La politica estera italiana e Gianni De Michelis

Buongiorno a tutti saluto del presidente Napolitano Presidente Casellati
Il presidente Amato il presidente Casini la vicepresidente Craxi saluto tutto pubblico numeroso
Qualificato che vedo a con soddisfazione ha raccolto l'invito a questa a questo incontro per ricordare Gianni De Michelis
Scomparso esattamente un mese fa l'undici l'undici maggio
Ringrazio in particolare il presidente Casini per aver preso l'iniziativa di questa commemorazione
Gianni De Michelis è stato un protagonista della vita nazionale ed internazionale ministro degli esteri dal mille novecentottantanove al mille novecento novantadue e poi sempre impegnato e attento osservatore degli sviluppi della scena mondiale autore di libri di riflessioni è il caso di dire solamente che ci manca molto
Senz'altro dopo la parola alla presidente Casellati che ringrazio anche per l'ospitalità concessa cinque sta bella sana prego presidente
Buongiorno a tutti
Autorità signora Stefania
Signore e signori un caloroso saluto al presidente emerito Giorgio Napolitano
Le cui parole nell'immediatezza della scomparsa di Gianni De Michelis sono state come sempre illuminanti apprezzate e apprezzabili
Saluto i relatori e ringrazio il senatore Casini
Presidente dell'Unione interparlamentare per aver promosso e organizzato questo giusto e doveroso un momento di approfondimento sull'azione politica e sull'azione istituzionali di un uomo
Che ha contribuito per decenni alla vita democratica del paese
Consentitemi una citazione iniziale ricordando le parole che il presidente Mattarella ha tributato a ricordo di Gianni De Michelis lo scorso undici maggio
Le sue intuizioni
E il suo impegno sulla vicenda europea dei Balcani del Medio Oriente e del Mediterraneo hanno consolidato il ruolo internazionale dell'Italia
E contribuito alla causa della pace e della cooperazione internazionale
Ho voluto anteporre a questo saluto le dichiarazioni del presidente Mattarella e del Presidente emerito Napolitano
Perché a mio avviso rendono giustizia in particolare in politica estera al pensiero e all'attività di Gianni De Michelis
Lo sottolineo perché una certa narrazione
Incline a fare della Prima Repubblica e dei suoi principali protagonisti un insieme indefinito di mancanze o di carenze ne ha troppe volte condizionato il giudizio
Un giudizio spesso slegato dal contesto storico così come dalle peculiari è articolato in fasi geo politiche
In cui alcune scelte o strategie di CISL attive o diplomatiche venivano dispiegate
Un vulnus che ha riguardato evidentemente anche valori competenze e meriti personali dei suoi protagonisti
Dai ruoli nelle principali istituzioni culturali del Paese all'attività parlamentare dalle esperienze numerose di governo ai ruoli di partito dagli enti locali al Parlamento europeo Demichelis è stato tante cose
E lo è stato sempre con il tratto della competenza della risolutezza del pragmatismo
è indubbio che il suo contributo alla politica internazionale del nostro Paese così come ci richiama l'evento odierno assume una rete rilevanza direttamente proporzionali agli sconvolgimenti epocali
Che ne caratterizzarono il periodo storico
Diventato ministro degli Esteri nel luglio del mille novecentottantanove vedranno i primi sei mesi del suo mandato cambiare radicalmente l'Europa
La rivolta dei popoli baltici
Solida Solidarność al Governo in Polonia l'apertura della frontiera tra Ungheria e Austria la caduta del muro di Berlino le rivoluzioni democratiche in Cecoslovacchia in Romania
Un anno per tanti versi straordinaria irripetibile che simbolicamente si conclude con lo storico incontro a Roma tra Giovanni Paolo secondo e Mikhail Gorbaciov
La divisione del mondo in due blocchi stava rapidamente cessando
Lo scioglimento dell'Unione Sovietica la dissoluzione dell'ex Jugoslavia con i suoi successivi conflitti con lui nei Balcani
La riunificazione della Germania chiusero per sempre un'epoca che aveva caratterizzato l'Europa sin dalla fine della seconda guerra mondiale
De Michelis fu tra i primi accogliere le conseguenze di tali fatti e per il nostro Paese
Un Paese che sta da un se da un lato perdeva il ruolo di ultimo baluardo nella logica della cortina di ferro dall'altro diventava protagonista suo malgrado degli eventi geopolitici in atto in Medio Oriente e in tutta l'area del sud del Mediterraneo
La sua azione dalla Farnesina diede oggettivamente forza alla nostra diplomazia con quel piglio deciso che probabilmente gli derivava anche della sua formazione accademica
Strenuo difensore dell'interesse nazionale mai incline però a retoriche nazionalistiche
Diventerà protagonista troppe laddove la presenza di altri grandi protagonisti della politica nazionale del ventesimo secolo ne avrebbe in teoria in qualche modo potuto limitare il raggio d'azione
La sua visione degli accadimenti globali sarà ben spiegata
Dallo stesso De Michelis e nel due mila undici due anni dopo aver terminato il mandato al Parlamento europeo grazie al suo nuovo Partito Socialista italiano dobbiamo aver chiaro dichiarò a Panorama che dalla fine del precedente ordine mondiale sono passati invano vent'anni
O l'Ordine Nuovo lo costruiamo adesso trovando i compromessi necessari per quella che io chiamo la governance multilaterale del mondo multipolare
Oppure scoppierà un altro conflitto planetario è inevitabile
Il mondo di oggi è troppo complesso
Eccesso di popolazione eccesso di ricchezza prodotta eccesso di squilibri un mondo così
è troppo pesante anche per le spalle degli Stati Uniti non può essere governato da un paese solo ma da un sistema unipolare
Una riflessione
Che nel richiamare le posizioni di Fischer anticipa quel dibattito sul ruolo dell'Unione Europea come indispensabile protagonista sullo scacchiere internazionale che ha poi condizionato quest'ultimo decennio una posizione particolarmente autorevole anche in considerazione del ruolo di padre fondatore dell'Unione Europea insieme a Guido Carli
Sull'Hui
E insieme a Giulio Andreotti a firmare il trattato di Maastricht il sette febbraio del mille novecentonovantadue dopo un triennio di trattative in cui l'Italia risultò determinante
Qui infatti nel Consiglio europeo
Di Roma del dicembre mille novecentonovanta con la presidenza di turno in mani italiane che si definirono i punti che avrebbero rappresentato la base di discussione della Conferenza intergovernativa che aprirà la strada al Trattato sull'Unione europea
Tali punti furono decisi dei ministri degli esteri coordinati quindi da De Michelis e che cambieranno per sempre la realtà politica continentale
Dal rafforzamento dei poteri del Parlamento europeo alla cittadinanza europea dall'adozione del principio di sussidiarietà all'area comune di sicurezza e giustizia
Consentitemi in conclusione una piccola di tre digressione dei temi internazionali nella sua esperienza di governo De Michelis fu anche vicepresidente del Consiglio ministro per la carta e citazioni statali e soprattutto ministro del lavoro tra il mille novecentottantatré al mille novecentottantasette
Fu lui
A firmare il decreto per stoppare l'automatismo della scala mobile
Per mettere il Paese al riparo dall'inflazione a doppia cifra e fu sempre lui nel mille novecentottantacinque a redigere l'ultimo grande piano di programmazione economica pluriennale del Paese
Sì nei decenni precedenti erano stati titolari del Bilancio e della Programmazione economica a dare vita slanci progettualità su base quinquennale o decennale per la prima volta era il ministro del lavoro a farsene carico
Una scelta derivante dalla convinzione che lo sviluppo del Paese
Passasse anche e soprattutto dalla capacità di adeguare il mercato del lavoro agli investimenti la formazione professionale alle nuove tecnologie insediamenti territoriali all'offerta universitaria e alle politiche attive
Una scelta Mirante a realizzare un quadro globale all'interno del quale fosse possibile dare coerenza e linearità alle varie misure proposte o adottate dall'esecutivo
Nel suo piano al quale collaborarono tanti giovani giuslavoristi formatosi alla scuola riformista si prevedevano indicazioni di lungo periodo ed interventi occupazionali su base triennale
Si trattò di un grande tentativo reso in parte vanno degli spilli dagli sviluppi politici successivi che rientra però a pieno titolo tra le grandi intuizioni della politica del Novecento
A conferma di ciò non c'è oggi un manuale di programmazione economica o programmati esame universitario nella materia che non è contempli la lungimiranza e non e metta in luce la straordinaria modernità è così e con molto altro che voglio ricordare Gianni De Michelis vi ringrazio
Ringrazio la Presidente Casellati per aver
Ho voluto ricordare la figura e l'opera di Gianni De Michelis e per averla soprattutto
Voluta
Inquadrare in un contesto storico quale quello in cui luglio operava di
Di grande tensione di grandi rivolgimenti di cui appunto De Michelis fu fu protagonista era quella soprattutto in cui
Egli ricoprì la carica di ministro degli Esteri
Un'epoca in cui non c'era più era stato sostanzialmente superato il dogma del mantenimento dello status quo come come chiave di di lettura che di interpretazione della storia
è chiaro come tutti sappiamo che dall'ottantanove in poi la storie vere un'accelerazione con una serie di snodi e di svolgimenti che è più facile mettere a fuoco ex-post
Ma di cui era necessario essere interpreti attenti diligenti
Per capirne la portata durante quegli avvenimenti
Vorrei condividere con voi brevissimamente il ricordo di una giornata
La mattina del diciannove agosto del mille novecentonovantuno
L'Europa si sveglio dal suo torpore estivo con Lula notizia di un possibile colpo di Stato a Mosca ai danni del presidente Gorbaciov
Fu una giornata drammatica come qualche giorno fa mi ha ricordato uno dei protagonisti di quelle ore
E
Fu una giornata nella quale le notizie si accavallavano in un'epoca di comunicazione ben diversa da quella che abbiamo oggi
E ricordo che alla fine della giornata
Il presidente Mitterrand
Andò in televisione sventolando una comunicazione che gli veniva dai golpisti da da Mosca dicendo beh anche con questi dovremo trattare
Poche ore dopo nella stessa giornata De Michelis fece alle sette di sera una conferenza stampa
Nella quale molto più saggiamente con molta maggiore ponderazione disse innanzitutto che si trattava di un colpo di Stato
E poi disse che avremmo dovuto come Italia e come Europa valutare gli avvenimenti e poi prendere delle misure adeguate il secondo le circostanze quindi una reazione molto più
Ponderata molto più saggia
Di quella per i nostri amici e cugini francesi per una volta
Che dimostra a mio avviso anche ricorda come al di là della personalità esuberante vulcanica a volte anche impaziente lo dico anche da da ex
Diplomatico del collaboratore di Gianni De Michelis ecco a fronte di quella
Indole c'era anche una capacità straordinaria di analisi di ponderazione e di razionalità
E così mi piace condividere con voi questo Flash di ormai ventotto anni fa
Ma non vorrei prolungare troppo questo ricordo
Pregherei il presidente Napolitano di prendere la parola
Senz'altro
Questa iniziativa
E nata anche da una reazione di indignazione
Io ho condiviso con Pier Ferdinando Casini al mondo volgare gratuito in cui si era
Salutata
La figura appena scomparsa di Gianni De Michelis
E io vorrei
Dire qualcosa di Luino anzitutto come socialista
Perché a chiave
Di molte delle cose che cresce di una ispirazione che lo guidò e non solo in politica estera
è stato già ricordato io in modo particolare ricordo assai bene il suo ruolo come ministro nelle partecipazioni statali
E e come ministro come ministro del lavoro avuto una carriera politica molto variegata è sempre molto intensa ma ripeto alla base di tutto c'era l'idea che occorresse in Italia fare spazio al di là della Democrazia cristiana e del Partito comunista o un partito
Di grande significato storico e di complesso sviluppo e contrastato sviluppo in Italia appunto il partito il partito socialista
Il partito socialista
Non solo quindi non le ha nella nella politica estera ma anche in altri versanti della politica che si conduceva e si combatteva e si combatteva in Italia perché di sicuro quello che univa
De Michelis
Con Craxi con altri esponenti socialisti di allora di quella generazione di quel tempo sulla convinzione sulla Convenzione
Che
Mancasse il riconoscimento di uno sforzo che era anche il più nuova nelle altre storiche
Che dici era completamente rinnovato nella nell'attingere a responsabilità sempre più grande anche nel governo anche nel governo del paese nel governo del Paese non solo una politica estera
Io ricordo quando ceda
Dello
Presidente e si discuteva con voi
E con la e di De Michelis
De Michelis naturalmente colpiva per Rava
Energia del suo temperamento anche diciamo un per la
Dinamica che sapeva imporre in un campo
In particolare come la politica estera diciamo la verità
C'era grande l'intesa
Con le loro
Dei loro aveva giudicato come il miglior trattato concluso
Dall'unione europea precisamente quel con il
Frattanto speciale
Che fu chiamato
Come
Va punito lo considerò il migliore che avesse mai prodotto l'Unione europea e su questo non eravamo tutti d'accordo avevamo qualche dubbio qualche riserva ma il suo
Sull'annuncio era
Molto accogliere possibilità più concrete di quello che magari aspirassero vedere realizzate
Gli Altieri
Nella nella solidarietà europea e soprattutto nell'integrazione europea
Vorrei livelli negli anni che noi capiva di dovere introdurre anche in questa questo nuovo protagonismo del Partito socialista invece contro inutili
Audace interi con dentro invece contenuti molto molto ho montanti aggressivi in ogni caso in ogni caso una volta mi ricordo che si disse e ridondante sì era ridondante era ridondante ma sapientemente
E senza altamente ridondante
Che nelle posizioni che sosteneva peraltro io credo che si possa dire che tutte le posizioni essenziali e di continuità nella politica estera italiana sono state interpretate Adam Gianni quindi c'è guardiamo entrambi i filoni che hanno caratterizzato il monopolio allagamenti unitario
La politica la politica estera dell'Italia repubblicana noi troviamo
Il filone mentre il rapporto con il mondo con il mondo arabo il rapporto il rapporto con le forze
Anche socialdemocratiche soprattutto tedesche
Come quando avendo io stesso intrecciato all'ora un fitto dialogo con nuove linee la social democrazia da Brahms a tanti altri timidi citato come autore di lettere d'amore le mie lettere con i i leader socialdemocratici tedeschi si meritò questo appellativo e ed è stato io credo un filone molto fruttuoso cui a decisivo al decisivo a mente
Contribuito un uomo un uomo come Gianni De Michelis ripeto i grandi filoni unitari nella della politica estera di gli abbiamo sempre ritrovati tutti in modo però più incisivo
Nell'azione nell'azione di Gianni e
Quando e quando poi ci fu una vera e propria svolta nell'assunzione della direzione nel partito socialista da parte da parte di Craxi
De Michelis fu sicuramente tra i primi e i più coerenti al suo al suo fianco
Nelle missioni all'estero
Io ricordo le le missioni di Gianni anche negli Stati Uniti negli Stati Uniti gli incontri e si facevano famoso al famoso
Alberto alberello
York
A Roma il suo teatro era il teatro possa
In cui in cui ci si incontrava diciamo anche molto giocoso avente bizzarramente piombava lei la mattina e incrociava come grandissima cordialità e confidenza tanti
Ce l'ho io come sicuramente c'era Giuliano conceda forse il giovanissimo Casini consentita questo questo accenno da parte da parte di un
Ultranovantenne diciamo con tutta l'invidia che si può avere per lui
Quindi
Gianni è stato un innovatore ma per quanto riguarda la politica estera Lorenzato innanzitutto nelle mentolo nel mondo nello stile meno lei gravi indizi che ripeto si erano delineati già da tempo ed erano largamente erano largamente condivisi
Vorrei aggiungere che
Discutendo allora con Dell'Orto
Anche nell'ora creda un uomo
Saggio ore molto grato buonista grande innovatore va anche con giudizio
Notava questo empito
Prepotente diciamo lui vi Gianni che Gianni portava nella discussione venitemi di politica internazionale meno violento e noi non europea
Quindi io credo che oggi
Vadano inscindibilmente ricordate
La convocazione
Nel nuovo un gruppo dirigente socialista negli anni Michelisz e la sua azione in vari invariati
Settori
Nella politica della politica italiana nel si occupò in modo magnifico delle partecipazioni statali in Parlamento non ricordo che nella Commissione nella Commissione
Finanze e tesoro della commissione industria
Ho però però fortemente
Però fortemente quando ad esempio
Era anche
Attivo in senso innovativo specie per quello che riguarda
Qualcuno ricorderà questi antichità il famoso sganciamento delle divinità alla Confindustria che è c'è un'ostilità una sera l'impresa perché si autonome indossasse dal no conto nelle grandi aziende dal controllo nel grande del grande capitale e c'era
E c'era in quell'epoca su queste posizioni su queste questioni molto attivo
Un altro socialista
Da un punto di vista nella personalità miei opposto a Gianni De Michelis e tra loro Prato De Giorgio Ruffolo
Abbiamo avuto abbiamo avuto momenti critici ma momenti anche esaltanti
Grazie grazie a Gianni e io sono contento di poter dare quest'assegno testimonianza di Cluj attualmente ci furono l'assalto accennato ricordato ci furono anche duri contrasti col Partito comunista con lo stesso partito io condividevo profondamente la
Insostenibilità di una linea di difesa difesa della
L'inchiesta della tradizione in materia soprattutto soprattutto
Di
Le discontinuità
Discontinuità
Del
Nella linea di condotta seguita
Dalla CGIL
Lo scontro lo scontro sulla sulla questione che che tanto Alcamo
E anche fece accapigliare
Socialisti comunisti e i comunisti avevano senza dubbio i comunisti con una parte nel partito che cominciavamo in altro senso riconosceva il diritto a fare spazio al Partito socialista come partito pienamente autonomo dal partito comunista
Gianni ha avuto molti meriti ha avuto il merito anche di questa chiarezza
Militare tra i socialisti negli annullarsi alla tradizione più antica del partito del partito socialista e a rinnovarla
Questo dato frutti in molti campi e credo che oggi appunto si debbono insieme ricordare il suo sentimento impegno socialista e il suo contributo o un rinnovamento nella politica italiana il segnatamente nella politica estera
Contribuendo a rafforzare le linee comuni
Nella politica estera dell'Italia repubblicana vorrei che
Ma il più accadesse e si parlasse di lui ripeto
In modo in modo volgare
Calunnioso e stupido come si è fatto eccome abbiamo Pier Ferdinando Pasini io ed altri con lui hanno ritenuto di novembre gli chiaramente colpire chiaramente prenderne le distanze restituire in tutta la sua pienezza importanza nell'uomo di Gianni De Michelis ed entrino momento del Partito Socialista grazie
Grazie Presidente Napolitano per aver sottolineato tratteggiato così bene l'impegno di Gianni De Michelis nella famiglia socialista italiana che ed europea grazie anche per aver voluto fare cenno a quel suo carattere che quanti di noi loro conoscevano bene considerano indimenticabile per la ridondanza di cui ha parlato da da giudice attento di cose di uomini e il Presidente Napolitano la ridondanza di Gianni meccanici gli anglosassoni dicevano funamboli anti
Sì Lambo io lancio sì però anche anche assai ascoltato assai ascoltato
A Brussel
Con le sue idee con la sua irruenza qualche volta con quel suo anglo veneziano generoso ma ma sempre efficace
Eppure eppure che faceva trasparire con grande chiarezza dello schema di gioco se così si può dire
Che il Demichelis fautore di una politica estera nuova rinnovata aveva in mente io credo che lo si possa ricordare in estrema sintesi
Concentrando la sua azione la sua proiezione su tre priorità che erano definite con grandissima è chiarezza e alle quali sempre stato coerente il primo
Fino a lunedì di attenzione era naturalmente quello
Che che lo portava a Nord Ovest cioè con rapporto con l'Europa con rapporto con con gli americani con con gli Stati Uniti d'America che sempre considerato un pilastro essenziale della nostra politica ricordiamo solamente negli episodi
Della guerra in Iraq nel nel novantuno
Poi c'è stato un secondo filone altrettanto importante che lo portava a concentra la sua attenzione verso nord est il rapporto con i paesi che stavano uscendo dalla dalla cortina di ferro l'idea della quadrangolare
Che nasce un mese prima di che de che che lui diventasse ministro degli Esteri nasce esattamente a giugno del mille novecentottantanove
E terzo comma
Il Mediterraneo una grande attenzione per Lebrun lezioni le tendenze
In atto nelle mediterranee anche l'intuizione che avremmo dovuto come Italia e come Europa
Dedicare un'attenzione prioritaria a quello spazio per noi così nevralgico ecco su queste tre priorità nel c'è stata a mio avviso una una grande attenzione e anche una grande coerenza negli anni da parte Gianni De Michelis
Su questo
Vorrei dare la parola alla vicepresidente Craxi
Scusate scusate scusa scusa
Questo punto penso che che ci eravamo divisi compito vuol dire una cosa chiedo scusa al presidente grazie allora anzitutto voglio dire grazie
Estremamente sentito alla presidente del senato che ha avuto la sensibilità di accettare immediatamente la proposta che io formulato come presidente dell'interparlamentare di questa giornata di ricordo di Gianni De Michelis
E le parole del Presidente Napolitano francamente mi esimono da ogni altra considerazione perché la sua autorevolezza e ben più alta della nostra il fatto che gli abbia via Sigma-Tau come sostanzialmente oggi viene rappresentato in modo caricaturale la Prima Repubblica nelle sue espressioni anche migliori
Mi induce a dire è già stato detto tutto questo è esattamente la ragione il senso per cui noi oggi ci troviamo qui
Per restituire l'onore politico istituzionale a uno degli uomini più intelligenti della Repubblica nelle sue diverse funzioni di ministro degli affari esteri ma come il Presidente
La presidente Casellati presidente Napolitano hanno detto non solo nel come ministro le partecipazioni statali
Come ministro del lavoro come parlamentare europeo nelle di nei diversi ruoli Gianni De Michelis è stato concentrazione di intelligenza allo stato puro
Carattere difficile
Beh si chi non ha carattere non corre questo rischio chi ha carattere a volte dal carattere difficile esuberante sì a volte un po'anche violento nelle espressioni pure vanta ne sa qualcosa perché lui PA condivideva in quegli anni un esperienza diverso lui era presidente di Venezia nuova e e e pertanto aveva rapporti credo molto affettuosi con Gianni De Michelis
Tutti noi che lo abbiamo conosciuto sappiamo esattamente comunque come ogni persona che era un uomo a volte anche scomodo ma sempre leale
Sempre leale e penso che Stefania su questo possa dire qualcosa una lealtà trasparente e cristallina anche quando essere leale probabilmente poteva costargli qualcosa l'ambasciatore Valensise ha tratteggiato le caratteristiche della sua politica estera su un tema fondamentale io a questo punto giungo pochissimo il tema del Mediterraneo dei Balcani del nuovo assetto europeo tutto quello che ha fatto De Michelis in questo dossier si colloca esattamente nel versante a cui ha fatto riferimento al presidente Napolitano
Mai Demichelis tutte dotando la sua vivacità e il suo contributo critico sovvertito i filoni di fondo della politica estera italiana
Quando ad esempio dopo aver varato diverse iniziative penso all'iniziativa adriatica che unire un accordo dicono lo di collaborazione e cooperazione italico slavi aperto Grecia e Albania
Dopo aver costituito l'associazione mitteleuropea con realtà appartenenti alla NATO al Patto di Varsavia all'Europa centrale iniziative in qualche modo che cercava di nodi stabilizzare la nuova Europa mettendo assieme
Entità di provenienza diversa
Perché il muro di Berlino stava accadendo ma naturalmente si trattava di realizzare un nuovo assetto dell'Europa e Gianni capire immediatamente che senza iniziative anche ardite questo nuovo assetto non ci sarebbe stato
In una prima fase ad esempio per quanto riguarda la Jugoslavia quando Croazia Slovenia lavorarono per le Marche e l'emancipazione loro
Ricordatevi che nelle giugno del novantuno il parlamento del del del di Lubiana né di Zagabria buttano l'indipendenza
Poi ci sono gli accordi di Brioni il sette luglio che poi non vengono attuati in quel momento l'Italia anche perché c'era una sinistra tradizionalmente
Molto attenta a quella che era la realtà e del della Repubblica jugoslava cerca di evitare la disgregazione della Jugoslavia ma quando la Germania
Quando la Germania gioca pesantemente le carte su due dando il via all'autonomia della Slovenia della Croazia
Gianni si pone il problema in un drammatico consiglio europeo di incorniciare questa nuova prospettiva in un ambito di garanzie democratiche troppo in questi Paesi dovevano sorgere ma nove per rapporto con la Germania nonostante la collaborazione e competizione sul fronte dei Balcani
Egli capisce che è troppo importante per la politica estera italiana
Mantenere quei rapporti con la Germania che sono stati consentitemi di dirlo sono stati al centro di Presidente della Repubblica illuminati come Ciampi come Napolitano come Mattarella sempre hanno ottenuto il il l'orizzonte la bussola in questo rapporto strategico con la Germania e De Michelis esattamente ha fatto questo naturalmente dando il suo contributo sul Mediterraneo
Quello che ha detto che ha fatto De Michelis è stato che cosa
In due parole è stato di capire vent'anni prima quello che incominciamo a capire oggi e che forse anche i tedeschi incominciano a capire oggi che non basta
Una attenzione all'Est europeo al nord est europeo se non c'è un investimento vero sul Mediterraneo a partire dalla questione israelo palestinese ma perbacco continuando in un investimento serio su quei Paesi che e lo abbiamo visto con le le primavere arabe hanno bisogno di trovare un ubi consistam hanno bisogno anche che noi vi aiutiamo non li vediamo solamente come Paesi produttore di problemi
Sono anche produttori di opportunità se ci sono tanti problemi anche perché noi in passato non abbiamo destinato risorse prioritario in questo scacchiere del Mediterraneo
E infine l'assetto mondiale l'assetto mondiale del post caduta del muro di Berlino De Michelis lo vede lucidamente lo vede ritenendo che non può essere una passetto in cui un solo protagonista mondiale cioè gli Stati Uniti possono supplire invece per l'articolazione che si sta delineando lo vediamo oggi lo vediamo oggi non aggiungo altro perché emblematico tutto quello che stiamo vivendo oggi
Dunque De Michelis beh è stato un grande ministro degli Esteri
Un protagonista serio e coraggioso che ha schierato l'Italia nei Balcani e nel Mediterraneo sulle posizioni giuste e io credo che anche il ricordo che tanti diplomatici
Ma che tanti uomini politici esteri dei Balcani in particolare hanno indirizzato nei confronti di Gianni il riconoscimento del ruolo che avuto nel chiamare tanti di voi oggi qui avevamo esattamente questo obiettivo che è di rendere onore a questa personalità della storia della nostra Repubblica grazie
Grazie grazie al presidente Casini anche per questa inquadramento delle linee fondamentali della politica estera di di Gianni De Michelis
E grazie per avere sostanzialmente ricordato quanto egli tenesse ad un elemento di fondo
Del dell'azione che era quello come ha teorizzato anche nei suoi scritti della integrazione a fronte dei rischi notevoli di disintegrazione
E mi piacerebbe averlo qui al tavolo per intervistarlo per chiedergli qual è quale sarebbe la sua valutazione aggiornata del momento che stiamo vivendo oggi noi nella comunità internazionale
Così così pervasa da da pensioni tutt'altro che che risolte e io credo che sarebbe un un salto di di un un ulteriore salto di immaginazione De Michelis per favorire soluzioni ipotesi che andassero che andrebbero nella direzione della integrazione quindi dalla cooperazione multilaterale e non certo dell'arroccamento su su posizioni individuali o addirittura nazionalista
Credo anche che vada ricordato in
Minima aggiunta al quadro perfetto che sinteticamente ho già fornito il presidente Casini anche per un'altra ragione perché guardando all'Europa lezione massimali di integrazione degli ultimi decenni
De Michelis aveva ben chiaro che già in anni
Cruciali
Il cosiddetto allargamento dell'Unione Europea sarebbe andato avrebbe dovuto essere sviluppato insieme contestualmente al cosiddetto approfondimento allora allargamento e approfondimento
Erano due aspetti che De Michelis vedeva necessariamente congiunti collegati contestuali
Se così non è stato come non è stato ci sono state delle delle ragioni ma queste ragioni non hanno impedito a De Michelis anche negli anni successivi di essere critico nei confronti di questo sfasamento tra
Allargamento ed approfondimento
La parola alla vicepresidente Craxi adesso adesso il suo turno sul serio grazie
Grazie appunto ritenendo che l'ordine per aver voluto organizzare perché ne Cina grazie presidente casellanti per aver raccolto invito accettato dal da grazie al presidente emerito della Repubblica quest'anno grazie generalmente all'ambasciata garantite
Gianni De Michelis tanto un grande protagonista negli anni ottanta
Anni importanti per l'altare armi urbana Repubblica ingiustamente bistrattati
Che meno dopo l'apparente di Bulleri sanguinaria nel decennio precedente una cagione di progresso civile economico-sociale nettamente
Eppure figura di Gianni al pari di quella larga parte dell'Atlante politica di quegli anni ruggenti trenta legata a una figura teorico stereotipata
Bugiarda e notificatore cartaria di un'epoca che invece segnò un cambio di paradigma e ricordare la biografia di Gianni e quindi rappresenta per comprendere le sue idee S. impegno politico
Una storia che incrociati quella miliardaria del Paese con le sue con qui delle sue innovazioni
Con ragione che tanto sul piano europeo che internazionale registrerà un nuovo protagonismo italiano la sua formazione scientifica il impedirle era un visionario pre neanche con come il suo impegno ad amministratore locale contribuì a far non grande ministro
E la sua innata curiosità un attento osservatore delle dinamiche globali
Una passione quest'ultima che come vedremo non la non l'abbandonerà fino ai giorni da me sia laureata in chimica industriale di quel su una tastiera attacca Domenico il suo impegno politico com'è per la gran parte della sua generazione ebbe inizio negli anni universitari diventa occupazione del Libano e Luigi ricoprendo anche cariche nei comuni due paletti e democratiche delle vere e proprie fucine di talenti di leadership che contribuirono a dare alla politica e alle istituzioni italiane un atlante dirigente di primo ordine
Come cadere in un tempo in cui la politica Rienza confronto con la realtà maturazione caratteristiche che è tutt'a un tratto questo non state ritenute chi come superflua
Benetton
La sua gavetta entrando in consiglio comunale nella sua Venezia e ricoprendo la carica di assessore all'Urbanistica per poi essere eletto nel mille novecentosettantasei a pochi mesi
Dalla vigilia del Milan alla Camera dei deputati
Lettore accanito possedeva una curiosità fanciullesca che necessitava sempre di nuovi stimoli proiettato com'era perennemente verso il futuro con una rara capacità di sintonizzarsi con le giovani generazioni
Generosità lucidità e quante al via erano le sue caratteristiche peculiari
E a dispetto della leggenda che lo voleva sempre nelle balere Gianni era un lavoratore instancabile uno studioso maniacale di ogni dossier vero amava la vita e amava anche le discoteche ma non ci fu mai un contratto tra i suoi impegni istituzionali e politici per quello che era solo un legittimo sbarco
Già in uso al ministro competente con molto lungimirante preparato
Fu ministro del lavoro il ministro del referendum sulla scala mobile e ministro del spacca partecipazioni statali prima della vergognosa svendita degli anni novanta una pagina quest'ultima che denunciò con forza negli anni a venire
De Michelis però fu soprattutto ed è il tema di oggi un grande Ministro degli esteri
Possiamo dire a conclusione della sua parabola umana e politica che quello fu il suo ruolo prediletto
Il campo d'azione di ricezione nel quale cimentarsi nel quale seppe dare lustro all'Italia e sfogo a una passione innata
Non è un caso che De Michelis ministro degli Esteri fu uno dei primi a comprendere a leggere l'emergere di nuovi attori internazionali
Fu tra il primo a capire il protagonismo di Brick e in particolare il ruolo della Cina
E tra i più attivi nell'adozione di una nuova politica italiana verso l'America Latina
Il tutto senza contare ne ha già parlato Casini la sua peculiare visione euromediterranea
In questo figlio del suo tempo e di una classe politica in primis quella craxiana che vedeva nel Mare Nostrum ruolo spazio protagonista per una media potenza qual era l'Italia
La permanenza di Gianni De Michelis la Farnesina segnata come sappiamo da una stagione di grandi cambiamenti che possiamo racchiudere in due eventi chiave della nostra storia contemporanea
Il crollo del muro di Berlino e il varo di Maastricht
Gianni senza abbandonarsi è inutile entusiasmi si affronterà entrambi con pragmatismo definendo gli lo cito testualmente
Una frase in cui è avvenuto il grande rivolgimento che ha portato alla cancellazione di alcuni punti fondamentali della storia europea e mondiale
In quegli anni prosegue è accaduto l'immaginabile tutto si è messo in moto senza possibilità di formare il processo che si era avviato sul tema dell'integrazione europea per cui molto specie molto si spende De Michelis per appunto il ministro che firmò e condusse Maastricht
Non può certo essere annoverato tra le fila degli europeisti ideologici anzi sette vedere per tempo tutte le fragilità a cui andava incontro la costruzione europea e la denuncio come pochi inascoltato
Sottolineo questo tema dell'Europa e della visione euro-mediterranea che di certo molti altri
Affronteranno entrano contatto proprio perché l'involuzione del progetto europeo rappresentò per Gianni De Michelis su un grande cruccio
Infatti tanti in occasioni pubbliche che in occasioni private Gianni non ascolta i Marasco amarezza per come stavano andando le vicende europee e per il ruolo che l'Italia avrebbe potuto giocare
In un convegno di qualche anno fa pose questa una sua riflessione di grande interesse lo cito ancora
Rimane un grande punto di domanda e insieme una forte amarezza nel pensare quale contributo straordinario con Craxi avremmo potuto assicurare nello sforzo necessario
Di definire il nuovo ruolo dell'Europa nel mondo post guerra fredda
Probabilmente dice ancora Gianni se le cose fossero andate in maniera diversa da come è avvenuto non solo l'Italia avrebbe avuto un ruolo centrale positivo in questo scenario europeo
L'Alitalia con Craxi probabilmente avrebbe avuto ruoli di primo piano
Perché sarebbe stato quello più straordinariamente adatte capace di contribuire a questo obiettivo
Non si può dimenticare che Maastricht i cui a nome dell'Italia sono stato uno dei protagonisti
Porta con sé l'autorevolezza che derivava non a me ma l'Italia il Governo italiano dall'azione compiuta da Craxi al vertice europeo di Milano
Gli anni in cui Gianni ebbe a dire queste parole erano i primi anni del secondo decennio del due mila e De Michelis reggeva l'ultima fase della crisi quella che dal due mila dieci ha investito soprattutto l'Europa come la conseguenza di un particolare aspetto della deregulation e cioè l'incapacità dell'élite europea di dare seguito al mandato implicito del Trattato di Maastricht ossia di fa procede all'integrazione politica dell'Unione Europea
Un dibattito se pensate all'ultimo quinquennio tanto abusato quanto irrisolto
Nel tempo Gianni contrappose un'Europa in preda a una sorta di rattrappimento baltico a un'azione Ida dizione euro-mediterranea scevra da ogni scena d'ogni implicazione coloniale ma un disegno condiviso nel quale si potesse riconoscere lealmente la convenienza di ciascuno in grado di fare delle la regione euromediterranea la quarta potenza economica del mondo
E fare del Mediterraneo un'aria instabile pacifica luogo di scambio e di incontro tra culture diverse
Ma l'azione politica di Gianni De Michelis non può certo essere racchiusa solo nell'ambito istituzionale e dalla fine degli anni settanta infatti uno dei protagonisti di quel Partito Socialista Italiano dov'è unico tra i partiti
Della sinistra europea e nel Cancelliere occidentale il Sons e nelle tante battaglie di libertà
In tutto il mondo mentre ancora c'era chi si attardava a giustificare l'intervento dei carri armati militari attragga
I socialisti con la loro azione furono vicini a chiunque nel mondo soffrisse per la privazione della libertà battendosi tanto contro la destra reazionaria golpista che contro il comunismo totalitario
In Europa sostengono sostengono gli spagnoli lotta contro il regime franchista in Portogallo la rivoluzione dei garofani che abbatte regime di Salazar intreccia la lotta contro la dittatura dei colonnelli
Felipe Gonzales Mario Suarez a lecco Panagulis tutti trovarono soccorso conforto a loro esilio in via del Corso quattrocentosettantasei
Ma non solo
Per l'impegno del gruppo dirigente socialista di dell'aiuto polacchi cecoslovacchi russi ungheresi
A ovest cileni uruguayani salvadoregna con Gianni De Michelis in prima linea Craxi Socialisti ottenne non la liberazione dei capi di Solidarność dalle carceri di Varsavia
Ed essere oggi ripresi cani esule comunista cecoslovacco a cui il Pci di Berlinguer sbatte la porta in faccia al Parlamento europeo nelle file socialiste
La darlo per consentire alla moglie di Andrej Sakharov detenuto in Siberia di Venezia curare in Italia ottennero la riabilitazione criminali eroi della rivolta di Budapest
Gianni anni dopo finita anche la sua esperienza al Parlamento europeo con parole di verità che dirette prive di ipocrisia infingimenti ebbe a commentare col di quella stagione di promozione di libertà e di democrazia in tutto il mondo
L'appoggio che come PSI demmo a favore di queste battaglie e dato concreto perfino con aiuti finanziari formalmente illegali
Un discorso questo che sarebbe interessante affrontare nella più generale riflessioni sulle questioni che hanno attraversato la vicenda di Mani pulite
In tema di De Micheli e il suo approccio alle questioni internazionali come ricchezza amava dire che era basato sulla Realpolitik
Su tutti vi sono due momenti emblematici opporsi ma significativi che ben danno il senso della sua azione internazionale e anche suo rapporto su tali temi con Craxi risalgono entrambi agli anni in cui Gianni era alla guida della Farnesina
Il primo riguardava il Nicaragua espandibili Asimo l'altro la sua maglia e la fine del regime di sia Barrett
Craxi era molto più filo sandinista e molto più situazioni barre di De Michelis con il suo sito Cangini ottimo Craxi era d'accordo con la sinistra italiana e con i comunisti al contrario
Per l'appoggio anzi a barre entrò in uno scontro frontale con il pc comincino addirittura accuse di collusione corte al PSI regime il somalo in quel frangente delicato Gianni De Michelis
Abbiamo una posizione diversa riteneva che a regime sandinista forse il figlio della guerra fredda e che per questa ragione dovesse essere superato
Mentre allo stesso modo e per le stesse ragioni pensava che l'appoggio di anzi a barre
Dovesse fermarsi a un certo punto un confronto sempre Franco leale e caschetto
Gianni commentò così quella vicenda aveva un approccio più tipicamente da Realpolitik e meno invece dello schema cosiddetto di valori che era il tipico di Craxi
Solo la prova degli agenti del tutto marginali sulle questioni sostanziali intese la sintonia con Craxi fu totale
Probabilmente Gianni chi descriveva più cinico e pragmatico dell'edilizia che invece fu infatti parlando della sua politica estera non possiamo non affrontare un ultimo capitolo quello mediorientale Enter particolar modo la questione israelo palestinese sulla quale contribuì all'interno del partito
A sviluppare una linea originale propria del nuovo corso craxiano
Senza dimenticare che la posizione socialista per sempre a favore del diritto all'esistenza dello Stato di Israele un atteggiamento sostenuto perorato in seno all'Internazionale socialista e apprezzato da Peres ed altri leader laburisti israeliani
Al tempo stesso De Micheli che riteneva e con lui tutto il PSI
Che la logica della guerra fredda non potesse significare una scelta di campo del mondo e delle democrazie occidentali a favore Israele contro il legittimo diritto del popolo il tre palestinese che si batteva e si batte per avere un attacca intuizione socialista del nuovo corso troppa negli anni Novanta la sua statuizione massima di due popoli due Stati oggi logorata dal tempo ed è infatti e il un frutto di una visione cattedra tuttofare tutti coloro che si battevano per la libertà e la democrazia e quanti al contempo lottavano per la sicurezza e la pace Israele in origine è una posizione cordialmente risentiva e molto aggiungo dei scontento della guerra fredda e che lo scudetto Demicheli preciso
Non potesse essere in alcun modo accostata a quella dei successivi anni Duemila connotata dello scontro globale con il radicalismo e il fondamentalismo islamico
Altresì venendo ai giorni a lui più vicini canta interessante analizzare la posizione di Gianni De Michelis dopo la grande crisi del due mila otto
La lettura degli accadimenti di quel primo scorcio degli anni Duemila
E gli effetti che ci avrebbero prodotto sulla Società mondiale e alza interessante
Gianni individua analizza percepisce proprio in occasione di un convegno del due mila e dodici dal titolo che cosa ci è successo alcune delle principali vicende
Dalla fine l'equilibrio bipolare dal G7 al G otto G venti e tutte le sue riflessioni sono ancora oggi di una grande attualità e hanno il sapore di chi ha detto ma non è stato ascolta
Negli ultimi anni non mancarono nella sua attività di libero pensatore lì individuazione le responsabilità di un aspetto globale fuori controllo
Con lo sguardo sempre rivolto oltre confine prima che la malattia lo aggredì cioè ragiono attorno un aspetto multipolari flessibile frutto di accordi e compromessi a geometria variabile
Sostenuto da regole globali e da una governance plurale che avrebbero dovuto riguardare in primis un nuovo ordine
Immaginava anche per l'Europa un aspetto confederale guidato da un gruppo di periti guidati
E pensava che non si dovesse non dovrebbe essere considerato superato il ruolo dello Stato nazione il ritorno dello Stato nazione nella visione di De Micheli che riprendeva quindi la vecchia intuizione di Craxi comportava il viso nel dare vita a un compiuto federalismo comunitario
E la conseguente esigenza di rafforzare internamente i poteri di governo
E ovviamente preoccupato del populismo perché diceva si limita approfittare del vuoto lasciato da democrazia inefficienti cavalcando insicurezza e paura senza alcuna assunzione di responsabilità
Ma la risposta ai problemi per De Michelis era una il solo una contro le scorciatoie contro le operazioni di ingegneria politica e istituzionale
Gianni riteneva che la politica dovrebbe riprendere il suo primato ricreando l'equilibro tra la logica del mercato e la necessità di una regolamentazione intelligente che renda possibile la competizione
Un tema vero profondo ci riguarda da vicino su cui saremo chiamati a confrontarci con serietà
Poiché ciò vorrà dire ristabilire la giusta gerarchia tra economia reale ed economia finanziaria
Elemento alla base della divaricazioni insopportabile dei livelli di ricchezza riportando al centro della logica economica l'uomo nella sua dimensione di lavoratore e produttore concludo
Ci sono molti modi episodi che possono contribuire a ricordare una figura poliedrica come è stata quella di Gianni De Michelis
Aumenta il piacere ricordarlo come penso farebbe piacere a luglio un socialista indomito che non s'è mai assegnato all'ingiustizia che ha colpito un'intera comunità umana
E subita da un gruppo dirigente che tanto ha fatto per fare grande l'Italia
Un'ingiustizia quel tentato di reagire con la forza delle idee rivendicando un ruolo ha il primato della politica che nel tempo veniva venduta umiliata martoriata
Lo voglio qui ricordare come un socialista coraggioso che ha saputo attraversare anche le stagioni più due del partito
E della storia repubblicana con la schiena dritta e la testa sulle spalle stenta mai abbandonare i compagni di una ricca lo fece con questo temperamento abbondantemente ricordato apparentemente aggressivo che invece nascondeva un animo buono generoso un idealista ostinato
Per questo ci mancheranno le sue analisi lucide le sue sfuriate ma soprattutto il suo Caravaggio e a me la sua amicizia ciao Gianni
L'immagine di Gianni De Michelis che ci ha dato la vicepresidente Craxi è una conferma la sua personalità appassionata febbrile sia dal punto di vista umano sia dal punto di vista politico e c'erano tante idee tante tante intuizioni alla base della sua azione forse una che non è stata ancora menzionata ma che meritano
Un secondo di di attenzione è quella sua profetica visione di quanto le migrazioni avrebbero impattato sull'Italia e sull'Europa lo disse trent'anni fa con una visione appunto avveniristica quando il tema non era certo all'ordine del giorno e poi e poi anche bello il ricordo che personalmente condivido
Della capacità di ascolto di un uomo così
Sicuro di sé anche così fermo nelle sue condizioni però allo stesso tempo aperto allo scambio e al dialogo i beneficiari di tutto questo erano alla Farnesina trent'anni fa gli allora giovani
Che si sentirono coinvolti in un'aria nuova che non sempre si ripete con i tanti successori di Gianni De Michelis ministro degli Esteri
Una volta partecipano ad un incontro da da da giovani funzionari insieme al ministro a Brussel
Un incontro importante al termine del quale il più strano alcuni dei più stretti collaboratori si allontanarono caro a De Michelis chiese ma lo scusate dove dove andate che che che succede
Qualcuno disse dobbiamo andare a fare un telegramma
Riguardo questo collega disse ma scusa chi voi telegrafo fare siamo tutti qui lo sappiamo quello che è successo
E questo concerto coraggio disse al ministro no veramente prassi di informare per i passi più importanti del ministro la nostra rete quella sarà stato un colloquio con il segretario generale della NATO
E il dirigente collega pensava fosse suo dovere d'informare in tempo reale la Rete nato appunto dei nostri ambasciatori
Al che non ritenemmo che problemi che si avrebbe mangiato questo collega invece lo guardò e disse va bene ho capito hai ragione vai pure gli strinse la mano
è capì che era un meccanismo non solo rituale ma anche sostanziale
La parola al presidente Amato per le conclusioni di questo incontro
Insomma era andato a concludere il nostro incontro ciò che ha detto Stefania quindi mi sento un po'
Oltre oltre esprimere la mia gratitudine alla presidente del senato a piedi poi che ha avuto l'idea di organizzare questo in contro che effettivamente nato sulla motivazione che ricordava il Presidente Napolitano all'inizio del suo intervento cinque
Ricordare gli aspetti negativi che ci sono nella vita di chiunque ricordare il folklore ma lo posso ricordare anch'io insomma era quand'eravamo giovane insomma allora che Acquaviva e io andavamo a letto Gianni aspettava allora di andare in discoteca perché quando noi andavamo a letto non era ancora allora Diana e va be'e non c'è niente di male perbacco era un uomo vitalissimo il vitalissimo non soltanto per quel cervello che era veramente un dono di natura straordinario di cui disponevo ma per tutto alla scorrazza chiede in vigore che esprimeva infantili guardate
Poi
Dedicherò qualche minuto in modo non apologetico a ad alcune vicende della nostra politica estera in particolare europea ma devo dire che l'ultima volta che io l'ho visto in una riunione proprio
Gennaro la vedi organizzata tu eravamo in quella sede prestata dalla UIL vicino a
Viale della Regina
Discutevamo non so di che cosa
E c'era anche Gianni ormai colpito dalla sua malattia
E il solo gli occhi erano vivacissimi nelle voleva uscire agli interventi di ciascuno
A un certo momento gli venne chiesto credo proprio da tecnici coordinati vuole dire qualcosa a Gianni
Lui si caricò era pronto a dire egli usciva una sorta di sì
Col quale esprimeva il suo accordo forse
E penso ai problemi capitolo di pensare quando anche Nino Andreatta venne colpito nel cervello
Che ci sono nelle cose umane a volte una tragica ingiustizia perché il meglio che uno ha saputo esprimere è la parte che scompare per prima in qualche modo viene lo trovai così ingiusto ne fui sconvolto stretti e poi
è andato declinando
Finché definita e ed era proprio io ancora lo ricordo insomma
La veemenza con la quale aggrediva agli altri ma gli altri dovevano essere consapevoli che l'aggressione era suscettibile di reciprocità purché con argomenti
C'era qualcosa che solo lui aveva veneziano la posa da baruffe chiozzotte faceva sempre così quando clienti
Contestava per qualcosa
E così godesse braccia diceva sempre a ai miei della ragioneria quando io ero al Tesoro perché voi lo leggete l'economista e diceva voi non leggete le con quelle della ragioneria figuriamoci se leggevano l'economista ma questa convinzione che non si può parlare di qualcosa se non si è sufficientemente informati di quella cosa pensate quanti beni abbiamo perduto questo lui era talmente convinto che riceveranno non budget telecronaca diceva sempre
Beh io c'ho passato buona parte della mia vita con Gianni intanto lui dico imbolsito e l'ho ricordato il giorno della sua scomparsa
Quand'era ministro delle partecipazioni statali nella commissione che immediatamente cresce per la riforma delle medesime io ricorda pupilli
Sì formò la mia amicizia con Carlo Ciampi che era allora direttore generale di Banca d'Italia
Ed eravamo in due giuristi di quella compagnia e poi chiedemmo insieme la faccenda di San Valentino il decreti
E decreto sulla scala mobile
Che era un complotto tra noi due al quale il Presidente del Consiglio restò estraneo sino alla fine
Vi ricordo ancora era il giorno che glielo dovevamo far firmare entro il presidente Craxi
Mi guardo intorno Che cosa ci fanno tutti questi sindacalisti figli a Palazzo Chigi
Era era il giorno della firma dell'accordo insomma che che Gianni condusse
E poi che poi fa bello lui fu ministro degli esteri in un governo in cui io non c'ero e condivido
Ciò che è emerso stamane lo dicevi tu hostess Stefania che tante cose affatto entrante così è andato mai effettivamente il più lo ha fatto proprio dal ministro degli Esteri probabilmente questo suo era meglio non c'ero bello aveva bisogno di una dimensione come quella che la politica estera di dava ma ma proprio per questo
Ripensando a lui io sono andato a ristudiare nella vicenda di Maastricht
Perché vedete quando di Maastricht si parla così si dice è un grande momento
Formidabile il passaggio è il trattato che ci ha dato lei euro e quindi è una svolta
In effetti con gli anni che sono passati diciamo la verità ci siamo resi conto che il trattato di Maastricht e come tante vicende umane che nella storia plurimillenarie della nostra esistenza mettono insieme il bene e il male Mascaretti te c'ha dato euro
Ma ci ha dato una governance dell'Euro ed altro che col passare degli anni si è rivelata sempre più inadeguata
Lui sempre più viziata da quello che è diventato il tarlo corrosivo della integrazione europea la sostituzione delle coordinamento tra le politiche nazionali alla definizione di politiche europee attraverso competenze attribuite alle istituzioni europee
E Maastricht che allarga come un'autostrada lo spazio del cosiddetto metodo intergovernativo
E Maastricht che come modifica la attuale importanza della politica estera e di sicurezza ma nulla attribuisce alla competenza europea
L'attribuisce al coordinamento tra le politiche nazionali
E Maastricht è che si accorge dello spazio di libertà sicurezza e giustizia ma non lo attribuisce alla competenza del Comune
Lo attribuisce al coordinamento e Maastricht
Che il Creatore euro
E credente giustamente una banca centrale titolare unica della politica monetaria europea non affianca
La politica monetaria europea con competenze europee in materia economico fiscale la cui assenza è stata la principale responsabile dell'unilateralismo senza correttivi ieri gli equilibri
Delle politiche di risanamento finanziario che in assenza di riequilibri
Sono diventate austerità a volte con conseguenze drammatiche sulle economie e sulle istituzioni sociali dei Paesi in via di risanamento
Ci sono entrambe le cose Maastricht noi ce ne siamo resi conto col passare degli anni e con il passare degli anni siamo andati a riscoprire gli economisti
E il primo tra gli italiani sul proprio Tommaso Padoa Schioppa che già allora disse loro guardate così non potrà funzionare
Ci vuole qualcosa di più a livello europeo
La domanda allora che mi sono opposto ma nel furono consapevoli o no
Circa su una sufficiente tensione
All'interno di questo lungo negoziato
Oppure andarono felici e contenti verso l'assoluzione
Di cui col passare del tempo abbiamo potuto apprezzare tutti i meriti a valutare anche tutti i difetti
Ebbe
Nel furono consapevoli e Gianni De Michelis fu tra quelli che più
Sì ne dimostrarono
Capaci di cogliere tutti gli aspetti
Aggiungo tra parentesi che il suo ruolo il ruolo italiano nella vicenda che porta a Maastricht in realtà a parte
Di un lungo capitolo di vita europea della quale gli italiani sono sempre protagonisti
Sempre in una posizione di proposta che si colloca al centro dell'attenzione proposta quindi non soltanto franco tedesca quella fase lì quelli
Che hanno la mia età se lo ricordano gli altri se non hanno letto l'Economist euro devono ancora imparare
Se comincerà con piano che porta il nome Colombo gangs nel mille novecentottantuno
Che vede le ragioni della sicurezza della politica estera comune come ragioni che debbono trovare uno sbocco istituzionale infatti il piano Colombo che invece era è alla base del dichiarazione di Stoccarda di due anni dopo nel mille novecento ottantatré
Che poi Evelyn proibita dal Consiglio europeo di Milano
Protagonisti ministro degli Esteri Andreotti e presidente del Consiglio Craxi il quale tromba
Il primo ministro britannico la signora Thatcher facendola trovare davanti ad una sorpresa che lei non si aspettava che il costo
Che il Consiglio europeo prendesse una decisione a maggioranza e nonno per consenso come si dice che basta che uno dica io non sono d'accordo e allora il consiglio europeo si fermano Craxi fece esprimere le opinioni dice la maggioranza è favorevole e approvata la che si farà una conferenza intergovernativa
E
è da tutti riconosciuto che conto con quel punto di origine italiano Colombo che incerta è il Consiglio europeo di Milano che apre le porte al
Modifica dei Trattati
A quel punto
Sì apre la vicenda che che porterà a a Maastricht e
Sì
De l'atto unico che poi sarà il frutto immediato del Consiglio europeo di Milano dapprima delle riforme provocate da quel Consiglio europeo
Che mille novecentottantasette deliberata il in Lussemburgo
E la frase nella quale prende corpo l'idea di un'unione monetaria
De Nora il progetto dell'orrore l'unione monetaria si dovrà fare una moneta unica
è evidente che a quel punto sorse subito chi dice ma un'unione monetaria senza un'unione politica senza un rafforzamento politico starà in piedi
Bisogna anche muoversi sul terreno dell'unione politica lo dirà il Parlamento europeo loro dirà
Un nuovo documento crea gioisce sempre
E questa volta Demichelis
Ed è un documento
Molto semplici che prevede del
Marzo del mille novecentonovanta che debba esserci un rafforzamento dell'integrazione politica e che ha quel sito infine Bizzarri europee peraltro si debba convocare una seconda Conferenza intergovernativa che affianchi quella per l'unione monetaria con lo scopo di dare validità rafforzamento politico del unione
Il primo
Atto con il quale si dice occorrerà anche più integrazione politica e non solo monetaria
Il documento De Michelis viene dice notate c'è sempre gang scegliere
Più longevo come ministro degli esteri del genere dei nostri ministri degli esteri ma soprattutto c'è questo l'elemento che è già stato ricordato
Scene la storia dell'Unione europea della comunità europea in lega un legame più forzato che d'amore tra Francia e Germania l'asse franco tedesco
Ma quando si è trattato di cambiamenti istituzionali vere all'Unione
Sono Germania e Italia non Germania e Francia che trovano l'intesa per una ragione molto semplice che al di là delle parole
Molto nuove del attuale il giovane presidente francese la Francia è sempre stata molto più sopranista
Del Germania e dell'Italia rispetto alle prospettive di integrazione politica
Fatto sta che vede che quando si arriva siamo nel giugno del novanta al consiglio europeo di Dublino
Il Consiglio europeo di Dublino
Non riesce a convocare la Conferenza intergovernativa sugli aspetti politici perché prevale la resistenza dei britannici
E così sì arriva alla presidenza italiana
Il primo semestre il secondo semestre scusate del novanta e sotto presidenza italiana e qui invece una responsabilità dirette di De Michelis oltre il quale fa una riunione nell'ottobre del novanta
In cui l'accordo sull'Unione monetaria e pacifico
La dimensione politica è ancora guardata con elevati diffidenze
Ma la Presidenza italiana a dicembre riesce a convocare formalmente entrambi delle conferenze intergovernative
Uno che legge queste cose dice ma quando si decideranno farne una sola ma queste sono le dissennate Lizzie tipiche del dei binari europei al comunque è un aspetto marginale quello che conta di più
E che
E qui comincia il dramma
Chi sarà poi concluso a Maastricht
Mentre per l'unione monetaria
C'è un documento che è quello della commissione che è molto netto moneta unica politica monetaria centralizzata creazione di una banca centrale europea con struttura certo federativa
Ma con poteri diretti decisionali della banca e pensateci
Pensate agli scorsi anni pensate alla differenza tra il Consiglio europeo e tutti i suoi intricati e complessi compromessi che spesso non approdano a nulla io pensante al presidente della Banca centrale che può dire
Faremo whatever it takes e i mercati si fermano perché sanno che ha il potere di farlo che lo farà
La differenza tra l'attribuzione di un potere europeo il concerto Cacco fonico del del del consiglio europeo fatto sta idee che per l'unione monetaria c'è il documento
Per l'integrazione politica ci sono per il Paris di doversi e la presidenza lussemburghese tira fuori
L'impianto che nel gergo viene definito tripolare
Allora collochiamo l'euro nel profondo comunitario
La politica estera in un Paolo diverso che per ora intergovernativo senza attribuire competenze nuove
Alla commissione al Parlamento e poi lo spazio di libertà sicurezza e giustizia terzo porno
Quando nasce questo doc
Documento notate la Commissione reagisce con un atteggiamento talmente critico che le sue parole sono si va avanti l'impianto tripolare ci sono rischi di disintegrazione del comunità USA queste parole
Ed è tanto lacerante il confronto che quando dalla presidenza lussemburghese si passerà alla presidenza
Olandese
La presidenza olandese siamo a questo punto nel secondo semestre del novantuno
Presente era invece un documento unipolare
Prendere la politica estera e di sicurezza comune prende lo spazio di libertà sicurezza e giustizia e li riconduce entro il sistema comunitario
Ci sarà un esame approfondito il trenta settembre del novantuno
La storia comunitaria ha battezzato quel giorno anche se ci se ne dimenticati come il lunedì nero quel giorno il l'impianto unipolare proposto dal presidenza olandese viene bocciato dai la maggior parte dei governi nazionali
Ne uscirà ne uscirà Demichelis dicendo
Come impianto
Va bene non lo possiamo usare useremo l'impianto tripolare
Ma rimane l'altro documento dal quale si potranno estrarre e approvare simbolo delle proposte relative ad aspetti
E tu viene fuori il suo realismo che è già stato ricordato lui sta dall'altra parte
Lui era per l'unipolare vede che non può passare cerca di salvare anche per il dopo l'impianto unipolare dicendo non lo buttiamo via vedremo che cosa ne potremmo fare va be poi passo il tripolare e
Fu il così ma mi disse lui stesso il ministro britannico Douglas fare cioè fare d'a inventare l'idea del tempio
Per cui c'erano i tre pilastri pilastro comunitario il pilastro estero il pilastro libertà sicurezza e giustizia
Che insieme davano vita ad un tempio l'Unione europea
Protti hanno capito che cosa fosse in Unione europea perché condivideva non avendo per i giuristi questo
Comunque non avendo personalità giuridica conviveva con la comunità
E ne sono nati pasticcino AWD uniti perché tutte le volte che noi dovevamo firmare un trattato internazionale con un Paese terzo
Che includeva aspetti che stavano nel comunitario e aspetti che stavano nella politica estera comune coloro che andavano lì come nostri rappresentanti dovevano mettere due firme
Tant'è vero che più volte gli americani chiese a Roma perché noi ne mettiamo una bovina mettete due
E a perché una firma era improprio
Io rappresento la comunità europea e firmo per la comunità
L'altra l'approccio si suppone procura dagli Stati membri perché per l'aspetto di politica estera comune a firmare in realtà dovrebbero essere gli stati membri
Poi almeno queste confusione l'abbiamo eliminata ma
Io ora
Voglio e devo concludere
A distanza di tanti anni
E rimasto tuttora vero
Che quello che si voleva che Maastricht desse che non era necessariamente la creazione di una federazione era l'attribuzione di competenze essenziali a livello comunitario
La funzione di stabilizzazione
Con un rombo apposito nel bilancio comunale che permette alla comunità
Di sostenere le economie dei Paesi che stanno facendo risanamento finanziario di evitare che la protezione sociale scenda al di sotto
Dei livelli intollerabili in Paesi civili come il nostro è sempre lì
Venne scritta in un documento dei quattro presidenti nell'ottobre del due mila dodici
Iscritta in un documento della Commissione Armieri scritta in ulteriori documenti dei presidenti che da quattro erano diventati cinque ma il documento era sempre uguale
E ancora non lo sia fa
Sono esattamente le cose
Per le quali Gianni De Michelis aveva detto dopo il lunedì nero chiudiamo le per il singolo L'impero oggetti dovremmo ancora utilizzarle
Sarebbe arrivato il momento di dargli ragione oltre che di celebrarlo e speriamo che prima o poi ragione vi sia da
Grazie a tutti grazie al presidente Amato per questo ricordo inserito in quasi una lectio magistralis su voto grazie alla Presidente Casellati che saluto per l'ospitalità che c'ha voluto gentilmente concedere grazie a tutti buona giornata