Presentazione del saggio "Sette note a sinistra. Come il PD può andare incontro al futuro" di Mauro Agostini (Rubbettino)

Comincerei a parlare
A portarmi avanti a parlare un po'del libro presentando innanzitutto l'autore che molti di voi immagino conosceranno e il curriculum è molto ricco e molto vario ciò che vedo quelle quello che gli ha consentito di scrive anche un libro
Assolutamente piena di spunti non soltanto di politica non soltanto di economia ma anche di lettura di un momento importante nel nostro cambiamento del cambiamento del nostro Paese Mauro Agostini
Fondatore del PD in qualità di tesoriere nella segreteria di Walter Veltroni stato deputato senatore
E il sottosegretario al Commercio ATO segretario al commercio internazionale per la ministra Emma Bonino e attualmente è direttore generale di sviluppo Umbria e autore anche di altri libri tra cui vorrei ricordare almeno per continuità rispetto anche a questo il tesoriere che è un libro che abbiamo letto tutti con molta attenzione perché c'ha rivelato alcuni elementi importanti
Relativa relativi al finanziamento dei partiti che è un tema che anche oggi probabilmente affronteremo avendo anche l'interlocutore di qualità per farlo
Questo libro allora dicevo tenuti a sinistra come il PD può andare incontro al futuro
A me sembra che questo libro Poggi essenzialmente su due pilastri e forse quella spaccatura al centro un po'il preannunciato da una parte c'è una rilettura della storia del riformismo negli occhi di sinistra gli ultimi venticinque anni e dall'altra ci sono delle proposte concrete perché l'autore non vuole guardare al passato Mauro Agostini fa delle proposte concrete nelle quali pensa si possa identificare un partito che si dice riformista
Perché la sua idea e quella che è l'identità di un partito sta nelle vene ovviamente che esprime e non nella personalità del leader fosse un'idea che qualcuno può ritenere superata vista la situazione attuale ma che forse non è sbagliato rilanciare quindi già questa è un'idea di fondo Murdoch si ritiene che last la la la storia del riformismo italiano della sinistra italiana
Abbia vissuto un momento magico particolare che li rintraccia nell'esperienza del primo governo Prodi quindi l'esperienza del novantasei novantotto ma anche in quello che precede questa esperienza di governo vale a dire la stessa campagna elettorale una campagna elettorale in cui vi ricorderete di cui ricorderete il programma governatori le quaranta sentenzia dentro il governo Prodi
Un modo proprio per presentare un'idea diversa del Paese
Attraversata da tutta una serie di suggestioni da qui posso ricordare per esempio quella portanti sì ma dello Stato che si ritira dall'economia
E che sarà il prologo per diciamo anticipazione del programma che porterà poi al piano delle privatizzazioni che quel governo farà è un'occasione importante in cui Prodi creerebbe e in cui c'è un passo avanti anche per la politica almeno nelle intenzioni di e dello stesso Prodi l'idea nel superare i partiti di entrare in una fase in cui le idee vengono rappresentate da una coalizione ampia e compatta
Ora nell'esprimere questa sua per questo suo pensiero Prodi incontra ovviamente delle resistenze
E queste per Mauro Agostini sono il segno il segno evidente di un dibattito o di uno scontro di un modo di fronteggiarsi all'interno della sinistra che perdura fino ai nostri giorni
E che poi magari gli chiederemo di raccontarci così come lo individua attualmente nel momento attuale
Una sinistra che vuole cambiare è una sinistra che resiste in particolare parla
De Agostini parla di partiti e ulivisti cioè quelle che sostenevano la coalizione più ampia e più compatta e quelli che invece teneva moltissimo alla prevalenza il predominio dei partiti
Queste due anime si riscontrano poi nel momento in cui l'Ulivo finalmente va al governo e inizia la sua esperienza perché anche lì le idee fortissime che esprime questa coalizione trovano dei forti momenti di resistenza
Nove ci ricorda molto bene fa un excursus Berto perché ma ho voglia di Super Mario Bussini la distrutte da dentro e quindici con ciò offre anche una prospettiva diversa anche diversa delle narrazioni giornalistiche che spesso diciamo alzano un po'romanzata e lo dico io diciamo faccio mea culpa
Quindi Mauro ci offre qualche aneddoto ci offre una lettura tecnica anche di quello che è successo è individua in alcune noi in alcune novità introdotte dal governo Prodi
Un elemento di fortissimo riformismo come dicevo prima la dea fondante che lo Stato si ritiri dall'economia quindi ci sono due azioni fondamentali del governo Prodi che lui in qualche modo ricorda racconta chi sono
La riduzione del debito pubblico una riduzione del debito pubblico che in quel tempo ottenne il consenso dell'opinione pubblica e ci sembrerà strano visto che adesso se ne parla come qualcosa di assolutamente nomina di un perché allora allontanerebbe il consenso dal governo a quello che vediamo in questi giorni esattamente questo
L'altra cosa l'altra importante filone alto importante filone evidentemente e il grandissimo piano di privatizzazioni da centotredici miliardi di Euro
Che è si mosse con alcune difficoltà e si realizzano non del tutto per una sorta anche di tali geni si avvicini in alcuni casi addirittura andò a finire nella parte opposta rispetto alle previsioni
Rispetto a quanto si era programmato perché come dice Mauro Agostini Esiste nel nostro paese una sorta di pendolo degli estremi se si fa una cosa il governo sostiene un governo diverso o dello stesso segno
Del viene spinto quasi a fare l'estremo opposto
Annullando l'effetto di quello che è stato fatto è condannando il Paese all'immobilismo non voglio dilungarmi troppo e però vi voglio dirle due cose che nel libro mi hanno colpito
E l'analisi che fa Mario Testino e anche un'analisi di tipo sociologico e ed è anche molto critica in alcuni punti non risparmia diciamo strali
In alcuni casi in particolar modo si sofferma sulla nascita del populismo nel nostro Paese
E la rintraccia in qualche modo non del tutto me parte la fa risalire a una sbagliata errata narrazione del paese che la sinistra nel governo Renzi particolari ha offerto al Paese
Un Paese spiegato dalla crisi a cui veniva raccontato che tutto era bello tutto poteva cambiare
Certo era un modo per così diciamo attendere che su gli animi però molto spesso tutto questo diventa esattamente l'opposto a quello che è successo
E che probabilmente quella narrazione a irritato ha creato una sorta di malumore cavalcata prevede alcune formazioni ecco qua buonasera venuta
Nicola Zingaretti segretario del partito democratico
Quindi dicevo
Otto in una penso che si rivolta una paese che trova una sua espressione in altri partiti politici quelli che attualmente ci governa no
E ci recheremo adesso chiederemo ad alcuni interlocutori che sono assolutamente idonea a rispondere a questa domanda si è possibile invertire questa rotta in Cina
In coda al libro ma non per questo diciamo come parte finale del pensiero di Mauro Corsini ci sono sette proposte le sette note di cui parla nel titolo
Sette proposte che attraversano un po'tutte lei le tematiche importanti per la sinistra italiana in particolare ciò che Mauro così parlare al di qua del lavoro ma poi lo pregherò di fare anche alcuni accenni ad altri temi
Assolutamente curiose assolutamente interessanti però io mi fermo qui perché altrimenti diciamo copre un po'troppo del libro I che vorrei che gli interlocutori lo stesso autore e ne parlassero e comincio diciamo a interloquire con loro cominciando dal professor Messori
Dicevo appunto di privatizzazioni il posto che era un diciamo un asse portante del del governo Prodi Agostini scrive che leggo citazione diciamo tra virgolette scrive che il governo Prodi intendeva agire sulla configurazione storica del capitalismo italiano dalla RAI mi chiedo e chiedo quali sono stati i punti di debolezza di quel programma così ambizioso e soprattutto le chiedo quanto le pare un serio e attuabile il proposito dell'attuale governo di tornare a quello statalismo quali che stiamo correndo
Grazie
Grazie io cercherò di rispondere a questa domanda così come cercherò di evitare di come dire guardare soltanto al passato
Cercando un ponte rispetto ai problemi attuali e per farlo anziché occuparmi immediatamente di privatizzazioni io vorrei come dire invitarvi
A una riflessione sulla situazione attuale della nostra economia
Naturalmente io farò un riscontro prevalentemente economico datato il mio mestiere e quindi vi vorrei invitare a riflettere sul fatto che l'Italia per molti versi condividere dei fattori di tensione economico sociale che sono comuni ad altri paesi che sono apparentemente comuni ad altri Paesi economicamente avanzati per esempio anche in Italia non abbiamo una parte della collettività della società anche di lavoratori
Non riescono a mantenere la loro collocazione sociale e che quindi un po'sbrigativamente tra virgolette vengono spesso indicati come il perdente abbiamo una incidenza della povertà assoluta e relativa che forse non è pari peggiorata tanto quanto in altri Paesi economicamente avanzati ma che comunque non è migliorata abbiamo ineguaglianze nella distribuzione
Berretti
Se però riflettiamo sul perché in altri Paesi economicamente avanzati abbiamo questi fenomeni non li ritroviamo in Italia perché almeno questa di interpretazione condivisa tra l'economista una delle cause nulla sola ma una delle cause principali dei fenomeni che ho descritto è andato dalla forma specifica delle traiettorie tecnologiche prima la cosiddetta tecnologia dell'informazione e della comunicazione e poi l'innovazione digitale e l'intelligenza artificiale che determinando una rottura nei modelli di crescita e di sviluppo dei sistemi economiche sociali
Quasi inevitabilmente comporta almeno su al sul breve e medio periodo i fenomeni negativi che ho cercato di il paradosso italiano e che non voi
Tranne un nucleo di impresa e che stanno sulla frontiera dell'innovazione tecnica a livello internazionale il paradosso italiano e che la nostra economia alle nostre imprese
Non hanno non sono state protagoniste di questi processi di innovazione
Non sono stati parte né della prima rivoluzione tecnologica quella che e intercorsa tra la fine degli anni ottanta e l'inizio degli anni Novanta novanta mentre la seconda
Quella che si sta manifestando ora con l'intelligenza artificiale e con l'economia digitale quindi noi abbiamo questo paradosso di a vere
Di condividere fenomeni negativi che appaiono simili in altri Paesi economicamente avanzate senza però aver compiuto quel percorso di innovazione di rottura di vecchi modelli di sviluppo che erano tipici degli anni sessanta settanta
E fino agli anni ottanta allora da questo punto di vista noi paghiamo un prezzo ancora più alto e lo paghiamo e questo è evidente a tutti in due dati di fondo che sono una bassissima crescita questo Paese è in stagnazione sostanziale
Dalla inizio degli anni due mila
Avuto due piccole riprese nel due mila cinque del due mila sei poi è caduto in una lunga recessione e quando non è stato in recessione avuto una debolissima crescita o una stagnazione in più a una dinamica della produttività media del lavoro che è totalmente piazza allora questo ci fa capire quali siano i nostri problemi economici non abbiamo una popolazione che invecchia
Pur avendo una popolazione che invecchia e quindi un numero relativamente limitati
Relativi che popolazione in età lavorativa abbiamo la percentuale più bassa tra i Paesi economicamente avanzati di persone in età lavorativa che si presentano sul mercato del lavoro e quindi che sono occupati o disoccupati
Abbiamo cioè quello che in gergo si definisce il più basso tasso di attività abbiamo una dinamica della produttività stagnante per forza non cresce questi sono i tre ingredienti della crescita
Il fatto che Lapo la demografia aiuti la crescita e non è il caso dell'Italia
Il fatto di avere alti tassi di attività e non è il caso dell'Italia il fatto di aver almeno una produttività media del lavoro che cresce molto e non è il caso dell'Italia e quindi noi paghiamo questa estraneità ai processi innovativi
In termini di mancata crescita
Nonostante questo abbia un tronco oppure proprio per questo abbiamo fenomeni comuni a quelli degli altri Paesi economicamente avanzati in termini di costi sociali allora mi sembra che se questo è il quadro sia molto pertinente alla domanda
Che faceva una nostra coordinatrice ma direi più in generale i temi che sono evocati e può analizzati nel libro di Mauro Agostini perché guardare all'indietro in questo caso non è essere prigionieri del passato
Ma significa potersi porre formulare la questione che a mio avviso è cruciale come siamo arrivati a queste due
Notate bene che questa domanda
Ancora meno banale di quanto possa sembrare perché questo è stato un Paese che fino alla fine degli anni Settanta pur con molti squilibri e financo negli anni ottanta avuti i tassi di crescita più elevati fra i Paesi economicamente avanzati negli anni Sessanta la dinamica della produttività media del lavoro in Italia nonostante tutti i limiti del nostro settore manifatturiero e del nostro settore industriale era una delle più elevate
Eravamo capaci di innovare
Seppure con delle innovazioni incrementali in modo rapidissimo quindi come è stato possibile che ci sia stato questo punto di svolta
Allora a me sembra che il libero di Mauro Agostini sia prezioso per cercare di formulare risposte a questa questione
E effettivamente come dire un po'per biografia evidente che uno pensa sempre con in qualche modo tolleranza rispetto ai decenni in cui era più giovane di quanto non sia ora ma insomma mi sembra che Mauro Agostini colga molto bene il fatto che uno delle chiavi per poter rispondere alla domanda perché siamo arrivati fino quindi è stata proprio come dire
L'incapacità del nostro Paese
Di sfruttare le opportunità che si erano aperte negli anni novanta allora a me sembra almeno la mia lettura poi mi rendo conto che una lettura da economista
Che dentro libero di Mauro Agostini ci sono molti altri ingredienti che emergeranno
Ne sono convinto nella discussione ma la mia lettura da poco l'economista e che effettivamente degli anni novanta e le mancate
Il mancato utilizzo delle opportunità che siano aperte negli anni novanta e almeno in una parte degli anni due mila nei primi anni del due mila possano contribuire a spiegare perché siamo arrivati a questo in questo senso le privatizzazioni sono un elemento cruciale negli anni novanta
Di nuovo dal punto di vista di un economista la politica economica e le nuove forme di politica industriale di politica dei servizi che sono state attuate le riforme che erano connesse a queste politiche
Avevano fatto una scommessa che è stata una scommessa
Era una scommessa molto difficile da vincere ma che non è stata vinta e cioè quella di come dire interrompere una dipendenza da un modello di sviluppo che aveva funzionato benissimo
Negli anni cinquanta e sessanta comperò la postilla che si era fondato su una compressione molto forte nei salari
Che si era rotto all'inizio degli anni settanta e che quindi necessitava come dire una capacità dei riprendere il filo del dello sviluppo e della crescita sostenibile senza riprodurre quel modello ormai obsoleto allora negli anni novanta il tentativo che è stato fatto attraverso le riforme
Attraverso le privatizzazioni attraverso le nuove modalità di regolamentazione è stato quello di cercare di innestare sulla composizione economico sociale che avevamo ereditato dai fortissimi dalla fortissima capacità di crescita degli anni se soci in quanto il sessanta
Un
Struttura istituzionale del tutto nuova
Se vogliamo davvero semplificare e questa semplificazione non mi piace perché secondo me il tentativo degli anni novanta è stato molto più spesso
Di quanto questa semplificazione non vinca il tentativo è stato quello dei introdurre nella in una struttura produttiva e sociale molto caratterizzata dall'essere localizzata nel continente europeo un po'di istituzioni di matrice anglo cioè è stato fatto un tentativo di innesto di una struttura istituzionale che avrebbe potuto comportare una combinazione nuova e molto efficiente ringiovanimento la nostra composizione economico sociale e preparando la per una nuova fase di sviluppo
Le tappe di queste sono state
Il tentativo di privatizzazione su cui come alcuni di voi sanno io sono molto critico perché a mio avviso sono stati compiuti errori molto pesanti ma le privatizzazioni del settore bancario con il processo di consolidamento e con le nuove forme di regolamentazione comunque sono state una rottura formidabile
Così come io credo che si sta siano stati compiuti molti errori soprattutto in termini di composizione proprietaria quello che in gergo se volete che si aulico si chiama
Il funzionamento del mercato dei diritti di proprietà e la governance dell'impresa io credo che anche lì siano stati compiuti molti errori però è stato fatto è stato realizzato un processo gigantesco di privatizzazione che potenzialmente avrebbe potuto davvero
Come dire ringiovanire
Nella continuità e quindi rispettando la parte attende insomma innovando
Il le caratteristiche della nostra economia in tutto questo c'è stata un'attenzione molto forte alla regolamentazione
La nuova regolamentazione del settore bancario il tuffo la riforma del diritto societario che sono ricorda nel volume Di Mauro Agostini sono i capisaldi di questo tentativo
Questo tentativo
Vuoi perché è andato si è scontrato con moltissime resistenze vuoi perché è stato sopra determinate queste la tesi mi sembra Di Mauro da
Come dire Errori e inconsistenze nel livello politico istituzionale come dire non ha sortito di affetti supera io devo dire soggettivamente da economista che contribuiva in modo può erratico a questo processo politico istituzionale ma anche economico sociale
Non mi perdono ero mai di non avere capito
La fase io ero convinto che fossimo all'inizio di un ciclo invece nel mille novecentonovantotto o nel due mila due eravamo alla fine di un ciclo
E questo ha comportato che anche soggettivamente abbia compiuto molti errori di valutazione ma detto questo fatto è che questo processo e chi punta se posso introdurre una nota biografica giustificata dal fatto che richiamata nel volume Di Mauro c'è stato effettivamente un tentativo come dire un po'ritardato di riprendere il senso la logica la scommessa politica di questa tentativo degli anni novanta
In sede di Fondazione Di Vittorio con Sergio Cofferati tra il due mila due e il due mila cinque
Come sapete bene per ragioni che sono anche legate molto alla soggettività dei singoli protagonisti questa tentativo è stato di nuovo fallimento
Dopodiché è stato un piano inclinato non abbiamo avuto come dire in pochi anni ci siamo mangiati l'aggiustamento
Nel rapporto debito pubblico PIL che faticosamente era stato compiuto negli anni Novanta prima della crisi se avessimo continuato nella tendenza degli anni Novanta ne saremmo arrivati al due mila otto
Con fondamentali macroeconomici paragonabili a quelli tedeschi e ci sono numeri precisi che giustificano questa mia affermazione siamo invece arrivati con squilibri macroeconomici tram
La crisi ha colpito pesantemente il Paese economicamente avanzato più debole che ci fu sequestrato come dire
Ha determinato un lungo periodo di stagnazione di recessione che ha portato al paradosso che ricordano
Grazie
Al giudizio che come sapete ha illustrato ampiamente i diversi testi quelle che è stata un po'alla crisi del nostro Paese la crisi del patto dell'anima del nostro Paese
A partire dalla cascata paga anche gli altri libri Bahrain chiedere un po'un'analisi anche che quella che è stata la responsabilità della classe imprenditoriale italiana presente nel momento delle privatizzazioni
Soltanto una parte da realtà imprenditoriale italiana è uscita dalle logiche di consociativismo una buona parte invece ha preferito per esempio a passare dal monopolio pubblico al monopolio privato approfittando
E nel libro di anoressici anche nata riflessioni che riguarda la classe politica che viene attribuita al momento in cui fu approvato il Porcellum nel due mila e cinque cioè quando si creano quel meccanismo attraverso il quale si ritaglia ripartiti potevano scegliere
Inizio che liste totalmente chi avessero voluto creando un certo tipo di classe politica da qui De Murtas comparire quella che Mauro chiamare acciacchi intermediario cioè quelli del drappello di persone che all'interno del Parlamento lavoravano Street Tini
Lavoravate modificavano i testi fino a migliorare e chiede costituivano per bacino di persone Hideo Aniene a ricoprire anche dei posti come classe dirigente
Spesso è quello che successe secondi di di questa analisi
Cerco di carne al fuoco
Dunque intanto diciamo condivido quello che diceva Marcello sulla sulla fine di un ciclo perché effettivamente diciamo con il due mila finisce un ciclo anche economico l'ultimo anno in cui la crescita economica d'Italia dei libri di questo Paese supera il due per cento del due mila due virgola nove se non ricordo male
Dopodiché diciamo non abbiamo più avuto una mai non ce l'ho mai più avvicinarsi al dal due per cento se non credo di ricordare nel due mila e sette e ne ha fatto uno e otto uno uno erogatrice
Dopodiché è stata una tragedia io ho fatto un conto sulla sulla base dei dati del fondo monetario internazionale
C'è una banca dati che consente di fare veri dei vedi esercizi molto interessanti
Dal due mila e e uno a al due mila venti secondo le proiezioni che poi sono state un po'riviste al ribasso
Questo generazioni dice quanto poi le cose non stanno ancora peggio di come li sto per dire
L'unico paese del del del dell'eurozona cioè dei diciannove Paesi dell'Eurozona che ha avuto un tasso di crescita negativo meno due virgola sette per cento l'Italia non c'è nessun altro Paese che ha avuto un risultato perfino la Grecia
Non ho nell'arco dei due idoli dei vent'anni ha avuto una una che la Grecia e Cipro cioè i paesi che hanno subito forse l'impatto peggiore della crisi
è vero che poi non ci fu mai comincia un altro attenzione cominciava il ciclo in cui la sinistra
Se lo dico come italiana no aveva diciamo ho deciso di diventare diciamo far passare in qualche modo dall'altra parte della barricata no c'era solo la sinistra
Ciò che il Partito Comunista diciamo no contestato secondo la storia dell'opposizione
A quel punto lì siamo negli anni in cui il partito quello che sono diciamo alle ritrattazioni studi decide di essere di diventare il partito di di governo questo avviene
Avviene in modo anche abbastanza singolare per un per una sì per la sinistra Tosi rotoli privatizzazioni è vero liberalizzazioni sono state secondo me è una grande innovazione è un passo avanti di questo Paese
Ma prevalentemente per perché hanno diciamo aumentato un po'l'efficienza dei servizi pubblici hanno creato forse un po'di concorrenza
Hanno aumentato in modo esponenziale le retribuzioni dei manager
E questo è stato uno diciamo degli elementi forse più criticabili della tutta questa operazione ma lo Stato rimasto di fatto il padrone
Perché se uno va a vedere oggi le grandi le grandi imprese di Stato Finmeccanica si chiama Leonardo l'ENEL Leni
Più del insomma diciamo basta guardare l'elenco dei parchi delle partecipazioni nella che ragazze così presidi eviterebbe conto
Che in realtà lo Stato continua a controllare con delle palline con delle partecipazioni rilevanti
Tutte queste aziende e la prova ne sia il valore il fatto che le nomine vengono decise dal governo e tutte le volte che c'è un giro di boa c'è anche un giro
Di nomina però questo mi pare che sia incontestabile
Quindi diciamo l'eredità che viene da quell'epoca delle privatizzazioni
Lì ci fu anche un come dire una una una una necessità politica che aveva la sinistra
Era quella di liberarsi del del del complesso del fattore K no cioè del fatto di essere quelli che erano contro le imprese contro il mercato e quindi per essere per dimostra di essere non più contro le imprese contro il mercato privatizzata ma noi cercavano di fare delle alleanze di stabilire le alleanze ricordo che nel due mila sei
Una frase molto indicativa di Pier Luigi Bersani
Tornava al governo Prodi Bersani era ministro dello sviluppo economico e Bersani disse quando fatto fuori la storia di Autostrade che voleva fare la fusione con Abertis e disse non vorrei dovermi pentire
Non vorrei che ci dovessi un pontile di della decisione che prendemmo qualche anno fa cioè
La vendita delle Autostrade Benetton perché ovviamente la sinistra diciamola tutta no dei il tentativo era quello di fu quello di su vari fronti di creare delle alleanze con il mondo imprenditoriale ricorderete famosa scalata Telecom
O capitani coraggiosi non coraggiosi frasi che poi D'Alema dice di non aver mai pronunciato
La storia dei Benetton Casalbertone rossore clamorosa perché lì fu proprio l'operazione secondo me del tutto prive di alcun senso cioè gli avrebbero dovuto fare un collocamento come fecero collega lo colleghi ma certamente non dare un monopolio naturale ad un singolo imprenditore quello è stato un grave errore di cui adesso a sinistra
Poi subisce le conseguenze
Però diciamo
Sarebbe diciamo banche d'riduttivo nuovo limitarsi a un'analisi di questo tipo
Alla luce del fatto che il PPI stiamo parlando di un libro di politica e quindi non possiamo non a un certo punto arrivare a quel punto lì ora
Il superamento dei partiti quel quel sequestro un Paese nel quale partitino non è riuscito a superarli nemmeno chi li voleva superare perché se tu pensi al momento cinque stelle che di fatto è un partito
Con tutte le le sue virtù tutti i crismi ci son le correnti sorridere dove i capibastone
Mi son quelli che no che dicono gli altri come non votare cioè esattamente lo schema purtroppo di tutti i partiti critiche conosciamo ai nel bene
Qual è stata la l'intuizione di del del partito democratico quale fu
Fu quella di
Ho capito dare una chiave per
Diciamo per costruire un un blocco progressista di governo
Che diciamo fosse il il così il punto di riferimento di valori
Comuni a una certo modo di vedere la vita è un certo pezzo dalla società no
Però quello per cui il il PD la grande difficoltà e il grande problema che Mauro conosce molto bene perché vorrei ricordare che Mauro
è stato quello che ha gestito il momento più difficile del partito democratico perché non si è trovato a fare la campagna intorno al senso becco d'un quattrino
Perché i soldi
Crolla mentre Antonella nel male dell'annuale notevole perché perché perché perché che cosa accadde
Che il Pd il re diciamo alle i DS e la Margherita non si fu non fece una fusione ma se il lo fecero una specie di alleanza fredda no perché certi ciascuno dei due partiti teme molto fu molto attento a conservare le proprie prerogative economiche la Margherita si tenne i rimborsi elettorali
Il i DS si tennero tutto di due mila novecento immobili
Che intanto Osto detti brindava con con le fondazioni quindi questo era lo scenario in cui nasce il irritazione vocalico
Il prelievo in arrivo
Da questo punto di vista aveva una grande forza innovativa ma aveva anche un problema il problema era il fatto che tu mettere insieme due pezzi della politica che diciamo tradizionalmente sono sempre tradito pronti abbastanza contrapposti no
Di fatto è diciamo il partito democratico di fatto diciamo
Si configura come un parte del compromesso storico grosso modo no anche se diciamo la Democrazia Cristiana che sta dentro il partito democratico è la parte diciamo di sinistra quindi da parte che forse era più vicina addirittura ai comunisti dei comunisti stessi no per certi aspetti all'epoca
Ora però
La crisi
E Mauro questo lo sa bene
Perché questo giochetto per un giorno ripeto qua no lui nel nel suo tenne il suo libro utilizza un termine molto significativo per per diciamo per le quali per definire la fine dell'epoca Veltroni e dice la resa la resa di Veltroni
Oggettivamente non va a vedere che cosa è successo sono adesso passa di dieci anni sono esattamente dieci anni dalle dimissioni di Walter Veltroni apporteremo grafico
Quanto è durato Veltroni alla segreteria del Pd un anno e mezzo
Ecco e
Vogliamo dire anche un'altra cosa che cominciata lì e cominciata lì e cominciata lì è cominciata all'isola perdita di identità del PT la perdita di identità del Pd comincia quando Veltroni lascia la segreteria
E quando riemergono gli scontri interni fra le due i due blocchi che sono il blocco che veniva dal
Partito Comunista quello che veniva dalla democrazia interna che diciamo
Cominciano una Guerra in Terna una lotta interna che quella che purtroppo ha fatto in modo che questo partito dopo dieci anni dimissioni
Di Walter Veltroni non abbia identità guardate che non sto dicendo una cosa campata per aria di Bazzi ricordare che il partito democratico di Pier Luigi Bersani segretario non riusciva a iscriversi neanche a decidere in che in che gruppo europeo stare se stava nel PSE o stava Istat dove tant'è che dovette essere poi Matteo Renzi
Ai scrivere il Partito Democratico al PSE se voi ricordate
Quindi il punto vero io adesso capisco che diciamo
Insomma diciamo Zingaretti io conosco da un po'di anni e certamente è una persona che a cui non non fa difetto il coraggio e la determinazione
E anche devo dire una certa capacità politica di in qualche modo di gestione
Diciamo del potere no se vogliamo perché insomma
Non non è un caso poi è stato l'unico Anderlecht per il quattro di di di di di marzo del del due mila diciotto a a vincere un'elezione africano perché poi questo la sostanza
E e diciamo la verità non è che c'erano grandi grandi previsioni positive no darsi si pensava forse che che non andasse bene a Chieti però io sinceramente
Mi rendo anche conto delle dell'enorme difficoltà del compito che lo attende perché oggettivamente qui probabile evitare identità ad una ad una macchina di questo tipo cioè e il problema fondamentale ora io vedi faccio fatica capisco che che che dicono e si è anche un po'arrabbiato quando L'Espresso le ha fatto la copertina sul compagno Bono
Ma oggettivamente io vi faccio molta fatica a identificare adesso
Qual è la linea del partito democratico su alcune cose fondamentali
Cioè il fisco immigrazione l'occupazione la burocrazia cioè sono i fattori cruciali su cui questo partito questo partito deve misurarsi ma su tutto il Paese in qualche modo deve cominci a ricostruire un percorso di di crescita perché se no non non non è che non ne veniamo fuori allora il punto è ma il Pd una forza così che rappresenta anche storicamente diciamo un pezzo importante azione italiana
E poi non diano il più perché se l'avrei qualcosa da dire sul populismo ma
Può rassegnarsi ad essere un partito che galleggia sul
Stesso prendo in prestito la cosa di per Veltroni sul ma anche io non penso che se così questo la fase in cui i messaggi all'italiani il cittadino essere chiari decisi e precisi
Non possono essere dei messaggi dove
Giuseppe cercare di di identificare qual è il vero la vera chiave di lettura la vera interpretazione
Valente no
Va bene
A questo punto io darei la parola marocchini perché c'è dal tanta carne a cuocere per quanto dirà gliela faccio pagare perché immagino che no o deve andar via
No no
E no ma abbiamo concordato che ricorda diciamo sarà meglio fare esprimere a Maura alcune delle tesi dei libri in maniera tale che nel passato e rispondere nel merito su quelle che sono le proposte si identifica in queste proposte che diciamo Mauro
E enuncia ne chiedo a partire da quella sul lavoro mi sembra qui mala tenga molto voi scarcerato
Faccio ma intanto ringrazio ringrazio chi sta di qua chi stabilita da questo questo tavolo per la
L'impegno che è stato messo anche nella nel fare una valutazione su questo mio scritto voglio subito precisare una cosa questo libro non guarda al passato
Nel senso che guarda al passato ma guarda al passato
Disegnando già nel guardare al passato una prospettiva di futuro
Anche quando faccio un esempio sulle privatizzazioni ad esempio le le valutazioni critiche e di apprezzamento io non ho esattamente la stessa positivi dalla la stessa posizione di Sergio poi dopo lo dirò però è fatta già traguardando sia la vicenda di questi ultimi mesi il ponte Morandi e tutto quello che ne è conseguito sia quella che può essere una proposta d'un futuro governo di centrosinistra
Quindi è un guardare al passato ma per trarre Historia magistrali The insomma la vecchia la vecchia grande intuizione
Che tant'è che la seconda parte affronta sette punti programmatici che a mio giudizio rappresentano un po'uno stimolo per quello che io chiamo il riformismo radicale e poi ci vengo un attimo su questo
Qual è il punto io non parlo di superamento dei partiti per niente nel rileggere il passato io dico che non è stato possibile costruire dei contenitori politici nuovi in due momenti
Il Prodi del novantasei novantotto che era arrivato alla soglia della costituzione di un contenitore politico nuovo e il PD del due mila sette due mila otto che aveva costruito un contenitore politico nuovo
Ma che però è stato diciamo così come è già stato detto prima messo in scacco nel giro di pochissimi mesi perché io ho cercato di dare una risposta anche perché ho attraversato anche con responsabilità diverse quelle due quelle due fasi
Intanto il riformismo di Prodi era un riformismo fermo a tutto tondo
Vero e metteva insieme tre filoni a me molto cari del riformismo italiano che sono quello di origine socialista comunista quello cattolico e quello laico repubblicano
Questa è la sfida vera cioè se non riusciamo io credo che questa sfida sia anche sulle spalle di questo signore che è seduto qui alla mia sinistra per il futuro perché il futuro vero o noi riusciamo a costruire una sintesi
Dei riformismi italiani che sono riformismi in molto promettenti ma che sono sempre stati messi in scacco da quelli che io chiamo i partiti Istica e cioè il fatto che nel momento in cui i questi contenitori erano sul nella loro gestazione o addirittura erano già divenuti dei contenitori delle nuovi sono stati messi in scacco dai partiti scrive non volevano perdere la loro l'esempio che è stato fatto della nascita del Pd sul versante finanziario è emblematico
Non riteniamo la i rubinetti dei soldi se voi voi PD fate politica in un certo modo di rubinetti si aprono se non l'ha fatto in un certo modo i rubinetti si chiudono questo è stato per fortuna è durato pochi mesi a differenza
Dell'amico Luigi Zanda perché noi avevamo i rimborsi elettorali di lì a pochi mesi e che rimborsi elettorali erano
Per cui ci ha consentito di smarcarsi con il nuovo simbolo con il fatto che vedevamo i soldi del finanziamento pubblico e l'abbiamo lasciati diciamo così per strada ma la volontà vera era quella
Noi ci teniamo i cordoni della borsa e di allarghiamoli chiudiamo a seconda di Gore delle politiche che mettete che mettere in campo
Allora non credo appunto a un superamento di partito penso ai ai partiti nuovi a partiti nuovi che funzionano in maniera diversa rispetto a quelli che abbiamo conosciuto
E l'altra tesi che io sostengo nel guardare al passato con l'occhio rivolto al futuro è che in alcuni momenti Marcello lo diceva
Perché siamo arrivati a questo punto di oggi cioè perché noi siamo stati fino a marzo del io ho cominciato a scrivere questo libro a Pantelleria nell'ultima settimana di vacanza de de del due mila nell'agosto del due mila diciotto quando davvero e perché i ha vissuto tutta una fase della politica italiana eravamo diciamo così lasciate non passare il termine alla disperazione insomma
è vedevi che non c'era più nessun valore di una sinistra democratica
Poi abbiamo ripreso
Diciamo così rigore il quattro marzo del del del del del due mila diciannove
E perché si apre effettivamente una un una speranza oggi che è una speranza che e deve essere tutta fondata a mio giudizio non solo sulla personalità del leader ma sulla piattaforma politica che bisognerà costruire di qui a pochi mesi
Sulla piattaforma politica perché questo è un fatto fondamentale per i prossimi mesi l'identità
Di questo partito democratico questo ci stiamo giocando e ci giocheremo nelle prossime settimane e nei prossimi mesi e allora dico perché siamo arrivati a questo punto io credo ad esempio che
Nel gioco partiti istituti visti c'era una una differenza di fondo
Di ulivisti ritenevano che la società italiana fosse una società dinamica molto anche avanzata e e e progressista
E e che quindi la politica dovesse interpretarla pienamente in questo senso i partiti istinto esce ritenevano che la società italiana fosse una società sostanzialmente gelatinosa
Direi così in qualche modo di destra come la chiamava Massimo D'Alema
E che la politica era più avanti rispetto alla società per cui era la politica che cercava delle mediazioni perché altrimenti la società non avrebbe compreso quello che la politica faceva e questo è stato un elemento di enorme freno su alcuni di questi dossier diciamo che voi avete già toccato di enorme treno
Perché le privatizzazioni sono stato una cosa fondamentale
Cioè le privatizzazioni hanno rotto un'idea che era molto più statalista che era in tutte e due il pane le le le le le i partiti pre predominanti vale a dire era l'ideologia statalista
Della sinistra comunista e l'ideologia statalista della Democrazia Cristiana
E e l'Ulivo di Prodi rompe questa questa questa questa grande ipoteca del passato
Ma non arriva fino al punto poi questo anche nel due mila sei a fare in modo che alle privatizzazioni corrisponda intanto la nascita di un mercato dei diritti proprietari come diceva
Marcello fondamentale quindi di una borsa che gestisse davvero queste queste queste cose e soprattutto delle autorità di vigilanza che fossero attrezzate a fare in modo che i monopoli pubblici non diventassero monopoli privati quindi se in qualche modo c'è stata una una la mia è una posizione diciamo così un po'intermedio tra le due vostre nel senso che non l'abbiamo portata fino in fondo non è che non andava fatta non abbiamo portato fino in fondo il percorso il processo delle privatizzazioni
E qui questo è stata sicuramente una sconfitta anche una sconfitta diciamo così di carattere storico vengo alla seconda parte io credo che oggi la l'altra l'altra
Idea che io sento come così come un prurito è quella che le elezioni si vincono al centro
L'ho sentita per anni questa e una cosa che non sta né in cielo né in terra non c'è uno studio serio a livello nazionale ed internazionale che dica
Che le elezioni si vincono spostando le forze di centro sinistra verso il cielo non ce n'è uno perché non è così non è così negli Stati Uniti d'America non è così in Europa le elezioni si vincono il primo un nuovo in primo modo in primo luogo motivando i propri in una dinamica molto astensione che è la dinamica che abbiamo visto precisa precisa in questi anni
E che poi ad un certo punto nella stanchezza della Società italiana è esplosa nel due mila tredici perché non dimentichiamo mai che l'esplosione dei cinque Stelle sia nel due mila tredici
Poi dopo ci sono le conseguenze che conosciamo che esplode appunto in quelle forme populiste che che che tutti conosciamo qui non è vero che le elezioni si vincono al centro
Io credo che oggi ci sia un problema di identità e che questa identità il Pd la ritrova con un riformismo radicale io ho fatto alcuni esempi guardate la la vista l'aver rappresentato l'Italia come ha fatto Matteo Renzi in questi anni
Come un paese delle opportunità
Devo io faccio una polemica anche sulle start-up come previsto Antonella perché questa storia delle start-up in questo sembra un Paese più della California
La stragrande maggioranza delle start-up italiane sono assistenza alle piccolissime nuove realtà sono ammortizzatori sociali le estratta poveri sono quelli che stanno a contatto con i centri avanzati delle università e delle imprese private e tutto il resto e assistenza allora cominciamo a chiamare le cose con il loro nome ma comunque adesso lasciamo da parte ve la leggete questa parte sul mio libero dicevo ci sono alcune cose che secondo me vanno affrontate per quello per quello che sono nell'epoca appunto di un riformismo che si era vitale
Perché l'Italia non è quella che è stata avrà raccontata perché l'Italia conosciuto quella che Stiglitz sia ha chiamato la grande frattura e la conosciuta di gran lunga
Due mila sette due mila otto l'Italia diventa quello che hanno detto Marcello e Sergio
Diventa un Paese con quei tassi di povertà assoluta e relativa ma soprattutto diventa un Paese in cui la classe media che è stata fondamentale
Nello sviluppo economico dell'Italia e nella qualità della democrazia italiana quella classe media viene ad essere Panciatichi
Pancia
E questa classe media naturalmente non nelle va verso una parte di questo non è che va verso la povertà va verso il fatto che fa fatica come si dice a fa fatica a tenere il livello di vita che arriva in precedenza
E a questa parte insomma questa storia degli operai non esistono più in Italia la dicono solo quelli che le fabbriche non l'hanno visto mai
E allora dicono degli operai non esistono e trentanove d'opera in Italia siano soldi solo quelli che sgambetto hanno poveretti in bicicletta la sera come vediamo qui a Roma e nelle grandi città
Quelli sono una parte del magnate laici sono son cambiati naturalmente non sono più quelli che vedevo io quando facevo il ginnasio che mi portavano a vedere la fabbrica di papiro dove c'erano gli operai Colozzi Nardone di piombo e tutti sudati che e che stavano di fronte alla colata e che a quarant'anni sembrava che ce l'avessero duecento ma ciò accerto la diciamo il camice bianco stanno davanti a un quadro ma classe operaia sono ma li vogliamo vogliamo chiamare le cose con il loro nome piuttosto che in patois Arci
Delle delle delle di di categorie che non hanno non hanno riscontro nella realtà ci sono gli operai dica e tenta se ci sono gli operai
E a tutte queste fasce sociali gli impiegati gli insegnanti gli operai
Il PD dell'ultimo periodo prima di Zingaretti non ha assolutamente parlato
Io faccio sempre un esempio io son tornato a lavorare nel due mila tredici non ho mai più parlato di politica per le ho parlato per la prima volta quando è venuto Luigi Zanda e Sergio Rizzo la settimana scorsa a Perugia a presentare questo libro ho parlato del mio lavoro
Ma a Perugia c'è stata nella campagna elettorale del due mila diciotto una manifestazione con Matteo Renzi l'unica allora sapere chi c'era in prima fila
La presidente della Regione o che il segretario regionale del partito ok e poi c'era un grandissimo imprenditore umbro molto innovativo molto capaci per carità ma sto esponendo il
Ma nel ma che messaggio abbia mandato noia che ha guardato quelle fotografie
Alla alla al cassintegrato della Perugina
Piuttosto che all'operaio delle acciaierie noi abbiamo detto chiaramente che il Pd stava su un certo versante e aveva dimenticato completamente
Le sofferenze di questa di questa fascia della popolazione le sofferenze di questa fascia della popolazione non ci hanno più se e allora io ritengo che ci siano perché non voglio farla lunga ritengo che ci sia a sto controllando incroci Stoner nel tempo
Ci siano alcune cose anche segnaletica che vanno fatte
Io ne cito una la prima delle mie sette nove a sinistra ma questo è un Paese che ha più di mille morti sul lavoro ogni anno
è un paese civile quello che consente una cosa di questo genere si può ancora considerare un paese civile
Io faccio un esempio nel libro dico all'otto nell'ottobre scorso in tutto il campionato italiano forse diversi campionati europei i calciatori sono che sono oggi un veicolo
Di di comunicazione spettacolare sono scesi in campo con quella striscia rossa sul viso perso solidarizzare
Contro la violenza di genere contro la violenza femminile
Per me sarebbe molto bello che lo consegno a Nicola che il prossimo governo di centrosinistra guidata da Nicola Zingaretti metta come primo punto all'ordine del giorno la lotta agli omicidi bianchi
Perché questa è una cosa che non si regge più e magari vedere i calciatori che scendono in campo per sollecitare da un punto di vista della consapevolezza sociale questo enorme tema che non è che non può essere una bandiera propagandistica
Deve essere un azione di governo direi addirittura amministrativa
Oggi i big data sono fondamentali allora io mi chiedo INAIL INPS ispettorati del lavoro e cioè si possono agenzia delle entrate si possono incrociare percorsi a questi dati e fare le verifiche vere
E non quelle su come si applica quell'articolo dei quella lettera di quel contratto di quegli mille contratti che ci stanno in Italia
Mandare vedere quali sono effettivamente le condizioni dei lavoratori nei cantieri nelle fabbriche in tutte e in tutte le le realtà è pensabile che il livello in Italia faccia un miliardo e ottocento mila euro
Di utile D Avanzo
Un miliardo e ottocento mila euro è pensabile che il Governo Gialloverde riduca in tre anni di un miliardo gli stanziamenti facendoli passare come alleggerimento della pressione sulle imprese proprio in una situazione come questa
In cui i morti del sul lavoro sono quelli che vediamo l'informazione e la formazione chi la fa queste cose in Italia tutor fa questa è una prima questione la seconda la Flat Tax
Allora
Per cinque anni abbiamo raccontato all'Italia che la linea del partito democratico era quella di ridurre le tasse avessimo detto una volta quali
Quale ciò se qualcuno ha capito qual era la linea ridurre le tasse che vuol dire tutto e non vuol dire niente non vuol dire niente
Perché
Perché il problema non è quello di ridurre genericamente le tasse in un paese tra l'altro che c'era quell'indebitamento che qui è stato ricordato il problema è fare una riforma fiscale una riforma fiscale complessiva
Complessiva che vada a vantaggio di chi ha subito una redistribuzione alla rovescia in questi anni allora si parla di fatta acts
Lei è lei l'IRES Marcello c'era già la la taxe il ventiquattro per cento ed è allineata sul rene hanno su
Sul tram tra l'altro è che manca a dire che siamo no e quella là che ci che vogliamo fare vogliamo che ne so non lo so vogliamo scendere a a che non li facciamo questo è un paese in cui se parli tasse sembra quindi una riforma fiscale che abbia queste caratteristiche fortemente appunto di centrosinistra con una lotta all'evasione che sia adeguata
L'unico permettete mi di dirlo l'unico che ha fatto davvero non conigli slogan ma la lotta alle alla alla alla alla evasione e all'elusione fiscale è stato uno che poi dopo è stato dimenticato e anzi addirittura manco si può citare ma io gli voglio rendere l'onore che Renzo Visco che e Enzo Visco
Perché poi non l'ha fatta mai più nessuno in maniera organizzata e e seria
E questo bisogna questo bisogna provare a mettere in campo e poi altre cose che io mi permetto di dire in in in questo lavoro ma soprattutto con una con una con una con un approccio guardate non esiste sinistra non insiste centrosinistra se non si fonda sulla questione sociale
Non esiste non è possibile
O noi ripartiamo da queste basi e ve lo dice uno che sta a contatto con gli imprenditori tutti i giorni quindi non e nella mia regione passo pure per essere uno di destra diciamo come si diceva una volta quindi è che non è che io c'ho dei rigurgiti adesso estremisti in linea assolutamente su io sono per uno sviluppo molto forte di quelle di quelle capacità che prima sono state dette che stanno sulla frontiera davvero dell'innovazione ce ne sono tante nella mia regione come in Italia le avete dette ma al tempo stesso il riformismo io lo definisco in una battuta in nel mio libro che cos'è il riformismo lasciate un'altra parola malata sto per dire quindi difendete via è la socialdemocrazia e siccome questo è un paese in cui il termine socialdemocratico significa Attanasi tutti quelli là ancora cieli vogliamo così Angola ci ricordiamo cari gli ha
Ancora cinque abbiamo così è un termine ma un atto che non si può dire ma la verità è che le due uscite hanno fatto una politica seria e che ancora oggi in Europa guarda i socialisti spagnoli guarda la Danimarca guarda ai portoghesi sono chi i socialdemocratici chi fa una politica di sinistra democratica vera fondata sullo sviluppo da una parte e sulla redistribuzione dall'altra solo così funziona una società eterna ed equilibrata e io credo che sulla sviluppo da una parte la redistribuzione dall'altra le due cose e lo diede a Marcello si tengono insieme si alimentano
Insieme non sono in contraddizione e si alimenta l'insieme di questo possa essere diciamo così quel mix che ci consente di restituire un'identità appunto al centrosinistra il Partito Democratico
Carne accorgersene Morcavallo dirle anche che nel libro di Mario Pasini ci dice il la parola patrimoniale c'è una breve anzi Bondi
è concreto è un'altra versione esultanza passava il segretario del Pd per la disperati che ha visto che tutti ce l'hanno con lei in qualche modo farfuglia solo ce l'hanno anomala secondamento
Va bene grazie io ovviamente
Tenterò di interloquire con molti degli interrogativi anche delle cose che sono state dette
Rispetto ai motivi che hanno portato poi il Partito democratico in questa situazione per cercare di capire quello che sta avvenendo con un'ottica particolare perché io
Vengo da un'esperienza che mi ha portato negli ultimi dodici anni della mia vita a fare l'amministratore
E proprio in questi ultimi novanta giorni invece nei quali vide dico di più una dimensione politica visto accorgendo che questi undici anni
Impegno a livello amministrativo cioè in uno collocazione di frontiera del rapporto tra Stato e cittadino
Sono stati anni dei quali moltissimo
A si è riusciti ad avere un punto di vista che mi permette di forse sbagliando a vedere le cose però da un'altra ottica forse con un pochino più di chiarezza e concreti sa quello che a me spaventa molto di queste settimane a volte la fragilità di una discussione all'interno della politica che coinvolge non coinvolge addirittura sfiora resistenza della vita delle persona
E anche
In questa mia esperienza io ho tentato di cercare di interrogarmi appunto sugli interrogativi che anche qui sono stati posti
Ora molti dei motivi della crisi contenuti nel libro di Mauro io ovviamente di condivido anche molti che qui sono stati da tutti
Raccontati sui quali si è tornati così come condivido c'è nel libro
L'idea che il vero atto fondativo del partito democratico non è tanto nella scelta dei soggetti politici che hanno deciso di dare vita
Al partito democratico ma all'atto fondativo e quella mescolanza di persone di cittadini che con le primarie che leggo con il primo segretario nazionale del Pd
Si reca no
A ai gazebo e realizzare un fatto enorme per la democrazia italiana e non è un caso che milioni di persone si uniscono dietro un'identità perché nell'atto fondativo c'è motivo che è un motivo vero è che che i democratici che in quel momento sono diventati democratici perché si sono recati alle urne avevano capito e cioè in questo cioè la lungimiranza di chi ha portato a quella scelta
La comprensione che si stava vivendo un momento della storia della democrazia momento nel quale i tradizionali si diceva così riformismi delle famiglie del riformismo risultavano insufficienti
A per poter continuare a realizzare quegli obiettivi di uguaglianza di inveramento della Costituzione e quindi occorreva perché stiamo vivendo una fase complessa della vita democratica costruire un nuovo punto di equilibrio una nuova sintesi quelle intuizione era talmente sentita che appunto con la portato milioni di persone a condividere attraverso le primarie affondare il partito democratico con quella giornata meravigliosa partecipazione
I motivi poi delle difficoltà e della crisi sono tanti ma qual è a mio giudizio io ero motivo dal quale poi nasce tutto e nascono anche quelle degenerazioni che abbiamo ascoltato le scontri tra le leadership la fragilità di una cultura unitaria
Secondo me il vero motivo in è stato detto anche adesso lo dico con un pochino più di di durezza da questo punto di vista perché io da amministratore un pochino me ne accorgevo che qualcosa stava accadendo
Il vero motivo è che noi negli ultimi venti anni quindici venti anni quindi sgombriamo il campo da
Da da da da da dalle grottesche diciamo
Discussioni sulla ricerca del capro espiatorio qualche d'arma guardiamo alla sostanza della sinistra italiana la sinistra europea delle forze riformiste europee e anche americane tipo in America centrale non c'è più Clinton
Quello che è accaduto e che noi negli ultimi almeno due decenni abbiamo avuto un processo o dei processi all'interno dell'economia globale
Tirando sicuramente migliorato reddito e condizioni di vita di centinaia di milioni di esseri umani spesso tirandoli fuori dalla povertà
In alcuni altri e diversi luoghi del pianeta che non nell'Occidente
E un Occidente nel quale in Europa e in parte forma diversa dagli Stati Uniti d'America irrealtà sono come forse non mai e qui mi fermo perché
Non sono io a doverlo dire ma come non mai nella storia del dopoguerra come non mai lasciare dopoguerra quindi gli ultimi settant'anni
E sono aumentate in maniera drammatica
Livelli tassi di disuguaglianza sociale con i quali
Noi non abbiamo fatto fino in fondo i conti ellissi genera una rottura profonda tra la politica che dovrà preoccuparsi di questi elementi e chi poi viveva
Anche la propria condizione marinai di vita e sperava che qualcuno la presentasse le ambizioni degli individui quindi abbiamo avuto
In molti angoli del pianeta forme di crescita violenta dove all'interno si sono riprodotte comunque forme nuove di disuguaglianza ma comunque dentro una prospettiva di miglioramento del sì tanto è vero che ci dicono gli universitari in quei luoghi
Che che questa richiesta non è prodotto solo Dalmat da da dalla materia a basso contenuto tecnologico ci sono processi che ormai sono competitivi e quindi per questo qua l'urgenza di muoversi
Qui abbiamo una parte del mondo capitato fuori centinaia di milioni di persone dalla povertà che ha costruito nuove nuovi diciamo fasce sociali di di di di ricchi o di o di nuovi ceto medio e in Occidente in realtà non è stato così anzi lo abbiamo avuto i ceti più forti
Quelli economici finanziari quelli Afra alto livello viticultura culturale quelli inseriti internazionalizzati a volte sfuggenti ai propri doveri perché non pagano le tasse di cittadini dentro le democrazie
Abbiamo anche una parte dell'Occidente che ha reagito innanzitutto o realizzando in metri quadri guadagni e immense spaventose concentrazione della ricchezza
E utilizzando l'innovazione che l'innovazione ha prodotto il tasso di concentrazione da richieste di utili vent'anni hanno raggiunto livelli che neanche durante la guerra mondiale trovo chi chi aveva le fabbriche d'armi
Aveva mai raggiunto e tant'è vero che poi nel dopoguerra sicuramente da noi le storie le conosciamo
Il tema anche in chi produce di farlo dentro
Dei principi di solidarietà non era casuale perché c'era l'idea appunto che che si andava avanti insieme quindi abbiamo avuto invece e fasce sempre più ristrette decantazione la ricchezza una vento impressionante della crescita della povertà assoluta
Cinque milioni di poveri e soprattutto per una fascia sterminata di milioni di individui di ceto medio il venir meno di certezze ma non di avere la barca no di certezze elementare di compimento e di
Possibilità di vedere realizzati i percorsi della propria della propria dittatore
Che hanno mirato perché vince Salvini
Uno status di sicurezza che la democrazia del dopoguerra aveva dato in forme diverse che andava in macchina a Ostia con la cinquecento e chi prendeva l'aereo e se ne andava invece alle Maldive
Ovviamente in forma diversa ma c'è uno status io lo chiamo lo Stato sta insicurezza che comunque nelle forme più complesse e forse professore mi dirà anche per una mano sulla spesa pubblica che poi vorrebbe stiamo pagando però la sostanza poi quella e quello che oggi è minato
è questo stato di sicurezza e di relativo benessere che era stato conquistato dopo la guerra e che è venuto meno
E le disuguaglianze sociali non sono solo adesso le disuguaglianze dell'arte al retto
Da ecco da amministratore
Lo si vede PEG dov'è che vince il populismo
E risente dei piccoli comuni temporale Ariberto cioè in quella parte del Paese dove la disuguaglianza non è solo il reddito ma la difficoltà nell'accesso ai beni comuni e ai servizi e la chiusura dell'ufficio postale e la chiusura e lo spostamento del commissariato e che determinò che cosa ho vinto godimento materiale in parte ma sicuramente una restringimento di quella sera del sentirsi parte e cittadino di una comunità tanto è vero che non a caso i costituenti scrissero nella seconda parte l'articolo tre la Repubblica rimuove gli ostacoli di ordine economico e sociale che si frappongono a realizzazione dell'individuo perché i costituenti e non a caso veniva facile lo scrissero solo i valori e i diritti degli individui conosco vissero anche la Repubblica rimuove perché lo scrissero che sapevano che poi la democrazia è forte nel momento in cui ha dei valori saldi dei principi saldi ma anche una capacità di includere dentro la democrazia e di trasformare quei diritti scritti in qualcosa che che che che e oggi per un ragazzo o una ragazza di vent'anni il tema del diritto alla casa rispetto ai ragazzi una ragazza degli anni cinquanta degli anni sessanta è qualcosa che viene percepito come ah sì non viene neanche più percepito non rientra nella sfera di Di Vaio fermo potremmo continuare allora il punto è che le forze progressiste non hanno visto in tempo questa tragedia che stava accadendo
E cioè quella della difficoltà di tenere in Occidente un piede un sistema e impartì uccisi e questo è accaduto a voi ma in qualche modo è accaduto in Francia caduto nelle grandi democrazie occidentali
E in qualche modo
Non so dare la data
Ma quella ricerca che si è bloccata non ci ha permesso di capire come un pensiero invece democratico progressista in forma moderna si ponesse l'obiettivo di riaprire una stagione e di inclusione la democrazia è forte quando include la storia della democrazia negli ultimi del dopoguerra del dopoguerra fatta di grandi valori ma è stata anche la riforma agraria
Cioè da ottocentocinquanta mila appezzamenti le terne la casa addirittura ci sono le foto bellissime di Fanfani che portava la bicicletta Maremma averne la cosa è data dal sistema sanitario nazionale che allargano la sfera i diritti dal movimento delle donne che allargato l'inclusione della io faccio fatica su questi delitti degli ultimi quindici venti anni ad avere quell'elemento che in maniera universale ha allargato la sfera dei diritti abbiano cittadinanza a chi non vive i quartieri alti di una comunità
Quando la politica non risolve questi problemi passa l'antipolitica non li risolve come stiamo vedendo in queste ore ma li rappresenta li blandisce gli USA contro il sistema e quindi noi partiamo dal fatto che forse in quella ricerca che poi è degenerata in tutto quello che abbiamo ascoltato però a a acqua ha permesso che nel corso del tempo mentre quelle condizioni umane maturavano nella disperazione
Quelli che che vivevano questa condizione assistevano a quegli spettacoli perché poi qui ci scappa la rottura è totale e perché si vince dei dei territori delle amministrazioni comunali presidente della perché comunque a livello territoriale quando si percepisce qualcuno voi non avete idea le persone come me lo dissero in campagna elettronici e presidente non ce l'hai risolto il problema però abbiamo visto che ci ha provato ci si scaldano e già quello è stato un elemento di di scudo e dire
E invece in quel tempo di ricerca ci si è illusi forse che l'innovazione
E l'accumulo della ricchezza comunque da produrre di per sé avrebbe garantito suoi una sua ridistribuzione per coprire quelle conduzioni ma la rottura è lì
E quindi noi da dove dobbiamo ripartire e qual è io credo la vera domanda che ancora e io soffro per tutto questo chiacchiericcio perché vedo che su questo c'è una responsabili
Perché qual è la vera novità e la vera domanda che non ci dobbiamo porre per capire la pericolosità del momento la domanda è ma di democrazia
Possono continuare a vivere
Quando per un lungo per una lunga stagione quei tassi livelli di disuguaglianza sociale rimangono in piedi e senza risposta
E sapete perché è una domanda drammatica perché la risposta no
E ce lo dice la storia dell'uomo
E quindi abbiamo un enorme problema che opera in fretta non dico che si risolvono i problemi
Compressi della ricostruzione Roma ma almeno si riaccende una speranza che motiva non un partito ma motiva l'esistenza e l'utilità della democrazia oppure quando arriveranno i picconi
Non credo che che se continua così se non c'è una speranza a Cesa saranno tantissimi quelli a fare desistenze
Che volevano distruggere i baluardi classe ondate quello che sta accadendo in queste ore
Queste ore rispetto alla costruzione di un teorema privo di fondamento e quindi il problema è l'Europa su che il vero problema è che in un anno prodotto un disastro tale dal punto di vista del degli equilibri di finanza pubblica pacchetto talmente rimosso anche qui dalla ricerca di un nemico e questa volta non è l'istituzione
Democratiche italiana ma è un alto livello istituzionale eppure vanno avanti con quindi il vero tema è le democrazie possono sopravvivere in una lunga stagione nella quale le democrazie non riescono a soddisfare i livelli di inclusività
E di coinvolgimento e ne dobbiamo sapere ed è questo il motivo per cui bisogna muoversi almeno io il tredici marzo hanno fatto quell'intervista e mi sono trovato
Il vero motivo è e l'urgenza di portare tutti nella comprensione del rischio democratico che corre questo Paese
Che c'è rettore si deve concretizzare la battaglia contro Salvini di turno contro le sue politiche si ma non era un tema per togliere il brodo nel quale questi populismi vivono
E affrontare il tema dello sviluppo di un e di un modello di società e di sviluppo inclusivo e il nuovo che permetta di soddisfare quel bisogno oggi chi ha paura di vivere domani in questo perché è questo il problema
E quindi diventa tutto quello che conosciamo nella retorica eccetera eccetera eccetera perché i populismi questo è un errore per vedere se è stato fatto non sono follemente di conservatorismo il populismo è una forma di innovazione del presente
Regressiva pericolosa ma di innovazione e quindi lo si mette in campo un'altra proposta di innovazione progressiva ma anche però di superamento del presente da non saremo mai competitivi
Perché rimarremo sempre coloro che difendono lo status quo
Che però è uno status quo che appartiene sempre più a un numero più piccolo di individui perché chi vive in una condizione di disagio disoccupato senza lavoro marginalizzato che non si può sposare non può fare figli non ci ha più quelle sulla lady di ENEL genitore anziano non c'è più servizi
Non lo sente come tromba perché dobbiamo aver paura di di dirci se lo questo perché invece prendere coscienza civica ed ebbe subito le frontiere di una nuova battaglia politica ad esempio il tema della sanità
E le barre che abbiamo raccontato
O si sono raccontate sul sistema sanitario degli costa troppo no invece no c'è un grande tema che se non si investe sul Twitter le tutele del welfare della sanità stiamo andando qua come dei treni veloci
Verso la rimozione del concetto dell'universalità del sistema il diritto alle cure ma e lo faccio da presidenti di regione che in sei anni ha portato il disavanzo da ottocento milioni a un utile di attivo
Ma noi non ce la facciamo se non se ne se non si investe su questa gara anzi già ecco sì
Sì
Poi l'innovazione della scienza medica sta introducendo forme di cura talmente moderne a questo è un grande tema questo tema è presente
No perché parliamo di ieri quarantatré poveri naufraghi della suocera perché l'Italia parla di paesi ecco la nuova agenda quindi la ricostruzione
Di un progetto
E e e su questo e cioè su un pensiero e sugli attori economici culturali sociali che escono dall'incubo della diatriba di questo ventennio
Che non si devono illudere che il problema è il Santini di turno macché affrontano il tema del come si ricostruisce un'economia è un modello di sviluppo sostenibile inclusivo
Est ci si cimenta su questo tema questo io penso
Sia la cosa enorme noi io sono finita la novanta giorni di quanti va voi in questi novanta giorni
E che cosa abbiamo fatto abbiamo affrontato le emergenze che abbiamo presentato tanto per novanta giorni il prezzo prescelti nove
Ci siamo presentati in tre mila e settecento comuni
Settembre due mila diciotto il partito democratico ha dato al quindici per cento
Terzo Polo in un sistema maggioritario terzo può dire non esisti più come soggetto utile alla democrazia
Come sta accadendo adesso va bene perché scoppia ora la griffe di cinque per questo motivo questo motivo abbiamo presentato delle alleanze nel tre mila settecento comuni che hanno combattuto e in molti casi hanno confermato che uscisse un bipolarismo ma potenzialmente ricolloca le forze democratiche e progressiste come l'unica alternativa quanto sta avvenendo alle europee abbiamo riconquistato
Una una una forza che ci ricolloca come baricentro di un modello politico possibile ora c'è tutto il resto ma è ovvio che c'è tutto il resto ed Ernesto è la nostra agenda di di governo di questo Paese
Che però attenzione alla secondo me non va fatta
Come l'agenda dell'impianto
Questo è invece quello sul quale noi non ce l'ha fatto arrabbiare io sorrido perché proprio perché ho conosciute tutti abbiamo sofferto una stagione nella quale ci si aspettava la verità io invece scommetto è come se uno mette i seni sapendo che nasce dall'albero
Superò la ricostruzione di un campo di pluralismo nel quale tutti portino proprio contributo quando De diciamo apriamo il piano per l'Italia le proposte da mettere in campo perché noi dobbiamo cimentarci
Con questi nodi non particolari
Non non male non banali
Il tema della sostenibilità ed è la possibilità di creare lavoro e benessere attraverso una rivoluzione del nostro modello di sviluppo
Diventa pratica culturale hanno di uno ma di una comunità intorno alla e per come la vedo io il partito democratico diventa il la forza ambientalista più forte d'Europa
Perché ricostruisce la perché se tutto è iniziato qui
Il negativo col primo governo con populista del d'Europa noi abbiamo l'ambizione di dire che tutto ricostruì parte da qui e quindi è la forza che ripensa un modello di sviluppo quella caduta il tema della sostenibilità come grande paradigma e ci scommette su questo abc oppure noi
Non saremo mai adeguati o sulla fiscalità osso quindi chiudono parlo troppo
Io penso
Quanto scritto nel libro il livello della crisi non solo non sia banale
Ma che paradossalmente tanti dei fatti raccontati nel libro e anche dalle cronache abbiamo ascoltato in realtà sono figlie di questo elemento più strutturale e storico di deficit di cultura politiche di capacità capire come la democrazia nata dalla seconda guerra mondiale dentro l'economia globale dentro gli Stati nazionali sono inadeguati ad affrontare questi temi
Alla fine abbia distrutto la nostra capacità di rappresentanza
Perché non ha vinto la lega non ha vinto la Thatcher Leonardi liberismo dove avevamo gli strumenti per combattere quelli avversari questo tipo di avversari di usare parole solidarietà uguaglianza dritta
Ha buttato la rappresentanza sociale
Da questa condizione non se ne esce
Con gli slogan le pacche sulle spalle il leader che azzecca la battuta a Porta a Porta è esposto il tre per cento perché questa è una illusione sovietici ha messo sette anni a costruire un rallentamento e un impianto politica una forza politica che va dritto noi siamo in una fase di ricostruzione
Che sia da vedere per di vedere la rivoluzione della forma partito e anche la ricostruzione di un campo di forze che si mette su questa sintonia
Ed è difficilissimo perché è un caso italiano è un caso europeo ma io credo che sia anche l'unica cosa che può che può dire a milioni di persone guardate
Che è vero che hanno vinto loro ma quel progetto che racconta i problemi non porta alla soluzione dei problemi
Si può riaprire una speranza e tutta la partita si gioca ce ne saremo convincenti o no a rappresentare questa speranza io mi dovessi dire un anno fa più più paura di oggi
Perché se l'esperimento Gialloverde avesse funzionato
Oggi la storia sarebbe diverso peraltro da questo anno ne abbiamo avuto tante conferme di una lettura tragica di quell'esperimento
Cioè di un esperimento che racconta i problemi più esasperati brandisce ma non anche di crescita rispetto siamo in un tornante nel quale o questa degenerazione porta un colpo mortale
Alla struttura democratica oppure a partire da questo fallimento una nuova classe dirigente umile ma molto deciso ad andare avanti perché abbiamo fatto tante scelte tante le faremo dimostra che quel modello politico ha raccontato i problemi ma non li ha risolti e ora tocca a qualcun altro provano a farlo grazie
Directa
Vorrei ringraziare sui problemi eretti il professor Messori i vicedirettori Rizzo per la ricchezza del dibattito la generosità delle loro posizioni che a me stesso tanta dovizia Mauro Agostini perciò sul dito gli spunti idee per l'attenzione naturalmente vi auguro una buona lettura grazie