Garante dei detenuti: intervista a Bruno Mellano sulla sua relazione annuale al Consiglio Regionale del Piemonte

Radio radicale con Bruno Mellano garante delle persone private della libertà personale della Regione Piemonte a latere punto qui in Consiglio regionale in in Piemonte e del consiglio che visto illustrare la relazione annuale
Allora Bruno ripercorriamo su grandi linee quali sono stati i punti critici possiamo dire anche i punti positivi della tua relazione che cosa è migliorato nel corso del tempo di questi anni
In effetti era la quinta relazione annuale
In un momento in cui tra l'altro il mio mandato è in scadenza e il consiglio ha già provveduto a fare diciamo le procedure per il rinnovo e quindi questo Consiglio regionale sarà ad avere chiamato poi anche valutare su una nuova nomina una conferma o l'individuazione di un'altra figura di garanzia io ho cercato di spiegare ad un nuovo Consiglio regionale con una gran parte di consiglieri nuovi sia il quadro normativo di riferimento regionale nazionale e con le delibere comunali che vedono la Regione Piemonte essere l'unica Regione che ha un garante comunale dei detenuti per ogni città sede di carcere dall'altro punto di vista ho cercato di spiegare come la sintesi anche giornalistica dei
Parlare del Garante dei detenuti una sintesi abusiva perché la norma prevede una figura di garanzia per tutte le persone sottoposte a misure restrittive della libertà personale quindi
L'esecuzione penale in carcere che chiaramente l'elemento più simbolico e più riconoscibile ma ho segnalato per esempio come nello stesso Piemonte a fronte di quattro mila e settecento detenuti ristretti in carcere abbiamo ad oggi
Otto mila io ottocento persone in esecuzione penale esterna quindi in qualche modo anche fuori dalla visibilità concreta di una detenzione oggettiva in nuova carcerarie ma è una esecuzione penale che risulta sul terreno a volte addirittura con maggiori difficoltà
E difficoltà rispetto al detenzione in carcere però ricordato come il Garante si occupa del questione legata alle garanzie nella vicenda delle sicurezza della sicurezza quindi le visite col fatto alle celle di sicurezza della polizia e dei carabinieri
La questione legata alle migrazioni e quindi per quanto riguarda il Piemonte il centro di permanenza per i rifugiati Cpr di corso Brunelleschi che è il più grande d'Italia e pure essendo in un contesto urbano della città di Torino il più grande d'Italia una capienza di di duecentodieci posti e una presenza costante di circa centocinquanta
Trattenuti in questo momento nel centro con grande
Tensione proprio sulla vivibilità Interna sia delle strutture sia dei servizi che l'ente gestore riesce a fornire e infine la questione legata a le vicende sanitarie sia in carcere ma anche e soprattutto
Nelle Renzo le residenze per l'esecuzione misure di sicurezza che sono appunto le strutture che hanno superato gli ho PG gli ospedali psichiatrici giudiziari e che vedono secondo il giudizio del garante il Piemonte che è arrivato tardi e con difficoltà
Nell'applicazione della norma ma che poi si è strutturato con due convenzioni con cliniche private una branco vince di Cuneo e l'altra a San Maurizio Canavese in provincia di Torino cliniche private che sono convenzionate per rendere il servizio pubblico della mensa
Quindi un ampio e complesso quadro insomma ecco in questo quadro Complesso ovviamente c'è una popolazione carceraria che in base anche alle statistiche nazionali continua a crescere c'è una popolazione carceraria che cerca anche di essere integrata all'interno del mondo del lavoro e gli interventi anche dei consiglieri
Di maggioranza e opposizione insomma rispetto alle loro alle loro differenze contenutistiche hanno evidenziato il problema del lavoro fuori e dentro il carcere insomma e lavoro come strumento di riabilitazione sociale ma anche e soprattutto il lavoro come strumento di tenuta sociale perché poi diciamo in un ottica di polemiche rispetto alla sicurezza
Al alla vivibilità o meno delle città italiane ovviamente il carcere detenuti diventano sempre un punto di propaganda Silvio ho avuto anche l'opportunità in questa relazione di illustrare una serie di
Progettualità e di per cose che sono nati a scadenza proprio nell'anno di questa relazione e ho potuto portare come elemento sicuramente significativo e innovativo di fatto che la Regione Piemonte si è dotata unica in Italia
Di uno sportello lavoro dentro le carceri dentro le tredici carceri piemontesi
Che con il mese di ottobre sarà attivato per le politiche attive del lavoro rivolte ai detenuti a fine pena nell'ottica di creare quella relazione fra l'interno e l'esterno proprio per incidere sulla recidiva ed impedire il fallimento dell'esecuzione penale
Ma il quadro è molto complesso o ha contato il ricordato come la Regione Piemonte ha una storica presenza nella formazione professionali in carcere ma che in questi anni anche messo in campo strumenti come i cantieri di lavoro Alboni servizio lavoro i tavoli territoriali
Del esecuzione penale che sono una Rete se come un lascito anche molto prezioso per questa nuova Giunta per questo nuovo Consiglio regionale per poter intervenire anche a sostegno non solo di servizi territoriali
Che sono comunque poi chiamati a gestire le emergenze e le difficoltà marginali della popolazione detenuta o ex detenuta
Ma anche per gli enti locali dall'alto non a caso appunto enti locali che hanno nominato uno un po'più garante comunale
A livello cittadino proprio perché su questo terreno occorre fare sinergia altrimenti non non si va da nessuna parte
Ecco la sinergia istituzionale tu hai punto ha detto che le Piemonte l'unica regione ad avere garanti per ogni capoluogo e quindi questo diciamo crea anche un'azione
Città se dedicare eccellente sono dodici città tredici carciofeto quindi diciamo sono diciamo un numero abbastanza cospicuo di figure
Ecco e e se dovessi anche tracciare un tuo bilancio personale DC di questi cinque anni perché inevitabilmente insomma rispetto alle alle decisioni che il Consiglio assumerà che ovviamente non ci auguriamo vadano nell'ottica di una di una tua riconferma
Però è anche forse il tempo giusto per fare un bilancio di di lungo lavoro lunga prospettiva che tu hai avuto nell'arco di questo tempo ma c'è da dire che diciamo cinque anni fa avevamo di fronte un altro paese completamente altre prospettive altre
Idealità tutto è cambiato molto velocemente anche nel mondo dei detenuti delle persone private libertà delle emergenze migratoria insomma è tutto drammaticamente velocizzato se in effetti quando sono stato nominato nel
Due mila quattordici maggio due mila quattordici tra l'altro con un decreto del presidente del della Regione Roberto Cota perché era in quella fase finale di quella legislatura del centrodestra
Si è vissuto un momento in cui c'era una grande attesa a seguito delle sentenze della Corte europea dei diritti dell'uomo
La Sulejmanovic è la Torregiani di condanna dell'Italia e di una presa in mano della consapevolezza che la situazione carceraria fosse diciamo una situazione fuori controllo
E c'era però un'attenzione e una fiducia una tesa da parte della popolazione detenuta e anche il tizio médailles al contesto sociale e culturale italiano della necessità di interventi innovativi e di una visione di di prospettiva
Credo che i cinque anni hanno in parte diciamo smontato un po'questa
A tesa che è inutile negarlo c'è naufraga come i risultati degli stati generali dell'esecuzione della pena quando il ministro Orlando non è riuscito a portare a casa quei decreti di grande riforma dall'altro punto di vista però io ho voluto segnalare spero che il Consiglio lo abbia colto come nella prospettiva non diciamo riformista ma di poter fare quello che si poteva fare la Regione e i il consiglio della Giunta ma anche il territorio a reagito facendo una serie di interventi che ha portato somme la Regione Piemonte ad essere diciamo ancora una volta su temi così delicati all'avanguardia rispetto al quadro nazionale
Spero che questi sistemi possono maturare e certo l'attenzione lo spostamento progressivo dalla questione detenuti tout-court ristretti in carcere all'esecuzione penale esterna
Otto mila ottocento persone che sul territorio piemontese fanno riferimento all'esecuzione penale esterna conto
Quattro mila settecento detenuti ristretti ad oggi in carcere e poi la questione
Prima delle Renzo al comma questa quarantina di posti nelle strutture sanitarie deterrenze e il CPE con la grande tensione sulla questione migranti e la necessità di gestire questa vicenda dei rimpatri e anche dei rimpatri forzati con una la tutela dei al della dignità umana e
Ripeto anche di una sorte di dignità delle istituzioni che si occupano di questi temi ecco proprio un focus sulla questione del CPA vedi via Brunelleschi il detto e il il centro più grande d'Italia un centro che ha anche una regolarità abbastanza stanziale per chi conosce Torino corso Brunelleschi e in centro e questo diciamo crea una sorta di circuito poco virtuoso all'interno non solo della permanenza ma anche di un processo di integrazione entrata appunto coloro che sono all'interno il Cpr e la comunità cittadina la comunità in generale
Italiana ecco questo diciamo è una criticità che potrebbe nel corso dei mesi come già è avvenuto sfociare anche in qualcosa di più di più grave per il tessuto sociale cittadino e non solo
Ma certamente è sempre stata la caratteristica di quel centro sia nella precedente gestione che era della Croce Rossa coma delle le strutture provvisorie su un campo di cemento sia nella struttura attuale che son delle casette su una ampia Area sempre all'interno di una vecchia caserma purtroppo appunto nel cento cittadino nel centro della metropoli torinese
Io lo sento allineato son contento che un consigliere regionale l'abbia ripreso e replicato
C'è una dinamica che non è una dinamica virtuosa perché laddove si segnalano le problematiche che ci sono DG di gestione di vita di tutela dei diritti delle persone trattenute per l'identificazione e l'espulsione dall'altro punto di vista c'è sicuramente una tensione sociale e culturale che arriva da fuori dai gruppi antagonisti dalle proteste di piazza che secondo me i dimenticano e o sottovalutano il fatto che poi le proteste agita all'interno con devastazioni delle strutture con incendi con aggressioni alla polizia poi scrive scaturiscono arresti quindi passaggio dal Cpr direttamente in carcere e percorso di identificazione ed espulsione che viene fatta in carcere con il risultato che è uguale cioè l'espulsione interruzione di una percorso di vita sul territorio italiano
Però con in più l'aggravante di una magari condanna per
Aggressione resistenza violenza devastazione di patrimonio pubblico allora queste sicuramente una dinamica da cedevolezza preoccupante ripeto la mia segnalazione che era nella relazione che era anche esplicitamente in aula su la necessità per la Prefettura di Torino e per il ministero dell'Interno dire valutare i tagli che sono stati fatti all'inizio dell'anno rispetto al personale qualificato di gestione del cento e anche proprio una collaborazione costruttiva rispetto ad una gestione che deve essere appunto la gestione legata alla dignità della della personale la sicurezza del della struttura e degli operatori
E anche però insomma di razionalità di intervento
Bene allora ringraziamo Bruno Mellano per questa conversazione ci torneremo ovviamente ad aggiornare sulle
Attività che Inter correranno anche rispetto alle decisioni insomma del consiglio regionale perché insomma lavoro del Garante continua
Insomma segnaliamo possa continuare a fare una battuta ancora sono abbastanza contento che tra le critiche alcune sicuramente condivisibili magari la relazione abbraccio poteva toccare con maggiore efficacia alcuni punti
Una delle critiche degli ultimi consiglieri intervenute è stata la critica di essere troppo radicale
E quindi diciamo questo mi sembra un po'inevitabile questo garante regionale i diritti dell'utente ha sempre detto di avere la tessera del partito radicale di essere scritto Nessuno tocchi Caino gli aveva fatto con il partito radicale con un salto che che in una serie di iniziative
Che hanno arricchito e potenziato il mio lavoro
Nella relazione ho citato comes com'era giusto che i dati certi sulla presenza della popolazione detenuta nelle carceri anche piemontesi Cile ai lati Rita Bernardini perché non ce li ha dati il data perché non ce li ha dati il Provveditorato perché le statistiche son quelle che si dimenticano di segnalare quali sono i posti
Non attualmente disponibili nella concretezza
Quindi questo il lavoro fatto
Un bellissimo difetti
Cioè un difetto a papà grazie a che ora grazie