Festa nazionale dell'Unità 2019 - Presentazione del libro "Il giro del mondo in 15 reportage" di Left

Infine nel mese Mondadori nel carcere locale dell'aggressione dell'arte chiave
Quindici Carlsen è un libro dalle sanno
E questa sera presentiamo questa volto locali se scriviamolo cani per ricordare come vale penali come Anna e Antonella Napoli
Giovani cambia
Cambia
Viene e grande preparazione vanno in Africa e nei territori per raccontare la realtà
Tra sergente che non vengono mai raccomandata giornali locali nuovamente dando voce arrivano
In a sedici anni
E lo sguardo che si perde verso l'orizzonte
E ciò avambraccio sinistro è piena di cicatrici e le linee dritte una dietro l'altra
Mi chiedo che ti è successo
Lui si imbarazza sigarette al braccio come per nasconderlo fa un mezzo sorriso e stringe gli occhi già filati poi risponde con semplicità
Mi sono tagliato il dolore era così forte la stanchezza era così forte la sola cosa che volevo era trovare il modo di star di dismettere distante così male
Qui tutti fanno questo tentano di farla finita
è una risposta
Che ha sentito tante altre volte nelle carceri sovraffollate dove la vita si consuma chiusi per ventidue ore al giorno in una cella il tempo non finisce mai
Ma Min lo incontro in un contesto molto diverso l'isola di lesbo è una delle più belle al mondo
Un paradiso che gli accordi tra l'Europa e la Turchia del due mila sedici per fermare i flussi migratori hanno trasformato in una prigione
Qui c'è il racconto c'è il sapore letterario cella voce viva delle delle persone in Valeria in quel tratto e ci sono informazioni quindi questo reportage anche una storia molto particolare io non so se Valerio ce l'ho non vuole raccontare era un lavoro fatto perire terrà il TG due
Valerio
Sì era un lavoro fatto per il TG due o gli ho lavorato fino a per ventiquattro anni fino a
Allora scorso gennaio sentita di passare al TG tre
Per varie ragioni di opportunità come dire
Però rimaniamo sul lavoro intanto il il siamo andati per due volte sono andato due volte al se non aveva truppe sull'isola di lesbo dove abbiamo raccontato l'assegno e storie di bambini come quella di Amin lega via
Che ti appena letto
Sono storie di bambini che sono prigionieri su quell'isola
Dove approdano a un certo punto da loro dallo resistenza e però non possono più andar via perché non ci sono
Le possibilità per loro di uscire da quella che la l'Europa ha trasformato in una vera e propria una vera e propria prigione
Sono quando sono arrivato io sull'isola c'erano tre mila ragazzini non accompagnati in quelle stesse condizioni
Su un totale di circa nove mila quasi dieci mila persone Present
Quindi un grave un enorme numero di ragazzini anche molto piccoli anche di sei sette otto anni
Che dire dare una condizione di costrizione e di come dire abbandono assoluto su quell'isola
Dove
Erano costretti a prestare per ragioni che lo hanno hanno mai compreso davvero probabilmente ancora oggi non lo sanno non ne conoscono al perché siamo andati lì
Lo scorso anno ma ancora oggi ce ne sono moltissimi ancora oggi come dicevi Simona non sanno arrivando tanti altri gli ultimi
Gli ultimi arrivi sono di pochi giorni fa con un un flusso di centinaia di di di gommoni che sono arrivati come succedeva nel due mila quindici in pochissime ore è un po'il il il flusso che che riprende una volta che si esaurisce questa
Come dire volontà di fermare i flussi d'Europa ha fatto un accordo con la Turchia che diceva parlava di content di contenimento dei flussi migratori abbiamo dato in due tranche tre miliardi di euro al alla Turchia per fare questa per fare questa operazione no quantità di soldi spaventosa che se fosse stata utilizzata per gestire quelle persone forse Arnaudo risultato diverso recentemente c'è stata
Una rissa all'interno del campo di modalità che è uno dei campi peggiori del
Del del del mondo per quello vero che raccontano le stesse associazioni che poi lavorano in tutto il mondo dei campi di di profughi
Sono cose che avvengono all'ordine del giorno no perché queste persone siano cattive ma provate ad immaginare se noi tutti fossimo costretti a rimanere qui dentro per un tempo indefinito all'interno di questo e dire sotto tende come queste esattamente in una condizione come questa per un tempo indefinito senza avere
Alcun tipo di di di prospettiva di di di riuscita a costruire fare un progetto di vita a studiare a fare
A fare qualunque tipo di di di idea del futuro per le nostre delle nostre esistenze a quel punto come dire è evidente che che attenzione salirebbe per chiunque di noi e che qualunque
Momento potrebbe essere quello buono da fare
Fa scattare una rissa o per far scattare un momento di di di conflitto quando anche tra persone che vivono una medesima condizione
Morirà polemiche Lema di ciò che l'Europa ha costruito
Appunto contenere i flussi cercare di fermare i flussi migratori cosa che peraltro non è mai riuscita a fare la famosa rotta dei Balcani che dalle isole greche passata apparato attendo dalla Siria prevalentemente ma anche dalla scale sale dal pali distante e poi risalire appunto sui Balcani dopo le isole greche verso l'Italia e l'Europa non s'è mai chiusa Novo
Costruito muri o l'uso lungo tutte lungo tutti i confini ma
Ma in realtà i numeri di di persone che continuano a passare ad attraversare più volte perché vengono rispediti indietro
è in continuo omento insomma ce ne sono centinaia al giorno che attraversano che annegano nei fiumi e che e che cerca in qualche modo di sopravvivere anche la violenza delle polizie di confine
La necessità di andare in quel posto non l'abbiamo sentita perché per quelle rampe quello era un posto che puntano al due mila quindici era al centro della dell'attenzione con un
Flusso davvero importante all'epoca sì davvero importante perché c'era un milione di persone che sono il suo due mila quindici attraversato quella quel tratto di mare per cercare di andare di andare in Europa
E poi è stato completamente dimenticato da tutti dopo gli accordi con la Turchia si è detto abbiamo chiuso
I confini non passa più nessuno in realtà di Tosti che fine avessero fatto quelle persone compresi quelle migliaia di bambini che ancora oggi sono sono lì prigionieri
Non ce l'ha più raccontato nessuno e quindi torno era necessario fare questo passaggio campo il senso di questo lavoro è
Andare a cercare di capire come evolvono le storie raccontare le le vicende umane personali le persone a cercare dei capire un po'dove siamo anche noi anche rispetto a ciò che sta davvero a pochissima distanza da noi
Vedere quello che succede anche in funzione di di di un tentativo di così dichiarato di di proteggerci
Ci insegna anche a capire noi stessi
In quale condizione davvero stiamo vivendo e cosa questa presunta così così definita protezione comporta insomma non se se la sicurezza la nostra sicurezza
Reale se c'è un davvero un allarme
Per la nostra sicurezza e se costringere i bambini a vivere in condizioni così drammatiche è un prezzo che siamo disponibili ad accettare insomma questo in tal senso
Sì fatto diverse fossero voi prigionieri di bambini no una cosa che salta immediatamente
Allora alza gli occhi al cuore perché insomma in è assolutamente inaccettabile bambini hanno diritto ad avere un'infanzia felice non non possono essere prigionieri non avendo nessuna colpa oltretutto no quindi questa retorica sulla sicurezza come diceva proprio Valeria adesso
è importante smontarla è importante perché ci sono di mezzo appunto vite umane in particolare appunto quelle di di bambini oggi abbiamo
Per cui siamo alla festa dell'Unità depressa del Pd abbiamo una buona notizia il ministro Salvini non è più ministro dell'interno questo insomma ci fa ben sperare in una nuova legge sull'immigrazione essi riuscire finalmente a Ugo abolire i due io io auspico poi mi rendo conto che è difficile ma abolire quei decreti sicurezza che sono stati
Varati assolutamente criminali disumani e contro tour contro Costituzione contro i trattati internazionali
è contro anche la legge del mare e quindi tanto più importante questa testimonianza vede davanti sempre la nostra responsabilità come cittadini quello che possiamo fare per cambiare le cose anche con il nostro voto
Ecco io verrei appunto Antonella Napoli che per
Per l'Hertha fatto di importantissimo reportage dal Sudan proprio nel momento plur della situazione rischiando in prima persona perché
Non è stato facile no poi ora ce lo racconterà anche per Antonella mi permetterei di leggere qualche riga dell'attacco allora Sudan si alza il vento della rivolta
Oh scusa
La prego la preghiera del muezzin si leva alta dal minareto della Grande Moschea di Khartoum risuona placida IMI e armoniosa lungo Al Khalifa rotto
La compagna di Igor con gli io del fluire delle acque calme Danny l'azzurro che si estende teste fino ad abbracciare il Nilo Bianco al punto di confluenza tra i due corsi nel più importante fiume dell'Africa
La capitale del Sudan si sveglia così lentamente ogni giorno
Con il passare delle ore il traffico caotico tipico della metropoli compia l'arteria che attraversa il blocco principale della città
I pescatori ritirano le reti il mercato si anima il Pear nette palazzi del potere riprende continua come ogni giorno a dispetto dell'instabilità crescente l'immagine che Monster la quotidianità della città simbolo del Paese africano è falsata da una calma apparente l'ho provato sulla mia pelle
Nelle ore in cui mi apprestavo a seguire l'ennesima protesta sono stata fermata da agenti dei servizi di sicurezza mentre scattava fotografie e qui vogliamo sentire il Pisco verso il racconto vivo di Antonella cosa è successo cosa è giusto
Be'io sostanzialmente mi trovavo in un in una zona di di passaggio tra la capitale Khartoum e un sobborgo che è un una sorta di città gemella della capitale del Sudan Omo Doorman e stavo facendo un un un insieme un'immagine che prepartita da da cartoon fino ad arrivare passando lungo il ponte che collega queste due parti a un Thurman e il mio obiettivo sia f fermato su un palazzo governativo perché c'era una bandiera
Del Sudan e lì c'era un gruppo di funzionari comunque persone che erano lì per lavoro
E
Ho capito dopo che erano agenti del servizio di sicurezza che a un certo punto si sono avvicinati
Mi hanno chiesto di seguirli io quel momento capito che cosa stava succedendo e quindi Alloni ogni o praticamente mandato un messaggio prima che mi togliessero al telefono a un mio mio amico che poi una persona molto attiva che si che sa che cosa può succedere in questi paesi con le sparizioni forzate e cioè Riccardo Noury che Preside il portavoce di Amnesty International
E scrivendo che guarda credo che mi siano fermando i servizi di sicurezza se non anni e notizie entro breve allerta ambasciata il problema che mi hanno
Preso il telefono prima che io potessi dire questo messaggio quindi e partito tronco
E che a quel punto invece Amanda ha mandato subito una un'allerta
Riccardo e quindi si è diffusa subito la notizia anche in Italia di questo di questo mio fermo
Sono rimasta in questa struttura quattro cinque ore
Mi hanno fatto tantissime domande mi hanno cancellato tutto il materiale che avevo registrato fino a quel momento per fortuna questa è una cautela che abbiamo tutti noi
Quando siamo fuori avere per realizzare dei reportage
Giorno dopo giorno scarichiamo su sul nostro computer su un server il materiale girato quel giorno quindi per fortuna il il danno che hanno causato professionalmente è stato limitato certo la paura è stata forte soprattutto perché pensavo a che cosa potesse accadere e soprattutto alla mia famiglia mio padre e mio marito la mia bambina che immaginavo cotto potessero essere allarmati questo Palizzi sintesi ecco poi tu sei anche tornata di recente e subito anche delle minacce sui
Ultimamente quindi è dovuto tornare si è tornata Enzo deve dovuto lavorare sotto scorta a causa di queste minacce che ha ricevuto e sì sostanzialmente perché
Questi miei articoli su Susanna hanno in qualche modo
Infastidito infastidito l'area islamista
Kimi ammina sciato sia
è firmato Fratelli Musulmani sudanesi
E e mi hanno intimato di non tornare in Sudan ma come si poteva non tornare nel Paese nel momento in cui nasceva finalmente un governo civile dopo trent'anni di regime un governo che si si avvia su un processo democratico che si spera appunto possa durare quindi nonostante appunto questa in acciaio comunque sono tornato a terra per raccontare questo momento storico e però io vorrei
Come ho scritto anche in altre occasioni e non voglio parlare cioè non sono io non è Antonella Napoli notizia un tizio e su una Sudan è un Paese che appunto ha vissuto
Per decenni sotto il giogo di un regime che
Non solo avversato da Paolo colazione
Ha causato lo scollamento di due milioni e mezzo di persone per un conflitto civile nel in una regione occidentale del Paese il Darfur
Una delle cosiddette crisi dimenticate di cui nessuno racconta nessuno parla tutto a oggi ci sono o più di due milioni di persone che vivono in condizioni
Di fatiscenza senza assistenza sanitaria perché le organizzazioni non governative sono andati via
Il Paese in profonda crisi economica e per questo che nel dicembre scorso erano iniziate le rivolte che hanno poi portato
Alla caduta del regime di Bashir perché in migliaia centinaia di migliaia di persone ogni giorno hanno cominciato a manifestare chiedendo a gran voce
Libertà democrazia giustizia a un certo punto intervenuti è intervenuto lo l'esercito
Con un volte e Bashir è stato costretto a al alle dimissioni
Il diciassette agosto appunto in occasione della firma dell'accordo per la nascita del governo di transizione
è stato dato il via a a questo governo sostenuto da un Consiglio sovrano
Che dovrà portare alle elezioni libere le prime dallo mille novecentottantasei nel due mila ventidue
Ecco come il sentite la professionalità tali impegno si si si lega anche hanno una questione diciamo etica e civile infatti io nella prefazione che ha scritto a questo il giro del mondo in quindici di portanza
Mi permettevo di evocare un maestro del reportage che è stato Kapuscinski no Sergio aveva questo questo libro bellissimo che si intitola questo non è un mestiere per cinici
Perché in effetti il vero Reporter è una persona che non andando anzi mette al centro ma al contrario cerca di mimetizzarsi come dicevo Kapuscinski no tra tra gli altri per guadagnarne la fiducia e poi poterne raccontare le storie cioè dare voce è il punto fondamentale
E comunque quindi appunto siamo con colleghi che hanno anche rischiato odio oggettivamente nell'anno in più di una situazione ecco Valerio mi piacerebbe Cataldi mi piacerebbe Tucci raccontarti qualcosa di questa tua recentissima esperienza
In Messico della di questa serie di puntate che hai fatto d'inchiesta sui Narcos e che sono andate su Rai tre hanno avuto un'ottima un'ottima risposta un bel successo
Ecco ci sono stati anche dei momenti molto forti molto importanti che vorrei Tucci raccontarsi in prima persona
Sì diciamo del Messico
Nel mio sono e siamo stati per poco meno di un mese tra Messico e Colombia e abbiamo attraversato dei luoghi che generalmente le telecamere non attraversa almeno quelle internazionali quelle locali
Magari lo fanno di spesso ma immediata nazionale non vanno perché sono luoghi oggettivamente pericolosi sono luoghi dove c'è in atto una guerra in Messico un Paese che ha avuto trenta mila morti uccisi
D'armi da fuoco insomma uccisi ammazzati dello scorso anno trenta mila morti sono un numero
Da guerra insomma è una zona di guerra indubitabilmente ma è una zona di guerra prevalentemente perché una zona bando signor contiene delle zone abbandonate completamente a loro stesse dove a governare sono i gruppi di narcotrafficanti che prendono possesso militare il territorio sono composti dove si perde completamente il senso della di che cosa giusto e dico se sbagliato in qualche modo lo siamo entrati questi cosa attraverso come dire ci hanno accompagnato dei dei dei mediatori
Importante di persone riconosciute
La cui autorevolezza era riconosciuta sul campo e quindi ci hanno consentito di vedere cose che altrimenti sarebbe stato impossibile riuscire a vedere però se a metà dei posti dove appunto sono bande armate che che governa il territorio siamo andati posti dove
Ci sono delle dei tentativi in qualche modo di di reazione da parte della popolazione che si oppone alla alla violenza dei gruppi di narcotrafficanti che occupano interi interi delle porzioni di territorio interi villaggi
Entrano militarmente uccidendo e e e riducono sostanzialmente stato di schiavitù la popolazione locale qualcuno cerca di reagire non siamo entrati in un villaggio siano figure Cavaglion scherza nello stato di Guerrero
Abbiamo raggiunto un signore
Che che a capo di una milizia che ha costituito lui stesso per combattere questi gruppi di narcotrafficanti che le avevano sottratto tutto ciò accadeva avevano ucciso
Delle donne diede dei ragazzini che è che era un era sua milizia avevano commesso delle atrocità che noi sentiamo soltanto qualche volta e di un po'di sfuggita ma che di acqua accadono davvero con una frequenza
Molto importante
Questo e quest'uomo ha come dire un obiettivo quello di sport come dice come ci ha detto lui stesso volo di sterminare
Il cartello perché non ha alcun altra possibilità di di stabilire come di una relazione che possa anche me anche con convincere i prigionieri che lui prende a cambiare a cambiare vita
Quindi l'ordine che mi impartisce ogni volta che che che attaccano un la porzione di territorio per liberarla Narcos è quello di uccidere tutte le persone che sono armate
E questo è quello che fanno vuol dire con una grande frequenza
Non siamo entrati in questi posti per capire da dove che parte tutti il problema che poi ci ritroviamo nelle nostre strade che poi ci ritroviamo
Del del resto d'Italia come dire ha un primato che quello di avere uno dei gruppi criminali più feroce potenti al mondo che la 'ndrangheta che fa direttamente affari sul campo il sia il Messico che in Colombia e ha un rapporto diretto e stretto con con i gruppi narcotrafficanti
Ha un giro d'interessi che hanno fattura se fattura se davvero se mettesse fattura fatture Rebbe fatture verde decine di miliardi di euro ogni anno hanno calcolato circa settanta miliardi di euro l'anno giro a fare la 'ndrangheta
Ogni anno ogni anno per la cocaina ed e che produce la Colombia e per l'eroina che produce il Messico hanno recapitato anche di trovarci desolante lì per ascoltare le persone sostanzialmente l'Obiettivo uno era quello di cercare il narcotrafficante di cui abbiamo come dire un un un'invasione di di di storie romantiche vado al cinema la siccità che ci racconta quanto sono
Se quanto possono essere seduttiva e queste persone ma ad alta abbiamo cercato di favorire un un racconto diverso tempo andando nei territori per raccontare ci sono le prime vittime di queste di queste persone ovvero i camper simbiosi contadini Checco coltivano oppio per sopravvivere ma che non sono narcotrafficanti spesso diventano veri e propri schiavi di questi gruppi di narcos abbiamo cercato di raccontare storie dei giornalisti che sono stati uccisi
Sul campo il Messico è uno dei vostri più pericolosi al mondo dove fare il giornalista
E abbiamo cercato di raccontare appunto tutte le storie come dire intermedie che ci consentissero di avere un quadro un po'più reale e meno cinematografico di quel di quella storia
Un episodio che c'è successo è passando tra l'Est tra le strade
Di montagna di un dello Stato ITR erosi siamo girando una curva abbiamo trovato un albero in mezzo alla strada un gruppo armato di una decina di persone con il volto coperto con un fare poco come dire
Ci hanno intimato di scendere ci hanno costretti a sederci sul bordo la strada c'hanno puntato le armi avevano chiesto che fossimo hanno chiamato di rinforzo arrivato rapidamente un altro applicato al piano di gente armata uno di loro con un machete quello ed al passato lunghi vero momento in cui ho pensato che forse
C'era un pericolo reale insomma che stavamo correndo
In realtà da abbiamo capito dopo ci hanno portato in un villaggio hanno fatto una sorta di assemblea del del paese per decidere quale dovesse essere il nostro il nostro destino è
Come dire a abbiamo messo in moto una trattativa per cui
Loro ne abbiamo raccontato di eravamo anche attraverso la mediazione di queste leader sociali che c'hanno aiutato moltissimo a risolvere il problema è
E loro l'hanno raccontato che non erano Narcos ma erano contadini contadini in coltivatori di quella che chiamano Amapola ovvero l'oppio
Coltivatori di oppio ma che erano in guerra con un'altra
Un altro villaggio poco distante che separato soltanto da un piccolo fiume
Che aveva invaso il loro territorio e per questo c'era era scoppiato questo conflitto DVD non si sarebbe accorto nessuno se non ci fossero andati Monsummano però un conflitto aperto cessi
Abbiamo assistito a sparatorie
Con armi con armi automatiche con armi da guerra
C'è stato un
Lungo una sorta di confine invisibile se non per questo fiume abbiamo assistito a a colpi ripetuti d'arma da fuoco sì che si spara una parte o dall'altra
Diciamo che la situazione a nostra situazione si è risolta al momento qua abbiamo dato l'opportunità queste persone di di dire racconta la loro storia davanti alla telecamera quindi abbiamo detto non siamo al abbiano accesso a circuito internazionale se avete un
Un appello una nella necessità di chiedere aiuto a a qualcuno ma anche l'opportunità di far loro
Va accolto con grande piacere questa questa offerta è e si sono ordine schierati in una formazione che comprendeva un po'tutto il paese dei bambini alle donne ai vecchi hanno affollato questa stradina che sembrava la la la scenografia d'un film western si sono
Messi a raccontare la loro storia e questo ci ha consentito di guadagnare appunto la fiducia evitare il peggio è riuscito sani e salvi nella storia
Ecco io e lo leggerete anche spero sulle perché Valerio para un racconto che per noi mai come settimanale teniamo moltissimo agli Esteri questa settimana per esempio siamo in edicola
Appunto con una una copertina dedicata all'Amazzonia perché contrariamente alle balle che ci hanno raccontato fin qui stato granitica pensiamo che uno sguardo internazionale internazionalista sia fondamentale che sia e che i problemi grossi problemi che riguardano il Paese si possano affrontare solo a livello globale unendo le forze non chiedendosi in vecchi nazionalismi reperibili che portano soltanto hanno portato nella storia hanno tanto a guerre allora ci occupiamo molto anche di diritti umani facendo reportage beh mi preme ricordare un altro lavoro di Antonella Napoli che è stata al Cairo e ha fatto per noi è una un reportage molto importante
Sulla situazione politica e intrecciando lo con una nuove indagini sul caso di Giulio decenni a cui dedica buona copertina ecco vorrei che Antonella Acilia aggiornasse anche da questo punto di vista siamo ancora in cerca di verità essi
La dedita storica l'abbiamo acquisita da tempo sostanzialmente
Sappiamo grazie al lavoro straordinario dei legali sia italiani che
Che egiziani del della famiglia che stanno seguendo
Per la famiglia nei geni tutta l'inchiesta sappiamo abbiamo i nomi di chi appresso Giulio
Il venticinque gennaio del due mila sedici
Per chi non lo ricordasse chi conoscesse Giulio leggendo i titoli e genera un ricercatore friulano che era in Egitto per realizzare una una ricerca una ricerca sui sindacati ambulanti e aveva intrecciato un rapporto con il cavo di questi gli ambulanti
Che però a un certo punto lo vende ai servizi segreti
I gessi anni
S'spacciandolo definendolo una spia sostanzialmente perché lui realizzava questo questo questa recepito questo rapporto per
Un'università inglese e
E quindi ad un certo punto questo ragazzo sparisce e per una settimana non si hanno più notizia e il tre febbraio viene ritrovato morto
Lungo la strada che i dadi Yitzhak al Cairo verso corre verso Alessandria
Non c'è mai stata da parte delle autorità giudiziarie
Egiziane una collaborazione reale addirittura c'è stato un tentativo di depistaggio cioè per far capire
Quando si parla di campagna di verità e giustizia questa importante campagna che portano avanti
I genitori di questo ragazzo
E migliaia di persone che hanno deciso di
Far parte di un collettivo nato su sui social in particolare su Twitter che Giulio siamo noi e quotidianamente ricorda che stiamo ancora aspettando
I genitori
Gli italiani perché qui parliamo anche di una una cittadino italiano ucciso da mani che probabilmente che ha naturalmente erano parte di un sistema
E quindi CNIPA della dignità e di un paese intero quindi non è una cosa che riguarda non è un caso che riguarda solo una famiglia ma riguarda un intero Paese
Quindi
C'è stato questo momento in cui addirittura
C'hanno spacciato una banda di rapinatori come coloro che avevano preso questo ragazzo l'avevano ucciso facendo ritrovare nel Coco di questo di questo gruppo criminale i documenti Di Giulio ovviamente fosse scoperto sul estratto sono stati tutti uccisi in un in un blitz
E si esca si è scoperto che tutto tutto questo non era vero era stata una messa in scena un tentativo di depistaggio proprio per allontanare
La pista del del uccisione da parte dei servizi di sicurezza tenete conto che quando è stato trovato il corpo di Giulio
Era totalmente coperto di lividi ferite e lesioni chiaramente
Chiaramente dovute a torture io ho ho un ricordo del del primo incontro con Paola Defendi che è la mamma di Giulio
Alla conferenza stampa in cui si sia sia i genitori che Luigi Manconi che all'epoca era senatore PD e presidente la Commissione diritti umani fecero in Senato per chiedere per lanciare la campagna di verità e giustizia per di più leggeri
E lei disse ho riconosciuto mio figlio dalla punta del naso
Voi provate a immaginare come doveva essere ridotto questo ragazzo per terra
Lasciare quest'immagine alla mamma alla madre ecco quindi
E importante come giornalisti è importante continuare a tenere alta l'attenzione su questa vicenda perché attualmente i genitori chiedono che il governo italiano ritiri l'ambasciatore dal Cairo
Era già stata fatta questa questa mossa diciamo per tentare di stimolare a collaborare
Le autorità giudiziarie egiziane
Però purtroppo dopo alcuni mesi il governo ci ha ripensato ed è stato rimandato è stato mandato in loco ambasciatore al Cairo
Quindi al momento la richiesta della campagna verità per Giulio reggente come vedete io porta un braccialetto noi giornalisti dopo dobbiamo essere super partes dovremmo
Sempre essere dalla parte del della verità cercarla raccontarla
Però c'è anche il momento per prendere delle posizioni portarle avanti con consapevolezza e credo ecco che che sia giusto
Perché appunto la campagna adesso chiede questo che il governo abbia un sussulto di dignità vedremo questo nuovo governo dice specie c'è udiamo speriamo tutti appunto che parta con l'intenzione di di avere un occhio
Per i diritti umani cambiare le regole dei porti chiusi come diceva Simona
Dovrebbe essere
Un uno dei primi impegno è quello di cancellare o quanto meno cambiare questi decreti sicurezza
E provare ad ottenere finalmente da lì Gitto una una verità risposte che finora non ci sono state
Grazie molte allora c'è un'altra questione molto importante che riguarda il linguaggio no nel modo in cui raccontiamo noi giornalisti
La realtà e un fenomeno purtroppo molto triste che quello del razzismo che
Dilagata sui media i che nell'ultimo anno purtroppo ha conosciuto una grossa legittimazione dogana mento a livello istituzionale perché insomma sappiamo tutti che il ministro Salvini
Le parole che ha usato l'alterazione della realtà la creazione venne Micol che in maniera ante fatta costruito quando in questo momento in Italia non c'è nessuna come sappiamo nessuna emergenza immigrazione anzi forse
è uno dei periodi in cui le lei livello dell'immigrazione a livello più basso
Quindi vorrei che Valerio coinvolgere Valeri che ci parla senza un lavoro molto importante con la carta di Roma perché per monitorare e combattere questo fenomeno del razzismo
La tenta a volte appunto come l'abbiamo conosciuta nell'ultimo anno veramente palesato sto Canato ma altre volte purtroppo o anche più sottile e non meno pericoloso perché appunto
Ci sono si è parlato a volte di lessico del razzismo democratico per citare un libro di Giuseppe Fasolo cioè quel mo'quello in Quaggio che e si mette i guanti bianchi no mi viene in mente sempre questa espressione cito sempre di Galli della Loggia che
Stigmatizzava una estremismo umanitario che ha una un ossimoro diverse perché se appunto se ha un'azione umanitaria non si capisce come possa essere eccessiva no si si tratta di salvare vite umane comunque la si pensi
Ecco Valerio voi avete scritto una lettera una lettera al nascente governo mi che ha richiamati ai ministri mi hanno giurato
Che cosa auspicate che cosa proponete
Il l'associazione Carta de Roma ha fatto un appello al governo per
Ridare dignità al linguaggio istituzionale sostanzialmente
L'obiettivo è quello di di cercare di di di porre rimedio a questo hanno
Mezzo quanto al passato di questo governo
Che ha con le parole legittimato qualunque forma di violenza perché legittimato il razzismo che ha legittimato la discriminazione di di di di chiunque lo ha fatto in modo dal particolarmente violento l'ha fatto utilizzando parole
E e e legittimando anche sui propri canali social no all'utilizzo di commenta l'immissione di commenti altrettanto violenti convive con o come per giocare a questo
Rilancia continua del del chi ha più chi fa la faccia del feroce nei confronti dei dei migranti vede dei nomadi dei poveri io direi in assoluto perché il sapore la la condizione la condizione che hanno cercato di di criminalizzare un po'a quella non lo vediamo anche a me negli sgomberi delle delle case occupate che stanno facendo dove e la percentuale non è cinquanta cinquanta ma quasi intera italiani senza casa e e stranieri senza casa insomma da sono arrivate che non sanno dove andare
Quindi c'è un po'questa questa questo obiettivo che
Che ha raggiunto dei livelli dei livelli davvero molto molto preoccupanti non voglio aggressioni
Razziste a sfondo razziale
è aumentato in modo in modo esponenziale non sappiamo perché
Ce lo raccontano le statistiche marcio racconta la cronaca di Diana che leggiamo sui giornali quindi noi abbiamo come dire invitato il nuovo governo ha appende un impegno sappiamo
Perfettamente che non ha in parte responsabilità nel linguaggio dell'istituzione hanno utilizzato fino ad oggi perché sono una una porzione di questo governo responsabile di di di termini come taxi del mare che in realtà come dire anche quello è un messaggio mistificatorio
I taxi del mare sono quelli che Gasparri
Ha coniato realtà per la prima volta nel due mila quindici il pianale domina quattordici in piena operazione Mare Nostrum quando e nostre navi militari andavano
A fare ricerca e soccorso dal Mediterraneo quindi era il taxi al mare all'epoca erano le navi della Marina e della Guardia costiera poi nella nuova versione
Come dire deve che Di Maio ha utilizzato son diventati le ONG le navi di ricerca e soccorso dell'ONG quindi come dire e le l'impegno che tiene carta di Roma no governo è quello di di porre un argine porre un freno
All'utilizzo di di parole che sono violente che tendono un po'a a appunto ad identificare il nemico a a a raccontare
Una una realtà che che non è quella reale c'è una parola che abbiamo usato e abbiamo ascoltato per tanto tempo che si che la parola invasione
Parlai prima di emergenza che non c'è e io io direi un'emergenza che non c'è mai stata nel senso che la vera emergenza non è l'arrivo delle persone ma l'emergenza e la gestione delle persone che arrivano se facciamo un conto i famosi seicento mila clandestini che che Berlusconi avrebbe voluto espellere dall'Italia rimandare indietro in realtà s'è un numero di persone arrivato nell'arco degli ultimi cinque anni
In cinque anni seicento mila persone
Sono arrivate in Italia ed esente da un numero che che realtà se lo andiamo a vedere non riesce neanche a riempire
è una piazza importante romana qua piazza San Giovanni dove primo maggio ne porta il doppio di persone allora se se una piazza mezza vuota
Davvero ciò che ci spaventa questo non è dovuto al fatto che c'è quel numero di persone questa dovuta al fatto che quel numero di persone non è stato gestito come avrebbe dovuto essere il problema è che lo Stato che questo governo che i governi si sono succeduti in un anno
Mai costruito un sistema di accoglienza capace di di di sistemare le cose per dirla in modo in modo un po'banale di di di consentire a al all'alloro di avere un'occasione e a noi di avere un'altra occasione che è quella dell'utilizzo di persone
Che lavori eleganti che l'udibile utilizzo di di manodopera di cui abbiamo peraltro un disperato bisogno e ce lo dicono e ce lo dicono tutte tutte tutte le le
Vinse gli indicatori del del set dei settori economici quindi Betty otto a questo cercare di di stabilire il fatto le parole sono importanti e le istituzioni devono avere
Non è un linguaggio adeguato che che non che non possono più a assecondare questa deriva che che ormai è bella che mai ben messa in moto in questo Paese io credo che le parole siano importanti sempre insomma non le parole servono a raccontare le cose servono a raccontare e a farci vedere
Come siamo fatti così lo dicevo prima e le e lo ripeto adesso ci servono a raccontare la nostra realtà anche se sì ci raccontano di di di situazioni che sono molto distanti io credo che le parole debbano servire a raccontarci la periferia di Ravenna la periferia di Roma la periferia delle grandi città come come Skype o come come il Messico come Città del Messico come positiva da da cui a cui siamo legati comunque da da un da un fenomeno che sia economico sia un fenomeno criminale che sia un fenomeno di di migrazioni
Raccontano con parole sbagliate e questo crea una deformazione ciò che noi abbiamo abbiamo della percezione no diciamo di di quella che è la realtà stare dalla parte della verità dice Antonella sì certo i giornalisti devono stare sempre dalla parte della verità ma non possono essere e io non ci credo alla alla leggenda del giornalista
Checché incredibile davvero e così distante da ciò che racconta ognuno di noi se si immerge in una situazione
Prende posizione per forza di cose lo fa attraverso le parole al valore del libro che presentiamo oggi esattamente questo lo
Le parole con cui si racconta le cose raccontano le persone
Che che le storie di queste persone e ci in qualche modo danno forma dei fenomeni di cui di cui abbiamo paura ci aiutano a a liberarci anche dalle paludi
Ecco anche Antonella vorrei rivolgere la stessa domanda chiedendo le anche dello sforzo importante sforzo è vede alta provare a non negare la realtà raccontarla in profondità cioè tra quei volte quando parliamo di Africa e tu sei un'esperta di Africa
Divisi anche a una testata on line
Ne ecco sì tra contiamo l'emergenza raccontiamo quando arrivano qua i migranti raccontiamo casi di tragedie purtroppo in si consumano ma anche con la nostra responsabilità e ci riscopriamo troppo spesso di raccontare le potenzialità dell'Africa la cultura del ecco diversa dalla nostra
Che invece la ricchezza e la diversità che nonché ed è quello che da cui possiamo imparare tu anche adesso in Sudan quando sei tornate sottolineato il fatto che adesso c'è un Governo comunque vada e vedremo se saremo Sebbar ma
In parte in buona parte composto da donne questa cosa non la raccoglie non la si racconta e
Assolutamente non c'è poca attenzione certe altre Focus on Africa nasce principalmente per questo io a quanto detto Valerio che ovviamente condivido e sottoscrivo aggiungo che le parole sono pietre
Bisogna stare attenti a come si usano perché sono un'arma possono essere un'arma possono fare male e soprattutto negli ultimi e negli ultimi mesi abbiamo visto quanto Dodi opposta soprattutto sui social
Prendere vie pericolose che portano ad aggressioni no l'ultimo caso uno degli ultimi casi la vicenda di cinema America
Quindi
Attenzione e invito effettivamente tutti coloro che sia i presenti ma chi poiché vedrà ascolterà la registrazione di radio radicale di firmare questo appello di carta di Roma
Detto questo effettivamente questa esperienza di Focus on Africa
Un po'visionaria un po'un po'anche in un momento di crisi dell'editoria forte
Un magazine che parli solo da applicare è un po'un azzardo e soprattutto facendo parlare scrivendo raccontando da i luoghi dei posti perché noi abbiamo dei dei perché anche l'effetto la parla tantissimo di Africa quindi è tra le poche testate che mi non solo mi ospitano ospita tante altre firme importanti che si occupano di Attica
E però noi diamo proprio voce e spazio a chi sul sul luogo ci vive e e all'interno di quei tessuti sociali vitali e ne può raccontare il bene e il male e e il mare in modo se senza filtri in perché spesso il racconto dell'Africa è stato infarcito da pletorica pittorica
E luoghi comuni e spesso anche verità falsate mezze verità quindi e e importante dare visibilità dare spazio a queste a queste realtà parliamo di Sudafrica come di mali come di Sudan come di Cameron
Perché è giusto perché comunque l'Africa rappresenta
Un'opportunità dovrebbe essere considerato un'opportunità
Noi abbiamo il Mediterraneo cioè siamo in congiunzione Diretta con l'Africa
Sarebbe fondamentale di riuscire a capire anche attraverso questi racconti poi le storie di chi fugge se si guardasse a chi arriva al potenziale in migrante
Dal punto di vista cioè del del perché si parte ma chi metti a repentaglio la vita di un proposta proprio proprio figlio di una donna incinta di una di un della propria vita
Per cercare un so perseguire un sogno inseguire un sogno di una vita migliore
Gran parte di chi fugge fu sfugge cerca di arrivare in Europa lo fa perché non ha altra scelta mette a repentaglio la propria vita perché scappa da guerre da crisi
Umanitaria decisa la dinastia Ming ambientali sempre più frequenti per dire in questi giorni in questi in questa mia ultima esperienza del Sudan e io ho visto dei disastri dovuti alle alluvioni che quest'anno sono state state particolarmente violente e che nel giro di meno di una settimana hanno distrutto oltre mille seicento abitazioni hanno fatto più di cento vittime e non e non hanno la possibilità di affrontare l'emergenza colera che sta iniziando la malaria
Perché non ci sono strutture sanitarie
Adeguate
E infatti sembra che sia adesso si stiamo muovendo la macchina umanitaria per cercare di dare sostegno a questo governo infatti
La speranza la speranza di un processo democratico
Di un rilancio di un'Anna rinascita di questo Paese deve essere sostenuta da dalle realtà internazionali cioè la comunità internazionale
Proprio perché rappresenta una speranza su un anno in questo momento per tutta l'Africa non solo per per la realtà regionale
Deve essere sostenuta dal dalla comunità internazionale dagli altri attori interessati alle vicende sudanesi perché altrimenti diventa effettivamente difficile poter affrontare questo percorso
Volevo sapere se ci sono delle domande
Per i nostri ospiti
Osservava ieri dei tre qualcuno magari timida intanto pensa io vorrei rivolgere un'ultima domanda tutte e due
Abbiamo parlato molto di cronaca di narrazione di metterci dalla parte appunto dare voce mettersi a disposizione un altro lavoro che noi di Letta i colleghi qui fanno moltissimo è lavoro sulla memoria perché appunto troppo spesso c'è grande ignoranza diciamocelo una memoria corta se vogliamo essere gentili per cui non ci ricordiamo quando incontriamo degli eritrei
Magari fuggiti dal loro Paese le responsabilità che abbiamo avuto noi nella storia parlando con uno scrittore come importante come Matar lo scrittore libanese diceva che ha molti amici in Italia anche qui ma ogni volta che io vengo in Italia rimango stupito che anche in ambienti colti non si parli non si sappia o non si voglia ricordare
Che il fascismo affatto un genocidio in Libia no allora questi buchi della memoria quanto invece è importante né mentre facciamo cronaca anche fare un lavoro di riportare in primo piano la storia e le responsabilità perché poi appunto il passato coloniale
A qualche non di rado purtroppo altera la nostra visione non siamo così oggettivi ci chiamiamo fuori dalle nostre responsabilità non vogliamo vedere le ferite abbiamo provocato
Beh
Insomma il caso eritreo mi sembra che sia quello più più evidente insomma della della di ciò che ha detto se vale la Libia l'Eritrea e il posto dal quale s'scappa e arriva in Italia il numero maggiore di persone
Sono soprattutto ragazzi che che vengono
Costretti a loro paese a diventare
A fare il servizio un servizio militare che inizia a sedici anni sostanzialmente non finisce mai diventano sostanzialmente degli schiavi del regime di sei è stato in realtà voi archi che
Che li costringe a costruire le strade e li costringe a diventare per gli operai
A costo zero e a costruire ciò che lui ritiene di dover costruire chi est cerca di sottrarsi a questo destino che è quello a cui tutti ieri tre sono costretti
è chi cerca sottratte scappa e cerca in qualche modo di arrivare in Italia noi abbiamo la memoria molto corta gli Honda un contatore tanti ragazzi eritrei
Uno di loro mi ha fatto dei disegni per raccontare le torture subiva quanto era stata la era scappato quella Malta è stato riportato indietro in Eritrea è stato imprigionato per un anno su un'isola a in Eritrea e
Ed era prigioniero in una vecchio una vecchia prigione gravano costruito gli italiani che il regime aveva Vieri adattato alle proprie necessità
Raccontava di queste torture che subivano grosso modo tutti quanti e coste consistevano nel nell'essere appesi varie posizioni
Per le gambe e per le braccia raccontava che questo avveniva per giorni per l'intera a volte per settimane lui ha visto delle persone a cui
Quelle corde hanno reciso completamente gli atti accuse sono alla fine staccate le braccia per e il tempo in cui erano costretti a stare in quella condizione e poi mi ha raccontato che il mi ha detto il nome di quelle torture che Candy
Che i miliziani del del regime gli infligge avevano si chiamavano Gesù Cristo elicottero otto erano tutti i nomi italiani anche quelli erano nomi di torture che che che è un lascito della nostra al presenza in quella terra insomma del nostro passato coloniale che
Che abbiamo dimenticato che abbiamo non perdiamo mai in considerazione ed età non lo facciamo più anche perché come dire gli interessi sono
Sono sono Diversi perché c'è
Landing fa affari con e prende il petrolio in Libia come in Eritrea e e a come dire un intero
Che in qualche modo non è sbagliato continuare a chiamare coloniale
E e quindi gli interessi che che noi che noi abbiamo in quei economici quei Paesi fanno sì che che si parli poco dei nuovi ciò che abbiamo fatto ma anche ciò che continuano a fare perché quel perché e regime di sera sa perché spara addosso alle persona che cercava di attraversare il confine gli uccidono
Certo c'è una quantità di morti che noi due non abbiamo assolutamente assolutamente idea in questo questi giorni c'è un
Un tentativo di di recuperare tutti i beni che sono stati del della della Chiesa cattolica che anche quella subisce una sua personale persecuzioni in quella terra
Tutto tutto questo noi non lo sappiamo insomma no sappiamo che da lì arrivano quelle sui barconi che pare annuali in Pagliacci in qualche modo a darci fastidio sotto casa perché
Stanno al bar no e non vogliono fare nulla realtà halal la realtà quando voi si conosce la storia ci si guarda allo specchio e ci si ricorda di chi eravamo e è un po'diverso insomma
Quindi noi siamo un po'qui per questo prima raccontavamo di posti dove si va a pericolosità si dice ma chi prova fa insomma alla fine perché dovreste mettervi in situazioni di pericolo che stupidaggine
In realtà un tentativo di di raccontare chi siamo come ho detto cercato di di dire dall'inizio che siamo come siamo fatti come fatto tutto ciò che abbiamo che abbiamo intorno insomma questa un po'l'obiettivo
Sì se con cioè secondo me la la memoria importante soprattutto perché ci aiuta
A non ripetere o almeno così dovrebbe essere no
Ci aiuta non di proporre i stessi errori a ripetere gli stessi errori
E stato esauriente qua quanto detto da da Valerio quindi io non continuare su questo ma vorrei affrontare invece dal punto invece di vista del non dimenticare
Ricordando ad esempio la figura di padre Paolo Dall'Oglio
Che scomparso da oltre sei anni ecco è un è un'altra vicenda a me molto Carra
Non dimenticare Paolo Dall'olio e anche un modo per non dimenticare la Siria ecco un altro esempio di di di crisi dimenticata nonostante si stia vivendo in quel Paese ancora un conflitto che continua a fare vittime a a determinare lo sfollamento di migliaia di persone
Lì anche lì ogni giorno io ho un ricordo per padre Paolo
Che io ho avuto modo di conoscere personalmente e quindi ecco la memoria il ricordo è importante anche per questo proprio per fare in modo che non vengano oscurate storie vicende che comunque sono importanti ci portano dei messaggi ci danno dei messaggi
Che non vanno sottovalutati il il la questione Siria e per noi cruciale
Abbiamo sparlato prima nel mi parlava prima
Valerio della Turchia che gestisce migliaia di profughi siriani che continuano a fuggire e l'Europa
Prada una governo che comunque all'interno del proprio Paese a atteggiamenti da regime perché in Turchia non c'è libertà d'informazione è un Paese che comunque violati i diritti dei propri cittadini eppure gestisce centinaia di migliaia di profughi siriani
Quindi questa è è un è un è una è un aspetto questo un aspetto cruciale memoria ricordare il raccontare le cose che troppo spesso si si tende a oscurare dimenticare mi auguro ecco che questo lavoro con colleghi come Simona come Valerio come altri posso continuare perché l'informazione deve essere questo
Ringrazio qua ci paiono cenno anche il nostro tempo purtroppo è vere per noi volato quindi io ringrazio tantissimo il pubblico e ringrazio Falerio Cataldi Antonella Napoli era un saluto io sono Simona Maggiorelli Chilavert è un ringraziamento anche agli ascoltatori di radio radicale
Viva Radio radicale