Intervista a Fabrizio Silei, autore del libro illustrato "Vietato l'ingresso" (Rrose Sélavy editore)

Radio radicale ci occupiamo oggi di un libero un libero
Che potrebbe essere ascritto alla letteratura per ragazzi ma che anche qualche ambizione di più è un libro che si occupa di quando come si dice eravamo noi i gli immigrati e dell'Autore è Fabrizio sì lei che abbiamo in collegamento telefonico e che salutiamo benvenuto su Radio Radicale
Ringrazio conoscere è il libro intitolato vietato l'ingresso è un libro illustrato da Cinzia Giuliano e edito da Rosa se la di innanzitutto
Diciamo che è un libro che raccoglie tre storie tre storie appunto della nostra emigrazione la prima domande ti vorrei porre Fabrizio appunto
Da chi è nato insomma questa idea di scrivere questo questi testi
Per questo i castelli in questo libro è nato insieme all'editore causasse danni
Perché avevo scritto il primo racconto
Che era un racconto di una lunghezza diciamo ibrida troppo corto per diventare un albo illustrato a sé stante
E però molto loro c'era un po'innamorato di questo racconto perché mi hanno chiesto di almeno altri due conforme alla sua piccola la trilogia
E quindi diciamo su questo stimolo esterno del l'editore
è nata la scrittura degli altri due
Dopo un po'allora dall'America scritto gli altri due sì allora infatti parliamo appunto di questi tre testi no che
Appunto hanno il primo la il già citato un pallone
Dall'America il secondo si chiama il Paese più bello del mondo è il terzo vietato l'ingresso di poi da il titolo all'intero libro allora cominciamo a dire che a mio avviso insomma leggendo lì c'è una legame tra lettere acconti perché come dire analizzano l'emigrazione italiana da tre punti di vista e Diversi che però sono collegati però la particolarità prima di iniziare a parlare dei tre racconti uno per uno insomma senza poi levare la sorpresa no per chi leggerà quindi insomma accennandoli è il fatto che sono tutti racconti visti con gli occhi dei dei ragazzini è così no
Si sono raccolti dove in mi interessava mostrare uno squarcio degli in Francia lo sguardo dei bambini sul mondo degli adulti un mondo che a volte se la racconta un mondo anche di di menzogna e l'odore sia
Da una parte la voglia e la di apparire di più di quello che siamo di tornare al Sud raccontare che la nostra emigrazione standardizzazione
Felicissima e ricchissima quando magari non è così anche il il racconto che non ci facciamo quell'autoinganno che noi mettiamo in atto ogni volta
Che l'adulto ha bisogno in qualche modo di giustificare la propria mancanza di empatia nei confronti di chi chiede aiuto no
Questo i bambini tocca al piccolo capisco con difficoltà ce l'hanno molto meno è un bambino sa benissimo che noi non vorremmo mai essere nessuno di noi vorrebbe essere il ragazzo africano
Che chiede la Monica davanti al supermercato eppure adulto si racconta che quel ragazzo non paga le tasse che alla fine della giornata è molto più ricco di tutti noi un una serie di e il piano degli anche poi salgono a non dare la moneta insomma in qualche modo e quindi c'è questa differenza fra gli adulti che mettono in atto questo questo ciliegie così menzogne con gli altri e con se stessi
E i bambini invece di qualità venga fuori un po'i bambini ci guardano per citare il titolo di un celebre senza si
Si potrebbe pure citare no la fiaba del re rendendo insomma perché però ecco diciamo che che cominciando a un po'a accennare a questi racconti il primo proprio quello che abbiamo detto si intitola un pallone dall'America rappresenta a mio avviso molto bene
L'estrema povertà che viveva al nostro Paese
Soprattutto al Sud ma non solo al Sud e e quindi quanto come dire il mito in questo caso dell'America
Era insomma un target un traguardo no
Che che diventava insomma il ciò che bisognava raggiungere eccome
Nel rapporto appunto tra chi versava e chi era andato via si creava appunto una dipendenza incredibile da quelle che poi come anche società adesso sono erano le rimesse in questo caso è semplicemente la storia di un regalo no ha fatto da un parente è andato via che manda appunto al un bambino un pallone vero mentre i bambini giocavano a calcio con un pallone di stracci no un po'come perché questa poi anche interessante un po'come noi vediamo adesso no neri nei Paesi del Sud del mondo in Africa eccetera vediamo giocare quei bambini scalzi con appunto in una situazione di e stava per carità molto però col con intensità questa stessa situazione come si vede anche dall'illustrazione dalla tua descrizione era la stessa del nostro Paese appunto un po'di anni fa insomma no
Sì questo contro ambientato in uno scenario dal Cristo si è fermato ad Eboli ricordare Carlo leggendoli veramente non non c'era niente
Rispetto alle bellissime illustrazioni dieci in sasso ma abbiamo dovuto discutere del perché comunque forse se c'è perfino troppo no del nella voglia inevitabile di che raccontare anche il periodo storico si rischia poi di mettere l'occhio Jack lascia confrontati su questo perché
Addirittura civile dal mille volte insomma ad alcuni in alcune parti del nostro Paese famose famose materano che adesso un ruolo Trevisan e una sedia dell'assedio
Questo ha a che fare però anche con i nostri figli con quello che siamo noi perché e piena di palloni e ho due figli ma cercherà di palloni
Lascia un un difetto un problema in questa abbondanza consumistica per cui c'è qualora con la Paul Paul verrebbe e quando torno a casa
Con qualcosa con un pallone anche con un oggetto qualunque
Nono non corrono più avverte no non mentre qui siamo ancora in Italia in cui una cravatta un orologio regalato dallo zio d'America costituisce un
Un simbolo simbolo di di ricchezza di una vita alta di una vita possibile che viene esibito e poi durante in questo caso nella piazza della del paese
Per per dire la band noi facciamo qualcosa in più devo no perché non abbiamo adesso questi tre oggetti che come diceva Italo Calvino in qualche modo sono oggetti magici no sì cresci Italia ce la siamo un po'dimenticati
Lia secondo racconta un po'sembra proseguire questa riflessione dal punto di vista di chi per esempio era emigrato
Nella invece interna è un immigrato interno quindi dal Sud al Nord della penisola in particolare andava a lavorare a Torino alla FIAT e che tornando a casa
Doveva dimostrare che che era riuscito insomma a nel suo intento di migliorare la sua vita e comunque di conquistare una posizione agiata e questo racconto è molto significativo perché lo dicevamo prima gli occhi con cui si guardano anche gli immigrati oggi
Sono sia gli occhi esterni duplicità di bene il nostro atteggiamento magari rispetta un immigrato che è stata di fronte a un a un supermercato ma e anche i la la storia di chi emigrato immigrato emigrato qui poi racconta a chi è rimasto insomma o o quando ritorna tende comunque a far vedere che insomma nel il suo progetto migratorio ha avuto successi sono
Che sì questo come dire mentre il primo racconto si separò gioca molto anche su fraintendimento culturale e linguistico rottura questa America così lontane così incomprensibile
E quest'Italia o così povera
Finire sugli gioca tra calcetto un tubo
Nel nel secondo racconto il il punto d'attenzione viene viene posto proprio su questo ritorno a casa dell'emigrante
Che a Torino vive una situazione di di estrema difficoltà
I turni sono massacranti ed altro che però quando torna
Ci tiene a raccontare una storia diversa una storia diversa che infantili figlio non capisce perché studiata raccontare dal momento che non corrisponde pienamente
Alla realtà e questo contribuisce anche ad amplificare il mito della FIAT tenuto sempre a rifarsi una vita al nord nelle persone
Che in paese sono rimaste non è molto diverso da quello che succede
In fondo la motivazione pena proprio consultive societarie proprio quest'anno al parco dire di parallelismi permettere lettore di oggi di entrare
In empatia capendo che tutti i popoli la stiamo tornando ad essere emigranti anche se ad altri livelli ce ne sono o hanno attraversato questa avventura dell'emigrazione
Se per qualcuno di noi può essere difficile immedesimarsi con una persona
E che appare a
Chi pensa perché a un'altra pigmentazione viene da un altro Paese
Forse scoprire che i nostri nonni hanno vissuto esattamente lo stesso discriminazioni può aiutarci a guardarli i in un altro modo il ragazzo africano come mai che magari preso dalla Caritas perché a mio figlio nostro anno chiude cresciuto il piede io le metto dentro cassonetto della Caritas
Che torna in un paese dove tutti sono scaltri
E qualcuno che affatto ha fatto i soldi ha fatto successo approvato nel nord addirittura circa per la scarpa griffata no e che naturalmente incentiva partire a tentare questa avventura
Tutti gli amici a cui non si racconta la verità ma si racconta una menzogna che fa apparire riusciti i loro
Eh sì nel terzo racconto sempre in questo che sembra appunto in realtà attraverso tre racconti un unico racconto di come appunto si vivevano questa condizione
Di emigrati proprio il racconto che che schiera anche dal titolo libro vietato l'ingresso è che racconta la permanenza nel paese che si è scelto per emigrare in questo caso la Germania e voi spiegare non sa ascoltatori perché a questo titolo questo racconto
Per questo questo titolo si cala vietato l'ingresso non ci sono di grande attualità no se pensiamo che siamo in un'epoca i muri pensiamo a Trump e parla di Morricone ingresso ecco su diciamo molti chiusi di questo questa dialettica attacchi può passare chi non può passare occhiali diritto di entrare e chi ne ha diritto di entrare nei luoghi e negli spazi pubblici
E la cosa sorprendente questo racconto parte dal fatto che un papa tedesco
Mette sulla propria birreria ristorante un cartello vietato l'ingresso facendosi aiutare da suo figlio perché sono arrivati hanno aperto una fabbrica che lavoro si fa niente sono arrivati mi mangia spaghetti e questi cinque nel locale fanno fuggire i clienti abituali ma non consumano granché perché devono mandare soldi a casa
E e la cosa interessante è che ce ne andiamo a vedere quali erano i luoghi comuni gli stereotipi e si attribuivano agli italiani alcuni Park chiaramente anche fondati perché superiori rinascono
Facendo tutta l'erba un fascio grosso modo filo d'erba pienamente partenza ci vuole
Sono gli stessi esattamente gli stessi che oggi sentiamo attribuire ai ragazzi alle persone vengono dal Sud del mondo dall'Africa italiani sono scuri
Mondi come dire ma bisogna stare attenti alle ragazze perché assalgono le ragazze stop soprattutto le le nostre ragazze bionde dice il padre di questo bambino hanno tutti il coltello in tasca basta guardarmi male per rischiare di essere in qualche modo di Chimenti che l'aggressione
Ci sono poi le stesse cose esattamente che oggi sentiamo dire rispetto i nigeriani o ad altri rettilinee
Semplicemente perché alcuni di loro si verdiano insomma non trovando altre soluzioni a delle attività illegali ma alcuni di loro
Così come succedeva solo alcuni italiani allora questo parallelismo vietato l'ingresso ai cani e agli italiani non si affitta ai meridionali erano Martelli su le calze ringhiera torinesi
E va chiarito rimessi poi ci servono a ricordare che quando la bottiglia agilità primo POIN dica anche noi e in questo caso a ricordarci che che ha già indicato e può tirare indicarci domani quindi forse meglio questa bottiglia
Non farla girare in modo creda penitenza non la faccio nessuno insomma ecco il tentativo è quello di passare una cultura del dell'altro
Sarò di un
Dopo l'introduzione dell'alto della sua collezione diverso ecco io una cosa particolare di questo racconto
è
Il sogno abbiamo detto tutti racconti hanno questa questa particolarità del fatto che sono descritti attraverso gli occhi ragazzini qui c'è invece il sogno di un ragazzino che è un sogno molto particolare cioè l'ora contare
Sì intanto questo racconto come dire a un gioco narrativo
Che termina non abbiamo detto niente degli altri diciamo qualcosa in più di queste con un vero e proprio pugno nello stomaco
Sì infatti questa regia io rivelato perché una cosa che si capisce solo verso la fine però va be'perché qua credere il lettore che le cose possano andare in un certo modo cioè
Secondo il sogno del bambino
Questo racconto racconta che e ci si può incontrare si può capire la cultura dell'altro perché l'altro può diventare risorsa anziché in qualche modo mi c'era ma quando con il bambino si sveglia questo bellissimo sogno assolutamente plausibile se solo fossimo in grado di come adulto e di pensarlo e di metterla in atto
Non
Opportuni scoglio poi è vero che poi è la parola giusta si rivela perché fino a un certo punto s'sembra proprio che sia così appunto è molto plausibile perché quello che succede il richiamo anche questa che il questo locale
Subisce insomma una grave danno e si prospetta il fatto che
Di italiani che lo frequentavano danno una mano anzi sono gli unici a dare una mano per ricostruirlo insomma no che che c'è un'alluvione un temporale molto vicino al fiume e questi italiani che sanno fare tutto
Chiedono i materiali in qualche modo aiutano a ricostruire il locale
Padre anche atteggiamento
Le addirittura poi finiscono per fare dei cattolici italiani arrivano anche tedeschi di nuovo nel locale per assaggiare questi creato insomma sembra tutto estremamente plausibile ma perché potrebbe essere con le insomma in molti casi può anche no
Fino fino a che il bambino non si sveglia e cartello ancora lì diceva tra un po'arriveranno e mangia spaghetti invaderanno il cartello girano i tacchi se riescono a leggerlo e torneranno indietro
E questo tra controllo letto a Bolzano delle classi di scuola superiore e avevamo tutti le lacrime agli occhi perché lì veramente si si sentiva incarnata questo questa difficoltà di stare al confine di essere a cavallo fra due culture no
Un bambino dice quello io porto questo sogno adesso come faccio a spiegarlo a mio padre
Che non lo può capire così come il bambino meridionale che torna sul dove il padre che mente ai dice ma no perché bisogna mentire no perché non dire la verità
Tra l'altro all'élite del racconto punto del ritorno c'è proprio una messa in scena che proprio fa operano cui immigranti che tornano perché addirittura affittano
Praticamente si fanno prestare insomma i vestiti buoni eccetera no quindi
Sì sì o no anzi siamo una una missione sono cose realmente accadute insomma non ora qui c'è chiaramente forse c'è ancora iperbole non c'è la generazione particolare
Però persone che si facevano prestare i vestiti o l'ho l'auto per tornare appelli facendo la figura più bella possente insomma no dimostrando di aver aiutato qualcosa
è molto difficile qualcuno torni dicendo non salivo all'inizio sarò non è non è poi tutto questo oro attenzione
Perché questo probabilmente dipende anche dalle punture no sì
Certo da e insomma e questo è un po'il quadro abbiamo detto bensì abbiamo messo anche abbastanza perché e cioè sembra un libro così in in realtà lo è anche nota di facile lettura non è sì è vero l'ultimo racconto cioè questo pugno sono però diciamo e anche scritto in maniera che non è non appesantisce no chi legge però insomma è denso di di contenuti
Questa cosa che ci ha raccontato di di Bolzano e molto interessante quindi tu hai ha avuto modo di presentarlo ai ragazzi e dividere quindi le le loro reazioni insomma
Se io l'ho letto per la giornata internazionale del libro alla guida c'era rivolto stanno dove regalano un litro tutti i ragazzi se c'è una cosa che veramente possono permettersi abbozzano e durevole ce n'è soltanto un assaggio invece loro certo punto erano coinvolti dalla storia e mi hanno chiesto di di andare avanti sommario e a un certo punto ho molta difficoltà perché mi sono mosso anch'io vedendo gli occhi di questi professorini spiega Agazzi
Che si riempivano letteralmente di rassicurare non mon non me lo sarei aspettato proprio per per questa vicinanza ma non letto anche in teatro e devo dire che io un'altra cosa e ho cercato di fare di fare anche divertiti cresce a me piace molto quando il racconto
Riesce attraverso un sorriso spesso a Mario come quello di chi vede questa messa in scena del del padre meridionale torna al paese e fa finta di che veramente strappa più di un sorriso chiaramente non è la risata
Liberatoria un un'ironia che però permette di allontanarsi da una narrazione troppo prevosto Formica
E difficilmente responsabile no trasmissione del dolore perché drammatica Costanzo ha perché troppo Cagnola insomma perché fino alla Fiorentina sic
Ebbene insomma quindi questo è un po'il il quadro questo libro l'abbiamo detto edito da Rosa se la dico Melanie l'hai pronunciato giustamente te una piccola casa editrice quindi si può però trovare abbastanza facilmente
Chirizzi pulsate c'è una buona distribuzione nessuna libero si prova il insomma in libreria si trova veramente ancora più facilmente ne nelle librerie on line
E si può richiedere anche l'editore tramite il solito devo dire che un libro come questo ha bisogno di un'editoria indipendente coraggiosa fatta da questo patrimonio che noi abbiamo in Italia
Che in qualche modo produsse la lira tra persone di cui fa parte e che sono i piccoli editori perché sì quindi come autore per che scrive molto anche per i ragazzi mi piace dire pubblicamente della difficoltà che crea fare passare a far pubblicare storie come queste perché non sono storie come dire figli i vampiri o con un appeal di marketing che che insegue l'ultima moda o l'ultimo sono storie necessarie importanti soprattutto perché scooter nella scuola per i genitori figli degli insegnanti ma che fanno fatica ad essere complicato spesso non lo sarebbero
Se non ci fossero i tutori così insomma che credo con grande passione come l'assalto e con grande attenzione ai temi
Certo bene allora io ringrazio Fabrizio Seeley scrittore artista che a scritto questo bel testo illustrato da Cinzia di Emiliano vietato l'ingresso edito da
Rosa che scritto con due erre se la di grazie dunque Fabrizio si lei risentirci appresso e buon lavoro grazie a voi varate radicale