"Vogliamo un contratto subordinato la cui gestione amministrativa e finanziaria sia a carico del Parlamento, così come avviene nel resto d’Europa e al Parlamento Europeo.
In assenza della auspicata soluzione che renda trasparente il rapporto di lavoro tra il collaboratore ed il Parlamentare, l’associazione segnala il rischio di abusi: "In troppi casi vengono … fatti contratti irregolari con partite iva e contratti di collaborazione e con retribuzioni misere.
L’eccezione tutta italiana si chiama spese per l’esercizio del mandato, voce che ammonta a circa 3800 euro, di cui solo la metà con l’obbligo di rendicontazione da parte del parlamentare".
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