Rassegna della stampa e della blogsfera cinese

Buongiorno buongiorno agli ascoltatori da Bangkok a Francesco Radicioni per un nuovo appuntamento con la rassegna della stampa e della blogosfera cinese di radio radicale l'amarezza del CIPE del muro sopravvivere Toyota
Cirillica forse il giudice mi pare circa omonime sai Sciascia sui io tra so facciamo farmaci
Credere che il proprio gruppo etnico la propria civiltà siano superiori oppure in Sister e per trasformare o persino sostituire le altre culture e un'idea folle e una pratica disastrosa e questo diceva mercoledì scorso il presidente cinese Xi Jinping aprendo a Pechino la conferenza sul dialogo sulle e civiltà dell'Asia
Ma sebbene quest'evento fosse stato messo in agenda già da parecchio tempo e impossibile non leggere le parole del leader della Repubblica Popolare
Alla luce di quanto detto solo un paio di settimane fa da h era una Skinner la direttrice della pianificazione politica del Dipartimento di Stato
Degli Stati Uniti che aveva descritto la rivalità tra Pechino e Washington proprio come uno scontro di civiltà ma non solo perché questo o funzionario della diplomazia americana avendo anche definito la Cina come la prima potenza non caucasica e quindi non bianca
Che rivaleggiava con gli Stati Uniti commenti questi che a diversi analisti hanno inevitabilmente ricordato l'antica retorica sulla così detto pericolo giallo
Ma iniziamo allora prendendo la cronaca della sin qua
Mercoledì il presidente cinese a esortati vari paesi a trattarsi alla pari per la pacifica coesistenza delle civiltà
Le diverse civiltà non sono destinate a scontrarsi ha detto sì giunti aprendo i lavori della Conferenza sul dialogo sulle civiltà dell'Asia
Il primo appuntamento nella regione dedicato agli scambi tra le culture e all'apprendimento reciproco nella costruzione di una comunità dal futuro condiviso
L'acuirsi delle sfide globali che l'umanità deve affrontare ha aggiunto si Jinping richiede sforzi coordinati tra i diversi Paesi del mondo
La Conferenza proseguiva sin qua arrivi in un momento in cui alcuni Paesi hanno fatto ricorso all'argomento dello scontro di civiltà al bullismo all'unilateralismo e alla mentalità ripiegata su se stessa
Secondo Cenci andando centri all'università di Pechino l'evento proposto da si Giuntini e molto rilevante nell'attuale contesto politico e contribuirà a migliorare la comprensione tra le diverse civiltà e aprirà la strada un futuro più luminoso per l'umanità
I popoli dell'Asia giungeva si sia spetta non continente pacifico stabile aperto integrato mentre la prosperità e condivisa
L'approccio scelto dal presidente cinese sulle civiltà ha ricevuto ampio sostegno tre partecipanti alla conferenza quando ha parlato di accantonare l'arroganza dei pregiudizi per trattarsi da pari a pari c'è stato un applauso notava il professore già alcun dell'Università di Pechino
E qui sta è stata un'autentica dimostrazione di approvazione e cui Stenson ma la sintesi della sin qua
E se ci consentite francamente difficile non pensare a come tutta questa retorica ridà con l'arroganza più volte sfoggiata dei cinesi in Africa
I negli altri Paesi dell'Asia è così come ovviamente con le politiche adottate da Pechino nella regione uigura musulmane turco sono dello sì Gianna U alla cosiddetta stilizzazione delle e religioni
Comunque per chi voglia approfondire i temi dello scontro di civiltà sono stati anche al centro di un articolo firmato dallo stesso presidente cinese e apparso sulle pagine di
Ci uscito la
Rivista ideologica del partito comunista
E però dopo questa prima pagina questa settimana non possiamo che tornare anche sullo stato dell'arte delle relazioni e tra Cina e i e Stati Uniti
E infatti già la scorsa settimana di avevamo dato conto del nulla di fatto dell'undicesimo round di colloqui
Sui dossier economico-commerciali tra a Pechino e Washington
Così come dello mento dal dieci al venticinque per cento delle tariffe imposto dalla Casa Bianca su duecento miliardi di dollari di importazioni e dalla Cina
E su questo tra l'altro meritano di essere visti sempre dalla sin qua i e dettagli di quel che diceva al termine dei colloqui Lyoko vicepremier e capo della delegazione di Pechino
L'euro ha detto che le due parti hanno raggiunto un consenso importante su diversi aspetti anche se per la Cina arrestano tre fondamentali preoccupazioni che ancora devono essere affrontate innanzitutto c'è la rimozione delle tariffe aggiuntive questi dazi dicevo il vicepremier cinese sono stati il punto di partenza della controversia commerciale
E se le due parti dovessero raggiungere un accordo allora queste misure dovranno essere completamente revocate
Il secondo punto fondamentale che la quantità di merci acquistate dovrebbe essere realistica
In Argentina le due parti hanno raggiunto un consenso sui volumi che non dovrebbe essere cambiato improvvisamente come terzo punto aggiunge Valli occorsi deve migliorare l'equilibrio nella formulazione del testo ogni paese ha la sua dignità
Cosicché il testo dell'accordo deve essere bilanciato
E sono anche necessarie ulteriori discussioni su alcuni dei Dossi e più critici
E insomma dopo il fallimento dell'ultimo round di colloqui tra a Cina e Stati Uniti questo è e quel che diceva
Il vicepremier e capo negoziatori di Pechino ma al quale è stato in questi ultimi giorni la risposta della Repubblica popolare a questa nuova escalation nelle tensioni commerciali tra a Pechino e Washington
Mentre il rappresentante al Commercio della Casa Bianca Roberta letargia annunciava l'inizio della Processo per imporre tariffe
Anche sui rimanenti trecento miliardi di importazioni dalla Cina come era prevedibile lunedì scorso Pechino ha
Invece annunciato da parte sua che e dal primo giugno aumenteranno i dazi su sessanta miliardi di dollari di prodotti americani
Ma non solo perché la Cina scriveva su Twitter il direttore del concio sabaudo potrebbe interrompere l'acquisto di prodotti agricoli ed Energia dagli Stati Uniti
Ridurre gli ordini debba ogni e limitare lo scambio di servizi con gli Stati Uniti
Molti accademici cinesi concludeva usi Gin stanno anche discutendo della possibilità di scaricare i titoli del Tesoro americani
Ma come dicevamo già la scorsa settimana Ichino stanche puntando seppur con una certa cautela anche sulla nazionalismo
è infatti subito diventata virale su ho usato i suoi può con l'editoriale di e novanta secondi lettone il seguitissimo notiziario delle diciannove
E della CCTV in cui fondamentalmente si diceva se volete il dialogo allora la vostra porte aperta sì invece volete combattere all'usura combatteremo con voi
Toni molto duri anche quelli usati in un editoriale apparso sulle colonne del Quotidiano del popolo
La cosa più importante che nella guerra commerciale tra Cina e Stati Uniti un uovo cento combatte tira avidità e arroganza se non si vantano inventano Bugie
Allora il morale dell'America si spezza la Cina invece combatte per proteggere i suoi legittimi diritti e interessi
La guerra commerciale tra Cina e Stati Uniti e la creazione di una sola persona e della sua amministrazione che stanno però trascinando insieme l'intera popolazione del Paese
Così che l'intero Paese tutta la popolazione della Cina sono minacciati
Così per minori questa è una vera guerra del popolo e è da notare inoltre che la scorsa settimana la guerra commerciale tra Pechino e Washington è arrivata persino nella
Programmazione di CCTV sei infatti il canale dedicato ai film della televisione di Stato cinese ha trasmesso per tre giorni di fila
E pellicole degli anni Cinquanta e sessanta
Tutte dalla forte sapore antiamericano
Una scelta che e così spiegava su Twitter cui si Gina
Jean Darling e altri vecchi film sulla guerra di Corea stanno venendo ritrasmessi dalle televisioni in Cina
Nel mille novecentocinquantadue le truppe cinesi vinsero la battaglia di Jean Gandini rafforzando la posizione della Cina nelle trattative con gli Stati Uniti il messaggio di questo film per i cinesi
Non possono esserci negoziati alla pari se non si combatte e insomma questo un po'
Questo un po'il clima anche se e vale la pena sottolinearlo molti applichino sperano ancora in un faccia a faccia tra si giunti e Donal Trump a margine del G venti di giugno di
USA h e però nella settimana che si è appena conclusa da Washington sono arrivate verrebbe da dire ancora una volta pessime notizie per
E occupò cui e infatti mercoledì scorso Donald Trump partire Amato l'ordine esecutivo che impedisce le aziende americane di comprare tecnologia da una determinata azienda se questa viene considerata una minaccia per la sicurezza nazionale una mossa che in realtà
Era nell'aria già da diverso tempo e che secondo gli analisti potrebbe non ha vere e normi ricadute sul colosso di Jean Genet
E quel che invece viene considerato un po'come l'arma nucleare usato dagli Stati Uniti contro può quei e l'inserimento dei colosso delle telecomunicazioni cinese
E e di altre settanta aziende in qualche modo legate a questo conglomerato e nella lista delle compagnie a cui le aziende americane non possono vendere componenti
Senza un'esplicita autorizzazione un'iniziativa questa che già lo scorso anno l'amministrazione di Donald Trump aveva preso nei confronti di sette atti è l'altro colosso cinese delle che le comunicazioni e che potrebbe davvero provocare danni ingenti per acqua cui infatti dalla sistema operativo Android perfino i semiconduttori
E davvero molta e la tecnologia americana usata nei prodotti dell'azienda fondata da frangenti
E ovviamente ci e torneremo intanto però anche per oggi ci dobbiamo fermare qui e non prima di aver ricordato che ci trovate anche su twitter chiocciola f
Radicioni oppure potete scrivere a radio radicale l'Indirizzo io ascolto chiocciola radio radicale punto it
Un saluto da Francesco Radicioni e con la rassegna della stampa e della blogosfera cinese cinque risentiamo lunedì prossimo