Festival dell'Economia di Trento - L'Europa da costruire: più opportunità che vincoli

Bene buongiorno a tutti
Grazie di avere accettato il nostro invito grazie al governatore Ignazio Visco perché per la sua presenza grazie alla collega Valentina come è raro iniziale con questa puntualità contrassegnato ovviamente anche alle campane spero che sia di buon auspicio per tutti gli appuntamenti che il Paese dovrà rispettare nei prossimi mesi e nei prossimi anni il tema della nostra conversazione con il governatore che Nicola ringraziamo all'Europa da costruire
Più opportunità che vincoli ovviamente non parleremo soltanto dei grandi temi europei
Dello scenario che si è aperto con il voto del ventisei maggio
Ma ovviamente affronteremo anche l'attualità italiana tenendo conto che il governatore in quello che viene definito in un periodo di quiete nel senso che sono i periodi che precedono le riunioni della Banca centrale europea
Ma possiamo rivolgere qualsiasi domanda governatore poi ovviamente governatore ritenga giusto rispondere oppure no allora io mi fermo qua perché abbiamo un'ora di tempo dobbiamo rispettare il nostro programma cedo la prima domanda la collega Valentina che grazie grazie mille buongiorno a tutti buon ce ne sia governata
Vorrei partire una domanda molto generale un economista parlato dell'Italia come della Bella addormentata d'Europa cioè un Paese molto ricco di risorse ma addormentato in una lunga stagnazione economica ormai più che decennale
Come si risveglia le l'Italia da questo sogno e se le misure del governo vanno nella direzione giusta
Passo una domanda semplice che noi possiamo
Restare in tutta la giornata sono molti anni che affrontiamo
E li affronta l'affrontiamo da vari punti di vista primo punto devi stare ma c'è una carenza di domanda e quindi bisogna spingere lo domanda verso l'altro per consumi per investimenti per e possiamo analizzare le ragioni per le quali questa domanda è depressa ma certamente un paese che non cresce o cresce molto meno degli altri Paesi europei per vent'anni
Evidentemente a qualcosa di più più che una domanda che manca forse la capacità di investire in capitale in capitale fisico nelle persone
Negli nell'impresa e nella politica in grado di risvegliare non soltanto gli spiriti animali agli investitori ma per dare un messaggio di prospettiva presenze messaggio di prospettiva chiaramente
La l'investimento la l'impresa
Difficilmente difficilmente cresce il punto uno dei punti sì quali però bisogna partire dai quali avvertire lo stato diciamo demografico del Paese
è una delle questioni sulle quali io
In qualche modo un posso Toline alto l'esigenza di riflettere di più è proprio quello sì un paese invecchia il nostro Paese invecchia insieme al Giappone insieme a Germania tra Paesi che più più con invecchiamento produzione
Più Forte
Può essere che diminuiscono anche le prospettive di crescita interno di domanda rispetto alle quali si posizionò le imprese
Alla mamma che stimo si può porre ma come la Germania invece riuscito accrescerebbe crescerebbe c'erano prospettive di domanda al di fuori della Germania che la Germania è riuscito a cogliere nel nostro caso noi abbiamo in parte recuperato un negli ultimi sette otto anni
Quote di mercato internazionale ma siamo ancora specializzate in settori nei quali chiaramente la concorrenza la tesi emergente molto forte e in cui le prospettive non sono non sono molto elevate non sono levate neanche le prospettive
Di puntare tutto su un rivitalizzazione dell'in prese nella manifatturiera pari fattura tradizionale perché la manifattura tradizionale e molto probabilmente un settore nel quale il lavoro sarà meno domandato perché sarà più otto mozione digitalizzazione ottica censo parquet boh
Tutte le ore
Diciamo innovazioni tecnologie chiaramente sono presenti e con queste si ridurrà quel tipo di lavoro che noi abbiamo avuto domandato per molti anni e che ove il a garantire consumi sufficiente sui redditi da lavoro
Che o se questi non riescono a essere sostituiti da occupazione in altri settori
Con investimenti adeguati che guardano anche a nuove esigenze chiaramente restiamo indietro le nuove esigenze sono anche però nove esigenza di che nascono in un mondo molto diverso da quello di vent'anni fa un mondo in cui è necessario essere non solo più istruiti quindi a vivere più conosce fuse ma anche saperli usare in modo diverso questa è un chiodo io batto spesso ma credo che questo è uno degli altri menti sui quali siamo indietro quindi riforme di struttura assi che facciano crescere le imprese
In settori nei quali nei costi competere possibilmente certo do di utilizzare capacità umane capo capitale umano diciamo migliori questo è un discorso però di medio periodo hobby lungo periodo
E noi siamo sempre alla ricerca di soluzioni immediate le soluzioni immediate a volte possono essere necessarie sicuramente evidente che se c'è disagio sociale questo saggio sociale va in raccolto e in qualche modo accompagnato cercando di ridurlo con tutti i mezzi possibili però bisogna tenere presente
Un strategia una visione di medio periodo lungo periodo che devo dire negli ultimi dieci quindici vent'anni da nove non c'è stata non è una visione solo della politica
è una visione della società nel suo complesso richiede che ad essa
Ci sia posta attenzione sicuramente dall'impresa e dal mondo del lavoro ma forse anche dai media
E quindi se i media fossero un pochino più attenta alle questioni di struttura anzi che agli scambi di lettere o mancati scambi di lettere forse sarebbe un un qualcosa che chi fa politica può chiaramente anche utilizzare per cercare di incontrare diciamo un mondo complicato come quello in cui viviamo oggi
Bene grazie
Le considerazioni finali che lei ha letto venerdì e ha parlato della necessità di un'ampia riforma fiscale allora le voglio chiedere qual è la sua opinione sulla flat tax sulla tassa piatta e se si può fare in deficit
Ma insomma non ho parlato di imposte specifiche
E nel parlare di riforma fiscale ho ricordato che sono cinquant'anni quasi cinquant'anni da quando noi abbiamo Orso di mettere insieme nel Paese un una revisione
Che finalmente sì rivolgesse a considerare imposte sui redditi imposte indirette
I le il chiaramente possibili agevolazioni per i redditi più bassi e così via un uno sforzo però che poi dopo ha visto necessariamente correttivi integrazioni
Pensate alla all'introduzione dell'IRAP pensate a al modo in cui l'Iva è stata rimodulata o pensate anche a gli interventi per esempio
Non direttamente sulle imposte ma che sempre interventi mirati al quello sono come gli ottanta euro del governo Lenzi
Nel complesso abbiamo un sistema che da un lato molto complicato
Dall'altro non è un sistema di cui comprendiamo fino in fondo quanto esso rallenti la domanda
Renda difficile
All'impresa programmare
Pensate a tutti gli interventi fiscali che sono stati fatti a volte si per favorire il indebitamento altre per spostare
La la raccolta di finanziamenti verso il capitale proprio poi riportati via e ora questo questo è un sistema molto instabile di cui non sappiamo veramente quali sono gli effetti complessivi abbiamo parlato negli ultimi tempi di clausole IVA di salvaguardia per attenere i conti pubblici e non lo Complesso sotto controllo abbiamo parlato di tassa su di imposizione diretta dove fu atto parte di un abbassamento però complessivo dell'imposizione diretta
Sappiamo che tutti tutti sanno tutti sottolineano che nella costituzione sì
E infatti Itza la progressività del prelievo fiscale ma questo a questo punto per chi ha pensato a la l'introduzione di un'imposta
Proporzionale anzi che anziché progressiva viene accompagnato da una serie di correttivi ecco io credo che tutto questo vada inserito in un quadro
Organico che da un lato tiene conto del fatto che il mondo in cui viviamo è molto diverso pensate a un mondo digitale
Perché ovviamente un problema non solo italiano è un problema
Diciamo globale però che va affrontato in modo il più possibile armonici ma va affrontato
E contemporaneo quindi servizi che sono diversi da quello che erano prima e che quindi per i quali l'imposizione deve essere immaginata brutalmente in modo diverso
E pensate a il fatto che bisogna ancora capire gli effetti distributivi o redistributivi che imposte diverse possono aderire sia quelle dirette sia quelle indirette
Che quelle su immobili per esempio con che tanto hanno generato clamore negli negli ultimi anni con c'è chi dice è stato un grave errore introdurre l'Imu sulla prima casa c'è chi dice è stato un errore toglierla nuovo dopo averla introdotta indubbiamente sicuramente l'accusa la mancanza di coerenza intertemporale è molto molto molto dannoso però io credo che tutto questo e e quello che dico io cerco di spiegare nero mie considerazioni finali le varie interazioni che penso debbano essere valutate prima di effettuare un intervento su una singola imposta
Che sarebbe semplicemente continuare nel processo non organico che abbiamo avuto negli ultimi quaranta cinquant'anni primi perché ancor prima di di quello avere anche però presente che con le nuove tecnologie
Possibile in realtà anche non solo disegnati ma in modo diverso ma anche raccoglierne modo diverso che fronteggiare il problema dell'evasione che tutti in modo diciamo più o meno aneddotico
Conosciamo diciamo con un con programmi che siano sostanzialmente mirati ed efficienti credo questa quindi non so la la risposta alla Flat Tax perse non so perché non so qual è l'impatto che questa di polvere ma in tempi non lunghi di questo credo di aver già parlato in passato
Ma con una prospettiva data e con un obiettivo di razionalizzazione oltre che di chiaramente di efficacia per l'attività l'attività produttiva credo si debba procedere spendo presente credo che di non dire niente di nuovo che se ci sono due
Elementi che bisogna considerare sono come premiare il lavoro come favorire l'impresa
Beh grazie corretti o Citterio anche tutto un un una discussione sul costo che poi magari continui a riprendiamo dopo però io adesso vorrei parlare un attimo di Oropa
Lei ha detto due giorni fa che l'Italia sarebbe stata più povera se fosse stata fuori dalle dall'Europa però il processo di integrazione europeo non è completo
Quali sono i tassi verso maggiore integrazione che porterebbero ancor più benefici all'Europa e all'Italia in particolare quelle che hanno maggiore urgenza
E qui c'è da fare una distinzione tra quello che auspicabile quello che è possibile
I viviamo in un mondo in un momento molto difficile
In cui non c'è soltanto senza giornali sottolinea populismo sull'azione sopra Nismo nazionalismo eccetera c'è indubbiamente un mancanza di fiducia
Ed è mancanza di fiducia all'interno delle diverse nazioni che compongono l'Unione europea e Lario perché fanno parte dell'area dell'euro sotto insieme di queste e fra di esse
Per cui la risposta sempre quell'andiamo a vedere come si può
Ovviare a uno stato di insoddisfazione dell'opinione pubblica
E si può ovviare o facendo qualcosa o spostando
L'enfasi su coloro che sono responsabili dell'attuale stato di cose e implicito in quello è quindi riduciamo il loro ruolo perché riducendo tutto migliorerà io parto dall'osservazione che noi siamo molto integrato
Ci sono dei grafici che che in qualche modo sottolineano quanto importante sia il mercato europeo per le nostre imprese esportatrici quanto siano importanti anche di finanziamenti
Che noi abbiamo dall'estero sia di portafoglio sia per investimenti diretti quanto questo sia sostanzialmente importante in un mondo nel quale sempre più c'è una difficoltà nella nello scambio di beni servizi e forse anche persone e e quanto e sia importante un'aria integrata di dimensioni quale credo europea per gli equilibri complessivi ciò detto ci sono stati ovviamente
Progressi straordinari nella evoluzione della dell'Europa
Si è persa la memoria delle ragioni per cui l'Europa si è integrata cioè si è persa totalmente direi sia a livello politico ma anche forse
Livello della responsabilità nei programmi di studio di la la la ragione fondamentale cioè la pace
Come elemento cruciale per garantire il benessere benessere economico ma anche il benessere diciamo sociale come ci si sente in una collettività
E la seconda guerra mondiale è stato il veramente nel momento cruciale che ha dato la spinta al Progetto Europeo
Dopodiché questo prospetto è stato in qualche modo declinato in modi in modi diversi anziché partire dalla politica si è parte partiti da accordi commerciali dagli accordi commerciali si è arrivati ai servizi del servizio derivata alla moneta unica
E poi ci si è fermati
E questo è il problema grosso noi diamo conto
Siamo in tanti in una moneta unica nella prospettiva che ad essa avrebbero fatto sei seguito passi importanti questi passi non ci sono stati c'è stata una crisi finanziaria non causata dall'Europa c'è stata una crisi dei debiti sovrani causata in Europa da difficoltà sicuramente di concezione e anche timori di come altri avrebbero potuto usate le risorse di alcuni Stati e e da lì è nata l'esigenza di tali accelerare i processi
Quindi se voi guardate all'apporto dei quattro presidenti come si dice del giugno del due mila e dodici vedete che c'è una sequenza di interventi per accrescere la capacità di unione unione monetaria economica ma poi in prospettiva attraverso le varie fasi quindi dell'unione dei dei capitali dei mercati per finanziare nello stesso modo indipendentemente da dove ci sono progetti
Le imprese che questi progetti hanno all'unione di bilancio per che con la crisi finanziaria è emerso il fatto che una politica di bilancio comune non c'era e quindi ci sono stati interventi in ordine sparso alcuni dannosi alcuni necessari non si poteva fare altro però chiaramente questo a mostrato la mancanza di un complemento alla politica unica monetaria da parte della politica di bilancio quella che noi chiamiamo politica politica fiscale con un anglicismi e il e poi chiaramente ci sono state le politica bancaria che cos'è l'unione bancaria una bancaria è un tentativo in un momento in cui si è visto che
Banche di Paesi diversi avevano rischi legati anche alla loro presenza nei Paesi che ai loro investimenti nel
Le obbligazioni emesse nei paesi si è cercato da parte di di alcune parti di cercare dire ma cerchiamo di dell'unione in modo che questo sia trattato nello stesso modo con le stesse regole con le stesse prassi
Ma non è una Successo ancora ci sono elementi che mancano ci sono il elementi parziali in genere io credo che tutti queste queste fasi sono state fasi necessitate dalla dover fare qualcosa in un perito Breve ma contemporaneamente
Non sufficientemente approfondite
Per quel che riguarda la lista di mettere insieme ancora regole e comportamenti diversi tra i diversi Paesi quindi c'è molto da fare ancora su quel piano io sono abbastanza fiducioso che questo che questo disegno può andare avanti a questo punto il problema sono le forze invece che possono rallentato
E le forze che lo rallentano sono quelle che individuano proprio in questo in questa unione l'elemento benino della nostra del capacità di crescita del nostro benessere ma pro e di altri Paesi
Però il punto di fondo che ci sono questioni strutturali cruciali quella demografica comuni quella tecnologica un'altra ci sono questioni di pizza comune di sicurezza e così via che spingono a trattare a trattarle insieme ma contemporaneamente rendono diffidenti
Partecipanti al Progetto sulla aveva reale volontà degli altri di esserne parte
Di questa di di una unione di intenti quindi è molto difficile io credo che
Se mi ha su
Serpente completamento dell'unione bancaria che a me abbiamo non si può andare indietro bisogna migliorarla c'è un ci sono problemi dal lato della soluzione delle crisi delle banche che ha hanno in qualche modo posto poca attenzione alla proporzionalità quindi alla dimensione non abbiamo immaginato
Di nell'ambito del suo lancio spiriti bordo di introdurre regole per da poter applicare alle banche too big to fail
Applicato però croste Bortot abbiamo problemi nell'assicurazione dei depositi perché senza un'assicurazione posti credibile
Che non vuol dire far pagare al ad altri i i i costi di una crisi particolare di un Paese ma vuol dire evitare che ci sia la percezione che quelle crisi non possono essere affrontate senza una una credibile unione lo facciamo unità
Su questo su questo piano è difficile riuscire a mettere insieme la vigilanza la distruzione delle crisi e la e evitare rischi dal lato della liquidità della uscita dalle banche che poi possono avere effetti anche di insolvenza nel nel sei-sette sono prolungate
Abbiamo soprattutto necessità di accompagnare una politica monetaria unica
Con una controparte di politica economica comune
E questa questa anche di stabilizzazione automatica se vogliamo e quindi ci sono dei tentativi sono proposte ci sono progetti ma è chiaro che ci vuole una una politica che sia in grado di Asti
Ante avanti comunque senza attribuire all'Europa i problemi che in realtà discendono da altre da altre altri fattori tale la nostra lentezza nell'adeguarci a un mondo che cambia tono
Mi dispiace riportarla su questioni più provinciali e di modesta levatura insomma allora nello stesso giorno in cui le leggeva le considerazioni finali alla Camera veniva approvato una mozione votata un po'da tutti sia ancora potessi fare
Un titolo avrei fatto e gli sventurati votarono
Che impegna il Governo per modo di dire alla introduzione dei cosiddetti quindi porta che ne pensa
Dove viene Botto sono botti quindi cominciamo subito a sono titoli del debito pubblico piccoli ma sempre debito pubblico e
Quindi non sono una soluzione al problema del debito pubblico
Non è che che con quelli sono più entrate o minori spese secondo punto
Una delle difficoltà più grosse che noi abbiamo diversamente da tutti i paesi europei in prospettiva
Negli ultimi anni solo la Grecia sta per come noi
E nella maggior parte dei paesi ah OCSE e che il costo del debito Danovi supera il tasso di crescita dell'economia
Perché supera il tasso di crescita dell'economia
E per a sicuramente che il tasso di crescita è basso quindi tutto ciò che si deve si può fare per favorire l'investimento dare fiducia e quindi aiutare l'impresa e non solo a fare più investimenti
Menti migliori loro stesse e contemporaneamente occupare più persone
Tenti interventi sul piano sul piano della partecipazione al lavoro e così via battuto dello va bene però per data crescita se i tassi salgono
Questo ti mette in moto un processo un circolo vizioso perché una variazione del debito il rapporto tra debito pubblico e prodotto funzioni di due variabili la differenza fra il tasso d'interesse il tasso di crescita e tasso d'interesse
Complessivo quindi per un po'non siamo ancora godendo di tassi bassi passate ma se questi tassi restano questo tende a crescere invece che invece che ridursi e se il tasso d'interesse superiore al tasso di crescita ci vuole qualcosa che compensi questo e quindi entrate superiori alle uscite al netto della spesa per interessi c'è un recente intervento di Olivier Blanchard
Inizio anno che ha detto ma insomma alla fine non c'è tanto problema perché nella storia il tasso d'interesse dei tassi d'interesse reali hanno sempre in qualche modo mostrato di essere più bassi al tasso di crescita e quindi il sistema si trovò l'equilibrio
E il debito si riduce gradualmente andata ne ha prodotto senza preoccuparsi troppo questo vale per per gli Stati Uniti vale che la maggior parte dei Paesi europei Giappone così così per noi non vale
La cosa che bisogna evitare e che con proposte che magari possono cercare di risolvere
Percezioni di problemi si mettano in in moto in realtà percezione dall'altra parte che facciano salire il costo perché c'è più fiducia più sfiducia nel risolvere veramente il problema del del debito di questo Paese un problema che non ci siamo portati e per tanto tempo hanno insieme in tratti nell'Unione Europea
Con un debito sul prodotto più alto molto più alto degli altri paesi di molto Dondi tutti ma dei grandi Paesi sicuramente
E il ricordo distintamente una conversazione che ho avuto con con Tietmeyer perché era il governatore della banca del centrale tedesca
All'epoca in cui ci fu il negoziato
Lo mi disse noi abbiamo dato via libera alla fine Carlo mi ha convinto che il rapporto debito sul PIL in Italia sarebbe sceso nel corso degli anni Carlo Ciampi
E però non l'avete fatto
E quindi non avete fatto una politica fiscale sufficientemente accorta per
Tant'è vero che invece
Dal centoventi per cento che era prima di della monnezza deve definizione monetaria siamo scesi che a circa il cento
Grazie anche a privatizzazioni e altro nel corso delle primi anni due mila e poi siamo ritornati ottocentotrenta parte di questo tre-quattro punti è dovuto alla nostra partecipazione programmi di in agli interventi che abbiamo fatto a favore dei Paesi colpiti dallo choc del debito
Quindi noi pur essendo colpiti siamo intervenuti ma sono tre punti
Quattro e il il il problema è che noi abbiamo avuto un un aumento di questo sicuramente ha pesato la condizione dell'economia ma sicuramente il differenziale di interesse misura due cose misura quanto la bassa crescita ti rende difficile restituire in prospettiva il debito
E questo chiaramente una questione per cui bisogna crescere sicuramente di più ma misurano anche la fiducia che nei mercati coloro che intessono il loro risparmio direttamente o attraverso chi piogge risparmio lo gestisce
Hanno nel diciamo nella una politica di contenimento dello squilibrio di bilancio che sia continua nel tempo che sia non affrontata con proposte che poi di fatto del debito non lo fanno scendere
Vorrei parla molti e la banca centrale europea che ci sono grandi cambiamenti a un periodo economico particolari
E gli economisti sono in disaccordo sul il potere della banca centrale in questo momento
Alcuni dicono che siccome i tassi di interesse sono già così bassi e gli affetti acquisiti sono già molto alti di fatto la banca centrale e senza strumenti altri dicono che la banca centrale dovrebbe entrare un pochino di più nel dialogo della politica fiscale ovviamente la banca centrale non sette alla politica fiscale però dovrebbe entrare di più nel dialogo
In modo da facilitare una convergenza tra politica monetaria e politica fiscale
Altri ancora dicono
Considerando la lentezza delle altre istituzioni la banca centrale è l'unica che ha la rapidità e la capacità di intervenire in caso di crisi
La è quale lei sembra le la visione più convincente e nel caso fosse l'ultima quali sono gli strumenti che veramente a a disposizione
Allora prima di tutto non parlo di quello che sta per fare la parodia Laura e siccome è una questione sulla quale chiaramente ne parliamo spesso sempre non entrerò nella dibattito corrente al nostro interno se non per dire che io vedo banche europee ai col nella Banca centrale europea come un organo che sicuramente a una capo a di non solo riflessione ma anche vento ampia
Con in una qui senza incertezze quindi si si prendono decisioni si elabora su quelle decisioni anziché are io c'ero io però il punto importante e ha sottolineato può la banca centrale sostituire
In con la sua politica politica che mancano io credo che no credo che non possa credo che abbia strumenti alla fine di strumento la banca centrale adesso si dice non convenzionale creare moneta ma io credo che la creazione di moneta sia pel mento naturale di una banca centrale quindi per un po'di tempo abbiamo detto la strumento evitasse l'interesse per la grappa la moneta la crei ovviamente
Cresce la moneta di Banca centrale la base monetaria e poi bisogna vedere come reagisce il sistema nel creare la sua moneta la moneta ente però Paci sono questi strumenti sì Adua si è parlato in varie parti del mondo di creare moneta buttandola giù dall'elicottero lo diceva monetarista figuriamoci no non non è io non credo che c'è un problema di strumenti
E è vero cioè già alla banca centrale acquistato molte attività finanziarie molti titoli pubblici
Per per creare quella moneta dare liquidità e ha evitato in questo modo un rischio evidente che era quello legato anche alla combinazione di una crisi economica è una crisi di debito
Pubblico in vari Paesi
H ha evitato di andare in deflazione
è molto importante il framework è molto importante si sta discutendo anche negli Stati Uniti come la forward guidance cioè io dialogo con chi i mercati debba essere strutturata in modo da evitare che i mercati reagiscono negativamente alle agli impulsi che la politica monetaria da però credo che alla fine la politica monetaria a le sue le sue capacità d'intervento qualcuno dice che dovrebbe cambiare e non solo occuparsi in Europa ristabilita dei prezzi ma anche di altro
Cioè un trattato che c'è che la stabilità dei prezzi e poi in subordine fa tre cosa per ora però chiaramente la stabilità dei prezzi e la presso l'azione dell'economia sono andati insieme perché con gli strumenti di politica monetaria che noi abbiamo introdotto negli ultimi quattro cinque anni abbiamo stimolato la domanda se la domanda fosse stata stimolata anche in certi Paesi con altre politiche il compito della politica monetaria sarebbe stato più agevole e forse dei rischi
Diciamo ad essa connessi sarebbero stati ridotti e forse Gottardi sarebbero tenuti prima quindi una giacca ordinari in questo senso la la un tempo si parlava di policy mix
Ma in realtà non è solo un policy mix e a venire
La capacità di usare anche gli strumenti Piatti di politica di bilancio in questo caso per ovviare a alla distanza che c'è tra la domanda effettiva e e qui la potenziale Cesaria per occupare le risse
Se che da noi ancora non sono non occupa
Lei prima il governatore ha parlato
Con una critica anche ai mezzi di informazione del tema di questa lettera che ministro dell'economia ha inviato alla commissione europea
Io penso che se la lettera fosse stata scritta in condizioni assolutamente normali e data alla stampa probabilmente la stampa si sarebbe posto tutta una serie di interrogativi sulle varie versioni ecco
Allora devo chiedere quanto conta diciamo la credibilità nei rapporti all'INPS
Si unirono europea e e soprattutto noi non stiamo sottovalutando
I costi
Impliciti di una procedura sul debito che il rischio che il nostro Paese
Potrà affrontare o dovrà affrontare nei prossimi
Dunque io non è che volevo criticare la stampa no no per carità perché a ha parlato di un evento che è chiaramente un evento importante per tutti noi perché poi dietro l'evento ci sono fatti reali ci sono difficoltà contrasti che tutti conosciamo
Ho Citic posso osservato che però manca la capacità di tutti noi a piedi anche nostra di comunicare ma sicuramente anche della stampa che ha
Grande potenzialità che sicuramente non solo dirette attraverso la la la carta stampata ma pensate che siamo anche al loro ruolo nell'ambito dell'interazione con i social media non facciamo altro che leggere blog e così via però di spingere su quali sono i alcuni temi veramente cruciale
Che che che si studi meglio e in modo diverso che essi stia attenti al fatto che nel giro di prossimi venticinque anni c'è il rischio di perdere qualche vari milioni di persone nella popolazione nel suo complesso che bisogna far lavorare di più sacrilegio
Giorno che se ne mettiamo tutte insieme i problemi di problemi del nostro Paese e così via credo che ci sono queste cose che forse meritano veramente
Perché non sono congiunturali sono strutturali quindi di fatto colpiscono meno di quello che può colpire una crisi ecco finanziaria politica
O un dato molto negativo
Del della economico
Però sono i temi fondamentali senza di quelli non non si non si scappa
Che cosa vuol dire credibilità io credo che vuol dire tutto problema in questo momento ho detto prima c'è sfiducia forte sfiducia in Europa non solo all'interno dei Paesi ma tra Paesi
Da un lato la si pensa in modo effettivamente diverso
E quindi
Sì
Alcuni Paesi per alcuni Paesi il debito non importa quale non importa quanto non importa si finalizzato a attività di investimento Da Rin infrastrutture beni capitali o altro
Un un qualcosa da evitare in altri Paesi questo anche nella economia nella teoria economica è un elemento forte per garantire il trasferimento delle risorse
Nello spazio e nel tempo quindi che è poi quello che è alla base del della capacità di crescere innovare quindici sono effettivamente differenza però c'è una sfiducia
Che poi si vede da parte nostra né pensiamo che i paesi nordici sono troppo attenti alle regole
Alcune regole
Forse possiamo dire potremmo dire ma non sono attenti a tutte le regole e da parte loro cioè una valutazione dei paesi del sud dove sono tutte cicale non lavoro non che che è sbagliata basta pensare a livello di risparmio accumulato
In alcuni di questi Paesi per esempio il nostro quindi e c'è un problema di dialogo quindi difficoltà grossa della nostra incapacità di dialogare
Io spero che ovviamente le elezioni europee sono un grande momento di democrazia e di espressione anche di desideri io penso però che siano al momento in cui un nuovo parlamento un nuovo governo se vogliamo del del del dell'Europa sicuramente la nuova commissione
Iniziano ad operare ci sono molte opportunità per ridurre le differenze e identificare temi sui quali lavorare insieme
Credibilità bene insomma la credibilità è un concetto complesso per esempio il concetto che richiede una stabilità
Di intenti non necessariamente lo stesso governo per molti anni
Ma un sistema che non preveda di introdurre delle regole e poi toglierle sostituirle con altre introdurre incentivi cancellarli e mettere sussidio d'altra parte alzare le imposte
In un certo settore poi perché questo crea poca credibilità e quella poca credibilità si accompagna a la difficoltà da parte delle imprese di fare investimenti medicati di medio termine quindi quella è la credibilità poi c'è la credibilità che si acquisisce Corno alle misure di politica che ciascuno di noi a responsabilità di introdurre per cui la credibilità della Banca centrale sicuramente più alta perché mantiene una continuità raggiunge gli obiettivi d'acconto dei risultati
Di quanto non lo sia la credibilità di tante politiche di intervento pubblico nell'economia anche questo una un qualcosa che vi soddisfa anche ridurre perché la percezione a volte e anche il modo in cui si racconta a volte a effetti indesiderati e pericolosi io chiuso questa negoziazione finale come è stato osservato brillantemente marciano virgolette quindi s'era facile vederlo Ezio con delle citazioni che riguardano l'importanza di come si comunica o di come si interviene nel dibattito anche politico e di politica economica credo che abbiamo moltissima evidenza dell'impatto che questo a per lì decisioni di chi consuma di chi lavora di chi produce di chi investe di chi risparmia questo e qui e questa è la credibilità della politica quindi la responsabilità della politica di essere credibile è e quella di non si non soltanto rispettare impegno mantenere continuità riavere quella che Tommaso Padoa Schioppa chiamava la veduta lunga è chiaro che questo confligge col fatto che siamo molto spesso chiamati alle urne e quindi per poter conseguire risultati chi alla responsabilità politiche sente necessariamente il con il dovere di dover dare nel Breve
Nel breve periodo dei risultati soddisfacenti e chi a chi vota vota per per lei o per lui
Io credo che su questo ci vuole una forte campagna di educazione di tutti nuovi e capire quanto sia importante riuscire a essere credibili
Sul medio termine sulla nostra capacità di cambiare le cose nel medio termine per questo anche sul debito la la famosa lettera e i costi che può vivere io credo che bisogna essere molto chiari
Quello che è importante è Atene una visione di medio periodo non dire
Facciamo qualcosa oggi in modo che domani il debito pubblico sia più basso dell'X per cento perché è impossibile a meno di una crisi almeno di interventi molto pericolosi non si può fare però è fondamentale e dire noi abbiamo una serie di strumenti che adesso mettiamo all'opera e non facciamo certe cose che lo possono possono compromettere una traiettoria per raggiungere Mattera vere per conseguire quella traiettoria di rientro che è necessaria perché un debito pubblico al centotrenta per cento e sostenibile e non ci sono problemi ma da un lato impedisce di prendere iniziative che sono importanti sia di stabilizzazione garanzia di infrastrutturali sia di investimenti e in secondo luogo crea non lo stato di volatilità sui mercati finanziari inaccettabile noi dobbiamo emettere ogni anno quattrocento miliardi di euro per finanziare il disavanzo che abbiamo anche a un disavanzo cinquanta sacrosanta miliardi ma il resto è per rinnovare il debito che va a scadenza e non possiamo a vivere questa volatilità così forte perché poi si riflette nei bilanci di tutti famiglie l'impresa e le banche le banche hanno avuto de nel corso del dello scorso anno
Perdite da investimenti finanziari legate a lo spread come si dice che è servito perché ha visto che c'è non rischi
Di politica o anche di percezione di quello che la politica può essere date certe dichiarazioni io che voglio stare molto attenti alle dichiarazioni che si fa
E io vorrei proprio allacciarmi a questo punto su due aspetti punta sulla sfiducia dei paesi del Nord verso i paesi del Sud
Mischiata sequestrano non sia un concetto più del due mila undici ormai sia diventato un po'la sfiducia verso l'Italia perché altri paesi sono usciti dalla crisi e hanno percorsi più sostenibili se ci sia quanto pesi la fiducia dell'Italia adesso in questo percorso El Pais le panche
La mia domanda è quanto sia preoccupato perché anche questo è un problema un pochino strutturale le banche il finanziamento italiano è sempre un finanziamento bancario
Le banche sono state quelle che hanno recepito i maggiori finanziamenti peraltro che sono questo programma della banca centrale europea un finanziamento agevolato il il loro lo stato di salute molto migliorato tuttavia i crediti alle imprese sono ancora in contrazione del resto d'Europa crescono oltre il sei per cento
E è ora le banche hanno a che fare con un nuovo rischio paese
è una bomba pronta ed è stato sono due domande la prima domanda è la fiducia nel Paese la seconda gli effetti che lo stato di
Incertezza nel quale ci troviamo da parecchi anni può venire per il finanziamento dell'economia e quindi del la sua capacità di crescita la prima sicuramente ci sono delle ragioni legate a quell'osservazione che faceva prima di Tietmeyer per esempio
Che si aspettava una riduzione del debito pubblico dice a l'ho visto salire e a risposta è stata molto netta
Non è vero che la finanza pubblica ha causato questa mancanza di convergenza ma è stata la il ritardo con il le posso sistema e riuscito a e oggi a a apertura dei mercati la globalizzazione alla cambiamento tecnologico credo che questo sia molto importante questo ci differenzia dalla Germania
Sicura ente le regole del mercato del lavoro che hanno introdotto per tempo e così via sono molto valorizzate però lo grande differenza che loro hanno avuto la stessa crisi che abbiamo avuto noi dopo il due mila otto ma poi sono ripartiti subito e non ci siamo fermati
E sono ripartiti perché loro tipo di
IVA
La manifatturiera tedesca non i servizi la manifatturiera era in grado di rispondere
Assai bene a le esigenze straordinarie che l'apertura dei mercati dava negli ultimi venticinque trent'anni con la globalizzazione con la rivoluzione tecnologica c'è stato anche un cambiamento demografico che viene sotto
Sottovalutato
Sono la popolazione mondiale è aumentata di due miliardi mezzo due miliardi e trecento milioni
Su cinque cinquanta per cento in trent'anni e e questo altre norme
Servito sicuramente da alcune in prese non tanto servito danno voi che competitiva amo con le imprese di quegli stessi Paesi dove questa evoluzione demografica aveva luogo quindi da un lato c'è è sicuramente questa
Visione che noi non abbiamo avuto una risposta sufficiente sul piano dell'economia e quindi apre il dubbio Massa né in grado poi di ripagare i debiti che che che ci sono sicuramente siamo in grado sicuramente ci sono punti di forza in Italia che sono tali da garantire una capacità di crescita forte lì sotto sottolineo venerdì
Scorso in vari in vari punti sicuramente non e abbiamo avuto un recupero sul lato della capacità competitiva notevole e adesso abbiamo un quella che tecnicamente si definisce l'opposizione netta sull'estero
Cioè il debito
Comunque atto né con l'estero che sostanzialmente zero
Questo è posizione importante non l'ho detto in quest'occasione ma si confronta con una pozione netto sulle sono negativa cioè un tempo soppresso dal mondo
Annuncio del venti per cento della Spagna dell'ottanta per cento quindi è un punto di forza per questo Paese
Abbiamo un Paese che ha non è vero che hanno Cicala anzi è un Paese dove si lavora chi lavora al PRA molto ma questi lavora poco perché non tutti lavorano abbiamo un tasso di partecipazione al lavoro basso
Quindi chi guarda dal dalla nord l'Italia vede che il tasso di partecipazione di quasi dieci punti più basso che che nei Paesi nordici da Germania incluso
O del resto dell'Europa è un il tasso di occupazione femminile è molto più basso non solo di quello medio europeo ma anche di quello maschile circa venti punti percentuali più basso sotto cinquanta per certo ma è veramente basso
Abbiamo un a differenza tra il centro nord il Mezzogiorno
Che non si riesce a colmare con al centro nord nel quale gli investimenti anche pubblici
Sono molto scadenti in cui l'iniziativa privata e scarsa in cui ci sono elementi socio economici se non illegali che frena no frenando lo sviluppo e anch'così c'è questa questa sfiducia ma ecco una sfiducia di fronte alla quale come dicevo cioè la capacità di un Paese che ha accumulato risparmio più degli altri Paesi che è vero che buona parte di questo risparmio i circa sessanta cinquanta cinque sessanta per cento
è in immobili e quindi è il valore degli immobili ma la parte finanziaria il proprio risparmio investito in obbligazioni titoli fondi
Ci sta gestiti anche professionalmente elevato e questo va indirizzato per far crescere l'economia quindi si c'è sfiducia
Non è non c'è sempre comprensione
è molto difficile il dialogo anche con chi tratta con noi tutti i giorni nel cercare di spiegare la peculiarità dell'Italia
è vero che dopo il due mila undici elitaria quella che ha reagito meno bene
Portogallo Spagna anche per stessa cresce adesso sta uscendo Irlanda hanno reagito in fretta in parte grazie al finanziamenti che hanno avuto per sprovveduti specifici che loro avevano sia nel caso irlandese sia nel caso spagnolo era fondamentalmente l'immobiliare nel nostro caso sicuramente c'è questa componente ma c'è un problema di economia che è cresciuta
Poco dopo la crisi finanziaria e dopo la crisi del debito sovrano in senso in modo diffuso con molte impresa e molte piccole imprese colpite che poi hanno avuto effetti sull'erba e quindi le banche
Le banche hanno secondo me subito gli effetti dell'economia reale
è vero che l'Italia è un paese ancora bancocentrico in un'economia europea fondamentalmente banco scientifica e quindi è quella la fonte di finanziamento
è anche vero che il debito delle imprese in Italia è basso
In rapporto al prodotto siamo molto al di sotto del debito medio europeo dell'indebitamento privato europeo debito pubblico alto debito privato basso questore una caratterizzazione di tali è interessante perché poi non è che solamente il debito pubblico sei eccessivo un problema anche il debito privato se eccessivo un problema per noi non è eccessivo
Le banche fanno pochi prestiti adesso c'è poca domanda ancora questo è vero e c'è e poi un problema di tassi
Perché sei la struttura dei tassi d'interesse resta quella che vediamo adesso con i differenziali che abbiamo sulla carta pubblica che poi si trasferiscono attraverso il costo per il funding e che le imprese hanno e che le banche hanno e che finora è aiutato dal finanziamenti che le banche possono avere BCE perse rimane così però alla fine quei finanziamenti non sono perenni e della la reazione sarà semplicemente quella di riequilibrare
Il passivo e l'attivo di bilancio a questo punto mancherà hanno effettivamente componenti di finanziamento che però ci sono per ora quello che credo debba essere sottolineato e che da noi certamente ma non solo da noi è un problema comune in Europa e per questo il mercato dei capitali unione nel capire del mercato in gare così importante abbiamo sostanzialmente un credito all'economia che sostanzialmente
Proprio
Prodotto attraverso il canale bancario
C'è c'è stato un tentativo di riequilibrato uno
Aiutandolo dal punto di vista fiscale anche l'autofinanziamento quindi i fondi propri
Che però negli ultimi tempi in qualche modo è stato rivisto perlomeno ma c'è manca manca quella capacità di utilizzare il il mercato per finanziare i progetti i progetti di investimento del Progetti di di innovativi sui quali chiaramente non è
Alle banche
Che bisogna rivolgersi perché le banche chiaramente sono banche commerciali
Non solo e ancora da noi sono fondamentalmente Banca commerciale progetti di investimento sono i progetti che vanno voluta richiede sui quali bisogna rischiare sui quali serve
Una capacità imprenditoriale importante e ci sono soggetti specializzati fondi Francesca vedo equity e così via che possono e devono intervenire molto di più di quanto non abbia fatto finora
Perché credo che essa sia l'ultima domanda per rispettare i tempi che ci sono stati assegnanti e finire sul tema delle banche le ha dedicato una parte molto cospicua della sua la relazione le sue considerazioni al tema delle banche che hanno migliorato all'opposizione insomma
Però in questi anni ci sono stati numerosi salvataggi se non sbaglio dodici adesso ne abbiamo un terzo alle porte
Sono stati applicati nei vari casi regole diverse
Quindi c'è un Certain
A domanda è bisogna sempre a salvarle tutte sono in paese
Ci sono sempre dei rischi sistemici
E giusto rimborsare coloro i risparmiatori che sono stati truffati ma è giusto anche rimborsare coloro che sapevano di sottoscrivere il capitale di rischio
Non è stata questa per esempio una pessima educazione civica e anche di finanziaria abbiamo avuto come conseguenza di alcune decisioni insomma
Vorrei finire
Con questo non semplice e anche abbastanza spinoso tema Kamenashi un messaggio disperato
Dunque e il prima di tutto la mette in prospettiva io credo che noi abbiamo avuto sicuramente crisi bancarie
Anche per comportamenti nelle banche che a volte sono stati sicuramente imprudenti a volte anche non legale
Però nel Complesso
Il sistema bancario italiano a fronte di una caduta del reddito del quasi il dieci per cento di Investimenti caduti di oltre il trenta del trenta approccio industriale del venticinque cooperazione raddoppiata beh non è crollato
Quindi abbiamo avuto queste crisi bancarie più di dodici perché abbiamo avuto piccole banche di cui ci sono in qualche modo ignorate dal non Sisto si conoscono le sorti ma un centinaio di banche sono uscito dal mercato o perché si sono fuse con altre perché hanno chiuso insomma quindi queste sono piccole sicuramente quelle che abbiamo osservato da insomma piccole medie medio-grandi ma sostanzialmente nel complesso una percentuale del sistema bancario italiano che non è riuscita a far fronte a situazioni di crisi individuale di crisi
Macro economica e che che ha portato ciò che sta su tutti i giornali negli ultimi anni come l'elemento debolezza e che è un elemento debolezza
La ma che si doveva fare dal qualcosa di diverso e risolvere le crisi delle banche come sono state risolte date le regole che abbiamo date che le regole che abbiamo credo che alla fine chi ha avuto responsabilità di risolvere le crisi o con soldi pubblici quindi il Governo o con interventi di
Sostanzialmente coordinati con l'Unione europea e quindi di risoluzione o
O anche di liquidazione
Occorre interventi del Fondo interbancario volontario in quei casi per evitare rischi di instabilità alla fine
Abbiamo avuto che si né crisi sono risolte e sono fiducioso che ci sarà la capacità di risolvere prossima
Ma possono fallire le banche allora qui ci sono due questioni la prima aggressione è una che dico molto spesso
Il fallimento di una banca è diverso dal fallimento di un'impresa in un altro settore
Se fallisce un supermercato
E questo lo dicevo prima che ci fosse Amazon e altre cose digitale ma se fuori centro frazione del mercato il giorno dopo comincia Anna a sorgere un supermercato accanto sì fradicio supermercato Amazon darà più più più spazio o forme di
Diciamo distribuzione
Diciamo non necessariamente nel in un particolare località fisica vanno uno stimolo compenseranno
Si sa che se fallisce un'istituzione finanziaria se fallisce la banca il rischio più grosso parte chi quello di chi a e azionista di chi obbligazionisti richiede così tante di chi riceve i finanziamenti quindi la continuità ceffone però molto importante
Però il rischio e che il giorno dopo ne fallisca un'altra
Il contanti in questo senso il fallimento delle banche qualcosa di molto delicato molto diverso questo non vuol dire che le banche non debbano chiudere
Negli Stati Uniti senza che e nessuno ha attaccato la banca centrale il ministero dell'economia alla Sec l'altro insediamenti sono state chiuse ultimi decenni cinquecento banche
Nessuno a come sono state chiuse beh esiste un fondo che si chiama è ai dissi
E in fondo interbancario capir interventi sulle banche pubblico sostanzialmente con capitale pubblico che può però anche prendere soldi su un mercato che
Quando vedi una banche in difficoltà
Non banche piccolissime anche banche che da noi sarebbero considerate significative cioè con attivi del non glieli possiamo significativo una banca di trenta miliardi di euro di attivo
Con anche cento più miliardi di dollari però queste sono state presi in gestione dalle
Dal dal fondo questo fondo ha cominciato a vedere possibili aggregazioni laddove era possibile le le ha agevolate a curato la chiusura di banche sostanzialmente trasferendo le passività vendendo le attività altri soggetti bancari
Al costo ovviamente di azionisti a volte anche di che obbliga investitori nella banca con con capiti di di di obbligazioni convertibili quindi questo tipo di istituzione è importante per evitare che ogni volta che c'è un problema
In una intermediario finanziario ci sia il rischio di che questo si trasferisca altri e che quindi sia necessario intervenire per evitare quel rischio garantire la stabilità finanziaria questo è io credo che
Questa sentenza papà appellata ma che è
Importante se non altro come messaggio che dice che nel caso non so se l'opinione pubblica la conosce
Nel caso in cui è stata effettuata la integrazione di una banca in un'altra banca con l'intervento del Fondo interbancario di garanzia sui depositi
Quella
Era qualcosa di legittimo e non di illegittimo come ritenuto dalla Commissione europea
La commissione si è appellata vedremo come risultato ma il principio resta el resta il fatto che servono delle istituzioni come i fondi di garanzia anche obbligatori
E eventualmente anche pubblici
Che gestiscano questi casi di rischi di sostanzialmente anche di di insolvenza da parte delle banche evitando che questi si trasferiscano da oltre
Grazie allora grazie al governatore per questo incontro grazie Valentina alla sua presenza grazie a voi per averci ascoltato