Corrispondenza di Augusto Sainati dal 72º Festival del Cinema di Cannes

Le firme riportano sugli schermi di canne di trame della realtà contemporanea senza sconti e senza indulgere al politicamente corretto
Il primo è un documentario della Kowalski o battute dette facciamo scoppiare tutto realizzato in una fabbrica francese in crisi a rischio di chiusura
Alla proiezione ufficiale di Cannes la sala tributata Kowalski agli operai di una fabbrica presenti dieci minuti di applausi segno di un'adesione di cuore il film nella vicenda che racconta
Comaschi segue la nota degli operai che resistono ai progetti di ridimensionamento negli affianca come possibile una rivoluzione in questo stato delle cose che già trasformato da cittadini e consumatori
E cosa accadrà quando quei consumatori che sono gli stessi operai saranno troppo poveri perché il sistema verrà abbandonati preferendo delocalizzare
La Camera di Kowalski si infila dappertutto insegue metronotte tenta di calmare gli animi partecipa alle assemblee segue nuovi possibili acquirenti della fabbrica che però impongono dure condizioni
è uno sguardo intimo quello di questa Camera che viola suo modo l'intimità che si crea tra gli operai di lotta ma al tempo stesso uno sguardo necessarie senza emerga quelle note non avrebbero visibilità quelle voci non potrebbero esistere resistere
Dunque il problema posto dal fiume anche più ampio quale ruolo hanno in media audiovisivi nella composizione sociale
L'altro film d'impatto della giornata di Cannes intenso forse l'arma una sorta di lettera odio vicina dedicato dalla regista ci regala Walter Alcatel e hard alla piccola figlia Sama
La scena è quella di Aleppo d'Aleppo massacrata dal conflitto che oppone i ribelli a regime di Assad sostenuto dai russi
La regista racconta gli eventi con la passione di chi li vive in prima persona
Dal cineasta informazione ha cominciato a filmare tutto fin dal due mila undici all'epoca delle speranze di rivoluzione subito represse dalle forze di Assad
Il film intreccia vicende pubbliche e private negli anni successivi
Va d'incontra Ansa uno dei pochi giovani medici che ha preso le parti dei resistenti con lui costruisce un progetto di vita il perfino una figlia la piccola Sama alcuni film dedicato ma il dramma della realtà esterna si intreccia continuamente con la vita di chi ha scelto di salvare o testimoni are dei vitelli morti degli altri
Sembra quasi impossibile parlare di poesia per un film del genere carico di inquadrature dure e crude di morte indiretta di bombardamenti di parti miracolosi
Eppure certe immagini che uniscono la crudezza di bambini morti inutilmente portati all'ospedale con la dolcezza Jiang sa chi protegge la piccola sala durante gli allarmi aerei costruiscono delle Rime di vita di straordinaria intensità
Anche qui come facciamo scoppiare tutto i media hanno un ruolo decisivo
Il cellulare è l'unica protesi che poi testimoniare la realtà delle cose ma è anche un ingombro etico quando si tratta di firmare o di salvarsi di salvare se il cinema e la morte al lavoro come diceva Jean Cocteau mai come forse l'arma il cinema pienamente il cinema
Da canne per radio radicale Augusto seminare