Liberi e Forti. Cent'anni dopo. I cattolici, la politica e le sfide del terzo millennio

Buongiorno a tutti benvenuti
Apriamo questa questa mattinata diritti di riflessione di ragionamento su il ruolo del cattolicesimo nella sfera pubblica il rapporto fra cattolicesimo religione politica in occasione del centesimo anniversario dall'appello di don Luigi Sturzo
Ai liberi e forti allora l'introduzione doveva essere affidata Eugenia Roccella che però ha avuto un contrattempo si scusa moltissimo mi ha pregato di di scusarmi e di portare i suoi saluti ma non può essere qui e quindi mi è stato rifilato
Diciamo in maniera appare a tradimento in maniera Prodi toglie il compito di fare l'introduzione io non è che mi fossi preparato nulla ma insomma qualche qualche provo diciamo Channel qualche ragionamento
Provo così a proporlo in maniera improvvisata naturalmente
è un tema diciamo quello che stiamo affrontando oggi
è un tema Coluche Ale fondamentale
Sappiamo tutti quanti e vediamo tutti quanti che stiamo vivendo un momento di passaggio
Se non altro quanto meno nella storia europea ma forse più ampiamente anche nella storia mondiale certamente nella storia occidentale
E siamo tutti quanti un po'diciamo privi di di punti di riferimento cioè un periodo storico di grande sconcerto di grande di grande dubbio su quel che sta accadendo e anche di grande di grande paura
E questo mi sembra abbastanza abbastanza chiaro abbastanza evidente
Sono uscite su tutto quanto su questo periodo storico insomma negli ultimi tre o quattro anni a livelli internazionali moltissimi libri che cercano di riflettere di comprendere
Che cosa sta succedendo che tipo di passaggio stiamo vivendo
Fra tutti quanti queste riflessioni
Quelle forze che mi convincono di più sono quelle che sono legate al tema del rapporto fra religione modernità cioè che vedono il passaggio che stiamo attraversando come diciamo un passaggio un momento di crisi di dissoluzione dei punti di riferimento che tradizionalmente l'ordine politico e sociale trovava in un una forma di rapporto con la trascendenza e con la tradizione che si ispira alla trascendenza
Fra tutte le opere diciamo che si occupano di questo che hanno questo approccio all'età contemporanea forse la più convincente quella di uno storico francese siamo Marcel Boucher
Che ha scritto quattro importanti libri sulla trasformazione della democrazia a partire dal diciannovesimo secolo ma partendo dal tema della religione cioè secondo coscienza quello che stiamo vivendo è nella fase estrema la fase ultima del tentativo del genere umano di costruire un ordine politico e sociale del tutto privo di riferimenti trascendenti la grande sfida che stiamo vivendo
E e tutti quanti problemi che che a questo che a questo si collega quindi se guardiamo le cose diciamo molto dall'alto in chiave molto molto generale possiamo al di là di tutte le spiegazioni che troviamo di quello che stiamo vivendo l'ondata populista
I vincenti e perdenti della globalizzazione il mutamento tecnologico i processi di globalizzazione
Siamo leggendo tantissime spiegazioni tantissimi tentativi di spiegazione di quel che stiamo vivendo a mio avviso tutte queste spiegazioni sono vere funzionano ma c'è una spiegazione sottostante la spiegazione sottostante è
Gli esseri umani possono fare a meno degli assiomi possono fare a meno di verità non dimostrabili che non vengono messe in discussione dalle quali si parte per dedurre un ordine politico e sociale
La giumente Ria può esistere senza rette parallele
E l'ordine politico e sociale che anche se un sistema in definitiva un sistema che si deve reggere logicamente è in grado di sopravvivere senza un ancoraggio Asso assiomatico che non può non essere trovato al di fuori dell'umanità per definizione perché deve essere assiomatico quindi al di sopra della ragione umana e quindi in un atto di fede
Un altro autore che personalmente amo moltissimo e che credo sia una guida straordinaria la modernità Augusto Del Noce dice sostanzialmente di no
Gli esseri umani non possono costruire un ordine privo di un ancoraggio assiomatico l'ordine politico e sociale privo di un ancoraggio religioso è destinato al suicidio
è destinato a chiudersi su se stesso a entrare in crisi e a collassare
E
Io non so se Del Noce abbia ragione nel senso che poi diciamo e e la storia in qualche modo che ci dimostra sequestri aveva ragione o no cioè se sia o meno possibile costruire un ordine umano che non si ancorata nessun presupposto assiomatico
Certo è che quello che stiamo vivendo oggi a mio avviso
Può essere letto anche come un momento di crisi
Di
Di questo tentativo
Noi abbiamo vissuto negli ultimi cinquant'anni la dissoluzione di tutti gli assiomi la dissoluzione di tutti i valori
La modernità critica ha corroso tuttora corroso anche se stessa e oggi noi siamo di fronte a questa sfida è possibile costruire un ordine politico e sociale
In una condizione sostanzialmente per usare la la parola di nichilismo cioè di assenza di punti di riferimento valoriale è possibile o non è possibile vedremo nei prossimi tempi se è possibile non è possibile
Altrettanto certamente quello che stiamo vivendo è
Una ribellione
Contro questo ordine politico e sociale privo di ancoraggio assiomatico c'è chi in qualche modo in maniera istintiva nel mondo politico percepisce questa dissoluzione
Cerca di fondare di trovare degli elementi di ancoraggio
Un elemento di ancoraggio ne parlavamo prima facendo battute prima di cominciare questa nostra sessione
E l'ambientalismo
Il tema dell'ambiente il tema della corruzione dell'ambiente il tema del cambiamento climatico perché il tema del riscaldamento globale
La
La paura per l'estinzione ambientale della razza umana che si presume sia un pericolo dimostrato dalla scienza ho ho pensato le parole con molta cautela e a tutti tutto quello che ho detto diciamo aveva un senso che stava lì apposta
Questo è un assioma
Se noi pensiamo che la razza umana sia a rischio di estinzione per il cambiamento climatico queste un assioma riteniamo che la scienza ce lo dimostri e fondiamo la politica su questo assioma la politica deve scongiurare questa eventualità ovviamente un altro tentativo di costruire un ancoraggio assiomatico è quello di tornare a un discorso di natura religiosa
Quindi riportare la religione nella sfera pubblica e riportare una serie di valori che in quanto religiosi
Vengono messi al di fuori della discussione al di fuori della disponibilità degli esseri umani insomma è evidente che qui facendo questo tipo di ragionamento non si può non non menzionare naturalmente tutta la polemica sull'uso che Matteo Salvini ha fatto dei simboli religiosi
Quale naturalmente possiamo fare come dire
Ragionamenti di natura psicologico psicanalitica nei confronti di Salvini per capire quanto sia sincero ma sono ovviamente ragionamenti lasciano tutto il tempo che trovano però il dato fondamentale è quello di un tentativo di riportare la religione all'interno dello spazio pubblico che è un tentativo che appartiene a mio avviso a un più generale tentativo di dei partiti come la lega
Di di nuovo Ria ancorare l'ordine politico e sociale a dei dati che vengono messi al di fuori della della criticabilità o della critica razionale da parte degli assi romanici appunto che vengono immaginati come degli assiomi
E allo stesso tempo con l'abbiamo visto
Per certi aspetti la paradossale resistenza della Chiesa cattolica al tentativo di riportare i simboli religiosi all'interno del dibattito pubblico
Comprensibile a mio avviso ragionando appunto in termini politici e ragionando di quello diciamo di cosa sta succedendo all'interno della Chiesa cattolica per quel che ne so peraltro che ci sono persone infinitamente più esperte di me ma anche per certi aspetti paradossale perché finisce per negare che i simboli religiosi debbano essere usati nella sfera pubblica che la tesi
Diciamo storica degli oppositori della Chiesa cattolica e quindi con una serie secondo me di paradossi di paradossi abbastanza importanti interessanti
Però detto tutto quanto questo se questo è il quadro complessivo è evidente che il ragionamento
Di del rapporto fra religione e politica fra Chiesa e politica fra religione sfera pubblica torna a essere una questione centrale
Ovviamente è una questione della quale si discute da almeno dove secco quanto meno ma anche di più ma sicuramente un dibattito coevo
Allora
All'età moderna
All'età moderna alla modernità cioè all'età quella che viene chiamata dagli storici l'età contemporanea ma che coincide però con quella che viene chiamata anche modernità ed è evidente che nella storia di questo rapporto l'appello di don Luigi Sturzo la Fondazione Partito popolare italiano rappresenta un momento cade quindi assenso
Andare a ritornare a una a ricostruire a ripensare una parte di questo dibattito a vedere quali sono stati i termini del dibattito le soluzioni proposte
Le soluzioni contrapposte i ragionamenti che si sono sviluppati su tutto quanto questo sempre appunto
Tenendo presente che qui ovviamente le relazioni sono relazioni
Di studiosi Agron in alcuni casi di accademici e quindi relazioni che insomma hanno un ancoraggio nella riflessione un ancoraggio nello studio ma perché poi le domande che ci stiamo ponendo crociana niente visto che cominciamo tra l'altro con una relazione su Croce sono sempre domande di storia contemporanea cioè il punto è sempre quello di capire come questo dibattito ci può aiutare a chiarificare la situazione contemporanea che come ho detto una situazione di grande di grande oscurità e di grande e di grande complessità
Detto questo ho parlato fin troppo e quindi mi taccio e
Le regole della casa visto che abbiamo sette relazioni sono militare venti minuti Sharp quindi chiedendo a tutti quanti i relatori assolutamente di non superare i venti minuti del così magari riusciamo anche a recuperare un pochino di spazio per qualche ragionamento e un po'di di dibattito
Do a questo punto la parola andrà Franzoni perché è un Consigliere parlamentare ma soprattutto in questa sede qui forse anche più e consigliere parlamentare è uno storico
Di grande di grande valore pubblicato moltissimo appunto non avendo un altro lavoro e quindi questo codici e mi sembra particolarmente commendevole
Ha pubblicato lavori di grande di grande interesse di grande valore sulla storia che appunto si muovono sulla storia del liberalismo postbellico ma molto appunto sul rapporto fra fra liberalismo religione Andrea prego
Grazie grazie professore grazie per l'invito che che mi onora mi onora molto ora io in questo mio intervento cercherò di occuparmi di ricostruire una vicenda particolare e però ritengo utile perdere
Riflessioni di carattere generale che il il convegno si pone un obiettivo e c'è la vicenda delle due recensioni che De Gasperi dedicò alla Storia d'Europa nel secolo decimo nono di proscenio
Entrando a parte sotto pseudonimo la prima su Studio ma nemmeno centotrentadue la seconda nel trentaquattro per la rivista cattolica tedesca Auckland
Ora quelle di De Gasperi si unirono alle molte recensioni di autori cattolici al volume di Croce e sul fatto che ci siano state tutte queste recensioni di parte cattolica al volume di produzione uno il motivo è abbastanza chiaro cioè la tesi radicale sostenuta da Cruz nella storia d'Europa
Di una radicale incompatibilità diciamo tra la religione
Della libertà crociana e il cattolicesimo diciamo la strada Europa rappresenta la punta anticlericale della produzione crociana che come è noto qui non mi ci posso soffermare ma viene via benissimo noto poi successivamente si sia tenera era diciamo una punta anticlericale legata allo stesso Croce lo riconoscerà più tardi anche alla alla contingenza dei Patti lateranensi da poco siglati
E le principale reazioni da prendi partirà attuale vi furono penso alla Civiltà Cattolica penso abita pensiero pensa Giovanni Papini rifiutarono in blocco la all'interpretazione di Croce ed insistettero per soprattutto appunto su questo valore di se è autore legione che Croce attribuiva richiamo alla alla sua filosofia al suo altro idealismo
Invece che da cemento di De Gasperi fu diverso De Gasperi invito in primo luogo a guardare nel nel nel diciannovesimo secolo l'azione concreta dei cattolici diciamo a prescindere dalle prese di posizioni ideali e ideologiche
Come cattolici esposero in concreto rispetto ai problemi di libertà che nel diciannovesimo secolo
Si si posero e
A questo proposito Cros De Gasperi individuo due linee all'interno del mondo cattolico ottocentesco la linea pessimista che vide impersonata dallo spagnolo quanto nostro Cortez
E la linea ottimista che vede impersonata da da cialde monta Lamberto
La linea pessimista dono supporters per il pensatore politico diplomatico spagnolo già già liberale di fronte al quarantotto doloso Cortés espresse una tesi radicale
Cioè a tenere insieme la società non può essere che la fede o la dittatura o la paura
La dittatura e può essere la dittatura dall'altro la dittatura della spada oppure alita sulla dal basso del pugnale quindi l'Anarchia la la rivoluzione i governi rappresentativi sono solo ombre illusioni e se la fede cade non vi è che appunto la via della forza mentre monta Lamberto cattolico liberale francese nel quarantotto sostenne il partito d'ordine sosteneva Cavaignac poi Luigi Napoleone fino al colpo di Stato del due dicembre del cinquantuno compreso però subito dopo
Se ne e si distacco e diventa un criterio di statalismo napoleonico e nel cinquantadue scrisse quel bellissimo scritto vede sì in tre capitoli condizioni anzi ecco il sostenendo che i cattolici non avevano nulla da rimpiangere dal passato erano tutto da sperare nel futuro
Saranno nella nella libertà e nel con l'affermazione della libertà costituzionali che la causa della fede cattolica e la causa della Chiesa cattolica potrà trionfare mentre affidarsi a un potere autocratico
è invece paganesimo è una scelta di di paganesimo
Corporativo
In questo mio intervento vorrei cercare di di vedere quello che questa dicotomia ventuno supporter smonta Lamberto rappresentava per De Gasperi potevo rappresentare nel tempo in cui De Gasperi
Recensì la storia d'Europa di Croce e cosa ci può dire oggi ecco prendendo gli spunti del del professore Orsina in in un soluzione avrà il primo aspetto ex tutto sommato facile affrontare perché ci sono già soffermati
Importante valenti studiosi come Federico Mazzei Roberto per Tc ma Mario Tesini attraverso monta Lambert De Gasperi continuava quel suo percorso è stato definito di approfondimento liberale nei suoi anni del degli esili e interno cioè approfondisce il valore del costituzionalismo liberale e la sua compatibilità con la fede cattolica
Non importa che lo dirà la cultura del Partito popolare era figlio di un'altra storia e non era figlia del cattolicesimo liberale ottocentesco ma piuttosto prevalentemente ne figlia del movimento dell'OPA dei congressi passava attraverso la Rerum Novarum la crisi del modernismo lo scioglimento dell'opera
E la nasce l'Azione Cattolica e anche il cattolicesimo sociale ostrica con cui De Gasperi si era fermato aveva un'altra storia rispetto a quella del cattolicesimo
Liberale e deve essere sottolineato che la scoperta di monta l'Hummer è frequente in quegli anni
Aveva aperto la strada è in realtà un un non cattolico c'è un idealista intelligente come Guido De Ruggiero che però sul popolo aveva tracciato già nel ventiquattro un parallelo
Tra la spaccatura del partito popolare di fronte a Mussolini e la spaccatura del mondo cattolico francese di fronte a Napoleone terzo
Con bello e l'universo che si schiera contro Napoleone terzo comma che si schiera a favore di Napoleone terzo e invece monta Lamberto e il suocero il giornale Spencer a scrivere il corrisponda contro Napoleone terzo
E questo parallelo si trova con un intervento di Gobetti su rivoluzione liberale del venticinque e nel venticinque punti un ritratto di monta Lamberto sul rivoluzione liberale anche il giurista cattolico esponente cattolico Igino Giordani che poi nello stesso venticinque fa una bella biografia di di Monte Lamberto
Riferimenti a monte Lambert si trova in un intervento di Sturzo under ventisei e poi successivamente recensendo il De Gasperi negli anni Trenta nella sua opera su Chiesa e Stato
Ed anche il riferimento ad uno su Cortés è significativo perché De Gasperi lo scrive aveva in mente cosa dolose Cortés significa in quegli anni quindi la riscoperta che vi era stata di tono supporters nella da parte degli ambienti la rivoluzione conservatrice di Weimar e da parte di di di Carl Schmitt al
Ora
Più complessa invece il secondo aspetto cioè a riflettere su cosa questa dicotomia sposta rappresentare cosa attraverso il tricotomia possiamo su come possiamo riflettere sul
Sull'oggi a questo proposito mi è venuto in mente quanto un altro studioso francese rispetto all'importantissimo ma scelgo Shakers al professore Orsina ha scritto qualche anno fa cioè Alain Besançon che ha parlato di tre tentazioni per la Chiesa
Di fronte alla modernità democratica è Corrado Nuzzo Cortés rappresenta sicuramente la prima tentazione sia quella antidemocratica
L'interrogativo e mi vorrei porre S. monta Länder rappresenti la seconda tentazione cioè a quella democratica potremmo dire il cedimento
Ai tenti il cedimento al al relativismo assoluto e la rinuncia a un esercizio forte da parte la chiesa di un magistero di verità
Ecco io direi di no
E non solo per il comportamento che monta Lambertenghi nel nel quarantotto qui lo vede in una prima fase giallo riportato cioè sostenitore del partito d'ordine in quegli anni tra l'altro tra quarantotto e cinquantuno cruenta tono su Cortés ambasciatore a Parigi e si pone in contrasto né proponi messi in primis a sondare pure quarantotto con l'altro cattolico liberale la Corvair invece molto più aperto alla alla alla democrazia ma anche per le imposizioni che montare Amber est espone nei quindici cent nello nello scrittore cinquantadue reti in tre cattolica per esempio nello scritto De Maistre elogiato
E l'ho sciato come uno dei protagonisti della rinascita cattolica di inizio Ottocento con la sua difesa anche della solita papale col di Hopa
Mentre la riforma protestante criticata per esempio proprio perché è una nel mondo protestante la fede si sta dissolvendo sta scivolando diciamo nella nell'anarchia ora la questione dovrebbe essere molto approfondita però per spiegare la l'atteggiamento di monta Lamberti io prova ad azzardare ispirato appunto da da lì studio compiuto su alcuni scritti di Francesco Ruffini ad affiancare azzarderei proverete a ad affiancare alla dicotomia di De Gasperi quindi pessimisti di fronte alla realtà e ottimisti
Un'altra dicotomia cioè quella tra un'impostazione possiamo definire su finiana
E una impostazione che con molta prudenza potremmo definire tra molte virgolette giansenista cioè non nel senso di reti cale o almeno fino a dibattere sull'infallibilità anti papale ma piuttosto nel senso di rigorista
Alla cosa intendo per l'incasso Cini Ana
Questi antitrinitario italiani dopo essere stati perseguitati sia da cattolici e presenta da protestanti riescono a raggiungere inizi Settecento una egemonia nella formazione dei pastori di Ginevra quindi nel centro del
Del mondo alpinista che ancora durava inizi Ottocento
E quindi la linea che prevale diciamo CEPAS nel Calvinismo ginevrino d'inizio Ottocento ex finiana nel senso che c'è una forte attenuazione per esempio del motivo dell'esclusiva salva Tione
Che solo la Chiesa cui appartieni è quella che salva
Il ragionamento diciamo segnale se ci sono più fedi ciò corrisponde a ad un ad un disegno divino e quindi bisogna cercare una conciliazione tra fede e ragione e cercare una fede ragionevole è che sia ridotta al suo al suo contenuto al suo contenuto minimo e che punta molto sul sull'etica sul comportamento moralmente retto
E in fondo anche gli studi sulla religione di costante la pace la vicenda il gruppo di coppe con un tocco di spirito romantico in più forse però di sono riconducibili a questo atteggiamento anche i Sismondi Sismondi
A questa linea il la risposta un esempio di risposta del tipo che ho definito giansenista Oricoli vista viene da un episodio che ci raccontano da Tocqueville che personalmente era agnostico ma come hanno sottolineato bene Anna Maria Battista in un saggio e propria Fondazione Magna Carta ripubblicato credo ormai una decina di anni fa
E Nicola Matteucci credeva nel primato del tocco ma nella vita morale a differenza della vita politica la vita morale è regolata dal dogma regolato da un principio di autorità a cui si aderisce
E Tocqueville eccitati l'America aveva incontrato il pastore unitaria nella figura importante nel mondo protestante americano unite che gli italiani sono un'attività un'altra derivazione del del mondo sorcini hanno Channing e gli aveva in sostanza ha detto va bene la vostra ricerca di una religione ridotta al minimo a se stessi in salita ma non temete in questo modo la fede vidi e vapori
Si si dissolva di nuovo e un ragionamento straordinariamente simile c'è in una in una bella lettera che il nostro Alessandro Manzoni scriva al pastore sorcini hanno ginevrino Cimetière
Che in un personaggio invece per esempio sarà ammirato da da Lambruschini e undici scrive Manzoni voi mi parlate di libertà ma non è questo ciò io chiedo né ciò che io devo domandare
Io domando di credere o chi è per questo che ha un'intelligenza ed è per questo esiste una religione
Ed anche contesta l'idea di scene di di una visione larga della verità perché non c'è niente di così stretto come la verità
Ed argomenti anche se abbiamo una visione larga della verità comunque questa visione può includere molte cose ma qualcosa deve comunque escludere altrimenti non è
Non è una verità
Poi ovviamente a questa in intolleranza sul piano morale religioso Manzoni accompagnava come è noto la massima tolleranza civile
Bonghi ricorderà una sua esclamazione sarà bisognerà pur consentirà e mormoni un giorno di pregare pubblicamente in piazza del Duomo a Milano
Età notare che anche nel mondo protestante una risposta la linea soci mi Anna
Verrà proprio dalla corrente del risveglio quella corrente che valorizza il spetti gli aspetti mistici della religione gli aspetti più sentimentali della religione e di cui sarà splendente quell'Alexander viene che è l'altro scrittore ispiratore propense ammonta Lambert del libera Chiesa in libero Stato esima stato cavouriano ecco premessa interessante provare a ricostruire l'approccio diciamo il liberalismo religioso
Ottocentesco
A partire diciamo andando a questa distinzione e credo che monta Lambert sia piuttosto vicino a questa seconda impostazione diciamo rigorista varrà con molte virgolette giansenista
E comunque la sua posizione resa benda queste parole con cui vorrei e conclude rimonta Lamberti definì
Un vecchio soldato del cattolicesimo e della libertà che prima del mille ottocentotrenta aveva distinto la causa cattolica da quella realistica
Non avevano sposato in toto la la restaurazione
E che sotto il regime di luglio ha difeso la causa dell'indipendenza della Chiesa dal potere civile della battaglia per la libertà per la libertà della scuola che nel mille ottocentoquarantotto ha combattuto in tutte le sue forze la pretesa identità del cristianesimo e della democrazia
E che nel mille ottocentocinquantadue ha protestato contro il sacrificio della libertà alla forza sotto il pretesto della religione
E credo che queste due possibili linea di riflessione sta predefinito Simiane questa definito giansenista e che entrambi hanno la loro nobiltà e il loro nodi problematici
Molto ancora ci possano dire nelle discussioni odierne su religione e contemporaneità
E li ringrazio
Grazie molte andrà a San Giovanni
Come come presidente posso ringraziare quegli spunti ma ancora di più ringrazio perché diciamo abbiamo ora è stato non soltanto ha rispettato i tempi ma è stato estremamente estremamente puntuale sintetica e questo ovviamente allarga un pochino il tempo perché poi mentre prepara mi sono anche fatto un po'di conti effettivamente se tutte quante relazioni prendono venti minuti arriviamo all'uno e venti e quindi poi lo spazio per il dibattito si riduce non posso ridurre visto che ormai l'ho detto che sono venti minuti ma insomma se c'è un po'di era autocontrollo e autolimitazione religiosamente ONU religiosamente indotto un po'di elemento giansenista diciamo il dogma devono a questo popolo sicuramente aiuta
Genio capaci professore di Storia contemporanea alla l'Università suor Orsola Benincasa di Napoli studioso di di pensiero costituzionale di di liberalismo e da ultimo autore di un volume diciamo un'analisi critica del politicamente corretto non solo possiamo definirla così Eugenio pre
Grazie il mio argomento
Che pienamente
Potenzialmente illimitato di cui io mi limiterò a a a sottolineare qualche qualche aspetto cruciale è quello del rapporto tra cattolicesimo politico il comunismo che io ho sintetizzato nelle tre Nite termini contrapposizione e competizione e suggestione
Sono tre termini che si vanno come adesso dico variamente accavallando mediando e mescolando tra di loro nella storia del cattolicesimo politico novecentesco del ventunesimo secolo ma che sicuramente
Dobbiamo innanzitutto dire che non sono alla base della nascita del cattolicesimo politico il cattolicesimo politico italiano nella sua prima forma compiuta quella capacità dal Partito popolare non nasce anticomunista nei primi mesi del mille novecentodiciannove
Quando viene appunto diffuso il manifesto l'Appello ai liberi e forti di Sturzo non a caso il comunismo sovietico non è agli sciuscià che si discutono le c'è il problema della ricostruzione c'è la una linea politica che viene che viene descritta che è quella di puntare sulla libera sullo sviluppo della società che si basi sulla lì sua libera articolazione sulla famiglia sull'organizzazione sociale spontanea del lavoro sull'autonomia dei territori ma non viene ancora percepito il comunismo come un punto di riferimento sia pur negativo rispetto al quale definire
Nel Gian con il biennio rosso con la guerra civile russa
Soprattutto col definirsi della
Del del regime sovietico come regime sempre più chiaramente intransigente mente attendista le cose vanno cambiando l'anticomunismo comincia a diventare un liscio rilevante e lo sarà sempre più nel tempo
Nell'in quella fase che va tra la fine della guerra e l'avventura dittature fascista quindi diciotto venticinque in sappiamo benissimo vediamo il travaglio la lacerazione del Partito popolare
E l'emergere di quello che Formigoni ha chiamato nazional cattolicesimo che diventa uno degli elementi costituenti diciamo la coalizione sociale che sorregge il regime mussoliniano
Questo nazional cattolicesimo naturalmente a che vedere con la contrapposizione a moltissimo a che vedere con la contrapposizione al al al bolscevismo così come la la lo stesso consenso che si va cementando intorno al al regime di Mussolini e tuttavia nel ventennio
Convivono fianco a fianco questo nazional cattolicesimo
Fortemente intriso di anticomunismo militante e l'antifascismo cattolico
Che non era specularmente contrapposto a questo ma ENA complementari in qualche modo e quell'antifascismo cattolico che raccoglie l'eredità quel fa e che si sostanzia soprattutto in quell'esperienza piccola ma importante che il movimento guelfo d'azione soprattutto in Lombardia e che poi come sappiamo sarà una delle forze che confluiranno nella Democrazia cristiana insieme agli agli ex popolari Degasperi anni e alla corte alla corrente corporativi lista del cattolicesimo sociale
è proprio questo il terzo elemento che emerge in cui il nel corso del ventennio cioè il corporativismo cattolico che rappresenta
Cresciuto a o all'interno del milieu costituito dalla dalla cultura del regime
Un tentativo di rispondere al collettivismo sovietico non abbandonando le tracce della dottrina sociale e produca come sappiamo il Codice di Camaldoli e tutta quella riflessione quel patrimonio di riflessione che si esprime poi nella corrente dossettiani a e che vede forse la sua Massimo il suo massimo picco d'influenza proprio nel dibattito
Nella fase immediatamente successiva alla alla Quercia nel dibattito costituente
Nella DC abbiamo detto confluiscono questi tre filoni è un filone di quel finissimo
Che Silicon che riconcilia la cultura politica cattolica con il Risorgimento in un'opzione democratica
E che diciamo fortemente guarda ad uno sviluppo anche di del di di una democrazia all'interno di un ambiente di de di economia di mercato
Pensiamo Malvestiti al ruolo che svolge anche nel periodo degasperiana nove del Governo Pella
Degli eredi del popolarismo
Nella loro varietà e la al appunto il quella unione tra il corpo attivismo che sia formato nella mente fascista come Fanfani e il cattolicesimo sociale dossettiani
In ogni caso la linea che passa sotto la leadership di De Gasperi e quella di una competizione con il comunismo fondata sull'economia sociale di mercato in una serie di varietà che oscillano tra appunto la terza via di Rocco che la l'interventismo keynesiano ed è quello che spiega poi la
L'evoluzione dal De Gasperis mo'
Ancorato all'alleanza con i partiti liberaldemocratici quindi all'influenza dal punto di vista politico economica di inaudite
Soprattutto e la fase successiva quella Fanfani appena cioè l'eredità De Gasperi Fanfani si spiega sempre
Tra le altre cose con questa
Idea del dei mezzi più efficaci per offrire un'alternativa competitiva al modello comunista e e prosciugare l'acqua nel quale poteva notare il consenso al al comunismo quindi la interpretazione dell'economia sociale di mercato come protagonismo dello Stato
Sostanzialmente si svolge sostanzialmente in una linea di continuità ha adattato al variare al variare dell'epoca ma c'è sempre il al centro l'idea di questo di questo confronto di questa necessaria competizione e
O obbligatoria sottrazione di consenso
Ma e diciamo in questa con la vittoria di questa linea scolo quota e svanisce o per lo meno diventa un fiume carsico oltre l'opzione dossettiani a quella di costituire un'alternativa al comunismo che in qualche modo però tenga conto della forse escatologica
Del comunismo stesso ed e ridia al cattolicesimo un orizzonte escatologico in parte parzialmente secolarizzato
Quindi il diciamo una integralismo cattolico che si trasforma in dottrina sociale
Con la ambizione di offrire un orizzonte scatologico tra questi due filoni il primo vincente diciamo l'azione De Gasperi Fanfani secondo perdente Dossetti
Emerge un terzo filone che è il partito romano cioè l'anticomunismo popolare cattolico che gioca come è ovvio come tutti sappiamo un ruolo fondamentale nelle elezioni del quarantotto e che si sostanzia soprattutto con la formazione dei comitati civici di Gedda è il l'anticomunismo popolare che
Sostenuto
Dal Vaticano
Di Pio dodicesimo con l'appoggio più o meno esplicito al l'idea di un fronte anticomunista che comprendesse tutte le forze anticomuniste incluse quelle della destra diciamo non costituzionale quindi monaci qualunquisti e poi anche missini
Riprende il ruolo di quel nazional cattolicesimo degli anni Venti e Trenta riguardiamo parlato ma paradossalmente si viene a saldare anche in parte con la verità dossettiani
Perché gli orfani di Dossetti quelli della rivista terza generazione i i Ubaldo scarse lati DC Cardini i Baget Bozzo ma raccolgono ma comodo l'eredità di Dossetti
In un'aspirazione alla ricristallizzazione della società che diventa la l'aspirazione a costituire un un un anticomunismo
Su saldato da una forte leadership personalistica quindi l'idea di una riforma delle istituzioni che poi con la suggestione di decollo diventa anche una un sostegno nipote si presidenzialisti Ca'
Il mainstream democristiano rimane ancorato
Per Rossi negli anni del centrismo del centrosinistra diciamo fino al compromesso storico degli anni settanta ancora l'idea di confrontarsi con il comunismo
Cercando di costituire un'alternativa e nello stesso tempo depotenziando lo depotenziando l'assorbendo in maniera potremmo dire omeopatica gli elementi della cultura della sinistra che potevano servire a stabilizzare il regime liberaldemocratico quindi la strategia del centrosinistra e poi in una forma più UE estreme il limite è quella di Moro della terza via del compromesso storico rispondono a questa a questo tentativo di depotenziamento della forza dirompente del comunismo è di cercare di fare argine alla scivolamento a sinistra assorbendo della delle delle stanze la sinistra quello che poteva
Servire a escluderne appunto la soluzione escatologica di cui parlavamo
In questo in questo quadro irrompe poi sessantotto
Il movimentismo giovanile sessantottino che provoca all'interno del Dellai Kato cattolico dell'opinione pubblica tonica del mondo cattolico in generale un enorme
Ridiscussione dei presupposti anche della del del rapporto con l'antagonista comunista i le due tendenze sono da una parte come sappiamo la secolarizzazione delle istanze di liberazione del cattolicesimo quindi a un livello molto più estremo di quello che era stato il Dossetti Isma'la teologia della liberazione la trasformazione del cattolicesimo in una sorta di chiave per reinterpretare le ideologie
Contemporanee alla luce del messaggio del Concilio di evangelizzazione di nuova evangelizzazione del mondo hanno evangelizzazione diventa rivoluzione in tanti che poi in tanti giovani
Che scivolano che smontano diciamo dalle organizzazioni del laicato cattolico a quelle del movimentismo di sinistra dall'altra parte un anticomunismo cattolico
Che si parla di Khalid Sando quindi ben al di là di quello che era stato diciamo lo che era stata l'opzione il dell'organizzazione già Diana venendo meno anche le forze Dellai Kato diventa protagonista di una serie di piccoli episodi associativi movimentisti sci che trovano però poco spazio che si vanno diciamo vanno vengono assorbiti sostanzialmente dall'estrema destra
O vengono ricacciati all'estrema destra è inclusa l'esperienza del già citato Baget Bozzo
Con l'ordine civile e che quindi vengono sostanzialmente marginalizzati
In mezzo al guado c'è il un'esperienza unica interessante che quella del movimento
Di di Luigi Giussani di Gioventù studentesca che attraversa una crisi profonda negli anni del sessantotto vede al suo interno il manifestarsi di entrambe queste tendenze cioè la la prova la teologia della liberazione da parte di molti militanti e dall'altra parte il rifugio nell'anticomunismo cattolico e ne esce negli anni settanta grazie anche alla lungimiranza del del fondatore all'idea di costruire un'alternativa culturale alla società secolarizzata non soltanto politica
E anche all'idea di non limitarsi a considerare come antagonista il il comunismo ma in generale a guardare alla crisi delle delle società industrializzate secolarizzata e ne esce rafforzata con Comunione e Liberazione la sua e l'ala politica del Movimento Popolare
Negli anni settanta in questo senso rappresenta un mezzo di Carrie convoglia le istanze di ben azioniste anticonformista di quella gioventù che aveva che è uscita dal dal Concilio e e poi è che e che sia estradato nel movimentismo degli anni sessanta nel tentativo di una nuova di aggregazione sociale politica
Di un equilibrio tra la dimensione dell'impegno nella società è quello della evangelizzazione intanto
Possiamo dire che il compromesso storico
La fine delle spese compromesso storico delle maggioranze di solida che nazionale
Esauriscono
La la strategia della competizione e depotenziamento che era stata proprio del mainstream democristiano
La quale una volta fallita
Mostra
Sostanzialmente
Comincia a mostrare a a a far emergere proprio una crisi della del del del partito cattolico in quanto tale è come se il partito cattolico venendo vede nemmeno venir meno questa esigenza di contenere depotenziare l'antagonista comunista comincia a a far venir meno anche la propria ragione
Di essere in realtà quello che manca nella Democrazia cristiana in gran parte e che invece avevano visto personaggi come Del Noce o o lo stesso Pier Paolo Pasolini è la coscienza che il comunismo
Dal sessantotto in poi non è più il comunismo
Cioè non è più il modello dell'escatologia di tipo sovietico ma è diventato qualche altra cosa è diventato il partito radicale di massa è diventato l'ideologia delle classi neo borghesi
All'interno di una prospettiva libertaria biopolitica integralmente secolarizzata e la DC
Così come aveva come dire Siena strutturata nella sua strategia dagli anni Quaranta in poi non aveva le risorse culturali comprende e affrontare questo nuovo fenomeno questa trasformazione questa è la la realtà è diciamo che quindi possiamo dire che il declino del comunismo non a caso coincide con il declino del partito dei cattolici con il declino
Della
Del cattolicesimo politico espresso dalla storia democristiana da quella risoluzione dell'IVA come è noto poi una diaspora
Dei cattolici nella se così detta Seconda Repubblica dopo l'esclusione del sistema dei partiti in una serie di formazioni a destra e a sinistra sempre marginali o marginalizzate in cui l'identità cattolica si va
Spesso
Scolo rendo e sgretolando
Infine e concludo nell'ultimo decennio a partire soprattutto dalla grande crisi del due mila e otto della globalizzazione emerge un nuovamente una
Una bipolarità stazione dell'impegno politico dei cattolici
In cui in qualche modo quella che era stata una volta la contrapposizione al comunismo di formula con una contrapposizione e competizione o successione nei confronti invece dell'ideologia
Libertaria secolarizzata politicamente corretta diritti ci sta che è diventato il nuovo progressismo e le chiede di quello che fu una volta il comunismo per quanto riguarda l'egemonia culturale e quindi da una parte una nuova ondata di Messia n-esimo un secolare incentrata soprattutto sull'adesione al multiculturalismo all'ecologismo
E anche all'attenzione ai ceti impoveriti dal grande rivolgimento dell'economia mondiale cosa che spesso non si considera diciamo nella nel tra le caratteristiche della Chiesa diciamo in uscita di papa Francesco c'è questo aspetto che qualcuno chiama populista
E che anche un aspetto di critica della globalizzazione dall'altra parte una crescente organizzazione militante di cattolici fuori al di là dei partiti attraverso nuove organizzazioni che reagisce in maniera frontale quindi una contrapposizione di un nuovo frontale
Al all'ideologia della secolarizzazione radicale
In difesa della vita della famiglia e delle dei motivi centrali
Che vanno diciamo mettere i bastoni tra le ruote del del dell'ideologia biopolitica del dell'onnipotenza umana e e dell'edonismo radicalmente individualista che viene propagandato dal sistema
Politico e culturale dell'élite occidentali contemporanee e quindi torniamo a una nuova geografia della contrapposizione in cui
Diciamo strutturalmente al comunismo si sostituisce
E viene consapevolmente
Come dire individuata questo nuovo antagonista grazie
Grazie
Grazie o genio anche se si è stato più edonista che giansenista crampi sempre su tutto il tuo tempo e io chiederei a questo punto ad Andrea Eugenio di accomodarsi
I professori cappelluccio e compagna di divenire questo lato del tavolo
Anche se tra le due relazioni c'è un collegamento Skype con Donnicola
Professoressa vera cappelluccio e che insegna Storia contemporanea all'Università Luiss-Guido Carli ha molto lavorato sui temi del cattolicesimo politico italiano del secondo dopoguerra
Democrazia Cristiana su De Gasperi su su Dossetti su su Fanfani insomma a molto molto riflettuto su questi argomenti e ci parlerà appunto di De Gasperi Dossetti come due diverse letture della presenza dei cattolici in politica
Be allora grazie professore Orsina grazie alla Fondazione Magna Carta per l'invito
E per finire il mio il tema della mia relazione un confronto tra dei capitoli scritti come due diverse declinazioni della presenza dei cattolici in politica
E parto da una serie di riflessioni molto introduttive ma Bree di che mi ricollega no al tema poi di questo incontro cioè una ricostruzione di più lungo periodo della partecipazione dei cattolici alla vita politica nella storia dell'Italia repubblicana a fronte proprio dell'esperienza astuzia né dell'appello agli uomini liberi e forti
Persino stabiliti
Allora
Quindi terrà un morto in considerazione del rapporto con l'esperienza di Sturzo e ovviamente con quello che ha rappresentato l'appello per gli uomini del agli uomini liberi e forti per la presenza politica dei cattolici
E proprio a fronte appunto della palla gli ominidi delle forti il confronto tra De Gasperi Dossetti assume a mio avviso un significato piuttosto rilevante per diciamo tre ordini di ragioni ovviamente il tema sarebbe estremamente più complessa e quindi scelgo alcuni assi interne quali svilupparlo
E allora assume anche un significato rilevante per tre ragioni la prima ragione è il fatto che questo confronto investe appieno il rapporto tra fede politica
E dunque tra Chiesa e società politica traducendosi nel caso di De Gasperi Dossetti in due diverse declinazioni di questo rapporto e chiaramente due diverse declinazioni che prendono le mosse da due diverse culture politiche allora questo è il mio punto punto di partenza
Cioè De Gasperi Dossetti rappresentano prima ancora che i due diverse declinazioni del cattolicesimo politico due diverse letture due diverse tradizioni culturali del cattolicesimo italiano
Allora prima due diverse tradizioni culturali e poiché si traducono poi in due diverse teologi della politica
Che investono appieno il problema della partecipazione politica dei cattolici
Il secondo aspetto per il quale il confronto mi pare piuttosto rilevante il contesto in cui quel confronto si articola in cui per confronto si sviluppa e qui faccio soltanto una brevissima parentesi
Il mio confronta limitato solo a De Gasperi e Dossetti cioè tiene fuori indossi e ti stimo post Dossetti hanno in parte mi ha diciamo fatto riferimento ha richiamato il questo concetto Eugenie relazione precedente ma insomma ci sono una serie di ragioni per cui ritengo che il Dossetti supposto Dossetti anzi altra cosa rispetto a quella che l'esperienza di Dossetti nelle file della Democrazia Cristiana fino al mille novecentocinquantadue
E allora il secondo aspetto che rende questo confronto piuttosto significativo è determinata dalla peculiarità del contesto storico
In cui si sviluppa e qui richiamo un legame con Sturzo e con l'appello agli uomini liberi e forti il contesto storico e quello del secondo dopoguerra ovviamente fino al punto al mille novecentocinquantadue e che ha un elemento di forte discontinuità rispetto all'esperienza del popolarissima un elemento di una certa continuità vado subito se l'elemento della continuità il partito
Cioè questa è un tema che a mio avviso è determinante Sturzo risolve il problema della partecipazione politica dei cattolici attraverso il partito
E il confronto tra De Gasperi Dossetti a tutto dentro il partito
Non è un caso che appunto coi Dossetti rimanga diciamo così l'esponente politico che eserciti d'entrata in Lucrezia cristiana un ruolo di più forte antagonismo nei confronti di De Gasperi
E questo è un primo elemento il secondo elemento riguarda nelle mie un un dato di discontinuità dato dal contesto storico
Sturzo aveva fondato il Partito popolare l'appello agli omini libere forti in un contesto segnato dal non ancora completo superamento della questione romana
Il confronto fra De Gasperi Dossetti avviene all'interno di un partito la Democrazia Cristiana che a opera in un contesto diverso del rapporto tra fede e politica
Cioè il gruppo al tasso segnato va superamento appunto della questione romana e quindi questo pone una serie di problemi rilevanti appunto per terra per quello che può essere il percorso politico che i cattolici possono svolgere in cui non conta così diverso
L'ultimo aspetto su quale mi soffermo brevemente riguarda
Un elemento di ulteriore discontinuità rispetto all'esperienza del popolarissimo ricchezze nel rapporto tra De Gasperi Dossetti vale a dire non soltanto quel rapporto si svolge dentro un partito ma in una in un contesto storico che poi su basi diverse il rapporto tra fede e politica tra Chiesa e Stato insomma tra Chiesa e società politica ma si svolge all'interno di un partito che diciamo esce da una condizione di opposizione politica
E questa è una differenza rispetto all'esperienza del popolarismo stuzzicando cioè i cattolici non sono più il partito cattolico non è più rappresentante di una un certo tipo di stanze ma in un contesto segnato sostanzialmente dal collo di opposizione ma diventa forza di governo
E allora quel confronto fra De Gasperi e con Dossetti assume rilevanza perché si sviluppa tutta all'interno di un non soltanto di un partito ma di un partito che svolge una funzione di governo e una funzione determinante di governo e implica appunto aprì tutta una serie di nodi tematici piuttosto importanti che guideranno Dossetti opporsi al De Gasperi che riguardano anche i temi istituzionali
Il problema della governabilità il problema della della scelta dei sistemi di alleanze insomma e lo Stato allora tutti i temi che investono anche le istituzioni e in questi tre di questi grandi temi Dupuis quali il confronto fra De Gasperi Dossetti si sviluppa io ne ho isolati prevalentemente i treni
E che sono appunto il rapporto tra fede e politica la diversa declinazione del rapporto tra fede e politica il problema dello Stato e quindi delle istituzioni e il problema del rapporto tra il partito e lo Stato
Questi mi sembrano i grandi i tre grandi temi appunto su cui si declinano
Se il i termini del confronto fra due percorsi diversi di partecipazione politica dei cattolici ora è chiaro come ho detto in premessa che tutta la declinazione del confronto innanzitutto ci affonda le radici innanzitutto è una differenza di tipo culturale
Cioè sono due cattolici DiVersi
E queste diversità affondano le radici in due percorsi di formazione profondamente diversi e non ho tempo quindi ricostruire nel dettaglio i percorsi di formazione in quello di De Gasperi un percorso di formazione
Noto molto più lungo molto più antico rispetto a quello di Dossetti nel momento in cui si incontrano nelle file della Democrazia Cristiana traccia un aspetto sul quale invece su quali vorrei fermarmi molto spesso a De Gasperi anche alla luce della sua esperienza precedente della sua formazione culturale è stato letto come un cattolico liberale
De Gasperi non amava essere definito un cattolico liberale non lo amava semmai lo diceva un po'prima anche Andrea il suo avvicinamento al liberalismo soprattutto a costituzionalismo liberale un avvicinamento progressivo
Ma la sua cultura politica è tutta nel solco del movimento cattolico democratico
Con una specifica ulteriore non quell'italiano
Ma il movimento cattolico democratico viennese che appunto è poi l'ambito nel quale prevalentemente di Gasperini avrebbe sviluppato la propria formazione e allora cioè l'espressione e la sempre trovato bufala Degasperi avrebbe sempre definito Murri un misero appostata va rassegnare la la la presa di distanza rispetto a quella che era l'esperienza della diciamo così del mutismo in Italia
E allora non amava essere definito un cattolico liberale ma piuttosto cattolico democratico e l'avvicinamento al liberalismo e questo costituisce un tratto distintivo rispetto all'esperienza buste piana ma abbastanza vicina all'esperienza struzzi Anna l'avvicinamento al liberalismo a un avvicinamento di tipo progressivo
E come dicevo prima prevalentemente è un avvicinamento agli istituti del costituzionalismo liberale
Cioè c'è un momento in cui in De Gasperi la dimensione della partecipazione politica dei cattolici si salta alle garanzie proprio rappresentate dall'ordine costituzionale e liberale forzando un po'i termini ovviamente anche sintetizzando lì
I potrei dire che c'è un certo punto soprattutto a partire dalla prima guerra mondiale in cui De Gasperi in quindi Gasperi
Appare chiaro come le battaglie del cattolicesimo democratico non possano che essere combattute entro gli stemmi dello Stato liberale
Perché soltanto lo Stato liberale da una serie di garanzie proprio dal punto di vista diciamo giuridico dal punto di vista formale anche per i cattolici per combattere le proprie battaglie all'interno del sistema politico
Questa concezione parte ovviamente in De Gasperi distratta Dossetti da ora no declinazione diversa del rapporto tra fede e politica c'è questo ancoraggio al liberalismo anche dal punto di vista costituzionale oltre alle sue esperienze precedenti lo inducono a maturare una precisa concezione del rapporto tra fede e politica anche per a tante cose da dirvi ma ve la sintetizzo con poche formule
Per De Gasperi la fine è una cosa personale
Cioè la fede diciamo così è fatto morale individuale
Certo che la politica è una traduzione di una serie di valori di principi ma sempre combattuti diciamo all'interno di una concezione profondamente laica
Delle istituzioni cioè in De Gasperi non non ci sono mai aperture verso il confessionali Isma'forme appunto di cristianizzazione
I cattolici possono fortemente rimanere cattolici nella loro battaglia politica soprattutto all'interno del partito ma quando ha però all'esterno Opera o sulla base di una concezione laica dell'istituzione
Non sulla base di un principio di confessionali stazione di conquista cristiana del delle istituzioni la politica e l'Africa e queste Degasperi un presupposto fondamentale
Anche perché se vi ricordate c'è l'esempio quell'episodio colpo emblematico di questa ricostruzione della laicità della politica De Gasperi quando Pio dodicesimo
Gli rifiuta udienza in occasione dell'anniversario di matrimonio della consacrazione della figlia insomma De Gasperi commenta le sue iscritti questo rifiuto di Pio dodicesimo dicendo da Cristiano obbedisco
Perché c'ha una sfera all'interno della quale i cristiani non mettono in discussione
L'autorità allora da qui stiamo benissimo ma come presidente del consiglio il leader di un patto a copertura di un partito come capo di un partito non lo posso accettare
E allora c'è una distinzione di piani una distinzione di ruoli e tango all'ultimo punto
E secondo me investono appieno la concezione che degasperiana dello Stato e la concezione che degasperiana del partito non ho tempo di di entrare troppo nello specifico ma insomma per De Gasperi lo Stato è laico
E lo Stato è laico proprio per le funzioni di mediazione chiamato a svolgere di rappresentanza e di mediazione che è chiamato a svolgere
E in questa laicità questa laicità dello Stato sì qualche modo perché è una traduzione delle sue funzioni definisce anche l'ambito d'azione del partito
Anche qui lancio veramente soltanto una una suggestione
Il partito ha per De Gasperi una precisa collocazione rispetto ai rapporti istituzionali Nana collocazione che e terza rispetta la centralità del parlamento e la centralità del Governo e lascia una sorta di scala gerarchica al governo Parlamento partiti chiaramente questo no forse i termini non vuol dire che De Gasperi non considerasse centrale l'azione dei partiti ma c'era una scala gerarchica nell'esercizio dell'attività politica
Al Parlamento spetta la funzione di sintesi al governo la capacità di tradurre quella sintesi nazione concreta
Anche qua avrei voluto fare diversi esempi ma le faccio soltanto uno
Acquista concezione dell'architettura istituzionale De Gasperi avrebbe ispirato tutta la sua azione di governo
E il suo interlocutore principale polemico principale da questo punto di vista sarebbe stato Togliatti che più volte lo avrebbe accusato durante i dibattiti
In camera e senato di con esercitare i poteri di un dittatore no cioè di voler esercitare una leadership simile a quella di un cancelliere tedesco che la Costituzione non riconosceva il Presidente del Consiglio Melvin più di qualche circostanza
Avrebbe l'assunto replicato atto agli atti dicendo che la specie le prerogative venivano esercitare nel pieno appunto delle delle norme previste dal dettato costituzionale ma soprattutto e l'articolo quarantanove della Costituzione non significava affatto che i partiti andasse riconosciuto rilievo costituzionale
E su questo diciamo su De Gasperi mi taccio e vado veramente brevemente per intertempo credo su Dossetti circa vado proprio recupero soltanto lui diciamo gli assi fondamentali su cui ha sviluppato
Il tema relativa De Gasperi cioè il tema del rapporto fede politica il tema del rapporto Stato il tema del rapporto partiti
E indossa e che sono completamente rovesciati
Questo rovesciamento dipende proprio da una per l'elaborazione di una formazione innanzitutto personali diversa
E poi dalle ricadute politiche che quella diversa formazione culturale avrà indossi ti e Dossetti alla base di tutta l'attività politica Shayne Dossetti
Una riflessione profondamente teologica profondamente dottrinale
Sulla sulle ragioni della crisi della cristianità nell'epoca contemporanea
Dei gas scusare Dossetti nell'approccio è molto più filosofico rispetto rispetto a De Gasperi così come a una diversa fra conformazione culturale prima Andrea ricordava le letture di De Gasperi eccetera ma Dossetti rimane fortemente ispirato anche se qualcuno alcuni aggiustamenti
Al al cattolici al cattolicesimo francese dunque a Maritain e Mounier
Nelle diverse declinazioni che avranno il personalismo cristiano l'umanesimo integrale insomma tutto un percorso di formazione profondamente diverso che avrebbe portato Dossetti ad elaborare un un diverso progetto politico
Della partecipazione dei cattolici nel alla storia repubblicana del sì dell'immediato secondo dopoguerra un progetto che io forse diciamo un po'provo polemicamente Marías modella parola rivoluzione
Che è la rivoluzione nello Stato
E citando s'proprio tra un secondo ma è per Dossetti innanzitutto rivoluzione della chiesa
Allora affrontare la sfida della modernità è questo il problema che Dossetti si pone implica necessariamente innanzitutto avviare un'opera di profonda riforma della Chiesa
Do siti sarà poi anche uno dei principali renda estensori no collaboratori del mercato durante i lavori preparatori del Concilio Vaticano secondo insomma riforma della Chiesa dalla quale poi derivare una profonda riforma dello Stato
Dunque la costruzione di uno Stato nuovo operando una vera e propria rivoluzione
Se l'oggetto di questa rivoluzione perché il paziente Tizio proprio in maniera brutale marzo oggetto di questa rivoluzione è il partito
Il partito al quale Dossetti assegna un compito profondamente diverso rispetto al compito che gli assegnava a una concezione diversa del partito ma anche una questione diversa dello scopo che il partito doveva vere un partito di cattolici dovuto a vivere e cioè in qualche modo l'obiettivo del partito dei cattolici doveva sostanzialmente a essere quello di realizzare una cristianizzazione della società politica
E una cristianizzazione della società civile dico l'ultima cosa su questo passaggio veramente scritto
Quindi il partito al Four è strumento di informazione e di educazione e di rivoluzione per la cristianizzazione
Ed era un progetto fortemente diverso da quello di De Gasperi che però ha un elemento in comune
Dossetti avrebbe sempre rivendicato la laicità dell'azione del partito
Almeno apparentemente un concetto di lei la la la malaria la stessa laicità che aveva rivendicato De Gasperi no
Eppure per Dossetti lei sì la laicità dell'azione del partito sta tutta in una presa di distanza nei confronti della Chiesa molto più forte rispetto a quella che avrebbe caratterizzato De Gasperi
Ma forse qualcuno si ricorda insomma sinora imbattuto nelle di diversi scritti di Dossetti di Lazzati sulla separazione tra azione politica Azione Cattolica
Allora la chiesa è competente nell'esercizio delle proprie funzioni e del proprio magistero
Ma tutta l'azione politica del partito di cassa cristianizzazione dello Stato e delle istituzioni deve svolgersi ce ne va bene come presupposto la piena indipendenza del partito dalle gerarchie
E questo è un aspetto abbastanza importante in realtà su questo aspetto c'è un episodio durante i lavori della Costituente quando si discute dell'articolo sette
Cinque poi appunto articolo sette ho finito in cui appunto di di fatto arrivano Dossetti delle voci della Santa Sede che non sono affatto con tante del testo che è stato redatto perché lo ritengo un appunto troppo diciamo così limitativo
Di quelli che potrebbero essere le ingerenze della Chiesa un di più di un rapporto più diciamo complementare tra la Chiesa e lo Stato che alla fine si aggiunge una soluzione diversa rispetto a quella che don settima prospettato
Ma in qualche modo su questo chiudo
La laicità di De Gasperi consente alla Democrazia Cristiana di mantenere un rapporto di dialogo benché conflittuale benché difficile a costante con la Santa Sede
Il progetto politico Dossetti hanno almeno dal punto di vista teorico e poi di fatto un progetto che non si attua
Avrebbe segnato una chiusura nei confronti della Chiesa molto più netta rispetto a quella che segnava il Progetto Degas speriamo e non è un caso che quando Dossetti lascia la vita politica arrossendo
Tra le battute appunto che pronunciarci anice diceva bene De Gasperi non ha non è possibile contende la leadership degasperiana Degasperi vince sul piano politico ma le accuse maggiori dei Dossetti le rivolge la chiesa
Negli incontri di Rossella
Tutto il Progetto di cristianizzazione e dunque anche di un'azione laica del partito a favore di una cristalizzazione le istituzioni non si può svolgere perché la Chiesa o fa almeno fino a che la Chiesa non sarà capace di riformarsi
Allora chiudo qui perché non ho più tempo ma insomma ci sarebbero chiaramente tanti aspetti su cui sviluppare la comparazione e chiaramente appunto due progetti diversi dicasteri fino almeno al cinquantatré avrebbe vinto sul piano politico di Sparta Dossetti poi come abbiamo visto gli scenari che si sarebbero aperti più tardi dopo subito a partire dalla seconda legislatura avrebbero profondamente modificato
Appunto la costretti i capisaldi della costruzione del Progetto degasperiana
Grazie
Grazie grazie veramente dispiace fare il cerbero però qualcuno furono sporco lavoro ma qualcuno dovrà pur fare come si dice
Adesso è previsto l'intervento del professor Donnicola Books della Facoltà teologica pugliese che interviene già lo vediamo collegamento in collegamento Skype buongiorno benvenuto da Nicola
E le regole della casa che come presidente devo far rispettare solo che avete venti minuti per la relazione Donnicola parlerò del cattolicesimo politico e il mille novecentosessantotto prego
Ora
E devo appreso e la da l'approccio alla questione dell'OPA otto fra i cattolici della politica
Li guida un l'intervento del da un lato un giorno un rinvio ma
Nella sua opera Galigani del quarto secolo che scrive
Dal momento diffusa errata opinione
Che i cristiani specialmente il tallero in quanto tale non abbiamo nessuna relazione con gli affari temporali
è opportuno cogliere ogni occasione per negare formalmente tale posizione per domandarmi prove
è vero invece che la chiesa è stata strutturata alla fine specifico di occuparsi o come dire dove i non credenti di immischiarsi del mondo
I membri di essa non fanno altro che il proprio dovere quando si associano valido e quando tale coesione interna viene usata per combattere all'esterno ostilità del male
Alle corti dei re potrà levare moltitudine
E se essi non possono ottenere di più
Possono almeno soffrire per la verità e taglia nel testo ricordo infliggendo agli uomini il compito di seguita ecco questo parlano del di Newman
Ci fa comprendere anche il tentativo di Luigi Sturzo
Che appunto post usava una libertà è una fortezza
Proprio a partire dalla verità
Perché cristiano non si muove a fatica dalla verità di Cristo
E quindi questa verità rischiano sa che non necessariamente comporterà insuccesso in termini di applausi orti maggioranze a volere anche comportare al contrario come appunto dice inumana
Persecuzione ma figlio
D'altronde siccome Gesù Cristo è in macchine per eccellenza dinanzi al potere politico romano
è evidente che un cristiano non può presumere di deve avere una sorte migliore
E questo vale anche quando magari e Orlando i cristiani sposano
Diciamo lo spirito rivoluzionario obbligo quanto meno ritengono che nella rivoluzione
Sia in qualche maniera essere aderenti al Vangelo talvolta si sente anche dire che il Vangelo e rivoluzionario si sa che sono delle delle frasi fatte il Vangelo non è affatto rivoluzionario e il Vangelo è una novità che
Propone ecco arriva al sviluppare un percorso precedente quello del popolo ebraico del e l'articolo testamento e quindi porta a compimento questo percorso non è un ribaltamento cioè la rivoluzione dello stesso spesso dice che è venuto a dare compimento
Non ha ribaltare le cose
Anzi soprattutto a livello morale nei affermato che non un segno della scrittura ancora anzi potremmo dire che a livello morale la morale di Cristo e ancor più esigenti ricordata l'Antico Testamento si pensi soltanto all'affermazione che gli fa nel Vangelo di Matteo che tua erudito
Che chiunque prende la donna di un ampio commette adulterio ma io vi dico
Se un uomo guarda una donna già commesso adulterio collega il suo cuore quindi come dire è un approfondimento ulteriore e quindi anche una esigenza molto più radicale
Ecco dicevo che questo presupposto
E fondamentale per comprendere la libertà era contezza i liberi e forti di Sturzo nella nella politica e quindi anche per comprendere le alterne vicende
Dei dei cattolici in essa ponendo dignità sia quello che è accaduto nel sessantotto c'è un'analisi di Ratzinger che che spiega come diciamo l'aspetto rivoluzionario nel sessantotto
Purtroppo ha visto anche i cattolici coinvolti diverso soprattutto nell'affermare che non esiste alcun limite
Quindi nel superamento del limite il superamento del limite purtroppo è stato anche utopistica mente
è vero sposato da alcune correnti che in modo rivoluzionario hanno interpretato ecco quella quella temperie che va sotto il nome del sensato
E al punto in cui siamo ora
Quale può essere ecco la sfida quale può essere
La bandiera più razionale
Di affrontare il rapporto con la politica da parte dei cattolici premetto che il cattolicesimo Acqui
Normalmente i soldi ci si riferisce quello cosiddetto democratico
Però in verità quello di Sturzo e il cattolicesimo popolare come sappiamo cioè un cattolicesimo che non insegue le in bottiglie e e le rivoluzioni ma si fa carico dei passi di un popolo lei sappiamo che e il popolo al problema dei suoi passi perché ci sono gli anziani che hanno evidentemente un passo diverso dai giovani e ci sono alle Categorie quindi bisogna sta bisogna come dire essere si usi la parola scusava la parola moderati al punto da e se ne aggiunge il leader che la posizione dei cattolici in politica la vera posizione non può che essere quella moderata in verità dietro questo noi possiamo sono ritrovare che la moderazione viene tanto dall'attenzione diciamo al diritto naturale perché altrimenti la natura si ribella prima o poi quindi dire che il rapporto tra cattolici e politica da poco razionale
Significa anche vivere che rapporto rispettoso col del diritto naturale ecco perché e incredibile che in questi anni in questi ultimi anni si sia cercato di obliterare
Quelle quell'importante tentativo fatto da Benedetto sedicesimo ancor prima da Passing cardinale
Di di accordarsi fra laici e cattolici sui cosiddetti principi non negoziabili che poi non sono altro che quelli del diritto naturale perché poi sarà qua quando la natura viene conculcata primo voi
Si ribella
E quindi qui emerge la la posizione più vera dei cattolici in politica cioè quella più quella popolare non quella e non quella democratica
Recentemente c'è stato un autore di fare Fabio Torriero che ha proposto una sorta di di cartello antropologico identitario
è chiaro che che al di là diciamo delle della proposta
è evidente che il cattolico medio diciamo il cattolico popolare
Quello che non intellettuali già quello che non si ritiene emancipato dalla gerarchia ecclesiastica ma nello stesso tempo che conserva un giudizio critico per capire ciò che veramente appartiene alla tradizione cattolica e ciò che invece è soltanto il gruppo di un inquinamento dello spirito mondano del mondo del tempo
Ecco dicevo la la la comprensione di questo porta a direi a comprendere perché l'azione il lupo
Più utile oggi dei cattolici politica e rientrare
In rapporto anche con i lanci di Mancini razionali e su questo bisogna dare atto che Fondazione Magna Carta abbia svolto un lavoro egregio
Da da oltre dieci anni e mi auguro che continua a svolgerlo
Perché perché nell'incontro tra i laici e i cattolici ancorati però per un verso la che peraltro alla ragione si possono perseguire una la verità cioè la verità sul nuovo come usava dire Giovanni Paolo secondo e allora ecco che su questa piattaforma è possibile impostare un lavoro politico con quanti o ragionevolmente vivo condividono
Tale tale presupposto quello che i principi non negoziabili quello della ragione quello del diritto naturale
Quello di Somma del come dire del confronto etilica il compromesso raggiunto al più alto livello possibile
Grazie
Grazie Donnicola box
Questo punto passo la parola alla professore Luigi Compagna già parlamentare professoressa dottrine politiche studioso di pensiero pensiero liberale ma anche di storia di storia italiana recente professor compagni grazie
Ma mi fa piacere intervenire dopo questo stimolante intervento
Dedicata reverendo
Perché questo intervento ha riportato stamattina qui in Senato due voci
Molto familiari al Senato
Una prima che diventasse Papa
Cardinale Ratzinger invitato da Marcello Pera
E questa idea di un cattolicesimo che nel sessantotto
Ho abbatte l'asticella dei limiti etici il superamento del limite
Che poi dolcetti nello stesso sessantotto sul pilastro
Dite voi ma concretamente a Pompidou di guidare
Quella marcia
Di un milione di persone tra le quali immagino che i cattolici
Forse abbondantissime
E l'altra voce e mi ha fatto piacere piccola nelle parole del referendum
E quella del cardinale Newman
Ma che significa Newman significa Francesco Cossiga
Francesco Cossiga un uomo certamente legato alla storia struttura siamo degasperiana
Dell'Italia
Democratica
Però nello stesso tempo atipico è anomalo
Rispetto ai suoi coetanei democristiani i quali erano tutti imbevuti di
Cattolicesimo francese Maritain mi e di
Mentre invece gli autori di Cossiga
Erano tutti anglosassone
Tommaso Moro cardinale
E questo non è poco allora
Mi è ovviamente facile legarmi
All'intervento idea Castellucci
Però se coltiva massiccio dopo gli spunti che mi legano
De Gasperi anni sì ma mai al suo intervento
E no per per no
Finirei con lo svolge il tema affidato
La resa
Della DC
Ho diciotto ter
Contento Giovanni
L'offensiva dire Dossetti Ana contro la DC degasperiana ambientata
Novanta
Però vivo il Pitti etica dicendo
Solo che di questo passo rischierei di trovarmi al di fuori
Della cornice
Del nostro convegno
Tracciata stamattina
Dal Sindaco
E ostina detto noi ci occupiamo
Di cattolici e politica ma la prospettiva la vogliamo larga
Non solo in Italia in questo momento eccetera
Benissimo
Però ovviamente il mio tema
Non consente di tenere la prospettiva
Altrettanto che altro fu
L'Appello ai liberi e forti del diciannove
Se non
La soluzione
Per far progredire la chiusura di un problema che aveva avvelenato la storia d'Italia
La mia idea essa tu
Quello di Sturzo di retino di Caltagirone
Introdusse un'anticipazione del tutto inattesa
Rispetto
Ai tempi assai più del
In cui si stava istruendo questo problema
Il Patto Gentiloni
Poi si stava preparando un partito diciamo la verità dei cattolici quello più di più che di cattolici organizzato sulle strutture
Della Santa Sede
Alla cui guida non era tanto previsto il patentino di Caltagirone ma un autorevolissimo professore dell'università italiana Toniolo
Che ovviamente questi poi indizi dei professori di economia
Non poteva essere un keynesiano era un colpo d'artista e Iva molte visioni pre
E invece l'Appello ai liberi e forti è
Colpo nella pancia ai tempi Lautari di questo problema
E
Ne nasce un partito politico
Che si chiama Partito Popolare Italiano ma risolve non solo il problema
Tra cattolicesimo e
Nella storia d'Italia
Risolve anche l'insolubile problema fino ad allora
Devi partiti politici in Italia perché fra i suoi tantissimi meriti sua maestà il liberalismo su questo problema si era incartato
Quagliariello insieme a Fabio Grassi ha studiato la questione
Fosse meglio di ogni altro
Collocandola nella Belle Époque se l'avessi ambientata tutto e soltanto in Italia
Va be'suo liberare tutte e due però una cosa e Giolitti
Caverna nuda opachi
Teoria dell'Massimo pragmatismo
Le maggioranze sono in Parlamento e del Parlamento
Sidney Sonnino
Sonnino insegue invece un partito liberale
Italiano
Forse più a destra se così si può dire di quella che è la storia
Zanardelli Anna
I giuristi
Però Sonnino
E più moderno e più anglosassone sente il tema delicata M by porti con la stessa intensità con lo quale lo sentiva e lo sentirà negli anni dell'esilio e poi il ritorno in Italia
Luigi Sturzo
E senonché qui ribadiamo il problema per quale mi è capitato di partire stamattina
Il cattolicesimo italiano
è un cattolicesimo liberale
Sì no
Cattolicesimo liberale quello francese
Angioni
Abilmente collegato
Montavamo Beha
La corte
E sotto molti aspetti toccati qui è
Cattolico
Liberale
E
In Italia il cattolicesimo liberale possiamo considerare
Quello di Manzoni
Che esce acqua i suoi panni
Nel fiume del pensiero di ospiti
Però
Il cattolicesimo
Italiano
Segue un'altra direzione
Da questo punto di vista
De Gasperi
E certamente
Continuatore escluso nasce come suo vice segretario
Ma poi la vita che ha sempre più fantasia dei suoi protagonisti
Lo porta
In Austria
Lo porta a innamorarsi di quella cosa che nessuno in Italia aveva né capito né apprezzato
La proporzionale
La proporzionale era se la vita
Come
Equilibrio istituzionale
Di un Paese nel quale il partito di Sturzo arrivo quasi a cento deputati
E poi c'era socialiste
Però
La Bobo opzionale aveva poi consentito che nel diciannove
Una tradizionale maggioranza giolittiana coi metodi Giolitti anni
Fosse anche Ovadia per usare il linguaggio
Del costituzionalismo francese
Invece Degasperi
In Austria
Si era innamorato
Non del cattolicesimo liberale
è un'osservazione molto fine ma molto intelligente che ha fatto della Castelluccia voi chiamate quello di De Gasperi cattolicesimo
L'ideale
Perché avete in mente filoni di storia politica italiana
Ma
E ripete una volgarità di un personaggio che non mi è chiaro che c'azzecca
Cioè
De Gasperi
Viene in Italia
Subentra uno sputo
Come non c'è
Su uno schema
Politico che prevede per il futuro dell'Italia
La proporzionale
Perché la proporzionale consente
Le alleanze mai
I cattolici solo
Arrivò a dire che la genialità di De Gasperi sa nell'aver inventato
Le alleanze
Prima che esse ci fossero
Mi riferisco
All'idea del ministro degli Esteri De Gasperi di fare ambasciatore a Parigi
Giuseppe Saragat che ancora
Non aveva elaborato la sua critica
E quindi di aver pensato a un'alleanza anche con un pezzo
Il socialismo prima ancora che ciò ci fosse
Quanto
Alle chiusure a destra
Non siamo ipocriti
Una concezione di laicità dello Stato
Più folle più viva più trasparente più nitida di quella di De Gasperi non c'è mai stata in Italia con tutto il rispetto e la tradizione politica
Di cui credo di aver fatto parte indegnamente ne ho fatto parte
Vado a maltrattamenti eccetera in quella frase
Che non è obbedisco come che essi hanno
Come credente accetto l'umiliazione ma come presidente del Consiglio le devo far sapere
E questo forse
Non c'è mai stata una visione così alta
Della laicità dello Stato
E quindi liberale noi nel senso in cui diceva Beha De Gasperi a un certo punto si era reso conto
Che solo dello Stato liberale
Era possibile
Quella democrazia cristiana
A cui lui pensava
E che con orgoglio e con nessuna vanità diceva finché c'è
La laicità dello Stato noi abbiamo tutto il diritto e fosse il dovere di chiamarci democratici cristiani
Tutto questo a un certo punto
Travolto o ci fu in Italia
Abitazione
In cui
I punti di partenza si possono sempre trovare con punti di radice no
Però cronisti che a mente
Direi che
Uscito di scena cossighiano
E l'elezione di Scalfaro
è
Nel novantadue e l'uscita di scena
Dico sì
La resa a che cosa all'offensiva feroce se lo facessi male
Contro
Il cosiddetto Caf
Su Craxi Andreotti e Forlani
Si abbracciano si abbattono opposte due di linciaggio che nulla hanno a che fare
Con le procedure
Della democrazia parlamentare dello Stato liberale
E direi che in pochissimo tempo si arriva all'eliminazione di chi non è in sintonia
Con questo cosiddetto nuovo sentire
Io ma Scalfaro Scalfaro un vecchio democristiano si certamente lo è
Ma Scalfaro
E a Stato
Alla testa
Della demonizzazione di Cossiga
E Scalfaro dentro di seri
Una
Sentimento di ostilità nei confronti del partito la democrazia che siamo che a suo parere lo ha utilizzato
Con troppa parsimonia
Chi sono i personaggi attraverso i quali l'Italia si incammina verso questo abbattimento
Uno a Mario Segni
Ma io segni scompare
Non so se nella finale che ha venti o nell'arsenale radicale la vera bomba a orologeria contro Rita levi De Gasperi
Abbattiamo quattro porzioni
Non aveva ben chiaro
Lo schema
Dici schema elettorale al quale aspira a sistema aveva ben chiaro
Che la nuova forma di governo dovesse essere anche una forma di sabato attraverso l'abbattimento dei partiti le preferenze dei no
Legni è un personaggio fondamentale che detenne testimonianza
A Gerardo Bianco
Della mancata elezione di Forlani nelle prime votazioni parlo del novantadue
Nella quale implicita
L'uccisione politica di Bettino Craxi
E segni e poi il personaggio
Di cui l'Italia senza più i partiti tradizionali
Si innamorerà come strumento di Tanzi passione
Come strumento
Di una repubblica della società civile su Segni convergono
Non interessa chi in buona fede di malafede tanto
Le genti di Scalfari quanto le ingenti
E montane
Segni
Cede la scena che occupa al suo riesce
Nel movimento referendario
E questo vince
E poi
Prodi
è un personaggio a mio giudizio
Molto molto molto moderato non privo di una sua visione politica
Ma la sua visione politica e tutta e soltanto riconducibile
Aldo Settis
Rigetta basta vecchia
Fino a un certo punto Salice Reggio Emilia c'è il rapporto con la mozione diciamo località cioè se volete il cardinale Ruini c'è perché poi avrà un altro problema cioè stiamo attenti quale diventa il nome centrale
Il nome centrale deve essere
La DC non deve più calma se tale deve chiamarsi Partito popolare e ciò avviene
Realizzarlo santificato in un congresso Martinazzoli segretario già
Ma chi ha il senso della storia
Ricorda come una decina d'anni prima
Quando in seno alla direzione alla democrazia cristiana si è posto il problema
Del partito popolare
Europeo
Lo scontro è stato durissimo il
Forlani hanno di
De Gasperi seppur in origine Campagnano se voi marchigiano semmai
De Gasperi viene lapidato ma questo vuol dire spostarci
Forlani
A il degasperiana volani di nell'abitato dai votati De Mita ecco perché dicono questo significa posso stare la tipicità
Europea della DC un po'più a destra
Non hanno tutti i torti
Pone sia che molti anni dopo
Quando Berlusconi riesce a superare tante opposizioni casalinghe
I Martino i golosi partito liberale di massa che c'è entrare nel Partito popolare europeo con l'appoggio del solo Cossiga come
Persone che nel mondo cattolico
Berlusconi viene colto perché c'è
è arrivata la Spagna c'è un mondo c'è un'apertura anche ai conservatori nei gruppi del Partito Popolare Europeo
Però
Il punto è un altro e che quella disputa
Siamo non vogliamo essere popolare perché siamo democratici qualcuno ora ricorda fare qualcosa di più con il Messico al contrario delle origini e molto strumentale
Così come strumentale l'opposizione
Di De Gasperi
Al fare entrare i partiti politici in Costituzione
Un po'perché sia pure di sbieco ci su con il richiamo dell'articolo quarantanove
Un po'
Perché questo può il significato tracciare un solco
La De Gasperi e Sturzo
Alla Repubblica proclamata che a mio giudizio mi sembra un po'esagerato
E beh o dello Sturzo tornato in Italia
E più liberale che temo che siamo più collaboratore quel giocoso però
Anche nella vicenda siciliana ancora oscura della colonia è di una lealtà complessiva non è mai meschino dei confronti dell'Italia del suo dice ho chiuso d'accesso
Che cosa si può volere di più insomma basta basta la parola grazie dentizione
Il professore compagna chiedo a dalla professoressa che approccia presso le compagnie di accomodarsi in sala invece Sandro Magister e Gaetano Quagliariello di venire da quest'altra parte
Del tavolo
Sandro Magister
Giornalista e saggista insomma vaticanista molto molto noto che da tantissimi anni spiega a tutti noi che cosa succede all'interno del mondo cattolico della Chiesa cattolica del Vaticano in una grande bisogno di presentazione gli do senz'altro la parola per una relazione
Che ci porterà da Ratzinger a Bergoglio
Ratzinger a Bergoglio
Per quanto riguarda Ratzinger voi sapete che l'Unità capitata teologo e cardinale da papà
Ha parlato è scritto molto sul tema fede politica
Quindi
Mi limito ad assumere come linea guida per capire il suo pensiero la sua visione su questo punto
All'ultimo grande discorso che ha dedicato a questo argomento che ha tenuto nella parlamento tedesco nel Bundestag
Nel due mila undici in occasione dell'ultima sua visita in Germania nell'autunno del due mila dodici del due mila undici quando ormai veleggiava verso la fine del suo pontificato
E cercherò proprio di prendere le sue parole che sono molto molto chiare per descrivere qual è la sua visione lui inizia il discorso riferendosi al Primo Libro dei Re al alla preghiera di Salomone nell'atto del suo insediamento che non chiede ricchezza nel successo ma chiede che cuore docile per sapere l'ora rendere giustizia e distinguere il bene dal male
Ratzinger prosegue dicendo
Come li conosciamo che cosa è giusto
Come possiamo distinguere il bene dal male
Il vero diritto dal diritto solo in apparenza
La richiesta di Solomon è resta la questione decisiva davanti alla quale l'uomo politico e la politica si trovano oggi
E poco più avanti descrive l'apporto che il cristianesimo ha dato nel corso della sua storia
Ma questi a questi interrogativi
E dice contrariamente alle grandi altre religioni il cristianesimo non ha mai imposto lo stato e la società un diritto rivelato mai un ordinamento giuridico derivante da una rivelazione
E invece rimandato alla natura e alla ragione quali il sole fonti e vere del diritto
Ha rimandato l'armonia tra ragioni soggettiva e ragione oggettiva un'armonia che però presuppone l'essere ambedue le sfere fondate sulla Ragione creatrice di tiglio
E richiama che con ciò che oggi cristiani si sono associati allo storicismo nel del secondo secolo avanti Cristo
Che allora si era alleato il diritto romano nascente
Nella prima metà del secondo secolo precristiana o si ebbe un incontro per il diritto naturale sociali sviluppato detti evolvente filosofi stoici
E gli autorevoli maestri del diritto romano
In questo contatto è nata la cultura giuridica occidentale da questo legame Ettore cristiano tra diritto e filosofia a parte la via che porta attraverso il Medioevo
Allo sviluppo giuridico dell'Illuminismo fino alla dichiarazione dei diritti dell'uomo e fino alle nostre costituzioni e li cita la Costituzione tedesca
Solo che dice
Che nell'ultimo mezzo secolo questo equilibrio è completamente saltato
è saltato perché la base di della nuova visione è la concezione positivista del diritto
Oggi quasi generalmente adottata che quindi non rimanda più una ragione oggettiva a una legge naturale
E cita Kelsen naturalmente come maestro di questa di questa svolta impressionante nella visione politica complessiva dell'Occidente
E prosegue dicendo che però questo ricorso alla ragione positivista
Che si presenta in modo molto esclusivo
Non è in grado di percepire qualcosa al di là di ciò che funzionale assomiglia di licenze
Agli edifici di cemento armato senza finestre
In cui uccidiamo il clima e il sole dall'interno
E non vogliamo più ricevere ambedue le cose dal mondo vasto di Dio
E aggiunge bisogna quindi tornare a spalancare le finestre di questa fortezza
Dobbiamo vedere di nuovo la vastità del mondo il cielo la terra ed imparare ad usare tutto questo in modo giusto
E qui si avvia alla conclusione con un riferimento che devo dire sorprendente all'ecologia
E dice direi che la comparsa del Movimento ecologico
Pur non avendo forse spalancato finestre tuttavia è stata e rimane un grido Chianese l'allarme a fresca un grido che non si può ignorare né accantonare
L'importanza dell'ecologia aggiunge ormai indiscussa
Dobbiamo ascoltare il linguaggio della natura e risponderle correntemente
Ma esiste anche un'ecologia dell'uomo dice
Anche l'uomo possiede una natura
Che vede rispettare e che non so manipolare io a piacere
L'uomo non è soltanto una libertà che si crea tasse l'uomo non creasse spesso egli è spirito le volontà ma è anche natura e la sua volontà e giusta quando il rispetta la natura l'ascolta e quando accettasse spesso per quello che
E non
E che non si è creato da sette
Proprio così ha soltanto così si realizza la vera libertà umana
E quindi pone la domanda
è veramente privo di senso quindi riflettere se la ragione oggettiva che si manifesta nella natura non presupponga una ragione creativa uno Spiritus creatore
E questa è la sua conclusione
Ora
Passo immediatamente a Bergoglio
A papa Francesco
Da quello che ti dirò in termini descrittivi vedrete l'abissale distanza che intercorre tra la visione del Papa attuale e quella del suo predecessore una visione veramente completamente diverso
Ma riteniamo c'è qualche cenno biografico di Bergoglio
Attenzione ripreso questo cenno da un libro uscito in Argentina nella città di Cordova nel due mila quattordici
Dichiaratamente scritto con la supervisione dello stesso Bergoglio
Quindi diciamo un libro utenti coda il punto di vista geografico
E torniamo sessantotto al sessantotto vicentino
In cui Bergoglio verrà giovane Gesù fitta
In Argentina i moti studenteschi e operaio è scoppiato un un po'dopo che a Parigi erano senza adesso
Nel mille novecentosessantanove
L'anno in cui Bergoglio celebrò la sua prima messa
E subito entrarono in campo anche le formazioni terroristiche armati molto nero sostiene settanta un anno dopo
Tra l'altro sequestrarono giustiziarono l'ex presidente ad Amburgo
Precocemente nominato maestro dei novizi
La loro trentaquattrenne Bergoglio sposo in pieno la causa del ritorno in patria di Juan Domingo Perón che era all'epoca esiliato in Spagna
Divenne la guida spirituale Bergoglio dei giovani peronisti dalla Guardia degli errori
Presenti in gran forza nell'università gesuite del Salvatore
E conseguì tale militanza anche dopo che nel mille novecentosettantatré fu sorprendentemente nominato generale provinciale dei gesuiti argentini
Nello stesso anno del ritorno in patria di Perón
E della sua rielezione trionfale
Bergoglio attenzione fu tra gli scrittori del modello nazionale
Il testamento politico che però non volle lasciare dopo la sua morte
E per tutto questo per tutta questa sua prossimità peronismo
Si attirò l'ostilità feroce di una buona metà dei gesuiti argentini
Molto più a sinistra di lui in questo in quella fase specie dopo che ricevette l'Università del Salvador
Messe in vendita per sanare i bilanci della Compagnia di Gesù proprio ai suoi amici dalla guardia degli errori
E fu in quegli anni che il futuro papa maturò il mito parola su quanto del popolo come protagonista della storia un popolo per sua natura innocente e portatori di innocenza
Un popolo con il diritto innato ad avere terra
Chi erra corteccia ultra parco le tre etti terra casa-lavoro che egli vede coincidere con il santo può e pollo fiele dei di osso
Vediamo meglio come Mottura illusi questa integrate del mito del popolo
Facciamo un salto ricamo il due mila
Diciotto esce in Francia un libro
Un libro intervista che secondo me è il più penetrante libro intervista di Bergoglio uscito in questi anni
Autore come intervistatore il sociologo della comunicazione francese agnostico Dominique Morton
A un certo punto Bergoglio rispondendo a una domanda del suo intervistatore proprio a proposito del mito del popolo e cosa dice leggo testualmente
C'è un pensatore che lei dovrebbe leggere
Rodolfo cuscini
Un tedesco chi viveva nel Nord Ovest dell'Argentina
Un bravissimo filosofo e antropologo
Lui ha fatto capire una cosa c'è la parola al popolo non è una parola logica
è una parola mitica
Non si può parlare di popolo logicamente perché sarebbe fare unicamente una descrizione
Per capire un popolo capire quali sono i valori di questo popolo bisogna essere nello sbirciò entrare nello spirito nel cuore nella lavoro nella storia e nel mito della sua tradizione
Questo punto è veramente alla base della teologia detta del popolo
Vale a dire andare con il popolo vedere come si esprime questa distinzione importante il popolo non è una categoria logica è una categoria mitica
Ma a proposito di Rodolfo Cuche va detto qualcosa
Nato nel mille novecentoventidue morto nel mille novecentosettantanove
Autore sia di saggi di Antropologia che di opere teatrali
Cuche si ispirò alla filosofia di Heidegger
Per distinguere tra essere e stare
Qualificando con la prima categoria essere la visione nazionalista e dominatrice dell'uomo occidentale
E con la seconda stare la visione dei popoli indigeni latino americani
In pace con la natura
Che li circonda e animati appunto da un mito
Per cui uscire la prima delle due versioni quella Euro Centrica è intollerante e incapaci di capire la seconda
Che invece
Lui voleva Bottallo rizzare e alla quale dedicò i suoi studi più importanti
Anche per questo si ritrovò ai margini della cultura dell'élite dominante argentina che era molto più Euro Centrica
E trovo invece in Bergoglio un ammiratore sconfinato
Credo che sia utile ai andare queste diciamo
Elementi della formazione dell'attuale patto ma allora dal mito passiamo alla concretezza come questo pagata sede e vuole che si realizzi questa sua visione
E qui
Andiamo a quella sua invenzione che sono stati tre incontri due mila quattordici due mila quindici due mila sedici il primo e il terzo Roma il secondo in politica
Senta
A Santa Cruz de la Sierra
Con i movimenti popolari
Movimenti popolari da Luigi per conto chiamati così e da lui convocati
Questi movimenti popolari sono poi in concreto quelli li abbiamo visti perché lui ha dedicato a questi movimenti popolari delle queste tre riunioni ti ho detto
Infiammando lì
Gli ascoltatori con dei discorsi fluviali di trenta pagine ciascuno
In cui appunto esprimeva la sua visione faceva appello alloro quelli che aveva davanti perché prendessero in pugno
Questa
Questa nuova politica
Di rivoluzione mondiale
Benissimo
Aggiungo che curiosamente da due mila sedici dall'ultimo di questi tre incontri Papa Francesco l'ha lasciato cadere i movimenti popolari non li ha più richiamati
Che poi erano i discendenti del Pelino globale di Seattle di Porto Alegre
Occupa in uno stato Wall Street eccetera eccetera
C'erano anche alcuni centri sociali Church entro sociale Leoncavallo di Milano ma soprattutto erano vicentini e latinoamericani questi movimenti
Bene lasciato cadere in movimenti popolari Bergoglio si è spostato completamente sui migranti
Facendo sostanzialmente lo stesso tipo di operazione
Dove c'è l'avversario che l'élite mondiale anche esemplificata dall'economia che uccide
E c'è invece appunto il popolo sano innocente che deve
Prendere in pugno
La rivoluzione
Arrivo alla conclusione con una lettura critica rapidissima di questa visione di papa Bergoglio che non non faccio con le parole ma riprendendo le queste parole da libro uscito poco prima delle elezioni europee
Scritto da Angelo Panebianco da Sergio Belardinelli all'alba di un mondo nuovo dove la seconda parte del libro scritta da Sergio per per l'ordine lì che sia anche Lou come fare il calcolo intensità di Bologna
E intitolate esattamente Chiesa ed Europa
Beh a un certo punto io cito un passaggio molto illum due passaggi cito molto illuminanti e per me conclusivi di questo incontro questa mia breve comunicazione
Ammettiamo pure che il ponte magistero del pontefici precedenti amata fra papa Francesco sia stato troppo concentrato su temi cosiddetti non negoziabili come dite famiglia
Ma siamo sicuri che il fatto di privilegiare ora altri temi come lampi in talismano la critica del mercato capitalistico o il terzomondismo sia da considerarsi un passo avanti
Ho l'impressione che la denuncia delle cause di questi mali che viene oggi dalla Chiesa sia troppo umana
è un po'come se additando il mercato il liberismo con principali responsabili
Imputazioni peraltro assai discutibili
Venga edulcorata la tremenda tragica serietà del male che viene denunciato
Con la conseguenza che lo slancio profetico della denuncia si indebolisce proprio per il fatto di essere e di apparire troppo legato alle logiche del mondo troppo politico e troppo poco escatologico
E procede più avanti
La società secolare per quanto la cosa possa sembrare sorprendente ha urgente bisogno che va qualche parere
Che ci sia qualcuno che parli di Dio
Con una lingua che non sia troppo mondana
Ma di quale Dio si deve parlare
Con Pascal è senz'altro opportuno uscire dalla prospettiva religiosa del divo infilò suo figlio ed entrare in quella del Dio di Abramo i vigili e di Gesù Cristo
Tuttavia non mi sembra ragionevole che questo Dio che amore misericordia venga concepito addirittura in contrasto con il dio creatore del cielo e della terra onnipotente
Come hanno ben compreso leu Strauss città e Joseph Ratzinger tanto per fare due nomi significativi
Il mondo senso soltanto perché è stato creato da Gino
Affinché questo Dio torni a essere un concetto generativo di forme di vita ecclesiali sociali c'è bisogno soprattutto di fede
Tornare a parlare di Dio vedi io creatore esattamente quello che Ratzinger
Aveva detto approdando al termine del suo discorso sulla sua visione politica al Parlamento del re della Repubblica federale tedesca nel Bronx
Grazie davvero Sandro Magister
Per l'ultimo intervento passo la parola Gaetano Quagliariello venite come presidente la Fondazione Magna Carta e padrone di casa deve essere presentato che ci parlerà de il cattolicesimo dopo la frattura nel due mila tre
Gaetano prego sì grazie noi abbiamo dedicato questo la giornata di oggi all'appello dei ai liberi e forti
Che il documento che più di ogni altro segna diciamo un fratture una svolta nella storia del cattolicesimo la domanda
Implicita nel titolo della
Mia relazione S il due mila tredici può essere considerato un altro ulteriore punto di svolta che in qualche modo nella storia del cattolicesimo politico italiano i cui effetti evidentemente sono ancora
In itinere ovviamente questo significa imporre il porre il tema in una logica diciamo di e lunga durata comprensiva un po'di tutto il percorso di questa riflessione di stamane e io cercherò di farlo ovviamente
Utilizzando delle semplificazioni sicuramente eccessive ma che mi saranno anche consentite perché in alcuni casi
Sintetizzano il riprendono temi che poi sono stati invece ben sviluppati e ben posti dagli interventi che si sono si sono succeduti parto da una valutazione di tipo storico politico sull'appello ai liberi e forti anche qui per forza di cose estremamente sintetica è stato detto
Quel documento l'atto di fondazione segna lo sbocco di un
Di una questione di lungo periodo
Trova assurdo l'assoluzione ad un problema che insomma affondava le sue radici nella vicenda unitaria
Contiene in sé una laicizzazione del
Della presenza cristiane cattolica in politica
Risolve il problema del partito
Nello stesso tempo che diciamo probabilmente un elemento di indebolimento forse più decisivo
Della stagione dell'Italia liberale lo si comprenderà successivamente con il no al Governo Giolitti spalanca la strada al a
Fra alla soluzione a autoritaria perché quel documento e nello stesso tempo e nello stesso tempo la soluzione alla questione romana e anche una stabilizzazione
Della frattura risorgimentale che non è più assorbita
Completamente da una soluzione sistemica come era stato immaginato al tempo del non expedit in tutto ciò come è stato autorevolmente notato
Il fatto che
Escluso fosse un sacerdote e quindi
In qualche modo
Dovesse
Un'allegra legato a un vincolo di obbedienza
Alla Chiesa non è elemento secondario né nella concessione che diviene fatta di andare avanti il suo progetto politico né in quelle che poi saranno gli esiti della sua esperienza dell'esperienza del Partito popolare di fronte al nascente fascismo quello che è interessante
Ai nostri figli e anche questo è stato detto e che in realtà
Sturzo
Anche se disciplina attivissimo è fondamentalmente
Estranea o comunque marginale nella vicenda che il cattolicesimo politico assume
Nel secondo dopoguerra dopo la fine della esperienza fascisti e qui ci sono due chiavi di lettura possibili
Una
è di carattere
Di natura generazionale e l'altra di natura culturale dal punto di vista generazionale evidente da quello che è stato detto
Con l'eccezione di De Gasperi che appunto era dell'esperienza stuzzicare
Che in qualche modo deve a quell'esperienza
Lei pirico avvicinamento alla liberalismo inteso soprattutto dal punto di vista istituzionale
Che i protagonisti della ripresa sono quei cattolici di seconda generazione che non avevano conosciuto la fase liberale che erano ordinati politicamente è culturalmente
Nel
Nel nel nel nel tempo
Del regime autoritario dunque non avevano una conoscenza né diretto e in qualche caso nemmeno mediata di quella che era stata l'esperienza successiva
Queste questi cattolici si formano in realtà in ambienti differenti
Culturalmente distinti una cosa sono i giovani Fucini
Di
Papa Montini Moro e e Andreotti altra cosa sono i giovani che vivo perché vivono l'esperienza di Azione Cattolica altra ancora quella dei Giovanni
Gemelli anni
Che
Si formano appunto nella università di padre gemelli tutti hanno in Comune però proprio una conoscenza diciamo limitata di quello che era stato lo sviluppo politico istituzionale
Della storia d'Italia
Fin qui evidentemente l'estraneità di Sturzo da un punto di vista generazionale ancor più forte e quella invece da un punto di vista culturale e qui io credo che ha ragione Luigi Compagna quando dice che la sua esperienza in esilio del mondo anglosassone gioca un ruolo fondamentale nell'identificare lo Sturzo del secondo dopoguerra perché perché conosce appunto dei sistemi tra virgolette liberali basati sulla
Tapie corretta competizione regolata innanzitutto
Perché revisione
Il ruolo del partito
Se il partito terzo in graduatoria secondo quello che ci ha detto per H Perucci in Degasperi
E ancora più giù in classifica per quel che riguarda Sturzo il partito STU stiano è semplicemente strumento
Delle delle istituzioni ma io credo che ci sia una ragione
Maggiore principale perché poi unisce in qualche modo il periodo popolare con il lo struzzo del secondo dopoguerra
E cioè nella esperienza dei cattolici di seconda generazione o comunque dei cattolici
Che
Operano da dopo la fine del del fascismo il confronto o in ogni caso il confronto decisivo è quello con la realtà comunista con il comunismo cioè e con quel fatto che ha segnato la nascita del secolo del secolo breve e in realtà in Sturzo questo tema non è un tema c'è tra in questo la sua esperienza anglosassone fatta in Paesi che non avevano conosciuto quella centrali la non solo non avevano conosciuto il Partito comunista più forte dell'Occidente ma non avevo conosciuto proprio
In realtà Dida un universo differente e questo spiega anche perché fondamentalmente Luís si sente
Come posso dire non del tutto a suo agio all'interno della soluzione che si viene enucleato
Poi nel momento in cui insomma si consolida
Il
Il sistema postfascista
E cioè quello del partito unico dei cattolici parliamoci chiaramente quella soluzione la si spiega semplicemente solamente
Da la
Nel confronto con il comunismo e con il fatto che nel nostro Paese in Italia c'è il Partito comunista più forte dell'Occidente io faccio sempre riferimento a quel
Aureo libretto di novello pappa Fava che data quarantasei se non sbaglio che si chiama cattolici dei partiti
Tatto partito cattolico o cattolico cattolici del partito o cattolici dei partiti
Nella quale evidentemente di fronte alle tre soluzioni quella del partito unico dei cattolici
Non solamente e quella meno in qualche modo quella meno sponsorizzata ma è anche ritenuta la meno probabile
Ovviamente il quarantasette lo scoppio della guerra fredda la necessità
Di far quadrato contro una possibile
Deriva
Comunista in Italia è la conquista
Dell'anticomunismo da parte della della democrazia cristiana
Cambiano i termini della questione e noi abbiamo diciamo se vogliamo azzardare una periodizzazione del presenza dei cattolici in Italia
Abbiamo questa prima grande lunga fase
Che in qualche modo
Egemonizzata dalla ipotesi del partito unico dei cattolici come diceva Cossiga
Partito
Più che partito mondo perché evidentemente
Quella soluzione implica la coesistenza
Di
Di perse anime in qualche modo in alcuni casi addirittura in antitesi tra di loro De Gasperi dice accompagna scopre la coalizione
La storia impone alla Democrazia Cristiana di diventare in qualche modo un partito di coalizione
C'è un partito che tiene insieme
Cose differenti e Lettieri in maniera tra virgolette dialettica e dinamica con la coalizione che va a formare all'esterno corda e gli altri gli altri partiti questo spiega anche per quale motivo
Quella lunga stagione del partito unico
Non può essere in nessun modo nessun modo presentata e non lo è stata come diciamo con l'immagine della grande bonaccia con l'immagine tra virgolette letteraria della grande bonaccia sotto o una
Un una una cappa di stabilità imposta da vincoli esterni c'è i una una profonda discussione è un profondo senso di crisi che dopo mina il mondo cattolico almeno a partire dal Concilio e che poi pone il problema della interpretazione del Concilio e lo pone anche in politica
Evidentemente qui veramente andando con l'accetta è possibile identificare all'interno di questo scenario due grandi tendenza
Una che quella diciamo di origine dossettiani che poi viene interpretata diciamo se vogliamo trovare un Ideal tipo
O possiamo identificare Lazzati che tende a scindere se il più possibile le ragioni della fede e le ragioni della politica che cerca di proclamare l'autonomia della politica in virtù ed nel nulla nella prospettiva di un possibile avvicinamento alle correnti di sinistra e ai partiti diciamo tra virgolette non cattolici
L'altra che nasce a un certo punto come reazione a questa tendenza anche qui se la vogliamo interpretare e individuare a livello più alto la possiamo scorgere nel percorso di don Luigi Giussani che c'è stato mostrato da Capozzi all'inizio quello che importante e che questa diciamo credo questa questo dibattito questo dialogo questa presenza pongono in termini diciamo tra virgolette che si potrebbero definire moderati il rapporto tra il partito cattolico e la questo rapporto è sempre presente è costante non viene mai meno non si pone mai in termini di nero collateralismo il documento degasperiana in cui si differenzia Lo Hobbit l'obbedienza del credente e il il la la la pretesa di autonomia del politico sono in qualche modo il la sintesi di quelle anche di lungo periodo di quello che è stato il rapporto tra Chiesa e politica bisogna dire che questo rapporto è stato in qualche modo messo in dubbio e contestato dagli ambienti esterni che cercavano poi una sponda interna cioè da quegli ambienti
Che
Per dirla fino in fondo avrebbero preferito
Il prevalere di una linea di netta separazione in vista di una possibile di un possibile avanzamento del quadro politico cioè in vista di una possibile alleanza organica tra cattolici e comunisti o comunque e sinistre ecco questa è è una fase ovviamente che dura fino a che dura il vincolo
Esterno qui appunto vale la ricostruzione di compagna non mi fermo che cosa succede dal punto di vista a questa fase dal punto di vista sistemico
E succede il tentativo di una chiesa influente sui propri temi e diciamo tra virgolette
Sulla
Che
Porta diciamo direttamente dallo spazio pubblico la propria presenza la propria identità e e che in qualche modo e una soluzione favorita
Da due elementi che da due grandi elementi storici che in qualche modo concorrono verso questa soluzione da una parte la fine diciamo il venir meno di quello che è stato definito il fattore K cioè quel fattore che aveva garantito anche nel corso degli anni ottanta comunque l'unità dei cattolici all'interno di un solo partito
Dall'altra l'esperienza di un ponte giudice cioè mi riferisco a Giovanni Paolo secondo che aveva vissuto la chiesa del silenzio non aveva conosciuto la mediazione del partito aveva parlato direttamente
Attraverso che il pulpito e questa fase
Nella diciamo secolarizzazione della vicenda politica porta ad una significativa presenza dei cattolici all'interno dei parte fondamentalmente se noi ricostruiamo questa fase e insomma dobbiamo dire che il venir meno
Del partito unico dei cattolici non porta un indebolimento della presenza politica dei cattolici almeno nel primo periodo
Sul fronte della sinistra
E insomma qui vale quello che ha detto Luigi Compagna cioè l'esperienza dell'Ulivo e l'esperienza prodiana è un'esperienza che diventa egemone all'interno di quell'ambito tante
Che la storia della sinistra italiana almeno dopo la fine di Craxi
è molto più la storia dei tappa della dei dei cattolici di sinistra che non la storia dei postcomunisti e questo lo si può dire anche sul versante del centrodestra perché se da un punto di vista storico vediamo la vicenda di Forza Italia
E Forza Italia parte come partito liberale di massa con contenuti tra virgolette molto secolari e si sposta sempre di più verso il rappresentante principale del popolarismo italiano del popolarismo europeo in casa italiana anche qui
Le notazioni di compagnia sulla sconfitta diciamo di una deriva sulla decisione di Forza Italia partito popolare sono
Assolutamente
Pertinenti
Ecco quand'è
Che a mio avviso insomma questa seconda fase si esaurisce e noi passiamo ad una ulteriore periodizzazione
E io credo che se noi vogliamo trovare un punto di snodo questo punto di snodo e l'undici settembre e le vicende che seguono all'undici sette
Anche qui evidentemente un passaggio di papato giustifica questa questa questa
Questa periodizzazione perché è perché l'undici settembre viene tematizzato come crisi di
Civiltà perché dopo l'undici settembre lo scontro tra soluzioni identitarie e soluzioni relativistiche diventa che era uno scontro implicito del periodo precedente
E fondamentalmente
Non tematizzato diventa invece un privilegio
Sia culturale e in qualche modo o anche politico perché noi assistiamo
Su questo clivense alla formazione di un nuovo trasversalismo tra laici e cattolici che non è più dominato dalla questione sociale ma da una questione culturale da una questione di civiltà e perché evidentemente e questo forse ce ne saremmo resi conto solo dopo questo stesso prive cioè non attraversa soltanto la politica ma attraversa anche la chiesa questa è la stagione diciamo della
Nella quale
Ufficialmente e all'ombra della ricerca di minoranze creative e si gioca invece uno scontro culturale affatto
Affatto risolto nei nei suoi dei suoi siti
Ecco e qui appunto arriviamo al due mila tredici perché il due mila tredici può essere a mio avviso considerato un uovo momento di periodizzazione
I cui esiti diciamo sono ancora in gran parte in fieri ma alcuni tratti si notano
Già assoluta
Evidentemente la ragione di fondo va ricercata
In una evoluzione del sistema politico e del sistema dei partiti
In Italia
Nel due mila tredici finisce la lunga stagione del bipolarismo
Si torna diciamo ad un proporzionalismo non più teorizzato come quello che ci di cui ci ha parlato compagna ma una proporzionalismo necessitato nel senso che
L'esito elettorale a dispetto di una legge diciamo in parte maggioritaria che arriva a quella a quella soluzione
Questo
Questo o
Effetto
Non coincide nemmeno in linea diciamo teorica con l'aspirazione a ricreare un partito se cartoni
Cioè la soluzione del partito unico dei cattolici che era stata possibile
Grazie
Anche al proporzionalismo che era svanita per il venir meno del del proporzionalismo non si ripropone nel momento in cui il bipolarismo PD
E resta Resta la propensione della chiesa
Sindaco dal suo livello più alto a parlare dal pulpito piuttosto che agire attraverso diciamo un braccio secco
Questo è una soluzione che si consolida anche perché
Papa Bergoglio e il terzo papa non italiano fondamentalmente ormai è e insomma c'è
Un abisso di tipo generazionale rispetto a l'esperienza di un di un pontefice italiana ecco quello che a mio avviso
Cambia completamente
Cioè se c'è un elemento di continuità nella
Nello strumento nelle ma è quello che cambia completamente il Meda è il messaggio politico e cui evidentemente la relazione di magister
Mi e fitta tutta una serie di passaggi cioè il messaggio o sì se con Larizza
In qualche modo in maniera definitiva
Non
C'è più nulla di quella diciamo tra virgolette ripresa del tema identitario proposta come soluzione laica in quanto proposta anche ai non credenti
Che diciamo il messaggio
Diede da Subiaco e che domina tutto il pontificato
Di grazie e qui nel rapporto diciamo tra politica e cattolici assistiamo a un clamoroso
A una clamorosa inversione riparati cioè nel momento nel quale il messaggio della Chiesa diventa del tutto secolare
C'era anche una sorprendente
Iniziativa che parte dalla Chiesa
Contro
La
Supposta invadenza
Del
Della fede ed dei suoi simboli
Nella Arena della politica cioè quello che era stata diciamo la rivendicazione
Dei laici contro la Chiesa
Per tutto il periodo del partito unico
In gran parte anche per tutto il periodo diciamo della cosiddetta opzione culturale in cui la Chiesa
Decide di intervenire con una propria opzione
Ed ecco decisiva in alcuni momenti immaginiamo per tutti il referendum sulla
Sulla sulla procreazione assistita
Questa insomma richiesta viene fatta dalla chiesa contro coloro i quali vengono accusati di strumentalizzare i temi o di ostentare i simboli e qui evidentemente e chiudo e siamo diciamo all'ultimo stadio dal paradosso
Perché
La presenza cattolica in politica diventata del tutto liquida
E questo evidentemente nasce dal fatto che il messaggio che viene dalle gerarchie per lo più un messaggio secco
L'unico punto di tenuta è un punto di reazione per cui cattolici contro questa tendenza vanno a individuare quei leader che possono almeno a livello di sempre DC in biologia di simbologia
In qualche modo
Testimoniare la richiesta che i temi diciamo propri della fede non siano estranei alla alla al dibattito politico e alla lotta politica e questo porta
Probabilmente ma questa è un'annotazione veramente a margine anche diciamo a una relativizzazione dei contenuti della proposta
Cioè vista questa tendenza bastano i simboli
A me colpisce molto ma lo dico senza polemica che da un punto di vista anche strettamente semantico
Il linguaggio di Salvini
è un linguaggio diciamo che dovrebbe avere
Insomma nutrire dubbi suscitare qualche perplessità
All'interno al mondo cattolico quando dice i diritti acquisiti non si toccano cioè non è un linguaggio diciamo tra virgolette realistico
Sono le formule che usa per esempio il movimento femminista rispetto a a determinati temi
Ma tutto questo
Passa assolutamente in secondo piano perché il voto cattolico ha bisogno così tanto di identificazione e di punti di riferimento il mento che avendo perso quelli ufficiali li ricerca anche in un rosario
O appunto nella giaculatoria
Di alcuni pesanti che esso darebbero poi i i i i i protettori del nostro continente ecco questo io non so se e il punto finale di una storia
E mi auguro di no però oggi con realismo se vogliamo vedere le cose in faccia dobbiamo
Dire che ci troviamo a questo punto vi ringrazio
Grazie grazie Gaetano
In realtà
Ti sei sostanzialmente mangiato il tempo poco che avevamo per ragionare dibattere però insomma in qualche modo ai anche insomma Poma
Una sorta di ragionamento all'appello conclusivo
Se c'è qualcuno possiamo e sono e l'una e venti possiamo prenderci insomma cinque dieci minuti se c'è qualche intervento dicendo prove
Allora aspettiamo un momento vediamo se c'è qualcun altro dal di di quelli che non hanno parlato che vogliono intervenire
Allora
Forse ha detto sì registriamo
Ma una questione rispetto a quello dice il professor Capozzi diciamo sugli anni più vicino a noi e anche professor Quagliariello quindi da una parte di nuovo la tendenza diciamo del mondo della della religione diciamo essere
Da parte sua occupa del progressismo imperante e dall'altra di reagire contro di questo secondo me proprio negli ultimi anni c'è anche un'altra dinamica
La dinamica che abbiamo visto recentissimamente ora mi dispiace scendere un po'su sull'attualità però a al congresso di Verona cioè io credo che logicamente dobbiamo tenere dis distinte della vere certe posizioni sui temi bioetici ed essere contrari all'utero in affitto esseri contrari a ai matrimoni gay S. lontane anche lui civili da una parte e dall'altra volere in galera gay usare una formula uno slogan a Verona c'erano un po'entrambe tutte le voci
La sanzione secco come chiudesse per le seconde ecco
E diciamo sul
No parliamo letto di persone esponente veniva dall'Uganda esponenti russi per questo io a questo mi riferisco che pronto alla mia
La mia domanda era proprio su questo sul piano diciamo ideologico tra virgolette e anche Ciro Polito e se si vuole diciamo le prime posizioni chiamiamole liberal conservatrici risponde essere sequestrate tale seconde e c'è il fattore ideologica secondo me
Del del punti Nismo
Che che non ha nulla a che fare con le dittature novecentesche ma secondo me ha qualcosa a che fare col bonapartismo di cui ho cercato anche di dire di dire qualcosa e quindi io
Capo capisco che è un discorso complesso cioè da una parte un come mi ritengo io diciamo liberale su posizioni centriste o più liberal diciamo
Oltre nettamente liberale cerca rischia di fare la figura diciamo del mastino con la penna rossa che dice a posizioni liberal conservatrice attenti che cercate
Chi rischiate di essere risucchiate da queste altre visioni eccetera la tentazione dell'anti dell'antidemocrazia quando poi ci si risponde sì però voi non fate nulla sui temi che annui
Diciamo hanno i sono cari però mi sembra che un tema ulteriore nuovo sì sì anche questo scusate
Vai vai
Credo che la la risposta a questo a questa preoccupazione sia in un fatto oggettivo cioè che
In generale non soltanto in Italia
Ma in Italia in particolare perché non è avevamo il partito
Cattolico conformato sì in quella certa maniera che nella democrazia e che sia né e condizionato dal appunto da questo confronto continuo con con l'antagonista comunista col quale Pegolo
Dal quale si è uniti al dottor Panseri intrecci eccetera
Questo abbia pienamente marginalizzato oltre ogni dire
Non solo le istanze
E Tyco politiche dei cattolici ma anche le le forme di raccordo di rapporto tra la società civile cattolica e la politica e quindi
C'è stato come una sorta di ritorno al a a forme e di organizzazione non dico prepolitica ma sicuramente pre partitica o ultra partitica delle quali il Family Day il congresso di Verona altre forme di d'immobilità azione su temi particolarmente sentiti che abbiamo visto negli ultimi tre quattro anni sono stati un'espressione particolarmente eclatante ma l'espressione è l'espressione eclatante di una
Sensazione di mancanza di rappresentanza
Profonda profonda che poi ha portato
Anche a a questa
A a una identificazione in certi casi soprattutto con i simboli tipi di cui parlava Gaetano che in certi casi singoli sono più forti di qualsiasi argomentazione politica come quello può essere quello del Rosario
I santi c'era perché quello quel raccordo tra società civile partiti e politica è venuto negli ultimi anni completamente meno quindi ogni sintomo di Arrighi formulazione di questo rapporto appare appare come un ambientamento questo non vuol dire che che questi movimenti siano poi organicamente accordabile poi a delle opzioni politico partitica definitive non credo questo non credo che ci sia un un organico rapporto con la lega oppure con Fratelli d'Italia
E che in futuro probabilmente civili
Ci saranno delle mutamenti delle articolazioni ulteriori di questo rapporto però è chiaro che qui c'è un qualcosa che ribolle in quella parte della società e che si esprime in forme nuove e inedite
Io il rischio lo lo colgo
Credo che rispetti sia e secondo me il rischio nasce dal patto che quell'aria lì verrà al conservatrice
Insomma
Ha pensato di poter resistere in Italia senza fondarsi senza darsi un fondamento e senza una riflessione fondamentalmente su una cosa
E cioè bonaria liberal conservatrice non può non porsi il problema della diciamo così difesa dell'origine della e delle radici tra virgolette della civiltà cristiana
Queste questo
Se stessi se ci si stacca da questo evidentemente si arriva ad altre derive e questo vale sia per l'area liberal conservatrice laica
Sia diciamo per il cattolicesimo un cattolicesimo senza un riferimento alla ai fondamenti naturali è già difficile che tenga così
Figuriamoci senza un riferimento ai fondamenti natura
Sotto questo aspetto se c'è una diciamo tra virgolette
Una
Un una mancanza da parte del mondo liberal-conservatore c'è anche poi la tendenza degli antagonisti a
In qualche modo non porsi nessun problema su questo a non concedere nulla in qualche modo appare modo che la notte tutte le vacche siano nere siano scure
E questo ha portato ad una cosa che sul sommario rischia di essere appunto una deriva cioè
Quei momenti
Che sono stati dei momenti di rivendicazione a cui faceva riferimento Eugenio rifletto su una cosa cioè i famigli Dei sono sempre nati
In
Occasione di alcune ripete indicazioni specifiche no il primo ecco
Sulle unioni civili il secondo sulla specialità e così via eccetera il congresso di Verona
E si è completamente staccato da qualsiasi rivendicazione ed è stato più un fatto diciamo in qualche modo
Diciamo ideologico simbolico che non
Un qualcosa che era legata ad un contenuto per cui non capiscano questa situazione che chi è sensibile a queste tematiche no si trova di fronte a pochi mesi
Un possibile approdo della eutanasia in Italia che comunque diciamo è un salto di civiltà comunque lo sente Petra
E questo è un tema marginale all'interno di uno di un'occasione come quella perché diciamo la dimensione ideologico simbolica prende il sopravvento su quella tra virgolette
Pragmatica e contenutistica e questo secondo me è un segno di una involuzione nella quale rischia di prevalere diciamo l'opzione più estrema
E in qualche modo di sopprimere lo spazio della Fondazione possibile di un'aria liberal conservatrice come l'hai definita tu che probabilmente ha perso il suo appuntamento e non so se riesce a trovare lo spazio e il tempo per ritrovarlo
Ci sono ulteriori interventi
Allora se non ci sono interventi ulteriori grazie di nuovo a tutti
Buona buon pomeriggio fu insomma questo questo buon appetito boom