Presentazione del Rapporto "Ca’ Foscari sui Comuni 2018. I comuni italiani dopo la grande crisi finanziaria"

Buongiorno buongiorno a tutti
Non facciamo nemmeno il quarto d'ora accademico così siamo diciamo più precisi più into Ali nei lavori di questa mattinata così intanto se prendiamo posto cominciano mattinata che sarà sostanzialmente divisa in due momenti
Concentrati in al tema delle crisi
In particolar modo finanziaria degli enti locali e delle pur Illy soluzioni sul tema aveva voi sapete tutti che c'è in corso da tempo una tavolo tecnico politico che affronta i principali nodi della riforma della finanza locale e tra i principali nodi c'è il tema del dissesto del così detto pre dissesto cioè la norma
Anticrisi introdotta dal due mila dodici che come dire per vedere quale tipo di problemi comporta è sufficiente
Elencare le modifiche al pre dissesto che sono state fatte direi in maniera puntuale quanto meno a ogni legge di Bilancio
Ma spesso anche nei decreti di finanza locale primo primavera estate che molti anni sono stati prodotti ci si è concentrati su modifiche a volte di dettaglio a volte sartoriali per questo o quell'ente
Sul brevi sesto che infatti come dire un profluvio di articoli duecentoquarantatré Bisterza quater decine e così via segno quando ci sono
Queste scansioni normative il segno che qualcosa non è andato per il verso giusto nel frattempo la crisi su questo poi mi taccio perché lascio la parola ai professori che ne sanno molto più di me io
Come dire fieri raccolgono i pochi informazioni che ricordo per far finta di avere una grande saggezza di consapevolezza
Dicevo crisi degli enti locali che nonostante il pre dissesto e per delle ricadute
Che naturalmente si scandiscono nel tempo anche della crisi finanziaria
Che ha vissuto il Paese negli anni scorsi stanno ricominciando
Accrescere chi studia queste cose essa che il dissesto degli enti locali era quasi un'abitudine
Una verifica una ventina di anni fa perché uno dichiarava al dissesto telefonava al ministero dell'Economia al ministero dell'Economia staccava un bell'assegno e quindi di Sesto non era diciamo molto problematico finito il tema dell'assegno è crollato
Il numero dei dissesti si è passati da cinquanta sessanta all'anno a quattro cinque
Adesso invece si sta risalendo l'ultima l'ultimo spunto di cronaca giusto per collegarsi alla stretta attualità nel decreto crescita che è dovuto intervenire dovuto ha voluto intervenire per
Provare a sostenere alcuni grandi comuni soprattutto che hanno ho vissuto il dissesto ho vissuto il pre dissesto oppure come dire ballano sul crinale senza aver dichiarato formalmente il pre dissesto ma come dire essendo molto vicino parlo di Napoli Messina Reggio Calabria Torino oltre a Roma che a una vicenda tutta sua particolare quindi parliamo anche di comunità molto rilevanti qual è il problema il problema è che i piani di riequilibrio dei piani di risanamento che accompagnano i tentativi appunto di riequilibrio degli enti in dissesto molto spesso a questo riequilibrio non portano perché banalmente una delle cause più evidenti è che si punta diciamo così su una doppia cura che è fatta dai innalzamento delle aliquote in genere al tetto massimo di legge e obiettivi prefissati peraltro dalla normativa quindi con dei criteri uguali per tutti di riduzione delle spese banalmente e classicamente le spese per consumi intermedi prima di tutto per i tempi determinati eccetera
Ma questi problemi hanno questi enti hanno problemi strutturali che molto spesso sono legati a una scarsissima capacità di riscossione
Quando la capacità di riscossione molto bassa sull'aliquota la puoi portare anche al cento per cento ma tendenzialmente diciamo così le ricadute in termini di cassa
Non ci sono allora come operiamo come lavoriamo questa mattina fedeli al motto conoscere per deliberare prima conosciamo
E poi ne parliamo conosciamo grazie all'analisi che alla nuova edizione del rapporto di Ca'Foscari sui comuni
Sui Comuni in dissesto che verrà presentata dal professor Campostrini e dal professor degni e poi andiamo a discutere delle prospettive di riforma io lascio la parola prima di tutto al professor Campostrini metterci mostra appunto Murri analisi e tendenze in modo molto più puntuale di come ho potuto fare io
Prego
Grazie buongiorno a tutti
Devo dire che mi fa molto piacere
Essere in questa aula per per un ricercatore universitario che si occupa di beni pubblici come il sottoscritto dando cercando di dare il proprio apporto io sono uno statistico uno che si occupa di numeri
Ma da sempre abbia cercato di vedere utilizzare questi numeri per per l'Apple Store migliori decisioni conta
Dunque a trovare
Un'aula così importante
Per presentare dei risultati che poi saranno direttamente utilizzate
Per avviare processi di riforma credo che sia una soddisfazione non da poco allora partendo quasi tutto partendo da questo
Il a di racconto una storia molto breve e molto recente ma che credo che sia una storia interessante è bella era del due mila sedici quando il neo collega non ancora magistrato Marcello Degni viene da mesi guarda perché c'è questa fazione dei dissesti
Non non trovo comunque non ci sono numeri non nessuno sa effettivamente quanti sono come sono pronti
Allora grazie a un accordo con il ministero dell'Interno
E il mio dipartimento iniziamo a faticosamente a raccogliere i numeri
Perché dico faticosamente perché questa uno storia tutta italiana che però dopo finisce bene dunque siamo bravi a fare le cose male ma siamo bravi anche fare le cose bene
Di numeri non ce n'erano perché niente era informatizzato
E dunque il nostro ricercatore è andato negli scantinati del ministero dell'Interno iniziato a raccogliere pazientemente e diligentemente tutti i
Documenti relativi ai procedimenti di Sesto il primo anno e poi abbiamo allargato il nostro nostro esame anche al riequilibrio finanziario pluriennale
Quali sono i di numeri i numeri che saltano fuori
Allora
Abbiamo creato una grande banca vattene documentale che disponibile a grazie all'accordo col ministero consultabile assolutamente da tutti
E che raccoglie questi documenti alla deprivazione di dissesto finanziario da parte del consiglio comunale la relazione del responsabile servizio finanzia aree circa la sussistenza delle condizioni per la dichiarazione si sesto dei dissesto la relazione dell'organo di controllo interno che analizza le cause del dissesto
E poi
Dove c'è il decreto il ministero di chiusura del dissesto questa
Già ha una una prima informazione vedete quanti numeri ci sono di chiusura del dissesto questo è già il primo dato evidente abbiamo trovato tanti documenti dei primi tre tipi pochi documenti
Del quarto tipo perché perché molti dissesti ci sono aperti ma non si sono mai chiusi
Per quanto riguarda l'equilibrio finanziario governare i documenti sono leggermente diversi cioè la deliberazione del Consiglio Comunale ricorsero procedura dell'equilibrio
E come è stato ricordato poc'anzi questi sono i due strumenti che la normativa italiana si è data strumenti pensati eccezionale questo dovrà essere una prima considerazione da fare
Perché
Nel nostro
Come re
Al secondo i precetti tardi ma nella nostro sistema statale il Comune non può fallire
E questo è una grossa differenza per esempio famosi gli echi di fallimenti di comuni americani o quello di De Troy che da un giorno all'altro ha lasciato a casa tutti i propri dipendenti
Per allo Stato italiano il comune e
Un bene che non solo da servizi ma un bene pubblico e come tale non può fallire
Per cui sono stati introdotti a questi queste misure eccezionali in caso di dissesto finanziario
Il sesto e il riequilibrio poi ci sono i documenti presenti
Per adesso non siamo dunque a questa la banca dati inutile che andiamo nel dettaglio
Ma vedete usare i primi numeri che una banca dati abbastanza mastodontica perché abbiamo davanti più di tre mila documenti che sono disponibili documenti che abbiamo realizzato e abbiamo iniziato a dare i primi numeri dunque questo era quanto CD giustamente si diceva in a in apertura dottor trovati
Abbiamo un andamento tipico avute le criticità criticità finanziarie
Si parte dalla appena le introdotta la la legge sul di Sesto un numero molto alto ma questo è chiaro che era Effetto di dissesti che si erano creati negli anni passati almeno centonovanta nel mille novecentonovantanove aveva questo nuovo eccezionalmente alto e dopo Mammano scemando fino al la
Cambiamento di millennio
Ad avere dei veleni e lo vediamo che è stata introdotto anche un modifica di legge che però non ha alterato il numero di richieste di dissesto
Fino al agli anni della crisi negli anni la crisi vedete come si sia cresce il sia stato proprio un salto la collina più chiara che vedete il non quella più scura fa riferimento ai sessi la più chiara invece
Dei serramenti
E quel numero adesso resta stabile
Dunque questa è sulle realtà italiane e guardiamo un po'più da vicino questi numeri intanto la prima osservazione è è è di e geografica
Il e le criticità finanziarie se guardiamo questo ventennio a di questi trent'anni scusate che abbiamo realizzato dalla dalla dall'inserimento di Sesto che fino alla all'anno scorso hanno visto un numero di comuni molto molto più alto come vedete in alcune regioni del nostro Meridione rispetto ai numeri molto più bassi vediamo i cinque del Veneto del della Regione Veneto delle regioni del nord e ai diversi anche numeri zero del Friuli o del
Del Trentino Alto Adige
Davanti
Allora questi sono i numeri di cui stiamo parlando allora stiamo parlando di un lo strumento che dovrebbe essere eccezionale
E che invece ha visto novecento enti interessati dal mille novecentottantanove al due mila diciotto
Più o meno sapete ci sono otto mila comuni in Italia dunque i conti son fate presto a farle ci stiamo parlando di circa undici per cento del totale degli enti interessante
Ottantotto sono gli enti più recenti seguiamo l'ultimo quinquennio che hanno prima presentato richiesta di riequilibrio finanziario e poi hanno dichiarato di Sesto cioè il Pd Larry equilibrio spesso non ha funzionato ma è anche interessante vedere come
Non abbia funzionato
Neanche la procedura fra rete normale perché si è passati da un equilibrio finanziario a un dissesto anche senza avverte
Presentato ha fatto nessuna procedura perché solo il nove per cento
A è passato dopo aver avuto l'approvazione del piano gli equilibri a parte la Corte dei conti il trentadue per cento dopo aver ricevuto un il diniego del del piano di riequilibra parte la Corte dei conti
è addirittura sala percento remore di questa procedura
Guardiamo adesso il il dato più recente che sul quale si concentra il nostro rapporto
Purtroppo il due mila diciotto conferma il trend è innescato dalla crisi finanziaria sono settantacinque i nuovi casi di comuni italiani in difficoltà eterodosso più o meno lo stesso numero del due mila diciassette
I suoi nuovi casi questi quarantacinque le procedure di riequilibrio e trenta i dissesti
Il dato che forse fa più
Che tocca di più ai dopo vedremo il perché è che ci si al di là del numero di comuni c'è un settantacinque abbiamo un milione e mezzo di persone che vivono in un comune che ha criticità finanziaria
Nell'ultimo quinquennio sono duecentosettanta tra i Comuni che hanno dichiarato di carta finanziare e in centoventisei casa è stata attivata la procedura di Sesto
Docente di cinque quello di Prati sesto
Il comune che è questo l'altro dato su cui vorrei che si focalizzasse la vostra attenzione
I Comuni che hanno in corso la procedura alla dicembre dello scorso anno comprese quelle aperte prima del due mila quattordici son ben trecentosettantanove cioè era siamo davanti a delle procedure che fu hanno difficoltà come un anticipato prima hanno difficoltà a chiudersi dunque pensata dal legislatore come uno strumento
A eccezionale di che dovrebbe che doveva avere una durata delimitata nel tempo invece lo strumento che tanto eccezionale non è e che viene a a difficoltà a chiudersi nel tempo
I dissesti adesso guardiamo separatamente i i due le due procedure dissesti come ho detto prima statistiche sono stati istituiti i sordi introdotti nel mille ottocentonovantanove
Novecentonovantanove dalla darà all'ora al due mila diciotto sono oltre cinquecentosettanta tra gli enti che hanno fatto ricorso e qui parliamo dunque otto per cento del totale
Abbiamo anche dei casi recidivi
Il son ben quarantacinque gli enti che erano entrati in dissesto e e han fatto un dissesto nel dissesto cioè il dissesto
A diciamo ferma una situazione a un determinato punto e c'è una continuazione della dell'azione finanziaria anche la continuazione è finita in dissesto
Come gli ha fatto vedere prima c'è una forte caratterizzazione geografica ottantadue per cento allo procedure di Sesto relativo comuni del Sud soprattutto Calabria Campania Sicilia Lazio e Puglia
Queste sono le classifica diciamo per per regione e vedete le differenze sostanziali come queste si concentrano in alcune regioni
Che hanno anche problematiche finanziarie e che hanno indici di sofferenza di altro tipo dunque è chiaro che la sofferenza dunque la grande crisi che abbiamo abbiamo assistito avuto riflesso direttamente anche sulle finanze comune
E questo è l'altro a l'altro dato che credo sia rilevante
Se vedete il numero quella le colonnine in verde sono il numero totale di comuni e questa è un'analisi per grandezza del Comune vede che sembrano tanti duecentoventitré e piccoli comuni ma in realtà è perché abbiamo tanti piccoli comuni
E dunque del totale invece sono sei virgola sei per cento dei piccoli comuni
Che prende hanno presentato una procedura di Sesto
Invece dei grandi comuni vedete quelli sopra prevede sessanta mila abitanti
Abbiamo dodici procedure dice Sesti di dissesto e due per quelli comuni molto grandi c'è sopra i loro i duecentocinquanta mila abitanti che però rappresentano rispettivamente il dodici virgola nove e il sei sicura sette dei comuni scoccò significa segrete non demente quasi lineare
Che al di là dei numeri assoluti il la percentuale dunque la probabilità che un comune vada in dissesto è molto più alta per i comuni più grande rispetto i Comuni più piccoli ma questo d'altra parte è abbastanza intuibile perché evidentemente ci si assume rischi più grossi
Questo ai soli dissesti per a per area geografica relativi all'ultimo quinquennio vedete alcune regioni del Nord spariscono mentre il Veneto ne aveva nel quattro cinque nel decennio precedente in questi ultimi anni non c'è nessuno mentre resta altamente problematico la situazione di Calabria Campania Sicilia
Anche qua e vedete la la tendenza chiaramente
Che cresce al crescere della dell'ampiezza agevole della numerosità della popolazione dei comuni e dunque per i comuni piccoli realtà e una piccola percentuale per i Comuni anche una percentuale molto più grande
Reperirle finanziaria andiamo velocemente perché ormai rete capito lo schema della presentazione
Ecco e un istituto introdotto nel due mila e dodici
Doveva essere uniche un istituto pensato per situazioni meno gravi e che potessero essere risolte in tempo più Brady vediamo quanto e come ha funzionato
Sono tre sei Perrotta sei comuni che hanno presentato richiesta ha dalla sua introduzione
Cento e otto gli enti che hanno reiterato la richiesta per più di un anno e già questo è un sintomo che evidentemente l'idea che fosse uno strumento veloce
Non ha tanto funzionato e centodue gli enti che hanno visto approvato il proprio piano c'è solo uno su tre
Anche qua c'è la forte carattere sono geografica settantasei per cento le procedure il sesto relativo comuni del sud in particolare ancora in Sicilia Calabria Campania e Puglia
Anche qui anche periti equilibri finanziari la tendenza e abbastanza chiara cresce al crescere della grandezza del comune
Allora ovviamente da partendo da questi dati
Le riflessioni sono tante e sono consistenti alcune delle quali vorremmo riportarle in questa sede ma è giusto anche
Ricordare che queste non sono state fatte solo dentro un gruppo di ricerca ma si è cercato sin da da subito praticamente di allargare questa riflessione e principali stakeholder
E dunque invitando i diretti interessati dunque rappresentanza dei comuni comuni che sono entrate in dissesto e ha
Di enti che in questo
In questo gioco ha hanno un ruolo rilevante dalla Corte dei Conti a il ministero dell'Interno e agli altri soggetti coinvolti e in diverse occasioni di confronto alcune semplici mia reale come la prima che è stata fatta presso la nostra diversità nel maggio del due mila diciassette altre invece più aperti e proprio perché abbiamo ritenuto importante che queste riflessioni fossero condivise per poter poi essere utilmente a utilizzate per eventuali pensieri di cambiamento di taratura o
Come
Credo sia importante in questo momento pensare di riforma delle proprie degli istituti
Il precedente rapporto è stato fate presentato alla Sala del Refettorio alla Camera deputati a febbraio dello dello scorso anno
E ci siamo voluti avvicinare al cuore del problema e grazie alla collaborazione con una con l'asma e siamo andati a Caserta per parlarne anche indirettamente con e i comuni più direttamente interessati
E
E in più abbiamo cercato anche di aprire e aprire l'orizzonte e vedere cosa succede anche oltre confine e come vengono gestite le criticità finanziarie nei comuni europei con un recente seminario del due mila diciannove
Somma lasciando dopo la parola la professor beni per tirare un po'più le fila dal punto di vista sostanziale e soprattutto quali sono
Non le riflessioni che abbiamo fatto collettivamente perché ha detto no non sono stato il solo accademiche le occasioni di riflessione ma anche quasi assembleare
Quali sono le dei prime riflessioni
Possono questi istituti sopperire arginare correggere problemi che sembrano strutturali e non eccezionali
è questa la prima domanda
Perché quel dato grossolano crivellato dell'undici per cento abbia visto che in alcune regioni non è l'undici per cento
è il trenta per cento trentacinque per cento degli enti locali che ricorrono a uno strumento eccezionale
Dunque questa è la la prima con la sua domanda
Dopo ci sono anche domande più tecniche ma è possibile predire il re predire un dissesto quali sono le variabili fondamentali e
Qua ci sono diverse riflessioni che nel rapporto grazie anche al contributo diversi colleghi anche di altre università sono stati avanzati
L'altra riflessione e così mi ricollego con la mia introduzione
L'importanza di rendere disponibile l'informazione cioè nessuna riflessione di questo tipo
Sarebbe potuta fare se i faldoni dei dissesti fossero rimasti negli scantinati del ministero dell'Interno dunque chiaramente qui bisogna ringraziare chi li ha resi disponibili e anche permettetemi di ringraziare i nostri ricercatori che hanno fatto un lavoro non banale di ricostruzione alla banca dati
Chiudo dicendo che
Se dobbiamo guardare avanti dobbiamo pensare a riforme che in un solo guardano il
Problema del controllo
E il problema del risanamento ma anche ricchi ripensi no un po'la governance del degli enti locali
E alcuni elementi sono già stati cit citate la garanzia di autonomia impositiva gran parte di questi proprio criticità finanziarie sono dovute al fatto che esso state messe a bilancio dei crediti
Kent si fa fatica a esigere
Questo è il problema tipico
Abbiamo tassi di riscossione che fan paura
In alcuni comuni italiani
Ma non credo che qui bisogna mandare l'esercito non credo che sia quella la la soluzione della soluzione deve esser proprio pensata in modelli di governo i di governance uso questa parola che diversa dal Governo
Non per Dezzo del dell'uso il termine inglese ma perché si intende qualcosa di più complesso
Ci sono diversi operatori del nostro territorio privati pubblici Simi pubblici che possono essere e devono essere coinvolti di un governo positivo il territorio e dunque un a un governo dirette e delle reti locali che potrebbe sbloccare
Far crescere opportunamente i comuni puntando non ultimo lasciatemelo dire per chi si occupa anche di formazione oltre che di ricerca a formare competenze
Qui c'è stato lo sblocco del turn over per fortuna sappiamo che l'età media dei dipendenti dei comuni italiani è non alta altissima
Mentre il governo implicano anche
Cambiamenti non banali c'è il processo di digitalizzazione e diverse pronti
Ad affrontarlo e probabilmente bisogna anche pensare bischeri dimensionale perché la complessità della gestione locale è tale che è difficile gestire quando si è troppo piccoli
Queste sono alcune idee alcune riflessioni nella nel testo le trovate tantissime ma lascerei la parola
Sì professor degni un paio di spunti introduttivi poi sviluppa il suo discorso il primo avete fatto bene nel giro di presentazioni dall'altro rapporto andare a Caserta perché a Caserta
Andato in dissesto sia al Comune sia la Provincia il Comune mi pare due volte cioè nel senso che dal dissesto uscito ha tentato il predisse sto per poi tornare in default e questo indica bene come dire che l'aggressione ai nodi strutturali che producono le crisi finanziarie
Un'aggressione con successi alterni si diceva che il predisse resto in particolare
Era stato pensato come un istituto straordinario ma che poi tanto straordinario non è diventato no allora le o ogni norma anche di finanza anche di finanza locale figlio del proprio tempo vi siamo nel due mila dodici gli spread osservato speciale
Sui mercati internazionali in Spagna c'è la crisi dei governi locali saltano le regioni e così via il Governo Monti prova ad attuare una normativa che eviti una replica italiana di quel problema perché già come dire i fari e i riflettori erano sul nostro
Sulla nostro merito di credito e quindi una fallimento catena di grandi comuni
In particolar modo del Mezzogiorno non avrebbe sicuramente giovato
Affrontato quel problema dirigenziale rimane però il problema strutturale che mi pare di capire dell'ultimo spunto che vedono di riflessione
Dalla distribuzione geografica di queste crisi finanziarie è e mi pare di intuire che sia un problema che va molto spesso al di là dei confini del Comune giustamente si citava
Il tasso di riscossione che il problema poi fondamentale a Catania la Corte dei conti quando ha imposto il dissesto a ha fatto un'analisi sulla chiamiamo la lotta all'evasione per capirci
Dei residui portati a nuovo dell'anno precedente la riscossione era andata nei due anni il primo anno era riuscita faticosamente a superare l'uno per cento
Secondo hanno forse come dire sfiancata dallo sforzo dell'anno precedente scesa intorno allo zero e ottanta
Il che vuol dire che non si recupera assolutamente nulla però c'è un problema diciamo così
Che che supera i confini dei Comuni io mi pongo la questione dei Comuni siciliani ben visto la Sicilia è ai primi posti diciamo così nella classifica del dissesto in Sicilia sono stati appena stabilizzati mi pare quindici mila dipendenti precari storici dei comuni con un contributo regionale che dura cinque anni mi chiedo cosa succederà il primo giorno del sesto anno quando finisce
Il contributo regionale e quindici mila son tanti se guardiamo solo gli organici prego
Il
Il
L'idea che
Che è stata
Sicuramente c'è c'è una questione
C'è una questione del
Del diciamo di della localizzazione geografica di questo fenomeno
E sicuramente questa questa localizzazione
E tradisce anche problemi che vanno al di là della della la semplice chiave di lettura della criticità finanziarie dell'ente locale
Però detto questo la dal dall'analisi
Che abbiamo sviluppato
è emersa la necessità emersa emerso che
Sviluppando un
è possibile sviluppare delle idee per riformare diciamo questo questo segmento limitato del del
Del testo unico cioè delle regole che che disciplinano questa criticità finanziaria
Che ovviamente non è dovrà essere poi accompagnato da altre misure no però può dare un contributo alla alla alla razionalizzazione del processo io
Dico cioè perché necessaria una riforma una riforma è necessaria perché abbiamo come si diceva queste norme che che sono state come dire
Congegnate in momenti diversi tutte norme diciamo di natura emergenziale perché sia il dissesto nell'ottantanove di riequilibrio del due mila dodici agosto sono stati introdotti con dei decreti legge quindi con norme di emergenziali sono state modificate dal legislatore come veniva detto in tinta all'inizio in maniera ripetuta e e e da siti ed estemporanea
E e quindi e tecniche cosa si che cosa determinano queste queste norme come si è visto tempi lunghissimi di soluzione del problema
E molte ricadute e una crescita del fenomeno della criticità finanziaria abbiamo visto signora ci sono stati settantanove nuovi casi
Vi comuni anche importanti nel due mila diciassette e nel due mila nel due mila diciotto per questo
è necessaria a mio avviso una riforma organica di questo di questo sistema che è stato che è stato diciamo introdotto in fasi diverse del in momenti diversi
Il dissesto molto molto prima disequilibrio
Dopo pensate tutti innestati nel Tibet nel tue l'appunto con il bis il ter il quater innestati nel tuo il che è del due mila e
Tanto per notare il tuo e non è stato aggiornato dopo la riforma costituzionale del due mila uno quindi ancora ci sono ci sono le regole che sono state superate dalla riforma costituzionale del Titolo quinto no quindi mettere ordine in questo in questo sistema è può può può dare dei dei dei dei dei dei benefici
Ho l'altra cosa importante è che
Che che come diceva Campostrini CD ci rende insomma particolarmente orgogliosi di questo di questa ricerca e che da da una riflessione diciamo da una riflessione approfondita sul sul sul tema porte emergano delle idee per riformare degli istituti e quindi si in qualche modo si si si propone un come è stato in come è stato definito un provvedimento collegato alla manovra finanziaria si propone cioè l'idea di un progetto organico di riforma e questo è molto importante perché in questo modo si supera questa legislazione episodica che non incide sulle tredici anzi in alcuni casi le le le accentua e soprattutto si rende possibile un confronto approfondito con tutti gli operatori perché nel momento in cui si predispone una riforma organica
Pur limitata perché stiamo parlando solo del Titolo ottavo del TUEL è possibile chiaramente interloquire con tutti i soggetti che sono protagonisti di questo di questo di questa criticità finanziaria quindi i comuni la Corte dei conti il ministero dell'Economia al ministero dell'interno che e ha e altri ancora
Su cosa si fonda questo nuovo modello cioè allora dal dalla riflessione che abbiamo fatto che cosa
Emerso lo diceva Campostrini è emersa una certa analogia tra il dissesto di riequilibrio se i grafici che vi abbiamo mostrato ci fanno ci hanno fatto vedere che in sostanza gli andamenti sono gli stili sono molto simili
Il trend quello lì la concentrazione territoriale è quella lì gli equilibri un po'più spazio rispetto al dissesto che un po'più concentrato in quelle regioni che abbiamo detto però sostanzialmente il e i fenomeni sono molto sono molto simili
Sono molto simili e tra l'altro le le cause di questi fenomeni che sono fondamentalmente due o delle cause accidentali
La sentenza del che improvvisa che il Comune non aveva previsto che si abbatte su un comune che magari fondamentali apposto oppure cause strutturali cioè dissesti ripetuti di comuni che sono in crisi a finanziare perché non riescono a riscuotere le proprie entrate
Si attaccano alla alla all'anticipazione di tesoreria producono debiti fuori bilancio senza senza controllo Ron una struttura amministrativa assolutamente inadeguata in in entrambi i casi in entrambi i casi abbiamo visto che si va a finire si può finire sia nel dissesto perdere equilibrio qui non c'è neanche una una gradualità nel senso che non studiati tantissimi ricarica si che abbiamo studiato emergono comunico i fondamentali a posto che sono finite in dissesto comuni con il fondamento con grossa che dici la finanziera strutturale che sono invece
Stanno cercando faticosamente di portare avanti le procedure di requisito quindi l'idea
Proprio per queste similitudini queste analogie tra le due procedure l'idea è di integrare queste procedure in una procedura unica integrata di risanamento finanziario file assorba tutte e due chiaramente questa procedura
Sarebbe articolata in due sub procedure un sostegno precauzionale per i casi meno gravi un programma di completo aggiustamento mancano ai
Per quelli per quelli più gravi
No poi a parte l'idea per per proprio perché questo è un tema che va che va studiato sui Comuni sono comunque un magma un Somma un insieme complesso una moltitudine quindi come dire bisogna studiarli idee e di e di individuare una procedura noir di monitoraggio che però non ha niente a che vedere con il diciamo con la
Con con le azioni di risanamento che vengono proposte
Dalla procedura di risanamento finanziario quindi non c'è non ci sono effetti giuridici che dovrebbe che produce la procedura annuale di monitoraggio citare lì la procedura di monitoraggio serve come elemento informativo come elemento di approfondimento metodologico della conoscenza su questa su questa realtà
Ho queste sono in sostanza le due letti le due posti le due possibilità no quando c'è uno squilibrio cioè si si attiva un sostegno precauzionale quando questo squilibrio eccessivo si attiva un programma di comprato aggiustamento non è neanche un'invenzione
Nel mia né di nessuno questa qui è è quello che che viene fatto dal dalla a livello europeo dal dalla da da regolamenti della del Patto di stabilità quindi
Mutuata da tante mutuata da questo il il il ragionamento o il problema che
Quindi due sub per quel suo procedure due su su procedure sono
Sono appunto sostituirebbero il una la prima di riequilibrio la seconda il dissesto e allora uno potrebbe dire ma dove l'innovazione in sostanza ai ai dato un nome uno stesso nome a a alle cose che già ci sono no
E il problema è che attualmente la procedura di riequilibrio quella che è stata introdotta nel due mila dodici che tutto sommato funziona meglio
Perché perché a parte
Il grosso problema che alla procedura di equilibrio e quello della della lunghezza della dell'istruttoria ministri del ministeriale no perché gli l'istruttore misti il Sutra ministeriale dura tanto perché
è un tappo uno tutti i Comuni chiedono rischi cioè la legge prevede l'istruttore del ministero l'istruttoria
Arriva dopo anni mentre un elemento fondamentale come dirò anche nelle slide successive e la tempestività quando c'era chi diceva finanziaria non puoi aspettare tre anni o due anni
Da dal momento in cui viene accertata o dichiarata detto questo la procedura di equilibrio funziona abbastanza bene no a parte questo questo questo questo grosso elemento negativo
Funziona bene nel senso che la Corte dei Conti approva il piano di riequilibrio se lo approva
Questo piano ed equilibrio va in gestione viene controllato dalla Corte dei Conti periodicamente il e se se il Comune si Siri si riprende
In alcuni casi questa cosa succede la procedura è abbastanza
Produce degli effetti abbastanza positivi il problema è se non si riprende
Di quel prima abbiamo visto nei grafici
Quanti Comuni iniziano pure equilibrio vanno a finire nel dissesto alcuni ci provano e ci vanno prima della procedura alcuni perché vi viene bocciato il piano insomma ci oppure perché lo cominciano e poi non riescono a portarlo avanti e il dissesto è praticamente un po'un buco nero nel senso che provano a finire il dissesto e lì e lì rimangono rimangono in alcuni casi per per molto tempo mo'
Ora qui io ho utilizzato un esempio per per dare l'idea del del del senso del discorso no al TAR della Campania l'altro mese
Ha respinto il ricorso di un creditore del del
Del comune di schianti chiedeva risarcimento perché perché il comune del nel procedimento
è stato eccepito che dov'era stato presentato il rendiconto di gestione siccome la legge dice che il rendiconto di gestione quello che chiude il dissesto il ricorso è stato respinto il problema è che il Comune dischi è rientrato in dissesto nel mille novecentonovantatré e quindi nel due mila diciannove il fatto di respingere un un un ricorso per per perché perché non c'era il rendiconto di gestione quindi evidentemente
Cioè c'è un problema no per cui che succede che se ne controlliamo no mo'e e e però il Comune non ce la fa va a finire nel dissesto e li chiaramente
Rimane rimane diciamo una zona mentre in questo modo la procedura di risanamento ingloba i due sentimenti e si chiude cioè l'obiettiva e farla chiudere con il risanamento del comune
No
Ho allora a questo punto c'è il problema di quali sono i i i i il ruolo qual è il ruolo dei soggetti che che che che devono che devono gestire questa procedura no allora
Il praticamente in questa idea le le funzioni della corte dei conti che sono state assegnate dal legislatore nel due mila dodici
Delle però ampliate perché in una procedura di risanamento finanziario
La corte dei conti estenderebbe anche al dissesto che attualmente al al di fuori della sua sfera di azione la la la la ce la sua
Possibilità appunto di di di di di di controllo la sua possibilità di controllo
Quindi l'idea è che appunto la Corte svolge sbotta svolgendo la sua naturale funzione di controllo dei bilanci formali esiste da da tanto tempo perché è stata introdotta nel due mila sei dal legislatore
Individuati i i gli enti che hanno
Che ha bisognosi della procedura di risanamento finanziario
Stabilisce se se sorse devono essere assoggettati alla procedura di sostegno precauzionale o di completo risanamento
Mantiene diciamo le prerogative attuali quindi approva il piano né verifiche lo verifiche verifica verifica periodicamente questo piano che viene che viene che viene però approvato ora vediamo coprono alcune cose dopo successivamente e decide volture eventuali controversie che si verificano in questo in questo procedimento
Quindi secondo me
Il potere della Corte dei Conti dovrebbe sarebbe alla fine aumentato se se si passa da una procedura attualmente distinta riequilibrio dissesto a una procedura di risanamento finanziario soprattutto il problema fondamentale non è tanto il potere della Corte dei Conti servire aumentato meno il problema fondamentale che attualmente se il risanamento non funziona il Comune va a finire in dissesto e il dissesto nona una prospettiva diciamo ben definita nell'attuale
Nell'attuale coordinamento come abbiamo visto dai dalla dall'attuazione pratica dei grafici prima prima presentati oltre a questo l'idea era di potenziare il potere sostitutivo
Cioè nel ex poiché uno degli elementi fondamentali della criticità finanziaria e la tempestività dell'azione
La tempestività del nel momento in cui si manifesta la la veridicità di finanziare che quindi il Comune alza le mani chiede aiuto oppure la Corte dei conti decide che nel perché questo Comune non non riesce più con i con gli strumenti normali a
A a mantenere a garantire il suo guida equilibrio strutturale del suo bilancio
E che succede si prevede l'istituzione di un tavolo
Un tavolo diciamo nazionale per i Comuni più grandi casi di maggiore complessità articolato regionalmente perché abbiamo visto che dobbiamo
Per superare diciamo quella strozzatura che si è verificata nella nella procedura di di dell'istruttoria che attualmente è molto lunga e supera i tetti supera i tempi non non perentori stabiliti dal dal legislatore li supera di di gran lunga di molto
Quindi un tavolo un tavolo chiaramente che che dovrebbe essere formato da
Dal dagli attuali diciamo soggetti che si occupano delle criticità finanziarie dei Comuni no cioè il il ministero dell'Interno ovviamente in primo luogo coi il MEF
E poi anche gli enti esponenziali dei dei dei comuni no quindi qui e il e quindi
Il letti il tavolo avrebbe dei dei che cosa fa questo tavolo il tavolo per per per per il per la la prima cosa che fa
Produce individua diciamo un con un un a quel suo potere sostitutivo
Indicando un commissario che assume le funzioni dell'assessore al Bilancio cioè che in qualche modo senza distinguere
Penso al caso grave del più grave del dissenso senza distinguere tra organismo di liquidazione che ci vuole tantissimo per formarlo e che policy maker locale e praticamente si riuniscono queste funzioni però questa funzione messa sotto controllo e si definisce un piano di risanamento che deve assumere le caratteristiche di un vero e proprio piano industriale
E e e questo è questo risanamento questo questo questo piano industriale deve essere praticamente coordinato con con il il
Il rendiconto il rendiconto generale cioè con già individuale dei prospetti per individuare la congruenza tra bilancio dell'ente piante piano degli stili dire di risanamento
Ho
Il questo piano come certe come su questa procedura risanamento in via generale come si può articolare si articola sostanzialmente in due fasi la prima fase una fase operativa quello che dicevo cioè la tempestività io penso cioè l'idea è tempi molto stretti sei mesi per i piccoli comuni un anno per quelli più grandi in cui si delibera questo piano sì sì sì sì in contraddittorio con il tavolo questo piano viene messo vedere messo appunto quindi diciamo anche
Vede individuando le le le le le carenze strutturali che ci possono che si possono verificare e e e dando la possibilità agli enti di governo superiore di
Di dis di di dare il più opportuno supporto sia amministrativo che anche finanziario
E poi questo piano
Come attualmente avviene può essere approvato dalla dalla sezione regionale della Corte dei conti che da da come la attualmente le sue raccomandazioni e previsioni però sarebbe un piano che sarebbe approvato sia appunto nel caso di sostegno precauzionale
Sia nel caso di completa procedura di risanamento
Poi c'è la fase di attuazione controllo quindi il piano si fa subito dal momento quando parte la criticità finanziaria si interviene rapidamente si mette si cerca di mettere a posto
La la la lo squilibrio del Comune poi ovviamente ci vuole una fase di attuazione e controllo che credo debba essere svolta
All'interno di un arco massimo quinquennale cioè riconducendo la criticità finanziaria all'interno del del del della del del mandato elettorale no e quindi non non non non immaginando procedure che vanno avanti come attualmente
E presenta il piano di riequilibrio il legislatore era partito
In realtà nel disegno di legge era quinquennale poi quando venne approvata la legge il piano diventato decennale coi con modifiche legislative successive diventato fisarmonica si può estendere da quattro a venti anni no chiaramente l'orizzonte temporale è è troppo dilatato
E quindi invece questi l'idea di di l'idea di questo di questa riforma è quella di ricondurre in qualche modo al principio democratico tutta questa procedura perché si attua all'interno del
Del quinquennio
Quindi da un lato ci sono valutazioni
Insomma stringenti presso il tavolo
Dall'altro c'è il controllo della Corte dei conti che chiaramente da da come come adesso avviene adesso la relazione semestrale si può fare annuale perché abbiamo visto che forse la relazione annuale e più e più integrabile con i documenti di bilancio comunque questo è un particolare e poi alla fine e c'è una la sezione regionale della Corte dei Conti
Chiude il procedimento di più del procedimento quando quando le cose sono sono si sono messe a posto in questa in questa logica
Ciò potrebbe avvenire molto prima dei cinque anni cioè nel senso che a mio Dabo da quello che ho visto dalle carte che ho letto tante le tante carte colletto le tante dichiarazioni
Di di dissesto di riequilibrio dei comuni in alcuni casi soprattutto per i Comuni molto piccoli
Un'azione di questo tipo risolverebbe risolverebbe la situazione era dice faccio un altro esempio il Comune di Azzano Mella comune lombardo cui fondamentali a posto
Che adesso in dissesto andati in dissesto per una questione incidentale praticamente aveva iniziato una procedura di equilibrio
Che è andata avanti per due anni e mezzo poi creditore che era l'unico creditore non ha più accettato la la la transazione e questo comune ente ha chiesto la la
Adito il giudice ordinario comune andare affiggere in dissesto però
In comune con i fondamentali a posto che aveva un debito unico perché un solo creditore di un milione e mezzo mi pare insomma ecco voglio dire in una un'articolazione di questo tipo questo problema sarebbe stato risolto
In maniera importi in poche settimane e così ce ne stanno tanti di casi quindi secondo me i lì l'idea di quindi quindi di integrare il controllo
Quindi poteri dalla Corte dei Conti con una con una come dicevo prima una una iniezione di voti di potere sostitutivo secondo me
Un la dà la possibilità di di
Di risolvere tantissimi tantissimi casi
Otto quindi anche il programma di completo aggiustamento quindi l'attuale dissesto è scandito nelle fasi che vi ho accennato prima no cui nello stesso modo in più il commissario quello nominato dalla dal tavolo in questo caso svolge anche delle funzioni specifiche nel senso quelle che adesso alcune funzioni che adesso svolge Losa rileva la massa passiva sottopone il piano l'approvazione degli organi
A quella successiva del tavolo che che che che che definisce le modifiche necessarie alla fine di questo processo la Corte dei Conti comprava deliberazione approva questo piano di estinzione delle passività
Che attualmente viene viene approvato con decreto del ministero dell'interno e e quindi quindi anche il programma di completa aggiustamento si inserisce in questa in questa in cui in questa nuova di in questa nuova dinamiche in questo nuovo contenitore a fianco diciamo si può implementare una procedura sapere il titolo tavolini ci sono quegli articoli sui sugli indicatori deficitarietà no
Si potrebbe potenziare quel quel quel quella parte però svincolandola dalla diciamo dalla cioè rimarrebbe la dal punto di vista degli effetti giuridici rimarrebbe la procedura di risanamento finanziario con le due articolazioni che vi ho detto la procedura di monitoraggio sarebbe invece una una procedura che interessa tutti i Comuni
Messa appunto insieme all'Istat creando cioè analizzando le metodologie cioè studiando le metodologie
Approfondendo già quelle esistenti perché già all'Istat fa parte questo lavoro quell'idea insomma di trovare delle delle delle
Mettere a fuoco gli aspetti metodologici su soprattutto cercare di catturare degli elementi predittivi perché le le
Li li l'idea è quella di di evitare no oppure ridurre al minimo le situazioni di criticità di criticità finanziaria
Questo è un po'in estrema sintesi quello che viene in qualche modo delineato nell'ultimo capitolo del rapporto dove alla fine di tutta quell'analisi ricca che facciamo siccome c'erano venute queste idee
Di riorganizzazione del del sistema le abbiamo le abbiamo messe li abbiamo un po'messi in fila
Ci sono altre anche altri aspetti Lippi vado proprio vado proprio rapidissimamente la dimensione collaborativa
Si possa all'interno di questo processo si può sviluppare la dimensione collaborativa per esempio nel nei casi più gravi il tavolo può inviare dei supporti organizzativi presso l'ente locale svolgere un'azione di incapaci di Building no di di di formazione
Si si si prevede per esempio su che si può prevedere che per il Comune sottoposto la procedura di risanamento finanziario si possa indicare un partner disposto cioè un altro comune magari vicino perché anche nelle zone abbiamo visto che anche nelle zone dove massima la la criticità finanziarie ci sono dei Comuni che funzionano bene no quindi d'le ci si potrebbero si potrebbero trasferire le buone pratiche fornire assistenza organizzativa si potrebbe accumulare quindi una prassi applicativa e che che potrebbe essere resa trasparente quindi favorire la diffusione dei processi di correzione
Un sistema informativo nel senso che dal dallo sforzo che noi abbiamo fatto un po'pionieristico di di creare questo
Questa banca dati si potrebbe con poche risorse tra l'altro il pongo Vernant se lo boccia un asse che lo prevede interventi di accompagnamento del processo di riforma degli enti locali
Soldi che non si riesca a battere peraltro a spendere da quanto da quanto mi si dice si potrebbe premette implementare questo sistema informativo e gestire tutta questa procedura di risanamento finanziario in modo integrato
E trasparente
Veniamo alle risorse finanziarie allora l'idea che accennava Campostrini è che trattata in maniera approfondita all'interno del rapporto l'idea è che s'per gli enti locali in procedura di risanamento finanziario qui una risposta che do anche alla all'interlocuzione che veniva fatta prima proprio per gli enti che che sta che hanno una un conto una procedura di completo aggiustamento quelli più disastrati CIPE diciamo
Si può prevedere contestualmente alla riorganizzazione finanziaria amministrativa di cui otto vi ho detto
Di attivare le potenzialità di questi territori delle comunità locali perché in tutti i territori è possibile attivare delle potenzia l'oca delle potenzialità locali abbiamo fatto un seminario a Ca'Foscari l'altro mese sulle Governance locali
E abbiamo visto intitola un'esperienza c'erano c'erano i ragazzi della cooperativa
Di
Di del rione Sanità una zona disastrati sì ma che che che avevano praticamente si erano se avevano gestito Serrano messicano trovato un modo per gestire le catacombe i turisti da cinque mila erano diventati i cento mila insomma si possono sviluppare e quindi si può prevedere un un piccolo fondo per per questo per queste per queste attività
E e invece per perciò abbiamo già il fondo di rotazione per risanamento finanziario per fornire delle anticipazioni perché è chiaro che questi processi di risanamento hanno bisogno di un di di di un certo di un dura dotazione di risorse anche se ribadisco le risorse non sono l'elemento fondamentale per per
Oppure elemento unico per
Risolvere questi questi problemi l'ultima ha una cosa importante il Comune sotto procedura deve essere ampio se protetto da eventuali manovre restrittive sul comparto perché è chiaro che se io t'ho messo in sicurezza ti sto risanando
Se poi c'è la manovra restrittiva io in qualche modo dicevo ti devo proteggere perché altrimenti questa accaduto comuni in piano di riequilibrio arriva la manovra sui Comuni e quello che tutto il castello che si era faticosamente costruito crolla crolla miseramente
Ho poi ciò non lo lì l'idea perché poiché questo processo esiste come abbiamo visto dai numeri no esistono tanti Comuni
Trecentocinquanta tra dissesti riequilibri in atto si potrebbe prevedere una norma transitoria in base alla quale appunto presento la Corte dei conti
Può intanto definire se le le le procedure in atto
Necessito di un sostegno precauzionale di un programma di completo risanamento quindi lettera e e poi lo stesso per tutti i dissesti attualmente in atto che non hanno ancora prodotto rendiconto di gestione si potrebbero indirizzare verso la procedura di completo Risanamento questo è un po'il il senso delle proposte perché poi del contributo di idee se vogliamo che c'era ci ci siamo no c'è venuto un po'naturale dall'analisi che ormai da un paio d'anni stiamo facendo di questa realtà effettivamente molto affascinante molto interessante che più la studi e più offre Occasio insomma stimoli di di approfondimento di ricerca abbiamo visto abbiamo fatti cominciato a vedere anche i comuni negli altri paesi europei come come come funzionano come sono come sono organizzati come sono trattati
Ecco questo è un po'il senso del del del ragionamento che abbiamo ampiamente documentato in questo rapporto ecco l'ultima cose voglio dire questo non è un rapporto è è una ricerca che produce un rapporto ecco quindi rapporto in qualche modo un sottoprodotto di una ricerca che va avanti che coinvolge
Tanti soggetti anzi la sua ambizione è quella di di insomma di interagire sempre di più con con altri in realtà insomma di studio anche di di esperienza grazie
Grazie o premesso che non vorrei essere nei panni del commissario che sostituisce l'assessore al Bilancio la prima riunione di giunta ma questa è solo una battuta allora vediamo come si incrocia come si può incrociare questa questa analisi questa
Questo contributo con il cantiere della riforma del testo unico degli enti locali che in corso perché poi
Ci sono temi come dire molto tecnici e anche molto precisi chirurgici ne abbiamo visti alcuni da produrre le proposte che vedo nelle slide e vanno anche in alcuni casi nel dettaglio ma poi c'è un tema politico straordinariamente rilevante perché tante delle incertezze che caratterizzano poi l'attuazione no del delle normative del per il sesto eccetera dipende anche dal fatto che tu tocchi la vita non poi delle delle comunità io penso che a Napoli per esempio l'assessore al Bilancio del Comune di Napoli ha ormai una libera docenza tiene corsi che vedono in fondo il saluto
Tiene tiene corsi in in tutta Europa in tema di contenzioso con la corte dei conti perché non so a che grado di giudizio siete arrivati penso in doppia cifra ma perché perché poi arrivare come dire a una decisione anche da fu volendo drastica draconiana più o meno rigida a delle ricadute che vanno oltre la tecnicalità
Di questo di questo tema allora
La mia domanda al viceministro Castelli a che punto siamo quel cantiere come sincro di col cantiere della riforma e come si incrocia con le analisi e le proposte che abbiamo visto e come dire
Molto brutalmente visto che
Faccio un mestiere
La cui scarsa considerazione sociale mi permette di essere banale brutale
Ce l'ha fatta ad arrivare alla fine avete la forza di arrivare alla fine a che punto è l'interlocuzione con i i tanti quelli che fanno mestieri migliori del mio chiamano stakeholder della riforma per penso all'alleanza di governo ma penso anche alla Corte dei Conti alle amministrazioni locali ieri mi è arrivata in un'e-mail un comunicato dell'Associazione nazionale magistrati la Corte dei conti che dice bene
Interessante la riforma però attenzione alla corte dei conti deve adesso mi arrivato ieri non so se è un caso che forse il giorno prima
Rispetto all'evento di questa mattina a che punto siamo ce la fate in che tempi proprio secco
Intanto Gianni fammi ringraziare tutte le persone che sono quante sono le persone che in questo anno hanno contribuito all'attività di governo su questo grande tema che quello degli enti locali
E ci siete davvero tutti da
L'apice di questo ministero che ringrazio perché e pieno di persone che tutti i giorni si confrontano su questi su tanti grandi temi hanno una responsabilità grandissima
E lo fanno veramente con con amore nei verso verso le istituzioni da una cosa che quando hai trent'anni felicemente l'economia impari stanno in questo ministero perché ci son persone che te lo insegnano tutti i giorni
Ci sono tutti gli stakeholder cioè la corte dei conti ci sono i sindaci gli assessori le associazioni di categoria i parlamentari i parlamentari con cui tutti i giorni in Commissione Bilancio e Finanze ci confrontiamo anche su temi come questo
Sono tutti qua e la cosa bella è che
A ognuno di loro c'è qualcosa che non piace
E per questo io sono molto contenta di potervi avere tutti qua perché la forza di una ricerca che porta questi dati e di fatto cerca di dare una cornice a quello che può essere un progresso innovativo rispetto a
Delle norme possiamo dire vecchie come tante altre che hanno necessità di innovarsi perché le cose cambiano piaccia o no possiamo anche decidere di non guardarle ma cambiano
E questo la necessità di confrontarsi non abbia mai smesso e per questo con forza abbiamo scelto di a immettere all'interno del primo Documento di economia e finanze come collegato al dessert questo
Questa riforma
Che effettivamente è un lavorando è un lavorando perché il tuo l grande e quindi il tavolo con il collega Candiani procede i temi sono moltissimi
Ma questo pezzo qui sempre più necessario perché quello più emergenziale allora la più grande scelta che uno deve fare se vuole lavorare sull'emergenza quindi cercare di non far a licenziare i dipendenti del Comune di Catania a luglio per intenderci
Oppure mentre risolvi l'emergenza strutturare che cosa succederà dai qua ai prossimi vent'anni e dico prossimi vent'anni perché il tema che stiamo trattando riguarda il grande tema del debito riguarda il grande tema piumato economico della crescita economica del Paese e guarda ci vogliono tutti questi passaggi questi ragionamenti e che uno non può escludere l'altro se no fai microeconomia l'amico economia né che ti porta proprio molto lontani
In questa fase siamo in una fase secondo me è cruciale perché stiamo per partire con un tavolo tecnico dentro quale fanno coinvolte tutti rappresentanti che che che vedi qua
E avrà proprio lo l'obiettivo di far sì che ogni cosa che in questo momento a ogni stakeholder
Come dire no non non gira bene prova a confrontarsi e capire come andare in quella direzione in una maniera che vada bene a tutti il senso quale la riforma di questo capitolo va fatto perché oggi non funziona bene e soprattutto penalizzava volontarietà dell'amministratore cioè la la però parla di coso significa fare politica oggi paghiamo perché facciamo faremo un altro convegno oggi sindaco non lo vuole fare più nessuno perché a una serie di difficoltà grandissime
E soprattutto quando si vede delle norme che penalizzano la propria volontà di migliorare la situazione che ha trovato in un ente locale che l'ottanta per cento delle volte non è responsabilità sua crea un problema sociale grosso nessuno vanno a fare il sindaco
L'esperienza dei comuni e io sono fortunata in dieci anni ma venticinque stelle
Sono stata di fianco moltissimi comuni
Più o meno fortunati
E oggi questo ruolo con questa delega mi permette di dire che la soluzione vincente e quando quel sindaco era responsabilità atto ma non crocifisso
Quando procede alla crocifissione del dissesto che in alcuni alcuni comuni essa è diventato un modo per anche togliersi la responsabilità no io anche queste cose unico vista personalmente cioè sceglierei manda in dissesto qualcuno lo può fare perché ovviamente gli viene
Vi è obbligato ma chi può scegliere
Vi assicuro che l'esperienza dei poi va be non lo sapete meglio di me perché il gli esempi li avete nella mente l'esperienza positiva di chi decide volontariamente di non andare in dissesto ma fa un percorso mano nella mano di un vestito cucito ad occhio per la propria situazione
Così più positiva di quella che oggi è la struttura base di questo titolo del tre del testo unico degli enti locali e soprattutto per metà quella mi stazione di ottenere risultati migliori di quelli che avrebbe ottenuto facendo di Sesto
E guardate che sia questa cosa non credente ne facciamo un'altra commedia come questo con i numeri su che cosa è stato fatto
Né i tagli dei comuni che sono dovuti andare in dissesto su moltissimi servizi e invece quello che il rientro di alcune partite importanti
Degli enti locali che hanno deciso di fare un altro percorso
E complicato perché la prima cosa che ti viene da dire troppo difficile non la facciamo
Ma oggi da qua non ci si può non non si può fare un passo indietro perché perché oggi c'è un pezzo dell'economia del paese che cristallizzato in questo genere di problemi
E tu i numeri verdi quando cominci piano piano a snodare temi importanti come quelli dei del debito degli enti locali
Vedi che cosa succede quando alleggerisce i attraverso sistemi virtuosi di aggressione al debito degli enti locali in quel comune che cosa succede servizi essenziali che cosa succede anche al PIL che cosa succede alla
Ai agli appalti di un ente
Si modifica tutto ora io sono fermamente convinta che l'economia nazionale dipenda
In gran numero dalla salute degli enti locali e se non facciamo questo questo salto in avanti difficile complicato perché prevede la responsabilità di ognuno delle persone che sono qua in sala nella propria rappresentanza
Allora stiamo abdicando un pezzo di crescita economica che oggi
Serve a questo Paese
Poi possiamo scriverla in tutti i modi che vogliamo vogliamo possiamo dare più o meno poteri e a un'istituzione piuttosto che un'altra
Però io vi chiedo veramente la cortesia di non partire col presupposto di no questa cosa non si può fare questa cosa non ci piace questa cosa andrà fatta in un modo diverso perché io so e tutti noi
Siamo disposti dobbiamo confrontarmi Contu confrontarci con tutti gli stakeholder fatto salvo che siamo tutti d'accordo che si può fare meglio di quello che sono i numeri oggi
E che chi e e questo comma forse con con i colleghi parlamentari più facile perché i parlamentari sono sui sui territori vivono molti Comuni dove hanno i propri rappresentanti i problemi reali insomma i telefoni squillano quando c'è un problema su un comune
Per per i parlamentari quindi
Credo che ci sia una grande unione d'dal punto di vista politico fermo restando che ci sono delle divergenze no possiamo raccontarci divergenze sul tema delle fusioni
Perché vedo il collega Martin ma questo non vuol dire non affrontarlo vuol dire mettersi seduti a un tavolo e decidere come superare alcuni problemi reali che ci sono e lo dicono i numeri perché lo dice
Insomma così una volontà politica e basta ci sono dei passaggi di questa proposta che
Sarà affinata solo dopo il confronto di fatto perché è necessario con alcuni soprattutto le istituzioni più grandi
Farlo che mi piacciono moltissimo perché se ci tolgono da quella quella visione per cui lo stato dei comuni boh non si interessa più di tanto salvo quando sono in crisi per cui delle in qualche modo aggredirli c'è questa tutta la parte del monitoraggio
Chiamato a braccio preventiva anche sembra già insomma
E molto interessante primo perché ti dà delle indicazioni che anche l'Europa ha in qualche modo suggerisce in un un metodo costruttivo secondo perché non c'è niente che non sia prevedibile non c'è niente che non siamo isolabili e la programmazione col monitoraggio viene molto più facile
Quindi se devo rifare alla tua domanda la situazione in questo momento è quella di un prossimo tavolo tecnico di confronto è modifica miglioramento
Rispetto a una bozza di testo che nasce da quello che avete sentito quindi da da numeri che sono stati messi in fila con l'obiettivo che questo non è l'unica cosa certa un po'c'è una manovra finanziaria
Che si dovrà decidere dove allocare le risorse ma come al solito si troverà a discutere di alcuni principi cardine che riguarda gli enti locali saranno gli stessi di quelli di sempre no
Che che creano dei problemi reali e che in relazione a come affronti porteranno altri comuni in una situazione piuttosto che un'altra ma lei non dissesto o oppure no
Quindi non è che questo tema sia slegato dall'attività quotidiana di della politica che che procede e ci vuole secondo me un senso di responsabilità un po'comune tant'è che questa visione rispetto a il risanamento volontario noi abbiamo già cominciato a inserire in quella che la norma la famosissima norma salva comuni
Perché tu puoi parlare di quei comuni che oggi sono qui ma devi anche parlare di quei comuni che hanno cominciato a fare un processo volontario rispetto al risanamento e la propria situazione insomma i temi sono moltissimi i primi risultati sono ottimi cioè quando la politica si concentra su il risanamento di comuni anche con altri strumenti non coercitive come questi perché io ricordo a me stessa che decide di fare il dissesto vuol dire condannare i cittadini a una serie di problematiche
Quotidiane grandissime
E quando queste sono evitabili non a discapito del risanamento dei conti pubblici ma soprattutto discapito
Delle problematiche che fai
Ricade sui cittadini fai un servizio ottimo alla comunità nella quale divisi come possibile siccome e migliore io credo che la forza in tutti debba essere polo di costruire veramente un abito quasi a persona
Magari dividiamo per taglio insomma ecco
A a quei comuni che si trovano alcune circostanze evitando lo sfacelo che abbiamo visto in questi anni seppur questa è una riforma che ha fu ha funzionato sotto alcuni aspetti su altre ovviamente no come è normale nel legislatore che che che legifera quindi abbiamo una grande opportunità
E siamo di nuovo il momento in cui il contatto tra lo Stato e gli enti locali
Si deve riprendere completamente perché ripeto io non posso pensare di abdicare a un pezzo di crescita economica forte è strutturata come quella che forniscono gli enti locali quando questi sono sani e riescono a camminare
Nella giusta direzione
Ecco chiedo solo per conclude
Una nota sui tempi nel senso che il calendario quando si parla di enti in crisi è fondamentale
A Messina per esempio
Che ho visto il sindaco Lai il saluto
Ogni volta che vedo un amministratore locale mi viene in mente il caso della città quello di Messina e carino perché hanno presentato il piano di riequilibrio mi pare nel due mila e quattordici poi siccome tutte le volte che si cambia il bis ter quater tu devi aggiornare il piano di riequilibrio alla nuova aree la regolamentazione ogni volta loro con la precedente giunta ne hanno presentato uno nuovo quindi l'esame ripartiva daccapo eccetera insomma dal due mila quattordici a oggi
Ne il vecchio sindaco di Messina né il nuovo sindaco che qua e neanche io abbiamo avuto il piacere di capire se quel piano lì andava né per la corte dei conti o meno perché il la rimodulazione arrivava sempre prima
Diciamo così dell'esito della dell'esame della Corte dei Conti io leggo visto nelle slide appunto il tentativo devo dire chiamiamolo ambizioso di come dire creare una gabbia
In senso buono che chiuda il problema una cornice esatto che chiude in campo aveva più lei sì infatti lei fa politica vivono e quindi a un lessico più amichevole
Una cornice che chiuda diciamo la partita nel giro di cinque anni
Tempistica che io trovo molto ambiziosa appunto come dimostrano i casi i casi che abbiamo citato teniamo conto che appunto questa dilazione in vent'anni ha di alcuni altri problemi di finanza locale in trent'anni eccetera eccetera è stata definita di fatto incostituzionale da una sentenza dalla Corte Costituzionale recente proprio su temi diciamo
Satellite rispetto a quelli di cui discutiamo ha già Corte costituzionale ha detto tu non puoi ripianare in trent'anni
Un un problema finanziario perché scarichi non viene meno il principio costituzionalmente garantito dell'equità interregionali generazionali quindi credo nel porre in cinque anni
Mi sembra ambizioso
E mi sembra ambizioso anche chiudere
Il cantiere in poche settimane se bisogna fare tutto il confronto che che veniva detto ieri nel nell'intervento precedente come gestiamo questa ambizione a che risultati arriviamo per chiudere prego
In quei anni
A pezzi sulla missione cinque anni ti devo dire che se non l'avessi visto con i miei occhi non oggi non continuerei a dire cinque anni cioè
La mia esperienza personale su un comune che il più invitato pro capite e non è Roma di questo territorio dell'Italia insomma
Dimostra che quando fai un percorso di questo tipo cioè vieni preso per mano detti cuciono un vestito su misura quello che tu pensi impossibile e che all'inizio avresti previsto con una procedura come quella del Titolo ottavo del TUEL in venti magari trent'anni riesci a farlo un anno dopo l'altro in cinque non siamo arrivati alla fine dei cinque siamo andati a tre
Oggi io ti dico che se non avessi visto con i miei occhi che quella non si chiama ambizione ma è invertire l'onere della prova come dire
Non ti sta ingabbiano nessuno nessuno ti sta mettendo le manette TC Titti viene detto caro Sindaco camminiamo insieme perché è possibile allora tu i sacrifici li fai perché li scegli tu e hai una responsabilità politica nella scelta di dover fare i sacrifici non c'è nessuno che ti dice tali servizi essenziali o venti tutti gli immobili oppure
Tagli alla spesa sociale del venti per cento
Quando lo puoi fare il tour lo fai con uno spirito totalmente diverso ora non ci dimentichiamo che i numeri
E possono essere numeri ma dietro ci sono le persone io credo che si sia dimenticati di quanta personalità ci può essere dietro un percorso come questo che di fatto è una situazione di crisi e situazione di crisi le governano gli umani e gli umani
Hanno reazioni diverse relazioni che cosa gli poni oggi permesso in cui anni dopo la mia umili intima
Esperienza personale con un percorso di questo tipo ci accompagnato con dei tavoli dedicati difficili perché tutti gli operatori dicono no ma io vorrei contro a farlo come lo faccio oggi no perché se no così è troppo
Tutto insomma tutte le critiche che conosciamo e che stanno emergendo oggi quei cinque anni non sono impossibili
Perché ti danno una forza diversa una forza politica diversa è uno sprone diverso tant'è che è quello che si sta realizzando in alcune città ci
Sul famoso discorso tempi perché credo sia fondamentale per capire una cosa intellettuali non sono certi dare tempi certi cosa significa
Beh intanto coi tempi non certi se io sono un fornitore di un comune che è in dissesto e che pagare o può andare in dissesto secondo voi faccio lo stesso presso
Ovviamente no
E dunque il prezzo che farò il comune sarà un prezzo molto più elevato e dunque il comune che ha già difficoltà finanziare si trova a scontare i prezzi più elevati
Non solo ma sappiamo che tutto il debito a un certo punto viene gestito per proteggere i creditori attraverso il factoring
Ma anche il fatto cosa fa davate tempi incerti ovviamente calcolo un rischio molto più alto
Se invece sa che ci sono dei tempi certi può scontare dei a dei prezzi molto più bassi dunque si tratta di invertire un meccanismo che potrebbe essere molto pesante per le finanze dei comuni
Dando certezze sì diventa invece meccanismo assolutamente voluttuoso e dunque si rende come diceva il viceministro si rende possibile quello che altrimenti pare avrebbe impossibile
L'altra quando un giornalista rapidamente all'incontro della corte dei conti dissi
Dicono che Remo prestissimo
No sull'altra ambizione chiaramente non è come torio corriamo senza guardare in faccia l'orologio quindi i tempi che si erano le cose vanno fatte bene comunque quindi e poi soprattutto cercheremo di anticipare questa
Come dire questa filosofia in tutto quello che verrà da qui a quando questo testo non sarà legge perché
Qua dietro c'è una filosofia ben chiare strutturata rispetto come lo Stato se apporteremo gli enti locali e delle volte si può fare
Anche velocemente quando abbiamo fatto e ringrazio ancora tutti quelli che hanno lavorato del ministro su questa norma abbiamo fatto la faticosa ma per superare il turnover tutti dicevano che era impossibile tutti dicevano che non era
Insomma non ce l'avremmo mai fatta si tratta di tornare a quel tema di governance che oggi Eva va in questa direzione e e molto filosofica la cosa ma reale si può applicare su tutti gli aspetti ma piano piano lo facciamo perché così ha alla fine del processo avremmo più o meno indirizzato alla stessa direzione tutto oggi del del col decreto Crescita
Tu hai una festività degli enti locali che rispetta le proprie entrate
Possono assumere con una quota fissa e non c'è più quella gabbia pazzesca che ha ridotto in questa situazione molti Enti locali poi ce ne sono altri pc Ciotti che son costretti ovviamente a dimagrire sempre nell'ambito dell'equilibrio la finanza pubblica
Va bene va bene allora lo seguiremo da vicino diciamo così i prossimi passaggi io ringrazio tutti voi per l'attenzione e vi auguro una buona giornata e agli amministratori locali in sala auguroni in bocca al lupo