Rassegna di Geopolitica. Le radici del populismo: dignità e risentimento

Lunedì venti maggio due mila diciannove bentrovati all'ascolto di radio radicale la rassegna di geopolitica di oggi è dedicata alla presentazione dell'ultimo libero dello storico americano Francis Fukuyama
Docente all'università di Stanford
Fukuyama nasce come storico certo però nel corso della sua esperienza accademica nei suoi studi
Si è occupato anche di economia molto di filosofia politica con studi in particolare dedicati a Platone a Eger in particolare ma anche a unisce Francis Fukuyama inoltre è uno storico collaboratore della rivista Foreign Affairs e molti dei suoi libri sono nascono da una elaborazione da una ispezione di saggi più brevi che aveva precedentemente pubblicato per foreign Affairs appunto a Fukuyama la fama arrivo con non libro del mio due mila e novecento novantadue appunto un saggio pubblicato per Foreign Affairs ed era intitolato in inglese di andò History punto di domanda la fine della storia poi il libero che né Senette entrati del perché lui trasse da quella saggio ton se il punto interrogativo sì però ci mise anche un sottotitolo sotto
Ed è punto da quel punto da quella riflessione da quell'interrogativo che riparte anche questo saggio ultimo di Fukuyama qual è il titolo di questo libro almeno pubblicato in italiano università UTET editore
Identità la ricerca della dignità i nuovi populismi anche qui non possiamo fare a meno di notare che è una forzatura per quanto riguarda la questione del dei titoli italiani che non possono non mettere in mezzo qualcosa che ha a che e a fare evidentemente con la parola populismo il titolo originale del libro americano era i denti tipo che l'identità
La richiesta di dignità e la politica del risentimento cioè stiamo parlando del risentimento del
Popolo nei confronti delle élite politiche questo una intanto una precisazione che va fatta andiamo a vedere che cosa
Qual è la TC di Fukuyama intanto come aveva mantenuto questo suo filo conduttore nei suoi studi degli ultimi vent'anni
Scrive Fukuyama in apertura del volume questo libro non sarebbe mai stato scritto sì nel novembre del due mila sedici Donald Trump non fosse stato letto presidente
Come molti americani io sono rimasto sbalordito da questo risultato e turbato dalle sue implicazioni per gli Stati Uniti e per il mondo
Era la seconda grande sorpreso elettorale di quell'anno dopo il voto espresso a giugno dalla Gran Bretagna a favore dell'uscita dall'Unione Europea
Gran parte dell'ultimo ventennio scrive fu cui Erma l'avevo passata riflettendo sullo sviluppo delle moderne istituzioni politiche
In modo che erano venuti alla luce lo Stato il principio di legalità il controllo democratico quale era stata la loro evoluzione quale le loro interazioni e infine quale forma potrebbe assumere il loro declino molto prima lezione tarpato scritto che le istituzioni americane andavano decadendo via via che lo Stato finiva sempre più solitamente nelle mani di potenti gruppi di interesse
Che veniva rinchiuso in una rigida struttura incapace di autoriformarsi
Trump stesso era un prodotto di questo decadimento e contemporaneamente un suo sollecito attore
La promessa della alla base della sua candidatura era che Trump da un sarda avrebbe usato il suo mandato popolare per dare uno scossone al sistema per renderlo nuovamente funzionali gli americani hanno infatti stanchi dello stallo partitico che sognava un leader forte in grado di tornare unito il Paese liberandolo da quella che io definivo vinto Croazia la capacità di gruppi di interesse di bloccare l'azione collettiva questo genere Zilli impennata populista razza da ciò che ha portato nel mille novecentotrentadue Franklin Delano Roosevelt alla Casa Bianca e dato la nuova forma la politica americana e le due generazioni successive
Ma prosegue Fukuyama il problema con Trump era duplice e riguarda la tanto la politica quanto il carattere del personaggio
Il suo nazionalismo economico avrebbe con ogni probabilità peggiorato le cose anziché migliorarle proprio per la fitta di elettorato che lo sostiene
Mentre la sua palese preferenza per l'autoritarismo di uomini forti Rispetto alleanze democratiche minacciava di destabilizzare l'intero ordine internazionale
Quanto al personaggio Trump era difficile immaginare un individuo meno adatto al ruolo di presidente degli Stati Uniti
Taranto infatti scrive ancora Fukuyama rappresentavo la piantina tendenza della politica internazionale in direzione di quello che è stato etichettato come il nazionalismo populista
I leader popoli seminano sfruttare la legittimazione conferita ad elezioni democratiche per consolidare il proprio potere rivendicano una connessione carismatica diretta con il popolo che spesso viene definito il ristretti termini etnici
Che escludono fasce consistenti della popolazione
Non amano le istituzioni e cercano di indebolire sistemi di controllo e i contrappesi che limitano il potere personale di un leader in una moderna democrazia liberale
Cioè tribunali assemblee legislative un sistema mediatico indipendente e una burocrazia imparziale
La spinta globale verso la democrazia iniziata alla metà degli anni settanta sfociata in quella che il mio amico Eridania Monti ama recessione globale
Nel mille novecentosettanta esistevano solo trentacinque democrazia elettorali un numero che è cresciuto costantemente nel corso dei successivi tre decenni
Fino a raggiungere le circa cento vinti nei primi anni due mila la generazione più forte se vota tra il mille novecentottantanove e il mille novecentonovantuno con il crollo del comunismo e la fine dell'Unione Sovietica
Da metà del primo decennio del nuovo secolo però la tendenza si è ribaltata e i numeri totali hanno subito un declino alcuni Paesi autoritari guidati dalla Cina sono nel frattempo diventati più sicuri di sé e hanno raggiunto la maggiore capacità di farsi Valeria non sorprende che nove aspiranti democrazie come Tunisia Ucraina Myanmar si troverà a dover lottare per mettere in piedi istituzioni efficienti o che la democrazia liberale non si è riuscito a mettere le radici in Afghanistan non in Iraq dopo gli interventi salto intensi in quei Paesi
è deludente ma non del tutto sorprendente che la Russia sia tornata tradizione autoritaria molto più imprevedibile è stato il fatto che minacce alla democrazia sono nate proprio all'interno di democrazia stabilizzate e l'esempio qui citato
Da parte di Fukuyama l'Ungheria
Ancor più sorprendenti prosegue lo storico ancora nella sua analisi
Più avanti ancor più sorprendenti però sono stati i risultati delle votazioni in Gran Bretagna negli Stati Uniti a favore rispettivamente dalla Breaks e di Trump queste erano le due democrazie guida che aveva avuto il ruolo di architetti del moderno ordine liberale internazionale
Paesi che negli anni Ottanta aveva guidato la libertà la rivoluzione neoliberista sotto Ronald Reagan e Margaret Thatcher
Eppure anche Gran Bretagna e Stati Uniti mostrarono di stare effettuando una svolta presso più angusto nazionalismo
E ciò mi porta alle rigide del presente volume scrive Fukuyama da quando ho pubblicato il saggio di andò History punto interrogativo appunto come l'originale alla metà del mille novecentottantanove a cui è seguito il libro la fine della storia e l'ultimo uomo pubblicato nel mille novecentonovantadue
Continuo a sentirmi chiedere se l'evento x non invalidi la mia tesi
Allora risponde gran parte di queste critiche nei miei confronti allora in conclusione di quel libro del novantadue nascevano da un punto da un punto che semplice fraintendimento della tesi io infatti usavo la parola storia in senso hegeliano marxista
Ovvero come processo evolutivo di lungo termine delle istituzioni umane che potremmo chiamare sviluppo un modernizzazione
La parola fine era intesa non nel senso di termine ma di bersaglio obiettivo quindi nel senso di Obiettivo raggiunto
Karl Marx aveva suggerito che la fine della storia sarebbe stato un utopia comunista e io stavo semplicemente suggerendo che la versione di Hegel in cui lo sviluppo si traduceva in uno Stato liberale legato a un'economia di mercato forse l'esito più plausibile
Ciò non vuol dire però che i miei punti di vista non avessero subito dei mutamenti nel corso degli anni i mutamenti più importanti nel mio pensiero scrive Fukuyama riguardano in primo luogo ho difficoltà di sviluppare uno stato moderno impersonale il problema a cui mi riferivo con la formula arrivare in Danimarca
E in secondo luogo la possibilità che una moderna democrazia liberale subisca un declino o un arretramento
Ai miei critici tuttavia sfuggire un altro aspetto non avevano notato che il saggio originale aveva un punto interrogativo al fondo il titolo che non avevano letto gli ultimi capitoli del libro uscito appunto la fine della storia e l'ultimo uomo
Che vertono sul problema dell'ultimo uomo Vinicio
In entrambi i punti prosegue Fukuyama sottolineavo che nel nazionalismo nella religione stavano per sparire quali forze attive nella politica mondiale
Non stavano per sparire perché sosteneva allora le democrazie liberali contemporanee non averlo risolto fino in fondo che il problema del Timmons
Il tema ossa la parte dell'anima che ambisce al riconoscimento della vignetta
L'isontino mia l'esigenza di essere rispettati e su una base paritaria e con gli altri mentre la mega lotti mia e l'ambizione di essere riconosciuti come superiori
Le democrazie liberali moderne pro Mitolo e larga misura offrono un grado un minimo di pare dispetto sotto la forma dei diritti individuali dello stato di diritto e del diritto di voto
Quello che ciò non garantisce che gli individui in una democrazia siamo in pari misura rispettati nella pratica
In particolare i membri di gruppi con alle spalle una storia di emarginazione
Interi paesi possono sentirsi non rispettati e questo ha alimentato un nazionalismo aggressivo come poche a dire ai seguaci di una regione che sentono denigrata la propria fede
L'isontino mia continuerà dunque a stimolare le richieste di riconoscimento paritario le quali molto difficilmente potranno mai essere pienamente soddisfatte
L'altro grande problema secondo Fukuyama la megalotto immigrati li democrazie liberali sono state abbastanza efficaci nel garantire pace e prosperità un po'meno lo sono state negli ultimi anni
Queste società Enrique sicure sono in campo d'azione dell'ultimo uomo di micce Uomini senza vento che passano la vita nell'incessante ricerca della soddisfazione consumistica
Ma che non hanno niente denaro disse niente metta o ideali superiori per i quali sono disposti a lottare o sacrificarsi
Una vita del genere non soddisferà tutti
Dunque lamentano ti mia prospera nell'eccezionalità correre grandi rischi impegnarsi in conflitti colossali perseguire fette di grande portata perché tutte queste cose portano riconoscersi superiori agli altri
In alcuni casi la megalomania può condurre a un leader eroico come un vincolo Ocean Shield commercio Mandela ma in altri casi può portare a tirare come cessa di Hitler umano
Che precipiteranno le loro società nella dittatura e nel disastro e dal momento che storicamente la May Gallotti mia è sempre esistita in tutte le società non è possibile dunque superarla
La si può soltanto canalizzare o moderare dunque che l'interrogativo che ponevo è il capitolo finale di la fine della storia e l'ultimo uomo secondo Fukuyama
Era se il moderno sistema di democrazia liberale legato a un'economia di mercato avrebbe offerto sbocchi sufficienti allarme Gallotti Mia
Questo problema era pienamente riconosciuto dei padri fondatori americani che nello sforzo di creare una forma repubblicana di governo nel Nordamerica erano al corrente della storia della caduta della Repubblica romana e preoccupati del problema del cesarismo
La loro soluzione quella dei padri fondatori americani fu il sistema costituzionale di controlli e contrappesi che avrebbe distribuito il potere impedendo la concentrazione in un singolo capo
Nel mille novecentonovantadue in occasione appunto le quel saggio ipotizzano che anche un'economia di mercato fornisse sbocchi per la mega lotti in Kenya
Chi la fine della storia per di più citavo proprio esplicitamente Donald Trump come esempio di individui eccezionalmente ambizioso il cui desiderio di riconoscimento era stato solitamente incanalato
In una catena di business e più tardi ti intrattenimento
A quei tempi non sospetta concerto ricorda Fukuyama che di lì a venticinque anni il successo della celebrità non gli sarebbero bastati più a Taranto e che sarebbe entrato in politica facendosi eleggere il presidente
Ma questo non contrasta affatto con l'argomento generale che stava avanzando a proposito delle potenziali future minacce alla democrazia liberale
E del problema centrale del teen mosso in una società liberale
Figure simili erano assistere al passato con nomi come c'è essere Hitler però che lungo sentieri disastrosi Avano condotto le loro società alla guerra o al declino economico
Per farsi avanti tale figura sfruttano il risentimento della gente comune che sentiva all'oppressione esercitata sulla propria nazionalità con religione o stile di vita
In questo modo meglio noti mia isolotti mia univano le loro forze
Nel presente volume dunque ritorno intesi che ho cominciato a esplorare mille novecentonovantadue che sui quali dall'orco continuato a scrivere cioè Timossi riconoscimento dignità
Identità immigrazione nazionalismo religione che cultura la domanda di riconoscimento della propria identità ma aggiunge su cui ma è un concetto base che unifica gran parte di quanto sta accadendo oggi nella politica mondiale
Non è limitata alla politica delle identità praticata nei campus universitari o al nazionalismo bianco che essa ha provocato ma si estende a fenomeni più ampi come l'impennata del nazionalismo di vecchio stampo che dell'Islam politicizzato
Molto di ciò che passa per le motivazione economica ma in realtà le sue radici come sosterrò nella domanda di riconoscimento e quindi non può essere soddisfatto semplicemente tramite mezzi economici
Questo ha implicazioni dirette su come attualmente dovremo affrontare il populismo
Secondo Eger infatti la storia umana era sospinta da una lotta per il riconoscimento
Il filosofo tedesco sosteneva che l'unica soluzione razionale per il desiderio di riconoscimento cadere riconoscimento universale nel quale veniva accreditata la dignità di ogni essere umano
Il riconoscimento universale è stato contestato sin dal loro da che vi contrapponeva altre forme parziali di riconoscimento basate su nazionalità religione setta razza etnia un genere
O da individui che volevano essere riconosciuti come superiori
L'affermarsi della politica delle identità nelle moderne MOC democrazie liberali dunque è una delle principali minacce che queste si Trovato affrontare che se non riusciremo a ritornare visioni più né versare della dignità umana circonda nerissimo a un conflitto senza fine
Così lo storico Francis Fukuyama ci introduce a questo suo ultimo Sergio pubblicato prima in America e adesso anche in Italia dalla Ute
Titolo della edizione italiana identità la ricerca della dignità e nuovi populismi
Si chiude qui anche la puntata di oggi della rassegna di geopolitica di lunedì venti maggio due mila diciannove
Vi ricordiamo che questo puntate tutte le precedenti le ritrovate on line sul sito internet radio radicale punto detti slash rubriche la rassegna di geopolitica un saluto e un ringraziamento per l'ascolto da Lorenzo Randy