Festa Nazionale dell'Unità 2019 - Persone che si prendono cura di persone. Il Terzo settore tra promozione umana e sviluppo di comunità

Buonasera e benvenuti a questo nostro dibattito mi presento sono Rita Visini pre responsabile per il terzo settore associazionismo e volontariato nel Pd
Qui stasera come avrete avuto modo di di leggere sul programma ma anche qui alle nostre spalle tratteremo un tema alquanto diciamo impegnativo ma anche tanto bello tanto appassionante
Parleremo di terzo settore della realtà
Della presenza di tante persone che dentro questo comparto muovono
Da dal donare le proprie ore al volontariato fino a una presenza lavorativa e professionale
Abbiamo diversi ospiti noi stasera poiché siamo tanti ma era importante essere così numerosi poi di spoil capirete anche il perché
E proprio perché siamo così numerosi dobbiamo essere molto stretti con i tempi e quindi io vi presento qui gli ospiti che con me questa sera dibatteranno su questo tema
Abbiamo a partire dalla mia sinistra Roberto Rossini presidente delle ACLI
Federico amico delle più dice Presidente del di Archie
Giampaolo Gaudino di Confcooperative
Poi di alla mia destra abbiamo dire goduto di lega coop sociali
Maria Guidotti della CGIL è Rossella Buccarello della UIL
Quindi come abbia come avete capito abbiamo le associazioni le cooperative il sindacato e siamo in attesa colloqui non per ultimo
Pietro Barbieri membro del Comitato economico e sociale europeo
Abbiamo
Perché
Perché partiamo da questo tema è inutile dire lo sappiamo benissimo tutti che in questi ultimi quattordici mesi il terzo settore da che veniva da una un un iter di riforma che era stata poi approvata dal Parlamento dalla dal governo uscente
Cioè Renzi e Gentiloni
Fino a invece è un duro attacco che il Parlamento il governo uscente ultimo ha sferrato senza precedenti contro questo settore
è chiaro che tutto era finalizzato a un attacco contro l'accoglienza dei migranti e non ci sono ma è stata l'occasione per gettare nel fango un settore che invece nella nostra nel nostro Paese nella sua e nostra società oltre che a creare chiama che essere un fattore di produzione e quindi di sviluppo economico e anche un settore di coesione sociale
E di sviluppo sociale di sviluppo culturale sviluppo ambientale e così via
Noi stasera siamo qui perché vogliamo mettere a fuoco e appunto quali sono
I punti diciamo così le i nodi critici di cui in questo settore
Al di là degli attacchi
Ignobili che che che si si abbiamo vissuto abbiamo visto che hanno vissuto
Però è un settore che dagli anni ottanta ad oggi nonostante l'avvenuta riforma forse assume diciamo ha ha visto al suo interno dei cambiamenti e su questi cambiamenti occorre a dare uno sguardo diciamo così costruttivo per affinché si abbia poi un'innovazione stessa all'interno del settore
Quindi io partirei immediatamente col dare abbiamo dei tempi dicevo ristretti quindi ai nostri ospiti loro già lo sanno hanno circa dieci minuti a testa per il loro intervento
Io partirei immediatamente col dare la parola alle associazioni
E quindi a Roberto Rossini a a Federico Amato ponendo gli questa Que questa domanda questo uno diciamo anche questo questo interrogativo che ci possiamo porre tutti e cioè se è vero che l'associazionismo è un valore aggiunto
All'interno delle nostre comunità del nostro paese ma delle nostre comunità in quanto sono una presenza di ricchezza culturale formativa
Di coesione sociale
Ecco quali sono i punti fondamentali da cui parte l'associazionismo oggi quindi da cui prende forma l'identità di un'associazione proprio oggi in cui nel nostro Paese assistiamo a una
Crisi di partecipazioni a tutti i livelli in poche parole perché è una persona oggi trova ancora dei diciamo
La diciamo trova bello trova interessante
Iscriversi a far parte di un'associazione dove ci sono tante altre persone che mettono a disposizione il loro tempo per svariate attività Sempre con la diciamo così il fine ultimo di prestare attenzione all'altro cioè a chi ho di fronte a chi è il mio prossimo quindi ecco lascio la parola a Roberto Rossini e a seguire a Federico Amato grazie
Sì buonasera grazie grazie per l'invito
è un tema che
Ci vorrebbero altri atti
Però è chiaro che alcuni aspetti si possono sottolineare il primo è quello che già Rita richiamava sul tema che nell'ultimo anno noi abbiamo avuto abbiamo subito una serie di attacchi
E tutti giocati sul tema del sospetto
Che la gran questione credo del nostro tempo cioè provare immaginare che di fronte anche chi fa il bene
Non è del tutto disinteressato
Perché c'è qualche cosa dietro che comunque non va bene
E la vicenda dell'immigrazione dell'U n g ma se pensate anche al tema del poi di cooperative parleranno quando c'è stato l'attacco su mafia capitale prendendo spunto da mafia capitale eccetera
è stato tutto un Periodo che sembrava che dopo la delegittimazione che hanno subito i partiti politici per opera di Mani pulite tutto quello che c'è stato la nostra storia finito qua nello si fosse cominciato con l'associazionismo Colenne Gico il terzo settore eccetera eccetera anche questi come dire anche questi sono sporchi
Anche questi hanno qualche qualche cosa nasconde
Ora fatto salvo che nulla perfetto che quindi degli errori avremmo fatti anche noi perché Rita poi in Italia siccome la legislazione è sempre molto difficile qualcosa succederà
Ma fatto salvo questo l'opera di in oculare un sospetto è un'opera pesante perché non sempre si basa sui fatti non si basati sui fatti si basa semplicemente sul sospetto che qualcosa non vada bene
E che il meccanismo per noti devastante perché noi non siamo un'azienda che acquista vende fare cose noi le noi abbiamo siamo ciò che siamo per il fatto che siamo credibili e crediamo e creiamo un legame di fiducia se tu in oppure il sospetto che qualcosa non vada che comunque qualcuno ci mangi sopra addirittura si è detto della carica su una mangiatoia una mangiatoia settori no Kuni questo sospetto non va cade il legame di fiducia che è quello fondante l'associazionismo in questo Paese e in tutti i Paesi questo mondo
Io credo che questo sia stato l'elemento che a noi ha dato più fastidio tra l'altro l'atto di fastidio anche per una ragione che eravamo in un anno in cui proprio in virtù del Codice del terzo settore della legislazione in gran parte voluta da noi perché il governo che la emanata
Data l'opera di Gigi Bobo e la costruita tenendo conto anche di quello che è l'associazionismo nel suo profondo terzo settore quindi noi subivamo un attacco dice Giovanna forse questi qua non fanno qualcosa di positivo tenendo conto che le stavo proprio mettendoci a norma
Garantivamo la trasparenza dei bilanci sui compensi degli amministratori eccetera eccetera tutto una serie di trattati in una regolamentazione tratto molto complessa giusta trasparente
Ma evidentemente complessa e quindi come dire
è una è stato un anno molto particolare
La questione della partecipazione quindi si fonda sul legame fiduciario o noi riusciamo a creare la fiducia
Nel cittadino che tutto e ciò che tu fai nella nostra organizzazione è gratuito e serve al bene comune di questo Paese o altrimenti
Non c'è il fondamento non c'è assolutamente il fondamento per cui un'associazione debba debba debba esistere
La nostra rimane una partecipazione non non virtuale non si straccia al netto ma rimane una partecipazione quindi è molto carnale molto fisica vissuta sul territorio
E io credo che su questa sulla base proprio di questo tipo di partecipazione si possa ricostruire anche un figlio
La politica
E lo dico perché l'associazionismo è dimostrato nel tempo di saper per fare di avere una possibilità che la politica non ha più e cioè di saper reggere nel tempo sui temi noi non abbiamo bisogno di essere portati nel senso che non ci proponiamo non ci proponiamo le elezioni non abbiamo bisogno al voto di un certo tipo di cittadinanza per questa ragione noi possiamo reggere a lungo anche sui temi e dico questo perché la dimostrazione vera l'abbiamo avuta con l'alleanza contro povertà
Perché questo è stato un tema così lungo a siamo riusciti a a tenerlo così a lungo proprio perché non avevamo bisogno di raccogliere voti e quindi continuavamo a battere sul tema degli operati importante portati votate fino a che il governo Gentiloni lo ha riconosciuto come una delle tre priorità e da lì io avrei e via di questo passo ora e chiudo
Credo che questo sia come dire un elemento importante oggi dell'associazionismo all'interno dello scenario politico perché ne abbiamo dieci ma oggi cosa può fare l'associazionismo per rivitalizzare la politica di questo Paese due cose credo
La prima esprime sullo spazio ad altre sul tempo sullo spazio stare nei territori
Esserci
Noi abbiamo dei partiti salvo il Partito Democratico che mi risulta abbia ancora le sezioni forse la lega ma le nostre associazioni hanno circoli e presidi territoriali ancora molto vivaci
Quindi l'associazionismo è davvero un presidio sul territorio che consente di creare una partecipazione buona positiva e che consente ancora oggi di fare un'opera di educazione e di formazione che altri soggetti non sono più in grado di fare quindi essere presenti soprattutto sito nelle periferie perché io credo che la vera sfida dell'associazionismo ci siano le periferie perché se no veramente quelle più abbandonate quelle che sono nelle mani di una propaganda che evidentemente non avevo ma molto positiva vi ricordo la vicenda dei profughi a Roma a tornerà a Tor Bella Monaca e che Torre era l'altra torre
Toro Torre Maura
Dove se non ci fosse stato un preside dell'associazionismo dire alcune cose forse sarebbe finita come immaginavamo stesse finendo quindi il presidio territoriale lo spazio è fondamentale
L'altra questione è invece la durata il tempo cioè la capacità di durare su alcuni temi cioè di poterli portare avanti e di tenerli sempre caldi rispetto alle urgenze della politica che variano asseconda anche dall'agenda chiede che che viene costruita dai mass media invece l'associazionismo non starà sulla gente dalla politica
Macchine a lungo su su alcuni temi noi per esempio stiamo tenendo molto in questo perito sul tema dalla formazione professionale il tema della scuola perché riteniamo che insieme al tema della previdenza e si e del tema fiscale sia una delle grosse questioni di questo Paese
Io credo che sullo spazio e sul tempo l'associazionismo se è in grado di reggere e di portare un elemento di un elemento di di positività l'ultima cosa che voglio dire questo
L'associazionismo si fonda sul criterio appunto il sul legame fiduciario sulla credibilità ed è importante che sulla credibilità che la che la che la credibilità se associata al tema da trasparenza quindi i bilanci i compensi la capacità di dimostrare democraticamente come funzionano alcune questioni come funziona anche l'organizzazione interna di un'associazione soprattutto delle grandi associazione abbiamo una piattaforma russo che ci permette di dire cosa pensiamo che non pensiamo abbiamo ancora degli organi ma credo che in un momento di difficoltà della democrazia l'esistenza anche di un organo di organi decisionali di piede e di una capacità di litigare di e mediare le decisioni di stare sul pezzo di confrontarsi oggi sia una ricchezza ancora oggi molto forte perché permette di fare quella palestra della politica che poi ci consentono come dire poi di sapersi misurare e di creare classe dirigente questo Paese un Paese permettetemi un'ultima battuta
In cui
Non non non esiste
Criteri attraverso il quale produce classe dirigente è uno dei temi su cui De Rita ogni volta che scrive un pezzo lo dice
Un modo per fare perché la classe dirigente popolare popolare è ancora questo
E io credo che su questo cioè sul tema una classe dirigente si debba fare un investimento particolare considerare che l'associazionismo e bello interessante non solo perché tiene sui temi perché c'è sul territorio eccetera ma perché ancora oggi è in grado di creare un donne e uomini capaci di gestire il bene pubblico
Grazie Roberto
Senza contare a tutti i livelli a livello pensi parliamo invece a livello di volontariato io porto l'esempio
Appunto che nell'azione e abbiamo contato fino a due anni fa circa un milione di persone un oltre un milione di persone che d'etica e loro per almeno due ore a settimana due da due a quattro ore a settimana
Per il volontariato quindi questo significa che noi sui nostri territori abbiamo una potenzialità un esercito di gente che donna
La la propria disponibilità all'altro e se questa presenza può essere strutturata e può essere più strutturata in questa maniera noi avremmo quindi sui nostri territori di delle potenzialità enormi quindi ecco va bene o no era solo una considerazione
Passa allora alla la parola a Federico amico di di inviarci e che appunto riprende lo stesso tema
In altre
In altre epoche probabilmente sarebbe stato sarebbe sensato molto strano che Arci ACLI andassero d'accordo sui fondamentali
Boh ne abbiamo fatta esatto
A tutti gli effetti siamo d'accordo nel senso che sicuramente l'attacco la delegittimazione che c'è stata negli ultimi nell'ultimo anno e mezzo ma anche prima perché di taxi del mare se ne parla recentemente se oggi guardiamo anche le rilevazioni di Eurispes o di altri istituti di ricerca la fiducia che viene riconosciuta che è sempre stata riconosciuta al mondo del volontariato e dell'associazionismo che ha sempre gareggiato tra virgolette con i carabinieri presidente La Repubblica recentemente ha subito delle delle grosse flessioni perché perché sostanzialmente permettetemi
Come dire anche la forzatura ad un certo punto chi salvava le vite in mare era considerato un criminale
E conseguentemente era come a dire
Che criminale era Superman mentre Lex Luthor era quello invece il buono quindi come ci ci fosse stata una torsione così forte rispetto a quelli che erano i valori fondanti
Di una qualità democratica e partecipativa di questo Paese che esso sono stati e oculati e attraversi sospetto sono stati immessi
Nella testa delle persone e conseguentemente il tema della fiducia è diventato uno dei temi assolutamente più da riconquistare
Quelle che sono gli anticorpi credo io da parte dell'associazionismo rispetto a queste cose appunto il proprio radicamento territoriale l'Arci a quattro mila ottocento
Associazioni aderenti a circa un milione di soci sono presenti su gran parte del territorio italiano stanno nei Comuni nelle frazioni periferie sono punti di riferimento là dove quel comune con le frazioni e quelle periferie non hanno altri punti di riferimento anche molto semplice anche il semplice pare ricreativo per intenderci è qualcosa che che so nei comuni da montagna
Che si fanno spopolando continua a permanere e dando un'opportunità quelli che sono le persone dentro ma non tanto per darvi un caffè o farmi
O distributore dell'acqua o la birra o bere un buon bicchiere di bianco a perché come dire
Organizzano se autor Calizzano costruiscono le opportunità di organizzazione dei bisogni ma soprattutto anche dei desideri delle persone che stanno all'interno delle comunità ovvero trovano attraverso la forma dell'associazionismo la possibilità di seguire anche i propri sogni cosa che non è il secondo me è scontata per come dire esser accattivanti coinvolgere le persone e farle partecipare la partecipazione si fa solo esclusivamente appunto lo si fa sicuramente
Portando delle ore da donare a alle altre persone ma si fa anche cercando di seguire i propri desideri e quindi sì tenere aperto lo spazio si organizzare i dopo scuola sì organizzare anche la partita a carte ma organizzare anche un concerto uno spettacolo teatrale il terzo settore nel suo complesso italiano
Solitamente viene associato al tema delle politiche sociali servizi alla persona
Questo terzo settore che ha una particolarità
A livello anche europeo ha per il suo settanta per cento organizzazioni che si occupano di sport di ricreazione di cultura e che soprattutto cercano di coinvolgere i cittadini su quelli che sono le tematiche non solo del disagio anche della ecco questo meccanismo credo che sia effettivamente un anticorpo per riuscire uno a mantenere quella fiducia che dal punto di vista generale ci viene un po'sottratta attraverso una certa retorica attraverso un un disegno diciamo così politico
Io penso anche in buona sostanza sovversivo di quelli che sono i i i valori fondanti della solidarietà dell'antifascismo della partecipazione della democrazia teniamo conto che molte delle nostre associazioni anzi tutte le nostre associazioni come dire
Si reggono attraverso gli statuti che insistono sul principio democratico interno e che quindi sono palestra effettiva di un confronto democratico tra le persone
Che non vedono dei padroni o dei proprietari ma che vedono le persone decidere assieme di costituire un'associazione gestirla e definire quali sono i i propri obiettivi intenzionalmente le nostre associazioni non faranno mai di tutto faranno tutto quello che a loro interessa loro sceglieranno quali saranno i campi e gli ambiti di intervento
Mi permetto di dare un assist ai colleghi del la cooperazione il terzo settore intenzionale e quella la sua differenza sceglie un determinato modo di intervenire a un determinato campo di intervento quando al terzo settore viene richiesto di fare le cose che sono contrari alla sua natura nel terzo settore non le fa semplicemente dice non le fa recentemente proprio su i famigerati decreti Salvini
Che prevedevano rispetto ai ai al tema dell'accoglienza una riduzione dei costi a carico dello Stato
Coloro che erano i gestori accoglienza quindi prevalentemente la pasta cooperazione ha scelto proprio perché non è semplicemente un albergatore ma è qualcuno che cerca di accompagnare l'integrazione queste persone ha scelto di non partecipare a quei bandi lasciando spazio a soggetti d'impresa no
Il punto è che l'associazionismo la Cooperazione Terzo settore nel suo complesso i volontari nel loro complesso suppliscono a degli elementi che a oggi lo Stato non riesce in una qualche maniera
A rispondere guardiamo anche dalle nostre parti è stata molto vivida Mario è stato anche a livello nazionale tutta quanta la vicenda di Bibbiano
La vicenda il ripiano vede una compartecipazione una diciamo così relazione tra soggetti del terzo settore amministrazione comunale
Anche questo è un altro passaggio secondo me costruita ad arte per delegittimare terzo settore poi ci saranno le responsabilità individuali personali
La magistratura le andrà ad accertare però da lì non possiamo pensare che il rapporto virtuoso di relazione tra pubblico e privato sociale debba essere per forza messo in discussione radicalmente senza il privato sociale
Che sia associativo che sia volontaristico che sia cooperativo
Un pezzo della questione s'sociale di questo Stato non reggerebbe non reggerebbe tutti quanti soggetti terzo settore nella loro diciamo così differenza organizzativa comunque hanno quello come elemento centrale il tema del coinvolgimento dei cittadini l'emancipazione dei cittadini la messa nelle condizioni di cittadini e di esercitare e poter vedere disposti risposte ai propri bisogni
E nello stesso tempo anche autorganizzati i propri desideri
Ora
Siamo nel mezzo di una trasformazione di questo mondo
Attraverso la riforma del terzo settore attraverso una serie di norme che ancora non sono definitivamente computer che ci stanno dando una serie di grattacapi perché appunto l'Inghilterra di incertezza continua a essere molto alto
Quelle norme sanciscono una serie di principi come quelli richiamati della trasparenza e al ai quali noi come terzo settore come associazionismo dobbiamo rispondere
Molto positivamente la qual è la sfida primaria però non possiamo pensare che quella sia un elemento diciamo così solo ed esclusivo a cui su cui misurarci quindi chiudo
Dicendo
L'attenzione a questo mondo che sia associazionistico volontaristico e della cooperazione sociale non può essere solo ristretto ha dei meccanismi organizzativi deve tener conto dell'intenzione valoriale che questo mondo rappresenta e sessi disattende questa questione anche da un punto di vista legislativo
E che non che che faticano a volte riconosce i processi partecipativi come quelli associativi si fa un grosso errore per tutto quanto il Paese
Grazie grazie a fare riferimento
In apertura ho dimenticato di dire che questo di questa sera è l'avvio più di un confronto di un dibattimento su questi temi che si inseriscono poi si vanno ad inserirsi a pieno titolo in quello che è il percorso che stiamo dando che sta dando vita a quella che è la Costituente delle idee
Quindi anche da qui a chi degli anche dalla tra i nostri interlocutori interesserà chi sarà interessato
Potrà benissimo continuare ad a dialogare a discutere con noi dentro la Costituente delle idee proprio per costruire delle risposte elaborare delle idee costruire delle risposte
A delle problematiche inerenti proprio acque a a questi discorsi che non stiamo facendo che poi vedremo
Che se come governo o come opposizione noi lo porteremo invece sull'altro sull'altro versante quello appunto del dibattimento politico
Vero e proprio e non solo
Quindi adesso passerei la parola invece alle centrali cooperative a devo tutto e a Giampaolo Gaudino
Parlando proprio del lavoro sociale quando quando invece la presenza dentro il sociale diventa lavoro diventa professione e di e cercare di dire anche a chi dice
Di rispondere a chi dice che il lavoro sociale non non crea sviluppo oppure lavoro sociale non è un vero e proprio lavoro che invece questo è un settore al pari di qualsiasi altro settore economico in grado di non solo creare sviluppo economico ma crea sviluppo sociale coesione sociale e così via allora io ai due interlocutori chiederei esplicitamente di dirci quali sono le problematiche che oggi Di Bella proporla con quella cooperazione al proprio interno sia dal punto di vista della qualità del lavoro sia dal punto di vista della dignità del lavoratore spesso perché le problematiche possono essere tantissime perché se andassimo a fare un percorso a ritroso da quando negli anni ottanta novanta c'è stato
Il picco diciamo massimo dell'affidamento dei servizi per esempio degli enti locali
Che hanno esternalizzato il proprio servizio in maniera massiccia a alle cooperative fino a quando poi con il dimagrimento diciamo così
Dei fondi statali
Per i servizi alla persona per esempio
Hanno fatto sì che dentro che da una parte gli Enti locali trovandosi meno risorse sono stati costretti a tirar fuori le cosiddette gare al massimo ribasso e quindi che ha creato tutta una serie di problemi
Dall'altra parte ovviamente le stesse cooperative si sono trovate poi nella impossibilità di poter rispondere in termini di di di qualità del servizio stesso ma anche delle diciamo così dei livelli contratte contrattuali per quanto riguarda i lavoratori quindi ecco passerei la parola Dio Cornuto su questi temi e a Giampaolo Cau Gaudino grazie
Grazie Rita buona sera a tutti io non sono il coordinatore nazionale lega coop sociali
Sì questa le le questioni sollevate da Rita sono questioni veramente centrali in questo momento anche perché la cooperazione orma cooperazione sociale è un qualcosa che è nato giuridicamente negli anni novanta come a Lecce tre otto uno del novantuno ma che ha avuto la sua nascita alla fine degli anni settanta e quindi incomincia per i suoi anni non è più un'esperienza recente un'esperienza che ha una sua storia
Ed è un'esperienza che ha inciso profondamente su quello che è stato il sistema sociale la tenuta del sistema sociale in Italia a partire dalle grandi innovazione intuizioni di innovazione sociale da cui è nata
Penso alla legge Basaglia alla chiusura degli ospedali psichiatrici a un qualcosa che ha fatto che ha dato una mano fortissima
A a far sì che le cooperative si formassero come risposta professionale dei territori delle comunità ha un problema che non voleva essere vissuto come problema ma come risorsa come e sfida di inclusione nei territori
Anche noi abbiamo subito quelle che è stata l'evoluzione di questi anni l'evoluzione culturale economica e sociale di questo Paese
Io ho iniziato sotto chiamato a ricoprire il mio ruolo
Immediatamente dopo tutta la faccenda di mafia capitale
Aprono o impattato questa situazione in maniera completa però anche lì
Il
L'equazione è stata immediata e mancato un afflato di comprensione di qual era il substrato di impegno politico sociale che c'era nelle persone che sceglievano di fare un lavoro in ambito sociale e nello specifico un lavoro in ambito sociale in forma cooperativa e in forma cooperativa sociale
Quindi
Un qualcosa di assolutamente non così immediato forse da parte nostra c'è stato la difficoltà a comunicare
Forse
L'essere nati da dei movimenti di impegno che fossero essi espressione della sinistra dell'impegno sociale cattolico
Aveva fatto sì che per anni si fosse dato per scontato che comunque quello il suffisso sociale se bastasse per spiegare cosa facevi e come lo facevi
Forse oggi questo non è più così bisogna spiegarlo Beggio bisogna dirlo però gli esempi che stati portati anche nell'intervento precedente ad esempio la questione
Rispetto ai bandi delle prefetture per l'accoglienza diffusa dei rifugiati
Sono stati un esempio per il quale il nostro movimento si è schierato in maniera chiara dicendo noi non spendiamo quello che è un lavoro complesso costituito Dini
Sì di accoglienza alberghiera ma anche di attività inclusive i di integrazione di accompagnamento senza le quali non non ci interessa né non facciamo business su queste cose cioè i quello che dico che si faceva prima comma i famosi trenta euro non era un qualcosa di accessorio era qualcosa di vitale per poter fare un'inclusione vera diffusa e che fosse veramente inclusiva questo è sicuramente un problema
Il il discorso del contrarsi delle risorse pubbliche sicuramente impattato in maniera forte il nostro settore la impattato ma curiosamente nostro settore stato anticiclico le cooperative in questi anni anche di crisi hanno continuato a crescere
Però non è che l'hanno fatto moltiplicando i pani e pesci nera miracolosa l'hanno fatto perché dà loro forma d'impresa gli ha permesso di lavorare sulla riduzione progressiva degli utili di impresa
Che Siri investivano per migliorare implementare investire innovare la qualità dei servizi in questi anni sono stati usati per evitare dispersione di cooperative sociali e non delocalizzano non possono abbandonare un territorio perché non è più conveniente in quel territorio vivono e producono servizi e lavoro
E la preoccupazione di produrre lavoro vero è un qualcosa che davvero ci ha visti anche con lei compagni dei sindacati impegnati in questi ultimi anni in arrivo siamo freschi di rinnovo contrattuale
Di rinnovo contrattuale per me è molto interessante dal punto di vista dei contenuti perché si è cercato di fare un passo in avanti lavorando sull'importanza
Della dignità del buon lavoro nell'intervento nel nell'impresa sociale di RAI oltre che nella cooperazione sociale e questo è un nodo cruciale
Le pubbliche amministrazioni le pubbliche amministrazioni su questo aspetto purtroppo e nonostante che ci sia una situazione paradossale anch'io faccio parte del Comitato economico e sociale del Comune con Pietro e mi trovo
Dei Paesi altri Paesi europei colleghi di altri Paesi europei che mi dicono ama l'Italia con l'esperienza e la cooperazione avete una strada dice avete una una opportunità incredibile secondo non è così tanto vero questo perché nonostante il fatto che sia cresciuto
L'infrastruttura normativa sulla quale si basa nei rapporti tra pubblica amministrazione i e terzo settore tutto l'ultimo Codice appalti contiene al suo interno delle innovazioni basilari
Si diceva che non esisteva che non si che leghi i servizi si affidavano quelli ad alta intensità lavorativa solo col principio dell'offerta economicamente più vantaggiosa
Si diceva che sostituzione bisognava essere dalle clausole sociali c'è l'articolo centododici che è quello che parla dei percorsi Nardiello e di lavoro protetti laboratori protette quindi la possibilità di riservare graficamente di servizi e lavori a realtà imprenditoriale che includano almeno il trenta per cento di persone svantaggiate quindi mai come o ha paradossalmente c'è stato un sette di norme che potrebbero dare rilancio a quello che la coesione sociale vera mai in mente
Noi è andato a regredire una cultura dell'inclusione ancora cultura dell'amministrazione del fare politica di inclusione
Per cui molte volte ci troviamo di fronte a gare d'appalto
Lettera
Sulla sulla carta fatte allo secondo il criterio dell'offerta ombre economicamente più vantaggiosa
Che poi sono a tutti gli effetti dei massimi ribassi perché chiedono servizi aggiuntivi perché partono da definizione di base d'asta che non tengono conto di quelle che sono le basi minime
Per l'applicazione concreta del contratto e questo porta a delle situazioni distorte lieve perché M in una situazione di mercato di servizi sociali e di questo tipo rischia di risultare vincente chi non applica le regole
Perché chi
E spurio quindi non applica il contratto USA regolamenti interni e ritmi penalizzante rispetto ai lavoratori riesce ancora gestirà fare delle offerte
Accomuni con dei margini di ribasso di un certo tipo chi lavora seriamente non può farlo
Perché all'inizio può farlo resistendo limando tutte le possibili opportunità di risparmio che ci possono essere a livello organizzativo di ergonomia aziendale e quant'altro ma dopo non ce la fa più
La il campanello d'allarme quello che abbiam detto prima quando ci sono gare dove vedi un ribasso del settanta o dell'ottanta per cento sulla base d'asta io mi chiedo come un amministratore pubblico possa pensare
Che corretta amministrazione sia favorire lavorano undici non ci dietrofront
Questa incredibile cioè e passato anche culturalmente in questi anni che il buon amministratore spende poco
Ma spende poco e la qualità del servizio che le persone ricevono e la delicatezza di alcuni servizi
E la fiducia al patto di affidamento che c'è stato tra società civile e amministrazioni pubbliche per gestire alcune tipologie di servizi dov'è finito
Forse questi sono elementi sui quali converrebbe concentrarsi provare a rilanciare altro paradosso e poi mi taccio perché dimesso sono sono margine o meno
Anche e quello che
Il la riforma del terzo settore è stato un ottimo inizio ma è stata una riforma interrotta purtroppo perché
E partita ma i decreti attuativi non sono non si sono compiuti ci sono ancora delle zone d'ombra e finto rimangono zone d'ombra
Lì dentro si possono annidare delle situazioni no regolare si possono creare delle ambiguità sulle quali si può andare a inserire quei famosi tarli che vanno consumare io poi su questa storia perché dell'approccio culturale ritengo che il problema sia quello di non dire non guardate l'elefante perché se io dico qualcuno non guardare l'elefante tutti pensano propositi orecchie grandi zanne
Noi dobbiamo portare una giraffa sul tavolo e un progetto nuovo un qualcos'altro perché accettare la discussione
Come è stato fatto adesso suol dire chi e nel sociale si approfitta di chi sta male lucra fa affari è stato parlare dell'elefante e da parte nostra dire non guardate lo invece ne dobbiamo ripeto coprire una dimensione di Progetto
Di Progetto e di piani file e di proposta di una società di un certo tipo né crediamo che a cogliere non sia un un crimine che salvare vite umane non c'è un crimine che non si trasbordi nei bambini a mano da da due navi e si lascino trentaquattro persone a tre miglia dalla costa se senza acqua pensiamo se anche che alcune cose anche sono scomode vanno dette vanno fatte
E questi sono dei degli elementi sui quali mai come in questo momento bisogna pensare di agire ma gestire anche culturalmente un'autocritica dell'ultima delle cooperative che forse abbiamo lasciato un po'allontanare le comunità locali da noi forse è questo il momento di riallacciare la discussione e l'affermazione del di valore come il buon lavoro la qualità dei servizi
E il la progettualità per un società sostenibile e inclusiva grazie grazie Diego
è chiaro che a a monte di tutto questo c'è una grossa crisi valoriale a livello antropologico un umanistico proprio però ecco volevo intanto rassicurare che quanto meno come partito democratico tra i punti tu più urgenti che abbiamo posto sono stati posti nel programma da proporre a l'eventuale governo nascente e quindi al presidente all'eventuale Presidente del Consiglio c'è proprio ci sono proprio c'è proprio il punto che riguarda l'attuazione dell'urgenza di attuare i decreti attuativi della riforma per il terzo settore quindi questo è stato preso come appunto uno dei punti prioritari più urgenti
Lascio adesso la parola sulla stessa questione a Giampaolo Gaudino di più di Confcooperative e facendo anche quest'altra appunto dicendo anche quest'altra questo altro piccolo punto cioè proprio sulla base di quanto dietro c'era c'ha detto finora
Non bisogna dimenticare nemmeno che in questa crisi anche economica quando appunto gli enti locali si son visti
Diminuì rally grande lunghezza i fondi a disposizione per ma non solo per le politiche sociali ma per tutti gli altri ambiti come appunto diceva Federico amico no non riguarda solo i servizi alla persone intesi come servizi sociali ma anche la cultura
L'ambito dell'agricoltura e così via i vari ambiti lo sport eccetera
è vero anche che in questo frangente molte moltissime piccole amministrazioni
Hanno affidato i loro servizi al volontariato tout-court
Quindi senza andare a verificare le professionalità interne e nemmeno alle organizzazioni strutturate quindi ulteriore declassificazione accede de della del dei compiti e del lavoro prodotto
Quindi ecco io passo la parola già a Giampaolo assumo appunto sulla stessa questione che grazie altre aziende invito buona sera sono Giampaolo Codino vicepresidente di Confcooperative federsolidarietà
Io
Ci racconta vedi questa situazione scomoda realtà ne siamo ordinariamente scomodi
La cooperazione ordinariamente scomodato raccontava pure prima Diego
Perché quando ha cominciato faceva dei servizi questi servizi non erano nel fatti dalla pubblica amministrazione quindi per quel principio di prossimità che nasceva nelle comunità facevano delle cose e sono stati come dire profetici e hanno aiutato le pubbliche amministrazioni a organizzare servizi in un mercato più maturo coi si è manifestato quello che diceva sempre Diego
Del dover ripensare questo lavoro faccio una battuta un po'perché il lavoro in genere professioni sociali è difficile farle accettare che siamo tutti quanti un po'psicologi un po'assistenti sociali quindi questo è una questione delle professioni sociali
L'altra cosa e che all'interno della cooperazione chiaramente per rispondere ai servizi giustamente organizzare professionali per la pubblica amministrazione si è rischiato e a volte si è fatto perse contatto con le comunità però le questo contatto lo riproponiamo e lo stiamo rilanciando in questo momento perché la cooperazione sociale
Il contatto con loro con le comunità lo fa attraverso delle proposte di inclusione delle proposte economiche perché siamo i soggetti economici noi oggi facciamo i servizi di assistenza educazione qualificati ma facciamo anche tanto altro
Che cosa significa oggi essere anche in questo caso profetici e rilanciare sul tema della cooperazione la cooperazione oggi si occupa di cultura cioè vale a dire la valorizzazione dei beni culturali del dei beni comuni
Lo racconto con la storia con la storia che noi abbiamo per esempio a Napoli grossa cooperativa la paranza che apprezzo delle catacombe che sono dalla come di Sangineto legale come San Gennaro che erano visitate da sei mila persone all'anno
In due anni sono arrivate a cento mila visitatori ma questo non significa solamente nel fatto economicamente una cosa buona punto di vista dei conti malefatte economicamente cosa buona potenza di sviluppi perché di sviluppo perché intorno a quell'esperienza sono nate e si sono sviluppate hanno riacquistato fiducia in un quartiere particolare di Napoli che rione Sanità tratto in questi giorni è stato presentato al tessera di Venezia il simbolo del rione Sanità che una di produzione cinematografica di un pezzo di Eduardo
Dove le persone hanno riacquistato fiducia allora si vedono rinascere delle pizzerie si vedono rinascere degli esercizi commerciali è questa la risposta di attualizzata della nostra mission di proporre benessere nostre comunità
Quindi ma questo lo facciamo tra l'altro Rita avuto all'esperienza di Cosa nostra cooperativa che fa agricoltura sociale attraverso il reinserimento di persone cosiddette svantaggiate persone che sono percettori di quello che mettiamo tutti quanti ne con la fiscalità generale di servizi ma trasformandolo perché quei percettori di servizi diventano a loro volta persone che aiutano gli atti perché nel momento in cui l'includiamo al lavoro
Pagano le tasse nel momento in cui pagano le tasse hanno lo scambio solidaristico Enrique questo è un modo per riaccendere la fiducia la relazione fiduciaria nelle comunità questo oggi e la mission delle cooperative quella risposta che vogliamo dare continue mandare perché non significa abbandonare il campo dell'educazione dell'assistenza non significa rilanciarlo più avanti perché l'inclusione anche lavorativa chiude un cerchio che prende la persona l'aiuto ad emanciparsi in un contesto comunitario e le dà piena dignità e dico un contesto comunitarie lo ripeto spesso perché purtroppo questo in questo momento storico è grande vulnus
Perché la comunità
Uno dei maggiori nemici dell'individuo
E seconde mainstream che siamo l'abbiamo vissuto in questi ultimi tempi non solo nell'ultimo anno e mezzo cose bene da più lontano ma anche da diciamo Ted economiche che ci hanno detto che bastava globalizzazione per esse tutti quale quindi ognuno bastava che come dire si emanciparsi sedersi siccome invece la comunità è il punto fondamentale ma diventa un punto di debolezza le dobbiamo continuare a lavorare sulle relazioni comunitarie e quando dico che ne facciamo 'ste cose sarebbe stupido pensare che la cooperazione da sola riesca a fare queste cose
Così come lo l'abbiamo fatta Nietzsche col volontariato facciamo con la promozione sociale dobbiamo farle insieme agli altri attori economici si sia gli attrattori terzo settore ma sì alle nostre comunità quindi senza aver paura di il ibrida Arci con soggetti economici con impresse
Perché noi dobbiamo rilanciare dobbiamo essere noi e lo dico visto che in questi tempi si porta insomma metafore cristiane essendo abbellire Vito di queste comunità non aver paura
Di giocare in difesa per difendere solo il Lippi già dato quello che ogni giorno abbiamo costruito abbiamo costruito anche con una certa professionalità con tutte le difficoltà che diceva Diego
Per questo insomma diventa fondamentale questa nuova frontiera da questa nuova frontiera diventa fondamentale se ne riusciamo a dirlo bene a farlo capire che lo si fa a e la si affronta insieme nessuno di noi dalla cooperazione riesce ad essere soggetto che risponde pienamente a delle società complesse
E l'altra cosa che dobbiamo dirci quali quando abbiamo la possibilità di confrontarci ora questi consessi del è un problema che un po'tutti
I politici e gli amministratori
Hanno difficoltà a comprendere
E quello lì di diceva prima di contenere bene i conti
Far ripartire l'economia perché poi dopo si pensa a stare tutti bene
Questo dice
Proprio un concetto economico che è sbagliato insomma ce lo dice ha fatto tante promesse capitalismo cui sto impattato su questo perché la questione è un
Quasi un prerequisito di sviluppo quindi noi per fare uno sviluppo sano con credo che porti benessere ricchezza ebbene essere lo si fa
Tenendo presente che la questione viene ragionate insieme a tutte le strategie di sviluppo economico non possiamo pensare che sia un momento altro rispetto a a quello che pensavo quando pensiamo a politiche diciamo
Di rilancio economico i questa cosa
Diciamo è una devi entrare nelle nostre nelle poco nelle nostre teste nella nostra che diventa difficile proprio tenerlo dentro e tenerlo dentro anche da mi rendo conto da parte di chi amministra molto spesso che deve tenere l'occhio a ai conti ma fare un passo in avanti diciamo diventa diventa importante per pensare ad un futuro migliore ad un futuro migliore per tutti per tutti noi su queste insomma e poi chiudo
Proprio a rilanciare per cercare di far comprendere che c'è una nuova sfida fare insieme nel nel prossimo mese ormai perché ad ottobre partiremo con una serie di iniziative sulla cooperazione di inserimento lavorativo
Perché pensiamo che da lì si possa aiutare a far ricomprendere quel senso della cooperazione sociale che c'ha si è perso un po'nel tempo almeno dalle parti nelle comunità la comprensione diciamo che significa lavorare nel sociale
Quindi faremo una serie di iniziative
In tutte le regioni tutte le venti regioni italiane e poi finiremo con una manifestazione nazionale perché pensiamo che attraverso anche questi momenti della per rimettere al centro il tema della cooperazione e guardare in avanti insomma senza rinnegare il passato ma tenendo presente che ne purtroppo dodici all'inizio abbiamo essere sempre un po'scomodi mentre ci ripensiamo e pensiamo come organizzare meglio i nostri servizi cercando di fare le cose diceva anche Diego dicevano piazze dobbiamo anche non perdere io porto da non perdere quello che sta succedendo intorno a noi per essere realmente attori di prossimità e attori di sviluppo locale
Grazie Giampaolo
E adesso parliamo con le organizzazioni sindacali entriamo un po'ne ne diciamo più nel vivo della condizione della del lavoratore quindi quali condizioni lavorative vive chi lavora nel terzo settore
Quali sono le problematicità e quali potrebbero essere si rispose le risposte più appropriate a eventuali problematicità
è vero sulla base di quanto ci stiamo ci stiamo dicendo ci ci ci siamo detti finora è chiaro che se è una cooperativa
è costretta a rispondere a una gara al massimo ribasso e che quindi deve rispondere con un minimo al servizio che deve dovrà poi svolgere bisognerà capire poi se la conseguenza barricadera ovviamente sul lavoratore spesso e allora
Tutti tutti quei lavoratori la gran parte tutti loro allora diciamo così nel loro specifico sono professionisti
Questo non dobbiamo dimenticarlo soprattutto giovani che si affacciano nel mondo del lavoro ma sono tutti professionisti dell'horror del loro lavoro
E allora se oggi in Italia c'è il problema dello di un precariato molto molto basso
Figuriamoci dentro questo settore dove un minimo di stabilità forse è una vera e propria chimera
Quindi ecco io su questo passerei la parola alle due rappresentanti sindacali Rossella Buccarello della UIL Maria Guidotti della CGIL grazie
Buonasera a tutti e grazie soprattutto per l'invito
Partiamo proprio da da quello che ha appena descritto Rita dicendo nel terzo settore
è il settore anche dei professionisti ebbene come sindacato è da lì che siamo partiti perché il terzo settore rappresenta oggi il maggior numero di frammentarietà dei contratti
Due vediamo persone che pure esercitato la professione con lo stesso titolo di studio per le stesse ore erogate sono molto lontani da realtà come quelle invece del di contratti pubblicistici
E il percorso che abbiamo inizializzato intanto seppur lungo con i rinnovi contrattuali con gli aumenti contrattuali con la registrazione delle parti normative ha come obiettivo questo quello di arrivare verso un contratto unico di settore che possa restituire dignità continuità e professionalità a chi lavora nel terzo settore
Perché questo avvenga però sono tante le variabili delle quali per le quali dobbiamo prendere in considerazione
Oggi questo questo incontro si chiama persone chi prassi prendono cura di persone io sorrido quando penso che in alcune realtà Comino alcune fondazioni in alcune case di riposo
Diamo un valore alle persone misurando lo su i minuti o sui Budget usi posti letto quindi una delle cose
Delle quali riteniamo ci debba essere una soluzione con un intervento da parte quindi delle amministrazioni del Governo
è la rivisitazione degli accreditamenti non si può pensare di dare un buon servizio con dei numeri così stretti anche perché il lavoro che i professionisti del terzo settore fanno non è limitato solo esclusivamente alle alzate o le messe a letto di Mannini o al servizio educativo
è un lavoro che prevede anche tutti degli aspetti di solidarietà di accoglienza di presa in cura che richiedono tempo e con questi numeri non ce la facciamo
Un contratto quindi unico di settore quello cui ospitiamo in applicazione erga omnes quindi su tutto il territorio nazionale che vada di liminale i dumping contrattuali che oggi per me sono difficoltosi da applicare quindi quei contratti di svendita che mettono in in diciamo in criticità sia del lavoratore le parti sociali e le stesse cooperative oltre che Legacoop Confcooperative AGCI o comunque il mondo datoriale
Perché il buon lavoro e la buona contrattazione c'è esiste insieme lavoriamo verso quella direzione
Una contrattazione che abbia al suo interno il contratto diciamo le materie da di emendare alla contrattazione decentrata
Vedete il terzo settore secondo me è uno dei settori più affascinanti perché al suo interno raccoglie persone di etnie diverse capaci di apportare al mondo del lavoro cultura e approcci diversi al lavoro stesso
è il settore delle mamme monoreddito il settore spesso delle famiglie in difficoltà e la contrattazione decentrata quindi la contrattazione aziendale che noi andiamo a fare volge proprio verso quell'obiettivo nell'utilizzo di strumenti che aiutino i lavoratori
Penso al Welfare a tutte quelle soluzioni che però non devono essere come spesso diciamo assistiamo ammetto di di risparmio fiscale no il vuol far è la risposta e l'espressione di volontà alle necessità dei lavoratori e quindi diciamo che la contrattazione alla quale noi stiamo spingendo
A livello nazionale mi le varie aziende è una contrattazione decentrata attenta lo studio dell'azienda per capire magari quante mamme ci sono e quindi quanti quanti sia più senso istituire dei congedi parentali piuttosto che altre forme quindi di Welfare
Andare verso una direzione che non sia più la consuetudine di quello che viene chiamato il premio di produttività per l'abbattimento delle dell'assenteismo parola che non mi piace per nulla perché mi piace pensare che se la porto resta casa perché lavora per sta male
Ma parlare magari invece di progetti che vanno a motivare e quindi riqualificare chi in azienda mette a disposizione maggiore la propria forza lavoro in un sistema premiante
Noi cosa chiediamo concretamente a questo governo noi a questo governo chiediamo alla luce di una riforma del terzo settore per la quale non siamo contrari
Ma che ci sia il coinvolgimento delle parti sociali
Quindi una riforma che si porti avanti passo per passo con i sindacati perché quando si interviene nel mondo del lavoro è giusto che i lavoratori dicano la propria e l'intermediazione rappresentata proprio dalle parti sociali
Quindi un intervento concreto che richiami l'esigibilità di una Costituzione che nell'articolo centodiciotto parla del valore di sussidiarietà
E quindi di come un soggetto tramite il terzo settore possano dare vita al proprio principio solidaristico
E questo può avvenire se tramite dei tavoli quindi di confronto
Si muove tutta la macchina si muove insieme quindi una serie di regole più aspre nei controlli delle gare d'appalto laddove non vengono applicati i principi contratto distici dove i laboratori lavorano al ribasso con un controllo più ferrato
Quindi un un intervento su quelli che sono gli accreditamenti maggiore disponibilità a capire che cosa avviene in questo settore e come lo possiamo migliorare
Concludo dicendo che ritengo che il lavoro fatto fino ad oggi è l'inizio di un percorso diceva prima il collega abbiamo rinnovato il contratto nazionale
Dando delle cooperative ad esempio ma non solo pensiamo i valdesi pensiamo UNEBA che in fase di lavorazione
Pensiamo a al terzo settore anche nel settore dell'emergenza contratti come Ampa Sampras misericordia che ad oggi lavorano sul territorio in maniera serrata per dare un servizio alla cittadinanza
Prima di a dire ad una riforma che parli partendo da soprattutto da quelli che sono gli aspetti più economici no la ridistribuzione degli utili entro il cinquanta per cento e tutta una serie di altre cose che stanno dentro
Il Codice unico del terzo settore ricordiamocelo che il terzo settore è forse l'espressione più bella più ampia di quei valori quali la solidarietà la sussidiarietà ed una Costituzione che abbiamo e che dobbiamo tornare ad esigere
Bene
Grazie a Rossella
E adesso la parola a mare a Maria Guidotti
Grazie buonasera a tutti io ho visto mi sembra molto interessante anche il percorso che vita ci indicava cioè questa partenza questa sera di questa di questo incontro di questo dibattito per poi provare a costruire insieme delle proposte mi sembra molto utile riprendere questa abitudine che avevamo un po'perso mi sembra con negli ultimi tempi e quindi di riprendere un confronto che tra i vari soggetti diciamo che poi di definisca alcuni progetti ma anche alcune proprio proposte su su questi temi quindi Petroni intervenire molto brevemente su tre questioni che io ritengo molto importanti un è il il profilo partecipativo del tessitore dell'associazionismo e del terzo settore il rapporto con la pubblica amministrazione e il lavoro nel nel terzo settore
Io credo che i tentativi pesanti per quanto riguarda il primo punto anche di delegittimazione del mondo dell'associazionismo del per settori in generale qui sono stati detti insomma anche abbastanza ampiamente ma tra questi io ci metterei molto anche credo che abbia avuto un un ruolo importante questa idea della disintermediazione sociale e cioè il fatto che la politica si deve rapportare con l'individuo solo con l'individuo isolato e non con individui organizzato non con le persone organizzate io credo che questo sia un tema rilevante da affrontare su cui discutere e di cui tener presente e di cui tenere per da tenere presente proprio
Nelle proposte che si andranno a fare per capire qual è il ruolo effettivo del terzo settore come vuole legittimarsi e come vuole caratterizzarsi il terzo settore nel nostro Paese anche recuperando questi aspetti
Secondo me molto importanti perché io credo che questa faccia la differenza restiamo sempre caratterizzati dal settore nel nostro Paese come esperienza di cittadinanza attiva come un'esperienza importante di inveramento di una democrazia sostanziale partecipativa delle persone no
Il momento associativo un momento di acquisizione di consapevolezza di di partecipazione effettiva Traverso anche portando anche il contributo ciascuno delle proprie competenze e delle proprie esperienze
Ma per fare questo c'è bisogno di un certo tipo di Thereau settore Tiezzi organizza un certo modo che posso avere come dire possibilità di agire in un certo modo cioè una scelta e una scelta questa io credo come anche attraverso il fare quel fare importante di cui pestato parlato spesso innovativo spesso su frontiere come dire di sperimenta delle propria sperimentazione sociale
Che fa fatica però poi a diventare prassi che venga anche acquisita rispetto alle rete presenta dei servizi non solo quegli assistenziali ma anche culturali quelle ambientali eccetera cioè come l'esperienza di innovazione riuscita che esperienza positiva che spesso anelli nel nel terzo settore incubazione importante non rimanga poi iniziano rimanga positiva esperienza isolata ma diventi capace di innovare sostanzialmente il sistema queste difficile che avvenga cioè molto difficile quando va bene quegli specchi esperienza rimane una un esempio da portare ma una nicchia cioè che non riesce a a permeare di sé diciamo le politiche più in generale cosa che invece dovrebbe essere quindi un'altra cosa a cui secondo me il mondo dell'associazionismo per prestare molta attenzione e che è un tratto che si è indebolito a mio mio parere spero di sbagliare non sono che a mio parere si è indebolito
è della relazione Diretta che ci deve essere fra il fare che diventa anche sapere cioè come si trasforma quell'esperienza immediata del fare che uno degli elementi importanti di adesione all'esperienza del del terzo settore per le ragioni che sono state dette
E e non voglio ripetere ma si trasforma in una competenza che dice ma io non posso rispondere a questo disagio a tutto il disagio in questo modo c'è bisogno di qualcosa che intervenga
Più radicalmente a rimuovere le condizioni del disagio non solo la risposta quindi che ci faccio una prevenzione anche ecco quindi il fare che diventa sapere secondo me e quindi in qualsiasi esperienza di terzo settore ci sia anche una mobilitazioni civico nobilitazione democratica affinché si rimuovono le ragioni che portano al disagio che portano le marginalità che portano alla mancanza di politiche della cultura cioè a a tutto quanto cioè dobbiamo fare in questo senso
Rapidamente il rapporto con la pubblica amministrazione è già stato detto molto su questo e e son d'accordo però al prevalere una cosa se diciamo qui e siamo d'accordo a dire questi io credo che diventa responsabilità di tutti della politica degli enti locali del sindacato delle associazioni eccetera che il rapporto tra mondo del terzo settore e pubblica amministrazione per quel che riguarda le attività che vengono fatte cioè attraverso questa relazioni sia un rapporto corretto
Cioè non è possibile fare se è stato detto delle gare al massimo ribasso dice non sarebbero più possibili però in modo in modi per farlo e lo stesso se ne trovano molti ma se questa è la relazione e se la dico così posso un po'brutalmente però se il mondo dell'associazionismo del terzo settore diventa uno degli strumenti di contenimento dei costi per poter continuare a mantenere
Quantitativamente come dire il servizio qualitativamente non ci si riesce in quel modo lì da farlo
Quindi quantitativamente si mantiene il servizio indipendentemente dalla qualità ed è quel servizio che viene erogato e del lavoro che ero perché produce quel servizio
Questa è una responsabilità di tutti non possiamo solo denunciarlo però poi per esempio io dico una cosa che riguarda il sindacato cioè quando si parla di Weah il fare di servizi di welfare ambiente eccetera un livello di confronto quando si parla di lavoro in questi servizi a un altro livello di confronto cioè questo è un punto che deve essere tenuto unito
E e e questo mi consente il suo habitat per brevità di passare al al appunto del lavoro
Cioè il lavoro nel sociale sociali non assistenziale lo dico nel senso ampio sia per quanto riguarda il lavoro pubblico perché anche quello è lavoro sociale che per quanto riguarda il lavoro svolta all'interno dell'associazionismo della cooperazione eccetera
è un lavoro che oggettivamente incorpora una dimensione era relazionale che non può essere non può essere un lavoro che viene trattato come tutti gli altri
Cioè la
Quei dire l'organizzazione del lavoro e le diverse dalle il i tempi veniva accenna dall'amica attrice non non lo ripeto però è importantissimo ma questo vale per tutte le attività del sociale cioè noi dobbiamo capire che la qualità del servizio e la qualità della prestazione dipende in maniera significativa dalla qualità del lavoro che che produce quella prestazione che produce quel quel servizio
E spesso nella relazione e nei servizi comunque c'è una relazione con le persone c'è una relazione prioritaria con le persone
Cioè il tempo una componente importante cioè il tempo che ci si può dedicare non è una catena di montaggio non può essere organizzato e pensato nello stesso modo queste anche rispetto alle procedure che vengono richieste anche quindi diciamo questa dimensione del lavoro secondo me vari connessa anche con l'idea di Welsh fare che noi abbiamo un po'l'idea di di e lui organizzazione dei sistemi territoriali di Welch fare il lavoro è una componente essenziale che deve essere parte di questa discussione a tutti i livelli in tutti i momenti perché altrimenti noi perdiamo una dimensione assolutamente dirimente per la per la qualità dei servizi perché se noi riusciamo a conquistare magari in quel servizio in più per una qualificazione in più però non abbiamo discusso di come il lavoro che lo produce viene trattato in cui viene qualificato di come viene riconosciute di questo devono avere consapevolezza anche chi quel servizio riceve c'è anche qui in questo e l'altra relazione che va tenuta secondo me che va alimentate di cui va tenuto molto in conto quindi tra le caratteristiche e chiudo c'è anche questo cioè che questa relazione di retta che sto cioè tra chi produce e chi eroga il servizio che lo fa e chi lo riceve secondo me è un altro elemento molto molto importante proprio per quei processi di partecipazione di empowerment delle persone di acquisizione di competenze il l'ultima cosa e che in questo rapporto con la pubblica amministrazione è stata accennato
Ma credo insomma che
Di bisogna lavorarci molto di più bisogna evitare anche le distorsioni cioè all'interno delle questioni del lavoro ci sono anche attività è stato detto molto importanti gratuite che sono di volontariato eccetera
Ma ognuno deve avere il proprio posto con una relazione secondo me importante tra questi mondi tra queste dimensioni ma ciascuno con il proprio posto con la propria specificità non sempre così qualche di uno non è neanche vero tutto il contrario ma qualche distorsione diciamo si è e secondo me la riforma necessario importante che è stata fatta ancora largamente incompiuta insomma però anche dei punti molto critici a mio parere che forse con i decreti attuativi si si potrebbe provare ad intervenire uno dico solo il titolo
Secondo me nell'approccio che è stato scelto il profilo partecipativo di questo mondo è stato penalizzato si è scelto di più un approccio di carattere imprenditoriale io credo che questo per le prospettive del terzo settore
Sia un problema sì una penalizzazione però diciamo in questo percorso di confronto
Grazie Maria grazie
Per ultimo ma non assolutamente per ultimo perché è una presenza importante imponente sentiremo Pietro Barbieri in quanto membro del Chelsea e della della del Comitato economico e sociale europeo ma oramai Pietro lo conosciamo tutti a livello nazionale è stato già portavoce del Forum del terzo settore quindi conosce benissimo questo questo ambito e a a lui chiederei diciamo così le questioni che il Comitato quindi che in Europa si affrontano allieva al livello di là giunge a puntino circa il lavoro
Sociale e in particolare del rischio dello sfruttamento ma ha però anche qui una parente sì facendo un paragone perché magari molti non lo sanno
Mentre qui in Italia nel nostro Paese i fondi per il terzo settore in questi anni una mano
Sono stati diciamo così sempre sempre di meno in Europa soprattutto negli anni della crisi ma noi non dimentichiamo che nel due mila nel due mila dieci
I fondi
I fondi addirittura per le politiche sociali ma che ed interessavano anche il terzo settore quindi furono azzerate compra azzerati completamente dal governo Berlusconi
Cosa che invece in Europa il terzo settore proprio a partire dagli anni della crisi è stato il settore determinante per l'aumento del PIL a livello europeo
E non dimentichiamo che nell'ultima programmazione europea quella del quattordici venti i fondi per il sociale sono stati i fondi i in maggior misura
Sono stati tutti quei fondi che riguardavano l'inclusione sociale
Quindi c'è stata una maggiore attenzione per questo settore ecco io a fronte di tutto questo appunto lascio la parola a Pietro Barbieri grazie
Sì grazie grazie per per la presentazione tutto tra l'altro non sono l'unico ex portavoce per formare se su questo palco ricordo Maria Guidotti mi ha preceduto infatti e le sue parole credo che siano assai rilevanti sotto molti aspetti proprio da lì che parto il il comitato di cui faccio parte diciamo il che nell'Europeo
Con la differenza che sono funziona un po'meglio ecco adesso non voglio esagerare però sicuramente anche perché ci voleva poco però di in linea generale quello che facciamo e che sogni schema di direttiva dalla commissione diamo un parere e questo non è un lavoro piccolo anche perché ci sono dei temi su cui francamente io ho delle difficoltà tipo le energie
Alternativo alle all'intelligenza artificiale la Block Chaim che ne so via discorrendo su aree tematiche su quale personalmente poi altri membri
Però il il il Cesena
è il luogo
Dove chi rappresenta il mondo dell'impresa chi rappresenta il mondo del lavoro e chi rappresenta come dice come dire nel nostro caso Scame interessi vari perché è chiaro
Il terzo la definizione terzo settore non appartiene a tutti i paesi europei sono adesso recitazione sono le più diverse
Cerca di trovare una sintesi su ogni singolo tema anche di dettaglio
E questo uno degli elementi
Degli elementi portanti dell'Europa ma non solo dell'Europa delle costituzioni di stecche quindici Stati anzi dei sei Stati fondatori e dei quindici Stati dell'Europa che significa significa fondamentalmente che alle organizzazioni che si muovono senza avere un rapporto come dire
Di vincolo con lo Stato così come le corporazioni fasciste per intenderci
Si muovono agiscono nella società interni rappresentanza rappresentatività e via discorrendo e a cui bisogna dare un riconoscimento
Perché costruiscono delle esperienze ma non solo esperienza o quant'è bella l'impresa che fa così il sindacato che fa cosa il terzo settore quanto è buono e via discorrendo costruiscono esperienze
In grado di orientare il Governo
Delle questioni a livello anche a livello europeo e dei singoli Paesi
Allora cominciamo da da questo presupposto il problema lo dico non è una separazione tra buoni e cattivi perché non sta accadendo solitarie poi ci arrivo ma il fatto stesso che il CNEL
Sia diventato l'oggetto dello scherno di tutte le forze politiche senza senza come dire nessuno calzava un ditino diceva date che se lo cancellate dalla Costituzione statiche un cancellando la parola partecipazione
Stai cacciato un concetto che Maria spesso molto bene per cui lo ripeto che di un valore straordinario che connota la differenza appunto che c'era tra non uno Stato come dire
Dittatoriale
Un regime ha anche il liberale potremmo dire a quello che sono le democrazie moderne che sono fatti sì
Di democrazia diretta al Parlamento e via discorrendo anche di partecipazione dei cittadini attraverso le organizzazioni che rappresentano i numeri che davano prima Roberto eccetera
E su numeri importanti se una di milioni di cittadini stiamo parlando di poca gente milioni di cittadini che partecipano che scelgono di partecipare
Allora come dire
L'attacco è ancora più radicale
Ed è a mio giudizio per quello che vediamo in Europa
Tra parentesi poi se quei tornarci un proprietario il Comitato economico e sociale europeo aperto un'indagine
Propria sul rispetto dello Stato di diritto nei diversi paesi europei e tra gli indicatori principali oltre ovviamente la libertà di stampa libertà delle opposizioni c'è la partecipazione
E ovviamente i primi paesi in cui si è andati sono la Polonia l'Ungheria
Ma poi siamo andati in Austria
Ma poi siamo venuti in Italia
Perché esiste un problema
Serio anche nei Paesi che hanno fondato l'Europa che hanno fondato l'Europa in termini aperti
E di capacità come dire di accoglienza delle diversità delle minoranze e via discorrendo di saper rispettare
E di saper le come dire contemplare come soggetti aventi diritto nel mondo attuale il terzo settore è uno di questi oggetti
Cioè io non credo francamente che ci sia una chiara divisione
Tra
Buoni e cattivi e io francamente
Credo che l'abbia avuto anche momenti in cui ci si vantava di non avere rapporti non con il terzo settore magari solo per presunta sarebbe stato tutto più semplice
Ma con le forze sindacali con le forze che azzecca rappresentano l'impresa ci si vantava
Ma non solo nell'ultima legislatura io parlo di una roba che viene da un po'alla lontana diciamo la seconda Repubblica è stata connotata sul lato destro mettiamola così da questo genere di cose
Di un atteggiamento molto chiaro che era quello di smantellare l'idea che ci potessero stare i corpi intermedi
Che ci potessero stare qui dei soggetti
E questa cosa ovviamente nei Paesi dell'est e diventata fortissima è arrivato anche all'attacco al sistema giudiziario dopo aver cercato distruggere le opposizioni e tuttora storie la partecipazione sociale
Quando si arriva al sistema giudiziario è chiaro che non c'era più e più per nessuno
Ma ripeto alcuni indicatori ci dicono che dicono alle organizzazioni che sono rappresentate
A livello per nel certezze che questi problemi possano esistere anche in paesi ripeto fondatori come la vostra attività
Allora quindi a mio giudizio Bisi uscire proprio dal criterio buonismo cattivismo
Non è questo il punto
Il punto è che chi agisce
Per la rappresentanza prima tutto ancora di più chi agisce nel sociale
E l'ambito della comunità che ognuno di noi e abita
Ecco un fastidio
Da crea problemi
Crea problemi perché sia quando fa
Ha detto bene Maria ha fatto questa doppia questa distinzione che al mito anche in Italia lo dico no delle
Diverse forme giuridiche perché anche nella cooperazione sociale esiste il volontariato esistono gli spiriti di volontari soci volontari e nasce dal volontariato
Per cui come dire
Non c'è una distinzione da questo punto di vista una cosa organizzazioni si distingua che sono più votate al fare al costruire per la comunità risposte ha bisogno
Per l'empowerment per tutto quello che è stato detto l'emancipazione e liberazione delle persone c'è chi invece dall'altra parte agisce per dare voce dare la parola
Roberto prima citava l'alleanza contro la povertà nasce ben prima del raggio di cittadinanza Alberto posso dirlo
Posso dirlo ben prima
è un impegno che delle ACLI carcasse tutte le organizzazioni che nel tempo hanno voluto dare gambe all'idea che ci fosse una misura nazionale di contrasto alla povertà e
Talmente riformista che si diceva bene
Evitiamo di scassare troppi conti pubblici per cui arriviamoci anche con gradualità
Però viviamo ciclici no questa e quindi voglio dire questa voce costante permanente è come dire un modo che è stato strutturato per dare voce a persone che non ce l'hanno
Allora è chiaro
Che sia nell'affare dell'agire che pone i limiti qualcuno parlava di di di sussidiarietà cioè pone dei limiti fa vedere quali sono i limiti che le amministrazioni pubbliche che la politica che tutti a
Da un lato nell'agire nel costruire l'azione e lo devo dire l'esempio delle ONG di Carola via discorrendo è emblematico
è emblematico
Io devo salvare delle persone salvo appunto questo è il punto del terzo settore che agisce che fa io faccio certo cerco di rispettare le regole però se ci sono delle regole che non funziona disobbedì scopo e lo dichiaro
Chiaro questo il punto secondo punto e che dà voce da opportunità persone che non hanno voce di averla
Io credo che siano due caratteristiche che
Sbagliano le forze politiche a voler ridurre al silenzio
Sbagliano con le forze politiche che parlano di partecipazione e di beni comuni
Elaborazioni permettono se al centro la cittadinanza attiva evidentemente sbagliano con le forze politiche che poi non sanno attivare un confronto
Con le forze rappresentative in questo in questa in questo Paese ma così come accade in altri Paesi non c'è sostanziale differenza così come dall'altra parte devo dire
Che il terzo settore io per primo
Nel mio agire quotidiano mi sento buono anzi domandatevi sempre piuttosto cattivo magari non nei confronti delle persone con disabilità per esempio per le quali ho lavorato continua lavora da molti anni
Ma magari nei confronti di quelle forze politico di quelli quelle amministrazioni che non hanno la capacità di detenere che c'è un bisogno di emancipazione e di richiesta di libertà da parte di quelle persone
E non mi sento per niente buono in quel caso lo dico con molta franchezza
E devo dire attenzione a sentirsi buone perché lì ragione Diego a dire
Attenzione a tutto ciò che può allontanarci dalla comunità che abitiamo al attenzione perché nel momento in cui facciamo i buoni e quindi implicitamente ci sono altri che fanno i cattivi
E che sono parte del popolo della comunità in cui viviamo in quel preciso istante ci poniamo
Come dire
Rischiamo di diventare dette Diego dice che sono troppo diretto ormai diventato troppo diretto però
Rischiamo fortemente da lì nascono gli attacchi
Poi è chiaro
Come dire fenomeni
Dire e gli errori le cose cioè esistono dappertutto
Errori ed orrori e quindi la sfida per la trasparenza e lì davanti a tutte le organizzazioni del terzo settore che intendono agire agire con il fare oppure dare voce
E però questo non può essere la ragione
Per o quello per la scusa per allontanare
Dal dalla sua cifra fondativa il terzo settore la partecipazione
In ultimo solo un flash sulla questione rapporto pubblico-privato
Io devo dire che sono
Insomma questa è una questione che sta diventando come dire quasi esiziale
Abbiamo chiamato anche Cantone abbaglio adesso non c'è più Cantone ma l'autorità nazionale contro la corruzione per fargli dire quali sono le linee guida nel rapporto che il Terzo settore deve avere con la pubblica amministrazione
Eppure se c'è una cosa forte intelligente che è stata messa che abbiamo più ha contribuito la riforma il terzo Ettore è la questione la coprogettazione coprogrammazione
Allora dobbiamo dirci due-tre cosette rapite primo la Svezia
Ha chiesto ambito europea ed ottenuto di non applicare la Bolkenstein e tutte le direttive sulla concorrenza sulla
Sulle prese a politiche sociali
Prego secondo abbiamo già visto esperienze perché la coprogettazione
Scusate
Ma esiste
Da diverso tempo l'abbiamo di Quarrata diciamo dentro dentro riforma del terzo settore
Ed è chiaro che che ancora migliorato ma esista diverso tempo e ci sono già per le esperienze Same di importanti i piatti di sussidiarietà
Nella Regione Liguria normati dalla Regione Liguria dedico urna ma potrà del metano
Quindi
Visto che c'è da mettere le mani sulla riforma del terzo settore sul quale avrei avrei perfettamente ragione Maria nel dire che a un vulnus originario ma un punto nodale e quello di dare gambe alla coprogrammazione coprogettazione
Perché apre uno scenario completamente diverso e far riscoprire al terzo settore quella che la sua vocazione centrale agire nella comunità la redazione non farsi concorrenza
Per legare
Questo è un altro quindi bando al buonismo e diamoci invece abbiamo strumenti al terzo settore
Grazie grazie a Pietro Barbieri io indegnamente mi mi direi aggiungerei agire nella comunità per la comunità con la comunità quindi grazie grazie no e quindi volgiamo al termine di questa di questo pomeriggio sera
Vorrei solo dire una cosa so che ci sono tantissimi punti che non abbiamo toccato è chiaro non abbiamo fatto l'esempio del della presenza ricca per esempio portata dal servizio civile e quanto questo sia stia patendo in questo momento la diminuzione di posti disponibili per i tantissimi ragazzi che invece potrebbero fare un'esperienza che l'esperienza per il loro futuro
Quindi anche a questo dobbiamo dare voce anche a questo dobbiamo poter dare una risposta più adeguata perché è chiaro che il futuro
Detto questo allora io direi che possiamo concede congedarsi però con la promessa che questo appunto è l'avvio di un percorso che vuole dare a questo ambito a questa realtà voce gambe perché possano essere davvero il cuore
Di uno sviluppo integrale della nostro Paese quindi grazie per essere stati con noi
E chi vuole continuare a seguirci può farlo seguendo appunto i lavori che noi continueremo a portare avanti all'interno del partito democratico grazie buonasera
Allora