Tra gli argomenti discussi: Cultura, Leopardi, Letteratura, Libro, Politica, Storia.
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scrittore e traduttore
Radio radicale Nuovo appuntamento con le parole e le cose la nostra rubrica di approfondimento culturale siamo in compagnia di Enrico Palandri benvenuto bentornato su Radio Radicale nazionali Trax su sempre contento di esser qua
Perché anche tanti anni fa
Tanti tanti anni fa Radio Radicale becco e radicale cominciata tutta una vicenda importante della Santa Diana
E neanche siamo felici di raccogliere le parole di Enrico Palandri che uscito da qualche tempo con questo saggio edito da Bompiani verso l'infinito verso l'infinito non è esclusivamente un saggio di analisi o o comunque di
Di spiegazione della poesia che in qualche modo da circa duecento anni
Stein qua corre interrogando il lettore Rio L'infinito di Giacomo leopardi m'è in qualche modo il tentativo di estenderne e di contrarne il proprio significato nello spazio letterario in uno spazio temporale allora di leopardi continuiamo ancora a sentire l'esigenza la necessità di di leggere e di farci anche subire un po'da quello che attualmente rappresenta quel testo e tanto altro della sua produzione dall'altra parte
Un tasso di duecento anni a figure duecento anni si pone in modo sempre nuovo anche rispetto alle nuove generazioni allora raccontiamo un po'come da cosa nasce e come nasce questo libro allora diciamo subito due dati cronologico i conti contro astanti
Duecento anni ma leopardi quando scrive la poesia ne ha ventuno quindi è un ragazzo
A me oggi sembra poco più che un ragazzo c'è un giovane uomo di fronte alle prime scelte drammatiche importanti
Della sua vita cioè sostanzialmente rompere con quello che gli è stato trasmesso con una cultura che è stata trasmessa e rivolgersi a delle aperture io credo che la pare sia così importante per lui perché lui è un po'all'all'inizio di un itinerario di una cosa che al quintetto no abbiamo vissuto fino a oggi e che proprio con lo svilupparsi dell'Unione Europea tende un po'a a perdere di significato e cioè leopardi aderisce
Proprio intorno ai vent'anni ha ai primi amici le cose importanti sono con il Risorgimento italiano con questo nuovo
Interlocutore che è Pietro Giordani che lo lo portarono in perenne o o meglio forse Leopardi utilizza l'amicizia e le idee chiare che respira in con con Pietro Giordani proprio per rompere con una tradizione che quella invece papalina delle del padre ecco e ad aderisce un'idea di Stato nazione di di di anche se naturalmente questo è una formula che utilizziamo oggi non è quella che utilizza ancora pare anche perché non c'è nello stato italiano ne ha la stessa idea della nazione italiana media molto
Astratta però diciamo inizia a mettere insieme quegli elementi che in epoca romantica non solo in Italia ma un po'in tutta Europa dopo reggendo l'avventura napoleonica
Dall'inizio a una prima fase di identificazione appunto nazionalista e che all'inizio dell'Ottocento è molto positiva molto progressista
E ed è un'idea queste appunto che porta insieme
Tende a far coincidere
Lo spazio geografico in cui si alterasse cresciuti si vive
Con la lingua che si Skin cui si scrive in cui si parla e la cultura cioè dei contenuti
Che vengono espressi attraverso questa vincoli tende un po'caratterizzare in un senso particolare che che fanno appunto gli italiani francesi tedeschi eccetera eccetera con la fine della seconda guerra mondiale con la fine dei fascismi questa cosa un po'finisce
A noi secondo secondo me leopardi
Pare così vicino proprio che perché in un certo modo un certo modo e l'autore italiano in cui per primo
Si sente l'effetto di questa ideologia che dominerà centocinquant'anni più o meno della storia italiana si sente un po'come lui in un primo tempo cerca di aderire assorbe queste idee ne avverte i limiti
Però
Porta proprio in questa sua di adesione resistenza diciamo al al romanticismo alla queste monete porta un po'qualche cosa che c'è molto familiare che c'è molto vicino e cioè l'arbitrarietà di come questi elementi si mettono insieme
Ecco soprattutto è un
E diciamo un'analisi questa che ci porta a vedere Leopardi da dalle parole insomma anche che hai pronunciato adesso e da delle pagine insomma che ritroviamo leopardi nella sua più stringente complessità e anche attualità
E i la ricerca di senso è certamente una delle costanti nella narrativa leopardiana nella poetica leopardiana
Però quel senso diciamo non è solamente una vago in senso esistenzialista o di posizionamento spazio temporale della propria anima all'interno di uno scacchiere più complesso è il senso della presenza dell'uomo e del passaggio dell'uomo quindi
Il passaggio inteso come
Diciamo attraversamento dei vicissitudini pubbliche e private delle sentirsi
Cittadino straniero all'interno della stessa terra ecco tutto quanto questo è diciamo contenuto all'interno dell'infinito di Leopardi e proprio diciamo queste trasformazioni animano anche la parte più inquieta del
Appunto dell'infinito un infinito che chiaramente se duecento anni dopo
Gettava ancora significa che che non ha smesso di interrogare proprio quelle parti che sono dolorosamente avverte lacerate anche nella costruzione dell'uomo ieri come oggi
Sì io doll alle una lettura del sor cerco di riassumeva molto rapidamente di questo tipo l'infinito un è un canto una poesia che mette in forte contrasto quel che vicino con qualche lontano quello che che prossimo che delimita e che in un qualche modo quindi anche da forma
A quello che siamo che possono essere che qui sono la siepe il Colle nove dei dei primi versi ma sono appunto cerco di raccontarlo questo spiegano un po'perverso la biografia
Ma non solo la biografia dei fatti anche una biografia delle idee appunto di quello che mi si trova respirare sono le cose che un po'lo determinano e lo determinano un all'improvviso perché lui progetta una fuga
Da Recanati e in questa fuga di Recanati da Recanati investe e concentra sia delle scelte immediate personale che appunto un orizzonte filosofico e l'altro il lontano invece è un po'il mondo in cui lui è cresciuto e quindi potremmo dire o almeno a me pare che c'è questo contrasto c'è il fatto che noi siamo una cosa io sono Enrico Palandri due Giacomo leopardi quell'altra Patrizia a cavalcioni di una persona
Una sua biografia un suo nome delle circostanze un'epoca
Però respira
E anzi essenzialmente respira qualche cosa che non è personale qualche cosa che anzi
La vera
Fonte di quel che noi siamo il pensiamo e che non è personale che forse non è neanche nella storiella Pardi l'infinito si situa proprio lì perché questo contrasto tra ciò che lui ha vicino e ciò che è lontano
Ci fa sentire a proprio come punto sensibile il il momento in cui l'essere l'essere una cosa l'essere di fronte alla circostanza e l'essere di fronte invece all'infinito
Danno il senso dell'essere S ecco questo è il ma non solo sua ma è quello che più interessante che lo parli avverte già e questa è una delle cose che dicevo
All'inizio avvertenza che questo io che il vero protagonista del romanticismo ed invenzione non da cui su cui poi si investiranno delle superiori Mitch hanno ma anche l'inconscio freudiano c'è questa idea che ci sia a conoscere il tutto ci sia come il punto centrale del dio Perrot parti anche qualcosa che destinato a naufragare
Ecco questo secondo me per la sua straordinaria straordinaria freschezza cioè che noi sentiamo che qualcuno che che dice io di fronte a tutti questi problemi enormi titani ci ma non lo dice come un
In in senso dannunziano per vincitore
Eccetera assertivo accettarlo dice al contrario proprio mostrando circa la fragilità di questo di questa cosa è una costruzione una una invenzione appunto
Ecco c'è l'ultimo capitoletto di questo volume che si intitola essere quello che siamo e il secondo è particolarmente interessante perché
Questo postulato posso in in epigrafe come titolo CD ricorda anche
Che Leopardi attraversa delle negazioni dell'IVA dell'essere umano per a forma per affermare poi una rotondità una complessità come dicevamo di senso di materia allora si vedrà nella storia poiché la poesia che
Mano mano l'uomo perderà dimensione di quello che realmente siamo basti pensare poi alla può etica Montagnana possiamo distici solo quello che non siamo
Il e questo diciamo indica anche una una trasformazione perché è vero che duecento anni di non sono passati
Senza lasciare danno interessato all'interno o o danni o vantaggi insomma è che che
Unioni di alla lezione la lettura che piume che più ne egli è conforme ecco
Però in qualche modo leopardi ci racconta anche di una linearità progettuale rispetto al al vivente chicche poi
Diciamo verrà abbandonata in nome di una
Diciamo di una di una complessità esistenziale e di una possiamo dire anche ricerca di senso che che forse
Diciamo ha badato per un certo tratto più alla forma che alla sostanza sì guardarla grande tentazione e mi sembra che quella che che segue in questa domanda enti allineare cronologicamente questi eventi cioè dire lui prima pensava così poi succede questo perpensa cosa cercare tracce perché è un po'come ministero abituati a leggere la lettera del signor
Ecco secondo me
Leo Pardi si rende conto io cerco di portare l'attenzione a questa cosa qui che anche questa è una costruzione e particolare è una costruzione romantica cioè questa linearità questa idea che le cose si causino l'una con l'altra
FCC causino in un in un percorso lineare è
Insomma non non è convince sezione perché invece troviamo pensa come siamo quando faccio all'amore o come quando solo quando sogniamo quando stiamo con un bambino con un vecchio di realtà letta sono
Qua sempre compresenti delle volte ci fa ridere qualche cosa volevo o ci commuove qualche cosa che è lontano da noi cronologicamente ma è molto presente e molto e lo appare secondo me a una una percezione di questo e cerca di fondare lo e allora la grande essere quello che siamo
Secondo me
è il modo in cui ho cerco di leggere una pagina in particolare
Dello Zibaldone in cui parla proprio di questo e cioè del fatto che noi abbiamo delle idee assumiamo delle idee così come ci compriamo dei vestiti
Che feci se io volessi vestirmi come mi vestivo da ragazzo negli anni Settanta quei vestiti non esistono più nemico semplici quelle scarpe quelle e così anche le idee così anche quello che adottiamo
E per quanto cerchiamo di uscire dalla storia cerchiamo di fondarsi in un modo
Radicale
E che trascende la nostra esperienza in qualche cosa di più solido che non ci non ci faccia sentire questo continuo cambiare di abitudini CEE
Per quanto cerchiamo di fare questo
Siamo destinati ad avere un impatto siamo destinati a essere nella storia però lo tardi vede che questa cosa è limitata e che così come noi assumiamo le idee le lasciamo andare e che qui e quindi essere quello che siamo non vuol dire assomigliare a quello che siamo nella storia ma al contrario significa saper avere una specie di sprezzatura per l'intestino che ci tocca di momento in momento sapere aderire ma sapere anche che questa decisione è limitata ma pensa soprattutto alle amicizie cosa succede nell'amicizia un'incerta amicizia in certi amori ci sembra di esserci completamente di essere veramente in quell'istante per sempre eppure quel per sempre
Soprattutto nell'esperienza ci rendiamo conto che è durato un periodo
Ecco c'è una domanda che proprio una delle ultime tra un'ultima domanda all'ultimo quesito di questo volume che dice se ci rappresentiamo la vita cosa perdiamo queste sono una dei tanti quesiti che appunto
Dice la domanda che noi ci dobbiamo rivolgere riprendendo le resistenze leopardi a diffusione di etnica il mondo è questa e ce ne sono vari e però
Si chiude con queste ecco la rappresentazione della vita e forse il tema dei temi passa verrà narrazioni sui social network per la narrazione sui mezzi comunicativi per come ci raccontiamo la nostra vita agli altri per come la mostriamo intorno a una tavolata ecco la rappresentiamo e quindi cosa lasciamo sul campo
Lasciamo queste briciole queste tracce
Ma
Appunto se noi non ci rendiamo conto che quella è una rappresentazione come qualunque espressione linguistica una rappresentazione come qualunque espressione artistica esistenziale persino
Le religioni o la filosofia non possono fare altro che rappresentasse le cose se noi non riusciamo a capire
Che e non riusciamo a sentire che a originare tutto questo è come per una pianta capisce l'acqua che che ieri che che diventa linfa è che nutre se non riusciamo a capire che c'è questa
Questo essere che è più profondo di quel che diventiamo e quindi prendiamo le rappresentazioni troppo sul serio diventiamo delle delle maschere di cera dei delle delle statue di cera
Dal museo diventiamo la rappresentazione di quel che siamo stati ci perdiamo
Allora il nostro il tempo a nostra disposizione è terminato io ringrazio Enrico Palandri per essere stato non con noi grazie veramente ricco grazie per è sempre un piacere
Piacere sempre nostro vi ricordo verso l'infinito edito da Bompiani un
Assaggio mamma anche qualcosa di più insomma come avete potuto ascoltare da queste
Battute da questa nostra conversazione anche una porta aperta su una rilettura
Interiore di leopardi anche forse una lettura sui tempi che viviamo grazie ancora Enrico Palandri epoche c'avete ascoltate seguito sotto fino a questo momento rimanete con noi perché continuano le trasmissioni su Radio Radicale
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