Presentazione del libro di Sergio Fabbrini "Il manuale di autodifesa europeista. Come rispondere alla sfida sovranista" (Luiss University Press)

Allora
Buona sera e benvenuti a a questo evento di presentazione del libro di Sergio Fabbrini manuale di autodifesa europeista che contiene un sottotitolo
Che se posso permettermi ancora più emblematico del titolo come rispondere alla sfida del sopra Nismo
Pochissime considerazioni introduttive anche per socializzare al meglio spero con questo pubblico così numeroso anche così
Qualificato intanto ecco siamo affrontando questa sera
Un tema che di grande attualità e al tempo stesso anche di grande complessità e di grande attualità perché inutile ribadirlo ma lo stiamo in qualche modo tutti
Vivendo questa presentazione si svolge a pochi giorni e da elezioni europee che sono estremamente importanti soprattutto perché sono state vissute finora nel nostro Paese un po'in chiave di dibattito politico interno un po'in chiave di definizione di quello che può essere il modello di Europa che si sta scagliando all'orizzonte così come possibile ricostruire il dibattito sviluppato all'interno della sfera pubblica mediata quindi un voto sicuramente per il Parlamento europeo ma a me almeno mediaticamente un voto che assume una rilevanza molto molto significativa anche per quanto concerne gli equilibri interni al sistema politico italiano che è un sistema politico
In grande evoluzione quindi diventa anche l'occasione per fare il dibattito mi pare il punto sul dibattito così come si è sviluppato finora sui temi dell'Europa
Secondo motivo di interesse di questa presentazione legato alla complessità del tema
Proprio perché si tratta di un tema complesso è necessario approcciarlo attraverso più chiavi interpretative più strumenti analitici
Quindi invocare in qualche modo quella che è un tratto distintivo di questa Università ovvero non solo la multidisciplinarietà ma anche la interdisciplinarità quindi avere la capacità di leggere i temi dell'Europa mettendo insieme chiavi interpretative che sono strettamente riconducibili a i sistemi politici alle implicazioni giuridiche all'implicazioni economica alle implicazioni
Culturali alle implicazioni dirette sul nostro sentimento europeista o antieuropeiste quindi capacità di coinvolgere quello che
L'approccio individuale rispetta uno scenario non dimentichiamolo che si connota per la contestuale presenza di ventisette paesi è di quattrocentocinquanta milioni di cittadini
Proprio perché il tema è complesso e qui c'è la prima grande provocazione che consegno sia chi farà adesso l'introduzione all'evento sia che poi dopo si confronterà con me
è a volte piuttosto difficile poter ragionare esclusivamente in termini di polarizzazione tra sovrani 'sti e anti sopra misti o tra europeisti
E sovrani giusti perché la complessità probabilmente richiederebbe una analisi molto più approfondita Sergio Fabbrini lo fa in modo eccellente di quello che l'approccio di quello che l'atteggiamento anti europeista
Potremmo provo col professor Fabbrini potremmo sì parlare come si fa in questo libro come si fa nel dibatto pubblico di sovrani 'sti europeisti ma potremmo anche parlare di europeisti e diversamente europeisti presente quindi dipende dalle scelte che facciamo in ordine
A alla semantica accusa consapevoli come siamo che le parole così come le immagini evocano significati specifici l'ultima cosa che dico molto rapidamente sulla sull'autore come sapete si tratta di un
Politologo tra i più raffinati in Italia invidiato molto anche dall'università dell'estro che
Non so invidiato invidiato detto invidiato da molti universitari estere che associa al rigore accademico e scientifico anche una approccio molto molto mite molto neutro rispetto a temi che sono oggettivamente molto divisivi quindi credo che questo libro rappresenti l'opportunità per poter approfondire meglio un tema che e di strettissima attualità è molto molto complesso richiede probabilmente uno sforzo enorme per ricacciare per spingere indietro vie e del dibattito pubblico quei tentativi di semplificazione e quindi ci muoveremo lungo questo percorso provando a mettere insieme implicazioni politiche economiche giuridiche e cultura
Do subito la parola alla presidente ma Marcegaglia che la prima delle tre Autori tacca Demi che che ci aiuterà a contestualizzare meglio il senso di questa iniziativa e poi daremo il via ad una forma di confronto
Buonasera a tutti ha un grande piacere per me essere qui così poter partecipare a questo alla presentazione di questa ultima fatica del nostro Sergio Fabbrini
Lo ha detto prima soggiorno Giorgino insomma Sergio non ha bisogno di presentazione è una ne siamo molto orgogliosi di averlo
Qui alla LUISS ma insomma con questo libro ci dà alcuni spunti interessanti proprio su che cosa sta succedendo in Europa
Come e quali sono le problematiche anche fosse che cosa fare no è una riflessione è successo che cosa potremmo fare ognuno nel proprio ruolo per dare un contributo per cercare di diciamo dare una risposta anche a questa situazione che si sta creando di sfiducia nell'Europa e di lontananza diciamo che i cittadini sentono arrivano ma intanto voglio dire una cosa che è nota ma mi pare evidente che uno dei motivi secondo me che sta portando a questa situazione di di sovrani smontò di all'Anton amento dall'Europa è legato alle varie Destruction che ne stiamo vivendo no che sono molto forti sono diversificate ma si stanno comiche stanno avvenendo tutti nello stesso momento una quindi sicuramente quella tecnologica che qui voglio dirlo questo un po'il mio mestiere se ne parla spesso però questo ve lo posso dire da imprenditrice c'è l'innovazione Lalla Destruction tecnologica e molto profonda ogni imprenditore oggi la sta vivendo sulla propria pelle
Perché non è solo come dire un modo diverso di produrre è una Destruction in tutta la tua catena del valore vuol dire avere di sicuramente produrre in modo diverso dire approcciarti in modo diverso e tu il fornitore i tuoi clienti
Al mercato in generale vuol dire guardare in modo diverso all'altura bis ha salito i prodotti quindi è è è un è un cambiamento molto forte e non c'è dubbio che come tutti i grandi cambiamenti può creare grandi opportunità ma può creare anche minacce quindi c'è sicuramente questa tecnologico distrarci anche molto importante cioè il processo di decarbonizzazione no che è un altro tema molto importante molto sentito e anche su questo ancora una volta parlo da imprenditore
Evidente a tutti che il tema va affrontato con serietà bisogna andare verso come dire una riduzione delle emissioni di CO due ma anche qui bisogna farlo
Dando anche risposte a quella che è una domanda di energia che cresce non tanto nei Paesi europei quanto in altri con negli altri Paesi qui non basta dire riduciamo l'emissione di CO due ma facciamolo riuscendo a dare accesso all'energia per esempio a un miliardo
Di africane qui neanche questo vuol dire un cambiamento epocale
Stiamo vivendo cambiamenti enorme anche nel dal punto di vista delle relazioni internazionali sommano no
è evidente a tutti che siamo andati dove stiamo andando verso un po'una una crisi del sistema multilaterale che ha governato il mondo
In questi decenni al dopoguerra la l'amministrazione Trump fa non crede nel multilateralismo ma dall'altra parte non sappiamo che cosa andiamo incontro non c'è un'alternativa oggi Chiara o evidente
C'è una una diseguaglianza che è cresciuta che sta crescendo e questo ha portato a una come dire a un malcontento diciamo sociale e soprattutto questo sta portando alle persone ed aveva da sentire come dire
La fine di un sistema nel quale abbiamo vissuto siamo anche cresciuti senza vedere che cosa abbiamo davanti e come io credo tutti i momenti di cambiamento così pesante questo porta incertezze porta come dire una una una tanto un allontanamento punto da quelli che sono state i propri valori il modo in cui abbiamo vissuto e tra questi
Certamente c'è anche l'Europa oggi
Il nostro
Presidente di Confindustria ha detto delle parole molto chiare molto forti cioè ha detto non c'è un futuro dell'Italia fuori dall'Europa è anche ricordato perché è vero il Cern molti dibattiti si dice è inutile che voi ricordiate ragazze giovani che cosa ha rappresentato l'Europa parlate parlate del futuro si è vero però forse in qualche momento ricordare anche che cosa ha significato l'Europa per noi è importante non solo come diceva
Oggi i il presidente boccia dal punto di vista della riduzione dei tassi d'interesse pagati
Ho detto tutto quello che è significato ma io penso anche dal punto di vista della dei valori cioè i valori europei sono una cosa seria che rappresentano il nostro passato il nostro presente e io spero tanto nostro futuro democrazia libertà UE il First State
Tutte cose che come dire sono così importanti tolleranza quindi son tutte cose importanti che dobbiamo ricordare quindi l'Europa è ancora la nostra casa non c'è dubbio che una parte dell'allontanamento dall'Europa nasce anche dal fatto che per una complessità di governo e su questo Sergio è un grande esperto Enea discusso ragionato molto
L'allargamento dell'Europa oggi Europa ha perso in parte anche la capacità di dare risposte no ma non tanto per dirle per le istituzioni europee ma perché spesso come dire a Predazzo
Il il metodo intergovernativo dove non sono le istituzioni europee
Che hanno il pallino in mano ma sono i governi sotto forma di consiglio europeo cooperazioni era quelli soprattutto il modo che come sappiamo ha prevalso dopo la crisi quindi c'è stato anche un un meccanismo attraverso il quale come dire l'Europa
Non è riuscita nel modo corretto forse a dare le risposte alle paura che le persone oggi hanno penso alla migrazione penso alla crescita penso alla difesa penso
A tutta una serie penso alla disoccupazione che certamente aumentata penso anche alla disuguaglianza e penso anche alla perdita di competitività che in parte si è vista quindi c'è un tema vero i io credo che quindi noi dobbiamo reale riaffermare con forza quello che diceva oggi boccia cioè che non c'è un futuro nostro senza Europa che l'Europa non abbiamo bisogno di più Europa perché quasi tutti i problemi che oggi sono come dire davanti a noi e dove c'è una richiesta di grande risposta anche europeo richiedono più l'Europa non meno Europa
Ma evidentemente dobbiamo anche tutti lavorare per capire perché non basta dire serve più Europa ma dobbiamo anche capire dove bisogna cambiare che cosa bisogna cambiare per rendere l'Europa più forte più integrata più capace di rispondere appunto alle alle grandi alle grandi sfide e ecco io credo che le cose da fare almeno dal punto di vista dell'industria che oggi non parlo come università perché poi parlerà ovviamente Andrea Pesce parlo più come imprenditore le cose da fare secondo me sono abbastanza chiare
E hanno varie diciamo in vari campi diversi il primo è certamente quello di mettere insieme che se volete lo stesso problema che Alitalia non fosse in maniera ancora maggiore ce ne dobbiamo mettere insieme la capacità di essere forti competitivi di vincere nel mondo di avere le nostre aziende che aumentano la loro quota di mercato nel mondo
E attraverso questo poi anche come dire affrontare il tema della disuguaglianza però se non partiamo dal Adair una maggiore competitività in Europa nel problema non risolviamo e ci sono alcuni dati
Che mostrano invece che c'è una riduzione di capacità di competerà con la prima nota ancora forte non è vero che non siamo più forti nessuna tecnologia non è vero non siamo forti nelle tecnologie delle piattaforme digitali non siamo forti fosse sulla intelligenza artificiale ma su tante altre i nomi nel suo altrettante tecnologie siamo ancora forti però
Ci sono dei dati che evidenziano che stiamo perdendo diciamo atte capacità no di di di di di competere se guardiamo il diciamo il il flusso degli investimenti internazionali l'Europa fino a pochi anni fa atti diciamo attraeva e cinquanta per cento dei flussi oggi meno del trenta
Se guardiamo il numero di brevetti stiamo perdendo terreno se guardiamo anche per esempio interessante le dieci più grandi con compagnie diciamo in termini di medie aziende in termini di di valore di mercato non ce n'è un'europea
Se guardiamo le cosiddette gli unicorni cioè le le le le società le start-up nate che poi superano velocemente un miliardo l'Europa nel dal due mila dieci ad oggi ne ha avuto centotrentanove contro contro appunto più di cinquecento in Cina e un numero ancora più alto negli Stati Uniti quindi c'è una un problema diciamo di competitività e di perdita un po'di posizioni su alcuni punti fondamentali allora come si risponde a questo io penso che si risponde innanzitutto dando ancora più forza al mercato unico il mercato unico è e i la cosa più importante che noi abbiamo è un mercato da cinquecento milioni di consumatori che sono ancora il più ricchi diciamo del mondo
E per un'impresa europea per le imprese italiane presero per a dire a disposizione un grande mercato il più grande mercato del mondo un mercato ricco mercato che richiede come dire prodotti di qualità
è un'immensa possibilità di crescita però come sapete noi abbiamo ancora che che sedi certo alcune implementazioni abbiamo pure sul mercato unico ma c'è ancora moltissimo da fare in ogni tanto si perde no questo tema del mercato unico io ho assistito alcune diciamo dibattiti proprio con alcuni di questi giovani ragazzi che va proprio creato queste gli uni corre poche gli unico diciamo europee e lo diceva esattamente questo per noi la cosa più importante più che incentivi aiuti eccetera vere un vero mercato unico davanti ci dà la possibilità di competere con i cinesi con gli americani con gli indiani quindi ritornare a ragionare sul mercato unico
L'altro tema molto importante quello di avere una politica industriale seria ecco io credo che io dicevo quando sono state presenti di sesso dicevo una battuta che era queste c'era se c'è un'innovazione
Un una un americano dice qua o facciamo un successo di questa innovazione un cinese con esso non è più vero ma la la battute diceva qua occupiamo allo un europeo dice o noi dobbiamo regolare non c'è questo questo concetto come dire di paura un po'dell'innovazione a questa o concetto di paura un po'del rischio
Questa idea appunto che dobbiamo tenere tutto un po'sotto controllo ci sta limitando a cui io penso che serve una politica industriale
Che abbia una visione di lungo termine che metta al centro l'innovazione che messe mette al centro la ricerca che metta al centro proprio il mercato unico che metta al centro proprio la capacità dicevo prima di essere competitivi e nello stesso tempo da avere la forza di affrontare il grande tema della decarbonizzazione della sostenibilità e anche della dell'uguaglianza quindi serve una forte politica industriale serve appunto come dicevo prima una grande tema di innovazione cioè l'innovazione deve essere al centro anche con i rischi
Che l'innovazione può può portare qui il primo tema è proprio quello
Di essere più competitivi nel modo che dicevo il secondo tema è quello di a vere più coesione sociali più certamente attenzione all'inno Guagliani alle ineguaglianze questo non c'è dubbio penso che qui su questo tema
Le cose da fare sono altrettanto chiare ridurre il costo del lavoro questo vale per l'Italia ma vale per tutti i Paesi europei vuol dire lavorare molto sulla sulla la sulla scuola sull'università sui treni già oggi dove lì l'Europa non cresce molto
Già c'è uno short e ci scrive no e questo è un problema enorme cioè se noi dovessimo cresce di più
Avremmo veramente un grande problema di mancanza di diciamo di di di di di tutta una serie di competenze che mancano voi sapete che in Germania se tu parli oggi con un imprenditore tedesco gli chiedi qual è il tuo problema più grande lui ti dice non trovo le persone che hanno come dire le competenze
Che si addice a un tema di treni c'è un trema su quella mente come dire di supporto a chi ha più bisogno ma sempre una logica appunto di competitività il terzo tema che importante io penso che è fondamentale che l'Europa sin mantenga questa sua posizione molto forte per il libero mercato nel commercio internazionale
Anche questo tema il protezionismo la cosa che fa peggio all'Europa è una cosa suonata peggio al mondo perché quando tu vai in una situazione dove tu protegge testé su quello che stiamo vedendo no con le le scelte dell'amministrazione Tramper su l'acciaio va be'io Soro
In questo settore qualcosa hanno causato hanno accusato ovviamente che altri Paesi hanno messo altri Dazzi e poi la l'Europa dovuto mettere la salvaguardia cioè quando tu guardi me meccanismo di questo tipo non sai dove poi vai a finire male rischi che ci sia una una come dire una guerra commerciale che può veramente portare a a conseguenze drammatiche il mese la storia ci insegna che può portare a conseguenze drammatiche non solo sul commercio tedesche poiché si perda anche la democrazia ossia degli elementi che non vanno bene quindi io penso che l'Europa deve rimanere grande come dire
Gran deve credere di continuare a credere e lavorare per un commercio libero ovviamente un macho corretto non ci devono essere situazione di dumping di nessun tipo là dove c'è so da ampi ci devono essere anche come dire le le le le le gli strumenti per batterlo ma dobbiamo rimanere
Il una voce molto forte a favore diciamo di un di un mercato unico perché alla fine poi ci sono quaranta milioni anzi cinquanta milioni di posti di lavoro
In Europa che dipendono dall'esportazione e un paese come il nostro
Ora l'Europa nel suo insieme dove la crescita dei demografia ci dicono che impari in futuro non saremmo la parte più dinamica del mondo ha bisogno di poter esportare di andare investire dall'altra parte infine e credo che su questo io credo e questo credo sia molto importante che l'Europa si deve concentrare dal punto di vista proprio anche della sua costruzione laddove deve decidere di veramente intervenire là dove le decisioni europee aggiungono qualcosa non ci sono delle materie dove inutile che decida l'Europa ha molto più senso che decidano
Gli stati o addirittura le regioni in alcuni casi ci sono invece materia in cui è fondamentale che l'Europa decida sia siano decisioni che siano come dire a livello europeo ed è qui che serve maggiore integrazione europea
Certamente
Sto parlando del tema immigrazione bisogna avere fare delle scelte chiare su questo
Sto parlando certamente della della difesa sto parlando del fatto che Servono io penso che serva all'unione bancaria serba il capital market Julio serve all'Energia un eccetto su tutta una serie di cose
Deve esserci più Europa enorme in Europa ma ci sono altri aspetti dove non serve più Europa qui lo dico
C'è nastro
Amico della accise della CISL la firma è sempre stata molto attento su questo io quando sono stato Presidente
Come dire della Disney di Business Europe oggi c'è Marcella che se ne occupa molto
Abbiamo spesso sentito i sindacati chiedere per esempio che ci siano decisioni a livello europeo su tutto una parte sociale io non credo che questo sia un monomero Monica credo che sia molto più corretto che i temi sociali vengano affrontati prima di tutto nella contrattazione so che questa è anche una cosa che la la la la la CISL e che credo che tanti dei problemi nascono proprio da invece buoni rapporti tra sindacati imprenditori altre cose vanno decisi a livello nazionale ma ci sono delle degli elementi dove come dire coordinarsi o prende decisioni a livello per non serve crea solo burocrazia o crea elementi o imputati quindi è importante
Che l'Europa decida la dove assenso che dove tutti che ci sia una decisione europea senza appunto
Andare a diciamo legiferare laddove non serve e può solo creare vari problemi quindi chiudo non voglio essere troppo lunga io
Credo e spero che queste elezioni europee riconferme hanno che la maggior parte i cittadini europei crede ancora nell'Europa me lo auguro ma penso di spero che sia così
Penso che l'Europa i valori europei siano fondamentali
Penso che non c'è un futuro italiano fuori dall'Europa e penso come dicevo prima che tutti noi dobbiamo impegnarci per pur mantenendo punto
Il grande valore dell'Europa nel migliora le quello che non funziona a vere istituzioni europee forti
Fare in modo che i governi nazionali non siano quelli che decidano sempre sulle cose europea importanti che l'istituzione del Paese non forti ma che come dicevo prima veramente decidano la dove serve decidere e che dal punto di vista sia sociale che economico si ci sia una visione di lungo termine che permetta veramente all'Europa di continuare a crescere e creare posti di lavoro avere una crescita sostenibile che metta al centro come dire
Le persone e che veramente combatta la disuguaglianza
Non non creando lavoro ma creando più lavoro opportunità per tutto e soprattutto dia un futuro ai giovani perché alla fine questa è la cosa più importante sulla quale tutti noi dobbiamo lavorare grazie
Grazie grazie molte
Aspem Marcegaglia io seguo il suo ragionamento e nel dare la parola Paola Severino mi piace fa riferimento a
D'una situazione che fu già molto evidente nel pensiero filosofico di Cantet Cantet ha operato in un'epoca in cui non c'erano i mezzi di comunicazione di massa esisteva tutt'al più l'opinione pubblica borghese
Eppure aveva compreso che gli essere umani reagiscono non alla realtà così come ma la realtà così come viene rappresentata aprendo un dibattito che tuttora molto molto forte circa la polarizzazione tra rappresentazione e percezione della realtà ecco
Ha ragione secondo me la presidente Marcegaglia quando dice che la percezione che noi abbiamo dell'Europa e soprattutto di una istituzione che ha diciamo spinto un po'troppo il piede sull'acceleratore della regolazione e quindi quasi un limite e non un'opportunità mi piace
Consegnare questa provocazione a Paola Severino che come voi tutti sapete è un eccellenti giurista e che quindi sa esattamente che cosa vuol dire regolamentare in un modo piuttosto che nell'altro e che tipo di conseguenze questo tipo di azione comporta interni di percezione da parte dei cittadini
Grazie a un bel passaggio di testimone diresse un tema estremamente stimolante ma naturalmente risponderò
A questa a questa
Resta a questo invito
Ma naturalmente prima qualche parola sul libro
Lo abbiamo letto tutti con grande approfondimento
Giorgino già si è soffermato sul titolo
Manuale di autodifesa quando si parla di autodifesa e ci si chiede subito auto-difesa da che cosa
E lui ce lo spiega subito con con molta con molta in maniera molto Diretta da attacchi interni ed esterni
Perché gli attacchi vengono dai Paesi che compongono l'Europa e vengono anche dalle grandi potenze straniere che hanno rilevanti interessi naturalmente
A indebolire l'Europa con la quale sono in competizione
E e quello che ci colpisce e che pur trattandosi di una raccolta di editoriali cioè di di di di di piccole parti di pensiero messe tutte insieme abbiano un filo conduttore straordinario
Assolutamente lineare passaggio dal momento di ai di Breaks sita al momento delle elezioni europee questo breve periodo che però ha determinato delle conseguenze
Straordinariamente forti ed incredibili qualche anno fa il passaggio dal cambio di protagonisti destra sinistra a protagonisti sopra Nismo europeo
E surrealismo europeismo a ed è particolarmente pertinente l'esordio della prefazione di Sabino Cassese
Che ci dice loro l'Unione europea nei suoi più di sessant'anni di vita mai è stata tanto criticata ma mai è stata tanto popolare
Perché perché tanto criticata perché tanto popolare e qui arriviamo poi a alla domanda che che mi poneva motivi della critica la necessità di procedere semper per compromessi gli Stati i proponenti portano un'idea però questa idea viene trattata
E non esce un prodotto che è un compromesso necessario
Entro che limiti questo compromesso è positivo ed entro che limiti invece e negativo qui io mi ricordo sempre la favola dei tre porco Spini che devono dormire nella stessa tana stanno molto stretti hanno bisogno di scaldarsi ma non si devono pungere tra di loro quindi devono trovare una dimensione nella quale possono stare vicini senza pungere sì questo è stato un po'il tema spinoso appunto come quello di porco Spini della Europa c'è dover cercare sempre un compromesso un compromesso anche in materia di regolamentazione
E io credo che la regalmente azione possa essere un grande fattore di accompagnamento allo sviluppo dell'economia ma che ovviamente non la debba frenare
Parliamo di nuova economia parliamo di tecnologia
Evidente che noi non dobbiamo aver paura Della nove economia della nuova tecnologia che anzi l'Europa debba essere il luogo nel quale la nuova economia si deve sviluppare senza timori e che noi stessi il tema dell'Università poi lo affronterà benissimo il nostro vettore
Ma noi stessi come università dobbiamo creare una popolazione di giovani adatti alla a trattare e accrescere nella nuova economia
La regolamentazione cosa deve fare beh deve stare al fianco
Deve evitare che noi siamo governati esclusivamente dalla tecnologia
Deve essere capace di governarla dunque la tecnologia si deve sviluppare l'economia non abbiamo né paura ci darà delle risorse extra io sono convintissima che ci darà delle straordinarie risorse
Vorrei essere giovane e lo dico sempre per tanti motivi ma uno di questi e quello di trovarmi di fronte ad un di fronte ad un mondo completamente in improvvisamente il nuovo quello dei nuovi mezzi di elaborazione e di produzione economica che però non possono rimanere non regolamentati allora
E sempre un problema di misure sempre il tema dei porco Spini è sempre la capacità di regolamentare senza soffocare
E a volte ritarda il alla volta dell'Europa ha avuto un andamento soffocante quando per per esempio prescriveva l'Italia delle normative che be di implementare normative che già c'erano
Ha o o di creare nuove norme laddove non avevamo dei vuoti normativi ecco qui il tema della della motivo della critica e la ricerca di un compromesso che riesca a far coesistere ittiti porco Spini e la tecnologia la crescita tecnologica con la regolamentazione ma ci sono anche i motivi di popolarità del modello europeo
Con la consapevolezza che si può crescere solo così io credo che giorno più adatto di oggi per parlare d'Europa non si poteva trovare
Perché oggi il discorso del presidente boccia è stato quasi tutto incentrato sull'Europa ed è stato un discorso applaudito o scenate
Ma io
Vorrei leggere solo una due frasi di questo discorso che ci spingono i motivi della popolarità del tema europeo
TUEL ma li hai fatto cenno sintetizzando lo con più di cinquecento milioni di consumatori oltre ventitré milioni di impresa dell'Europa e la più grande area economica del pianeta dove persone merci circolano liberamente
Il sette per cento della popolazione del globo sviluppa il ventidue per cento del PIL mondiale
Siamo al mercato più ricco al mondo il primo importatore il primo esportatore implica capisco che abbiamo dei contendenti molto forti
All'Europa è un gigante economico in un futuro non molto lontano tuttavia nessun singolo Paese d'Europa
Farà più parte delle prime economie del mondo mentre l'Europa unita sarà ancora tra i protagonisti delle scelte politiche ed economiche che influiranno sulla vita delle nostre popolazioni
Il gigante economico che come Unione già siamo deve assumere la forza del gigante politico per fronteggiare le sfide che verranno l'Europa rimane la solida base su cui costruire il futuro
Io credo che nessuno di noi possa dissentire da questa da questa constatazione da questa proiezione verso il futuro la crisi economica colpisce i singoli Paesi soltanto l'Unione può aiutarli a superare ma è ovvio che il cadavere una Europa migliore
Dobbiamo a pensare non solo all'Europa in in termini economici non dobbiamo l'altra l'altra frase che vi volevo sottolineare non dobbiamo chiedere da vere più Europa
Ma anche ma ce lo diceva troppa Europa fa male
Ma dobbiamo cercare di avere una Uroš pro migliore un'Europa che ci aiuti nella crescita non solo economica ma anche sociale e culturale
Ad affrontare insieme i temi che non possiamo affrontare da soli come quello della immigrazione quello della integrazione in un momento nel quale certamente le guerre porteranno nuovi transiti e i nuovi fenomeni ancor più drammatici di immigrazione
Di fronte a tutto questo quel che mi piace dire del libro e che Sergio Fabbrini non solo commenta l'Europa dicendo quel che c'è di positivo o di negativo il motivi del Successo i motivi della critica ma cita anche le ricette concrete per per cercare di superare certi problemi
E e sono delle ricette di una politologo di grande e di grande stoffa e di grande qualità
I critici che si limitano a criticare non no no non fanno secondo me il bene della scienza e della elaborazione che propongono
Invece molto concreto Sergio quando ci suggerisce la ricetta quando ci dice che a si deve costituire un'unione federale affinché si preservi l'identità nazionale dei singoli stati membri
Con il risultato di ridurre lo stato di confusione smarrimenti o dei cittadini e di prevenire la loro radicalizzazione nazionalista a fa di più
In linea esattamente con quello che ci diceva la presidente Marcegaglia per non avere troppa Europa bisogna selezionare i temi dei quali si deve occupare l'Europa rispetto ai copra quello dei quali si devono occupare le singole nazioni così un po'come abbiamo fatto nel rapporto tra Stato e regioni non l'abbiamo fatto in maniera perfetta devo dire perché molte sovrapposizioni ci sono e andrebbero riviste
Ma partendo con le idee chiare e di grandi gruppi di ma Terje da affidare all'Europa credo che le sovrapposizioni si potrebbero evitare la primaria che ci suggerisce Sergio Fabbrini e quella della sicurezza
E come non concordare con loro in un momento in cui il terrorismo ci vede tutti vittime di attacchi che possono colpire qualunque Paese
In qualunque momento la seconda è la politica economica che comprende la gestione della moneta comune la politica fiscale e di bilancio e sociale dell'unione
E anche qui c'era una profonda contraddizione nell'Unione con una moneta unica ma senza una politica fiscale
Comune
La terza concerne lo sviluppo e si traduce in politiche di investimento nei campi della ricerca scientifica delle infrastrutture
E della innovazione anche qui le politiche di incentivazione dell'Europa sono rimangono estremamente importanti dunque una divisione di competenze tra nazioni e tra Europa e dunque una possibilità di stare appunto come il porcospino i vicini
Senza senza pungere soci tra di noi credo che questa sia una indicazione molto importante in fondo la la ricetta del libro riuscire a convivere in una Europa migliore che si occupi più di alcune materie
E meno e meno di altre e credo che i libri questo genere portino davvero uno straordinario contributo alla possibilità di crescita della Europa più di tante chiacchiere più di tante conversazioni sul tema
Perché quando si propone quando si analizzano le parti critiche si propongono dei miglioramenti forma compra concreta si aiuta la crescita del paese si aiuta concretamente la crescita dell'Europa in tutti i settori che abbiamo analizzato e soprattutto in quelli nei quali l'Europa dovrebbe portare una marcia in più una marcia più accelerata grazie davvero Sergio per questo scalo grazie fosse ferito
Se è la volta di Luigi Abete presidente della Luiss business school e anche da dal presidente Abete riceveremo un contributo importante alla decodifica di questo messaggio così ampio rispetto a un tema di grande attualità ma boh buonasera a tutti io non ho letto il libro
Anche se rendono leggendo normalmente che sapevo che probabilmente hanno letto una parte
E e quindi diciamo parto avvantaggiato nel senso che poi quando ascolterò successivamente il dibattito non come dire non mi annoio perché mi iscrivo cosa che mi consente di evitare
La duplicazione dell'uso del mio tempo
Quando Sergio mi ha chiesto di intervenire ho pensato che l'evento accadesse a villa Blanc perché io sono un po'come dire il simbolo tra virgolette della risurrezione villa Blanc e quindi quando sarà cosa villa Blanc
Alcuni per cortesia altri altri perché che sanno che poi io sono come dire accedo alla tentazione di questo tipo naturalmente comunque mi invitano
E diceva e quindi quando sono uscito da viale Altiero Spinelli trenta
Lasciando il conto diciamo alla fine i cocci amministrazione Trabacca nazionale BNL gruppo ben Pepa Riba per venire qui ho detta l'ho visto al un balilla Blanc onde per andare a viale Pola
E allora dentro la e quindi ho pensato perché Sergio né al di là c'era già la presenza di Emma quella della vicepresidente e quindi onestamente diciamo non ci ha bisogno del terzo zia la vediamo sotto lo la la logica dalla tra virgolette rappresentanza istituzionale
E allora mi sono andato forse c'era un po'di attenzione per come dire
Il fatto che ho seguito e seguo la sua attività abbino tempo ove e quindi ho cominciato a fare membrana sa perché quando uno sopra i settanta anni se un sedime ambisce e io sto ancora sto in questa condizione voglio dire ricorda e cerca di utilizzare il ricordo per ragionare sul futuro
E allora divenendo mi ricordavo che nel mille novecentosettantanove
Io allora presidente dei giovani imprenditori proponevo su richiesta del presidente della Confindustria qui toccarli
Di
Provoca la Giunta di Confindustria di intervenire pecca capitalizzare quindi acquisire
La LUISS
Che non siano ancora Guido Carli
E quindi questa questo immobile questa sala anzi questa sala questi mobili è stato l'oggetto da transazione perché noi all'epoca ci accolliamo sei miliardi di di mutui di vecchie lire
Ti dovresti magari nei quattro anni successivi e giustifica il più alla Giunta di Confindustria l'investimento dicendo che il Palazzo
Valeva di più e quindi sostanzialmente lascia un buon affare immobiliare e poi se l'università funzionava
L'avremmo fatta e riesce se non funzionava ex avremmo preso le conseguenze e quindi gli imprenditori che sono persone
Di grandi idee ma anche di grande attenzione come dire alla Tim competitività economica voglio dire accettalo subito la mia proposta è così la motivazione per cui Guido Carli mi propose di presentarla c'è quella di
Diciamo accompagna un'eventuale dissenso sulle spalle di un giovane imprenditore facente funzione voglio dire fu risolta da questa esperienza
E allora dicevo e qui il settanta restano al settantanove c'è anche il dibattito sull'adesione allo SME
Io ricordo come uno dei primi atti miei forse uno dei più importanti nelle hanno tanta un altro progetto
Importante sul diciamo sul rapporto con la società fu il dibattito che c'è in Confindustria sull'adesione allo SME
E non era così pacifico perché il mondo dell'impresa veniva dal una cultura protezionistica e quindi noi giovani imprenditori lo decorre scemo comunicato stampa che allora prova le agenzie
Ma è una cosa come dire utile usiamo questo non c'era internet appunto su e quindi tra virgolette nere specie Mulas appena appoggiare
La posizione del presidente di Confindustria e lo uscendo da via il Chievo Sperelli trenta mi sono anche ricordato che
Vi chiediate spia dove c'è la sede del gruppo BNL mente Paribas si chiama di Altiero Spinelli perché all'epoca quando abbiamo deciso che concentrare nel nuovo Bitinia
Lazio direzione del gruppo con Roma
Ho chiesto al Comune di intitolare la strada Altiero Spinelli memore del fatto che mio padre mi ricordava quando ragazzino e che non gli stampavamo le tessere del Movimento federalista e che lui in cambio del fatto che gli faceva come dei gratuitamente questa attività di servizio aveva la tessera numero sette quel momento federalista e quindi per me Altiero Spinelli
Epoca la storia
Il lavoro durante la guerra mio padre
E allora vado sbandati a viale alla stazione Tiburtina e ho detto al sindaco pro-tempore dell'epoca su Cagliari tattici del comma che ormai conto neanche quale onestamente voglio dire
Bisogna che l'ente stiamo attivo Spinelli perché il nostro palazzo è il simbolo di un'impresa che si sviluppa in Europa quando io
Il tre febbraio del mille novanta del due mila e sei Contrada e volta i miei nuovi azionisti il gruppo BPER impedite prima gli chiesi
Ma noi come dobbiamo considerare
Mi rispose il capo della comunicazione che accompagnava l'amministratore delegato alto anzi mi disse ne siamo un grande gruppo internazionale di nazionalità europea di origine francese
E gli dissi mi sembra una bella definizione mi ci ritrovo possiamo continuare a collaborare insieme su Cassani
Altri quattordici anni sto ancora voglio dire mi chiedono ogni anno rimanere un'altra udienza allora Altiero Spinelli non solo evoca la storia ma evoca al l'Europa comunitaria
Perché la vera questione che pone
Fabbrini che se la solita questione che noi conoscevamo da giovani quando facevamo
Non ha non potendo partecipare al momento federalista perché eravamo troppo bambini all'epoca ma come dire le esperienze dalla fase degli anni Settanta è nota la differenza Natali l'Europa comunitaria dopo quando intergovernativa quel tutta la difesa
E la storia di questi ultimi dieci quindici anni ci ha dimostrato
Che l'Europa dona fatto quei passi avanti che poteva e doveva fare perché purtroppo a un certo punto il metodo intergovernativo ha sostituito il volo comunitario
I maggiori a superare paradossalmente con una notevole efficacia di fronte a momenti di crisi
Ricordate quando c'era
La crisi economica quando c'erano i rischi nei dei soggetti che saltavano si riunivano ogni tre settimane stavano
Più in giro per il mondo i governanti deve dei singoli paesi o meglio a casa loro avviso dovrebbe e poi uscivano indice lungo qualche cosa quindi di fronte alla pressione dell'evento di fronte all'urgenza
Voglio dire relativamente e
Come dire devono vedere in faccia la realtà dovrà decidere quando poi la situazione si è un po'tranquillizzata
Il mare ottengo relativo alla al come dire a dimostra tutte le sue limitazioni ritornano gli egoismi le Coppola di degustazioni ognuno pensa a se stesso prima noi sopra gli altri
Come se il colpo decisivo vive senza gli altri gli altri due il suo vivere senza noi nuove società moderna
Viviamo o tutti o nessuno ieri
E vediamo ci stanno tutti i valori di qualità e non solo soltanto di sopravvivenza e allora il tema devo rimane questo
Lo dico io che in alcuni anni ho anche detto ma facciamo che ha politiche puntiamo
Ha un equilibrio tra metro comuni dagli al metodo intergovernativo che consenta di renderci conto che l'Europa delle Regioni quella che pativa negli anni settanta e oggi a Roma delle nazioni vogliamo usare un termine tra virgolette nazional-popolare usiamo questo termine però poi la storia dimostra che quando entri in quella logica non va avanti
E quindi abbiano e delle modalità diverse per legare un metodo comunitario a una realtà nella quale gli stati nazione comunque hanno mantengono un ruolo che non può essere by passato
Dalla diciamo dalle dimensione regionale storicamente intesa pensose perché delle regioni si parlava prima ancora che le regioni l'Italia si precessione ai fini dell'Europa anni settanta
L'ho fatto un po'di storia
Mila
Forza che di come io diciamo partecipato di sudore
Ancora devo in come dire intestare la seconda strada dove c'è il gruppo baby per quelle del quella che sta dietro dietro mi dietro l'altra spacciare che verrà intestata a a Nino Andreatta
E che è già stata deliberata Marco non riesco a Formentera Party usata te cosa fa per scopi Pellissier passato un anno e mezzo e la targa con l'abbiamo messa però
Più a palla metteremo e quindi osavo lì
Insieme ai colleghi di Beppe per i bandi BNL tra viale Altiero Spinelli e via creato Nino Andreatta
E penso mi ci trovo molto bene
Non solo perché esso vicino conosce al sistema della logistica italiana perché dati duttile perché lo sapesse e il Polo il logistico più integrato che diciamo conosciamo noi nelle nostre esperienze a che si non è così come dire charmant come però per uno che è nato
E vissuto al Quarticciolo
A di Burti Iraq come se se sia a Grand Hotel de Paris e voglio dire a Parigi e quindi come tale non mi pongo non mi sono mai posto non mi pongo mai questo problema quindi ascoltavo molto piacere le riflessione il dibattito
Emozionato come ha detto Emma è l'ha ricordato la professoressa Severino anche dall'intervento oggi di Enzo boccia
Perché boccia perché non se n'è accorto oggi ha fatto un grande intervento
Ma non solo perché ha avuto grandi applausi
Ogni ma perché ha detto delle cose molto pesanti
Andate a rileggervi cose che in Italia oggi giudice quasi nessuno
In privato figuriamoci davanti a due mila e cinquecento persone contanti di Antonio ha detto con quello che pensa De
Come dire
Delle chiusure ha detto quello che pensa dell'integrazione ha detto le sedi cose vi lascio il piacere di andare dalla legge allora io per finire il mio che vai dal cultuale
Ne sono andato tornando inattesa Rimini reti a fare cosa ho detto la mia segretaria mentre si svolge il Consiglio amministrazioni mi Recuperi il testo dei miei quattro anni di discorso
Discorsi da Confindustria per quello che ha fatto il presidente di Confindustria non lo sa più dei quattro anni ci fanno fare un libro
Chiamiamo a futura memoria
Personaggio quasi nessuno vi dico e cambierò idea che però però io Paglieri ovviamente io vado e vengo Urago avvenute e c'era anche a qualche dura a disposizione il mio Signore sia stabiliti dalla un mercato lo sviluppo e solidarietà questo era il titolo che ho dato il mio libro
E al di là
Delle fotografie che solo come dire di un'altra epoca quindi però che abbiano commedia mi hanno fatto capire che se dimagriscono
Qualche che io ancora ho palliative o come dire o ancora come dire delle chance voglio dire anche da altri punti di vista
Preferire mi sono andato a rileggere così per leghiamo idealmente al discorso bocciato che otto sentivo Bolt oggi e quindi mi è piaciuto emozionato
Insomma Cazzato impietrito batte le mani cosa che normalmente non faccio trascinando tutti no non trascinando tutti perché siamo gente alza di parecchi dietro c'erano già le vecchie ma davanti non avanti voglio chiedere Madden nel mezzo voglio dire c'era un po'più di
Diciamo di Boltro ritenendo dallo Caio colloquio visto che dirottava alzando il premesso che l'ultimo pensare come dire mi son messo in mezzo portavoce è così voglio dire tutti quanti abbia potuto fare l'operazione e io faccio davvero e gli ho detto nell'ultima
Nel nell'ultimo intervento da presidente di Confindustria di nel mille novecentonovantacinque et Palmieri se c'è scritto qualcosa dell'Europa e ovviamente c'è scritto i capitolo dicevo lo scenario internazionale il rapporto con l'Europa
In questo scenario le Unione europea dovrà ridurre le protezioni e aumentare l'efficienza delle proprie colonie e promuove l'innovazione gli scambi con le regioni meno sviluppate del pianeta se non si vogliono accettai fatalmente diciotto milioni di disoccupati io ero quelli delle questi sono aspetti fondamentali perché un'Europa più unita anche politicamente essenziale e concretizzare gli obiettivi di Maastricht idealizzare la moneta unica ancora non c'è alla moneta unica
L'Italia socio fondatore della comunità non può restare ai margini dell'Europa non è solo un problema economico Manzi otto un problema di dignità un problema morale
L'obiettivo che ci poniamo di ieri è rientro della lira nello SME eravamo usciti banda larga banda stretta ottantanove novantadue svalutazione e la partecipazione del nostro Paese a pieno titolo alla costruzione di un'unione monetaria
Per realizzare questi obiettivi occorre evitare che si generi cittadini un'immagine sfuocata
E a volte fastidiosa dell'Europa come si Lotus solo fonti di vincoli e sacrifici e non invece un processo storico che ha migliorato in ogni senso la qualità della vita e poi continua ecco allora il tema purtroppo dico purtroppo pratici blocchi patita arcaico esserlo ceto dirigente di questo che questo che dicevamo nel mille novecentonovantacinque
Ancora e ancora di più il problema di oggi ed è il motivo per il quale noi da un lato dobbiamo impegnarci per renderlo vorrà migliore più efficiente più efficace più finalizzata a tutte le cose che sappiamo
E dall'altro dare anche il coraggio tra virgolette di saper tra virgolette prendere parte
Perché chi comprende parte
Non è un buon europeista
Chi prende parte non è uno copista di maniera un operista si valuti Pato uno che pensa soltanto alle Doria e quello che ha fatto la scelta di vita diversa dagli altri e quindi a margine del della come dire della
Delle tre stamattina unisce o quale sarà la secondo te la l'affluenza domenica lui dico penso che sia privata perché penso che di fronte agli appuntamenti importanti italiani sono persone che ragionano e io faccio affidamento sulla ragione
Nei comportamenti e quindi nella coerenza rispetto a una storia e un futuro che dobbiamo prostituti quanti insieme e adesso mi accingo a sentire come questo futuro così come dire di pane era
Nei prossimi ventotto anni perché per chi ancora non lo sapesse ma lo dico quasi sempre a scanso di equivoci insomma comodo
Virtuale chiamaci col Padreterno
Materie che diciamo dovrebbe come indurlo ha fame Campa dal novantanove certo ammette
Avendo avuto la l'umiltà quando andava di moda l'obiettivo di centoventi che poi alcuni ci volesse centocinquanta dei metterle sotto un target tra virgolette più umano
Facendo affidamento che la The Color la scienza e la tecnologia deve della nella farmaceutica e nella medicina
C'è Julio arriva a quell'età come dire in buone condizioni e con la lucidità che ci dà come dire la gioia di saper comunicare insieme e questa è la gioia che stiamo vivendo oggi qui grazie grazie a Luigi Abete grazie
Salutiamo sia Emma Marcegaglia che Paola Severino e colgo l'occasione per salutare un'altra autorità accademica di questa università che il direttore generale Gianni Lo storto per la sua presenza qui lo salutiamo e lo ringraziamo allora Sergio entriamo un po'nel vivo dei dei temi dei libri intanto che tutti prendi un bicchiere d'acqua io provo un attimo a sottolineare una cosa che forse è stata detta ma non con la giusta enfasi questo libro che è edito peraltro dalla casa editrice della Luis è un libro che raccoglie di editoriali fatti da Sergio Fabbrini sul Sole ventiquattro Ore e in un periodo che quello che va dal giugno due mila sedici al gennaio due mila diciannove sono articoli pubblicati sempre in prima pagina dal quotidiano Il Sole ventiquattro Ore
E di spalla che forniscono sostanzialmente una chiave interpretativa
Peculiare quindi in linea con quello che il suo pensiero sull'Europa ma sempre molto capaci di entrare nei temi di a attualità
E questo lo dico perché in un'era in cui di informazione sempre più liquida e sempre più fai da te
Ecco avere la possibilità di reggere sia pure in modo sintetico analisi ragionate cioè analisi che sono in grado di contrastare questa prospettiva della iper semplificazione è sicuramente un valore aggiunto che poi lo facciano sui quotidiani quindi sulla stampa di massa
Dei docenti universitari rende onore a alla stampa devo dire in questo momento mi piace ricordare credo chi è stato un po'l'artefice della tua collaborazione col con Il Sole ventiquattro c'è Fabrizio forche
Che ci manca tantissimo e che è stato un artefice di questa unione di questa congiunzione tra il mondo del giornalismo e il mondo della accademia
Allora nelle libero Sergio tout-court fai riferimento con diciamo grande evidenza al fatto che la crisi dell'Europa un po'dovuta sia alla forza dei nemici dell'Unione Europea sia la contestuale debolezza di quanti avrebbero dovuto difende l'Unione europea e non l'hanno fatto per timidezza per probabilmente per stare anche dentro un mainstream culturale che si stava diciamo definendo allora intanto ci vuoi spiegare dal tuo punto di vista in che cosa e debole l'Unione europea
E ti sollecito anche rispetto a questa analisi delle debolezze non europea a fare un discorso anche sull'atteggiamento della della Merkel io qui vorrei citare quello che ha sempre sostenuto un grande sociologo come Ulrich Beck che che a proposito della Germania a spasso ha messo in evidenza come la Merkel abbia voluto più une Europa tedesca che una Germania europea e c'è una bella differenza in questo tipo di di di approccio rispetto alla costruzione dei temi europei
Beh intanto grazie per questa conversazione che facciamo mi sento tra amici tra
La sull'ospitalità e che mi ha fornito e mi fornisce costantemente era Luis e per me
Quasi come dire un'emozione mi onora essere qui
Devo dire che però io non sono in grado di corrispondere a questo onore perché mi sento profondamente ignorante lo dico non per flattering ma perché
Ogni giorno mi rendo conto che il mondo è molto più complesso di quanto io pensi con i miei studi quindi tenete presente che il mio approccio sempre la procedura che deve scavare perché si alza la mattina e dice
Non so ancora abbastanza
Il secondo aspetto è che una delle così importante della luce che mi ha sempre come dire sentito parte cittadino di questa università è il fatto che noi siamo degli studiosi che debbono lavorare duramente possibilmente per superare con ignoranti che vi dicevo prima
L'essere Paris verificati sul piano internazionale far parte di comunità scientifiche in cui anche la presenza italiana importante che ci sia però abbiamo anche un impegno esterno cioè dobbiamo restituire quello che il tempo che ci viene dato l'opportunità che ci vengono offerte ne Andrea a il per il rettore ha sintetizzato questo approccio come l'unicità inchieste come sita impegnata e quindi noi credo che dobbiamo tutti i nuovi sentirci cittadini di questa paese di questo continente e impegnarci
A rendere più civile il terzo diciamo così osservazione metodologica che mi sentirei di fare e nel fatto che e ci son tanti modi di essere impegnati
E in questo Paese l'impegno è stato quasi sempre un impegno di parte
C'è un librettino di qualche anno fa di serrate
Che già contava come ci sono diversi tipi di intellettuali e c'è l'intellettuale gramsciano il quale sempre scrive pensa ragiona a favore dell'una o dell'altra parte
E poi richiamava il l'intellettuale era segnalano
E niente intellettuale Rastignano e colui o colei che ragionano a partire dalla democrazia
Che sono dei partigiani della democrazia che ragionano in termini sistemici hanno le loro preferenze ovviamente ma quello che il loro compito
Il loro dovere e quello di rendere la società più democratica di spiegare i problemi prima ancora di prendere posizione ora io non so se ci riescono sono questo è un polo per dirvi lo sforzo che cerco di fare perché dietro di dietro questo atteggiamento insomma c'è anche un muro in Italia dove in Italia bisogna schierarsi sempre
Questo problema della partigianeria della faziosità te chi stesse a mente è stato parecchio all'extra un problema abbastanza complicato traccetta e quindi quello che cerco di fare scrive degli articoli che prima di tutto dicano
Le cose così come le vedo io stanno in questi termini una volta che abbiamo identificato come stanno le cose
Spetta ad ognuno di noi decidere come affrontarle come risolverle quindi nostro compito è principalmente un compito di spiegazione un compito analitico
E questa l'idea di un Paese che qui e tenuti insieme dagli dèi da valori secondo me una cosa molto importante quindi pendolari è un sentimento di responsabilità che faccio a me stesso che richiamo stesso ma che io spero che sia chiaro premia studenti che sono qua che boccio chi dice io penso quando inizia un penta solo alla fine uno può dire cosa io penso in prima descrivi analizza guarda considera e dopo alla fine dieci ciò che tutte sino al TAR noi abbiamo dibattito pubblico che spesso nasce con io penso ora questo per dare per ringraziare anche un pubblico abbastanza
Numeroso qui e ripeto mi sento anche sempre più responsabile delle cose che scrivo
Perché però è anche una una torcia che va a portata avanti ora quali sono le ragioni che diciamo del mio e della mia riflessione sull'Europa io do per scontato per me per la mia generazione sulla prima generazione la mia famiglia
Che non ha conosciuto guerre
Sono la prima generazione sogna studenti lo sanno sono io padre dopo la quando sono cresciuto la prima cosa che mi ha detto in questa caso non voglio più sentir parlar tedesco
Quindi corso diverse lingue non Solter riesco
Perché lui era stato catturato i tedeschi è stato maltrattato i tedeschi e certe come tante famiglie italiane torturato eccetera la prima cosa che ha detto a me
La mia insomma la famiglia mia sorella era non duelli non voglio più sentir una prova di Tedesco in questa in questa famiglia ora evidentemente questo un problema serio se costruire l'Europa vuol dire
Costruire pezzo sotto apprezzo la fiducia e il rispetto il mutuo riconoscimento eccetera eccetera di popoli che fino ad ora si sono fino a pochi anni fa si sono massacrati si sono uccisi in nome di valori nazionalisti si che non non avevo nessuna giustificazione materiale così e io anche perché molti intellettuali hanno accettato quelle correnti hanno accettato quel modo di pensare non hanno avuto il coraggio di mettere in discussione
Quindi l'Europa temiamo dire la pace
Proviamo a Topolino anche che in questo Paese per la prima fonte a con nessuno tornare si è stabilizzata la democrazia
E la democrazia origini inclusivo a
Allargato il suffragio reso possibile la visibilità reso possibile la libertà politica quindi Europa dato a questo Paese la democrazia ma oltre a questo ha creato le condizioni dello sviluppo cioè l'Europa e gli ha reso possibile un paese di contadini rurale fondamentalmente diventare una grande potenza industriale
Noi esportava amo forza lavoro e oggi siamo di fronte alla crisi perché abbiamo il problema dell'immigrazione quindi non dimenticare questo per me credo è fondamentale quando duramente però questi valori non bastano più perché abbiamo di fronte a voi
Delle sfide che sono nuove
Che hanno a che fare con i cambiamenti sociali con i cambiamenti politici per cui lo scopo di uno scienziato sociale in senso lato è quello di non avere dei dogmi di non avere dell'ideologia e di mettersi in discussione costantemente quindi oggi abbiamo delle nuove sfide la domanda che io mi sono fatto eh
Ma a queste sfide lo strumenti la struttura gli organizzazione che la generazione di mio padre ha lasciato all'Italia ha lasciato l'Europa queste struttura si è dimostrato sufficiente oppure no
Ora da questo punto di vista io dico se Abete può essere letto e non eletto quindi posso diano la libertà di dire delle cose che molti magari politicamente non possono dire
E cioè che prima bisogna conosce non si può parlare se non si conosce bisogna conosce quindi lo scopo degli articoli del sul Sole sono un tentativo per far conoscere se non c'è conoscenza un paese non esiste uno prese di destra e di sinistra ma deve avere un una comune conoscenza
Deve essere basata su dati di fatto su analisi sul verifiche sul il teste non può essere solamente una pura opinione Secondo quando io conosco debbo anche per l'atteggiamento critico e quindi deve essere proprio di un'opinione pubblica democratica sviluppare un atteggiamento critico verso se stessa Tosi come verso gli altri
Diceva Max è per chi non sa criticare se stesso non può criticare gli altri
Chi non sa governare se stesso non può governare gli altri non abbiamo bisogno di di lesa maestà e per e le sue lezioni agli studenti allargate guerra mondiale per sapere queste cose giusto quindi lo dobbiamo criticare vedere cos'è che non funziona lo dobbiamo fare con lo scopo di riformare
Ed è questo l'altro aspetto siccome decisivo che una ad una democrazia moderna sana forte e soprattutto una democrazia che si riforma in continuazione come un individuo si riforma in continuazione
Nessuno di noi e quello che era poco tempo fa ognuno di noi è risultato di conti in contingenze che ci obbligano a cambiare quindi secondo me questo vale anche per i sistemi di Roma ci deve per micro o macro no io corro il metodo di Max Weber era questo io cambio perché è necessario per poter adeguare me stesso al contesto in cui vivo
Ore e qui ha ricordato domanda scusi mi sono da ma per capire cioè nessuno di noi può pensare seriamente se non ha in testa primo un metodo
E poi dei modelli
Se no fai un altro tipo di di lavoro specialmente se fa un lavoro di opinione pubblica
Fine narrazione descrizione John con tutto il rispetto Capin temutissimo però io non sono un giornalista consenso sono uno studioso che scritto sui giornali ecco quel quindi quegli articoli sono queste sono infatti uno dei la mattina sono sommerso la domenica di messaggi è uno dei ministri dei messaggi più ricorrenti che mi ha sempre come io quasi emozionato mi dispiace di non essere stato un suo studente
Ma non perché ma perché mi dà l'idea che quanta conoscenza Malanchini nella società sulle questioni come queste quindi noi dobbiamo aiutare a capire poi ognuno decide quello che vuole fare
Di nuovo qui capo per almeno una parte del capo perché dice il compito di studiosi e individuare le buone domande
Poi spetta ai cittadini ai politici e l'opinione pubblica cercare le buone risposte e lì siamo di nuovo come studiosi ma non più come studiosi ma come cittadino
La cattedra non è per i profeti pacate del e per chi conosce uno un precisa cosa la sa spiegare verifica quella cosa là cambia se bisogna cambiarla non è per i profeti profeti non devono stare di fonti e ragazzi e questa deve politicizzazione che ci consente poi di parlare di politica
Non so se è chiaro cosa sto dicendo
Cioè noi dobbiamo de politicizzare il dibattito che vuol dire Depardieu partigiani Zarro ed entrare nelle grandi questioni di un Paese per cui ad esempio sono in corso oggetto stato oggetto anche di osservazioni critiche da parte di persone che io stimo moltissimo
Perché io ripeto ho cercato di riportare né di nell'inedito reali
Il concetto di interesse nazionale ma senza quel concetto di interesse nazionale noi ci perdiamo che il concetto di interesse nazionale va recuperato va discusso buona affrontato proprio perché solo in questo modo lo liberiamo dal monopolio dei nazionalisti
Noi dobbiamo c'è un interesse nazionale io sono un italiano punta posso girare il mondo non so italiano Gwyneth comunque ottimi circonda Mita senso di essere un italiano
Dal dal paesaggio dalle persone dal cibo dalla lingua ma questo mica gli impedisce di essere europeo o di essere un cittadino con una visione più ampia quindi queste idee dell'interesse nazionale è un terreno di dibattito pure come non ci identifichiamo come interesse nazionale va discusso
Però appunto se il Paese è crollato non è che ci ci rimettono i lavoratori o ci rimettono imprenditori ci rimettono tutti
E questi uscire dalla logica dell'indipendenza entrare in una visione dell'interdipendenza e inventare incontri l'interesse nazionale né all'interdipendenza in Gran Bretagna ci stanno rimettendo tutti
Se qualcuno non se n'è accorto quindi è assente sia io sia la componente del tre giugno che era molto fredda silenzi agli altri quindi già che alzarsi in piedi e dire così non va bene storie e qui arriva appunto la distensione Rolo prego prego no no no no no no no no
Sono estremamente no no e no e e correttissima e qui arriva la distinzione tra unione federale è stato è stato federale poi mi veniva in mente Sergio mentre tu parlavi la provocazione di Franco Furay vi che ha fatto un bellissimo libro qualche anno fa che fine hanno fatto gli intellettuali
è faceva riferimento alla necessità che gli intellettuali si muovano a metà tra il radicamento con i piedi
Nella terra e quindi diciamo l'analisi e la realtà e l'elaborazione dei modelli teorici perché purtroppo DTT di eccesso di prego autismo si muore ecco non si riesce sostanzialmente a sistematizzare però ecco questo progetto che tu rapidamente che tu nel libro segnali ai tuoi lettori mettendo insieme tutto il percorso evolutivo della tua analisi sull'Europa
Dell'unione federale come risposta come capacità di tenere insieme le identità nazionali e questo respiro più ampio più europeo più internazionali in grado di intercettare distanza della complessità in un'epoca in un mondo globale
Ma qual è questo il punto mi consente di di di precisare come si è strutturato il dibattito diciamo dove abbiamo due posizioni io le sue le uso anche chiuso dedite al tipi come si delle tipologie c'è una posizione che dice ritorniamo a casa
Visto che lo Young l'Europa non funziona riportiamo a casa delle competenze e piano piano svuotiamo la domanda che faccio a questi chi è definito sovrani stili
E li li definisco sovrani siete che loro stessi si definiscono sola misti dopo Praxi
In in un altro libro che pur appena pubblicato con Candice assetti presto ho fatto una ricerca sugli gli interventi di tutti i leader sopranista e cominciare dal ritorno anche il più articolato e dopo pressi
Questi non possono più definirsi nazionalisti nel senso tradizionale persino Marine le Pen non parla più di uscire dall'Unione Europea quindi loro hanno ritrasforma atto
Le il loro antieuropeismo in una posizione che dice svuotiamo dall'interno
Però nessuno di loro si azzarda ad uscire
Però la posizione contraria è una posizione contraria che viene chiamata nel dibattito scientifico come una posizione cosmopolita cioè un'idea dell'Europa come la costruzione di uno Stato europeo
Che sostituisce in qualche modo gli Stati nazionali ora io questa posizione ritengo che sia sbagliata
E cerco di spiegare partito anime lavori scientifici perché sbagliate perché noi non possiamo pensare di di e di costruire un'Europa che come dire l'ulteriore tappa di un processo che nasce apre inni alla Grecia attende nel quarto quinto secolo prima di Cristo e poi va avanti le città-stato e poi arrivano i Cantoni ero stato territoriale perché l'Europa non potrà mai essere uno Stato intanto mi fa paura l'idea che ci sia un'Europa che sia uno stato che centralizzato controllato con un apparato di tipo per dei periti hanno ma soprattutto l'Europa è una di una differenza che altri che gli Stati nazionali per lo meno in questi termini non hanno avuto cioè eh fatte di estatiche hanno dimensioni demografiche diverse Malta quattrocento mila abitanti la Germania ottantadue mila abitanti e soprattutto di Stati che hanno identità nazionale diverso quindi noi dobbiamo pensare che dobbiamo aggregare
Cose che sono diverse da semplici regioni all'interno di uno Stato e fare in modo che l'alta non si senta
Dominata dalla Germania altrimenti non c'è ragione che il venti Stati più piccoli che sono il venti dei ventotto stati di piccoli stiano dentro l'Unione europea ora qui c'è un problema come si realizza l'eguaglianza tra Stati asimmetrici
Non bisogna dimenticato che questa problema delle quali danza e costitutivo della della dell'unione europea e della civiltà europea io non posso costruire una una Unione Europea che fate diseguaglianza tra stati di diseguaglianza tra società Dante la sosta di dileguati Ansa tra territori cioè una non nessun sistema politico sta in piedi sulla diseguaglianza
E questo è una cosa che abbiamo capito tutti quindi io il mio problema è quello di fare in modo di ridurre le gli effetti della diseguaglianza e possibilmente di includere il più possibile non di escludere
Ora se così è vero tra il sopra Nismo nazionalista e l'europeismo chiamiamolo così colmo Polito c'è una strada chi o chiamo la strada unionista dell'Unione in cui noi stiamo insieme
Su delle cose che possiamo fare bene solo insieme
La difesa la nostra sicurezza alla difesa del territorio le infrastrutture la qui il controllo della monete ma ci sono molte altre politiche che devono essere lasciate agli Stati
Perché se voi espropriamo gli stati espulsi la democrazia nazionale
E che ce ne facciamo di un'Europa con delle democrazie nazionali secche a perché non hanno più vitalità amici termini devono stare ai livelli diversi tra cui l'Unione federale è una cosa che si aggiunge e come la lingua e come l'identità possiamo essere tante cose più usciamo anche europee
Ora lo sforzo che faccio di dargli una forma istituzionale ma soprattutto di andare contro corrente perché troppo facilmente seguiamo le correnti che per cui l'europeismo viene dato per scontato bisogna darlo per scontato
Ora io credo che il come gli studiosi non dare per scontato
Niente soprattutto se stessi però fondamentalmente livello europeo questa una cosa importante
Il compito della del della LUISS in questo caso specifico ma è di un giornale è quello di creare un'opinione
Consapevole
La classe dirigente in senso per questo son contento che c'è Marco Bentivogli come più che dirigente è un'idea un ceto diffuso che condivide una stessa visione più un Paese già questa classe dirigente coesa su questi principi fondamentali giorno e più quel Paese sicuro
Allora Marcella abbiamo detto all'inizio il tema così come sviluppato nel libro io Sergio Fabbrini si presta a più livelli di lettura più chiavi interpretative c'è una complessità istituzionale lo abbiamo sentito c'è una complessità giuridica culturale valoriale
C'è una complessità economica
Allora e questo tipo di ragionamento questo modello che viene proposto questa idea di riforma dell'Europa che viene proposta quanto è compatibile con le urgenze che l'Europa dal punto di vista economiche poi vorrei visto che siamo subito in argomento vorrei che ci chiarisce esattamente qual è la sfida dell'Europa
Che appare un po'stretta tra due giganti gli Stati Uniti da un lato e la Cina dall'alto quindi sono implicazioni Geo
Politiche ma prima ancora implicazioni Jarkko nomi che di questa evoluzione del mondo
Grazie innanzitutto Francesconi fatto delle domande difficilissime alle quali spero di essere in grado di rispondere prima di tutto però volevo ringraziare Sergio la cui amicizia è dovuta Fabrizio FARC forca che ci ha fatto conoscere ormai tanti anni fa e che ha creato questo rapporto coi un rapporto molto forte
Di cui io mi onoro a perché considero Sergio un maestro che tanto mi insegna e tanto ancora lo ho da imparare qui o se il settore tanto da imparare io mille volte tanto per cui mi attingo le tue conoscenze
E poi sono contenta perché insomma io sono il consiglio di amministrazione del Sole ventiquattro Ore per cui Sergio scrive sono alla LUISS quindi sono veramente diciamo faccio parte un po'di questo mondo
Che pensa se mondo importante per dare formazione informazione alla nostra classe dirigente leggo Sergio tutte le domeniche poi ci messa diciamo per commenti dopo aver letto i suoi articoli che sono sempre di grande stimolo rileggerli nel libro ti dà anche una sensazione di continuità e di visione
Ubu cornetti puntini come diceva Steve Jobs noti guarda indietro e ti rendi conto che tutto quello che è scritto faceva parte di un quadro molto chiaro di come tu vedi l'Europa e di come anche molti di noi la vedo uno
Stretta tra le sfide che tu epocali
La scorsa settimana c'è stato un articolo molto bello sul Financial Times di Gideon Racman
Su il revisionismo economico degli Stati Uniti politico della Cina quindi questi due grandi potenze che si collocano a metà tra la revisione e la e la conservazione la Cina vuole cambiare
L'ordine politico per farne parte a pieno titolo gli Stati Uniti vuole cambiare l'ordine economico perché questo ordine economico non gli sta più bene perché crea crisi diseguaglianze eccetera
E l'Europa dove sta l'euro che in realtà non sta o forse sta perché non vuole rivedere nell'ordine politico nell'ordine economico perché l'Europa in quanto tale sta bene in questo ordine politico sta bene in questo ordine economico soltanto che qualcun altro lo sta rivedendo per noi e noi rischiamo di essere esclusi dilaniati all'interno tra una conflittualità tra Stati membri da questa revisione che comunque accadrà che comunque porterà a un nuovo ordine di cui l'Europa farà parte di risulta
Allora oggi presidente boccia lo ha detto quello che è l'Europa in termini economici è un gigante economico
Però gli Stati Uniti da un lato e la Cina dall'altro sono altri due giganti economici che ancor più potranno diventarlo in questa competizione sfrenata che Emma Marcegaglia evocava
Dove l'Europa rischia di rimanere schiacciata e rischia di di Manet e di rimanere schiacciata purtroppo a causa di una governance che non consente efficacia efficienza e rapidità di decisioni non consente soprattutto che queste decisioni siano accettate dei cittadini
Qualche giorno fa ho avuto l'onore di partecipare a un seminario con Peter Lindsey questo professore americano che Nicola Lupo i suoi Bernardo Mattarella i professori della LUISS anni invitato a Roma le è stato un dibattito estremamente interessante gli insetti diceva
Il populismo nasce dalla mancata accettazione da parte dei cittadini delle decisioni prese a livello sovranazionale allora riflettendo nell'ambito di questo seminario in realtà
Sono andati indietro nel tempo e mi sono resa conto voi ci siete arrivati sicuramente molto prima di me però ho ho riflettuto su questo su questo contesto in realtà quando queste decisioni sono diventate non accettate dei cittadini quando c'è stata la crisi economico-finanziaria
Quando l'Europa è intervenuta su materie fiscali di politica fiscale economica finanziaria apponendo di vincoli stretti gli stati membri
E lo ha fatto come lo ha fatto con il metodo intergovernativo perché tutti quei vincoli quelle regole diciamo vincoli se visti in senso negativo regole Service in senso positivo come effettivamente lo sono stati dal mio punto di vista sono state gestite da una governance intergovernativa perché in realtà avevano fondamento in trattati che non erano legislazione comunitaria erano legislazione sovranazionale allora la crisi
Dell'Europa secondo me è la crisi di democrazia dell'Europa risale a quell'accipicchia di metodo intergovernativo che peraltro Sergio cita nella gran parte dei suoi articoli e non è un metodo insuperabile perché io molto spesso sentito replicare quando si parla di modificare la governance europea che deve essere però un po'urtato di quello che vogliamo ottenere poi ne parlerò molto brevemente
C'Amma tu adesso parli dei massimi sistemi d'Europa altri problemi no uno dei problemi e l'Europa è grande sta proprio nel metodo con cui assume le decisioni finché le decisioni sono state assunte con metodo comunitario
Ed erano dei decisioni di carattere prevalentemente regolamentare l'adozione di direttive regolamenti eccetera queste decisioni bene o male sono state accettate
Quando l'Europa ha cominciato a parlare la lingua degli Stati nazionali che si confrontavano all'interno del Consiglio che poi è l'organo
Più potenti da un punto di vista decisionale questua determinato una rottura rispetto ai cittadini perché è prevalso quello che tu dici sempre Sergio lo Stato più forte
Il Stati più deboli si son sentiti diseguali hanno sentito diciamo violata la loro identità nazionale uno Stato forte la Germania
Un altro stato forte la Francia hanno preso decisioni per Paesi
E si Tadini che non avevano votato i loro governi entrato ha colpito molto il trattato di Aquisgrana cioè in un momento in cui bisognava rilanciare il dibattito sul un europeismo autentico due Paesi come Germania e Francia si uniscono io uguali anche accordano su come non è io fare l'Europa
Non non lo critico nel senso che comunque un trattato che è stato fatto negli anni Sessanta quindi comunque un ripetizione e forse il tempo di quel trattato che colpisce e soprattutto colpisce quella che Sergio richiamava in un suo articolo recente mi pare un paio di settimane fa una domenica l'inerzia politica e culturale verso questi temi e soprattutto l'inerzia politica e culturale di della classe dirigente tedesca
Che tutto sta mente critichi ma ammirando la Germania quando la Germania era europea tu critichi Anna Great Kamps cara Carmen Maura scusate questo sarà un nome terribile
Sì
Sì esatto quindi Tula critiche perché dici sì è ritratta
Già la Merkel lo Lullo aveva fatto lo sta facendo
La a K K si è ritratta rispetto al riformismo europeo cioè cercano di fare ma dietro uno cioè cercano di gestire l'Europa così com'è che la cosa più sbagliata che ci sia se ne vogliamo che l'Europa fallisca perché stamattina il Presidente bacio richiamava anche Paola Severino prima
Ha detto che l'Europa deve trasformarsi in un gigante politico se non vuole uscire schiacciata da una revisione dell'ordine politico ed economico
Che verrà gestita quasi esclusivamente dalla Cina e dalla dagli Stati Uniti allora la mia non è un'ottica puramente funzionalista
Della riforma europea però io penso che dobbiamo partire da quello di cui abbiamo bisogno in questo momento e ahimè l'economia e forse diciamo l'acque la la cosa che i cittadini avvertono di più
I cittadini avvertono che cioè meno benessere questo dipende da varie ragioni dalla globalizzazione dalla crisi dalla frantumazione dei sistemi di welfare nazionali dovuti ai tagli della spesa pubblica sono stati moltissime ragioni poi studiato in maniera molto approfondite questo arabe
Forse troppo ambizioso da parte mia cercare di riassumerli
Però se mai partiamo dall'economia e cerchiamo di restituire la prosperità che oggi sembra mancare che ancora comunque più alta rispetto ad altre aree economiche
E allora noi abbiamo di una governance in grado di fare quelle cose la governance attuale non è in grado quindi io penso che chiedere una maggiore integrazione nel senso di una riforma delle istituzioni europee per portare l'Europa dove oggi non è e per consentirle darle poteri di fare quelle cose di cui i cittadini hanno bisogno
E necessario per garantire il futuro dell'Europa io penso che come quando si sta fermi in bicicletta cioè fermi non si può stare allora o si va indietro o si va avanti indietro
Sarebbe antistorico farlo proprio per via dell'interdipendenza di cui parlava Sergio e quello che sta succedendo nel Regno Unito e assolutamente lampante di che cosa vuol dire lasciare l'Unione europea e il Regno Unito non è nella zona euro
Perciò è sarebbe devastante non voglio fare la profeta di sventura mano ma insomma uscire da un sistema così fortemente interdipendenti come quello della moneta unica per me sarebbe impossibile impossibile allora necessariamente dobbiamo andare avanti
Io penso che noi dobbiamo andare avanti con chi ci sta
Cioè pensare di rafforzare l'integrazione Europa ventotto barra ventisette di dipendendo da quello che succederà nel Regno Unito
Sia oggi forse troppo ambizioso partiamo dalla zona euro rafforziamo la zona euro
Completiamo quel disegno che ha oggi non è completo Maastricht non era completa allora completiamo la zona euro dotandola di un Baggio et autonomo magari con capacità fiscale autonoma
Con istituzioni rafforzati autonome Sergio mi suggeriva l'altro giorno quando l'ho chiamato per avere qualche spunto anche in vista del seminario Collins è il tema all'interno del Parlamento europeo ci potrebbe essere un Parlamento dei Paesi dell'Eurozona con competenze specifiche
Quindi cerchiamo di andare in questa direzione e rafforzando il processo d'integrazione completiamo l'unione bancaria su cui tedeschi sono assolutamente timidi e ingiustificabili mente timidi perché esso avranno dei problemi anche loro sul sistema bancario quindi cioè io penso che bisogna essere pragmatici e realisti
Capire che cosa si può fare ma necessariamente andare in una direzione che non può che essere queste ne sono fermamente convinta e devo dire che la lettura domenicale degli articoli di Sergio sono anche peraltro così semplice da leggere capire
Aiuta in questa direzione e aiuta a creare una coscienza di europeisti diciamo
Per la convinzione ma anche per convenienza grazie grazie a una cioè ma
Continuiamo su questa scia che intreccia valutazioni di ordine macro economico con valutazioni di ordine sociale allora giustamente è stata evocata da interventi precedenti la parola globalizzazione
Due studiosi della globalizzazione come del Maigret you fanno proprio riferimento alla necessità naturalmente di prendere in esame l'azione a distanza l'erosione dei confini geografici la rimodulazione e la nostra capacità relazionale con le categorie del tempo e dello spazio ma soprattutto alla interconnessione tra sistemi che un tempo avrebbero operato in modo disgiunto che oggi operano in una chiave Inter funzionalità reciproca però la globalizzazione e ho la sensazione che sia stato un po'
La dimensione che più
Ha generato la percezione della delle disuguaglianze sociali gli Stati nazionali molti su Dio si concordano nel attribuire alla percezione delle disuguaglianze questa risposta in chiave sopranista o populista poi insomma
Le le etichette possono essere le più varie disponibili rispetto a queste istanze però la domanda voglio fare
A Marco Bentivogli è
Perché non è più forte non è forte forse non è mai stata forte nel mondo del lavoro come dire il sentimento europeista in questo
Ma intanto io ringrazio Fabbrini non solo per l'invito ma anche per aver raccolto
Gli editoriali che è vero che li possiamo vedere tutte le domeniche ma così riorganizzati danno un senso molto più più utile anche a chi ha spesso la necessità di chiarire molti aspetti io innanzitutto condivido
Quando Fabbrini parla del del sopra Nismo come più che un progetto politico è un'ideologia Comuna narrazione
E allora però se siamo d'accordo su questa considerazione dobbiamo fare molta attenzione nel non utilizzare la stessa retorica
Dei sovrani 'sti quando parliamo appunto di globalizzazione d Europa eccetera
Io non sono per esempio per mette a un po'di pepe se no presentazione credo sia utile ma certo che se no faccio io il filo tedesco così ci mettiamo
Ognuno si prende una notizia però e no son sempre stato non è non è allora diciamo in senso ironico non è non è diceva esenzione non è uno scoop per quello che mi riguarda
Però onestamente anche io non credo che un italiano diventa sopranista perché non accetta le decisioni sovranazionali ecco io non sono un politologo non sono
Troppo spesso purtroppo gli italiani non sanno neanche dove sono prese le decisioni per cui pensare che siano ho sentito un leader politico dire che la legge Fornero è stata prodotta dall'Europa uno capisce che ha anche preso a una cosa del genere questo secondo me fa riferimento a due malattia due deficit che riguardano tutti i Paesi ma inni dell'Italia in particolare e noi abbiamo un livello di istruzione e di formazione che fa dei passi indietro
Non fa dei passi avanti
E anche la mitica nostra scuola a qualche ritardo clamoroso
E contemporaneamente esclusi presenti Giorgi ovviamente noi abbiamo un bassissimo livello di qualità dell'informazione
Bisogna iniziare a dire se lo so che è sconveniente greca attaccare magistrati giornalisti e lesa maestà
Però io quando sento vedo Faraci in televisione come tutti gli altri ricco anche quelli italiani ma vedo BBC ieri il ticket dicono
Ma lo bloccano il leader politico quando dice le cose clamorosamente false non si tratta di partigianeria Fabbrini si tratta di un minimo di facce che in perché che credo sia doveroso per il rispetto di chi ascolta chi legge pare farà ci viene interrotto immediatamente la cosa belle che viene interrotto immediatamente anche Corbin quando dice le sue fesserie sull'Europa perché e l'altro aspetto
A me ovviamente piaciuto rileggere tutto il libro ma credo che l'attacco di Cassese sia molto utile perché è vero il l'appello alla non partigianeria che fa Fabbrini però è anche vero che bisogna prender posizione
E che di fronte a chi dà la colpa all'Europa o la globalizzazione di tutti i mali non si può rispondere con un tiepido europeismo
Serve uno per il Duomo Vrenna euro crismi venuto opera Isma'ma insomma mi scuso lazzo sa serve un europeismo fatto di consapevolezza di informazioni di conoscenze però poi bisogna decidere qual è l'orizzonte della nostra azione
Qual è la Rizzo Monte dei nostri pensieri perché il dramma vero del sopranista ognuno la pensa come vuole però è aver già accorciato i già corti orizzonti dell'azione politica
L'azione politica era già troppo corta io capisco molto i tedeschi li capisco tantissimo perché di fronte Angela Merkel che fa il patto per la scuola digitale stanzia cinque miliardi mette insieme i due rami del Parlamento e cambia la Costituzione
Cambia la Costituzione perché i programmi didattici sono prerogativa dei lender loro non hanno Zagrebelsky e hanno diciamo qualche multa civiche che viene riesumato puntualmente no non ci sono gli applausi sono tradiamo le l'autore già ragione che bisogna riflettere e basta
Però comprendiamo bene che aiuta a discutere continuamente se la Germania è più o meno europeista ma abbraccia abbiamo e anche Aquisgrana quella la la recente edizione non quella ma voi fareste un accordo industriale commerciale con un governo che sostiene i gilet gialli
Cioè e a prescindere dal per per onestà bisogna dire che poi la posizione di chi ha sostenuto i TG regionali è cambiata nel corso dei mesi possiamo contestare appunto il cielo con la moto volete sa delle opinioni degli atteggiamenti però ignorare il caso se che chi in questo momento siamo al profilo insinuati assessore distanza alcune incendiarsi è un albergo
Degli autobus in un paese un leader di governo che incontra coloro che hanno organizzato gli incendi io credo sia una cosa gravissima non non poi pure cambiare posizione ma siccome io ho un'altra idea delle istituzioni e di chi deve ricoprire quei ruoli
E c'è un tema fondamentale e io parlo di qualità di informazione
E distruzione perché io quando incontro il mio collega inglese toni barocchi di United lui dice una cosa drammatica e dice da quando è stata votata Breaks Seat non esiste un'azienda voi sapete facciamo queste informative aziendali si Stato di andamento dell'impresa prospettive Investimenti Occupazione
E Brocchi dice da quando c'è stata Breaks Seat non c'è stata un'azienda del settore industriale che ha annunciato un piano di investimenti
Ecco quindi e il problema è che queste cose non si raccontano e anche in Italia non arriva a questo livello di informazione
E si parla sempre del molto di di chiacchiere di cose e questo aiuta la confusione e aiuta tutti coloro che vogliono delegittimare le istituzioni e chi vogliono soprattutto deridere la democrazia rappresentativa qui non c'è solo un prendere posizione su un sentimento europeista c'è da prendere posizione sulla democrazia liberale
Perché alcune cose nel la stanno minando talmente alla radice non solo i il minimo rapporto fondativo solidale tra esseri umani ma il proprio rapporto di era che che che normalmente in un patto di civiltà si assegna a a a chi ci deve rappresentare alle istituzioni che devono governare
No allora N commerciali Marco scusami mi sta venendo in mente perché avevo pensato di farti questa domanda ma insomma è un po'superata dal intonazione del tuo ragionamento o pensando di fatta domanda
Sulla debolezza dei corpi intermedi Primi passi così centro ponga un'idea di sindacato diciamo che fa stretching delle proprie funzioni che è in grado anche di muoversi nel dibattito pubblico
Quasi surroga andò la funzione che un tempo avrebbero avuto il partito
O no no ha fatto io penso che il sindacato ha votato molto indagato abbia un altro oro lite gli ho indagato ha un altro ruolo da rispetta la politica non deve fare né opposizione nel governo nel governo ombra né cose di questo tipo
Quello che è importante che il sindacato ha un grande ruolo educativo non è solo un organizzazione di semplice rappresentanza quando rappresenti lavoratori anche le tue parole sono significative rispetto a quelli che sono ed io infatti dico così senza alzare i toni ex stando su toni medio bassi
Che il la vera ostetrica del populismo politico è stato populismo sindacale sì continuiamo a spiegare che il mondo va tutto male che la globalizzazione ha distrutto l'umanità il lavoro è portato tutti in povertà
Io vedo i dati c'è questa bellissima analisi Censis Conad sui consumi della grande distribuzione non è vero che siamo un Paese tutto morto di fame
Cioè quanto si vede che i quattro i quattro prodotti che tirano di più sono di vino biologico i prodotti arricchiti prodotti free from e questi sono c'è un pezzo d'Italia veramente povero
Ma io da questo punto di vista anche mi permetto sommessamente di da da da metalmeccanico di suggerire anche la nostra lettura delle disuguaglianze deve superare totalmente l'indice di Gini l'indice di Gini è diventato uno dei fattori con cui leggerla
Ma dal punto di vista de il benessere economico se noi continuiamo a considerare la Criscito o meno dei consumi in modo lineare rischiamo di non leggere più quello che sta accadendo continuiamo a fare questi programmi televisivi in cui si dice non si fanno figli perché si è poveri
Fanno più figli quelli più poveri
Alla qualcosa non torna
E spendiamo ottocentoventisei milioni di euro
Sui prodotti di prima d'infanzia e spendiamo due miliardi e duecento milioni per i prodotti per gli animali domestici questi non sono consumi di un Paese povero però quando mettiamo dietro impoverimento del ceto medio tutti d'accordo
E non questa narrazione devastante spiegare che la globalizzazione qualcosa di negativo un bravissimo giornalista il PD economico di Der Spiegel diceva arrabbiarsi contro la globalizzazione e come arrabbiarsi quando piove
Prima è inutile secondo è una cosa così la globalizzazione ha tolto miliardi di persone dalla fame ha ha dimezzato la mortalità infantile in tutto il mondo
Allora è chiaro che io prima mi arrabbio col populismo sindacale per carriera additato dei nemici e addivenire a questa semplificazione banalizzazione del conflitto sempre con dei nemici dietro
Con dei grandi processi che sono lontani dalla propria responsabilità l'Europa questo ruolo l'Europa una cosa sufficientemente vicina ma sufficientemente lontana per potere essere un capro espiatorio allora io credo che il sindacato da questo punto di vista proprio per non farsi sequestrare quella che si chiamava una volta la coscienza operaia deve tornare a a riportare un linguaggio
Di De Rita tra le persone tu hai ragione quando dice che questo è un secolo in cui prevalgono le narrazioni individuarlo ha detto con grande chiarezza
Qualche anno fa François li Oscar quando ha scritto quel libro condizione postmoderna in cui ha detto attenzione perché stanno scomparendo le grandi narrazioni del ventesimo secolo e si sta dando luogo amico narrazioni individuali
Forme di storico personale che poi portano il singolo a Doria intarsi sulla base di una assenza di radici biologiche
Però ecco la vostra narrazione rispetto al tema perché non vorrei non vorrei andar via da questa sala con l'equivoco che il rappresentante del più importante sindacato italiano
In qualche misura sia poco sensibile da una provocazione la mia Marco
Al tema delle disuguaglianze perché comunque questo tema esiste quella globalizzazione ragione non si può fermare il vento con le mani
E forse non è neanche opportuno fermare il vento con le mani perché e foriero di opportunità però che ci sia la percezione di una maggiore livello di disuguaglianza sociale in alcuni Paesi rispetto alle questa è la realtà
Ma sì ai innanzitutto io non temo questioni di di popolarità impopolarità posso essere anche additato come insensibile a me non non pressa molto questa cosa
Assolutamente anzi penso che il problema del gruppo dirigente italiano sia questa ricerca degli applausi e dei like
Un posto un po'farlocchi no di questo consenso così
Per cui ognuno di noi ha abdicato anche la necessità di raccontarle le cose non poveri anche quando sono spiacevoli questi anni di crisi c'è stato chi andava a prendere applausi dappertutto mentre le fabbriche chiudevano
E chiaro che raccontava delle balle no allora poi dopo non c'è più andato per qui io credo che sia come diceva il grande Ezio Tarantelli le persone alla fine capiscono per cui capiscono chi racconta la verità per cui quelle tre quattro parole alla fine sanno che sono sono frutto di riflessioni vere
E così via io non dico che il la la globalizzazione di per sé non è oggettiva accade in maniera oggettiva
Un un altro grandissimo professore che era Marcello De Cecco in una lezione ci fece vedere una imperatrice bizantina
E guardando tessuti gioielli calzari etc praticamente veniva da tutto il mondo c'è la globalizzazione c'è sempre stata il problema è la velocità la profondità di queste cose la tecnologia un acceleratore sicuramente
Ma pensare di frenare queste cose e la la cosa più sbagliata in un paese Tecnost Ubu peraltro come il nostro io non penso che ci sia un problema
Che non ci siano diseguaglianze che le disuguaglianze sono multifattorialità riguardano l'accesso al sapere quanto conta stamattina leggevo la classifica dell'efficienza dei comuni italiani ma un Paese un metalmeccanico e guadagna mille quattrocento euro
Abete troppo pochi sono pochi questo voglio fare la trattativa mentre
Va be'e un metalmeccanico e guadagna mille quattrocento euro dove un comune inefficiente e guadagna meno di fatto guadagna meno dove a un ospedale
Da cui stare alla larga guadagna meno e questo centra l'indice di Gini non accettano tantissime altre cose
Appunto se abbiamo adesso è la sede sconveniente per dirlo probabilmente va non riguarda la LUISS ma se abbiamo delle regioni italiane in cui c'è la correlazione inversa tra test Invalsi e voti acquisiti penso a quelle del sud e abbiamo le imprese del Nord che quando arrivano alcune lauree del Sud riconsiderato diplomi
Beh questo è colpa dell'indice di Gini e delle disuguaglianze del tubo che il capitalismo
Insomma se vogliamo dirlo eh io è ai metalmeccanici dico sempre quando volete individuare un sindacalista che riprende in giro e quando trova sempre paroloni di cose lontanissime e perché vuole allontanare da sé le sue responsabilità io credo che
L'Europa sia io son d'accordo su questa suggestione questa proposta dei della dei di come viene declinata l'unione federale facciamo però arrivo a una provocazione finale la faccio io
E facciamo insieme quello che poi possiamo fare meglio insieme ecco da soli facciamo veramente poco bene da soli poi ci son delle cose che vanno cambiate io penso ai trattati istitutivi sulla concorrenza sono un disastro
Cioè pensare ai trust alle posizioni dominanti senza considerare le importazioni dall'Asia
è una fesseria non serve a niente
Cioè noi abbiamo continuamente sull'acciaio sull'inossidabili non solo su tantissime situazioni in cui è fondamentale avere un player forte a livello europeo
E ai trattati istitutivi che ci fanno guarda le col bilancino qual è la posizione di dominante a livello continentale in molti in molti settori la posizione dominante si chiamano importazioni asiatiche
Allora o si costruisce una risposta capace di competere con l'Asia o se no si rischia di andare molto lontano e chiudo veramente
Il tema della popolarità del sopranista mo'riguarda anche quello che si può e che si deve cercare di fare per ricostruire un rapporto tra le persone con le persone
Se basta vedere se quando si arriva a votare contro i propri interessi vuol dire che si è arrivati a un livello di distanza inaccettabile tra realtà e percezione io penso ai lavoratori de del della Ford i dazi di Trump li ha massacrati adesso porta a cinque mila licenziamenti per colpa dei soprattutto del delle dei dazi al venticinque per cento sull'alluminio e dovrebbe perdere popolarità no quando al è stato spiegato perché il Michigan è passato di là è passato di là non perché i metalmeccanici dell'auto si sono impoveriti ho sondato incontrarli
Perché viene meno quella che è la soglia di slancio
Si è abituati a una crescita costante rispetto alla propria scheda di consumi basta solo che si rallenti o si interrompa
Se trova qualcuno e dice sei tu il povero e ti danno pure la colpa del tuo rallentamento tu sei autorizzato a sentirti un povero ma sei tutt'altro che povera i metalmeccanici dell'Haute in America sono i più ricchi del settore industriale
Allora io credo che le riflessioni vadano sempre fatte in modo più profondo se vogliamo appunto tenere i piedi per terra però avete anche una visione un po'più lunga grazie Marco
Allora Europa
Europa delle istituzioni Europa dei popoli perché qui c'è un'implicazione culturale che a monte di qualunque tipo di discorso perché sia se si è impegnati nella dimensione politica sia sei via impegnati la dimensione economica
Bisogna prima ancora che essere dei bravi governanti e dei bravi amministratori bravi economisti sentissi se effettivamente europei da questo punto di vista l'università può far molto sta facendo molto quindi mi piace dare la parola al nostro lettore Andrea Prencipe
Facendo riferimento al ruolo che storicamente ha svolto l'università nella costruzione degli ideali europea perché c'è stato
Un network come dire non istituzionale spontaneo ma culturale che l'università anzitempo hanno svolto rispetto a questo obiettivo della costruzione europea network che poi e proseguito con alcuni progetti specifici dell'Unione Europea che vorrei tu ci raccontasse
Bene ringrazia Dio può essere particolarmente focalizzato sintetico
Però ecco degli chiedo trenta secondi per rispondere all'incipit di Sergio Fabbrini perché ringraziato la LUISS presso con questo non voglio dire che noi ringraziamo Sergio però voglio sottolineare un aspetto importantissimo che tra l'altro utilizzando le sue parole perché ha incontrato Sergio Fabbrini
Comparirà in Luis sei anni fa e poi da tre anni a questa parte anche alle grazie al mio ruolo al concerto interagire in maniera più importante
Treviso Torino due due aspetti fondamentali della sua del suo pensiero di essere o del suo essere accademico
E mi disse Andreoli di mimesi non ho sempre detto che presso un buon accademico serve l'utilizzo del termine inglese che lo scusa
Scholarship cioè essere bravo appunti si accademico e collegiali ti quindi ad essere bravo nel tuo un buon cittadino all'interno del tuo contesto di riferimento che oralmente e la università
Ma è anche la tua comunità accademica di riferimento o la comunità che ti ascolta quindi anche quella dell'imprenditore
E questo Sergio in persona appieno queste due dimensioni un ottimo accademico è un grandissimo cittadino della Luiss
E della e della comunità a cui fa riferimento Rizzo tre verbi non a caso perché poi mi servono per chiudere il mio intervento
Sergio e della luce perché e in Luiss
Sergio
Appartiene alla alla Louis si sente della Luiss perché sono due declinazioni diverse terzo punto ancora più importante per quando mi che ci riguarda
Sergio crede nella Louis
E soprattutto nel ruolo che la LUISS deve avere come università
Utilizzando appunto concerto mi piace molto dell'ERSA impegnata di questa invece quindi questo è il mio modo segue per dirti
Grazie per rispondere all'alto voi in C petrolio volevo sotto mentre tre aspetti fondamentali che emergono dalla lettura dal del del litorale di Sergio che io leggo ogni ogni domenica anche io sono quello che non sistematicamente ma abbastanza spesso
Mi messaggio con con lui la domenica mattina
Anche la sera a volte tipo ieri sera abbiamo chiuso la telefonata alle ventitré e cinquantacinque abbiamo chiuso ieri una telefonata interessante vengono
Quindi
Infatti comunque
Fa c'è un primo un primo aspetto in cui l'università o meglio l'Europa ha dato una ha offerto alle università europee una un momento un'opportunità importantissimo l'opportunità diciamo così costruttiva per riprendere quello che dicevi tu Francesco ovvero
Grazie a una serie di programmi europei che vanno dagli Erasmus agli Horizon al quelle cauto siamo ritiene sia una serie di di iniziative
Ovviamente finanziate dalla dalla dall'Unione Europea
Fondatamente europea ha creato uno spazio europeo della formazione dell'alta formazione della ricerca chi ha permesso alle università europee
Ha permesso a questo la Leonessa quindi anche a noi di sapersi di cominciare a confrontarsi
Quelle questo può essere banale in realtà non lo è perché noi accademici per definizione siamo uno individualisti
Due
Tendiamo a essere autoreferenziali
E di conseguenza torna più a buon primo concetto non ci confrontiamo
Attraverso queste iniziative delle Erasmo stelle Horizon
Più che ci ha permesso ci ha spinto a confrontarci e quindi ci ha fatto uscire fuori dalla torre d'avorio che tibetano metafora metafora tipica che viene additata l'università e in qualche maniera ci ha permesso anche di lasciarla dietro
Quindi il confronto fondamentalmente e con le loro perse per me sul confronto che fondamentali mi sono convinti in due sequestro diciamo questo vale per tutte le università che confrontarsi
Essa è importante sapersi confrontare perché attraverso il confronto che si cresce si apprende e confronto sicuramente a livello accademico attraverso le competizioni
Che si hanno i vari programmi di ricerca ma il confronto importante anche con le altre comunità che attendono da noi universitari
Contributi importanti
Nel per beh se mi lascia un po'andare per ispirare anche un mondo migliore
E questo non vuol dire però sostituirsi Cuper non rivestirà su sostituirsi ad altri ad altri attori
Non vuol dire sostituirsi ad esempio ai giornalisti del fatto che Sergio esempio scriveva per il giornale
Il l'articolo di Sergio il precipitato dalla sua attività di ricerca
E per questo motivo fondatamente fornisce un contributo al dibattito è il può è in forma il dibattito politico così come ad esempio sono sì uso di organizzazioni e mi mi piace
Quando lei i miei studi vengono pubblicati e io posso far precipitare questi studi quando interagiscono con dei manager per contribuire a sempre anche lo sviluppo di nuove pratiche manageriali
E vengo alla a una delle cose il primo punto l'importanza del confronto a tutto tondo e soprattutto con prototipo internazionale la scienza non ha confini
Colleghi continua a dire che ci sono dei delle delle delle dimensioni così locali della del degli atenei a poco ormai purtroppo poca poca leva in una assolutamente ragione di esistere per quanto mi riguarda almeno per quanto ci riguarda cioè secondo aspetto cui facevo riferimento più Francesco vero
Il confronto che ci ha permesso c'ha promesso iniziative europee
In realtà ci ha fatto anche riprendere riconoscere dividere ravvivare una tradizione europea dell'Accademia che la tradizione che farà che fa riferimento fondamentalmente Alexander von Humboldt
Che fondamentalmente ha scritto le basi della dell'Accademia europea questa anche ripresa oralmente dall'Accademia universitarie anglosassone e perché mi piace molto Von Humboldt per due cose fondamentali due aspetti fondamentali con un voto diceva che le università dovevano formare non professionisti ma cittadini
Uno due fumo diceva sottolineava in maniera molto marcata che per fare università era importante ed è importante ed è necessario anzi compenetrare ricerca e di tattica
E qui ritorno a quello che dicevo poco fa rispetto al concetto di università impegnata nel produrre nell'ispirare un nuovo mondo
Di nuovo nel rispetto dei ruoli di ciascuno di noi
Sergio non si sostituisce al al giornalista io non mi sostituisco al consulente io produco occupo produco conoscenza per spostare la frontiera della conoscenza in avanti o per creare nuove domande per torna come diceva poco fa Sergio e poi fare in modo che queste domande vengono tradotti in soluzioni pronte non sono io studioso di organizzazione a quanto potrebbe essere il consulente
Che può produrre soluzioni terzo punto e chiudo
E mi rifaccio alla al alla alla l'excursus storico di del presidente Abete Chiara volte nastro agli anni Ottanta
Lo pongo anche io
Ricordo un dibattito io hanno tanto ero liceale non ricordo un dibattito sull'Europa
Con neo docente di storia si parlava appunto di cominciare a discutere dell'Europa dimensione dell'Europa e ci chiese professore di storia
Ma voi
Siete europei che cosa qual è il vostro sentimento nei confronti dell'Europa
Ricordo col codino e disse sì Noemi siamo in Europa
Provo a spingere il nastro della storia in avanti quindi anni ottanta
Se avessero se il professore facesse la stessa domanda gli stessi liceali ovviamente trent'anni dopo quaranta anni dopo
Probabilmente la risposta potrebbe essere diversa anzi vi assicuro che è diverso
Perché non solo gli studenti di adesso i liceali sono in Europa
Ma si sentono in Europa
Io vado no
Faccio un passo ulteriore credono in Europa all'Europa
Quindi fondamentalmente quello che vi sto dicendo visto che si aggiorna i suoi nei suoi scritti spesso parlato poco fa scartabellato ricco perché ho letto un suo dito reale dove riprendeva il concetto di identità
Le identità così come le culture così come le lingue non sono fisse si evolvono nel corso del tempo
E quindi con queste tre questi tre verbi di cui vi ho detto essere sentirsi e crederci vi sto dicendo fondamentalmente che la nostra identità anche quelli di come diceva stamattina presente boccia di essere siamo cittadini europei di nazionalità italiana e qui nel nostro identità di italiani si è e volute si sta evolvendo così come quella di tutti gli altri popoli europei
Aggiungo ma in questo caso anche se e tardo ed il pomeriggio mentale sono quasi alla sera giù mi prendo una scienza accademica già un filosofo di Dumort credere al mio occhio Diversity Emma Hughes
Antonio Anthony Appiah il quale sostiene che noi da sempre
Siamo come noi siamo esseri che riusciamo che riescono a gestire più identità identità multi l'alta non ha detto nulla detentivo detto Diogene di Sinope
Perché vi dico questo perché effettivamente ci pensiamo noi gestiamo più identità
Io mi sento appunto un professore della luce quindi gestisco questa mia identità legata alla LUISS sono un professore di Organizzazione gestisco la mia identità nella comunità degli studiosi di organizzazione così come ovviamente mi sento italiano
E sono identitaria mente italiano ma nello stesso tempo mi sento anche molto molto europeo quindi lo è per definizione possiamo gestire più identità nello stesso tempo e quindi da qui da questo punto di vista ecco la riflessione ci permette di smontare posizioni totalmente non radicate o se sono radicate sono radicate negli applausi o nei laghi
E che io voglio dovevo fare un applauso a questo punto a a Sergio Fabbrini perché effettivamente ci spinge a riflettere in maniera anche accademica se volete per spingere in avanti la nostra riflessione e il nostro senso identitario europeo grazie Sergio
Grazie ad Andrea Francis allora io direi che possiamo conclude con una battuta finale conclusiva
Della persone che abbiamo messo al centro della nostra attenzione perché artefice di un contributo molto importante
E perché ci ha consentito con i suoi scritti di poter garantire quello che è un valore assoluto per università e cioè l'approccio interdisciplinare oltre che multidisciplinare quindi lascerei le conclusioni rapide ovviamente a Sergio Fabbrini che il modo migliore per potervi con metterci anche con quello che il suo il pensiero autentico che ne abbiamo lutto questa sera interpretare e restituire alla a questa platea
Beh intanto grazie di tutto è stato un dibattito in cui ho imparato tantissimo
L'unica osservazione che farà il punto e queste lo dico anche rivolgendomi ai colleghi e agli studenti
Prendono sul la sollecitazione di di Marco Bentivogli si può essere come dire parte del dibattito
Esprimersi entrare dentro combattere
Senza essere di parte questo non so se e un concerto disco capito che è molto difficile scivoloso però innanzitutto come studiosi dobbiamo evitare che la scienza sia dominata dalla politica
Quindi questo scusi ma è una battaglia che faccio io al mio interno cioè io non io sono leale alla verità
Noi dobbiamo educare persone del segnale ai fatti come richiami per la verità e poi questo poi su questa base combattere ora leader più grossa oggi da combattere secondo me periti europea
Perché lì c'è la salvezza di molte cose che sono state fatte dalle generazioni precedenti ma soprattutto c'è il futuro
Intorno a questo in quel campo di battaglia più quindi domenica andiamo a votare
Votiamo tenendo presente che noi dobbiamo costruire un terreno dove condividiamo le condizioni
Di finte poi ci dividiamo sul modo di risolvere i vari problemi qualcosa e dividerci dentro l'Europa è una cosa e dividersi sull'Europa e in questo secondo me va assolutamente evita grazie a tutti grazie