L'intervista è stata registrata giovedì 4 luglio 2019 alle 17:47.
Nel corso dell'intervista sono stati trattati i seguenti temi: Decessi, Demografia, Istat, Italia, Ricerca, Societa', Statistica.
La registrazione audio ha una durata di 10 minuti.
Rubrica
Manifestazione
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10:00, Roma
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15:00 - Camera dei Deputati
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professore emerito di Demografia all'Università degli Studi di Firenze
Radio radicale siamo con Massimo Livi Bacci professore di demografia avversità di Firenze è stato anche senatore con il partito democratico
Con le quali vogliamo commentare la il dato diffuso ieri dall'Istat il dato di un declino demografico in Italia dal due mila quindici la popolazione residente in diminuzione
Per la prima volta negli ultimi novant'anni una fase di declino demografico dice l'Istat il calo interamente attribuibile alla popolazione italiana che scende al ventuno dicembre due mila e diciotto cinquantacinque milioni centoquattro mila duecentotrentacinque mila in meno rispetto all'anno precedente in un anno
Meno zero virgola quattro per cento ecco sono dati Allan allarmanti professore
Certamente indicano una tendenza che sì è prassi si prolunga a lungo davvero allarmante
Come tutti sappiamo sciabole Maira sono diversi anni che il numero dei decessi
Supera largamente il numero delle nascite che nasce e che sono in declino e sono in declino non tanto perché diminuisca la propensione a fare fisiche già bassissima tra le più basse in Europa questa grosso modo rimane costante ma perché diminuiscono i giovani in età di fare figli
E quindi il numero assoluto di questi continuando a diminuire anno dopo anno
Quindi questo è un dato certamente allarmante perché non sia quel rinnovo della popolazione che necessario perché una società Prosperi chi rinasce sia carenti in equilibrio insomma
Un dato Po sintetizzare la situazione ci sono più donne io ottantatré anni di quante non siano le bambine di un anno questo dà l'idea di come si sa chi ha rapidamente invecchiando nostra corporazione e
Cane che si morde la coda nel senso che ci sono meno giovani e quindi attentati fanno meno figli e quindi sicuramente ovviamente come si esce da questo da questa spirale
Negativa per dal punto di vista lì etico è ovvio occorrente ci fosse va difeso per natalità cosa non da escludere ma che per ora non ha non è alle viste anche perché per farlo occorrerebbero forse delle politiche sociali pesantemente orientato a favore delle dei giovani e delle famiglie che vogliono mettere al mondo siti
Di queste politiche sociali per ora non si vede l'ombra anche perché devono essere politiche sociali che non cambiano di anno in anno a seconda del colore dei partiti delle più perché né di chi è al governo occorrerebbero che fossero
Costanti nel tempo perché le famiglie devono poter contare su sostegni che non siano episodici cioè quest'anno fino al bar bonus deve però l'anno prossimo non so se te lo darò perché non so se ci sono i soldi
O cose di questo genere quindi questa è una prima per uscire acquista bassissima natalità certamente politiche sociali attente dovrebbero essere poste in atto
Che sono che dovrebbero includere naturalmente come obiettivo più lavoro alle donne perché le donne italiane sono rispetto alle donne europee
Annota queste attività bassissimi
Egli è una famiglia per mettere in cammin cantiere usano il terremoto per avere un un primo un secondo o in rari casi un terzo figlio ha bisogno di di avere minimo di sicurezza economica
E questo minimo di sicurezza economica sia solo se ci sono due fonti di reddito in famiglia insomma
Quindi questa è una prima una prima cosa c'è una simmetria di genere fortissima per cui gran parte delle cure
Diciamo Domestica dell'allevamento dei figli della loro educazione della gestione della casa sono sulle spalle delle donne e questo naturalmente compete
Con il loro tempo e con la possibilità anche di guadagnarci un po'di reddito fuori della famiglia
E poi il dato più preoccupante che Piovani diventano autonomi molto più tardi di un tempo e quindi questa entrata così partiva nel mondo del lavoro questa conseguimento dell'autonomia economica così di rinviata nel tempo fa chi che le decisioni si pigliano tardi
Il rione di mettere su una famiglia o di avere figli e naturalmente c'è anche un orologio biologico corre no possibili critico per queste cose tutte insieme
Possono essere affrontate solo da politica molto forti e che ripeto siano per quanto possibile riparte
E che non vengano smontate io ero rimontate attraverso il tempo
Come è successo in Francia come successe nei Paesi scandinavi che hanno le loro politiche
In sostegno degli eredi giovani delle cosche eccetera che durano grosso modo da cinquanta o sessanta anni senza che i governi di vario colore nello smontaggio della struttura Linate un po'diversamente ma insomma grosso modo Ripa perché
Dell'aver al tempo anche di appunto essere assimilate dalla popolazione in modo che vengano ritenuti stabilirete arrivino
Si sente di nuovo abituali diciamo no rispetto è una primo aspetto l'altro aspetto naturalmente quello della migrazione
E qui siamo nella nella schizofrenia più assoluto perché il Paese sicuramente e avrà sicuramente fu bisogno di migranti ma la nostra politica sappiamo qual è
è quella dei muri e va bene la posso anche capire per quanto riguarda l'immigrazione clandestina no ma non per l'immigrazione legale noi abbiamo bisogno di buona immigrazione
Invece questo governo come i governi anche i governi crescenti qualche modo hanno messo uno stop alla al reclutamento legale dei migranti questo saggiamente si pagherà nel lungo termine
Nel comma secondo lei incidono più sulla appunto la incidono più le condizioni sociali economiche ecco appunto il fatto di entrare tardi nel mondo del lavoro o più fattori culturali il fatto che magari le nostre generazioni quelle più giovani sono magari più più abituate Cowan
Diciamo alla a una maggiore spensieratezza maggiore
Ma a prolungare la vita diciamo dalla da da studente o da giovani più un fatto culturale più un fatto economico però naturalmente vi economia e cultura si riportano collaudato cominciare
Non credo che ci sia l'uno senza l'altro non ho sono inclusi influenzano reciprocamente quello che io credo è che le giovani generazioni sono state e in qualche modo per per colpe che sono varie naturalmente per ragioni molto complessa affrontate spogliate della loro di di loro responsabilità di i giovani sotto i trent'anni non contano nulla
Cinquant'anni fa contavano perché erano nel mondo del lavoro perché aveva una famiglia perché a avevano un posto nella società oggi un giovane spensierata perché nessuno digitali la possibilità di avere responsabilità
E quindi uno stile spensierato per quello insomma voglio dire sembra troppo facile firma il giovane di oggi pensano solo a divertirsi pensa non solo tutti i comuni i giovani di oggi di diamo riusciamo il il capo fanno fare anche come i giovani di altri paesi europei ma che gli italiani sono diversi dagli altri
E forse forse anche la politica al di là delle le parole della di certa retorica
Invecchiando la popolazione andata a cercarsi il consenso attraverso politiche sociali che hanno puntato più sul sostenuta da molti io ci credo e non ci credo nel senso che
Una politica ben fatta
Ma a favore dei giovani piace anche agli anziani
Perché cruccio degli anziani è che i giovani non abbiano azionati da una strada davanti al grazie
E questo è il vero cruccio delle generazioni anziane
Quindi penso che di fronte a politiche intelligenti anche gli anziani si convincono che è questo che bisogna fare altrimenti io no non mi trovo poi a mantenere i nipoti
No non funziona non può funzionare posso dare una mano ma non posso prendere
Il in responsabilità quello che dovrebbe la responsabilità dei genitori eccetera quindi dal peso degli anziani che così
Diciamo in qualche modo sono con il leva hanno risorse ai giovani
No non secondo me non sta in piedi una buona politica convincere gli anziani che è perenne per fare politica a favore dei giovani che spettano a favore di tutti e quattro Procure dello sviluppo
Certe certo
Bene ringraziamo il professor Massimo Livi Bacci ne vogliamo buon lavoro anche a voi grazie
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