Sono intervenuti: Augusto Sainati (critico cinematografico).
Tra gli argomenti discussi: Cannes, Cinema, Critica, Cultura, Film, Francia, Premio, Spettacolo.
La registrazione audio ha una durata di 2 minuti.
9:30 - Roma
9:44 - Roma
11:55 - Roma
critico cinematografico
Con una cerimonia essenziale con la parte dedicata ad Agnès Varda dal regista della Roma il varco è scomparsa da pochi mesi si è aperta la settantaduesimo edizione del Festival di Cannes
L'incubo del regista è avere la sala vuota ma da dire Lavarda a Cannes nelle sale sono piene fin dal primo giorno il palazzo del Festival già circondato da signori e signore agghindati in cerca di qualche invito per assistere a una serata di gala
Ogni apertura di canne l'occasione per celebrare il cinema come macchina di spettacolo e rendere omaggio al pubblico che va ancora in sala
I giorni a vezzeggiare quel pubblico renderlo complice partecipe forse per questa ragione che il direttore tremo ha scelto il film di Jim Jarmusch tanto da dai per aprire il festival
Anche questo chiedo grande gioco con il pubblico un continuo richiamo alla sua memoria cinefila
Storia horror surreale da Dondarini racconta di un evento sismico che ha interessato l'asse della terra sconvolgendo nelle coordinate facendo saltare tutto
L'alternanza giorno notte di reversibilità della morte le abitudini degli animali
Nella cittadina immaginaria sentirli la vita non è più la stessa e la polizia inizialmente non riesce a reagire all'irruzione del perturbante sotto forma di morti che resuscitata dalle loro tombe
Tutto sembra rovesciato i morti non sono otto morti i vivi dapprima vengono minacciati dagli zombie che poi diventano essi stessi Giovine minacciosi i poliziotti anticipa nel finale perché uno di loro ha letto la sceneggiatura del sistema
C'è perfino un'astronave extraterrestre rapire una strana truccatrice di cadaveri
L'unico che sembra non essere toccata da questa catastrofe è un selvaggio che da anni vive nella foresta lontano dalle contaminazioni con il mondo
Anche lo svolgimento della storia sembra toccato da questo scardinamento generale dell'ordine le cose Jarmusch gioca con ira canoni di cenere
Con i personaggi che sembrano sdoppiarsi solitamente guardarsi agire in scena con continue allusioni meta cinematografica
Si ride molto dura che insieme ad a partecipare al gioco delle citazioni da George Romero e Alfred Hitchcock fino a Billy Wilder reputi reale
Ma il film sembra esaurire la sua vena nel divertissement autoreferenziale
Quando satireggia invece sulle abitudini dote dal mercato per cui i morti redivivi si trovano a pagare con il cellulare cerca di di campo per il Wi-Fi del da Giordani non esce dall'allusione in superficie a un consumismo onnivoro
E il gioco con l'horror non salva completamente un film riuscito solo a metà
Da Cannes per radio radicale Augusto Sainati
Salvo dove diversamente specificato i file pubblicati su questo sito
sono rilasciati con licenza Creative Commons: Attribuzione BY-NC-SA 4.0