Tra gli argomenti discussi: Africa, Armi, Elezioni, Esteri, Grecia, Immigrazione, Iran, Libia, Medio Oriente, Nucleare, Rassegna Stampa, Rifugiati.
La registrazione audio di questa puntata ha una durata di 19 minuti.
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15:02 - SENATO
8:30 - Parlamento
8:30 - PARLAMENTO
8:30 - Camera dei Deputati
9:15 - Senato della Repubblica
9:30 - Senato della Repubblica
9:45 - Senato della Repubblica
11:00 - Senato della Repubblica
Poi sono gli ascoltatori di radio radicale martedì nove luglio questo è l'appuntamento con la rassegna dalla stampa internazionale a cura di David Carretta due i temi che cercheremo di approfondire quest'oggi innanzitutto la Grecia con le elezioni di domenica che pongono fine a almeno per il momento all'esperienza Alexis Tsipras il governo populista di estrema sinistra dissi Rizza che aveva portato il Paese sull'orlo della Greco site nel due mila e quindici da Grecia torna un Paese normale il titolo dell'editoriale di oggi di le mondo quotidiano francese vi proporremo anche il Times
Revival malgrado anni di ostilità gli elettori hanno rigettato il populismo di estrema sinistra delle illusioni
E infine il Wall street journal gli elettori greci scelgono il ritorno alla crescita i greci
Abbandonano l'estrema sinistra di si Rizza a favore di un centro destra riformato scrive il journal poi parleremo di Iran
L'annuncio di terra nel fine settimana di voler procedere all'arricchimento dell'uranio oltre le soglie consentite dall'accordo sul nucleare contenere l'ira nel titolo dell'editoriale di ieri diversi Diaco che fondamentalmente
Chiede agli Europei di operare per un compromesso compromesso che però deve essere accolto dai due principali antagonisti in questa vicenda da un lato e ovviamente la Repubblica islamica dall'altro il Presidente americano Donald Trump con la sua politica della massima pressione l'Iran tira la corda invece il titolo dell'editoriale di e il mondo che vi proporremo e in chiusura se avremo tempo parleremo anche di Libia e migranti con un editoriale dal Guardian di ieri
La crisi libica resa peggiore dagli outsider
Corteggiare
Un signore della guerra e impedire rifugiati rifuggire dal conflitto non è un modo rafforzare la stabilità nel do Nordafrica scrive tra l'altro il quotidiano britannico comincia o però dalla Grecia dal voto di domenica la Grecia torna un Paese normale il titolo l'editoriale di oggi
Di le monde perché scrive in diverse occasioni negli ultimi anni greci sono pericolosamente avvicinati all'orlo dell'abisso
Le elezioni politiche che si sono tenute domenica sette luglio da questo punto di vista sono doppiamente rassicuranti segnano una maturità benvenuta nella politica greca che va di pari passo con il miglioramento della situazione economica e si scrivono risolutamente nel quadro dell'unione europea
Non solo la Grecia si normalizza ma dopo essere stata al precursore della crisi in Europa potrebbe forse mostrare la via della ristrutturazione del paesaggio politico secondo nel mondo la vittoria molto netta del partito di centrodestra Nuova Democrazia
Condotto dall'ex ministro Chiriaco s'è messo Takhisis è innanzitutto una garanzia di stabilità politica con quasi il quaranta per cento dei voti la maggioranza assoluta in Parlamento
Il nuovo primo ministro non ha bisogno di negoziare alleanze inoltre c'è una forte marginalizzazione del partito neonazista aldilà dorata
Che non ha superato la soglia del tre per cento di voti e si vede dunque cacciato dal Parlamento ed è una notizia molto buona secondo nel mondo
A sinistra invece la sconfitta del primo ministro uscente Alexis Tsipras era tesa
Sì però paga le sue promesse non mantenute e soprattutto i dolorosi anni di ostilità inflitti dalla profondità della crisi greca
Ma con il trentuno virgola cinque per cento dei voti persi Rizza
Che è passato dall'essere un movimento populista di estrema sinistra al principe ad essere il principale partito d'opposizione questa sconfitta è lungi dall'essere una disfatta entrassero salva il mobilio e può mettere a profitto questo periodo nell'opposizione per costruire un vero partito della sinistra moderna
Strutturato e solidamente impiantato a partire da quello che era un movimento populista estremista si Rizza in questi anni è diventato un partito più saggio preso la necessità del compromesso
Occupa lo spazio politico del partito socialista Pasotti il cui successore l'alleanza china la ottenuto appena l'otto per cento dei voti
Oltre a questa trasformazione del panorama politico e al ritorno a un bipartitismo che contrasta con la frammentazione dei parlamenti di numerosi Paesi dell'Unione europea in cui i movimenti populisti restano forti
è il carattere relativamente moderato e spassionato di questa campagna elettorale che ha colpito scrive le Monde le questioni polemiche non sono mancate ma Mizio Takhisis
Ai evitato di sfruttarle in modo virulento e ha tenuto sotto controllo gli estremisti del suo partito
La questione macedone e la gestione dei migranti hanno senza dubbio pesato nella sconfitta di Tsipras ma non sono stati determinante
Il futuro primo ministro ha promesso di mettersi immediatamente al lavoro
E in effetti non c'è non c'è tempo da perdere uscita da un anno dal terzo piano di salvataggio la Grecia resta sotto sorveglianza e non si è rimessa completamente sui binari
La disoccupazione rimarrà troppo alte se la crescita e tornate comunque limitata all'uno e tre per cento
Mezzo Takhisis si è impegnata a farla passare al tre per cento ma dovrà conquistarsi anche la fiducia dei partner della zona euro che non hanno un buon ricordo in termini di affidabilità del partito di mezzo Takhisis Nuova Democrazia
Infine chili accorso in mezzo Takhisis erede di una dinastia politica
Dovrà evitare un effetto perverso di questa normalità ritrovata della Grecia
Il tasso di partito partecipazione a queste elezioni storicamente basso il cinquantotto per cento traduce il disincanto della popolazione e toccherà Luís rispondere a questo disincanto mantenendo mi promesse così tra l'altro le Monde in questo editoriale sul ritorno alla normalità della Grecia e ci auguriamo che non sia la vecchia normalità greca quella che ha contraddistinto gli anni tre due mila e dieci due mila undici sia con Nuova Democrazia sia con il Pasok
Anche il Times in qualche modo saluta questo ritorno alla normalità un revival come lo definisce nel titolo dell'editoriale di ieri
Malgrado anni di austerità agli elettori hanno alla fine ha rigettato il populismo di estrema sinistra scrive il Times
Quando ci sono delle code fuori dalle banche perché i correntisti temono per i loro risparmi l'economia sul punto di collassare e questa era la situazione della Grecia nel due mila e quindici sotto
L'allora nuovo governo di estrema sinistra di Alexis Tsipras che aveva promesso di rigettare l'austerità imposta dei creditori del Paese
Si passa ha poi cambiato direzione anche se in modo prudente ma domenica quattro anni dopo quella crisi ha perso il posto Nuova Democrazia ha vinto le elezioni convocate da Tsipras dopo che si Rizza aveva subito una pesante sconfitta alle elezioni europee lo scorso mese
E questa per il Times è una buona notizia per l'Europa vissuta Kiss capisce l'importanza delle imprese e dei mercati nel generare prosperità la sua vittoria dimostra che anche quando un Paese ha sofferto in modo grave per le carenze dell'Unione monetaria europea e per la necessità dunque di effettuare tagli pesanti alla spesa pubblica gli elettori rigetta hanno le disillusioni del populismo di estrema sinistra i problemi economici della Grecia erano stati provocati ricordo al Times dalla crisi del debito scoppiato un decennio fa
A fine due mila e nove il Governo del socialista Georges Papandreou dovette ammettere che il deficit del paese era molto più alto di quanto annunciato le agenzie di rating tagliarono subito l'annotazione del debito greco quasi subito la ratio debito PIL si impegnino verso l'alto agli investitori boicottarono i titoli greci
Ci fu un contati in altri paesi della zona Euro in Grecia Irlanda Portogallo Spagna Italia il mix di problemi era diverso ma l'esito lo stesso il costo del debito scoppio in tutti i Paesi e non avendo la possibilità di slalom svalutare l'unica strada percorribile era quella di tagliare la spesa
La contrazione economica che ne seguiti è stata particolarmente pesante per la Grecia il PIL ha perso il ventisei per cento tra il due mila e otto e il due mila sedici
Sì però essere arrivato al potere nel due mila e quindici proprio grazie all'ondata di scontento fortunatamente si è dimostrato abbastanza pragmatico da abbandonare l'idea che la Grecia potesse uscire dei suoi problemi grazie ad altra spesa pubblica o all'uscita dall'Euro e accettato le dure condizioni del terzo programma di salvataggio finanziato dall'Unione europea e dal Fondo monetario internazionale
L'economia è tornata a crescere il partito di Tsipras ha abbandonato le sue posizioni ideologiche più estreme non ci sono soluzioni magiche per tornare a crescere
Una piccola economia che non esporta non avrebbe prosperato nemmeno fuori dall'euro
C'era bisogno di tagli dei riforme sono arrivati con l'accordo del due mila e quindici con la Commissione europea al Fondo monetario internazionale la BCE che insieme detengono va circa l'ottanta percento del debito pubblico della Grecia
Ma alla fine si trovassero non è riuscito a mantenere il posto mezzo Takhisis ha vinto perché si Rizza è stata costretta a fare i conti con la realtà economica
Ora il leader di Nuova Democrazia vuole incoraggiare l'impresa con tagli alle tasse semplificazione fiscale
Ha un'opportunità di dimostrare che le riforme pro mercato in un sistema sclero Tyco sono la strada per tornare alla prosperità così tra l'altro il Times e questo è anche il convincimento del Wall Street Journal in un editoriale dal titolo gli elettori greci scelgono il ritorno alla crescita
Come si sconfigge una rivolta politica populista
Se metti populisti al potere forse gli elettori scopriranno che i nuovi boss sono peggio di quelli vecchi
Almeno così è andata in Grecia dove domenica gli elettori si sono rivoltati contro il partito di estrema sinistra vi si Rizza dopo quattro anni al potere scegliendo il partito Nuova Democrazia guidato da Mizio Takhisis
Sì però se si Rizza avevano sfruttato la frustrazione popolare nei confronti di una classe politica irresponsabile e di un sistema clientelare quello greco per l'appunto
Ma una volta al potere Sipra se si Rizza hanno lanciato un inutile ribellione contro l'Unione europea anche se rabbia greca era indirizzata soprattutto verso la corruzione locale
E poi invece di cambiare quel sistema anzi però se si Rizza si sono lanciati in attacchi contro miti indipendenti
E in paese il resto del mandato è stato segnato da fallimenti come la pessima gestione della crisi migratoria o la mancata risposta ai incendi devastanti per parte sua misto Takhisis promette di rompere con il capitalismo clientelare
Quello che ha caratterizzato la politica greca punta sulla crescita economica con tagli alle tasse
Le sue scelte politiche potrebbero provocare un altro braccio di ferro con l'Unione europea ma secondo il Wall street journal Brussel farebbe bene a concludere un accordo con Nizza tacchi disse
Sulla base di un assunto cioè che la stabilità dei conti pubblici in Grecia richiede forte crescita economica e sostegno degli elettori ad ogni modo vissuta chissà ha di fronte asse una lunga strada per riformare la politica greca
Non ultimo per superare la vecchia guardia del suo partito che
Si è distinta per le stesse pratiche clientelari di si Rizza
Per ora però allora mezzo tachista già dimostrato una cosa cioè come un partito di centrodestra può riprende sì e può vincere con un'agenda di crescita e riforme
Che promette qualcosa di più che il nazionalismo o l'opposizione emigranti della destra populista qual è la lezione per i populisti di sinistra o di destra e che servono risultati altrimenti gli elettori saltano anche Aldo agli stessi populisti così tra l'altro il Wall Street Journal in questo editoriale
L'Iran altro tema
Stretta attualità in particolare dopo gli annunci da Repubblica islamica nel fine settimana che prefigurano in qualche modo l'uscita dagli impegni in raccordo sul nucleare
Contenere l'Iran questa dovrà essere la priorità secondo lei figlia o il titolo dell'editoriale
Di ieri secondo il quale l'annuncio
E senza sorprese ma carico di pericoli Teheran rilancia l'arricchimento dell'uranio al di là dei limiti fissati dall'accordo nucleare del due mila e quindici un passo che avvicina potenzialmente il regime dei Mullah
All'acquisizione della bomba atomica per parte sua Donal Trump era uscito dall'accordo un anno fare imponendo le sanzioni
Si rinchiude nella sua logica della massima pressione per far piegare di Rangoon e ottenere un accordo migliore che dovrebbe includere il programma balistico limitare l'influenza iraniana in medio oriente va bene la figlia o tutto questo è un ingranaggio folle che deve essere assolutamente frenato attraverso la diplomazia
La politica americana della massima pressione infatti un costo Teheran reclama un alleggerimento delle sanzioni economiche i guardiani della rivoluzione si attivano per dimostrare l'Europa e gli Stati Uniti
Che l'Iran non sarà il solo a subire questa situazione taglieranno i mezzi per provocare una crisi per turbando le esportazioni di petrolio nello Stretto di Hormuz dove transita un quinto del commercio mondiale di greggio
A Terragni duri del regime hanno ripreso il controllo il flirt hanno con le linee rosse dell'amministrazione americana insomma il rischio di una guerra che in realtà mettere anni Washington vogliono guerra innescata per un errore di calcolo è reale ed è ancor più reale per il fatto che Israele non tollererà il pericolo atomico iraniano nel momento in cui lancia la sua campagna per essere rieletto Trump vuole evitare a tutti i costi di portare l'America in un nuovo conflitto armato in Medioriente
è dunque pronto a negoziare con l'Iran in e è questo che secondo il figlio va sfruttato autorizzare alcun in Paesi importare petrolio iraniano senza dover subire le sanzioni extraterritoriale americane contribuirebbe a far calare la tensione
Avere un nuovo accordo completamente nuovo e realistico Trump
Forse iniziare in versione conto l'urgenza eh contenere il pericolo nucleare iraniano così
L'avete le figlie o in questo editoriale
Di ieri
Sulle questioni internazionali
Vale la pena segnalare anche
Un bell'articolo uscito oggi sul fare Sun-Times a proposito di Hong Kong è un commento Gideon Racman dall'opinionista del martedì
ACC impegni di fronte al suo momento della verità Cong il dilemma del presidente è che i residenti del territorio non vogliono uno Stato a partito unico
Intervento che va letto magari se
Se ci riusciremo ci torneremo domani anche perché abbastanza abbastanza lungo per chiudere invece un accenno alla questione Libia
La Sueddeutsche Zeitung sulla questione migranti che che che rimane di stretta attualità per diversi giornali internazionali soprattutto dopo quanto accaduto nella fine settimana con imbarcazione Alexi Mediterranean avanti curdi ovviamente rimane in primo piano la Sueddeutsche Zeitung aveva un articolo su Salvini uno contro tutti posizione che fa comodo in qualche modo al ministro dell'Interno perché poi alla fine questa questa immagine cresce la sua popolarità tra di italiani che in modo quasi unanime
Ritengono che l'Unione europea stia impartendo lezioni morali il problema scrive la Süddeutsche è che i problemi non si risolvono con la propaganda ci vuole qualcosa di più che i duelli mediatici
E portano voti ma non risolvono le cose invece sulla Libia da segnalare l'editoriale del Guardian di ieri la crisi libica resa peggiore dagli outsider
Qual è il punto di corteggiare un signore della guerra come Générale star come fanno presente l'Egitto la Russia in parte anche la Francia oppure impedire rifugiati rifuggire dal conflitto come fa l'Italia ebbe tutto questo non è un modo per rafforzare la stabilità nord Africa così tra l'altro il Guardian con cui chiudiamo però oggi da David Carretta una buona giornata con Radio Radicale
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