Intervista a Mario Baldassarri sulla manovra economica del governo Conte II

Radicale siamo qui con noi il professor Mario Baldassarri economista e professore a questo punto qual è il tessuto giudizio sulla manovra finanziaria che si prospetta la prossima il dibattito sulla fiducia al governo punto due
Ma è intanto in questi giorni si è avviato un dibattito che io ritengo surreale e mistificatorio sostanzialmente che proprio la manovra il tema che tutti discutono e quanto ci darà la Commissione europea di maggiore flessibilità e quindi maggiore deficit ora questo dibattito è assolutamente privo di senso
Per due ragioni
La prima
Bisogna vedere dal punto di partenza in cui Alitalia allora il ministro tre aveva scritto che le l'anno prossimo il deficit pubblico era uno virgola otto per cento del PIL
Però con una crescita che sperava molto più alta e con un'inflazione anche molto più alto
Se come gestivo per le nuove attuali prospettive quell'uno e otto già di per sé diventa due virgola due due virgola tre per cento e comunque in quella cifra
C'era dentro l'aumento dell'Iva per ventitré miliardi
Quindi siccome tutti dicono l'IVA non deve aumentare ecco che dal due due andiamo direttamente al tre tre tre quattro per cento del PIL in partenza
Quindi chiedersi quali sono i margini che la Commissione europea ci potrà concedere con questo punto di partenza è fuorviante francamente Secondo
Anche perché
Il diritto possiamo dire giustamente che dobbiamo cambiare i Trattati modificare i parametri escludere gli investimenti dal
Dal conto rispetto alla spesa corrente cosa che personalmente lei Landi sa sostenendo da anni sostanzialmente bene
Ma sta di fatto che da qui a fine anno non cambia nulla in termini di parametri ne cambia il fatto di avere Gentiloni commissario che Gentiloni il commissario europeo e risponde a ventisette paesi per di più essendo italiano sarà probabilmente sotto la lente di ingrandimento di da parte di tutti gli altri Paesi laddove dovesse spendere qualche mezza parola in favore dell'Italia
Terza argomentazione
è che con una spesa pubblica
Che abbiamo a novecento miliardi di euro e un totale di tasse allora ottocentocinquantacinque miliardi di euro da cui il deficit di quarantacinque miliardi che potrà essere trenta cinquanta non lo so insomma
E questi due grandi numeri sono quelli che entrano economia impattano sul sistema economico quindi con questo livello e con quella struttura di spesa pubblica in cui
Di novecento miliardi solo il due per cento sono investimenti pubblici nelle entrate l'ottantacinque per cento sono tasse pagate dalla famiglia lavoratori pensionati e imprese e il resto di altri redditi e le altre rendite
Pagano il restante quindici per cento con questa struttura e Bellagio pubblico frena l'economia riduce la crescita indipendentemente che ci sia mezzo punto in più o un punto in più coi meno di deficit pubblico ecco perché questo ragionamento di questi giorni a mio parere
Surreale edificatorio perché non ci fa guardare le cose nella realtà in cui stanno lì mi pare di capire lei non è molto ottimista sullo schema di manovre di bilancio che si va a preparare oppure sono cosa diversa da quella che viene raccontata
Ma quella che appare da queste chiacchiere di questi giorni eh ventitré miliardi servono per non fare aumentare l'Iva
Cinque miliardi il cuneo fiscale altri quattro cinque miliardi per i sostegni di qua e di là
Anche sacrosanti per carità la scuola la salita all'assunzione dei mezzi dice una manovra di trentatré miliardi trentacinque miliardi cioè mottetto attenzione però
I ventitré miliardi di Iva non fanno parte della manovra con sono manovra
Nel senso che se non aumentare l'Iva anno prossimo pagheremo priva come quest'anno quindi dal punto di vista sistema economico non cambia nulla certo cambierebbe in peggio se l'anno prossimo aumentasse l'Iva ma non è che da lì possiamo ricavarne un impulso alla crescita continueremo a pagare l'IVA come abbiamo fatto fino ad oggi quindi la vera manovra sarebbero i dieci miliardi
In più messi un po'sul cuneo fiscale e un po'sulle cosiddette spese sociali bene
Ma con dieci miliardi cioè lo zero virgola sei per cento del PIL noi pensiamo che questo possa far partire il motore della crescita italiana per di più in un contesto mondiale ed europeo di forte frenata
Cioè da qui in poi almeno per i prossimi dodici mesi le cose peggioreranno dal punto di vista Esterno e quindi impatteranno all'interno sull'economia italiana
Mantenere una struttura di bilancio restrittiva non per il deficit Capri in quanto tale ma per quei livelli di spesa e quella composizione di spesa d'entrata senza pensare di modificarla
Certo non è che si può fare in sei mesi però almeno avere un piano tre anni in cui si dice
Per i prossimi tre anni la spesa corrente italiana scende sotto il novanta per cento e gli investimenti pubblici salgono attorno al quattro cinque per cento del prodotto interno lordo tra l'altro se così fosse ci presenterebbe meglio anche in Europa per dire va bene il tema cittadina che sia mezzo punto in più o in meno è però dovuto quasi esclusivamente a investimenti pubblici quindi avremmo anche diciamo una pagella lire a rappresentare l'Europa molto più credibile da questo punto di vista
Se non si modifica questa struttura del bilancio pubblico c'è poco da fare è sostanzialmente
Ci barca meniamo per calli lasciamo galleggiavano ma attenzione Corin vista qualche tempesta chiarissima ringraziamo aleggiamo diciamo così sul un Zattera di sughero
Non lo so sia di J.R. meno sempre zattere io c'ho il professor Mario Baldassarri economista ovviamente appuntamento professor Baldassarri lunedì mattina come sempre un solco da Radio radicale