Rassegna di Geopolitica. Guida ai risultati delle elezioni europee

Mentre la terra ascolto di radio radicale la rassegna di geopolitica di mercoledì ventinove maggio due mila diciannove oggi vi proponiamo tre segnalazioni trattano i diversi centri studi italiani
Tre segnalazioni italiano tre lettore analisi dopo il voto per le elezioni europee
Prima segnalazione dal sito dell'ISPI di Milano un dossier intitolato dopo le europee dossier caldi e gioco delle nomine
Scrive l'ISPI a due giorni dalla conclusione della tornata elettorale europea questa se dei capi di Stato e di governo dei ventotto Stati membri si uniscono per un primo incontro informale
A risultati oramai consolidati hanno ora inizio negoziati che porteranno alla spartizione tra i diversi Stati membri delle tante cariche europee in scadenza
Le prime nomine su cui discutere saranno la presidenza della Commissione europea Illy indicazione dei singoli commissari Mandrake raggiunto l'accordo su chi sarà il prossimo presidente del consiglio europeo e nei prossimi mesi andrà rinnovata la presidenza della Banca centrale europea
Che influenza avrà all'esito del voto sugli equilibri politici tra gli stati membri quali scenari si potrebbero aprire sulle nomine
Quali sono i dossier più scottanti che dovrà affrontare l'Europa che esce dalle urne che quale infine la specifica posizione italiana
Entriamo nel merito per ragioni di sintesi vediamo intanto come cambiano gli equilibri a Brussel secondo quanto scrive l'ISPI
Come ampiamente previsto dai sondaggi la grande coalizione tra socialisti e popolari ha perso la maggioranza assoluta al Parlamento europeo
Si tratta della prosecuzione di un trend dice Natale dopo che i nel due mila quattro i seggi vinti da socialisti e popolari avevano toccato il loro massimo storico Avano raggiunto il sessantasette per cento
Dal dominano pensato infatti un trend negativo che quest'anno persino accelerato consegnando la grande coalizione socialisti e popolari
Solo il quarantaquattro per cento dei seggi del prossimo Parlamento europeo
Un'altra conferma delle previsioni della vigilia e che al calo della grande coalizione non ha corrisposto la forte avanzata del fronte Nacional sopranista
Passato dal venti al ventitré per cento dei seggi è ben lontano dalla possibilità di esprimere una propria maggioranza alternativa tuttavia il calo dei consensi tra popolari e socialisti costringerà i due gruppi parlamentari maggiori ad allargare con la maggioranza allora con ogni probabilità cadesse siti inclusi nella nuova maggioranza saranno i liberaldemocratici dell'ALDE
Questi ultimi anche grazie a all'apporto del partito del presidente francese François macro
Passano dal nove per cento al quattordici per cento dei seggi che diventano determinanti per garantire una maggioranza stabile in parlamento infatti un asse popolare socialisti che arde arriverebbe al cinquantotto per cento dei seggi totali
Più incerto appare invece al momento una sostegno alla maggioranza popolari socialisti da parte dei Verdi che pure sono stati premiati dalle urne che sono passati dal sei virgola sette per cento al nove virgola due per cento
Dei seggi passiamo sempre col dossier XP molto velocemente totonomine quali scenari dopo il punto sei popolari e socialisti sciogliesse Lodi includere di i liberaldemocratici dell'ALDE nella maggioranza allargata per i liberali si prospetta di popolo molto rilevante negli equilibri del nuovo Parlamento
Un primo aspetto sembra sulla nomina del presidente della Commissione europea
Malgrado il Parlamento europea abbia tentato in tutti i modi di difenderlo non è certo che verrà seguito il metodo degli Spitz sempre anti date
Utilizzato nel due mila quattordici tra le resistenze dei diversi stati membri non ultima la Germania il metodo degli spinse in candida tempi prevede che il Consiglio europeo scelga come presidente della commissione il candidato di punta del gruppo politico che ottima la maggiore la maggioranza relativa alle elezioni europee
A rigor di logica dunque dovrebbe essere scelto in maniera quasi automatica il popolare Manfredi vede spinse candidata appunto dei popolari ma liberali di ALDE che fa insomma con in particolare si oppongono a questo procedimento e chiedono maggiore voce in capitolo a causa degli equilibri nel nuovo partito del Parlamento europeo e popolari potrebbe comunque trovarsi a dover rinunciare alla presidenza della Commissione europea
Che accettare una soluzione di compromesso un nome circolato nelle ultime settimane quello di Michel Barnier capo negoziatore di Brecht si per la Commissione europea
Di area popolare ma gradito a socialisti e francese di per sé e dunque potenzialmente gradito anche a Marco
Una seconda conseguenza dell'ingresso dei liberali ALDE in maggioranza si avrebbe sulla nomina del presidente del Parlamento europeo
La carica rinnovabile dura due anni e mezzo ovvero metà legislatura in questo caso i tradizionali equilibri politici prevedevano l'alternanza di un presidente popolare chiedono socialista nel corso del quinquennio questa consuetudine potrebbe però essere rimessa in discussione proprio dal ruolo dell'alterità liberal democratici e non entro l'house sibila aspettarsi
Degli stessi liberali avanzino una loro candidatura per la carica di di Verhofstadt già capogruppo al De dal due mila nove
Altre due nomine anche se non legata direttamente i nuovi equilibri del Parlamento europeo potrebbero essere influenzate di riflesso D'Amico dei negoziati dei mesi successivi alle elezioni
Che queste nomine sono la presidenza del consiglio europeo e la nomina del prossimo governatore della Banca centrale europea
Per quanto riguarda il presidente del consiglio europeo a fine novembre scadrà il mandato di Donald Tusken quale Presidente del Consiglio
Da nel due mila nove quando la carica è stata istituita io vuole sempre stato ricoperto da uno dei primi ministri e capi di governo in carica al momento della scelta
Il belga Herman Van Rompuy ad esempio nel due mila nove due mila quattordici e poi il polacco Donal Tusken dal due mila quattordici a oggi
In entrambi i casi si trattava di rappresentanti due paesi di seconda fascia per dimensione o per anzianità di appartenenza all'Unione Europea
Non si può escludere però che quest'anno le cose vadano diversamente oltre i nomi dell'ex primo ministro danese Helle Thorning-Schmidt e dell'attuale premier belga Jean-Michel infatti è circolato anche il libro di Angela Merkel per conto inconsueta non si tratterebbe podestà di una scelta del tutto impossibile
La Germania andrà elezioni nel due mila ventuno che l'attuale maggioranza il fragile i la cancelliera Merkel ha già annunciato che non si ricandiderà
La seconda nomina che verrà influenzata dall'esito delle elezioni europee e quella per il prossimo governatore della banca centrale europea dopo otto anni alla guida di Eurotower a Francoforte Mario Draghi versione al proprio posto al fine di ottobre
E sul suo successore pressione alla responsabilità di determinare la politica monetaria di uno zona in cui molte economie e quella italiana in particolare registrano tassi di crescita ancora molto bassi
I favoriti per la successione al presidente della Banca europea sembrano essere il francese Françoise Hardy Leroy del Gallo
Come natura attuale della banca più France e è chi li Carmen ex banchiere centrale di Finlandia
Nessuno dei due profili segnerebbe una netta rottura rispetto alle scelte politiche monetarie fatte da Draghi a differenza di quanto accadrebbe con un terzo eventuale possibile candidato se non lo governatore fosse invece il tedesco Rienzo Weidmann proficuo chance di elezione sembrano però scarse al momento questa è una sintesi del dossier a cura della ISPI di Milano dossier intitolato dopo le europee dossier caldi gioco delle nomine l'ho ritrovato in Olanda sul sito internet Iseppi on line appunto Titti
Seconda segnalazione qui siamo sul sito del Movimento federalista europeo i cittadini chiedono un'Europa forte che un città le elezioni europea appena concluse sono state caratterizzate dalla sfida lanciata dai cosiddetti partite sovrani misti alla sopravvivenza dell'Unione Europea come progetto di unificazione sovranazionale
Non era mai successo in passato e questo fatto insieme la vicenda catastrofica della break sita ha creato un quadro nuovo tre sono gli elementi fondamentali che emergono dai risultati elettorali e che devono essere dunque evidenziati primo elemento i cittadini europei hanno raccolto la sfida la crescita della partecipazione al voto con l'eccezione significativa dell'Italia
Ci dice ancor prima dei risultati elettorali che i cittadini hanno ritenuto importante far sentire la loro voce che vivere l'elezione come un aumento di democrazia vera
Secondo elemento è che i cosiddetti sovrani misti almeno per questa volta non hanno vinto in oro numeri sono stati contenuti quasi ovunque anche qui con l'eccezione dell'Italia
Persino in Francia dove il partito di Marvin le penne Sato decide misure il primo partito
Ma comunque totalizzato un paio di seggi in meno rispetto al due mila quattordici dunque le forze anti europee sono dunque cresciute di una ventina di seggi in tutto ma indebolite anche dalla loro inevitabile frammentazione Ermanno numeri tali da poter spettanze mente influire sui futuri equilibri dell'Unione Europea
Terzo elemento da valutare secondo il Movimento Federalista Europeo dopo le elezioni
E che alla crisi più o meno profonda nei diversi paesi dei partiti tradizionali ha corrisposto però la scienza di forze europeiste quando non addirittura federaliste
Di stampo liberale e ambientalista
Non solo i Verdi infatti sono i vincitori morali di questa tornata elettorale ma lo sono anche i liberali i quali vedono crescere e di molto di loro peso politico
Soprattutto laddove sono portatori di un disegno di rilancio dell'Europa ora dunque scrive nella Movimento federalista europeo nella sua analisi ora dunque si aprono i giochi per costruire per nuove alleanze una delle prime prove sarà la nomina del presidente della commissione secondo il sistema di di cosiddetti Spitzer candidate la carica dovrebbe andare a Manfred Weber ma con la maggioranza si può formare nel nuovo partito lamento europeo intorno a lui
La selezione corrisponde davvero allo spirito dei risultati elettorali oppure si libera rappresenta proprio le posizioni di chi tenta disperatamente di mantenere l'Unione europea nello stato attuale
I rifugi invece da una maggiore integrazione politica sovranazionale ossia dalla posizione che è la vera vincitrice morale del voto
La vera novità di queste elezioni non è forse che tanti cittadini hanno chiesto un'Europa più unita e più capaci di fare politiche per realizzare una green economy e una maggiore equità sociale
Questo implica prosegue l'analisi aprile dunque un processo di riforme un processo necessariamente costituente e destinato a portare a un'unione europea caratterizzata da due diversi livelli di integrazione uno che dovrà corrispondere a un'unione politica sovranazionale composto cioè dagli stati che vorranno farne parte dotata di un bilancio proprio autonomo è governata su basi federali
L'altro limitato al mercato unico che basato sul mix di integrazione comunitaria e di cooperazione tra Stati che caratterizza oggi l'Unione
Questa la sintesi che abbiamo tratto dalla lettura di questa analisi intitolata i cittadini chiedono un'Europa forte che unita a cura del movimento federalista europeo la ritrovate on line sul sito internet M FI
Punto enti terza e ultima segnalazione per quanto riguarda la puntata di oggi della rassegna di geopolitica i commenti le analisi dopo le elezioni europee
Ultima segnalazione dalla Cité dello IARC il frutto Affari Internazionali di Roma dalla newsletter che si chiama affari internazionali punto it
Una grosse lettere Ultima puntata che ritrovate on line interamente dedicata al dopo voto europeo
Qui abbiamo scelto il commento di Stefano Silvestri
Il Parlamento europeo scrive Silvestri vedi una forte crescita dei partiti nazionalisti di estrema destra ma rimane largamente dominato dalle formazioni europeiste
Dopo le elezioni europee il problema non è tanto dunque nelle istituzioni europee stesse quanto piuttosto ai soli Paesi membri e ciò crea una estrema debolezza quasi un'assenza di leadership le maggiori potenze europee quelle che in passato nel bene e nel male Andezzato scelte dell'unione che ne hanno facilitato la realizzazione stanno tutte vivendo un periodo di crisi
La Germania avesse un arretramento dei nazionalistiche positivo ma anche l'indebolimento dei partiti al governo e un forte balzo in avanti dei Verdi
Nulla di preoccupante in tutto questo salvo il fatto che sarà necessario elaborare una nuova e diversa sintesi politica
E questo richiederà tempi piuttosto lunghi non solo nella il varo di nuovi grandi iniziative europee
Molto più preoccupante prosegue l'analisi è invece il caso di Francia che Italia
Tra i grandi Paesi queste due sono le principali eccezioni che essi hanno visto ambedue il successo della destra nazionalista di misura in Francia Buso eccesso massiccio iniziali cosa potrebbe anche significare di conseguenza per l'Unione europea
è in atto un importante ridislocazione del potere all'interno della globalizzazione che vede le grandi potenze Stati Uniti Cina buon terza la Russia e altre ancora
Aggirare o persino smantellare i grandi accordi multilaterali indebolire o svuotare le maggiori organizzazioni internazionali
Di conseguenza il mutamento in atto diviene meno controllabile più astro che i rapporti tra grandi potenze si tingono di mercantilismo e si esercitano a colpi di minacci che ultimatum
Interesse generale vedi il caso della protezione dell'ambiente viene dunque ignorato
Il fatto paradossale è che questo no equilibrio che si delinea l'intero del Parlamento europeo grazie all'apporto necessario dei liberali dell'ALDE che forse che dei Verdi
Grazie anche alla tenuta dei popolari dei socialisti
Del tutto contrario a questi sviluppi nel quadro globale
Queste maggioranza e questa Europa con le sue istituzioni e multilaterali Istat è per il controllo degli armamenti
E a favore di regole più stringenti che permettano di controllare lo spazio cibernetico che quello extra atmosferico
E vuole proteggere l'ambiente i diritti umani e così di seguito in altri termini questo Europa oggi e alla opposizione nel mondo non è certo da sola ma la sua posizione può facilmente farsi precaria
Una sintesi tratta dalla analisi accurate professore Stefano Silvestri dell'Istituto Affari Internazionali di Roma nella newsletter affari internazionali punto detti che ritrovati integralmente on line
Si chiude qui con questa segnalazione la puntata di oggi mercoledì ventinove maggio due mila diciannove della rassegna di geopolitica
E ricordiamo che questa puntata e tutte le precedenti sono ancora on line sul nostro sito internet radio radicale punto ET
Se lei esce con rubriche la rassegna di geopolitica un saluto e un ringraziamento per l'ascolto da Lorenzo Randy