Intervista a Vincenzo Olita, autore del libro "Illusione della libertà. Certezza della solitudine. Senza bisogno di voler sembrare nuovo" (Rubbettino)

A Radio Radicale parliamo oggi del libro di Vincenzo lista illusione della libertà certezza della solitudine senza bisogno di voler sembrare nuovo Vincenzo lite laureato in Sociologia si è occupato di Sociologia del lavoro e gestire dire risorse umane in aziende di grandi dimensioni
Nell'ottantadue
Sì di mezza età funzionario del Ministero di Grazia e Giustizia allora si chiamava così perché deluso dalla riforma penitenziaria del settantacinque nello stesso anno aderisce al partito repubblicano dove incontra Vittorio Olcese fu importante per la sua azione politica successiva nell'ottantadue si fa promotore e attivista di una proposta di iniziativa popolare iniziativa di legge popolare per riconoscimento giuridico dei quadri aziendali
Due anni prima c'era stata a Torino la marcia dei quaranta mila
Nel novantadue esce dal partito e negli stessi anni fonda il mensile nuove direzioni
Ed abita la casa editrice di matrice liberale società aperta due anni prima aveva fondato una corrente repubblicana che si intitolava aveva come nome diversità repubblicana nella novantatré gli attivisti di diversità repubblicana che si scioglie fondano il circolo di cultura laica nuove direzioni
Nel novantacinque Polita e per pochi mesi consigliere nella regione Lombardia e nel novantasette e fondatore di Società libera associazione di cultura liberale
Di cui è presidente dal due mila sedici intanto perché è iscritto questo volume e perché questo titolo
Beh potrebbe sembrare un libro politico ma assolutamente non lo è nel senso di quotidianità
Polizia infatti nell'indice non troveremo nessun'cognome che risponde alla politiche odierna
è un libro invece di riflessione sulla politica e su alcuni snodi fondamentale della politica non ha neppure un libro come dire autobiografico perché
Non parla in maniera dettagliata del mio percorso politico ma in qualche modo anche qui è una riflessione su alcuni momenti fondamentali della mia esistenza prima politica e poi culturale che in questi anni traversato vari scenari
In questo Paese
Inviti in un libro non come dire di riflessione su tante cose di cui ho voluto dare il titolo di illusione della libertà e certezze la solitudine perché per ricordando una bella frase di Gaetano Mosca che diceva che chi è abituato
Pensare con la propria testa in qualche modo va sempre incontro a svariati pericoli io dico alla fine del libro di nei corsi tanti nella mia esistenza di pericoli nello schivare i tanti
Ma in qualche modo penso alla dittatura della della maggioranza quella che Tocqueville AGEA mirabilmente come dire ha spiegato nei suoi libri che nel suo lavoro
Io l'ho schivata sicuramente per continuando a ragionare come in maniera molto autonoma sia rispetto ai partiti che rispetto al mondo culturale e politica pagando evidentemente o un pezzo un figlio che sicuramente è stato quello della solitudine
Un libro politicamente scorretto con libro che ha un un indice dei nomi un libro nel quale capita di rado
Viene citato Marco Pannella recitato cinque volte
Sì è stato come quasi un mio dovere citare Marco Pannella perché e il libro in qualche modo affrontata alcune grosse tematiche che vanno dalla politica interna
Di cui si parla fino al mille novecentonovantacinque che è stato l'ultimo anno in cui mi sono occupato della quotidianità politica
Ai diritti umani al crimine organizzato la politica estera bene in ognuno di questi settori i come dire il la la figura di Marco Pannella che mi ha onorato fino all'ultimo della sua amicizia
è una figura centrale alcuni ragionamenti che ho portato avanti ad esempio quello sui diritti umani diritti umani si parla tanto di di diritti dei popoli oppressi di fame nel mondo
E quant'altro e via dicendo
Secondo me se ne parla giustamente perché opportuno parlarmene parlarne in termini politici e via dicendo ma fondamentalmente importa poco a tanta agenti importa poco a tutti
Ho conosciuto una persona che da vicino da molto vicino se la sentivano sulla propria pelle la situazione dei diritti umani nel mondo e questo era Marco Pannella
Una cosa che vi accomuna
Solo tu lo hai definito morbo questo essere fuori del tempo
Infatti come dire tra i tanti pericoli c'è stato anche quello odierno che sconta ancora tuttora ieri quello che ho definito il morbo del fuori tempo cioè la capacità di
Chimienti
Houghton assegno come capacità di che prevedere ragionarne
Sul futuro e sul futuro prossimo su alcune condizioni politiche culturale economica di questo Paese ma in genere dell'Occidente
Perché morbo del fuori tempo perché vi sono largo anticipo
Con largo anticipo rispetto a quanto poi diventa materiale comune vivente materiale di dibattito allora guai a chi dico io la visto in anticipo alcune cose
Perché poi Comini nessuno riconoscerà mai
Il morbose fuori tempo cioè d'averlo visto prima degli altri e momenti in cui diventa da una grata popolare di Agrigento nessuno ma riconoscerà che c'era stato già qualcuno che ha ragionato su queste cose
Un libro che parla di molte cose anche molto di politica internazionale ULI perché ha in copertina un po'planisfero dove l'Europa non c'è
Perché
Devo dire che questa copertina ho scelto io malgrado Rubbettino all'editore che in qualche modo già ma subito mi facevano notare la mancanza dell'Europa ma perché per rendere molto visivo sin dall'inizio please in prima ancora di leggere il libro e via dicendo
La mia posizione sua e di politica estera di ricerca io parto dal presupposto che ci sono tre grandi imperialismo i al mondo in questo momento che quella naturalmente americano e quello rosso e quello cinese
In cui la politica in cui l'Europa gioca buono Rolo dannano in qualche modo per non parlare poi dell'Italia ieri
Il Consigliere la politica estera come dire un affare degli altri io ricordo sempre con il bel libro
Che conservo di Henry Kissinger di memorie
Nella sua attività di Segretario di Stato che racconta il rosso nel suo volume di quanto veniva in Italia incontrava Aldo Moro gli parlava di politica estera beh Kissinger ricordo sempre che l'onorevole Moro parlando di politica estera si addormentava praticamente e questo la dice lunga sul sul non solo sulla classe politica che non ha passione per la politica estera non appassiona in genere per la libertà nel mondo come spesso amo definire dire la libertà per gli italiani
Compresi i liberali e la libertà che finisce al Brennero in qualche modo perché siamo sempre pronti a sbracciarsi per la libertà politica economica religiosa
Quant'altro degno di cento ma che interessa i nostri confini poco che succede come dire al popolo tibetano così lontano io schiacciato quotidianamente dai cinesi o quel che succede popolo rumorosi altrettanto dei problemi
Con la Cina e via dicendo ma è questione di qualcosa che ci lascia molto lontane lascia sullo sfondo queste cose però una bella dichiarazione sui diritti umani non manca mai
Da qualche parte fermo restando che poi non moriamo un invito e allora
Io dico che per esempio qui sui diritti umani devo molto a Marco Pannella perché io da ragazzo ricorda le battaglie di Pannella sulla fame nel mondo di rientro se l'avessimo seguito
E se in qualche modo di una serie di gente italiana sterminio per fame guerre un nuovo sistema economico che era necessario mettere in piedi infatti ci saremmo preoccupati oggi meno di alcune situazioni
Il giro del mondo per esempio sull'emigrazione di alcune zone del mondo e via dicendo
Ma questo come viene lasciata mai il tempo che trova
Allora dicevo dall'inizio del ragionamento sulla politica sempre che la politica estera se esistono questi tre imperiali Smith esistono anche tre grandi crisi a mio avviso che la prima e la crisi dell'ONU
Che in qualche modo non riesce rappresentare quello per cui era nata nel dopoguerra
La crisi della NATO
Che da alleanza militare praticamente oggi un'alleanza che di militare ha ben poco perché non non lo spaventa nessuno che c'è poco bisogna varato in giro
Da un certo punto ho rivisto ce ne sarebbe bisogno se fosse come dire organizzazione militare capace di rispondere agli obiettivi che iniziali e poi c'è la crisi dell'Unione Europea perché noi possiamo pensare tutto il bene del mondo Agrigento dall'Europa ma io definisco tutto questo come un po'la politica viene rappresenta un po'il mondo di ieri
Il mondo mondo occidentale dovrà fare prime m'i conti fondamentalmente col mondo islamico
Ma nel futuro non prossimo nel futuro che noi non vedremo che almeno io non vedo e via dicendo dovrà fare i conti con il mondo asiatico cioè mi riferisco popolo cinese al popolo indiano popolo vietnamita
E e quant'altro che quello è il futuro del mondo il nanismo politico culturale ma non lo scopro io oggi dell'Europa di rientro ci sono
Il fior fiore di alcune rotori senza ricordare senza rifarmi Aspin viene e al tramonto dell'Occidente rientro gli hanno già raccontato metà delle cose che vengono dette in questo libro
Chiudiamo con le vicende italiane tu proponessi quando forse in Consiglio regionale un programma in diciannove punti
L'obiettivo era quello del recupero lo Stato di diritto si direbbe oggi
Del tentativo di creare una classe dirigente all'altezza dei tempi e la necessità di potremmo dire mandare fuori i partiti dalla Rai mandare fuori partiti dalla sanità pubblica e allora dicevi le Regioni andavano rilanciate oggi dice regioni vanno abolite
Sì tu ricordi bene io nel novantacinque una delle ultime cose
Che ho fatto con con un occhio particolare alla Bolivia fu questo schema lo schema dei famosi diciannove punti per rilanciare lo Stato di diritto
E come sempre dico sono stati praticamente diciannove punti sì sì inevasi inascoltati completamente fuori tempo anche qui perché colti dal morbo fuori tempo anche sì
E giuridico dei dei diciannove solamente uno ha trovato attuazione una decina d'anni dopo è stato l'abolizione della leva militare i che finalmente arrivo dopo una decina d'anni rispetto al novantacinque
E mentre gli altri sono diciotto punti del tutto attuale che vanno dal superamento della e la politica dei partiti e dei partiti dall'ingerenza dei partiti nella meno alla RAI e nei mezzi di comunicazione in genere
Una reddito minimo garantito di cui tanto si parla in questi mesi in queste settimane e Inc però il reddito minimo garantito in qualche modo era uno dei cavalli è un cavallo di battaglia come dire nel mondo liberale dell'intellighenzia liberale senza citare la scuola un po'più lontana dice Caio ma per rifarci per esempio trasferendo sul quale Panama
Di reddito minimo garantito quando diceva che il mondo occidentale nel futuro avrebbe dovuto fare i conti con un parte di popolazione endemicamente disoccupati mondo liberale
Doveva tener conto di questo tipo di che e parlare ma appunto un requiem per vedere a un reddito minimo garantito che non è quella che oggi il governo Gialloverde in qualche modo chiama in altro modo
Cioè il reddito di cittadinanza che mischia evidentemente un supporto alla povertà lo mischia con la ricerca della mancanza di lavoro sono a mio avviso sono due cose distinte e separate con cui un po'pensi alla povertà o pensi alla ricerca
Alla ricerca del lavoro minimo garantito insieme per esempio allora il novantacinque quinti parliamo di quasi trent'anni fa
E ero sicuramente molto più regionalista rispetto ad oggi il giudice
Dopo tanti decenni la mia fiducia nell'istituto regionale del tutto è del tutto scomparso e allora se c'è da fare una battaglia oggi a mio avviso è quello del superamento delle regioni che sono una macchina
Di corruzione di mangiasoldi e in alcune regioni e meridionale a me dispiace dirlo visto che Dalli provengo in qualche modo anche un centro di malaffare e di collusione con il crimine organizzato in alcune regione
Meridionale che non solo una mai e devo dire meridionale
E bisognerebbe fare una battaglia per
Rivitalizzare le Province chiudere le regioni a centrare alcune funzioni dello Stato una per tutta su cui so di essere impopolare in questo momento è quello di riaccentrare che il discorso della sanità in questo Paese
Una cosa d'attualità per chiudere tu parlavi della pervasività delle correnti del Consiglio Superiore della Magistratura oggi siamo le dimissioni in Campania l'autosospensione di Luca Palamara che che dici
Io dico che anche qui ha funzionato il morboso fuori tempo perché io ricordavo anche decennio che dico che idee così come la RAI ha bisogno di mettere all'uscio
Nulla politico ma mai partiti allo stesso modo il Consiglio Superiore della Magistratura dicevo negli scorsi decenni che in qualche modo va rivisto perché non è possibile che le elezioni avvengono metà lavoro in parte dal Parlamento in parte nominata dal Presidente della Repubblica in parte autori generi dal dagli organi per gli organi di autogestione della magistratura tutto questo in qualche modo l'ha rivisto la politica va messa lì veramente all'uscita oggi con si sente parlare mi lotte all'interno del Consiglio solo dalla magistratura
Di lotte per il rinnovo
Del
Nelle carica di procuratore di Roma
I veleni si spargono e via dicendo
Che cosa dire oggi a pochi giorni dopo quello che abbiamo ancora una volta ricordato come l'eccidio di Capaci e via dicendo
Che non è questa la magistratura che ci aspettavamo
Non è questo e quell'organo che in qualche modo Consiglio Superiore la magistratura così come strutturato così come funziona può essere di supporto alla vera lotta che in questo Paese bisognerebbe
Condurre
Che molti la danno già un po'vincente perché abbiamo fatto tante cose nei confronti della camorra abbiamo fatto tante cose nei confronti della mafia viene io nel libro ricordo che forse nel dopoguerra il crimine organizzato era ferma al Garigliano e difficilmente surplus oltrepassare la diaria
Oggi non solo abbiamo le nostre quattro mafie tradizionali ma l'abbiamo moltiplicate per due
Visto che abbiamo importato la nigeriana cinese la rossa la slava e quant'altro e via dicendo e che non è affatto vero che questa è una battaglia e della magistratura in qualche modo stia vincendo che il Paese in genere assai vince
Visto che quotidianamente scopriamo come dire il crimine organizzato in quasi in ogni provincia e poi a Milano noi che siamo abbiamo in questa città anche vista come l'avanguardia come modello Milano e via dicendo
Ma che a Milano come dire in alcune zone personalmente sono afflitto anche qui da un morbo del fuori tempo il crimine organizzato
Lo sento sulla pelle girando per la città grazie a Vincenzo polizza
Le sue parole hanno richiamato alla mente e referendum radicali per il la modifica della sistema di elezione dei componenti del consiglio scoria dalla magistratura
Con lui abbiamo parlato del libro che ha scritto che straparla ed edicole per i tipi di Rubattino
Illusione della libertà certezza della solitudine senza bisogno di voler sembrare nuovo un saluto agli ascoltatori di radio radicale da Emiliano Silvestri