Conferenza stampa "La Festa della rivoluzione". Presentazione delle iniziative culturali per il centenario dell’impresa di Fiume

Undici settembre mille novecentodiciannove mio caro compagno il dado è tratto parto ora domani domattina prenderò
Prenderò con le armi
Lei di d'Annunzio
Mi levo da letto febbricitante ma non è possibile differire ancora una volta lo spirito dov'era la carne misera
Gabriele D'Annunzio undici settembre novecentodiciannove il giorno prima di iniziare di dare vita alla impresa di Fiume che oggi celebriamo in maniera
Direi con spirito leggero nel senso vuole essere una più che altro una presentazione di una serie di iniziative vari variegate libere nello spirito nella nella forma della di quella che è stata una delle più grandi in prese
Diciamo oggi diremmo simboliche
Mito coi etiche ma all'epoca anche diciamo di coraggio di ardimento di un certo spessore militare
Sono
L'impresa di Fiume non è non ha non appartiene alla retorica perché fu tutto tranne che retorica fu coraggio militare fu arte fu libertà fu diciamo rappresentò in maniera assolutamente trasversale un unicum nel nella storia italiana
Tanto che disorientano tutte le compagini politiche partitiche dell'epoca andai lì fascisti di Mussolini
Ai Giolitti ANIA i i liberali ci fu un dal Nunzio ebbe l'intuizione la capacità di creare una un'esperienza che rappresentò la parte migliore di una nazione
Che appunto reduce da una vittoria che doveva essere e di fatto era una vittoria piena invece venne definita appunto vittoria mutilata
Si riprendeva con orgoglio compassione con coraggio estremo al di là della retorica nazionalista al di là delle ragion di Stato anzi violando la ragion di Stato quello che ci apparteneva e quindi fiume quindi la diciamo l'Unione nell'anni valori nazionali ma andando a esprimere poi vedremo in che forma grazie agli ospiti che abbiamo qui oggi
Andando esprimere anche un a tutti quei contenuti che poi diverranno nel corso dei decenni successivi per una sorta di Trailer se vogliamo usare una parola decontestualizzata una sorta di anteprima di prologo di quello che saranno i movimenti le avanguardie anche movimenti prudente politici dell'epoca
Dei futuristi di Marinetti dai libertari e fa un po'sorridere vedere ancora oggi intellettuali impegnati esaltare il Sessantotto come hanno della liberazione perché in realtà il vero Sessantotto italiano
In senso diciamo creativo non distruttivo e nichilista come il Sessantotto
C'ha insegnato c'era insomma di fatto abbiamo visto essere proprio l'impresa di Fiume
L'arte disposizioni la musica Toscanini pensate andò a dirigere una un concerto proprio dedicato all'impresa fiumana lì a Fiume tutti i leader di di grandi partiti andarono in processione a vedere cosa aveva combinato D'Annunzio
E poi c'erano personaggi come Keller Keller era omosessuale mo'comunque bisessuale faceva parte dello squadrone volante di D'Annunzio sorvolò a come sappiamo questo palazzo
Gettando compita le per dimostrare appunto la pavidità dei deputati dell'epoca
Un governo quello diritti che venne appunto definito un governo pavido e che però almeno all'epoca indisse le elezioni cosa che noi invece in questo tempo vediamo non essere possibile
Ma tornando all'impresa fiumana noi oggi vogliamo presentare nell'ambito del contesto diciamo istituzionale della Camera dei deputati
Della vigilia di Atreju che è ormai diventata una kermesse da non di parte ma non di partito e quindi anche qui con il confronto le diverse culture italiana in questo contesto presentare una sorta di palinsesto molto libertario auto auto formatosi non programmato
E in maniera organica che vede una rivista mensile ormai strutturato e conosciuto come cultura identità che è anche un movimento culturale
Presentare un numero monografico su su fiume e quindi è stato in edicola da venerdì e poi esso se ne parlerà Alessandro sanzioni che nel direttore un un libro che è stato
Evitato da aperitivi di eclettica sì il può Eva di fiume di Filippo Tommaso Marinetti
Filippo Tommaso Marinetti che è un inedito con il commento la cura di manuale Merlino Guerino Lucio Bovalino abbiamo poi alla mia sinistra
Francesca Barbi Marinetti chiaramente non ha bisogno di presentazioni ma che certo poi ci potrà illuminare anche su questo e un testo teatrale che ex deputato a a Pescara la scorsa settimana io ho avuto l'onore il privilegio di assistere contasse Nardo Petrillo che prima di alzarsi
Per verso favore decidere Camera e che poi ci ci racconterà anche la reazione che ha avuto questo testo che pensiamo Edoardo Sylos Labini e quindi sempre nell'alveo culture tira ha creato un format nuovo che unisce anche qui l'innovazione delle proiezioni architetturali che danno grande forte coinvolgimento emozionale con il teatro di narrazione quindi un teatro che
Spiega coinvolge che emoziona ma che al tempo stesso racconta una storia che è quella appunto dell'impresa fiumana e io dal pubblico partecipato al debutto devo dire c'è stata grande
Grande coinvolgimento e grande grande emozione quindi adesso poi ci sarà la replica il trenta settembre a Milano e li invitiamo tutti a partecipare perché insomma il Manzoni un teatro importante anche importante riempirlo
Quindi adesso lascerei cominciando dalla mia destra la parola versando sanzioni che uno dei fondatori costretti dal direttore della rivista culturista che appunto presenta un numero monografico dedicato all'impresa fiumana ma essendo grazie a Federico grazie a tutti quanti coloro che sono oggi presenti
Tra l'altro proprio il il dodici settembre lo dicevamo prima che giorno proprio in cui
D'Annunzio con i suoi legionari parte da Ronchi per prendere Suma noi abbiamo come accennava prima onorevole Mollicone
Fatto questo mese mi siamo un mensile allegato al Giornale al costo di un euro lo trovate ancora in edicola usciamo il primo venerdì del mese però poi dopo continuata trova ridicola lo potete acquistare abbiamo dedicato questo numero interamente alla impresa fiumana in occasione ovviamente dei cento anni
Perché ci sembrava in qualche modo significativo sia da un punto di vista storiografico ripercorrere quella esperienza sia dal punto di vista poi dell'attualità in qualche modo trovarne alcuni suggerimenti alcune suggestioni che potevano esserci di di di di insomma potevano interessare l'opinione pubblica innanzitutto ne abbiamo rappresentato in copertina D'Annunzio come una una popstar una popstar diciamo del del primo dopoguerra l'autore che ha fatto quest'opera proprio per noi e se devo vuole che è un Autore insomma abbastanza conosciuto
Sicuramente tra gli addetti lavori ma anche tra il grande pubblico non stanno parlando tutti i maggiori quotidiani maggiori ad emergere rivista di critica d'arte che ha voluto quindi onorarci con una copertina fatta apposta per questo numero dopo di che
Ci siamo insomma dilungati sull'impresa di Fiume provando a come dire analizzarla a trecento sessanta gradi con varie prospettive innanzitutto riguardo all'attualità ci interessava come dire fare emergere due elementi
Il primo è che insomma a Fiume si compie questo plico piccolo miracolo che è la cultura e l'arte che vanno a potere no che quindi potrebbe essere un utile insegnamento per l'attualità e cioè che la cultura serve alla politica dirittura la cultura può anche in qualche modo essere motore diciamo delle decisioni politiche
Per l'altro verso ci sembrava insomma interessante anche sottolineare l'aspetto di gioventù che attraversa fiume che poi per certi aspetti si riverbera anche nell'Europa degli anni Trenta soprattutto in un paese come il nostro in cui talvolta anche se adesso abbiamo il governo più giovane della storia repubblicana ma talvolta la politica rappresentata soprattutto da anziani e poi che si può essere fedeli come dire alla terra lo Stato
Alla propria patria talvolta anche disobbedendo per rimanere fedeli a principi più alti in più c'erano tutto un dato storiografico che abbiamo provato in qualche modo a ad analizzare le imprese le le interpretazioni relativamente all'impresa di Fiume sono state varie quelle tradizionali sono diciamo fiume come preludio del fascismo naturalmente contiene degli elementi di verità che sono evidenti e dal punto di vista di rituali simbolici per il punto di vista anche della come dire della della presenza di alcuni importanti personaggi che hanno accompagnato da Nunzio anche durante il regime oppure l'altra interpretazione che quella che vede in fiume una sorta di prese sessantotto diciamo è quello di la Salaris che vede sottolinea soprattutto gli elementi libertari che in qualche modo sono ampiamente presente rappresentati a Fiume che fu appunto non soltanto il preludio del fascismo ma anche il luogo dove si incontrarono tutte le culture politiche non solo politiche naturalmente del Novecento
E che poi avrebbero dato vita diciamo la nostra alla storia del nostro immaginario alla storia del Paese in effetti quindi tanto le culture
Che danno vita al fascismo quanto quelle che danno vita all'antifascismo e addirittura al le culture postfascista se voglia non alcuni nomi per tutti Alceste De Ambris che poi sindacalista rivoluzionario
Finirà al confino antifascista e quant'altro
Ma anche personaggi che poi noi ripercorriamo perché abbiamo anche una carrellata nelle pagine dedicate alle regioni dei vari divari regionali legionari alcuni più famosi come Keller che prima era stato citato altri meno
E chiese andammo a vedere le loro biografie
Ne faccio un esempio che secondo me è significativo in Trentino Alto Adige noi abbiamo segnalato Gigino Battisti Gigino Battisti del figlio del più famoso Cesare Battisti martire diciamo
Della patria che fu un esponente importante del partito repubblicano dell'ala sinistra del Partito Repubblicano che poi fece la Resistenza fu sindaco di Trento nel dopoguerra morì prematuramente ma fu anche un gel parlamentare dell'Assemblea costituente
Faccio solo questo esempio per non dilungarmi ma ripeto leggendo il giornale vediamo come insomma i legionari fiumani poi finissero un poco dappertutto dopodiché abbiamo anche cercato
Tenente di dare sostanza tutto questo abbiamo intervistato Giuseppe Parlato eminente storico contemporaneo un'intervista molto piccante che tra l'altro segnala anche alcune questioni più generali del dibattito storiografico e che per esempio pone il tema di come sono stati celebrati i cento anni invece della Grande Guerra che è stato una celebrazione per molti aspetti parziale
Per molti aspetti anche come dire poco significativa della storia del Paese
Cioè concentrare tutto esclusivamente sul dato della diserzione di massa sulle lettere ovviamente tragiche talvolta insomma anche giustamente insomma preoccupate dei nostri combattenti alle famiglie
Significa però dare una lettura parziale di ciò che sono stati gli italiani e in generale gli europei tutti gli uomini d'Europa che sono stati ingaggiati in questo combattimento nella Grande Guerra che fu una grandissima tragedia ma fu anche l'occasione per mettere in campo di soldi di ero Isma'episodi etici addirittura propriamente D'Annunzio da questo punto di vista l'impresa di Fiume
Un po'tutti quanti nostri
Più grandi eroi la squadriglia la volante la la beffa di Buccari
Il il volo su Vienna ma voglio dire di episodi eroici che potrebbero essere rappresentati in un film come viene fatto negli Stati Uniti d'America in Inghilterra in Francia per raccontare chi raccontarci anche chi siamo noi italiani
Ecco sono stati troppo sottaciuti e questo diventa un limite
Anche nella ricerca storiografica
Diventa un limite che dettato certamente anche dalle condizioni del mercato editoriale
Un po'perché tende come dire aggiudicare episodi di cent'anni fa con il nostro sistema di valori ovviamente nessuno di noi vuole la Grande Guerra questo è chiaro tutti ampia abbiamo l'ambizione che il nostro sia un mondo pacifico ma bisognerebbe però storicizzare capire in quel momento che cosa accadeva in Italia
E in Europa dall'altro cioè questa storiografia molto divulgativa dai edicola che poi non permette il reali approfondimenti non ci sono più grandi visioni perché anche la cultura è diventato usa e getta
Tra le tante cose che lo diciamo e chiudo in questo numero tra l'altro c'è anche l'intervista Giordano Bruno Guerri c'è un articolo di Nuccio Bovalino di Emanuele Merlino che paghi parleranno del libro e ovviamente di Francesca Barbi Marinetti che ci racconta brevemente poi dopo sono sviluppate invece nel libro i rapporti tra d'Annunzio
E e Marinetti e grande Marinetti c'è anche il tentativo di dare una nostra interpretazione una nostra suggestione interpretativa dal punto di vista storiografico alle due che in qualche modo abbiamo segnalato
E che rientra anche in quello che è l'attualità del dibattito storiografico più raffinato a livello internazionale è di un paio d'anni fa all'uscita per esempio del libro la rabbia dei vinti di Robert di arrivarci
Che racconta come in realtà la Grande Guerra che teoricamente come data convenzionale finisce nel mille novecentodiciotto con l'armistizio di Compiègne in realtà una sua prosecuzione
Una sua prosecuzione in generale dice Nolte ma dice anche Osvaldo una e la grande guerra civile europea che dura fino alla seconda guerra mondiale
Ma ha una sua prosecuzione pratica concreta battaglie come dire guerreggiata almeno fino al mille novecentoventuno soprattutto in particolar modo nei Paesi sconfitti dell'est Europa ma in realtà anche l'Italia
Cioè gli esempi che ne abbiamo dei combattenti polacchi che cercano di rivendicare la propria indipendenza gli scontri tra l'Armata Rossa i russi bianchi
Gli scontri in Ungheria in Bulgaria nei Balcani in generale i Freikorps tedeschi la stessa impresa di Fiume sono una prosecuzione in Effetti
Con quasi fatta con compagnie di ventura con eserciti più o meno regolari che cerca di definire assetti
All'interno dell'Europa centrale ed orientale che in come dire i trattati di pace ancora non sono riusciti a definire ma che crea anche in realtà una tipologia antropologica è una tipologia culturale perché tutti
Questi episodi di guerra guerreggiata dopo
La fine de ufficiale della prima guerra mondiale che coinvolgono altre migliaia di persone sono sempre caratterizzati anche da un forte sincretismo ideologico
Quindi da varie correnti e suggestioni pensiamo per i tedeschi anzi Ongher per esempio che non è catalogabile
Soltanto in una parte ma anche come dire personaggi che poi finiranno nella socialdemocrazia tedesca ma lo stesso discorso si potrebbe fare
Anche per i polacchi verrà gli ungheresi perire di di Bulgari e per i turchi e i greci ecco quindi inserire l'impresa di Fiume
Come il massimo esempio la punta di diamante anche soprattutto dal punto di vista artistico e culturale
Di un
Di una situazione che permane tra il mille novecentodiciotto il mille novecentoventuno ma che è decisiva voi per definire che cosa fu l'Europa nei decenni a seguire e che è decisiva soprattutto perché personaggi di altissimo livello
Culturale vengono impegnati in queste guerre di corsa
Di corsa nel senso di corsari come disco chi di Fiume e queste guerre irregolari che proseguono viceversa insomma negli anni fino al mille novecento ventuno vi ringrazio lascio la parola negli altri Statuti
Grazie Alessandro Sansone quindi da venerdì in edicola in tutta Italia il mensile cultura identità con il numero monografico su dannoso sull'impresa di Fiume su tutti quegli aspetti anche meno conosciuti che abbiamo ascoltato e che invece hanno fatto grande appunto questa questo episodio della storia d'Italia
Nell'ambito di questo ripresa Limana come dicevamo c'è stata una una sintesi una io la definirei con Celine una serie una festa mobile
Perché di questo qua si trattava oltre all'impegno militare al coraggio militare aver forzato il blocco dell'esercito regolare per arrivare a Fiume quasi crea a a Fiume
Un clima a diciamo di creazione d'arte d'amore di passioni
Dove la musica la poesia
La pittura si esprimevano le diverse accezione diversi fenomeni culturali che in quel momento si andavano per appunto
Si andavano Honda che cresceva conosceva ma si diffondevano e c'è poi ma di questo passo che parlerà Francesca Baldovinetti e c'è poi anche quest'incontro tra due culture apparentemente antitetiche sono quelli appunto del il vitalismo futurista di Marinetti e del vitalismo invece passatista in un certo senso di d'Annunzio ma l'occasione della data importante di oggi e non è un caso perché vedete celebrare l'impresa di Fiume nel due mila diciannove a Palazzo Montecitorio
Forse come hanno già fatto un manifesto futurista per i centodieci anni forse anche importante per lasciare una traccia un segno che quando si compie un gesto eroico una artistico e creativo al tempo stesso poi questo lascia un riverbero nei secoli futuri nei decenni sicuro futuri e dicevo nell'ambito di questo palinsesto assolutamente spontaneo c'è stato anche l'iniziativa editoriale di Eclettica che è una casa editrice giovane anticonformista e che ha avuto il diciamo il pregio di pubblicare questo inedito grazie anche la famiglia Marinetti questo inedito
Di Filippo Tommaso Marinetti problema di Fiume quindi lascio la parola manuale Merlino e annuncio Bovalino per che sono già mo'pone i curatori hanno commentato il testo
Per illustrare l'inserire editoriale
Grazie Federico davvero un piacere presentarlo oggi dodici settembre il giorno il giorno dell'impresa ok se si tiene
E perché questo è un testo eccezionale come casa editrice ovviamente come dire abbiamo lavorato al testo non possiamo ringraziare Francesca Barbi Marinetti per la segnalazione di queste
Di questo testo questo poema scritto da Filippo Tommaso Marinetti conservato dagli Stati Uniti all'interno del libro troverete alcune copie dei nel testo originale scritto a macchina da scrivere ma con indicazioni autografe dello stesso Marinetti che ci siamo fatti inviare e abbiamo deciso di pubblicare un testo non completo ma in realtà finito perché tranne per alcuni punti tutto quello che Marinetti voleva
Dire anche se non ha poi mai pubblicato evidentemente si legge un testo della forza e la potenza solita di Filippo Tommaso Marinetti
Energico un testo in cui torna più volte la parola carnale
Ed è importante questo non soltanto per quella che appunto sarà definita Alla festa della rivoluzione il fiume quindi rapporti anche sessuali libertà sessuale ma anche soprattutto perché l'idea di questi due grandi artisti io vedo il Nunzio Filippo Tommaso Marinetti
E che l'Italia non si possa amare soltanto con i grandi discorsi di cui loro sono ovviamente maestri non soltanto con la retorica non soltanto con il ricordo non soltanto con un e senso di appartenenza ha dichiarato ma anche con i fatti
Il dodici settembre di cento anni fa Gabriele D'Annunzio arriva al
Confine
Con la città con fiume che
In contrada
Il generale Vittorio manuali Pittaluga che comanda il Corpo di spedizione italiano a Fiume
Fiume alla fine della prima guerra mondiale diciamo così occupata o gestita da vari corpi di spedizione il più bel il più numeroso con italiano ma ci sono anche inglesi americani francesi serbi
D'Annunzio arriva dove ci sono gli italiani
In questo questa estate abbiamo lavorato come ho avuto la fortuna di lavorare per RAI uno Tura a un programma dedicato all'impresa è una delle cose che ho cercato di trovare e che non ho trovato è un documento che potesse attestare che D'Annunzio fosse sicuro
Che nessuno gli avrebbe sparato contro
Perché è chiaro D'Annunzio è l'italiano più famoso al mondo eroi di guerra poeta
Gli italiani in Italia italiani via fiume vogliono che la città sia appunto italiana
Però basta un comando basta un una mano che trema dalla tensione basta un gesto frainteso e un piccolo proiettile può uccidere anche un poeta immortale
E allora io credo non si arriva di fronte generale Vittore manuale Pittaluga
E Vittorio manuale di Kaluga chiede di non passare
Non c'è un documento che possa dire
Che D'Annunzio sapeva che sarebbe passato
E D'Annunzio dice al generale e questo è riportato da Pittaluga stesso ho capito e la generale farebbe tirare anche sui suoi sui miei soldati che sono fratelli dei suoi ebbene prima che sugli altri faccia dar fuoco su di me e mostrando il petto col distintivo di mutilati nastrino azzurro della Medaglia d'Oro sì qui faccia tirare
Perché Gabriele D'Annunzio e tutta l'impresa fiumana lo dimostrano non va da solo a Fiume non vado solo perché certo ci sono i legionari e non vado solo nemmeno perché poi accorreranno tantissime altre da cui Marinetti
Il cui adesso vi dirò ma si porta dietro un'eredità un'appartenenza un'identità che è quella italiana
La medaglia d'oro al valor militare non rappresenta soltanto il fatto che chi la indossa è un eroe naturalmente ma rappresenta il fatto che intorno al suo nome
Tutti potranno leggere il nome degli altri eroi quelli che hanno ricevuto le medaglie e quelli che
Nessuno ha visto compiere atti eroici
O quelli prima anche il Risorgimento
I il durante la prima guerra mondiale
Molti se non tutti
Avevano letto a scuola quelli che hanno fatto la scuola naturalmente un libro che adesso va un po'meno di moda sia ma il libro Cuore di De Amicis e all'interno di libro Cuore di De Amicis c'è quella storia famosissima dalla piccola vedetta lombarda
Che per anni si è pensato fosse inventata lei fatti Giovanni Minoli era un ragazzino vero insistito ucciso gli austriaci l'unica differenza si ricorda della storia
Diciamo i nostri sabaudi chiedono questo bambino che era un piegarsi sopra un albero per indicare due fossero gli austriaci e lo rimane lì continua a indicare gli o strisce anche se quelli erano cominciato a sparare
La difesa e viene ovviamente colpito e muore nella storia di De Amicis muore subito per come dire dare più pathos all'evento lei fatti morirà sei mesi dopo ma non cambia niente rispetto al coraggio i nostri soldati erano partiti con questo
Con questa identità questa appartenenza e tutti i discorsi Gabriele D'Annunzio
Hanno all'interno questo l'appartenenza
E ovviamente Louie nastrino al distintivo da grande invalido anche questo richiamo cristologico al sacrificio del corpo il sacrificio che non è soltanto l'impegnarsi per qualcosa ma è anche dare sacralità importanza alla causa per cui si combatte
E poi e poi c'è il quello che Marinetti avrebbe chiamato il passatismo il i vecchi i grigi
La non viva come ci racconterà dopo pure Lucio Bovalino e cioè a Montecitorio e il tredici settembre dopo che D'Annunzio con la Santa entrata entrato punto a Fiume qui proprio qui lo sa bene Francesco Saverio Nitti detto che a Goya
Dice che non è tramite tra trovo sono i figli erede che le parole sono queste
Non è attraverso azioni fra l'impresa letteraria Harry Reid che si fa il bene dell'Italia
E una voce
Nell'emiciclo urla e Garibaldi
E Saverio discutere riuniti risponde non confondiamo le cose grandi con le cose piccole
E una voce risponde ancora fiume è una cosa grande
Perché le grandi cause rendono grandi chi le compie nonché D'Annunzio Marinetti avessero bisogno di Fiume per essere già immortali naturalmente per questo diventa qualcosa di più grande
E nel poema di Fiume Marinetti lo racconta benissimo
C'è una potenza una dedizione assoluta a questa impresa
Un amore assoluto per questa impresa alcune cose che fa Marinetti che scrive Marinetti che sono appunto bellissime le leggerete se avete voglia non sono nemmeno andate esattamente come racconta lui
Racconta alcuni episodi che sono avvenuti in altre situazioni in altri contesti
Eppure eppure una dichiarazione d'amore bensì le dichiarazioni d'amore all'Italia e alla sua italianità e anche una un'affermazione di rispetto molto forte nei confronti Gabriele D'Annunzio i rapporti tra i due non sono non sono particolarmente buoni anche se nell'ultimo periodo recuperato ma insomma ce l'ha raccontato dopo
Però è un grande omaggio un grande omaggio al Vate io nel mio testo al mio saggio
Testo meglio
Senza della poesia
Perché ovviamente i due i due non possono avere questo rapporto Splendido sia perché senza girarci intorno
Sono due star come diremmo noi oggi delle persone così prima vere primedonne ovviamente sono in competizione normale che sia così
D'Annunzio ha definito Marinetti un cretino con qualche lampo di imbecillità dannoso MP tre scosso da D'Annunzio era un passatista a Montecarlo per tutte le stagioni insomma diciamo che anche il semplicemente leggendo lo stile di Marinetti con il D'Annunzio si capisce è una certa differenza
Eppure D'Annunzio quando compie l'impresa fiumana
E l'impresa fiumana è tutto gioco divertimento legislazione e avventura è poesia passano anche con Natale di sangue più di cinquanta morti quando i soldati italiani cioè del regio esercito entrano a Fiume Perinatal di sangue scrivono al generale Caviglia noi siamo entrati e il loro rispondono con le mitragliatrici e bombe a mano
Insomma non è esattamente un gioco o no naturalmente dall'uso quando compie l'impresa a cinquantasei anni e quindi è un uomo già avanti con gli anni io credo che questa cosa
Sia la cosa più importante che l'accomuna a Filippo Tommaso Marinetti oltre ovviamente all'amore per l'Italia perché Marinetti poi dopo dimostra la sua coerenza con la riguarda africani nel quarantuno andando volontario in Russia Walter sessant'anni la coerenza dell'amore ed è la passione per l'Italia
E tutto questo secondo me si unisce a un rimando storico ha un richiamo storico tutti noi utilizziamo utilizzavamo l'aggettivo poetico per definire qualcosa di grande e non necessariamente qualcosa strutturata come una poesia no quindi un gesto poetico un atto poetico l'azione poetica
E poi sia
Viene dal verbo greco Poli è in che significa fare realizzare costruire ecco Filippo Tommaso Marinetti
E Gabriele D'Annunzio sono esattamente questo sono due poeti perché realizzano possono anche tutto quanto il resto però sono due poetiche realizzano perché hanno una stessa identità che quella che quella d'Italia e questo secondo me spinge anche Filippo Tommaso Marinetti a scrivere questo testo leggerete voi anche altre motivazioni altre cose molto grandi molto importanti di questo testo dovrà essere pubblicato nel trentanove e doveva essere pubblicato da Mino Somenzi
Futurista ebreo dopo le leggi razziali e quindi insomma ha un segno un segno forte anche questo
Il testo non è molto lungo e molto bello sì da un secondo vi leggo semplicemente una parte per darvi un'idea del della forza di Filippo Tommaso Marinetti che è incredibile prima del dodici settembre mille centodiciannove le la città ovviamente già vuole essere italiana il trenta ottobre del mille novecentodiciotto aveva chiesto di essere città d'Italia
E la città è addobbata di tricolori di scritte o Italia o morte
E a un certo punto un francese con ubriaco con due anni
Ragazze ha al fianco cammina per la città
Incontro gli va con elastica movenze languida veneta una ventenne fiumana alta la testa le grandi le mire al cielo tutta fiera di portare sul petto la coccarda con le parole cui tali o morte
Che sembrano giocare a palla corda con le loro sorelle maiuscola arrampicato tra finestre balconi
Il pesante gesto straniero del soldato francese strappa la coccarda ed ecco scatenarsi a triangolato epurazioni insurrezionale maledizione della città
L'odio e i sobbalzi rancori a denti lunghi di baionette spaccate di pallottole frangenti petardi tre litri imposte aprirsi chiudersi giù per le sale nelle cantine su sui tetti battaglia
Inseguimento caccia spietata rivolte rate zuffa fra sopra sotto donne scapigliati e dovunque cittadini Granatieri in gara a trovar francesi da colpire grazie
Grazie a Mario Merlino adesso si è parlato di immaginario questo brano letto dalla dal poema lo lo dimostra di quello appunto era Stadium e quindi lasciamo la parola lusso Bovalino che di immaginario punto si occupa e in questo caso analizzato questo aspetto della nel poema di Marinetti inviterei complessivamente a una sintesi perché purtroppo la camera la sua nel suo essere
Luogo di burocrazia sui costringe i tempi ci libera no io sarò brevissimo ringrazio innanzitutto voi Manuela in particolare che ma coinvolti in questa esperienza
Che è stata quasi esistenziale anche perché abbiamo affrontato in questo modo no io due tre concetti per far capire l'attualità di questo poema ma soprattutto dell'esperienza di Fiume
Anche perché quando dottor Marini nomina contattato per dirmi sai c'è questa possibilità rattrista Marinetti ci ha offerto ci ha indicato questa via
Io dissi ma cosa potrebbe mai e dare questo saggio in da questo poema e Artù eventuale saggio in più un mio saggio essendo esperto di media non essendo un filologo una un esperto di storia o di letteratura
Mi disse legge il testo e vedrà il il testo di Marinetti non è un testo alfabeti contesto posta alfabeti dall'insieme di immagino montaggio leggendolo alla fine l'ho letto di notte
Mi sono rimaste soltanto delle immagini e la prima cosa che ho pensato assurda per comprendere appunto l'attualità per farvi comprendere attonita
Che sarebbe una sceneggiatura perfetta di un film di Tarantino mi sono immaginato un Tarantino alle prese con un vento bastards
E invece di questo appunto con il poema di Fiume sono immaginato anche delle scene nella mia follia
E lì ho capito come ci sia questo sublime del doppio come ha voluto indicare nel testo fra Marinetti d'Annunzio perché entrambi sono due poetiche scrittori due artisti
Visuali cinematografici non è un caso appunto che il testo di Marinetti miti mandi a delle immagini cinematografiche come non è un caso che molte molti testi
Siano poi diventati nel caso di d'Annunzio delle sceneggiature nel caso di capire addirittura lui stesso fu Autore del primo vero kolossal del cinema italiano
Però l'attualità di questo testo di Marinetti e dell'esperienza di Fiume o meglio quello che sottolinea Marinetti di quell'esperienza di fiume anche la capacità di di essere appunto quella città di vita in conto come contraltare di una città di non vitale non è un caso che Manuele lo citava prima ed a differenza che c'è anche oggi ossia la differenza fra un'esperienza reale della gente nella vita quotidiana e l'esperienza dei palazzi e quella di Fiume è stata un'esperienza di vita che non è contrapposta ha un'esperienza di morte perché nel caso di fiume anche la morte un valore simbolico il culto dei morti è fondamentale
Nell'esperienza fiumana ma è invece il contrario l'opposto della non vita che quell'esperienza amministrativa burocratica di quelle esistenze ridotte a un puro controllo e gestione dell'esistente
E non è un caso che io anche sottolinea come con le vittime sono esperienze che mi ricorda più una stella
Danzante o meglio ancora un buco nero perché una stella che esplode dentro se stessa perché io poco credo alla possibilità che il fiume potesse istituzionalizzata se sopravviverà un'eventuale istituti istituzionalizzazione perché era un'esperienza estetica destinata a morire ad essere bruciata procura con la stessa intensità come direbbe Wild
Che l'aveva appunto accesa e lui l'ultima cosa chiudo perché avremo modo poi a fine settembre di esprimere ancora meglio le le nostre suggestione Atreju
La grande attualità di una lega degli oppressi la lega dei popoli oppressi che nella Carta del Carnaro e nell'esperienza di fiume viene indicata da d'Annunzio come finalità che va oltre il confine italiano
La stessa Carta del Carnaro che da oltre un esperienza di destra e sinistra c'è quindi c'è c'è una vitalità una capacità antipolitica che non è come quello attuale finalizzato alla conquista del potere ma è appunto un'esperienza estetica e poi mi ricollego a quello che diceva l'onorevole Mollicone
Riguardo appunto il Sessantotto su questo secondo me bisogna fare una battaglia culturale perché non ha nulla a che fare col sessantotto le speranze di fiume le speranze di Fimon esperienza estetica
Che va al di là dell'ideologia della politica della costruzione all'esperienza di fatto come diceva lei sotto il assolutamente sì è un'esperienza che ha che fare con appunto la l'aspetto mistico e tribale dell'esistenza nulla a che fare con quella giuridica legislativa grazie
Ringrazio Bovalino perché al di là lo spunto per introdurre Leonardo Petrillo che l'autore del testo che ha debuttato con Edoardo Sylos Labini a Pescara una splendida astemio palinsesto
Di cui diciamo così faccio una un'ironica critica solo al nome perché magari non avrei chiamato D'Annunzio Wicca però mostra mio palinsesto dannunziano su punto che parte dall'impresa di Fiume
E però prima di passare alla Leonardo volevo ottenere quanto detto da Bovalino su questo cioè la bandiera di fine dell'impresa fiumana di a le stelle dell'Orsa Maggiore cioè dal Nunzio ha questa capacità di
Di riferirsi sempre di mettere insieme sempre tutti i piani quindi il piano umano troppo umano della carnalità della passione delle passioni umane ma con come direbbe Cassirer su della dello stupore dell'uomo di fronte alle cose
Universali e quindi che cosa mette su una bandiera si mette i colori dell'Italia mette
I colori fiume ma mette le stelle proprio a mantenere questo rapporto
Questo rapporto con l'ulteriore che poi la grande cifra di d'Annunzio che ne fa Grande il personaggio poeta al di là delle parti e che è ridicolo annettersi o o contrastare come è stato fatto a Pescara dopo il debutto dello spettacolo
Leonardo Petrillo Edoardo Sylos Labini
Le stelle Kenzo non è la bandiera che guidavano la mediazione dei popoli dalla dall'antichità ora cercherò di essere breve anche divertente se ci riesco
E da Nunzio va portato in teatro ha portato in Cina ma come è stato detto perché colui che ha inventato ha scoperto la grandezza dei media quindi va portato in teatro la prima idea dello spettacolo era quello di fare uno spettacolo su gli scalmanati ovvero quei giovani ventenni come quelli del Risorgimento che sono stati l'humus di Fiume
Però in questa Italia è molto difficile fare quello che professava D'Annunzio vero che la politica deve trovare il suo fondamento nell'arte la cultura quindi mettere insieme quella che era l'idea iniziale più organismi più teatri che potessero
Far recitare dei giovani attori e ognuno nel proprio dialetto
Si è rivelato un progetto impossibile
Però ogni impedimento diventa giovamento e quindi con Sylos Labini che aveva già fatto più volte dal Nunzio rappresentando il poeta il guerriero con i suoi pregi e i suoi difetti le donne la cocaina tutto
Abbiamo fatto questa lezione spettacolo questo ci ha permesso una cosa fondamentale è quella di avere degli attori
Sylos Labini la Robustelli entrano escono dei personaggi e questo ci ha permesso quindi di attualizzare e vari temi soprattutto uno principalmente quello della la mancanza della sovranità popolare che si verifico all'epoca e che continua a essere un tema attualissimo
Inoltre lo spettacolo vuole rendere giustizia questa è una battaglia che combatto da un po'di tempo alla damnatio memoriae che c'è su d'Annunzio come c'è stata
C'è su Pound infatti il presidente mio spettacolo la sua isola Pound entrambi sono due poeti profeti sono due veggenti a parte la grandezza degli attori e qui vengo alla parte più ludica e entrambi a amavano il teatro amavano giocare tutto lei e Teatro due
E e e c'è una cosa che li accomuna
Quando nel sessantaquattro alla nell'anno dantesco Pound si recò a presentare apra presenziare al premio si presentò dicendo Watson come non senza inventiva pali Cina
Sono i primi versi della Divina Commedia in cinese lo fece per subire l'uditorio e per stupire anche Montale che era sempre serissimo allo stesso modo non abbiamo messo noi questo questa cosa che adesso vi racconterò di denunzia l'intero spettacolo perché abbiamo dovuto rispettare quello che per D'Annunzio e la prima regola cioè il ritmo
Il ritmo ha sempre ragione e quindi abbiamo dovuto operare dei tagli ma mi sarebbe molto piaciuto raccontare quando D'Annunzio con uno dei suoi legionari più famosi Haruki chimici morì che come sappiamo è stato il primo a portare successivamente quando insegnava all'università
Orientale di Napoli
Il ha Mishima ma insegnò lo lo judo e legionari insomma è stato un personaggio incredibile una volta D'Annunzio gli chiese di recitare anche a tutti di alcune poesie si erano messi d'accordo e gli chiese invece di dire delle semplici parole giapponesi buongiorno grazie arrivederci poi ecco Luis tradusse con delle righe meravigliose
Ecco per subire uditorio questo è l'aspetto che li accomuna secondo me questa voglia grandissima di giocare purtroppo abbiamo dovuto operare una serie di ritagli e quindi pensavamo dicevo anche con Alessandro Trotta che se dovesse lo spettacolo avere una tournée come ci auguriamo dovremmo fare un piccolo opuscolo nel quale scrivere
Tutto ciò che non vi abbiamo potuto dire perché è un mare magnum è ogni taglio e sofferenze soprattutto per un autore teatrale poi c'è un'altra cosa a proposito dei tagli che vi vorrei dire quindi spero che sì posso vedere lo spettacolo quindi non anticipo niente di quello ma dei tacchi dissi e c'è questa quest'altro episodio che molto divertente
Di quando il regime fascista decise per ragioni sanità di non si sa se questa no perché mi sto dicendo è reale perché non abbiamo trovato come Merlino
Dei dati però da come descritto anche Marcello Veneziani ne parla io credo che questo episodio sia realmente accaduto pare che single molesto incentivare l'uso del profilattico e quindi fu fu convocato al ministero della Sanità sia Franco Goldoni che era il proprietario de di questa ditta sta Casalecchio
Sia il grande vate perché doveva dare un nuovo nome ai profilattici che si chiamava appunto condom all'epoca da Nunzio salire sulla scrivania del Ministero della Salute e scrisse sopra la tappezzeria Habemus tutore ma abbiamo protezione
Ecco questo era il sottotitolo che avrebbero dovuto avere i profilattici il nome la cronico vocalico era e invece atto e e adesso vi leggo cosa è accaduto quel giorno
Balzato in piedi indicando uno a uno i presenti atout attuato e anche a tu dico a voi quando siete a tu per tu con la bella Gigogin preferite a prendermi sifilide gonorrea discolo o avere protezione e non dal Papa Mada atout
Chiamatelo atout e si diffonderà per l'Italia Europa e anche in America perché fa rima con I love you
Capite concordate non importa fate come dico per questo mi pagate a peso d'oro
Capite concordate capite non è stato capito è stato soffocato
I da d'uso soprattutto Abate è quello è stato un urlo strozzato ecco perché prima di firmare le dimissioni nel nostro spettacolo Edoardo Sylos Labini alias D'Annunzio
Grida sottovoce
Grazie a Leonardo e ovviamente abbiamo così ha pensato anche un altro aspetto del di d'Annunzio che era quello del più grande copywriter italiano ha mai esistito tuttora molte parole che utilizziamo sono state inventate da da D'Annunzio
E andiamo quindi a concludere tanto il signor Poe siamo i ricordiamo un po'gli appuntamenti di questo palinsesto
Ad A tre io prossimo non questo fine settimana successivo ci sarà la prefazione del libro e ovviamente l'abitazione del mensile che sarà in edicola per tutto il mese con il numero monografico sul fiume
Il trenta settembre a Milano al Teatro Manzoni su tutto per gli amici della stampa ci sarà lo spettacolo
Ilardo Petrillo interpretato Edoardo Sylos Labini su dal Nunzio cittadina
E e poi appunto abbiamo la il libro che bravo tra segretato Atreju ovviamente sarà disponibile e può essere acquistato io lascio nelle conclusioni adesso a chi magari più di tutti conoscessi del poema sia l'autore del poema sia anche il significato
O
Aggiungo l'ultima proprio un'ultima riflessione
Abbiamo fatto questa questa conferenza stampa e in generale l'attività di cultura identità
A questo Obiettivo non quello della rivendicazione ma quello della diffusione della conoscenza
Della rottura di tutti gli steccati culturali dei pregiudizi culturali di quel luogo comunismo che purtroppo adesso è diventato anche forma di governo per cui far conoscere la grandezza di d'Annunzio letterato far conoscere la grandezza di Marinetti che peraltro è già riconosciuta a livello mondiale
Serve non per mettere bandierine che sarebbe contrario lo spirito dannunziano futurista ma anzi al al contrario per ricreare quella quella sintesi meravigliosa nazionale tra le diverse culture che si creano a Fiume finito Francesca parla inetti parla di Filippo Tommaso Marinetti
Grazie
Allora il rapporto Marinetti dannunziano futurismo dannunziani sino io penso che sia stato poco studiato e questa è una bella occasione anche per entrare nel merito di questo rapporto molto complessa
Marinetti era uomo dello schiaffo e del pugno per cui e D'Annunzio era più grande di lui più affermato di lui un personaggio appunto mi sembra che Emanuele dicesse che erano due forti personalità e da cui era difficile immaginare che si potesse
In qualche modo sottrarre l'uno o l'altro nei confronti della
Della voglia di affermazione e di e di far passare quello che era il loro messaggio più forte che innanzitutto è un messaggio poetico
E Marinetti se ne esce con il delle pubblicazioni che sono direttamente anti dannunziane anzi la sua poetica si costruisce a partire da D'Annunzio
Anche anche lo stesso punto nove del primo manifesto il famoso disprezzo della donna e contro la donna dannunziana
Eppure marinetti a una stima enorme di d'Annunzio e qui a Fiume è il momento in cui accade presto l'incontro l'abbraccio il riconoscimento da parte di entrambi questi due grandi poeti delle della portate della capacità del peso che a che hanno l'uno e l'altro per la cultura italiana
Marinetti scopre
Sa dell'impresa di Fiume il tredici settembre il giorno dopo sui giornali e immediatamente decise di partire a Roma in quel momento il tredici settembre del mille novecentodiciannove a Roma e decide di partire perciò me subito perché perché il fiume l'impresa di Fiume
Ma
Degli aspetti solitamente futuristi cioè lui riconosce nell'uomo in del d'Annunzio uomo
Un diciamo un precursore di quello che sono certi aspetti del Futurismo no voi
Addita l'aspetto invece letterario nella scelta letteraria più classicista
Ce l'ha con D'Annunzio perché è un esteta perché è ossessionato dal bel gesto dalla bella parola
Ma azione succede qualcosa che Kamps è un cambiamento un cambiamento di rotta nel loro rapporto ovvero dal momento parte che va be'lui arriva fiume e dopo due settimane semi patria
Arriva il sedici ci metto un po'di tempo oppure un incidente d'auto io credo che tutti con le auto già nel suo rapporto abbastanza complessa
E arriva su un battello fortuito certa comunque il sedici al fiume e naturalmente il momento in cui ellissi immerge in quello che era l'atmosfera della città attività
C'è una presenza di altri futuristi al fiume
Questo fa sì che comunque certi aspetti il Futurismo vendono assolutamente percepiti in quello che è
Questo momento storico così come tanti altri cioè il puntare il guardare il fiume come un momento che è solamente un preambolo di quello che fa
Poi è stata la storia d'Italia legata al fascismo e riduttivo e veramente riduttivo perché c'è un crocevia di è un'avanguardia qualcuno ha parlato di fiume come una sorta di turismo dell'avanguardia e e così era e naturalmente c'erano anche i conservatori per cui diciamo li ha l'atteggiamento le serate futuriste la baldoria che i futuristi erano abituati a creare crea un certo imbarazzo in un momento in tempi comunque
Sia andata invece nella direzione di creare uno statuto una Costituzione di quello che era prima e poi dopo verrà elaborata da riaprisse la sì sì mica rissa la Carta del Carnaro ma
Marinetti se ne rende perfettamente conto e non vuole
Ostacolare con la sua presenza quello che è un'impresa che lui riconosce come assolutamente valida tant'è vero che proprio per contraddire alcuni voci e antiche sostenevano invece una un contrasto tra i due poeti pubblica subito una lettera il diciotto ottobre pubblica una lettera sul Giornale d'Italia
Proprio per sottolineare la la sua adesione all'impresa di Fiume la sua stima assoluta nei confronti di D'Annunzio
E e e da quel momento in poi anche da un punto di vista proprio degli iscritti
Non non ci sta non sarà più tentato da creare un atteggiamento antagonista nei confronti del Nunzio anzi lentamente aggiusta il tiro anche rispetto a
Ad una posizione appunto
Così
Antagonista rispetto quello che era il sanissimo
Certo c'è da dire che la Carta del Carnaro ce lo Statuto
Di Fiume contiene numerosissimi punti
Che erano già stati esplicitati in quelli che erano i manifesti politici del Futurismo
Addirittura se uno fa un confronto per esempio con un testo che esce qualche settimana prima dell'uscita dello statuto c'era al di là del comunismo
Ci sono proprio dei punti di contatto straordinari e anche alcune affermazioni assolutamente originali cioè tipo
In al di là del comunismo viene sottolineata quanto è importante il ruolo della musica
Cosa che viene ripreso da D'Annunzio nella nella Carta del Carnaro dal dai dannunziani
Proprio per perché la musica per loro ha una funzione religiosa e sociale
Quindi voglio dire questo è un in tutti in tutte quelle che potevano essere delle star istanze assolutamente innovative che vengono proposte
Ma veramente istanze sociali come il il diritto per tutti al voto l'emancipazione femminile
Il il suffragio universale insomma viene veramente la rivista il il diciamo la Costituzione con con con un'idea assolutamente moderna però queste era un clima che abbracciava in qualche modo
Anche ambienti che andavano al di là di Marinetti e D'Annunzio c'era un momento molto vivace in cioè il mille novecentodiciannove un momento veramente dire il magico non è un caso che si riesce a creare una situazione come fiume
Ad ogni modo
Diciamo che forse devo chiudere per cui mi piace chiudere con l'immagine di un artista contemporaneo mi occupo di arte contemporanea Luigi Ontani ha voluto dedicare a Marinetti a D'Annunzio un'unica opera
Che li rappresenta come un era ma di fronte c'è aveva o no entrambi hanno avuto un peso entrambi su quello che è stato diciamo lo sviluppo dell'avanguardia e della cultura italiana
E questa opera che tra l'altro è conservata al al vittoriale si si chiama da d'Annunzio attenzione di Marinetti
Grazie
Razza Francesca Barbi Marinetti sonora sempre della di questa memoria contemporanea su Marinetti esulta sul sito della sua opera e ovviamente diciamo di quello che più rappresenta l'arte oggi io chiudo qui questa questa prestazione di palinsesto e con una foto invito tutti i relatori appare
Della rivista
Diciamo
Grazie al suo