grazie
Allora anch'io non posso che ringraziare vi ringrazia il professore ringraziare dipartimento ringraziare tutta la comunità dei docenti della Federico secondo
Per questa dimostrazione sentita di di così questa condivisione di nelle nelle nelle nostre difficoltà
Ringrazio per l'apprezzamento adesso cercherò di di brevemente di di mettere a fuoco alcuni alcune questioni che sono alla base dell'esperienza di radio radicale e dell'archivio che si è venuta a formare
Vi porto i saluti del direttore Alessio Falconio che
è stato costretto suo malgrado a rimanere a Roma perché i contatti in questo momento voi potete immaginare sono a sono febbrili per cercare di ottenere appunto
Almeno una proroga inattesa di una possibilità di uno sviluppo successivo del nostro servizio
Allora io
Volevo dirvi innanzitutto che questo lavoro che facciamo riguarda l'archivio viene fatto con tanta passione
E questo perché
Neri nei nostri negli anni del nostro lavoro ci siamo resi conto
Di quello che avevamo per le mani
E vi garantisco che all'inizio non era così io vengo da una famiglia in cui ogni volta mi ricordo da ragazzino quando si accendeva un canale che assumo Lazio era Tele Roma cinquantasei mio padre vedeva il volto di Pannella e e cominciano a gridare faceva no no basta basta
E cambiava canale per cui diciamo non non deriva da una storia diciamo radicale diciamo tocca però nel dicembre novantuno arrivando
Per questioni professionali a lavorare all'archivio di radio radicale subito mi sono reso conto della
Diciamo della genialità e dell'originalità della scelta che i radicali avevano fatto
Con questo strumento
Allora adesso vi farò ascoltare fra quasi immediatamente un editoriale che Angelo Bandinelli
Intellettuale intellettuale radicale
è stato anche Segretario del Partito Radicale
Il parlamentare radicale a diciamo a pronunciato in radio nell'ottantasei in una situazione molto simile a quella in cui oggi si trova la nostra radio per cui la nostra storia
è diciamo
Un
Un ripetersi di
Ecco momenti critici di di criticità
Radio radicale nasce alla fine del mille novecentosettantacinque
Ufficialmente nel settantasei ho portato l'atto di costituzione della prima società
Perché la Corte costituzionale con la sentenza duecentodue del settantasei liberalizzare le trasmissioni via etere per i privati
Nasce come radio libera come Radio militante perché quello era il periodo quella era una stagione e nel settantanove e diventare rete nazionale
E per costruire questa rete nazionale è stato un sacrificio e il questo sacrificio è dovuto alla scelta del partito radicale di indirizzare il proprio finanziamento pubblico per questo tipo di attività no Hana vantaggio della propaganda del partito radicale ma a vantaggio di uno strumento di conoscenza diffusa che potesse servire come scuola di democrazia
Nei confronti dei cittadini adesso questo chiaramente
Diciamo il moto di radio radicale conoscerle deliberare dalla famosa c'è una espressione di Luigi analoghi
E
E le diciamo alla particolarità delle registrazioni della radio rispetto ad altri servizi
è l'integralità c'è la registrazione di un evento di un convegno di un'udienza di un processo di un di una qualsiasi altro evento di interesse culturale politico in maniera integrale dal primo dal primo minuto all'ultimo minuto
Questo senza una mediazione giornalistica avendo possibilità in in fase successiva di produrre tutte le mediazioni che chiunque passa e voglia fare ma in partenza con la passività dell'integralità per dare una completezza dell'informazione chiaramente la scelta è stata quella pluralista per cui le le l'archivio di radio radicale conserva non solo i congressi del partito radicale ma con del Conserva i congressi ad esempio di tutti i partiti politici
Partiti politici che sono nati e che sono tramontati di varie stagioni
Per dire che ne so possiamo fare esempio il fenomeno delle leghe perché non è che c'era una lega sola all'inizio c'erano le leghe
Per cui c'abbiamo la fotografia momento per momento di tutte le varie parti de abbiamo perfino il parlamento della Padania che è stato un esperimento che la Lega Nord ha fatto a un certo punto in in
Diciamo un conoscente quasi secessioniste
Poiché c'è il fenomeno degli ambientalisti ma dice nomine ambientalisti dei verdi e così tante altre esperienze fino alle ultime o anche esperienze che sono tramontate
Lei la destra e nella sinistra in Italia ad esempio qualcuno ricorderà nel due mila sette si era creato un cartello che si chiamava Alternativa sociale
Alternativa sociale era un cartello fatto da Forza Nuova
Da il movimento di Adriano Tilgher
Di destra nazionale sociale e da un un un un piccolo partito fondato in quel momento dal da Alessandra Mussolini che aveva rotto sia con Alleanza nazionale sia con l'MSI
Di di Rauti per cui questo cartello è andato avanti due tre anni esprimendo ecco il Fronte sociale nazionale e Adriano Tilgher
Esprimendo dei concetti di destra sociale che se riflettete adesso ricorrono nelle note di qualche politico di questi giorni
E quindi sono esperienze che rimangono agli atti rimangono questo per fare un esempio ma dopo novantadue c'è stata io credo se non nel mondo in Italia c'è stata una delle più sicuramente in Italia e forse in Europa una frammentazione politica
Incredibile per cui ci abbiamo movimenti di che nascono tramontano nel giro di pochi mesi ecco comunque
Riguarda questo adesso io vorrei alla se ci ha molto dal mio punto di vista mia moto confortato
La dichiarazione che ha fatto pochi giorni fa pochi poche settimane fa l'Agcom
Perché ha fatto una fotografia di quella che l'attuale situazione
Per noi cioè che a noi non interessa noi stessi a noi interessa il servizio che viene offerto ai cittadini
Poi questo servizio
Deve essere fatto noi pensiamo che debba essere fatto con dei criteri di appunto integralità oggettività pluralità disponibilità che noi abbiamo cercato di incarnare adesso passiamo all'ascolterò più che le mie parole che non contano poco
Vorrei passare a farvi ascoltare un editoriale di sei sette minuti che è stato fatto nell'ordine il cinque aprile ottantatré da Angiolo Bandinelli
Io dico
Ernesto Galli della Loggia ha deplorato che il governo dei due partiti vogliono imporre con la forza ha scritto dato dalla Loggia
Il silenzio agli avversari togliendo loro un così importante strumento di diffusione del video
è giusto
Quello per Galli Della Loggia dice e deplora ma non è tutto
Quel che si vuole oggi chiudendo radio radicale in primo luogo ebbe torto di imporre con la forza il silenzio a se stessi
Alla propria gente
Perché ciò che si teme
Non è tanto la voce un po'petulante
Forse a volte fastidiosa ripetitivo dei radicali
Dei loro deputati dei loro giornalisti e militanti
Ma la voce propria
La propria parola ciò che si vuole non sia ascoltato dalla gente e la propria voce la voce del regime la Bouchet di chi ha necessità di distorcere e falsificare
Il senso delle proprie parole e in generale della parola non può tollerare che questa distorsione e falsificazione venga accolta
E capita dagli altri dalla gente
Dalla propria gente innanzitutto
I democristiani di governo di partito di apparato
Non vogliono oggi e per questo cercano di imbavagliare radio radicale che i democristiani gente
E aggiungiamo i cristiani
Possono cogliere che capire quello che il ruolo che le loro parole le parole di questi dirigenti
Mentre dicono di affermare verità in realtà nascondono falsificano né di storico
E così per i comunisti
Comunisti apparato di governo e così per i socialisti e apparato di governo essendo temono di essere ascoltati tramite radio radicale
Da comunisti e socialisti nonché apparato non di governo
Non potrebbero convincermi a portarne il consenso sui turni come logistici
Perché il radio radicale e oggi innanzitutto la realtà è ben noti democristiani non di apparato non di governo
Dei comunisti dei socialisti e dei missini
I quali grazie a Radio Radicale hanno per la prima volta potuto cogliere la parola la parola vera per i loro leader dei loro capi sempre unghie o diciamo doppiati dai mass media di regime
A Radio Radicale questi leaders democristiani comunisti e socialisti trasportati come sono non come vogliono apparire e questo è ormai in questo regime intollerabile
Radio radicale è un'aggiunta ad essere quello che tutto d'un tratto forse nella storia di radio radicale
Delle sue parole come della sua musica
Dell'esordiente ed era sola ossessionante ripetitività c'è la storia di tutti era di una mutazione della parola
Della parola politica e tessono politico in questi dieci anni dieci anni fondamentali
Su questi temi
Perché sono di dieci anni della rivoluzione tecnologica dalla parola
Prima di radio radicale i radicali scoprono per primi
Il sono un della musica altra della musica di esplodono e di strade nelle piazze della musica
Poco perbene
Perché si scatena nel mondo di quei giovani che allora che ad una già finita a una politica già allora potrà la morte
Alla morte per droga in quei momenti
Radio radicale nasce su quell'esperienza
Che si consumano i carri tra il settanta e il settantaquattro a piazza Navona e a San Paolo nei concerti per il referendum già settantaquattro a piazza Navona appunto
E si consuma già prima di essere risucchiata dal Rizzardo
E dai vicini
E nasce allora
Radio radicale
Per iniziativa di un paio di ragazzi di Monteverde a Roma che portano al partito una cassetta
Trasmittente
Un mucchietto di rischi
Noi e si dicono mettiamo in musica poi metteteci i diritti civili
Radio radicale cresce e si sviluppa in quegli anni sperimentando ogni modulazione del linguaggio
In diretta nel dialogo con la gente nelle conversazioni per telefono nei primi fili diretti in notturna che scoprono e fondo scoprire
Un mondo di vita di passioni fino allora ignoto ai più o a tutti
E proprio da una serie di quel film diretti notturne
Intrecciati con Tassinari hanno da Amburgo con insonne disperati con solitarie gaudenti
Nel mille novecentosettantasei i radicali strappano alle elezioni politiche con una manciata di voti letteralmente una manciata di voti il quoziente necessario per entrare in Parlamento
Mille novecento settantasei a oggi
Radio radicale è stata l'avanguardia della sperimentazione del linguaggio e delle sue possibilità
E da questa eccezionale esperienza radio radicale ha messo insieme forse non tutti lo sanno il più grande archivio della parola politica esistente forse oggi in Italia
Un archivio quali nemmeno la rete possiede e che rappresenta un contributo scientifico alla cultura che tutto il Paese deve all'emittente radicale
E altro la radio radicale ha messo in luce in questa sua lunga ricerca
In primo luogo il fatto che la gente i cinquanta o sessanta milioni italiano in realtà non conoscono i loro uomini politici non ne conoscono interamente la voce inflessioni su colpo di tosse politique ripetitivi e dialettali
Poi li conoscono perché questi uomini politici non vogliono essere conosciuti per quello che ci sono un conoscere che il nemico vero è solo della partitocrazia e della sua eredità fascista
Da questo momento
Radio radicale e isolamento la sola forza smascheramento dell'ipocrisia della finzione della in realtà diremmo della politica italiana del suo scenario di queste una paura i nostri politici piastre corte come solo senza possibilità dice loro di correzione degli uffici stampa
Di questo la paura di una storia che è la loro pena storia che li insegue li minaccia dalle bobine di radio radicale conservate dal mille novecentosettantasei ad oggi come enorme serbatoio di verità e di verifica per tutti non periodica totalmente oggi i politici del palazzo hanno deciso dunque legislativa radicale
E si apprestano insomma all'ultimo manipolazione della parola per questo la vogliono cancellare dai nastri magnetici dalle bobine dalle antenne di Radio Radicale
Ecco questo si diceva Angelo Bandinelli nell'ottantatré voi capite
I termini sono cambiati sono cambiate le stagioni i partiti
Grazie
Se non avessimo
Sono cambiate le stagioni i partiti ma il concetto è lo stesso e e Massimo Bordin nell'ultimo congresso
Del partito della sezione italiana del Partito Radicale a marzo c'ha detto esattamente questo ha ripetuto esattamente questo concetto adesso io diciamo
In qualche modo vi do qualche cifra rapida per dire tutto quello che si è accumulato gli anni ricordo che la cosa principale è l'integralità di questa documentazione
Noi abbiamo cinquecentoquaranta mila registrazioni centodue mila interviste ventitré mila udienze di processi quarantotto mila convegni
Dieci mila cinquecento assemblee
Quasi sette mila comizi e manifestazioni
Poi conferenze stampa e per duecentoventicinque mila oratori DiVersi
E e sono tracciate nell'archivio circa dodici mila organizzazioni abbiamo la Camera dal ventitré settembre del settantasei il Senato dal sette giugno del settantasette abbiamo fra l'altro in esclusiva l'unico intervento del di del maestro De Filippo come senatore a vita
In Senato l'unico intervento che lui ha fatto lo abbiamo solo noi perché il Senato in audio non c'era
Poi abbiamo il il Parlamento in seduta comune dall'ottantatré abbiamo tutti i lavori del Consiglio superiore della magistratura dal ventiquattro settembre dell'ottantacinque
I lavori del PM delle udienze pubbliche della corte costituzionale
Tanti consiglieri regionali
Il primo è quello dell'ottantatré vero della Sardegna
I primi processi sono del settantasei abbiamo seguito tutti i principali processi che hanno attraversato la strada in questo paese dal il maxi-processo alla mafia il caso Tortora Tangentopoli il mostro di Firenze l'assalto al campanile di San Marco de degli indipendentisti veneti e così via
Da ultimo ma il processo mafia capitale molti processi anche qui sono a Napoli e così via abbiamo udienze pubblica della cassazione il Parlamento europeo dal settantanove ecco questo archivio non ha la pretesa di essere l'unico o diciamo non abbiamo la pretesa di non dobbiamo vendere un prodotto insomma non è che noi pretendiamo di essere gli unici
Barbara Scaramucci nel due mila otto direttrice delle Teche RAI poi giornalista di lungo corso
In un intervento in un convegno ha detto testuali parole l'archivio di radio radicale assolutamente prezioso e completamente complementare con l'archivio della RAI
Non c'è ombra di dubbio che l'archivio di radio radicale una fonte preziosa per la storiografia contemporanea e per chiunque a livello di documentario radiofonico voglia ricostruire la storia perlomeno della seconda parte del Novecento oggi noi registriamo non solo in audio ma anche in video da diversi anni in digitale abbiamo digitalizzato gran parte anche se parte ancora con difficoltà
Siamo riversando del nostro archivio analogico
In digitale voi immaginate duecentottanta mila musicassette immaginabili su una superficie lineare messa in un capannone così manga
E tutto questo è stato ecco tutto questo è difficile oneroso
Che oneroso le comuni economicamente oneroso come scelte come scelte tecnologiche abbiamo dovuto compiere delle scelte avvolta siamo dovuti tornare indietro a volte siamo stati all'avanguardia insomma c'è stato e c'è un lavoro che va assolutamente supportato
Ecco io a questo punto ne rimangono a disposizione vostra credo che sia gli abbia parlato anche troppo garanzie
Ringrazio infinitamente verrà questa panoramica su cosa e radio radicale sullo straordinario patrimonio che a radio radicale in questo momento rappresenta prima di passare la parola a Stefano D'Alfonso consentitemi di portare i saluti della Magnifico Rettore dell'Università Federico secondo di Napoli
Che avrebbe molto gradito essere qui con noi
E a testimonianza diciamo di questa volontà e a ha voluto registrare ieri un un messaggio a a testimonianza della del ruolo di radio radicale lo ha fatto sia come rettore dell'Università Federico secondo che come a presidente della Crui e quindi della diciamo di tutti gli atenei a italiani detto questo passo la parola chi come vi ho detto prima a ha avuto un importante ruolo nell'organizzazione di questo evento lo ringrazio ancora e quindi passo la parola a a Stefano D'Alfonso
Grazie grazie a Stefano
Abbiamo organizzato la giornata la mattinata di oggi in questo modo
Proprio perché in quanto come dire componenti di questa comunità che la comunità scientifica appunto dell'università abbiamo ritenuto di voler guardare a radio radicale a quello che sta succedendo oggi
A radio radicale dal nostro punto di vista cioè dal punto di vista di chi fa ricerca quindi interessando innanzitutto molti colleghi molti sono presenti altri
Hanno ritenuto di aderire a questa nostra iniziativa così come altri amici
Che intellettuali
Attenti a determinate le dinamiche presente che lavoro appunto sul nostro territorio
Perché da un punto di vista dell'angolo visuale della ricerca scientifica perché molti studiosi in particolare quelli delle scienze umane delle scienze sociali attingono da sempre
A Radio
Radicale i numeri che a cui faceva riferimento responsabile dell'archivio ce ne danno ovviamente una misura da sempre noi attingiamo a radio radicale che una fonte fondamentale per molte attività di ricerca scientifica
E quindi la vicenda quello che sta accadendo oggi a radio radicale ci preoccupa enormemente
Ci preoccupa non solo dal punto di vista come dire anche molto umano molto intimo del riconoscimento deve riconoscenza che c'è nei confronti del lavoro che sinora è stato fatto ma ci preoccupa anche per il futuro e per diverse ragioni
Coloro che interverrà a coloro che interverranno oggi civile chiederei di fare un intervento molto Breve dai tre ai cinque minuti
Abbiamo scelto questa modalità che una modalità molto la radio radicale da questo punto
Di vista con l'obiettivo in qualche modo di raccogliere tutte queste voci che possono diventare un'unica voce come sempre variegata non sappiamo cosa
Verrà fuori da questi interventi marine appunto questa qui non una due o tre relazioni compiute completa in cui si racconta tutto
Quello che si pensa di radio radicale o di ruolo che ha avuto radicali radio radicale nella nostra vita ma giusto una battuta su questo ruolo ed eventualmente anche un aneddoto di natura persona che a volte è vero che si sta la Storia con la esse maiuscola ma esistono anche come sappiamo le storie con la s minuscola che Stefano Consiglio accennavo una di queste quando faceva riferimento allo straordinario e quotidiano lavoro del vostro purtroppo le precede vecchio direttore che Massimo appunto Bordini quindi chiederei a tutti di fare piccoli interventi da tre a cinque minuti giusto la battuta vuol dire anche un intervento in qualche modo strettamente personali ho insegnato per molti anni
Diritto all'informazione di ritorno dei mezzi di comunicazione della Federico secondo che in questo momento con molti miei colleghi anche presenti qui su copiamo di mafia
Il ruolo che a radio radicale per quanto riguarda la nostra attività di ricerca è fondamentale perché moltissimi processi
Che voglio dire sono seguiti a radio radicale sono stati molto importanti per molte delle ricerche
Che ne abbiamo fatto quest'informazione siamo riusciti a collegarla molte altre informazione proprio la rappresentazione narrazioni indiretta degli stessi attori per me è stata appunto fondamentale poi c'è l'altro
Aspetti mi sono occupato molti anni fa di un tema che ancora molto caldo ma lo era soprattutto alcuni anni fa che il pluralismo dell'informazione
Per molti anni come sapete in Italia circa l'ottanta per cento delle risorse finanziarie del nostro paese pubbliche e private erano concentrate nella tv una tv pubblica della tv private come sapete c'è stato un periodo storico molto lungo in cui c'è stata una concentrazione fortissima
Della tv pubblica della tv privata delle mani l'unica persona questo inutile è un ragionamento
è stato condotto inserì scientifico radio radicale ci ha permesso innanzitutto con la rassegna stampa di ogni giorno ma con lavoro che in generale veniva svolto di per una visione completa cioè qui attraverso radio radicale abbiamo l'avviso pluralistica di quello che accadeva in Italia come detto dev'essere anch'io molto breve perché so che il mio intervento un aneddoto invece strettamente personale
Moltissimi anni fa
Quando mi preparavo al dottorato di ricerca che poi è il primo passo per universitario per per la sua carriera appunto ricordo che la sera prima c'era un dibattito sulla riforma costituzionale in particolare su un tema che era la sussidiarietà
E ricordo di aver costretto IMI Emishi e la mia fidanzata di di allora ad ascoltare mentre mangiavamo e bevevamo del buon vino la discussione che c'era in Parlamento sulla sua segreta che fu fondamentale perché il giorno dopo il tema di dottorato fu proprio sulla sostiene ed è probabilmente tutto quello che poi è venuto dopo deriva davvero ma non è uno scherzo dall'ascolto di quel dibattito che fu per me molto importante detto questo passo quindi immediatamente la parola
Al primo dei dei nostri amici chiederei a tutti di avvicinarsi al tavolo in modo da poter sedere accanto al microfono con questa raccomandazione dei trema finissimo cinque minuti ovviamente non interromperò ex abrupto come avveniva invece radio radicale con le famose telefonate però sarò costretto forse a far Allo intanto Luciano Brancaccio grazie
Grazie io far fortuna breve testimonianza io sono un ricercatore professionista della Federico secondo Insegno
Sociologia urbana al Dipartimento di scienze sociali come è stato detto radio radicale per ciascuno di noi è stata un supporto fondamentale nella formazione dell'opinione del dibattito con gli amici nella nel litigio politico anche con i propri pari di fondamentale importanza perché riportava il pluralismo delle delle posizioni però il mio aneddoto riguarda lo specifico professionale di cui mi occupo
Io ho lavorato sulle mafie come diceva Stefano D'Alfonso prima e ho pubblicato un libro sui clan di camorra e il materiale del quale ci avvaliamo per i nostri studi al materiale giudiziario come potete immaginare
Molto di questo materiale di giudiziario e di difficile reperibilità in alcuni casi è andato perduto
Io sono riuscito a trovare seguivo la ricostruzione di una genealogia di una della più importante famiglia camorristica napoletana su radio radicale mi sono imbattuto attraverso le misure che non in internet su radio radicale e ho trovato i processi dibattimenti degli anni ottanta
In cui erano imputati soggetti apicalità nuova famiglia nella guerra con l'ANC o di Cutolo è impressionante patrimonio archivistico che a radio radicale su queste cose e restituisce all'attualità
Non soltanto la documentazione di una deposizione ma anche il tono la clima il la modalità con cui il giudice istruttore poneva la domanda in aula
Tutti elementi di fondamentale importanza per ricostruire alcune dinamiche di cui ci occupiamo che riguardano i rapporti tra clan di camorra e soggetti esterni nello specifico era illustrato
Il mondo dei contrabbandieri napoletani
E attraverso Radio Radicale e quindi ottenuto delle informazioni che altrimenti non sarei riuscito ad ottenere quindi sia da un punto di vista della formazione della cultura della formazione politica di ciascuno di noi e nel mio caso dal punto di vista del mio settore professionale sono fortemente riconoscente a Radio Radicale
La querelle professore Luciano di intervenire
Ma non credo ci sia bisogno di spendere molte parole sul momento che stiamo attraversando perché
Tutti quanti in otto quello che sta succedendo in questo Paese io non so se si può parlare di tre fascismo
La definizione non non non interessa molto però interessa il fatto
La situazione reale
E mi ha colpito munto di quell'
Del discorso che abbiamo sentito
Quando ha detto noi non ci rivolgevamo ai Comuni istintivi dei apparato perché l'apparato e la parola
Quelli che criticavano
Gli apparati ora sono l'apparato che sono molto peggiori
Di quelli che stavano che era un apparato di prima
E allora
Capite che radio radicale deve continuare a esistere
Deve dare il contributo che ha dato in precedenza perché adesso
Sono molto più Falzone notizie che sono molto più falsa di notizie che noi ascolterà
Non ce la facciamo più a sentire i talkshow dove ci sono
Diciamo gridi gli estremi benché diciamo sono gli strilli di quelli che parlo solo gli intervalli degli applausi
Sono una cosa veramente
Ripugnante
Quindi sentire a me è capitato tante volte il dibattito in indiretta senza mediazioni senza applausi sa o per lo meno gogna applausi che poi anche quelli contano
Ma qui credo che ognuno si porti la claque dietro perché poi si sentono applausi sia
Quando si dice una cosa che io continuo a definire di destra sia quando si dice una cosa che io continuo a definire di sinistra allora c'è qualcosa che non va significa che è un pubblico
Capo che viene già
Già addottorato
E questo non mi va bene
Non mi va bene
Non parliamo poi non so se a qualcuno di voi capita di sentire qualche volta indiretta a me capita
Corri nel primo pomeriggio del mercoledì e del giovedì dalla Camera e dal Senato
Il che stiamo ai
è una cosa veramente
Diciamo penultima
Prima di tutto perché le lei le interrogazioni maggiori vengono fatte
Dagli stessi amici dei ministri dei don Ruggero soltanto poi per dire che loro hanno
Finalmente abbiamo un ministro che cambia radicalmente governare il cambiamento è una cosa
Insomma credo che
In questo Paese siano in pericolo
I diritti civili
Che sono la precondizione della democrazia
E questo a me pare un punto cruciale
Che dovrebbe indurre a
Veramente al reazione commenta a una mobilitazione di tutte quante le menti
Diciamo che credono veramente nella libertà e che vogliono diciamo continuare a contribuire allo sviluppo del senso critico dei cittadini perché io oggi vedo questo credo che il problema della democrazia il problema della formazione delle coscienze individuali
Ancora prima
Perché non si può creare una vera coscienza collettiva se non ci sono se non si sono formate le coscienze individuali quindi io
Dopo la mia adesione convinta a questa iniziativa e spero che da questo possano avere qualche risultato positivo
Grazie professore chiedere a questo punto così incomincio comincia a dare un ordine
Intanto i professori Brancato maturi avrebbe Gianni di intervenire per seguire il notaio Falconio
Professore Sergio però
Vi ringrazio di avermi invitato mi scuso sin d'ora ma devo andar via perché non sto bene
L'ambito come dire dei nel tempo
Che ci è stato assegnato si Buontempo un tempo comunque equo
Da il mio intervento insomma sostanzialmente questo sono semplicemente alcune annotazioni allora da prima
Il servizio pubblico italiano servizio pubblico radiotelevisivo italiano si modella intorno a quello della BBC servizio pubblico britannico ma con una sostanziale differenza che di solito passa sotto silenzio e cioè il fatto che mentre il servizio pubblico britannico dipenda dal Parlamento britannico il servizio pubblico radiotelevisivo nasce si struttura come dipendente dal governo italiano
Che la distinzione fondamentale
Perché significa che da questo punto di vista il rapporto tra media e politica subisce una serie di mediazioni e Phil tragica che producono poi con gran facilità la situazione che veniva denunciata nell'intervento
Molto bello
Che abbiamo sentito prima e cioè
L'idea che esista un agente che decida
Qual è il punto di vista che deve essere condiviso in merito all'informazione in particolar modo in formazione politica
Questo limite strutturale della nostra democrazia mediatica chiamiamolo così è qualcosa che non ci portiamo dietro e che impatta a metà degli anni settanta su un grande movimento di liberazione delle terre
Di cui radio radicale e partecipe una delle grandi protagoniste ma io vorrei ricordare che a metà degli anni Settanta
Ci fu una vera e propria rottura degli argini contro le politiche proibizionista che tendevano a rendere con la scusa che il servizi che la la comunicazione è un bene primario
Tendevano a a porre dei paletti a imbrigliare il censurare
è un tema molto complesso non lo possiamo risolvere così
Velocemente però è evidente che tutto tutto con la stagione delle cosiddette radio libere alcune erano molto poco libere era alcune erano assolutamente commerciali ma
Tutto quella quella costellazione di emittenti generò uno spasmo forte accompagnò un processo forte di trasformazione la società italiana
E radio radicale di quel periodo resta la testimonianza in qualche modo più significativa
Poiché quella più stabile
Di un progetto politico-culturale di radio radicale ancora oggi un progetto assolutamente valido
Solo che probabilmente esso deve essere ricalibrato a fronte di una mutata spreco logica dei media
Cioè oggi ne abbiamo sistema della comunicazione in questo Paese che totalmente diverso da quello degli anni settanta ed è quello degli anni ottanta in cui si fa modella no l'esperienza di radio radicale
E un
Appunto un rapporto sulla rete diverso tra media e politica
è un rapporto assolutamente diverso tra tecnologica comunicazione società
A mio modo di vedere l'errore da evitare di commettere numero che dobbiamo evitare di commettere in questa fase anche molto critica della vita civile di questo Paese e quello
Di non attestarci imposizioni di resistenza
Ma rilanciare con grande forza invece la capacità di elaborare criticamente il senso del mutamento
Poiché altrimenti non faremmo altro che arroccarci su un Aventino immaginario e come dire
Abiurare nei fatti il peso della responsabilità che istituzioni come le università al comune rosso diversità e come le radio radicale hanno responsabilità che significa essenzialmente interpretare e dal voce al nuovo interpretare dal burrone trasformazione
Questo significa per molti rimettere in discussione la propria entità culturale politica ma probabilmente l'unica strada che abbiamo da percorrere
Ringraziamo il professore Brancato il professore maturi
Buongiorno grazie brevissimamente ricordo intanto di avere iniziato ad ascoltare radio radicale grossomodo quando è nata
Però già grandicello purtroppo
Non solo per me è stata fonte d'informazione ma è stato anche un incubatore politico che mi ha portato nel giro di pochissimo tempo trame settantotto iscrivermi al partito radicale
Restare nella radicale per tutto il resto finora almeno della mia resistenza che mi è stata anche la mia formazione politica oltre che uno strumento d'informazione
E e poi volevo volevo ricordare due brevi cose dal linguista uno e che l'archivio di radio radicale è il più grande archivio linguistico italiano esistente
Diversi i linguisti ne hanno già fatto un sono io stesso negli anni novanta insieme a Federico Bano leoni grazie agli archivi di radio radicale alle cassette che fornivano perché naturalmente bisognava materialmente andare a procurarsi le cassette ho fatto e poi pubblicato uno studio sulla lingua di Ciriaco De Mita
Facendo diciamo prendendo spunto da registrazioni di convegni conferenze dibattiti eccetera eccetera in particolare su questioni fonetiche relative alla pronuncia il clima di Ciriaco De Mita che erano anche in quegli anni oggetto di di di di di battute di imitazioni di vignette che lo lo facevano parlare con tutte le consonanti sonore eccetera eccetera quindi questo è un un una testimonianza diciamo professionale oltre che e non politica naturalmente volevo fare un'osservazione ancora più generale di tipo linguistico semiotico fosse anche sociologico pur non essendo un sociologo
E cioè che l'iniziativa dei microfoni aperti a suo tempo tanto criticata
Tanto
Demonizzata anche è stato in effetti il precursore di quello che oggi un web cioè un non luogo privo di qualunque censura privo di qualunque filtro dove anche i peggiori istinti del paese della pancia bella alberi degli intestini del paese si manifestavano
E consentivano di leggere profondamente alcuni aspetti che altrimenti sarebbero sfuggiti anche in buona fede a chiunque
Come come oggi accade con con la rete con il web con internet quindi no a qualunque censura della Rete no a qualunque censura di radio radicale no alla chiusura di radio radicale
Aderisco con grande convinzione a questa iniziativa
Preferirebbe Gianni
Buongiorno grazie allora io vorrei in discontinuità coniugi mi ha preceduto invece sottolineare il fatto che non ho mai votato radicale tranne una volta
Che non ho mai sopportato le lunghissime Filippi che del mio conterraneo Marco Pannella che peraltro stimavo moltissimo ma non lo sopportavo proprio ed è proprio per questo motivo che io sono molto felice di avere questa opportunità deve venire qui
Dire che non riesco a immaginare un'Italia democratica senza radio radicale
Perché radio radicale è stato uno spazio pubblico come una grande piazza che ha rappresentato al meglio il nostro Paese al meglio comprendendo anche il peggio nel nostro Paese e
Il modo in cui lo ha fatto il modo in cui lo sta facendo fa sì che radio radicale si configuri come un'istituzione è un'istituzione democratica
Un'istituzione che ha raccontato il funzionamento delle istituzioni ce lo ha fatto vedere dall'interno ci ha raccontato come funziona la giustizia
Lo diceva bene
Luciano Brancaccio ci ha raccontato come funziona il Parlamento come funziona soprattutto le commissioni che sono dei posti dove il vituperati politici molte volte hanno un confronto serio approfondito si confrontano con persone competenti
Hanno un senso del Paese e delle istituzioni che è estremamente diverso da quello che ci viene invece raccontato poi nelle sedi facili dove conta l'urlare e il il il prendere posse l'alzare la voce
Ha raccontato come funzionano i partiti come funzionano i corpi intermedi quindi radio radicale è un servizio pubblico ed è un'idea geniale quella di Marco Pannella che ha fatto tanti scioperi della fame contro la RAI
Quella di usare radio radicale in maniera provocatoria dicendo così si fa servizio
Per questo è un patrimonio comune e per questo secondo me lo dobbiamo difendere
Angiolo Bandinelli diceva che già nell'ottantatré i politici volevano cancellare radio radicale
Oggi perché questo governo questi neo politici
Che sono diverso apparato
Vogliono cancellare radio radicale secondo me perché radio radicale è appunto un posto istituzionale perché è un posto dove funziona l'esercizio della critica fondata dove funziona l'informazione corretta e completa dall'inizio alla fine pluralista
Ponderata un posto dove io userei
Volentieri la parola si fa cultura e
L'attuale momento politico è un momento in cui si spaccia la lotta contro le élite come lotta contro la cultura cioè la lotta contro la cultura è un'articolazione di un progetto
Per il popolo ed è una cosa sbagliatissime è la cosa più aberrante alla quale noi stiamo assistendo
Perché è invece la cultura se permettete e non è non è solo interesse di bottega
L'università la scuola che sono i principali più validi strumenti che permettono alle élite di rinnovarsi
è aumentando il numero dei laureati che questo Paese ha un futuro non come dice Di Maio che bisogna smettere con i Florida aurea
Pensasse a fare aumentare gli investimenti non a combattere l'università e soprattutto le università del Mezzogiorno
Vi ringrazio Baggio
Dino Falconio notaio scrittore
Io mi autore Ecology metto un timer a quattro minuti aggiungerla perfetto se ero io me l'ero preparato da sola
Dichiaro subito di non essere in conflitto di interessi perché il mio cognome Falconio e solo omonimia con il direttore di Radio Radicale quindi lo voglio precisare grazie professor con siringa supersonica Alfonso di quest'opportunità e
Vorrei riprendere alcuni temi che sono stati già trattati
In particolare partirei da nell'ultimo intervento perché c'è una caratteristica dei plurale dei populismi che è la negazione del pluralismo
I populismi funzionano in tutte le loro varianti da quella russa quella sudamericana quella che stiamo vivendo oggi in Europa con la negazione dei pluralismo mi e lei in questo contesto si iscrive la chiusura di radio in passato i regimi chiude Ivano le voci di dissenso o comunque le voci di diversità con interventi autoritari diventi oggi si chiudono anche facendo tagliare i viveri
E in passato si è tentato ugualmente questa strada però abbiamo avuto nonostante tutte le vituperate esperienze della cosiddetta Prima Repubblica la sopravvivenza
Di radio radicale
Oggi se ciò non dovesse avvenire vuol dire che la situazione è davvero preoccupante vuol dire come ha detto bene Mario Luciano che sono in pericolo le precondizioni della democrazia
Ed è questo un tema sul quale l'evento di cui stiamo parlando ci deve fare riflettere in secondo luogo mi domando che cosa sarebbe stata l'Italia senza radio radicale
Cosa sarebbe stato questo Paese sei non si fosse rotta quella cortina di ipocrisia delle due Chiese politiche come li chiamava Marco Pannella della Chiesa democristiana e della chiesa comunista
Ma ricordiamoci che c'era un bigottismo cattolico sicuramente ma anche un bigottismo berlingueriano
C'era qualcuno che su Rinascita scriveva che era contrario alla televisione a colori altro che battaglie per la libertà di emittenza radiotelevisivi
Allora il vero contributo che è stato dato da questo spazio libero
Di radio radicale proprio di a vere incuneato nel basamento di questa ipocrisia delle chiese politiche italiane un pensiero laico
L'altro nel senso di Libero
E il guaio e proprio che si questa voce venisse a mancare sarebbero ridotti gli spazi di libertà e di democrazia in ultimo
Mi ricollego all'importanza dell'archivio a cui faceva riferimento posso dire il pressing perché una volta si diceva presi adesso si usa un'altra terminologia perché è capitato anche
è è capitato anche ammette
E è capitato anche a me in vari convegni che abbiamo fatto all'Istituto italiano per gli studi filosofici
Di avere avuto la possibilità di registrazione trasmissione tramite radio radicale quindi tutti noi siamo debitori a Radio Radicale quanti secondi mancano per questa per questa cosa e in ultimo voglio ricordare col sorriso un po'da gaudente vecchio non sono di quelli si piange addosso
Anche io l'esperienza di radio parolaccia che fu bellissima
E anzi mi auguro che il professore che ha studiato De Mita ai lunghi possano anche fare un bello studio sul turpiloquio che e interessantissime anche divertentissimo grazie
Grazie Dino Falconi chiedere allora la professoressa con lardo e la professoressa Rosanna De Rosa seguire di intervenire poi abbiamo un un messaggio del del professore ma sullo che vorremmo leggere
Buon giorno a tutti grazie per l'invito
Dico subito che l'affondo sulla radio in quanto strumento di comunicazione è necessario perché e il primo il più antico
Medium che è stato in qualche modo capace di adattarsi a tutte le evoluzioni tecnologiche della comunicazione mutando trasformandosi in funzione delle trasformazioni culturali sociali
E quindi adattando il proprio linguaggio ai nuovi linguaggi derivanti dallo sviluppo delle tecnologie fino ad arrivare
Alle web radio questo è un aspetto centrale secondo me della riflessione perché radio radicale rientra in un discorso in cui la radio che riesce a parlare in profondità
Da sempre parla anche in cuffia tramite la cuffia a chi sta diciamo speaker Rando perché sostanzialmente a volte riascoltando sì in cuffia
Quella processo di comunicazione ti permette di parlare con te stesso prima che con gli altri la profondità quindi è un elemento fondamentale
E ne parlavano prima Brancato ed altri la l'idea che a un certo punto le radio libere abbiano dato
La possibilità di aprire senza censure inizialmente pensiamo soltanto alla radio di Peppino Impastato che diciamo avuto delle conseguenze de del derivanti proprio dalle stesse libero di dire quello che pensava sentiva contro la mafia
Le la delibera hanno avuto una funzione dirompente
Nel la libera espressione nella libera comunicazione senza censure poi diciamo il sistema commerciale ha fagocitato anche quel tipo di modalità di espressione radio radicale non si è fatta fagocitare mai
Anzi nell'ambito della politica permesso una pluralità di punti di vista venire fuori emergere perché le riprese
Di radio radicale di dei convegni di destra di sinistra di centro delle anche lo spazio dato al cittadino qualunque che telefonava e diceva le parolacce a chiunque era un modo assolutamente di rispettare il linguaggio principe della radio libera c'è quella di essere veramente libera
Per citare qualche cantautore e sostanzialmente radio radicale lo ha fatto sempre lo ha fatto sempre
Senza preoccuparsi delle mode senza preoccuparsi di come il linguaggio mutava e quindi come adattarsi al linguaggio anche delle trasformazioni alla velocità l'accelerazione quindi la gli interventi lunghissimi erano chiaramente e sono chiaramente dedicati a chi ha interesse spazio-tempo di fermarsi e andare in profondità
Sicuramente una radio senza censure è fondamentale e la democrazia deve essere salvaguardata proprio grazie a forme di comunicazione e di espressione che vanno in profondità che permettono spazio microfono aperto a tutti
Radio radicale lo ha sempre fatto indipendentemente dalle chi vota radio radicale o ha sostenuto Pannella questo lo diceva benissimo e li vorrebbe Gianni questo è fondamentale
Cioè e
Un un elemento della democrazia dice la riuscire ad avere uno spazio con un microfono aperto
Che ha anticipato come diceva maturi web c'è radio radicale effettivamente una prima forma di comunicazione dove tutti potevano dire tutto già prima del web
Prima che Werba a il Espresso diciamo quello che poi emerge da lei Speaks a diciamo alla libera espressione di chiunque
E allora chiudo solo con uno
Con una riflessione sull'archivio
Perché per chi studia vecchi fare ricerca ma anche perché vuole ripescare
Avvenimenti
Ritornare sulla memoria il ricordo di ciò che radio radicale archiviato
Faccio riferimento ad una mia nota personale nel due mila e tre
Sono riuscito insomma in qualche modo grazie all'aria culturale a cui appartengo da sempre quell'ambientalista
A chiedere alla Beppe Grillo prima ancora che scendesse in campo che facesse iniziative di carattere politico di essere il testimonial della campagna contro l'elettrosmog
Del due mila e tre e Beppe Grillo per la prima volta venne in la conferenza stampa diciamo di carattere politico per la prima volta alla Camera dei deputati e intervenne facendo un discorso a tutto campo sull'ambiente sulle energie rinnovabili su tutto ciò che lui dice e va negli spettacoli
Come artista che ha ribadito poi nel baffo Angulo dei successivamente sull'ambiente tutto a cose assolutamente condivisibili ma in una fase assorbente ante litteram dispetto alla posizione politica limitato eccetera
E nessuno l'ambiente
Quella conferenza
Diciamo diceva cose molto rilevanti che poi mi sono sono state ribadite successivamente ma comunque la mia nota personale che non vi era più traccia di quella conferenza tranne che su radio radicale quindi ho ho chiesto al nostro amico Marco
Cerrone che ringrazio di farmi avere addirittura la web le registrazione video perché c'era il direttore di Radio Radicale che faceva non soltanto le registrazioni audio ma anche le web videoregistrazioni per cui sono riuscito ad avere traccia di tutto quello che in quell'occasione ci siamo detti per cui diciamo il documento e salvaguardato radio radicale marchio straordinari in tal senso grazie grazie
Tra l'altro devo anche aggiungere il professoressa Lonardo non la non l'ha detto ma lui è uno dei fondatori
E il coordinatore artistico della radio di ateneo della Federico secondo che la prima radio istituzionale d'ateneo create fondato appunto in in Italia
Chiedo alla professoressa Rosanna De Rosa di intervenire grazie
Buongiorno io condividerà con voi un record penso due riflessioni utili a un po'dell'alimentare il dibattito il ricordo è di circa venti anni fa quando a Palazzo Restelli camminano ero stata invitata come studiosa ha appena scritto un libro sul rapporto fra democrazia e nuove tecnologie quindi
Era in questo strano meeting insieme a Pannella e la Bonino
E Giampaolo già scusate
E Giampaolo Fabris il il convegno era molto interessante sono quindi al tema fu completamente coperto da Giampaolo Fabris io rimasi improvvisamente sprovviste di ultima così vero inventari seduta stante e positivo il dibattito in maniera molto naïf sul senso del governare
Tra prendersi cura di e non amministrare oppure auto-governo come forma di partecipazione che però si sostanzia profondamente sull'informazione
E da quel momento in poi dibattito vestito completamente tutta un'altra piega rispetto al tema che avevamo posto di governare attraverso le nuove tecnologie e fu il punto come creare un cittadino informato
Sulla base di un rapporto con l'informazione è libero e non censurato
Quello è stato il primo rigo del primo ricordo il secondo invece una flessione di di circa legislatura tredicesima legislatura alla Camera dei deputati c'è Fini
E io facevo delle interviste su uno studio che stavo svolgendo sulla trasformazione del delle istituzioni parlamentari
La sua trasformazione ed istituzioni parlamentari in quel momento stavo intervistando il capo ufficio stampa della Camera e lui dice guarda siamo sconcertati
Perché finisce a Tortona penna ci ha messo una videocamera in mano era un periodo di forte delegittimazione delle istituzioni parlamentari fine introdusse anche l'impronta digitale
E questa questa prevede questo elemento di mediatizzazione dei lavori parlamentare aveva creato molto scompiglio chiaramente era qualcosa di molto diverso rispetto al lavoro
Di di radio radicale che faceva già nelle istituzioni parlamentari perché si trattava di costruire invece dei prodotti ad hoc per la comunicazione
E terzo elemento di riflessione recente stiamo lavorando in questi giorni permesso denti sulla legge centocinquanta del due mila
E siccome e ho sempre interpretato questa legge sull'informazione pubblica la comunicazione pubblica come una legge un po'strana un po'faziosa perché si parava in ma con l'accetta di attività dell'informazione da quella della comunicazione ho sempre pensato che l'informazione fosse il contenuto della comunicazione e che quindi le due cose dovessero ritiri insieme
Salvo poi trovarmi a riflettere sul fatto che con gli ultimi provvedimenti nel in direzione di meno pluralismo
Chiusura degli organi dell'informazione meno fondi per gli ordini informazione quindi spostamento
Verso le dall'informazione basata su pubblicità ha sostanzialmente sul rapporto con il mercato
A ho incominciato a pensare che quelli erano i tempi in cui la comunicazione pubblica era intesa come a valutativa trasparente corretta oggi la comunicazione pubblica basta vedere come viene usato
E il sito della ministeri di di ministeri che dovrebbero essere invece quanto di più trasparente e soprattutto a politico possibile
A che oggi la comunicazione pubblica intesa semplicemente come storytelling e cosa che non fa radio radicale
Lo storytelling
Nel senso che non trasforma le informazioni nella storia tocco che vorremmo sentirlo tutti vogliono che noi sentiamo
Quindi questo è sono i miei tre elementi di interesse mi fanno pensare che di una radicale di una radio radicale abbiamo oggi più che mai estremamente bisogno
Allora chiederei adesso ad Aldo De Chiara già magistrato di intervenire per seguire Giovanna D'Alfonso leggerò il messaggio di come dicevo del professore ma sulle poi Carolina Castellano
Buongiorno a tutti grazie per l'invito
Sarò brevissimo anche perché
Mi pare di capire che siamo tutti d'accordo
Nel chiedere che radio radicale continui a svolgere quel servizio che tutti i loculi negli anni abbiamo apprezzato
Però
Qualche osservazione credo sia il caso lì farla
Come ricordava con un docente che mi hanno preceduto io non solo non ho mai votato Dario pratica il partito radicale
Ma
Gli ha alcune iniziative assume al partito radicale sono stato un forte
Critico ciò nonostante e credo che la decisione che io oggi manifesto abbia un valore aggiunto ciò nonostante io sono convinto
La radio deve continuare a vivere per la qualità dell'informazione che agiato
Agli italiani che grazie
A Radio Radicale
Sono cresciuti dal punto di vista politico-culturale
E del senso della dei Much Grazia
La settimana scorsa il filosofo Aldo Masullo ha scritto un bellissimo articolo su Repubblica che credo molti di voi abbiano letto
In cui con argomentazioni stringate
Sottolinea Imagine
Di questa allora io
E corsa che
Mi ha molto colpito favorevolmente
E che
Non si trova un accordo su nulla
Il sindaco de Magistris il presidente della Regione
Sulla opportunità di sottoscrivere l'appello di automazione si sono dichiarati fino
Per
E questo mi pare vada sottolineato non perché siano determinati i suddetti uomini politici ma credo che confermi ancora una volta la ha validità della l'iniziativa io devo anche dire perché sono uno che mi documento e non aderisco a criticamente come ben sa aperta Stefano D'Alfonso ho letto un articolo di detterà mai
E condivido molte cose non lo nascondo
Su radio radicale
E sul fatto che
In breve se vuole continuare deve autofinanziarsi trovare altri fondi e non pretendere che la collettività paghi
Il linea di principio dico
Il discorso si può anche condividere ma lo superò nel in
Credo che questo
Perché farle appena a fronte di sprechi pubblici
E ingiustificati
Che lo Stato com'ferrei la convenzione
E si accolli questo onere finanziario nell'interesse di una corretta informazione che neppure il il servizio pubblico
Purtroppo ahimè
E in grado di assicurare e poi un'ultima cosa e concludo
Che bello sì inutile un'informazione non interrompe
Dalla esigenza di riusciva a passare le sciocchezze
Io non posso tollerare fatto che a un certo punto si sto seguendo minuto a trasmissioni in televisione si sta parlando di temi importanti il conduttore senza troppo del mercato interrompe perché e chi esce la bambinello il Bambinello
Promuovere ombroso
Concludo speriamo che il nostro appello sia accorto e che possiamo ritrovarci qui per dire abbiamo avuto ragione grazie
L'a questo punto è stato citato più volte professore ma sullo le anticipo allora la la lettura prima di di passare la parola alla professoressa D'Alfonso
Procedeva sullo vuole essere qui con voi purtroppo aveva preso un altro impegno poche molto molto vicino radio radicale
E da tempo considerata la sua autorevolezza solo siamo ben lieti o di evidentemente rileggere il la Meli che c'ha inviato qualche minuto quindi nella stessa data di questa riunione urgente della nostra antica Università Federico secondo gli studenti del liceo classico Rosmini di Palma Campania discuteranno come deciso da molto tempo la filosofia di Giordano Bruno maestro di anarchia
Cioè dell'ordine sociale fondato sulle sulla responsabile libertà dei cittadini
Io sarò con loro per una discussione già da molto tempo concordata perciò con mio grande rammarico non potrò con voi tutti esterni rettore carissima cari colleghi per l'importante causa di civiltà democratica in cui io stesso sono l'onda ora impegnato mi permetto per testimoniare la mia attiva solidarietà di allegare al mio affettuoso saluto la copia di un mio appello per radio radicale
Pubblicato alcuni giorni fa sulla Repubblica Napoli era quello che citava Aldo dichiara vi ringrazio tutti a me fa riferimento Cohen-Macaulay quindi vi leggo a questo punto il l'articolo non vanta ormai una manciata di giorni alla data in cui radio radicale sarà costretta a chiudere le sue trasmissioni non seguiremo le più le mattutine rassegne stampa che citavo il fedele ragionato quadro delle notizie e dei commenti apparsi sui quotidiani del mattino nelle interviste indirette personaggi politici d'ogni colore
Ne le corrispondenze di prima mano sulla difficile vita della democrazia in ogni parte del mondo dai Balcani al Medio Oriente all'asse orientale all'America del Sud e neppure l'originale antologia settimanale della stampa vaticana
Anche a notte alta qualcuno poteva scoprire che la propria in sogni non era inutile
Perché accendendo radio radicale aveva la sorpresa di ascoltare integralmente qualche convegno di alta e specialistica cultura di suo personale interesse
I cittadini non potranno più seguire indirette lavori parlamentari in cui si decide della loro vita e l'attività legislativa tornerà essere chiusa nella densa opacità
Della casta
Le vicende della giustizia dall'attività del Consiglio superiore della magistratura agli incontri grandi processi ai dibattiti degli studiosi delle riforme sempre in cantiere
Resteranno di nuovo difficilmente accessibile ai non addetti ai lavori o peggio materia di sommaria e tendenziosa manipolazione chi vuol capire le vicende politiche non potrà più contare sul sussidio di una radio che non trasmette pastoni redazionali ma riporta integralmente direi ancora calde le discussioni le dichiarazioni le interviste
L'immenso materiale conservato negli archivi dell'emittente e a dire attualmente a disposizione di chiunque
Un vero e proprio tesoro Dooku documentale non si sa che fine farà intanto oppure degli entusiastici riconoscimenti al valore civile di radio radicale raramente si coglie la sua specialissima importanza sociale
Essa e l'unica via di comunicazione tra la normale quotidianità di tutti noi e il mondo altro forzosamente separato delle persone in carcere delle molte migliaia di esseri umani sottratti al circuito della vita civile
Nelle lunghe giornate penosamente in operose della profonda umiliazione delle libertà perduta questo popolo dolente trovava finora il radio radicale e della sua attenzione adesso l'unico rapporto vivo con la società civile
E l'unico segno del rispetto a cui anche il delinquente non cessa di avere diritto e che anzi lo conserva attivamente partecipe di essa radio radicale non è in balia dei partiti al potere come sempre lo è stata la RAI la gestisce un piccolo gruppo di giornalisti indipendenti eredi della lezione civile di Marco Pannella e del geniale magistero di Massimo Bordi
E sì per continuare a fornire il loro servizio di informazione politica e culturale
Hanno bisogno di rimanere come finora per più di quarant'anni sono stati liberi da condizionamenti di interessi privati di qualsiasi specie a cominciare dal mercato della pubblicità
Da parte sua uno Stato liberale democratico non può spogliarsi del dovere di assicurare per di più con poca spesa un tale indispensabile servizio fruibile da tutti Aldo Masullo
La professoressa Giovanna D'Alfonso
Buongiorno io sono qui in rappresentanza effetti anche i veri e soli interessi anche delle future generazioni
Sono docenti di diritto privato i mi relaziono diversa per gli studenti del primo anno all'inizio delle lezioni dico sempre loro ordini dell'importanza di leggere i giornali e nel domandare loro anche come riescono poca dati informarsi
Chiaramente gli studenti quei mi risponde il giornalino rileggono collegarsi a siti internet lo fanno però questo non consente loro di avere un informazione integrale ed effettivamente la radio è uno strumento fondamentale perché fornisce un servizio universale
Completo e pezzo quindi alle future generazioni all'importanza della garanzia anche dal punto di vista costituzionale di diritto all'informazione però pensare poi pensano adesso a tutti i soggetti digitalizzati anche a persone anziani persone alle quali dei quali non si sanno per relazionare o quelli che sono gli strumenti digitali
Quindi in primo luogo Disidoro appunto sostenere Radio Radicale dal punto di vista l'importanza dell'informazione di di quelli che sono foto la formazione delle future generazioni poi in secondo luogo chiaramente
In quanto docente che svolge delle ricerche per me è stato fondamentale sempre poter ricorrere a quelli che sono l'ascolto di lei discussioni nell'ambito del Parlamento agli archivi digitali e molto spesso accade Kenney il contattare i socie nell'eseguire gli studenti nel lavoro di tizi dico loro di ascoltare un convinti oppure di appunto informarsi su quello che la tramite appunto radio radicale e molto spesso accaduto che studenti ascoltando determinati interventi determinate conferenza abbiamo trovato spunto per lavori di tizi e poi anche si siano interessati per le proprie attività professionali future
Ed in ultimo luogo desidera anche dire appunto radio radicale fa parte un po'della mia vita perché da quando ero piccola sentivo parlare delle dalle da mio padre delle cugine romane dell'importanza appunto di informazioni libere sempre ho sentito questa radio radicale erette sin dall'infanzia per cui do il pieno sostegno nella speranza che quest'iniziativa possa avere la sua utilità
Carolina Riina però ci tenevo a a leggervi alcune messaggi che mi sono arrivati da alcuni colleghi che non sono potuti essere qui
In particolare volevo leggervi il messaggio che mi ha inviato i professore Edoardo Massimino e il direttore del Dipartimento di studi umanistici a dell'Università Federico secondo di Napoli
Caro Stefano sono molto dispiaciuto di non poter intervenire all'incontro da voi organizzato voglio però almeno testimoniare in questo breve messaggio che ti prego di leggere la mia personale riconoscenza per radio radicale la sconto
Da quando ero studente
E addirittura studente di liceo dunque da più di quattro decenni è stata per me come tantissimi italiani e tantissimi italiani dei più diversi orientamenti politici
Un insostituibile veicolo di partecipazione informata e consapevole alla vita del Paese
E solo apparentemente paradossale che oggi il pericolo mortale per Radio Radicale venga anzitutto da coloro che hanno fatto dello slogan della partecipazione diretta dei cittadini
Alle decisioni politiche dell'uno vale uno preso ormai possibile dalle il dorato della Rete il proprio cavallo di battaglia
In realtà reti onor vede la partecipazione democratica che non riduce i cittadini ad una pura e semplice massa di manovra è un'altra cosa molto più seria e complessa
Difatti se nessuna informazione nessuna conoscenza possono in ultima istanza dirci
Cosa dobbiamo liberamente scegliere liberamente deliberare e tuttavia necessario essere informati e conoscere per liberamente scegliere liberamente deliberare
Proprio di questo ci parla la straordinaria esperienza di radio radicale l'inestimabile patrimonio culturale rappresentato dal suo archivio un caro saluto Eduardo massimi la
E io prendo io sono Carolina Castellano insegna Storia contemporanea prendo proprio due minuti per parlare del motivo per cui mi sembra essenziale partecipare a questa iniziativa o o comunque in generale
Difendere la sopravvivenza di radio radicale e lo dico
Anche in considerazione del fatto che diciamo un po'in in in difformità da quello che ha è stato appena letto mi sembra che il diciamo l'emergenza che si solleva oggi e che è e fattuale visto il rischio di perdere una esperienza così straordinaria tuttavia si è costruita un periodo lungo noi abbiamo sentito
Una registrazione del mille novecentottantatré che sembra veramente essere riferirsi ai tempi attuali
E e ed è di lungo periodo un altro tipo di emergenza di cui voglio portare testimonianza così in maniera molto molto sintetica e il superficiale cioè quello relativo proprio alla scarsezza alla difficoltà di accesso che i cittadini italiani e gli studiosi italiani oppure in generale gli studiosi stranieri che vengono a studiare imita l'Italia e la sua storia recente
Lui la grande difficoltà di accesso alla documentazione questo è una è una emergenza di lungo periodo
Un'emergenza italiana di lungo periodo che paradossalmente è sentita più dagli dagli studiosi proprio di storia contemporanea che quindi hanno alla bisogna accedere a fonti di recenti
Prodotte con l'azzimato in tempi recenti che non è da quelli di storia antica IRI
Prima c'è stata la testimonianza di Luciano Brancaccio che diceva io ho lavorato sulla storia recente dei clan precedente diciamo di degli anni ottanta e ho potuto o sfruttare il ricchissimo ed eccezionale archivio audio di radio radicale che quindi ha un valore in più rispetto al cartaceo perché non ti ho detto che poi sentire le voci delle persone
Perché
Gli archivi cartacei sono praticamente inaccessibili a livello locale l'archivio del tribunale penale di Napoli è stato totalmente starlet esternalizzato e questo si aggiunge ad una come dire catalogazione praticamente inesistente dei processi per cui chi vuole fare storia non so dei dei dei della delle federazioni casertana è o vuole fare storia della del del della guerra tra nuova famiglia e Couto gli anni non ha accesso alle fonti e non è soltanto non sono soltanto gli archivi giudiziari che hanno archivi che gli archivi d'impresa per esempio l'archivio
Della Cirio la schiva della Cirio che era qui in Campania è stato venduto insieme alla all'impresa stessi sono quindi capite quanto o o ancora gli archivi delle grandi istituzioni l'archivio storico dell'Esercito italiano
è praticamente inaccessibile per al per prenotare un fascio tu devi telefonare di prendere la linea
E quindi devi fare a gara con tutti gli altri studiosi lo puoi consultare
Se non mi sbaglio sono tre mattine alla settimana per tre ore pensate a quante persone l'archivio storico dell'Esercito italiano dunque viviamo in un contesto che non da oggi ma da decenni è un contesto di difficilissimo accesso alle fonti
Chi ha genialmente costruito questo archivio Gaggi un archivio di valore straordinario
Chi lo ha fatto conosce bene il contesto ampio come di riscontrassero generale in cui native chi vuole non semplicemente scrivere di storia dal punto di vista professionale ma chi vuole documentarsi
Documentarsi su determinate
Nel momento determinati momenti della storia
Recente anche a titolo privato o a titolo come dire di cittadino interessato quindi questo come dire l'esistenza di radio radicale
è una una condizione essenziale non soltanto per la democrazia io
Nonché io credo sicché siamo nel nel in un momento di enorme emergenza ma che questo momento porti alla luce fenomeni di lungo periodo di lungo di periodo troppo lungo lancerei come dire a una provocazione a chi vuole chiudere Radio Radicale se davvero costa troppo se davvero come dire si deve il radio radicale si deve auto finanziarie io chiederei di impiegare quei fondi che vengono sottratti
Alla finanziamento di questo esercizio così chiuso servizio così essenziale al Ri finanziamento degli archivi italiani che sono sottodimensionati Compaq sottodimensionati in termini di personale in termini di spazi in termini di dignità perché sono istituzioni a cui viene sottratta la dignità eppure sono un patrimonio essenziale di una comunità vogliamo dire che non siamo più una comunità democratica comunque dobbiamo essere una comunità e gli archivi sono un patrimonio per la sopravvivenza
Delle comunità grazie
Allora io leggo un ultimo messaggio del cessato inviato e poi ci sono altre persone vogliono intervenire basta che ce lo comunichi no
E voglio dire possiamo continuare
Messaggio del professore Pasquale beni d'uso che uno storico del diritto italiano dell'università di di Cassino
Grazie per l'opportunità di partecipare a questo incontro
Radio radicale in pericolo la sua voce la nostra lo solo in questo tempo di secco orrore per citare un verso di Franco Fortini
I poteri non amano la voce preferisco la scrittura che dalle epoche più remote continua a registrare l'ufficialità dell'autorità oppure l'urlo dei balconi
Preferiscono l'immagine della merce d'immagine le persone e alle cose non amano l'Anarchia della voce né quella Bassanini grido non amano gli archivi della parola parlata che sconcerta e spiazza preferiscono rubarla o spegnerla
è già successo perché la radio è pericolosa lascia a chi ascolta il tempo di immaginare come è stato quando parlo con la voce di Danilo Dolci la radio della nuova resistenza
Contro l'assassinio dell'inerzia da parte delle istituzioni dopo il terribile terremoto del Belice oppure con la voce di Peppino Impastato Radio aut prima dell'età devastante dell'Antimafia assistita
I poteri non Lodi non soltanto la voce degli altri ma la propria stessa voce
Non lo sopportano Lecco la ripetizione perché la ripetizione perturbante ironica mi sfotte non devono restare prove lascia il tempo a chi ascolta di immaginare di che parole fatta la verità e la menzogna
I poteri non sopportano neppure le riprese dei processi
Perché il potere punitivo dello Stato non deve essere inquadrato dopo una lunga battaglia oggi è possibile mi può ammettere che la sofferenza silenziosa delle prigioni si esprime attraverso le voci dei carcerati
Non devo restare prove della voce al contrario radio radicale conserva nel deposito in movimento del suo archivio di conoscenza noi adesso abbiamo le prove e i nomi non era mai successo lunga vita a radio radicale buon lavoro è un caro saluto al direttore di radio radicale e a tutti voi professore
Ci sono altri interventi
Va bene allora io vi leggo l'ultimo messaggio che diceva che abbiamo ricevuto da un collega giornalista a che tra l'altro insegna presso il nostro Dipartimento di RAI International Michele Mezza
Che ci dice vi ringrazio dell'opportunità che mi date di associarmi alla mobilitazione di tanti amici e colleghi in favore di radio radicale
Come giornalista per tanti anni ho usato radio radicale come fonte di informazioni e documentazione diretta di momenti della vita nazionale che altrimenti non avrei potuto seguire come giornalista del servizio pubblico o anche usato la sua esperienza come basse modello per interpretare
Il servizio pubblico radiotelevisivo in termini moderni utili alla comunità spero pertanto
Che anche grazie a questa mobilitazione radio radicale possa continuare a essere utili a tutti coloro che vogliono sapere e che cercano fonti e documentazione per ricostruire
Passaggi essenziali della vita istituzionale di questo Paese comici dimostrare il nostro collega Massimo Bordin anche per lui dobbiamo fare quello che stiamo facendo Michele Mezza
Io chiudere qui ringrazio tutti per avere partecipato a questa mattinata di riflessione testimonianza su Radio Radicale
Ti chiederei di far partire questo questo questo video e quindi grazie a tutti voi per la partecipazione e speriamo che di qui a un mese potremmo avere buone notizie
Io volevo solo intanto volevo ringraziare tutti di nuovo per vicinanza e per questa iniziativa bellissima grazie
E poi volevo ricordare che tutto quello che riguarda la parte finanziaria della radio siccome i bilanci della che sono tutti certificati da anni da società di revisione è tutto trasparente lo potete trovare sul sito di Radio Radicale
E vi renderete conto che è un'attività non profit nel senso che una Rete con duecentottanta impianti che copre l'ottantotto per cento del del della popolazione nazionale fate voi le vostre valutazioni diciamo è un'altra cosa che di ieri grande evidenza e poi prima di mandare questo video
Io volevo ricordare che qualora voleste c'è una petizione che ha raggiunto quasi cento mila firme sul censo punto org la potete trovare in alto nel sito di radio radicale e potete firmarla Serrone
Adesso chiediamo questo video
Che è di alcuni anni fa anche questo ed è fatto dalla voce di un nostro collega scomparso a cui non eravamo molto de diciamo legati di numerazione
Sì alle
C'è qualcuno che ascolteranno distanza non solo che la gara che abbiamo trovato una panoramica divenuto almeno alla sua squadra abbiamo visto che il Presidente siamo rimasti quindi chiedono
Alla radio radicale chiese mentre strattonamento che attualmente sono tutti gli italiani
Dal mille novecentosettantasei radio radicale ha portato le voci delle istituzioni nelle case dei cittadini ha garantito la trasparenza del palazzo anche dei momenti che altri avrebbero voluto nascono allora Vacca
Ma assieme alle voci dei rappresentanti del popolo radio radicale ha offerto anche quelle di chi li ha eletti ha portato i suoi microfoni nelle strade e nelle piazze delle città italiane aperto le linee agli ascoltatori consentendogli di interloquire senza filtri con i suoi rappresentanti
E di divenire protagonisti nel bene e nel male per informazioni
Originaria alle vetture
L'aria tendente a ridurre tocca a tutto
Ricerca Maria piacere arrocchiamoci a morire producendo pervenuto al problema
La Repubblica prevaleva che Carlo arriva trattatello
Parlare del Paese
è
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Forse vieni a dire che il fascismo onorevoli elencarlo Pannella invece smentisco le osservazioni
Fascismo
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Guardatevi intorno
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Dati la radio chiuso alle nuove tecnologie per agevolare la libera circolazione dell'informazione e portare il principio del conoscere per deliberare al centro della rivoluzione digitale
Progetto
è
Furono gotico