Presentazione del libro a cura di Roberta Casco e Franco Corleone "Via Spalato. Storie e sogni dal carcere di Udine" (Menabo)

Anche del volontariato nel carcere
E
Ringrazio proprio per il mio ruolo Stefano Anastasia che coordina la Conferenza dei garanti territoriali del garante dell'azione dell'Umbria
Ringrazio
I Caranta i presenti Natasha Marzinotto di Udine
Falbi Fabia Millina Barrès che la garante regionale del Friuli e Marcello ma Righelli che è garante dell'Emilia-Romagna che ha voluto essere presente in questa occasione quindi
Questi
In realtà dovrei ringraziare molte altre persone ma poi forse questi ringraziamenti rifarà Roberta carsico
Con cui abbiamo diviso questi mesi di preparazione del volume molto di cui siamo soddisfatti ma credo che anche voi che vedo che molti ce l'hanno già in mano i libri sono belli perché sono un un oggetto insomma che si vede e si sente
Che la carta trasmette anche sentimento quindi insomma e credo che questo libro lo trasmetta fortemente
Quindi non l'unica notizia e mi è stato detto di avvertire che prima di tutto
Non si potrà uscire se non avendo uno due copie del libro quindi regolatevi se ne avete presa una la seconda all'uscita ma poi ci sarà nella stanza accanto
Un un un rinfresco
Un in cui ci sarà da bere da mangiare pare insomma c'è di tutto
Questo mi ricorda le giornate che avevo la fortuna di passate con Sandro mar gara
Perché dopo le riunioni finivamo sempre
A tavola
Perché era un modo di stare assieme la convivialità continuava col pranzo e col bere poi dopo alla fine lui ci salutava mi diceva sia chiaro che non ci siamo mai visti
Questo per prudenza perché non è male
Ecco allora finiremo in questo perché abbiamo bisogno di convivialità abbiamo bisogno di convivialità in questo mondo incattivito
E lo facciamo in questo luogo di solidarietà
In cui di fronte alle regole della repressione
Contro l'umanità
Una dimostrazione questo luogo invece di accoglienza anche dei più lontani dei più delle persone
Con storie terribile alle spalle ecco allora io abbiamo l'abbiamo detto dei tempi stretti saremmo molto rigoroso così con togliendo il microfono come
Per arrivare appunto al momento finale quello significativo in un'ora decente allora io da lei la per rompere il ghiaccio
La parola
Massimo prima Nese che della società della ragione che ha cooperato a questa impresa ovviamente partiamo da Luís poi alcuni interventi che sono previste noi abbiamo messo con la presenza di molte persone che hanno collaborato denari chiederemmo di dare un serio una parola di presenza e poi partiremo con la serata delle riflessioni
Previste con le relazioni e poi avremmo poi non dico tutto quello che accadrà sarà al momento opportuno allora Massimo
Buona sera
Franco Corleone crudelmente mi affida un ruolo che non mi aspettavo di avere io cercherò
Di costruire un clima positivo per questa sera se mi permettete
Ricorrendo qualcosa di molto personale di molto intimo io lo dico anche nella testimonianza che il porto sul libro
Ho conosciuto Maurizio circa quarant'anni fa ma non per ragioni di impegno sociale pubblico giocando a pallone
Poi per alcuni decenni
Fra l'altro era un gran giocatore su davvero per alcuni decenni ci siamo incontrati fugacemente casualmente come può accadere in una cittadina come Udine
Fra persone diverse con vita diverso e che però hanno magari un patrimonio ideale in comune qualche volta in occasioni pubbliche si incrociano ma quello che voglio dire non c'è mai stata un'amicizia e una frequentazione significativa
Poi ci siamo ritrovati in anni molto recenti
Di cui adesso dirò poche cose cercando di non farmi togliere il microfono
E mi è successa una cosa strana con Maurizio che mi ricapita anche stasera
Con lui malgrado questa scarsa frequentazione ho sentito una incondizionata vicinanza
E poi quando lui è mancato
E nel suo ricordo
Una emozione molto
Molto insolita molto forte come se fosse stata una persona molto vicina alla a me e alla mia vita
Non non sono mai riuscito a comprendere bene il perché di tutto questo
Poi oggi riguardando alcune cose del libro ho visto una cosa che scrive Pierluigi Di Piazza nella sua prefazione
Senza forzature si può collocare la vita di Maurizio nel tentativo di rapportare terra e cielo storia e trascendenza
Ecco c'è un pezzo di terra e c'è un pezzo di storia che abbiamo ho avuto ma abbiamo avuto parlo della Società della ragione il privilegio di percorrere insieme no una storia
Cominciate a Udine
Con il Rototom Festival noto o una vicenda penale nata dall'ultima edizione che si svolse in Friuli di quel festival di quell'occasione di incontro di giovani straordinaria quell'evento fece diventare Udine quell'evento divenne
Paradigma di una serie di battaglie di civiltà e Udine divenne epicentro di molte di quelle iniziative promosse dalla Società della ragione
Quelle per l'incostituzionalità della legge sulla sulle droghe la legge Fini-Giovanardi le battaglie per lo svuotamento delle carceri sovraffollate
Tutto ciò che in qualche modo inquadrava un messo in quel periodo molto stretto che tuttora stretto fra la condizione inumano e degradante del carcere e la condizione del e le e le leggi e la legislazione sulle droghe
Lo incontriamo nel due mila e dodici Maurizio e nel due mila e dodici a Udine si istituisce la figura del garante
Comunale per i diritti dei detenuti
La Società della ragione
Anche contribuisce con tutte le forze di cui può disporre per la costruzione di una rete che sostenga l'elezione di Maurizio che poi puntualmente si verifica da lì partono cinque anni
Pieni di incontri di conferenze di convegni con Maurizio sempre presente sempre molto lucido molto efficaci
Sono stati cinque anni
Che non voglio descrivere perché poi se uno vorrà aleggerà anche questo contributo
Molto
Molto intensi Maurizio ci ha dato moltissimo
E per riuscire a darcelo ha ritagliato
Il tempo e il modo in mezzo a un'enormità di impegni
Nell'ambito di quella che Cristina sua moglie con parole secondo me splendide
Descrive come la scelta
Pervasiva e totalizzante
Di riconoscersi nelle storie dei più fragili
Cinque anni che finiscono nel due mila e sedici con un convegno nel quale nel corso del quale c'è un intervento che io descrivo come testamento civile per quanto ci riguarda ecco io credo che quella sua capacità di procedere sul crinale strettissimo
Che esiste fra il pragmatismo e l'Utopia
Fra la concretezza archetipica poi di uno che fa il volontario che ha fatto il volontario tutta la vita
Ma senza mai perdere la grandezza dell'orizzonte ideale
Forse questo o forse e anche questo ciò di cui parla Pierluigi Di Piazza
Questo tentativo di rapportare terra e cielo
Fra di noi si era costruita una sintonia spontanea assoluta una condivisione totale
Di punti di vista di ideali di obiettivi
Abbiamo calpestato terra insieme guardando cieli diverso
Perché avevamo l'estrazione culturale diversa
E questo non si è mai notato non ce ne siamo accorti
Nella sua opera di raccordo fra terra e cello
Maurizio ha lavorato
Per creare ricreare smascherare per accendere per esaltare la bontà e la bellezza nei luoghi e con le persone dove parrebbe
Più difficile o addirittura impossibile riuscire a trovare bontà e bellezza
Abbiamo condiviso una parabola
Positiva incoraggiante
Prima Franco citava alcune cose che immagino verranno fuori oggi
Che possono far temere che quella parabola corre dei rischi non c'è la possibilità concreta che come nel gioco dell'oca si debba ricominciare da una casella più indietro riemergono le peggiori ossessione securitaria riemergere lo spettro della guerra senza quartiere alla droga
La volontà di sbattere i drogati in Gatta buia ritorna lo spettro del carcere come
Strumento come soluzione di tipo sociale o sanitaria
Ritorno a una concezione Barbara della pena
Il linguaggio di una certa politica
Assume il termine galera
Quasi con un'enfasi catartica per cui galera una roba brutta che può creare del bene per altri che sono quelli perbene
Ecco la società della ragione insieme a lui caro ringrazio Roberta
Cristina e tutte le persone di Icaro ha voluto fortemente questa pubblicazione all'incontro di oggi sono d'accordo con Franco non è un incontro per celebrare qualcuno che non c'è più
Ma è soprattutto il modo di testimoniare di rivendicare
Quel tantissimo che invece c'è
Di Maurizio che c'è
Che lo fa vivere
Che noi vogliamo aiutare a far vivere pezzetto per pezzetto dentro tanti di noi
Perché ce n'è bisogno forse ce n'è bisogno più oggi ieri
Perché se mi è permesso usare parole che forse non sono le mie proprie
Ce n'è bisogno per impedire che il cielo si allontani troppo vicino alla Terra
Buona serata grazie
Questo intervento
Ci ha fatto entrare subito nella serata nel pieno della riflessione io
Vorrei chiamare alcune persone per
Dei brevetti interventi
Anche perché queste persone che chiamo hanno scritto nel libro e quindi leggeremo il loro pensiero con completamente chiamò Roberto Frattini ci che e stato
Un amico
Questo è il titolo con cui lo invita a parlare
Responsabile dell'area educativa nel carcere mi pare davvero capito che eccesso speso un suo libro quindi attendiamo arrendiamo però è un problema allora chiedo
A tutti Roberto fateci per primo
Di
Contenere di in pochi minuti perché siamo ritorno sconto perché parlare di Maurizio né emoziona tantissimo quindi lo scritto proprio per cercare di essere contenuto seguendo gli ordini dei andrà Roberta Gasco
Innanzitutto preciso portare i saluti anche la dottoressa Iannucci direttore della casa circondariale di Udine che per impegni precedentemente assunti non può essere presente questa serata
Parlare di nuovi se non è facile ma allo stesso tempo tratteggiare la sua personalità ricordare la bella persona che era riempie il cuore di speranza
Non è facile trovare in un mondo dove regnano l'egoismo l'egocentrismo e l'individualità persone che hanno fatto dell'altruismo la propria ragione di vita
La società lavorativa era stato il primo segnale di quelle che sarebbero stati fino alla fine le linee guida del suo essere un uomo con la U maiuscola
Aveva scelto una scuola non facile dove i ragazzi quelli talvolta più problematici hanno bisogno di essere indirizzati con autorevolezza una guida sì ma anche tanta comprensione disponibilità
Accanto a questo impegno non è facile però
Non facile però c'erano tutta una serie di impegni che miravano sempre benessere altrui il sindacato il volontariato la parrocchia e da ultimo anche il garante delle persone del detenute
Come volontario
Si è adoperato per quelli che vivono una condizione di profondo disagio senza fare polemiche sterili e facile populismo non ha mai giudicato sia sempre rimboccato le maniche e si è dato da fare
Volontario penitenziario dall'ottantacinque ricordo i nostri primi incontri quando entrano in istituto con il chiaro intento di aiutare le persone recluse ma soprattutto di sensibilizzare le istituzioni e l'opinione pubblica
Alle tematiche penitenziario per un futuro reinserimento delle strisce
Senza però dimenticare le vittime dei reati alle quali hai dedicato particolare attenzione
Io ho avuto il privilegio se pur con distinti ruoli io educatore tu volontario di collaborare con te fin dall'inizio quando già impegnato nel sociale fatto ingresso da volontari in carcere
Era un volontariato singolo crescite ricava finalmente l'assistenza materiale a sostegno morale dei detenuti
Seppur la figura del volontariato tracciato dalla legge penitenziaria si era levata rilevata anticipatrice di porte scelte sociali solo con l'entrata in vigore di nel novantuno della legge quadro sul volontariato
L'azione volontaristica disposto dal singolo all'associazione
Ciò è il frutto di una cultura diversa che si è prodotta nella società e negli ultimi vent'anni do aumentata notevolmente la capacità di intervento del volontariato era suo incidenter sul tessuto sociale
Un volontariato quindi che cambia il suo modo di operare non più condizionata da modi istintivi personalistici ma che interviene offre alle istituzioni senza sostituirli e questo era un cavallo di battaglia di Maurizio il suo contributo come associazione o come gruppo abbiamo quindi un volontariato formato organizzato con proposte progettuali pensate e realizzate con il concorso di altri soggetti pubblici o privati per non disperdere energie risorse umane e materiali ed evitare duplicazioni di interventi e contrapposizioni
Tutti questi concetti in questo modo nuovo modo di operare sono stati per Maurizio fonte d'ispirazione e facendo i suoi ha creato l'Associazione di volontariato ittero
Senza dimenticare mai rispetto per i pochi volontari
Che avevano operato del passato abbiamo collaborato e a trasformare rinnovare l'azione volontaristica iniziando ad elaborare dare esecuzione a progetti mirati in collaborazione con gli enti locali con le altre forze sociali
Destinati alle persone detenute
Diversi convegni sono stati organizzati perché civilizzare l'opinione pubblica sul pianeta carcere
Abbiamo favorito l'impegno in attività sociali promosso con la collaborazione della scuola timida culturali sportive e ricreative soprattutto favorito l'ingresso di nuovi volontari adeguatamente informati e preparati ad affrontare il complesso mondo penitenziario
Per questo per prima con la scuola di volontario della Caritas e dopo quando interamente abbiamo organizzato diversi corsi di formazione e al volontariato penitenziario per far conoscere la comunità esterna la vera realtà del pianeta carcere e il significato della pena
Tutto ciò è stato possibile perché morisse non ha mai lesinato le forze la disponibilità e soprattutto il cuore
Lo scende così a realizzare progetti e iniziative alle quali abbiamo collaborato insieme e che nonostante i singoli ruoli tra permetta anche ristorare una sincera amicizia
Maurizio sapere sarà rapporti amicali sinceri
Abbiamo camminare insieme perché un'idea una visione comune della vita verso un fine comune e non avendo sempre dei tutti i filmini riscontravamo tosti tutti e due ma riuscendo poi a trovare una mediazione che ci permettesse di risolvere al meglio
Le varie problematiche adesso quella sedia vuota ENI sicuro che morisse occupato per tanti anni pesa Armani ma anche a tutti coloro che hanno avuto la fortuna di conoscerlo perché morì c'è stato un amico un consigliere anche per gli operatori
E per tutti coloro indici rivolgevano anche durante la sua malattia mai fatto mancare il suo appoggio isolato un giro sorretti ottobre senza nonostante le sue sofferenze commenti del conforto
Durante la malattia non l'ho visto molto non riusciva più a portare entro star male più di qualche volta mi fermavo in fondo alle scale del reparto e ho vissuto di riflesso quel tragico periodo
Andavo a trovarlo Anna mia moglie perché era amico entrambi mi parlava di lutto il tuo modo di affrontare le difficoltà io chiedevo di lui perché non accettava l'idea che stavo per perdere lo sperava ogni volta che entra diceste tutto a posto è guarito così non è stato ma ancora oggi parlando di lui resta per noi un esempio da seguire
Figura sinceramente carismatica ma anche umile non ha mai amato stare sotto i primi di i riflettori non era un uomo che grida ma comunque saputo essere forte e determinato segnando la via quelli che stanno portando avanti Giorgetti
E un ricordo indelebile in tutti quelli che hanno avuto il privilegio d'incontrarlo
A nome mio e di tutti gli operatori penitenziari l'ordine lo ringraziamo per il lavoro svolto dall'applicazione al mio amico Maurizio va il mio grazie speciale perché il vuoto lasciato la mancanza fisica ma nel mio cuore non ci sarà sempre
Spesso mi capita di pensare a lui ai suoi progetti rimasti insoluti cerca di portare avanti il suo lavoro pensando a come avremmo lavorato insieme tenendo presente gli obiettivi in modo comune che avevamo di interpretare la vita
E cercherò di continuare questo percorso senza mai perdere di vista quanto tracciato realizzato insieme camorristi un abbraccio
Capisco che difficile
Essere presi in considerazione nelle mie indicazioni ma spero che ci riprenderemo allora do la parola Natasha Marzinotto che non ha scritto nulla e che la garante di Udine quindi ha raccolto questa impegno così come si sente somma così difficile e le chiedo di guardare lontano
Ma grazie buonasera tutti io a differenza di molti dei presenti non ho avuto né la fortuna né l'onore di conoscerà Maurizio Batistuta edicola fortuna perché di fronte a tante parole toccanti testimonianze ma anche attestati di stima
Che ovunque io vada vedo riconoscerà Maurizio e che sono contenuti in questo libro
Credo che nessuno possa essere o restare indifferenti a quella che è stata la sua intelligenza e sensibilità soprattutto nei confronti di quelle che sono le persone più deboli e per quanto mi riguarda in particolar modo per i detenuti
Mi sento anche onorata proprio perché se io oggi sono garante dei diritti dei detenuti di Udine lo devo a lui all'associazione Icaro di cui è stato e ritengo sia tuttora la l'anima
Ma perché Maurizio prima ancora di essere nominato garante dei diritti dei tributi del Comune di Udine
E con estrema determinazione è riuscita a sensibilizzare l'amministrazione locale per inserire nel proprio organico la figura del Garante che inutile dirlo c'era una figura spesso molto scomoda
Proprio perché si fa portavoce di quelli che sono i diritti e delle persone detenute delle persone che non si possono esprime pure e alle quali molte volte viene negata la giustizia
E e quindi è grazie alla sua determinazione che è stato nominato il garante e non avendo voi completa atto insomma andata a causa appunto di questa prematura dipartita
Il lavoro importante che ha fatto è rimasta lasciato un segno tant'è che l'amministrazione si è determinata a sua volta rinnovare questa carica e che spero di portarlo avanti con lo stesso impegno
La stessa dedizione agli stessi risultati che ha fatto Maurizio
Un ringraziamento poi devo fare a livello proprio personale perché perché lui ha fatto da apripista per me è quindi quando si viene dopo è tutto più facile anche nei rapporti con quelli che molte volte sono i nostri antagonisti quindi lo ringrazio per il tutto lavoro svolto a nome dell'amministrazione anche comunale
Donna Alberto De Nodari
Una parola
Poi o un uomo di Chiesa non chiedo parole ma una parola
è anche autore di un pezzo che è presente nel libro scritto con Maurizio Batistuta
Grazie
Sottolineo soltanto un aspetto che mi ha aiutato prima il dottor Massimo parlava di terra eccelle orticello eterna ecco noi preti parliamo troppo dicendo siamo poco sulla terra e con lui mi ha insegnato a stare sulla terra per riportare verso il cielo eccomi è stato proprio un amico intimo fino alla fine
Fino alla fine anche dal letto anche dal letto dell'ospedale cioè mi ha aiutato
A convertirmi a convertirmi a essere brutto tiro un prete di strada ma ora come dice il Papa uscire dai templi uscire dalle sacrestie questa alimento invece vivere assieme ai detenuti assieme le persone in difficoltà grazie
Stefania Gremese
Grazie
Credo che sia nota
Buonasera a tutti
Su dal direttore dell'Ufficio di esecuzione penale di Udine e Pordenone bene il questo questa serata veramente preziosa per me perché mi riporta
I momenti belli passati colonne Maurizio nei momenti anche di discussioni accese molto colto
Passionali anche su argomenti e tematiche estremamente importanti io lo definirei un tessitore di consapevolezza e di relazioni a le queste relazioni si sono consolidate come diceva benissimo
Roberto Frattini sì e hanno creato e Louie riuscito a creare una squadra che l'ha presentata da Roberta e l'associazione Icaro e tutti naturalmente ripresenti da associazione che sono veramente preziosi per poter consolidare ancora di più
Queste questi queste azioni propedeutiche a rendere sempre più semplificato anche e snello il lavoro nell'ambito penitenziario
Ovviamente l'Ufficio di esecuzione penale esterna si occupa di misure alternative in collaborazione con gli istituti di Pordenone
E di Tolmezzo e su questo fronte noi riusciamo grazie anche quattro l'apporto fondamentale di Maurizio
A ormai estendere è sempre di più questi rapporti con le le istituzioni col privato sociale per un unico obiettivo cioè rendere la pena sempre più rieducativa è sempre più efficace grazie
Grazie
Nel volume c'è una la richiesta al continua negli scritti a favore dell'uscita dal carcere
E quasi ossessiva la richiesta che dal carcere si deve uscire e di fronte alle chiusure
Devo dire che sono molti gli interventi
Uno degli ultimi quello che ricordava Massimo Bray Amnesiac quel convegno internazionale sulle politica delle deroghe
Maurizio Batistuta
Più volte
Pose il problema
Del carcere del suo senso e addirittura della abolizione del carcere della inutilità del del carcere allora io adesso abbiamo ancora cerchiamo di sconvolgere un po'la la scaletta io direi che
Adesso è il momento
Che sarebbe dovuto essere quello iniziale e quindi la parola Roberta casco
Lì
Buonasera a tutti grazie per essere così numerosi
Ringrazio tutti voi Pierluigi Di Piazza e il centro Balducci Franco Corleone Massimo Pianese tutta la società della ragione involontarie tutti gli amici che ci hanno aiutato nella stesura di questo volume cantiamo presentare questa sera
E soprattutto ringrazio i nostri preziosi ospiti che hanno accettato il nostro invito permettendo a quest'evento di non essere solo una presentazione ma un importante momento di riflessione sul carcere di Udine e di tutto il territorio nazionale
A novembre in sala gli altri ci siamo lasciati con con la promessa alla giornata conclusiva del premio Batistuta
Di rivederci presto con un nuovo appuntamento per ricordare Maurizio amico sociologo insegnante sindacalista garante dei detenuti per il Comune di Udine nonché storico presidente e anima della nostra associazione Icaro
Una guida di cui parliamo sempre con infinita affetto e profonda gratitudine
Questa iniziativa nasce quindi per tener fede a questa promessa e aspira a diventare un pretesto per numerosi momenti di approfondimento su una tematica troppo spesso dimenticata ma che riguarda una realtà che appartiene alla nostra città
Come ci ricorda il titolo di questo libro via Spalato non un luogo all'altro lontano da noi ma a pochi passi dal centro della città il carcere questo edificio misterioso per i più del quale è necessario parlare con il quale è urgente continuare a costruire ponti per comprendere e per sollecitare soluzioni diverse dall'irragionevole e ben poco efficace emarginazione degli autori di reato
La realizzazione di questo volume nata spontaneamente dall'esigenza di voler raccogliere divulgare una parte delle norme lavora svolto da Maurizio negli anni sì temi legati alla detenzione all'esecuzione della pena la giustizia e consentitemi di dire che senza l'aiuto di Franco Corleone la sua pazienza sarebbe stato veramente difficile raggiungere al traguardo
Maurizio infatti sapeva cogliere ogni pretesto per lanciare provocazioni su questi temi a lui così cari
E a dare voce al silenzio delle persone ristrette
Raccogliere soprattutto selezionare un da una così ricca produzione è stata un'impresa veramente arduo
La J sei articoli in un primo momento senza poter risalire alle date ci ha permesso di immergersi con rammarico nell'immobilità del dell'ambiente penitenziario
Troverete infatti tra queste pagine parole un'attualità disarmante seppure scritte più di quindici anni fa
Maurizio nei suoi scritti insiste si ripete e non certo per carenza di creatività o di contenuti ma per l'urgenza di dover parlare di argomenti continuamente ignorati dimenticati
E non esita a consegnare sollecitazioni concrete alle istituzioni di competenza alla politica ai volontari e a tutti i cittadini
Si ricorda che un detenuto non è identificabile con l'etichetta che porta addosso non è nemmeno un individuo mai bensì una persona parte di una collettività inserita in un contesto in una società nella quale deve essere pronto a rientrare
E soprattutto fa parte di una famiglia
Che si ritrova a scontare una pena senza commettere alcun reato della quale nessuno è autorizzato a dimenticarsi e non tralascia nemmeno di parlare di detenzione femminile di bambini in carcere sollevando le crepe di un istituzione tradizionalmente pensata al maschile
Si parla di cultura e di scrittura elementi indispensabili per l'evoluzione delle coscienza di formazione distruzione come concreta base di un cambiamento possibile
Tocca argomenti dolorosi quali suicidi alle vittime del carcere
Critica con forza le misure repressive per essere anche per l'utilizzo di sostanze stupefacenti evidenziando che il carcere non può essere la risposta adeguata alle dipendenze e invitando a riflessioni che riguardino sanzioni diverse più efficaci
Sottolinea i diritti di cui tutti siamo portatori però senza mai dimenticare i doveri
La virtù civica la partecipazione ci accompagnano i numeri nei dati oggettivi grazie ai controlli da parte dell'associazione Antigone sulla situazione delle carceri in Italia
Dati statistici che mettono a nudo un innegabile verità il carcere così come strutturato nella nostra sala nella nostra società è fallimentare
Circa il settanta per cento dei detenuti che si mescolano la pena in sella vi ritornano pertanto la domanda di sicurezza collettiva che giustamente la società chiede alle istituzioni viene concretamente negata nei fatti dall'attuale sistema carcerario
Abbiamo giornalmente sul lavoro da valorizzare in ogni sua forma come fondamento di una visione quindi non più carcere eccentrica ma spostata sull'acquisizione di competenze e di partecipazione civica e di responsabilità
In casa sulla politica affinché nell'agenda degli amministratori compaiano la necessità di rivedere un un ordinamento penitenziario ormai desueto è un concetto di sicurezza ben lontano dall'incitazione alla vendetta dal populismo penale
Da quella si è qua da quell'idea di sicurezza disumana e discriminante che molti oggi sostengono chiede lungimiranza chiede attenzione per un futuro sociale fondato sulla presa di responsabilità che spinga verso una giustizia riparativa e non meramente retributiva
Chiede in fondo solo dignità quel filo rosso che riesce a legare allegare assieme tutte queste tematiche restituirli ci restituisce un profondo desiderio di attenzione all'altro chiunque esso sia
Maurizio si esprima in tutto il suo essere sindacalista che agganciandosi al significato etimologico del termine sindacato fare giustizia insieme
Descriviamo come sindacare rivedere controllare criticare ma senza faziosità cercando insieme di vagliare qualcosa alla luce di un'idea di giustizia
E ancora nel ruolo di insegnante e con il suo significato di segnare imprimere l'attività che non si limita quindi alla trasmissione del sapere fine a se stesso ma che consiste nel segnare la mente dello studente lasciando impresso maggio tutta la realtà che va ben oltre lo studio Maurizio credeva profondamente nella possibilità di intervenire in modo concreto il sulfureo sul futuro della società partendo da un'accurata sensibilizzazione dei ragazzi fondata su un dialogo tra pari
Quanto ha significato in queste poche parole
Sembrano essere quasi confezionata da San Luigi oggi mi sentirei di descriverlo anche come mediatore umano
Una persona capace di stare nel mezzo
Di mettere a disposizione le sue competenze la sua conoscenza specifica soprattutto quella umana per aprire un dialogo tra le parti e consentire loro di riappropriarsi della propria capacità decisionale ed è la propria responsabilità
Molte volte mi sono chiesta come facesse ad avere così tante competenze multidisciplinari e trasversali dove trovasse l'energia al tempo quale fosse il motore della sua instancabile curiosità
Ora capisco che Maurizio con la sua sete di conoscenza è stato in grado di fare di quello è stato in grado di far sua quell'attitudine che dovrebbe essere propria di tutti noi a fare esperienza a voler sapere a toccare con mano le situazioni per poter sviluppare un pensiero critico e non accontentarsi mai di fare dell'informazione mediatica una fonte di verità
Ed è questo il messaggio che ha voluto lasciare in eredità ai volontari ai cittadini di oggi e del futuro
Deciderà di diventare volontario penitenziario significa accettare di vestire un ruolo non sempre facile ma indubbiamente privilegiato
Che si obbliga infatti a mettersi costantemente in discussione
A vedere quella che noi chiamiamo realtà come un insieme di innumerevoli punti di vista
Significa spogliarsi del pregiudizio ad entrare in punta di piedi a incontrare un dolore sconosciuto essere coinvolte con profonda consapevolezza in un processo che costituzionalmente dovrebbe essere rieducativo e non afflittivo
Con il compito di perseguire il buon esempio l'ascolto la costante costruzione di ponte tra il dentro e il fuori
Significa imparare ad ascoltare a camminare con le scarpe altrui spesso scomode
Senta giudizio senza la presunzione di sapere cosa voglia dire vivere una storia diversa dalla nostra
Significa essere pronti a scoprire in quella che molti vedono come discarica sociale delle persone tali e quali a noi
E comprendere quanto la strada del cambiamento sia questione che ci riguarda tutti
Significa scontrarsi con l'importanza di investire sulla cultura sul dialogo sulla sensibilizzazione e su una sempre maggiore su un sempre maggiore coinvolgimento della cittadinanza
Significa prendersi la responsabilità di parlarne di mettere in comunicazione le Borse nascoste nel buio del carcere con quelle libere
Ad esempio per ciò che riguarda la nostra realtà cercando di riavviare una piccola redazione magari seguendo a piccoli passi l'esperienza virtuosa di ristretti orizzonti
E ringraziarmi alla fa però per questo
Non assistenzialismo quindi matti colazione consapevoli dei diritti che sono assieme possiamo portare avanti
Il ricavato delle vendite di questo libro sarà utilizzato per proseguire nel progetto del premio nazionale Maurizio Batistuta Progetto oneroso ma al quale non vogliamo rinunciare per nessun motivo
Così Maurizio entrerà in tutte le carceri italiane
E consentirà ai ai detenuti di riflettere destrimane sì un modo tra i tanti per dare dignità
Maurizio a cui voglio rivolgere ancora una volta infinita gratitudine personale a nome di tutti volontari vive e continuerà a vivere tra le pagine di questo libro ma soprattutto in molti dei quali presenti in questa sala e non solo
è nostro dovere prendere spunto dalle sue parole per continuare assieme alla preziosa rete di cui facciamo parte a lottare per un'idea di giustizia davvero coerente con la nostra Costituzione per quell'idea di vera sicurezza e di carcere o no in carcere questa sera abbiamo il piacere di condividere con persone e che da anni si impegnano sul campo con profonda dedizione che ringrazio nuovamente affiora la sua dentiere la parola grazie
è vero
Per questo intervento che
Apre la serata e do la parola a Ornella Favero
A cui Stefano apre ora la bottiglietta da
Grazie Ornella per essere qui e per il legame profondo fra l'esperienza dei ristretti Orizzonti e l'azione di Maurizio Batistuta che è testimoniata in molti punti del della raccolta degli scritti ricco tempo rispettare
Guardo solo un quarto d'ora venti sì ci riesco allora io non voglio cominciare parlando di Maurizio voglio cominciare parlando di quello che sono sicura lo farebbe incalzare oggi come fa a incalzare me quello che sta succedendo
Allora tre giorni fa ero a Roma a per la proiezione di questo film viaggio nelle carceri della corte costituzionale anzi di consiglio perché per certi versi è interessante di guardarlo domenica sera su RAI uno
E un volevo un film perché ne voglio parlare perché ha senz'altro un aspetto interessante che detti dei giudici finalmente si mettono su un livello di parità su uno stesso piano delle persone detenute e dialogano
Non a partire dal loro
Ruolo ma ripeto a partire da un bisogno di confronto onesto e questo mi è sembrato un aspetto interessante che delle istituzioni finalmente non pensino di trattare le persone detenute come persone di serie Z ma come persone punto
E questo rinvio ritengo ripeto una cosa una cosa importante però cos'è che mi fa incalzare a partire proprio da quel da quel documentario che si vedono i disastri delle carceri si sentono le persone detenute che pongono domande che raccontano della sofferenza eccetera
Non esiste il tema della responsabilità come sempre in questo Paese pare che quella situazione che la dichiarata
Una situazione dichiarata in cui non si rispetta la Costituzione sia o per
Capitato ha per caso
Allora quali in questa situazione
E in questo disastro invece responsabilità ci sono e e forti ma non solo ci sono responsabilità ma io voglio raccontare delle piccole cose che mi farebbero
Che ripeto farebbero incalzare Maurizio Quarta che stanno succedendo oggi oltre a cose molte più molto più grosse però per dirvi come bisogna combattere anche sulle sulle piccole cose vi dico tre soluzioni a questo disastro delle carceri cosa stato provvedimenti che sta prendendo l'amministrazione penitenziaria allora improvvisamente una circolare
Proibisce di guardare la televisione da mezzanotte alle sette del mattino mi pare e e lo motiva per di vi leggo una riga perché è troppo interessante
Perché le persone per per che pretendono di imporre ai ai
Al prossimo i propri magari scorretti insalubri ritmi sonno veglia allora io che sono una che ha un rito un ritmo sonno veglia assolutamente insalubre perché io prima delle due di notte non vado mai a dormire da sempre
Se mi costringesse a Rho
A spegnere la televisione spegnere la luce così direi ma che cavolo mi vien da dire in una situazione in cui la salute e il benessere delle persone detenute non conta niente e adesso mi tiri fuori che va spenta la televisione perché non è sano
Guardare la televisione all'una cioè per dire oppure altra cosa vengono trovati cinque telefoni cellulari nelle carceri cosa fa l'amministrazione non è che va a vedere i tabulati e dice signori sì per carità è una violazione ma il novantanove per cento delle telefonate sono fatta da Fidenza alla fidanzata le mamme le mogli no spende tre milioni e mezzo per è istruire la polizia penitenziaria sull'uso di questi strumenti per schermare Peter a parte il fatto che purtroppo bisogna essere onesti
Queste tutte queste e i cellulari eccetera da chi sono portati dentro sono portati dentro ahimè da personale disonesto nel novanta per cento
C'è martirizzato amo i volontari che erano fuori un sacco di questioni di sicurezza ma dove di tenesse un volontario
Tirarmi fuori un caso di un volontario che porta il cellulare la droga cosa del genere quindi siamo al ridicola voglio dire questo è il clima che si e che essi respira oggi nelle carceri e queste sono le soluzioni e una un un terzo esempio che vi voglio fare il cosiddetto lavoro gratuito adesso tutti i Comuni
Con l'amministrazione penitenziaria si stanno buttando appese su queste cose celle persone detenute che hanno delle famiglie da mantenere disastri perché oggi è così c'è un livello di miseria e povertà enorme non solo escono scusate
Non solo est devono uscire per fare un lavoro gratuito ma pure scortati dalla polizia cioè non c'è neanche quel minimo di cosa dire misuriamo questa persona e la sua capacità di cominciare a uscire eccetera e poi magari così avviamo un percorso di reinserimento vero ma l'uno le persone il lavoro gratuito cento che fa gola alle amministrazioni tanto più che le persone detenute non sono pagati in compenso sono pagati gli agenti che devono fare questo tipo di lavoro la scorta ai detenuti che vanno a lavorare gratuitamente
Quindi come sempre queste operazioni gratuite costano l'ira di dio e sono e non danno nessun frutto dal punto di vista del reinserimento delle persone
Ecco allora
Credo che su queste cose con Maurizio avremmo commentato dal e lo allora adesso si voglio partire da quello che che penso che mi viene in mente di Maurizio io avevamo ci sono delle cose che io ricordo con particolare affetto e stima che sono prima di tutto questa idea del volontariato fatto non tanto per bontà io non credo né io né Maurizio eravamo persone buone cioè per passione e per voglia di sperimentare strade nuove per consapevolezza che lavorare con queste con le persone detenute costruire dei percorsi accetta arricchisce tutti noi per primi è una sfida per tutti ecco credo che questo fosse una delle spinte di di Maurizio e così come una spinta una cosa su cui parlavamo spesso e che faceva incalzare tutti e due forse la possiamo per due persone in capziosa in questo ma la situazione è difficile era quella di detestare quella la logica che spesso ha il volontariato di coltivare degli orticelli bellissimi la competizione sul mercato del bene la cito sempre questa definizione
Delle cose magari splendida interessanti belle mamma talmente autoreferenziali è talmente succubi perché io lo dico su cui di fronte alla all'amministrazione penitenziaria
Che veramente io trovo che sia uno degli aspetti più ancora oggi che io che sono responsabili del volontariato anziane che ancora faccio più fatica
A a tollerare e che adesso faccio di tutto per cambiare ma è una difficoltà enorme ce lo dicevamo tante volte con Maurizio per cui anche lui credeva molto a questa necessità di mettersi insieme no che è determinante io credo ma determinante
Anche per
Lì a come dire riassumere quel ruolo è quell'autonomia di fronte all'amministrazione che noi dobbiamo a vere non posso non siamo ospiti come qualche direttore dice no ospiti nel karma che cavolo ospiti
La l'articolo diciassette dell'ordinamento penitenziario
Dice che la società civile deve entrare in carcere io non mi sono mai sentita ospite né mi sono sentita su un piano diverso rispetto alle istituzioni adesso tra l'altro questa cosa
Ed ma di Modena maniera perché c'è una una
Come sono come c'è nel Paese c'è questa cosa questa idea autarchica dell'amministrazione facciamo tutto nuovo ero ma dico se in tutti questi anni la dimostrazione del non saper fare è stata potente e dal punto di vista dell'amministrazione di parte d'amministrazione ci sono delle persone che io stimo moltissimo intendiamoci ma di parte
Determinante dell'amministrazione se parte determinante l'amministrazione partorisce queste circolari
Sulla televisione nel momento in cui va a fondo la barca ritorna allora qualche domanda bisognerà pure farsela
Ecco io credo che questa idea di volontariato
Non c'è proiettato sugli orticelli sia uno degli aspetti che più condividevo con Maurizio ma anche un'idea di a me l'aria al termine di educazione a me non dispiace ma dipende da cosa significa
Seri educazione è un percorso che facciamo insieme io
In carcere in questo scambio mi sono rieducato cambiato un sacco di cose gli studenti che incontrano i detenuti si il detenuto impara delle cose si confronta impara portare la sua testimonianza ma lo studente
Pure impara cambia si trasforma quindi questo dovrebbe essere il senso della rieducazione e soprattutto dovesse dovrebbe essere e questo ce lo dicevamo tante volte con Maurizio
Proiettata verso il fuori cioè non si può essere rieducazione dentro punto e basta ma dove c'è non si può imparare a vivere alla Società stando in carcere si può diventare bravi detenuti tra virgolette
Infatti io penso che sono tornate in questi giorni arrivano ripensare alla a ad un Mila ni e all'idea dell'obbedienza l'obbedienza non è più una virtù purtroppo il carcere ancora un luogo in cui si crede che l'obbedienza sia una virtù il detenuto che non rompe le scatole che si adegua
Non prenderà qualche disciplinare c'è tra è il modello invece è le a volte è l'esatto contrario e comunque l'obbedienza non è di per sé è una virtù anzi
Lo sviluppare l'autonomia la consapevolezza delle persone è fondamentale è fondamentale del resto
Proprio in questa consapevolezza ricordo che Moritz o lo diceva prima qualcuno aveva un'attenzione particolare che io credo che il volontariato debba vivere
Rispetto alle vittime noi non siamo quelli che difendono i le persone detenute siamo quelli che abbiano un percorso di confronto e di consapevolezza in cui il peso del male che uno ha fatto va detto di discusso sì sì de il tener conto della sofferenza delle vittime fondamentale io per esempio una o ancora due minuti
No scusi non voglio sforare Palmieri bacchettare
E io per penso a questo discorso del della sofferenza recentemente in un nostro convegno c'è stato come ospite il fratello
Della moglie del generale Dalla Chiesa non Paolo Setti Carraro affatto quarant'anni di distanza dalla morte della sorella ha fatto un discorso estremamente importante su quanto dura la sofferenza quand'è una sofferenza quando la morte di una persona cara è stata provocata non da un da una malattia una cosa ma da il preda questa persona è stata uccisa subito
E misurarsi sulla sofferenza è fondamentale il tante volte con le persone detenute ho discusso su quanto dura la sofferenza e quanto dura la paura
Perché anche la paura di un di un reato non così clamoroso come il furto in casa eccetera quando ti senti e mi ricordo
Riflessioni che ne abbiamo fatto un importanti quando ti senti lo studente la studentessa dire io ho avuto quando oggi mi sono vista degli estranei in casa da quel momento la mia vita è cambiata sono diventata una persona che ha paura di tutto
Ti rendi conto che con le persone detenute importante una un anche una discussione seria sulla sofferenza provocata dal mare sul sulla durata sui tempi della sofferenza quindi anche quei sarà un aspetto che con Maurizio ci dicevamo di non diventare quelli che semplicemente dei difendono esodo tutelano i diritti delle persone detenute ma di aprire una un confronto aperto e profondo su questi temi
E un'ultima considerazione sulla sulla situazione e su quello che di cui mi piacerebbe oggi cinque in via celebre confronti confrontarmi
E con Maurizio abbia avevamo in comune questa cosa della narrazione la scrittura no ma non per la bella scrittura eccetera perché oggi secondo me più che mai questo discorso è di grande attualità perché viviamo in una in un mondo abituato a semplificare ridurre all'osso banalizzare tutto e noi con le storie che raccontiamo con le narrazioni con le testimonianze dobbiamo fare un'operazione che sembra assurda c'è rendere di nuovo complesse e complicate le cose che sono state semplificate
Ridotte all'osso che marciscono in galera le banalità che oggi imperversano
Quindi io spero davvero che si rimette in piedi anche a Udine
Una piccola redazione perché i i motori di questa il di questa né l'importanza che ha la narrazione la testimonianza sono proprio queste piccole redazioni questi luoghi in cui si impara a comunicare
Si impara a capire che fuori cessi una società in cattività masse impari
Se ha il coraggio di prendere la tua esperienza negativa e metterla al servizio della società come facciamo noi con le scuole in fondo le dai un senso all'atto dare un senso alla tua storia un senso sociale importante
Perché se non gliela raccontasse un una persona detenuto ai ragazzi come si può arrivare al male chi glielo racconta
Noi che siamo persone oneste eccetera nos non siamo noi non possiamo essere noi i protagonisti di questo quindi il valore che viene dato che veniva dato da da Maurizio
Al racconto alla narrazione limitava sembra dire racconta il progetto ha con le scuole
Perché ci credeva come ci credo io che in questo e a Padova siamo dei kamikaze ce qui come Bruno che si è fatto tante di quelle scuole H a portare la propria esperienza
Credo che se si vuole smuovere qualcosa in questa società così è ancora da lì che bisogna partire
Per portare fuori il carcere non per fare delle cose belle dentro sia chiaro perché sempre più bisogna spingere per il fuori punto
Questo intervento che va accoglierà un punto fondamentale c'è molta retorica anche in questo governo
Che esprime una filosofia che è tutto il contrario di quello che ha detto né perché dice in carcere non vi deve essere l'uscita dal carcere
Tutto si deve fare nel carcere e soprattutto si deve lavorare e minacciano il lavoro in carcere
Quando invece noi sappiamo che certamente il lavoro è una dimensione che significativa quando è un lavoro vero
Ma soprattutto in carcere c'è bisogno di cultura di lettura di approfondimento di rielaborazione della propria vita e di progettazione del futuro
E quindi questo mettere assieme certamente il lavoro era presente nelle riflessioni di Batistuta ma c'era anche quello della lettura della cultura della prove e dei giornali la scrittura su ogni foglio possibile disponibile la comunicazione
E allora io prima di dare la parola Stefano Anastasia penso ad due interventi che si legano bene a questo ragionamento
Uno di Lorenzo Tortora
Che ha scritto
Un pezzo molto lungo ovviamente l'intervento sarà molto breve serve solo per dire sono io che ho scritto questo perché tutti lo leggeranno perché abbiamo detto tutti acquisteranno due copie del libro quindi non c'è problema però è una delle persone che andava nelle scuole con Maurizio a testimoniare
Anche adesso allora è una pervicacia insomma bene allora Lorenzo torto
Grazie
Intanto mi scuso perché io sono sempre in difficoltà quando devo parlare davanti a al pubblico stasera cioè Maurizio mi accompagnava nelle classe ma oggi no no non è la stessa cosa ritrovo degli studenti io ho riflettuto molto su quella quattro parole che volevo dire
Ho scelto di fare questo intervento sul semplicemente per per capire un attimino quello che ha fatto Carmen Maurizio volevo partire dal fatto che io appunto ho vissuto per un periodo della mia vita
Grazie forse a circostanze fortuite forse a anche a delle scelte sbagliate
Nella nell'illegalità e quindi ho conosciuto Maurizio
Da detenuto all'interno del carcere
E Maurizio stato per me prima di tutto un grandissimo amico cioè io
O quando tu scegli di vivere o o comunque se costretto o vive nell'illegalità anche tutti i
Diciamo tutti i rapporti sono falsi sono difficili e difficile avere un amico quando vivi nell'illegalità
E quindi per me era una sensazione completamente nuova a trovare un amico trovare una persona che si è messa a disposizione mi voleva aiutarmi ha detto
Facciamo qualcosa insieme io sono qui aveva una tale umiltà Linda farti sentire addirittura inferiore Atene quando cioè io ero l'ultimo degli ultimi lui aveva questa capacità
Di farmi sentire
Addirittura superiore a lui
Quindi è una cosa che cioè meglio Maurizio è stato ed è e il mio più grande amico conto nella mia vita
Quindi io mi confidavo con lui avevo lui al mio fianco per in momenti di difficoltà perché non è facile tra virgolette
Cercare di essere una brava persona
Stiamo è una battaglia che affronto ogni giorno perché ci tenuti trovi sempre davanti a delle scelte dove è facile notare opere un attimo o fare la scelta che è più conveniente senza tenere in conto di tutti gli aspetti che ha imparato e quindi ove confrontano spesso con lui quando lui è mancato per me è stato un momento di grossissima difficoltà
Da da da cui mi sono permesso per un momento mi sono completamente perso
Un pomeriggio diciamo
Ero trovato un Alberto casa sua ricordo questa cosa come per me il mio inizio al mio ricredere il mio volere di nuovo continuare nel mio percorso perché raccontava con Alberto appunto questo tutta questa mia difficoltà la voglia di portare mettiti progetti tutti i desideri tutte tutte le cose che abbiamo condiviso in questi anni con Maurizio
E mi ricordo che non Alberto mi disse una cosa bellissima punto mi appari
Gli occhi mi disse Lorenzo questa la restituzione
Perché quando
Tu dentro di te porti visite i rapporti le sensazioni di un'altra persona le vuoi portare avanti con perché lunghi Daryl significa che dentro di te ma un pezzo di Maurizio risorgono
Ecco questa cosa mi ha dato mi ha cambiato la vita mi ha mi ha illuminato mi ha dato la la la coscienza di capire che dentro di me è compiuto c'è la c'è Maurizio
E ho trovato questa forza dentro oggi dentro tutti e gli amici non voglio fare nomi ma no perché magari rischio di dimenticare qualcuno dell'associazione Icaro non vorrei mancare di rispetto a nessuno che sono a fianco a me oggi continuano a essere diciamo la la mia forza mio il mio appoggio per la vi fu grazie grazie davvero
I pezzi più volte anche per correggere delle bozze delle cose più
Interessante divertente del dialogo fra Maurizio e Lorenzo Tortora il fatto che a un certo punto Maurizio dice
Non facciamo scherzi non mi sputa nata non nel perché io ti porta a Palazzo però mi gioco tutto devo dire che è andata bene e continuiamo così allora
Prima adesso una breve intervento a Maria Grazia presentare Inner perché è legato alla storia
Della redazione
E che ha evocato
E ha invitato a ricostruire a Udine Ornella Favero quindi una testimonianza che presente era di venerdì nel libro
E adesso chiediamo questo
Brevi parole che me lo permette diciamo per questa nicchia di scrivere qualcosa anche se il mio prosegue nel mio ricordo che Maurizio è un po'più esteso a quel momento della della dall'incontro del venerdì perché ricovero Maurizio per me significa ripercorrere una storia un la storia della mia vita
A partire dagli anni settanta quando io sono arrivato a Udine e non sposata negli e quindi sono nati i miei figli quindi dagli anni Settanta che conosco Maurizio settanta ottanta insomma perché c'è anche un piccolo pezzo una testimonianza e questo nel nel libro ok spero leggerete
Riguarda rapporto che c'è stato dati subito tra noi per via di dalla nonna dei miei figli sono di mia suocera che frequentava il carattere
E aveva Maurizio come il suo il più giovane del suo ragazzo che l'accompagnava e che
E che lei ha espiato anche nelle sue nelle sue
Nel suo diciamo appartenere pertanto tempo allora questa realtà lavorare a questa realtà del carcere
Maurizio appunto è ancora giovane risa parlava parlava di lui come di un figlio
Cioè figli ormai erano già usciti di casa
E regolarmente ci teneva aggiornati la nostra famiglia su tutti allievi a vicende che assieme Maurizio affrontavano per alleviare le situazioni pesanti che incontrano nei rapporti con l'istituzione quei detenuti
Ricordo in particolare un episodio quando entrambi bene minacciati una volta dal direttore di allora meno rinnovare loro il permesso di accesso alla alla casa
Perché perché c'erano
Se stavano allertando volevano attestare per un avvenimento un una cosa che era avvenuta la morte di una donna che de Eccher
Lei
Diciamo detenuta e aveva fatto lo sciopero della fame ed era lasciata a se non non sono sono sporche non sono non hanno provveduto insomma in tempo per salvarla
Questo proprio un flash mi è rimasto
Impegno che non è sempre
Al voto
Ecco coinvolta in parte anche la mia famiglia per esperienza che abbiamo fatto successivamente
Nell'accoglienza dell'Armani figlia di un detenuto è stata tolta alla famiglia perché la è stata tolta la patria potestà alla famiglia parte tenuto a Udine
Comunque quindi la mia storia d'allora sempre prima Maurizio è stato presente insomma perché dopo una frequentazione ha corso di formazione voluto e coordinato da Maurizio ed a Roberto profilattici
In un Maurizio ci ha convinti a un piccolo gruppo di noi mentre in piedi l'associazione Icaro
Nella manca qualcosa è successo nel novantaquattro
Ed allora anche la mia frequentazione del carcere è stata continua soprattutto
In quelle che sono appunto di cui si parla nel libro tale incontri settimanali del venerdì
Maurizio aveva questo amore
E questa voglio dire continua fino a seconda lettura con librerie trascritte accecato sempre di trasmettere questa
Anche tenuti in questi incontri che si svolgevano regolarmente non solo questure non erano anche incontri con gli autori hanno stato per tanti anni di redazione del giornale sono stati anni in cui sono scese le liste del giornale quali sono abbiamo dovuto accontentarci di un foglio eccetera
In questo incontro era sempre ottantotto apprezzare la capacità di valorizzare entra nella relazione empatica con le persone che incontrava
Accettando sempre di mettersi in discussione non imponeva mente aveva la capacità di ascoltare e di stimolare il
Ciò non gli ha impedito di essere severa nei confronti delle istituzioni quando si trattava di difendere i diritti fondamentali della persona ci sia inderogabile
Quando un avessero avuto dal Comune di Udine l'incarico di garante dei detenuti essendo questa carica ogni incompatibile con la carica di Presidente Associazione
Mi ha chiesto personalmente gli accertamenti sostituirla in questo ho detto se mi ha senso solo perché sapevo che perché non potevo da tutto nel tempo ma poteva contare solitamente sono sono sostegno ancora una volta avuto la prova della sua delicatezza della sua attenzione nel facilitare mentre per affrontare le varie incombenze talvolta complesse detestavano
E infine
Devono essere dobbiamo voi
Se ha individuato Roberta una sostituta
Vulcani Ka è una grande perché c'ha provato legante ventata di aria fresca
Ora la parola adesso a Stefano Anastasia
Per la relazione prevista
Una delle due dopo Ornella Favero
La minaccia se se no cento contrario are la relazione prevista
Allora no appunto cercherò di stare anche io nei tempi Brevi che sono stati dati in a tutti
E per dire diciamo le le le le sensazioni le emozioni che mi ha dato la vettura di di questo libro diciamo perché mi ha dato un emozioni diciamo questo vale sempre come pubblicità per l'acquisto finale diciamo sino e è un libro che ed emozioni
Beh mozioni perché seppure probabilmente per ovviamente sul modo particolare plichi ha conosciuto bene Maurizio solo a partire da pezzetto di quella che è stata la sua vita c'è quella che ha dedicato al carcere
Dà conto seppure attraverso questi scritti di una storia di una storia personale
Ed è appunto del racconto di una storia personale emotivamente forte perché appunto una storia
Segnata da questo o impegno da questa responsabilità verso verso il prossimo che diventa in in qualche caso in qualche circostanza anche diciamo
Un
Una sofferenza e una negazione di seria
La moglie Cristina lo scrive molto bene nel proprio nell'ultimo contributo in questo di questo rito ed è una cosa a cui io mi sento molto legato nel senso che
E il il debito che io sento costantemente nei confronti della mia famiglia per le cose che faccio diciamo quindi questa cosa mi ha molto colpito e deve è molto bello appunto non solo appunto il modo con cui individuo questo questo teme lo tratta Cristina ma diciamo come esce fuori dalle pagine dagli scritti di di di Maurizio e quindi credo che da questo punto di vista sia un libro veramente molto molto interessante
E poi è un libro che racconta una storia comune
Io mi ci sono ritrovato molto
Allora io conosciuto Maurizio Batistuta non so quando diciamo non saprei dirlo non l'hammam la memoria non mi aiuta diciamo però sono stato a Udine ospite suo
Direi una ventina d'anni fa così dico così il più o meno non mi ricordo se ero presidente di Antigone ore il Presidente la conferenza del volontariato che un po'cosa che pure mi è capitato di fare però mi ricordo di essere stato ospite suo discutere diciamo di questioni di questioni e di carcere
Poi forse ci saremmo incontrati in qualche circostanza sicuramente nelle negli incontri promossi dalla società della Regione sulla legge sulla legge sulla droga quando appunto questi conti son fatti qui io son venuto e c'era sempre anche lui come diceva giustamente ricordava
Massimo Massimo Bray annesse però la nostra è stata una relazione a distanza diciamo sagome di Lecce io sapevo che lui era qui lui sapeva che io stavo da quell'altra parte diciamo facevamo cose Fusco
Diverse ma che erano in qualche modo in redazione non e e
Questo libro rende conto di questa di questa storia di questa storia comune
Di una storia di vent'anni almeno vent'anni venticinque forse di impegno sul sul carcere scandita attraverso tutte le sue tappe soccorsi nelle richiamava prima anche Franco Corleone
La prima crisi di di di sovraffollamento del sistema penitenziario nella la richiesta di un provvedimento di amnistia indulto l'idea del Piano Marshall fatto da dei nostri amici
Cusani Cusani e Segio e poi la proposta di riforma dell'ordinamento penitenziaria è scritta dal nostro amico e maestro marcare poi la campagna contro le leggi che aveva un prodotto la carceri Zazie ore avendoli fatti personalmente almeno i primi perché è un ormai una certa età diciamo sì tutti i rapporti di Antigone che vengono puntualmente puntualmente citati e tutta diciamo sì una storia
Che è stato una storia comune di tanti di noi in tanti posti diversi in questi venticinque o trent'anni
Questi venticinque o trent'anni in cui appunto
Il carcere si è presentato come una istituzione senza scopo
O almeno senza diciamo così più alcuna corrispondenza e neanche diciamo sì aspirazioni di averla con quello che la la costituzione gli affida
Quello che abbiamo visto quello che racconta Maurizio Batistuta in questo in questo libro
E appunto il il carcere dopo l'inclusione il carcere dopo l'idea che ci potesse essere come dire un sistema sociale che mirasse all'incursione di tutti
Anzi e il carcere del terzo escluso il carcere che si fonda sull'idea che una parte della società diciamo sì non deve far parte della comunità non deve far parte dei diritti e deve essere messo fuori
Ora lo vedete c'è in parte li buttiamo a mare in parte anche galera cioè siamo sì noi abbiamo un una società che si fonda su questo su questo principio
E diciamo così in questa storia comune viceversa Noemi noi che siamo seduti qui molti vizi e tanti altri tanti amici che sono qui con qui
Ognuno diciamo così nel a al suo posto diciamo nel suo posto di di nella sua piccola trincea si abbiamo invece appunto
Lottato in questi anni per ancora per l'umanità e l'universalismo di diritti contro il carcere dell'escussione
Facendo questa corsa quella che viene raccontata benissimo diciamo nel negli scritti di Maurizio e
Anche nelle riflessioni di chi poi ha contribuito
Cioè stando sul pezzo come si dice ogni giorno ogni settimana racconta con Cristina ogni settimana
Moritz andava in carcere faceva i suoi colloqui la gran parte di noi questa cosa l'ha fatto la fa diciamo tuttora cioè ogni settimana ogni giorno ti devi confrontare con quelle facce quelle persone quelle storie
Che comunque sono lì diciamo è a qui devi dare una risposta perché ti fanno delle domande
E noi diciamo così in questa storia cerchiamo di tenere insieme appunto
La necessità di dare risposte a quelle domande a quelle persone e nello stesso tempo pensare come si può andare oltre questa cosa non essere soffocati diciamo sì dal dalla risposta che tutti i giorni
Bisogna dare
E tanto che appunto nel negli scritti di di Maurizio si affaccia più volte la prospettiva abolizionista
Una prospettiva e dichiaratamente contro il carcere contro l'istituzione totale benissimo rappresentate in una citazione che credo sia originale di Maurizio così è spiegato nell'introduzione io mi fido una citazione di di un testo di Massimo Pavarini tratto da questo manifesto non Prison
In quei poverini dice che non preciso dice semplicemente che non si è più disposti a dibattere operare sul carcere senza preliminari aumenta e mettere in discussione per contestare la cultura della pena che ancora oggi vincolata all'imperativo del castigo legale come duplica tori di violenza e dolore
Che significa questo non significa che domani andiamo lì e chiudiamo il carcere tiriamo giù le mura eccetera eccetera eccetera ma che si deve partire da quel prospettive c'è dalla prospettiva che se ne può fare a meno
Perché altrimenti finiamo per essere schiacciati diciamo così in questa in questa dimensione ecco questa diciamo questa critica
Radicali questo impegno quotidiano punto manifestano
Ancora oggi e questo diciamo sì il merito di questa raccolta di chi la voluttà di chi ci ha lavorato diciamo in modo particolare talmente Franco Roberta perché hanno diciamo nell'attualità di questa cosa e tutto nella persistente necessità di un impegno quotidiano di ciascuno di noi al suo posto diciamo sì nella sua trincea diciamo e nella persistente attualità di un di una critica radicale perché comunque il carcere non funziona
E diciamo
Diciamo Luciano il fumo in carcere non funziona se non per quella cosa lì cioè il fatto di separare delle persone dalla vita dalla vita civile
Tenerli sotto controllo in qualche modo dare l'impressione hanno chi è fuori di qui che quelli cattivi li abbiamo chiusi
State tranquilli no poi la banalità che che dice il nostro ministro quando dice che debbano marcire in galera
Non funziona se non per quella cosa lì diciamo quella cosa di accantona
E d'altra parte appunto il carcere continua a produrre sofferenza umana
Nella vita delle persone nei corpi delle persone quanta sofferenza mentre nel nell'attenzione che Maurizio dal tema della salute della sanità del nord dell'assistenza sanitaria in carcere c'è questo c'è la consapevolezza che il carcere
Anche su credenza fisica e sofferenza psichica e quanta ne vediamo
In carceri sofferenza fisica e di sofferenza psichica che è prodotta dal carcere
Sì diciamo in persone che ci arrivano con delle storie difficilissimo eccetera ma che in carcere non si possono che aggravare
Non si possono che aggravare questo lo vediamo diciamo così e questo lo vediamo e nello stesso tempo vediamo quanto manchi la consapevolezza di tutto questo le cose che diceva prima Ornella sono veramente emblematiche di uno un'amministrazione che non mette neanche all'ordine del giorno queste questioni perché altre necessità
Questa sciocchezza della televisione nelle ore notturne dice non viene da dal nulla dire dal fatto che e i giudici di sorveglianza
Giustamente comprensibilmente e ragionevolmente hanno disapplicato la circolare dell'amministrazione penitenziaria che impediva ai quarantuno bis di guardare la televisione dopo mezzanotte
Perché ovviamente i giudici sorveglianza hanno detto ma che c'entra
Guardare o meno la televisione dopo mezzanotte con le esigenze di sicurezza del quarantuno bis niente
Anche se dopo mezzanotte passano i messaggi e le comunicazioni mafiose sono niente di non c'è a suo tempo e nulla era una norma esclusivamente vessatoria
I magistrati di sorveglianza all'anno disapplicata
A quel punto come fare a mantenere questa vessazione nei confronti del quarantuno bis decidiamo che vale per tutti e si sono inventati la quiete notturna da rispettare e che è una cosa che di cui fino a ieri nessuno se ne era preoccupa perché questa è l'unica preoccupazione che all'amministrazione penitenziaria di tutelare questi simulacri della sicurezza che sono il quarantuno bis per cui per far vedere che il quarantuno bis dure non viene scalfito da nessuno neanche dei giudici non per far vedere a questa cosa cosa che riguardava settecento persone ora si fa una norma che riguarda sessanta mila persone
Sessanta mila persone e questo sta succedendo quindi un'amministrazione che non ha alcuna consapevolezza di questi primi nessuna intenzione di affrontarle perché non possiamo dire che ora questo è un discorso molto tecnico che a molti dei presenti probabilmente non interesserà che
Dentro l'amministrazione detenzione
Queste sono le uniche diciamo così di intirizziti diciamo sul del trattamento dei detenuti che vengono da da vent'anni a questa parte diciamo così perché non gli altri e con se non importa ecco allora siccome appunto il carcere continua a non funzionare continua a produrre sofferenza noi l'attualità di questo libro sta esattamente qui diciamo nell'attualità di una critica radicale di un impegno quotidiano
Per cercare qualcosa di meglio diciamo come dicevano i grandi classici e da noi Aldo Moro che ne scriveva in questi termini non qualcosa di meglio se non del diritto penale almeno della pena detentiva ma chi l'ha detto che che il la punizione da persona debba necessariamente essere privandole della libertà ma chi l'ha detto
Quindi il carcere è sempre esistito
Il carcere a un certo punto è diventato una forma abituale o no di di di di di esecuzione penale ma la nostra scelta potrà andare oltre diciamo questa cosa della privazione di libertà
E allora questo ve lo possiamo fare appunto come Maurizio c'ha c'è segnate come questo libero rende benissimo diciamo
Erodendo giorno dopo giorno diciamo sì in nome della umanità e della universalità dei diritti le mura del carcere le fondamenta dell'istituzione penitenziaria
Quindi si può diciamo così lavorare in questo senso non diciamo così seguendo una chimera ma facendo quotidianamente quel lavoro che mette in discussione le inutili vessazioni che il carcere si porta dentro questo libro ci spiega come fare grazie
Stasera non farò interventi perché poi i vista
Mietta
Mi capita poi senno di commuovermi eccetera quindi cose sgradevoli quinti però voglio dire due cose che questa della televisione è un'ossessione dei ministri
Cioè perché molti alcuni anni fa c'era il ministro Castelli non so se ve lo ricordate
Che abbiamo avuto tutto non ci siamo fatti mancare niente in questo Paese ecco a un certo punto comincia a dire che era uno scandalo che ci fossero i televisori a colori
Solo che quelli in bianco e nero costava sarebbero costati di più perché sono dei reperti insomma introvabili venti ecco questa e poi questa dell'acquirente
E invece è terribile perché le notti in carcere io
Inutilmente da anni lo dico
Ai miei alle mie amiche e amici garantì che dovremmo andare in carcere di notte e non di giorno
Perché di notte nelle carceri scorre il sangue
Se in Toscana
Pensateci sono stati nel l'anno scorso
Parte quattro suicidi ma cento due tentati suicidi
E novecento trentaquattro episodi di autolesionismo
E l'autolesionismo soprattutto sono tali che vengono fatti alle braccia al torace per cui certi detenuti sembra che abbiano delle pergamene
Che il corpo si trasforma in pergamena per le cicatrici che ci sono ecco queste l'acquirente del carcere di notte e fatte invece di urla di tagli
Di richiesta di terapia e di televisione a televisione gliela tolgono o rimangono quindi i tagli la terapia a me e qui in abbiamo a Udine centosessanta persone su una capienza regolamentare di novantatré quindi siamo tornati esattamente in Friuli a seicentocinquantatré persone su la capienza di quattrocentottanta e siamo alle stesse cifre denunciate credo nella relazione di Maurizio Batistuta siamo tornati a quel punto dopo tutti i tentativi di riforma
Fallita
Allora facciamo una corsa per arrivare poi al gran finale
Allora chiedo Andrea Sandra
Che è stato consigliere comunale
A lavorato per queste
Nomina dei garanti richiesto per essere solo salvo naturalmente rapidissimo anche perché insomma interventi sono stati molto belli poi accennato un gran finale insomma appeso forte
E intanto vi volevo anche ringraziare Franco Corleone ma anche gli altri curatori del libro di avermi chiesto inserimento di una riflessione fatto con grande piacere anche per l'affetto e la stima insomma
Così come gli altri che mi hanno preceduto hanno dichiarato nei confronti di Maurizio con il quale le riflessioni erano tante non ovviamente non per quel ruolo di consigliere comunale quanto piuttosto invece come rappresentante della Camera penale soprattutto in riferimento alle questioni penitenziaria e le riflessioni non proprio quelle degli argomenti che sono stati richiamati questa sera è che insomma
Avevano impegnavano la sua la sua attività c'è una cosa però che vorrei dire
E su gli argomenti di riflessione con Maurizio lui era l'abbiamo detto e lo sappiamo iperattivo nella sua ricerca di rendere anche quel ruolo che occupava di garante come
Prima esperienza insomma di renderlo
Efficace di aderire nello concreto e devo dire che lamentava un po'
Il fatto che ci fosse una scarsa sensibilità all'esterno anche anche da parte dell'amministrazione nei miei confronti
Era critico da questo punto di vista io ho già confessato una sorta di senso di colpa per non aver fatto tutto ciò che era possibile che lui stesso
Mi chiedeva
E però è vero che insomma c'era un'amministrazione tutto sommato Sensini io non voglio spaventare Natacha Amal come l'impressione che questa amministrazione si è un po'meno sensibile quindi probabilmente quelle riflessioni sarebbero ancora più critiche
Così come devo dire abbiamo accarezzato
L'idea che ci fosse una riforma dell'ordinamento penitenziario e anche qui è un po'come l'impressione che il governo attuale probabilmente quella riforma nulla poena mai ma questo non ci impedisce di continuare a impegnarsi a lavorare in quella direzione grazie
Giampaolo Carbone ITO
Dove
Ecco prego
Siccome c'è stata la minaccia
Del premio letterario numero due e Carbone testato l'anima il coordinatore del numero uno
Come ti preparare
Questo appuntamento
Pentatoniche razziando coloro che hanno fatto un lavoro di scrematura estratto fondamentale nello nell'affrontare discorso di giuridica cioè siamo arrivati con un un buon lavoro già fatto
E poi considerando che comunque questa questa esperienza mi sembra assolutamente importante non per noi ma per coloro che sono i veri protagonisti cioè va la vivono la fanno vivere che tramite questa esperienza cercano di vivere anche loro cioè io Orizio cotessuto l'ho incrociato poche volte abbastanza rapidamente dal punto di vista personale abbastanza frequentemente dal punto di vista professionale
Nel senso che dal dalla redazione
Curando la cultura cercavo di
Devo dare pensando che la cultura per mano della Roma elargizione di passione ma un tentativo suscitare riflessioni
Questo era fondamentale ed importante e poi e non li vedevo un del
Delle persone che facevano quello che mi interessa di più
E cioè difendere la Costituzione
E ce ne sono non tantissime sono molti di più quelli che ceduta nasce giorno una cercano di Baj passavo guardi
Stravolgerla magari con leggi ordinarie che vanno a incidere sugli articoli anche sui primi dodici giorni fondamentale
C'è poi magari vengono corrette queste leggi ma intanto prima che la Consulta ci metta mano riescono a creare danni fortissimi nel profondo
Gli articoli messi in discussione ci sono tanti e non solo il ventisette
L'articolo dieci
L'articolo uno il due il tre potrei andare avanti con un elenco lunghissimo io vorrei soltanto che tutti ricordassero cioè nel momento in cui un migranti affogati in mare
Ho un carcerato perde la vita
O uno anche perdere completamente ogni speranza perché non lavoro con loro muore
La Costituzione e vorrei democrazia
Grazie
Che è stato non lo dico anzi che dico a fare che è stato sindaco di Udine a Udine niente Furio Honsell Airbus proprio ovvero il Pozzuolo ma insomma
Ma ma innanzitutto anch'io voglio soprattutto esprimere il privilegio l'onore di aver ricevuto l'invito a così a consegnare a Roma brevissimo documento che Zec
Con non dico commenta ma è così nemmeno completa così che forse anzi
Non serve al al senso di questo invece volume prologo potuto vedere intensissimo del proprio quello che forse l'elemento più forte Del Rio divenne sindaco no non conoscevo il mondo del calcio
L'universo con uno diventa sindaco improvvisamente si aprono mille universi
E Cocchi mia fatto comprendere l'autenticità le il grado di autenticità che si raggiunge proprio quegli spazi è stato Maurizio nel quale nei miei confronti ecco è stato sempre sempre molto molto severo
Lo l'ottetto
è stato sempre una costante
Incitamento a fare di più non aver fatto abbastanza e e in questo punto io sento rapporto con lui proprio come un invito a a a continuare a proseguire credo che questo è un porno asciutto che che era diciamo dato a tutti perché appunto il carcere
Il carcere Romolo messo anche appunto titolo così di questo mio breve contributo è un luogo dove appunto cioè ci entriamo sentiamo veramente tutti la la la società che ha tante situazioni recidive non è una società sana
Se noi non riusciamo a appunto perché tutti possono sbagliare però laico dove entriamo tutti colpevoli quando per Orsi terroristi ripe
Ed è ed è proprio quello che che attraverso l'operato di di Maurizio per me è stato un grande insegnamento di momenti in calce anch'io punto presentato dei libri abbiamo ascoltato degli interventi dei dei detenuti però il la ricchezza l'intensità che era diciamo presente proprio ruolo Longo percepita anche nelle parole del del prima del del dal dottor Virna le assenze
Dal punto di quanto sia alla fine un diciamo pure un arricchimento per tutti coloro che mettono piede lire dell'entusiasmo di Maurizio era qualche cosa
Che è stato una rivelazione quindi io non sono molto lieto di questo libro anch'io spero che abbia Successo è certamente un un documento di altissima
Civiltà l'unico l'ultima cosa che voglio dire è che mi io sono orgoglioso e colgo siamo stati come amministrazione comunale c'è qui anche mio conto
Pirrone col quale appunto avevamo
Del deciso nella prima del primo mandato proprio di di di istituire questa figura del garante dei tre notti prima del garante del primo trofeo nazionale e prima anche della legge regionale oggi c'è l'amarezza che la legge regionale la diciamo in qualche modo così svilito questa figura la diciamo appiattita mentre la legge regionale era molto più sfaccettata prevedeva altre figure adesso invece diciamo è stato quasi azzerata dice c'è un profondo rammarico credo che ci siamo utilissimo moltissimo da fare ma penso che le persone che sono qui oggi tutti noi siamo tutti determinati a proseguire questo percorso grazie grazie
L'intervento e saluto prima
Della conclusione e di Antonina toscano
In questo disastro che rappresentiamo possiamo dire che qualcosa che c'era come speranza si è realizzato cioè la chiusura degli ospedali psichiatrici giudiziari
Dobbiamo dire che qualche miracolo siamo riusciti a Como a compierne in questi anni avvenuto grazie questo momento
Io quando sono arrivata stasera aveva intenzione di dire delle cose
E adesso non le dico più perché sono state dette tante righe quindi e non ci ripetiamo però sono sollecitata a dire delle cose che non sono state dette
E cioè che con Maurizio Battista tutta abbiamo fatto accoglienza
E per la prima volta negli anni ottantotto novanta abbiamo aperto una casa di accoglienza
E in via Monte poi dice quindi a Udine
Con la collaborazione dell'amministrazione comunale dell'UEPE dell'ufficio esecuzione penale esterna in quel periodo ero io il direttore e questa è stata un'esperienza innovativa per tutta l'amministrazione nazionale perché era una delle prime case di accoglienza in tutta la nazione
E quindi condomino e c'eravamo chiesti chi accolliamo cioè quali sono le priorità le priorità sono stati gli ultimi e gli ultimi erano quelli che non avevano niente non avevano famiglia erano gli stranieri allora
E quindi abbiamo avviato queste esperienza proprio con l'associazione Icaro
E l'associazione ittero aveva fatto la propria sede proprio nella casa di accoglienza che abbiamo aperto accogliendo detenute persone in esecuzione penale esterna e quest'no grazie a Maurizio che ci ha sostenuti che l'ha voluto e ha detto assumo io la responsabilità
Della de di questa accoglienza
Coinvolgendo anche gli educatori cioè l'istituzione c'erano però loro erano le persone più presenti
E Maurizio ci hanno insegnato
E che
L'accoglienza
Secondo me è un elemento fondamentale per le persone che devono uscire dal carcere e e non trovano niente
E la recidiva secondo me avviene proprio per questo perché le persone che escono dal carcere oppure le persone che sono in esecuzione penale e non hanno una mettere e non hanno nessuno
Cioè i primi che li accolgono sono i delinquenti e quindi lei coinvolgono in azioni nonna Halleck sitter li coinvolgono nell'illegalità e quindi c'è un entrare e uscire proprio perché non c'è altro
Con o nelle misure alternative invece che vengono sempre accompagnate da una da una Beppe non abbiamo recidiva noi eravamo i primi in Italia Terna
Una percentuale del recidiva bassissima non abbiamo neppure l'uno per cento negli anni novantadue mila
Quindi cioè questo proprio dalle statistiche perché si riusciva ad accompagnare l'amministrazione comunale era presente io ricordo che quando ci fu il l'indumento
E le associazioni di volontariato hanno fatto proprio rette con le istituzioni e noi abbiamo siamo riusciti ad coi cioè a dare un'accoglienza tutti quindi Maurizio ci ha insegnato questo
E anche se ci ha insegnato tantissimo però questo l'accoglienza e l'accompagnamento secondo me è stata la cosa fondamentale che io ho imparato da Borghezio grazie
Grazie
Veramente grazie
Perché siamo riusciti a restare nei tempi previsti e allora chiedo Cristina Benedetti di venire
Non so se si presenta da sola per cosa ci dirà io mi limito a a dire che spiegherà il senso della copertina cioè il titolo e l'immagine
Da tale pena inchieste negare il mistero
Emozionante bellissimo ed anche strano avere tra le mani in questo libro
è strano perché oggi pensavo che sarei dovuta venire a questa presentazione con Maurizio c'è stato tante volte a questo tavolo tante volte
Tra il pubblico
Parlando prima condannate la moglie di Roberto Frattini CD lei mi ha detto che stamattina pensato devo farmi otto
E quindi e cioè questa strani e tranquillità equilibrio che Maurizio immaginato discriminare
Ma che giustamente raccoglie un percorso e raccoglie come abbiamo sentito tante testimonianze tante attestazioni di stima e di affetto e anche a questo proposito una piccola riflessione la faccio relativamente a tutti i momenti in cui Maurizio probabilmente non si è reso conto di essere circondato da tanta stima od tante persone che mi volevano bene non per colpa delle persone non per colpa sua ma perché questa insomma è la nella storia della nostra vita ci fosse solo alla fine si compone veramente in una in una storia
Questo libero ha un bellissimo titolo che Maurizio sarebbe piaciuto e che è un'idea Franco Corleone come del resto l'idea del libro e di Franco Corleone
Perché a Spalato e sottotitolo storie e sogni Italcaccia ritiro china
In copertina vedete
Il ministro
E riferimento
Ha un sogno il sogno di un merletto
Un testo che io leggono oggi per la seconda volta la prima volta l'ho letto proprio nell'area di via Spalato insieme a testi cara coglievano sogni
Di detenuti e detenute
Ed è un testo che Maurizio ha riportato anche nella rivista Ho un sogno per cui gran parte di questi articoli sono stati scritti
E è un testo tratto da c'è un vento leggero Maurizio leggera con interesse compassione
E si intitola per l'appunto un merletto
Un merletto
Aperta andrà in onda sindaco di limone
Ma se la linea
Mi è stato chiesto di scriverle mentre sogna
Signor sindaco quale edificio direbbe che ospiti il maggior numero di sogni
La scuola il teatro il cinema
La biblioteca
Un albergo intercontinentale la discoteca
Non potrebbe essere un carcere
Tanto per cominciare il carcere fondato su una serie di sogni
Il sogno della giustizia ci si civica
Il sogno della correzione
Il sogno di una città fatta di civica virtù
Poi ci sono i sogni sognati adesso o meno tutte
I sogni includono naturalmente gli elettori e i terrori degli insonni
Dentro le mura c'è il grande perenne sogno della fuga
Tra le guardie c'è l'incubo della rivolta dei detenuti
Qui c'è una serie infinita di piccoli sogni
Il sogno terminare
Il Rodano dista solo lo spazio di un giardino e i piccioni che calcano sul reticolato di ferro volano sopra il fiume ma
Il sogno di prendere il TGV per Parigi
Parte ogni ora e i binari sono anche più vicini del Rodano
Sogni di una vita privata e queste riguardano sia il tempo che lo spazio il sogno di un tempo tutto perse
Scegliere una data
Sabato sei maggio diciamo per fare qualcosa che si è scelto da soli
Sabato vado a trovare mio cognato Abba ponte ho sabato vado al cimitero di clan ma a prendere la bottiglia di vodka nascosta tra i fiori sulla tomba del mio amico bere alla sua salute
Anche lui è stato per ventisette anni in un altro tipo di carcere
Il sogno delle donne il sogno delle porte aperte il sogno dei sabato sera il sogno rabbioso di mettere fine a tutto
Il sogno di niente più sbagli
Spero che stia ancora sognando messi all'Anna
Se ho capito bene la prima fase del suo vasto piano di riassetto del centro di Lione
Da lei ribattezzato con il suo magico nome di confluenza
Prevede la demolizione delle carceri cosa ne prenderà il posto
Mi permetto di darle un suggerimento
L'area occupata dalle due carceri è piccola meno di due ettari
Immagini di trasformarla in un merletto da utilizzare come parco pubblico
Sarebbe la prima volta al mondo che nel cuore di una città si trova un merito
E immersioni primaverili ed i frutti d'ottobre
Rifiuterebbe il ricordo di tutti i sogni sognati qui
Qui mi permetto di insistere signor Sindaco cui Secondo Sigma esperto forestale gli altri andrebbero piantati intervalli ti sei otto metri
Le celle attuali misurano tre virgola sei metri
C'è una postilla di Maurizio l'intento era quello di scrivere una breve lettera o sindaco del Comune di Udine ma la lettera del giovane del genere al sindaco di Lione o meglio alcuni brani della lettera tratti da sacche di resistenza
Manifestano con delicatezza e profondità prendendo al paradigma il carcere
L'attenzione ai luoghi solitamente dimenticati e rifiutati per le nostre città
Lasciano nel lettore la loro identificazione
Signor sindaco al posto di quei luoghi all'interno di quei luoghi
Potranno nascere nella nostra città
Dei non eletti
Qualcuno giustamente ha detto che sarebbe forse è proprio il caso amici a questo punto piantare almeno almeno nella nell'area nel cortile di di chi ha sparato
Un'ultima cosa lo scritto il mio scritto che chiude che chiude il libro l'avevo intitolato proprio un merletto in via Spalato e giustamente Franco Corleone mi ha fatto modificare questo titolo il nel letto né via Spalato perché ci sarà
Rigidi piazza
Lutto con amicizia e cordialità tutte voi e tutti voi ringrazio a nome personale del centro Balducci che ancora sia stato scelto questo luogo che
Per Maurizio ora di casa
Certamente esprimere
Riflessioni su Maurizio è sempre anche per me fonte di commozione per
Diversi motivi che
O anche già condiviso con voi e che poi trovano anche umilmente ma con convinzione e passione
Trovano posto e e in quella premessa introduzione che mi è stata suggerita chiesta da parte di Franco e di Roberta per questo libro
Nell'accingermi quando loro mi hanno consegnato
Quelle tante pagine con gli scritti di Maurizio e anche con scritti del giornale la voce del silenzio ho percepito prima guardandoli e poi inoltrando un in una lettura attenta meditata
Come ho potuto al massimo annotando mi le riflessioni o percepito che il libro sarebbe stato un testo importante come importante questo libro perché come è stato detto un'espressione prima perché dà emozioni
Per come percepisco questo libro importante perché è un libro abitato da tante persone
Da chi ha scritto ma anche da chi da chi ha scritto ma anche da chi le persone che hanno scritto si sentono abitate
Da tanti incontri del carcere nella società ma qui soprattutto nel carcere
E io sentivo mentre con attenzione ascoltavo parola per parola che anche questo luogo non è abitato solo da noi
Perché i luoghi non sono abitati solamente da coloro che sono presenti il fisicamente
Ma sono abitati anche da altre persone certamente c'è Maurizio
Che presente lo sentiamo presente
Certamente ci sono tutte le persone che Maurizio sempre quando si proponeva qualcosa insieme anche in questo luogo ci teneva che fossero presenti le persone del carcere a rendere una loro testimonianza
E non posso non ricordare insieme a voi quell'anno nel quale abbiamo concluso il convegno di settembre del centro Balducci che quest'anno sarà al ventisettesimo edizione andando uscendo da cui e andando in due luoghi prima dello stesso o ex ospedale psichiatrico per un momento come di festa per una liberazione che era avvenuta e poi dentro con tutti i permessi possibili e immaginabili che possiamo solo intendere percepire siamo andati dentro al carcere più di duecento persone
Nella palestra del carcere com'era Luigi Ciotti eravamo era Maurizio c'era il magistrato di sorveglianza c'erano le persone che han parlato e per dire che la liberazione come culturalmente eticamente non è ancora avvenuta non è cominciata
A livello culturale politico cioè fatti salvi tutte le straordinarie esperienze che anche voi qui come sentivamo primo Ornella che era già stata anche lei su questo tavolo come qui vedevo Malgara
Prima quando quelle mattinata ci parlava qui da questo luogo ecco
Tante esperienze positive certo meno
E ricordo anche Sala Aiace quando si concluse assegnando il primo premio Batistuta che si sentivano che i detenuti di varie carceri d'Italia erano presenti
Attraverso i loro scritti i loro disegni si percepiva ci percepiva la loro la loro presenza
E sento che questa serata è importante per un altro motivo che adesso dico prendendo però due due minuti ancora per leggere due passaggi che così io mi son sentito di iscrivere
Perché in questa presentazione dopo a un certo punto ho detto ma cosa cosa scrivo ora metto insieme quello che con tanta commozione soffermandomi fermandomi più volte perché l'emozione davvero
Così al certe momenti avrà la prevalenza in quella chiesa di della sua comunità parrocchiale quando quel giorno rimandato il saluto
Ho letto ma mi sento di riproporre quelle parole unendole a quello che questi scritti i suoi meditando linea avevano ulteriormente suggerito
E quindi due passanti ecco
Maurizio ricorda più volte la condanna della Corte europea di Strasburgo dell'Italia per la violazione all'articolo terzo della Convenzione dei diritti umani
In continuità sollecita alla prospettiva della giustizia riparativa dell'attenzione e della vicinanza i detenuti e i loro familiari ed egualmente alle vittime
Si avverte la sua appassionata sollecitazione a ripensare radicalmente il carcere
Constatando che la scarsità delle forme alternative delle pene porta la fallimentare constatazione del settanta per cento della recidiva cioè di persone che rientrano in carcere
E poi mi aveva colpito leggendo questi testi come luglio ritorna tante volte sulla salute in carcere tantissime volte Maurizio ci comunica costantemente la sua preoccupazione per la salute dei detenuti
Afferma con decisione il diritto alla salute
E la menta con dolore li insensibilità delle istituzioni e della politica
Per il trasferimento delle funzioni sanitarie svolte dall'amministrazione penitenziaria al servizio sanitario nazionale ovvero le regioni e quindi alle aziende sanitarie di riferimento
E condivide
Con chi leggeva il questi scritti il dolore grande per le tanti morti in carcere dall'impressionante sequenza dei suicidi
E tanti iscritti sono scelti appunto dalla periodico la voce del Silenzio e poi un passaggio ancora Maurizio con sensibilità e decisione continua a parlarci dell'umanizzazione delle carceri
E dell'adeguamento della giustizia alla realtà sociale in cui viviamo della necessità e dell'urgenza di far prevalere la sicurezza dei diritti al diritto alla sicurezza
Mi sento profughi in profonda sintonia con lui nel difficile momento storico attuale e stavolta la prospettiva della sicurezza
Si individuano infatti coloro che la minaccia avrebbero nelle persone considerate diverse fuori dal perimetro stabilito dal pensiero fortemente negativo discriminante disumano emigranti soprattutto ma non solo
Nelle carceri ci sono tanti tante persone straniere
Questo pensiero misure umano disumano
Che trova sollecita e poi raccoglie gli atteggiamenti vendicativi mai neanche lontanamente accenni avrebbe alla sicurezza delle carceri e nelle carceri
E invece questa è una grande umana questione
La sicurezza come possibilità di una vita degna e umana riguarda ugualmente tutti a tutte o non è tale
Non sarà certo il potere salvifico così con alla commentavo de attribuito le telecamere alle pistole elettriche ai manganelli a costruire garantire la sicurezza ma invece la sensibilità del cuore della coscienza dell'intelligenza la convivenza accogliente e pacifica fra tutte le diversità
Quindi siamo in sintonia profonda con Maurizio per essere presenti denunciare proporre vive a reagire con credibilità e sento che la serata questo incontro è molto importante e concludo con questo pensiero in questo momento
Parlando della questione dei migranti tante volte
Qui vive altri luoghi in pubblico anche sulla piazza quando eravamo a Trieste per quella manifestazione prima le persone contro ogni forma i discriminazione di razzismo io esprimo la mia come come condividendola con voi la mia forte preoccupazione
Per la situazione del nostro Paese oggi perché Sissi sentiamo
Continuamente dalla politica e poi da quello che la politica riesce dentro ad un'emotività irrazionale a a farsi consentire diremo che un circuito veramente terribile no fra chi suscita insicurezza e poi promette di rassicurare le insicurezze in un circuito che micidiale siamo dentro a questo situazione dove si è
Ti ascoltano parole di inimicizia di avversione verso l'alto di xenofobia di razzismo
Verso l'immigrato ma ha perso ogni persona diverso sessualmente diversa nomade carcerato neanche a dire povero mendicante l'idea di pulire le città d a ripulire la città quindi dentro al carcere altro che dentro al carcere ma poi ripulire da tutti quelli che non si accetterebbero perché sono persone diverse questo è un pensiero terribile
Nel disumano marciscono in carcere l'abbiamo già sentito ripetere questo si sente dire dai ministri di questo Paese marciscono in carcere e poi un atteggiamento vendicativo che si diffonde in questa società e quindi questa serate anche per ribadire che noi ci schieriamo non osiamo neutrale noi ci schieriamo dall'altra parte la la parte di una umanità che resti umana e diventi anzi è sempre più umana
Ci sono tante esperienze positive in atto in questo Paese nonostante questo male
C'è una tesa positiva dentro al carcere fuori dal carcere noi credo ci impegniamo a fare in modo che queste attese che son dentro anche Dinoi Sperto e siamo qui queste attese non siano deluse
Ma perché non siano deluse chiaramente e decisivo una cultura diversa da diffondere e poi anche decisioni atti concreti che possano per come si può attuarle concretizzarla io ringrazio tutti di cuore per questa e per la ricchezza di questo incontro Maurizio certamente lo sentiamo costantemente come compagno di viaggio di lotta e di impegno nella nostra vita grazie
Come si dice è solo l'inizio
La storia continua grazie a tutte e a tutti e andiamo
Rifocillarci grazie
Qui ci sono delle copie del nostro giornale vi invito a prenderle a farmi tornare la voglia di fare il giornale di Udine di nuovo grazie
Lei no decidere